Il medico di famiglia : integrazione tra territorio ed ospedale per la prevenzione nei soggetti a rischio e per il corretto percorso diagnostico terapeutico In prima linea per 1) Diagnosi dei casi che si presentano all’osservazione 2) Individuazione dei soggetti a rischio e prevenzione 3) Individuazione dei casi “sommersi” 4) Collaborazione con gli specialisti 5) Cura non solo dell’incontinenza urinaria ma della “persona affetta da IU” Furio Fantini Medico di famiglia - Diano d’Alba CORSO TEORICO PRATICO SU :disfunzione del pavimento pelvico incontinenza urinaria e stipsi , incontinenza urinaria e parto Alba 21 giugno 2008 Prevenzione : controllo dei fattori di rischio -Età (menopausa) -Gravidanze -Obesità (IBM) -Stile di vita (fumo,alimentazione) -DM II -Farmaci -Interventi chirurgici (isterectomia) -IVU -Stipsi -Patologie psichiatriche -Disabilità Come affrontare il problema dell’incontinenza con la o il paziente? Far emergere il problema Nel modo piu’ semplice e appropriato per la persona utile porre in modo chiaro e diretto 3 domande chiave: 1) negli ultimi tre mesi ha avuto perdite d’urina involontarie spontanee, compiendo sforzi anche piccoli, o tossendo, o starnutendo o anche solo ridendo? 2) in genere va ad urinare più di otto volte durante il giorno, oppure le capita di alzarsi più di una volta per notte? 3 ) le succede di avere un urgente, improvviso ed irrefrenabile desiderio di urinare? Come affrontare il problema dell’incontinenza con la o il paziente? CHIEDERSI : Come il paziente vive il suo problema? Quanto c’e’ di funzionale? Quanto c’e’ di neurologico? Quanto del disturbo e’ legato all’involuzione senile? incontinenza urinaria nella donna • Rappresenta una delle più frequenti patologie croniche rilevabili nelle Cure Primarie. • E’ più frequente del diabete, della M.di Alzheimer, e di altre patologie che ricevono più ‘attenzioni’ . • Induce ogni anno più costi della terapia coronarica invasiva e della dialisi renale insieme. Corso formativo Distrettuale RE – ASL di Reggio E. 28-29 Settembre ’07 incontinenza urinaria nella donna • E’ molto più frequente nella donna rispetto all’uomo (3:1) • Il 20% dei casi esordisce prima dei 30 aa, il 40% fra i 30 e 50 aa • Il 50% delle donne che partoriscono riportano un danno nei tessuti pelvici: di queste 10-20% richiedono cure per i loro sintomi. • L’incidenza aumenta con l’età ( > 60 aa): un terzo delle donne dopo i 65aa soffre di incontinenza di vario grado e nel 12% il disturbo è quotidiano. Corso formativo Distrettuale RE – ASL di Reggio E. 28-29 Settembre ’07 incontinenza urinaria nella donna Studio su 5500 donne italiane, in collaborazione con i MMG: CAMPIONE TOTALE 89% non incontinenti incontinenti 11% Corso formativo Distrettuale RE – ASL di Reggio E. 28-29 Settembre ’07 incontinenza urinaria nella donna Studio su 5500 donne italiane, in collaborazione con i MMG: DONNE ULTRASETTANTENNI 84% non incontinenti incontinenti 16% Corso formativo Distrettuale RE – ASL di Reggio E. 28-29 Settembre ’07 La valutazione di base non specialistica si fonda su: - anamnesi, - esame obiettivo, - esame urine (standard,urinocoltura,es.citologico) - esami ematochimici (emocromo,glicemia,creatinina,calcemia) - ETG con valutazione del RPM È finalizzata a: -escludere patologie associate che modificano la prognosi -identificare la presenza di cause di IU transitoria -porre una diagnosi presuntiva del tipo di IU persistente in base alla quale sara’ iniziato il trattamento -identificare i pazienti che necessitano di una valutazione di secondo livello Robert J. Carr,MD CURRENT DIAGNOSIS & TREATMENT IN FAMILY MEDICINE Mc Graw Hill-LANGE 2008 principali cause di incontinenza “transitoria” DIAPPERS D I A P P E delirium Infection (symptomatic) Atrophic uretritis/vaginitis Pharmaceutical Psychiatric causes Excessive urinary output (hyperglycemia,hypercalcemia,heath failure) R Restricted mobility S Stool impaction Robert J. Carr,MD CURRENT DIAGNOSIS & TREATMENT IN FAMILY MEDICINE Mc Graw Hill-LANGE 2008 L’anamnesi deve indagare: a) durata, frequenza, entità e caratteristiche dell’IU; b) sintomi riferibili a disordini del basso tratto urinario come urgenza, pollachiuria,nicturia, disuria, ematuria, dolore sovrapubico o perineale; c) modificazioni dello stato di continenza associate alla comparsa e/o aggravamento di alterazioni dello stato cognitivo e della mobilità e cambiamenti socioambientali; d) uso di assorbenti o altri dispositivi; e) alterazioni della sessualità; f) alterazioni dell’alvo; g) farmaci; h) precedenti trattamenti medici o chirurgici per l’IU; i) abitudini nell’assunzione di liquidi e bevande contenenti caffeina; l) attese per gli esiti del trattamento. GIORN. GERONTOL. 2000; 48: 208-215 Linee Guida al trattamento della incontinenza urinaria nel paziente anziano F. BENVENUTI U.O. di Geriatria, Ospedale I.N.R.C.A. «I Fraticini», Firenze Come integrazione all’anamnesi sono di fondamentale importanza i diari minzionali, mantenuti di solito per 3 giorni. In pazienti istituzionalizzati e/o con gravi deficit cognitivi la frequenza delle perdite può essere valutata controllando l’assorbente ad intervalli regolari di 2-3 ore GIORN. GERONTOL. 2000; 48: 208-215 Linee Guida al trattamento della incontinenza urinaria nel paziente anziano F. BENVENUTI U.O. di Geriatria, Ospedale I.N.R.C.A. «I Fraticini», Firenze L’esame obiettivo deve ricercare non solo le condizioni patologiche che possono causare IU e influenzare la prognosi, ma anche valutare lo stato generale di salute, cognitivo e funzionale. GIORN. GERONTOL. 2000; 48: 208-215 Linee Guida al trattamento della incontinenza urinaria nel paziente anzianoF. BENVENUTI U.O. di Geriatria, Ospedale I.N.R.C.A. «I Fraticini», Firenze Devono essere valutati in particolare: a) fattori generali (edemi declivi, piaghe da decubito,obesità e tosse); b) addome (masse, ernie o globo vescicale); c) organi genitali (prolassi degli organi pelvici, alterazioni neoplastiche, flogistiche o distrofiche) d) sfintere anale e retto (alterazioni della sensibilità, contrattilità sfinteriale e della muscolatura pelvica, stasi fecale o masse rettali e, nel maschio, dimensioni,forma e consistenza della prostata); e) sistema nervoso centrale e periferico (ictus cerebrale, sclerosi multipla,lesioni midollari, neuropatie periferiche); f) presenza di perdite al test del colpo di tosse; g) stato cognitivo; h) stato funzionale. GIORN. GERONTOL. 2000; 48: 208-215 Linee Guida al trattamento della incontinenza urinaria nel paziente anziano F. BENVENUTI U.O. di Geriatria, Ospedale I.N.R.C.A. «I Fraticini», Firenze Classificazione Sintomi Stress UI Piccole perdite contemporanee con lo sforzo,tosse,starnuto; talora pollachiuria; nicturia assente; residuo post-minzionale assente Mixed UI Urgenza minzionale con incontinenza da urgenza + incontinenza da stress Urge UI or overactive bladder syndrome (OAB) Urgenza minzionale con incontinenza da urgenza; perdite di solito abbondanti; pollachiuria, nicturia; residuo post-minzionale normale a meno che non coesista una ostruzione o una alterazione della capacita’ contrattile del detrusore NICE clinical guideline 40; - ottobre 2006 Pollachiuria e perdite frequenti; abbondante residuo post-minzionale Rigurgito (Ostruzione uretrale,deficit contrattile detrusoriale) Incapacità a raggiungere, riconoscere o utilizzare i servizi igienici Funzionale (Normale funzionamento delle basse vie urinarie,alterata mobilità, alterata destrezza manuale, demenza) Trattamento conservativo Stress UI esercizi del pavimento pelvico Mixed UI * training vescicale farmaci anticolinergici NICE clinical guideline 40; - ottobre 2006 Urge UI or OAB * Prima gravidanza * * * * * TRATTAMENTO Le “Guide Lines on Urinary Incontinence - European Association of Urology 2006” raccomandano il precoce invio allo specialista dei casi che si presentano all’osservazione per un migliore inquadramento diagnostico e terapeutico del caso. FONDAMENTALE FIN DALL’INIZIO : Insistere sempre su modificazioni dello stile di vita: controllare l’assunzione di liquidi,eliminare la caffeina e le bevande gassate perdere peso e smettere di fumare (ma non di…ridere!!!). URGE INCONTINENCE Rieducazione della vescica,training vescicale Trattamento fisioterapico : esercizi del pavimento pelvico elettrostimolazione biofeedback Tradizionalmente l’oxibutinina secondo le varie linee guida è il farmaco di prima linea per l’urge incontinence da instabilità del detrusore.Di recente introduzione la solifenacina succinato. In alternativa puo’ essere impiegata la tolterodina o il cloruro di trospio Un’altra possibilità è l’impiego dell’imipramina. (Attenzione agli effetti indesiderati e alle controindicazioni della terapia farmacologica!!) Ausili quali protezioni assorbenti per incontinenza STRESS INCONTINENCE Trattamento fisioterapico : esercizi del pavimento pelvico elettrostimolazione biofeedback Utili farmaci che agiscono aumentando il tono della muscolatura liscia della regione cervico uretrale (estrogeni per uso topico). Interessanti risultati con duloxetina Ausili quali protezioni assorbenti per incontinenza INCONTINENZA MISTA Dovrebbe venire trattata per prima la condizione prevalente Nel maschio con incontinenza urinaria da urgenza senza significativo residuo post-minzionale si può iniziare il trattamento con farmaci anticolinergici se i pazienti sono: 1) collaboranti e possono riconoscere i segni di una eventuale ritenzione urinaria; 2) con decadimento cognitivo, ricoverati in istituzione o con ambiente familiare attento. Nell’incontinenza da rigurgito con significativo residuo post-minzionale utili finasteride o dutasteride e tamsulosina trattamento della IPB Grazie della pazienza e dell’attenzione