indagine laureati In occasione del 10° anniversario della collaborazione italo-tedesca a livello universitario, presentata l’indagine conoscitiva sugli ex allievi del corso di laurea in viticoltura ed enologia ALTA FORMAZIONE IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA Terra Trentina La commissione di laurea riunita nella Sala Kessler dell’Istituto Agrario 30 Breve cronistoria ed attuale offerta nell’alta formazione” in viticoltura ed enologia Dal 1874 l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige rappresenta per la viti-enologia internazionale una realtà prestigiosa dove ricerca, formazione e professionalità trovano un equilibrato punto di unione, scambio e crescita reciproca. Un contesto qualificato all’interno del quale è nata l’opportunità di sviluppare l’alta formazione nell’industria agroalimentare e nel settore viticolo ed enologico. È stato così istituito, a partire dal 1996, un corso di diploma universitario denominato, appunto, “Corso di studi superiori in Viticoltura ed Enologia”, per il conseguimento del titolo di enologo, realizzato in collaborazione con la Fachhochschule di Wiesbdaden (sede di Geisenheim). Sono circa un centinaio gli studenti che hanno concluso in questo decennio il percorso di studi universitario. Istituita la Borsa di studio “Karl Bayer” Massimo BertaminiI, Silvia CeschiniII, Walter EccliIII III I II Sezione Istruzione Post Secondaria e Universitaria Ufficio Stampa Ufficio Relazioni Esterne Istituto Agrario di San Michele all’Adige Questa soluzione ha consentito l’organizzazione per ben sei “cicli” di corsi di studi con relativo rilascio del titolo finale di “Diplom-Ingenieur (FH) Weinbau und Önologie”. In base ad una successiva convenzione del marzo 1999, quando la collaborazione venne allargata alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Udine, è stato reso possibile anche il rilascio del titolo di “Diploma Universitario di primo livello nel settore Viticolo ed Enologico” abilitante al titolo di Eno- logo ai sensi della legge della Repubblica Italiana n. 129 del 10/04/91. In seguito al mutato quadro normativo nazionale, che ha visto il passaggio da diploma universitario alla laurea di primo livello, il corso ha assunto la denominazione di “Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia”. L’11 gennaio del 2002 i Rettori delle Università di Udine e di Trento e della Fachhochschule di Wiesbaden, sede staccata di Geisenheim (Germania), non- • • • tamente dalle Università degli Studi di Trento e di Udine. In questo caso il piano degli studi applicato è afferente alla classe 20 (D.M. 4 agosto 2000) delle Lauree in Scienze e Tecnologie Agrarie ed è definito da uno specifico manifesto degli studi. La citata classe di laurea non è attivata presso l’ateneo di Trento e per tale motivo è fondamentale la co-partecipazione dell’Università di Udine Facoltà di Agraria. Le lezioni dei primi quattro semestri (1° anno e 2° anno) sono tenute presso la Facoltà di Ingegneria a Mesiano di Trento, ma diversi corsi, in particolare le lezioni in laboratorio, sono impartiti presso le strutture dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. I corsi del semestre invernale del terzo anno (30 crediti formativi universitari) si tengono presso la Facoltà di Agraria di Udine sede di Cormons. In questo periodo gli studenti si trasferiscono presso tale sede, per poi tornare in Trentino per l’ultimo semestre di studi. È stata, inoltre, mantenuta e potenziata la collaborazione con la Fachhochschule di Wiesbaden, sede di Geisenheim, per il rilascio del doppio titolo italiano e tedesco. Gli studenti interessati sono tenuti alla frequenza di due semestri (l’intero 3° anno) e al superamento di 60 crediti di esami presso tale Fachhochschule. Ogni anno un nutrito gruppo di studenti (710) opta per tale soluzione. Il percorso formativo, che si avvale delle competenze tecnico-scientifiche e didattiche e delle strutture di laboratorio dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, prevede stages aziendali in Italia e all’estero presso qualificate industrie agro-alimentari e vitivinicole. Il corso abilita alla professione di enologo ed il titolo è ri- conosciuto a livello europeo. Il laureato in Viticoltura ed Enologia è in grado di svolgere la direzione e l’amministrazione, nonché la consulenza e l’assistenza tecnica per la coltivazione della vite, la trasformazione dell’uva, l’affinamento, la conservazione, l’imbottigliamento e la commercializzazione dei vini e dei prodotti derivati. L’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, le Università degli Studi di Padova, Verona, Udine e Trento collaborano anche nella laurea magistrale in “Viticoltura, Enologia e Mercati Vitivinicoli”, che consiste in due anni di ulteriore specializzazione oltre la formazione triennale. Il corso è attualmente al quarto ciclo e sta riscuotendo un buon successo. Gli studenti possono frequentare il secondo dei due anni di corso, nonché la tesi di laurea, interamente in Trentino. L’indagine conoscitiva. Specialisti del vino, rapido ingresso nel mercato del lavoro Il quadro occupazionale dei laureati in viticoltura ed enologia è stato tracciato dal presidente dell’Istituto Agrario, Giovanni Gius, nell’ambito della cerimonia per il decennale di collaborazione con la Fachhochschule di Wiesbaden-Geisenheim, che si è svolta lo scorso 28 novembre presso la sala del capitolo dell’ex monastero agostiniano di San Michele all’Adige. I dati emersi sono il frutto di un’indagine, realizzata sui 49 laureati dal 1999 al 2005 che hanno ottenuto il doppio titolo italiano-tedesco. Sono interessanti le informazioni emerse circa i risultati didattici ed occupazionali del corso di laurea finalizzato alla formazione di esperti in coltivazione della vite e produzione del vino, Terra Trentina ché il Presidente dell’Istituto Agrario di San Michele hanno sottoscritto l’atto costitutivo del Consorzio Interuniversitario denominato “Iniziative universitarie nei settori agro-alimentare, vitivinicolo e relative attività industriali”. Le finalità e gli obiettivi di tale Consorzio sono così riassumibili: coordinare le attività di ricerca nei settori delle scienze e delle tecnologie alimentari, delle industrie agroalimentari, in particolare della viticoltura ed enologia; collaborare nella progettazione, nell’attivazione, nell’organizzazione e conduzione delle iniziative didattiche comuni previste dal D.M. 509 del 03.11.1999; promuovere il rilascio di titoli congiunti tra atenei. Il Consorzio ha sede presso l’Istituto Agrario dove è attivata la segreteria amministrativa ed è presieduto dal prof. Aronne Armanini della Facoltà di Ingegneria dell’ateneo trentino A partire dall’anno accademico 2001/2002 è nata una nuova proposta formativa nel settore viticolo ed enologico che si inserisce all’interno del corso di Laurea triennale in Ingegneria delle Industrie Alimentari della Facoltà di Ingegneria di Trento. Gli allievi, al momento dell’iscrizione all’Università (si immatricolano mediamente 50-60 giovani all’anno), formalizzano la stessa al Corso di Laurea in Ingegneria delle Industrie Alimentari e contestualmente scelgono di optare per il manifesto degli studi di Ingegneria delle Industrie Alimentari o per quello di Viticoltura ed Enologia. Nel primo caso, superati gli esami previsti nei sei semestri di corso, conseguono la laurea nella classe 10 di Ingegneria industriale, nel secondo caso la laurea in Viticoltura ed Enologia, rilasciata congiun- 31 indagine laureati attualmente gestito dal citato consorzio interuniversitario. Tre laureati su quattro hanno un’occupazione a tempo indeterminato, il 30 % svolge mansioni direttive e il 50% ricopre una posizione aziendale intermedia. I tempi di attesa tra il conseguimento del titolo e la prima occupazione sono piuttosto brevi. Circa il 60 % ha trovato impiego in meno di un mese ed i rimanenti sono assunti entro l’anno dal termine degli studi. Dall’indagine, condotta in collaborazione con l’Ufficio Statistica della Provincia autonoma di Trento, emerge inoltre che l’86 per cento dei laureati con doppio titolo si è iscritto al corso di studi per interesse alla disciplina e circa la metà dei giovani non proviene da famiglie attive nel settore agricolo. Nello svolgimento delle proprie mansioni, in relazione agli obiettivi del corso di studi, i risultati ottenuti sono decisamente positivi ed incoraggianti. Se poi si analizzano le risposte degli ex allievi relative all’utilità del corso in rapporto alle necessità del mondo del lavoro, si registrano voti alti e medio alti per tutte le varianti proposte: dalle conoscenze teoriche alle competenze operative sugli aspetti qualitativi delle produzioni viticole ed enologiche per passare poi alla capacità di valutare l’impatto ambientale delle tecniche produttive nonché alla capacità di direzione ed anche amministrativa nel settore vitivinicolo. Visto che l’iniziativa consente agli interessati di frequentare parte delle lezioni a Geisenheim (Germania), è interessante constatare che gran parte degli ex allievi afferma di saper utilizzare, nell’ambito specifico di competenza, almeno una lingua europea oltre la madrelingua. Infine va sottolineato l’alto coefficiente di gradimento complessivo nei confronti del corso, fatto questo che rappresenta un motivo di soddisfazione per quanto si è fatto finora ed anche un incoraggiamento a continuare su questa strada per tutti i soggetti attualmente coinvolti nel Consorzio interuniversitario ovvero la Fachhochschule di Wiesbaden-Geisenheim, l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, l’Università degli Studi di Udine (Facoltà di Agraria) e la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento. I festeggiamenti. Dieci anni collaborazione tra San Michele e Geisenheim Presso la Sala del Capitolo dell’ex monastero agostiniano, ac- Gli esiti professionali: “Posizione nella professione” collaborazione coordinata 2% Terra Trentina imprenditore, lavoratore in proprio 7% 32 dirigente 31% operaio 10% impiegato 31% quadro 19% canto ai due presidenti Giovanni Gius e Clemens Klockner, sono intervenuti anche l’assessore provinciale all’agricoltura, commercio e turismo, Tiziano Mellarini, ed i rappresentanti dei due atenei facenti parte del consorzio interuniversitario che gestisce il Corso di laurea in viticoltura ed enologia: Angelo Vianello, preside della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Udine, e Aronne Armanini, professore ordinario dell’Università di Trento nonché presidente del Consorzio. L’assessore Tiziano Mellarini ha sottolineato l’importanza della formazione messa in campo dall’Istituto spiegando che il corso di laurea, come prosecuzione logica e conseguente del diploma di enotecnico, dà l’opportunità alla vitienologia trentina di avere in casa degli specialisti del settore. “Il bilancio di questa esperienza decennale – ha detto il presidente Giovanni Gius- è estremamente positivo e lo dimostrano i dati dell’indagine”. In merito poi all’ipotesi università a San Michele ha sottolineato: “È un obiettivo che cercheremo di perseguire nell’ottica di una complementarietà dell’offerta formativa con l’Università di Trento, del mantenimento e consolidamento delle collaborazioni in essere con i partner del consorzio e del completamento di un percorso iniziato 135 anni or sono che è nel Dna di questa istituzione”. Il professor Armanini, ricordando che dal 2001 ad oggi sono 370 gli iscritti al corso di Ingegneria delle industrie alimentari di cui 278 nell’indirizzo vitivinicolo (corso di laurea in viticoltura ed enologia), ha spiegato che, “al di là di come si evolverà l’Istituto, rimarrà forte la cooperazione scientifica e didattica del consorzio e questo rappresenta il valore aggiunto più impor- tante di questa collaborazione”. Il Presidente della Fachhochschule di Wiesbaden, Clemens Klockner, dopo aver ricordato gli ottimi rapporti esistenti fra i partner che hanno consentito di raggiungere risultati superiori alle attese e per certi versi unici in Europa nel settore dell’alta formazione in viticoltura ed enologia, ha lodato l’impegno delle varie persone che hanno contribuito a raggiungere questi traguardi. E fra queste un particolare spazio è stato ritagliato per l’ex Decano di Geisenheim Karl Bayer, che è stato fin dall’inizio un convinto sostenitore della collaborazione ed in questo senso il vero motore dell’iniziativa. “A testimonianza di questo – ha concluso Klockner – la Fachhochschule di Wiesbaden istituirà, a parti- Il decennale di collaborazione. Da sinistra l’assessore provinciale all’agricoltura, Tiziano Mellarini,il presidente Giovanni Gius, il presidente della Fachhochschule di Wiesbaden, Clemens Klockner re dal 2007, una borsa di studio annuale di 2000 Euro a favore di studenti meritevoli che porterà il nome di Karl Bayer, proprio per onorare l’impegno profuso in questi anni dall’ex Decano”. La cerimonia è stata preceduta da una sessione di laurea e dalla consegna dei diplomi in master in scienze della grappa, corso che si è svolto per iniziativa del Consorzio Interuniversitario dal 24 maggio 2004 al 13 dicembre 2005, fra le sedi di Cormòns e San Michele all’Adige. Qual è il motivo principale per cui ti eri iscritto al corso di studi? 38 per interesse per la disciplina 4 per avere migliori opportunità di lavoro 1 per ottenere il titolo 1 per suggerimenti familiari altro 1 TOTALE 45 Dove sei venuto a conoscenza dell’esistenza del corso? opuscoli e guide quotidiani, periodici attività di orientamento della scuola insegnanti familiari o amici TOTALE 3 6 6 4 26 45 Hai proseguito gli studi dopo il conseguimento di questo titolo? sì no TOTALE Che corso hai frequentato o frequenti? laurea in materie agrarie o ferestali altri corsi in materie agrarie o forestali TOTALE Hai già concluso il corso? sì TOTALE Attuale condizione professionale occupato in cerca di prima occupazione in cerca di nuova occupazione TOTALE Carattere dell’occupazione tempo indeterminato tempo determinato TOTALE 10 35 45 9 1 10 10 10 42 2 1 45 31 11 42 Comparto pubblico 6 privato 36 TOTALE 42 Posizione nella professione dirigente 13 quadro 8 impiegato 13 operaio 4 3 imprenditore, lavoratore in proprio 1 collaborazione coordinata TOTALE 42 nello svolgimento del tuo lavoro hai mansioni di …. consulenza per la trasformazione dell’uva, l’affinamento, la conservazione, l’imbottigliamento e la commercializzazione dei vini e dei prodotti derivati sì 21 no 21 TOTALE 42 consulenza sulla scelta varietale, all’impianto e agli aspetti fitosanitari dei vigneti sì 13 no 29 TOTALE 42 effettuazione di analisi microbiologiche, enochimiche ed organolettiche dei vini e la valutazione dei conseguenti risultati sì no TOTALE 26 16 42 organizzazione aziendale della distribuzione e della commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, compresi gli aspetti di comunicazione e marketing sì no TOTALE svolgi comunque altre mansioni coerenti con la formazione ricevuta? 23 19 42 sì 29 no 13 TOTALE 42 quanto tempo è intercorso tra il conseguimento del titolo e l’inizio della tua prima occupazione? (media in mesi) Totale 0,81 i tuoi genitori sono o erano occupati nel settore agricolo? 1 sì, come dipendenti 19 sì, come conduttori no 25 TOTALE 45 in che misura il corso frequentato ti ha permesso di acquisire (media voto scolastico) … conoscenze teoriche 8,51 capacità di valutare l’impatto ambientale delle tecniche produttive e delle tecnologie 7,53 di trasformazione dei prodotti conoscenze e competenze operative sugli aspetti qualitativi delle produzioni viticole 7,93 ed enologiche conoscenze sui contesti aziendali, economici, gestionali ed organizzativi del 6,78 settore agroalimentare capacità di direzione e amministrazione e 6,73 assistenza tecnica nel settore vitivinicolo adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione 6,60 dell’informazione capacità di utilizzare almeno una 7,04 lingua dell’U. E. nell’ambito specifico di competenza quanto ti ritieni soddisfatto del corso rispetto (media voto scolastico) …. 7,84 strutture e strumenti didattici 8,38 competenza dei docenti 6,91 organizzazione del corso 8,11 attualità dei contenuti del corso 7,36 maggiori opportunità di trovare lavoro opportunità offerte dall’esperienza di 7,62 studio all’estero Qual è complessivamente il tuo 8,02 giudizio sul corso frequentato? (media voto scolastico) Terra Trentina Questionario 33