“La scrittura è la pittura della voce”
Voltaire
www.disgrafie.eu
IL BAMBINO, IL PASSAGGIO,
LA SCUOLA PRIMARIA
ROSSO BARBARA
GRAFOLOGA CONSULENTE IN PSICOLOGIA DELLA SCRITTURA
RIEDUCATRICE DEL GESTO GRAFICO AED
Tel. 3477279119
Mail:[email protected]
CAMPANELLI D’ ALLARME: DIFFICOLTA’ DA MONITORARE
SCUOLA DELL’INFANZIA
Il bambino confonde suoni, non completa le frasi, utilizza parole non
adeguate al contesto o le sostituisce, omette suoni o parti di parole,
sostituisce suoni, lettere - p/b…-, ha un’espressione linguistica inadeguata;
a 5 anni ha poca abilità nella manualità fine, a riconoscere la destra e la
sinistra o ha difficoltà in compiti di memoria a breve termine, ad imparare
filastrocche, nei giochi con le parole.
Presenta difficoltà di orientamento e integrazione spazio-temporale,
difficoltà di Coordinazione oculo-manuale e di Coordinazione dinamica
generale, Dominanza laterale non adeguatamente acquisita,
difficoltà nella discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale,
nell’esecuzione autonoma delle attività della giornata, ad orientarsi nel
tempo prossimale (ieri, oggi, domani).
Nelle attività di pregrafismo, denota lentezza, pressione debole o eccessiva
esercitata sul foglio, discontinuità nel gesto, ritoccatura del segno già
tracciato, direzione del gesto grafico, occupazione dello spazio nel foglio.
18/12/2015
Quali esercizi?
•
•
•
Esercizi di grafica, per la motricità fine, e l’organizzazione mentale.
Il bambino non “copia” le forme, ma le elabora interiormente: No a
eccessive schede prestampate con lettere da ricalcare o da completare.
Forma grafica percepita e ricreata con la fantasia immaginativa del
bambino, sperimentata attraverso il corpo
•
Corretta assunzione dello schema motorio.
•
graduale conquista di abilità di simbolizzazione sempre più complesse
•
Attività didattiche in forma ludica mirate allo sviluppo di competenze
necessarie ad un successivo approccio alla lingua scritta. “Operazioni meta
fonologiche” - sotto forma di giochi anche grafici a livello sillabico (scandire
per esempio la parola cane in ca-ne)
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Tenendo presente che…..
La graduale conquista delle capacità motorie, percettive,
•
linguistiche, mnemoniche e attentive procede parallelamente
al processo di concettualizzazione della lingua scritta che non
costituisce un obiettivo della scuola dell'infanzia, ma che nella
scuola dell'infanzia deve trovare i necessari prerequisiti per
poi essere sviluppata nella primaria
•
NON E’ NECESSARIO CHE IL BAMBINO DI SEI ANNI SAPPIA
RICONOSCERE E SCRIVERE LO STAMPATO, OCCORRE ADATTARSI AL
BAMBINO!!
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IL BAMBINO A SEI ANNI
DEVE AFFRONTARE…
INGRESSO SCUOLA PRIMARIA
COMUNICAZIONE DIFFERENTE.
LETTURA.
SCRITTURA.
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Il Bambino nella Scuola
Elementare
FANCIULLEZZA = FORMAZIONE e CAREZZE EMOTIVE
Fase del pensiero operatorio ed organizzato
Cognitivamente il B. è pronto per apprendere, le strutture
mentali sono sufficientemente costituite, l’attività neuronale
del cervello è in grado di recepire, elaborare e rispondere agli
stimoli ed affrontare la Lettoscrittura.
Affettivamente il B. è ancora bisognoso di cure, il suo
equilibrio psico emotivo è ancora instabile e necessita di
rassicurazione . E’ fondamentale il ruolo di una
MAESTRA/MAMMA
LA LETTOSCRITTURA
UN NUOVO STRUMENTO


Mezzo per stabilire un rapporto sociale


Strumento del pensiero
Veicolo per esprimere l’esperienza
razionale e affettiva
Espressione di pensiero, sentimenti, stati
d’animo…
Oggetto culturale che ha come sue
dimensioni quelle del tempo storico, dello
spazio geografico, dello spessore sociale.

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1. INGRESSO SCUOLA PRIMARIA
Esperienza importante ma …..traumatica.
Ambiente diverso: scuola primaria meno accattivante dell’ Infanzia.
Sconcerto, delusione…
2. COMUNICAZIONE
Estroverso: comunicazione facilitata dal“bisogno”
di relazionarsi con l’altro : energia vitale direzionata
verso l’esterno
Introverso: comunicazione più
selettiva, avvertita
come motivo di scambio, l’energia vitale è
direzionata verso di sé,
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3. LETTURA



Verifica prerequisiti e rafforzamento delle abilità di base (soprattutto quelle
meno sviluppate dal bambino)
3. LETTURA
Attività propedeutiche alla lettura. (lettura delle immagini)
OSTACOLI: difetti visivi, daltonismo, difetti uditivi, balbuzie, disfasie, dislalie.
4. SCRITTURA
ALTERAZIONI CHE CAUSANO DIFFICOLTA’ NELL’APPRENDIMENTO DELLA SCRITTURA:
1.

Sindromi ipercinetiche


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Disprassie
Mancinismo
Ritardo di lateralizzazione

Ambidestrismo
I segni dell’intelligenza e del temperamento
Le intelligenze multiple
logica
analitico/matematica
intuitivo/creativa
L’attenzione, la concentrazione
durata all’impegno
I ritmi di lavoro
ritmica, disritmica, aritmica
L’armonia del pensiero e della personalità.
Gestione armonica del foglio
Equilibrio tra bianco e nero
Le caratteristiche personali innate
emotività, razionalità
le tre zone grafiche
fragilità o grinta,
la pressione
espansività, esuberanza O inibizione,
invadenza O contenimento grafico
Leadership o gregarietà
inclinazione aste, curve angoli
Intuitività, creatività, esecutorietà
modello, personalizzata, scattante, aderente
piatta sul rigo
Condizionamenti esterni: l’impronta familiare ed educativa nella formazione del
sé e delle modalità relazionali
spazio, margini …
SCREENING
Quando ?
Ultimo anno scuola materna
Prima-Seconda elementare
Prima media
Come ? Ottobre – prove metafonologiche a tutti i bambini
ottobre – gennaio - laboratori metalinguistici
gennaio - prove lettura, scrittura, metafonologia
febbraio – aprile laboratori su sillabe scritte
aprile - prove lettura e scrittura a tutti i bambini
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CONTINUITA’ CON SCUOLA
INFANZIA D.M.12 LUGLIO 2011
•
•
•
•
•
•
•
Scuola “contesto di relazione di apprendimento”, nell’ottica dell’inclusione
Lavoro in sezione svolto in un clima sereno, caldo ed accogliente, con modalità
differenziate
Privilegio di metodologie di carattere operativo su quelle di carattere trasmissivo
Importanza all’attività psicomotoria (vivere sul corpo attraverso il gioco, la
musicoterapia, la psicomotricità)
Importanza di narrazione, invenzione di storie, loro completamento, loro ricostruzione,
memorizzazione di filastrocche, poesie e conte, nonché i giochi di manipolazione dei suoni
all’interno delle parole.
No a un uso eccessivo di schede prestampate, che smorzano la creatività e l’espressività
del bambino e non favoriscono l’elaborazione dello schema mentale, della forma…
Insegnante-adulto che ascolta, accoglie, sostiene e propone:
Collaborazione, sinergia, condivisione degli stili educativi tra insegnanti
•
Identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento, riconoscere i segnali
di rischio e supportare con attività personalizzate all’interno del gruppo con l’osservazione
sistematica
•
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PREQUISITI e ABILITA’ su:
1. PIANO PERCETTIVO
2. PIANO PSICOMOTORIO
3. PIANO MANIPOLATIVO
4. PIANO LOGICO-COMUNICATIVO
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1. PIANO PERCETTIVO

VISTA ( riconosce i colori; riconosce le forme; riconosce fra
due oggetti …piccolo/grande ; corto/lungo).

UDITO ( bambino di schiena)

TATTO (Bambino e giochi ad occhi chiusi)

OLFATTO

GUSTO
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2. PIANO PSICOMOTORIO

RICONOSCERE SCHEMA CORPOREO ( testa, gambe,
braccia…)

CAMMINARE ( su percorso…); CORRERE; SALTELLARE

MUOVERSI SECONDO COMANDI ( avanti, indietro…)

CONTROLLARE IL MOVIMENTO (via, stop con arresto
immediato)
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3. PIANO MANIPOLATIVO




MOTRICITA’ FINE ( tenere la matita, usare le
forbici, tracciare segni grafici….)
Evoluzione delle prensioni e del gesto
grafico
Osservazioni di Eventuali difficoltà legate
alla cattiva impugnatura
Segnalazione alle famiglie
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4. PIANO LOGICO COMUNICATIVO


ESPRIMERSI ( a gesti, con frasi, con disegni…)
CONCETTI DI alto/sopra/su; basso/sotto/giù;
dentro/fuori; aperto/chiuso; vicino/lontano; prima,
adesso, dopo…..
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RIPRENDERE CON…
PRESCRITTURA E PRELETTURA
(attività che favoriscono un approccio favorevole alla sequenzialità, alla
direzionalità, all’associazione grafema-fonema)
o
Linee dritte
o
Linee curve

o
Percorsi continui

o
Copia di linee da modelli
18/12/2015
Lettura del linguaggio grafico
Lettura di figure in successione
( da sx a dx)

Lettura dall’alto verso il basso

Ritmo nelle parole

Differenze tra vignette

Parole corte e parole lunghe
PREGRAFISMO E PRESCRITTURA
(Attività motricità fine e orientamento spaziale)

Impugnatura corretta

Tracciare linee rette

Tracciare linee curve

Tracciare cerchi in senso antiorario

Tracciare linee dritte e curve libere

Ricalcare un contorno proposto

Seguire percorsi entro binari

Familiarizzare con procedere da sx a dx e dall’alto verso basso

Percezione figura-sfondo
18/12/2015
Le 3 fasi di scrittura
Pre calligrafica: il bambino si approccia alla scrittura con l’imitazione
del modello ancora molto rudimentale. Le linee sono ancora
spezzettate, il tratto incerto . E’l’apprendimento del modello.
Calligrafica: il bambino acquisisce il modello, lo ha interiorizzato ed è
capace di riprodurlo senza copiarlo. Il tratto migliora e vi è maggiore
continuità di tracciato. E’ l’automatizzazione del modello.
Post calligrafica: il bambino è in grado di effettuare collegamenti
interletterali con fluidità di gesto, la traccia diventa scorrevole e
dinamica, vi è la personalizzazione del modello.
18/12/2015
I DISTURBI DELLA SCRITTURA
•
La categoria diagnostica include
due tipi di difficoltà distinte:
disgrafia
disortografia
possono presentarsi sia in
associazione tra loro sia
isolatamente
18/12/2015
IL BAMBINO E LE DIFFICOLTA’
DI SCRITTURA
SCRITTURA ,
(personalizzata, variabile più o meno ordinata ma priva di
difficoltà grafomotorie )
BRUTTA SCRITTTURA
(trasandata, disordinata non metodicamente, gettata via, oscura,
pluristile, contorta, confusa…)
o DISGRAFIA?
(oscura/illeggibile, stentata, rabbrividita, tentennante,
rigida/angolosa, ammaccata, cattive forme, cattivi legamenti
con punti di sutura e tratti sovrapposti, scarsa tenuta del rigo,
cattiva gestione degli spazi)
DISGRAFIA
correlata a difficoltà di tipo “esecutivo motorie specifiche
e
può o meno associarsi a disortografia o ad altri disturbi
•
Nella disgrafia sono compromesse le abilità esecutive della scrittura.
•
In particolare le caratteristiche del bambino disgrafico sono:



Difficoltà nel mantenere i giusti rapporti spaziali e di misura delle lettere, il
bambino non rispetta i margini del foglio, lascia spazi irregolari tra i grafemi e
tra le parole, non segue la linea della scrittura e procede in salita o in discesa
rispetto al rigo;
Difficoltà nel regolare la pressione della mano sul foglio (troppo forte o troppo
debole;
cambiamento di direzione nel gesto grafico (da destra verso sinistra);
18/12/2015
Difficoltà nel ricordare come
si formano le lettere e le
parole così come nel copiarle;
Difficoltà nel riprodurre in
maniera accurata la loro
forma nelle diverse modalità
(maiuscolo, minuscolo,
stampatello e corsivo);
18/12/2015
LA DISGRAFIA:
CAUSE E TIPI
Difficoltà grafomotorie nella realizzazione grafica in
assenza di deficit intellettivi o neurologici.
Disgrafie vere e falsi positivi
Cause interne
Rigidità e blocchi
Lateralità disarmonica
Disturbi percettivi - visivi
- uditivi
- sensoriali
Difficoltà di gestione dello spazio
e
Cause esterne
metodi scolastici
organizzazione del lavoro
la famiglia
SINDROMI DISGRAFICHE
•
La Disgrafia ha cause non completamente individuabili,
tuttavia è di natura neurobiologica: si nasce predisposti.
Tipologie:
•
•
18/12/2015
I RIGIDI
•
I MOLLI
GLI IMPULSIVI
•
•
•
I MALDESTRI
I LENTI E PRECISI
DISGRAFIE
A CONFRONTO
 1° CASO disgrafia come conseguenza di un segnale
d’allarme emotivo
 2° CASO la disgrafia è la causa di disagio emotivo
 3° CASO mix molto particolare
Nella DISGRAFIA vera e propria il problema nasce dalla
difficoltà oggettiva a condurre in maniera funzionale il
gesto grafomotorio.
Scuola Primaria:
•
•
•
•
•
•
•
Dare il tempo di maturare le capacità percettivo-motorie e linguistiche
adeguate, come prerequisiti per la conquista delle abilità strumentali
della letto-scrittura.
Processi di apprendimento graduali e personalizzati.
Il bambino con DSA ha limitate capacità di riconoscimento visivo e di
analisi fonologica delle parole, con conseguenti difficoltà nell’analisi delle
corrispondenze tra segni ortografici e suoni.
Metodo globale: SCONSIGLIATO
Metodi consigliati: fono-sillabico o sillabico puro.
I fase: esercizi di sintesi sillabica (ricostruzione di parole pronunciate ad
alta voce in sillabe, riconoscimento sillaba iniziale, intermedia, finale, treni
di parole, rime, tombole, domino…)
II fase: lavoro di tipo fonologico (individuazione del fonema iniziale di
parole, intermedio e finale, fusione fonemica, composizione di parole
bisillabe, associazioni grafema-fonema, associazione lettere-immagini,
raggruppamenti di immagini il cui nome inizia o finisce con lo stesso
suono…)
18/12/2015
LETTO-SCRITTURA
•
•
•
•
Percorso che prende spunto da un’immagine esteriore rendendo il nesso con l’immagine
mentale e favorendo l’astrazione concettuale
Consonanti presentate per affinità grafiche: P-B; D-R,M-N…. Per ultime Q e H.
In caso di difficoltà: prima nasali (M-N), poi liquide (L-R) lasciando a dopo le labiali e le dentali
(P-B; D-T)
Iniziare con lo stampato MAIUSCOLO (bilineare) evitando di presentare la stessa lettera in
più caratteri contemporanei.
•
Avviare al corsivo già nel primo anno.
•
Dare indicazioni su impugnatura corretta, movimento, direzione del gesto grafico.
•
Alternare lavoro comune a momenti individualizzati
•
Rispettare i tempi e lo stile di apprendimento di ognuno
•
•
Non richiedere lettura ad alta voce , copiatura dalla lavagna o esercitazione alla lavagna a
bimbi con sospetta DSA
Mantenere
18/12/2015 atteggiamento incoraggiante e gratificante
VALUTAZIONE
A)
B)
C)
In osservanza della diagnosi
Individualizzata secondo le modalità previste dai piani
educativi personalizzati
Accorgimenti positivi per la gratificazione del ragazzo
(valutazione positiva Dott.ss Adam)
18/12/2015
STAMPATELLO MAIUSCOLO E
NUMERI
GIOCO DELL’OCA PER
LETTERE E NUMERI
18/12/2015
IL CORSIVO
PERCHE?
* SI ORIGINA DALLO SCARABOCCHIO,
* LA SCRITTURA MANUALE ED IL CORSIVO IN PARTICOLARE RISPONDE
ALL’IMMEDIATEZZA DELLA NECESSITA’ DI FERMARE IL PROPRIO PENSIERO
* MEGLIO RIVESTE LE TRE FUNZIONI DELLA SCRITTURA:
DI ESPRESSIONE,
DI COMUNICAZIONE ,
DI RAPPRESENTAZIONE DELLA PERSONALITA’
LA FIRMA è IL NOSTRO MARCHIO DI FABBRICA, IL NOSTRO SIGILLO
E LA SCRITTURA A COMPUTER CERTO NON HA QUESTE CARATTERISTICHE, E’
ANONIMA
* NON HA LETTERE SPECULARI
* LIMITA LE INVERSIONI DEL GESTO GRAFICO
18/12/2015
AVVIAMENTO AL CORSIVO
L’ avviamento al corsivo non è l’insegnamento del corsivo
•
Avviare al corsivo significa abituare il bambino a:
- distinguere il binario base e il rigo d’appoggio
(coloritura del binario)
- differenziare binari per dimensioni
( binario madre e binario figlio)
- individuazione delle tre zone grafiche (associazione colori)
- giochi di movimento del tracciato sui tre binari (gioco della
casa o del corpo)
QUINDI SI PUO’ AVVIARE GIA’ DA SUBITO
IN PRIMA ELEMENTARE (ANCHE ALLA MATERNA)
18/12/2015
Insegnamento del corsivo
. Utilizzare lo script solo per la lettura per non favorire l’abitudine alla
scrittura staccata, a movimenti orari nelle lettere tonde (parole
prestampate in script da trascrivere in corsivo)
. Indirizzare al movimento antiorario, attraverso grandi tracciati su
diverse superfici, sia in orizzontale, sia in verticale, sia nell’aria per
favorire l’interiorizzazione della forma e del movimento.
. Utilizzare le forme pregrafiche per la presentazione delle
lettere corsive per affinità di gesto e non in ordine alfabetico
Insegnare il Corsivo SEMPRE:
si può e si deve,
avviare processi di educazione del gesto grafico, informare le famiglie sugli
accorgimenti pratici attuati in classe per promuovere la letto-scrittura, suggerirli
anche a casa
18/12/2015
Modello corsivo semplificato
nella gestualità
Quaderni, penne e modelli
. Utilizzare binari differenziaticalligrafici
per stampatello e corsivo (anche
sulla stessa riga) per mezzo della coloritura e della denominazione: binari
madre e figlia
. Utilizzare un modello semplice ed economo nella gestualità
. Offrire un modello di lettere corsive maiuscole semplificato o
addirittura sostituirlo con le lettere in stampato maiuscolo
. Per iniziare meglio il “quadernino”, il bambino manifesta sempre difficoltà
nella progressione continua che implica i legamenti interletterali.
Il rigo e la pagina troppo lunghi spaventano e stancano.
. Utilizzare una penna che favorisca l’impugnatura, che sia leggera e
maneggevole, il cui inchiostro asciughi in fretta: non necessariamente deve
essere cancellabile.
18/12/2015
STRUMENT0 COMPENSATIVO O PROPOSTA PER TUTTI?
Il Diario: progettazione e indicazioni per costruire un diario “efficiente”
18/12/2015
18/12/2015
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Il Bambino, il passaggio e la primaria