2/ 13 http://www.samaritani.ch Un angelo per le streghe Reportage Samaritani «angeli custodi» della Discesa delle streghe. p. 4 Attualità dalla Federazione Friedrich von Esmarch, padre della formazione nel soccorso. p. 10 Associazione e Sezioni Echi dalle Sezioni di CastagnolaCassarate e Cavergno. p. 20 NOUVEAU: Un traitement naturel contre l‘excès de poids! Apprenez pourquoi les régimes échouent souvent et pourquoi vous mincirez assurément avec PLANTO-SLIM! U n des régimes les plus efficaces pour atteindre son poids idéal consiste à ne manger qu’une demi-portion. Si vous avez déjà testé ce régime et lisez tout de même ces lignes, c‘est probablement qu‘il n‘a pas fonctionné. Pourtant, ce n‘est pas une raison pour abandonner, surtout pas maintenant quand vous êtes sur le point d‘atteindre sans effort et de conserver une bonne fois pour toutes le poids que vous souhaitez. Pourquoi les régimes échouent souvent Le problème principal des régimes est qu‘ils sont souvent mal équilibrés et génèrent une sensation de faim terrible. Les deux sont problématiques. Une alimentation mal équilibrée engendre souvent un manque nutritif qui ralentit de toute évidence le brûlage des graisses. Le sentiment de faim incite à grignoter entre les repas, ce qui est encore pire puisque cela stoppe complètement le brûlage des graisses. Déjà vendu à plus de 100‘000 exemplaires en Suisse! Tous ceux qui prennent PlantoSlim mincissent inéluctablement. Pourquoi? Avec Planto-Slim, vous obligez votre corps à puiser dans ses réserves de graisse. Un dispositif médical 100% végétal qui ne comporte aucun effet secondaire. PLANTO-SLIM – La solution naturelle! PLANTO-SLIM est un dispositif médical certifié. Les capsules sont remplies d‘un extrait végétal de la racine de konjak qui est traité spécialement. Cette poudre se charge de vous faire mincir de manière naturelle. 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L’abbiamo ritrovata quest’anno in un Corso per Adulti, che abbiamo scelto proprio perché c’era lei. Vi lascio alcune parole sue, quale buon auspicio e invito di riflessione per il 2013: «Anche se è difficile essere sempre motivati in tutto ciò che facciamo, perché generalmente le cose che facciamo ci fanno cadere in qualche forma di routine, il segreto per mantenere alto il nostro livello di motivazione è quello di avere sempre e costantemente degli obiettivi chiari e nitidi, essere spinti cioè da una voglia mai abitudinaria di crescita e di realizzazione personale. Una forte motivazione crea e mantiene un atteggiamento mentale positivo». Vale anche per noi Samaritani, vero? E ancora, dice Nicoletta: «E’ il nostro atteggiamento mentale nei confronti della vita che determinerà l’atteggiamento della vita nei nostri confronti». Forte vero? E l’ultima «chicca», la mia preferita: «La sete di conoscenza non ci deve abbandonare mai». Essere curiosi di imparare, è vivere! 10 Friedrich Esmarch, padre della formazione nei soccorsi Nella rubrica per i 125 anni della Federazione svizzera dei Samaritani, presentiamo il medico Friedrich Esmarch che, per primo, ha dato avvio alla formazione nei Primi soccorsi e ha creato le prime Sezioni Samaritane in Germania. 13 Si avvicina il grande Giubileo a Tenero Vi siete già annunciati per partecipare al grande Giubileo che si festeggerà a Pentecoste a Tenero? Fino alla fine di febbraio potete iscrivervi a prezzi di favore! 14 Progetto «Diverso» per l’integrazione Per gli immigrati, a volte aderire ad una Sezione Samaritana è sinonimo di integrazione facilitata, di incontri e di piacere di aiutare gli altri. Un esempio positivo ci viene da Bienne. Sommario Attualità dalla Federazione 03 Buono a sapersi 16 Crisi epilettica, cosa fare? Come comportarsi in modo corretto in caso di crisi epilettica? Cosa è bene fare e cosa no? Impariamo a conoscere da vicino questa disfunzione del cervello e le sue possibili cause. Associazione e Sezioni 20 Feste di fine anno e inizio 2013 Le Sezioni di Castagnola-Cassarate e di Cavergno ci raccontano alcuni loro momenti festivi e di ritrovo, in occasione delle passate feste di fine 2012 ed inizio Anno Nuovo. Buon 2013 a tutti! Mara Zanetti Maestrani oggi samaritani 2/13 Alla discesa delle streghe si incontrano ogni volta appassionati di sci e... fantasiose, divertenti ed originali maschere di streghe e altro... Quando anche le streghe mettono gli sci... In pista alla tradizionale «Discesa delle streghe» Di James D. Walder Arrivano a gruppetti lanciando urla, con i loro lunghi e rugosi nasi, capelli arruffati, i visi truccati in modo terrificante e una scopa tra le gambe: streghe sugli sci o altri... mezzi scivolanti. Già da diverse ore le streghe sono salite ai 3112 metri dell’Hohstock di Belalp, la nota regione sciistica del Vallese e alcune di loro guardano giù con indecifrabili sorrisini, al traguardo di Blatten a quota 1322 metri. Diversamente dai discesisti partiti la mattina, loro – le streghe – sono qui per divertirsi. «Il cronometro? Per noi il tempo non ha proprio nessuna importanza. Vogliamo solo divertirci. Appena possiamo, ci fermiamo a parlare, bere e scherzare con gli spettatori», ci dice in dialetto vallesano un’affascinante giovane strega dai capelli verdi. Prima l’abbiamo vista seduta con le sue amiche streghe all’«Häxu-Bar» e poi di nuovo nell’«Häxu-Iglu». Circa 1600 partecipanti al via La «Belalp-Häx» si svolge sempre a fine gennaio, quest’anno si tratta della 31.ma edizione! I partecipanti sono quasi 1600 provenienti da tutta la Svizzera e da mezza Europa, pronti a buttarsi sui 12 km di gara per circa 1800 metri di dislivello. Se per le streghe e tutte le maschere presenti la discesa è puro divertimento e gioco, ben diversa è la cosa per i circa 200 discesisti sportivi che scendono alla mattina, uno alla volta, come «quelli veri». Da sinistra: Stefan Schmidhalter, Chantal Scheibler, il ferito, Matthias Imwinkelried (in piedi) e il medico d’urgenza dell’Air Zermatt. Loro infatti prendono la cosa molto più seriamente. In questo spettacolare scenario alpino dominato dal ghiacciaio dell’Aletsch, gli sciatori amatoriali ma molto ambiziosi si buttano giù sulla pista imitando i loro idoli della Coppa del Mondo e lottando per ogni centesimo di secondo. I migliori, denominati «Hexenmeister», impiegano poco meno di 11 minuti per tagliare il traguardo. E sicuramente non rimane del tempo per ammirare lo spettacolare panorama alpino: in queste discese, dove la partenza viene data ogni 12 secondi, bisogna anche mettere in conto determinati rischi e pericoli. A capofitto, giù in discesa... con qualche inghippo Nella parte alta della pista, dove c’è un tratto estremamente ripido, è impressionante vedere quanto veloci passano i discesisti. In questo tratto si misurano a volte velocità addirittura superiori ai 100 km/h! Per fortuna le cadute con gravi conseguenze sono rare. Statisticamente, ogni 80 partecipanti, solo uno cade. Nell’edizione di quest’anno, alcuni partecipanti si sono lamentati perché i pochi centimetri di neve fresca caduti durante la notte prima della gara, hanno cambiato le condizioni della pista, che era già stata preparata. Ciò ha fatto sì che, in caso di sorpasso sulla neve fresca e polverosa, si assistesse a scene un poco roccambolesche! E’stata quindi buona cosa che circa 40 soccorritori, agli ordini del capo-sicurezzza Michi Nellen, erano a bordo pista. Report Con buone probabilità, la gara di sci più folle del Mondo si svolge da più di 30 anni in Vallese: è la tradizionale «Belalp-Hexe», una gara popolare che è quasi un... carnevale sugli sci. 05 Il ferito viene eli-trasportato da Air Zermatt all’ospedale di Visp. oggi samaritani 2/13 Reportage 06 L’infermiera Chantal Scheibler tende la mano in segno d’aiuto ad un discesista caduto durante la gara. La discesa di 12 km richiede comunque uno sforzo notevole a tutti i partecipanti. Valentin Holzer, soccorritore esperto, dal canto suo sottolinea che nel team di soccorso ci sono da anni dei soccorritori e degli alpinisti diplomati, come pure dei Samaritani provenienti da tutta la Svizzera per questo speciale evento. (pattugliatore), Stefan Schmidhalter della Stazione di soccorso di Blatten-Belalp e dall’infermiera Chantal Scheibler. I soccorritori professionisti gli hanno subito prestato i Primi soccorsi, in modo sicuro e competente. La gara è stata immediatamente interrotta. «Abbiamo bisogno dell’elicottero», ha affermato deciso Imwinkelried via radio, alcuni minuti dopo. Il ferito è cosciente, ma si lamenta di dolori alle vertebre cervicali e al petto. In questo caso il recupero con la slitta è troppo rischioso. Via radio, viene comunicato ai soccorritori che l’elicottero della «Air Zermatt» è ancora occupato con altri due voli urgenti per altrettanti pazienti: uno sciatore con probabile rottura di una gamba (trattasi di un altro partecipante alla gara, feritosi nella parte più bassa della pista) e un bambino che si è rotto il femore sciando. Il tutto richiede pochi minuti di attesa: l’elicottero sarà presto sul posto.. Tre incidenti allo stesso momento Capita che i discesisti abbiano delle cadute specialmente nel tratto detto «Leng Egg». In questi casi, i funzionari Benjamin Mathieu e Rianda Raniero segnalano immediatamente la caduta agli sciatori che seguono, con una bandiera nera, invitandoli così a rallentare per evitare scontri. Quasi tutti gli sciatori che cadono, si rialzano da soli, scrollano la neve dalla tuta e, dopo aver ringraziato i soccorritori, si rimettono in pista partendo di buona lena. Oggi, solo il concorrente con il pettorale numero 206 – un atleta di una squadra locale di Naters – è rimasto seduto nella neve dopo una brutta caduta. Già dopo pochi istanti l’uomo è stato soccorso da Matthias Imwinkelried Un mix di divertimento e sport La tradizionale discesa delle streghe a Belalp, località sopra Naters nell’Alto Vallese, si svolge ogni anno alla fine di gennaio. Il percorso si snoda su 12 km di pista per un dislivello complessivo di ben 1800 metri. Ai piedi del famoso ghiacciaio dell’Aletsch si incontrano centinaia di appassionati di sci mascherati da strega, dalle più fantasiose alle più divertenti. Questo mix tra grande prestazione sportiva e divertimento fa di questo appuntamento tra le montagne un evendo davvero speciale. La discesa delle streghe fa parte – con l’Inferno-Rennen di Mürren (BE), l’Allalin-Rennen di Saas-Fee (VS) e il Parsenn-Derby di Davos (GR) – della serie di gare denominata «Super Vier» (Super 4). Si tratta delle maggiori e più conosciute, anche a livello mondiale, gare popolari della Svizzera. La storia delle streghe di Belalp si rifà ad una leggenda medievale vallesana. Molto prima che Belalp fosse frequentata dagli amanti dello sci, sembra che tra le montagne del luogo una strega compiesse i suoi strani riti mistici. (jdw) oggi samaritani 2/13 L’elicottero atterra, sollevando un pulviscolo di neve Chantal Scheibler misura la pressione, controlla la respirazione e trasmette la sua calma al paziente. Per fortuna splende il sole e non fa troppo freddo. All’uomo viene apposta la speciale protezione per il collo e viene coperto e protetto comunque dal freddo. E improvvisamente ecco che già arriva l’elicottero. In un batter d’occhio, il medico d’urgenza si china accanto al ferito, con la sua valigetta; pochi istanti dopo, l’infusione è già eseguita al fine di lenire un poco i dolori. Tutto il team di soccorso aiuta con forza a sollevare il ferito che viene posato, seduto, sulla speciale barella e portato nell’elicottero. Poco dopo, quest’ultimo spicca il volo verso l’ospedale di Visp. La gara può riprendere, non appena i soccorritori si sono riposizionati al loro posto di controllo, pronti ad intervenire Après-Ski-Party nel capannone delle feste Lentamente il sole scompare dietro le montagne. Le streghe hanno fatto la loro discesa nel pomeriggio, con i loro stravaganti e divertenti abiti e stracci e le loro scope. Tutti, streghe e non, sono ora riuniti in clima festoso nel grande capannone, dove la festa continua con un divertente Après-Ski-Party. n 3domande 2 Hilde Röösli, Schwarzenberg LU Quando ha seguito il Corso soccorritori, Hilde Röösli ne è stata entusiasta, tanto che nel 1981 è entrata a far parte della Sezione Samaritani di Schwarzenberg (LU). Per più di 20 anni è stata attiva come monitrice e dal 1998 come presidente. In occasione dell’assemblea annuale di metà gennaio ha rassegnato le sue dimissioni. La redazione di Olten ha voluto sapere da lei come ha organizzato la sua successione. pz 1 Signora Röösli, dopo 15 anni di presidenza, si ritira dalla carica. Con quali sentimenti lascia il Comitato? Con tranquillità e buone sensazioni. Abbiamo iniziato il nostro anno del giubileo – la nostra Sezione compie 40 anni – con un Comitato completamente rinnovato. Sono contenta che siamo riusciti ad avere gente giovane per queste cariche. Sicuramente gestiranno bene i loro settori. Se guardo agli anni trascorsi, vedo cose belle ma anche sfide impegnative. Non sempre le cose sono state facili, ma sono una persona schietta che preferisce affrontare subito i problemi. La doppia funzione di presidente e monitrice era per me molto impegnativa. Un aspetto, questo, che oggi gestirei diversamente. Quando è stata eletta presidente, è stato per lei come il classico «salto nel vuoto» o ha ricevuto sostegno e aiuto? E’ vero: mi è stato consegnato un classatore e… «ecco fatto!». Non ero mai stata prima in un Comitato e non avevo idea di cosa ciò comportasse. Proprio per questo, voglio evitare che il mio successore (una donna) si trovi nella stessa situazione. Così già da un anno ho pian piano introdotto la nuova presidente in tutte le attività come pure nelle assemblee dei delegati. In questo modo ha potuto allacciare i primi contatti in seno all’Associazione cantonale. Accompagnerò la nuova presidente anche nel suo primo anno, dandole consigli, se richiesti. Apprezzo molto che la nostra istruttrice e presidente cantonale Ingrid Oehen è sempre disponibile e sostiene le nostre richieste. 3 Cosa consiglia alle colleghe e ai colleghi Samaritani che stanno pianificando un passaggio di consegne? Per me era da subito chiaro che il mio passaggio di consegne avvenisse in modo pulito e ordinato. Ho salvato tutte le informazioni importanti su una penna USB e consegnerò di persona tutti gli incarti e la documentazione alla persona che prende il mio posto. In questo modo posso anche rispondere subito alle sue domande. Consiglio dunque di regolare e pianificare subito la successione. Bisognerebbe poter trovare e discutere con i potenziali successori almeno un anno prima. Noi eravamo confrontati con l’impegnativa necessità di formare un comitato completamente nuovo. Fortunatamente abbiamo trovato subito una presidente, mentre per le altre cariche del Comitato, le cose sono state un po’ più difficili. Ai nuovi membri di Comitato, consiglio di essere sempre aperti e attenti nei confronti dei bisogni dei soci e di curare i buoni rapporti con loro. Inoltre è molto importante aggiornarsi regolarmente. Trovo che questa sia la base per una conduzione ottimale della Sezione. Le eventuali commissioni alleggeriscono poi il Comitato nei suoi compiti. In qualità di ex presidente, ritengo poi importante anche «lasciar andare», dare la necessaria fiducia ai membri di Comitato e lasciarli fare. n Un buon inizio! Lo si è potuto leggere in Alto Vallese sul giornale «Walliser Boten», e anche sul «Nouvelliste» nel Basso Vallese, si è letto qualcosa pure sulla «Thurgauer Zeitung», sulla «Neuen Luzerner Zeitung», e anche nelle pagine del «Corriere del Ticino», del «Furttaler», del «Liechtensteiner Vaterland», come pure nelle pagine della «Südostschweiz» e della «La Broye»; alla radio lo si è sentito sulle onde di «Rottu» e lo si è visto anche alla TV di «tele1 Zentralschweiz». E, molto probabilmente, altri media hanno riferito o parlato dell’eSoccorritore, la nuova variate del Corso soccorritori con elementi d’apprendimento in eLearning proposto da quest’anno dalle Sezioni Samaritane. Non voglio qui esaltare la molteplicità dei media svizzeri, quanto piuttosto il dinamismo e la voglia di fare dimostrata dalle Sezioni Samaritane e dalle Associazioni cantonali. E ciò perché tutti questi bei articoli e belle relazioni nei massmedia hanno avuto luogo solo perché i Samaritani si sono rivolti a loro, coinvolgendoli, invitando i giornalisti della loro regione ai corsi o ad incontri appositi, informandoli della nuova offerta. Il lancio di eSoccorritore – che è ancora in corso – è un magnifico esempio di come è efficace una buona messa in rete delle attività della nostra organizzazione. Naturalmente il Segretariato centrale ha avuto un ruolo fondamentale nella preparazione del nuovo corso e anche nella sua propaganda. Ma questo è il nostro compito. Ora alle Sezioni ed Associazioni è richiesto un grande impegno affinché – dal Gran S.Bernardo fino al Lago di Costanza e da Mesocco fino ad Ajoie – non solo si sappia che il corso esiste, ma anche che lo si frequenti a tutti gli effetti. L’inserimento dei corsi nella piattaforma redcrossedu.ch è quindi molto importante. L’avvio dell’eSoccorritore è riuscito, ora dobbiamo restare «sull’onda». Regina Gorza Segretaria centrale FSS Attualità dalla Federazione Nessun «salto nel vuoto» 7 FLAWA Urgens FLAWA Urgens è un bendaggio protettivo autoadesivo che offre una protezione naturale da acqua, grasso e sostanze chimiche. È impermeabile, non incolla pelle e peli, è adatto per bendaggi sulle estremità, è molto semplice da applicare, assicura una protezione efficiente e un fissaggio ideale. I partner della FFS Modo d’uso: 1. Disinfettare la ferita 2. Applicare la compressa 3. Tagliare la quantità, togliere le linguette di protezione 08 4. Applicare la protezione, far aderire con una leggera pressione 5. Tagliare le eccedenze con la forbice Contenuto: - 1m di protezione - 6 compresse vulnerarie 6. Affinché FLAWA Urgens sia fissato in modo sicuro, applicare sulla fine della fasciatura una striscia di protezione 7. Per togliere la protezione: rotolarla su se stessa oggi samaritani 2/13 Consigli di sicurezza della Basilese Assicurazioni Divertirsi sulla neve anche senza sci: snow walking e snow running Queste due interessanti alternative allo sci sono il Nordic Walking e il podismo, ma su neve. Vi illustriamo come praticare queste sane attività in tutta sicurezza e divertendosi. Scegliete percorsi adatti Lunghezza e difficoltà vanno scelte in base alle proprie capacità sportive. Chi pratica poco sport o non lo pratica da molto tempo tende facilmente a sopravvalutarsi, sia nel walking che nel running. Lungo il percorso fermatevi ogni volta che lo desiderate e non temete di interrompere anticipatamente un percorso troppo impegnativo. L’abbigliamento fa lo sportivo La vostra attrezzatura dovrebbe essere variabile, in modo da poter regolare la temperatura corporea. Indumenti intimi caldi, un pantalone imbottito con ghette, una giacca invernale e imperme- Vestitevi «a cipolla», ovvero con più strati, che potrete aggiungere o togliere all’occorrenza. abile, guanti e cappello fanno parte in ogni caso dell’attrezzatura obbligatoria. Non copritevi troppo, poiché se sentite caldo già prima del tour, probabilmente inizierete presto a sudare parecchio. Escursioni in montagna – partire con un’attrezzatura troppo leggera è da incoscienti Qualora abbiate in mente di partire per un’escursione di walking o anche di running in montagna, ricordatevi di affrontarla solo con una sufficiente quantità di provviste e bevande calde. Oltre all’abbigliamento sportivo adatto, l’attrezzatura di base deve comprendere anche un cellulare, protezione solare e un kit di primo soccorso. Indumenti dai colori vivaci rappresentano un ulteriore fattore di sicurezza – in casi d’emergenza sarà più facile reperirvi. Il tempo è capriccioso In inverno, e in particolare ad alta quota, le condizioni del tempo posso- È opportuno non andare da soli in montagna. no mutare all’improvviso. Pianificate tour più lunghi utilizzando una carta escursionistica aggiornata e portate con voi una bussola in modo da potervi orientare in qualsiasi condizione di visibilità. Prima di partire è opportuno informarsi sulla meteo, sugli allarmi valanghe e sullo stato del percorso. Il Mondo della sicurezza della Basilese: assicurare e prevenire Questi consigli di sicurezza sono stati forniti dal Mondo della sicurezza della Basilese. Tutto ciò che facciamo è orientato alla sicurezza: abbiniamo l’assicurazione alla prevenzione intelligente. www.baloise.ch/mondodellasicurezza oggi samaritani 2/13 Attualità dalla Federazione 10 Inventore del panno triangolare fu il medico Friedrich von Esmarch. Sugli inizi del movimento samaritano Friedrich Esmarch, il padre della formazione nel pronto soccorso Ci sono idee che sono nell’aria. Solo due anni prima che a Berna iniziassero a svolgersi corsi samaritani, nel 1882 a Kiel fu fondata dal dottor Friedrich Esmarch la prima Sezione Samaritana tedesca. Testo: Urs Amacher Johann Friedrich August Esmarch nacque il 9 gennaio 1823 a Tönning, una piccola città portuale dello Schleswig-Holstein. Il padre era medico e anche Friedrich studiò medicina, prima a Göttingen, poi a Kiel, dove venne promosso assistente clinico del famoso chirurgo Ludwig Stromeyer, una funzione che si rivelò un ottimo trampolino di lancio per una brillante carriera. Esmarch portò a termine gli studi nel 1848 con una tesi di dottorato sulle malformazioni nelle rane. Già l’anno successivo gli venne conferita l’abilitazione all’insegnamento della chirurgia all’Università di Kiel. Nel 1854 sposò Anna Stromeyer, la figlia di Ludwig Stromeyer e lo stesso anno il suo nuovo suocero lo nominò proprio successore nella funzione di direttore della clinica universitaria chirurgica di Kiel. Esperienze nel lazzaretto di guerra Allora lo Schleswig-Holstein e la sua capitale Kiel vivevano tempi irrequieti. La Danimarca avanzava pretese oggi samaritani 2/13 sul Ducato dello Schleswig, mentre la Prussia si opponeva. In quanto membro del Kieler Turnverein (società di ginnastica di Kiel), Friedrich Esmarch prese parte alla sollevazione popolare antidanese dell’aprile 1848, cadendo subito prigioniero dei danesi per nove settimane. Friedrich Esmarch è il fondatore del movimento samaritano civile in Germania. Nella seguente guerra tedescodanese (1848–1850), Ludwig Stromeyer svolse la funzione di «Generalstabsarzt» (medico dello Stato maggiore dell’esercito) dello Schles wig-Holstein, mentre Friedrich Esmarch lavorò come suo assistente nei lazzaretti. Qui il giovane Esmarch fece esperienze in campo medico che gli lasciarono un’impronta indelebile. Successivamente la chirurgia bellica e infortunistica da un lato, e i primi soccorsi dall’altro, costituirono infatti i punti cardine della sua attività professionale. La sua prima pubblicazione di una certa entità «Über Resectionen nach Schusswunden» (Sulle resezioni dopo ferite da arma da fuoco, Kiel 1851) concerneva le tecniche non troppo invasive di asportazione operatoria di parti di organi in caso di ferite da arma da fuoco. Il metodo diffuso da Esmarch permetteva di evitare le amputazioni. Cartucce di medicazione, benda triangolare, borsa del ghiaccio Nella funzione, assunta successivamente, di medico dei servizi sanitari Fondazione della prima Sezione Samaritana a Kiel Quando Friedrich Esmarch, nel 1881, partecipò a Londra al primo congresso internazionale sull’igie ne, conobbe la «St. John Ambulance Association». L’organizzazione di salvataggio inglese, fondata nel 1877, prendeva nome dai Giovan niti, un ordine di cavalieri che si de dicava alla cura dei malati. I medici della «St. John Ambulance Associa tion» formavano soccorritori vo lontari per il servizio sanitario. Esmarch riprese l’idea e nel 1882 mise in piedi a Kiel il primo corso samaritano sul continente europeo. Per questo corso, Esmarch scrisse appositamente un manuale: «Die erste Hilfe bei plötzlichen Unglücks fällen – Ein Leitfaden für SamariterSchulen» (I primi soccorsi nei casi di lesioni e malattie improvvise – Una guida per le scuole samaritane – Lip sia 1882). Il manuale raggiunse le 50 ristampe e venne tradotto in decine di lingue. Questa opera fondamen tale per i primi soccorsi veniva uti lizzata anche per la formazione dei Samaritani in Svizzera. Gli allievi di Esmarch fondarono una Sezione Samaritana a Kiel già il 5 maggio 1882. Seguendo il model lo di Kiel, anche in altre città tede sche si svolsero corsi samaritani e vennero fondate Sezioni Samarita ne. Il 20 settembre 1896 le Sezioni si unirono dando vita alla Federazio ne tedesca dei Samaritani. I Samari tani tedeschi si posero sotto il man tello della Croce Rossa, mantenendo tuttavia la propria autonomia. Alti e bassi nella considerazione dell’opinione pubblica Quando Esmarch nel 1872, due anni dopo la morte della sua prima moglie Anna Stromeyer, sposò la principessa Henriette von Schle swig-Holstein, raggiunse l’apice della propria popolarità. Henriette era una zia di Auguste Viktoria, moglie dell’imperatore Guglielmo II. Nel 1887 Esmarch ottenne per i suoi meriti un titolo nobiliare e la facoltà di chiamarsi da quel mo mento in poi «von Esmarch». L’ultima fase lavorativa di Frie drich von Esmarch fu offuscata da spiacevoli contrasti. Esmarch insi stette nel voler mantenere il proprio diritto di residenza nella villa di ser vizio all’interno dell’area dell’ospe dale, impedendo così la costruzione della progettata clinica medica. Ciò ne causò l’allontanamento dalla fa coltà e danneggiò la sua reputazio ne pubblica. Inizialmente il chirurgo Gustav Adolf Neuber fu fortemente sostenu to da Esmarch, nel 1876 diventò as sistente di Esmarch alla clinica chi rurgica e poi suo vice nella funzione di direttore. Esmarch, che a Kiel ave va introdotto il trattamento antiset tico delle ferite, continuò a insistere per tutta la vita su questo metodo e durante gli interventi indossava sem pre un abito talare nero. Neuber invece sfruttò le scoperte del batteriologo Ro bert Koch nel cam po delle infezioni relative alle ferite. Neuber voleva so stituire il procedi mento antisettico, ormai superato, con quello asettico. Tale procedimento consisteva nel man tenere sterili la sala operatoria, tutti gli strumenti, i guanti e gli indumenti operatori, per eli minare il rischio di infezioni. Il gio vane chirurgo e il direttore della cli nica litigarono a tal punto che Neu Prefazione del Prof. Dr. Kimmle alla 35a edizione della guida. ber, nel 1891, dovette lasciare l’ospedale. Le dispute danneggiaro no von Esmarch e la sua fama di chirurgo ne risentì notevolmente. Esmarch morì il 23 febbraio 1908 a Kiel. A sopravvivergli furono princi palmente la sua invenzione della tecnica preoperatoria di fasciatura stretta, che permise di eseguire in terventi senza grandi perdite di san gue, e la Federazione tedesca dei Samaritani da lui fondata. n Le conferenze, incluse le immagini, che Esmarch ha creato per la «Scuola samaritana» sono disponibili sotto forma di libro. Attualità dalla Federazione dell’esercito, Esmarch introdusse al cuni semplici strumenti ausiliari per i primi soccorsi, in parte utilizzati an cora oggi. Fece in modo che ogni sol dato fosse equipaggiato con un pac chetto di garze e con bretelle in gomma che, in caso di emorragie, po tevano essere utilizzate come lacci emostatici. A Esmarch si deve anche l’invenzione della benda triangolare, che poteva essere utilizzata come so stegno in presenza di ferite alle brac cia e in molti altri casi. Esmarch ha inventato anche la borsa del ghiaccio, un sacchetto di gomma riempito con cubetti di ghiaccio e utilizzabile per raffredda re superficialmente una parte del corpo. Il freddo riduce l’afflusso di sangue a livello locale, esercitando così un’azione antinfiammatoria. In campo chirurgico, la più signi ficativa innovazione introdotta da Friedrich Esmarch fu la tecnica dell’emostasi preventiva (bendaggio Esmarch): avvolgendo strettamente una benda intorno a un arto per ar restare il flusso sanguigno, è possi bile eseguire un intervento chirurgi co limitando la perdita di sangue. 11 Echi dalla Giornata d’Impulso 2013 a Bienne Presentare l’attività samaritana con sincera fierezza e gioia Attualità dalla Federazione Il 12 gennaio scorso erano ben 200 i Samaritani che, da tutta la Svizzera, si sono ritrovati a Bienne per la Giornata d’impulso 2013, evento che ha segnato l’avvio dell’anno del 125.mo Giubileo della FSS. Gli oratori provenienti dal mondo politico e dell’economia privata hanno saputo trasmettere entusiasmo ed energia ai Samaritani. La giornata si è conclusa in modo festoso e conviviale con la bella cena di gala. 12 Seconda da sin: Roberta Zarro, Coldrerio, Renato Lampert, vicepresidente della FSS e Käthi Schürpf, Menzingen (ZG), con la sua collega Samaritana. Luzia Koller e Renata Boschung, Düdingen (FR). Ramona Bosshard, Dielsdorf-Regensberg (ZH), ha spiegato davanti alla TV cosa vuol dire per lei essere Samaritana. Verena Müller e Heidi Engetschwiler, Subingen (SO). Altre fotografie e video sul sito www.samaritani.ch Col tipico «charme» ticinese, lo specialista del comportamento Cristian Moro ha presentato la sua relazione. Importante, ha detto, è la prima impressione suscitata dai Samaritani nella gente oggi samaritani 2/13 e il fatto di apparire autentici. Per la presidente centrale Monika Dusong, i Samaritani rappresentano un’antica istituzione e sono il primo importante anello della catena di salvataggio. La presidente ha ringraziato tutti per il loro esemplare impegno. La Giornata d’Impulso è stata una buona occasione anche per confrontarsi con le novità, tra cui l’eSoccorritore. 125.mo anniversario della Federazione svizzera dei Samaritani: si festeggia dal 18 al 20 maggio in Ticino Prossima fermata: «Tenero» Due treni speciali porteranno i Samaritani direttamente alla stazione di Tenero (TI). «In carrozza prego!». Per il grande evento di Tenero a Pentecoste, sono previsti due treni FFS speciali che porteranno i Samaritani direttamente sul posto, alla stazione di Tenero. I treni partiranno da Zurigo rispettivamente da Lucerna senza fermata fino a Tenero. Si tratta della via più rapida e sicura per andare alla grande festa commemorativa. Già durante il viaggio, i partecipanti risparmiano tempo e stress e possono incontrarsi e discutere. Una volta giunti a Tenero, ai partecipanti verrà offerto un ricco programma di attività. Sabato prenderà il via la Gara Samaritana dotata di ricchi premi. Sempre sabato è previsto un esercizio in notturna, obbligatorio per gli Help, e al quale potran- Ribassi per le iscrizioni entro la fine di febbraio Annunciatevi ancora oggi per partecipare alla festa a Tenero dal 18 al 20 maggio prossimi. Sarà l’occasione per trovare tanti amici Samaritani da tutta la Svizzera. Trovate altre informazioni e il talloncino di iscrizione sul sito www.samaritani.ch. Se vi iscrivete entro fine febbraio, approfittate dei ribassi sulle tariffe. no partecipare anche gli adulti, mettendo in gioco le loro conoscenze e misurandosi con le giovani leve! Conoscenze tecniche e spirito sportivo Domenica 19 maggio, invece, tutti i Samaritani possono mettere alla prova le loro conoscenze tecniche nelle varie postazioni. Chi preferisce invece praticare uno sport potrà certamente farlo, dato che il tutto si svolgerà al Centro sportivo nazionale. Oppure potrà partecipare alla Corsa d’orientamento. Tra le altre discipline, si potrà anche arrampicare, giocare a bocce o tirare con l’arco. Durante le due serate sono previsti vari e divertenti intrattenimenti. Domenica sera grande evento con lo spettacolo del famoso clown ticinese Dimitri. La rappresentazione è intitolata «Ritratto» e affascinerà sicuramente gli spettato- Si apre il sipario sul clown... Dimitri!!! Dimitri canterà, suonerà vari strumenti e sorprenderà il pubblico con le sue battute e il suo spettacolo «Ritratto». Non mancate! Attualità dalla Federazione Foto: Adriano Heitmann A Pentecoste ci saranno ben due treni FFS speciali che porteranno i Samaritani da tutta la Svizzera fino a Tenero per partecipare al grande evento del Giubileo. Accanto alla gara tecnica, ci sarà comunque anche tanto divertimento e attività sportive, come pure un programma d’intrattenimento ricco e variato per tutti i partecipanti. 13 ri. Al Beach-Bar che sarà allestito sulla riva del lago, si potrà invece sorseggiare dei drinks, ascoltare musica e ballare. Infine, lunedì mattina sarà la volta dei Workshops per i Gruppi Help, ai quali possono però partecipare anche tutti gli altri Samaritani. Sull’arco delle tre giornate, i presenti potranno gustare deliziose specialità culinarie, oppure visitare il mercatino con i prodotti ticinesi e articoli del Servizio vendita della FSS. E per il viaggio di rientro, ci saranno di nuovo i due treni speciali in partenza da Tenero. Iscrivetevi già sin d’ora! Se lo fate entro la fine di febbraio approfitterete delle tariffe ridotte! Trovate informazioni e il talloncino d’iscrizione sul sito www.samaritani.ch. Il comune di Tenero Tenero (o «Tenero-Contra», denominazione che è stata adottata nel 1914) ha poco più di 2.600 abitanti. E’ ubicato in posizione privilegiata e molto soleggiata, sulle rive del Lago Maggiore. Nel territorio comunale è compresa una piccola parte del Lago di Vogorno formatosi a seguito della costruzione della diga sul fiume Verzasca. La località e ideale punto di partenza per escursioni nelle Valli superiori (Valle Maggia e Valle Verzasca) come pure nella grande e bella città di Locarno con i suoi caratteristici portici, i negozi, ristoranti e bar affacciati sul lago. oggi samaritani 2/13 Progetto «Diverso» – Racconti ed esperienze vissute dalla Sezione di Bienne-Romande Ben integrato proprio grazie alla Sezione Samaritana Attualità dalla Federazione Da decenni vivono e lavorano in Svizzera, da tempo sono integrati e attivi come Samaritani nelle locali Sezioni. Si ricordano e raccontano il loro non facile percorso verso la naturalizzazione: sono gli immigrati di «prima o seconda» generazione. La redazione di Olten si è intrattenuta con un paio di loro in occasione dell’esercizio mensile della Sezione Samaritani di Bienne-Romande. 14 Testo e foto: Kurt Venner Pierino Di Bucchianico, nato in Argentina, è arrivato in Svizzera nel 1978 dagli Abruzzi. In Italia ha lavorato quale Soccorritore professionista e per questa ragione era entrato a far parte della Sezione Samaritani: «Proprio grazie alla Sezione ho avuto molti contatti e ho trovato degli amici. In questo modo mi sono integrato molto velocemente e bene.» «Nella Sezione Samaritani era semplicemente bellissimo» Anche Annamaria Giuffrida ha le sue radici in Argentina e, nel 1963, ha tuttavia trovato una nuova vita in Svizzera: «Mio padre è svizzero. Nel 1929 era emigrato in Argentina. Mia zia viveva in Svizzera e quindi mi ‹spianò la strada› in questo Paese, quand’ero 18enne. Abitavamo in un piccolo paesino nel Canton Giura. Mia zia diceva che, come ragazzina, dovevo fare qualcosa per farmi strada nella società svizzera. Così nel 1967 frequentai un Corso samaritano e fui accettata come socia della Sezione». Grazie al fatto di essere in Sezione, per Annamaria «l’integrazione è stata certamente più semplice. Potevo addirittura partecipare al Posto samaritano e ho imparato a Annamaria Giuffrida e Pierino Di Bucchianico: «Attraverso la Sezione dei Samaritani abbiamo avuto molti contatti e ci siamo subito fatti parecchi amici, in questo modo ci siamo ben integrati.» oggi samaritani 2/13 conoscere molte persone; ho sicuramente perso molta della mia timidezza!» Più tardi si sposò con il falegname italiano Giuseppe Giuffrida, che era già socio della Sezione Samaritani di Bienne-Romande. Da allora, i due coniugi sono in Sezione da ben 30 anni e sempre entusiasti. Il Posto samaritano, come conferma Annamaria, è l’evento per loro più importante. In questa occasione si conosce infatti molta gente, si può aiutare concretamente e mettere in pratica le proprie conoscenze e capacità in qualità di Samaritani. «Questa è integrazione e può essere una buona cosa» La redazione di Olten si è poi intrattenuta con Stephan Guggisberg, presidente della Sezione Samaritani di Bienne-Romande che conta 52 soci. Il 43enne presidente e monitore è entrato in Sezione già all’età di 16 anni: «Sono sempre contento di vedere come partecipano i Samaritani: ad esempio ai nostri esercizi mensili è presente il 30 % dei nostri soci.» Il suo sogno rimane quello di fondare un Gruppo Help. Abbiamo chiesto a Stephan Guggisberg come vanno le cose con la fase pilota del progetto «Diverso». «Quest’anno vogliamo collaborare con l’associazione ‹Multimondo› di Bienne; si tratta di S.Guggisberg, presidente della Sezione di Bienne-Romande: «L’idea che ‹lo straniero è il cattivo› non deve assolutamente esistere. Nei Primi soccorsi siamo tutti uguali.» un’istituzione della CRS per l’integrazione (www.multimondo.ch). La nostra Sezione potrà tenere l’esercizio mensile o altri corsi nei locali dell’organizzazione, in questo modo gli stranieri che visitano il centro possono conoscerci e noi possiamo presentare loro la nostra attività» – osserva il presidente, che conclude: «Durante l’esercizio o i corsi, terremo la porta dell’aula sempre aperta, affinché gli interessati possano guardare e se del caso, porre delle domande. L’integrazione può rivelarsi una buona cosa. Spesso ci malfidiamo di chi è diverso da noi, ma questo sentimento non ha ragion d’essere: non dobbiamo infatti dimenticare che di fronte ai Primi soccorsi, tutti siamo uguali». Annamaria Giuffrida e suo marito Giuseppe: «Nella Sezione Samaritani abbiamo imparato a conoscere molte persone, possiamo aiutare ed esercitare le capacità nei Primi soccorsi». Un altro immigrato degli Anni ’50: Ludovic Filippo Petrillo, italiano d’origine, da 30 anni è membro attivo della Sezione Samaritani di Bienne. Campagna pubblicitaria per il Giubileo della Federazione svizzera dei Samaritani Uno speciale «lecca lecca» rosso fa il giro di tutta la Svizzera Attraverso un’Azione di strada, la Federazione svizzera dei Samaritani (FSS) assieme alle Sezioni intende promuovere la causa samaritana. In luoghi pubblici ben frequentati, verranno quindi posizionate delle strisce pedonali rosse accompagnate da grandi «lecca-lecca» pure rossi che attireranno l’attenzione della popolazione. Lo scopo è quello di guadagnare nuovi soci. Affinché la popolazione svizzera impari a conoscere i Samaritani e sappia cosa fanno, in occasione del 125. mo Giubileo la FSS ha deciso di scendere nelle strade, attraverso le cosiddette «Roadshows». Le Azioni di strada possono essere organizzate in molti luoghi: città o piccoli centri, in una zona pedonale molto frequentata, oppure nella piazza centrale del villaggio come anche in occasione dell’assemblea della vostra Sezione Samaritana. Come funziona l’azione di strada? Le strisce pedonali rosse sono autoaderenti e antisdrucciolo e sono stampate con il motto: «Primi soccorsi. Amici per la vita». Grandi «lecca-lecca» color rosso faranno da contorno alle strisce, attirando l’attenzione dei passanti. I Samaritani, Pacchetti per le Azioni di strada Presso la Federazione svizzera dei Samaritani, le Sezioni e le Associazioni cantonali possono comandare il materiale per le Azioni di strada. Un pacchetto comprende: – 2 strisce pedonali rosse (da tenere) – 2 «lecca lecca» (Lollipops) della grandezza di 120 cm (diametro 40 cm) (solo prestito) – 200 «lecca lecca» (Lollipops) da distribuire (da tenere) – 200 flyer per il concorso (da tenere) Il costo totale di questo pacchetto è di 100.– franchi, comprese le spese di 25.– (porto) per l’invio di ritorno del materiale. Uscire dalla propria sede e farsi conoscere! Ecco come si svolge l’azione di strada e come si può attirare la gente. oltre ai Flyer (volantini) con un concorso, potranno offrire ai passanti anche dei veri «lecca lecca» rossi e senza zucchero. Grazie al volantino, il passante riceve delle informazioni sui Samaritani, sui loro corsi oppure sulle modalità per diventare socio. Riceve anche istruzioni per partecipare al concorso su Facebook. L’Azione di strada può essere organizzata senza un grande impegno finanziario (vedi a lato). pz Fondato l’11 gennaio il Club 2013, l’associazione di donatori e simpatizzanti Sostegno all’attività con e per i giovani Da ora il Club 2013 è un’associazione legalmente costituita, e ciò grazie a 14 persone che, lo scorso venerdì 11 gennaio, hanno proceduto alla sua fondazione presso il Kongresshaus di Bienne. Quale primo presidente è stato eletto Kurt Sutter, già Segretario centrale della FSS, e i soci fondatori hanno pure perfezionato ed approvato gli statuti dell’associazione. Bernadette Bachmann, Henry Bliggenstorfer, Hans Kipfer, Erika Kuczynski, René Rhinow, Christine Ruchat e Gery Meier sono stati eletti in Comitato. Lo scopo principale del Club 2013 è quello di promuovere e sostenere l’attività Samaritana in Svizzera, sia dal punto di vista ideale che materiale. Il Club accorda alla FSS sostegno finanziario nell’interesse del lavoro con i giovani. La presidente centrale Monika Dusong ha portato i saluti del Comitato FSS e ha ringraziato i promotori e tutti quelli che già sin d’ora, attraverso il Club, sono disposti a sostenere le attività dei Samaritani. Finora i 14 membri di Comitato hanno versato la quota di membro di 200.– ciascuno, due donatrici hanno donato ognuna 1000.– e sette simpatizzanti hanno versato la quota di 100.– ciascuno. Altri donatori, soci e simpatizzanti sono i benvenuti! Informazioni su: www.samaritani.ch o telefonando allo 062.286.02.00. e.k I partecipanti all’assemblea costitutiva del Club 2013: da sinistra: Kurt Sutter, primo presidente del Club, Verena Zwahlen, Gery Meier, Thomas Gloor, Hansruedi Zimmerli, la presidente centrale Monika Dusong, Hans Kneubühler, Hermann Fehr, Peter Debrunner, la segretaria centrale Regina Gorza, Hans Kipfer, Bernadette Bachmann, Roberta Zarro e Renato Lampert. oggi samaritani 2/13 L’opinione pubblica continua ad alimentare false credenze e pregiudizi sull’epilessia. Epilessia La tempesta in testa Un sovraccarico di stimoli al cervello può causare convulsioni. Le forme di epilessia hanno diversi gradi di gravità. Il presente articolo illustra quali siano le differenze esistenti e come debba reagire il soccorritore. oggi samaritani 2/13 Diverse forme di crisi Le crisi epilettiche possono avere manifestazioni e intensità molto differenti. Possono decorrere senza grida e perdita di coscienza, senza rigidità muscolare, morso della lingua e caduta, senza cianosi e senza «spasmi». Le crisi possono essere così innocue da non essere riconosciute né dal paziente né da persone comuni che si trovano ad osservare la crisi direttamente. L’unico segno di una crisi epilettica può essere anche una semplice disattenzione di cinque o dieci secondi di durata, oppure un breve spasmo a carico di un braccio. In alcune persone sofferenti di epilessia, le crisi si manifestano senza alcun preavviso, come un fulmine a ciel sereno. In altri soggetti, le crisi si annunciano talvolta già diversi giorni prima attraverso vari disturbi quali cefalea, capogiri o una maggiore irritabilità o tensione. Alcune persone colpite si accorgono dell’inizio di una crisi esclusivamente per un segno a loro famigliare quale un formicolio che sale dalla fossetta epigastrica oppure un senso di nausea che fa già parte della crisi. Sebbene negli ultimi decenni le conoscenze specialistiche sull’epilessia si siano considerevolmente ampliate, questa affezione fa ancora parte dei problemi di salute nei confronti dei quali l’opinione pubblica nutre innumerevoli false credenze e pregiudizi. È quindi necessario ancora molto lavoro di sensibilizzazione. Fonti: Lega svizzera contro l’Epilessia e opuscolo del Corso samaritano della FSS Primi soccorsi nella crisi epilettica In una crisi epilettica generalizzata il paziente perde coscienza e cade a terra. Il corpo si contrae e si manifestano spasmi muscolari, che sono per lo più molto violenti. In genere la crisi dura 1–2 minuti, talvolta solo pochi secondi e raramente si protrae più a lungo. Dopo la crisi alcune persone colpite sono in stato confusionale e necessitano di riposo o di sonno. 17 1 2 Evitare la caduta per quanto possibile. Proteggere da eventuali lesioni conseguenti, ma senza immobilizzare la persona. L’immobilizzazione della persona colpita durante e, soprattutto, anche dopo la crisi aumenta il rischio di lesioni. L’epilessia può colpire chiunque Almeno il 5% della popolazione manifesta prima o poi durante la vita una crisi unica, mentre l`1% della popolazione è affetto da epilessia. In Svizzera, questa affezione colpisce circa 70 000 persone, di cui circa 15 000 bambini. Circa il 75 % di tutti i casi di epilessia può essere ben trattato con medicamenti, raggiungendo la completa eliminazione delle crisi o uno stato caratterizzato da un numero molto esiguo di crisi, a fronte di una buona tollerabilità dei medicamenti. Più del 90 % delle epilessie non ha origine ereditaria, per cui in caso di un genitore colpito non deve essere necessariamente ammalato anche un figlio. 3 Non mettere nulla in bocca, poiché così facendo si può causare un’ostruzione delle vie respiratorie. Non dare da bere. 4 5 Allertare. In caso di perdita di coscienza: procedere secondo lo schema BLS-AED. Per tutti i soccorritori che osservano una crisi generalizzata («grande male»), nonostante la comprensibile grande eccitazione e preoccupazione, è importante cercare di valutare con calma la situazione. Inoltre, si deve registrare la durata della crisi. La SeSi, Società epilettici della Svizzera italiana Nella Svizzera italiana, per l`assistenza alle persone affette da epilessia e i loro familiari, esite la SeSi con sede in via Ghiringhelli 6A a Bellinzona. Essa è attiva da oltre 20 anni e organizza vari incontri, tra cui anche vacanze, corsi, conferenze, consulenze ed esposizioni interattive nonché eventi di sensibilizzazione. Mette pure a disposizione del materiale informativo. Dal 30 maggio al 2 giugno organizza un soggiorno ai Tre Laghi. Mensilmente hanno luogo degli incontri di auto-aiuto a Lugano, Locarno e Bellinzona. Informazioni: allo 091.825.54.74 o www.sesi.ch Buono a sapersi L’espressione «crisi epilettica» è un termine generale che può comprendere affezioni molto differenti. Le crisi epilettiche sono disturbi del cervello dovuti a scariche elettriche eccessive di breve durata di cellule nervose. Non tutte le persone che hanno una o più crisi epilettiche soffrono necessariamente di epilessia. Di epilessia si parla solo dopo il verificarsi di almeno due crisi a distanza di almeno 24 ore, le quali si siano manifestate spontaneamente e senza motivi riconoscibili. La causa è da ricercare perlopiù nel cervello. Un sovraccarico di stimoli al cervello, ma anche lesioni cranioencefaliche, carenza di ossigeno o di zucchero nel sangue, febbre alta, tumori o intossicazioni possono provocare convulsioni. Di una malattia, al contrario di un’affezione, si conosce la causa precisa, valida solo per la forma specifica in oggetto. Sotto questo punto di vista quasi tutte le epilessie non sono malattie, bensì un gruppo di affezioni e disturbi con cause differenti, che hanno in comune il ripetersi di crisi convulsive. Il «dopo-crisi» Nei primi momenti dopo la crisi è importante osservare se la persona colpita è di nuovo veramente cosciente oppure se appare ancora per un certo tempo confusa e stordita. Possibilmente avvisare i familiari (vedi carta «SOS»). L’eventuale confusione mentale che si manifesta dopo la crisi coinvolge spesso, oltre al pensiero e alla parola, anche il comportamento e, negli anziani, può persistere persino alcuni giorni. m.z oggi samaritani 2/13 Roman Erismann dell’Associazione cantonale di Zurigo Ecco Mister «Pfila» Da molti anni, Roman Erismann si impegna a favore della gioventù samaritana Help ed è pure attivo nell’Associazione cantonale di Zurigo. Attualmente il simpatico zurighese si sta occupando dei lavori di preparazione del grande Giubileo per i 125 anni della FSS a Tenero. Incontriamo Roman Erismann, giovane sprizzante d’energia nella sua uniforme militare, un venerdì di fine gennaio. E’ in viaggio dai Grigioni verso Nottwil, per la giornata per i formatori OC e, ad Aarau, ha fatto una breve tappa. Ancora prima, il giovane ufficiale era a Tenero per i lavori di preparazione del Giubileo della FSS. «Trascorrere assieme delle belle giornate in Ticino» dice dopo una breve riflessione: per lui, l'incontro tra giovani ed adulti è molto interessante e motivante. Il Campo di Pentecoste degli Help si svolgerà infatti quest'anno in un ambito particolare e in un luogo speciale. E speciale sarà il fatto che gli adulti potranno partecipare ad alcune attività dei giovani. Ad esempio l’esercizio in notturna che, accanto alle tradizionali Gare Samaritane, rappresenta uno degli eventi principali della tre giorni di festeggiamenti a Tenero. Roman è responsabile, in seno al Comitato organizzatore, di tutta la logistica. Straordinario sarà anche il fatto che ci saranno ben due treni speciali per i Samaritani: uno in partenza da Zurigo e uno da Lucerna. «Così si potrà approfittare di un viaggio in comune e parlare e discutere assieme», osserva il nostro interlocutore. Inoltre, viaggiando in treno si risparmia tempo e stress sulle strade (le classiche colonne di Pentecoste) e si fanno i primi incontri. Roman è e rimane ovviamente la persona alla quale ci si può rivolgere per qualsiasi domanda relativa al Campo di Pentecoste, e questo oggi samaritani 2/13 grazie alla sua esperienza. Già 10 anni fa ha iniziato ad occuparsi degli eventi nazionali degli Help. Il Campo di Pentecoste, abbrevviato «Pfila», è l'evento nazionale di 3 giorni durante il quale la gioventù samaritana Help si ritrova per divertirsi e apprendere assieme. Una grande offerta di diversi Workshops e giochi di gruppo faranno in modo che non vi sia spazio per la noia. Nel corso degli anni, in qualità di «Mister Pfila», Roman ha organizzato più volte il Campo, sia sostenendo il locale Comitato organizzatore, sia facendone parte. E organizzare il Campo di Pentecoste non è diventato, nel corso degli anni, cosa più semplice, anzi: l’evento richiama infatti tra i 400 e i 500 partecipanti e non tutti i comuni hanno la possibilità di mettere a disposizione delle infrastrutture per così tante persone. «Lavorare in modo creativo è importante.» Ma da dove prende le idee per gli eventi? Il suo obiettivo è quello di creare occasioni per nuove esperienze e avventure. Qualcosa che ancora non si è fatto o visto. Agire in modo creativo è molto importante per i giovani monitori. Roman organizza volentieri grandi giochi di gruppo, cambiandoli sovente, aggiornandoli o aggiungendo elementi nuovi. Si lascia ispirare dai colleghi monitori e dai corsi di formazione continua. Il giovane zurighese ama descriversi come un «allrounder» della Sezione: ha praticamente ricoperto tutte le cariche dal segretario fino al presidente. Inoltre è stato nella redazione Help dove ha coordinato il sito Internet e anche i contributi per la rivista federativa. Ritiene che «per conoscere la vita di una Sezione, bisogna viverla già da bambini.» Oggigiorno, però, non è facile interessare e motivare i giovani al lavoro in Sezione. Le ragioni non gli sono del tutto chiare: non sa se per paura di assumere responsabilità oppure perché il giovane si fa altre aspettative. Il tutto dipende anche dagli adulti che sono già in Sezione e dalla loro apertura e disponibilità verso i giovani e dalla volontà di collaborazione. Ora il giovane sta pianificando di lasciare piano piano la sua carica e i suoi compiti nel lavoro con i giovani. Desidera un passaggio di consegne chiaro e ben fatto. Così da qualche tempo sta già avvicinando i potenziali successori, a piccoli passi, coinvolgendoli e motivandoli nelle varie mansioni. Ciò non vuol dire che Roman non avrà più nulla a che fare con i Samaritani; al contrario: egli desidera infatti impegnarsi maggiormente a livello nazionale, alfine di «muovere qualcosa». Da diversi anni è pure attivo nell'Associazione cantonale di Zurigo, in qualità di cassiere e responsabile informatico. Nel contempo è incaricato per il lavoro coi giovani e rappresenta i loro interessi in occasione di conferenze o altro. Roman Erismann è nato nel 1985 a Dietlikon, dove è cresciuto. Dal mese di dicembre lavora come disponente presso la Ruag di Mels e durante la settimana abita nella regione di Sargans. Qui dirige un piccolo team: «per la prima volta nell’economia privata» precisa, e prosegue: «in questo nuovo ruolo posso approfittare delle mie esperienze di monitore giovanile e di formatore». Ma rimane ancora del tempo per altri interessi? «Sì certo» risponde ridendo. «A Dietlikon sono nel gruppo di balestrieri e ho pure fatto lunghi viaggi, in particolare in Canada e America». Viaggiare è per lui una scuola di vita: gli piacerebbe visitare ancora ad esempio l’Africa o la Nuova Zelanda.Ma prima... prima di tutto c'è il grande Giubileo di Tenero in Ticino! n In caso di tensioni e strappi muscolari, lombalgie, dolori alla schiena, dolori reumatici FLAWA vi aiuta a offrire un’assistenza ottimale ai pazienti con prodotti di qualità che soddisfano ogni tipo di esigenza. feel GOOD – feel FLAWA. www.flawa.ch FLAWA – partner ufficiale della Federazione svizzera dei samaritani. compressa instantanea, fredda compresssa fredda / calda, riutilizzabile Castagnola-Cassarate Eventi festivi di fine anno e inizio di Anno Nuovo La bella tavolata con le decorazioni natalizie e i soci riuniti per la festa. Un grande onore per il giovane Bryan, quello di portare il vessillo della Sezione! (foto Giuseppe Gobbi) Per il tradizionale appuntamento per gli auguri di fine anno ed inizio di quello nuovo, tra i Samaritani della nostra Sezione, Gigliola e Giuseppe Gobbi hanno trasformato la nostra sede in un salone delle feste! Tra una fetta di panettone ed un bicchiere di prosecco si sono ricordati gli avvenimenti e i tanti picchetti fatti nell’anno lasciato ormai alle spalle. Due note tristi sono state per noi, purtroppo, il lutto che ha colpito la nostra presidente Ingrid Mülly che ha perso la sua adorata mamma e la sua dimissione dal ruolo di presidente della Sezione. L’immenso lavoro che ha saputo svolgere negli anni della sua militanza resterà una testimonianza indelebile e un punto di riferimento per chi prenderà il suo posto. Nelle foto (in alto a sinistra e in basso a destra) di PriscagH, alcuni momenti dello scambio di auguri. Capodanno tra le Autorità della città e del Cantone ed i suoi abitanti. Un evento, questo, che è diventato un appuntamento cittadino molto seguito e al quale i nostri Samaritani non mancano! Quest’anno l’onore di portare il vessillo è spettato al giovanissimo Bryan (foto in alto) che ha appreso molto velocemente, dallo specialista in materia Antonio, le norme che accompagnano questo incarico. I guanti bianchi erano un po’ grandi, ma avrà tutto il tempo per riempire gli spazi vuoti! Complimenti a lui che ha svolto il compito con classe e pazienza considerato che la cerimonia è durata quasi due ore. Bryan ha avuto anche la soddisfazione di stringere la mano al sindaco Giudici. Per non mancare ai doveri di Samaritano, il medico della Sezione Vincenzo Liguori ha indossato il giubbotto con la scritta che lo identifica anche da lontano, nel caso ci fosse stato bisogno di un suo intervento come accadde l’anno scorso! PriscagH La cerimonia ufficiale di Capodanno Oltre all’incontro tra di noi Samaritani, ha poi fatto seguito lo scambio di auguri ufficiale in occasione del oggi samaritani 2/13 Gigliola Gobbi, infaticabile, con i prelibati panettoni. Cavergno Gli scorsi 7-8 e 9 dicembre 2012, la nostra Sezione ha organizzato, per il secondo ed ultimo anno, la «Festa dei Cicit» in quel di Fontana presso il Grott di Baloi, messo a disposizione gratuitamente dal gerente e amico Urs, che ha pure dato una mano in cucina per la capra bollita ed il minestrone assieme al Peter. In quanto a me, ero responsabile della delicata operazione del «rösctii i cicit al fööc». Gradito «cliente» è stato il Presidente cantonale Andrea, accompagnato dalla moglie. Inoltre quest’an- Il Grotto di Baloi a Fontana, in Valle Bavona, dove si è tenuta la festa. Impressum «oggi Samaritani» 2/2013 Data di apparizione: 13 febbraio 2013 Editore Federazione svizzera dei Samaritani FSS Martin-Disteli-Strasse 27 Casella postale 4601 Olten Telefono 062 286 02 00 Telefax 062 286 02 02 [email protected] www.samaritani.ch Segretaria centrale: Regina Gorza Abbonamenti, cambiamenti d’indirizzo per scritto all’indirizzo citato Prezzo d’abbonamento Singolo abbonamento per terzi: Fr. 33.– annuali 10 numeri all’anno Tiratura: 4800 copie I Pompieri di Cevio con il mezzo intervenuto per l’ «allarme camino». no abbiamo avuto il «piacere» di ricevere la visita del comandante e del vicecomandante dei pompieri di Cevio. Piacere tra… virgolette poiché, purtroppo o per fortuna…, abbiamo dovuto chiamarli in pronto intervento, a causa del nostro… camino in fiamme!!! Fortunatamente tutto si è risolto senza creare troppi disturbi e, dopo l’intervento, la festa è continuata in allegria!! Anche da queste colonne, ringrazio tutti i «sam» che si sono messi a disposizione. Buon anno a tutti. Oscar Dadò Organizzazione di salvataggio della CRS Redazione centrale Olten: Petra Zenhäusern Segretariato: Monika Nembrini Telefono 062 286 02 67 Redazione Ticino e Moesano Mara Maestrani Casa Vescovi, 6717 Dangio Telefono e fax 091 872 17 47 [email protected] Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese Inserzioni Zürichsee Werbe AG Verlag und Annoncen Seestrasse 86 8712 Stäfa Telefono 044 928 56 11 Telefax 044 928 56 00 Impaginazione, stampa, spedizione AVD GOLDACH AG 9403 Goldach I Samaritani … tra gli scacchi Recentemente sono stato in Egitto in vacanza: 24° l’aria, 25° la temperatura dell’acqua. Palme. Sole e luna si davano il cambio in cielo. Il mare era un immenso acquario, incluse tartarughe e squali. In un negozio per turisti ho scoperto un gioco degli scacchi nel quale le varie pedine raffiguravano la storia e le meraviglie dell’Egitto: piramidi, sfinge, faraoni, ecc. Più tardi, seduto tranquillo sulla mia sdraio, mi è venuto alla mente il seguente pensiero: quali sarebbero le figure delle pedine per i Samaritani? Chi sarebbe il fante e chi il cavallo? Chi raffigurerebbe il Re e chi la Regina? Forse potrebbe essere così … Il fante – Per me, sarebbero i regolamenti e tutti i formulari della nostra Organizzazione. Servono quali strumenti di conduzione. Sono poco flessibili e, solitamente, vanno sempre e solo in una direzione. Alcuni hanno una durata di vita estremamente breve, altri trascorrono tranquilli del tempo ai margini della scacchiera e altri ancora si fanno chiamare o durante il gioco si lasciano addirittura sostituire da altre pedine. L’alfiere – Rappresenta quelli tra di noi che sono i «pensatori trasversali», quelli per i quali «non si va sempre dritto». Pensano in modo «diagonale». Per studiare altre Sezioni, sono disposti talvolta a compiere «lunghi giri», sono pronti ai compromessi e sanno come muoversi sulla grande scacchiera. Segue la continuazione …! E … non da ultimo: anche in Ticino ci sono delle meravigliose palme! Thomas Brocker, membro del Comitato centrale della FSS Sezioni, Associazione Una «festa dei Cicit» edizione 2012 proprio un po’ particolare... 21