Novembre il quadro del mese Frost Natalia GONTCHAROVA Nel 1913 allestisce a Mosca la sua prima personale con più di 700 opere….Nel testo della presentazione scriverà: “Oggi io scuoto la polvere sotto i miei piedi e mi allontano dall’Occidente… Il mio cammino si dirige verso la fonte primitiva di tutte le arti, verso l’Oriente… Per me l’Oriente è la creazione di forme nuove, un allargamento e un approfondimento del problema del colore”. L’ ALTRA METÀ DELL’ AVANGUARDIA, Mazzotta Natalia GONTCHAROVA Frost 1910. Olio su tela. 300 x 200 cm. Russian State Museum, St. Petersburg Rayonism, Blue-Green Forest 1911. . Natalia GONTCHAROVA Nel 1898 s’iscrisse al Collegio di pittura, scultura e architettura di Mosca. Dedicatasi allo studio e al recupero delle tradizioni popolari, verso il 1908 lanciò con Larjonov il Primitivismo. Nel 1913 firmò il Manifesto raggista futurista. E’ il periodo in cui nascono le sue opere più originali che realizzano una sintesi di cubismo, futurismo e orfismo, una visione intensamente dinamica del mondo moderno. Nel 1914 si trasferì con Larionov a Parigi dove collaborò come scenografa con Djaghilev. LA NUOVA ENCICLOPEDIA DELL’ARTE, Garzanti Djaghilev che vede la mostra ne rimane fortemente impressionato e la invita a realizzare i costumi e le scene per Le coq d’or di Rimskij-Korsakov per la Compagnia dei Balletti russi a Parigi. Al ritorno scriverà di lei: ”Questa donna trascina tutta Mosca e tutto S. Pietroburgo dietro di sé, non si imita solo la sua opera, ma la sua personalità... E questo non è ancora nulla: si è dipinta dei fiori sul corpo. E immediatamente la nobiltà e la bohéme l’hanno seguita con dei cavalli, delle case, degli elefanti, disegnati e dipinti sulle gote, sulla fronte e sul collo, oppure con il viso pitturato metà di blu e metà di ocra”. L’ALTRA METÀ DELL’AVANGUARDIA, Mazzotta