BENVENUTI ALL’ISTITUTO
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G. B. MAZZONI
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DI PRATO
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PROGETTO ACCOGLIENZA
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Con il progetto accoglienza la scuola media si propone di favorire l’inserimento degli
studenti delle classi prime nella nuova realtà con un atteggiamento di disponibilità, di
ascolto, di apertura, di accettazione che contribuisca a trasmettere senso di appartenenza
all’Istituzione.
Tale progetto consiste in alcuni giorni di specifiche attività atte a presentare la nuova
scuola media
come un’esperienza da “vivere insieme” piuttosto che da “temere”.
Dalla reciproca conoscenza nasce un clima di fiducia che è alla base di un rapporto
collaborativo e
costruttivo tra alunni, docenti e genitori, ciascuno con la propria specificità e il proprio
ruolo.
Il progetto costituisce, inoltre, un momento di osservazione dei comportamenti e delle
abilità utile per integrare le informazioni raccolte attraverso i test di ingresso, le schede di
valutazione e i colloqui con le maestre.
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Riflessione della Scuola dell’Infanzia
Non e' facile per un bambino il primo giorno di scuola. Non è preparato ad entrare,
e sopratutto a rimanervi, in un ambiente nuovo, per lo più sconosciuto, grande, con
nuovi adulti e tanti altri bambini. Non è abituato a lasciare la sua mamma e che lei
vada via per alcune ore senza portarlo con sé.
Occorrono strategie particolari per fargli superare il senso di estraneità all'ambiente/
sezione e all'ambiente/scuola.
Per questo, da parecchi anni, nella Scuola dell'Infanzia è stato istituito un momento
particolare nel primo mese di scuola e, poi, in ogni giornata scolastica dell'intero
anno: per il momento dell'accoglienza.
Accogliere ha un significato bellissimo: significa spalancare le braccia e
abbracciare il nuovo venuto con tutto il calore possibile, con affetto, simpatia e
predisponendo l'ambiente in maniera vivace, allegra, colorata. Estremamente
confortevole.
Organizziamo l'assemblea dedicata alle famiglie dei nuovi iscritti:spieghiamo come
avverrà l'inserimento,quali sono le strategie per aiutare il bambino , per condividere
le regole della vita di scuola, le informazioni su quanto serve . Facciamo conoscere
il percorso dell'accoglienza. Utilizziamo modalità ematiche, immagini e supporti di
tipo emozionale come una bella lettura o una poesia dedicata ai bambini , una
attività che coinvolge le famiglie: In genere per i nuovi iscritti viene organizzata una
giornata da condividere con i genitori: si predispongono le sezioni e si organizza
un'attività distensiva che sia una pittura, un disegno, un collage da realizzare con i
propri figli.
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BISOGNI DEI RAGAZZI
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a) Conoscenza:
• dei ragazzi tra di loro
• dei docenti
• del personale della scuola e delle funzioni da esso svolte
• dei locali della scuola
• dell'organizzazione della scuola
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b) Trovare un ambiente accogliente
• Superare il timore del nuovo ambiente.
• Favorire un clima sereno e favorevole alla comunicazione.
• Favorire le relazioni nella classe.
• Sentirsi parte di un gruppo affiatato.
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c) Esternare le proprie emozioni.
• Riflettere sul passaggio dalla scuola elementare alla scuola “media” come evento
critico della propria carriera scolastica.
• Imparare a star bene con sé e con gli altri e approfondire il confronto fra coetanei e gli
adulti.
• Accrescere la stima di sé e degli altri.
• Prendere coscienza delle proprie emozioni, dei propri sentimenti e reazioni personali.
• Condividere con altri le emozioni.
• Maturare la consapevolezza che dall’impegno e dalla disponibilità dipendono i
risultati scolastici, superando timori e concretizzando le aspettative.
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BISOGNI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
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Conoscere i ragazzi e le situazioni di disagio
Far conoscere le regole della scuola (organizzazione, comportamento…)
Creare un clima sereno, favorevole alla comunicazione
Favorire la conoscenza fra nuovi compagni
Favorire la conoscenza fra adulti e alunni
Favorire la conoscenza del nuovo ambiente
Raccogliere informazioni sui ragazzi
Favorire la trasmissione di notizie
Far crescere nei ragazzi l’autostima, la disponibilità, a socializzare e ad apprendere il
rispetto per sé, per gli altri e l'ambiente scolastico
Esplorare con attività varie e divertenti le potenzialità e le lacune presenti nel
gruppo classe
Promuovere atteggiamenti cooperativi e collaborativi che favoriscano lo star bene a
scuola
Riflettere sul proprio rapporto con la scuola, confrontare esperienze, opinioni, desideri e
aspirazioni
Favorire il benessere scolastico
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RESPONSABILI DEL PROGETTO sono gli insegnanti di tutte le materie.
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Continuità:
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1^ Fase ad Aprile
“Una giornata alle medie” visita alla Scuola Secondaria da parte dei ragazzi di V della
scuola primaria del nostro Istituto, con le seguenti attività: partecipazione a laboratori di
lingua straniera, arte, musica, ed fisica, tecnologia e partecipazione alle lezioni con i
professori della scuola secondaria direttamente in classe con i compagni “grandi” delle
medie.
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“I grandi incontrano i piccoli”, i ragazzi “grandi” di terza media vengono intervistati
(senza inibizioni) dai “piccoli” alunni delle classi quinte su tutto ciò che riguarda la scuola
media.
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Dalla scuola primaria alla scuola secondaria
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Per quanto possibile, i docenti delle classi quinte dovranno, abituare i bambini, a partire
dal 2^ quadrimestre, a lasciare a casa alcuni libri e a portare a scuola solo ciò che serve.
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2^ Fase a Settembre
e in corso d'anno se inseriti nuovi alunni.
Durante i consigli di classe, prima dell'inizio delle lezioni, si decidono le attività per
l'accoglienza.
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PRIMO GIORNO DI SCUOLA MEDIA
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Accoglienza genitori e alunni
I genitori vengono fatti accomodare con i propri figli nell'atrio, dove si svolge l'appello delle
singole classi con un discorso di benvenuto della Dirigente.
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In Aula
Gli alunni di ogni classe saliranno nelle proprie aule e prenderanno posto nei banchi. I
docenti, che si avvicenderanno, presenteranno se stessi e la propria disciplina, nonché i
contenuti che tratteranno durante l'anno scolastico.
Il primo giorno e i successivi 15 giorni verranno svolte le seguenti attività:
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• Breve presentazione personale di ciascun alunno alla sua nuova classe
• Presentazione ambiente: visita della scuola, presentazione degli spazi, presentazione
dell'Ufficio della Dirigenza e delle segreterie didattica e amministrativa e dei servizi.
• Notizie relative a G. B. Mazzoni
• Organizzazione dello zaino
• Lista dei materiali
• L'orario, questo sconosciuto!
• Ritiro del libretto delle giustificazioni
• Norme per la giustificazione delle assenze, della presentazione del certificato medico,
dei ritardi, delle uscite anticipate
• Uso del quaderno degli avvisi e delle comunicazioni scuola –famiglia
• Firma degli avvisi
• Organizzazione del diario
• Le regole durante il cambio dell’ora e la ricreazione
• -Rispetto del personale della scuola, dell'ambiente e del materiale scolastico
• Rispetto, collaborazione e solidarietà tra compagni
• Uso del cellulare
• Consegna di materiale o oggetti personali: i genitori, dopo l'ingresso a scuola degli
alunni, potranno consegnare al personale A.T.A. SOLO: occhiali, chiavi e apparecchi
ortodontici.
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LA NOSTRA SCUOLA È INTITOLATA A
Giovan Battista Mazzoni
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Giovan Battista Mazzoni negli anni Venti dell' '800
promosse la meccanizzazione della filatura ed altre
innovazioni, tese a colmare il “gap” tecnologico che in
questo campo divideva Prato falle manifatture inglesi e
francesi.
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Nato il 4 febbraio 1789 in un palazzo di Bia dé
Banchi, la strada degli antichi “cambiatori” e banchieri,
Mazzoni studiò nel Seminario Vescovile di Prato. Fu tra
i primi 25 allievi della Scuola Normale allora istituita
dall'Impero francese di cui la Toscana era parte. Per
utilizzare meglio sul piano pratico gli studi tecnici di
matematica e fisica decise di recarsi a Parigi nel 1815.
Iscrittosi alla Sorbona frequentò la Facoltà di scienze
naturali. Mentre progrediva nelle più avanzate
conoscenze scientifiche, seppe anche aggiornarsi in
quelle tecniche industriali che avrebbe voluto poi
portare in patria. Laureatosi “con plauso” in scienze, ai
primi del 1820, il giovane pratese tornò nella sua città.
Mazzoni intuì subito le possibilità del settore tessile,
purché debitamente aggiornato. Si mise perciò subito all'opera. Presa in affitto parte
dell'ex convento di Sant'Anna in Giolica ed impiantata una piccola officina, raccolti alcuni
operai, fabbri e falegnami, entro il 1820, potè ricostruire una di quelle filande per il cotone
che si era impresso nella mente durante il soggiorno parigino. I risultati produttivi, in
termini di qualità, costi e tempi, furono eccellenti, tanto che il neo imprenditore decise
immediatamente di ampliare la lavorazione meccanica del filato e realizzò un impianto di
filatura nell'antico molino de Gli Abatoni a Santa Lucia dove poteva far muovere le
macchine con le acque del “gorone”. Le nuove lavorazioni tessili meccanizzate si diffusero
così in città, nel suburbio e in Val di Bisenzio. Nella sua lunga vita operosa, Mazzoni non
cessò di sperimentare, di costruire, di mettere a frutto le sue cospicue cognizioni
scientifiche e tecniche. Produsse altre macchine tessili. Per esempio, nel 1847 realizzò per
la chiesa di Sant'Anna in impianto di illuminazione a gas, uno dei primi in Toscana.
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Il 22 maggio 1848 fu eletto, per il Collegio Prato-campagna, deputato al Consiglio
generale del Granducato di Toscana. Dal 1851 al 1853 fu addirittura gonfaloniere del
Comune di Prato e in quella veste promosse nuovi studi per la ferrovia transappenninica
Prato-Bologna, quella che sarò poi la Direttissima. Niccolò Tommaseo nella sua “Gita a
Prato”, pubblicata a Napoli nel 1834, lodò ampiamente Giovan Battista Mazzoni, per
l'impegno, l'attività e la cultura.
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LA NOSTRA SCUOLA
Visita dei vari locali comuni della scuola, per scoprirne la
funzione e le modalità di utilizzo.
Oltre a docenti e alunni, nella nostra scuola lavorano altre
persone: il personale A.T.A. e quello di segreteria. Incontro con un
collaboratore scolastico per una breve intervista.
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CHI SONO?
DSGA Segretario
BOSCHELLI Franco
Segreteria
amministrativa
CANCIALLI Ines
CASTAGNOLI Vanna
MARINO Roberto
CIACCI Emanuela
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Segreteria didattica ALTOBELLI Anna
DONATINI Claudia
Personale ATA
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Portineria
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I piano
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II piano
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III piano
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Palestra
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CIARDI Monica
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CECCONI Alessandra
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BROGI Carla
PULLOIA Lina
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BOVÌ Antonina
PULLOIA Lina
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a turno
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COSA FANNO?
COSA DEVO PORTARE
I PRIMI GIORNI DI SCUOLA?
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ELENCO MATERIALI
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IL DIARIO, AMICO PREZIOSO
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Il diario personale, utilizzato bene, diventa uno strumento prezioso,
che ci aiuta nel lavoro scolastico di ogni giorno.
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Il diario:
• va curato in ogni sua parte e tenuto in ordine
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• va compilato a penna, non a LAPIS
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• va utilizzato per le comunicazioni scolastiche
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Sul diario si scrivono:
• tutti i compiti assegnati (mai affidarsi solo alla memoria!)
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• i testi e il materiale da portare a scuola, secondo le indicazioni
ricevute dai docenti
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IL QUADERNO DEGLI AVVISI
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Il quaderno degli avvisi serve per annotare:
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• gli avvisi che la scuola comunica ai genitori (da far firmare
sempre!)
• le comunicazioni alla famiglia
• i risultati delle verifiche orali e scritte, che dovranno sempre
essere controfirmati dai genitori
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L’ORARIO, QUESTO SCONOSCIUTO !!!
Questa attività ha lo scopo di aiutare a conoscere la ripartizione
dell’orario, per meglio potersi orientare ed organizzare.
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Ogni insegnante ti darà tutte le indicazioni specifiche riguardanti la
propria materia (testi, materiale occorrente…).
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E’ importante verificare, proprio utilizzando l’orario, quale materiale
è necessario portare giorno per giorno.
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Utilizzando la legenda compila e colora la tabella dell'orario.
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LUNEDÌ
MARTEDÌ MERCOLEDÌ
GIOVEDÌ
VENERDÌ
I ORA
8.05-8.57
II ORA
8.57-9.49
I INTERVALLO
9.49-9.59
III ORA
9.59-10.51
IV ORA
10.51-11.43
II INTERVALLO
11.43-11.53
V ORA
11.53-12.45
VI ORA
12.45-13.42
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LEGENDA: ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA, MATEMATICA,
SCIENZE, INGLESE, 2 LINGUA, ED. TECNICA, ED. ARTISTICA,
ED. MUSICALE, ED. FISICA, RELIGIONE
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Si deve controllare bene, per non portare di più o di meno di
quanto è stato indicato: avere tutto il materiale occorrente
significa poter lavorare al meglio!
LA MATE-ACCOGLIENZA
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Le seguenti attività prevedono, precedute da una discussione in classe, la
compilazione delle schede allegate che hanno come scopo favorire la
conoscenza tra i ragazzi.
Al fine di instaurare una relazione positiva con gli alunni, il docente “si metterà
in gioco” compilando in prima persona le tabelle.
Le attività saranno utilizzate in un secondo momento per introdurre il tema della
statistica per
permettere al docente e ai ragazzi di riprendere il lavoro svolto nel ciclo
primario. In particolare le finalità che si vogliono raggiungere sono:
- Favorire la conoscenza tra gli alunni della classe
- Esplicitare le conoscenze possedute dai ragazzi
- Creare un linguaggio condiviso sugli argomenti affrontati
- Rinforzare la capacità di rappresentare i dati sia in forma tabellare che grafica
- Sviluppare la capacità di saper trarre informazioni dai dati raccolti sia in forma
tabellare che grafica
- Avviare una prima riflessione sul confronto di dati
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PER ME LA SCUOLA È …
(per i docenti di matematica)
!Fra le seguenti frasi individua quella che più corrisponde alla tua idea di scuola e trascrivila su
un bigliettino, poi consegnalo, piegato, all’insegnante. Raccolti tutti i bigliettini, scritti in forma
anonima, si farà alla lavagna una tabella riassuntiva.
Potrai infine discutere insieme al tuo insegnante e ai tuoi compagni i risultati emersi.
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Per me la scuola è:
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1. Un luogo che frequento e che rientra naturalmente nel ritmo della mia vita quotidiana
!2. un luogo dove posso conoscere me stesso e sviluppare le mie capacità
!3. un luogo dove posso avere l’occasione di farmi dei nuovi amici e compagni
!4. un luogo che mi provoca ansia e preoccupazione
!5. un luogo dove posso imparare cose nuove e formarmi una cultura
!6. un luogo che mi permette di stare fuori di casa
!7. un luogo in cui vado quasi sempre volentieri, anche se so che lo studio è faticoso, come, del
lo sono altre attività
!8. unresto,
luogo in cui vado solo perché è obbligatorio per legge
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Come mi sento
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Alla fine di ogni mattinata scolastica colora le caselle
relative al giorno seguendo la legenda.
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Mer
Gio
Ven
Lun
Mar
Mer
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LEGENDA
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ALLEGRO
FIDUCIOSO
CURIOSO
ANSIOSO
INSICURO
TRISTE
ROSSO
ROSA
VERDE
BLU
GIALLO
NERO
La mia classe
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Nome
Materia Sport
preferit praticat
a
o
Mese
nascita
Animale
Ore
preferit compute
o
r
N°
scarpe
Pregio
Difetto
IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO
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Scopo del regolamento d’Istituto è stabilire delle regole che,
valide per tutti, favoriscano una serena convivenza e un
lavoro proficuo.
Principi fondamentali sono il rispetto delle persone e dei
materiali di cui la scuola è dotata, la reciproca comprensione,
lo spirito di collaborazione e solidarietà.
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A tale scopo è indispensabile:
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• la puntualità a scuola
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• l’essere forniti di tutto il materiale scolastico necessario
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• la frequenza regolare
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• l’assolvimento assiduo degli impegni di studio
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• il comportamento rispettoso nei confronti dei docenti, del
personale scolastico, dei compagni
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• l’utilizzo corretto delle strutture, degli strumenti e dei sussidi
didattici, per non arrecare danno al patrimonio della scuola
!
• il rispetto e la cura dell’ambiente scolastico.
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• il cellulare non devo essere portato a scuola, salvo in casi
di particolare necessità, deve essere tenuto spento e non
deve essere lasciato incustodito
!
• l'entrata posticipata alle lezioni deve essere giustificata sul
libretto delle giustificazioni e firmata dal genitore che ha
apposto la firma sul libretto all'atto del ritiro
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• per l'uscita anticipata dalle lezioni, l'alunno/a potrà essere
prelevato/a
solo dal genitore o da un suo delegato,
firmando un apposito registro in portineria
IL REGOLAMENTO DI CLASSE
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Dopo avere discusso insieme, alunni e insegnante, scriviamo
insieme il regolamento della nostra classe.
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LA SICUREZZA A SCUOLA
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(per i docenti di ed. tecnica)
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Come avete già imparato nella scuola elementare, è
fondamentale conoscere le norme di comportamento da
tenere nelle diverse situazioni di emergenza che potrebbero
verificarsi.
Conoscere tali norme e saperle mettere in atto è davvero
importante, perché ci aiuta ad affrontare al meglio le
situazioni difficili.
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Istruzioni di sicurezza
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Quelle che seguono sono delle istruzioni di sicurezza che possono ritenersi valide
per ogni circostanza.
Alla diramazione dell’allarme:
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Mantieni la calma
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Interrompi immediatamente ogni attività
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Lascia tutto l’equipaggiamento (non preoccuparti di libri, abiti o altro)
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Incolonnati rispettando:
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Ricordati di non spingere, non gridare e non correre
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Segui le vie di fuga indicate
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(apri-fila)
(chiudi-fila) _________________________________________
Raggiungi la zona di raccolta assegnata ____________________________
NORME DI COMPORTAMENTO IN BASE AL TIPO DI EMERGENZA
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(per i docenti di ed. Tecnica)
NORME Dl COMPORTAMENTO IN CASO Dl TERREMOTO
Se ti trovi in un luogo chiuso:
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• Mantieni la calma
• Non precipitarti fuori
• Resta in classe e riparati sotto il banco, sotto l’architrave della porta o
vicino ai muri portanti
• Allontanati da finestre, porte con vetri e armadi, perché cadendo
potrebbero ferirti
• Se sei nei corridoi o nel vano delle scale, rientra nella tua classe o in
quella più vicina
• Dopo il terremoto, all’ordine di evacuazione, abbandona l’edificio senza
usare l’ascensore e ricongiungiti agli altri compagni di classe nella zona di
raccolta assegnata
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Se sei all’aperto:
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• Allontanati dall’edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche,
perché potrebbero cadere e ferirti
• Cerca un posto dove non hai nulla sopra di te; se non lo trovi cerca riparo
sotto qualcosa di sicuro, come una panchina
• Non avvicinarti ad animali spaventati
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NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO D’INCENDIO
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• Mantieni la calma
• Se l’incendio si è sviluppato in classe esci subito, chiudendo la porta
• Se l’incendio è fuori della tua classe ed il fumo rende impraticabili le scale
e i corridoi, chiudi bene la porta e cerca di sigillare le fessure con panni,
possibilmente bagnati
• Apri la finestra e, senza sporgerti troppo, chiedi soccorso
• Se il fumo non ti fa respirare filtra l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se
bagnato, e sdraiati sul pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto)
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Al fine di creare un clima di accoglienza, attenuare le
tensioni nei confronti della nuova esperienza scolastica,
favorire il coinvolgimento verso le attività didattiche e la
relazione tra i ragazzi, si propongono letture, attività, giochi,
conversazioni, discussioni, questionari per conoscersi,
socializzare e soprattutto sviluppare e promuovere
atteggiamenti cooperativi e collaborativi che favoriscono lo
star bene a scuola.
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LA MIA CARTA D’IDENTITÀ
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Per iniziare a conoscerci meglio, per avere informazioni sui nuovi compagni di
classe e per darne su di noi, compiliamo delle schede di presentazione in italiano
e in lingua straniera, su cui incolleremo anche una nostra fotografia.
Potremo incollarle su un cartellone, in modo da riguardarle anche nei prossimi
giorni.
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CALLIGRAMMA
Per comunicare al gruppo di nuovi amici chi siamo, realizziamo insieme un
calligramma del volto e poi incolliamolo su un cartoncino colorato.
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PREGI E DIFETTI
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Scrivi i tuoi pregi e i tuoi difetti nei sacchi vuoti, infine tra gli aggettivi riportati in
ciascun sacco, scegli i tre che ti si addicono maggiormente e rappresentano
qualità che pensi di possedere in modo spiccato
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MI PRESENTO...
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Scrivi un tema con cui ti presenti alla tua nuova classe.
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AUTORITRATTO
(per docenti di arte)
Fai un tuo autoritratto e coloralo.
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INDAGINE SUI GUSTI MUSICALI
(per i docenti di musica)
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Scrivi quali sono i tuoi cantanti preferiti.
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Bonjour à tout le monde!
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Per fare conoscenza con i nuovi compagni e con l’insegnante e allo stesso tempo
rompere il ghiaccio con la nuova lingua inizieremo subito a salutarci e presentarci
in francese.
L’insegnante saluterà la classe dicendo Bonjour!
e rivolgerà poi il saluto agli
alunni che sul momento le appariranno più disposti a mettersi in gioco
rispondendo al saluto in italiano o in francese.
Si passerà poi alle presentazioni: Moi, je m’appelle…et toi? L’alunno a cui ha
rivolto la domanda dovrà rispondere e chiedere a sua volta al compagno accanto
come si chiama. Si procederà in questo modo finché tutti avranno detto il proprio
nome.
Per controllare che tutti abbiano ascoltato i compagni ma soprattutto per fare un
ripasso dei nomi, l’insegnante, dopo aver designato un porta parola per ogni
gruppo (i banchi sono già disposti a “isola”), sceglierà un gruppo (gruppo 1) e
chiederà ai membri degli altri gruppi di consultarsi e di identificare tutti i compagni
del gruppo scelto, introducendo semplicemente le strutture Comment il/elle
s’appelle? Il/elle s’appelle ...L’insegnante chiederà poi ai compagni del gruppo 1
di ripresentarsi per verificare le ipotesi degli altri gruppi. Si procederà in questo
modo per ogni gruppo, cambiando di volta in volta il porta parola. Alla fine della
lezione tutti avranno imparato i nomi di tutti nonché a salutare, presentarsi e
presentare qualcuno in francese.
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CREARE EMPATIA E INTERAZIONE …
SCENDERE NEL PROFONDO
GIOCO DEL SE FOSSI...
SE FOSSI un animale
SE FOSSI un albero
SE FOSSI un fiore
SE FOSSI un luogo
SE FOSSI una stagione
SE FOSSI un colore
SE FOSSI uno strumento musicale
SE FOSSI un frutto
SE FOSSI un personaggio dei fumetti
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SAREI..................................................
SAREI..................................................
SAREI..................................................
SAREI..................................................
SAREI..................................................
SAREI..................................................
SAREI..................................................
SAREI..................................................
SAREI..................................................
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SE IO AVESSI UNA BACCHETTA MAGICA
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Se avessi una bacchetta magica, quali desideri realizzeresti?
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Se io avessi una bacchetta magica realizzerei questi desideri:
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1)...................................................
2)...................................................
3)...................................................
4)...................................................
5)...................................................
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LE MAPPE DEGLI AFFETTI E DEI LUOGHI RIFUGIO
Disegna in classe una mappa degli affetti e dei luoghi rifugio con
un piccolo cuore al centro di anelli concentrici dalla circonferenza
sempre più ampia.
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OGGETTO DELLA MEMORIA
Porta un oggetto importante per te ( un peluches, una foto, un
ciondolo, un giocattolo etc.) e raccontati attraverso di esso.
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ACROSTICO
Dedica un acrostico al tuo compagno: scrivi in colonna le iniziali del suo nome e poi
completa con una parola o una frase gentile.
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Esempio: Laborioso
Unico
Calmo
Amicone
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SCRIVERE UN TESTO
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Scrivi e racconta ai nuovi compagni un episodio significativo accaduto durante la quinta!
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INTERVISTARSI E CONOSCERSI...
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Formate delle coppie e intervistatevi l'un l'altro. Ciascuno prepara su un foglio 10 domande
da rivolgere al compagno: poi l'uno rivolge all'altro le domande che ha preparato,
prendendo appunti, e viceversa. Infine ciascuno trascrive l'intervista, aggiungendo un titolo
ad effetto.
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EDUCAZIONE ALLA RESPONSABILITÀ
IL NOSTRO PICCOLO UOVO!!!!
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Leggiamo insieme il testo Bambini di farina,
A casa prendi un uovo dal frigorifero e accudiscilo per tutto il fine-settimana,
poi appena puoi portalo a scuola.
Scrivi un diario personale in cui descrivi il tempo che trascorri con il tuo
piccolo uovo.
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Accoglienza per alunni con bisogni educativi
Iniziare la scuola è un grande passo per tutti i bambini.
Per quelli con bisogni educativi speciali, l’inizio dell’esperienza scolastica può
essere rovinato da giorni pieni di confusione e forte ansia, data la loro
difficoltà a comprendere le nuove situazioni e i cambiamenti.
Sarebbe auspicabile applicare alcune strategie prima del gran giorno e
preparare il bambino con ampio anticipo, così che il passaggio dall’ambiente
precedentemente frequentato e dall’abitazione stessa possa essere compiuto
con il minimo stress e “scombussolamento” per tutte le persone coinvolte
(alunni e loro famiglie).
Sono la preparazione e la pianificazione di una partnership positiva tra
famiglia e scuola che possono rendere questa fase positivamente
significativa e di buon auspicio per prosieguo del percorso scolastico.
Va da sé che anche un ambiente fisico gradevole può contribuire a rendere
realmente efficace quanto sopra affermato. Detto ambiente deve essere
modificabile, flessibile affinché il ragazzo possa apportare delle varianti a lui
gradevoli e che lo facciano sentire partecipe.
L’alunno parteciperà a tutte le attività previste per la classe affiancato,
quando è necessario, dall’insegnante di sostegno.
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progetto accoglienza 2014-2015