8 / 12 http://www.samaritani.ch Aiutare a ogni passo Attualità dalla Federazione eCorso soccorritori, echi dalla fase pilota p. 10 Buono a sapersi Aiutare a ogni passo, piccoli soccorsi nel sacco p. 14 Associazione e Sezioni Concordia-Gordevio, il racconto di due interventi riusciti p.20 NOUVEAU: Un traitement naturel contre l‘excès de poids! Apprenez pourquoi les régimes échouent souvent et pourquoi vous mincirez assurément avec PLANTO-SLIM! U n des régimes les plus efficaces pour atteindre son poids idéal consiste à ne manger qu’une demi-portion. Si vous avez déjà testé ce régime et lisez tout de même ces lignes, c‘est probablement qu‘il n‘a pas fonctionné. Pourtant, ce n‘est pas une raison pour abandonner, surtout pas maintenant quand vous êtes sur le point d‘atteindre sans effort et de conserver une bonne fois pour toutes le poids que vous souhaitez. Pourquoi les régimes échouent souvent Le problème principal des régimes est qu‘ils sont souvent mal équilibrés et génèrent une sensation de faim terrible. Les deux sont problématiques. Une alimentation mal équilibrée engendre souvent un manque nutritif qui ralentit de toute évidence le brûlage des graisses. Le sentiment de faim incite à grignoter entre les repas, ce qui est encore pire puisque cela stoppe complètement le brûlage des graisses. Déjà vendu à plus de 100‘000 exemplaires en Suisse! Tous ceux qui prennent PlantoSlim mincissent inéluctablement. Pourquoi? Avec Planto-Slim, vous obligez votre corps à puiser dans ses réserves de graisse. Un dispositif médical 100% végétal qui ne comporte aucun effet secondaire. PLANTO-SLIM – La solution naturelle! PLANTO-SLIM est un dispositif médical certifié. Les capsules sont remplies d‘un extrait végétal de la racine de konjak qui est traité spécialement. Cette poudre se charge de vous faire mincir de manière naturelle. 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Lo scorso mese di luglio ho avuto la fortuna di trascorrere una settimana nell’alta Valle Maggia, bella valle del nostro vicepresidente FSS Renato Lampert. Ogni giorno, con una guida esperta, si scoprivano cime o traversate nella zona. Eravamo una decina, tutti preparati e ben equipaggiati. Ma ... l’imprevisto e l’incidente può capitare a chiunque. Piccole vesciche ai piedi, dolori alle articolazioni o alla schiena, infiammazioni ed escoriazioni per uno scivolone in pietraia sono capitati anche ai membri del nostro gruppo. Fortunatamente nel sacco di una partecipante, molto premurosa e coscienziosa, c’erano sempre tutti i rimedi pronti al caso. Che coincidenza, penso io: proprio ora in agosto inizia la Colletta samaritana col tema «Aiuto a ogni passo»... A p.14 possiamo leggere utili consigli per i primi soccorsi durante un’escursione. Mi ritrovo a pensare che i nostri sacchi erano dieci: bisogna proprio che in ognuno di loro – e non solo in uno! – trovi spazio una buona e completa farmacia per i Primi soccorsi! E seguire un Corso samaritano non guasterebbe, anzi! Mara Zanetti Maestrani 10 eCorso soccorritori, conclusa la prima fase pilota Positivi i riscontri ottenuti alla conclusione della prima fase pilota d’introduzione della nuova formula del Corso soccorritori. Presto disponibili anche le versioni di eLearning in francese e in italiano. Buono a sapersi 14 «Aiutare a ogni passo», la Colletta samaritana 2012 I primi soccorsi in montagna: come prevenire gli incidenti e cosa fare quando si verificano piccole o grandi ferite durante un’escursione. Esempi delle lesioni più ricorrenti. Sommario Per poter «Aiutare a ogni passo» 03 Associazione e Sezioni 18 Due salvataggi riusciti grazie a «First responder» Dalla Sezione Concordia-Gordevio, due toccanti racconti di interventi riusciti in Valle Maggia, con il salvataggio di persone colpite da problemi cardio-respiratori. Impressum «oggi samaritani» 8/2012 Data di apparizione: 15 agosto 2012 Editore Federazione svizzera dei Samaritani FSS Martin-Disteli-Strasse 27 Casella postale 4601 Olten Telefono 062 286 02 00 Telefax 062 286 02 02 [email protected] www.samaritani.ch Segretaria centrale: Regina Gorza Abbonamenti, cambiamenti d’indirizzo per scritto all’indirizzo citato Prezzo d’abbonamento Singolo abbonamento per terzi: Fr. 33.– annuali Redazione Petra Zenhäusern Segretariato: Monika Nembrini Telefono 062 286 02 67 Ticino e Moesano Mara Maestrani Casa Vescovi, 6717 Dangio Telefono e fax 091 872 17 47 [email protected] Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese Inserzioni Zürichsee Werbe AG Verlag und Annoncen Seestrasse 86 8712 Stäfa Telefono 044 928 56 11 Telefax 044 928 56 00 Impaginazione, stampa, spedizione AVD GOLDACH AG 9403 Goldach 10 numeri all’anno Tiratura: 5000 copie oggi samaritani 8/12 Lo sport popolare delle escursioni è al centro della Colletta samaritana 2012 che inizierà il prossimo 20 agosto e terminerà il 1 settembre, in tutta la Svizzera. Colletta Samaritana 2012: «Aiutare a ogni passo!» Escursionismo di nuovo trendy Fare passeggiate è uno sport popolare. Sulle montagne svizzere si fanno escursioni da generazione in generazione: quello che un tempo solo i nonni trovavano bello, ora attrae di nuovo anche i giovani. Ma attenzione: andare in montagna non è come fare una semplice passeggiata. oggi samaritani 8/12 Il sole splende. In alto un cielo blu e limpido, in basso rigogliosi prati verdi e nel mezzo una parete grigio argento: la montagna. La famiglia Moser è in vacanza. Il papà Beat, la mamma Doris, la figlia Lea di 10 anni e il figlio Luca (12 anni) sono in partenza entusiasti per un’escursione. Dall’hotel del paese, il sentiero sale ripido attraverso il bosco, ma per la sportiva famigliola non ci sono problemi. Nei loro moderni sacchi hanno messo bibite, panini, wurst da arrostire sul fuoco e il costume da bagno. Sì, poiché dopo la faticosa salita lungo il sentiero a zig-zag, li attende un bel laghetto alpino dove un bagno rinfrescante sarà più che meritato. La famiglia si lascia alle spalle gli ultimi abeti del bosco e i quattro escursionisti si trovano su di un sentierino stretto che porta ancora in più alto. Senza dubbio si tratta di un’avventura, di un’esperienza per la quale la gente non si posta solo dalla Svizzera, ma da tutto il mondo per vivere la montagna. Da un’immagine idilliaca ad incubo Uno scenario, quello idilliaco montano, che quasi tutti noi – in una forma o nell’altra – abbiamo vissuto. In fin dei conti, l’escursionismo, l’andar per montagne, fa parte della cultura svizzera. Durante una passeggiata a piedi si vivono così tante cose… Un’escursione è una vera e propria festa per tutti i sensi del nostro corpo. Ma attenzione: la montagna nasconde anche dei pericoli. E proprio gli escursionisti ed alpinisti esperti sanno esattamente quante conseguenze devastanti può portare il fatto di mettere un piede banalmente in fallo. Un’immagine idilliaca della gita in montagna può così tramutarsi in un attimo in un vero e proprio incubo. Anche se la maggior parte della gente considera le amate escursioni come una disciplina sportiva assolutamente «non pericolosa», le statistiche sugli incidenti mostrano purtroppo invece un’altra realtà (vedi box). Quali sono i pericoli nascosti? Un cambiamento improvviso del tempo – pioggia, nebbia o ancora temporale – può portare alla luce delle difficoltà insospettate. Improvvisamente il bel sentiero in pietra diventa scivoloso come una pista di bob. O ancora: la fitta nebbia fa perdere l’orientamento e quindi si perde la strada giusta. Non si tratta qui di alimentare le paure, Una triste... prima posizione La statistica nazionale dell’Ufficio della prevenzione degli infortuni (UPI) lo conferma: la maggior parte de gli incidenti in montagna non succede nelle arrampica te, bensì durante le escursioni. Sulle prealpi e sulle Alpi svizzere in media si infortunano ogni anno ben 9000 escursionisti, di cui circa il 40% riporta ferite letali. Questo fa purtroppo delle escursioni in montagna la disciplina sportiva che, in Svizzera, registra il maggior numero di decessi! Una caduta succede all’istante e, in terreni impervi o ri pidi, può avere gravi conseguenze, specialmente se si è da soli. Per questa ragione, l’UPI consiglia di intrapren dere delle escursioni solo se accompagnati e solo con buone scarpe da montagna e con un equipaggiamento completo. Inoltre l’itinerario deve essere adatto alle ca pacità degli escursionisti. Ogni escursione in montagna deve essere pianificata accuratamente. È inoltre molto utile avvisare terze persone sulla destinazione e Un piccolo set di Primi soccorsi deve trovare spazio in ogni sacco. sull`itinerario seguito e avvisare una volta arrivati. In caso di dubbio, è sempre meglio tornare sui propri passi; le ambizioni sono completamente fuori luogo! L’UPI, quale Centro di competenza svizzera nella preven zione degli incidenti, si occupa di sicurezza in svariati settori, su incarico pubblico (traffico, sport, tempo libe ro, casa, ecc.) e divulga le sue conoscenze. (jdw) Una radice fuori dal terreno e ... subito si inciampa e si cade! oggi samaritani 8/12 bensì di rafforzare per tempo la nostra coscienza di fronte ad eventuali difficoltà e sensibilizzare pure la reponsabilità personale. Le cadute infatti sono gli infortuni più frequenti, la cui causa va spesso ricercata in: disattenzione, stanchezza o addirittura sfinimento fisico. Chi poi si trova in giro da solo e su terreni impervi ha più probabilità, in queste condizioni, di avere seri problemi. Inoltre spesso le scarpe indossate non sono per nulla idonee. Anche i casi di ipotermia succedono con una certa frequenza. Dopo un bagno nelle gelide acque di un laghetto alpino, le con- Una caduta in uno stagno o un lago di montagna può bastare per causare ipotermia. dizioni meteorologiche possono infatti causare inattese e gravi ripercussioni, specialmente in bambini esili e con vestiti estivi. Cosa fare allora in caso di ipotermia, colpo di sole, punture di insetti, malattie date dall’altitudine, vesciche, ferite, lesioni delle articolazioni o urgenze cardiache? Il piccolo opuscolo informativo della FSS trova posto in ogni tasca e aiuta a reagire in modo corretto in caso di piccoli o grandi problemi durante le escursioni. Le escursioni in montagna non sono semplici gite Fare escursioni in montagna non è come fare una semplice passeggiata. Si tratta di una disciplina sportiva da prendere sul serio che richiede capacità ed equipaggiamento idonei. Un’escursione dovrebbe essere pianificata e ben preparata. È importante eseguire un calcolo ragionevole dei tempi di marcia e devono essere in particolare considerate le condizioni meteorologiche e dei sentieri (itinerario). L’equipaggiamento deve essere adeguato e i vestiti adatti alle varie eventualità. Non da ultimo, le effettive capacità e le condizioni di tutti i partecipanti all’escursione devono essere verificate e prese realisticamente in considerazione. Un’escursione ben preparata si gode meglio Se preparata bene, qualsiasi escursione sarà piacevole e indimenticabile. Come quella della nostra famiglia Moser, che con entusiasmo e gioia ha raggiunto il laghetto alpino. Accanto al lago, il padre accende un fuoco nell’area apposita, mentre la mamma prepara i bratwurst. Dopo il pic-nic, la famiglia si incammina sulla via del ritorno, calcolando un paio di ore di marcia. Il sole risplende ancora anche se i suoi raggi sono meno caldi. E laggiù nel fondo valle si scorge già, piccolino, il loro albergo. n Incidenti possono accadere anche durante il pic-nic usando il coltellino. oggi samaritani 8/12 3domande Finalmente per una volta off-line ... Manuela Furrer Manuela Furrer è segretaria nella Sezione Samaritani di Beringen e monitrice Help. È sposata e ha tre figli. Accanto al suo impegno nei Samaritani, trova rilassamento e ricarica di energie nella cura del suo giardino. Una cosa non dimenticherà mai: il 15 giugno del 2011. Quel giorno, assieme ad una vicina, portò infatti in salvo una signora dall’incendio della sua abitazione. Un anno più tardi le due soccorritrici hanno ricevuto una distinzione da parte della Fondazione Carnegie. pz Cosa è successo esattamente quel giorno? Ero con mia figlia nel salotto di casa mia quando, improvvisamente, ho visto uscire del fumo dalla cucina della casa della nostra vicina. Ho guardato meglio è ho notato che le tende della cucina già erano cadute. Sono corsa immediatamente fuori e ho notato che nella cucina della casa c’erano già le fiamme. Ho quindi subito allarmato i Pompieri. Mentre stavo telefonando, mi ha raggiunta Kela Kempter. Improvvisamente abbiamo sentito la vicina chiamare aiuto dai piani superiori della casa. Aveva molta paura ed era molto agitata. Abbiamo subito dovuto convincerla di non saltare dalla finestra ed abbiamo quindi preso velocemente una scala. Nel frattempo la mia mente era martellata dai pensieri: e se salta improvviso giù? La posso trattenere? E se ha già respirato molto fumo? Cosa faccio se perde conoscenza? Contem- 1 poranamente dovevamo fare attenzione a garantire una certa sicurezza, dato che i vetri della finestra della cucina avrebbero potuto esplodere e causare feriti. Appena siamo riuscite a trarre in salto la donna, sono arrivati i Pompieri. Li ho informati sulla situazione e sul fatto che nella casa in fiamme non c’erano altre persone. In seguito abbiamo subito continuato ad assistere e calmare la vicina. L’attività di Samaritana le è stata d’aiuto in questo caso? Come Samaritana, mi sono subito ed automaticamente venute alla mente molte domande. Tutto quello che impariamo negli esercizi pratici, in questi casi dà sicurezza. Ma penso anche che in un caso di intervento reale, si agisca automaticamente, sia durante il salvataggio che nelle fasi successive. Ancora oggi quando parlo di questo evento mi sento turbata. Raccontare quel che ho vissuto mi fa però bene e mi aiuta ad elaborare le cose. 2 L’11 maggio lei e la sua collega avete ricevuto una distinzione da parte della Fondazione Carnegie. Cosa significa per lei? È stato un momento piacevole e il riconoscimento per il nostro intervento ci ha onorate. Sono fiera, ma molto di più della distizione, è importante il fatto che abbiamo tratto in salvo una persona da un incendio. Questo evento ci ha unite in modo straordinario. 3 A volte mi prende un sentimento strano, quando realizzo improvvisamente quanto veloce passa il tempo. In verità è un sentimento illogico, dato che un’ora dura sempre e comunque 60 minuti e un giorno conta oggi come ieri sempre 24 ore. È la nostra vita che, costantemente, è diventata più veloce. La costruzione di nuovi raccordi ferroviari porta i passeggeri più rapidamente a destinazione; via e-mail e natel oggi tutti siamo raggiungibili dappertutto e grazie a televisione ed Internet siamo sempre informati su quello che succede nel Mondo, ovunque ci troviamo. E chi vuole avere le informazioni ancora più rapidamente, basta che si scelga la relativa applicazione per il suo telefonino. Non che io voglia fermare l’orologio. Un po’ di tregua ogni tanto però non fa che del bene. Nella vita di tutti i giorni, dobbiamo spesso sottostare a direttive esterne. Spesso siamo però anche noi stessi a farci pressione, all’insegna del «prima bisogna finire ancora questo e quello» e naturalmente il telefonino deve essere sempre con noi, altrimenti non ci si sente bene; alcuni addirittura si sentono quasi «nudi» senza il natel. Come ho però potuto constatare di persona durante le mie vacanze estive, ogni tanto si vive molto bene anche senza. È molto rilassante, non solo per me, ma anche per coloro ai quali io avrei altrimenti spedito dalle vacanze delle notizie o delle richieste ... Attualità dalla Federazione L’aiuto è più importante del riconoscimento avuto 07 Regina Gorza, Segretaria centrale FSS oggi samaritani 8/12 Fine estate ed inizio autunno sono stagioni privilegiate per le escursioni Il cerotto innovativo di FLAWA Per una guarigione perfetta delle vesciche Hydro Plast Hydrocolloid è una nuova generazione di cerotti intelligenti: adattati alle esigenze specifiche del processo di guarigione, curano le vesciche in modo perfetto. I partner della FFS Nuovo: il cerotto Hydro Plast per le dita dei piedi. Adesso c’è il cerotto idrocolloidale specifico per le bolle (vesciche) sulle dita dei piedi, che assorbe l’umidità della pelle, forma un gel delicato e crea un ottimo cuscinetto di protezione contro frizione e compressione. Disponibile nella pratica confezione di plastica. Ideale in viaggio. Per tutte le altre vesciche e abrasioni FLAWA vi consiglia l’utilizzo del cerotto Hydro Plast per abrasioni e vesciche. 08 Borse - offerta speciale Borsa della spesa 5788 Offerta valida fino al 31 agosto 2012 10 pezzi CHF 35.– invece di CHF 40.– Borsa a tracolla 5766 CHF 20.– invece di CHF 25.– Borsa di carta 5769 100 pezzi CHF 24.– invece di CHF 30.– Zaino da corriere 5745 CHF 29.– invece di CHF 39.– Ordinazione Borse - offerta speciale Quantità Zaino da corriere 5745 Quantità Borsa a tracolla 5766 Numero di unità Borsa di carta 5769 Numero di unità Borsa della spesa 5788 Per ogni ordinazione Vi regaliamo una borsa di juta. No. cliente Sezione/Associazione Cognome Nome Via NPA/Luogo Telefono e-mail Inviare a: Federazione svizzera dei samaritani | Servizio di vendita | Casella postale | 4601 Olten Telefono 062 286 02 85 | Fax 062 296 03 71 | e-mail [email protected] | http://shop.samariter.ch La Basilese Assicurazioni e la FSS insieme per offrire maggiore sicurezza! Venerdì 13 luglio i Samaritani hanno mostrato ai collaboratori della Basilese Assicurazioni il modo di salvare delle vite in maniera professionale. Gli interessati hanno inoltre potuto sperimentare su dei manichini come ripristinare il battito cardiaco con un defibrillatore. Uno studio condotto dalla Basilese As sicurazioni e dalla Federazione svizze ra dei Samaritani (FSS) mostra che il 70% della popolazione svizzera conos ce soltanto l’ormai obsoleto schema di soccorso «Risponde? Respira? Sangui na? Si sente il polso?». Un partecipante su due ha seguito un corso di pronto soccorso più di 20 anni fa. Tuttavia la prassi in materia di pronto soccorso è fortemente cambiata proprio negli ulti mi anni. I vecchi schemi di valutazione, come la sequenza di domande «Ris ponde? Respira? Sanguina? Si sente il polso?», sono stati accantonati per poter intervenire rapidamente e concretamente. Con l’aumento delle malattie cardiocircolatorie, la rapidi tà d’intervento nel primo soccorso ha assunto un’importanza centrale. Il più delle volte, in caso di collasso improv viso, la causa è di natura cardiocircola toria. Se la causa è un arresto cardiaco, occorre praticare velocemente la respi razione artificiale e mantenere in funzi one il sistema cardiocircolatorio con compressioni toraciche, affinché il sangue affluisca al cervello e agli or gani. Per fortuna, la disponibilità degli intervistati ad aggiornare le proprie conoscenze è molto marcata. Circa l’80% dei partecipanti allo studio ritiene opportuno frequentare un cor so di aggiornamento ogni cinque anni. La Basilese dà il buon esempio La Basilese Assicurazioni, in collabora zione con il suo partner, la Federazione svizzera dei Samaritani, ha pertanto de ciso nel 2012 di illustrare ai propri col laboratori, durante le tre giornate della sicurezza della Basilese, le attuali misu re di pronto soccorso. Dopo aver reso noti i numeri di emergenza venerdì 13 gennaio e aver tenuto il corso «Basic Life Support» (respirazione artificiale e massaggio cardiaco) venerdì 13 aprile, i Samaritani hanno mostrato nella gior nata di venerdì 13 luglio come riattiva re il sistema cardiocircolatorio in caso di arresto cardiaco con l’ausilio di un defibrillatore. L’iniziativa ha riscosso un grande suc cesso presso i collaboratori che con notevole impegno hanno tentato di riportare in vita dei manichini prati cando il massaggio cardiaco, la respi razione artificiale e utilizzando il defi brillatore. Quasi 300 persone hanno inoltre preso parte al concorso interno che prevedeva domande teoriche rigu ardanti la rianimazione. Corso di aggiornamento di pronto soccorso e defibrillatori per collaboratori La Basilese va ancora oltre e offre al proprio personale un corso di aggior namento di pronto soccorso. Si inizierà in autunno con dieci corsi da 24 parte cipanti nella Svizzera tedesca e nella Svizzera occidentale. Grazie alla pre ziosa partnership con la Federazione svizzera dei Samaritani sarà possibile tenere i corsi direttamente sul luogo di lavoro. I partecipanti non faranno soltanto delle semplici esercitazioni, ma dov ranno anche essere in grado di mette re in pratica le conoscenze apprese in casi d’emergenza. Per il momento, la Basilese acquista complessivamente nove defibrillatori, che nei prossimi mesi saranno installati presso le sedi con oltre 70 collaboratori. Per cias cuna sede saranno istruite approfon ditamente due o tre persone chiave per quanto concerne il primo soccor so e la defibrillazione, affinché pos sano intervenire con competenza in casi di emergenza. La Federazione svizzera dei Samaritani ha offerto la propria consulenza nella scelta dei dispositivi e saranno naturalmen te dei Samaritani esperti a tenere i corsi. Una cosa è certa: grazie alla FSS, i collaboratori della Basilese sono quasi diventati dei soccorritori pro fessionisti. oggi samaritani 8/12 Gli echi provenienti dalla prima fase pilota sono sostanzialmente positivi: la strada è quella giusta eCorso soccorritori sulla buona via Attualità dalla Federazione Durante la prima fase pilota, nove Sezioni Samaritane hanno organizzato e condotto con successo il nuovo eCorso Soccorritori. Partecipanti e monitori sono concordi: è una validissima offerta. 10 Discutere i problemi e le sensazioni avuti durante la prima fase pilota: con questo scopo i monitori si sono riuniti in luglio a Olten. A questa prima fase hanno partecipato le Sezioni Samaritane di Altdorf, Hedingen, Spiez, Thusis, Lohn Ammansegg, Wädenswil, Engelberg, Burgdorf, Thalwil e Netstal. A causa della mancanza di iscrizioni a Hedingen, due partecipanti hanno potuto frequentare la parte pratica nella Sezione di Thalwil. Due Sezioni hanno proposto il corso alla sera. In totale sono state 77 le persone che hanno frequentato i corsi pilota. L’interesse per questa nuova variante di apprendimento (eLearning) è molto grande, tanto che in alcuni casi dei corsi tradizionali sono stati «trasformati» spontaneamente nella nuova formula. Raggiunto il pubblico mirato Le prime impressioni raccolte dai partecipanti e dai monitori dimostrano che la Federazione svizzera dei Samaritani ha imboccato, con questa nuova variante di corso, la buona strada. I giovani adulti hanno molta dimestichezza con questo nuovo modo d’apprendimento, e allo stesso tempo eLearning rende attrattivo il Corso soccorritori. Il capo progetto Philippe Pillonel è convinto che la fase pilota era necessaria per individuare eventuali lacune e proporre per tempo i giusti correttivi. A questo scopo servirà poi la seconda fase pilota. «L’ambiziosa tempistica ha potuto essere mantenuta, malgrado alcune piccole difficoltà», osserva Pillonel. E questo grazie in particolare alla buona collaborazione di tutte le parti coinvolte e «I partecipanti erano ben preparati.» La redazione ha voluto sapere da tre monitori le impressioni sul corso pilota e i loro consigli ai colleghi monitori. oggi samaritani 8/12 Karoline Stolz, Sezione Thusis Vera Hoehn, Sezione Wädenswil René Heeb, Sez. Lohn-Ammansegg Assieme al mio collega monitore Rico Vincenz ho vissuto un corso molto interessante. I partecipanti di diverse età erano tutti ben preparati ed avevano già buone conoscenze. Lo abbiamo notato durante gli esercizi pratici. Eravamo tutti motivati e si è lavorato con serietà. Le domande erano precise e utili. Certo ci vuole una buona preparazione, anche nella tecnica (uso di beamer e computer) e i monitori che insegnano nel nuovo corso devono avere dei buoni assistenti. Il corso ha portato delle novità anche a livello preparatorio. I partecipanti hanno sollecitato molto il mio impegno. Era presente anche un assistente (pure monitore), cosa che consiglio a tutti i colleghi. Prima del corso ci sono stati alcuni problemi: con il pagamento, o certificati eLearning mancanti o ancora partecipanti non preparati. Abbiamo trovato le soluzioni e il corso ha potuto iniziare, anche se con un po’ di ritardo. I casi pratici hanno infine evidenziato la buona preparazione di tutti i corsisti! L’entusiasmo dei partecipanti era molto grande. La maggior parte conosceva già eLearning, sia per la scuola che per lavoro. Tutti ritengono che sia un’ottima cosa, dato che diminuiscono le ore di presenza in un corso. Come monitore, penso tuttavia che sono sicuramente importanti i casi pratici presentati. Ad inizio corso, ero curioso di vedere se tutti i partecipanti avevano il certificato: ebbene sì! Tutto è funzionato bene, e ho potuto insegnare come prestabilito. Un nuovo metodo di pagamento eLearning si può pagare direttamen te online. Tuttavia, anche se molti partecipanti hanno una carta di cre dito, solo circa 1/3 è disposto ad uti lizzare questo mezzo di pagamento in Internet. Un altro 30% paga con la Postcard o attraverso Paypal. Per gli altri occorreva un’alternativa di pagamento, presto individuata gra zie a speciali Coupons: in futuro gli interessati possono comperare pres so una Sezione Samaritana di loro scelta un Coupon, al prezzo di 15 franchi, con un codice speciale che dà accesso a eLearning. I Coupons sono ottenibili presso la FSS. Un ruolo importante lo gioca la piattaforma per i corsi www.red crossedu.ch. Chi ha svolto con suc cesso la parte teorica con eLearning viene subito indirizzato sul sito per vedere le offerte di corsi pratici. Associazioni cantonali e Sezioni de vono quindi aggiornare e inoltrare tutti i loro corsi. Per i corsi pianifi cati nel 2013, va specificata la nuo va variante di corso. Cosa cambia per i monitori? I monitori ricevono un piano con la procedura. Possono usare la nuova documentazione e consegnare l’opu scolo «Corso soccorritori» usato fi nora. Verso la fine dell’autunno rice veranno un codice d’accesso per eLearning, al fine di conoscerlo di persona. Da metà settembre a metà ottobre avrà luogo la seconda fase pilota, che sarà effettuata anche nel le lingue francese ed italiano. n 1 00 s2 Attualità dalla Federazione ui p de Le bain 11 rendu facile avec nos baignoires à porte VitaActiva •InstallationsdanstoutelaSuissedepuis2001 •Installationrapide,enunjour •Pasdenouveaucarrelagenide faïencenécessaire •Grandchoixdebaignoires,formes, dimensionsetcouleurs •Surtousnosmodèlespossibilité d’équipementsspéciauxtelquebainàbulles Demandez notre brochure en couleurs gratuite! 24 H Téléphone gratuit: 0800 99 45 99 99 [email protected] • www.vitaactiva.ch ✁ Oui, envoyez-moi votre brochure Nom/Prénom Rue/No. NP/Localité Téléphone Fax VitaActiva AG Baarerstr. 78, 6301 Zug Tel.: 041 7 27 80 39 • Fax: 041 7 27 80 91 CHSAMA2012 alla flessibilità delle Sezioni Samarita ne. Alcune imprese hanno già manife stato il loro interesse per i video edu cativi presenti in eLearning. I partecipanti apprezzano molto il fatto che le nozioni da apprendere possono essere elaborate secondo i propri tempi personali. I primi dati mostrano che molti eseguono eLear ning poco prima della parte pratica, e soprattutto nelle ore serali. Le istruzioni devono essere ben chiare, affinché tutti siano in grado di stam pare il relativo certificato prima di concludere la fase eLearning. Senza certificato non è infatti permesso ac cedere alla parte pratica. Per i partecipanti di lingua stra niera, eLearning rappresenta un vantaggio dato che hanno molto più tempo per concentrarsi sulla teoria. Alcuni hanno addirittura fatto tra durre le nozioni da imparare, e si sono poi presentati molto ben pre parati alla fase pratica di 7 ore. oggi samaritani 8/12 Half V 82 x 267 v1 F CHAMA2012.indd 1 6/29/12 6:32 PM Nicole Windlin (Croce Rossa Svizzera) si esprime sulla Giornata delle persone scomparse Alla difficile ricerca di parenti La Giornata internazionale delle persone scomparse, che si celebra il 30 agosto, è un evento commemorativo annuale. L’intervista con Nicole Windlin fornisce un’idea delle importanti attività svolte dal Servizio di ricerca della Croce Rossa Svizzera (CRS). Panorama nessuna informazione e non possiamo contribuire a far luce sul destino della persona scomparsa. 12 Foto di persone «scomparse» sono appese sulle recinzioni di un edificio amministrativo. I fiori accompagnano le immagini degli scomparsi durante la guerra nei Balcani. Intervista: Linda Hadorn Quale significato ha la Giornata delle persone scomparse? N.Windlin: La Giornata deve farci pensare a quelle persone di cui non si hanno più tracce, sparite in situazioni di guerra o conflitti o in altre circostanze. Inoltre la giornata mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficili condizioni in cui versano le famiglie e i parenti degli scomparsi. Vivono nella grande incertezza se avranno mai una risposta sulla scomparsa di una persona cara. Quali sono i compiti del Servizio di ricerca della CRS? Principalmente ristabiliamo contatti familiari, oppure aiutiamo a far luce sulle sorti delle persone scomparse, sia nel caso di dispersi in guerra o nel chiarimento delle proprie radici. La procedura di contatto viene organizzata, purché la persona cercata dia il proprio consenso. È difficile quando le persone scomparse vengono trovate morte. In questi casi cerchiamo di far luce su ciò che è accaduto, e seguiamo gli interessati nel periodo critico. Chi ricorre ai vostri servizi? Riceviamo incarichi da persone che vivono in Svizzera, che sono alla ricerca dei propri cari. Dall’estero accettiamo esclusivamente incarichi di ricerca da altre Società della Croce oggi samaritani 8/12 Rossa e della Mezzaluna Rossa, ma non da privati. Il motivo è che vogliamo assicurare che chi sta cercando qualcuno venga seguito sul posto. Com’è l’iter di una ricerca? In una prima fase, cerchiamo di chiarire la situazione. Se si tratta di una ricerca in Svizzera, prendiamo contatto con autorità e archivi e cerchiamo segnalazioni su Internet. Se si tratta di una persona dispersa all’estero, contattiamo il Servizio di ricerca della Croce Rossa nazionale del Paese in questione, che effettua la ricerca sul posto. Nel migliore dei casi troviamo la persona scomparsa viva e possiamo ristabilire il contatto. Nel peggiore dei casi non troviamo Quante richieste di ricerca vengono presentate e quante di queste vanno a buon fine? Nel 2011 sono state presentate quasi mille richieste. Un po’ più della metà provenivano dalla Svizzera. In media possiamo concludere positivamente il 50% dei casi. Trovare una persona scomparsa in Svizzera è spesso più facile rispetto che rintracciare una persona all’estero. Questo perché spesso in Paesi esteri le situazioni politiche e le infrastrutture sono precarie mentre in Svizzera l’accesso alla rete, ad esempio, è buono e ci permette di ottenere velocemente le informazioni. Ci arrivano anche richieste di dispersi in guerre e conflitti in corso (come ora in Siria), ma spesso le richieste riguardano guerre passate. Qual è l’esperienza che più ricorda? Da un lato, la disperazione dei parenti quando una persona scompare o la famiglia viene distrutta a causa di guerre. Dall’altro, ho impresse nella memoria le immagini di ricongiungimenti andati a buon fine, come quello di una donna che aveva dovuto lasciare suo figlio di 3 anni nella sua terra natale. Dopo 15 anni trascorsi senza contatto tra i due, noi siamo riusciti a ripristinarlo. È stato meraviglioso. n Il Servizio di ricerca CRS è a disposizione di tutte le persone residenti in Svizzera, che hanno perso i contatti con un loro familiare o una persona cara. Presso il Servizio di ricerca CRS, lavorano tre assistenti sociali qualificate, una tirocinante in assistenza sociale ed una psicologa. Nicole Windlin (35 anni) è assistente sociale e ha portato a termine un Master in Gestione di progetti internazionali nello studio postdiploma. Da quattro anni lavora come Responsabile del Servizio di ricerca della CRS. Contatto: Croce Rossa Svizzera Servizio di ricerca Werkstrasse 18 3084 Wabern Tel. 031 960 77 70 [email protected] http://www.redcross.ch/i/ www.sq24. ch QUALITA’ SELEZIONATA. PREZZO ECCEZIONALE. PER LA VOSTRA SALUTE E IL WELLNESS. er! clev Softshell & Polar-Fleece zip in ! 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Consegna fino ad esaurimento delle scorte. Colletta dei Samaritani 2012 presto al via Aiutare a ogni passo L’escursionismo sta diventando uno sport popolare. Il bel tempo attira all’aria aperta numerosi escursionisti e alpinisti. Preparazione o attenzione insufficienti possono provocare lesioni più o meno gravi. Testo: Petra Zenhäusern/Immagini: James D. Walder Può bastare la radice di un albero o una semplice pietra a causare una caduta, le cui conseguenze possono essere escoriazioni o addirittura una distorsione. In tali casi è necessario disporre di conoscenze di pronto soccorso. La redazione ha analizzato il problema, indicando quello che si deve fare nel caso in cui dovesse succedere qualcosa nonostante la buona preparazione. Buono a sapersi Caduta in un lago alpino 14 Se non si agisce tempestivamente, anche la caduta in un freddo lago alpino può causare ipotermia. Particolarmente a rischio sono i lattanti, i bambini, gli anziani o le persone che hanno consumato bevande alcoliche. I tremori, la cute pallida, fredda e secca, l’apatia e il disorientamento sono i sintomi dell’ipotermia. Primi soccorsi in caso d’ipotermia • Tenere sveglio il paziente • Allertare • Impedire ulteriori perdite di calore, togliere al paziente gli indumenti bagnati e avvolgerlo in una coperta isotermica o in un’altra coperta, proteggerlo dal suolo freddo, proteggergli la testa dall’ulteriore raffreddamento mediante un berretto. • Riscaldare lentamente il paziente, andare in un posto caldo, dargli da bere bevande analcoliche calde e zuccherate. • In caso di paziente in stato di incoscienza, prima allertare e poi procedere secondo lo schema BLS-AED e muovere il paziente il meno possibile. Con una coperta isotermica impedire l’ulteriore raffreddamento e non riscaldare attivamente. Una caduta in un lago o in un torrente in estate può già causare ipotermia. Tremori e labbra livide sono i sintomi di un’ipotermia. Togliere i vestiti bagnati e avvolgere il bambino in una coperta isotermica per riscaldarlo. Caduta durante un’escursione Per ferita si intende una lesione localizzata della pelle. Questa viene provocata da un influsso esterno, come ad esempio una caduta lungo un sentiero. In questo caso viene meno la funzione locale della pelle, ovvero la protezione del corpo dagli agenti patogeni. A seconda della profondità della ferita, possono venire danneggiati anche grossi vasi sanguigni, nervi, muscoli, ossa o altri organi. Quanto più abbondante è il sanguinamento della ferita, tanto minore è il rischio di infezione. Con qualsiasi ferita bisogna prendere in considerazione il pericolo di tetano. Nelle escoriazioni viene leso spesso solo il derma. In questo caso la pulizia della ferita è particolarmente importante, perché eventuali particelle estranee potrebbero causare la formazione di cicatrici pigmentate, per es. cicatrici nere da asfalto. Primi soccorsi in caso di escoriazioni • • • • Indossare i guanti (mai di lattice, a causa delle allergie) Non toccare la ferita Lavare la ferita con acqua potabile Applicare un bendaggio Pulire sempre le escoriazioni, poiché le particelle estranee possono causare cicatrici pigmentate. Immediatamente dopo aver pulito la ferita, applicarvi sopra una compressa sterile non adesiva. oggi samaritani 8/12 Un passo falso Un passo falso ... ed ecco il dolore! L’azione di un traumatismo sulle articolazioni può causare distorsioni, lussazioni, rotture di legamenti o addirittura fratture articolari. Nella distorsione, il traumatismo sposta e separa violentemente, per breve tempo, i componenti dell’articolazione, causando spesso una forte iperestensione dei legamenti. In questo caso possono essere lesi i vasi sanguigni con conseguente gonfiore della parte. Primi soccorsi in caso di distorsioni Le distorsioni vengono trattate secondo lo schema RICA: I – Impacco freddo: Il ghiaccio riduce il gonfiore e contribuisce a calmare il dolore. Nell’applicare impacchi freddi o borse del ghiaccio evitare il contatto diretto con la pelle. Una distorsione si manifesta con dolore e maggiore sensibilità al tatto, nonché con limitazione della capacità di movimento fino alla perdita di funzionalità. La parte del corpo lesa si gonfia e, successivamente, acquista una colorazione bluastra. C – Compressione: Si esercita pressione sulla regione del corpo interessata mediante un bendaggio compressivo. Controllare a intervalli regolari irrorazione sanguigna, sensibilità e motricità. A – Alzare: Tenere sollevata la parte del corpo interessata. Se non ci sono miglioramenti, andare dal medico. Buono a sapersi R – Riposo: Evitare qualsiasi movimento. Immobilizzare la parte del corpo interessata. 15 La madre applica un bendaggio compressivo alla figlia. Troppo sole fa male Ustioni e scottature possono essere superficiali o profonde. A causa dell’azione del calore intenso il corpo perde liquidi vitali. Una scottatura solare si sviluppa normalmente da 4 a 6 ore dopo l’esposizione al sole e raggiunge la sua massima gravità dopo 12-24 ore. Tale lesione è caratterizzata da un eritema piano, eventualmente accompagnato da gonfiore o formazione di vescicole, dolore e prurito. In caso di scottatura solare al viso possono essere interessati anche gli occhi. La rapidità con cui si sviluppa una scottatura solare dipende dal tipo di pelle, dalla durata dell’irradiazione solare e dall’indice UV, ossia dall’intensità del sole. La cosa migliore è trattare le parti di pelle colpite con impacchi umidi (per esempio con quark) e creme o gel rinfrescanti. Una scottatura solare è già un’ustione di 1° grado. Primi soccorsi in caso di scottature solari o ustioni • Raffreddare con acqua indipendentemente dal grado dell’ustione. La qualità dell’acqua è di importanza secondaria. Non togliere gli indumenti se aderiscono alla pelle. • Per lenire il dolore, il raffreddamento dura spesso 15 minuti o più. • Il raffreddamento avviene: sotto acqua corrente oppure mediante immersione in acqua della parte del corpo ustionata, aspersione o impacchi cambiati di frequente, soprattutto sul viso. • Richiedono cure mediche le seguenti ustioni: 1° grado: se accompagnate da febbre e malessere. 2° e 3° grado: sempre. Raffreddare la scottatura solare per alleviare il dolore. oggi samaritani 8/12 54834 I nostri nuovi moduli di sicurezza offrono una maggior sicurezza in qualsiasi situazione. Grazie ai moduli di sicurezza della Basilese potete integrare la vostra copertura assicurativa con innovative prestazioni complementari. 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Trova un terreno per lei molto fertile nel movimento samaritano e nel volontariato. L’entusiasmo della 59enne cresce e poco dopo la sua entrata nella Sezione Samaritani di Bubikon, le viene chiesto di formarsi come monitrice di corso e di Sezione. La sua riposta è stata chiara: «Sì, ok!» Più tardi, dopo una lunga ricerca di una nuova presidente, Denise si è infine dichiarata disposta ad assumersi pure questo incarico. «Sarebbe stato un grande peccato – osserva – se a causa della mancanza di un presidente la Sezione avesse dovuto chiudere.» Da due anni Denise è alla testa della Sezione e dice di apprezzare molto la bella e schietta collaborazione e il sostegno dei suoi colleghi di comitato, dato che: «non avevo proprio nessuna idea di quali fossero gli incarichi e i compiti di una presidente.» Anche se ci sono alti e bassi, nei momenti duri non perde «Voglio trasmettere alla gente la gioia di aiutare» Denise Desponds mai la motivazione. Sprizza idee da ogni poro, idee che vorrebbe realizzare assieme alla sua Sezione. Come il desiderio di farsi conoscere maggiormente dal pubblico, dalla gente del posto. In quel periodo, Denise inizia anche con il servizio volontario all’Ospedale universitario, presso il Pronto soccorso. È una dei 150 vo- lontari dell’ospedale e in quanto tale ogni due settimane presta quattro ore di servizio. «Non esiste che io, come monitrice di corso, conosca solo la teoria!», si è detta un giorno e così ha chiesto se presso al Pronto soccorso c'era bisogno d'aiuto. Così, e da 5 anni ormai, quando possibile si presta una volta alla settimana per un turno di 8 ore, a titolo volontario. Questo lavoro le torna molto utile nella sua funzione di monitrice di corso nella Sezione Samaritana. Ha perfino potuto già vedere come si ingessa un arto fratturato ed ha assistito a piccole operazioni. «Un paziente urla quando ha male, il manichino no», osserva la zurighese. E anche l’assistenza psicologica è molto importante. Spesso non occorre molto, basta una persona disposta ad ascoltare. «La mia vita è cambiata» Il suo desiderio di apprendere la porta poi anche a compiere una formazione medica di base di un anno nel «Bodyfeet». «Ciò mi ha molto motivata ed impegnata. Ero tra le più anziane della classe e l'unica presente come volontaria. Gli altri mi chiedevano se non fossi ‹matta›», dice sorridendo. Al primo tentativo, ha superato gli esami, e ora è in grado di comprendere i rapporti ospedalieri e di sapere cosa serve ai pazienti. È gioiosa e contenta di sentirsi così ben integrata in ospedale, nella sua veste di volontaria. Per migliorare ancora le sue conoscenze, tre anni dopo Denise segue presso la Caritas di Zurigo una formazione di tre mesi per accompagnare i malati alla morte. «In quel tempo, all’Ospedale universitario stavano realizzato il Centro di competenza in cure palliative. E dalle prime ore di esistenza, posso aiutare anche in questo reparto», dice soddisfatta. Accom- pagna i malati gravi nelle loro ultime fasi di vita. Il suo scopo è quello di cercare di fare in modo di esaudire gli ultimi desideri dei pazienti: siano essi un piatto di spaghetti bolognese o altro. «Dopo questa formazione è cambiato il mio modo di pensare e di vivere. Sono grata per ogni giorno di vita che mi è permesso di vivere e penso con gratitudine a come, comunque, a me le cose vadano bene.» E aggiunge: «Non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo contribuire a fare in modo che diventi migliore.» La Samaritana si sofferma e pensa a tutti questi anni passati: «Sono stati anni molto intensi, ma in realtà sono stati i miei anni più belli. Ho raggiunto il mio obiettivo e di tanto in tanto la cosa sorprende anche me.» La zurighese sostiene che tutti questi compiti non se li sarebbe cercati lei, ma semplicemente loro hanno incontrato lei! «Ma il tutto deve rimanere volontario», precisa. Ma le rimane un po’ di tempo libero, visto che ha pure un'occupazione part-time presso una scuola? «Sì certo, mi piace fare escursioni o, per ricaricarmi, vado in vacanza.» Ad esempio in Sud Africa, dove ha previsto una settimana di ferie. Ma nel frattempo, fra un paio di giorni, sarà già impegnata nell’ambito di «Work and Travel» in una famiglia di Kapstadt, presso cui abiterà e andrà a lavorare nel vicino ospedale. Quali compiti l’attendono, ancora non lo sa... «Spero solo di non dover operare», dice sorridendo. Non è da tutti dedicare le proprie vacanze al lavoro e per di più a proprie spese. «Ma questo impegno mi dà molto», osserva commossa. «Possono togliermi il denaro, ma non i ricordi che ho nel cuore.» n Ritratto Testo: Petra Zenhäusern 17 oggi samaritani 8/12 Croce Verde Bellinzona Sezioni, Associazione Sei nuovi Samaritani in Sezione dopo il Corso samaritano 18 Nel mese di giugno scorso si è concluso il Corso samaritano organizzato dalla Sezione Samaritani Croce Verde Bellinzona, al quale hanno partecipato 10 persone volenterose e alcuni Samaritani che hanno aiutato il monitore Maurizio Giovannacci nella preparazione logistica dell’aula durante le serate e, cosa più importante, si sono prestati per i casi pratici come simulanti durante il corso, un ruolo sicuramente ben riuscito! La serata finale si è svolta fuori sede presso il Möwenpick Marché Bellinzona SUD, dove il responsabile, grande amico e sostenitore della Sezione Samaritana e della causa samaritana, ha messo gentilmente a disposizione gli spazi e offerto un ottimo spuntino dopo la tradizionale e attesa consegna dei diplomi. «Ho incontrato giovani veramente motivati, pieni di voglia d’imparare e di praticare» – ci racconta Maurizio, il giovane monitore della Sezione – «essendo stato il mio primo corso che ho interamente condotto, è stato molto emozionante in tutte le sue sfaccettature: l’organizzazione, la raccolta di partecipanti, la preparazione delle serate. Sicuramente una grande esperienza!», afferma soddisfatto. «Un’esperienza che mi ha arricchito sia dal lato samaritano che da quello umano – continua – perché non c’è cosa più bella, a mio modo di vedere, che quella di conoscere nuove persone interessate alla causa samaritana, conoscere le loro storie, costruire assieme una storia «samaritana» che durante le lezioni ci porta Al termine del corso, ecco la meritata foto ricordo con i neo Samaritani. all’obiettivo finale. Non c’è cosa più bella che quella di poter insegnare al tuo prossimo le misure e le procedure per salvare una vita umana. Un grazie a tutti» – ci dice ancora, con un sorriso, Maurizio – «ma in particolare alla persona che mi ha cresciuto nei Samaritani, di cui faccio parte da 10 anni, ossia Nora! Anche se a volte ci sono delle normali divergenze di opinioni, lavoriamo per il bene e il futuro della nostra Sezione, e questa è la cosa più importante», conclude. Del corso svolto nella sede di Via Rodari 6 a Bellinzona, resteranno in Sezione 6 Samaritani: una grande soddisfazione, questa, per tutti i responsabili della Sezione. «Sono contento» – commenta il monitore Maurizio – «credo che 6 Samaritani Un momento delle esercitazioni pratiche. oggi samaritani 8/12 che restano su 10 sia un bel risultato; faccio sicuramente un grande augurio ai neo Samaritani per un ottimo futuro in Sezione, ricordando loro che ora sono all’inizio di un lungo cammino e che i loro monitori sono sempre a completa disposizione per rispondere (e qui mi rivolgo a tutti i Samaritani), secondo le loro capacità, alle domande e ai dubbi che sorgono durante le molteplici attività della Sezione. Bravi ragazzi! «Personalmente» – conclude Maurizio – «dedico questa buona riuscita del mio primo corso ad una persona che non c’è più ma che sicuramente da lassù mi sostiene nella vita stupenda da Samaritano prima e monitore poi, con i suoi alti e bassi: il mio caro papà.» Red. Due allievi eseguono concentrati l'esercizio. CONCORSO w w w.turbosiesta.ch ti Vinci momen rilassanti su iesta.ch www.turbos SONNOLENZ A? FAI SUBITO UNA TURBOSIESTA GUIDARE ASSONNATI PUÒ ESSERE FATALE. FERMATI SUBITO E FAI UNA SIESTA DI 15 MINUTI, ANCHE DI POMERIGGIO. CHE FARE? Ecco come arrivare a destinazione in tutta sicurezza. Anche gli altri utenti della strada te ne saranno grati. • • • • • • Dormi a sufficienza prima di partire Evita di metterti al volante se sei stanco Evita i lunghi viaggi di notte Fermati quando sei stanco e fai una turbosiesta di 15 minuti L’alcol aumenta la fatica; meglio rinunciare del tutto agli alcolici L’aiuto delle bevande a base di caffeina è di breve durata e serve solo come extra Una turbosiesta di 15 minuti è l’unico rimedio efficace contro la sonnolenza al volante! www.turbosiesta.ch Concordia – Gordevio Sezioni, Associazione «First responder», importante nella catena di salvataggio 20 Da un paio di anni anche la nostra Sezione ha aderito alla rete di «First responder» della regione. Recentemente alcuni nostri soci hanno potuto rispondere positivamente ad una chiamata d’emergenza e contribuire con emozione e soddisfazione a salvare due vite confermando così l’importanza della catena di salvataggio tra non professionisti e professionisti. Nel primo caso, Deborah si appresta a partire da casa sua a Gordevio quando riceve la richiesta d’intervento tramite SMS. Dando seguito alla chiamata, corre in sede a prendere il defibrillatore per recarsi al campeggio dove un turista confederato giace a terra in arresto cardiaco. La moglie, caso vuole pure lei Samaritana, sta già praticando il massaggio cardiaco. Deborah aziona il defibrillatore e con l’aiuto del medico di picchetto arrivato nel frattempo pratica, tra una scarica e l’altra, il massaggio. A lei si aggiungono in seguito altri due Samaritani, Manuela e Gianni. Assieme si occupano del paziente fino all’arrivo dell’ambulanza. Molto importante è anche il conforto dato alla moglie grazie alla conoscenza della lingua tedesca delle nostre Samaritane. Deborah e Manuela sosterranno la coppia anche nei giorni seguenti. Tutto è andato per il meglio: il paziente è stato operato e ora sta bene. Per la nostra Sezione, l’intervento è motivo di grande soddisfazione: il Servizio ambulanza ci ha infatti riferito che la frequenza e l’intensità del massaggio cardiaco sono stati eseguiti nel migliore dei modi. Nel secondo caso, la chiamata per i «First responder» era per un intervento a Someo. I nostri Samaritani Gabriele e Fernando sono al lavoro a Riveo. Prontamente rispondono alla richiesta e si recano subito con il defibrillatore sul luogo indicato. Una signora anziana ha perso conoscenza, è caduta e non respira. Sul posto è presente una nipote che dopo aver allertato l’ambulanza sta cercando di praticare un massaggio cardiaco. I Samaritani prendono in mano la situazione: mentre Fernando inizia il massaggio, Gabriele prepara il defibrillatore. Ancora prima dell’uso di quest’ultimo la signora si riprende. Nel frattempo sono giunti sul posto il medico di picchetto e un altro Samaritano. I presenti collaboreranno quindi con il personale dell’ambulanza nel preparare la paziente per il trasporto. Anche in questo caso tutto si è risolto in modo positivo, la signora sta bene, a parte un problema alla spalla dovuto alla caduta. Al termine di questi interventi, per i Samaritani coinvolti è molto importante parlare dell’accaduto, analizzando le varie fasi dell’intervento, in quanto queste esperienze sono momenti molto coinvolgenti e ricchi di emozioni. Fiorella, vicepresidente Sezione Castagnola – Cassarate I Samaritani vigilano sulla giornata sportiva dei bambini Lo scorso mese di giugno, in prossimità della fine dell’anno scolastico, i bambini di alcune sedi di Scuola elementare di Lugano – zona Monte Brè (Cassarate, Ruvigliana e Viganello) – hanno avuto la fortuna di partecipare ad una giornata sportiva allo Stadio di Cornaredo: un evento Molti i giovanissimi presenti. oggi samaritani 8/12 dedicato alla memoria di Eros Cometta, municipale dell’allora comune di Viganello, prematuramente scomparso. Centocinquanta ragazzini e ragazzine si sono impegnati in diverse discipline sportive ed in alcuni giochi, tutto all’insegna del divertimento e dell’amicizia! Nessun problema serio nemmeno per i Samaritani della nostra Sezione che hanno attentamente sorvegliato tutto lo svolgimento delle competizioni, sotto la guida del monitore Bruno Giani. Fototesto Prisca Tenero-Contra Serata di formazione assieme ai sub La collaborazione funziona, però... Nicodemo Cannavò Foto: Moreno Rubbi Esercitazione al massaggio cardiaco. Corretta estrazione dalle acque. Il ferito viene posizionato a riva. Canobbio In ricordo della presidente Susanna Purtroppo lo scorso 7 luglio, alle 22 alla Clinica S. Anna di Lugano, è deceduta prematuramente Susanna Menegatti, la nostra cara ed amata presidente. È stata sempre una colonna portante per la nostra Sezione, è stata esemplare, generosa, sempre disponibile. Un esempio indelebile per tutti noi Samaritani e per la popolazione del nostro comune. Susanna merita sempre ed ancora il nostro infinito affetto, il nostro rispetto e la nostra grande stima. Resterai sempre nella nostra memoria e nei nostri cuori! La Sezione Samaritani Canobbio, il Comitato ed i soci tutti; in rappresentanza: Franca Dotti e Fiorenzo Gianinazzi In questo mese ho potuto partecipare attivamente ad alcuni Posti samaritani, in particolare per un grosso evento in Piazza Grande a Locarno dove i Samaritani hanno collaborato con il servizio ambulanza. Un lavoro di team ottimo, riconoscendo ad ognuno i propri compiti. Con tanti pazienti da assistere i soccorritori professionisti hanno riconosciuto e stimato il nostro lavoro: questa è un’ottima collaborazione. Poi invece ... ho partecipato a diverse manifestazioni, concerti, feste danzanti, inaugurazioni in montagna ecc. con l’assemblamento di tante persone e cosa noto in particolare? In diverse occasioni l’ente organizzativo non pianifica per nulla un servizio o un Posto samaritano; trattasi di gente di poca esperienza oppure superficiale? In caso effettivo il procuratore pubblico ne saprà spiegare le conseguenze, ma a quel momento sarà già troppo tardi. Penso che dobbiamo ulteriormente sollecitare, tramite l’Autorità politica cantonale e comunale, la necessità di garantire un servizio sanitario di pronto soccorso durante tutte le manifestazioni, proporzionato al calcolo dei rischi. Chi organizza degli eventi è veramente in chiaro sulle proprie responsabilità? A proposito, per la festa del giubileo dell’anno prossimo a Pentecoste a Tenero (18-19-20 maggio) il Posto samaritano sarà gestito e garantito giorno e notte; anche un medico sarà presente per tutta la manifestazione. Semplice vero? Basta pensarci … Vi auguro una buona continuazione e una bella estate. Sezioni, Associazione Foto: Remy Steinegger Martedì 12 giugno scorso si è svolta al Bagno Pubblico di Tenero una serata di formazione congiunta che ha visto coinvolti la Sezione Samaritani di Tenero-Contra e Circolo della Navegna e i sub della Salvataggio Sub Acqua di Tenero. In questa occasione, i Samaritani della nostra Sezione hanno così potuto apprendere come aiutare i sub nell’operazione di recupero dall’acqua un paziente con l’ausilio dell'asse spinale. Inoltre hanno potuto esercitare e rivedere le prime misure di soccorso BLS-ADE. Il fatto di organizzare la serata in modo congiunto ha sicuramente favorito un utile scambio di esperienze e di conoscenze tra i soccorritori. La serata si è poi conclusa con una simpatica grigliata in compagnia. 21 Renato Lampert Vicepresidente della FSS oggi samaritani 8/12