(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
A.E.D.
Associazione Europea Disgrafie
www.disgrafie.eu
presenta
(RI) CONOSCERE LA DISGRAFIA
Incontro informativo per insegnanti
FIRENZE 2013
__________________________________________
Dott.ssa Angiola Falconetti
Esperta e Rieducatrice del gesto grafico, Perito grafico, Grafologa - Legge 4/2013
referente A.E.D. Firenze
[email protected] / 347.60.59.354
PREMESSE
La SCRITTURA è una abilità espressiva, comunicativa,
rappresentativa molto evoluta e complessa.
La DISGRAFIA è un Disturbo di Apprendimento che
compromette la capacità di scrivere; è in crescita
esponenziale; è evolutivo ed ampiamente sottostimato
(20 vs. 1).
CONOSCENZA
dott.ssa Angiola Falconetti
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
OBIETTIVI
SENSIBILIZZAZIONE
È necessario SENSIBILIZZARE l'opinione pubblica,
la scuola, gli insegnanti, gli educatori e i genitori che la
scrittura a mano è un’abilità insostituibile e che
disgrafia e “brutta scrittura” non dipendono da cattiva
volontà, ma hanno bisogno di un trattamento mirato.
FORMAZIONE
È indispensabile FORMARE figure professionali
capaci di riconoscere questo DSA, per prevenirlo e
trattarlo, quando è necessario.
Riferimenti normativi:
Legge n. 170 ottobre 2010
D.M. luglio 2011 + linee guida
A.E.D.
Associazione Europea Disgrafie
www.disgrafie.eu
A.E.D. è un’associazione di respiro europeo, che si occupa dei disagi della
scrittura e che offre una grande varietà di figure professionali,
mettendo in contatto insegnanti, specialisti e genitori.
A.E.D. si propone di:
• aiutare a capire cosa è la disgrafia e come riconoscerla
• rispondere in modo competente e professionale ai bisogni dei bambini, ragazzi,
genitori e insegnanti che chiedono un intervento
• formare i formatori
• considerare il bambino o il ragazzo "una persona" e non solo "una scrittura",
proponendo un approccio globale al recupero delle attività grafomotorie
attraverso :
 incontri di formazione e informazione per le scuole e per le famiglie
 attività di prevenzione, ricerca e studio nei diversi ambiti: scuola, servizi sanitari
 corsi di specializzazione per diventare Esperti/Rieducatori del gesto grafico.
 sedute individuali
A.E.D. è la prima associazione di rieducazione della scrittura in Italia
ad aver ottenuto la certificazione internazionale ISO 9001:2008,
per l'elevato livello di erogazione dei propri corsi
dott.ssa Angiola Falconetti
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
Programma
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EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
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1.
EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
Il GESTO GRAFICO è l’atto di motricità fine più preciso che l’essere umano
impari e, per acquisirne padronanza, occorrono tempo e allenamento.

Con lo SCARABOCCHIO il bambino comincia a lasciare sul foglio traccia della sua presenza, la
prima impronta di sé nel mondo. La pressione, l’occupazione dello spazio, il tratto curvo o
angoloso riflettono le caratteristiche comportamentali ed immaginative che il piccolo autore non è
ancora in grado di esprimere col linguaggio.

Attraverso varie tappe, il bambino acquisisce competenze che gli consentono di passare da una
manifestazione grafica più o meno casuale, ad una più articolata capacità di rappresentazione, il
DISEGNO, fino a potersi esprimere mediante un complesso insieme di simboli: la SCRITTURA.
La scrittura è l’ultimo tassello di un processo lento e graduale che inizia con
scarabocchio e disegno.
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
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Il corpo scrive
La SCRITTURA è propria della specie umana, della sua storia, della sua
civiltà. La scrittura è una prassia grafica, cioè realizzazione di atti motori
volontari, coordinati e finalizzati al raggiungimento di un obiettivo.
La scrittura richiede capacità a più livelli che occorre aver acquisito negli anni
della prima infanzia.
Dominanza
Ritmo
Schema
corporeo
Orientam
dx/sx
Organizz
spaziale
Equilibrio e
coordinaz
Percez
Memoria
Organizz
temporale
Attenzione
Nella scrittura è coinvolto tutto il corpo: dalla capacità di controllo della
postura, all’economia del gesto, alla dissociazione del movimento, alla
destrezza dei movimenti richiesti dalle forme grafiche e la scelta della mano
che scrive.
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EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
REQUISITI FUNZIONALI
•Funzioni neurologiche:
minimali neurologici.
•Funzioni motorie e psicomotorie:
corretta motricità oculare, sufficiente stabilizzazione della
dominanza laterale, fluidità nel lavoro sinistra-destra.
•Funzioni sensoriali:
discriminazione visiva, percezione somiglianze e disuguaglianze di forme,
sintesi visiva, discriminazione uditiva, sintesi uditiva, integrazione sensoriale, percezione sinistradestra, percezione di successioni nello spazio, inseguimento visivo.
•Funzioni intellettive:
simbolizzazione (corrispondenza tra suoni e rispettivi significati),
competenza semantica (conoscenza del significato delle parole e delle strutture linguistiche più ampie:
sintagmi, enunciati, frasi), comprensione successioni temporali, ritmi, memoria, memoria d’ordine,
memoria di ritmi, tenuta attentiva, ecc.
•Funzioni linguistiche:
•Funzioni cognitive:
controllo fonologico, sufficiente sviluppo linguistico.
coordinamento funzionali generali, controllo delle funzioni esecutive,
organizzazione generale del pensiero.
•Funzioni affettive:
dott.ssa Angiola Falconetti
motivazione, interesse, comunicazione, socializzazione.
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
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EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
SCRITTURA
INDIVIDUALE
Modalità
espressiva e
rappresentativa
di sé
SOCIALE
Strumento
di comunicazione
Abilità motoria
altamente specializzata
Codice basato
su convenzioni
Le fasi evolutive della scrittura
(secondo J. De Ajuriaguerra)
1.
Fase pre-calligrafica
(5-9 aa)
2.
Fase calligrafica
(10-12 aa)
3.
dott.ssa Angiola Falconetti
Fase post-calligrafica
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
Le fasi evolutive della scrittura
(secondo J. De Ajuriaguerra)
1. Fase pre-calligrafica
(5-9 aa)
•
•
•
•
•
•
gesto mal controllato
aste discendenti arcuate e tremolanti
curve e ovali ammaccati e/o angolosi
collegamenti tra lettere o porzioni di lettere maldestri o errati
inclinazione delle lettere e pressione con continue variazioni
rigo poco tenuto che oscilla spesso in varie direzioni
Le fasi evolutive della scrittura
(secondo J. De Ajuriaguerra)
2. Fase calligrafica
(10-12 aa)
•
•
•
•
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controllo dello spazio, margini e allineamento
aspetto del tracciato omogeneo e ben controllato
presenza di agevoli collegamenti tra lettere
inizio di semplificazioni
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
Le fasi evolutive della scrittura
(secondo J. De Ajuriaguerra)
3. Fase post-calligrafica
• maggiore flessibilità
• padronanza dello spazio
• personalizzazione delle forme
ovvero acquisizione di una scrittura EFFICIENTE = veloce e leggibile
Le fasi evolutive della scrittura
Fase POST-calligrafica
Fase calligrafica
Fase PRE-calligrafica
Disgrafia
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
Il soggetto disgrafico NON riesce a superare la fase pre-calligrafica,
non riesce ad acquisire il modello calligrafico, tappa fondamentale
nell’evoluzione della scrittura; le sue prestazioni scolastiche ne vengono
penalizzate e così anche l’autostima.
EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
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4.
2. LA DISGRAFIA è...
la difficoltà a riprodurre lettere e numeri,
in assenza di deficit o lesioni neurologiche,
che rende la scrittura lenta o faticosa, illeggibile,
non adeguata all’età e alle capacità intellettive dello
scrivente
(definizione riportata nell’art. 1 della L.170)
dott.ssa Angiola Falconetti
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
Caratteristiche delle scritture disgrafiche
LENTEZZA
IRREGOLARITÀ
ILLEGGIBILITÀ
FATICA, DOLORI
CONFUSIONE
RIGIDITÀ
DIFFICOLTA’ DI CONTROLLO
1.
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3.
4.
NON
RAPPRESENTATIVA DI SE’
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COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
CLASSIFICAZIONE DELLE DISGRAFIE
Secondo Ajuriaguerra (1964):
MOLLI - RILASCIAMENTO E IRREGOLARITÀ: forme poco precise, zona superiore ed inferiore poco sviluppate,
irregolarità di direzione e di dimensione, scrittura piccola, rigo di base ondulato.
RIGIDE - TENSIONE, RIGIDITÀ: archi
lettere, pressione forte.
e legamenti ad angoli, occhielli stretti, righe strette, spazio stretto tra
IMPULSIVE - RAPIDITÀ, SUBITANEITÀ DEL GESTO, CATTIVO CONTROLLO del tratto: coesistenza di curve ed
angoli, cattiva organizzazione dello spazio, movimento precipitato, finali di parole slanciate, imprecisione generale,
numerosi ritocchi, grande irregolarità nella dimensione.
LENTE E PRECISE - ECCESSO DI STRUTTURA E MANCANZA DI MOVIMENTO: rigo di base regolare, ricerca di
organizzazione dello spazio, lettere precise, “m” e “n” ad archi, inclinazione verticale, regolarità di direzione e di
dimensione.
MALDESTRE - RITOCCHI E CATTIVA QUALITÀ DEL TRATTO: grande irregolarità nella dimensione, nella pressione,
proporzione delle tre zone non rispettata, parole ballanti sul rigo, tratto ripassato.
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DISGRAFIA MOLLE
Es. MOLLE
Molto irregolare, poco controllo, lettere poco precise, arrotondate, di dimensioni
irregolari. Il tracciato appare fluttuante, indeciso, “danza”, sale e scende dal rigo
DISGRAFIA RIGIDA
Es. RIGIDA
Scrittura irrigidita, tesa, con curve delle lettere trasformate in angoli, lettere alte e strette,
righe ravvicinate, progressione a scatti, pressione forte.
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DISGRAFIA IMPULSIVA
Es. IMPULSIVA
Il controllo è molto scarso, cattiva organizzazione dello spazio, le forme sono imprecise
perché precipitate, “tirate via” , finale di parole slanciate, coesistenza di curve ed angoli,
grande irregolarità nella dimensione, imprecisione generale, numerosi ritocchi.
DISGRAFIA MALDESTRA
Es. MALDESTRA
Forme poco proporzionate, ritoccate; difficoltà nel legare tra loro le lettere; cattiva
organizzazione della pagina; alterazione degli spazi e delle righe; aspetto complessivo
confuso e disordinato.
dott.ssa Angiola Falconetti
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DISGRAFIA LENTA-PRECISA
Es. LENTA e PRECISA
Cura della "buona forma", lentezza eccessiva, rigo di base regolare, ricerca
di organizzazione dello spazio, lettere precise, inclinazione verticale,
regolarità di direzione e di dimensione.
Perturbazioni di
SPAZIO – FORMA – MOVIMENTO - TRATTO
sono dei SEGNALI D’ALLARME da valutare con attenzione:
modo di occupare lo SPAZIO
troppo spazio o troppo poco tra parole, tra lettere, tra righe, confusione con
intrichi, spazio troppo strutturato con tensione oppure rilasciamento con tensione
insufficiente
modo di eseguire la FORMA letterale
incompiuta, confusa, lettere malformate, schiacciamenti,
troppi angoli o troppe curve, dimensione molto irregolare
com’è il MOVIMENTO del filo grafico
senza elasticità, finali bloccate, interruzioni,
addossamenti tra lettere, collegamenti angolosi o mal eseguiti, movimento rigido,
finali precipitate, lanciate
qualità e quantità del TRATTO
troppo leggero o troppo appoggiato, ripassato, ritoccato,
annerito, frammentato, infangamenti, tremori
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EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
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Indicatori di difficoltà
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Non ama scrivere, tralascia il contenuto
Dolori alla mano e/o al braccio dopo un po’ che scrive
Calca molto sul foglio, il braccio non scivola
Presa della matita scorretta, mano rigida
Poco ordinato, non rispetta i margini, gli spazi e le righe
Si confonde, ritocca ciò che ha scritto
La scrittura è poco leggibile
È lento nei dettati/deve finire molti compiti a casa
Non allinea correttamente le cifre nei calcoli
Cause della DISGRAFIA
• origine neurobiologica: predisposizione ereditaria, genetica?
• carenze abilità di base: memoria e attenzione, orientamento
spaziale,
percezione
visiva,
coordinazione
occhio-mano,
organizzazione temporale, ritmo e movimento, sviluppo motorio
globale, schema corporeo, lateralità non definita o tardiva
• condizioni che favoriscono: ansia, tensione, scarsa autostima,
scarsi stimoli, scarsa valorizzazione delle attività scolastiche e culturali,
difficoltà relazionali e di comunicazione
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EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
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Perché la disgrafia è in aumento?
SOCIALI




dott.ssa Angiola Falconetti
Svalorizzazione della manualità
Giochi meno corporei, meno
ingegno, creatività, autonomia
Tempi stretti, vite frenetiche
Svantaggio socio-economico
DIDATTICHE
• Quale didattica della scrittura?
• Richiesta di precoce fruibilità della
scrittura
• Poca attenzione all’insegnamento di
gesto grafico, posture e
impugnature adeguate
• Modello calligrafico...
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
LA PREVENZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Sarebbe ideale introdurre la scrittura corsiva molto presto, utilizzando un corsivo
semi-legato, con le seguenti caratteristiche:**
•
•
•
•
•
Ad inizio parola la “gambetta” degli ovali non serve.
Gli ovali (o, a, c) cominciano in alto a dx, ad ore 2.
Il filo grafico viene interrotto solo davanti agli ovali.
I tratti orizzontali di t, z e il puntino sulle i vanno posti DOPO
aver scritto la parola, per non interrompere il filo grafico.
Insegnare le lettere per gruppi, per affinità del movimento
** vd VENTURELLI A., Lettere in fondo al mare- Libretto operativo di avvio alla scrittura
STAMPATO MAIUSCOLO
per gruppi di movimento:
Linee rette (orizz. e vert.)
Curve
Oblique
Miste
dott.ssa Angiola Falconetti
ILTEFH
OQGCSU
ZXAWYM
RPDB
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CORSIVO MINUSCOLO
per gruppi di movimento:
Esempio di scheda ad uso del bambino
dott.ssa Angiola Falconetti
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
Esempio di tabellina delle lettere, per insegnare il collegamento
dott.ssa Angiola Falconetti
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COS’ È LA DISGRAFIA
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IL METODO A.E.D.
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PERCHÉ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
L’importanza di scrivere a mano
Ricerca franco-norvegese
(Anne Mangen e Jean-Luc Velay - 2009):
Due gruppi di adulti alle prese con un nuovo alfabeto…
Risultati migliori in tutte le prove di
riconoscimento e apprendimento…
dott.ssa Angiola Falconetti
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IL METODO A.E.D.
L’importanza di scrivere a mano
In chi scrive manualmente…
… i movimenti coinvolti nella scrittura a mano lasciano una traccia nella
memoria motoria del cervello, fissando la forma delle lettere e
facilitandone il riconoscimento successivo.
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COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
L’importanza di scrivere a mano
In chi scrive sulla tastiera
?
Digitare sulla tastiera non richiede la conoscenza del movimento
necessario per costruire le lettere e l’apprendimento di queste è più
difficile.
dott.ssa Angiola Falconetti
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IL METODO A.E.D.
L’importanza di scrivere bene
Se scrivo bene, posso…
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•
Comunicare più chiaramente il mio pensiero
•
Faticare di meno quando scrivo
•
Non rimanere indietro nel dettato e nei temi
•
Non sentirmi inadeguato/a
•
Migliorare la mia attenzione e la mia concentrazione
•
Canalizzare meglio la mia energia
•
Migliorare le mie relazioni in casa e a scuola
•
Ritrovare il piacere di scrivere e la scioltezza del gesto grafico
•
Accrescere l’autostima e la fiducia in me
EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
4. IL METODO DI RIEDUCAZIONE A.E.D.
La RIEDUCAZIONE nasce alla fine della seconda guerra mondiale in Francia, ma solo negli
anni '60 con Robert Olivaux e Julian de Ajuriaguerra acquista larga diffusione.
Olivaux (1920), grafologo, psicologo e psicoanalista, ha elaborato un
proprio metodo molto seguito: la grafoterapia.
De Ajuriaguerra (1911-1993), neuropsichiatra e psicoanalista presso
l’ospedale Sainte-Anne a Parigi, ha posto rigorose basi scientifiche per
rieducare la scrittura.
Dal 2000 queste tecniche sono state introdotte anche in Italia e vengono insegnate nei corsi
di specializzazione per Esperti/Rieducatori del Gesto Grafico.
dott.ssa Angiola Falconetti
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
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EVOLUZIONE DEL GESTO GRAFICO
COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
IL METODO A.E.D.
Scopi della RIEDUCAZIONE
La RIEDUCAZIONE è un processo creativo e individualizzato, volto
a ristabilire i presupposti essenziali per un corretto sviluppo del
gesto grafico
con interventi mirati a
motricità generale e fine, organizzazione spaziale e temporale,
tecniche di respirazione e rilassamento, postura e impugnatura,
esercizi di pre-grafismo
e un’attenzione specifica alla
relazione di fiducia e attenzione al ragazzo, per rafforzare
autostima e senso di adeguatezza
Impugnature scorrette
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(RI )CONOSCERE LA DISGRAFIA
Impugnatura e postura
corrette
Ricerca A.E.D. 2008: solo il 7% dei bambini ha
un’impugnatura corretta dello strumento grafico
Le tecniche
Rilassamento
Tecniche pittografiche e scrittografiche
Rieducazione vera e propria
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COS’ È LA DISGRAFIA
PERCHÈ RIEDUCARE UNA SCRITTURA
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RIEDUCAZIONE come RELAZIONE

Coppe, archi, fibbie, curve, collegamenti, adduzione e abduzione,
allargare e stringere, aperture e chiusure, dare e prendere…
Centrifugo
Centripeto
lasciar andare ...
tirare a sé …
CC...
Suggerimenti e buone pratiche...

Prevenire le difficoltà






Individuare i segnali d’allarme nella scrittura


Alterazioni di spazio, forma, movimento, tratto
Stimolare la consapevolezza (aspetti metacognitivi)




Osservare sistematicamente i ragazzi mentre scrivono
Rinforzare l’acquisizione dei prerequisiti
Dedicare tempo a postura e impugnatura (reimpostando posizioni disfunzionali)
Dedicare tempo al gesto (memoria motoria)
Insegnare il corsivo per gruppi di lettere dal gesto affine (modello + funzionale)
Far riflettere i bambini sull’importanza della scrittura
Far riflettere i bambini sulla gestione dello spazio, sulla esecuzione delle forme,
sui collegamenti, sulla percezione del proprio corpo mentre scrivono
Valorizzare anche la resa formale della scrittura
infine si può Rieducare ... per NON rinunciare a scrivere
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bibliografia
AJURIAGUERRA J. de/AUZIAS M./ DENNER A., L’Ecriture de l’enfant, I. L’évolution de l’écriture
et ses difficultés. II. La rééducation del’écriture, Delachaux et Niestlé, Neuchatel-Paris, 1971.
A.E.D. Manuale per Rieducatori del gesto grafico, 2012
BASAGNI C., Dalla diagnosi alla rieducazione, Del Cerro, Pisa, 2007.
BOILLE N., Il gesto grafico gesto creativo, Borla, Roma, 1998.
BOILLE N., Oltre il bianco, Panorama sulla grafologia, Epsylon Editrice – Roma 2011
CREPIEUX-JAMIN J., Il carattere dalla scrittura , Ed. Quattroventi – Urbino, 1985
CRISTOFANELLI P./LENA S., Disgrafie, Libreria G. Moretti,
CRISTOFANELLI P./LENA S., Grafologia ed età evolutiva, Ed. La Scuola – Brescia 2002
CROTTI E./MAGNI A., Come interpretare gli scarabocchi, RED, Como, 1996.
GUAITOLI A.R./MANETTI E., Identità, scrittura e segni, CE.DI.S., Roma, 2005.
LE BOULCH J., Lo sviluppo psicomotorio dalla nascita a 6 anni, Armando, Roma, 2004.
LURIJA A.R., Neuropsicologia del linguaggio grafico, Ed. Messaggero – Padova, 1998
OLIVAUX R., Disgrafie e rieducazione della scrittura, AGI, Ancona, 2005.
OLIVERIO FERRARIS A., Il significato del disegno infantile, Bollati, Boringhieri, torino, 1995.
PRATELLI M., Disgrafie e recupero delle difficoltà grafo-motorie, Erickson, Trento, 1995.
PULVER M. Simbologia della scrittura, Boringhieri, Torino, 1983.
TEILLARD A., L’anima e la scrittura, Bollati Boringhieri, Torino, 2002.
THOULON-PAGE C., La rééducation de l’écriture de l’enfant, Masson, Parigi, 2001.
URBANI P., Manuale di Grafologia, Pieroni, Milano, 1997.
VENTURELLI A., Dal gesto alla scrittura, Mursia, Milano, 2004.
VENTURELLI A., Scrivere: l’abilità dimenticata, Mursia, Milano, 2011.
VENTURELLI A., Lettere in fondo al mare – Libretto operativo di avvio alla scrittura, Mursia, Milano 2011.
...grazie per l’attenzione...
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