La Scrittura
è la pittura
della voce
Voltaire
Partiamo dal presupposto che…
Nella Disgrafia il disagio grafomotorio altera la
scrittura, la destruttura, la rende difficoltosa e
lenta.
Il soggetto disgrafico è intelligente e non si ritrova
nella sua scrittura, essa non lo rappresenta,
ha perso le funzioni di
• mezzo di comunicazione scritta
• mezzo di relazione
• Di rappresentazione della personalità.
EDUCHIAMO ALL’ARMONIA
del GESTO
LA MATITA NON DEVE ESSERE
UN PESO e NON DEVE FARE PAURA
prendere confidenza con la
matita, imparare a gestirla con
scioltezza
QUANDO e COME
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A partire dall’età della Scuola Materna
Aiutando il bambino a sviluppare:
percezione di sé e dei propri ritmi
Corrette posture
Movimento sciolto, rotazione del polso…
Corretta impugnatura
Direzionalità del gesto
Effettuando uno screening sulle abilità di base
Con laboratori grafomotori dall’aspetto ludico ma
soprattutto Educativo.
IL RITMO
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-
La scrittura o il disegno armonici manifestano un “Buon
Ritmo”:
Progressione verso destra fluida
Buona gestione dello spazio
Movimento con buon equilibrio tra tensione ed allentamento
Tratto nutrito ma lineare e netto con omogeneità di pressione.
Armonia di forme e proporzioni.
Lavoriamo sul Ritmo
Lavoro sulla respirazione
 – Mi ascolto respirare
 – Mi lascio cullare dalla mia respirazione
 – Gioco con la mia respirazione
 – Traccio respirando : salgo inspirando, scendo
 espirando.
Posture
Si scrive con il corpo: occorre trovare
il proprio baricentro per agevolare l’atto scrittorio
- Fare prendere consapevolezza di sé, del proprio corpo
(esercizi di rilassamento) e dell’arto scrivente
- Verificare l’Appoggio dei piedi a terra leggermente
divaricati, l’appoggio di entrambe i gomiti sul banco, la
posizione eretta della schiena e della testa.
- Insegnare lo “scivolamento”sul foglio del braccio che
segue il movimento della mano.
Tipologie di posture
IMPUGNATURA
 L’impugnatura corretta e funzionale è a presa a pinza
superiore
IMPUGNATURA
 Correggere le impugnature scorrette prima
dell’ingresso all’elementare
SCIOLTEZZA DI MOVIMENTO
 Grandi
tracciati lineari, curvilinei…
 Pregrafismi…
 Percorsi
-
Su diverse superfici
In verticale (fogli/pannelli a muro, lavagne)
Su foglio (in tempi successivi)
Direzionalità del Gesto
 Percorsi semplici e giochi psicomotori con direzioni
guidate.
 Medesimi percorsi con riferimenti cromatici e
coloritura di binari.
 accertare la corretta direzionalità
da sinistra verso destra,
dall’alto verso il basso
la lateralita’ e
il mancinismo
 Verificare la corrispondenza della
lateralità manuale con la lateralizzazione di fondo e
con le lateralità periferiche occhio-orecchio-piede
 In caso di ambidestrismo aiutare la scelta della mano
dominante in modo ponderato
 Educare alla scrittura sottorigo per evitare
- Scrittura “spazzino”, la mano passa sopra a ciò che ha
scritto
- Torsioni del polso
SCHALETTA VALUTATIVA:
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Postura corretta e ben mantenuta
Posizione anomala della testa
Sincinesie buccali
Inclinazione del foglio
Si muove per direzionare la traccia grafica
Spalla eccessivamente contratta/elevata
Gomito sollevato o attaccato al tronco
Polso sollevato
Torsione del polso
Mano in appoggio su foglio
Impugnatura corretta
Dolore alla mano e/o arto superiore
Abilità distintive figure/lettere speculari
Opposizione pollice-indice…
Moricità fine: movimento dita e poso
Gestualità fluida e continua
Controllo del Movimento
Abilità di copiatura figure
Abilità nel colorare
Copiatura parole stampatello
Costruzione economica dell’icona grafica
Tratto tremolante
Tratto con pressione adeguata
Gesto speculare
Velocità esecutiva
precoce affaticabilità
Accuratezza esecutiva
Rispetto di margini e contorni
Disposizione spaziale
Percezione schema corporeo
Abilità percettive figura-sfondo
Abilità d’inseguimento visivo
Abilità riproduttive figure/lettere spec.
Prerequisiti e concetti topologici
Abilità ritmiche / ritmo-suono-segno
Capacità di attenzione
Capacità di concentrazione
Insicurezza emotiva/esecutiva
Incertezza/ambidestrismo
RIEDUCAZIONE
del GESTO GRAFICO
quando già è presente il disturbo
SCIOGLIAMO I NODI
RENDIAMO FLUIDA LA
GESTUALITA’ GRAFICA
Il Setting
SPAZIO - AMBIENTE

Illuminazione adeguata, luce centrale e luce a lato
 Banco e sedia a “misura del bambino” ( o regolabili in altezza o con ausilio di
sgabello )
 lavagna (o possibilità di scrittura verticale su pannelli/fogli a muro)
 eventuali lavagne di sabbia e di acqua.
 poltrona per il rilassamento
VALUTAZIONI
PRELIMINARI
 Anamnesi attenta ed approfondita
 Attento esame delle difficoltà grafiche (disegni dei tre anni di asilo,
quaderni scolastici, diario ….)
 Esami paralleli (lateralità, abilità visuo-percettive, percezione
schema corporeo, prassie grosso motorie e motricità fine,
impugnature, postura,…)
 Individuazione della problematica: disgrafia, livello grafomotorio
non adeguato all’età, difficoltà a monte riflesse nella grafia.
 Scala D di Ajuriaguerra (scala BHK)
 Elaborazione di un piano di lavoro mirato al soggetto strutturato su
diverse fasi d’intervento
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ANAMNESI
Data:
NOME: COGNOME:
DATA DI NASCITA
INDIRIZZO:
TELEFONO:
CLASSE FREQUENTATA: presso SCUOLA:
COMPOSIZIONE FAMIGLIA:
ETA’ DEI FRATELLI:
PROFESSIONE DEI GENITORI:
RAPPORTO CON I GENITORI:
RAPPORTO CON I FRATELLI:
Annotazioni:Parto:
naturale
cesareo
Punteggio Apgar Particolari problemi:
Ritmo sonno-veglia: dormiva tranquillo ? si svegliava spesso?
piangeva molto?
Dentizione:
a che età? particolari problemi?
Deambulazione: ha gattonato? a che età ha cominciato a camminare? inciampava? cadeva spesso?
Controllo sfinterico: a che età ha usato il vasino? particolari problemi?
Linguaggio:
a che età ha pronunciato le prime parole?
Grafismo:
a che età ha iniziato a scarabocchiare?
disegnava volentieri?
Scuola:
S.M.
a che età è entrato alla scuola materna?
come è stato l’ingresso?
rapporto con la maestra:
rapporto con i compagni: S.E.
come è stato l’ingresso alle elementari?
rapporto con gli insegnanti:
rapporto con i compagni: S.M
come ha vissuto il cambiamento
curricolare?
rapporto con gli insegnanti:
rapporto con i compagni:
Sport e passatempi preferiti:
Malattie particolari: Ha fatto visite specialistiche? Psicologo Neurologo Oculista Altro
Materie scolastiche preferite?
Attualmente disegna volentieri Quale mano usa per scrivere? Ha sempre utilizzato la stessa mano anche da
piccolo?
Quando sono cominciate le difficoltà? Quando le difficoltà di scrittura? Cosa pensa la mamma della sua
scrittura? Cosa pensa il papà della sua scrittura?
Annotazioni Particolari
Protocollo di valutazione lateralità
Rieducare sempre l‘impugnatura?
SI!
Cominciamo da qui!
Anche se il bambino è già alla scuola
elementare
Per alleviare le tensione
Per eliminare la rigidità, le marcate pressioni sul
mezzo scrivente e sul foglio
Per evitare dolori fisici: crampi, calli ecc…
Per sciogliere la motricità fine delle dita.
Estensione del polso
30
31
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Inclinazione laterale del polso
34
Circonduzione del polso
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Pronosupinazione (“le marionette”)
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Flessione totale (pugno) con pollice fuori o dentro
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“Graffi del gatto”
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Estensione delle singole dita
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Abduzione e adduzione dita
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Estensione
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Opposizione (“gli uccellini”)
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“Lancio delle palline”
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“Il pianoforte”
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“Vieni !”
49
Tracciati Scivolati
RECUPERO
DELL’ARMONIA
SPAZIO-FORMAMOVIMENTO-RITMO
Recuperiamo ed automatizziamo
* l’occupazione delle 4 zone spaziali in un solo
gesto: il cerchio
* la continuità del gesto e di ritmo lineare
* La scioltezza del movimento
* La semplicità delle forme corsive
Recuperiamo l’armonia con noi stessi
e con carta e penna
Tracciati Scivolati e
Rilassamento del gesto grafico
Manica alzata e braccio scoperto
Buona percezione e rilassamento del braccio
Completo appoggio dei due gomiti
Movimento a “scivolo” sul foglio
Braccio che segue la mano
Prendere consapevolezza
della sensazione e del
fruscio prodotti dallo
scorrimento del braccio sul
foglio
Tracciati scivolati
Lavorare sulle forme
 La Curva
 La Retta
 L’ Occhiello
 L’ Asola
 L’ Angolo
Progressione dei tracciati
scivolati
Per andare
 Dal più semplice
 Al più complesso
 Dalle forme
 Alle lettere
 Alle parole
TRACCIATI di GRANDE
PROGRESSIONE
 tracciati di grande
progressione
Muove tutto il braccio e
potenziamo il ruolo della spalla!
Acquarelli e Arabeschi
 potenziamo la presa del mezzo scrivente e l’impugnatura a


-
-
pinza superiore con l’uso del pennello in posizione in piedi
partendo da in alto a destra sviluppiamo un tracciato continuo,
mosso ed ondulato fino ad esaurimento colore, ripetiamo il
gesto con almeno tre colori,
In osservanza di:
punto di inizio
Direzionalità
Gestione del foglio
Occupazione delle 4 zone
Tecniche Scrittografiche
* Recuperiamo una gestione armonica dello spazio:
•Potenziamo insieme piccola e grande progressione con l’uso creativo di forme
pregrafiche e spaziamo
sulla superficie foglio.
Il controllo del Gesto
 Le macchie e il quadrillage
DISGRAFIA DISRITMIA e
ARITMIA
 LA DISGRAFIA è sinonimo di “scrittura malata”,
priva delle sue funzioni perché ha perso la linfa vitale.
 La difficoltà grafomotoria non lascia emergere il
ritmo personale, la riduce ad un tracciato quasi
“anonimo” in cui lo stesso scrivente non si ritrova: è
aritmica, priva di ritmo proprio, o disritmica,
pervasa da ritmi altalenanti in modo discontinuo e
irregolare.
RITROVIAMO IL RITMO
Spesso il ritmo della scrittura alterato influisce negativamente
sulla fluidità del gesto.
Si può dunque riscontrare:
velocità eccessiva o estrema lentezza
mano che esegue i movimenti a scatti
frequenti interruzioni
legature monotone.
Armonia del Ritmo grafico e piccola
progressione
1
1
1
2
2
3
2
3
PICCOLA PROGRESSIONE
Forme pregrafiche ripetute a brevi intervalli
• Movimento a perno sul gomito
accompagnato da movimento digitale
 Stacco – Ripresa con spostamento del gomito:
controllo dell’avvio e dello stop del movimento
I RISULTATI
DELLA
RIEDUCAZIONE
il caso di MAURO
 Mauro giunge in osservazione in quinta elementare, con buoni
profitti scolastici e diagnosi di disgrafia e disortografia,
 Ha qualche difficoltà anche con il linguaggio per la presenza di
alcune dislalie
 La scrittura è per lui molto difficoltosa: è rigido e lento. Prima
della diagnosi non riusciva a terminare i lavori di copiatura dalla
lavagna, a consegnare le verifiche in tempo.
 I compagni lo deridevano, nonostante il carattere paziente,
ciclicamente cadeva in situazioni di sconforto.

Cosa stava succedendo all’autostima di
Mauro?
 Cosa si aspettavano lui ed i genitori ?
PRIMA DELLA
RIEDUCAZIONE
DOPO
LA RIEDUCAZIONE
IL CASO DI
MARIO
 Mario aveva 8 anni, frequentava la terza elementare con ottimi
risultati, la mamma era insegnante della scuola materna,
nonostante le sue attenzioni ed i rimproveri degli insegnanti, lui
non riusciva a migliorare la scrittura.
 In questo caso non c’erano diagnosi, si erano invece evidenziate
da subito difficoltà nella lateralità: era mancino nello scrivere e
disegnare ma nella manualità generale usava entrambe le mani,
inoltre l’occhio dominante era il destro.
 Un altro tipo di difficoltà era legato alla distinzione di una figura
dallo sfondo e nell’individuazione delle differenze.

Qual è stata la reazione di Mario? L’Ansia
Postura ed Impugnatura
prima…
PRIMA
PRIMA
DELLA RIEDUCAZIONE
DOPO
LA RIEDUCAZIONE
Postura ed Impugnatura
dopo…
IL CASO DI
ROBERTO
 Roberto aveva 13 anni, frequentava la seconda media con
discreti risultati, la mamma era disperata perché lui era meglio
di ciò che riusciva a scrivere. Non riusciva a migliorare la
scrittura.
 In questo caso c’erano diagnosi multiple,disgrafia, dislessia e
disortografia.
 L’autostima era molto precaria.
PRIMA
DELLA RIEDUCAZIONE
DURANTE
E
DOPO
LA RIEDUCAZIONE
IL CASO DI MATTIA
5 elementare
prima
Dopo la rieducazione
Non si scrive solo con la mano ma
si scrive con il corpo
 Recuperare l’armonia del movimento può aiutare a
ritrovare un proprio ritmo, un proprio equilibrio!
ripristinare l’armonia grafomotoria
e ritrovare il Piacere di Scrivere!
Rieducare sempre nel rispetto
di:
. Intelligenze multiple e quindi delle
predisposizione e dei limiti personali
. Del bambino come individuo con una specifica
volontà e motivazione
. Della gratificazione che il bambino deve ricevere
dalla rieducazione: ritrovare il piacere di
scrivere
. Autostima del bambino,
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Educazione Rieducazione