La Provincia www.laprovinciacr.it SPAZIO APERTO Bene i diritti dei lavoratori Ma ci sono anche i doveri Egregio direttore, io credo che dopo la saluta e la serenità famigliare, venga il lavoro. La salute, il più delle volte è questione di fortuna, ma è bene cercare di preservarla non sfidandola. Niente fumo dunque, nè cibi inadeguati, meno alcool possibile e poca sregolatezza nella vita. Mentre la serenità famigliare, la si raggiunge pensando agli altri prima che a sé stessi. Ma il lavoro, il più delle volte per averlo c’è bisogno che qualcuno te lo dia. Ma perché ciò accada, bisogna mettere in condizione chi te lo può dare di trarne beneficio, un vantaggio, un guadagno. Troppo spesso sento parlare dei diritti dei lavoratori, mai dei doveri, ma non si possono avere i diritti se prima non si adempiano ai doveri. Se si vuole rispetto, bisogna prima darlo. Se non sbaglio signor direttore, 34 sono le aziende che sabato hanno partecipato al Job day, offrendo a migliaia di giovani ciò che il più delle volte vanno disperatamente cercando, e spero proprio che quest’iniziativa dia buoni frutti. L’avvenire e la prosperità di questa nazione dipendono molto dalle due parti in causa, ed è da un loro comportamento ragionevole che si può addivenire ad un accordo che soddisfi tutti, chi domanda e chi offre. Ecco perché trovo semplicemente inutile scendere in piazza per pretendere ciò che nessuno (a certe condizioni) ha convenienza a darti, a meno che la piazza romana non sia stata solo una scusa per una bella gita in compagnia. Giulio Roveda (Pizzighettone) .................................................................................. . Renzi, dopo il Nazareno un patto per star più sereno Egregio direttore, fratelli... coltelli! Considerato che, un milione di militanti della vecchia guardia, radunati a Roma sono riusciti nell’impresa di decretare la spaccatura del partito mettendo a repentaglio le sorti del suo stesso governo, è del tutto evidente che la sinistra, rabberciata dall’imbonitore fiorentino, si sta squagliando come neve al sole, tanto da suggerirgli una svolta storica. Dopo quello del Nazareno un patto con chiunque per potersi garantire un futuro più sereno. Massimo Rizzi (Cremona) .................................................................................. . Referti clinici smarriti Grazie a chi me li ha rispediti vorrei ringraziare sentitamente quella persona, rimasta anonima, che mi ha fatto pervenire tramite posta i miei referti clinici che ho smarrito alcuni giorni fa in strada. In questo tempo di brutture e menefreghismo, questo gesto merita risalto. Giovanni Torresani (Cremona) .................................................................................. . Alle esequie di Lucchi è mancato il saluto di Crema Egregio signor direttore, mi permetta di commentare la lettera del dottor Vincenzo Cappelli, presidente del consiglio comunale di Crema, di replica ad una mia precedente che contestava la mancata tumulazione nel Famedio Comunale del dottor Camillo Lucchi a conclusione delle esequie celebrate a Crema lo scorso lunedi 20 Ottobre. Apprezzo che il Cappelli concordi che Lucchi è degno di riposare nel Famedio per il suo impegno professionale e civile dimostrato in tanti anni di servizio alla città. Dove non concordo è sul rinvio, sine die, della tumulazione. Viene attribuita la scelta alla Famiglia, a mio giudizio indotta in errore dalla rappresentazione sproporzionata dello stato di degrado del Famedio e dalla promessa di prossimi interventi di ripristino. Sul degrado ribadisco che una pulizia e una lucidatura dell’esistente poteva mettere il Famedio in condizione di ricevere la tumulazione in modo dignitoso. Sui prossimi interventi di ripristino mi permetto di dubitare considerato il fatto che dalla stimolazione del dottor Matteo Piloni, allora presidente del consiglio comunale, alla approvazione del Regolamento sono passati più di quindici mesi e dopo ulteriori nove mesi non è ancora stata costituita la Commissione che, fra l’altro, dovrebbe suggerire alla Amministrazione gli interventi migliorativi del Famedio. Aggiungo, da ultimo, che l’Amministrazione comunale ha fatto mancare il saluto della città ad una insigne figura come Lucchi a differenza di quanto effettuato in altre occasioni. (...) Enrico Villa (Crema) .................................................................................. . Alla Leopolda si è consumata una vera scissione del Pd Gentile direttore, (...) alla Leopolda s’è consumata una scissione. Il Pd si spacca, partorendo due partiti distinti, quello di Renzi e quello del Landini sindacalista. L’ex giovine boy scout raduna i suoi alla Leopolda. Te la ricordi quella vecchia stazioncina di Firenze? Bene, una bella due giorni dietro il bancone da falegname rimesso a nuovo, un poco come quel Giuseppe santo, artigiano. Toh, che coincidenza, San Giuseppe, la Festa del Lavoro. Ma va là, per me l’ha fatto apposta quel toscanaccio! Alla Leopolda c’è chi va e chi no va. Camusso Susanna per esempio, la rossa pasionaria sindacalista che ha già buttato giù la pasta per il Landini, raduna la Cgil in piazza nella Roma capitale con un ricco corteo contro il Jobs Act (anglicismo, pressappoco tradotto viene così «proposte di legge per il lavoro»). E s’accompagna pure coi Fassina, i Pippo Civati e i Gianni Cuperlo, pure loro del partito LA POLEMICA MARTEDÌ 28 OTTOBRE 2014 IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori ‘Voglio la mamma’ Un’occasione persa Signor direttore, spiace constatare che ‘La Provincia’ non abbia pubblicato nulla sull’incontro tenuto da Mario Adinolfi, non ostante fosse un incontro annunciato, non ostante il grande successo e la grande diffusione del libretto ‘Voglio la mamma’, non ostante il successo della serata, che ha visto il salone del Cittanova strapieno di gente e soprattutto di giovani. Quante volte in un anno ‘La Provincia’ si trova l’occasione ghiotta di un incontro interessante, su temi di attualità, con tanta partecipazione di pubblico, sicuramente in gran parte lettori de ‘La Provincia’? Spiace constatare che ‘La Provincia’ si è limitata a pubblicare, a incontro ormai avvenuto e non pubblicato, una breve a pacata lettera di rammarico, da parte di Massimiliano Esposito, presidente del circolo ‘Voglio di mamma’ di Cremona–Mantova. Spiace constatare che sulla ‘Provincia’ di lunedì 27 ottobre viene pubblicata una lettera a firma Luca Zendri, lunghissima (alla faccia delle 20 righe che il giornale dichiara come massimo consentito) occupante un terzo di pagina e per di più col risalto del riquadro; lettera di Renzi. E Pier Luigi, il Bersani da Bettola? Dove sarà mai imboscato? «Assente», a lui non gliene può fregare di meno di partecipare né di qua nè di là. Questa in sintesi è la confusa confusione che regna nel più grande partito italiano, il Pd. (...) Giorgino Carnevali (Cremona) .................................................................................. . Renzi difende l’Italia in Europa tutti gli altri fanno i politicanti Egregio direttore, ma quando la classe politica del mostro Bel Paese diventerà adulta? Abbiamo il nostro presidente del consiglio che in questi giorni sta dimostrando di saper tenere testa alla Commissione Europea, sbattendogli in faccia che non è più tempo di lettere nascoste, ed ecco che i famosi detrattori dell’euro, che volevano andare a Bruxelles a battere i pugni sul tavolo, ora se ne stanno buoni e zitti, Lega compresa. Invece di alzare anche loro la voce e dare man forte a Renzi, che cerca di difendere i diritti dell’Italia, fanno sempre il solito gioco dei politici solo politicanti che pensano alla loro piccola bottega. Come anche Lei L’ex deputato Pd Mario Adinolfi contesta da sinistra le famiglie gay polemica e denigratoria su un «incontro fantasma» di cui il lettore della ‘Provincia’ non ha potuto conoscere nulla, e questo, mi consenta, è scorretto. Non entro nel merito delle argomentazioni del signor Zendri, il quale esprime le proprie idee, e ne ha diritto; ma che fa passare per contenuto dell’incontro un fantomatico dialogo tra due spettatori, e che farcisce il tutto con grossolani errori e menzogne, e non ne ha il diritto. Non facciamo ideologia, stiamo ai fatti. I fatti sono che l’incontro non si è svolto a palazzo Trecchi, bensì a palazzo Citta- sostiene nei suoi editoriali della domenica. Anche dalle nostre parti purtroppo succede così, che i politici pensino più ai loro interessi che al bene dei cittadini. Per non parlare poi del Pd che anche se è al governo del Paese, una sua parte scende in piazza a contestare il piatto dove ha mangiato fino a pochi attimi prima. Nello Sesso (Gallignano) .................................................................................. . Il mondo è cambiato per tutti Meno che per la casta Egregio direttore, quella del «il posto fisso non c’è più perché è cambiato il mondo» suona tanto come un predicozzo da imbonitore di mercatino di periferia che vuole convincere i passanti ad acquistare le proprie mercanzie decantandone qualità e prezzo. Il mondo sarà anche cambiato, ma stento a credere sia cambiato in peggio vista la continua evoluzione in tutti i campi (tecnologico, medico, aerospaziale, per citarne solo alcuni). Sarebbe più corretto ammettere la nostra incapacità di gestione di questo cambiamento. E’ allora che ci inventiamo i parametri QUI UN MARCIAPIEDI È PER SEMPRE NON COME LE DISPENDIOSE ONDE BLU cesco D’Assisi, educati alla salutare pratica aerobica, arrivati in fondo al cavalcavia sono costretti a percorrere a piedi questo tratto di strada ai margini della carreggiata. Non riesco a capire come mai non si riesce a livellare e asfaltare o gettare della ghiaia nel tratto lato ferrovia che va da fine cavalcavia al ponticello sul naviglio visto che, come da foto allegata, potrebbero passare anche due persone affiancate. Sarei grato che qualcuno mi illuminasse e, se ci sono, mi diano qualche motivo per cui la missione è impossibile da oltre 30 anni (che non sia carenza di fondi… per piacere). Da contribuente dei tributi vari comunali il mio pensiero corre nova. I fatti sono che il famoso cantante omosessuale che ha ‘adottato’ un bimbo con la procedura dell’utero in affitto non è Sting, bensì Elton John (ma forse il signor Zendri è andato effettivamente al Trecchi e da là non sentiva bene...). I fatti sono che tutto ciò che ha raccontato Adinolfi su Elton John, non se l’è inventato Adinolfi, ma è stato pubblicato su varie riviste nelle interviste rilasciate personalmente da Elton John medesimo. A ristabilire la realtà e la verità del fatti, suggerisco tre cose. Ricercare sul sito Internet della Diocesi di Cremona la relazione sintetica dell’incontro; scaricare dallo stesso sito l’intervento audio integrale di Mario Adinolfi, confrontare la relazione nonché la registrazione audio con le ‘fantasiose’ argomentazioni del signor Luca Zendri. Mi auguro che la ‘Provincia’ voglia offrire questi aiuti a se stessa ed ai propri lettori, pubblicando integralmente, se non chiedo troppo, questa lettera. Giorgio Telò (Cremona) on chiede troppo, per il semplice N motivo che, nei limiti del possibile, cerchiamo di ‘rispettare’ al massimo le lettere che riceviamo. Alcune sono più corpose di altre perché aprono spazi di discussione e di confronto che, secondo il nostro modo di vedere, è proprio l’obiettivo finale di questa pagina. La ringrazio, dunque, per il suo contributo. del 3%, lo spread e, non ultimo, il precariato. I miei dubbi aumentano quando, nel nuovo scenario lavorativo, mi accorgo che è esclusa Casta e sua progenie. Suonerebbe meglio la frase «non ci sono più benefici e prebende per nessuno perché è cambiato il mondo»”. Bruno Tanturli (Crema) .................................................................................. . Se è scuola dell’obbligo perché dobbiamo pagare i libri? Egregio direttore, in Italia c’è la scuola dell’obbligo, pare fino alla quinta delle medie superiori. Con ripercussioni anche penali per i genitori, coloro i quali non rispettano tale regola. Costi folli per le famiglie. Il centodestra fa silenzio. Se la scuola è obbligatoria, perché i genitori devono pagare libri, album, quaderni, bus ed altre cose? Nei paesi sotto-sviluppati, come ama dire l’Occidente, ad esempio la Romania: l’asilo è gratuito per tutti, con spazi sufficienti per tutti. La scuola dell’obbligo: gratuita. Cesare Forte (Soncino) .................................................................................. . Leggo e non scrivo: non sono io quell’illustrissimo opinionista Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Gentile direttore mi sono trasferito da circa 30 anni in zona S. Ambrogio e via S. F. D’Assisi era priva di marciapiede da ambo i lati. Considerando che trattasi di strada stretta, molto trafficata e veloce ho sempre pensato, mio malgrado, visto lo sviluppo del quartiere lato C. S. S. Zeno, che prima o dopo un misero marciapiede ci sarebbe stato ‘regalato’. Inoltre la stessa serve anche, per chi non voglia inquinare, al passaggio pedonale di accesso al cimitero, e raggiungere via Dante dal cavalcavia. Dall’inizio dell’anno scolastico alcuni ragazzi (tra cui mia nipote) della scuola media A. Campi, che abitano in via S. Fran- 9 alle recenti e dispendiose ‘onde blu’ di corso Garibaldi, e posso affermare che se queste ultime sono durate una stagione, il marciapiede sarebbe per sempre. Gina Carlo Mirelli (Cremona) Gentile direttore, mi chiamo Paolo Negri sono nato a Cremona, ove tutt’ora risiedo, il 03/01/1964. Sono un fedelissimo lettore del nostro storico quotidiano. Noto che saltuariamente un simpatico omonimo si diletta a scrivere lettere al giornale nello spazio di pertinenza. Io, al contrario, amo leggere e non scrivere le lettere, concedo volentieri il mio spazio a chi ne voglia usufruire. La presente per ‘tranquillizzare’ ed informare amici, parenti e conoscenti che l’Illustrissimo opinionista signor Paolo Negri è persona diversa dal sottoscritto. Ringrazio dell’attenzione. Paolo (Guido) Negri 2 (Cremona, [email protected]) .................................................................................. .