Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia
ISTITUTO COMPRENSIVO “Gianni RODARI”
74019 Palagiano (TA) - Viale Bachelet n. 2; tel. 099/8841796 - fax 099/8880119
e-mail: [email protected]; Sito Web: www.circolodidatticorodari.gov.it
PEC: [email protected]
P
O
F
iano
fferta
ormativa
Dirigente Scolastico
Prof. Preneste ANZOLIN
Anno Scolastico 2015/2016
UN ARTICOLATO PROGETTO PEDAGOGICO PER
REALIZZARE UNA SCUOLA DI TUTTI E PER TUTTI
FONDATA SULLE BUONE RELAZIONI
Istituto aderente alla Rete di
Scuole della provincia jonica per l'Unicef
1
INDICE
CONTESTO OPERATIVO
Chi siamo e dove siamo
Eventi significativi della storia della scuola
Contesto territoriale
Organigramma della struttura scolastica
Gruppi, commissioni e referenze
Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa
Addetti alla sicurezza
Cos’è il P.O.F.?
Schema del P.O.F.
Pag.4
Pag.9
Pag.10
Pag.12
Pag.15
Pag.19
Pag.20
Pag.21
Pag.23
LE SCELTE EDUCATIVE E IL PERCORSO FORMATIVO
I principi ispiratori fondamentali
I bisogni educativi della società contemporanea
I bisogni formativi
Finalità del percorso formativo
Diversità e integrazione
Pag.25
Pag.22
Pag.28
Pag.28
Pag.31
LE SCELTE CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI
Il curricolo
Il curricolo verticale
L a continuità didattica
I curricoli
Il curricolo esplicito ed implicito
Il curricolo materiale ed integrato
Le scelte organizzative
Il Curricolo d’Istituto
Utilizzo della contemporaneità nella suola primaria
Le visite guidate
Orientamento scolastico
Pag.32
Pag.32
Pag.33
Pag.35
Pag.35
Pag.37
Pag.39
Pag.40
Pag.42
Pag.42
Pag.43
LA SCUOLA AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Didattica “intenzionale” e “consapevole”
Le scelte metodologiche
Gli strumenti didattici
Pag.44
Pag.44
Pag.45
LE SCELTE DI SUPPORTO ALLA QUALITÀ DELL’OFFERTA FORMATIVA
La formazione e l’aggiornamento dei docenti
La collegialità
I rapporti con le famiglie
La valutazione
L’autovalutazione d’Istituto
Programma CAF & Education
Amministrazioni locali e servizi socio-sanitari
Pag.47
Pag.48
Pag.48
Pag.49
Pag.52
Pag.53
Pag.54
INFORMAZIONI GENERALI
Pag. 57
2
“… il reciproco amore fra chi apprende
e chi insegna è il primo e più importante
gradino verso la conoscenza …”
Erasmo da Rotterdam
PRESENTAZIONE
Il Piano dell’Offerta Formativa è “il documento fondamentale
dell’identità culturale e progettuale” del nostro Istituto;
pertanto dichiara le linee guida e le scelte della progettazione curricolare,
extra-curricolare, educativa ed organizzativa.
Esso indica la volontà di rispondere a precisi bisogni formativi,
di valorizzare le risorse umane e professionali della Scuola,
attraverso un rapporto costruttivo e collaborativo con le Famiglie,
gli Enti Locali, le Agenzie educative e le Associazioni presenti sul Territorio.
E attraverso questa sinergia, favorire lo sviluppo
armonico ed integrale di ciascun alunno, uomo e cittadino del domani.
3
CONTESTO OPERATIVO
CHI SIAMO E DOVE SIAMO
L’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” nasce il 1 settembre 2012 e
attualmente comprende tre plessi:
Alunni, sezioni, insegnanti e personale A.T.A.
SCUOLA
DELL’INFANZIA
“WALT DISNEY”
Via Monteverdi
Tel. 099 8841098
Gli alunni iscritti sono 149 suddivisi in:
3 sezioni a Tempo Normale
3 sezioni a Tempo Ridotto.
Vi lavorano 12 insegnanti, di cui 9 di insegnamento
comune, , 2 di sostegno e 1 di religione cattolica, e
2 collaboratori scolastici
Orari:
Gli alunni delle sezioni a Tempo Normale
frequentano 40 ore settimanali, dal Lunedì al
Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 16,00.
Gli alunni delle sezioni a Tempo Ridotto
frequentano per 25 ore settimanali, dal Lunedì al
Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 13,00 .
Dall’A.S. 2007/08 è attiva anche una “Sezione
Primavera” che accoglie 20 bambine e bambini di
età compresa tra 24 e 36 mesi.
Risorse strutturali:
La scuola dispone di:
 un ampio salone per le attività comuni
 una sala mensa
 di 8 aule, di cui 7 adibite a sezioni
 un spazio per l'educazione motoria
 di vari ripostigli
 due ampi bagni per i bambini, ed uno per
disabili
 2 bagni per i docenti
 ampi spazi esterni.
Responsabile del plesso:
ins. Vittoria Benvenuti
4
INFANZIA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
E
SCUOLA PRIMARIA
“Gianni RODARI”
Via Bachelet, 2
Tel. 099 8841796
Fax 099 8880119
Alunni, sezioni, insegnanti e personale A.T.A.
Gli alunni iscritti sono 166 suddivisi in 4 sezioni a
Tempo Normale e 3 sezioni a Tempo Ridotto.
Gli insegnanti che vi lavorano sono 18, di cui 14
di insegnamento comune, 3 di sostegno e 1 di religione.
2 i collaboratori scolastici.
Orari:
Gli alunni delle sezioni a Tempo Normale frequentano
40 ore settimanali, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore
8,00 alle ore 16,00.
Gli alunni delle sezioni a Tempo Ridotto frequentano
per 25 ore settimanali, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore
8,00 alle ore 13,00 .
Dall’A.S. 2007/08
è attiva anche
una “Sezione
Primavera” che accoglie 20 bambine e bambini di età
compresa tra 24 e 36 mesi.
Risorse strutturali:
La scuola dispone:
 di 8 aule adibite a sezioni,
 di 2 bagni per i bambini,
 di una palestra
 di una cucina ed una sala mensa
 ampi spazi esterni.
Responsabile del plesso:
Ins. Maria Carmela Montenegro
PRIMARIA
Alunni, sezioni, insegnanti e personale A.T.A.
Gli alunni iscritti sono 415 suddivisi in 10 classi a
Tempo Pieno e 10 a Tempo normale.
Oltre a 3 collaboratori scolastici, vi lavorano
41
insegnanti, di cui 6 di sostegno, 2 di lingua inglese e 2
di religione cattolica.
Orari:
Gli alunni delle sezioni a Tempo Pieno frequentano 40
ore settimanali, dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 8,15
alle ore 16,15.
Gli alunni delle sezioni a Tempo normale frequentano
per 30 ore settimanali, dal Lunedì al Sabato, dalle ore
8,15 alle ore 13,15.
Risorse strutturali:
La scuola, articolata in 4 padiglioni, dispone di:
 20 aule
 servizi di cucina e mensa
 un ampio auditorium
 palestra
 laboratorio multimediale ,
 laboratorio linguistico
 laboratorio scientifico
 laboratorio musicale
 biblioteca
 di aula per le attività di sostegno,
 5Presidenza ed uffici amministrativi
 ampi spazi esterni.
Responsabile del plesso: ins. Rocca Gentile
SCUOLA
SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
“Gianni RODARI”
Alunni, sezioni, insegnanti e personale A.T.A.:
Gli alunni iscritti sono 211.
Gli insegnanti che vi lavorano sono 25, di cui 21
disciplinari, 3 di sostegno e 2 di religione cattolica.
I collaboratori presenti sono 3.
C.so Lenne 138
Tel. 099 8882549
Orari:
Gli alunni frequentano 30 ore settimanali dal Lunedì
al Sabato dalle ore 8,15 alle ore 13,15.
Risorse strutturali:
La scuola, suddivisa in due padiglioni, dispone di:
 10 aule
 4 bagni per gli alunni
 1 bagno per i docenti
 2 ripostigli
 palestra
 campo di basket/volley all’aperto
 laboratorio multimediale
 laboratorio scientifico
 laboratorio musicale
 aula docenti
 ampi spazi esterni.
Responsabile del plesso:
prof.ssa Isabella Addabbo
6
Il DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Preneste Anzolin,
DIREZIONE SCOLASTICA
UFFICI AMMINISTRATIVI
SCUOLA
dell’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
GIANNI
RODARI
WALT
DISNEY
GIANNI
RODARI
SEZIONI 7:
SEZIONI 7:
CLASSI 20:
4 a T. Normale
3 a T. Ridotto
3 a T. Normale
3 a T. Ridotto
10 a T. Pieno
10 a T. Normale
Alunni: 166
Docenti: 18
Alunni: 149
Docenti: 12
Alunni: 415
Docenti: 41
SCUOLA
SECONDARIA
DI 1° GRADO
GIANNI
RODARI
CLASSI 10:
4 prime
3 seconde
3 terze
Alunni: 211
Docenti: 25
4
7
Nei grafici sottostanti sono riportati i dati riguardanti i tre ordini di
scuola in riferimento alla popolazione scolastica e ai docenti in servizio
negli ultimi tre anni.
POPOLAZIONE SCOLASTICA
a.s. 2014/15
Sc.Sec.1°
Sc.Infanzia
Sc.Primaria
a.s. 2013/14
a.s. 2012/13
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
DOCENTI IN SERVIZIO
a.s. 2014/15
Sc. Sec. 1°
Sc.Infanzia
a.s. 2013/14
Sc. Primaria
a.s. 2012/13
0
10
20
30
8
40
50
Eventi. significativi della storia della scuola
La scuola elementare di Palagiano, fino all'anno scolastico 1956/57, è stata parte, di
Direzioni Didattiche viciniori; solo nell'anno scolastico 1957/58 è stata istituita la Direzione
Didattica di Palagiano.
Il 28 ottobre1938 fu inaugurato l'edificio scolastico, che oggi ospita la sede di scuola primaria,
dell’Istituto Comprensivo “ Giovanni XXIII”, ubicato in Viale Stazione. Si trattò di una grande
conquista per la scuola elementare di Palagiano dal momento che, fino ad allora, le lezioni si
erano tenute in locali di fortuna inadeguati allo scopo.
L'edificio, provvisto di aule ampie, presentava la classica forma a ferro di cavallo con un ampio
spazio centrale usato per le marce fasciste. L'edificio era posto alla estrema periferia del centro
abitato e si presentava isolato e circondato dal verde della campagna. Ad esso non fu data alcuna
denominazione, ma ogni aula portava il nome di un caduto della guerra d'Africa.
Nel 1984 fu realizzato il nuovo edificio nel quartiere Bachelet (P.E.E.P.) che ospitava un plesso di
scuola primaria e uno di scuola dell’infanzia. Negli anni, sono stati realizzati gli edifici che
ospitano i plessi di Scuola dell’ Infanzia “Don Bosco” e “ Walt Disney”.
Nel corso degli anni, i vari plessi sono stati sottoposti a lavori di adeguamento nel rispetto della
vigente legislazione in materia d'igiene, sicurezza e agibilità. Tuttavia rimangono ancora interventi
da effettuare per completare la piena osservanza del D.Lgs n° 81/2008.
A partire dal 1 settembre 2009, in seguito a deliberazione della Giunta Regionale n 2596 del
23/12/2008 avente come oggetto il “Piano regionale di riordino della rete delle istituzioni
scolastiche per l’anno scolastico 2009/2010”, l’originario Circolo Didattico “Giovanni XXIII” di
Palagiano è stato sdoppiato in due distinti Circoli Didattici: Il primo costituito dal Circolo Didattico
“Giovanni XXIII” (plesso di scuola primaria “Giovanni XXIII” e scuola dell’infanzia “Don Bosco”);
il secondo composto dal Circolo Didattico “Gianni Rodari” (plesso di scuola primaria “Gianni
Rodari” , scuole dell’infanzia “Gianni Rodari” e “Walt Disney”). Dall’anno scolastico 2012/2013 , a
seguito della delibera della Giunta Regionale n° 2410 del 02/11/2011, in applicazione della legge
n°111 del 15/07/2011 relativa alla razionalizzazione della rete scolastica, i due Circoli Didattici
presenti sul territorio sono diventati Istituti Comprensivi arricchendosi della presenza di classi di
scuola secondaria di primo grado.
Il nostro Istituto, nonostante l’istituzione della Scuola Secondaria di 1° “a crescere” , conta oggi
ben dieci classi: quattro di prima , tre di seconda e tre di terza ubicate nei locali del plesso sito in
Corso Lenne, e un tempo di appartenenza della Scuola Media “Papa Giovanni XXII”.
9
CONTESTO TERRITORIALE
PALAGIANO
Palagiano è una cittadina di 15.800 abitanti situata in una fertilissima pianura con un'estensione di
69,15 Kmq. Si affaccia sul Mar Ionio con una costa di 7 Km impreziosita da una pineta di Pinus
Halepensis su duna sabbiosa, che è anche un’importante Area Protetta.
ll territorio pianeggiante e in gran parte fertile ne fanno un importante centro agricolo, che oggi,
però, risente della crisi di settore. Morfologicamente é costituito da una base alluvionale,
degradante verso il mare, partendo da una quota di circa 70 mt., solcato dai fiumi Lenne e Lato,
i cui corsi rappresentano la parte terminale di quell’unicum idrografico costituito dalle Gravine e
dalle Lame. Proprio per la presenza di questo sistema e di alcune testimonianze della Civiltà
Rupestre, oggi anche parte del territorio di Palagiano è ricompreso nel “Parco della Terra delle
Gravine”, importante strumento di tutela e sperimentazione di uno sviluppo sostenibile, oltre che
di risanamento ambientale. Questo suo essere incastonato tra due perle naturalistiche (le Gravine
con la Civiltà rupestre e le Pinete joniche) ne potrebbe fare un importante modello di sviluppo
sostenibile, con la messa a valore di competenze e professionalità specifiche, anche in direzione
di un indispensabile risanamento ambientale, come i recenti disastrosi fenomeni alluvionali hanno
dimostrato.
A partire dagli anni ’60 Palagiano, baricentro della Conca d’Oro, è diventata famosa per la sua
agricoltura d’avanguardia e per la qualità, varietà, quantità e precocità dei suoi prodotti (agrumi,
uve, olive, ortaggi): oggi è la Città del clementine con riconoscimento IGP.
Oltre 1000 aziende agricole, in gran parte piccole, coltivano 4500 ettari di terreno. Poche le
aziende agricole che vantano una buona estensione e che richiedono manodopera fissa o
continuativa nell’arco dell’anno.
Per il resto consistenti livelli occupazionali si concentrano solo in alcuni periodi. Questa incertezza
di un reddito adeguato ha portato progressivamente all’invecchiamento della manodopera
agricola, con gravissima carenza di figure specializzate. Questa è stata anche, negli anni
60/70, la causa della fuga verso il miraggio della grande industria; ancora oggi alcune centinaia di
palagianesi lavorano presso l’acciaieria ILVA di Taranto, anche
se l’occupazione si è progressivamente ridotta.
L’attività artigianale è essenzialmente legata all’attività
edilizia, che ha avuto uno sviluppo tanto vorticoso, quanto privo
di strumenti di pianificazione, con pesanti ricadute sulla vivibilità
del paese. Gli esercizi commerciali garantiscono,
prevalentemente, il lavoro ai componenti della famiglia titolare.
Il turismo é, nonostante le potenzialità, ancora limitato,
10
essenzialmente di tipo stagionale (estate) è tutto schiacciato sulla costa.
Nessuna cura è stata posta nei confronti delle altre inestimabili risorse del nostro territorio, i
beni ambientali, paesaggistici, storici, architettonici ed archeologici, che risultano in grave stato di
abbandono e degrado, quando non completamente distrutte.
Palagiano non ha un vero “centro storico” non ha grandi valori storici e architettonici, se si
eccettuano poche significative testimonianze (Il “castello”, la “chiesetta”, l’ex “convento”, un
frantoio ipogeo). Per il resto, il suo valore complessivo era più legato ad una “rete” di
testimonianze minori della storia, della tradizione e dello svolgersi della vita nel corso
dell’evoluzione sociale, strettamente legate al tessuto urbano dell’antico nucleo abitato.
Purtroppo, oggi, di queste vestigia non restano che poche ed isolate testimonianze, tanto che un
problema culturale che si pone per la nostra Comunità (e quindi anche per l’Istituzione Scolastica)
è come ricostruire, conservare e trasmettere alle nuove generazioni la storia del paese.
La comunità palagianese rivela oggi uno volto completamente diverso rispetto al passato: un tipo
di sviluppo incompiuto e distorto, quello degli ultimi decenni, con la comparsa anche di fenomeni
devianti quali delinquenza (anche minorile), consumo di droghe e alcolici, facile arricchimento di
pochi e vaste sacche di vecchie e nuove povertà, disuguaglianze e ingiustizie sociali. Fenomeni di
diversa devianza sociale che spesso coinvolgono anche minori (talvolta anche al centro della
cronaca giudiziaria), che spesso vedono nella strada, nei bar e nelle sale da gioco i soli luoghi di
ritrovo. Palagiano, infatti, non ha un cinema, non ha un teatro, non ha centri sportivi e il tutto è
lasciato alla iniziativa privata, anche se va positivamente rilevato l’operato di alcune Associazioni
Culturali, Ambientaliste, di Volontariato laiche e religiose che cercano, con apprezzabile impegno,
di “smuovere lo stagno”. Anche da parte delle Istituzioni locali si è dimostrata, negli ultimi anni,
una maggiore attenzione ai bisogni dei minori e alla prevenzione delle devianze, anche con
collaborazioni in rete con le scuole, il volontariato sociale ed il Servizio Civile.
Questo contesto socio-economico risulta oggi ancor più dissestato, in considerazione delle
negative ricadute della crisi industriale e del comparto agricolo, con conseguente allargamento
dei livelli di disoccupazione e precarietà.
Piazza Vittorio Veneto
P
i
n
e
t
a
Il grande Pino di Lenne
11
ORGANIGRAMMA
Il DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Preneste Anzolin
STAFF DI DIRIGENZA
GIUNTA ESECUTIVA
Dirigente Sc.
Anzolin Preneste
D.S.G.A.
Catapano Concetta
Genitori
Gallone Angela
Marzo Simona
Docenti
Intini Raffaella
A.T.A.
Spallucci Margherita
Isabella Addabbo 1° coll.
Rocca Gentile 2° coll.
Vittoria Benvenuti ref. pl. W.Disney
M.C. Montenegro ref. pl. Rodari
FUNZIONI STRUMENTALI AL
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Area 1
FUNZIONE
STRUMENTALE
ALL’ATTUAZIONE
DEL POF E
ORIENTAMENTO
SCOLASTICO
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Presidente
Dipersia Michele
Vicepresidente Gallone Angela
Dirigente Sc.
Preneste Anzolin
Componente
docenti
Gentile Rocca
Intini Raffaella
Miale Grazia
Verderese Cira
Monaco Natalizia
Dell’Aglio Maria
Teresa Basile Rocca
Luigia
Sasso Valentina
Maldarizzi Antonia
Fraccascia Lucia
Del Prete Vita
Marzo Simona
Favale Lucia
Di Lorenzo Concetta
Spallucci Margherita
Gubitosa Maria
Componente
genitori
Personale
A.T.A.
Patrizia C.
D’APRILE
Area 2
COORDINAMENTO
DELL’UTILIZZO
DELLE NUOVE
TECNOLOGIE E
DELLE ATTIVITA’ DI
DOCUMENTAZIONE
SCOLASTICA E DI
RETE, GESTIONE
DEL SITO WEB E
REFERENTE DELLA
COMUNICAZIONE
Valeria
SANTAGADA
Area 3
a)COORDINAMENTO
ATTIVITA’ DI
INTEGRAZIONE AL
CURRICOLO DI
ISTITUTO E
RACCORDO DALLA
SCUOLA CON IL
TERRITORIO E LE
FAMIGLIE.
b) ATTIVITA’ DI
VALUTAZIONE ED
AUTOVALUTAZIONE
12
Raffaella
INTINI
COLLEGIO DEI DOCENTI
Scuola dell’Infanzia
BENVENUTI Vittoria
ùBRADASCIOMaria C.
BRADASCIO
CAPODIFERRO Carmela
CAPODIFERRO Maria
CARBONE Felicia
D’ANGELO Laura
DI PAOLA Antonia
FAVALE Luigia Elisabetta
FAZIO Liliana
FERENTE Lucia
GISONNA Lina
GISONNA Margherita
INSOLIA Luisa
LIUZZI Angela
LUISI Angela
MAPPA Rosa
MELLONE Carolina
MESSIA Piera
MONACO Arianna
MONACO Natalizia
MONTENEGRO M. Carmela
MORCIANO Giovanna
SASSO Valentina
SEMERARO Maria
SEMERARO Maria Saveria
TAMBORRINO Luana
VENEZIA Marina
Scuola Primaria
ALOISIO Patrizia
BASILE Antonia
BASILE Rocca Luigia
BELMONTE Cosima
BOZZA Anna
BUOMPANE Angela
BUSTO Nunziata
BUSTO Rosa Maria
CAPRIOLI Nunzia
CASELLA Elia
CASTRIA Anna Maria
COSENTINO Maria
DELL'AGLIO Teresa
DE MARCO Francesca
DIPIERRO Rocca
GENOVESE Giovanna
GENTILE Rocca
GRAVINA Pompea
INTINI Raffaella
LATORRATA Barbara
MANIGLIA Michela
MARIANO Loredana
MARTELLA Concetta
MIALE Grazia
MIGNOZZI Micaela
MILANO Cosima
MONTANARO Francesca
MONTEMURRO Maria C.
NOTARNICOLA Maria
OLIVA Annunziata
OLIVA Giovanna
PAPAPIETRO Maria
PERNIOLA Paola
RIPA Ilaria
RIZZI Pasqua
ROLLI Loredana
RUGGI Matilde
SANTAGADA Valeria
SEMERARO Cosima
VERDERESE Cira
13
Scuola Secondaria di 1° grado
ADDABBO Donato
ADDABBO Isabella
CASAMASSIMA Salvatore
CASTELLANETA Rosangela
COLANGELO Ausilia
D’APRILE Patrizia C.
DE LUCA Sonia
FAVALE Vincenza
GUAGNANO Simona
LATORRATA Sandra
MEO Marzia
MONTANARO Antonietta
MONTEMURRO M. Rosaria
NAPOLETANO Sabrina
PALAZZO Angela
PUTIGNANO Attilia
RECCHIA Nicola
ROVITTI Annarita
SCARATI Emilia
SCARCIA Emma
SIEPE Maria
SPADA Giulia
TRIA M.Rosaria
VACCARELLI Angela
VENNERI Addolorata
PERSONALE A.T.A.
PERSONALE AMMINISTRATIVO
CATAPANO Concetta
SPALLUCCI Margherita
D.S.G.A.
(sost. Dsga)
COLLABORATORI SCOLASTICI
CAMPANELLA BEATRICE
CLEMENTE ANNA LUCIA
RUSSO Angelo Raffaele
Ass. Amm.
CONVERTINI DOMENICO
COSTANTINO Annunziata
Ass. Amm.
DI CANIO ROSA
PUPINO Marco
Ass. Amm.
FRANCHINI MARIA ROSARIA
PUPINO Dario
Ass. Amm.
GUBITOSA MARIA
IAVERNARO ANNUNZIATA
MELE
ANGELA
MELONI TIZIANA
PIETRICOLA
ANTONIO
RUSSO GIOVANNI
SANGIORGIO NUNZIO
14
GRUPPI- COMMISSIONI- REFERENZE
COMMISSIONE ORARIO
Addabbo Isabella S.S.1° G.
D’Aprile Patrizia S.S. 1° G.
Basile Rocca L. Scuola Primaria
Gentile Rocchina Scuola Primaria
Organizza l’orario d’insegnamento
didatticamente più funzionale.
COMMISSIONE GRADUATORIE
Dirigente Scolastico
Prof. Preneste Anzolin
Commissione incaricata della valutazione
delle domande d’inserimento e di
aggiornamento delle graduatorie d’Istituto
dei docenti e del personale Amministrativo.
Per i Docenti:
Gentile Rocca
Per il personale A.T.A.
Costantino Annunziata
Russo Angelo
COMITATO DI VALUTAZIONE
Dirigente Scolastico
Prof. Preneste Anzolin
Il Comitato di valutazione, sulla base degli
elementi desunti dalla relazione del tutor e
degli altri elementi forniti dal Dirigente
Scolastico, esprime il parere per la
conferma in ruolo.
Componenti effettivi:
Patrizia C. D’Aprile
Cira Verderese
Rocca L. Basile
Margherita Gisonna
Componenti Supplenti:
Scarcia Emma
Francesca Montanaro
REFERENTE INTEGRAZIONE SCOLASTICA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
( Gruppo H )
Realizza iniziative tendenti a favorire
processi
di
integrazione
ed
apprendimento di alunni “diversamente
abili”.
Migliora la qualità dell'integrazione
scolastica attraverso l'utilizzo di adeguate
metodologie, strumenti didattici ed il
monitoraggio dei percorsi attivati.
DE MARCO Francesca
15
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
1. MANIGLIA Michela
2. BOZZA ANNA
3. CASTRIA ANNA MARIA
4. GRAVINA POMPEA
5. ALOISIO PATRIZIA
6. TAMBORRINO Luana
7. FERENTE Lucia
8. D’ANGELO Laura
9. VENEZIA Marina
10. COLANGELO Maria Ausilia
11. ROVITTI Annarita
12. ADDABBO Donato
13. DE MARCO Francesca
14. D’APRILE Patrizia
15. SANTAGADA Valeria
16. INTINI Raffaella
17. MONTANARO Francesca
18. BENVENUTI Vittoria
19. MONTENEGRO M. Carmela
20. FAVALE Cinzia
Docente di sostegno Primaria
Docente di sostegno Primaria
Docente di sostegno Primaria
Docente di sostegno Primaria
Docente di sostegno Primaria
Docente di sostegno Infanzia
Docente di sostegno Infanzia
Docente di sostegno Infanzia
Docente di sostegno Infanzia
Docente di sostegno S.S.1°
Docente di sostegno S.S.1°
Docente di sostegno S.S.1°
Referente Gruppo H
Funzione Strumentale
Funzione Strumentale
Funzione Strumentale
Docente Sc. Primaria
Docente Sc. Infanzia
Docente Sc. Infanzia
Docente S.S.1°
Redige il Piano Annuale
per l’Inclusione.
Contribuisce ad accrescere la
consapevolezza dell’intera
comunità educante sulla
centralità e la trasversalità dei
processi inclusivi in relazione
alla qualità dei “risultati”
educativi, per creare un
contesto educante dove
realizzare concretamente la
scuola “per tutti e per
ciascuno.
RESPONSABILI BIBLIOTECA
Si occupano della catalogazione in
apposito registro dei libri di nuova
acquisizione e del prestito di volumi,
diapositive, CD rom, videocassette, riviste
specializzate in abbonamento o numeri
unici; effettua promozione della lettura tra
gli alunni dell’Istituto.
SEMERARO Cosima
VERDERESE Cira
REFERENTI AREE TEMATICHE
Ed. Ambientale e alla Salute:
OLIVA Annunziata
Propone e coordina attività di educazione
alla salute ed educazione ambientale.
UNICEF – Libera- Pace e Solidarietà:
MONTANARO Francesca
Propone e coordina attività relative all'ed.
alla pace e solidarietà.
PROGRAMMA C.A.F. & EDUCATION – Piano di Miglioramento
VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE
Referente: Intini Raffaella
1° Progetto di Miglioramento:
Venneri Addolorata, Luisi Angela, Rizzi
Percorso di autovalutazione per la
Pasqua, Semeraro Cosima;
gestione della qualità, finalizzata al
“Miglioramento delle performance”, delle
2° Progetto di Miglioramento:
“istituzioni scolastiche”
Genovese Giovanna - Sasso Valentina -
16
COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE
1^A Patrizia D’Aprile
1^B Vincenza Favale
1^C M. Rosaria Tria
1^D Simona Guagnano
2^ A Addolorata Venneri
2^ B Isabella Addabbo
2^ C Sandra Latorrata
3^ A Attilia Putignano
3^ B Emma Scarcia
3^ A Antonietta Montanaro
Si tiene regolarmente informato sul profitto e
il comportamento della classe tramite
frequenti contatti con gli altri docenti del
consiglio;
È il punto di riferimento circa tutti i problemi
specifici del consiglio di classe;
Si relaziona costantemente con la
presidenza e informa il Dirigente sugli
avvenimenti più significativi della classe
facendo presente eventuali problemi emersi;
Mantiene, anche in collaborazione con gli
altri docenti della classe, il contatto con i
Rappresentanti dei genitori.
Controlla regolarmente le assenze degli
studenti ponendo particolare attenzione ai
casi di irregolare frequenza ed inadeguato
rendimento.
Presiede le sedute del CdC, in caso di
assenza o impedimento del D.S..
VICEPRESIDENTI CONSIGLI D’INTERCLASSE
1^: Montemurro Maria Carmela
2^: Verderese Cira
3^: Oliva Annunziata
4^: Casella Elia
5^: Caprioli Nunzia
Presiede i Consigli di Interclasse in caso di
assenza del Dirigente;
Si fa portavoce delle classi che
rappresenta.
Collabora e dialoga con il Dirigente
Scolastico e i suoi collaboratori.
VICEPRESIDENTE CONSIGLIO D’INTERSEZIONE
Presiede i Consigli di Intersezione in caso
di assenza del Dirigente;
Si fa portavoce delle sezioni.
Collabora e dialoga con il Dirigente
Scolastico e i suoi collaboratori.
Rosa Mappa
RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA (R.S.U.)
Rappresentano e tutelano i lavoratori,
stipulano il Contratto Integrativo d’Istituto
e ne controllano la corretta
applicazione.
C.G.I.L Antonio Pietricola (ATA)
CISL
Francesca De Marco (Docente)
Francesca Montanaro (Docente)
17
DIPARTIMENTO AMBITO MATEMATICO
Docente Referente : LUISI ANGELA
Addabbo D., Buompane A. , Castellaneta
R. , Cosentino M. , Dell’Aglio T., Di Paola
A., Favale L., Ferente L., Genovese G.,
Insolia L., Latorrata S., Luisi A., Maniglia
M., Miale G., Mignozzi M., Milano C.,
Monaco N., Montemurro C., Oliva A.,
Palazzo A., Recchia N., Santagada V.,
Sasso V., Semeraro M., Venneri A., Basile
A.
Discussione tra i docenti sui contenuti da
sviluppare; scambi di esperienze;
condivisione di dubbi, difficoltà, successi,
conoscenze, competenze.
Confronto tra insegnanti di diverso
ordine di scuola.
Socializzazione
del
corso
di
Formazione
sulle
Indicazioni
Nazionali
e
la
didattica
per
competenze
Analisi e confronto sul percorso della
verticalizzazione del curricolo.
Costruzione del Curricolo Verticale
d’Istituto
DIPARTIMENTO AMBITO LINGUISTICO
Docente Referente : PATRIZIA D’APRILE
Discussione tra i docenti sui contenuti da
sviluppare; scambi di esperienze;
condivisione di dubbi, difficoltà,
successi, conoscenze, competenze.
Confronto tra insegnanti di diverso
ordine di scuola.
Socializzazione
del
corso
di
Formazione
sulle
Indicazioni
Nazionali
e
la
didattica
per
competenze
Analisi e confronto sul percorso della
verticalizzazione del curricolo.
Costruzione del Curricolo Verticale
d’Istituto
Basile R., Bozza A., Bradascio M., Busto
A., Caprioli N., Casella E., Castria A.M.,
D’Aprile P., Di Pierro R., Gentile R.,
Gisonna M.,
Latorrata B., Mappa R.
Martella C., Montanaro M.A., Morciano G.,
Notarnicola M., Papapietro M., Putignano
A., Rizzi P., Rovitti A., Scarati E., Semeraro
C., Semeraro M.S., Tria M.R., Verderese C.
DIPARTIMENTO AMBITO ANTROPOLOGICO
Docente Referente : PAOLA PERNIOLA
Addabbo I., Belmonte C., Benvenuti V.,
Carbone F. , Casamassima S., Colangelo
M.A., D’Angelo L., De Luca S., De Marco F.,
Favale V., Fazio L., Gravina P., Guagnano
S., Intini R., Liuzzi A., Messia P., Monaco
A.,
Montanaro F.,
Montemurro M.R.,
Montenegro M.C., Ripa I., Rolli L., Ruggi
M., Salvatore C., Scarcia E., Vaccarelli A.
Discussione tra i docenti sui contenuti da
sviluppare; scambi di esperienze;
condivisione di dubbi, difficoltà, successi,
conoscenze, competenze.
.Confronto tra insegnanti di diverso
ordine di scuola.
Socializzazione
del
corso
di
Formazione
sulle
Indicazioni
Nazionali e la didattica per
competenze
Analisi e confronto sul percorso della
verticalizzazione del curricolo.
Costruzione del Curricolo Verticale
d’Istituto
18
FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Così come previsto dal C.C.N.L, il Collegio dei Docenti, per l’anno scolastico 2014/2015, ha individuato
le seguenti funzioni strumentali all’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa:
PATRIZIA C. D’APRILE
Funzione STRUMENTALE N° 1:
FUNZIONE STRUMENTALE
ALL’ATTUAZIONE DEL POF E
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
VALERIA SANTAGADA
Funzione STRUMENTALE N° 2
“COORDINAMENTO DELL’UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE E DELLE ATTIVITA’ DI
DOCUMENTAZIONE SCOLASTICA E DI RETE, GESTIONE DEL
SITO WEB E REFERENTE DELLA
COMUNICAZIONE”
COMPITI:
1. Curare
l’aggiornamento,
la
revisione
e
l’impostazione grafica del POF per le sezioni di
scuola dell’infanzia, primaria e di scuola secondaria
di primo grado, in collaborazione con lo staff di
direzione;
2. Coordinare il lavoro di adeguamento del curricolo
verticale di Istituto alle “Nuove Indicazioni
Nazionali”;
3. Promuovere iniziative e buone pratiche per la reale
concretizzazione del curricolo verticale;
4. Promuovere e coordinare le attività di monitoraggio
– verifica dell’attuazione del P.O. F ;
5. Coordinare i lavori della Commissione “Continuità”.
COMPITI :
1.Aggiornare il sito WEB della scuola;
2.Consultare periodicamente i siti per la documentazione aggiornata di Bandi e Progetti nazionali ed
europei;
3.Diffondere e gestire la rete di comunicazione all’interno
dell’Istituto e all’esterno tra scuole e siti di interesse
scolastico, anche al fine di scambiare e divulgare
documenti e materiali di lavoro;
4.Coordinare, pubblicizzare materiali divulgativi relativi
ai percorsi educativi e didattici, ai lavori degli alunni e
alle varie iniziative che si attuano nell’Istituto
Comprensivo;
5. Collaborare alla predisposizione/utilizzazione delle
nuove modalità di gestione informatizzata;
6.Promuovere la comunicazione interattiva con le
famiglie.
COMPITI:
RAFFAELLA INTINI
Funzione STRUMENTALE N° 3
a) COORDINAMENTO
ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE
AL CURRICOLO DI ISTITUTO E
RACCORDO DALLA SCUOLA
CON IL TERRITORIO E LE
FAMIGLIE.
b) ATTIVITA’ DI
VALUTAZIONE ED
AUTOVALUTAZIONE
1. Curare l’organizzazione dei progetti di
Arricchimento Formativo (con esclusione dei Moduli
PON – FSE) e la Predisposizione dei relativi
strumenti di valutazione dell’efficacia;
2.Coordinare l’organizzazione dei viaggi d’istruzione
e delle altre attività di integrazione del curricolo;
3.In raccordo con lo staff di direzione, curare i rapporti
scuola/territorio;
4.Referente INVALSI ;
19
ADDETTI ALLA SICUREZZA
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP – Ing. Piera D’Onghia
SCUOLA
ADDETTI AL
SERVIZIO DI
PREVENZIONE E
PROTEZIONE
ADDETTI
SQUADRA
ANTINCENDIO
ADDETTI SQUADRA
PRIMO SOCCORSO
Infanzia:
Walt Disney
Benvenuti Vittoria Luisi Angela
Semeraro Maria
Benvenuti Vittoria
Luisi Angela
Salvatore Carmela
Infanzia e
Primaria:
G. Rodari
Insolia Luisa
Mignozzi Micaela
Basile Rocca
Bradascio Maria C.
Insolia Luisa
Martella Concetta
Mele Angela (CS)
Montemurro
M.Carmela
Montenegro M.
Carmela
Pietricola Antonio (CS)
Santagada Valeria
Spallucci Margherita
S.S. 1°
G. Rodari
Gentile Rocca
Intini Raffaella
Messia Piera
Oliva Giovanna
Perniola Paola
Rizzi Pasqua Vita
ADDABBO Isabella Convertini
Domenico (CS)
20
Latorrata Sandra
Scarcia Emma
COS’E’ IL P.O.F.
Introdotto nella scuola italiana dal DPR n° 275/’99 “Regolamento sull’autonomia
delle istituzioni scolastiche”, è uno strumento che discende dalle Indicazioni
Nazionali e interpreta in chiave pedagogico- didattica l’ambiente nel quale la
scuola opera, è un documento di impegni tra la scuola e il territorio incentrato
sul rapporto scuola-studenti-famiglia e in esso viene esplicitata l’identità
culturale e progettuale dell’Istituto.
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è:
 un progetto educativo e didattico articolato in un’ottica di continuità tra i tre
gradi di istruzione che sperimenta all’interno dell’autonomia didattica e
organizzativa, un curricolo verticale condiviso e teso al conseguimento di
un’efficace formazione di base per tutti i suoi alunni;
 un impegno che la scuola si propone di condividere con le famiglie
instaurando rapporti di collaborazione, e con gli Enti locali, coinvolgendo in
maniera attiva chi nel territorio svolge ruoli di rilevanza culturale e sociale;
 un’offerta educativa e didattica flessibile che viene rielaborata e aggiornata
valutando le sollecitazioni e le indicazioni provenienti dalle diverse
componenti della comunità scolastica e dalle diverse realtà del territorio.
Qual è la sua funzione
Il Piano dell’Offerta Formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei
diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze
del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto
della programmazione territoriale dell’offerta formativa.
Il Piano dell’Offerta Formativa è un documento dinamico che viene aggiornato di
anno in anno. La sua funzione è quella di registrare la vitalità dell’Istituto e
orientare il cambiamento, trovando un punto di incontro con il territorio e le
famiglie.
Il POF è lo strumento con il quale l’IC “Gianni Rodari” intende fare partecipi gli
alunni e le loro famiglie degli obiettivi educativi, delle scelte culturali e
metodologiche, degli insegnamenti integrativi e facoltativi, dei sistemi di verifica e
dei criteri di valutazione di cui i docenti si avvalgono e a cui si attengono per
consentire ad ogni alunno un processo di maturazione coerente con le esigenze
imposte dalla realtà di oggi.
Esso è reso pubblico e adeguatamente illustrato alle famiglie nelle prime
assemblee all’ inizio dell’anno scolastico. Alle famiglie degli alunni che si iscrivono
per la prima volta ,é distribuito un opuscolo informativo, il “Mini-POF”
21
P.O.F A.S. 2015/2016
Da chi è elaborato
Ogni Istituzione Scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue
componenti, il Piano dell’Offerta Formativa.
Il P.O.F. è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per
le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione
definiti dal Consiglio di Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati
dagli Organismi e dalle Associazioni che operano sul territorio.
Il Piano è discusso e approvato dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto, fatte
salve le reciproche competenze.
Il Dirigente Scolastico e i Docenti attivano i necessari rapporti con gli Enti Locali e
con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul
territorio.
Attraverso il POF si intende offrire uno strumento chiaro e leggibile
sull’offerta formativa della nostra scuola e sugli obiettivi che essa persegue;
uno strumento, il più possibile efficace, per strutturare processi formativi funzionali
alla realizzazione del diritto ad apprendere, alla crescita educativa di tutti gli alunni
ed al loro successo formativo:
a) promuovendo le potenzialità di ognuno;
b) riconoscendo e valorizzando le diversità;
c) favorendo il raggiungimento del successo formativo.
il documento
Fondamentale
dell’Istituto
completato dalla
Carta dei Servizi
e dal Regolamento
d’Istituto
Il
P.O.F.
è ……
un progetto
unitario e
organico
coerente con le
finalità educative
e formative
22
P.O.F A.S. 2015/2016
SCHEMA DEL P.O.F.
ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-CULTURALE
E
DELLE RISORSE PROFESSIONALI
determina
FINALITÀ’
E
PRINCIPI PEDAGOGICI
che
INDUCONO A SCELTE PER
L’ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
che
SONO SOGGETTE A VERIFICA
E
VALUTAZIONE
23
P.O.F A.S. 2015/2016
P.O.F.
Competenze
DIRIGENTE
SCOLASTICO
-
-
-
Predispone il piano
delle attività
annuali
Assume decisioni e
attua scelte per
promuovere e
realizzare il P.O.F.
Attiva e promuove
i rapporti con gli
Enti Locali
CONSIGLIO
COLLEGIO
di
dei
ISTITUTO
DOCENTI
Definisce:
1. le scelte generali
di gestione
2. le scelte generali
di amministrazione
3. gli indirizzi generali
4. adotta il P.O.F.
Elabora ed
approva il P.O.F.
negli aspetti:
-Formativi
-Pedagogici
-Didattici
-Organizzativi
I DOCENTI
Elaborano, attuano e
verificano il P.O.F.
negli aspetti
pedagogico - didattici
24
P.O.F A.S. 2015/2016
LE SCELTE EDUCATIVE E IL PERCORSO FORMATIVO
I PRINCIPI ISPIRATORI FONDAMENTALI
La nostra scuola, nel rispetto del Dettato Costituzionale ( art. 3, 33 e 34), informa la sua
opera ai principi di democrazia, uguaglianza e imparzialità.
I principi fondamentali (fattori di qualità) ispiratori dell’attività di questa scuola sono:
 Accoglienza
 Uguaglianza
e
imparzialità
 Riduzione
dello
svantaggio
e
integrazione
 Regolarità
del servizio
scolastico
La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni, il loro
inserimento e la loro integrazione.
Il servizio scolastico è assicurato a tutti gli utenti senza alcuna
discriminazione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche,
condizioni psico-fisiche e socio-economiche. Tali obiettivi sono
concretamente perseguiti, garantendo la valorizzazione delle diversità
individuali, sociali e culturali di ciascun alunno, attraverso la
programmazione di attività di educazione interculturale, ispirate
alla concezione ed alla pratica delle pari opportunità
ed
all’integrazione dei soggetti diversamente abili, di attività alternative
all’insegnamento della religione cattolica.
La scuola si fa carico dei bisogni di maggior sostegno educativo e
didattico che presentano le bambine e i bambini portatori di svantaggio
socio-culturale e/o disabilità e si impegna a colmare o, quantomeno, a
ridurre le differenze che - di fatto - ne limitano l'integrazione sociale e
lo sviluppo personale. La diversificazione del percorso formativo
punterà a rendere lo sforzo richiesto agli alunni proporzionato ai reali
livelli di competenza e alle effettive possibilità di sviluppo. Anche
l'arricchimento del percorso formativo con attività non
strettamente curricolari è finalizzato a garantire a tutti uguali
opportunità di crescita culturale.
E’ garantita da parte di tutti gli operatori scolastici: dirigente, docenti e
personale A.T.A.. La continuità del servizio e delle attività didatticoeducative é assicurata secondo quanto deliberato dal Collegio
Docenti. In caso di sciopero del personale della scuola o di eventuali
disagi di diversa natura, i genitori sono informati in anticipo delle
possibili variazioni di orario scolastico. Sono, comunque, assicurati i
servizi essenziali, secondo quanto stabilito dalla contrattazione
d’Istituto. In caso di assenza dei docenti é sempre garantita la
sorveglianza degli alunni da parte di altro docente o, in casi estremi,
del personale A.T.A
25
P.O.F A.S. 2015/2016
 Partecipazione
e
condivisione
 Efficacia,
efficienza,
flessibilità
e
trasparenza
 Libertà di
insegnamento
e
aggiornamento
personale
La scuola, per favorire la più ampia realizzazione dei contenuti del
POF, promuove la partecipazione e la collaborazione di tutte le sue
componenti.
La scuola programma percorsi di apprendimento nel rispetto della
diversità dei bisogni formativi e garantisce un‟ adeguata informazione
su tutte le attività promosse.
Essa nel determinare le scelte organizzative (ad es. orario delle
attività, orario servizi amministrativi), si ispira a criteri di efficienza,
efficacia e flessibilità.
I docenti svolgono la loro funzione nell’ ambito della libertà di
insegnamento e dell’ autonomia professionale loro riconosciute dalla
norma. L’esercizio di tale libertà e autonomia è finalizzato alla
formazione della personalità degli alunni.
Tutto il personale della scuola si impegna a migliorare la propria
professionalità attraverso la partecipazione ad attività di formazione e
di aggiornamento deliberate dagli Organi Collegiali.
La scuola garantisce a tutte le bambine e a tutti i bambini ed alle loro
famiglie uguale trattamento nella formazione delle classi, nell’assegnazione
dei Docenti alle classi, nella formulazione dell’orario delle lezioni,
nell’utilizzo delle risorse strumentali, finanziarie, ecc

Il Curricolo di Istituto
Il Curricolo d’Istituto è costruito sulla base delle “Indicazioni Nazionali”, si pone al centro del
P.O.F. e consente a ciascuna Istituzione Scolastica di delineare un “progetto su misura”
fortemente localizzato, attento a leggere e interpretare in chiave pedagogica e didattica
l’ambiente nel quale opera.
I BISOGNI EDUCATIVI DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA
In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a
una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. Questo nuovo scenario è
ambivalente: per ogni persona, per ogni comunità, per ogni società si moltiplicano sia i rischi
che le opportunità.
Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e
gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è bisogno dei contesti scolastici. La scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendi26
P.O.F A.S. 2015/2016
mento e “il saper stare al mondo”. La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e
orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi
continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta
collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la
famiglia in primo luogo.
Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più
ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà
più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo.
UN CURRICOLO RINNOVATO
 Spetta alla Scuola sostenere l’allievo nell’acquisizione della capacità di dare senso alla
varietà delle esperienze, attraverso modalità adeguate di lettura, selezione e
organizzazione delle conoscenze, per comprendere e interpretare gli innumerevoli
messaggi che lo circondano.
 Spetta alla Scuola fornire gli alfabeti fondamentali per fruire delle opportunità offerte dal
“sociale”e per l’effettivo esercizio del diritto di cittadinanza.
 Spetta alla Scuola educare a questa consapevolezza, superando la frammentazione delle
discipline e proponendo le loro molteplici connessioni, ricomporre i grandi oggetti della
conoscenza, affrontare i grandi problemi dell’attuale condizione umana nella prospettiva di
delineare un nuovo umanesimo. Esiste, infatti, una stretta interazione fra il microcosmo
personale e il macrocosmo dell’Umanità; tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di
ogni persona e ogni persona ha una responsabilità unica e singolare nei confronti
dell’Umanità.
 Spetta alla Scuola, nell’“educare istruendo”, attraverso i processi di insegnamentoapprendimento e le concrete scelte didattiche, aiutare l’allievo a cercare costantemente il
senso di quello che fa, il significato delle conoscenze di cui si appropria, l’importanza delle
abilità e delle capacità che sperimenta e acquisisce. Nella società contemporanea le
cosiddette “agenzie educative” (le associazioni , i circoli culturali, gli oratori, il quartiere, la
stessa famiglia) non sono più luoghi di costruzione, espressione e fruizione di visioni del
mondo, della vita, delle relazioni.
 E’ compito della Scuola sostenere l’allievo nella costruzione di sé come persona dotata di
“un’identità consapevole e aperta”, fornendo gli “strumenti adatti per comprendere le
altre culture e metterle in relazione con la propria, poiché viviamo in una società
multiculturale, per orientarlo alla consapevolezza di appartenere ad una “comunità di
destino planetario”,
 Spetta alla Scuola fornire le chiavi per “apprendere ad apprendere”, per una formazione
continua che aiuti ad affrontare i ricorrenti cambiamenti di scenario culturale , sociale e
produttivo. Il costante cambiamento delle tecnologie e la globalizzazione dei mercati , infatti,
richiedono ad ogni individuo di modificare e far evolvere le proprie competenze e le
personali propensioni lavorative poiché le conoscenze e le tecniche apprese sui banchi
diventano presto obsolete.
BISOGNI FORMATIVI
Dal contesto esaminato emergono, conseguentemente, esigenze generali ed alcuni urgenti
bisogni formativi, a cui le Istituzioni Scolastiche devono dare risposte:
27
P.O.F A.S. 2015/2016
 valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente
 formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività
più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale
 educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici
culturali di ogni studente
 rivalutare i beni culturali presenti sul territorio locale e nazionale
 insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza : l’universo, il pianeta, la natura,
la vita, l’umanità, la società, il corpo, la mente, la storia
 promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi, di comprendere le implicazioni, di valutare i limiti e le possibilità
delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento.
 diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana (il de-
grado ambientale,il caos climatico, le crisi energetiche, la salute e la malattia, la ricerca
di una nuova qualità della vita, …) possono essere affrontati e risolti attraverso una
stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture .
 educazione alla legalità (che è rispetto dell’individuo, del bene di tutti e di ciascuno, in
breve delle regole)
 educazione alla pace e alla solidarietà.
La Scuola si fa carico perciò di un progetto culturale che vede
la Persona come suo centro, il successo formativo come scopo principale e
la crescita comune ed armonica come suo fine.
FINALITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO
Il nostro Istituto persegue le seguenti finalità:
a) centralità della persona, nell’ottica dello sviluppo integrale della personalità.
b) legalità come comportamento quotidiano.
c) comunicazione, intesa nel suo significato etimologico di “mettere in comune”, per realizzare
la collegialità, la condivisione delle scelte, la circolarità dell’apprendimento e una sinergia di
azioni tra scuola, famiglia e territorio. continuità del processo formativo, per favorire il
passaggio tra i diversi ordini di scuola.
d) orientamento, al fine di agevolare la scelta del percorso formativo successivo alla
conclusione del Primo Ciclo.
LA SCUOLA
SI
ATTIVA PER:
28
P.O.F A.S. 2015/2016
a) Accrescere la motivazione degli alunni per favorire l’apprendimento e promuovere il benessere a scuola.
b) Rispettare i ritmi di apprendimento degli allievi (integrazione handicap, recupero delle
carenze, valorizzazione delle eccellenze) per garantire a tutti il successo formativo e
favorire la flessibilità nei percorsi formativi (dall’Infanzia alla suola secondaria di 1° grado).
c) Rimuovere ogni ostacolo alla frequenza
d) Favorire l’interiorizzazione dei valori per promuovere il senso di responsabilità personale
e la partecipazione attiva alla vita della scuola e della comunità (educazione alla legalità,
ad un corretto stile di vita, alla solidarietà, …).
e) Realizzare percorsi interculturali finalizzati ad un’educazione multiculturale ed alla pace.
f) Realizzare (anche in concorso con altre scuole) percorsi didattici per favorire la conoscenza ed il rispetto del territorio in tutti i suoi aspetti: ambientale-storico-culturale.
g) Sperimentare strategie didattiche multimediali. (LIM: lavagna Interattiva Multimediale)
h) Contribuire alla creazione di un circuito sperimentale di ricerca educativa sul territorio (rete
di scuole, reti di CPIA, Progetti PON-FSE, …).
i) Coinvolgere Famiglie ed Enti Territoriali nel processo educativo degli alunni con disabilità
e/o nell’integrazione multiculturale dei ragazzi .
j) Favorire opportunità di arricchimento (sul territorio palagianese , nazionale, europeo) per
stimolare la crescita culturale e per prevenire la dispersione scolastica.
k) Offrire percorsi differenziati per un nuovo inserimento nei canali dell’istruzione e della formazione (orientamento).
l) Favorire l’arricchimento delle esperienze sportive utilizzando sia le risorse interne alla
scuola sia le opportunità offerte dal territorio.
m) Ampliare l’attività laboratoriale
n) Curare l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità
o) Perseguire con ogni mezzo il miglioramento della qualità dell’istruzione.
L’azione educativa di tutti gli operatori scolastici, sarà finalizzata al pieno sviluppo della
persona in crescita, in tutti i suoi aspetti: fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale ,
in condizioni di libertà e dignità attraverso la predisposizione di un curricolo che, nel rispetto
e sulla base delle “INDICAZIONI NAZIONALII” condivide le seguenti finalità e le pone alla base
della suo progetto:
Centralità della persona
 Favorire lo sviluppo della persona.
 Promuovere il successo formativo di ogni allievo, in particolare dei più deboli e/o disagiati, a
sostegno delle diversabilità, evitando che le differenze si trasformino in disuguaglianze.
 Offrire una Scuola come contesto di cura, di relazioni e di apprendimenti significativi.
29
P.O.F A.S. 2015/2016
Per una nuova cittadinanza
 Creare reti di relazioni per passare dalla conflittualità, dalla fragilità e dall’individualismo ad
uno spirito solidale e cooperativo.
 Creare percorsi atti a ripristinare il senso di appartenenza alla collettività nel rispetto delle
tradizioni, della cultura e del territorio.
 Creare reti ed intrecci fra le diverse culture per meglio gestire le diversità.
 Instaurare una interlocuzione costante con le famiglie ed il territorio, per costruire la
condivisione e la corresponsabilità di un patto educativo.
Per un nuovo umanesimo
 Offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base.
 Fornire strumenti adatti per comprendere, apprendere e selezionare le informazioni.
 Maturare la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi, di ricercare e attuare le
soluzioni.
 Ridurre la frammentazione e il carattere episodico delle esperienze e dei saperi.
 Favorire l’autonomia del pensiero, orientando l’azione didattica verso la costruzione dei
saperi, partendo dai bisogni formativi dell’allievo.
Gli obiettivi educativi
Queste finalità saranno perseguite attraverso i seguenti obiettivi educativi che si
intrecciano in continuazione in quanto ciascuno è condizione per lo sviluppo degli altri e
che noi consideriamo trasversali ad ogni processo di insegnamento/apprendimento.
-
-
-
-
-
-
Accompagnare gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza:
creando un ambiente educativo che stimola e dà senso all’apprendere (si impara
perché si scopre un senso e si intuisce uno scopo, non solo perché si deve o la società degli
adulti lo attende);
orientandoli per comprendere la realtà e se stessi, per prendere consapevolezza delle
proprie potenzialità e risorse;
educandoli al senso di responsabilità e di cura verso se stessi, gli altri, l’ambiente, le
cose, , ma anche verso i compiti da svolgere: “far bene il proprio lavoro e portarlo a
termine”;
promuovendo atteggiamenti relazionali positivi e pratiche collaborative di gruppo;
favorendo il pensiero autonomo, analitico e critico;
sviluppando la fantasia e il pensiero divergente.
Promuovere l’alfabetizzazione culturale e sociale di base:
potenziando l’acquisizione della strumentalità di base, elemento fondamentale per la
formazione culturale successiva (alfabeti del conoscere;)
acquisendo gli alfabeti e i saperi disciplinari di base, premessa indispensabile per
diventare cittadini consapevoli e responsabili.
Promuovere l’esercizio della cittadinanza attiva:
ampliando gli apprendimenti promossi nella Scuola dell’infanzia, per consolidare gli
alfabeti dell’imparare a vivere e a convivere, in una società della quale si è parte e del
cui miglioramento ci si sente responsabili;
favorendo atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione
per praticare la convivenza civile;
promuovendo l’adesione consapevole ai valori della nostra Costituzione e ai valori
universalmente ritenuti costitutivi dell’essenza dell’umanità (Gruppo di Lavoro per la
Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza - Gruppo CRC).
30
P.O.F A.S. 2015/2016
DIVERSITÀ E INTEGRAZIONE
Il contesto scolastico in cui ci si trova ad operare richiede la costruzione di un ambiente
educativo di apprendimento che consideri basilare la diversità, l’integrazione delle competenze
e delle risorse, il rispetto dell’identità, la valorizzazione dei percorsi personali, accogliendo il
bambino diversamente abile come portatore di novità e risorse per il cammino di tutti. Convinti
come siamo che la scuola deve garantire un’attenzione speciale alla diversità di tutti e di
ciascuno.
Principi ispiratori:
L’integrazione scolastica ha per obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona
diversamente abile nell’apprendimento, nella comunicazione, nella socializzazione:
- il diritto all’educazione non può essere impedito da difficoltà derivanti dalle disabilità
connesse all’handicap;
- il Profilo Dinamico Funzionale ed il Piano Educativo Individualizzato sono parte integrante
della programmazione di classe/sezione ed alla sua elaborazione partecipano tutti i docenti
l’insegnante di sostegno, la pedagogista dell’U.T.R., la famiglia;
- il Piano Educativo Individualizzato (PEI) mira a favorire l’autonomia, l’acquisizione di
conoscenze e competenze e di abilità espressive e comunicative, in relazione alle
potenzialità soggettive;
- il rispetto dei tempi di crescita e di motivazione di ciascun alunno;
- il lavoro in gruppo potenzia l’apprendimento individuale attraverso l’interazione, il confronto e
la diversità;
- la stretta collaborazione tra scuola e famiglia.
L’inclusione scolastica si attua attraverso il miglioramento organizzativo e rimuovendo tutti gli
impedimenti in modo che ciascun alunno possa essere valorizzato incontrando le condizioni per
esprimere al meglio le proprie potenzialità. Con ciò si sposta l’attenzione dalla persona al
contesto per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Attraverso queste scelte
metodologiche e la formulazione del PDP (alunni con DSA, L. 170/2010, BES – D.M. 27/12/12)
la nostra scuola favorisce l’attuazione di percorsi capaci di offrire pari opportunità per tutti gli
alunni.
L’integrazione è intesa come prevenzione del disagio e dell’insuccesso scolastico
Il lavoro di recupero, che si basa sulla programmazione didattica, è strutturato in modo da poter
essere attuato da tutti gli educatori che interagiscono con i bambini attraverso:
- GRANDE GRUPPO, in cui l’insegnante di sostegno ha funzione di interscambio con gli
insegnanti di classe/sezione ed alterna il lavoro sia con il gruppo che con i singoli bambini in
situazioni di difficoltà;
- PICCOLO GRUPPO, attraverso il quale il bambino si inserisce in un gruppo di lavoro
adeguato al livello di maturazione raggiunto;
- MOMENTO INDIVIDUALE, che permette all’insegnante di avere con il bambino in difficoltà
un rapporto particolareggiato.
LE SCELTE CURRICULARI ED EXSTACURRICULARI
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P.O.F A.S. 2015/2016
IL CURRICOLO
La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e
l’innovazione educativa. Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta Formativa
con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo
sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.” (Indicazioni
Nazionali per il Curricolo, Settembre 2012).
Esso si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui sono intrecciati e interrelati il
sapere, il saper fare, il saper essere. Il CURRICOLO delinea, dalla scuola dell’infanzia,
passando per la scuola primaria e giungendo infine alla scuola secondaria di I grado, senza
ripetizioni e ridondanze, un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo,
verticale ed orizzontale, delle tappe e delle scansioni d’apprendimento, dell’allievo, in
riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi. Sulla base
delle Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e il Primo Ciclo di Istruzione”, i
docenti, hanno elaborato il CURRICOLO VERTICALE fissando i traguardi da raggiungere in
ogni annualità e definendo gli obiettivi ed i contenuti .
IL CURRICOLO VERTICALE
Le “Indicazioni” nascono all’interno di una cornice culturale che vede il Curricolo verticale, la cui
elaborazione è affidata alle singole scuole, come il cuore del Piano dell’Offerta Formativa di
ogni istituzione scolastica. Il che significa dare priorità, all’interno del POF, a quei progetti che
sono strettamente connessi al rinnovamento dell’insegnamento delle discipline fondamentali.
Rinnovamento indispensabile per realizzare, nel concreto, una scuola di qualità e di inclusione.
La costruzione del Curricolo verticale è vista come un processo, ossia come un complesso
procedimento di attività e forme che impegna la scuola in un costante miglioramento
dell’insegnamento volto a intercettare tutti gli studenti. Il curricolo verticale comporta il
riferimento costante a saperi, metodologie e modalità relazionali che mettono lo studente al
centro del processo di costruzione della conoscenza.
COS’E’ IL CURRICOLO VERTICALE?
Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla
scuola dell'infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi
cognitivi e quelli relazionali. L’unitarietà del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi
momenti evolutivi che vedono un progressivo passaggio dall’imparare-facendo, alla capacità
sempre maggiore di riflettere e formalizzare l’esperienza, attraverso la ri-costruzione degli
strumenti culturali e la capacità di utilizzarli consapevolmente come chiave di lettura della realtà.
Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati all’alfabetizzazione (linguistico-espressivoartistica, geostorico-sociale, matematico-scientifico-tecnologica), sono inscindibilmente
intrecciati con quelli della relazione, che riguardano l’interazione emotivo-affettiva, la
comunicazione sociale e i vissuti valoriali che si generano nella vita della scuola.
La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso
formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del
soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce
la sua identità.
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P.O.F A.S. 2015/2016
LE NOSTRE SCELTE
Coerentemente con le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo”, il nostro Istituto si pone l’obiettivo
primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale. Il
coordinamento dei curricoli prevede l’individuazione di linee culturali comuni su cui lavorare,
rispettando le peculiarità proprie di ciascun ordine di scuola. Per la realizzazione del Curricolo
Verticale d’Istituto sono stati formati gruppi di lavoro con docenti dei tre ordini di scuola.
Dal confronto dei docenti dei tre ordini all’interno dei dipartimenti, dalla consultazione di diverso
materiale didattico e disciplinare, dall’attenta lettura delle Nuove Indicazioni e da quanto
appreso nel Corso di Formazione sulle Indicazioni Nazionali, è stato elaborato un Curricolo che
parte dall’individuazione preventiva di finalità generali che appartengono al curricolo dei tre
ordini dell’I.C., per poi arrivare alla successiva specificazione in traguardi per lo sviluppo delle
competenze e in obiettivi d’apprendimento, che siano osservabili e misurabili e che
garantiscano la continuità e l’organicità del percorso formativo. All’interno di un simile percorso,
la scelta di finalità educative “comuni” garantisce la dimensione della continuità e dell’organicità
del percorso formativo mentre la definizione degli obiettivi e dei contenuti, assicura la
necessaria discontinuità e specificità del percorso dei singoli ordini di scuola.
Per rendere più concreto, operativo ed effettivamente condiviso il lavoro di costruzione del
curricolo verticale, i docenti hanno esplicitato i contenuti della programmazione del loro
quotidiano lavoro didattico, contenuti organizzati all’interno di aree di apprendimento generali
dette nuclei tematici. I contenuti scelti e indicati nel curricolo sono i veicoli attraverso i quali gli
alunni in generale possono conseguire gli obiettivi di apprendimento prescritti, finalizzati al
raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze da conseguire in tempi
lunghi, ossia in uscita ad ogni ordine di scuola.
L’avere dettagliatamente indicato, per ogni anno e per ogni disciplina, i contenuti serve per
definire meglio quali sono gli argomenti principali da affrontare, funzionali, nella specificità dei
bisogni e delle caratteristiche di ogni alunno, ad una conoscenza e ad una capacità applicativa
che siano sempre meditate, consapevoli e critiche, tali da fornire competenze nel senso di
saper applicare quanto imparato in situazioni molteplici, anche diverse dall’ordinario impegno
scolastico.
Il lavoro collettivo di tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo ha permesso di indicare, per ogni
ambito disciplinare, gli elementi di raccordo tra gli ordini, in modo tale da rendere più fluido il
passaggio degli alunni dalla scuola primaria a quella secondaria, passaggio che spesso
presenta notevoli criticità e difficoltà, oltre a permettere di poter lavorare su una base condivisa
rispettando così i criteri di progressività e di continuità.
CONTINUITÀ DIDATTICA
Essendo consapevoli del diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che
possa favorire il passaggio tra diversi ordini di scuola e prevenire le difficoltà che sovente si
riscontrano,l’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” pone al centro della propria proposta
formativa l’organizzazione di un itinerario scolastico che, rispettando i ritmi naturali di
apprendimento dell’alunno,
 crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso
nella scuola fino ad orientarlo consapevolmente nelle scelte future (continuità verticale);
 eviti che ci siano fratture tra vita scolastica ed extra-scolastica, facendo sì che la scuola,
attenta alle problematiche ed ai bisogni formativi del territorio, si ponga come perno di un
sistema scolastico allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale
(continuità orizzontale).
La continuità sarà attuata mediante:
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









Scelte coerenti con le finalità del POF
Linee pedagogiche e programmatiche comuni
Continuità, gradualità e sequenzialità dei percorsi didattici proposti
La comunicazione e gli incontri periodici tra docenti dei vari ordini di scuola
nella modalità dei Dipartimenti per Aree disciplinari trasversali
La condivisione di criteri per l’elaborazione del Curricolo verticale
Esperienze comuni ai tre ordini di scuola ( progetto Accoglienza/Continuità, ed.
alla Convivenza Civile,…..)
La formazione comune tra docenti dei vari ordini scolastici
Il raccordo tra le classi ponte
La condivisione dei criteri per la formazione delle classi
Attività di orientamento verso i percorsi scolastici successivi
La continuita’ verticale
tra i tre ordini di scuola, si realizzerà attraverso:
1. Il curricolo verticale
2. La didattica laboratoriale
La continuita’ orizzontale con il territorio sarà realizzata attraverso:
1. L’esplorazione graduale dell’ambiente
2. Il coinvolgimento delle famiglie
3. Il coinvolgimento delle famiglie nella conservazione e valorizzazione della
memoria storico-culturale della nostra scuola e del nostro paese
4. La collaborazione attiva con le associazioni e altre agenzie educative
5. La collaborazione attiva con gli enti locali
IN SINTESI
La prospettiva scelta dal nostro istituto é quella di realizzare una scuola che si pone al
servizio delle esigenze formative dell'alunno e, per questo tramite, al servizio della
comunità sociale.
UN ALUNNO, PERSONA, CHE DEVE ESSERE
MESSO IN GRADO DI ESERCITARE IL SUO DIRITTO
ALL’ACCOGLIENZA
ALL’ISTRUZIONE E
ALL’EDUCAZIONE
ALLA
DIVERSITA'
ALL’APPRENDIMENTO
AL SUCCESSO
GUIDATO DA
INSEGNANTI COMPETENTI
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P.O.F A.S. 2015/2016
IN UNA SCUOLA ORGANIZZATA
COME
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
CHE DA' SENSO ALLE ESPERIENZE
I CURRICOLI
L’attività educativo - formativa dell’Istituto si concretizza nell’esplicitazione dei seguenti
Curricoli strettamente correlati e interagenti, come evidenziato nel seguente modello
logico-grafico:
Il curricolo disciplinare
obbligatorio.
Il curricolo disciplinare
Il curricolo implicito:
determinato dalle variabili
che facilitano il processo di
insegnamento apprendimento.
Opzionale
Il curricolo integrato
(macrotemi di carattere
annuale, attività di
arricchimento dell’offerta
formativa) che danno identità
alla nostra scuola.
Il curricolo materiale
costituito:
dalle risorse di cui
l’Istituto
dispone
in
termini di sussidi, spazi
e laboratori;
dalle risorse umane;
dalle risorse del
territorio.
.
Il curricolo ESPLICITO
Al termine del percorso della Scuola Primaria, sono fissati “i traguardi per lo sviluppo delle
competenze” per ciascuna disciplina; i docenti sono stati impegnati nella elaborazione dei
curricoli di ciascuna area disciplinare declinando per ogni annualità i traguardi essenziali, gli
obietti , le conoscenze e abilità funzionali al loro sviluppo.
(vedi Allegato- Curricoli delle discipline )
Il curricolo IMPLICITO
 L’ambiente di apprendimento
La centralità della persona è possibile solo se il contesto di vita è ospitale; per questo il modello
che meglio definisce la scuola è quello di essere una comunità educante, in relazione:
ai docenti che formano una comunità professionale impegnata ad operare in modo
collegiale e corresponsabile nel compito continuo di confronto, ricerca e negoziazione;
ai genitori degli alunni riconosciuti come risorsa per la comunità scolastica e con i quali va
instaurato un rapporto costante e non burocratizzato, attribuendo loro l’importante ruolo di
partner nell’educazione;
agli alunni per i quali va costruito un ambiente accogliente che favorisca lo “star bene a
scuola” e dove le diversità sono accolte e valorizzate.
35
P.O.F A.S. 2015/2016
 L’organizzazione del “contesto”
Gli obiettivi cognitivi ed educativi possono diventare concreto patrimonio degli alunni nella
“misura in cui la scuola si costituisce come un contesto idoneo, come ambiente atto a
promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo di tutti gli alunni”.
Nella Scuola Primaria principale mediatore del “contesto” è il Gruppo docenti che, nella
pianificazione, attuazione e valutazione delle attività di insegnamento – apprendimento,
opererà sulla base delle seguenti impostazioni metodologiche di fondo:
-
centralità della persona che apprende: nelle situazioni di apprendimento la conoscenza
(costruttivismo)
si costruisce elaborando le informazioni provenienti dall’esterno e
integrandole nelle strutture cognitive possedute, solo in questo modo ciò che si impara
acquista senso e significato. L’attenzione quindi sarà posta sulla valorizzazione delle
esperienze, delle emozioni e delle conoscenze già possedute dai nostri alunni, su cui
impostare percorsi didattici specifici e flessibili, in particolare per gli alunni con cittadinanza
non italiana e per gli alunni disabili.
-
dimensione sociale: l’apprendimento ha una forte connotazione sociale “ si impara meglio
nella relazione con gli altri”; si attueranno quindi modalità di lavoro che caratterizzino la vita
di classe con relazioni significative che comportano interazione e pratiche collaborative.
Aiuto reciproco, apprendimento cooperativo, apprendimento tra pari, sono tute modalità che
rendono possibile l’acquisizione di efficaci abilità sociali. Il gruppo non è il contenitore entro
cui si colloca il processo di apprendimento individuale, bensì l’amplificatore e il collettore
delle potenzialità individuali.
-
i processi dell’apprendimento: per costruire strutture cognitive sempre più complesse ed
evolute, le attività da proporre saranno quelle che porranno gli alunni di fronte a situazioni
reali e problematiche che stimolino a fare ipotesi, produrre idee, cogliere nessi e relazioni ,
trovare soluzioni per promuovere capacità di pensiero flessibile e creativo.
la didattica metacognitiva: per aiutare l’alunno ad “imparare ad imparare” occorrerà
promuovere la consapevolezza delle proprio modo di apprendere, a saper usare le strategie
più efficaci rispetto alle situazioni e alle richieste del compito, a gestire autonomamente la
propria attività di studio, prevedendone i risultati, pianificandoli nei modi e nei tempi e
verificandone i risultati finali.
-
-
l’organizzazione degli spazi
Variabili determinanti in una scuola che di propone realmente come “ambiente formativo”,
sono gli spazi e gli strumenti materiali con cui si rende praticabile ed efficace il percorso
formativo progettato. Un ambiente consuetudinario e ripetitivo riduce gli stimoli e le
motivazioni all’apprendimento. Consideriamo quindi rilevante:
 l’organizzazione dello spazio dell’aula e degli arredi ai fini di una lavoro didattico che
favorisce il gruppo, l’interazione, la collaborazione tra pari (lo schieramento frontale dei
banchi o il loro raggruppamento per isole, sono indicatori significativi della didattica che
si svolge in un’aula);
 l’utilizzo ottimale dei laboratori e delle biblioteche presenti nella nostra scuola;
 tutto l’extrascuola con i suoi ambienti naturali, produttivi e urbani;
 i viaggi d’istruzione a completamento e verifica degli obiettivi didattici e formativi
programmati.
-
il clima sociale del gruppo classe
Variabile fondamentale per la realizzazione di un “contesto idoneo” è la relazione educativa
che l’insegnante instaura con gli alunni. Motivazione, impegno, positiva immagine di sé,
qualità delle relazioni nel gruppo, derivano dal modo con cui l’insegnante gestisce giorno
per giorno le dinamiche della classe, al tipo di attività che propone, ai ritmi di lavoro, al modo
con cui interviene sui lavori e valuta. E’ lo “stile di insegnamento” che produce un “clima “
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P.O.F A.S. 2015/2016
positivo in classe e, in un contesto educativo, il clima è definito dai comportamenti che
esprimono atteggiamenti di stima, rispetto e accettazione reciproca; Lo stile relazionale fatto
di attenzione, ascolto e “cura” dell’altro, permette di “sentirsi e star bene a scuola.”
Il curricolo MATERIALE
Le risorse dell’Istituto
I plessi del nostro Istituto Comprensivo sono dotati di strutture che offrono ampie possibilità di
uso polivalente e differenziato degli spazi. Le aule, sufficientemente spaziose, permettono
l’organizzazione di angoli tematici;biblioteche, laboratori e palestre, dotati di sussidi e materiali
strutturati, offrono agli alunni possibilità di esperienze dirette e concrete.
Il curricolo INTEGRATO
Le attività curricolari si integrano da diversi anni con “Progetti di arricchimento dell’ Offerta
Formativa” che puntano a potenziare e sviluppare particolari abilità e obiettivi formativi del
Curricolo esplicito e macrotemi di carattere annuale o pluriennale che caratterizzano l’identità
della nostra scuola. Nel corso del corrente anno scolastico sono programmate:
IN ORARIO CURRICOLARE:
1. scuola primaria
 attività di educazione stradale attraverso il progetto “Piedibus” (per l’educazione ad una
mobilità sostenibile ed alla vivibilità urbana), che vuole avere anche una importante
ricaduta sul territorio e che vede l’attivo coinvolgimento dei genitori;
 il progetto di “Sport in classe” (finanziato con fondi ministeriali), che si avvale della
presenza di un esperto esterno in affiancamento al docente di educazione fisica;
 Progetto Animazione alla lettura
 il progetto per Attività Alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica che, la
famiglia può richiedere al momento dell’iscrizione, che propone attività didattico- formative
in campi diversi o attività di recupero e sostegno individualizzato, con l’insegnante titolare
del progetto Ciò, non solo per ottemperare a quello che per la scuola è un obbligo nei
confronti degli alunni che non si avvalgono dell’I. R. C., ma anche per dare dignità di
offerta formativa a questo intervento, sottraendolo all’improvvisazione e a volte allo
spontaneismo.
 il progetto “Frutta nelle scuole”, promosso dall’Unione Europea, in collaborazione con il
Ministero delle Politiche Agro-alimentari, che prevede 42 somministrazioni nel corso
dell’anno di frutta da consumare durante la ricreazione, finalizzato all’acquisizione di
abitudini alimentari corrette e a una nutrizione più equilibrata.
2. Scuola Secondaria di primo grado
37
P.O.F A.S. 2015/2016
1. recupero delle abilità di base nelle diverse discipline;
2. Progetto Animazione alla lettura
IN ORARIO EXTRACURRICOLARE
PROGETTI FINANZIATI CON I FONDI per il Miglioramento dell’Offerta Formativa
Scuola dell’Infanzia
 “Progetto Sabato” (laboratorio attuato , nella giornata del sabato, dalle ore 8,30 alle
ore 11,30) caratterizzato da laboratori grafico- pittorici e manipolativi e ludico-motori.
Scuola Primaria
 Accoglienza pre - post scuola ;
 Progetto "Sport a scuola" finalizzato ad avvicinare gli alunni allo sport e alla partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi;
 Progetto “Animazione Teatrale”
 Progetto “Arte e Immagine”
 Progetto “Musica e Danza”
Scuola Secondaria di primo grado
 Progetto di recupero di Italiano
 Progetto di recupero di Matematica
 Progetto di recupero di Lingua Inglese
 Progetto Sport “ Dal gioco allo sport” ( finalizzato alla preparazione e partecipazione
ai Giochi Sportivi Studenteschi).
Per tutti gli ordini di scuola
Progetto per la prevenzione della dispersione e del
disagio sociale, finanziato con fondi ex art. 9
C.C.N.L., articolato in 4 Laboratori:
 “Tutti a tavola” - Educazione alimentare:
all’insegna del buono, sano e giusto;
 “La girandola delle idee” - Il giornalino
scolastico: dall’idea alla produzione;
 “Un mondo a colori” - manipolazione ed
espressività: creazioni artistiche;
 “Dialettando” - teatro: Tra leggende e tradizioni
Sono previsti, inoltre, momenti di condivisione, divenuti ormai una consuetudine della scuola, e
che coinvolgono tutto l’Istituto:
La festa del lettore
L’ assaggio della “tagghjarjn asquand”
La “pettolata”
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P.O.F A.S. 2015/2016
La festa dell’albero
Il banchetto della solidarietà ( UNICEF)
Raccolta fondi pro TELETHON
Il Presepe degli alunni e varie drammatizzazioni legate al tema del Natale
Il giorno della Memoria
Il giorno del Ricordo
La sfilata di Carnevale
Falò di San Giuseppe
Operazione scuole pulite ("Nontiscordardimé”)
Ragazzi in Gamba
La settimana dei ragazzi
LE SCELTE ORGANIZZATIVE
Il tempo scuola nella SCUOLA DELL’ INFANZIA
TURNO RIDOTTO 25 0RE ( 8,00 – 13,00 dal lunedì al venerdì)
TURNO NORMALE 40 ORE ( 8,00 – 16,00 dal lunedì al venerdì)
In alcune sezioni di scuola dell’infanzia l’insegnamento della Religione Cattolica è affidato agli
stessi docenti curricolari, in altre all’insegnante specialista.
Il tempo scuola nella SCUOLA PRIMARIA
Il curricolo di scuola
La Scuola Primaria ha un orario strutturato in 30 ore settimanali costituito da 27 ore di curricolo
obbligatorio e 3 ore di curricolo opzionale; le classi a Tempo Pieno, invece, hanno un orario
strutturato in 40 ore settimanali di cui 37 di curricolo obbligatorio e 3 ore di curricolo opzionale.
Il curricolo obbligatorio
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo prevedono, le seguenti Aree disciplinari:
Italiano
Lingue comunitarie
Matematica
Scienze
Storia
Geografia
Arte e immagine
Musica
Educazione Fisica
Tecnologia
Il curricolo opzionale
Con delibera del Collegio dei Docenti n° 24 del 7/01/2015 sono proposte per l’a. s. 2015/2016
le seguenti discipline e attività ad integrazione e potenziamento del Curricolo obbligatorio:
- Animazione alla lettura
- Informatica
- Potenziamento storia
- Storia locale
La proposta è strutturata con la seguente articolazione del monte ore per ciascuna disciplina e
annualità.
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P.O.F A.S. 2015/2016
CURRICOLO DI ISTITUTO
CLASSI PRIME A.S. 2015-2016
Italiano
Musica
Arte e immagine
Educazione fisica
Lingua inglese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Storia
Geografia
Religione cattolica
CLASSE 1^
24 ORE
CLASSE 1^
27 ORE
CLASSE 1^
30 ORE
CLASSE 1^
40 ORE (T. P.)
Tempo settimanale
Tempo settimanale
Tempo settimanale
Tempo settimanale
5h
1h
2h
2h
1h
4h
2h
1h
2h
2h
2h
Discipline obbligatorie
6h
2h
2h
2h
1h
5h
2h
1h
2h
2h
2h
DISCIPLINE OPZIONALI
Informatica
Animazione alla
lettura
Mensa
24 ore
27 ORE
6h
2h
2h
2h
1h
5h
2h
1h
2h
2h
2h
7h
2h
2h
2h
1h
6h
4h
1h
2h
2h
2h
1h
2h
2h
2h
30 ORE
5h
40 ORE
RIPARTIZIONE ORE DISCIPLINE CLASSI 2^/ 3^/4^/5^
A 40 ORE SETTIMANALI (TEMPO PIENO)
CLASSE 2^
Tempo settimanale
Italiano
Musica
Arte e immagine
Educazione fisica
Lingua inglese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Storia
Geografia
Religione catt.
Mensa
Informatica
Potenz. storia
CLASSE 3^
tempo settimanale
CLASSE 4^
CLASSE 5^
tempo settimanale tempo settimanale
DISCIPLINE OBBLIGATORIE
7h
7h
7h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
3h
3h
6h
6h
6h
4h
4h
4h
1h
1h
1h
1h
1h
1h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
5h
5h
5h
DISCIPLINE OPZIONALI
2h
1h
1h
1h
1h
1h
1h
1h
1h
Animazione alla
Storia locale
Storia locale
lettura
40 ore
40 ore
40 ore
7h
2h
2h
2h
3h
6h
4h
1h
1h
2h
2h
5h
1h
1h
1h
Storia locale
40 ore
40
P.O.F A.S. 2015/2016
RIPARTIZIONE ORE DISCIPLINE CLASSI DI PASSAGGIO
A 30 ORE SETTIMANALI
Italiano
musica
Arte e immagine
Educazione fisica
Lingua inglese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Storia
Geografia
Religione cattolica
Informatica
Potenziamento
storia
CLASSE
CLASSE
CLASSE
2^
3^
4^
tempo
tempo
tempo
settimanale
settimanale
settimanale
DISCIPLINE OBBLIGATORIE
6h
6h
6h
2h
1h
1h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
3h
3h
5h
5h
5h
2h
2h
2h
1h
1h
1h
1h
1h
1h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
DISCIPLINE OPZIONALI
1h
1h
1h
1h
1h
1h
1h
Animazione alla
lettura
30 ore
CLASSE
5^
tempo
settimanale
6h
1h
2h
2h
3h
5h
2h
1h
1h
2h
2h
1h
1h
1h
Storia locale
1h
Storia locale
1h
Storia locale
30 ore
30 ore
30 ore
RIPARTIZIONE ORE DISCIPLINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Italiano
Musica
Arte e immagine
Educazione fisica
Lingua inglese
Lingua spagnola o
francese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Storia
Geografia
Religione cattolica
Mensa
CLASSE 1^
30 ore
tempo
settimanale
5+1 h
2h
2h
2h
3h
2h
CLASSE 1^
36 ore
tempo
settimanale
7h
2h
2h
2h
4h
2h
CLASSE 2^
30 ore
tempo
settimanale
5+1 h
2h
2h
2h
3h
2h
CLASSE 3^
30 ore
tempo
settimanale
5+1 h
2h
2h
2h
3h
2h
4h
2h
2h
2h
2h
1h
5h
4h
4h
3h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
2h
1h
1h
1h
2h
30 ore
36 ore
30 ore
30 ore
INDIRIZZO MUSICALE: chitarra, pianoforte, flauto traverso, violino
41
P.O.F A.S. 2015/2016
UTILIZZO DELLA CONTEMPORANEITÀ NELLA SCUOLA PRIMARIA
Le ore di contemporaneità dei docenti (ancorché esigue) vengono utilizzate nel modo seguente:
- Sostituzione di colleghi assenti.
- Attività alternative all’insegnamento della R.C. (per gli alunni che non se ne avvalgono);
- Attività integrate per alunni diversamente abili in assenza dell'insegnante di sostegno;
- Laboratori e attività a carattere interdisciplinare deliberati dagli OO.CC. e realizzati
- dalle classi e dalle interclassi, in occasione di progetti di particolare complessità.
- Recupero e consolidamento individuale sia disciplinare che trasversale.
VISITE GUIDATE
Attraverso l’organizzazione delle visite guidate, la nostra Scuola offre agli alunni la possibilità di:
- Esplorare, conoscere e descrivere ambienti e luoghi diversi da quello di vita per acquisire
nuove conoscenze;
- Applicare in contesti differenti diverse conoscenze, competenze ed abilità maturate in
ambiente scolastico;
- Confrontare ambienti geografici e/o socio-economici differenti per individuare somiglianze e
differenze.
I destinatari sono tutti gli alunni dell’Istituto. Gli itinerari, le località e i luoghi da visitare sono
individuati dagli insegnanti di ciascun modulo organizzativo sulla base degli obiettivi cognitivi
indicati all’interno delle programmazioni didattiche. Sul piano organizzativo sono seguite le
indicazioni scaturite dai consigli di interclasse, nell’ambito delle linee di indirizzo deliberate dal
Collegio dei Docenti e nel rispetto dello specifico Regolamento approvato dal Consiglio di
Circolo. La Funzione Strumentale che coordina il progetto ha, soprattutto, il compito di fornire
informazioni utili ai docenti richiedenti e di fornire il necessario supporto logistico nella
individuazione e nella gestione dei servizi più adeguati.
La somma da pagare per la realizzazione delle visite guidate è interamente a carico delle
famiglie degli alunni, salvo quanto previsto dal Regolamento per casi particolari.
Gli itinerari nazionali previsti, sono a carattere:
 Storico, archeologico e museale
 Scientifico e tecnologico
 Naturalistico
 Culturale-artistico (teatri, auditorium…)
Per il corrente a.s. sono state programmate le seguenti iniziative:
CLASSI E GRADO
ITINERARIO
1^ A-B-C-D ( Scuola
Castello Federiciano di Altamura
Secondaria inferiore di I°
( in orario curricolare)
grado)
Marina Protetta di Porto Cesareo (in orario
extracurricolare)
2^ A -B-C (Scuola secondaria
Venosa e Grotte di Pertosa con rappresentazione
inferiore di I° grado)
dell’Inferno di Dante (in orario extracurricolare)
Lab. Chimico Lubritaria e Colabeton ( in orario
curricolare)
PERIODO
Aprile/Maggio
Aprile/Maggio
Maggio
Gennaio/Febbraio
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P.O.F A.S. 2015/2016
3^ A -B-C (Scuola secondaria
inferiore di I° grado)
Roma artistica e visita alla Camera dei Deputati
Osservatorio astronomico di Altamura (in orario
extracurricolare- Sera)
Spiaggia di Saturo (orario curricolare)
1^ A-B-C-D ( Scuola
Primaria)
2^A-B-C-D (Scuola Primaria)
Masseria Logreco di Laterza (curricolare).
Putignano e la lavorazione della Cartapesta
(extracurricolare)
Riserva Biogenetica Stornara (Curricolare)
3^A-B-C-D ( Scuola Primaria) Museo storico di Sava
Laboratori di Ceramica a Grottaglie
4^ A-B-C-D (Scuola Primaria) Gravina di Palagianello
5^ A-B-C-D ( Scuola Primaria) Laboratori di cartapesta a Lecce
Museo Archeologico di Taranto
Consiglio Regionale e Cittadella della Scienza
Osservatorio Astronomico di Matera
Scuola Infanzia
Fiume Lenne
Aprile/ Maggio
Aprile/Maggio
Gennaio/Febbraio
Aprile/Maggio
Novembre
Novembre
Dicembre
Gennaio/Febbraio
Giugno
Aprile/Maggio
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
L’orientamento, quale attività fondamentale delle scuole di ogni ordine e grado, è per la Scuola
parte integrante del curricolo di studio e del processo formativo.
Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare le capacità degli alunni di
conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, per
essere protagonisti di un personale progetto di vita.
All’interno del curricolo sono attivate iniziative di orientamento capaci di aiutare gli alunni nelle
loro scelte.
La scuola si impegna a sensibilizzare sul problema non solo gli alunni,ma anche i genitori per i
quali si organizzano incontri informativi , al fine di illustrare il percorso di orientamento che la
Scuola intende perseguire.
Attraverso le attività di orientamento la scuola contribuisce allo sviluppo di personalità capaci di
progettare in autonomia la propria vita.
Pertanto nella didattica si avviano percorsi in grado di:
favorire la conoscenza della propria individualità
porre il soggetto in condizioni di conquistare la propria identità nel contesto sociale
sviluppare l’autonomia di pensiero, di giudizio, di iniziativa
sviluppare la capacità di operare scelte dopo attenta valutazione di un problema
individuare le attitudini, le inclinazioni, gli interessi per specifiche aree disciplinari e
incoraggiarne la manifestazione
sviluppare la capacità di interagire positivamente con il contesto in cui si vive
sviluppare la capacità di vivere le relazioni interpersonali nell’ottica del bene comune
sviluppare la consapevolezza che solo la realizzazione delle personali attitudini
consente l’affermazione più vera e completa di ciascun individuo.
Nell’ambito delle attività per l’orientamento scolastico degli alunni delle classi terze, la Scuola
organizza:
Sportello Orientamento
43
P.O.F A.S. 2015/2016
Spazio sul sito della nostra scuola per avvisi e comunicazioni
Incontri, per famiglie e studenti, con gli insegnanti degli Istituti Superiori che forniranno
informazioni sulla loro Offerta Formativa
Attività finalizzate alla conoscenza di sé, delle proprie capacità ed aspirazioni lavorative
Incontri dei ragazzi con il docente incaricato per le attività di orientamento
(Funzione strumentale).
Formulazione del consiglio orientativo da parte del Consiglio di classe
Consegna al genitore del Consiglio orientativo da parte del Coordinatore
DIDATTICA “INTENZIONALE” E “CONSAPEVOLE”
Gli interventi didattici, in quanto eventi professionalmente affidabili, rispondono alle
fondamentali caratteristiche dell’intenzionalità e dell’auto-riflessività. Abbiamo sempre
considerato i bambini protagonisti del loro percorso di crescita e artefici delle loro conoscenze,
per cui l’esperienza diretta costituirà la modalità primaria del nostro lavoro. Crediamo molto in
quella che viene chiamata "pedagogia del fare" e cerchiamo di mettere a disposizione degli
alunni strumenti utili a fare esperienze, ad affrontare situazioni, ad elaborare strategie. Si cerca
di lavorare su un individuo inteso come soggetto dotato di capacità e potenzialità uniche,
facente parte di un gruppo più ampio, con cui è necessario confrontarsi quotidianamente.
LE SCELTE METODOLOGICHE
Le scelte metodologico - didattiche, del nostro Istituto, si incentrano sulla figura dell’alunno,
inteso come soggetto attivo di educazione e di apprendimento, Esse mirano a garantire il
successo formativo di tutti gli alunni garantendo l’acquisizione degli apprendimenti di base e dei
saperi irrinunciabili, presupposti di ogni successivo apprendimento e elementi essenziali
d’inclusione sociale e culturale. Ogni proposta di lavoro viene, pertanto, adeguata alla realtà
dell’allievo e alle sue caratteristiche psicologiche e intellettuali tenendo conto degli aspetti sotto
riportati:
valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni ( e, in particolare, del gioco di
finzione, di immaginazione e di identificazione per lo sviluppo delle capacità di elaborazione
e di trasformazione simbolica delle esperienze);
passaggio dal vissuto al rappresentato attraverso una pluralità di linguaggi (corporeo, grafico
– pittorico - plastico, sonoro-musicale, multimediale ecc…).
sollecitazione all’esplorazione e alla scoperta
attività di Laboratorio;personalizzazione dell’intervento didattico in relazione alle esigenze e
alle caratteristiche degli alunni (per mettere ciascuno di essi in condizione di apprendere
nella maniera più proficua, rimuovendo eventuali ostacoli);
valorizzazione dell’apprendimento pregresso come strumento per raggiungere nuove
conoscenze;
uso del personaggio mediatore;
attuazione di interventi adeguati nei confronti della diversità, con particolare attenzione alla
integrazione degli alunni diversamente abili e/o affetti da D. S. A.
incoraggiamento dell’apprendimento collaborativo come momento di condivisione di
esperienze e di socializzazione;
promozione della consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad
apprendere”
44
P.O.F A.S. 2015/2016
problematizzazione dei saperi ( per favorire la formazione ed il consolidamento del pensiero
astratto attraverso la presentazione dei contenuti come ambiti di conoscenza e di operatività
e non come semplici informazioni);
coordinamento e coerenza fra gli interventi di tutti gli insegnanti, sia nella scelta degli stili
educativi comuni, sia nell’organizzazione sinergica dei contenuti e degli interventi;
impostazione puntuale del lavoro didattico che, partendo dall’esame della situazione iniziale
(definita in base a prove d’ingresso e a osservazioni sistematiche) si sviluppa attraverso la
suddivisione della classe in fasce di livello e la definizione di mirati interventi di sostegno,
recupero e potenziamento.
coinvolgimento attivo di tutti i soggetti dell’azione educativa (docenti, alunni, genitori) nel
processo di formazione individuale dell’alunno.
I docenti, in coerenza con quanto sopra riportato, nella mediazione didattica, ricorrono a
strategie metodologiche, quali :
 metodo induttivo e deduttivo
 brain-storming
 metodo della ricerca
 problem-solving
 lezione frontale e interattiva
 apprendimento cooperativo
 didattica laboratoriale
 didattica per competenze.
GLI STRUMENTI DIDATTICI
Nello svolgimento delle attività didattiche, i docenti utilizzano i mezzi e gli strumenti ritenuti più
idonei per il raggiungimento dei diversi obiettivi di apprendimento.
La scuola dell’infanzia potrà avvalersi di: materiali naturali, poveri, informali, strutturati e semistrutturati, di recupero; oggetti costruiti a scuola; produzioni a stampa; materiali audio – videoinformatici; giochi e giocattoli sia semplici che tecnologici.
La scuola primaria e secondaria di : libri di testo, libri di consultazione , dizionari, giornali, riviste,
strumenti musicali, sussidi audiovisivi, computer con collegamento ad Internet , proiettore,
cd-rom, fotocopiatore, fotocamera, telecamera, PC portatili, carte geografiche, lavagna
luminosa, lavagna interattiva (LIM), attrezzi ginnici e sportivi e ogni altro strumento che risponda
alle necessità di apprendimento degli studenti.
Laboratori Scuola Primaria:
linguistico
informatico
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P.O.F A.S. 2015/2016
aula con LIM
musicale
scientifico
Laboratori Scuola Secondaria di Primo Grado:
informatico
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P.O.F A.S. 2015/2016
scientifico
musicale
LE SCELTE DI SUPPORTO ALLA QUALITÀ
DELL’OFFERTA FORMATIVA
LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI
L’azione professionale dei docenti si sostanzia in competenze di carattere
pedagogico/didattiche , culturali e organizzative sostenute da un’efficacia azione formativa. In
particolare, nell’a.s. 2014/2015 le attività di formazione/aggiornamento impegneranno tutto il
personale scolastico nei seguenti corsi di formazione:
- Indicazioni Nazionali (MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO)
- B.E.S. - Bisogni Educativi Speciali (REDAZIONE DI UN PIANO DIDATTICO
PERSONALIZZATO)
47
P.O.F A.S. 2015/2016
LA COLLEGIALITÀ
Le scelte educative, il curricolo implicito, il curricolo esplicito e le scelte didattico metodologiche, costituiscono la “cornice” di riferimento unitario all’interno dl quale ciascun team
in rapporto alle esigenze delle proprie classi, organizza la propria progettazione educativo –
didattica, garantendo pari opportunità formative attraverso:
- scelta comune di strumenti didattici (libri di testo);
- criteri comuni per la valutazione;
- uniformità di comportamenti nella gestione dei rapporti con le famiglie, attraverso la
condivisione di un Patto di Corresponsabilità (v. allegato);
- uniformità dei comportamenti nei riguardi degli alunni attraverso una stesura precisa e
puntuale dei patti regolativi di team;
- condivisione del “progetto didattico” dell’istituto.
- la progettazione comune dei curricoli disciplinari;
- la Programmazione didattica annuale di classe elaborata dal team ;
- la progettazione periodica di “Unità formative” considerato come uno dei possibili percorsi
per il raggiungimento dei traguardi educativi e di apprendimento programmati, con cui i
docenti predispongono con intenzionalità il contesto, le finalità, le metodologie di
insegnamento-apprendimento, coniugando conoscenze e abilità specifiche su nuclei
tematici o esperenziali, unitari e significativi per gli alunni.
I RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
“Di fronte alla complessa realtà sociale, la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti
non episodici o dettati dall’emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e
continuo”
Consideriamo essenziale un’interlocuzione costante con la famiglia con cui condividere, pur
nella distinzione dei ruoli, gli impegni educativi mirati:
- al sostegno allo studio,
- al conseguimento del successo formativo,
- all’adozione di comuni atteggiamenti e orientamenti educativi necessari a promuovere
personalità armoniche ed equilibrate.
Nell’arco dell’anno scolastico si effettueranno sei incontri in orario pomeridiano della durata di
due ore di colloquio con le famiglie.
Il primo, subito dopo l’inizio dell’anno scolastico, ha lo scopo di informare i genitori sulle scelte
educative e didattiche, sulla programmazione del lavoro annuale, sugli obiettivi e i risultati, sui
criteri di valutazione che gli insegnanti intendono utilizzare.
Inoltre, si ricorda ai genitori di rispettare gli impegni assunti nei confronti della scuola con la
stipula del patto educativo:
rispettare l’orario scolastico;
avere attenzione al corredo, all’igiene, agli effetti personali del proprio figlio;
segnalare i problemi di salute;
rispettare gli impegni assunti facoltativamente in ordine alle iniziative aggiuntive di
insegnamento e di arricchimento dell’offerta formativa;
rispettare gli ambienti scolastici;
curare i ritmi regolari di vita degli alunni;
curare lo svolgimento dei compiti a casa con la giusta responsabilizzazione dei propri
figli in merito.
costruire con i genitori un percorso educativo basato sulla corresponsabilità e sul
dialogo costruttivo, mirante a far acquisire agli alunni gli apprendimenti di base e i
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P.O.F A.S. 2015/2016
saperi irrinunciabili, a sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali,
corporee, etiche e religiose.
Il secondo incontro sarà utilizzato per l’elezione dei rappresentanti dei genitori.
Il terzo (nel mese di novembre) e il quinto (nel mese di aprile) consentiranno alle insegnanti di
comunicare alle singole famiglie l’andamento degli apprendimenti disciplinari e il livello di
maturazione, per programmare eventualmente altre strategie e percorsi formativi.
Il quarto (alla fine del primo quadrimestre) e il sesto (al termine dell’anno scolastico) sono
utilizzati per far visionare e ritirare il documento di valutazione.
Nel corso dell’anno si effettueranno altri colloqui nell’ora messa settimanalmente a disposizione
e incontri non calendarizzati richiesti dai docenti o dalle famiglie per affrontare le urgenze
emerse ed individuare le strategie per la loro risoluzione.
Consapevoli che i migliori risultati scolastici riguardo all’interesse, alla partecipazione , al non
abbandono, si ottengono laddove esiste un rapporto sinergico scuola-famiglia, l’Istituto è
impegnato da tempo nella valorizzazione della “componente genitori” con la progettazione e
realizzazione di varie iniziative che vedono il loro coinvolgimento e la loro attiva collaborazione.
Si segnala, di particolare importanza il modulo formativo di 60 ore organizzato lo scorso a.s.
(e che si riproporrà per il prossimo) nell’ambito dell’Obiettivo F.1 del Piano Integrato degli
Interventi del PON – F.S.E. e che ha visto attivamente impegnati 20 genitori di bambine e
bambini provenienti dall’are a del disagio sociale.
LA VALUTAZIONE
In attesa degli indirizzi generali come prevede il Regolamento circa la valutazione degli alunni e
i modelli per le certificazioni, nei quali saranno indicati le conoscenze e le competenze, la
nostra scuola si pone in un ottica di “ricerca”, condividendo l’assunto per cui “La vera
competenza è personale, non misurabile e non comparabile quindi, per il profilo in
uscita per ciascuna disciplina sono individuate le competenze disciplinari in termini di
apprendimenti essenziali generativi, potenzialmente trasferibili che permettono di
camminare verso i traguardi, senza mai la pretesa di raggiungerli completamente” .
Riteniamo utile inoltre, condividere un comune significato della nozione di:
- Conoscenze:
riferite ai fatti o alle idee acquisiti attraverso lo studio, la ricerca,
l’osservazione o l’esperienza e designa un insieme di informazioni che sono state comprese.
- Abilità : capacità di utilizzare le proprie conoscenze in modo relativamente agevole per
l’esecuzione di compiti semplici . (Cfr. OEDC, The definition and selection of key
competencies (deSeCo): teorical and conceptual foundations. Strategic paper , 07Oct.2002).
- Competenze: indicano la comprovata capacita’ di usare conoscenze e abilita’ e capacita’
personali in situazioni di lavoro e di studio.
- La Valutazione ha una preminente funzione formativa di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
LE MODALITÀ DI VALUTAZIONE
Scuola Primaria
Affinché un sette o un otto comunichi la stessa informazione in modo univoco (per evitare
comportamenti difformi che potrebbero essere motivo di contenzioso da parte delle famiglie) i
docenti valuteranno sulla base delle seguenti considerazioni di carattere psico-pedagogiche:
“L’utilizzo del voto numerico pone in modo più evidente la valenza psicologica della
valutazione sui processi motivazionali e di formazione dell’identità in quanto influisce sulla
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P.O.F A.S. 2015/2016
percezione di sé, sulla fiducia delle proprie forze e capacità, sulla stima degli adulti e coetanei,
sulle relazioni con i docenti e compagni, sulla motivazione allo studio e di conseguenza sulle
scelte future.”
Per questi motivi consideriamo opportuno un utilizzo parziale delle votazioni negative,
privilegiando l’impiego pieno della scala positiva fino a dieci, partendo dalla definizione del
livello di non sufficienza, come di seguito specificato:
GIUDIZIO
OTTIMO
DISTINTO
PIU’ CHE BUONO
BUONO
SUFFICIENTE
NON SUFFICIENTE
SIGNIFICATO
DECIMI
Completo e sicuro raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento
Completo raggiungimento degli obiettivi
di apprendimento
Più che buono il raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento
Buono il raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento
Essenziale raggiungimento degli obiettivi
di apprendimento
Parziale raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento
dieci
nove
otto
sette
sex
cinque
Per la valutazione del comportamento facciamo riferimento ad una definizione che non
considera solo il rispetto delle norme e dei doveri, ma prendiamo in considerazione aspetti di
tipo educativo quali la partecipazione alla vita della comunità scolastica
Il voto relativo al comportamento sarà espresso valutando i seguenti indicatori:
 Rispetto nei confronti dei docenti, del personale scolastico , dei compagni, degli
ambienti e delle strutture.
 Rispetto delle regole riportate nel Regolamento Scolastico
 Partecipazione e interesse nei confronti della vita della classe e delle attività scolastiche
 Disponibilità ad apprendere
 Relazioni positive
 Costanza nell’impegno
 Frequenza
Scuola Secondaria di Primo Grado
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.
Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
VOTO in DECIMI
dieci
nove
otto
sette
sex
cinque
quattro
CONOSCENZE
Complete, organiche e particolarmente approfondite
Ampie, complete e approfondite
Sicure, complete e organizzate
Essenziali e fondamentali
Complessivamente accettabili, con alcune lacune
Parziali e approssimative
Limitate e confuse
50
P.O.F A.S. 2015/2016
La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’acquisizione di una
coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza
nell’adempimento dei propri doveri , nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel
rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita
scolastica in particolare.
Il voto relativo al comportamento sarà espresso valutando i seguenti indicatori:
 Frequenza
 Interesse
 Partecipazione
 Impegno
 Eventuali note disciplinari ( si veda allegato)
LA VALUTAZIONE CERTIFICATIVA
La valutazione dei livelli di padronanza degli apprendimenti essenziali, assunti come traguardi
per lo sviluppo delle competenze, per ciascuna annualità , sarà espressa con voti numerici
espressi in decimi (D.L. n.137e L.69 30.10.08) sulla base di precisi parametri.
Il voto di fine quadrimestre, ha una valenza diversa dal giudizio espresso sulla singola prova in
quanto tiene conto dell’insieme delle registrazioni anche informali, che restituiscono al processo
di valutazione la sua complessità e all’alunno l’integralità di un impegno che non può essere
ricondotto a una singola prestazione. Per questi motivi, per l’espressione del voto sintetico, i
docenti si atterranno ai seguenti criteri:
- esiti raggiunti rispetto agli standard attesi;
- impegno manifestato in termini di personale partecipazione e regolarità nello studio;
- progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza;
- impiego pieno o parziale delle potenzialità personali;
- organizzazione del lavoro
Il giudizio analitico intermedio e finale sul “livello globale di maturazione raggiunto”
dall’alunno definirà gli esiti del processo educativo/formativo secondo i seguenti criteri
raggruppabili intorno ai concetti di:
 SOCIALIZZAZIONE (aspetti psicologici e relazionali),
 LIVELLO DÌ AUTONOMIA (vissuto soggettivo rispetto all’esecuzione del compito),
 STILE DÌ APPRENDIMENTO (modalità e metodi utilizzati nell’assolvimento del
compito), ALFABETIZZAZIONE DÌ BASE.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA
Il giudizio analitico intermedio e finale sul “livello globale di maturazione raggiunto”
dall’alunno definirà gli esiti del processo educativo/formativo secondo i seguenti descrittori:
DESCRITTORI
LIVELLO
NON
SUFFICIENTE/
QUASI
SUFFICIENTE
IMPEGNO
- passivo
IMMAGINE DI SE’
- negativa
- incerta
LIVELLO
SUFFICIENTE/
BUONO
- adeguato
- autonomo
- costante
- adeguata
LIVELLO
DISTINTO/
OTTIMO
- positivo
- proficuo
- sistematico
- sicura
51
P.O.F A.S. 2015/2016
RISPETTO DELLE REGOLE
- incostante
- saltuario
- passivo
- da leader
negativo
- sollecitato
- guidato
- frettoloso
- esecutive
- imitative
- adeguato
- costante
- paritario
- adeguate
- buone
- collaborativo
- positivo
- proficuo
- autonomo
- ottimale
- corretto
- intuitive
- riflessive
ACQUISIZIONE DELLE TECNICHE
DI BASE DELLA LETTOSCRITTURA
CLASSI 1^- 2^
- difficoltoso
- lento
- insicuro
- adeguato
- buono
- sicuro
- ottime
ACQUISIZIONE DEI CONCETTI
LOGICO – MATEMATICI
CLASSI 1^- 2^
- difficoltoso
- lento
- insicuro
- adeguato
- buono
- sicuro
- ottime
ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO E
NEL TEMPO
CLASSI 1^-2^
- insicuro
- adeguato
- sicuro
- ottime
CAPACITA’ LOGICHE,
COMUNICATIVE, ESPRESSIVE E DI
RIELABORAZIONE
CLASSI 3^- 4^-5^
- superficiali
- incerte
- parziali
- adeguate
- buone
- sicure
- ottime
- incerto
- chiaro
- lineare
- ricco
MODALITA’ DI INTERAZIONE CON
IL GRUPPO-CLASSE
GESTIONE DI TEMPI, SPAZI,
MATERIALI
MODALITA’ DI APPRENDIMENTO
LINGUAGGIO
- adeguato
- buono
L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
La nostra scuola ha individuato il seguente percorso di monitoraggio, valutazione e verifica del
P.O.F. .
1.) Raccogliere dati, informazioni, osservazioni sul P.O.F. (attraverso incontri con Organi
Collegiali e Comitato dei Genitori, richieste formali e informali, circolari, coinvolgendo alunni,
docenti, genitori).
2.) Effettuare verifiche dei punti critici di carattere didattico, metodologico, organizzativo, la
verifica e la valutazione degli esiti, la verifica degli obiettivi raggiunti in tutte le classi della
scuola dell’infanzia, l’effettuazione di prove di verifica disciplinare in tutte le classi della
scuola primaria.
3.) Sintetizzare, esporre, pubblicizzare i risultati del P.O.F. attraverso fogli, notizie, stampati,
prodotti multimediali ed un giornalino scolastico.
Nella attuazione di questo percorso valutativo, i docenti, utilizzeranno diversi questionari,
schede e check-list attivando azioni, regolando quelle attivate e promuovendo un bilancio critico
su quelle condotte a termine.
La valutazione, perciò, assume “una preminente funzione formativa di accompagnamento dei
processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo” (Indicazioni Nazionali),
quindi, pone l’alunno nelle condizioni di esprimere e sviluppare pienamente le proprie
potenzialità cognitive, le proprie modalità relazionali, sociali ed espressive.
52
P.O.F A.S. 2015/2016
Per migliorare l’offerta formativa, il nostro istituto sarà impegnato in attività di formazione,
predisponendo e/o potenziando laboratori e corsi di formazione, avvalendosi anche dei
finanziamenti dei Fondi Strutturali Europei (F.S.E.) (F.E.S.R.).
Quindi, si prevedono momenti di valutazione formativa e sommativa, finalizzati a verificare le
competenze in ingresso dei discenti, ad accompagnare e sostenere i processi di
apprendimento, a promuovere la consapevolezza dei progressi compiuti.
PROGRAMMA CAF & EDUCATION : "PERCORSO PER IL
MIGLIORAMENTO DELLE
ORGANIZZAZIONI SCOLASTICHE"
L'Istituto Comprensivo "Gianni Rodari" ha intrapreso un percorso di autovalutazione per la
gestione della qualità, finalizzata al “Miglioramento delle performance”, delle istituzioni
scolastiche” (CAF per MIUR) realizzato a cura del Centro risorse nazionale CAF (CRCAF) del
Dipartimento della Funzione Pubblica, gestito da FormezPA.
Il Percorso consiste in un’azione di trasferimento di conoscenze, affiancamento e supporto
tecnico assicu-rati durante tutto il processo di autovalutazione e definizione del miglioramento
che le scuole partecipanti devono autonomamente realizzare.
La partecipazione al Percorso ha comportato per l’ istituto la realizzazione di due attività, fra
loro correlate:
- un processo di autovalutazione della performance organizzativa della scuola che si
conclude con la stesura di un Rapporto di autovalutazione, in cui sono individuati punti di
forza e punti di criticità;
- la definizione di un Piano di miglioramento da attuare nel corso dell’anno scolastico.
Nel rispetto di queste due scadenze, la nostra scuola ha pianificato le attività tenendo conto dei
propri vincoli di contesto e del calendario delle azioni di supporto.
Commissione
CAF& Education
AMMINISTRAZIONI LOCALI E SERVIZIO SOCIO-SANITARIO
Risorse esterne alla scuola
Il nostro Istituto, per la piena attuazione del P.O.F. si avvale della collaborazione in rete con
soggetti esterni. Perché è importante appartenere ad una rete?
53
P.O.F A.S. 2015/2016
• Per evitare una competitività dissennata
• Per creare sinergia
• Per diversificare/integrare l’offerta
• Per disseminare le buone pratiche
• Per costruire le comunità professionali
• Per ottenere economie
• Per rispondere, in modo più completo ai bisogni del proprio territorio .
La nostra scuola collabora con:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Le Universita’
Il Tribunale dei Minori
Le Scuole del territorio
Le Amministrazioni locali
I servizi socio-sanitari
Le parrocchie
Le associazioni di volontariato
Le associazioni culturali e sportive
Le aziende e le imprese
Con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’UNIVERSITA’ di BARI, della CALABRIA e
della BASILICATA, attraverso protocolli d’intesa è stato avviato un rapporto di collaborazione
per attività di tirocinio formativo e tutoraggio.
Con tutte le scuole del territorio si mantiene un rapporto di collaborazione fattiva :
per la continuità didattica vera e propria,
per incontri tra docenti di gradi diversi,
per lavori effettuati in Reti di scuole negli anni trascorsi, ma soprattutto per le nuove
collaborazioni in Rete.
Le reti attualmente sottoscritte sono:
 “RETE DI SCUOLE PER L’UNICEF DELLA PROVINCIA DI TARANTO”;
 Rete finalizzata all’attuazione del “Corso di formazione sulle Indicazioni Nazionali
per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d’istruzione” sottoscritta
tra:
l’Istituto Comprensivo “GIOVANNI XXIII” di Palagiano
la Scuola Materna paritaria ''PETER PAN'' di Palagiano
l’Istituto Comprensivo “MARCONI” di Palagianello
l’ Istituto Comprensivo “DE AMICIS” di Massafra
l’istituto Comprensivo “MANZONI” di Mottola
l’istituto Comprensivo “MANZONI” di Massafra.
I.T.C.G. “Sforza” Palagiano – Palagianello
 Rete per il Progetto per la prevenzione della dispersione (Di.sco) che comprende:
Istituto Comprensivo “Gianni Rodari”
I.T.C.G. “Sforza” Palagiano – Palagianello
Istituto Comprensivo “Marconi” – Palagianello
Istituto Comprensivo “De Amicis”- Massafra
I.I.S. “Mondelli”- Massafra
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La gran parte della comunità palagianese è di religione cattolica, ma negli ultimi decenni sono
emersi anche gruppi di fede evangelica, testimoni di Geova e musulmani con l’arrivo di
albanesi, marocchini, cinesi e anche di piccoli gruppi di persone provenienti dai paesi dell’EST.
All’interno dell’abitato di Palagiano sorgono tre Chiese Cattoliche: la chiesa madre della SS.ma
Annunziata, la chiesa di S. Nicola ( la più nuova delle tre) e la parrocchia della SS.ma
Immacolata (la più antica). Distante due chilometri dal centro abitato sorge, in campagna, il
santuario della Madonna della Stella che viene festeggiata la seconda domenica di ottobre con
la antica tradizione della distribuzione della “ tagghiarin cu zafarried" ” (tagliatelle con il
peperoncino).
A Palagiano operano anche due Chiese Evangeliche.
Le associazioni di volontariato, che operano sul nostro territorio, raggiungono un buon livello
di efficienza ed esercitano una partecipazione piuttosto allargata alla vita sociale di Palagiano.
In questi ultimi anni diversi giovani, sentendo il bisogno di aggregarsi e di impegnarsi in qualcosa di più positivo, hanno partecipato a diverse iniziative con finalità sociale, tra cui ricordiamo:
il progetto DI. SCO. (Dispersione Scolastica) ,del nostro Istituto, finalizzato al recupero e
all’assistenza di soggetti disabili,
iniziative a fine socio-culturale,
progetti a scopo umanitario e di assistenza socio-sanitaria
attività di protezione civile sul territorio.
L’associazione Misericordia segue le famiglie disagiate con aiuti attraverso il Banco
Alimentare.
L’associazione di volontariato - S.E.R. , con la presenza di soci-volontari disponibili ed obiettori
di coscienza, garantisce il pronto intervento sul territorio nel settore socio-sanitario, integrati
organicamente nel Servizio 118. In tale ruolo assicurano, anche, il pronto intervento a scuola
per le emergenze.
La nostra Scuola intrattiene collaborazioni ormai stabili con Associazioni dedite
particolarmente alla diffusione e alla presa di coscienza della cultura della donazione e della
prevenzione:
o l’Associazione “FRATRES” (donatori di sangue),
o l’A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori di Organi),
o l’A.T.O. (Associazioni Trapiantati d’Organo),
o l’A.N.T. (Associazione Nazionale lotta ai Tumori- sezione locale),
o l’A.I.L. ((Associazione Italiana lotta alle Leucemie),
o la C.R.I
o l’Associazione Culturale Pediatri (A. C. P).
Inoltre, con il locale Circolo di Legambiente , le nostre scuole realizzano diverse iniziative e
progetti nel campo dell’Educazione Ambientale, con interessanti ricadute culturali sul territorio.
E’ presente anche una sezione del WWF.
La locale sezione ARCI ( denominata “Svegliarci”) ha consolidato negli ultimi anni le sue
attività culturali anche in periodo estivo, oltre ad occuparsi stabilmente del Progetto Koinè per
l’accoglienza di migranti richiedenti asilo, per i quali – presso la nostra scuola – organizza corsi
di lingua italiana.
L’attività svolta da queste Associazioni, sul nostro territorio, è particolarmente importante,
poichè nella nostra realtà non sono presenti musei, cinema, …. Solo negli ultimi anni il
Comune ha inaugurato, una Sala Convegni, l’Auditorium comunale, in corso Lenne, presso
l’ex caserma dei Carabinieri, con all’interno la Biblioteca comunale (che, purtroppo, non
funziona con continuità), il centro The Factory per attività ludico/culturali.
Ultimo arricchimento culturale offerto al territorio è il Teatro comunale “K. Wojtyla” .
Poiché non sono certo numerosi gli Enti Culturali e gli organi di informazione presenti sul
territorio del Comune di Palagiano, la palestra, l’auditorium e altri spazi del plesso “Rodari”
sono ancora, spesso, utilizzati dalle Associazioni operanti sul territorio per realizzare iniziative
culturali.
Le Associazioni sportive presenti sono diverse e un po’ si rifanno alle tifoserie delle varie
squadre di calcio nazionale. Altre Associazioni, utilizzando palestre scolastiche e private,
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riescono ad offrire un servizio abbastanza articolato alla collettività. La nostra scuola, attraverso
contratti di prestazione d’opera, si avvale di alcuni degli esperti operanti nelle associazioni
sportive per avviare attività di gioco-sport (minitennis – A.S.D. “Circolo Tennis Palagiano,
minibasket, minivolley – OLYMPIA VOLLEY) e partecipare a manifestazioni pubbliche.
Il nostro Istituto per la realizzazione di progetti, di attività e di iniziative varie - come il
“presepe vivente” - si avvale del contributo prezioso delle seguenti Associazioni
operanti sul territorio:
Comando P. M.
Associazione Bachelet
Associazione Carabinieri
Protezione Civile
Associazione “Slow food”
Associazione “Amici della musica”
Comunità “Cometa”
Associazione “SvegliARCI”
Associazione “Misericordia”
Associazione Adelphos
ANSPI parrocchiali
Associazione “Il Cantiere”
Circolo Tennis- Palagiano
Associazione LEGAMBIENTE
Associazione LIBERA
PRO-LOCO – Palagiano
Associazione “Luce&Sale”
CROCE ROSSA iTALIANA
Associazione FRATRES
Amministrazioni locali e servizi socio-sanitari
-
Regione
-
Provincia
-
Tribunale Minori
-
Comune
-
G.A.L. (Gruppo di Azione Locale)
-
Centri Riabilitativi
-
A.S.L.
-
S.I.S.H
-
Osmairm
Questo Istituto vanta una lunga e fattiva collaborazione:
 con la Regione Puglia, avendo persino assolto al ruolo di Scuola-Polo per alcuni
progetti di iniziativa regionale di educazione stradale ( La strada),
 con l’OSMAIRM e gli operatori specialisti che vi operano, vi è una quotidiana
collaborazione tesa a creare la più proficua e sinergica azione in favore del sostegno e
dell’integrazione dei nostri alunni diversamente abili.
 con il Comune, la Scuola è costantemente impegnata per consolidare e promuovere un
doppio canale di interventi:
1) erogazione di servizi;
2) programmazione di attività formative nel territorio.
 con l’ A.S.L. i rapporti sono da tempo incentrati nella gestione di un efficiente servizio di
medicina scolastica, con particolare riferimento a tutte le misure di prevenzione sanitaria
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e di verifica delle condizioni igieniche. E’ operante, anche, un consultorio familiare del
distretto socio-sanitario che eroga servizi alla nostra utenza scolastica
 con il Servizio di Igiene pubblica della ASL e con la C.R.I., che ha consentito azioni di
screening e prevenzione (oculistico, pediculosi, ecc.), Disostruzione Pediatrica.
 con il S.I.S.H. (Servizio Integrazione Scolastica Handicap) si programmano incontri
periodici con il dirigente scolastico, i docenti di classe, di sostegno e con le famiglie, per
la programmazione, realizzazione e verifica dei piani educativi personalizzati, nonché per
tutti i necessari interventi di diagnosi e attività connesse a garantire la più efficace ed
efficiente integrazione scolastica di alunni portatori di handicap. In questo contesto si
costruiscono stretti rapporti con l’OSMAIRM finalizzati alla terapia e alla riabilitazione di
alunni frequentanti questa scuola.
 con il TRIBUNALE DEI MINORI , grazie all’esperienza maturata nel progetto di Scuola
inserita in area a rischio, si continuano ad intrattenere tutti quei rapporti connessi a casi
di deprivazione sociale e culturale, a rischio di evasione scolastica e di dispersione, di
manifestazione di eventuali comportamenti inadeguati da parte delle famiglie interessate,
sempre in un proficuo rapporto di collaborazione con il Servizio Sociale del Comune.
INFORMAZIONI GENERALI
Accoglienza ed integrazione
Massimo impegno sarà profuso per facilitare l’arrivo a scuola (particolarmente per la Scuola
dell’Infanzia) ed il passaggio tra i diversi ordini di scuola, per favorire la socializzazione e
l’integrazione nel gruppo-classe, la conoscenza degli ambienti scolastici e del regolamento
della scuola, la comprensione dell’organizzazione e delle finalità della nostra scuola . Per
questo, l’apposita Commissione, per la continuità didattica, nominata dal Collegio dei Docenti,
oltre a programmare specifiche attività per il passaggio “interno” scuola dell’Infanzia/scuola
Primaria, previa intesa con l’analoga Commissione della scuola secondaria di 1 grado,
programma una serie di attività comuni da sviluppare nell’arco dell’intero anno scolastico per
favorire l’integrazione tra gli alunni delle quinte classi e quelli della prima media, sicché il
passaggio appaia davvero come naturale continuazione e non come traumatica separazione.
Accoglienza per i genitori
(in Assemblea) attraverso le seguenti iniziative:
presentazione del Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori;
illustrazione del P.O.F;
visita alla scuola (aule, palestra, laboratori, uffici, ecc.);
chiarimenti sulle modalità di incontro con i docenti e sulla scheda di valutazione;
eventuali convegni ed incontri con esperti.
SEGRETERIA
Gli uffici di Segreteria funzionano tutti i giorni feriali dalle ore 7,30 alle ore 14,00. I rientri
pomeridiani vengono effettuati dal lunedì al venerdì dalle ore 15,00 alle ore 18,00.
La Segreteria è aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 11,00 alle ore 12,30 e il
mercoledì e il venerdì dalle ore 15,00 alle ore 17,30.
RICEVIMENTO GENITORI
I genitori degli alunni possono essere ricevuti dai docenti dei propri figli nei giorni e negli orari
fissati sulla base delle direttive impartite dal D. S. che affiggerà in forma scritta sulla porta delle
aule di rispettiva competenza.
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Promozione della partecipazione
Si intende promuovere la partecipazione alla gestione della scuola a tutti i livelli e nelle
forme dettate dalle norme vigenti.
Questa va realizzata attraverso il dialogo aperto e costruttivo tra docenti, genitori, allievi e
cittadini partecipi, a diverso titolo, della vita della scuola.
Sarà garantita piena trasparenza in termini di accesso ai documenti.
Il Circolo garantisce ogni possibile semplificazione delle procedure ed una informazione
completa e trasparente.
L’iniziativa, per una piena circolarità delle informazioni, può essere assunta mediante
note informative e circolari inviate a tutti i genitori interessati o ai loro rappresentanti nei Consigli
di Interclasse/Intersezione. Si utilizzeranno gli alunni per recapitare tali note ai rispettivi genitori,
nel caso non sia possibile o la famiglia non sia d’accordo, si userà il servizio postale (tassa a
carico del ricevente).
I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Interclasse/Intersezione si impegnano a
trasmettere agli altri genitori una sintesi di quanto trattato nei Consigli.
Il singolo può chiedere informazioni alla Direzione Didattica facendo riferimento alla L. 241/90;
tale richiesta va rivolta per iscritto e motivata in modo che l’accesso ai documenti derivi da un
interesse serio, non emulativo, né riducibile a mera curiosità e derivante dalla necessità di
curare i propri interessi giuridici. Soprattutto, si cercherà di coinvolgere le famiglie degli alunni
nelle iniziative di solidarietà e nelle iniziative che vedano la scuola essere centro di cultura
dell’ascolto, della tolleranza e dell’accettazione delle differenti stratificazioni pluriculturali
presenti nel territorio.
Organizzazione e gestione del P.O.F.
La stesura del POF ha visto impegnata la prof.ssa Patrizia D’Aprile designata, dal Collegio dei
Docenti, con delibera N°10 del 12/09/2014, quale Funzione Strumentale responsabile dell’Area
1, per l’anno scolastico 2014/2015. Acquisita l’approvazione del Collegio dei Docenti e del
Consiglio di Circolo, il documento è reso pubblico attraverso l’affissione all’albo della scuola e la
pubblicazione sul sito Web della scuola

Delibera del Piano dell’Offerta Formativa
Il presente “PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA” per l’anno scolastico 2014/2015 è stato
deliberato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 7 gennaio 2015 e approvato dal Consiglio
di Istituto nella seduta del 12.01.2015.
Allegati
1)
2)
2)
3)
7)
8)
9)
10)
11)
Curricolo verticale
Carta dei Servizi
Regolamento d’Istituto
Patto di Corresponsabilità
Criteri di formazione delle classi
Criteri di valutazione disciplinare
Criteri di valutazione del comportamento
Piano Annuale delle Attività
Prospetto orario di ricevimento dei Docenti
Il Dirigente Scolastico
Prof. Preneste Anzolin
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POF a.s. 2015 - Istituto Comprensivo Gianni Rodari