“Prevenzione Attiva” un progetto Nazionale Rosa D’Ambrosio 14 gennaio 2008 Compiti della Prevenzione Analisi dei rischi per la salute; coordinamento delle attività di sorveglianza degli eventi individuati come prioritari; implementazione di programmi di promozione della salute; attivazione di programmi di formazione/informazione valutazione delle attività; collegamento con altre realtà istituzionali; diffusione delle informazioni. I problemi della prevenzione Risorse ancora inadeguate; disuguaglianze di salute e di servizi; frammentazione degli interventi; stile di lavoro: adempimento invece che “per progetto”; clima culturale non favorevole; conoscenze scientifiche insufficienti; il bisogno di prevenzione non adeguatamente avvertito. Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Intesa Stato Regioni 23 marzo 2005 Comitato di coordinamento Direzione Operativa Gruppo di coordinamento Linee Progettuali Rischi Infettivi Tavoli di lavoro Vaccini e Vaccinazioni Incidenti Stradali Infortuni Incidenti domestici Malattie Croniche: promozione della salute e stili di vita Principi e stile di lavoro 1. Azioni orientate alla prevenzione 2. Guidate dall’evidenza scientifica 3. Trasferimento nella pratica degli interventi efficaci 4. Capacità di sorveglianza e risposta rapida 5. Efficienti modalità di coordinamento 6. Sostegno ai programmi anche nell’attuazione 7. Trasparenza 8. Responsabilità verso le istituzioni e il cittadino 9. Lavoro per progetti Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007: il razionale Rendere omogenei gli interventi di prevenzione primaria e secondaria e di promozione della salute sul territorio nazionale Coordinare gli obiettivi di salute rendendoli maggiormente uniformi Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007: il razionale Offrire uguali opportunità di prevenzione primaria e secondaria Si afferma il principio che la prevenzione è un’arma essenziale per affrontare sul lungo periodo i problemi di salute prioritari del Paese Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007: gli ambiti di azione e gli obiettivi Rischio cardiovascolare • • • • Diffusione carta del rischio cardiovascolare Prevenzione dell’obesità Prevenzione delle complicanze del diabete di tipo II Prevenzione delle recidive degli accidenti cardiovascolari Cancro • Attuazione dello screening per il cancro della mammella • Attuazione dello screening per il cancro della cervice uterina • Attuazione dello screening per il cancro del colon retto Incidenti • Prevenzione degli infortuni sul lavoro • Prevenzione degli incidenti stradali • Prevenzione degli incidenti domestici Malattie prevenibili con vaccino • Costruzione della gestione informatizzata delle anagrafi vaccinali • Miglioramento dell’offerta vaccinale a gruppi di popolazione vulnerabile • Miglioramento della qualità dell’offerta vaccinale Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007: lo sviluppo il CCM ha definito gli indirizzi (linee operative) che guidano le Regioni nella pianificazione le Regioni hanno elaborato i piani per ogni ambito del PNP CCM ha esaminato i Piani Regionali (fattibilità e coerenza) è stato concordato un cronoprogramma progetto esecutivo certificazione da parte del CCM il CCM valuterà progressivamente lo stato di attuazione del cronoprogramma e certificherà il raggiungimento degli adempimenti Il Vantaggio di avere un Piano per la Prevenzione • Coniugare epidemiologia e promozione della salute • Creare la cultura della prevenzione • Costruire reti socio-sanitarie su problemi prioritari • Verificare su ampia scala l’efficacia degli interventi di prevenzione Quale coordinamento per i progetti di Prevenzione Attiva? per una programmazione efficace per adottare un disegno unitario di prevenzione IL MODELLO ORGANIZZATIVO • Creare servizi di riferimento regionali • Lavorare in rete • Formazione dei formatori • Fare ricerca