La disgrafia
Piccola guida per i genitori
per comprendere e aiutare al meglio i nostri bambini
Dott.ssa Virginia Villata - Psicologa
33333766136
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Cosa si intende per disgrafia??
La disgrafia è un disturbo della scrittura che comporta una difficoltà a scrivere segni grafici e
numerici. Il tratto appare incerto e irregolare e non vengono rispettate le dimensioni e le
forme delle lettere. Il disturbo emerge in maniera chiara nel corso della terza elementare:
prima di questo periodo possono emergere delle difficoltà nell’apprendimento della scrittura,
ma non è possibile avere la certezza diagnostica in quanto potrebbe essere associato ad una
fatica transitoria.
Quali sono i campanelli di allarme?
!
Ci sono dei segnali che possono far dubitare la presenza di una difficoltà:
´ la mano scorre a fatica sul foglio, il movimento non è fluido;
´ quando scrive non rispetta i margini e le righe, a volte le lettere e le parole hanno distanze
irregolari;
´preme troppo la penna sul foglio o troppo poco;
´ quando scrive è teso, la posizione che assume non è corretta;
´copiare alla lavagna è un compito lungo e difficile;
´ spesso il bambino fatica a leggere la propria scrittura e a correggere gli errori;
´ disegna in maniera non adeguata per l’età;
´confonde la destra con la sinistra.
Se notiamo questi campanelli, allora dobbiamo iniziare un percorso diagnostico interpellando
operatori esperti.
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E se arriva la diagnosi??
Dopo il lungo percorso presso gli specialisti arriva la diagnosi, è necessario capire come
procedere per garantire ai bambini un percorso scolastico gratificante e sereno.
Disgrafia e scuola
!
Il primo passo è consegnare la diagnosi in duplice copia alle segreteria della scuola e
chiedere di protocollarla, ossia la scuola imprime un numero sul documento che è garanzia di
ricezione, ma non solo grazie a questo numero sarà possibile tutelare il bambino secondo ciò
che è ufficialmente previsto dalla legge 170 del 10 Ottobre del 201o. Tale legge garantisce il
diritto all’istruzione e all’accesso a strumenti compensativi e mezzi di apprendimento
alternativi, quali tecnologie informatiche, nonché la riduzione dei disagi emozionali e
relazionali con misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini
dell’apprendimento. Attenzione gli alunni con disturbo specifico dell’apprendimento non
hanno diritto ad un insegnante per attività di sostegno, a meno che tali disturbi non si
accompagnino a una disabilità certificata ai sensi della legge 104/92.
Il secondo passo è richiedere un colloquio con l’insegnante referente per i D.S.A e con il
coordinatore del consiglio di classe, tale incontro dovrà avere l’obbiettivo di discutere il
percorso didattico dell’alunno e l’applicazione degli strumenti compensativi e dispensativi.
Qualora lo si desiderasse è buona prassi invitare al colloquio anche l’operatore che ha in
carico lo studente in modo tale da studiare una strategia e obbiettivi comuni (redigere il Piano
Didattico Personalizzato). A seguito di questo primo incontro sarà cura dei genitori
richiedere che vengano documentati nei verbali dei consigli di classe gli interventi di recupero
attuati e gli obbiettivi da raggiungere, nonchè avere colloqui periodici con gli insegnanti in
modo tale da monitorare il lavoro che si sta svolgendo ed eventualmente valutare modifiche al
p i a n o
ipotizzato, secondo le peculiarità del bambino.
Che
Sono degli strumenti
cosa sono gli strumenti
che facilitano l’apprendimento,
compensativi?????
come gli occhiali per un miope!
Ognuno ha i suoi!!
3
Disgrafia e famiglia
!
Non solo la scuola deve adattarsi a rendere il percorso di apprendimento il più
adeguato possibile, ma anche la famiglia ha un ruolo importante nell’aiutare il bambino ad
acquisire consapevolezza delle proprie capacità, ma anche delle proprie difficoltà al fine di
favorire l’autonomia! I bambini disgrafici hanno difficoltà di coordinazione visuo-motoria e
didinamica, questo porta loro a produrre movimenti o azioni lenti e imprecisi, che appaiono
goffi agli occhi del genitore, il quale tende a sostituirsi al figlio al fine di ridurre la frustrazione
o di velocizzare i tempi.
I bambini con diagnosi di D.S.A. fanno fatica a svolgere in maniera autonoma le diverse
attività come preparare lo zaino, vestirsi, fino a non riuscire a leggere l’ora sull’orologio, i
genitori in questo frangente dovrebbero favorire nel figlio la conquista graduale di queste
abilità, aiutandolo a far leva sulle proprie potenzialità. Ricordiamo che non esiste un unico
sistema di apprendimento!!
!
Ho
sempre tutto in disordine, non
trovo mai nulla! Il ritardo è il mio
mestiere, e se non mi perdo spesso!!!
Ci sarà una soluzione?????
In ultimo, per aiutare i bambini a casa e seguirli maggiormente nello studio i genitori
dovrebbero aver diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili, che però vengono rimessi ai
Contratti Collettivi di Lavoro e pertanto questo riferimento è senza immediata efficacia.
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Le misure compesative e
dispensative
Come spiegato in precedenza i bambini con diagnosi di D.S.A. hanno diritto alcuni strumenti
di apprendimento alternativi che si adattino alle loro peculiarità. Il Ministero dell’Istruzione
fornisce delle linee guida che devono essere utilizzate e adattate alle competenze del bambino
che si ha davanti! Tale lavoro deriva dalla collaborazione di tutte le figure professionali e non
che si occupano dello studente: lo specialista, la famiglia e gli insegnanti.
In particolare per la disgrafia e/o disortografia si consiglia in generale di:
´ favorire l’utilizzo di programmi di videoscrittura con correttore automatico per l’italiano e
per le lingue (ad esempio Word);
´consentire al bambino di scrivere in stampatello maiuscolo o minuscolo a seconda di come si
trova meglio;
´non far svolgere più di una verifica o interrogazione al giorno ai bambini con D.S.A.
´ridurre il carico di compiti scritti.
E infine riconosci il bimbo con una diagnosi di D.S.A??
Il bambino con D.S.A ha un’intelligenza nella norma e con l’aiuto degli adulti e attingendo
alle proprie risorse è in grado di ottenere i risultati più disparati!!
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BIBLIOGRAFIA
“Io ti aiuto”, Centro di Servizio di
Volontariato Belluno, 2012;
Vicari, S.; “I disturbi dello sviluppo”, ed. il
Mulino, (2002)
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libretto disgrafia