Associazione Italiana Celiachi News dal mondo della ricerca Notiziario gratuito dell’Associazione Italiana Celiachia Onlus Campania Anno I dicembre 2008 numero 1 La soluzione più certa del problema“celiachia” è ancora la dieta alternativa D al 18 al 21 settembre 2008 si è tenuto a Genova, in occasione del XX Anniversario dell’AOECS che raggruppa 29 Associazioni nazionali di celiaci di 26 paesi europei con oltre 270.000 membri, un convegno scientifico nel corso del quale si è discusso di svariate e interessanti problematiche relative all’universo della celiachia. Leggendo e ascoltando le notizie passate poi dai media (giornali, radio, TV…) nei giorni successivi vien da chiedermi, ad onor del vero, se sono stato ad un altro convegno oppure…. A Genova in realtà non abbiamo sentito così tanto parlare di “pillole”, abbiamo potuto piuttosto constatare che l’interesse della comunità scientifica è puntato sulla prevenzione e sulla quantità di glutine tollerabile, oltre che sull’uso di cereali alternativi quali ad esempio l’avena (piuttosto che sulla terapia.) “Future options for treatments alternative to the gluten free diet” era il titolo dell’intervento di Alessio Fasano da Baltimora durante il quale si è fatto il punto della situazione sugli studi in atto: dal vaccino ad una miscela di endopeptidasi, al CCX-282-B, alla ormai famosa “pillola per il mal di pane”. Tra i recenti trials clinici attualmente attivi, diversi riguardano soluzioni alternative alla dieta senza glutine ed alcuni la prevenzione. I trials in fase sperimentale abbastanza avanzata sono quelli di: Alvine Pharmaceuticals, Inc., che sta sperimentando ALV003. Trattasi di una miscela di endopetidasi: EP-B2 (glutamine specific cysteine protease) e PEP (proline specific prolyl endopeptidase). Il meccanismo d’azione proposto è quello di ridurre la miscela proteica del glutine, in frammenti non tossici per il celiaco. Nexpep, che sta studiando un vaccino. E’ un cocktail di peptidi per tentare di ri-programmare il sistema immunitario che nel celiaco ha una aumentata reattività. ChemoCentryx, Inc., che sta invece mettendo a punto CCX-282-B. Funge da antagonista che ha come target i sistemi chemiotattici cellulari e la produzione di chemochine (classe di citochine), che risultano alterati nelle malattie autoimmuni (come la celiachia), nonché nelle malattie infiammatorie e i tumori. Si, ma la pillola? Premettiamo che solitamente 15 sono gli anni che in media occorrono per la commercializzazione di un qualsiasi principio Napoli Risorse per il proprio benessere pagina 2 attivo che dimostri la sua efficacia nel corso di trials clinici. Questo dunque è il tempo che dovremmo aspettare anche per AT1001 - inibitore della zonulina, molecola responsabile della regolazione dell’apertura delle tight-junctions e quindi dell’incremento della permeabilità intestinale tipico della celiachia. I risultati ottenuti nelle diverse fasi dello studio (iniziato solo tre anni fa) forse ci consentono di dire che i tempi per avere una prima idea sull’efficacia di tale rimedio saranno probabilmente più brevi. Gli audaci si azzardano a dire che tra 5 anni sarà già disponibile il farmaco ma, al momento, è bene restare con i piedi per terra! A margine di tale discorso mi piace ricordare che, accanto alla ricerca da prima pagina, c’è una ricerca semmai minore, ma viva e pulsante, che scommette sulla bontà e la qualità degli ingredienti, sull’identità dei sapori regionali, sul ventaglio delle scelte e sul sapore, che punta a trasformare l'alimentazione senza glutine in una scelta alternativa più sana. All’ombra dei campanili italiani possiamo preparare piatti che piacciono al mondo intero e ovunque si potranno proporre piatti made in Italy alla ricerca di sapori irriproducibili altrove. In tale contesto, sempre di più, sforziamoci di promuovere piatti naturali sostenibili nei diversi territori per elevare la qualità della vita degli individui intolleranti al glutine. Avellino Una ricerca sulle patologie associate pagina 4 Benevento Tutti a scuola: c’è la pizza campione pagina 5 Caserta Il gluten-free sviluppa l’economia pagina 6 Basilio Malamisura La migliore medicina Ricordo ancora con amarezza tutto quello che ho provato quando ebbi la diagnosi di celiachia per mio figlio. Fino a quel momento, credetemi, non avevo la benché minima conoscenza di cosa fosse l’intolleranza al glutine. Fui immediatamente assalita dalla paura e dallo sgomento, ero però ben determinata a non trasmettere disagio al- l’interno della famiglia. Pensavo e vivevo con ansia le difficoltà, sopratutto per l’adattamento alla dieta del mio bambino. Avevo avuto notizia dell’esistenza di un’associazione per la celiachia, alla quale mi affrettai ad iscrivermi. Fu spasmodica l’attesa di ricevere dall’AIC il materiale informativo. Teresa D’Amato continua a pagina 3 Celiachia, buongustai a tavola! Napoli Rafforzare le risorse psicologiche per recuperare il proprio benessere Per superare ansie e tristezza è necessario non rinunciare a cene conviviali, a frequentare ristoranti, ad uscire con gli amici N 2 dicembre 2008 egli ultimi decenni la psicologia si è occupata del benessere emotivo e fisico dei soggetti con malattie gastrointestinali croniche. In particolare, c’è stato maggior interesse sulle ricerche inerenti la percezione soggettiva della malattia celiaca per migliorarne l’approccio clinico. L’ inderogabile cambiamento di dieta alimentare si ripercuote notevolmente sulla vita sociale del celiaco e della sua famiglia, sui suoi progetti e sulle sue aspirazioni. Il gluten-free non è sempre di semplice accettazione, spesso è una vera e propria regressione ad uno stadio ormai superato, quello cioè, della formazione delle abitudini alimentari. Il nuovo modo di alimentarsi determina un obbligo a revisionare l’idea e le caratterizzazioni del cibo, forgiato non solo dalla cultura di appartenenza, ma anche da esperienze passate, da adattamenti e reazioni emotive di vario tipo. Tutto ciò può portare ad un cattivo adattamento della nuova condizione, con conseguente decadimento della qualità della vita, soprattutto per la difficoltà di gestire la quotidianità fuori casa. E’ frequente che celiaci giovani e meno giovani si lamentino del fatto che il loro problema sia praticamente sconosciuto al di fuori della loro casa e delle strutture sanitarie. Il carico emotivo, nel momento della diagnosi, è enorme e condiziona totalmente la loro esistenza. Infatti, in un recente studio, si è eviden- Pizzafest 2008: è arrivata anche la birra Anche quest‘anno da giovedì 11 a domenica 21 settembre si è svolto il Pizzafest 2008, presso il parco della Mostra D’Oltremare a Napoli. L’ Associazione Italiana Celiachia Campania Onlus come di consueto ha gestito il forno senza glutine. La presenza di quest’anno al Pizzafest 08 non è stato delle migliori, anche se per i celiaci la presenza è sempre numerosa. E’ stata questa l’edizione dove, per la prima volta, ci è stato consentito di poter offrire la birra, fornita gratuitamente dalla Bi-aglum che gratuitamente fornisce anche la farina. Per la buona riuscita della manifestazione hanno collaborato ragazze e ragazzi soci dell’ Associazione Italiana Celiachia Campania Onlus, complimenti a loro per l’assiduo impegno dimostrato. ziato che la dimensione psicologica più rilevante nei soggetti celiaci adulti al momento della diagnosi è caratterizzata sovente da sentimenti di ansia e tristezza. L’osservanza della dieta, talvolta, comporta rabbia. In particolare, si è osservato che l’ansia sembra ridursi con l’abitudine al nuovo stile alimentare, mentre la depressione è prevalente nella vita dei celiaci. Le limitazioni imposte dalla celiachia possono produrre, nei soggetti adulti e adolescenti, sentimenti di inadeguatezza, impotenza e diversità. Questi stati d’animo spingono i soggetti celiaci ad avere un atteggiamento psicologico passivo e di chiusura in se stessi, che si manifesta con la rinuncia a cene conviviali, a frequentare ristoranti, ad uscire con gli amici. In alternativa si è portati a negare l’ intolleranza, assumendo condotte a rischio, con ridotta osservanza della dieta. Tali atteggiamenti, se non correttamente affrontati, possono peggiorare lo stato clinico del soggetto. Questo perché il celiaco deve affrontare una ristrutturazione cognitiva che non è talvolta inizialmente di semplice soluzione dovendosi adattare ad un cambiamento importante fitto di privazioni. Per chi vive questo problema di adattamento si rende necessario il supporto psicologico utile ad aiutarsi a rafforzare le risorse psicologiche, in modo da poter recuperare il livello di benessere psicofisico. Monica Siniscalchi Master Universitario Anche per il 2009 è prevista l’attivazione del Master Universitario di II° livello riguardante “La celiachia: dalla clinica al management”. Il Master è co-organizzato da Università Politecnica delle Marche, Università di Salerno, Università del Maryland (Baltimora, USA), AIC e Fondazione Scuola Medica Salernitana. L’obiettivo formativo del Master è quello di fornire una solida base di conoscenze teoriche e pratiche sulla diagnosi e la cura della celiachia. L’acquisizione del diploma fornirà un titolo spendibile di elevata specializzazione nell’ambito delle crescenti richieste professionali legate al mondo della celiachia. Il bando di attivazione del Master per l’anno 2009 apparirà on-line sul sito dell’Università Politecnica delle Marche (www.univpm.it). Ulteriori informazioni possono essere richieste direttamente al Prof. Catassi ([email protected]) o al Prof. Fasano ([email protected]). La migliore medicina Salerno Il mio elisir: la forza di combattere Occorre ottenere una card per i prodotti senza glutine da utilizzare in Campania,non soltanto nelle farmacie A continua dalla prima pagina ttingevo notizie su Internet e andavo in farmacia con la segreta speranza di incontrare mamme a conoscenza del problema, con le quali poter “confrontare” la mia situazione. Anche l’inizio dell’anno scolastico fu un evento difficile, mi resi conto che le insegnanti ben poco conoscevano il problema. Uno dei primi “drammatici” interrogativi fu: mio figlio andava opportunamente allontanato dall’aula al momento della colazione e non doveva essere presente in occasione di festicciole? Il terrore che mio figlio, allora bambino, potesse “desiderare” una pietanza a lui proibita ed il pericolo che qualche alimento potesse essere contaminato, avevano condizionato la vita familiare a tal punto che decidemmo di non “accostare” in ristoranti o pizzerie. Fortunatamente, trovai in me la forza di reagire, mi resi conto, infatti, che avevo bisogno di una compiuta conoscenza della celiachia, di mettermi in contatto, di frequentare persone con lo stesso problema che la sapessero “meglio e più lunga di me”. E fu così che decisi di far parte dell’AIC, come volontaria: non ero più solo la iscritta che legge Celiachia Notizie, che riceve il prontuario aggiornato e riceve inviti. Avevo deciso di essere una mamma impegnata, “operativa” per il bene del figlio e di tutti quelli che direttamente o indirettamente si trovano a dover condividere la stessa condizione di vita. Non vi dico l’entusiasmo e le energie fin dall’inizio profuse che mi hanno fatto “guarire” tanto che sono riuscita a coinvolgere familiari ed amici. Nel parlare della mia esperienza ho accennato ai disagi, alle preoccupazioni, ai limiti che un celiaco si trova da un giorno all’altro a dover affrontare. Ma spesso oltre al disagevole cambiamento delle abitudini alimentari, c’è l’incontrovertibile realtà di una società disinformata e, quindi, impreparata nell’offerta dei servizi necessari al soggetto celiaco. Ma negli ultimi anni, l’azione dell’AIC, ha fatto aumentare notevolmente le conoscenze sulla celiachia che, pertanto, non è più solo un problema specialistico discusso dagli addetti ai lavori, ma una condizione di vita per la quale occorre una maggiore attenzione e condivisione da parte della collettività. La popolazione celiaca è in continuo aumento ed ha sempre nuove esigenze; è, dunque, un dovere di tutti consentire ai celiaci un ordinato e normale inserimento nel contesto sociale. Oggi l’AIC ha raggiunto importanti traguardi: - è stata selezionata una catena di ristoranti e gelaterie informati; - nelle scuole vengono svolti progetti per sensibilizzare insegnati ed alunni; - è stata emanata una legge per la somministrazione d’alimentazione differenziata nelle mense; - sensibilizziamo la classe medica organizzando corsi ECM e sosteniamo la ricerca scientifica. Molto ancora c’è da fare. Siamo ben consapevoli che tutt’oggi la vita del celiaco è condizionata dal modo, dai tempi e dal luogo d’approvvigionamento dei prodotti a lui consentiti. Fare la spesa per rifornire la propria dispensa è per un celiaco un piacere? Contiamo quanto prima di ottenere una card per la somministrazione mensile dei prodotti senza glutine, utilizzabile dal celiaco in tutto il territorio regionale, non unicamente nelle farmacie. E la Sanità, come si occupa di noi? Questi sono i punti più dolenti ed anche più difficili da risolvere sui quali, però, da parte nostra c’è la massima attenzione. Il mio augurio è che si possa, un giorno non molto lontano, risolvere anche questi problemi per guardare al futuro con sempre maggiore serenità, senza le preoccupazioni ed i limiti che oggi, purtroppo, siamo costretti a dover “sopportare”. Teresa D’Amato dicembre 2008 Punto di vista di un associato Per dare concretezza ai nostri sogni dobbiamo tutti impegnarci a fare in modo che i nostri figli possano godere il tempo della loro vita. E’ vero che grazie al lavoro dei volontari AIC è possibile vivere bene senza glutine, ma la nostra ansia è quella di riscattare definitivamente i nostri figli da questa condizione di disagio. Ancora tanti sono, quindi, gli obiettivi da raggiungere, gli ostacoli da superare, le difficoltà da tenere presenti. Sono fermamente convinto che riusciremo a tagliare il traguardo, con maggiore speditezza, sempre uniti e sempre più 3 numerosi e disponibili a sostenere tutte le azioni messe in campo dalla AIC. La “nostra” Associazione deve essere la nostra “seconda famiglia”, la “casa” nella quale si deve discutere e far proposte, la “casa” dove le iniziative condivisibili vanno sostenute attraverso l’ iscrizione e la partecipazione alle attività che si organizzano sul territorio. Domenico Pisacane Campionamento casuale Avellino Le patologie fanno la differenza Interessanti risultati ottenuti ad Avellino su 130 celiaci La tiroidite cronica autoimmune occupa il primo posto L 4 dicembre 2008 a Celiachia è spesso associata ad altre patologie autoimmuni, in particolare alla tiroidite di Hashimoto, alla gastrite autoimmune, al diabete, alla psoriasi, alla dermatite erpetiforme. Scopo del nostro studio è stato quello di verificare l’incidenza di malattie associate alla celiachia e la differenza di tali patologie tra popolazione generale e popolazione celiaca. Lo studio ha interessato 130 pazienti celiaci seguiti presso l’U.O. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’A.O.R.N. “San G. Moscati” di Avellino ed è stato svolto mediante la metodologia del campionamento casuale effettuato tra le cartelle cliniche dei pazienti che si sottopongono regolarmente alla visita e agli esami di controllo. Dall’analisi delle cartelle cliniche, sono emerse le seguenti conclusioni che hanno confermato i dati attesi: il 49% del campione studiato (64 pz./130) è risultato essere affetto da una o più patologie autoimmuni associate alla Celiachia. 47 dei 64 pazienti (ossia il 36% del campione) presentano una sola malattia associata, la restante fetta del campione due o più malattie (Tab. 1) La patologia più frequentemente registrata è stata la tiroidite cronica autoimmune, presente nel 12% dei soggetti (16 pz./130); nella popolazione generale essa ha una prevalenza pari al 210 % nelle donne e 0,2-5,3 % negli uomini a seconda se si tratta di una forma clinicamente manifesta oppure subclinica. Tale prevalenza, comunque, tende ad aumentare con l’età. Altrettanto significativo il numero di celiaci con dermatite erpetiforme e gastrite autoimmune, malattie che colpiscono, rispettivamente, l’8 e il 5% dei pazienti. La psoriasi, che generalmente interessa il 2-3% della popolazione è, invece, presente nel 4% dei soggetti celiaci (5 pz /130). Il 2% del campione studiato è affetto da vitiligine: quest’ultima, nella popolazione mondiale, interessa l’1% dei soggetti. Le MICI, Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, quali il morbo di Crohn e la Rettocolite ulcerosa, colpiscono 3 dei 130 pazienti sottoposti allo studio: in particolare, due di essi sono affetti da Morbo di Crohn e uno da RCU. Entrambe le patologie, nella popolazione generale, colpiscono una percentuale minore di individui. Tra le patologie geneticamente trasmesse, la Sindrome di Berger, patologia a carico dell’apparato renale, colpisce l’1% dei soggetti celiaci, mentre la Sindrome di Down o Trisonomia 21 interessa il 2% del campione (3 pz. / 130): nella popolazione generale tale sindrome è considerata rara e colpisce 1 soggetto ogni 1200 nati. Università: a mensa il gluten free pagina a cura di Rosa Maria Bevilacqua Gaetano Iaquinto Scipione Pagliara Concluso l’accordo tra l’Università degli Studi di Salerno e l’AIC Campania, per la distribuzione dei pasti senza glutine. Benevento A scuola In fuga dal glutine con giochi e pizza Medici di famiglia e celiachia. P i è concluso il Corso di Formazione sulla Malattia Celiaca per medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e farmacisti che si è svolto a Benevento nei giorni 14 e 21 giugno, 27 Settembre e 4 Ottobre 2008 nella sala dell’Ordine dei Medici di Benevento, Al corso, hanno partecipato 40 pediatri di libera scelta, 80 medici di medicina generale, 20 farmacisti. L’obiettivo del corso era rappresentato dalla condivisione con i partecipanti del documento, preparato da esperti a livello nazionale, relativo all’inquadramento, la diagnosi e il monitoraggio della malattia celiaca e relative complicanze, come previsto dalla legge 4 luglio 2005, n° 123. In particolar modo si desiderava aumentare la attenzione del medico di famiglia nei confronti di questa patologia, per evitare ritardi pregiudizievoli nella diagnosi di celiachia. Per questo motivo la società italiana di medicina generale ha incluso il tema “Celiachia” nel suo ultimo congresso nazionale. Ersilia Palombi Carlo Parente Il Torronghiotto Preparazione In una casseruola fare sciogliere a bagnomaria la cioccolata, quindi unire le albicocche e le ciliegine tagliate a dadini. Mescolare ed incorporare le noci e le nocciole spezzettate grossolanamente. S reparare la pizza a scuola con un forno adatto e la maestria di un pizzaiolo campione mondiale di pizza senza glutine, non è cosa di tutti i giorni. Ciò è stato possibile nella Scuola Primaria “Padre Pio” di Aiola (BN), nell’ambito del Progetto “Scuole Aperte”, finalizzato a prolungare il tempo scuola, ottimizzare l’offerta formativa ed aprire la scuola alle associazioni del territorio. Pertanto, l’AIC Onlus Campania ha proposto un percorso di lavoro e di approfondimento sulla celiachia dal titolo “In fuga dal glutine”, per far conoscere le difficoltà di alunni celiaci ad integrarsi ed a socializzare nella platea scolastica coinvolgendo anche le loro famiglie. Con la partecipazione di Teresa D’Amato, Presidente dell’ AIC, abbiamo svolto un seminario sull’intolleranza al glutine per le docenti della Scuola Primaria. Sono state, poi, le insegnanti a parlare ai propri alunni delle stesse problematiche utilizzando uno strumento didattico, appositamente ideato, denominato “Gioco dell’ Oca” che ha attratto e coinvolto le scolaresche. Una manifestazione finale si è svolta all’aperto, con merende gluten free per tutti. Foderare una scatola di carta da forno con la carta stessa, versa tre il composto all’interno e, dopo averlo ben livellato con una spatola, trasferire il dolce in frigo per circa 2 ore. Sformarlo su un piatto di servizio e ricetta di Valentina Noschese rimuovere la carta. Decorare con ciuffi di panna montata, ribes rosso a grappoli e foglie di lauro. Ingredienti (per 6 persone) 500 g. di cioccolato fondente, 100 g. di albicocche secche, 60 g. di noci sgusciate, 60 g. di nocciole tostate sgusciate 60 g. di ciliegine candite,1 cucchiaio di pinoli Tempo di preparazione: 20 minuti e 2 ore di raffreddamento. 5 dicembre 2008 Il mercato del senza glutine Caserta Si aprono nuove prospettive per l’imprenditoria giovanile La produzione e l’immissione di prodotti gluten-free possono sviluppare nuove attività lavorative V Dal prossimo numero inizieremo la pubblicazione di articoli per fornire una panoramica riguardante il pianeta celiachia, procurando informazioni indispensabili per avvicinarsi con maggior cognizione alla gestione di attività di produzione del senza glutine, conoscendone esigenze, difficoltà e diversità con quella del normale settore alimentare. Sarà fatto riferimento, pertanto, a disposizioni legislative vigenti che regolano la produzione e l’immissione sul mercato dei prodotti senza glutine. Saranno esaminati, altresì, normative riguardanti il regime di gratuità degli alimenti in favore del celiaco. Avremo modo di considerare anche l’evoluzione del mercato ed i fattori trainanti, nonché il valore economico nazionale ed europeo dello stesso. Individueremo le nuove “frontiere” e le altre possibili aree di sviluppo del mercato. Daremo, di volta in volta, tutte le indicazioni utili alla consultazione telematica del testo integrale di leggi, decreti, norme e direttive EU, nonché riferimenti per individuare marchi e prodotti senza glutine – riconosciuti dietoterapeutici – presenti sul mercato nazionale ed europeo. Il nostro auspicio è che soprattutto l’imprenditoria giovanile possa guardare con interesse ad una atttività ormai non più da considerare una nicchia, bensì un segmento del mercato alimentare. Per la redazione degli articoli – che complessivamente formeranno uno “studio” sul “mercato del senza glutine” - consulteremo opuscoli e pubblicazioni edite dall’AIC, siti web nazionali ed internazionali ed anche di associazioni per la celiachia facenti parte della Federazione Europea (AOECS), dei quali daremo i riferimenti. Mimmo Quagliata 6 dicembre 2008 Casertavecchia un giorno con i celiaci Formazione a Caserta per medici e pediatri “La Giornata della Celiachia” si è svolta a Casertavecchia, il 5 luglio scorso, in uno dei luoghi più suggestivi della Campania, tra stradine lastricate, palazzi gentilizi e chiesette antichissime. La musica brasiliana del Gruppo “Samba Quepradeira” ha dato inizio alla manifestazione rallegrando i presenti, che hanno avuto la possibilità di visitare il Castello del IX secolo con la guida di dame in costume. I clowns, i giocolieri ed i trampolieri hanno divertito tantissimo i bambini truccandoli e consegnando loro palloncini di varie forme e facendo, tra l’altro, gustare zucchero filato, pop corn e gelati senza glutine in abbondanza. E nella Piazza Duomo si è svolto il “Gioco della Dama” dove le pedine erano figuranti in costume d’ epoca. Il personaggio che maggiormente ha attratto l’ attenzione degli adulti e divertito i bambini è stato il fachiro con sputafuoco le sue stravaganti performance. Inoltre, nel Duomo, si è celebrata la Santa Messa con laConsacrazione di particolari tutti senza glutine. Utile e proficua è stata la consulenza delle Dottoresse Erminia Bottiglieri, Maria Pacelli ed Anna Iaccarino, presso le postazioni appositamente allestite. L’ evento si è concluso con una cena per tutti senza glutine presso i Ristoranti: “La Rocca di Sant’Andrea”, “La Castellana” e “La Tana del Lupo”. “Attualità sulla malattia celiaca” è il titolo degli incontri che si sono svolti a Caserta, tra giugno e novembre di quest’anno, a cura del Settore Formazione della Azienda Sanitaria Locale Caserta1. Gli incontri, rivolti ai Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta dell’ASL sono stati organizzati in applicazione della legge del 4 Luglio 2005 n. 123 per l’aggiornamento professionale del personale sanitario. I corsi sono stati strutturati in modo da stimolare una attiva partecipazione da parte degli stessi discenti che, dopo le relazioni tenute dagli specialisti che approfondivano tutti gli aspetti della celiachia, presentavano dei casi clinici da risolvere in modo di coinvolgere l’uditorio. L’interesse è stato notevole, particolarmente per lo studio sulla genetica, per le tecniche diagnostiche, oltre che per gli aspetti normativi e le prescrizioni dietetiche. Musica, arte, giochi e una cena senza glutine per i bambini Attilia Vanoni Nunzia Di Caprio Erminia Bottiglieri Il pianeta celiachia L’esperto Dubbi e certezze di una diagnosi Una persona su cinque è intollerante al glutine e molti lo ignorano D i cosa si tratta? L’ Intolleranza al Glutine, denominata Celiachia, è la più frequente patologia dell’intestino dell’uomo moderno. Una persona ogni 50 è intollerante al glutine, anche se non lo sa. Si tratta di una anormale ed eccessiva risposta immunitaria contro le proteine contenute nel grano, nell’orzo e nella segale, denominate ‘glutine’. Questa eccessiva risposta porta alla produzione di anticorpi, non solo verso il glutine (gli AGA) ma anche verso componenti importanti del tessuto umano (gli anticorpi antiTransglutaminasi). La risposta eccessiva al glutine è dunque causa del danno provocato ai tessuti dentro e fuori l’intestino. Perchè proprio a me? La Celiachia ha una forte componente genetica : si nasce ‘prediposti’ o ‘non predisposti’ alla celiachia mediante la eredità dei geni HLA. Ma questi geni, che sono indispensabili per sviluppare la eccessiva risposta al glutine, sono anche quelli che ci hanno difeso per millenni dalle malattie infettive e parassitarie, quando non esistevano gli antibiotici. Capita dunque a te perché esiste la predisposizione genetica che, di per sé, tende a portare altri vantaggi alla sopravvivenza. Si apre un mondo nuovo Ecco allora un mondo nuovo tutto da scoprire. Fino ad ieri le parole glutine, intolleranza, predisposizione genetica non mi dicevano nulla: oggi mi sembrano un macigno o le rocce su di un baratro. Ma non può essere così: la maggior parte delle volte la diagnosi di celiachia porta ad una soluzione positiva di anni e mesi di incertezze, dubbi, sofferenze. Il Mondo Nuovo apre la strada a due percorsi salva vita : - la fine di sintomi, sofferenze, disturbi di ogni ordine e grado; - la riduzione del rischio di sviluppare una lunga serie di problemi e malattie associate alla celiachia non diagnosticata, che spesso non possono essere curate adeguatamente. Ma come si fa? Ti sembrerà impossibile: è invece molto possibile e non tragico. Da oggi scoprirò come si può mangiare meglio, crescere e sviluppare senza dover ingerire la ‘colla’ del pane e della pasta, costituita dal glutine. Bisogna infatti soltanto evitare le farine dei cereali che sono velenosi per il celiaco (grano, orzo e segale). Scopriremo invece il piacere di utilizzare farine di riso e di mais, combinate con altri ingredienti come amido di riso, mais, patate, soia o fecole della stessa origine. Il riso è ben noto e fa sopravvivere metà dell’Umanità, ma dovrà essere il nostro compagno quotidiano. Il mais lo utilizziamo meno, ma dobbiamo imparare ad usare la polenta di mais al posto del pane (fritta, arrostita, condita ecc). Così il mais a grani, i pop corn e le farine di mais bianco con le quali confezionare panini, pizzette, biscotti ecc. Smettiamo di pensare che il pasto è fatto da pasta, secondo e frutta: in tutta Europa si mangia un piatto unico. Pietanza e contorno. Ma il primo potrà ancora esserci col riso, la pasta di riso, la pasta di mais, le minestre di legumi, le zuppe con patate e vegetali e tanto altro. E quali rishi? Fare bene la dieta senza glutine è possibile, è salutare (anche per chi non è celiaco), non dipende dai prodotti commerciali di farmacia. Basta fare questo per ridurre a zero i rischi per la tua salute. Si può sbagliare la dieta senza glutine? Sì è possibile, ma non a causa di sospetti o tracce inconsistenti. Non bisogna vivere nel terrore della contaminazione, che in pratica non esiste. Basta fare le scelte adatte ed evitare errori grossolani (mangiare il gelato col cornetto fatto di farina, o merendine che contengono pan di spagna o cose simili). E’ sbagliato isolare il celiaco, cambiare la tovaglia, le pentole, le posate. La farina che potrebbe danneggiarlo si vede bene: la dose minima di un grammo è chiaramente visibile. Non c’è glutine nei farmaci alle dosi terapeutiche. Sarà possibile una vita normale? Dunque è possibile fare una vita più che normale, andare a scuola, andare in gita, viaggiare , frequentare ristoranti e trattorie. Non possiamo insistere solo con le pizzerie e le paninoteche, ove è anche possibile mangiare senza glutine, ma certo sono i luoghi più difficili. I 60.000 celiaci italiani conducono una vita attiva e produttiva mangiando prodotti più sani sia nella vita casalinga che in quella sociale. Saranno necessari controlli? Una volta fatta la diagnosi ed iniziata la dieta senza glutine, il problema medico è concluso. Bisogna solo pensare a fare una dieta felicemente senza glutine. Per i bambini è importante controllare la crescita ed il benessere a distanza di 6 mesi dall’inizio della dieta e poi almeno una volta all’anno. Pediatri e Medici di Famiglia sono il vostro riferimento diretto per i controlli clinici dopo la diagnosi. Le analisi vanno ripetute se vi sono problemi particolari, dopo un lungo periodo di dieta senza glutine. La biopsia diagnostica non deve essere ripetuta. Ed il futuro? L’Italia è all’avanguardia nella ricerca sulla Celiachia, e conduce uno studio pluriennale per valutare la possibile prevenzione della malattia, denominato Prevent-Cd. Oggi bisogna fare bene la dieta senza glutine, senza limitarsi la vita e senza fanatismi. E’ la soluzione più facile, più efficace, più sicura. I farmaci che sono o potrebbero essere proposti nel prossimo futuro presentano tutti molti più problemi. Quelli che conosciamo oggi (‘si parla della ‘pillola’) sono meno efficaci e meno sicuri della dieta senza glutine.Ma la ricerca va avanti, anche lentamente: nel prossimo futuro (10 anni ?) cominceranno a comparire molecole che possono aiutare il celiaco in momenti straordinari di difficoltà. Potranno forse prevenire alcune complicanze e permettere di correggere eventuali errori dietetici. Il problema della celiachia è la ignoranza e la non-accettazione. A molti non entra nel cuore l’idea di non mangiare un piattone di pasta ordinaria. Dunque la spasmodica ricerca di alternative ad ogni costo. Oggi abbiamo una soluzione facile, sicura , efficace: la ricerca ci darà nuovi strumenti, ma non potrà cancellare il concetto che il glutine è un veleno per il celiaco. Luigi Greco 7 dicembre 2008 Agenda Duemilaotto un anno ricco di eventi 19 gennaio: Convegno con i Soci in collaborazione con il Rotaract in Caserta 03 febbraio: Festa di Carnevale, Fuorigrotta (Na) 04 febbraio: Festa di Carnevale, Salerno – 22-23-24 febbraio: Rappresentazione teatrale “’A speranza ‘e Pulecenella”, Teatro Don Bosco, Caserta 12 aprile: Partita del cuore, Salerno-Stadio Vestuti 16 aprile: Settimana della Cultura Scientifica (Bn) 20 aprile: La Domenica della salute (intolleranza al glutine) San Nicola La Strada (Ce) 6-7-8 maggio: Olimpiadi della Vita, Maddaloni (Ce) 10 maggio: Assemblea Regionale, Ercolano (Na) 31/5-1 e 2 giugno: Torneo Nazionale di Calcio, Paestm (Sa) 5 giugno: Convegno con i Soci – IPSAR “Le Streghe”, Benevento 7-14 giugno: Festa della Pizza, Lancusi (Sa) 18-22 giugno: Festa della Pizza, Avellino 30/06-06/07: Shopping in Pizza, Atripalda (Av) 3-6 luglio: Sagra degli antichi sapori, Pignataro (Ce) 5 luglio: Organizzare una manifestazione è un impegno per i volontari dell’associazione un momento di condivisione e solidarietà per i soci Giornata della Celiachia, Casertavecchia (Ce) 19-20 luglio: VIII Sagra Contadina, Varoni (Bn) 30/07 – 06/08: Festa della Pizza, Filetta (Sa) 31/07 – 04/08: “Benessere e gastronomia”,Telese Terme (Bn) 31/08 – 08/09: Pizza in Festa, Pagani (Sa) 11-21 settembre: Pizza Fes, Napoli 11-14 settembre: Festa della Pizza, Monteforte Irpino (Av) 24/09 – 05/10: Festa della Pizza, Salerno c/c 33214800 Sostieni la tua causa ed aiuti a migliorare le conoscenze per un inserimento del celiaco nella società. 8 dicembre 2008 DIRET T OR E ED IT ORIA LE Domenico Quagliata DIRET T OR E RESP ONSA BIL E Giuseppe Blasi C O O R D I N AM E N T O SCIENT IF ICO Luigi Greco Basilio Malamisura P ROG ETTO G RAFICO Gianpiero Scafuri Autorizzazione del tribunale di Nola n.153 del 10 ottobre 2008 A.I.C. Onlus Campania C/so Umberto I, 232 80034 - Marigliano (NA) tel/fax 081.8414367 [email protected] www.campania.celiachia.it Conto Corrente postale n.33214800 Scuole che hanno “aperto le porte” Istituti scolastici che nel 2008 hanno aderito al progetto Progetto F, le cui finalità sono quelle di ridurre il disagio dei celiaci nella scuola e nella società. Istituto Comprensivo di Amalfi (Sa) 1° Circolo A. Menna, Battipaglia (Sa) 2° Circolo L. Scudiero, Agropoli (Sa) Istiuto Comprensivo Autonomia 82, Baronissi(Sa) Scuola Media Statale A. Villari, Baronissi (Sa) Circolo Didattico V. Veneto Sorrento (Na) Dir. Didattica Padre Pio, Aiola (Bn) Istituto Comprensivo G. Siani, Sant’Angelo a Cupolo (Bn) Dir. Didattica G. Mazzini, Benevento Scuola Media, Postiglione (Sa) Istituto Comprensivo, Polla (Sa) Scuola Media Statale, Serre (Sa) ITAS di Cava dei Tirreni (Sa) Scuola Elementare E. De Amicis (CE) Corsi di formazione IPSAR IPSSAR I. Cavalcanti, S. Giovanni a Teduccio IPSSAR I. Cavalcanti, Via Giovenale, Napoli IPSAR Pantaleone Comite, Amalfie Maiori (Sa) I bambini coinvolti hanno conosciuto la celiachia e trasferito la loro esperienza alla famiglia. Incontri provinciali con i soci per gli auguri di fine anno L’agenda 22 novembre Ristorante Pizzeria “Ricci” S. Giorgio del Sannio (Bn) 30 novembre Mostra d’Oltremare, Convegno - Napoli 30 novembre Hotel San Luca Battipaglia (SA) 13 dicembre Grand Hotel Irpinia Avellino 14 dicembre Novotel Caserta