11-12 / 10
http://www.samaritani.ch
... Che Natale ci porti il
desiderio di volontariato
Reportage
Il defibrillatore AED entra nei
Centri fitness e sportivi. p. 4
Buono a sapersi
Contaminazione col sangue del
paziente, cosa fare? p.12
Ritratto
Annemarie Huber-Hotz
già cancelliera federale. p.17
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Sommario
Sommario
E
ditoriale
Editoriale
Reportage
04
Volontariato,
il piacere di aiutare
Attualità dalla Federazione
10
3 domande a ... Hanspeter Wipfli
Il vicepresidente della Sezione Samaritani di Birsfelden
Hanspeter Wipfli ci parla di un’iniziativa natalizia a favore
delle persone invalide ed anziane della Città di Basilea.
16
Lettera di una lettrice
Una lettrice scrive alla Rivista federativa: il carico di
lavoro per Sezioni e comitati sarebbe sempre in crescita e
i requisiti richiesti ai Samaritani sempre più elevati.
Cosa ne pensate?
18
L’Elemento preparatorio tecnico-specialistico
Continua la nostra serie sulle tappe della formazione in
seno alla Federazione svizzera dei Samaritani.
Dopo la riunione orientativa, è ora la volta dell’Elemento
preparatorio tecnico-specialistico.
Sommario
Nell’imminenza dell’apertura dell’
«Anno europeo del volontariato»,
anche quest’ultimo numero del
2010 della nostra rivista è incentrato sul tema del volontariato.
Abbiamo infatti anche l’onore di
ospitare nella rubrica «Ritratto» la
ex cancelliera federale Annemarie
Huber-Hotz che ci parla della sua
esperienza. Il piacere di essere volontario, è il piacere di dare qualcosa a qualcuno. Un «qualcosa» che
non necessariamente, anzi quasi
mai, è una cosa «fisica, palpabile e
misurabile», bensì è un’azione, un
gesto. Un qualcosa che suscita
sentimenti di piacere e gioia in chi
lo riceve ma anche in chi lo dà.
L’Anno del volontariato vuole valorizzare questo modo di agire, non
sempre «monetizzabile».
Purtroppo in questo numero prendiamo pure atto della cessazione di
attività, dopo ben 35 anni, della
Sezione di Sorengo. D’altra parte,
e non senza mia piacevole sorpresa, ho constatato che in questi 2
anni della nuova rivista sono state
ben 24 le Sezioni ticinesi e del
Moesano che hanno pubblicato un
loro articolo in queste pagine. Grazie a tutti e ... Buon Natale!
Il defibrillatore entra nelle sale fitness
Un Centro fitness che dispone di un defibrillatore e di
persone istruite al suo corretto impiego ha un «atout» in
più: l’esempio di un Centro fitness nel Canton Vaud.
03
Buono a Sapersi
12
Contamitazione attraverso il sangue
Rischi e precauzioni in caso di pericolo di contagio di
malattive infettive attraverso il contatto con il sangue di
terze persone. Come comportarsi?
Sezioni e Associazione
20
Mara Zanetti Maestrani
Mendrisio festaggia i 25 anni; Sorengo chiude
Notizie dalle Sezioni: purtroppo dopo 35 anni di intensa
attività, la Sezione di Sorengo si vede costretta a cessare
l’attività.
Anno europeo del
volontariato 2011.
Impressum
«oggi samaritani»
11-12/2010
Editore
Federazione Svizzera
dei Samaritani FSS
Martin-Disteli-Strasse 27
Casella postale
4601 Olten
Telefono 062 286 02 00
Telefax 062 286 02 02
[email protected]
www.samaritani.ch
Segretaria centrale: Regina Gorza
Abbonamenti,
cambiamenti d’indirizzo
per scritto all’indirizzo citato
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per terzi:
Fr. 33.– annuali
10 numeri all’anno
Tiratura: 5000 copie
Redazione
Eugen Kiener, Dominik Senn
Segretariato: Karin Schmid
Telefono 062 286 02 23
Ticino e Moesano
Mara Maestrani
Casa Vescovi, 6717 Dangio
Telefono e fax 091 872 17 47
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oggi samaritani 11-12/10
Per ottenere il label « Qualitop » i Centri
sportivi devono avere sul posto una
persona competente in BLS-AED
sull'arco di tutto l'orario d'apertura.
Primi soccorsi in caso di disturbi cardiaci
Il defibrillatore entra
nelle palestre fitness
Il defibrillatore AED appartiene d'ora in poi all’equipaggiamento base che bisogna avere in
dotazione per i primi soccorsi. Importante è saperlo utilizzare correttamente. Dal 2009 in Svizzera i Samaritani propongono dei corsi base di BLS-AED. Una formazione, questa, che è rivolta
anche ai Centri sportivi e fitness. In questo reportage riferiamo dell’esperienza di un Centro
sportivo della regione di Losanna.
Testo e foto: Penelope Schuer
E’ un sabato pomeriggio piovoso di
fine settembre, uno di quelli che preannunciano l’autunno. Nella sala del
Centro fitness «Energie» di Bussigny, vicino a Losanna, si trovano
una decina di persone. Direttore e
impiegati, tutti membri del gruppo
di direzione del Centro Fitness, sono
arrivati puntuali alle 13 per seguire
un «allenamento» un po’ particolare. Per loro, infatti, oggi non si tratta
di ricevere un’istruzione su una nuooggi samaritani 11-12/10
va macchina per rassodare e rinforzare i muscoli magari troppo
sedentari. No, si sono riuniti per
«rinfrescare» le loro conoscenze in
materia di primi soccorsi e per essere
introdotti al corretto uso del defibrillatore. Per un pomeriggio, dunque,
questi dieci maestri di sport ritorneranno ad essere dei semplici allievi.
Dalla teoria alla pratica
La formatrice professionale e istruttrice dell’Associazione cantonale vodese dei Samaritani (ACVS), Sylvie
Golay, inizia rispolverando le nozioni di base e quindi ricorda le regole
alle quali attenersi in presenza di una
persona incosciente: riconoscere i
sintomi, allarmare i soccorsi chiamando il 144 e mettere in pratica la
procedura ABCD. I dieci partecipanti ascoltano attentamente e si meravigliano addirittura quando Sylvie Golay, citando le statistiche, osserva
che, in Svizzera, si conta una crisi cardiaca ogni ora. «E più il tempo passa,
più diminuiscono le chances di sopravvivenza», sottolinea la formatri-
L’uso corretto del defibrillatore
Una volta rivisti e ripetuti i gesti di
base, le due monitrici passano alla
fase seguente. Eccoci dunque entrati
nel vivo del tema di questo pomeriggio di corso: la manipolazione corretta del defibrillatore. Ne hanno portato tre modelli diversi. «Sul mercato
esistono marche diverse di defibrillatore, dal più semplice al più sofisticato. E i loro prezzi variano dai 1500 ai
7000 franchi, a dipendenza delle loro
funzioni e possibilità», afferma la
formatrice. A seguito della diffusione
capillare di questi apparecchi tra la
popolazione (apparecchi che prima
erano riservati al corpo medico), si
sta sviluppando un nuovo mercato in
questo settore. Ed in effetti, è proprio
quello che percepiscono i responsabili dei Centri fitness che, con regolarità, si vedono sollecitati da ditte varie
che intendono vender loro il proprio
defibrillatore. E quindi, quale scegliere? Sylvie Golay raccomanda di
rivolgersi al Servizio vendite della Federazione svizzera dei Samaritani
(FSS) che potrà consigliare in base
I collaboratori del gruppo di direzione del Fitness rinfrescano le loro conoscenze in
materia di primi soccorsi e si esercitano nell'utilizzo del defibrillatore.
alle specifiche esigenze del richiedente (budget disponibile e utilizzo).
Gli apparecchi usati nei corsi di
formazione sono ovviamente degli
apparecchi di dimostrazione che
non diffondono la scarica elettrica.
Rassicurati, i nostri dieci partecipanti possono quindi imparare senza paura l’utilizzo corretto di queste
piccole apparecchiature che, non bisogna dimenticarlo, salvano la vita
nel 50 % dei casi.
Prima sorpresa: interamente automatici, i defibrillatori parlano! E
sanno fare ancora di più, poiché sono
in grado di misurare il ritmo cardiaco del paziente e di fornire in seguito
le istruzioni da seguire: avviare la
scarica o proseguire con il massaggio
cardiaco. Tutto questo sempre che gli
elettrodi siano posizionati correttamente sul torace e che tutte le
precauzioni d’uso siano state prese
diligentemente, come sottolineano
varie volte le due monitrici.
Simulazione di situazioni diverse
Un cliente del Centro accusa un malessere sollevando un peso, è disteso
incosciente sotto la barra dei pesi. Un
altro si è accasciato sul «tapis roulant» mentre correva e infine un altro
caso riguarda una persona inanimata
rivenuta nello spogliatoio, con
l’asciugacapelli in mano.
Ma non è finita: una quarta persona
ancora è trovata inerte nel solarium.
Tutte queste situazioni, e per fortuna,
sono solo simulate ai fini dell’esercitazione del gruppo di allievi. Tuttavia
potrebbero in effetti verificarsi in
questi luoghi frequentati da sportivi
che, a volte, sono tentati a spingersi
oltre i propri limiti.
Reportage
ce. E’ quindi di vitale importanza
saper fare i gesti corretti, quelli che
salvano la vita. A questo scopo, sono
fondamentali degli esercizi pratici.
Innanzitutto, i partecipanti ripetono e cercano di memorizzare le prime
tre lettere dello schema di soccorso
internazionale ABCD in caso di paziente incosciente. «A» (Airway, vie
respiratorie): verificare la respirazione del paziente. La respirazione è visibile, percettibile? «B» (respirazione
artificiale): 2 insufflazioni. «C» (Circolazione): 30 compressioni della
gabbia toracica.
Distesi a terra, tre manichini aspettano pazientemente di essere soccorsi. Tra una battuta e una breve risata,
i nostri sportivi si mettono di buon
grado ad effettuare i primi soccorsi.
«Braccia più tese! Ritmo del massaggio più lento! Contate fino a 30 ad
alta voce, per favore.» Sylvie Golay,
coadiuvata da Nathalie Dutoit, assistente formatrice professionale e
pure vicepresidente dell’ACVS, sorveglia e corregge gli allievi. «Ma cosa
vi ha mai fatto questo manichino?»
chiede sorridendo ad un partecipante
che sembra quasi... accanirsi con il
suo manichino e la sua gabbia toracica … Poco più in là, nella sala, Amelia
– una delle partecipanti – si ritrova a
ansimare di fatica tra due massaggi.
«E’ dura!», esclama; un’osservazione, questa, che fa sorridere Sylvie Golay, che prontamente replica: «Ma
voi siete degli sportivi!»
05
AED: un apparecchio importante per il settore Fitness
Per ora, i centri fitness non sono obbligati a disporre di un apparecchio defibrillatore e a conoscerne la manipolazione. Tuttavia l'Istituto di certificazione QualiCert, che determina e controlla i criteri di qualità per i Centri
fitness, ne ha fatto una condizione. Per ottenere il severo Label di qualità
Qualitop, i Centri fitness devono – tra molti altri precisi criteri – essere in
grado di descrivere le loro procedure di gestione delle emergenze e
soprattutto devono dimostrare che durante tutto il periodo di apertura del
Centro è disponibile una persona con competenze BSL-AED. Contemporaneamente viene richiesto a questi Centri di disporre di un’infrastruttura di
soccorso (farmacia d’urgenza/ funzionamento del telefono) e devono
dimostrare di saper mettere in azione la necessaria organizzazione.
In Svizzera sono 400 i Centri fitness ad avere il label Qualitop. E in un
mercato in piena evoluzione, questo label può senz’altro fare la differenza.
In ogni caso, si tratta di una garanzia di qualità e di sicurezza nei confronti
della clientela, una garanzia per la quale collaborano i Samaritani attraverso
l’offerta di questa formazione specifica.
psch.
oggi samaritani 11-12/10
Autorizzazione per i Samaritani all’istruzione
BLS-AED nei Centri Fitness
Reportage
Il Sezioni Samaritane sono autorizzate ad offrire a tutti i Centri Fitness il Corso
base BLS-AED, il corso d’istruzione BLS-AED e dal 2012 anche gli aggiornamenti BLS-AED. Questo è quando conferma in uno scritto l’ufficio di Qualitop.
Per sempre più assicuratori malattia, il certificato vale quale premessa per la
partecipazione ai costi per le offerte inerenti il movimento.
06
I 10 membri del Centro fitness che hanno partecipato alla formazione: da sin. (dietro):
Pascal, Fabian, Henri, Olivier ; davanti: Frédy, Amelia, Julie, Arnaud, Magali e Jessica.
042_304_Image_Brand_Layout 1 24.08.10 11:19 Seite 1
Di fronte a questi casi simulati, i nostri allievi si sono allenati sia ad acquisire i gesti e i riflessi corretti per
intervenire, sia – soprattutto – ad imparare come agire per cercare di salvare la vita.
Alla fine di queste quattro ore di
formazione e di revisione delle nozioni base BLS-AED, tutti i dieci partecipanti si dicono pienamente soddisfatti e contenti d’aver rinfrescato e
aggiornato le loro conoscenze.
E sono pure unanimi per quel che
riguarda l’approccio all’uso del defibrillatore: un apparecchio che si è rivelato semplice da manipolare e non
più riservato solamente ai professionisti della salute bensì a tutti: e dovrebbero imparare ad usarlo soprattutto coloro che giornalmente sono
in contatto con molte persone.
Alla conclusione del pomeriggio il
bilancio complessivo è più che positivo: i partecipanti rientrano a casa più
sicuri dei loro mezzi e delle loro capacità e si rallegrano già di potersi ritrovare, tra due anni, per aggiornare
ancora le nozioni acquisite.
Il tutto sempre nella speranza di
non dover mai, nella vita, essere conn
frontati a casi reali.
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Inventario nel magazzino del Settore vendita
Per poter svolgere le operazioni d’inventario, il Servizio vendita della FSS
rimarrà chiuso lunedì 6 e martedì 7 dicembre prossimi. A partire da mercoledì 8 dicembre 2010, il Servizio sarà di nuovo pienamente in funzione.
Segretariato centrale della FSS e Servizio vendita
Il Segretariato centrale e il Servizio
vendita rimarranno chiusi per le festività natalizie da venerdì 24 dicembre
2010 fino a domenica 2 gennaio 2011
compresi.
Aumento dell’Imposta sul valore aggiunto (IVA) con il nuovo anno
Comanda ora e fattura nel
2011? Non è più possibile
Con l’inizio del nuovo anno, ci sarà
l’aumento della percentuale dell’IVA
(Imposta sul valore aggiunto) che dal
7,6 % salirà all’8 %. Il Settore vendita della FSS rinuncia all’aumento nei
casi dove il prodotto resta uguale.
Tuttavia gli aumenti di prezzi da parte dei fornitori e dei produttori a partire dal 1. gennaio 2011 avranno dirette conseguenze sui nostri clienti.
Comande e forniture che verranno effettuate fino al 24 dicembre
2010 alle 12, verranno elaborate ed
eseguite applicando il tasso d’IVA
del 7,6 %. Proprio a causa dell’aumento dell’imposta, non sarà per
contro più possibile comandare materiale durante quest’anno (con fornitura immediata) e posticipare la
fatturazione al prossimo anno.
Le collaboratrici e i collaboratori
del Servizio vendita sperano nella
vostra comprensione e augurano a
tutti i Samaritani delle Buone Feste e
un Felice 2011 e ringraziano per la
fiducia sempre accordata.
FSS
In ricordo di chi ci ha lasciati ...
Gastone Medolago
La Federazione svizzera dei Samaritani (FSS) e tutto il movimento samaritano ticinese hanno perso, lo scorso
autunno, una figura importante: Gastone Medolago, classe 1921. Socio
fondatore dell’Associazione Sezioni
Samaritani del Ticino e Moesano
(ASSTM) nonché membro onorario
della FSS, Medolago è infatti deceduto lo scorso 13 ottobre, dopo più di 30
anni di attività samaritana a vari livelli.
Aiutare gli altri era la sua missione
e l’essere Samaritano era la maniera
più spontanea ed immediata per poterlo fare. La sua carriera è iniziata
nel 1954 con il primo brevetto di monitore. Già l’anno dopo figura tra i
fondatori dell’Associazione cantona-
le ticinese e moesana, mentre nel
1959 assolve la formazione di istruttore. Nel 1964, anno durante il quale
diventa capo istruttore, entra a far
parte della Commissione tecnica.
Nel 1986 viene eletto presidente
dell’ASSTM. Contemporaneamente,
a livello federale, viene nominato nel
1969 quale rappresentante ticinese in
seno alla Commissione per la formazione, mente dal 1977 entra a far
parte del Comitato centrale, nel quale siederà per ben 12 anni. Medolago
ha saputo sempre avere un occhio attento per il Ticino e il Moesano.
Ai famigliari giungano anche da
queste colonne le sentite condoglianze della redazione e di tutti i Samaritani.
Se solo arrivasse
San Nicolao ...
Ricordo che da bambini, durante il
periodo dell'Avvento, aspettavamo
con grande rispetto San Nicolao. In
modo incosciente, leggevamo nelle
sue parole il riconoscimento dei nostri desideri, ma anche le premure
dei nostri genitori. E allora poi ci
sembravano non finire mai quei 18
giorni che ci separavano dal Natale
e da quei due o tre regalini che
Gesù Bambino ci avrebbe forse fatto trovare sotto l'alberello.
Oggi il tempo vola, ma il periodo
dell'Avvento è ben percepibile anche sul lavoro: il numero di telefonate, di mail e di riunioni diminuisce
con l'avvicinarsi delle festività natalizie. E se abbiamo fortuna, magari
la «montagna di lavoro» si appiana
a tal punto da lasciarci godere delle
rilassanti giornate tra la fine dell'anno e l'inizio di quello nuovo.
Sono già trascorse più di due settimane dalla Conferenza d'autunno
a Nottwil. L'organizzazione di questo evento, per il team del Segretariato centrale, è sempre – e proprio
allo scadere dell'anno – ancora una
bella ma impegnativa sfida. D'altra
parte, dai colloqui avuti a Nottwil
con i rappresentanti delle Associazioni cantonali, ho recepito anche
in loro dei grandi carichi di lavoro e
tanto impegno.
Forse a noi adulti manca il riferimento alla figura di San Nicolao
che una volta all'anno sappia ammonirci: «fai attenzione! Non pretendere troppo da te stesso, puoi
anche dire di ‹no›!» E questo senza
intimidirci con il suo bastone ... basterebbe il suo dito alzato a monito ... A tutte le lettrici e a tutti i lettori della rivista auguro un Sereno
Natale e un Buon Anno Nuovo.
Regina Gorza
Segretaria centrale FSS
Attualità dalla Federazione
Orari di apertura
durante le festività
07
oggi samaritani 11-12/10
FLAWA Prodotti per il trattamento
delle ferite
I bendaggi servono per proteggere le ferite dall’azione degli agenti esterni, contro i punti di
compressione, per il fissaggio, il sostegno o come bendaggi di scarico.
I partner della FFS
Il cerotto adesivo Nova Haft
e la benda elastica di garza
Fixelast sono utilizzati
principalmente per il fissaggio
di compresse e come bendaggi di copertura.
08
Il bendaggio coesivo Nova Quick offre
un sollievo immediato in caso d’incidenti di tipo sportivo: sulle articolazioni l’applicazione di Nova Quick funge
ad es. da bendaggio antiscivolo o di
scarico che mette rapidamente «in
scarico» la parte del corpo interessata.
FLAWA Nova Cool – il prodotto intelligente 2 in 1, formato da
un bendaggio a freddo, ad azione compressiva. Nova Cool offre
un sollievo immediato in caso di strappi, compressioni, contusioni,
tumefazioni e schiacciamenti. Nova Cool non deve essere messo
in frigorifero e la sua azione dura ca. 2 ore. Grazie al raffreddamento e alla compressione ad effetto immediato la tumefazione
non si espande. Il bendaggio compressivo a freddo consente
quindi all’articolazione di continuare a muoversi.
All’aperto o al chiuso, Nova Cool è l’aiuto immediato in ogni
disciplina sportiva. Si consiglia quindi di applicare Nova Cool
subito dopo il verificarsi dell’incidente, per prevenire la temuta
tumefazione ed ottenere un primo sollievo del dolore. Nova Cool
può essere riutilizzato più volte senza alcun problema.
Nova Color porta colore nel
mondo dei bendaggi e può
essere utilizzato come benda
universale per il fissaggio, il
sostegno o anche come
bendaggio compressivo e di
copertura.
oggi samaritani 11-12/10
I partner della FFS
09
«Guidare con sicurezza»
L’errore umano resta la causa del 95 % degli incidenti della circolazione. Questa realtà dimostra
l’importanza di seguire un corso di guida. Test & Training tcs SA organizza corsi di formazione
in cinque località della Svizzera.
Code, ostacoli imprevisti sulla strada, bizze meteorologiche e molte
altre situazioni pericolose sono tutti
rischi che si manifestano quotidianamente nel traffico. È dunque importante saper reagire con prontezza e in modo corretto: frenare,
schivare, usare il controsterzo, avvertire. Talvolta, alcune frazioni di
secondo sono decisive. Tecnica e
conducente devono essere perfettamente coordinati, onde evitare che
una situazione critica si trasformi in
disgrazia. Il 95 % degli incidenti
stradali sono dovuti a un errore
umano. Le migliori tecnologie automobilistiche sono inefficaci se il
conducente non le padroneggia. Ma
non è tutto: questi dispositivi, definiti ABS, ESP e via dicendo, danno
a volte l’impressione ingannevole
che un incidente sia praticamente
impossibile con una vettura sofisticata. Tuttavia, la regola è sempre la
stessa: la sicurezza non è frutto del
caso, ma va imparata.
Test & Training tcs SA offre corsi
in cinque centri di guida, ossia a
Hinwil (ZH), Niederstocken (BE),
Emmen (LU), Lignières (NE) e
Meyrin (GE). Certificati secondo la
norma ISO 9001, questi centri organizzano ogni anno numerosi corsi per privati e imprese.
I partecipanti imparano a «guidare con sicurezza», dunque a identificare tempestivamente i pericoli,
prima che diventino un problema
reale. Lo scopo è di comportarsi al
volante in modo tale da disporre
sempre di un sufficiente margine di
sicurezza.
Dopo una lezione teorica, i partecipanti seguono la parte pratica per
esercitare manovre di guida e di frenata, nonché imparare ad affrontare correttamente le curve. Esperti
insegnano loro il comportamento
da adottare in una situazione pericolosa, ossia se ci si trova di fronte a
un improvviso ostacolo, oppure
quando il veicolo comincia a sbandare. In questi corsi, la pratica figura in primo piano. Particolare importanza è però data anche alla
teoria e alla discussione finale.
Non esitate a prenotare un corso di
guida rivolgendovi a www.test-etrainingtcs.ch
oggi samaritani 11-12/10
Attualità dalla Federazione
3domande
10
In breve
“Due volte Natale 2010”
Hanspeter Wipfli
Gioiosa attesa del Natale
per disabili e anziani
A Basilea Città, il Natale ... sembra
essere «più Natale» di altrove: infatti dal 1968 esiste una «serata acquisti» speciale per persone disabili e/o
anziane, come riferisce alla nostra
rivista l’incaricato per l’informazione e collaboratore Hanspeter Wipfli,
vicepresidente della Sezione Samaritani di Birsfelden. Come funziona
questa bella tradizione?
ds.
1
Chi organizza questa serata speciale e quanti sono i collaboratori?
Questa iniziativa è proposta, a rotazione ogni anno, dai grandi magazzini Pfauen (Coop), Migros Dreispitz, Globus e Manor. Quest’anno
saranno più di cento i Samaritani
volontari provenienti da ambedue le
Sezioni di Basilea e da ben altre 9
Sezioni. Nel 2009 i Samaritani che
vi hanno partecipato sono stati 128.
Molti di questi sono sempre presenti all’appuntamento, già da parecchi
anni. La direzione della serata è assunta dalle istruttrici dell’Associazione basilese dei Samaritani Michèle Schwager e Caroline Meyer.
Per molte persone anziane e/o invalide, questa serata è spesso l’unica
occasione che hanno per recarsi a
Basilea Città, entrare in un grande
magazzino, gironzolare in tutta
tranquillità tra gli scaffali e scegliere
quello che desiderano comperare.
2
Quando e dove ha luogo la serata e
quanta affluenza vi aspettate?
Quest’anno anziani e invalidi sono
stati i benvenuti al negozio Manor,
la sera del 30 novembre scorso. Ne-
oggi samaritani 11-12/10
gli ultimi tre anni, il numero di partecipanti ed accompagnatori annunciati è oscillato tra i 247 e i 505.
Dopo un leggero calo d’interesse
registrato negli scorsi anni, ora ci attendiamo di nuovo ad una crescita
di partecipazione.
Da quanto ci risulta, oggigiorno ci
sono altre iniziative del genere in
Svizzera. Da parte nostra possiamo
solo consigliare caldamente alle altre città svizzere che invece non
hanno ancora questa serata speciale, di almeno provare ad introdurla.
3
Qual è l’idea alla base di questa serata? In che misura ne approfittano
le persone invalide o anziane?
Nel frenetico periodo degli acquisti
natalizi, si crea spesso il pericolo per
le persone invalide o anziane di essere messe da parte. Noi offriamo
loro la possibilità di andare a fare
delle compere, accompagnandole e
consigliandole. Per questo servizio
straordinario, i grandi magazzini di
Basilea non chiedono nessuna partecipazione; il personale di vendita
si merita però un grosso complimento!
I clienti che hanno bisogno d’aiuto
sono assistiti dai Samaritani, che ad
esempio li aiutano a fare le scale o
spingono la loro sedia a rotelle e
sono pure disponibili per il servizio
di trasporto, grazie a Samaritani
specialisti e alla collaborazione instaurata in modo ottimale con gli
istituti sociali di Basilea e con il locale «Behindertenforum».
Torna anche quest’anno l’azione denominata «Due volte Natale», proposta dalla Croce Rossa svizzera (CRS),
dalla Posta e da SRG Idée Suisse e volta ad aiutare i meno favoriti in questo
periodo di crisi. L’idea che sta alla base
di questa iniziativa è di dividere quello
che per parecchie persone è «il superfluo» con persone meno fortunate che
anche a Natale hanno poco o nulla.
Attraverso l’azione «Due volte Natale», ognuno può così fornire un aiuto
concreto: sono in particolare richiesti
generi alimentari a lunga scadenza,
articoli per l’igiene, articoli per bambini piccoli e materiale scolastico. L’azione si svolgerà in tutta la Svizzera, e per
la 14sima volta, dal 24 dicembre fino
all’8 gennaio prossimi. Lo scorso anno
sono stati raccolti e poi ridistribuiti nei
mesi di febbraio e aprile (in Svizzera e
all’estero) circa 72 ‘000 pacchetti-regalo. Alle operazioni di scelta ed imballaggio degli oggetti partecipano
ogni anno anche numerosi volontari
samaritani. Altre informazioni sul sito:
www.2xweihnachten.ch
«Chi è Henry Dunant?»,
la storia in un libro
E’ stato presentato lo scorso 30 ottobre a Bazenheid alla presenza del presidente della Croce Rossa svizzera
(CRS) René Rhinow e della presidente
centrale della Federazione svizzera dei
Samaritani (FSS) Monika Dusong il libro per bambini e ragazzi intitolato
«Chi è Henry Dunant? – Due bambini
scoprono la storia di Henry Dunant e
della Croce Rossa», redatto da Lisette
Bors, monitrice di corso e di Sezione
della FSS, che ha pure curato i disegni
del volumetto. Quest’ultimo è stato
voluto dalla CRS e dalla FSS per sottolineare il 100esimo anniversario dalla
morte di Dunant, fondatore della Croce Rossa, ed è rivolto in particolare ai
bambini delle Scuole dell’Infanzia ed
elementari. Edito da «Zeit-Fragen» di
Zurigo, conta 100 pagine riccamente
illustrate ed è stampato in italiano,
francese, tedesco e inglese. E’ ottenibile sotto ISBN 978-3-909234-08-0.
Alla presentazione, oltre all’autrice
stessa, era presente anche la presidente dell’Associazione dei Samaritani di
Turgovia Hedi Helg e lo storico della
CRS Philippe Bender.
ds/m.z
Andri Pol
«In caso d’emergenza,
noi siamo pronti.»
Franziska e Heinz, membri di una sezione
samaritana, rispondono «presente» quando è richiesto il loro aiuto. 1150 sezioni
samaritane, 2000 formatori e 30 000
volontari prestano più di 350 000 ore di
servizio samaritano.
I volontari aiutano.
Ogni giorno.
I samaritani si impegnano a titolo
volontario. Grazie.
Croce Rossa Svizzera, Rainmattstrasse 10, 3001 Berna, [email protected], www.redcross.ch
Bilder: SSB/Suva, Schweiz
Il pericolo di contaminazione attraverso
il sangue di terzi è prevedibile, come
qui in caso di una rianimazione
cardio-polmonare.
Consigli e precauzioni da prendere
Contaminazione attraverso il
sangue del paziente: cosa fare?
La protezione personale è cosa ovvia per qualsiasi Samaritano. Negli esercizi vengono regolarmente rinfrescate le misure necessarie da adottare. Tuttavia, malgrado tutte le precauzioni,
può accadere che un soccorritore entri in contatto con il sangue o altri liquidi biologici di un
paziente. Allora, in questi casi d’emergenza assoluta, è opportuno adottare un comportamento immediato e corretto per ridurre al minimo le conseguenze negative di una possibile
infezione, argomento trattato nel presente articolo.
oggi samaritani 11-12/10
Bilder: SSB/Suva, Schweiz
Gli agenti patogeni possono essere
trasmessi attraverso il sangue o altri
liquidi biologici. Ad esempio, durante una prestazione di primi soccorsi, gli spruzzi di sangue di un’altra persona (chiamata «persona
indice») possono entrare in contatto
diretto con l’occhio o una ferita
aperta del samaritano, contagiandogli eventualmente la malattia.
Sono note soprattutto l’HIV («humane immunodeficiency virus» –
«virus dell’immunodeficienza umana») o i virus dell’epatite B e C (HBV
e HCV). Questi, ma anche altri
agenti patogeni, possono portare a
malattie croniche che pregiudicano
notevolmente la qualità di vita e talvolta, nonostante costosi trattamenti medici, col tempo possono
portare alla morte. Pertanto simili
infortuni sono un caso d’emergenza
assoluto e sottolineano l’importanza della prevenzione.
Normalmente nel paziente non si
vede che soffre di una malattia potenzialmente contagiosa. Perciò è
indispensabile attenersi strettamente alle misure di protezione come,
ad esempio, mettere i guanti nel
trattamento di ogni singolo paziente. Malgrado tutte le precauzioni,
può accadere che il soccorritore – il
samaritano stesso o una persona
presente, che ad esempio porta una
persona ferita al Posto samaritano
– entri in contatto con il sangue del
paziente. «Non sarebbe stato necessario»: è, dopo ogni infortunio, la
prima reazione a questa spiacevole
situazione. Accusare se stessi o gli
altri è tuttavia fuori luogo. È quindi
opportuno agire correttamente, infatti solo così è possibile influire favorevolmente e in misura sostanziale sulle conseguenze mediche ma
anche finanziarie del contagio.
Se vi è sospetto di contagio, è importante recarsi presso un pronto
soccorso e non semplicemente dal
medico, poiché il pronto soccorso è
tenuto ad essere preparato alla diagnosi e alla terapia di infortuni da
contaminazione.
Eventualmente ci si può prima informare telefonicamente dal medico
di famiglia, se egli è attrezzato a riguardo e se è d’accordo che ci si rechi da lui. È importante, se possibile, portare con sé la persona indice
perché dal medico dovranno essere
effettuati esami del sangue, i cui risultati avranno un’influenza decisiva sull’ulteriore procedura da adottare. Se la persona indice dichiara
di essere sana, ciò è irrilevante poiché potrebbe non dire la verità o,
cosa ancor più probabile, lei stessa
non sa di essere infetta. È importante ricevere quanto prima possibile
l’assistenza medica, perché gli eventuali farmaci devono essere assunti
al più presto, l’ideale sarebbe entro
1-2 ore dall’evento. Nella persona
interessata viene inoltre esaminata
nel sangue l’eventuale presenza di
un’infezione già esistente, fattore
decisivo per la terapia e per le prestazioni d’assicurazione.
Buono a sapersi
di Florian Marti
In caso di prevedibile contatto con sangue altrui o liquidi biologici bisogna sempre ed
in ogni caso indossare i guanti. E' una basilare norma di prevenzione!
13
Procedura in presenza di una contaminazione con
sangue altrui o altri liquidi biologici:
Pulizia:
È necessario pulire immediatamente le contaminazioni con sangue altrui o
altri liquidi biologici:
1. Dopo ferite da punta e da taglio con strumenti sporchi, lavare e disinfettare immediatamente la ferita con acqua e sapone (ad esempio con alcol o
un disinfettante cutaneo autorizzato o Betadine®).
2. Dopo spruzzi sulle mucose, è necessario lavarle e disinfettarle immediatamente con abbondante acqua e sapone.
Ricorso all’aiuto medico:
1. Ferite da punta o taglio
2. in caso di esposizione delle mucose
3. in caso di esposizione di ferita cutanea
4. in caso di spruzzi negli occhi .
In presenza di una delle esposizioni sopra menzionate, in situazioni d’emergenza è necessario fare quanto segue:
1. La persona interessata e la persona indice si recano assieme immediatamente al pronto soccorso più vicino.
2. Portare possibilmente il libretto delle vaccinazioni di entrambe le
persone.
Da ricordare!
• Lo «sporcarsi» di una zona cutanea aperta o di una mucosa nasconde il
rischio di un contagio del soccorritore. È un caso d’emergenza assoluto.
• Prestando i primi soccorsi in modo rapido e corretto, è possibile influire
favorevolmente e in misura sostanziale sulle conseguenze mediche e
finanziarie.
• I primi soccorsi si articolano in due parti: 1. Pulizia dell’area interessata e
2. Recarsi al pronto soccorso più vicino insieme alla persona da cui
proviene il sangue/secrezione.
oggi samaritani 11-12/10
0,3 %, per il contatto con ferite cutanee è più basso, mentre attraverso
la pelle intatta non è stata segnalata
mai un’infezione. In linea di massima il pericolo di un contagio è maggiore quanto più profonda è la ferita
da punta/taglio e quanto più sangue
viene trasmesso. Una terapia farmacologia iniziata immediatamente
per 2 fino a 4 settimane, riduce il
rischio di trasmissione dell’HIV
dell’80 %. Quanto prima viene av-
viata la terapia farmacologia, meglio è. Tuttavia questi farmaci presentano in parte effetti collaterali
notevoli, pertanto devono essere assunti solo dietro precisa indicazione. Dopo 3–6 mesi viene ripetuto
l’esame del sangue, per verificare se
l’infezione abbia avuto luogo o
meno.
HBV: è possibile evitare con
grande successo un’infezione con
questo virus se il paziente-ricevente
riceve un’immunizzazione attiva e
passiva («vaccinazione»).
HCV: Anche in questo caso sussiste la possibilità di una terapia farmacologica che può ridurre il rischio di un’infezione.
Dopo aver avviato le misure mediche necessarie, è necessario occuparsi degli aspetti finanziari dell'infortunio. Se questo si è verificato
durante il lavoro, è necessario fare
una denuncia d’infortunio presso il
datore di lavoro. La prestazione
d’assicurazione per gli infortuni è
migliore di quella per le malattie.
Come malattia sarebbe assicurata
un’eventuale infezione se avesse
avuto luogo privatamente, ad esempio durante una prestazione di socn
corso in strada.
Buono a sapersi
Il compito del medico in presenza di
un caso d’emergenza è di valutare il
rischio di una trasmissione di una
malattia. Allo scopo viene tra l’altro
esaminato il sangue della persona
interessata e della persona indice.
Sulla base dei risultati si deciderà se
e quali misure mediche dovranno
essere adottate. Esistono le seguenti
possibilità di contagio:
HIV: per le ferite da punta/taglio,
il rischio di trasmissione è dello
Bild: pl.
14
In caso di ferite da taglio, il pericolo di contagio attraverso il sangue è elevato poiché
queste solitamente sanguinano molto.
Letteratura: Prevenzione delle malattie infettive trasmesse per via ematica, SuvaPro,
Lucerna; numero d’ordine: 2869/31.
Le Farmacie di Pronto Soccorso di FLAWA
Le farmacie di pronto soccorso di FLAWA sono indispensabili
nello sport, in auto, in viaggio, e per uso domestico. Sono
attrezzate con tutti i materiali più importanti che servono per il
primo trattamento delle lesioni. Contengono anche prodotti
speciali che sono esattamente scelti in base ai singoli settori
d’utilizzo.
FLAWA – partner ufficiale della
federazione svizzera dei samaritan
Cosa pensate? La Federazione svizzera dei Samaritani chiede il vostro parere a seguito di una lettera
Quando il volontariato diventa stressante
Attualità dalla Federazione
In seno alle Sezioni e ai comitati, aumentano compiti e responsabilità. La lettera di una lettrice,
pubblicata qui sotto, riassume bene questa problematica e parla pure di una possibile soluzione.
Come giudicate, voi, la situazione? Cosa pensate della soluzione proposta?
16
In questa lettera, la lettrice Andrea
Nüesch della Sezione Samaritani di
Zurigo-Höngg solleva il tema dei requisiti, dei carichi di lavoro e delle
grandi pretese nell’ambito del lavoro
volontario nelle Sezioni Samaritani.
La lettrice si chiede, da una parte, se
ci sono ancora delle persone che desiderano condurre delle attività così
esigenti a titolo di volontariato e,
d’altra parte, se tutti questi compiti
sono ancora gestibili per le singole
Sezioni. Nella versione in lingua
francese di questa rivista, a pagina
7, trovate la risposta da parte di Helen Baumann, responsabile del lavoro nelle Sezioni presso la sede centrale FSS di Olten.
La redazione prende lo spunto da
questa lettera per chiedere un parere
ai lettori ed aprire una discussione:
cosa ne pensate? Vivete condizioni
di stress nel volontariato? Scriveteci
all’indirizzo redaktion@samariter.
ch (scrivete in italiano!), oppure inviate una lettera alla Redazione centrale di Olten, cp, 4601 Olten. Pubblicheremo le vostre opinioni sulla
rivista o nel sito della FSS.
FSS
Cosa succede nella Svizzera italiana? Consultare il sito: www.annodelvolontariato2011.ch
L’anno europeo del volontariato 2011
Si aprirà ufficialmente sabato 4 dicembre
prossimo a Berna «L’Anno europeo del volontariato 2011», il cui scopo è
essenzialmente quello di offrire molte occasioni per conoscere azioni di
volontariato e quindi valorizzare
questo tipo di lavoro, riconoscerlo
ed incoraggiarlo tra la popolazione e
le istituzioni. Si intende anche dar
vita a delle risoluzioni per la promozione dell’impegno volontario in
Svizzera, risoluzioni elaborate dal
forum-volontariato.ch
La gestione del progetto è garantita da alcune organizzazioni responsabili, una direzione del progetto e
dei partners. La forma di questo organo responsabile è quella di una
società semplice. La direzione è
oggi samaritani 11-12/10
composta dal capo progetto Peter
Lack (Basilea), dall’incaricato della
comunicazione Reto Rhyn e dal Comitato dell’associazione forum volontariato.ch.
Essa è incaricata di elaborare il
concetto globale, il concetto di comunicazione nazionale e l’offerta di
prestazioni. La direzione organizza
delle manifestazioni a tema di rilevanza nazionale ed è responsabile
anche del programma dell’Anno del
volontariato 2011 in Svizzera.
L’Anno europeo nella Svizzera italiana
La Conferenza del volontariato sociale (CVS) riunisce le organizzazioni di volontariato attive nel campo sociale nella Svizzera italiana:
aiuto ai malati, accompagnamento
di anziani, sostegno alle famiglie,
attività di animazione per disabili
sono solo alcune delle attività pro-
poste dalle organizzazioni aderenti,
il cui scopo primario è quello di favorire l’integrazione sociale privilegiando la relazione con l’altro e la
partecipazione attiva della persona.
La CVS è a disposizione dei volontari e delle organizzazioni per
informare, orientare e promuovere
un volontariato motivato, solidale,
competente attraverso lo scambio di
esperienze e proposte di riflessione e
approfondimento.
Basta contattarla: Conferenza del
volontariato sociale, Via alla Campagna 9, 6900 Lugano. Telefono:
091 970 20 11 (coordinatrice Marilù Zanella); fax 091 970 20 12;
[email protected] o visitare il sito: www.volontariatosociale.ch dove si trovano tutte le
informazioni sulle organizzazioni
partners e le varie iniziative in agenda.
m.z
Annemarie Huber-Hotz, Berna
«L’impegno volontario è l’elemento che
tiene profondamente unita la Svizzera»
di Dominik Senn
Il valore socio-economico del lavoro prestato a titolo di volontariato è
enorme, ritiene Annemarie HuberHotz. Secondo recenti statistiche
fornite dall’Osservatorio svizzero
del volontariato sul lavoro dei volontari, ogni anno in Svizzera viene
investito a scopi di utilità pubblica
oltre un miliardo di franchi, raccolto grazie alla generosità della popolazione e di enti ed imprese e riversato alle oltre 12 000 fondazioni ed
istituzioni operanti a titolo volontario. Inoltre si aggiungono circa 700
milioni di ore di lavoro volontario e
non retribuito, il tutto per un controvalore fittizio stimato tra i 20 e i
40 miliardi di franchi.
Vengono definite in particolare
tre forme di volontariato: quella
formale (ossia che si svolge all’interno di società od enti, come la Federazione svizzera dei Samaritani),
quella informale (aiuto al prossimo,
cura e sostegno di parenti o conoscenti) e infine l’aiuto tramite donazioni finanziarie o in natura.
Annemarie, lo spirito di solidarietà c’è l’ha praticamente sempre
avuto. E’ nata e cresciuta in una
grande famiglia a Baar (Canton
Zugo) che gestiva un mulino con
annessa segheria. Per lei l’impegno
sociale è da sempre stato molto importante. Da bambina e ragazza, è
stata negli Scout, poi in società ed
organizzazioni varie; ad esempio ha
seduto nel comitato dell’Accademia
svizzera di scienze morali e sociali … e molto altro ancora. Il tutto
sempre a titolo di volontariato e accanto alla sua regolare attività professionale a Palazzo federale, svolta
dal 1979 al 2007 (dapprima in veste
di segretaria generale dell’Assemblea federale dal 1992 al 1999 e infine di Cancelliera federale dal 1999
al 2007).
«Dopo otto anni di impegnativo
ed importante lavoro come cancelliera federale e dopo circa 30 anni
di attività a servizio dello Stato, ho
voluto cercare una nuova sfida nel
settore dell’utilità pubblica», osserva la nostra interlocutrice. «Ora
grazie alla CRS e alle sue organizzazioni affiliate tocco con mano
l’enorme prestazione volontaria che
viene fornita da molte persone, una
prestazione molto importante per la
società tutta. Ciò ha rafforzato la
mia convinzione che proprio l’impegno volontario è il perno, l’elemento
focale che unisce in modo profondo
la nostra società.»
«Divertisti imparando qualcosa»
«Secondo i già citati dati dell’Osservatorio del volontariato riferiti al
2007 (l’anno prossimo sono attesi i
dati aggiornati), la motivazione
principale che anima i volontari è il
fatto di fare qualcosa di utile assieme ad altre persone, di divertirsi ed
imparare qualcosa di nuovo. L’impegno volontario, insomma, deve procurare gioia e piacere e creare entusiasmo, e ciò indipendentemente da
2011: l’Anno europeo del volontariato
Il prossimo sabato 4 dicembre, a Berna, verrà ufficialmente aperto a livello
nazionale l’Anno europeo del volontariato. L’iniziativa è sostenuta tra gli
altri dalla Società svizzera di utilità pubblica, dal forum volontariato.ch,
dalle Cooperative Migros, dalla Conferenza centrale cattolico romana della
Svizzera, da Swiss Olympic, dal World Wide Fund per la natura WWF
Svizzera e dalla CRS con le sue organizzazioni di soccorso, tra cui anche la
Federazione svizzera dei Samaritani (FSS).
dove e cosa di fa: se attraverso il lavoro samaritano, o nel Club di calcio, oppure nel Circolo di Teatro del
paese o ancora nelle cure prestate
alle persone bisognose. Questa è una
strada sulla quale dobbiamo andare
avanti. L’altra strada – prosegue Annemarie Huber-Hotz – è quella di
cercare di convincere gli attori del
mondo economico (ditte, imprese)
dell’importanza di un maggior impegno volontario di impiegati e collaboratori e quindi dell’importanza
di un riconoscimento di questo impegno, per esempio tenendo conto
di queste attività nella pianificazione
della carriera degli impiegati, oppure indennizzando sotto forma di
giorni di libero le attività volontarie;
o ancora offrendo contributi finanziari per le attività a titolo volontario svolte dal personale.»
Questo ideale <Commitment>
per la società (misura di identificazione vis-à-vis di un’organizzazione, red.) dovrebbe, secondo la nostra
interlocutrice,
venir
riconosciuto e compensato ancora
meglio. Bisogna fare in modo che
ognuno possa fare ancor di più per
il bene della società. E questo nel rispetto dell’idea avuta dal medico
zurighese Hans Caspar Hirzel che
nel 1810 fondò la Società svizzera di
utilità pubblica.
Oltre ai diversi mandati in organizzazioni e fondazioni di pubblica
utilità, Annemarie è impegnata assieme a suo marito in un progetto
d’aiuto e sviluppo nel Bhutan e, ultimamente, anche in famiglia come...
n
felice nonna.
Ritratto
«L’Anno europeo del volontariato che ricorrerà nel 2011 dovrà
essere l’occasione per far conoscere il significato sociale del
lavoro dei volontari e porre le basi per il giusto riconoscimento
pubblico dell’impegno volontario»: sono parole di Annemarie
Huber-Hotz, già cancelliera federale, presidente della Società
svizzera di utilità pubblica, nonché vicepresidente della Croce
Rossa Svizzera (CRS).
17
oggi samaritani 11-12/10
Attualità dalla Federazione
Bilder: Dominik Senn
18
L’esperta Barbara Piller verifica, durante l’Elemento preparatorio tecnico-specialistico svoltosi a Langnau, lo stato delle conoscenze
di Stephanie Cabre e Rita Brügger.
Seconda parte: l’Elemento preparatorio tecnico-specialistico
Dal cuore fino ai reni, conoscenze
dei Samaritani messe alla prova
Qual è la via per diventare assistente, monitore di corso e monitore di Sezione in seno alla
Federazione svizzera dei Samaritani? Dopo la riunione orientativa (vedi «oggi Samaritani» di
ottobre), la redazione ha visitato il corso cosiddetto: «Elemento preparatorio tecnico-specialistico» che si è tenuto in autunno a Langnau, nell’Emmental, per i candidati svizzero-tedeschi.
di Dominik Senn
La situazione dell’incidente è illustrata brevemente e in buon tedesco
dall’esperta Barbara Piller: un automobilista è rimasto ferito, è incosciente, ha vomitato e il suo alito sa
di alcool. «Inizia il soccorso e dimmi, passo dopo passo, cosa stai facendo, ok?», chiede l’istruttrice
dell’Associazione cantonale dei Samaritani friborghesi alla candidata
Rita Brügger la quale, accanto alla
simulante e pure candidata Stephanie Cabre, ha iniziato immediatamente ad applicare lo schema del
semaforo e spiega via via ad alta
voce ogni sua azione. E’ un solegoggi samaritani 11-12/10
giato sabato d’autunno e noi … ci
intrufoliamo proprio nel bel mezzo
del cosiddetto «Elemento preparatorio tecnico-specialistico» per
«principianti» monitori di corso e
di Sezione, come pure per assistenti
FSS. Il corso, la cui organizzazione
è di competenza delle Associazioni
cantonali, è iniziato alle 9 e finirà
alle 16; ci troviamo in un’aula della
Scuola professionale di Langnau.
Un lavoro intenso
La giornata è organizzata dalla
Commissione per la formazione e la
formazione continua dell’Associazione cantonale delle Sezioni Samaritane bernesi, e la conduzione del
corso è assunta dall’istruttrice Therese Bähler, mentre la collega Lina
Kurth-Sommer si occupa della gestione amministrativa. I partecipanti sono 16, in provenienza da 4 Associazioni cantonali diverse. Al
ritmo di 30 minuti per postazione (i
temi trattati vanno dal cuore ai
reni, ecc), i partecipanti eseguono i
compiti loro assegnati, seguiti attentamente da 6 esperti. Il fatto che
i candidati provengono da quattro
Associazioni cantonali diverse è dovuto alla collaborazione che i Cantoni di Berna, Friborgo, Soletta e
Vallese hanno instaurato tra di loro
in merito all’Elemento preparatorio
tecnico-specialistico.
Parte integrante del Ticket di entrata
«La partecipazione all’Elemento
preparatorio tecnico-specialistico,
della durata di un giorno, è parte integrante del Ticket di entrata ed è
obbligatoria per tutti i futuri monitori di corso e monitori di Sezione,
come pure per gli assistenti FSS», osserva Therese Bähler, «lo stesso verifica la situazione delle conoscenze
del candidato, sia nella tecnica dei
primi soccorsi, che nell’ambito del
corso base BLS-AED, del corso samaritano e degli esercizi per il Posto
samaritano». Secondo Therese
Bähler, l’Elemento preparatorio tecnico-specialistico rappresenta un
momento di valutazione della propria posizione: sono al posto giusto?
Sono sulla buona strada? Dove sbaglio e cosa posso fare per migliorare? Insomma, l’Elemento serve per
portare alla luce eventuali deficit
nelle conoscenze, per rendere attenti
i candidati ed aiutarli nell’individuare i settori e le tematiche che vanno
ancora approfondite, al fine di poter
iniziare la formazione.
«Tutti hanno ricevuto l’attestato di
partecipazione»
Quali impressioni ha lasciato la
giornata a Therese Bähler? «Impressioni positive – risponde – Tutti i
candidati si sono dimostrati relativamente sicuri nel loro agire. Hanno
un livello di formazione molto simile, cosa per nulla evidente e scontata
provenendo da quattro Associazioni
cantonali diverse. Tutti hanno ricevuto l’attestato di partecipazione.
Assieme alla raccomandazione (attestato di partecipazione), i candidati hanno ricevuto la descrizione dei
loro «punti deboli» (deficit) che dovrebbero essere migliorati; informazioni, queste, che saranno trasmesse
pure ai presidenti delle rispettive Sezioni. Un esemplare resta invece alla
Commissione per la formazione e la
formazione continua. La decisione
in merito alla continuazione della
formazione spetta in tutti i casi alla
Sezione d’appartenenza.
Come vi siete preparati?
Diamo ora la parola ad un candidato per ogni Associazione cantonale
partecipante all’Elemento preparatorio tecnico-specialistico. Vogliamo
sapere come si è preparato, in che
modo è stato sostenuto dalla sua Sezione e come sono andate le cose a
Langnau:
Klaus Fledie (48 anni), Sezione Aarberg (BE): Sono istruttore Trainer e
formo gli istruttori in Emergency
First Response (EFR). Come maestro di immersione, sono istruttoreMaster e formo i candidati fino al
livello di assistente-maestro di immersione e, assieme ad un collega,
formiamo i maestri di immersione.
In seno alla Sezione Samaritani di
Aarberg ho imparato il contatto con
i pazienti, oltre che a conoscere i medicamenti e tutto ciò che ruota attorno ai primi soccorsi. Tutto ciò, e
in questa forma, non esiste nell’ambito dell’EFR. In questo senso posso
affermare che l’anello di congiunzione tra quello che insegno e quello
che vivo è davvero ottimale. Durante le vacanze ho studiato la documentazione dei Samaritani e l’istruttrice Monika Walter è venuta più
volte nel locale corso, ha verificato
le mie conoscenze e le abbiamo ripetute.
Gli esperti mi hanno dato un’immagine molto professionale e, personalmente, ho approfittato molto
di questa «giornata di prova».
Rebecca Kissling, 28 anni, Oberbuchsiten (SO): Nello studio della documentazione del corso ho potuto
approfittare delle dispense e conoscenze di un corso preparatorio: ho
potuto rifare e ripassare gli esercizi
pratici; c’era addirittura una sorta di
esame. La monitrice di corso della
nostra Sezione mi ha inoltre aiutata
alcune serate a ripassare le nozioni
tecniche e mi ha incoraggiata. Alla
giornata dell’Elemento preparatorio
sono arrivata con sentimenti contrastanti … ero nervosa; ma col passare
delle ore mi sono sentita sempre meglio fino a risentire un ottimo sentimento.
Marianne Graber, 40 anni, Brittnau
(AG): Oltre alle dispense del classatore e al materiale di corso, ho fatto
delle ricerche in Internet al fine di
approfondire le mie conoscenze. Ho
in particolare scaricato delle immagini che mi hanno aiutata a rappresentare meglio certe situazioni. Inoltre, appena prima della giornata di
corso, avevo il permesso di assistere
a determinate serate dei corsi della
nostra Sezione. E la monitrice di
corso mi è stata molto vicina e mi ha
aiutata in ogni occasione. Dato che,
personalmente, mi fisso sempre
obiettivi piuttosto alti, sono poi
spesso nervosa, ma devo dire che al
corso gli esperti mi hanno subito
messa a mio agio e tranquillizzata,
erano socievoli e gentili.
Attualità dalla Federazione
Tutto il materiale di cui i candidati
hanno bisogno è a portata di mano.
E non vi sono solo gli esempi di casistica: correlate alle postazioni, ci
sono delle domande supplementari
che mettono alla prova e confermano o meno le conoscenze dei candidati.
19
Rita Brügger, 42 anni, St. Silvester
(FR): Eravamo in due della stessa
Sezione e ci siamo aiutate nello studio. Per sei mesi, ci siamo ritrovate
con la nostra monitrice Sylvia Peissard e abbiamo lavorato e studiato
assieme. Sylvia ha addirittura evaso
per noi le formalità di iscrizione ed
ha pure impostato alcune esercitazioni della Sezione proprio sulle tematiche che dovevamo meglio imparare. Si tratta comunque a tutti gli
effetti di una situazione che ci mette
alla prova, e quindi ci si lascia prendere facilmente dal nervosismo. Ho
trovato gli esperti molto gentili e fair
e hanno trattato tutti i candidati allo
n
stesso modo.
oggi samaritani 11-12/10
Sorengo
Sezioni, Associazione
La Sezione Samaritani chiude
dopo ben 35 anni di attività
20
Grazie ...
che ci siete!
Due volontari si incontrano ad una
manifestazione. Uno chiede all'altro: «Hei, com'è che sei diventato
volontario già?» L'altro, un po' sopreso, risponde: «Mah ... Non ne ho
idea, è semplicemente successo.»
Tra l'altro ... il secondo volontario
ero io! Il prossimo anno, che sarà
l'Anno europeo del volontariato,
avremo altre occasioni per parlare
di questo tema. Ora e in questa
sede, mi preme invece ringraziare
di cuore tutti i membri della grande
famiglia Samaritana per il loro continuo ed enorme sostegno, per la
comprensione e per l'aiuto dato.
Grazie che ci siete!
E a voi, fedeli lettori della rivista,
cari Samaritani tutti ... vi chiedo ora
di mostrare il seguente breve passaggio ai vostri partner, ai vostri figli, ai vostri genitori, parenti, amici
e conoscenti. Che lo leggano e lo
facciano leggere ancora ad altri, ok?
Stimati lettori, chi vi ha passato
questa rivista e in particolare questo mio scritto da leggere, è una
persona speciale. Un «pazzo» per
il quale parole e concetti come
«umanità», «solidarietà», «volontariato» o «amore per il prossimo»
hanno più valore che non «egoismo» o «denaro». Una persona che
svolge molto più volentieri un prezioso lavoro dietro le quinte,
nell'«ombra», invece che mostrarsi
e stare sempre in prima fila, sotto i
riflettori. E proprio oggiogiorno,
queste persone hanno tutta la nostra riconoscenza e il nostro apprezzamento, sentimenti più che
meritati. Quindi ... perché non abbracciarle? E a proposito di regali
di Natale, perché non fare un'offerta ai Samaritani? C'est chic!
Thomas Brocker,
membro del Comitato centrale
oggi samaritani 11-12/10
Dopo ben trentacinque anni di onorata attività, è purtroppo costretta
a chiudere con la fine dell’anno la
Sezione Samaritani del comune di
Sorengo.
Non voglio tornare sulle dinamiche che ci hanno portati a questa
decisione anche perché, essendo le
stesse con le quali si confrontano
più o meno tutte le Sezioni, credo
che siano conosciute ad ogni Samaritano. Desidero invece utilizzare
questo spazio messomi a disposizione per ricordare con nostalgia
quanto sia stato gratificante, anche
se non ne ho fatto parte a lungo, essere una Samaritana della Sezione
del comune di Sorengo.
Ho conosciuto il lavoro del gruppo grazie all’assidua presenza dello
stesso nelle attività ricreative della
Casa per persone anziane consortile che sorge sul territorio di Sorengo
e della quale sono l’animatrice. La
presenza dei Samaritani sul territorio è stata vitale per le manifestazioni sportive svolte, nel comune
stesso, e anche nei comuni limitrofi.
È stata una gioia per noi Samaritane, ingaggiate nei picchetti, vedere
soprattutto i bambini prodigarsi
per una vittoria e curarne le «piccole» ferite riportate sul «campo»! In
trentacinque anni i Samaritani di
Sorengo hanno lasciato un segno
indelebile nel comune, purtroppo
non posso elencare tutto ciò che
hanno fatto senza dimenticare
qualcosa, mi astengo dal farlo sicura che chiunque abbia avuto a che
fare con loro li ricorderà con riconoscenza e forse un pochino di rimpianto.
Un membro di Comitato della
Sezione Samaritani di Sorengo
Mendrisio, per la Sezione ricorre il quarto di secolo
25 anni di attività in piena forma,
echi dalla Giornata Samaritana
I Samaritani mendrisiensi con il loro stand allestito per la Giornata Samaritana.
La Sezione Samaritani di Mendrisio, in occasione della Giornata Samaritana dell’11 settembre scorso,
ha collaborato con il servizio di
Cure a domicilio (SCAD). Quest’ultimo, dal canto suo, nella ricorrenza del 10. anniversario di attività,
ha offerto un pranzo a tutta la popolazione del Mendrisiotto.
Dopo aver aiutato nella distribuzione del pranzo, i Samaritani presenti hanno organizzato alla loro
bancarella dei giochi, un concorso e
delle attività samaritane, attirando
l’attenzione e l’interesse del numeroso pubblico presente, specialmente dei bambini.
La Sezione Samaritani di Mendrisio festeggia proprio quest’anno
il 25esimo anniversario di fondazione e ha voluto così pure ricordare
questo importante traguardo incontrando la popolazione del Mendrisiotto.
Nella foto, il gruppo che era presente alla giornata, con il materiale
informativo.
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Edizione 11-12/10 del 1 dicembre 2010