NeWSLeTteR n. 3
Pratiche didattiche
gennaio 2014 (a cura di Marco Orsi e Chiara Natali)
SCRIVERE: LA RISCOPERTA DEL GESTO GRAFICO
di Maria Bruna Orsi
adulti relegano i bambini al-
zione del proprio corpo at-
La mano che scrive
la televisione e ai videogio-
traverso un percorso che lo
chi favorendo un isolamento
porterà gradualmente a alla
La scrittura manuale ha
conosciuto un periodo piuttosto lungo di emarginazione
dalla didattica di aula, a favore di uno spontaneismo
che, al di là delle buone intenzioni, sembra aver portato a risultati deluden-
e una manualità limitata che
Un incontro di forma-
una volta fissati, difficilmente
zione
questa newsletter sono
In realtà è indispensabile
promuovere, fin dai primi
ti. Recenti ricerche in
sia
in
Italia
LA CURA DELLA
GRAFIA FIN DALLA
che
SCUOLA
all’estero, mettono in
DELL’INFANZIA PER-
evidenza come sia
numero degli alunni
disgrafici e come la
prendere
tenda
il
a
posto
della penna.
Gli studi sulle neuroscienze,
invece,
hanno portato gli esperti
ad
vita,
scuole Senza Zaino Il
gesto grafico che prepara alla scrittura, tenuto
da Alessandra Venturelli,
sensoriali insite
che si è svolto il 10 di-
nell’essere
cembre 2011, presso i
umano che se
adeguata-
locali della scuola media
Leonardo da Vinci, San
Concordio, Lucca, alla
-PREVENIRE LA DI-
mente svilup-
SGRAFIA
pate, concor-
-MIGLIORARE IL
rono alla evo-
CONTROLLO ORTO-
luzione
GRAFICO
gressiva
ed
te le basi del
padronanza
deiMetodo
più fini mo-
-FAVORIRE
equilibrata di
Venturelli
preparare
vimenti
delleper
mani
e delle di-
L’APPRENDIMENTO
tutta la perso-
ta. Sarà guidato ad appren-
DELLA LETTURA E
na.
indi-
dere dei gesti, non tanto del-
spensabile,
le lettere, abbandonando lo
DELLA SCRITTURA.
E’
pertanto,
affermare
che tra la mano e il
cervello
di
formazione della rete di
tutte le abilità
METTE DI :
in netto aumento il
tastiera
tratte dall’incontro di
Partire presto
anni
ambito specialistico,
Diverse suggestioni di
si riesce a contrastare.
esiste
pro-
te-
presenza di numerose
insegnanti di scuola
dell’infanzia e primaria
cui sono state presenta-
e avviare gli alunni alla
scrittura manuale.
spontaneismo
ner conto che
l’improvvisazione per avan-
l’apprendimento ha senso se
zare secondo una corretta
che
si utilizzano tutti i sensi: il
quanto più precocemente si
procedura che identifica i
bambino è corporeità, ap-
usano le mani per compiere
gesti più funzionali per un
prende facendo, confron-
armonioso
tandosi, cimentandosi, met-
motorio.
un’interdipendenza
e
movimenti progressivamente
sempre più fini, tanto più si
sviluppa
il
pensiero
e
l’azione. Malgrado ciò, gli
tendosi in gioco e per imparare a scrivere egli ha bisogno di partire dalla perce-
sviluppo
grafo
Percorso
dendo per tutto il corso della
Fin dai
primi
anni
della
scuola dell’infanzia è possibi-
scuola primaria un’ora ad
essa dedicata.
le promuovere un percorso
per consolidare le basi della
scrittura manuale. Ecco alcune indicazioni:
sviluppare nei bambini,
fino
dalla
scuola
dell’infanzia, una adeguata
competenza motoria;
educare i bambini, fino
dalla scuola dell’infanzia, ad
una corretta impugnatura,
sia per prevenire gli atteggiamenti posturali scorretti,
sia per maturare nel tempo
un proprio stile di scrittura in
corsivo, chiara espressione di
autostima e di una propria
personalità;
utilizzare, fino dalla scuola dell’infanzia, strumenti che
agevolano l’impugnatura;
utilizzare
lo
stampato
maiuscolo per tutto il tempo
necessario
all’alunno/alla
classe;
passare al corsivo gradualmente, al momento opportuno;
adottare quaderni specifici che facilitano la scrittura;
esercitare
all’automazione
i
bambini
dei
movi-
menti indispensabili per acquisire una grafia scorrevole;
tenere in grande considerazione la grafia preve
Un percorso in continuità
Si comprende come sia importante attuare una reale
“continuità” tra scuola primaria e dell’infanzia prevedendo attività comuni, con-
recupero della disgrafia, Mursia,
2009;
A. Venturelli, Scrivere: l’abilità
dimenticata. Una prospettiva
pedagogica
sulla
disgrafia,
Mursia, 2011
A. Venturelli, Lettere in fondo al
mare. Libretto operativo di avvio alla scrittura, Mursia, 2011.
http://www.perglialtri.it/grafica
mente;
http://fad.unife.it/index.php/po
st-laurea/28-master-primo/53masterconsulente.
divise e periodiche prove da
sottoporre agli alunni per verificare i livelli raggiunti. Si potrebbe parlare di un percor-
Una ricerca sperimentale
dagli interessanti esiti
so di tre anni: il primo, nella
scuola dell’infanzia, basato
su esercizi psicomotori e su
esercitazioni di pregrafismo
La ricerca sperimentale effettuata dalla Alessandra Venturelli nella nell’anno scolastico
1998-99 e protratta per 10 anni
in diverse classi prime di scuola
sottolineando in particolare il
primaria, ha raggiunto interes-
passaggio dal piano vertica-
santi risultati dimostrando “… la
le a quello orizzontale, il se-
possibilità di prevenire
condo, in classe prima in
l’insediarsi di eventuali disgrafie, almeno nelle forme più lievi,
continuità con il precedente,
diminuendo l’incidenza di scarso
maggiormente finalizzato al-
sviluppo grafo-motorio già al
la impostazione dei pregrafi-
termine della prima classe, me-
smi in preparazione del corsivo
nonché
all’apprendimento
dello
stampato maiuscolo per la
scrittura e la lettura, il terzo,
diante l’applicazione di una specifica didattica del gesto grafico.”
Questi risultati incoraggiano le/gli insegnanti di SZ a percorrere la strada delineata:
quella, appunto della cura co-
in classe seconda che pre-
stante della grafia, a partire dal-
vede il passaggio al corsivo
la scuola dell’infanzia, a non a-
e l’utilizzo della penna.
vere fretta nel raggiungere delle
mete, a volte poco realistiche, a
rispettare i ritmi della classe e
- OOO -
Bibliografia e sitografia
A. Venturelli, Dal gesto alla scrittura, Mursia, 2004;
A. Venturelli, Corsivo: una scrittura per la vita. Prevenzione e
dei singoli bambini.
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maggio 2014 - Istituto Comprensivo del Vergante