Francesca Recupero via Salvatore pugliatti, 4 Barcellona P.G. (ME) via comunale Acquitta, 93 Terme Vigliatore (ME) (+39) 340 54 34 731 [email protected] Grafologa specializzata in educazione & rieducazione della scrittura che scrive * L’uomo disegna incosapevolmente la sua natura interiore; la scrittura cosciente è un disegno incoscio, disegno di sè, autoritratto. Max Pulver La disgrafia La disgrafia è un disturbo specifico dell’apprendi mento, in assenza di deficit intellettivi e neurologici, che incide sulle funzioni fondamentali della scrittura. Si può manifestare in vari modi: - scarsa leggibilità; - lentezza e stentatezza; - disorganizzazione delle forme e degli spazi grafici; - scarso controllo del gesto; - confusione e disarmonia; - rigidità ed eccessiva accuratezza; - difficoltà nell’atto scrittorio in presenza di crampi o dolori muscolari; tende a peggiorare nel tempo, può avere riflessi sullo sviluppo della personalità e in cidere negativamente sul rendimento scolastico, in nescando sentimenti di delusione, scoraggiamento e demotivazione. Si pensa alla scrittura come il punto iniziale dell’ap prendimento grafico ma in realtà la scrittura è l’ul timo tassello di uno sviluppo progressivo che dallo scarabocchio passa attraverso il disegno. Il bagaglio di capacità percettive e motorie che il - - bambino acquisisce nel periodo che precede l’ini zio della scuola primaria costituiscono le abilità ne cessarie al bambino per acquisire la scrittura. E’ infatti sulla base dell’esercizio e soprattutto della ripetizione che il bambino impara sempre più a controllare lo spazio, il gesto e lo strumento. - Il grafologo rieducatore della scrittura Il grafologo rieducatore della scrittura: - è in grado di porsi come professionista capace di intervenire precocemente direttamente sul bambi no che già negli anni dell’infanzia evidenzia disaf fezione o vera e propria ostilità verso il disegno e l’espressione grafica. - Possiede specifiche competenze nella organizza zione e gestione di progetti volti all’integrazione dei programmi scolastici, con una competenza e uno sguardo specificatamente volto alla prevenzione delle problematiche di scrittura. - propone percorsi formativi per insegnanti al fine di favorire la prevenzione delle difficoltà di scrittura, il loro riconoscimento in un’ ottica specifica di salva guardia della possibilità/diritto che ogni bambino possa esprimersi e riconoscersi attraverso la propria scrittura manuale. La rieducazione della scrittura è una tecnica nata in Francia nel 1946 e diffusasi poi negli anni ’60 con Robert Olivaux medico, psicologo e grafologo e Ju lian de Ajuriaguerra psichiatra, neurologo, direttore - - - dell’ospedale Saint-Anne di Parigi. Dal 2000 queste tecniche sono state introdotte an che in Italia e oggi, dunque, il problema delle diffi coltà di scrittura e delle disgrafie, disturbo specifico dell’apprendimento che coinvolge ormai con una crescita esponenziale il 20 % della popolazione sco lastica, comincia ad essere considerato maggior mente e può essere affrontato in modo professiona le con tecniche e strategie specifiche. Rieducare la scrittura non significa effettuare un semplice recupero della funzione scrittoria, ma pre parare il terreno per permettere alla scrittura di svol gere il proprio ruolo di strumento di comunicazione e di elemento rappresentativo della personalità del lo scrivente. Si tratta di un percorso creativo ed individualizzato volto a stabilire o ri-stabilire i presupposti essenziali per un corretto sviluppo del gesto grafico,utilizzando: - esercizi per il rilassamento muscolare e la motricità in generale; - tecniche pittografiche e scrittografiche, tra cui il - metodo di Robert Olivaux; - interventi sulla postura, sulla tenuta dello strumento scrittorio e sulla respirazione; - lavoro sulle strutture ritmiche, sull’organizzazione e sull’orientamento spaziale; Ma chi è dunque il rieducatore della scrittura? Figura ancora giovane nel nostro Paese, il grafologo rieducatore della scrittura è un professionista quali ficato, esperto di problemi grafo motori, che cono sce i meccanismi alla base del gesto grafico; fornito di una formazione specifica sa affrontare in modo c o m p e te n te e d e ffic a c e d is tu rb i le g a ti a lla s c rittu ra ed è in grado di analizzarla, ricavando da essa pre ziose informazioni che gli consentono di predisporre al meglio un piano di recupero strutturato con pre cise tecniche rieducative. Egli può intervenire e collaborare in vari ambiti: da quello sanitario in cui, con l’equipe medica può svolgere la propria attività accanto ad altri speciali sti, ai contesti scolastici, in cui, in collaborazione con le figure psicopedagogiche presenti, esplica al me glio il proprio ruolo occupandosi, della prevenzione delle disgrafie, di piani di recupero ed intervento; ad oggi è però in ambito privato, nell’esercizio della libera professione, che il rieducatore della scrittura lavora maggiormente, eseguendo la sua attività in un rapporto di collaborazione indispensabile con la famiglia, gli insegnanti e i vari specialisti. Quando ci si rivolge al rieducatore della scrittura sembra spesso di avvertire il pensiero ultimo che il problema della disgrafia sia legato al rendimento scolastico, un problema che in età adulta si potrà risolvere con l’aiuto della tecnologia. Non si pensa alla scrittura come ad un patrimonio personale che, oltre ad essere un esercizio manuale, compor ta anche tutto un sistema di organizzazione, analisi e strutturazione del proprio pensiero. Il rieducatore della scrittura, andando oltre il ripristi no delle funzioni grafiche si occupa di ridare, a chi ha difficoltà in questo senso, una scrittura a mano economica e leggibile che possa assolvere alle sue - - funzioni di fissazione e comunicazione del pensiero nonché di espressione della personalità, non quindi di insegnare una bella scrittura ma di aiutare a ri-tro vare il “piacere” della propria scrittura, perché, come afferma Francis Bacon “la lettura rende un uomo completo, la conversazione lo rende agile di spirito e la scrittura lo rende completo”. La scrittura disgrafica necessita di un intervento spe cialistico tempestivo. Si può rieducare con tempi, metodi e tecniche ade guate, dopo aver effettuato una anamnesi comple ta del soggetto disgrafico (bambino, adolescente o adulto) condotta attraverso: - il colloquio, in età scolastica con i genitori e/o l’in segnante; - l’esame della motricità generale, della scrittura e del disegno. Questi strumenti consentiranno di individuare le cause delle difficoltà grafo-motorie e di predisporre un intervento personalizzato. - - Ogni seduta dura circa 60 minuti e viene effettuata una volta alla settimana. Per ottenere risultati duraturi ed efficaci occorre che l’intervento rispetti i tempi e le modalità proprie di ogni singolo caso. Una rieducazione ben condotta può portare dei benefici effetti anche sul piano relazionale, com portamentale e/o scolastico, consentendo una evoluzione psicologica più profonda, migliorando il controllo emotivo in caso di stress e rinforzando il potenziale del soggetto, attraverso la scoperta o la ri-scoperta del piacere di scrivere. -