Attività integrate di Sistema Strumenti organizzativi e gestionali per l'integrazione e per lo sviluppo strategico del Sistema delle Agenzie Luca Marchesi Direttore Operazioni e Vice Direttore Generale ARPA Lombardia Attività integrate di Sistema L’Area D1 – governata e monitorata dal GIV D1, coordinato da ARPA Lombardia – è stata suddivisa in otto linee di attività: • Linea 1 • • • • • • • Linea Linea Linea Linea Linea Linea Linea 2 3 4 5 6 7 8 Ricognizione delle risorse e degli assetti organizzativi e gestionali del sistema (ref. ARPA Lombardia) Livelli Essenziali di Tutela Ambientale (reff. ISPRA – ARPA ER) Scuola permanente di formazione delle Agenzie (ref. ISPRA) Sistemi di Gestione della Qualità (ref. ARPA ER) Strategie di comunicazione (ref. ISPRA, ARPA Piemonte) Educazione orientata alla sostenibilità (reff. ISPRA – ARPA Molise) Ambiente e salute (ref. ARPA Puglia) Sicurezza del lavoro (ref. ARPA Liguria) 2 Attività integrate di Sistema Linea 1 Ricognizione risorse e assetti organizzativi e gestionali del Sistema Linee guida sull’attuazione della Riforma Brunetta (d.lgs. 150/2009) Definizione di un ALBERO DELLA PERFORMANCE come modello di riferimento Seminario sulla misurazione e valutazione della performance nelle Agenzie Ambientali (giugno 2012 Bari) Mappatura delle risorse e delle attività delle Agenzie, che attualizza i rapporti di benchmarking dell’Osservatorio Nazionale sull’Organizzazione e sulla Gestione delle ARPA APPA (ONOG) 3 I PRIMI VENT’ANNI DEL SISTEMA DELLE AGENZIE REGIONALI E DELLE PROVINCE AUTONOME Alcuni approfondimenti sui caratteri organizzativi e gestionali e sulle performance Dott.ssa Sabrina Santagati Direttore Generale Arpacal 5 QUANTI SIAMO? 9.736 addetti ai lavori del sistema agenziale Il personale effettivo che il Sistema mette in campo ogni giorno, sul territorio, nei laboratori e nelle strutture tecniche per la protezione ambientale del Paese (di cui 9.055 personale di ruolo). 1 addetto Agenzie per 6.230 abitanti Un valore che rappresenta solo il 78,5% (ruolo e non) delle dotazioni organiche previste per le singole Agenzie. Il montante complessivo delle dotazioni previste negli atti normativi delle singole Agenzie è pari in totale a 12.270 unità 6 QUANTI SIAMO? SUD NORD non coperte non di ruolo 2% di ruolo 57% 10 % di ruolo 88% non coperte 34% non di ruolo 9% Per la copertura delle Dotazioni Organiche, la situazione è però assai diversa nelle diverse aree geografiche del Paese (al Nord 90% di copertura, al Centro-Sud 65%), mostrando di fatto un «Sistema a due velocità». 7 QUANTI SIAMO? il t0 rappresenta il valore alla data dell’attivazione delle singole agenzie tramite il trasferimento di funzioni e risorse dal SSN I dati 2005 derivano dal 3° Rapporto Benchmarking: Le agenzie ambientali a confronto (ONOG 2006) I dati 2012 sono il frutto dell’ultimo rilevamento realizzato in ambito GIV D1 e AssoArpa 8 IL RAPPORTO DIRIGENZA-COMPARTO comparto + 74% dirigenza - 22% 9 SVILUPPO ORGANIZZATIVO Nel tempo le Direzioni Generali, che in avvio si erano popolate di strutture di staff, hanno iniziato a spogliarsi di personale (-9,3% 2005-2012) Nettamente crescenti le strutture a valenza regionale (+13,4% per nuove competenze) e lievemente quelle amministrative (+2,2%) 70,3% 75,0% 50,0% 62,9% RIPARTIZIONE DEL PERSONALE PER MACRO STRUTTURA DI APPARTENENZA CON CONFRONTO VARIAZIONI PERCENTUALI FRA 2005 e 2012 25,0% 14,4% 5,8% 5,1% 9,5% 8,0% 13,4% 10,6% 0,0% 0,0% ne -25,0% ezi o r Di ra ne e G le D eA i on z ire va ati r t s i ni m m e i on z e r Di a ni c c Te S re ttu u r t li na o i g Re re ttu u r t ia inc v ro li P S % 2005 % 2012 10 IL DATO DEMOGRAFICO Le agenzie non sono propriamente “organizzazioni per vecchi” ma sicuramente per personale professionalmente “maturo”, a causa dell’assetto del Pubblica Amministrazione in questo periodo (no assunzioni, no turn-over): la maggior parte del personale varia dai 40 ai 54 anni In particolare i dirigenti hanno soprattutto fra i 55 ed i 59 anni 11 COSA FACCIAMO? ALCUNI DATI DI SINTESI 99.600 ispezioni - sopralluoghi Registrano un incremento dell'ordine del 16% sul dato 2006 (erano 86.000) 73.600 istruttorie – pareri Anche questa attività è aumentata sia numericamente (+12%, erano 65.000 nel 2006) che per complessità 12 COSA FACCIAMO? ALCUNI DATI DI SINTESI 630.000 campioni analizzati questo il dato complessivo annuo di campioni analizzati attualmente dal sistema a livello nazionale Il numero è raddoppiato rispetto al 2006 (allora erano circa 300.000) 59,6% 40,4% riferiti alle matrici ambientali riferiti a matrici di diretto impatto sulla salute oltre 10.400.000 i parametri rilevati (in media 16,5 parametri per campione esaminato) Attività integrate di Sistema Linea 2 Livelli Essenziali di Tutela Ambientale Tema fondamentale, alla base del dibattito attuale (cfr. d.d.l. Istituzione del Sistema Nazionale di protezione dell’Ambiente) CATALOGO DEI SERVIZI condiviso in AssoArpa e approvato in Consiglio federale Le Agenzie stanno allineando al Catalogo i meccanismi di P&C e di rilevazione dei costi 13 14 Attività integrate di Sistema GLOSSARIO DEI PRINCIPALI TERMINI LEP Il concetti di Livello Essenziali delle Prestazioni è stato inserito nella legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, che ha rivisto il Titolo V della Costituzione della Repubblica Italiana. I LEP definiscono il contenuto minimo essenziale di prestazioni garantite a tutti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, il diritto a ricevere una prestazione da parte della PA funzionale alla tutela di un diritto soggettivo del cittadino, la regolazione degli standard strutturali e qualitativi delle prestazioni LEA Livelli Essenziali di Assistenza riferiti alle prestazioni di assistenza sanitaria garantite dal servizio sanitario nazionale così come normati dal D.P.C.M. del 29/11/2001 (definizione dei livelli essenziali di assistenza) e s.m.i. LETA Livelli Essenziali di Tutela Ambientale (termine coniato dal Sistema Agenziale) Il termine LETA è stato coniato dal Sistema agenziale in analogia con quanto previsto per il Livelli essenziali di assistenza (LEA) del settore sanitario. LEPTA Livelli Essenziali delle Prestazioni Tecniche Ambientali. Costituiscono il parametro di riferimento obbligatorio ( livello minimo omogeneo) per la definizione dei piani di attività delle Agenzie al fine di garantire un’attività omogenea del Sistema nazionale. SERVIZI Output dell'agire in risposta ai bisogni e/o alla domanda per la prevenzione e la tutela ambientale. Assumono un valore e generano livelli di soddisfazione. I servizi, in prevalenza presentano intangibilità fisica e attengono alla sfera della conoscenza e dell'azione di salvaguardia e tutela delle componenti ambientali. PRODOTTI Possono essere visionati/provati prima della fruizione e dar luogo anche ad elementi di conoscenza immagazzinati (in banche dati). Fisicamente strutturati (p.es. relazioni, studi, report, documenti) sono più facilmente riferibili a transazioni (costo-valore del prodotto fisico generato). Attengono sia alla sfera della conoscenza, che a quella della documentazione/progettazione e certificazione/verifica, e sono principalmente caratterizzati dalla risposta che forniscono per problematiche specifiche. PRESTAZIONI Modalità, tipologie, contenuti delle azioni che danno luogo all'erogazione dei servizi ed alla realizzazione dei prodotti (rappresentando di fatto il come si assicura l'erogazione del servizio/prodotto). Consentono di esprimerne dimensione numerica e qualificazione operativa (per tipo e frequenza delle singole attività). ATTIVITÀ Azioni, comunicazioni o elementi necessari ad assicurare il completamento di una prestazione. Identificano le unità elementari utilizzabili per il controllo di gestione. 15 Attività integrate di Sistema Servizi/Prodotti e Prestazioni erogate dal S.A I Servizi/Prodotti identificano le famiglie di output che le Agenzie realizzano a favore dei clienti/utenti (esterni ed interni al S.A.), mentre le Prestazioni fanno riferimento al processo di realizzazione degli output (tipologia e qualità) ed al dimensionamento dell’output medesimo (numero e quantità); la prestazione è a sua volta la risultante della composizione di singole fasi operative (le attività). Per il S.A. il posizionamento degli output tra servizio o prodotto risulta variabile, quale esempio si può citare l’output del Monitoraggio di una matrice ambientale: è un prodotto quindi tangibile (report, pubblicazioni, bollettini,….) o un servizio quindi intangibile (conoscenza). Sicuramente non è possibile escludere una delle due componenti, inoltre sulla base della definizione presente in letteratura e della realtà riscontrabile nelle Agenzie ambientali, non è utile creare una distinzione tra i due termini; pertanto si utilizza il termine Servizi quale sinonimo anche di prodotti. Definiti quindi il Servizio come categorizzazione degli output e la Prestazione come quali-quantificazione del processo produttivo del S.A., si adotta la seguente gerarchia: Servizio Prestazioni Attività Dove le Attività costituiscono le singole fasi operative che caratterizzano la realizzazione della Prestazione Si è quindi giunti alla caratterizzazione e classificazione dei dati rilevati sui servizi erogati dal S.A. con formulazione di una proposta del "Catalogo dei servizi erogati dal Sistema Agenziale" sviluppandone l’associazione con le funzioni indicate dal PdL sulla Riforma del Sistema agenziale della Commissione Ambiente della Camera del 17/07/2012 (art. 3 Funzioni del sistema nazionale), giungendo come prodotto finale alla loro aggregazione/collocazione in tre macrocategorie di Servizi: Servizi Lepta (Istituzionali obbligatori, essenziali per il "processo LETA" ed esclusivi delle Agenzie) Servizi a definizione regionale (Istituzionali non obbligatori per i Lepta e non esclusivi delle Agenzie) Servizi aggiuntivi (non obbligatori: erogati su tariffa o a costo industriale) 16 Attività integrate di Sistema Linea 2 Livelli Essenziali Prestazioni Tecniche Ambientali Il tema è ora definire, per ogni Servizio: INDICATORI che rapportino l’attività da svolgere alle pressioni territoriali ed ambientali COSTI STANDARD cui commisurare i finanziamenti Altra sviluppo fondamentale è l’allineamento con i Sistemi di Misurazione e Valutazione della Performance, per consentire: Benchmarking prestazionale tra Agenzie Analisi della Performance di Sistema Per questo è fondamentale istituzionalizzare il benchmarking (cfr. ddl Realacci / Bratti / De Rosa) 17 18 COSA FACCIAMO? È possibile impiegare le tecniche di indagine ONOG 2006, analizzare in dettaglio svariati dati di attività 2012 delle Agenzie, correlandoli con la pressione ambientale sul territorio IPT (INDICE DI PRESSIONE TERRITORIALE) Un indice calcolato sulla base dei valori dei determinanti la pressione ambientale condivisi nel 3° Rapporto Benchmarking Esprime un valore sintetico della potenziale domanda di prevenzione, monitoraggio e controllo generata verso le Agenzie dalle componenti socio-economiche, antropico–produttive ed ambientali che caratterizzano i rispettivi territori con riferimento alla dimensione nazionale. Rappresenta un dato di riferimento cui può essere ricondotta la lettura dell'attività svolta dal S.A. 19 ORGANICI Confrontoterritoriale personale(Ispezioni+Pareri) in servizio e IPT Controllo 1.200 30.000 N° totale prestazioni N° Unità di personale Indici di Correlazione = 0,88 p.in serv.; 0,86 D.O. 1.000 Indice di Correlazione = 0,91 25.000 800 20.000 600 15.000 400 10.000 200 5.000 0 0 0,0 0 2,0 20 4,0 40 Indicepressione di pressione territoriale **Indice territoriale in %le su tot. nazionale 60 6,0 80 8,0 100 Valori IPT IPT in %le* Valori 10,0 120 12,0 140 14,0 160 16,0 180 Personale in servizio dotazione organica 20 CONTROLLI Controllo (ispezioni+pareri) / Totale Unità produttive Ateco (C,D,E) 35.000 Indice di Correlazione = 0,88 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 N° Unità attive produttive 10 0. 00 0 0 90 .0 0 0 80 .0 0 0 70 .0 0 0 60 .0 0 0 50 .0 0 0 40 .0 0 0 30 .0 0 0 20 .0 0 10 .0 0 0 - N° totale Prestazioni 30.000 21 MONITORAGGI Relazione Punti monitoraggio QA e IPT normalizzato su universo di 17 Agenzie 180 N postaz.ni fisse e mobili gestite x Monit. Qualità Aria 160 Indice di Correlazione = 0,89 140 120 100 80 60 40 20 0 0 20 40 60 80 100 Valori IPT 120 140 160 180 Attività integrate di Sistema Linea 3 Scuola permanente di formazione È stato completato il Rapporto Tecnico “Analisi del quadro normativo con evidenziazione dei vincoli e delle opportunità” relativo alle attività di formazione permanente per lo sviluppo di percorsi di interesse trasversale ad ISPRA e al Sistema Agenziale. Attualmente in fase di sviluppo è la ricognizione delle attività formative già realizzate da ISPRA e dal Sistema. Di futura compilazione il documento che definisce programmazione e l’attuazione dei corsi formativi. i criteri per la • Un’attività strategica di riprendere e sviluppare • Integrare iniziative già in corso 22 Attività integrate di Sistema Linea 4 Sistemi di Gestione della Qualità Una delle linee di attività più prolifiche Approvazioni del Consiglio Federale: Regolamento sugli audit interni interagenziali e il modello questionario informativo Auditor interni Regolamento Tecnico ACCREDIA “Prescrizioni per l’accreditamento con campo di accreditamento flessibile” Prese d’atto del Consiglio Federale: Tabella di correlazione norme ISO 9001 – ISO 14001 – OHSAS 18001 – ISO/IEC 17025 Schema documentazione del Sistema di Gestione Integrato Documento “Le responsabilità nell’ambito del Sistema di Gestione Integrato” Domani intervento approndito di Patrizia Ammazzalorso (ARPAM) 23 Attività integrate di Sistema Linea 5 Strategie di comunicazione Logo del Sistema Agenziale utilizzato per la prima volta sulla copertina del “Rapporto Aree Urbane” edizione 2012 ed è prevista una sempre più ampia condivisione tra ISPRA e le Agenzie in fase di preparazione dei documenti secondo un piano strategico di comunicazione. 24 Attività integrate di Sistema 25 Attività integrate di Sistema Linea 6 Educazione Orientata alla Sostenibilità Attività riassegnata al CTP 26 Attività integrate di Sistema Linea 7 Ambiente e salute Ricognizione di proposte formative interagenziali su tematiche di A&S, su relazione con il Sistema Sanitario Regionale e sulle metodologie utilizzate per la stesura di Valutazioni Integrate Ambientali e Sanitarie Nel dicembre 2011, a Roma, durante il Convegno nazionale “Salute e ambiente in Italia”, è stato presentato l’intervento “Esposizione della popolazione ad inquinanti di origine industriale”, sui temi della valutazione dell’esposizione e dell’impatto sanitario da cui si è aperto un dibattito sulla necessità di affrontare tali aspetti in modo multidisciplinare e integrato Il progetto EpiAir 2 – che coinvolge la maggior parte delle Agenzie italiane ed è finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute – prosegue l’attività di sorveglianza epidemiologica sugli effetti a breve termine dell’inquinamento atmosferico; in tale ambito si è conclusa la fase di raccolta dei dati sanitari ed ambientali relativi alle città partecipanti. Side Event della Conferenza Nazionale SNPA a Brindisi 27 Attività integrate di Sistema Linea 8 Sicurezza del lavoro Approvazioni del Consiglio Federale: Linee guida per la valutazione del rischio da esposizione ad agenti chimici pericolosi ed ad agenti cancerogeni e mutageni; Opuscoli informativi in materia di sicurezza sul lavoro; Buone prassi per la tutela della salute e della sicurezza degli operatori del Sistema Agenziale impegnati nelle emergenze di origine naturale ed antropica; Criteri ed indirizzi per la tutela della salute e della sicurezza in tema di valutazione del Rischio Biologico nelle attività istituzionali delle AA; Buone Prassi per lo svolgimento in sicurezza delle attività subacquee di ISPRA e delle AA. Presa d’atto del Consiglio Federale: Regolamento di gestione ed Elenco Formatori del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente. Sono in fase di conclusione: Documento di lavoro per la valutazione del rischio incendio e del rischio di atmosfere esplosive nelle AA; Documento di lavoro per la ristrutturazione/costruzione dei laboratori nelle AA; Documento di lavoro per il rischio amianto nelle AA. 28 Attività integrate di Sistema La costruzione continua del Sistema Il nuovo Piano triennale è l’occasione per riprendere e rilanciare i lavori per la costruzione ulteriore del Sistema … grazie per l’attenzione! 29