La Borsa di New York
DEL POPOLO
Costante crescita degli investimenti in Borsa
FIUME – Risparmiare acquistando
azioni in borsa conviene. Il guadagno risulta maggiore di quello che può venir realizzato in banca dove il tasso di interesse
sui depositi non supera il 5 per cento. Investendo i risparmi nei Fondi si può invece guadagnare (ma anche perdere) molto
di più. Sono i Fondi azionistici a ricavare
i maggiori utili che vanno dal 30 al 50 per
cento a livello annuale, ma che allo stesso
tempo sono i più rischiosi. Comunque sia
il mercato nazionale in borsa è in gran fermento e con investimenti sicuri in azioni è
stato possibile guadagnare in breve tempo
anche un importo cinque volte maggiore
di quello impiegato. In due anni l’indice
della Crobex della Borsa di Zagabria è salito del 175 per cento e il Vin della Borsa di
Varaždin del 346 p.c. Ciò significa che gli
investitori che due anni fa hanno acquistato le azioni più quotate, con le quali è stato
realizzato il maggior traffico sono riusciti
a raddoppiare o addirittura a quadruplicare
i soldi investiti.
Diventare ricchi in fretta è il sogno di
molti, soprattutto se lo si può farlo in maniera onesta e legale. Sono in aumento le
persone che richiedono crediti per potersi
improvvisare agenti di borsa. Ma il fantastico mondo della Borsa non è così semplice. È difficile sapere quali azioni sono in e
quali out e quindi è consigliabile affidarsi
ai consigli dei consulenti dei Fondi e acquistare le quote dei Fondi di investimento
aperti che quest’anno hanno già realizzato
un profitto del 50 per cento circa.
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Il libretto di risparmio
va in pensione?
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9 • Giovedì 12 ottobre 2
IL PUNTO
di Viviana Ban
Sanità e corruzione
La salute è il bene più prezioso, un bene dal valore inestimabile, che non
ha prezzo, un bene garantito anche in Croazia dalla Costituzione. Viste le vicissitudini che si sono susseguite nei mesi scorsi mettendo nell'occhio del ciclone l'ospedale di Fiume, una considerazione sorge spontanea: sanità non è
sinonimo di salute e la salute ha un prezzo. Se sei disposto a pagarlo allora la
salute è assicurata o perlomeno hai assicurate tutte le cure necessarie.
Parliamo naturalmente di sanità pubblica condita sempre più spesso dal
fenomeno della corruzione che in questo settore ha assunto purtroppo delle
caratteristiche preoccupanti molto particolari.
I soldi per la sanità in Croazia sono pochi ed è difficile in queste condizioni far funzionare al meglio i servizi. D'altro canto i soldi in gioco sono
tanti perché dovunque c'è molto denaro pubblico si infila anche la corruzione. Un male che va combattuto energicamente, con una maggiore organizzazione e partecipazione, avendo anche il coraggio di denunciare la struttura o
il medico che ti chiede del denaro per fare il proprio lavoro fregandosene del
giuramento di Ippocrate.
Per farlo ci vuole tanto coraggio perché in questi casi c'è di mezzo una
persona cara, un figlio, un genitore che in quel momento ha bisogno di cure.
E allora diventiamo fragili e insicuri, pronti a vendere anche l'anima, incapaci di ribellarci a questa grande ingiustizia. Sbagliato, perché di medici bravi e onesti ce ne sono eccome e rappresentano la maggioranza. Non chiedono
bustarelle, non costruiscono lussuose ville con i soldi delle tangenti, non si
credono onnipotenti e ogni vita salvata significa per loro un motivo di orgoglio.
Ma è soprattutto lo Stato che deve intraprendere misure contro la corruzione e fare in modo che il cittadino si senta protetto, perché il diritto alla salute è sacro e riguarda tutti i ceti sociali, non soltanto i ricchi.
2 economia&finanza
DAL MONDO
Nobel
per l’economia
a Edmund
S. Phelps
Giovedì, 12 ottobre 2006
ATTUALITÀ Costante crescita degli investimenti in Borsa
Il libretto di risparmio
va in pensione?
Dalla prima pagina
STOCCOLMA – Il premio Nobel per l’economia 2006 è stato
assegnato all’americano Edmund
S. Phelps, 73 anni docente alla
Columbia University di New York.
Il professore è stato premiato per i
suoi studi di politica macroeconomica. È il sesto americano a vincere il premio Nobel quest’anno.
La motivazione del riconoscimento è legata in particolare ai suoi
studi sulle relazioni tra politica e
macroeconomia.
I lavori di Phelps, ha sottolineato l’accademia svedese, hanno permesso di “approfondire la
comprensione delle relazioni degli effetti nel breve e lungo termine della politica economica”.
Lo studioso, 73 anni, è docente di
Politica economica alla Columbia University di New York. L’anno scorso il premio era stato vinto dall’americano Thomas Schelling e dall’israelo-americano Robert Aumann.
“Sapevo che avrebbe potuto
succedere ma non avevo idea di
quando, o se fosse possibile: solo
adesso sto iniziando a rendermi
conto di avere vinto questo magnifico premio”. Sono state queste le prime parole pronunciate da
Edmund Phelps dopo aver ricevuto il prestigioso riconoscimento. Il
73enne professore della Columbia University ha presentato una
teoria nella quale dimostra come
la bassa inflazione esistente oggi
porti ad aspettarsi condizioni analoghe anche in futuro, influenzando dunque le strategie di governi e imprese.
“Ho cercato di mettere le persone al centro del mio modello
economico, prendendo in considerazione le loro aspettative sul
comportamento presente e futuro
di altri attori economici”, ha spiegato Phelps in conferenza stampa. La motivazione diffusa dall’Accademia Reale di Svezia parla
di “un approfondimento della nostra comprensione sulle relazioni
fra gli effetti nel breve e lungo periodo della politica economica”.
Edmund S. Phelps
L
e quote rappresentano il patrimonio
dei Fondi e vengono investite secondo la valutazione delle direzioni
in azioni vantaggiose, obbligazioni e titoli
di Stato. Tutto dipende dalla specificità del
Fondo che può essere azionistico (stock),
specializzato negli investimenti nel mercato obbligazionario (bond), misto (balanced) oppure monetario/di investimento (cash).
L’utile maggiore, che va dal 30 al 50
p.c., lo realizzano i Fondi azionistici, che
sono i più rischiosi, quindi i Fondi misti
(azioni e obbligazioni), mentre quelli che
si occupano di investimenti obbligazionari/
monetari sono adatti a quanti desiderano ottenere rendimenti in media superiori a quelli dei libretti di risparmio, pur mantenendo
la massima liquidità.
L’anno scorso il risultato migliore lo ha
ottenuto il Fondo misto ICF Balanced, con
un utile del 33,05 p.c. Per quanto riguarda
l’anno in corso, questa percentuale è stata
già superata nel mese di settembre dal Fondo azionistico Aureus Equity, che finora ha
realizzato un utile del 53,6 p.c. A seguire
il Fima Equity con il 45,78 p.c., il Fondo
azionistico HPB, con il 44,67 p.c. di utile,
il PBZ Equity Fond, con il 37,10 p.c., l’Erste Adriatic Equity, con il 35,22 p.c., lo ZB
Aktiv, con il 34,53 p.c., il Fondo Ilirka JIE,
con il 33,11 p.c. e via dicendo.
Per fare un esempio, per un investimento di 10.000 kune effettuato il 1.mo gennaio scorso nel Fondo Aureus Equity, oggi
il valore delle azioni acquistate ammonterebbe al 53,6 per cento in più, ovvero a
15.360 kune. Questo fondo di investimento
è relativamente nuovo in quanto ha iniziato ad operare nel novembre scorso, realizzando ad oggi una percentuale di utile del
71,38 p.c.
Tra i Fondi misti aperti il migliore è risultato quest’anno l’HPB Global Fond con
un utile del 34,66 p.c., seguito dall’ICF Balanced, con il 32,75 p.c. di utile. (vb)
Risultato di un’analisi della «International living»
Croazia, terra promessa per i pensionati
La Croazia è la terra promessa! È la conclusione alla quale sono
giunti gli analisti della rivista “International living” e successivamente riportata dal settimanale economico “Il Mondo” nell’agosto
scorso. Stando ai dati raccolti la Croazia si è piazzata al terzo posto
della graduatoria dei Paesi più idonei nei quali trascorrere in tutta
tranquillità la vita da pensionati.
Prima in Europa, a livello mondiale la Croazia è stata superata solo da Panama e dal Nicaragua. Nel compilare la classifica gli
analisti hanno tenuto conto della qualità della vita alla quale possono ambire i pensionati che possono fare affidamento a redditi di fascia media.
Le virtù riconosciute alla Croazia sono la sicurezza, la stabilità
politica, la presenza di un sistema sanitario tutto sommato moderno,
il clima mite, la collocazione geografica e l’impegno investito dalle istituzioni nella salvaguardia della natura, in particolare del mare
e delle coste. I prezzi degli immobili, sebbene in continuo aumento,
rimangono sensibilmente inferiori alla media europea. Inoltre, i pensionati stranieri non sono tenuti a pagare le tasse sulla rendita che
percepiscono, né tanto meno sui proventi della vendita della casa se
l’immobile in questione è rimasto in loro possesso per più di tre anni.
Effettivamente anche la prassi sembra dare ragione a queste constatazioni. Infatti, negli ultimi anni, è in costante aumentato il numero di
cittadini stranieri, in prevalenza pensionati, che scelgono di trasferirsi a vivere stabilmente o per lunghi periodi in Croazia, specialmente in Istria, Quarnero e in determinate zone della Dalmazia. Se nella
seconda metà degli anni Novanta del secolo scorso i pensionati stranieri che venivano a vivere in Croazia appartenevano quasi esclusivamente alle file della diaspora croata sparsa in mezzo mondo, oggi
sono sempre più frequenti gli stranieri che non hanno nessun legame
con il Paese.
Si tratta spesso di persone che in Croazia trascorrevano le vacanze e che così hanno avuto modo di imparare a conoscerne le abitudini e le tradizioni. In Istria e nel Quarnero un ruolo importante lo
gioca anche la diffusione della conoscenza della lingua italiana. Giocano a sfavore della Croazia la complessità e la lentezza dell’apparato burocratico. Tuttavia negli ultimi anni si stanno notando miglioramenti anche sotto questo aspetto. (kb)
economia&finanza 3
Giovedì, 12 ottobre 2006
MARKETING Un’occasione persa per l’economia nazionale
Mercato dell’immagine:
il bello addormentato
FIUME – Alcune settimane fa
Cro cop, alias Mirko Filipović,
deputato al Sabor eletto nelle file
dell’SDP, ha vinto in Giappone
uno dei più importanti e prestigiosi tornei di ultimate fight: il
PRIDE Open-weight GP 2006.
Davanti a una platea di diverse
decine di migliaia di spettatori
accorsi alla Saitama Super Arena
di Tokyo e a milioni di telespettatori in tutto il mondo l’atleta
croato ha sconfitto in finale il suo
avversario, lo statunitense Josh
Barnett, per KO tecnico nel corso
della prima ripresa.
Già in precedenza l’ex agente
dei reparti speciali antiterrorismo
della polizia croata (ATJ Lučko)
aveva saputo conquistare ottimi
risultati nei principali tornei di
ultimate fight, diventando una
vera e propria icona tra gli appassionati di arti marziali. In Estremo oriente la fama di Filipović è
paragonabile a quella dei calciatori in Europa. Tra i fan di Crocop figurano anche molti vip dagli occhi a mandorla, ad esempio
l’ex primo ministro nipponico
Junichiro Koizumi. Per comprendere bene la popolarità della quale gode Filipović nel Paese del
Sol levante basti pensare a quella volta che in una stazione della metropolitana di Tokyo venne riconosciuto dai propri tifosi
che nel tentativo di stringergli
la mano crearono una confusione tale che si corse il rischio di
dover far bloccare il traffico della
metropolitana.
Purtroppo al contrario di
quanto accade con i principali
protagonisti dei maggiori cam-
pionati di calcio europei, che si
vedono contesi a suon di milioni
dai pubblicitari di mezzo mondo, in Croazia a nessuno è venuto in mente di sfruttare l’immagine di Mirko Filipović per
tentare di aprire le porte del ricchissimo mercato giapponese ai
prodotti nazionali. Un’occasio-
ne persa, una leggerezza inammissibile tenuto conto degli
ostacoli con i quali devono fare
i conti i produttori croati di beni
di largo consumo tutte le volte
che tentano di imporsi sui mercati esteri. Molti anni fa sul settimanale a fumetti Topolino venne
pubblicata una storia nella quale
zio Paperone si assunse l’onere
di realizzare il Tunnel della Manica per collegare la Francia alla
Gran Bretagna (all’epoca l’infrastruttura non era stata ancora realizzata nel mondo reale). Dialogando con i suoi nipoti Paperon
de Paperoni ammonì i propri eredi intenti nel tentativo di dissuaderlo dall’impresa, ricordando
loro di essere un americano e che
ciò che per gli europei rappresenta un problema per lui costituisce
una sfida. È un peccato che la
maggior parte dei capitani d’industria croati non abbiano avuto
modo di ricevere una lezione di
questo genere. Forse ora la nostra
economia non dipenderebbe quasi esclusivamente dall’esito della
stagione turistica. Forse su queste pagine non saremmo costretti
a scrivere di un’occasione persa,
ma magari saremmo messi nelle
condizioni di potervi informare
che grazie alla campagna pubblicitaria lanciata in Estremo oriente sfruttando l’immagine di Mirko Filipović, uno o più prodotti
croati hanno potuto conquistare i
mercati asiatici.
Krsto Babić
BREVI
Erste Club:
crediti
per i giovani
FIUME – L’Erste Club di
Fiume che opera in seno alla
Erste & Steiermarkische Bank
è l’unica filiale bancaria per i
giovani in Croazia. La filiale offre una serie di servizi su misura
dei giovani, tra i quali il conto
corrente Erste Club che funge
anche come tessera di iscrizione
al Club e che consente ai titolari
di usufruire di sconti nei negozi
che hanno stipulato il contratto con la banca e per l’acquisto
di biglietti per concerti e manifestazioni culturali di vario genere. A disposizione inoltre il
NetBanking, ovvero il servizio
finanziario via internet e il servizio SMS che avverte il titolare di
qualsiasi cambiamento sul conto corrente. L’offerta comprende pure tre tipi di finanziamenti:
i crediti per finanziare gli studi
universitari, quelli in contanti
per i giovani e per l’acquisto di
attrezzatura informatica. Si tratta di linee di credito specifiche
che hanno lo scopo di venire incontro alle esigenze dei giovani
senza entrate oppure che realizzano guadagni minimi. Il titolare
del credito deve essere maggiorenne e deve avere come garante
una persona con entrate mensili
fisse. Per i crediti per finanziare gli studi non è necessario il
deposito di garanzia e vengono
concessi ad un tasso di interesse annuo del 7,30 p.c. (tasso effettivo 7,88 p.c.), ad un importo massimo di 40.000 euro e ad
una scadenza massima di 7 anni.
I crediti in contanti non necessitano del garante e del deposito
di garanzia. Vengono concessi
al tasso di interesse di 9,50 p.c.
(effettivo 11,42 p.c.), ad un importo massimo di 21.700 kune e
ad una scadenza massima di tre
anni. Per i crediti per l’acquisto
di attrezzatura informatica vengono pure concessi senza garanti
e deposito ad un importo massimo di 7.000 euro e alla scadenza
di 5 anni. Il tasso di interesse che
viene applicato è del 8,50 p.c.
(effettivo del 9,29 p.c.). (vb)
Tour operator
spagnoli
ad Abbazia
ABBAZIA – L’Ente croato
per il turismo in collaborazione
con l’Ente per il turismo della
Regione litoraneo-montana e
all’Ufficio turistico di Abbazia
organizzerà il congresso annuale dell’Associazione dei tour
operator spagnoli (AEDAVE).
La manifestazione si svolgerà
dal 15 al 18 ottobre prossimi
all’albergo Ambasador di Abbazia. Successivamente, dal 18
al 20 ottobre i partecipanti al
congresso visiteranno l’Istria e
Ragusa (Dubrovnik).
4 economia&finanza
Giovedì, 12 ottobre 2006
MODA Dal prossimo anno il potere passerà al figlio Alessandro
Luciano Benetton lascia il timone
PARIGI – Luciano Benetton lascia il timone del suo gruppo al figlio Alessandro.
La Benetton Group passa di mano ed è lo
stesso patron storico a dare l’annuncio ufficiale della successione al vertice. “La mia
missione è quasi finita - ha detto Luciano
Benetton a Parigi, dove era in visita - dal
prossimo anno lascio il timone di Benetton
Group a mio figlio Alessandro”.
Il numero uno dell’azienda di Ponzano
Veneto, che ha fatto dell’abbigliamento casual colorato e multietnico la sua fortuna,
era nella capitale francese, al momento dell’annuncio, in occasione delle celebrazioni per i quarant’anni del marchio. Luciano
Benetton ha anche presentato i numeri del
suo gruppo in occasione dei festeggiamenti.
L’azienda “chiuderà il bilancio con un fatturato di quasi 1,9 miliardi di euro e una crescita dell’8% rispetto al 2005”, ha detto. Il
valore complessivo del marchio, considerato il fatturato di tutti i partner, quindi il valore delle vendite al consumatore finale, sarà
di circa 4 miliardi di euro”. Benetton ha anche ricordato le decisioni già prese sulla divisione in due dell’attuale holding Edizioni:
la nuova holding Sintonia, che sarà operativa dal primo gennaio 2007, raggrupperà le
utilities cioè Autostrade, telecomunicazioni, grandi stazioni e aeroporti; in Edizioni Holding saranno raggruppati Benetton
Group e Autogrill, più altre partecipazioni
finanziarie.
Nel 2005 Edizioni Holding ha avuto un
fatturato consolidato di 5,4 miliardi di euro
circa, cifra che “sarà più o meno uguale nel
2006”. Nel fatturato 2005 non era consoli-
data Autostrade, con cui i ricavi arrivavano
a circa 7 miliardi di euro. “Chi ragiona sul
bilancio” ha detto Benetton “sostiene che la
Benetton Group ha molti mezzi finanziari,
anche troppi, e che dovrebbe spendere... Lo
faremo se ci saranno occasioni interessanti.
Comunque, negli ultimi cinque anni abbiamo investito un miliardo di euro nello sviluppo dei negozi”.
Quanto alla formula del franchising,
ideata a suo tempo dallo stesso Benetton e
alla base del grande successo del marchio,
ha detto: “La formula funziona, ed è quanto
mai in salute, anche se va sempre interpretata. Noi abbiamo molta fiducia nei nostri
partner che, nel mondo, sono circa 2mila, e
alcuni hanno anche 30-40 negozi. Li abbiamo incontrati qui a Parigi tutti insieme e vi
assicuro che era un colpo d’occhio incredibile, tra vestiti peruviani e turbanti sikh...”.
Con alcuni di loro “ci sono rapporti che durano anche da 35 anni. Benetton Group ha
circa 5mila negozi nel mondo e per oltre il
95% sono gestiti dai partner. Per noi è importante non perdere le nostre caratteristiche
di diversità, anche quindi il franchising che
gli altri non hanno. Noi riteniamo di svolgere anche una funzione di servizio, da molti
paesi veniamo richiesti, cercati: per esempio,
stiamo per aprire altri due negozi a Teheran,
con un investimento immobiliare”.
“Benetton crede nella moda” ha detto
ancora il presidente, precisando che ogni
anno produce circa 110 milioni di capi: “La
nostra è una moda che serve per andare in
ufficio e a scuola. Non abbiamo la pretesa
di insegnare niente, ma certo copiare gli
Luciano Benetton
stilisti non mi sembra possa essere il nostro futuro. Noi cerchiamo di andare avanti con una continua evoluzione e con la ricerca. Funziona molto bene la linea bambi-
ni, la donna giovane e stiamo accelerando
sull’uomo. Anche Sisley ha un fatturato da
protagonista. Il nostro target comunque è
trasversale”.
Quadro settimanale del mercato: analisi della Privredna Banka Zagreb
Exchange rates
Indici azionari
Andamento dei cambi
In seguito all’intervento della Banca nazionale
croata (HNB) della settimana precedente e
al ripristino del cambio sul valore di 7,40, la
scorsa settimana si è aperta con un tentativo di
deprezzamento della moneta unica che veniva
cambiato a 7,375. Verso la fine della settimana
il cambio EUR/HRK si è stabilizzato attestandosi
tra un minimo di 7,395 e un massimo di 7,40.
Si prevede che nel corso di questa settimana il
cambio possa fluttuare da 7,38 a 7,45.
Il cambio USD/HRK in linea di massima ha
seguito i trend che hanno caratterizzato i rapporti
tra la moneta verde e il dollaro. Nonostante
l’incremento del 25 p.c. dei tassi d’interesse
sull’euro, il valore del dollaro è cresciuta fino a
toccare il livello più alto degli ultimi mesi nei
confronti della moneta unica (un euro valeva
circa 0,793 dollari). La passata settimana il cambio
USD/HRK si è attestato a quota 5,89. Si prevede
che questa settimana il cambio possa aggirarsi tra
un minimo di 5,82 e un massimo di 5,92.
Mercati monetari
La scorsa settimana il mercato monetario non
ha riservato grosse emozioni. I tassi d’interesse
a breve scadenza sono scesi sotto la soglia del
3,5 p.c.. All’asta di titoli di stato a breve termine
emessi dal Ministero delle Finanze è stato
registrato un incremento dell’interesse per i titoli
b/t. La domanda ha toccato i 900 milioni di kune,
mentre il valore delle offerte accolte si è fermato
Titoli di stato
Anno II / n. 29
a 461 milioni di kune, con il tasso d’interesse a
365 giorni sceso al 4 p.c.. All’asta p/t la domanda
ha rispecchiato l’offerta, con la Banca nazionale
croata (HNB) che ha piazzato sul mercato 504,700
milioni di kune a un tasso del 3,5 p.c..
Mercati finanziari
Il valore dell’indice CROBEX della Borsa valori di
Zagabria è incrementato la scorsa settimana del
2,77 p.c. rispetto al risultato ottenuto la settimana
precedente. Contemporaneamente l’indice VIN
della Borsa di Varaždin è cresciuto dell’1,48 p.c..
Alla Borsa di Varaždin il volume complessivo
degli scambi ha raggiunto i 44 milioni di kune,
il che rappresenta un calo del 20 p.c. su base
settimanale. A Zagabria invece il volume degli
scambi è lievitato dell’8 p.c., arrivando ad
ammontare complessivamente a 531 milioni di
kune.
Gli spread della maggior parte delle obbligazioni
croate emesse con clausola valutaria si sono
mantenuti invariati. I loro prezzi alla fine della
settimana sono invece scesi rispetto a quelli
d’apertura. Il trend è stato dettato dal calo
subito venerdì scorso dal Bund. Nel caso delle
obbligazioni emesse in kune, la rendita dei titoli
la cui riscossione è fissata nel 2015 è calato di 80
punti rispetto alle obbligazioni la cui riscossione
è fissata al 2013. Ciò si spiega con l’attesa che
vige sui mercati in relazione a una nuova serie
di obbligazioni la cui scadenza sarebbe fissata
nel 2013.
12 ottobre 2006
“LA VOCE DEL POPOLO” - Caporedattore responsabile: Errol Superina
IN PIÙ Supplementi a cura di Errol Superina
Progetto editoriale di Silvio Forza / Art director: Daria Vlahov Horvat
edizione: ECONOMIA & FINANZA [email protected]
Redattore esecutivo: Viviana Ban / Impaginazione: Annamaria Picco
Collaboratori: Krsto Babić
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