Anno 6 - Numero 1, Gennaio-Giugno 2005
Notiziario finco
Periodico semestrale
Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma
20/b legge 662/96 - Filiale di Milano
Incontinenza
urinaria
da sforzo
femminile
Atto Camera
n. 148 e Abbinati:
Norme in favore
dei soggetti incontinenti
e stomizzati
L’Associazione
FINCO
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Francesco Diomede
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Comitato di Redazione
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Rosa Velati
Marco Salis
Informazioni sugli ausili
per la continenza
Consulenze di esperti
nel settore medico/infermieristico
Consulenza legislativa
Consulenza burocratica
e tutela dei diritti
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Francesco Pesce
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“Eureka”
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Progetto Grafico
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n.1433 del 30/09/1999
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Francesco Diomede
Cari Amici,
la Federazione Italiana INCOntinenti, di seguito denominata FINCO, è nata nel
1999 per sancire il diritto ad una migliore “qualità di vita” e per sensibilizzate maggiormente le Istituzioni ed i mass-media alle nostre “non facili problematiche”. Il successo
dell’Associazione è merito degli associati, dei mass-media (stampa, radio e TV), del
Notiziario informativo “Eureka” e della professionalità degli urologi addetti al Numero
Verde (800.050.415), che con discrezione e competanza contribuiscono alla soddifazione
degli associati che ci contattano. Infatti, le numerose telefonate ricevute ci incoraggiano a
proseguire il cammino intrapreso, non a caso la FINCO ha stimolato l’Atto Camera n.148
e Abbinati, approvata all’unanimità dalla “Commissione AA. SS. della Camera dei Deputati” (1° dicembre 2004).
La legge, ove approvata istituirebbe i “Centri Regionali per la Cura e la Riabilitazione dell’Incontinenza” ed è proprio al loro interno che si dovrà effettuare la diagnosi
dell’incontinenza, la riabilitazione, si potranno istruire i pazienti o i loro familiari ad un
corretto uso dei pannoloni, oltre a fornire un sostegno concreto alle famiglie degli incontinenti gravi, specie se allettati o non autosufficienti.
Altro grave problema è l’assoluta mancanza di bagni pubblici nel Territorio, la
qualità degli ausili protesici (pannoloni, sonde, sacche di raccolta, traverse, cateteri, ecc.,
ecc.) e la rimborsabilità dei farmaci per la continenza, oggi tutti a pagamento.
A Roma, dal 24 al 26 marzo 2005, nell’Aula Magna INAIL (Piazzale Pastore Roma EUR) si terrà in 1° Meeting euro-mondiale delle Associazioni di pazienti
incontinenti, organizzato proprio dalla FINCO.
All’importante evento hanno aderito molti Paesi: Stati Uniti (due Associazioni),
Italia, Francia, Polonia, Inghilterra, Olanda (due Associazioni), Spagna, Svezia, Danimarca, Finlandia, ecc. Questo appuntamento romano per noi della FINCO è stato un “atto
d’amore FINCO” verso tutti pazienti, che in assoluto silenzio vivono queste “difficili” problematiche sulla propria pelle. Gli associati che vogliono partecipare all’evento possono
contattarci e partecipare come “uditori”. Inoltre, auspicando che il Santo Padre goda ottima salute, il 23 marzo c.a., alle ore 10,30 saremo ricevuti da Lui in audizione.
Coloro che vogliono impegnarsi ad aprire una sezione della FINCO nel proprio
Territorio possono contattare la Segreteria nazionale (080.509.33.89) o telefonare al
numero verde (800.050.415) e proporsi come referenti FINCO (n.b.: allegando un
“breve” curriculum vitae).
Auspicando un massiccio consenso alle nostre iniziative,
auguro a tutti Voi un futuro radioso.
Francesco Diomede
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V Convegno Nazionale
FINCO
In una splendida cornice, il 24 e 25
zione della nutrita platea. Molto signisettembre 2004, si è svolto a Bari il
ficative sono state le testimonianze
VII Congresso Nazionale Aistom, il V
dei pazienti ed i contributi dei rappreConvegno Nazionale FINCO ed il IV
sentanti delle differenti Asso-ciazioni
Dr. Massimo Castellano
AIMAR, dal titolo: “Dalla terapia
(FAVO, ConfOnlus, AIMAR, AMICI ed
alla alimentazione … tutto ciò che ruota intorno al
Associazione “Insieme” di Firenze), che hanno lamentato il
pianeta incontinenza”.
disinteresse delle Istituzioni verso i nostri problemi. Problemi
Con l’alto patrocinio del Ministero della Salute, della Presiche nelle realtà quotidiana non sono soltanto i nostri probledenza della Regione Puglia, del Collegio Nazionale IPASVI ed
mi, ma i problemi di tutti, atteggiamento questo che rende
altre numerose Associazioni, gli obiettivi erano: fornire agli
più arduo il cammino intrapreso dall’Aistom anni orsono.
operatori socio-sanitari le nozioni sulle problematiche, sulCammino abbastanza minato, sia per carenza di fondi, che
l’assistenza e sul percorso riabilitativo del paziente incontiper indiffidenza da parte di coloro che credono in ciò che
nente; assicurare al paziente incontinente una adeguata assifanno, ma nella realtà sono abbandonati a se stessi, in tutti i
stenza, informandoli sulle novità scientifiche, utili per un
sensi. Ovviamente la protagonista vera del Convegno è stata
nuovo percorso scientifico e sociale; rendere più visibili le
sicuramente la stomia e con essa l’incontinenza urinaria e
problematiche “familiari”, perché quando in famiglia vive un
fecale, che hanno pavoneggiato in gran parte, se non in tutte
incontinente tutti sono colpiti ed è difficile abbattere la “culle relazioni esposte.
tura dell’isolamento e del non far sapere”; salvaguardare
Si è parlato di iter diagnostici, terapeutici e assistenziali, sicul’importanza del “piano riabilitativo” teso al pieno recupero
ramente fra i più moderni che la scienza in questo momento
“funzionale e sociale” del paziente incontinente; informare il
può offrire, arrivando persino al contributo avveniristico del
paziente e gli Operatori socio-sanitari sull’esistenza e sul
robot nella risoluzione di problemi sanitari. Sino a ieri semruolo civile e democratico che svolgono le Associazioni di
brava impossibile che l’uomo potesse affrontare e risolvere
pazienti. La sede è stata quella dello Sheraton Nicolaus Hotel,
con la chirurgia robotica. Ma attenzione, perché quello stesvetrina delle migliori Convention nazionali ed internazionali; a
so uomo che ha concepito il robot deve soffermarsi a pentale cornice ha fatto da contraltare un insieme di contenuti di
sare che oltre a questo, bello sarebbe che dedicasse un sortutto rispetto. Si sono infatti alternati relatori più o meno illuriso a tutti coloro che ne hanno bisogno, abbandonando l’instri, ma comunque sicuramente competenti, che hanno
differenza, che sempre più aleggia su tutto ciò che quotidiasaputo, per tutta la durata del convegno, calamitare l’attennamente facciamo!!!
La F.A.V.O.
è pronta
a decollare
A Ovada, in occasione della “Terza Conferenza Nazionale sul Volontariato in Oncologia”, del 9 Ottobre 2004, ha avuto luogo la
prima assemblea ordinaria di Favo (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato
in Oncologia), di cui fanno parte 50 Associazioni, che hanno approvato la relazione del
Coordinatore Nazionale, il Prof. Francesco De
Lorenzo, sull’attività svolta e sulle iniziative da intraprendere,
a tutela dei
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diritti del malato di cancro e delle loro famiglie.
Sono stati eletti componenti nel Comitato
Esecutivo: Anna Laura Ravera (VELA), Silvana Zambrini (ANTEA), Francesco Diomede
(AISTOM/FINCO), Sergio Canzanella (HOUSE
HOSPITAL), Francesco de Loren-zo (AIMaC),
Giorgio Saiani (AIL - Associazione Italiana Laringectomizzati), Francesco Fazzio (ANDOS),
Giorgio Ratti (ALTEG), Luminita Andreescu
(ANVOLT), Elisabetta Iannelli (AIMaC) e Lalla
Monesi (ANDOS).
Subito dopo l’Assemblea, si è riunito il
Comitato Esecutivo ed ha eletto Presidente il
Professor Francesco De Lorenzo (AIMaC).
Vice-presidenti: Giorgio Ratti (ALTEG) e Silvana Zambrini (ANTEA).
Segretario/Tesoriere: Elisabetta Iannelli (AIMaC).
La F.A.V.O. è la Federazione delle Associazioni
del Volontariato in Oncologia, composta da
cinquanta Associazioni, ma la sfida è di
aumentare in breve tempo le adesioni.
I presupposti ci sono tutti, perché F.A.V.O.
intende rafforzare la rete delle Associazioni e
prendere la forza dalle coesione di tutte, per
condurre in modo più efficace la battaglia contro il cancro e per assicurare ai malati la loro
riabilitazione completa nella Società civile.
Con F.A.V.O. le associazioni danno un
segnale importante: superare le individualità per mettere al centro i bisogni dei
malati di cancro e delle loro famiglie. F.A.V.O.
consente di promuovere una nuova concezione dei diritti del lavoro contro le discriminazioni di cui i malati di cancro continuano a essere vittime.
In concreto, F.A.V.O. ha preparato (in collaborazione con le istituzioni) un’indagine conoscitiva sulle strutture riabilitative del Territorio e
della loro disponibilità con percorsi specifici
per i malati e anche un’analisi sulla casistica
epidemiologica delle principali neoplasie in
rapporto alle capacità riabilitative delle stesse.
F.A.V.O. ha intrapreso un rapporto di collaborazione con gli assessorati regionali alla sanità
e, come ha sostenuto Fabio Gava, coordinatore degli assessori regionali e provinciali della
sanità, “F.A.V.O. è un rilevantissimo esempio di
organizzazione in rete nazionale per sviluppare
un nuovo atteggiamento di cooperazione al fine
di favorire il cambiamento del rapporto cancromalato e cancro-individuo sano”.
F.A.V.O. ha anche curato la prima Guida in
Italia delle Associazioni del volontariato in
oncologia, che costituisce uno strumento indispensabile per informare i malati di cancro e le
loro famiglie sulla presenza delle singole
Associazioni nel Territorio.
Il sito di F.A.V.O. è www.favo.it.
L’indirizzo di posta elettronica è [email protected]
TESTO UNIFICATO
ART. 1.
(Finalità)
1. La presente legge disciplina le tipologie e le modalità di interventi in favore dei soggetti incontinenti, stomizzati,
portatori di malformazioni ano-rettali e uro-genitali.
ART. 2.
(Destinatari)
1. Soggetti incontinenti sono i portatori di patologie organiche e funzionali gravi, sia congenite che acquisite, che
danno luogo ad incontinenza urinaria o fecale grave compromettendo gravemente la qualità della vita dei paziente.
2. I soggetti stomizzati sono coloro ai quali a seguito di intervento chirurgico, è stato attuato un nuovo collegamento
provvisorio o permanente tra cavità interne del corpo e l'esterno, attraverso il confezionamento di un neostoma cutaneo.
3. Sono ammessi a fruire dei benefici previsti dalla presente legge:
a) i soggetti portatori di urostomie;
b) i soggetti portatori di stomia intestinale;
c) i soggetti portatori di esofagogastrostomi o digiunostomia a scopo nutrizionale;
d) i soggetti portatori di tracheostomie definitive;
e) gli incontinenti urinari o fecali medio-gravi.
ART. 3
Soppresso
ART. 4.
(Specificazione degli interventi).
1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da adottare, entro novanta giorni dalla data di entrata la vigore della presente legge su proposta dei Ministro della Salute, d'intesa con la Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le
Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari,
sono definiti. ad integrazione delle prestazioni già garantite dal Servizio Sanitario Nazionale, i livelli essenziali delle
prestazioni riferiti a:
a) i presidi sanitari presenti sul mercato da fornire ai soggetti portatori di incontinenza uninaria o fecale e di stomie,
salvaguardando il principio di libera scelta, nonché il quantitativo mensile di materiale da concedere loro gratuitamente, in rapporto ad età, classe di gravità della patologia, compIicanze e compatibilità;
b) i livelli di assistenza socio-sanitaria a domicilio, nei luoghi di lavoro se necessaria e, nel caso di bambini stomizzati, o con atresie ano-rettali o che necessitano dì cateterismo intermittente, nelle scuole di ogni ordine e grado;
c) le modalità per garantire l'educazione e l'adeguata informazione dei pazienti e dei familiari per ciò che attiene alle
procedure da adottare per il mantenimento dell'igiene personale in presenza di incontinenza e di stomie allo scopo
di prevenire complicanze;
d) le modalità del controllo clinico periodico della funzionalità e della condizione della stomia, dello stato funzionale dell'incontinenza urinaria o fecale, anche per una rivalutazione dell'adeguatezza dei presidi adottati e dei trattamenti riabilitativi in atto;
e) soppressa;
f) le modalità relative alla fornitura (fascia A dei Prontuario farmaceutico nazionale) agli incontinenti medio-gravi dei
farmaci per l’incontinenza.
ART. 5.
(Istituzione dei centri riabilitativi).
1. Per assicurare le prestazioni sanitarie ai soggetti di cui all'articolo 2, le regioni istituiscono, almeno uno per ciascuna regione, appositi "Centri riabilitativi", in cui vengono fornite prestazioni multidisciplinari diagnostiche, terapeutiche, riabilitative e di monitoraggio della malattia di base.
ART. 6.
Soppresso
ART. 7.
Soppresso
Art. 8.
(Specializzazione infermieristica).
1. Con decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, di concerto con il Ministro della Salute e sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, da
emanare entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è individuato il percorso formativo in ambito universitario finalizzato alla formazione di personale infermieristico professionale che si occupi dell'incontinenza urologica, fecale e stomale. Tale figura risponde all'assistenza infermieristica del paziente stomizzato ed incontinente.
2. Con lo stesso decreto sono individuati i criteri per l'equipollenza dei titoli conseguiti dagli infermieri che hanno frequentato corsi post-laurea di perfezionamento in stomaterapia prima della data di entrata in vigore della presente legge.
Norme in favore di soggetti incontinenti e stomizzati
Atto Camera n.148 e Abbinati (Norme in favore di soggetti incontinenti e stomizzati),
approvato dalla “Commissione AA.SS. della Camera dei Deputati” il 1 Dicembre 2004.
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Norme in favore di soggetti incontinenti e stomizzati
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3. Le commissioni mediche per l'accertamento dell'invalidità civile e dell'handicap, istituite ai sensidell'articolo 4 della
legge 5 febbraio 1992, n. 104, nel caso di accertamento su persona avente disabilità ai sensi della presente legge, sono
integrate con un medico specializzato in tali discipline.
ART. 9.
(Ulteriori agevolazioni).
1. Per i soggetti incontinenti medio-gravi e stomizzati, la tariffa dell'acqua per uso domestico è ridotta del 30 per cento.
ART. 10.
(Revisione delle percentuali di invalidità).
1. Ai fini dell'invalidità, le stomie e l'incontinenza urinaria medio-grave sono classificate con le seguenti percentuali
di invalidità:
a) soppressa;
b) stomie definitive 90 per cento;
c) più stomie 100 per cento;
d) soppressa;
e) malformazioni ano-rettali alte 100 per cento;
f) soppressa;
g) incontinenza grave 100 per cento.
2. In attuazione di quanto disposto dal comma 1, il Ministro della Salute, con proprio decreto da emanare entro tre
mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, provvede ad apportare le conseguenti modifiche alla nuova
tabella indicativa delle percentuali di invalidità relative alle patologie di cui al medesimo comma 1, stabilite dal decreto del Ministro della Sanità 5 febbraio 1992, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 47 del
26 febbraio 1992, e successive modificazioni.
ART. 11.
(Campagna di informazione).
1. Le aziende sanitarie locali, le regioni e le associazioni di categoria dei soggetti di cui alla presente legge, collaborano con il Ministero della Salute al fine di promuovere la realizzazione di apposite campagne nazionali di sensibilizzazione per la prevenzione del cancro colon-rettale.
ART. 12.
(Aggiornamento dei nomenclatore dei dispositivi medici e protesici).
1. La Commissione unica sui dispositivi medici, istituita presso il Ministero della Salute ai sensi dell'articolo 57 della
legge 27 dicembre 2002, n. 289, sentite le associazioni di categoria dei soggetti di cui alla presente legge provvede
all'aggiornamento biennale dei dispositivi medici e protesici.
ART. 13.
(Registri nazionali).
1. Sono istituiti, presso l'Istituto Superiore di Sanità, il Registro nazionale della poliposi familiare e il Registro nazionale di bambini nati con atresie ano-rettali.
2. All'Istituto Superiore di Sanità affluiscono i dati epidemiologici relativi alle patologie di cui al comma 1, rilevati
dalle regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano attraverso le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere e i centri riabilitativi al fine di promuovere una efficace prevenzione diagnostica e strumentale nei nuclei familiari a rischio, nonché pervenire a una stima reale dei soggetti affetti da tali patologie.
ART. 14.
(Diritto alla riservatezza dei pazienti).
1. Il medico ed il personale sanitario tutelano la massima riservatezza della documentazione in loro possesso riguardante i pazienti di cui alla presente legge anche se affidata a codici e sistemi informatici,
2. Le comunicazioni di risultati diagnostici e delle patologie riferite alla malattia devono essere effettuate tramite un
medico designato dall'interessato o da un titolare di cui alla lettera f) del comma 1 dell'articolo 4 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 esclusivamente alla persona cui sono riferiti. In caso di incapacità di intendere o di volere, il consenso al trattamento dei dati è validamente manifestato nei confronti di esercenti le professioni sanitarie dal
rappresentante legale dell'incapace.
3. Le rilevazioni statistiche devono essere effettuate con modalità che non consentono l'identificazione della persona.
ART. 15.
(Norme finanziarie).
1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, valutato complessivamente in 60 milioni di euro annui a
decorrere dall'anno 2005, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2004-2006, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di
previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze per l'anno 2005, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
2. Il MInistro dell'Economia e delle Finanze provvede al monitoraggio degli oneri di cui alla presente legge, anche ai
fini dell'adozione dei provvedimenti correttivi di cui all'articolo 11-ter, comma 7, della legge 5 agosto 1978, n. 468,
e successive modificazioni, ovvero delle misure correttive da assumere, ai sensi dell'articolo 11, comma 3, lettera iquater), della medesima legge. Gli eventuali decreti emanati ai sensi dell'articolo 7, secondo comma, n. 2), della Iegge
5 agosto 1978, n. 468, prima dell'entrata in vigore dei provvedimenti o delle misure di cui il periodo precedente,
sono tempestivamente trasmessi alle Camere, corredati da apposite relazioni illustrative.
3. Il Ministro dell'Economia e delle Finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
L’incontinenza
urinaria da sforzo femminile:
una
Prof. Mauro Cervigni
Ospedale San Carlo IDI
Presidente Associazione Italiana
di Urologia Ginecologica
e del Pavimento Pelvico
N
ella società d’oggi assistiamo al progressivo emergere di
malattie che diventano tanto più rilevanti, in termini di impatto sui
costi e sulla qualità della vita delle persone, quanto più altri bisogni
di salute vengono via via soddisfatti. Diventa sempre più importante fornire alle persone risposte concrete su tutti i problemi di salute,
anche su quelli il cui impatto e la cui diffusione è forse meno visibile rispetto ad altri. Nell’ambito di tali patologie si colloca l’incontinenza urinaria da sforzo femminile.
L’incontinenza urinaria da sforzo rappresenta la forma più comune
di incontinenza e consiste in una perdita involontaria di urina che si
presenta quando si compiono movimenti che aumentano la pressione intra-addominale, come ad esempio fare uno sforzo, portare
pesi, fare attività fisica, oppure semplici gesti come uno starnuto,
un colpo di tosse o una risata. Oltre all’incontinenza urinaria da sforzo esistono anche altre forme di perdita involontaria di urina, classificate in base alle diverse manifestazioni cliniche:
• incontinenza urinaria da urgenza minzionale
(urge incontinence)- caratterizzata una improvvisa ed impellente
necessità di urinare o dalla necessità di urinare otto o più volte
al giorno e più di due durante la notte;
• Incontinenza urinaria mista (stress-urge incontinence)
che associa i sintomi di quella da sforzo e di quella d’urgenza;
• Incontinenza urinaria da rigurgito (overflow incontinence)
si manifesta quando la vescica rimane sempre piena perché
incapace di svuotarsi a causa della presenza di un ostacolo,
di solito a livello dell’uretra;
• Incontinenza urinaria continua goccia a goccia
(dribbling incontinence) scolo continuo di urina dall’uretra;
• Enuresi notturna, minzione involontaria completa di urina
durante il sonno.
Uno studio epidemiologico realizzato nel 1997 dall’Istituto Mario
Negri di Milano ha evidenziato che più dell’11% delle donne italiane oltre i 40 anni presenta questo disturbo, che per sua natura
comporta rilevanti costi economici, sociali e relazionali.
7
Nonostante il problema dell’incontinenza urinaria sia
notevolmente diffuso nella popolazione, la rilevanza clinica del
disturbo e le soluzioni offerte dalle strutture socio-sanitaria
sono ancora inadeguate a dare una risposta soddisfacente al
problema. Inoltre, a causa dei tabù che ancora sono legati
all’incontinenza, molte delle donne che soffrono di questi sintomi non si rivolgono al medico o allo specialista.
Tutto ciò fa si che l’incontinenza urinaria oggi sia
considerata una patologia “nascosta” a più livelli: personale,
nella relazione della donna con il proprio medico, ma, conseguentemente, anche globale, poiché il numero di persone
incontinenti “sconosciute” al sistema socio-sanitario nazionale è largamente maggiore (da due a quattro volte) al numero di
pazienti conosciuti e seguiti nelle strutture socio-sanitarie.
Identikit
dell’incontinenza urinaria da sforzo
È una patologia tipicamente femminile,
sotto un duplice aspetto: sia perché è legata alla
variazione del quadro ormonale della donna e
del suo assetto fisiologico durante le fasi della
vita, sia perché gli organi pelvici delle
donne, a differenza di quelli dell'uomo, sono più esposti alle
conseguenze derivanti da
particolari lesioni - come
ad esempio la gravidanza e
il parto naturale - oppure da
situazioni di soprappeso. Può
colpire donne tra loro molto diverse,
a tutte le età: una persona che si avvicina
all’età della menopausa, una giovanissima madre subito dopo
il parto, una donna in post menopausa il cui pavimento pelvico non funziona più correttamente. Nell’ultimo decennio diversi sono i fattori di rischio o i fattori ai quali è stato attribuito un
ruolo nello sviluppo della patologia, tra i quali il parto, l’obesità, il prolasso degli organi pelvici o la tosse cronica.
Nonostante la sua diffusione, l'incontinenza urinaria
da sforzo rappresenta un disturbo che non deve essere considerato normale, indipendentemente dall'età in cui si manifesta. La consapevolezza dell’importanza del dialogo e del ricorso con il proprio medico o specialista rappresenta il primo
importante passo per affrontare efficacemente il problema.
L’impatto sulla
qualità della vita
L’incontinenza urinaria da sforzo può avere un impatto estremamente negativo sulla qualità di vita delle donne a
tutte le età, a causa dei problemi psicologici, relazionali, fisi-
8
ci, sessuali
che spesso comporta. Nelle donne
che si avvicinano all’età
della menopausa, in particolare, tale patologia può
accrescere il disagio psicologico
perché vissuta come un’anticipazione
della vecchiaia. La perdita della padronanza sul proprio corpo, la diminuzione dell’autostima, la compromissione dei rapporti
sociali, la limitazione nelle proprie attività fisiche
quotidiane e nella vita sessuale sono solo alcune delle
problematiche legate a questo disturbo, e che possono
portare la persona affetta anche a un vero e proprio isolamento sociale.
Importanza della diagnosi
In presenza di perdite involontarie di urina, la diagnosi costituisce un momento fondamentale per l’accertamento della tipologia di incontinenza e per l’esclusione della
presenza di altre patologie.
I primi passi da eseguire nella diagnosi sono l'analisi delle urine, l'urinocultura e l'ecografia addominale e perineale (che può sostituire gli esami radiologici della vescica).
Può essere poi effettuato l’esame urodinamico, che consiste
in una serie di valutazioni strumentali che permettono di formulare l'indicazione terapeutica più appropriata. Il primo dato
dell'analisi urodinamica è la flussimetria, che misura le alterazioni della fase di svuotamento vescicale. Successivamente
viene effettuata la cistomanometria, che misura la pressione
e la capacità vescicale attraverso l'uso di un piccolo catetere.
L'ultima fase dello studio completo consiste, se
necessario, nell'analisi del profilo pressorio uretrale, che evidenzia la resistenza dell'uretra alla fuoriuscita dell'urina.
Una volta classificata l'incontinenza ed esclusa la
presenza di patologie associate (come diabete, calcolosi,
ecc.), si può definire il piano terapeutico.
Fino ad oggi,
per affrontare
l’incontinenza
urinaria da sforzo le opzioni di
trattamento disponibili si identificavano con la terapia comportamentale (es, smettere di fumare, perdere peso), la ginnastica per la muscolatura del pavimento pelvico e, nei casi
più severi o laddove la ginnastica pelvica non aveva dato i
risultati sperati, il trattamento chirurgico.
La ricerca farmacologica ha però recentemente trovato una soluzione al problema della incontinenza urinaria da
sforzo grazie ad un nuovo trattamento farmacologico specifico per questa patologia.
Il nuovo trattamento, primo ed unico in Italia, frutto
della ricerca Lilly, è a base di Duloxetina, un inibitore bilanciato della ricaptazione di due neurotrasmettitori, principali
regolatori dello sfintere uretrale (il muscolo che regola le
contrazioni dell’uretra).
Il meccanismo d’azione: Duloxetina aumenta i livelli dei due neurotrasmettitori che regolano lo sfintere uretrale,
determinando una maggiore capacità di contrazione dello
sfintere stesso; ciò si traduce in una rapida riduzione delle
possibilità di perdita di urina.
L’efficacia del trattamento è dimostrato da studi condotti su oltre 1.900 pazienti affette da incontinenza urinaria da
sforzo, che hanno evidenziato un dimezzamento degli episodi di incontinenza; l’azione terapeutica si manifesta entro due
settimane di trattamento. È opportuno sottolineare che tale
farmaco non deve essere assunto in modo occasionale, ma è
necessario un trattamento continuativo per la gestione con
successo del problema.
Già dai primi giorni di trattamento la donna
migliora sensibilmente la qualità di vita e riacquista
una nuova libertà: minori esitamenti e limitazioni nelle
attività quotidiane, un maggior benessere legato alla
più ampia libertà nella vita quotidiana e minore imbarazzo nei rapporti sociali.
Duloxetina è sicura e ben tollerata; gli eventuali
primi effetti collaterali sono transitori e tendono rapidamente
a scomparire.
Un passo avanti nella cura dell’incontinenza urinaria da sforzo, una patologia fonte di grande disagio che colpisce milioni di donne in tutto il mondo con gravi conseguenze sulla loro
qualità di vita.
Bibliografia
Una
nuova soluzione
ai problemi
dell’incontinenza urinaria da sforzo
Il trend attuale della medicina moderna è quello di
effettuare trattamenti sempre più mininvasivi allo scopo di
ridurre il traumatismo ai tessuti e di ridurre il tempo di ricovero. Sono state pertanto messe a punto delle tecniche chirurgiche che con un minimo accesso vaginale introducono
una piccola rete in materiale sintetico sotto il collo vescicale, pur tuttavia richiedono sempre una anestesia ed il ricovero ospedaliero oltre che il trattamento chirurgico.
1. Bymaster FP, Dreshfield-Ahmad LJ, Threlkeld PG, et al. Comparative Affinity of
Duloxetine and Venlafaxine for Serotonin and Norepinephri-ne Transporters in vitro
and in vivo, Human Serotonin Receptor Subtypes, and Other Neuronal Receptors.
Neuropsychopharmaco-logy, 2001: 25(6):871-880
2. Abrams P, Cardozo L, Fall M, Griffiths, D, Rosier P, Ulmsten U, et al. The standardisation of terminology of lower urinary tract function: report from the standardisation
sub-committee of the International Continence Society. Neurourol Urodyn, 2002;
21(2):167-178
3. Viktrup L. Female stress and urge incontinence in family practice:insight into the
lower urinary tract, International Journal of Clinical Practice, 2002 Nov; 56 (9)694700
4. Viktrup L, Bump RC. Pharmacological agents used for the treatment of stress urinary incontience in women, Curr Med Opin 19 (6): 485-490, 2003
5. Bortolotti A et al. Prevalence and risk factors for urinary incontinence in Italy, Eur
Urolol 37 (1): 30-35, 2000
9
Al Ministro della Salute
Ch.mo Prof. Girolamo Sirchia
Lungotevere Ripa,1
ROMA
Oggetto:
“Giornata Nazionale dei Malati di Cancro” e francobollo commemorativo dell’evento.
Ill.mo Sig. Ministro Sirchia,
conoscendoLa come persona sensibile ed attenta ai reali bisogni dei malati e delle
Associazioni che le rappresentano (specialmente in campo oncologico), con la presente
missiva siamo ufficialmente a chiederLe di volersi prodigare al massimo per indire una
“Giornata Nazionale dei Malati di Cancro”.
Tale giornata, non soltanto ci consentirà di avere un momento di riflessione nazionale sulle patologie oncologiche e sulle possibili cure (preventive, riabilitative e post-chirurgiche), ma rafforzerà tutto il movimento italiano delle Associazioni di settore, che oggi si identificano in F.A.V.O. (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia).
Questo evento (n.d.r.: evento Sirchia) non comporta alcun costo rilevante per il
Ministero della Salute e sicuramente passerà alla storia della Sanità oncologica in Italia, in
Europa e nel Mondo.
Inoltre, siamo gentilmente a chiederLe di volersi attivare per far emettere dall’Ente
Poste (Ministero delle Telecomunicazioni) un francobollo commemorativo dell’evento.
In attesa, ringraziamo anticipatamente per tutto quanto vorrà e potrà adoperarsi a
nostro favore.
Con stima, Le porgiamo distinti saluti
“
“
A.A.A. volontari FINCO cercasi
Cercasi volontari per costituire e rafforzare
la FINCO nel Territorio nazionale.
Le persone interessate possono inviare il curriculum vitae alla Segreteria nazionale:
10
Federazione Italiana INCOntinenti
Viale Orazio Flacco,24 - 70124 Bari
E-mail: [email protected]
NUOVO STATUTO (stralcio)
Approvato dall’Assemblea Straordinaria dei Soci il 10 Giugno 2004
Federazione Italiana INCOntinenti (FINCO)
Art. 1
È costituita la “Federazione Italiana INCOntinenti”, acronimo FINCO, fondata
sui principi della solidarietà e promozione sociale, sul volontariato, sull’aggregazione, sull’istruzione e formazione socio-sanitaria. La Federazione è
un’Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS), caratterizzata
dalla partecipazione di tutti i soci alle istanze federative. L’Associazione aderisce alla Federazione europea e mondiale dei pazienti incontinenti.
Art. 4
La Federazione è apartitica e non persegue alcun fine di lucro, pertanto le
prestazioni fornite dai aderenti volontari sono gratuite.
I fini preposti dalla FINCO sono:
a) riunire in libera e democratica Federazione tutti i cittadini che soffrono di
incontinenza e le rispettive Associazioni di tutela; i medici che direttamente
si interessano a tali problematiche; gli infermieri specialisti della riabilitazione dell’incontinenza urinaria, fecale e stomale; i cittadini sensibili a tali
problematiche;
b) attuare programmi di sensibilizzazione, prevenzione e riabilitazione, oltre
a fornire possibilità di reinserimento psico-sociale, che investono direttamente o indirettamente gli incontinenti urinari, fecali e stomali, assicurando
ad essi una migliore qualità della vita;
c) svolgere opera di sensibilizzazione ed informazione, relativamente alle
problematiche connesse all’invalidità, nei confronti della Società, verso le
Istituzioni e gli Organi deputati all’informazione;
d) contribuire alla sensibilizzazione, formazione ed apprendimento degli
Operatori socio-sanitari (medici, infermieri e volontari) e degli stessi soci,
promovendo, da sola o con altre Associazioni, Forze sociali o Enti, iniziative
idonee al raggiungimento dei suddetti scopi;
e) mantenere rapporti finalizzati allo scambio di esperienze con Istituzioni,
Associazioni o gruppi, interessati a tali problematiche;
f) collaborare con le società scientifiche mediche ed infermieristiche;
g) promuovere seminari, ricerche, convegni, manifestazioni e tutto quanto
verrà ritenuto idoneo per la raccolta di fondi e per divulgare le proprie finalità.
Le sedi della Federazione sono aperte gratuitamente a tutti gli incontinenti
bisognevoli d’assistenza, siano o non siano soci.
Art. 5
I soci possono essere ordinari, honoris causa e presidenti onorari:
a) soci ordinari: sono gli incontinenti, i loro familiari e coloro che intendono
porsi quali soggetti volontari nei confronti dei cittadini interessati al problema. Le Associazioni affiliate e gli operatori socio-sanitari che interagiscono
con la patologia e la FINCO;
b) soci “honoris causa” sono nominati dal consiglio direttivo tra coloro che
hanno particolari meriti scientifici, umanitari, sociali e morali;
c) i presidenti onorari sono nominati dal consiglio direttivo e sono autorevoli personalità super partes cui i soci, il consiglio direttivo ed il presidente
devono dare ascolto. Il loro parere è discusso ma non vincolante.
Art. 6
A tutti i soci in regola con le quote sociali è riconosciuto il diritto al voto nelle
assemblee. Essi possono fruire gratuitamente delle prestazioni mediche e
didattiche fornite dalla Federazione, partecipando ai vari momenti formativi,
sociali, culturali e ricreativi della stessa.
Art. 7
La qualifica di socio è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro retribuito e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con la
Federazione.
Art. 8
La Federazione è tenuta a garantire ai soci la regolare informazione riguardo le attività associative svolte e da svolgere.
Organi della Federazione
Art. 10
Sono organi federali:
a) l’assemblea generale dei soci;
b) il consiglio direttivo;
c) i revisori dei conti.
Tutte le cariche sono gratuite.
Assemblea Generale
Art. 11
L’assemblea generale è formata dai soci ordinari, soci “honoris causa” e
dai presidenti onorari. L’assemblea è il massimo organo decisionale e di
coordinamento delle attività associative.
Art. 12
L’assemblea ordinaria è convocata dal presidente almeno una volta l’anno.
Essa:
• delibera sulla relazione programmatica della Federazione;
• approva il bilancio preventivo e consuntivo;
• ogni cinque anni, a maggioranza tra gli aventi diritto, elegge i componenti
il consiglio direttivo ed i revisori dei conti;
• approva il regolamento interno e le eventuali modifiche al regolamento
stesso, su proposta del consiglio direttivo;
• stabilisce le quote sociali annuali.
Art. 13
L’assemblea straordinaria dei soci è convocata dal presidente ogni qualvolta la convocazione sia ritenuta necessaria dal consiglio direttivo o, qualora
ne sia fatta specifica e motivata richiesta da almeno un terzo dei soci in
regola con il versamento delle quote associative. Essa è l’unico organo
competente a modificare lo statuto, a trasformare lo stato giuridico o a deliberare lo scioglimento della Federazione.
Art. 14
L’assemblea è convocata mediante avviso pubblicato sul notiziario associativo “Eureka” e/o a mezzo lettera semplice, inviata a tutti i soci in regola con il versamento delle quote associative, ai membri del consiglio direttivo, ai soci “honoris causa”, ai presidenti onorari ed ai revisori dei conti. La
convocazione va spedita almeno quindici giorni prima del giorno fissato per
la riunione, l’avviso di convocazione deve indicare il luogo, la data e l’ora
della prima e seconda convocazione, nonché l’elenco degli argomenti posti
all’ordine del giorno. L’assemblea è presieduta dal presidente della
Federazione o da un socio eletto dall’assemblea.
Art. 15
Possono partecipare all’assemblea tutti i cittadini sensibili a tali problematiche, ma hanno diritto di voto soltanto i soci in regola con il versamento
delle quote sociali. Ciascun socio può rappresentare non più di cinque deleghe scritte, spetta al presidente dell’assemblea constatare la regolarità
delle deleghe. Rilevata la patologia e l’età avanzata della maggioranza degli
associati, nelle regioni dove la Federazione non è presente è ammesso il
voto per corrispondenza.
Art. 16
L’assemblea, in prima convocazione è valida se è presente la maggioranza
assoluta dei soci, in seconda convocazione qualunque sia il numero dei soci
presenti.
Art. 17
Nell’assemblea le votazioni si fanno per alzata di mano o per appello nominale. Nelle deliberazioni riguardanti la loro responsabilità, i membri del consiglio direttivo non hanno alcun diritto di voto. Ogni decisione dell’assemblea sarà ritenuta valida qualora votata dalla maggioranza assoluta dei soci
presenti.
Consiglio direttivo
Art. 18
Il consiglio direttivo, eletto dall’assemblea ordinaria dei soci, è costituito da
nove consiglieri, presidente compreso. Esso deve coinvolgere tutte le categorie interessate al problema (incontinenti ed operatori socio-sanitari). Esso
e si compone di tre categorie di soci: sei pazienti incontinenti, un infermiere professionale terapista della continenza e due medici, indicati dalle
società scientifiche ed eletti dai soci. Per l’esercizio delle proprie funzioni è
previsto unicamente il rimborso delle spese sostenute e documentate.
Art. 19
I consiglieri componenti il direttivo durano in carica cinque anni e sono rieleggibili. Il consiglio direttivo elegge tra i suoi membri il vice-presidente, il
segretario/tesoriere, i soci “honoris causa” ed i presidenti onorari. Il presidente della Federazione è eletto dall’assemblea dei soci e necessariamente deve essere un paziente.
Art. 20
Il consiglio direttivo è convocato dal presidente ogni qualvolta ve ne sia la
necessità e comunque in riunioni ordinarie almeno una volta l’anno. Le riunioni del consiglio direttivo sono presiedute dal presidente, oppure in caso
di assenza dal vice-presidente, in sua assenza dal consigliere più anziano.
Funzionamento della Federazione
Art. 28
Il funzionamento della Federazione dovrà risultare dall’azione coordinata del
consiglio direttivo, della presidenza e della segreteria nazionale.
11
Finanziaria 2005
La legge Finanziaria 2005 è in linea con la
“cronica” restrizione della spesa pubblica che finirà
per incidere sul reddito delle famiglie e sugli enti locali, a cui i servizi vengono demandati.
dal ricovero ordinario al ricovero diurno, nonché la
programmazione di interventi volti alla prevenzione,
coerentemente con il Piano sanitario nazionale.
Imposte sui redditi
Invalidità civile
Dal 1° gennaio 2005 è stato soppresso il
ricorso amministrativo (legge n. 326/2003) per gli invalidi e/o familiari, che volessero opporsi ai verbali di visita medica delle Commissioni Mediche per l’Accertamento dell’Invalidità Civile. Infatti, dal 1° gennaio 2005,
per tutelarsi si dovrà ricorrere al giudice ordinario con
l’assistenza di un legale ed in giudizio la controparte è
anche il Ministero dell’Economia.
Ovviamente la patologia più colpita è quella dei malati
oncologici, i quali dopo un decennio vedranno riconosciuti i loro diritti, oltre all’avvilente dato che le aule di
giustizia saranno ulteriormente intasate per le cause
intraprese dai malati e familiari.
L’articolo 22 (Interventi nel settore sanitario) al paragrafo c) prevede la prosecuzione del processo di
razionalizzazione delle reti strutturali dell’offerta ospedaliera e della domanda ospedaliera, anche mediante
rimodulazioni tariffarie che favoriscano il passaggio
Tipo di provvidenza
Anno di riferimento
Pensione ciechi civili assoluti
Pensione ciechi civili assoluti (se ricoverati)
Pensione ciechi civili parziali
Pensione invalidi civili totali
Pensione sordomuti
Assegno mensile invalidi civili parziali
Indennità mensile frequenza minori
Indennità accompagnamento ciechi civili assoluti
Indennità accompagnamento invalidi civili totali
Indennità comunicazione sordomuti
Indennità speciale ciechi ventesimisti
Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major
12
La seconda novità riguarda le imposte sui redditi. L’attuale normativa fiscale prevede di poter dedurre
dal proprio reddito complessivo i cosiddetti oneri di famiglia, cioè una cifra forfettaria per ogni familiare a carico.
La cifra cambia se il familiare a carico è il coniuge, sono
i figli, o altro parente. La Finanziaria 2005 modifica la
disciplina precedente, eliminando il limite reddituale,
inoltre innalza notevolmente le cifre forfettarie che ogni
contribuente può dedurre. Più precisamente:
per il coniuge a carico si possono dedurre 3.200
euro;
per figli o altri familiari a carico si possono dedurre 2.900 euro.
Quest’ultima deduzione è aumentata a:
a 3.450 euro, per ciascun figlio di età inferiore a tre
anni;
a 3.700 euro, per ogni figlio portatore di handicap, ai
sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992,
n.104 (n.d.r.: il testo approvato non richiede la connotazione di gravità, art.3, comma3).
Importo
2005
Limite di reddito
2005
252,91
233,87
233,87
233,87
233,87
233,87
233,87
669,21
443,83
223,38
161,30
420,02
13.739,69
13.739,69
13.739,69
13.739,69
13.739,69
4.017,26
4.017,26
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Ovviamente tali agevolazioni vigono dal 2005 (dichiarazione anno 2006). Si tratta di aumenti significativi, si
pensi che la precedente deduzione per figli a carico
con handicap era di 774,69 euro. Potrebbe però costituire un’agevolazione reale solo per i ceti più abbienti.
Qualsiasi contribuente, grazie a questa agevolazione
vede diminuire l’imposta lorda dovuta all’erario.
Sull’imposta lorda si operano una serie detrazioni quali
ad esempio le spese per l’acquisto di un veicolo destinato ad un disabile, le spese mediche, le spese per
ausili. Chi ha redditi bassi vede sì diminuire l’imposta
(IRPEF) dovuta allo Stato, ma rischia di perdere l’opportunità di detrarre quelle spese, poiché la detrazione
si effettua proprio sull’imposta lorda. Se il reddito
imponibile è talmente basso da non prevedere imposta, le spese sostenute non possono essere detratte.
È un rischio che non corre chi invece ha redditi superiori. Un’altra deduzione ammessa è quella per le
spese documentate e sostenute dal contribuente per
gli addetti alla propria assistenza personale, nei casi di
non autosufficienza nel compimento degli atti quotidiani della vita. La deduzione massima ammessa è di
1.820 euro.
Provvidenze economiche
per gli invalidi civili - anno 2005
La Direzione Centrale delle Prestazioni dell'INPS, con
messaggio n. 41682, del 22 dicembre 2004, ha indicato gli importi previsionali e i limiti di reddito relativi
alle provvidenze economiche in favore degli invalidi
civili, dei ciechi civili e dei sordomuti, per l'anno 2005.
News dal Governo
LA POSTA
ELETTRONICA
DIVENTA CERTIFICATA
I
l Consiglio dei Ministri, nella riunione del
28 gennaio 2005 ha approvato il Decreto del
Presidente della Repubblica che disciplina l'utilizzo della posta elettronica certificata, non solo nei
rapporti che cittadini ed imprese intrattengono
con la Pubblica Amministrazione, ma anche nelle
relazioni tra uffici pubblici, come pure tra privati.
Il provvedimento dà completa validità giuridica ai
documenti trasmessi per posta elettronica, che
diventano come una raccomandata con ricevuta
di ritorno.
A fare da garanti dell'avvenuta consegna delle
mail saranno i gestori di posta che dovranno
iscriversi in un apposito elenco tenuto dal
CNIPA, che svolgerà funzioni di vigilanza e controllo sul rispetto delle prescrizioni previste dal
regolamento.
Tabagismo
L’Art. 23 della Finanziaria (Rideterminazione della
misura delle sanzioni per infrazioni al divieto di fumare
e riassegnazione a singole amministrazioni per scopi
predeterminati dei proventi delle sanzioni medesime),
prevede che le sanzioni amministrative per le infrazioni al “divieto di fumare” nei locali pubblici, siano
aumentate del 10 per cento. Che i proventi delle sanzioni amministrative per tali infrazioni vadano ad appositi capitoli di spesa del Ministero della salute, per il
potenziamento degli organi ispettivi e di controllo e per
la realizzazione di apposite campagne d’informazione
ed educazione alla salute, finalizzate alla prevenzione
del tabagismo e delle patologie ad esso correlate.
13
CAMPAGNA INFORMATIVA
NUOVI
ELENCHI
TELEFONICI
SUI
È
News dal Governo
DENUNCIA
VIA WEB
Denuncia via web, è questo il nome del
nuovo servizio istituito dall'Arma dei Carabinieri e
dalla Polizia di Stato per effettuare una denuncia
attraverso Internet.
Il servizio è stato attivato in fase sperimentale
nelle province di Roma, Padova ed Avellino. Per
fare la denuncia via web basta collegarsi ai siti
Internet dell'Arma dei Carabinieri o della Polizia,
registrarsi e seguire le istruzioni per la compilazione del modello.
È possibile fare una denuncia per i reati di furto o
smarrimento a opera di ignoti per queste categorie: arma, documento, targa, titolo/effetto, veicolo, altro.
La denuncia inviata attraverso la Rete va poi formalizzata recandosi presso un Ufficio di Polizia o
Stazione dei Carabinieri, nelle 48 ore successive
alla compilazione e all'inoltro, senza fare la fila.
14
partita la campagna informativa sui
nuovi elenchi telefonici, da quest'anno, infatti, gli
abbonati hanno il diritto di scegliere liberamente
se e come comparire negli elenchi e decidere se
ricevere o no la pubblicità. Nei nuovi elenchi verranno inseriti anche i numeri di cellulari, ma solo
con l'espresso consenso dell'abbonato o degli
acquirenti di carte pre-pagate. In questi giorni gli
abbonati stanno infatti ricevendo da parte delle
società telefoniche, il modello, messo a punto dal
Garante per la protezione dei dati personali, per
consentire loro di effettuare le proprie scelte e
per informarli adeguatamente. Per aiutare gli
abbonati alla corretta compilazione del modello
inviato dalle società telefoniche e per assicurare
la necessaria chiarezza sui nuovi diritti che la
disciplina sulla privacy riconosce loro, il Garante
per la protezione dei dati personali ha realizzato
anche un depliant divulgativo.
NUOVE NORME
SULLA
TRASPARENZA
AMMINISTRATIVA
La Camera dei Deputati il 26 gennaio
2005 ha approvato la nuova legge che modifica
ed integra la legge sulla trasparenza dell'azione
amministrativa (legge n.241 del 7 agosto 1990).
Le modifiche apportate s'innestano sull'impianto
già consolidato della normativa del 1990. In
generale rafforzano gli strumenti di tutela del cit-
tadino (obbligo di comunicazione per provvedimenti a lui sfavorevoli, il provvedimento amministrativo contrario a sentenze del giudice è nullo e
non produce alcun effetto sul cittadino etc.) e
adattano la normativa alle disposizioni intervenute successivamente (codice sulla privacy, diritto
comunitario e riforma del titolo V della
Costituzione).
Le nuove norme intendono dare un contributo alla
modernizzazione della Pubblica Amministrazione,
al miglioramento della sua efficienza, alla capacità di agire con tempestività, ad agire con celerità ed in maniera proficua per la tutela degli interessi pubblici della comunità.
lando accordi con le Regioni, potrà stabilire la
predisposizione di carte con le funzionalità di tessera sanitaria consentendo, in questo modo, ai
cittadini di collegarsi in rete con le strutture sanitarie del territorio per accedere ai servizi offerti.
DIVERSAMENTE ABILI
EGUALMENTE
UTENTI
MA
D
EMANATE
LE REGOLE TECNICHE
DELLA
CARTA
NAZIONALE
DEI SERVIZI
Con decreto interministeriale siglato il 9
dicembre 2004 dal Ministro dell'Interno, dal
Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e dal
Ministro dell'Economia e delle Finanze, sono
state emanate le regole tecniche e di sicurezza
per l'emissione e l'utilizzo della Carta Nazionale
dei Servizi (CNS).
L'identificazione in rete e la possibilità fornita al
cittadino di usufruire dei servizi pubblici online
senza imbattersi in lunghe code agli sportelli
degli uffici pubblici comincia a diventare realtà.
Con il decreto del 9 dicembre si chiude infatti il
quadro normativo relativo alle modalità di produzione della CNS sul territorio.
Le Amministrazioni che emetteranno la CNS
dovranno, tuttavia, attenersi alle regole di produzione e sicurezza indicate dal presente decreto.
L'Ente emettitore dovrà individuare i servizi da
rendere disponibili in rete mediante CNS e, stipu-
iversamente abili ma ugualmente
utenti, è questo il titolo del vademecum in Braille
realizzato dall'Agenzia delle Entrate e contenente
le principali informazioni fiscali per i contribuenti
disabili.
L'opuscolo, che sarà distribuito su tutto il territorio nazionale in collaborazione e tramite la rete
delle strutture locali dell'associazione Unione italiana ciechi, descrive non solo le agevolazioni
fiscali per i disabili, ma fornisce diverse informazioni di carattere tributario di interesse generale,
da cosa fare per ottenere codice fiscale e partita
Iva a come richiedere un rimborso.
Specifici capitoli illustrano "tutto quello che c'è
da sapere" quando si affitta o si
dà in locazione un immobile
o quando si acquista la
prima casa. Non
mancano pratiche
indicazioni su cosa fare quando si
ricevono comunicazioni di irregolarità e le
modalità di
presentazione
della denuncia di
successione.
15
Scarica

Atto Camera n.148 e Abbinati: Norme in favore dei