Certificazione delle competenze
Collegio 6 maggio 2015
Ore 15.00-16.00
A cura di Gabriella Giusti, Enza Liguori, Maria Molinaro
NORMATIVA
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DPR 275/99 (autonomia)
L. 53/03 (modello nazionale certificazione delle
competenze)
Raccomandazione Parlamento Europeo
Competenze chiave 2006
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European Qualification Framework 2008
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DPR 122/09 (regolamento valutazione)
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DM 254/2012 (Indicazioni Nazionali per il
curricolo)
CM 3/2015 (Adozione sperimentale modelli
Caratteristiche del modello
nazionale proposto
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Fa riferimento al profilo delle competenze
definito nelle Indicazioni nazionali (DM 254/12)
Riferimento alle competenze chiave individuate
dall'U.E. così come recepite dall'ordinamento
italiano
13 profili per la primaria e per la secondaria di
1° grado, volti ad evidenziare l'apporto specifico
di più discipline
Livelli degli indicatori (principio di
individualizzazione) :
A avanzato,
Sperimentazione
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Costituzione di un gruppo di progetto
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Informativa ai genitori
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Analisi della ricaduta dei nuovi strumenti sulla
didattica valutativa della scuola
Eventuale adozione dei nuovi modelli di
certificazione
Invio dal MIUR di una scheda questionario
entro il 15 maggio
Protocollo operativo da somministrare a 1-2
scuole per provincia individuate dall'USR
CONOSCENZE
Sono il risultato della assimilazione
di informazioni (teoriche e pratiche)
attraverso l'apprendimento
COMPETENZE
Le competenze sono una
combinazione di conoscenze,
abilità e atteggiamenti
appropriati al contesto.
Consiglio Europeo 2006
ABILITA'
Capacità di applicare conoscenze e
di utilizzare know-how per portare a
termine e risolvere problemi. Può
essere cognitiva o pratica.
Valutazione delle competenze
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Non è un adempimento formale, ma
un'operazione che dà qualità alla didattica
Non si possono usare le stesse prove utili alla
valutazione degli apprendimenti
Le prove standardizzate e le prove INVALSI
non servono per valutare le competenze
La valutazione deve essere autentica (l'intento
è quello di coinvolgere gli studenti in compiti
che richiedono di applicare le conoscenze nel
mondo reale)
Le prove di realtà, le osservazioni sistematiche
Compito di realtà
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Ha lo scopo di motivare gli alunni e renderli
protagonisti effettivi del proprio percorso di
apprendimento
Deve essere un compito complesso
Deve prevedere un destinatario, uno scopo e
un contesto
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Richiede un processo critico e creativo
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Meglio se pluridisciplinare
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Si lavora in gruppi di 4-5 alunni
Osservazione sistematica
autonomia
relazione
partecipazione responsabilità
flessibilità
consapevolez
za
è capace di
reperire da
solo strumenti
o materiali
necessari e di
usarli in modo
efficace
interagisce
con i
compagni, sa
esprimere e
infondere
fiducia, sa
creare un
clima
propositivo
collabora,
formula
richieste di
aiuto, offre il
proprio
contributo
reagisce a
situazioni o
esigenze non
previste con
proposte
divergenti, con
soluzioni
funzionali, con
utilizzo
originale di
materiali, ecc.
è consapevole
degli effetti
delle sue
scelte e delle
sue azioni
rispetta i temi
assegnati e le
fasi previste
del lavoro,
porta a
termine la
consegna
ricevuta
Autobiografia cognitiva
É il racconto che l'alunno fa di tutto il processo di realizzazione del
compito (iceberg di Spencer).
Ci permette di effettuare una valutazione proattiva (osservare e
apprezzare i progressi che l'alunno compie nella realizzazione del
compito di realtà)
Esempio di compito di realtà
ITALIANO
Stesura linguistica
del depliant
MATEMATICA
Analisi
preventivi
COMPETENZE
DIGITALI
Realizzazione
del depliant
GEOGRAFIA
Pianificazione
itinerario
STORIA
Cenni
storici
Realizzazione depliant
gita scolastica per le classi 3
Monaco di Baviera
a.s. 2015-2016
MUSICA
R.G. Strauss
ARTE
Elementi
architettonici
della città
ED. FISICA
Lo stadio
Olimpiadi 1972
INGLESE/FRANCESE
Internazionalizzazione
del depliant
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