La sede dell’amministrazione della Contea litoraneo-montana DEL POPOLO Inaugurato a Zagabria nell’ambito della Fina ZAGABRIA - La tanto attesa apertura dello sportello unico, denominato “One-stop-shop”, che dovrebbe snellire la procedura burocratica e facilitare la registrazione di società, è avvenuta l’11 maggio scorso. Gli sportelli saranno allestiti nell’ambito dell’Agenzia finanziaria statale (FINA) che dispone di una rete di filiali sparse in modo capillare su tutto il territorio nazionale. L’attivazione del primo sportello è avvenuta a Zagabria alla presenza del primo ministro Ivo Sanader, ma seguiranno presto Spalato, Fiume e gli altri centri principali. Nella fattispecie il nuovo servizio, al quale è stato dato il nome “hitro.hr”, è stato messo a punto dal governo croato allo scopo di accelera- re la procedura riguardante la registrazione di nuove società. L’iter burocratico dovrebbe in questo modo abbreviarsi in modo graduale, fino al punto da non richiedere più di 7 giorni di tempo per essere portato a termine. È significativo che presso gli sportelli della FINA, i cittadini potranno ottenere anche gli opuscoli e le informazioni necessarie allo svolgimento dell’operazione, i materiali e le indicazioni sono disponibili pure sul sito Internet www.hitro.hr, che nel giorno dell’apertura dello sportello è stato visitato da 130.000 persone. Il completamento del progetto e l’apertura di 150 sportelli è previsto entro l’inizio del 2008. Krsto Babić economia &finanza ce vo /la .hr dit w.e ww Amministrazione statale nasce lo«One stop shop» An no I 05 • n. 1 2 • Giovedì, 19 maggio 20 IL PUNTO di Viviana Ban Il mestiere dell’imprenditore Il ruolo dell'imprenditore è, oggi più che mai, alla ribalta della cronaca. Di imprese e di imprenditori, di complessità e di strategie, si continua a discutere. Dopo il fallimento delle grandi imprese, la piccola e media imprenditoria ha assunto un ruolo fondamentale nell'economia del Paese. Il Governo ha riconosciuto l'importanza di questo settore e ha messo a disposizione diversi programmi e incentivi statali onde sensibilizzare soprattutto i giovani, ma anche le donne, a intraprendere la carriera dell'imprenditore. Il sistema bancario svolge un ruolo fondamentale nel supporto alle piccole e medie imprese, ma il rapporto tra le due parti non è immune di problemi: in molti reclamano la maggiore attività di consulenza e di servizi, l'eccessiva onerosità dei finanziamenti, le lentezze burocratiche durante l'espletamento delle pratiche di fido e l'inadeguata valutazione del progetto. Il costo del denaro rappresenta ancora una delle penalizzazioni maggiori per le piccole imprese, soprattutto se si parla dei troppo elevati tassi di interesse. Agli istituti di credito va sicuramente richiesto di muovere dei passi significativi, soprattutto verso le piccole e medie imprese. A queste ultime si deve chiedere il coraggio di una maggiore fiducia, di una maggiore trasparenza e di una più ampia apertura nei confronti di un soggetto che non può essere considerato come controparte, ma come partner. Negli ultimi anni si è creata così una forte concorrenza, alle volte sleale, in questo settore in continua crescita. Competere sul "ring" del mercato significa, per le imprese e per gli imprenditori, qualificare gli strumenti e le competenze necessarie a governare la complessità per sviluppare nuovi percorsi d'eccellenza. La rapidità nel prendere le decisioni diventa, oggi più che mai, fattore strategico per le imprese e le loro organizzazioni, chiamate a reagire all'evoluzione dei mercati per aprirsi al cambiamento e cogliere nuove opportunità di business. 2 economia&finanza IL DETTAGLIO Istria e Quarnero presentatzione a Pordenone PORDENONE – Sarà intitolato “Local to local: Istria e Quarnero a Pordenone. Il Nord Ovest Croato incontra il Nord Est Italiano” l’evento di presentazione delle Regioni croate Istria e litoraneo-montana che avrà luogo a Pordenone il 9 giugno prossimo. Organizzatori dell’iniziativa sono l’Ambasciata d’Italia a Zagabria, il Comitato Consultivo dell’Imprenditoria Italiana in Croazia e l’ICE, che sarà anche il principale finanziatore dell’evento. Co-organizzatori e sponsor le Regioni croate interessate, l’Unione Italiana, la Provincia di Pordenone, Finest S.p.A., la CCIAA di Pordenone ed altri soggetti. L’iniziativa mira a promuovere il rafforzamento dei rapporti commerciali ed industriali fra gli imprenditori delle due Regioni croate e delle vicine Regioni di Veneto e Friuli Venezia Giulia, in un approccio “local to local” che valorizzi la prossimità geografica, la vicinanza culturale e le similarità economiche delle aree interessate. I settori target per il potenziamento della collaborazione economica bilaterale sono stati individuati nel metalmeccanico, tessile-calzaturiero, agroalimentare, legno-arredo, cantieristica e turismo. I lavori saranno aperti dal Ministro italiano delegato per il Commercio con l’Estero, on. Adolfo Urso. Il convegno ed il workshop si terranno presso la Fiera di Pordenone. Bosnia: arriva Banca Intesa, sarà la quinta nel Paese SARAJEVO – Sono estere le quattro principali banche in Bosnia che hanno registrato nel 2004 un aumento di asset del 30-40 per cento e presto, secondo il portale “BH business”, al quinto posto nel Paese si piazzerà la Banca Intesa. L’istituto italiano ha già annunciato un tender per l’acquisizione della Abs bank di Sarajevo, mentre i suoi esperti starebbero effettuando l’analisi e la valutazione della Upi banka, sempre di Sarajevo. La Banca Intesa sarebbe interessata anche ad acquisire la Tuzlanska e la Investiciono komercijalna banka di Zenica: con la fusione di alcuni istituti minori bosniaci si creerebbe una banca con asset vicini a quelli della quarta banca del Paese, la Hvb Central Profit di Sarajevo. Con asset di oltre un miliardo e l’utile di 11,5 milioni di euro registrati alla fine del 2004, la Raiffeisen resta la prima banca commerciale in Bosnia. Segue la UniCredit-Zagrebačka banka con quasi 4,5 milioni di euro di utile e asset per 665 milioni di euro. Al terzo posto è la Hypo Alpe Adria bank con oltre 3,5 milioni di euro di utile e asset per 510 milioni di euro. Giovedì, 19 maggio 2005 ATTUALITÀ A colloquio con Roberto e Dubravka Župarić «Alucro», un lodevole esempio di piccola imprenditoria di Viviana Ban L'azienda "Alucro" S.r.l., che si occupa della produzione e del montaggio di serramenti in alluminio di alta qualità, ha iniziato la sua attività 13 anni fa, in un periodo politicamente ed economicamente burrascoso per il nostro Paese. Da allora a oggi i coniugi Roberto e Dubravka Župarić, che gestiscono l'azienda, hanno fatto passi da gigante, trasformandola in un'attività commerciale di successo, rispettabile e con ottime referenze. L'"Alucro" impiega 12 persone e la sua attività comprende la produzione di serramenti in alluminio, che sono stati montati in molte strutture della nostra regione, come ad esempio la Casa della cultura di Sušak, il Palasport di Tersatto, l'edificio dell'Elektroprimorje, diversi alberghi, scuole, asili, banche, auto saloni, nonché oltre 300 case private. Roberto, come è riuscito a imporsi sul mercato? Innanzittutto voglio sottolineare che l'attività è stata avviata esclusivamente con le nostre forze, sia per quanto riguarda gli investimenti che l'impegno. Oggi possediamo una sede di nostra proprietà di 500 metri quadrati e altri 5.000 metri quadrati di terreno a Bezjaki, tra Marinići e Viškovo, un parco macchine, due linee per la produzione di alluminio. Insieme a mia moglie, con molta tenacia, un grande impegno e un'ottima organizzazione siamo riusciti a raggiungere questi risultati, ma soprattutto la rispettabilità e il rating, fattori molto importanti per una piccola azienda a conduzione familiare. Come sono suddivisi gli incarichi tra lei e sua moglie? Io mi occupo esclusivamente della produzione e delle questioni tecniche. Mia moglie invece è addetta alle finanze e alla contabilità, ed è molto brava nel suo lavoro. Finanziariamente parlando, l'"Alucro" è un'azienda solida e stabile in quanto non è oberata da alcun credito bancario. Come e quando ha deciso di diventare imprenditore? Io ho fatto di tutto nella mia vita e mi è sempre piaciuto lavorare. Rimboccare le maniche per me non è stato mai un problema. Ho terminato la scuola media superiore per fisioterapisti. A 19 anni, dopo la morte di mio padre, ho trovato impiego in ospedale come portantino, addetto alle ingessature, come aiuto in sala operatoria. Parallelamente facevo il massaggiatore per la squadra giovanile di calcio del "Rijeka". Poi sono partito per Rotterdam, dove ho pulito le stazioni della metropolitana e lavato i vetri. Contemporaneamente lavoravo all'entrata in una discoteca. Infine ho lavorato per due anni in una discoteca all'Aja. Tornato a Fiume, ho fatto altri mille lavori, cercando me stesso. Dopo due matrimoni falliti, quando stavo ormai perdendo la fiducia in me stesso è successo qualcosa che mi ha cambiato la vita. Che cosa è successo? Ho incontrato la donna della mia vita, Dubravka, che mi è stata e continua ad essermi di grande sostegno. Dal nostro matrimonio sono nati due figli, Luka, che ha 16 anni e frequenta la Scuola media superiore italiana di Fiume, e Marin, 10 anni, alunno della scuola elementare italiana "Gelsi". Ho economia&finanza 3 Giovedì, 19 maggio 2005 un altro figlio, David, oggi ventenne, nato dal mio secondo matrimonio. Allora è stato grazie a sua moglie che è diventato un imprenditore di successo? È proprio così. Se mi considera un imprenditore di successo è perché al mio fianco c'è una donna formidabile. Come vivono oggi i coniugi Župarić? Stanchi, ma non del lavoro che ci gratifica con tante soddisfazioni, bensì della situazione nel Paese, della politica, dei debitori, della concorrenza sleale. Come sono stati invece i vostri inizi? Quando ho deciso di occuparmi di questo lavoro, ho iniziato a realizzare porte e finestre nel mio appartamento al quinto piano. Poi ho preso in affitto dapprima un garage poi un altro e così fino al giorno in cui ci siamo potuti permettere di acquistare un vano d'affari tutto nostro. Nella società in cui viviamo il vostro caso è un po' anomalo. Ma è vero che siete riusciti a fare tutto da soli? È assolutamente vero. L'unico aiuto e sostegno è stato quello dei miei partner d'affari e dei fornitori, che hanno dimostrato una grande fiducia nei miei confronti. Una collaborazione che va avanti da ormai 15 anni. Non sono stato tanto fortunato da ereditare un patrimonio e non ho fatto mai affidamento sulle banche. I programmi della Città e della Regione che propongono incentivi per lo sviluppo dell'imprenditoria sono solamente delle favole. In pratica si tratta di crediti bancari, con interessi capestro, e con un incentivo dello 0,5 per cento. Io ho preferito fare affidamento sulle mie forze e non mi sono mai pentito. Le banche offrono il loro aiuto quando un'attività va bene, ma se sei in difficoltà si tirano indietro perché non vogliono rischiare. Così, passo dopo pas- so, con tanti sacrifici, Dubravka e io siamo riusciti a superare tutte le difficoltà che abbiamo incontrato sulla nostra strada. IN BREVE Disoccupazione: primeggiano le donne Oggi l'Alucro" è una azienda di tutto rispetto? Mi fa piacere sentirlo dire. Se è così significa che i sacrifici e l'impegno hanno dato i propri frutti.Cosa pensa della politica? La politica è un lavoro che molte volte costringe la persona che se ne occupa a rinunciare ai principi morali. Non potrei mai occuparmene, sono un temperamento troppo irruente. Che cosa le piace fare nel tempo libero? Sono un appassionato di motori, motociclista da 33 anni. Le moto sono la mia passione. Rinuncerei prima alla mia Mercedes che alla moto. Ho attraversato l'Europa in sella alla moto insieme a mia moglie e con gli amici. Da giovane mi occupavo attivamente di sport: pugilato e full contact. Oggi sono un funzionario sportivo con la licenza per organizzare riunioni di arti marziali. Sono vicepresidente del Ring Pool e della Federazione nazionale di pugilato professionista. C'è qualcosa che la rende insoddisfatto? Non ci sono abbastanza pagine nel vostro simpatico e pregevole giornale per elencare tutte le cose che mi rendono insoddisfatto. La situazione nel Paese è insicura anche se abbiamo lottato per un futuro migliore. In qualità di ex combattente volontario della guerra patriottica, sono dell'opinione che non abbiamo combattuto per la Croazia di oggi. Ma bisogna continuare a sperare e impegnarsi per migliorare la situazione. Di lei si dice che è una persona controversa? Ma no, questo è a causa del mio temperamento irruente. Penso che il direttore di un'azienda debba essere flessibile e non inerte. Per me la cosa più importante è di poter dormire sonni tranquilli, di potermi guardare allo specchio senza vergognarmi perché in tutta la mia vita non ho rubato o imbrogliato nessuno. Chi afferma oggi che non è possibile avere successo lavorando onestamente si sbaglia, e io sono un esempio che si può fare. Basta essere tenaci, alle volte testardi, rimboccarsi le maniche, avere un traguardo preciso ed essere decisi di volere raggiungere. Progetti per il futuro? Siamo contenti di quello cha abbiamo, i nostri clienti sono soddisfatti dei nostri servizi. Per il momento ci accontentiamo, anche perché oltre al lavoro ci sono altre cose importanti nella vita. Forse un giorno allargheremo al nostra attività, ma per il momento non ci pensiamo. Il Fondo per la privatizzazione punta sul mercato immobiliare UMAGO – Nel portafoglio del Fondo croato per la privatizzazione (HFP) figurano ancora 125 società il cui pacchetto azionario di maggioranza è in mano allo Stato. Per 80 di queste la privatizzazione dovrebbe passare per i già annunciati bandi di gara pubblici. Vista però la complessità e la tempistica richiesta da questa formula, stando alle previsioni espresse dal presidente dell’HFP, Damir Ostović, entro la fine del 2005 il numero di società che potrebbero venir messe in vendita non supererà le 40. “Tra le società da privatizzare figurano ad esempio i cantieri navali e le ferriere, vale a dire società il cui potere d’attrazione del capitale non è dei più alti anche perché queste portano con sé un carico sociale ben maggiore di quello che si riscontra nel settore turistico”, ha spiegato Ostović rivolgendosi alla platea presente ad Umago in occasione della conferenza annuale della Borsa di Varaždin. Passando quindi a presentare il piano dei lavori per l’anno in corso Ostović ha annunciato la prossima pubblicazione dei bandi relativi alle ferriere di Sisak e di Spalato, alle serre di Kaštel, alla spalatina Jadroplov, ma anche l’imminente avvio della privatizzazione degli immobili in proprietà dello Stato. Tra questi ultimi figurano l’albergo Park di Crikvenica, il complesso dell’ex APJ situato nei pressi di Karlovac, i serbatoi per i prodotti petroliferi che si trovano nei pressi di Ličke Jesenice e tutta una serie di edifici e di terreni di piccole dimensioni. In tale contesto a Umago si è parlato anche dell’Adriatic Club, la società in proprietà dell’HFP, la quale in Istria, nel Quarnero e in Dalmazia possiede tutta una serie di alberghi e villaggi turistici. Questa, infatti, sta mettendo a punto i preparativi necessari per procedere con la privatizzazione delle strutture turistiche Pineta di Fasana, Perna di Orebić e Baško Polje di Baška Voda. FIUME – Alla fine di aprile nella Regione litoraneo-montana erano registrati 18.675 disoccupati, il 2,3 p.c. in meno rispetto al mese precedente, ma allo stesso tempo un aumento dell’1,8 p.c. rispetto allo stesso periodo del 2004. Nel corso del mese di aprile dall’evidenza dell’Istituto croato per il collocamento al lavoro (HZZ) sono state cancellate 1.386 persone. Si tratta di una flessione del 6,7 p.c. se si prendono in considerazione i dati risalenti all’aprile del 2004. Le persone che sono state estromesse dai registri dell’HZZ perché hanno trovato un impiego erano 766, quelle che sono state eliminate perché non avevano adempiuto ai propri oneri 620. La maggioranza delle persone (88,9 p.c.) che sono riuscite a trovare un nuovo impiego hanno firmato un contratto a tempo determinato, il restante 11,1 p.c. ha trovato un posto fisso. Nel mese di aprile all’HZZ si sono presentate 964 nuove persone alla ricerca di un’occupazione, un’affluenza superiore di 4 punti percentuali rispetto allo stesso mese di un anno prima. È aumentato pure il numero delle donne disoccupate, che ora costituiscono il 64,3 p.c. delle persone senza lavoro. Rispetto ai 12 mesi precedenti si tratta di un incremento pari allo 0,7 p.c.. La maggioranza delle persone disoccupate hanno superato i 50 anni di età. ACI: diminuiscono le perdite ABBAZIA – Nel primo trimestre del 2005 l’Adriatic Croatia international club (ACI) ha registrato un calo delle perdite, che ora ammontano a 1,01 milioni di kune. Su base annua risulta che le perdite della ditta di Abbazia sono calate di 5,89 milioni di kune. Secondo il rapporto presentato alla Borsa di Varaždin, nei primi 3 mesi di questo anno, la società ha incrementato le proprie entrate del 50,8 p.c (18,7 milioni di kune). Sono aumentate anche le uscite, che ora ammontano a 19,7 milioni di kune (+1,5 p.c.). Nei propri impianti l’ACI che gestisce 21 marina lungo la costa orientale del Mare Adriatico, dispone complessivamente di circa 6.000 ancoraggi, di cui la maggior parte in mare. I posti barca possono essere affittati per periodi pluriennali, annuali, mensili e giornalieri. L’azionista di maggioranza della società è lo Stato, ossia l’Agenzia statale per l’assicurazione dei depositi bancari e il risanamento delle banche (DAB) che detiene il 74,8 p.c. dei titoli. 4 economia&finanza TURISMO Giovedì, 19 maggio 2005 Valutazioni del mensile americano Institutional Investor Magazine «La Croazia economicamente pronta per l’UE» WASHINGTON – “La Croazia, negli ultimi dieci anni del dopoguerra, sta vivendo una vera e propria rinascita sviluppando una forte democrazia e rafforzando l’economia, in primo luogo il turismo”. Lo scrive il mensile americano per l’economia “Institutional Investor Magazine (IIM)”. In un ampio servizio dedicato alla Croazia nel numero di maggio, scrive dei successi ottenuti dal Paese nel campo dell’economia e della democrazia ma, allo stesso tempo, sottolinea anche i problemi legati all’avvicinamento dell’Unione europea, la riduzione del consumo pubblico, il debito estero e l’alto tasso di disoccupazione. “La Croazia ha una forte democrazia parlamentare, caratterizzata da una più o meno buona collaborazione tra la coalizione del centrodestra guidata dal premier Ivo Sanader e l’opposizione del centrosinistra con in testa il capo dello Stato Stjepan Mesić”, scrive l’IIM. “Il turismo rifiorisce visto che la pace ha incoraggiato il ritorno degli ospiti dei Paesi dell’Europa occidentale, mentre il boom nel consumo è visibile in tutte le città croate”, specifica ancora questo mensile di New York, dedicato principalmente agli uomini d’affari e ai finanzieri. L’articolista riporta, ancora, che “la Croazia, dal punto di vista economico, è ben preparata per entrare a fare parte dell’Unione europea. ‘economia è in continua crescita dalla fine della guerra patriottica. Il prodotto interno lordo pro capite si mantiene a livelli di circa 10.300 euro in paragone al potere d’acquisto. Una cifra del genere è inferiore dei soli 2,8 per cento rispetto alla Polonia e superiore addirittura del cinquanta per cento rispetto alla Bulgaria e alla Romania – i Paesi che do- vrebbero entrare a fare parte dell’Unione europea nel 2007”. “La Croazia ha in modo celere applicato i criteri economici per l’UE, ha salvato il sistema finanziario dall’insolvibilità e privatizzato alla grande la sua industria”, dice l’IIM. Recentemente, nel corso di un’intervista rilasciata a questo mensile, il premier croato Ivo Sanader, aveva dichiarato che “le modifiche in campo economico sono drammatiche”, aggiungendo che “noi siamo una funzionante economia di mercato e che la credibilità creditizia è sempre migliore”. Nel mese di dicembre dello scorso anno, la casa “Standard&Poor, aveva aumentato il rating della Croazia, assegnandole il cosiddetto “triplice B”, un grado in più rispetto alla Bulgaria la quale, sempre in dicembre, ha portato a termine i negoziati per l’accesso all’Unione europea. Stando all’IIM, il turismo, in questo momento, registra aumenti in tutti i sensi. In questo contesto, riporta che nel 2004 la Croazia ha incassato dal turismo 4,9 miliardi di euro, molto di più rispetto al 2002 quando non si è andato oltre i 3,6 miliardi di euro. Lo stesso ramo industriale partecipa nel prodotto interno lordo con il venti per cento. Visto che non è oro tutto ciò che luccica, l’IIM riporta anche che la storia recente potrebbe offuscare le possibilità della Croazia. Mettendo in particolare rilievo che in marzo l’UE ha rinviato l’avvio dei negoziati con Zagabria, vista la mancata consegna del generale Ante Gotovina al Tribunale internazionale dell’Aja, scrive che “il Paese deve ancora risolvere il burrascoso passato e pacificarsi con i vicini onde assicurare il promesso benessere nell’Unione europea”. Tornando a Sanader, il mensile ricorda che egli ha messo in rilievo che né l’eredità della guerra, né le polemiche attorno a Gotovina, potranno impedire alla Croazia di diventare membro dell’UE entro la fine del 2008. “Il nostro compito primario è di terminare i negoziati entro la fine del 2007. A questo punto, l’UE deve stabilire la data del nostro accesso. Diventeremo membri dell’Unione europea al più tardi entro il 1.mo gennaio del 2009”, ha detto il premier all’IIM. Per quanto concerne la disoccupazione, fa riferimento alle parole del capo dello Stato Stjepan Mesić, il quale l’ha definita “il più grande problema dell’economia croata”. “L’economia croata, deve affrontare numerose sfide, inclusa quella del grosso deficit finanziario causato dalle spese pubbliche con, al primo posto, quelle che si riferiscono all’assicurazione pensionistica e all’assistenza sanitaria. Non vanno dimenticati l’alto debito estero e la scarsa esportazione”. Secondo l’IIM, Sanader ha promesso che si occuperà di questi problemi, principalmente per diminuire il deficit e per ovviare agli ostacoli burocratici per incentivare gli affari e battere la corruzione. “A questo punto, bisogna tenere in considerazione che i suoi istinti riformistici vengono frenati dal fatto che il suo partito non controlla la maggioranza al Sabor”, dice l’IIM, precisando che lui stesso, ha affermato che “potremmo fare di più nel campo delle riforme economiche e fiscali, se il Governo avesse la maggioranza”, sottolineando la necessità “di imposte più basse e di una privatizzazione più celere”. Quadro settimanale del mercato: analisi della Privredna Banka Zagreb Andamento dei cambi Nel corso dell’intera settimana scorsa abbiamo potuto assistere al costante rafforzamento della valuta nazionale rispetto all’euro. All’inizio della settimana l’euro veniva cambiato a 7,326 kune, mentre le ultime trattazioni della settimana si sono svolte con l’importo di 7,309 kune per un euro. Il mercato finanziario è in attesa di un intervento della banca centrale croata, che dovrebbe frenare o perlomeno rallentare la caduta del cambio prima dell’avverarsi del consueto calo che si registra nei mesi estivi. Il dollaro ha recuperato terreno rispetto alla kuna, favorito dall’improvvisa ripresa della moneta verde sui mercati mondiali. In una settimana il dollaro statunitense ha recuperato nei confronti della kuna 1,75 punti percentuali, finendo la settimana con il cambio a 5,7950 kune. Nel caso la banca centrale non intervenisse nell’arco delle prossime due settimane il cambio potrebbe attestarsi attorno alle 7,20 kune per un dollaro, valori che potrebbero mantenersi fino alla fine di agosto. Mercato monetario Sin dall’anno scorso i resoconti di cassa del servizio della tesoreria, continuano a registrare un calo dei proventi. Successivamente a una breve ripresa dei tassi di interesse registrata nel mese di marzo, al momento i proventi sono calati nuovamente. L’anno era iniziato con un profitto sui resoconti di cassa del 4 p.c., mentre al momento il prezzo sul mercato primario si aggira attorno al 3,6 p.. Lo spread maggiore che si sia registrato tra i tassi a scadenza trimestrale e annuale si è verificato nel mese di marzo (2 p.c.), ma è calato costantemente (attestandosi attualmente al 0,9 p.c.). Ci attendiamo che la curva dei profitti rimarrà lineare, con un ulteriore ridimensionamento dello spread fra tutti i depositi vincolati. La pressione dovuta all’attuale stato di liquidità, comporterà un ulteriore abbassamento dei tassi di interesse. L’andamento dei mercati finanziari Il giro d’affari complessivo avveratosi questa settimana alla Borsa di Zagabria (ZSE) è stato di 515 milioni di kune, registrando così un calo del 2 p.c. rispetto alla settimana precedente. Anche il CROBEX registra una leggera flessione, un calo dovuto a un approccio più cauto degli investitori. Alla Borsa di Varaždin (VSE) si è avverata una situazione analoga a quella di Zagabria. Il giro d’affari complessivo di questa settimana è stato di 23 milioni di kune, registrando in tale modo un calo del 12 p.c. rispetto alla settimana precedente. Il VIN INDEX ha chiuso la settimana registrando valori appena inferiori rispetto a quelli di apertura. Anno 1 / n. 12 19 maggio 2005 “LA VOCE DEL POPOLO” - Caporedattore responsabile: Errol Superina IN PIÙ, supplementi a cura di Errol Superina, progetto editoriale di Silvio Forza edizione: ECONOMIA & FINANZA Redattore esecutivo: Viviana Ban / Art director: Daria Vlahov Horvat Redattore grafico: Dean Cernecca / Collaboratori: Krsto Babić, Silvano Silvani Foto: Goran Žiković, Ivor Hreljanović