12 MERCOLEDÌ 23 APRILE 2014 La Provincia SPAZIO APERTO Festeggiamo la Liberazione ma non siamo un popolo libero Signor direttore, si avvicina il 25 aprile nel quale si celebra la giornata della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista. Liberazione: questa parola sventolerà ovunque. Ma dove? Io a quei tempi non esistevo, ma la storia l’ho studiata e penso che se siamo stati liberati da un ‘male’ passato, oggi comunque non possiamo dirci un popolo libero: siamo invasi da vagonate di stranieri che vengono a delinquere e spadroneggiare soprattutto dall’est Europa, che non ci fanno dormire e uscire di casa tranquilli. Non siamo un popolo libero perché manca il lavoro e il lavoro rende liberi e quello che è peggio che questa assoluta mancanza di libertà esiste quasi totalmente per colpa del popolo italiano che imperterrito non apre gli occhi, ma al contrario, continua a tenere verso questi problemi un atteggiamento buonista da una parte e menefreghista dall’altra. Marco Pedrabissi (Trescore Cremasco) ...................................................................................... . Troppo bassi quei cartelli Una donna è rimasta ferita Egregio direttore, il giorno 19 aprile in piazza Stradivari una signora anziana mentre passeggiava con la sorella in un momento di distrazione, non si è accorta della segnaletica verticale posta con il lato inferiore ad 1,20 metri da terra, urtandolo con la testa, lamentando un forte dolore, tra i vari presenti al fatto c’ero anch’io e mentre la facevo sedere su una seggiola prelevata da un banchetto elettorale, un vigile in borghese le prestava soccorso e si recava al bar vicino per farsi dare del ghiaccio per prestare i primi soccorsi, la signora non ha voluto che chiamassimo il 118 e dopo alcuni minuti si è ripresa e con il ghiaccio alla testa è stata accompagnata dalla sorella a casa. Questa necessaria premessa per fare presente alle autorità istituzionale che nelle zone pedonali non sono ammessi cartelli segnaletici verticali disposti ad altezza così bassa da terra. Infatti l’articolo 39 Codice stradale inerente all’installazione dei segnali verticali al comma 5 recita: «Tutti i segnali insistenti su marciapiedi o comunque su percorsi pedonali, devono avere un’altezza minima di 2,20 metri dal suolo ad eccezione delle lanterne semaforiche». Dalle foto si evince che tale prescrizione imposta dal codice della strada in piazza Stradivari sembrerebbe che non sia stata rispettata e quindi difforme al Codice della strada, nell’attesa che si pongano in essere modifiche della segnaletica verticale, la saluto. E. S. (Cremona) ...................................................................................... . Ines, amica e volontaria ci ha lasciato qualche giorno fa Egregio direttore, la ringraziamo fin d’ora, se vorrà pubblicare le poche righe in calce alla presente, in ricordo di un’amica volontaria che tanto ha dato a persone bisognose di Cremona, sua città adottiva. Sarebbe nostro desiderio che le molte persone che le hanno voluto bene e che forse non sono a conoscenza della sua morte, avvenuta nella sua nativa Valle Camonica, sappiano che una breve ma inesorabile malattia se l’è portata via qualche giorno fa. ‘Cara Ines, i tuoi meravigliosi sorrisi sono il ricordo più grande che ci hai lasciato. Nonostante il destino non sia stato generoso con te, tu sei sempre stata disponibile per gli altri, tanto più essi fossero bisognosi d’aiuto. Sapevi donarti con calore e, nelle tue attività di volontariato, regalavi gioia e sorrisi, danzavi e cantavi, e mai nulla lasciavi trapelare dei tuoi umani e inevitabili turbamenti. Te ne sei andata in pochi mesi e noi siamo addolorate per la sofferenza di un’amica e ancora incredule per aver perso una persona preziosa, che tanto ancora avrebbe potuto donare e ricevere dalla vita’. Le tue amiche dell’Alzheimer Cafè (Cremona) ...................................................................................... . Di notte lungo le strade tanti animali: li sopprimiamo? Egregio direttore, ecco la risposta che il signor Masseroni desiderava tanto nelle sua lettera del 17 aprile. I danni causati dalle nutrie dovrebbero essere richiesti a chi le ha importate dall’estero e poi liberate per comodità in quanto non abbastanza redditizie, senza pensare alle conseguenze. Con un po’ di buona volontà da parte degli organismi preposti penso che si potrebbe risalire a quegli allevatori. Comunque sulle strade troviamo anche gatti, cani, tassi, ciclisti senza fari di notte, automobilisti ubriachi o drogati e non mancano quelli privi dell’assicurazione. Vogliamo sopprimere tutti? Emanuela Tosi (Cremona) ...................................................................................... . Al Pronto soccorso ho ricevuto assistenza ma anche sorrisi Gentile direttore, nei giorni scorsi, a causa di un malore, ho dovuto rivolgermi al Pronto soccorso del nostro ospedale. Nel giro di ventiquattro ore (con ricovero notturno in astanteria), sono stata sottoposta a tutti gli esami necessari. Ringrazio di cuore i medici e gli infermieri, il personale ausiliario in servizio che con professionalità, grande attenzione, pazienza e delicatezza si sono prodigati nei miei riguardi, non mancando mai di aggiungere un sorriso, tanto più prezioso per una persona della mia età (ho 83 anni). Un grazie speciale anche LA POLEMICA www.laprovinciacr.it IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori E’ giusto multare chi va a lavorare? Signor direttore, le sembrano giuste le multe che i vigili stanno dando alle povere persone che usano le macchine per recarsi al lavoro? Multe senza significato. Così come è capitato a me dopo aver pagato quasi 200 euro di multa me ne hanno mandata un’altra dicendomi che non avevo portato a Cremona a far vedere la patente della persona cui è intestata una doppia multa anche senza essermi mossa da casa. Sono persone, mi permetto di dire, ignoranti. Non nel senso della parolaccia ma in quanto ignorano tutte le persone. Non sapendo dove attaccarsi per coprire i loro debiti, si attaccano ai portafogli delle famiglie e sanno solo risponderti «capisco che si fa fatica...». Ma cosa capiscono? Capiscono solo che i loro debiti li fanno pagare alle povere persone. Agnese Massuzzi (Regona Pizzighettone) bene che dover pagare multe in tempi come questi è C apisco ancora più ‘doloroso’ che in passato. So anche però che quando si è di fronte a infrazioni del Codice della strada, la polizia locale (così come polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza) fa soltanto il suo dovere nel sanzionarle. ...................................................................................... . Siamo invasi dagli immigrati Stop alle regole dell’Europa Signor direttore, la grande emigrazione che si sta verificando in Italia genera spese da capogiro alla faccia della crisi. Un esempio, solo una piccola briciola, a Cremona dove alla Caritas, con 40 stranieri che costano 600mila euro all’anno. Dal 1° gennaio, che siamo già alla soglia di 25.000 entrati in Italia e altri 10.000 in attesa di partenza dai paesi africani. Ma mi domando con questa crisi dove si prendono i soldi per mantenere tutta questa gente che ha anche il privilegio e la precedenza sui poveri italiani. Cancelliamo le regole dell’Unione Europea che non s’impegna ad ospitarli ma dobbiamo farlo solo noi perché siamo confinanti: quando arrivano sulle nostre coste barconi pieni di povera gente, bisogna riportarli subito indietro e se si può, aiutarli nei loro paesi. Freniamo un po’ le esigenze della Caritas, centri di accoglienza e poi i partiti democratici favorevoli a queste emigrazioni, solo per i loro interessi politici. Antonio Pagliarini (Isola Dovarese) ...................................................................................... . agli addetti della Pubblica assistenza e i volontari presenti in pronto soccorso, pronti ad assistere ed offrire conforto. Giuseppina Vezzini (Cremona) ...................................................................................... . Da Equitalia una tassa che nessuno sa spiegarmi Signor direttore, puntuale per il terzo anno consecutivo, arriva da Equitalia, una fantomatica tassa da pagare, causale ‘difesa e sicurezza idraulica del territorio....’. Peccato che tale tassa la si paghi solo a Soresina, dove pertanto nessuno degli interpellati, comune, consorzio , tantomeno politici locali, siano stati in grado di dare spiegazioni. Pagare ad occhi chiusi proprio non mi va. Cosa fare? La stampa, sa dare spiegazioni esaurienti, o pagheremo ancora, come nel lontano passato erano costretti a fare i servi con il feudatario? Pinuccia Brunofero (Soresina) ...................................................................................... . I meriti di un politico non ne cancellano gli errori Signor direttore, rispondo brevemente ai signori Alemanno Mainardi e Marco Ghirri che, per loro legittimi motivi, hanno preso le difese dell’ex-assessore alla Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori OPERAZIONE PERGOLETTESE FALLITA I CREMASCHI NON LA SENTONO LORO Caro direttore, e così l’operazione Pergolettese è fallita, con la retrocessione nel Cnd sul campo e, con la continua emorragia di presenze allo stadio Voltini, ahimè pure dal punto di vista socio sportivo. La maggioranza degli sportivi cremaschi non sente sua questa squadra e Cesare Fogliazza, padre padrone del club farebbe bene, per ridare energia all’ambiente, a far tornare in società l’architetto Massimiliano Aschedamini, persona perbene ingiustamente messa ai margini. A proposito, quando le cose andavano Una contravvenzione delinquente. La donna deve capire e provare il dolore immenso dell’allontanamento dai figli, dal suo ambiente e dalle sue abitudini. Gli avvocati matrimonialisti devono diventare dei mediatori, invece di accrescere i litigi , come fanno ora. Irene Rinaldi (Roma) bene, il presidente della Lega Pro (nonché ex proprietario dei marchi sportivi gialloblù) Mario Macalli continuava a parlar bene e tanto del Pergo e poco della Cremonese. Beh, come mai ora il ragioniere calciofilo non parla più? Auguro alla Cremo grigiorossa, per il bene del calcio provinciale di andare in B (evento eventualmente da celebrare con Magnum Guido Berlucchi di Franciacorta) e al team cremasco di tornare ad entusiasmare i suoi tifosi oggi eccessivamente tristi e staccati. N.R. (Sant’Angelo Lodigiano) Cultura di Soresina, signora Bonizzoni. Due semplici considerazioni: nessuno di loro era presente ai colloqui tra la sottoscritta e l’assessore, né sembra conoscere nel merito la questione del contendere (ossia la mancata valorizzazione di una figura storica come quella del collezionista Cesare Pisoni); e in ogni caso i meriti personali e politici di un amministratore non ne cancellano gli eventuali errori. E fu uno sbaglio pesante da parte dell’assessore, e più in generale dell’élite culturale soresinese, la continuata sottovalutazione del personaggio. Si sono adeguatamente celebrati Bertesi, Lodi, Genala (di cui Pisoni fu amico in gioventù), ma non si è fatto mai nulla per l’unico collezionista d’arte dell’Ottocento di livello storico, con opere di Hayez, Fontanesi, Previati, De Nittis, Favretto, che Soresina abbia avuto (con la dovuta eccezione della famiglia Landriani, con le opere dello Scuri, e della famiglia Pusterla-Cortesini, con il ritratto di Battista Cortesini del Piccio). Maria Fortina Mainardi (Soresina) ...................................................................................... . I matrimonialisti medino e non favoriscano le liti Signor direttore, il governo dovrebbe urgentemente occuparsi della mancanza quasi assoluta di pari opportunità nelle separazioni e nei divorzi, per quanto riguarda i figli, la casa e la parte economica. La casa deve essere assegnata ai figli minori e i genitori dovrebbero essere obbligati per legge a trovare un accordo per abitarla entrambi in spazi separati e a scegliere civilmente i tempi di cura per i figli. Chi (uomo o donna) non vuole accordarsi, se ne deve andare a vivere altrove, pur mantenendo la libertà di tornare quando deve seguire i suoi figli. La parte economica del mènage va equamente divisa tenendo conto delle entrate personali dei genitori e valutando il lavoro casalingo. Non deve più esistere alcuna condizione a priori che penalizza uno dei genitori (finora sempre l’uomo) con grave ingiustizia e discriminazione di genere. L’uomo, spesso persona lodevolissima, non deve più essere messo alla porta come fosse un Bonemerse, coi soldi di tutti si esalta solo una parte Signor direttore, sono il candidato sindaco di Bonemerse, Angelo Garioni, e volevo testimoniare un malcostume della politica locale. Negli ultimi giorni a Bonemerse sono state distribute ben 700 copie di un libretto intitolato ‘Sintesi delle principali attività svolte dall'Amministrazione Comunale di Bonemerse nell’anno 213 fino a marzo 2014’. Si premettono due osservazioni principali. Non si capisce come un libretto di informazione dell’amministrazione comunale non riporti nessun spazio dedicato alla minoranza, alla voce critica dei politici che per cinque anni hanno rappresentato ben il 44% della popolazione. Forse non è ben chiaro il significato della parola ‘Amministrazione Comunale’ che differisce da ‘maggioranza consiliare’? Dunque non si capisce perché un libretto che non nasce ‘di informazione’ ma di promozione dell’attuale maggioranza, di nuovo in pista per le amministrative di maggio con il fin troppo noto binomio Bini-Guarneri, debba essere pagato dai cittadini di Bonemerse, e non dal gruppo che sostiene la lista alle prossime elezioni. Non si capisce perché nelle sue res gestae, il sindaco Guarneri debba esaltare ampi tratti del suo panegirnico con sottolineature multicolore. I cittadini non sanno leggere da soli e valutare i punti importanti? Non si capisce il calcolo del costo del libretto, 238 euro, da cui rimangono escluse: le spese di usura delle attrezzature, il costo della manodopera dell’addetto comunale che ha stampato e rilegato il fascicoletto che consta di ben 17 pagine a colori, il costo della distribuzione a mezzo addetto comunale in tutte le case dei bonemersesi. Le risorse per una tale impresa non constano solo di carta e toner, ma anche di risorse che gli addetti comunali hanno dovuto sottrarre al lavoro che svolgono quotidianamente per la gestione dei servizi a favore della cittadinanza. Bonjour Tristesse! Angelo Garioni (Bonemerse) ...................................................................................... .