oggi
06-07/2015
www.samaritani.ch
Primi soccorsi per il viaggio
pagina 4
Attualità
Echi dall’assemblea
delegati di Ginevra
Statistiche 2014
Più ore nei Servizi
di assistenza
Buono a sapersi
Viaggi: i consigli
della medicina
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pagina 16
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Sommario
Editoriale
Reportage
Prevenire già prima
di partire
04 Visita alla Centrale di intervento del TCS
Cosa succede e come lavora una Centrale di intervento di un’assicurazione
viaggi? La redazione di Olten ha visitato quella del Touring Club Svizzero (TCS) a
Ginevra, ricavandone utili consigli per delle tranquille vacanze.
Estate, tempo di vacanze. C’è chi
parte verso Paesi lontani, chi
preferisce la cascina e l’aria fresca
delle nostre belle montagne, chi va
al mare o chi passerà le giornate
più afose in piscina. Ognuno di noi,
secondo le proprie preferenze,
brama un po’ di riposo e di divertimento durante i mesi più caldi e le
giornate più lunghe dell’anno.
Le vacanze però, come possiamo
leggere in queste pagine della rivista
(specialmente nella rubrica «Buono
a sapersi», a p. 16), non sono prive
di pericoli e rischi. Se le pianifichiamo per tempo e in modo minuzioso,
possiamo fare in modo di diminuire
sensibilmente il margine di rischio,
che comunque c’è pur sempre, anche
rimanendo a casa.
Se andiamo in Paesi lontani e/o
sconosciuti, dove l’igiene ad esempio
è carente, urge pensare per tempo
alle vaccinazioni e alle eventuali
malattie presenti in quella località.
Se invece partiamo per delle escursioni in montagna, dobbiamo
assolutamente riservare un posticino
nel sacco per una piccola farmacia.
Anche chi adora le acque dei nostri
laghi e fiumi, deve prestare attenzione alle elementari norme di prevenzione degli incidenti (le famose
«Sei Regole del bagnante»).
Con una certa previdenza e sensibilità prima di partire, potremmo
fare in modo di vivere una vacanza
davvero piacevole e rilassante!
È quello che auguro a tutti voi, care
lettrici e cari lettori!
Attualità
10 Le statistiche della FSS per il 2014
Grazie ai rapporti annuali forniti da quasi tutte le Sezioni Samaritane svizzere, si
è potuto constatare un aumento complessivo delle ore prestate per i Servizi di
assistenza e i corsi specialistici.
Buono a sapersi
16 Come prevenire le malattie durante i viaggi
Estate, tempo di viaggi, anche in Paesi lontani. Ma cosa dobbiamo sapere e
cosa dobbiamo assolutamente fare prima di partire in Paesi a rischio? Quali
vaccinazioni sono consigliabili?
Associazione, Sezioni
21 Un nuovo veicolo per i 75 anni della Sezione di Biasca
I Samaritani di Biasca hanno festeggiato il loro anniversario nell’ambito del
Convegno regionale delle Tre Valli. I Samaritani di Rovio visitano Texaid.
«oggi Samaritani» 6/7 – 2015
Data di apparizione: 1 luglio 2015
Editore
Federazione svizzera dei Samaritani FSS
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Casella postale, 4601 Olten
Telefono 062 286 02 00
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Organizzazione di salvataggio della CRS
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Visita alla Centrale d’intervento del TCS
Empatia ed efficienza
nel medesimo tempo
Se qualcuno si infortuna durante le vacanze andando in scooter o si ammala
all’estero di una malattia esotica, i professionisti della Centrale d’intervento di
un’assicurazione viaggi sono in grado di aiutare pressoché in qualsiasi situazione. Una visita alla Centrale d’intervento del TCS di Ginevra dimostra quanto sia
ampio lo spettro dei casi.
Testo: Sonja Wenger
Viaggiare serve a rilassarsi. Il viaggio è
un’esperienza formativa. Ed è sempre anche
un’avventura. Tuttavia, anche i rischi sono intrinsechi nella natura dell’avventura. Talvolta
è necessario interrompere un viaggio anzitempo, a causa di una malattia contratta lungo il percorso o di un incidente in cui si è stati
coinvolti. Altre volte, invece, la vacanza viene
rovinata perché si è subito il furto del portafoglio con tutte le carte di credito; o perché ci
si trova inaspettatamente coinvolti in una
controversia per via del locatore del posto, in
relazione ad esempio all’appartamento di vacanza; oppure ancora, semplicemente, perché
non si può più intraprendere il viaggio poiché
è accaduto qualcosa a casa.
Per tutti questi casi, la maggior parte delle
assicurazioni offre da tempo dei prodotti. Anche la Basilese Assicurazioni. Il suo pacchetto
dell’assicurazione viaggi prevede una copertura in caso di annullamento anticipato del viag-
gio, un Card Protection Service, una protezione giuridica e, soprattutto, un’assistenza con il
Medi Service SOS e il Servizio Auto SOS. Chi
ha un guasto, un incidente o una grave malattia in viaggio, può chiedere aiuto 24 ore su 24.
La luce non è mai spenta
Tutti i casi di clienti della Basilese che hanno
stipulato un’assicurazione viaggi vengono elaborati dalla Centrale di assistenza del TCS. E
ciò dalla prima telefonata fino alla conclusione della procedura, ad esempio fino al positivo
viaggio di rientro in Svizzera (rimpatrio): in
tutte queste fasi, i collaboratori e le collaboratrici dell’assistenza TCS si occupano di ogni
aspetto, chiarimento e organizzazione necessari. Di conseguenza, nella Centrale d’intervento di Vernier, sobborgo di Ginevra, la luce
non è mai spenta. 24 ore su 24, 365 giorni
l’anno, qui sono in servizio persone appositamente formate, che forniscono consulenza ai
viaggiatori, li assistono e organizzano il loro
rientro a casa in base alla diagnosi, con un’au-
to a noleggio o un volo di linea – oppure, nei
casi particolarmente gravi rispettivamente urgenti, anche con un’aeroambulanza.
Il fatto che un’assicurazione viaggi sia sempre opportuna, si dimostra appunto anche nei
casi particolarmente seri. Come nel 2014,
quando si sono verificati due gravi incidenti di
autobus, con a bordo dei gruppi di viaggiatori
svizzeri, che hanno causato molteplici morti e
tanti feriti – a marzo sull’isola di Gran Canaria e a luglio in Norvegia. «In entrambi i casi,
il TCS ha collaborato con altre centrali d’intervento, come quelle della Rega, riportando a
casa le persone nel modo più veloce e non
complicato possibile», afferma Philippe
Klaus, responsabile del reparto Assistenza
persone del TCS.
Partner in quasi tutti i Paesi
Occuparsi dell’assistenza è un lavoro impegnativo. I cosiddetti Case Manager devono
avere molta empatia, flessibilità, nonché capacità comunicativa e organizzativa, e que-
La dottoressa Valérie Favre.
La TCS Case Manager Annalisa Piazza.
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oggi samaritani 06-07/2015
Uno sguardo nell’ufficio dell’assistenza.
(Tutte foto di: Sonja Wenger)
Reportage
Non ci sono lacune nella flotta d’intervento del TCS. (Foto: TCS)
sto in svariate lingue. «La capacità di riconoscere gli eventuali problemi già in anticipo, è
altrettanto utile», dice Fabrice Izquierdo
nell’intervista con «oggi samaritani». Izquierdo è il Responsabile del Case Management del TCS. I suoi collaboratori e le sue
collaboratrici si occupano di tutti i casi che
riguardano l’assistenza delle persone, l’annullamento di un viaggio o il blocco di carte
di credito o carte clienti rubate.
Proprio nei Paesi politicamente instabili o
quelli in cui l’assistenza medica e i servizi
igienici sono pessimi, possono accadere tante
cose e, in caso di emergenza, è importante
reagire in modo rapido e adeguato. Come in
America centrale o in Africa centrale, dove
spesso è difficile trovare un’assistenza medica in genere, oppure capire le procedure specifiche in un ospedale. Ciononostante, proprio questi Paesi sono spesso gettonati come
destinazioni di viaggio. Anche per questo
motivo, il TCS è membro di ARC Europe,
l’associazione dei club automobilistici europei. L’assistenza può pertanto accedere a una
rete di partner globale, grazie alla quale è
possibile organizzare e svolgere compiti più
complessi o traduzioni. Tra questi partner ci
sono, ad esempio, altri club automobilistici,
agenzie, ma anche singole persone che conoscono perfettamente le condizioni locali.
È richiesta buona intuizione
Tuttavia, non è necessario varcare i confini
europei per imbattersi in eventuali problemi.
Secondo Izquierdo, ci si potrebbe trovare in
una situazione di assistenza medica pessima
anche in Portogallo o in Italia, poiché magari
i territori sono isolati o l’assistenza sanitaria
è insufficiente. Félix Labonne, responsabile
di una delle tre équipe del Case Management, fornisce un esempio concreto. «Sull’arcipelago greco delle Cicladi, non c’è nemmeno un chirurgo.» Per gli interventi
importanti, l’unica possibilità è raggiungere
Atene, che è molto distante. «Ma svariate piste di atterraggio dell’isola chiudono già
dopo le ore 18. E con il brutto tempo, nemmeno i traghetti possono salpare.» Spesso è
indispensabile una buona intuizione per trovare la soluzione migliore e più rapida, di
fronte a un’evacuazione urgente in circostanze avverse.
Si consiglia, pertanto, di informarsi sulle
condizioni locali con largo anticipo prima
del viaggio, ad esempio sull’assistenza medica e i relativi costi, sul clima o sulla situazione politica. «Continuo sempre a stupirmi di
come tante persone, anche del mio stesso ambiente, intraprendano un viaggio senza informarsi e senza stipulare un’assicurazione
viaggi», racconta Izquierdo. In questo senso,
c’è ancora molto potenziale di sensibilizzazione.
Il TCS offre addirittura un servizio proprio a riguardo. «Tutti gli assicurati possono
chiamarci in qualsiasi momento e chiederci a
cosa devono prestare particolare attenzione
nel Paese che andranno a visitare», afferma
Izquierdo. A tutti gli interlocutori che partecipano all’assistenza, si raccomanda tra l’altro di avere sempre con sé un cellulare. Questo accorgimento non è sempre scontato, ma
potrebbe facilitare molte cose in caso di
emergenza.
Grande sensibilità professionale
Un’altra possibilità da considerare prima di
un viaggio, è quella di avvalersi di una consulenza del Servizio medico interno del TCS,
istituito nel 2010. Lo scorso anno, sono arrivate all’assistenza 109 000 chiamate solo da
parte degli assicurati TCS con un Libretto
ETI Europa o Mondo. «Di queste chiamate,
quasi 4000 riguardavano delucidazioni mediche, da cui ne sono risultati circa 1300 rimpatri», dichiara Philippe Klaus.
In presenza di una simile incidenza di
casi, molte cose nell’assistenza diventano
routine – sebbene ogni singolo caso venga
trattato su base individuale. «Quello che
all’inizio sembra un caso facile, può diventare infatti rapidamente molto complesso – e
viceversa», conferma la Case Manager Annalisa Piazza tra una telefonata e l’altra. Un
sofisticato sistema informatico assicura che
nessuna informazione scambiata tra paziente, medici e l’assistenza vada persa, e che i
clienti, se possibile, abbiano sempre lo stesso
referente. «Ascoltare sempre la stessa voce ed
essere informati nella propria lingua madre,
crea fiducia e tranquillizza le persone che già
si trovano in una situazione di stress», ag-
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Reportage
Piccole ma dalle gravi conseguenze: le zanzare possono trasmettere malattie. (Foto: Shutterstock)
giunge Piazza. La professionalità dei Case
Manager è alta. Si confrontano ogni giorno
con feriti e malati che vogliono tornare a
casa il prima possibile. Talvolta devono anche organizzare il rimpatrio in caso di decesso, una situazione che coinvolge sempre molto a livello emotivo, dice Annalisa Piazza. E
le chiamate che arrivano da persone colpite
da problemi psichici acuti sono più frequenti
del previsto. Anche in questo caso si richiede
una grande sensibilità.
formato da quattro medici e da un direttore
medico. Secondo la Favre, oltre alla valutazione medica di un caso, uno degli aspetti
più importanti del suo lavoro è lo scambio
con i pazienti. «Sebbene il mio contatto con
le persone sia per lo più solo telefonico, riesco ad assisterle in modo molto più intenso
rispetto a quanto mi sarebbe possibile farlo
in un ospedale in Svizzera per motivi di tempo.»
Tuttavia, questa assistenza intensiva in termini di tempo è spesso anche necessaria per
tranquillizzare gli interessati, o per spiegare
loro una particolare malattia. «Ad esempio,
abbiamo di frequente pazienti con febbre
Dengue, perché è molto diffusa nelle regioni
di viaggio preferite dell’Asia o anche
dell’America Latina», afferma Favre. «Ma
dal momento che questa malattia da noi non
esiste, la maggior parte dei nostri connazionali non è sensibilizzata a riguardo.» La dottoressa descrive innanzitutto il decorso della
malattia e le possibilità di cure, e spiega che
è necessario osservare bene i pazienti, poiché
questa febbre può peggiorare molto rapidamente e un rimpatrio potrebbe essere problematico a seconda del caso. «Talvolta, per il
paziente, può essere addirittura meglio restare sul posto, poiché di solito i medici locali
conoscono molto meglio le malattie di
routine della loro regione, rispetto ai medici
in Svizzera.»
 Leggete sul tema anche l’articolo a pagina
16: «Prima di mettersi in viaggio, informarsi
e farsi vaccinare». •
Trovare soluzioni alternative
«Negli ultimi decenni, la ‹democratizzazione
del viaggio› ha fatto sì che oggi molte persone – a prescindere dall’età – partano per una
destinazione senza prepararsi a sufficienza e
si affatichino troppo, a livello fisico o mentale, a causa di viaggi troppo lontani o impegnativi», afferma Félix Labonne. Molti non
considerano nemmeno più il tempo necessario per acclimatarsi alle condizioni climatiche del Paese, il che è problematico proprio
nei viaggi ad alta quota. Bisogna, però, imparare a relazionarsi anche con le condizioni
di vita della popolazione locale, forse molto
povera. «Chi non lo fa, rischia uno shock
culturale, che non dovrebbe essere sottovalutato.»
Tuttavia, sebbene la prima reazione di
molte persone che chiamano la centrale è
quella di voler ritornare immediatamente a
casa, questa non sempre è la soluzione migliore, afferma Valérie Favre. La dottoressa
fa parte del Servizio medico del TCS che è
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Senza casco né tuta protettiva… (Foto: ChameleonsEye/Shutterstock.com)
Attualità
127a Assemblea dei Delegati (AD) della FSS
Atmosfera serena sulle rive del Lemano
Le quote dei membri attivi sono state definitivamente accettate, due nuovi volti figurano da ­
ora in Comitato centrale e uno nella Commissione della gestione, mentre la FSS ha pure
un nuovo socio onorario. Queste sono alcune delle decisioni prese dai Delegati riuniti in assemblea nazionale a Ginevra il 20 giugno scorso.
Una sorpresa ha atteso i numerosi Delegati che si sono recati all’assemblea a Ginevra, svoltasi nel Bâtiment des forces motrices (BFM),
un’azienda elettrica convertita a nuovo uso: il noto Ponte del
Monte Bianco ha infatti «indossato» in loro onore i colori
samaritani. ­Jean-Marc Guinchard, presidente cantonale ginevrino,
ha spiegato poi che in occasione del bicentenario dell’entrata del
Canton Ginevra nella Confederazione – anniversario che ricorre
proprio quest’anno – le autorità della Città hanno voluto testimoniare la gratitudine dei ginevrini verso i Confederati che avevano loro
accordato protezione contro il Duca di Savoia e le sue mire
espansionistiche. Contemporaneamente, l’occasione è propizia per
festeggiare l’anniversario dell’Associazione ginevrina delle Sezioni
Samaritane (AGSS).
Tendere la mano a chi ha bisogno
Saper tendere la mano a chi si trova nel bisogno: con queste parole
Mauro Poggia, Consigliere di Stato capo del Dipartimento dell’impiego, della socialità e della salute, ha definito lo spirito samaritano
e ha incoraggiato i Delegati a continuare su questa strada.
Anne-Marie Huber-Hotz, presidente della Croce Rossa svizzera
(CRS) ha dal canto suo evocato l’importanza che la CRS accorda
alla cooperazione e al sostegno reciproco tra organizzazioni membri
del movimento umanitario; mentre Anita Tenhagen, vice-presidente
della FSS, ha sottolineato il ruolo della collaborazione tra le diverse
entità del movimento presentando il programma di attività per
l’anno 2016.
Nuovi volti in Comitato centrale
Incontro dei Delegati e scambio di opinioni nell’ampia e caratteristica
saladelle ex forze motrici di Ginevra.
Il Comitato centrale con i nuovi membri Dagmar Baettig e Ursula Forrer
L’introduzione definitiva delle quote per i membri attivi era uno dei
piatti forti all’ordine del giorno. In effetti, queste tasse erano già
state votate, ma a titolo provvisorio, nel 2012 per una durata di quattro anni. Con un anno di anticipo, dunque, l’Assemblea dei
Delegati ha deciso di mantenerle in modo definitivo, comunque però
con una «forchetta» ridotta da 3 a 5 centesimi per abitante. Queste
quote (tasse) sono uno dei nuovi sistemi di finanziamento che la
FSS sta mettendo progressivamente in vigore per compensare il calo
delle entrate date dalle tasse dei corsi.
Lo scorso anno, Ursula Forrer ha accolto in qualità di presidente
delle Sezioni sangallesi e del Principato del Liechtenstein i Delegati
riunitisi a Uzwil; quest’anno a Ginevra è stata eletta per
acclamazione in seno al Comitato centrale, assieme a Dagmar
Baettig, istruttrice dell’Associazione cantonale del Giura. Inoltre,
Paul Häring è stato a sua volta eletto quale nuovo membro della
Commissione della gestione, subentrando a Werner Bolliger il cui
mandato era giunto a termine. A seguito delle dimissioni di Thomas
Brocker, Stefan Guggisberg e Stéphane Birrer, rimane sempre
vacante un posto romando in seno al Comitato centrale. L’assemblea
ha anche approvato per acclamazione la nomina di Thomas Brocker
a socio onorario della FSS.
Al termine dei lavori assembleari, ogni Delegato ha ricevuto una
raccolta di fumetti edita dall’AGSS per il suo Cinquantesimo
anniversario. Sfogliandone le pagine, si scoprirà lo sguardo pieno di
freschezza e a volte sorprendente che alcuni studenti di una Scuola
d’arte vallesana hanno a riguardo dei Samaritani.
(a destra della presidente) e i due dimissionari Stefan Guggisberg e
Werner Bolliger (colle rose).
Chantal Lienert
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oggi samaritani 06-07/2015
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Causare un incidente compromette
anche la fiducia in se stessi
Oggigiorno serve a volte qualcosa in più di una copertura assicurativa standard tanto il traffico stradale è diventato scattante e impegnativo.
Pietro B. è un automobilista prudente ed esperto. Secondo lui un
buon automobilista deve avere una vista radar a 360 gradi. Come nel
suo caso: quel giorno, nonostante il traffico serale e la pioggia, svoltando a destra vede arrivare con la coda dell’occhio un ciclista. Giusto in tempo per frenare, e poi guardarsi indietro perplesso. «Come
ho fatto a non vedere la pista ciclabile?» Nulla di sorprendente, perché di pista ciclabile non c’è neanche l’ombra: il ciclista viaggiava
sul marciapiede. Capendo, con sollievo, di non avere fatto nulla di
sbagliato, Pietro B. si riavvia e in quel momento succede l’incidente.
Le persone commettono
errori. Nonostante la massima
attenzione e prudenza.
Secondo l’automobilista con cui è entrato in collisione, Pietro B.
sarebbe passato col rosso, direttamente davanti al suo paraurti. Confuso, in quel momento Pietro B. non può né confermare né contestare
quest’accusa. «Un ciclista? Sì, come no. Se fossi passato col rosso,
anch’io mi sarei cercato una scusa del genere!», reagisce l’altro automobilista. Pietro B. è costernato. E il ciclista sul marciapiede sparito.
Come fare per affrontare di nuovo il traffico?
Da quando ha fatto l’incidente Pietro B. si sente insicuro e impaurito quando è al volante. «Ho i nervi a fior di pelle», spiega alla
consulente della Basilese, che può consigliarlo e tranquillizzarlo:
il modulo di sicurezza «pacchetto di sicurezza» compreso nell’assicurazione veicoli a motore di Pietro B. prevede in questi casi un
sostegno psicologico e un corso di guida sicura. Un’ottima notizia
per Pietro B., perché sa che questo lo aiuterà a riguadagnare fiducia
nel traffico stradale e nelle proprie capacità.
I moduli di sicurezza della Basilese
La Basilese Assicurazioni va oltre alla semplice copertura dei danni finanziari, per
es. con i moduli di sicurezza. Gli innovativi moduli di sicurezza della Basilese sono
presenti nell’assicurazione veicoli a motore
e mobilia domestica, ma anche in molte altre assicurazioni. Il Mondo della sicurezza
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TEXAID con crescita sostenibile nonostante le crisi mondiali:
6,5 milioni di franchi per
gli istituti assistenziali
TEXAID ha chiuso nel migliore dei modi l’esercizio commerciale 2014 nonostante le crisi in
atto in importanti mercati e sbocchi commerciali dell’Europa orientale, del Vicino Oriente e
dell’Africa, affermando di nuovo la sua posizione di leader del mercato.
Il 2014 è stato un anno così così. Sebbene la difficile situazione del mercato abbia inibito la crescita degli utili, TEXAID ha potuto registrare importanti successi. Insieme alla sua affiliata CONTEX, TEXAID ha raccolto in Svizzera complessivamente 35 194 tonnellate di
indumenti usati, di calzature e di tessili per uso domestico, accrescendo la quantità raccolta di 190 tonnellate rispetto al 2013. Dalla raccolta,
smistamento e riciclaggio professionale e sostenibile, TEXAID ha realizzato circa 6,5 milioni di franchi per istituti assistenziali e le loro
organizzazioni di base. Gli istituti assistenziali con partecipazione a TEXAID hanno ricevuto oltre 2,2 milioni di franchi e alle numerose
famiglie Kolping, alle sezioni samaritane e ad altre istituzioni di pubblica utilità locali sono stati versati oltre 4,3 milioni di franchi.
La sostenibilità è un’ambizione centrale
Dalla sua fondazione avvenuta 36 anni fa, TEXAID assegna particolare importanza alle questioni sociali ed ecologiche. Il continuo miglioramento della tutela del clima e dell’ambiente è pertanto parte integrante della strategia imprenditoriale. A tal fine TEXAID ottimizza già da
anni i suoi processi di lavoro e gli standard di qualità e offre soluzioni sostenibili per i tessili usati. I tessili sono materie prime da mantenere il
più a lungo possibile nei circuiti di riciclaggio al fine di tutelare le risorse naturali e ridurre l’impatto ambientale. Con una quota di riutilizzo
o di riciclaggio fino al 95 percento, TEXAID contribuisce in modo considerevole a tutelare l’ambiente e a salvaguardare le risorse. Grazie a
una modernissima tecnologia di smistamento, l’azienda riesce a mantenere la quota di indumenti second-hand sul valore del 65 percento e
quindi nettamente al di sopra della media del settore. Per gestire i contenitori di raccolta dei tessili con il minor impatto ambientale possibile,
TEXAID ha sviluppato un proprio sistema logistico. La pianificazione dei percorsi degli 80 autisti che ogni giorno sono in giro con 60 veicoli
a basse emissioni si basa su valori empirici e sugli algoritmi di un’applicazione software che calcola la data migliore per lo svuotamento di
ogni contenitore in funzione delle informazioni memorizzate nell’arco di molti anni. Ogni contenitore viene raggiunto per GPS ottimizzando
le distanze percorse. Laddove possibile, per l’ulteriore trasporto della merce TEXAID poi la ferrovia.
www.texaid.ch
Statistiche della FSS per l’anno 2014
Forte aumento dei servizi d’assistenza e dei corsi specialistici
I Rapporti annuali delle Sezioni Samaritane sono stati letti e analizzati. Nel 2014 si è registrato
un calo del numero dei soci attivi come pure del numero delle Sezioni. Tuttavia, a livello svizzero sono aumentati i partecipanti ai vari corsi proposti.
I giovani Help sono aumentati nel 2014.
Dapprima la buona notizia: la diminuzione
del numero di soci delle Sezioni Samaritane è
stata inferiore rispetto al 2013: nel 2014 i
soci attivi complessivi (Sezioni Samaritane e
Gruppi Help) erano 27 663, ossia il 2,9 % in
meno rispetto al 2013. Una percentuale inferiore rispetto a quella registrata negli anni
prima, quando il calo era stato di: –3,5 % nel
2012 e –3,3 % nel 2013.
Nei Gruppi Help, dei giovani Samaritani,
si registra però una tendenza inversa: il numero dei soci è addirittura aumentato del
2,1 %, per un totale di 2711 giovani Help, e
Soci, Sezioni, Gruppi giovanili
Sezioni
Samaritane
Regione
2013
Soci
attivi
questo nonostante il numero stabile dei
Gruppi giovanili, ossia 123. Questo aumento di 55 bambini e giovani non può compensare la tendenza al calo dei soci attivi, ma
rappresenta tuttavia un segnale positivo e
rallegrante, tenuto conto che il lavoro con i
giovani è uno degli elementi più importanti
della Strategia 2020.
Malgrado il fatto che, nel 2014, le Sezioni
Samaritane hanno perso complessivamente
896 membri attivi, esse hanno fatto registrare un calo delle ore di servizio nei Posti
sanitari di sole 143 ore. La cifra delle ore
Lavoro delle Sezioni
Gruppi
Help
2014
2013
2014
2013
Partecipanti
agli esercizi
Ore impiego
Posti sanitari
2014
Regione
2013
2014
2013
2014
Argovia
92
92
2307
2209
5
5
Argovia
12 423
12 904
20 691
20 877
Appenzello
22
22
375
367
3
4
Appenzello
2544
2493
3408
3801
Basilea
32
32
593
575
2
2
Basilea
2667
2814
6211
8875
Berna
Berna
170
165
3681
3444
10
11
18 466
17 425
61 134
40 589
Grigioni
71
69
1307
1289
6
6
Grigioni
6706
6607
13 892
12 499
Friborgo
46
46
1087
1058
6
4
Friborgo
5354
5358
9064
11 541
Ginevra
12
11
424
457
1
1
Ginevra
1527
1790
8703
19 211
Glarona
16
16
394
382
6
6
Glarona
1911
1891
1910
1568
Giura
15
15
256
233
0
0
Giura
1274
1220
5011
5529
Lucerna
63
62
2045
1963
7
7
Lucerna
9154
8407
16 815
15 743
Neuchâtel
12
12
223
175
2
2
Neuchâtel
1046
1168
3561
3832
Alto Vallese
42
42
1057
1018
3
3
Alto Vallese
5023
5078
3958
5875
S. Gallo/FL
71
70
1741
1625
21
19
S. Gallo/FL
9251
9544
16 957
17 409
Sciaffusa
12
12
228
222
2
2
Sciaffusa
1457
1303
3246
4186
Soletta
49
49
1069
1019
4
4
Soletta
4949
4398
7816
6623
Svitto
28
27
925
889
5
6
Svitto
4686
4729
7751
7571
Turgovia
38
38
1036
1021
13
12
Turgovia
6432
6486
10 434
10 855
Ticino
59
59
996
1031
4
5
Ticino
3050
3110
6705
5263
Untervaldo
17
17
823
805
5
5
Untervaldo
2972
2803
3689
4748
Uri
19
19
610
578
1
1
Uri
2507
2396
2077
1506
Basso Vallese
24
24
642
653
6
5
Basso Vallese
2343
2258
11 363
10 351
Vaud
38
38
833
814
1
2
Vaud
3838
4010
16 670
16 433
Zugo
10
10
279
276
4
4
Zugo
1512
1488
3320
5185
113
112
2917
2849
6
7
Zurigo
16 115
15 577
40 866
45 039
1071
1059
25 848
24 952
123
123
Zurigo
FSS
10
oggi samaritani 06-07/2015
FSS
127 207 125 257
285 252 285 109
Attualità
Lavoro di volontariato
prestate, ossia 285 109 in totale, rimane
quindi pressoché invariata e costante. Nei
servizi di assistenza si è addirittura registrato un forte aumento di oltre il 12 %. Mentre
nel 2013 le ore prestate in questo specifico
settore erano 70 932, lo scorso anno esse
sono salite a 79 766.
Anche le cifre riguardanti i partecipanti ai
corsi registrano uno sviluppo positivo: rispetto al 2013, lo scorso anno sono state
ben 1111 le persone in più che hanno seguito un corso. Si tratta di un forte aumento,
pari al 9,6 %, che si è manifestato maggiormente nel corso Urgenze con i bambini.
Delle 1059 Sezioni Samaritane, 1041 hanno completato e ritornato alla FSS il Rapporto annuale. Mancano quindi nell’analisi
di queste statistiche i numeri dell’attività di
18 Sezioni.
Testo: Sonja Wenger
Foto: Chantal Studer
Impiego in ore
Posti sanitari*
Interventi reali
Servizi di assistenza
Azioni donazione di sangue
2013
427 878
4711
70 932
17 253
2014
427 664
3658
79 161
17 766
Insegnamento in ore
Insegnamento alla popolazione
Formazione e aggiornamento Totale ore
115 395
117 580
71 407
69 952
707 576715 781
* calcolato con il fattore 1.5. Questo fattore considera anche le riunioni che
servono alla preparazione dei Posti sanitari e delle Azioni di donazione.
•
Numero dei partecipanti ai corsi
Corso
soccorritore
Corso
samaritano
Rianimazione
(BLS-AED)
Urgenze con i
bambini
Corsi senza
certificato
Regione
2013
2014
2013
2014
2013
2014
2013
2014
2013
2014
Argovia
3534
3328
234
138
540
892
464
652
2495
4616
Appenzello
580
585
28
36
52
136
120
32
652
604
Basilea
932
576
176
168
284
384
208
256
1002
873
Berna
4708
4444
328
278
1096
1225
940
814
4401
4314
Grigioni
1664
1608
144
116
480
444
152
316
1372
1433
Friborgo
2396
2232
96
136
544
428
312
228
870
832
Ginevra
872
1548
132
248
798
1020
96
172
1202
1631
Glarona
244
304
16
12
76
36
40
28
310
175
Giura
Lucerna
Neuchâtel
888
956
52
24
92
140
72
68
255
305
2348
1940
188
152
404
340
532
724
2729
3678
724
508
46
24
52
40
26
116
465
585
Alto Vallese
1192
944
160
236
248
280
114
108
725
269
S. Gallo/FL
4144
3804
92
64
768
544
452
424
2132
2314
236
280
12
16
164
56
32
44
466
293
1272
880
120
76
224
164
148
236
1083
809
Sciaffusa
Soletta
Svitto
1420
1108
52
36
228
192
132
168
869
994
Turgovia
1200
1188
76
40
348
200
236
220
1016
1466
Ticino
1944
2320
96
124
412
548
216
52
906
750
Untervaldo
788
804
28
20
100
112
76
40
1115
1225
Uri
444
640
12
0
12
4
0
20
96
54
Basso Vallese
2180
1496
172
56
160
212
208
128
914
1322
Vaud
1180
1896
124
156
736
588
218
172
2974
739
Zugo
Zurigo
FSS
628
684
24
36
160
144
96
160
365
561
4020
3811
560
540
1296
1469
1680
2028
6169
6782
39 538
37 884
2968
2732
9274
9598
6570
7206
34 583
36 624
oggi samaritani 06-07/2015
11
Attualità
Trasfusione CRS Svizzera
Applicazione completamente rielaborata per Smartphone
Già da tempo i donatori di sangue e coloro che desiderano diventare donatori possono disporre di un’apposita applicazione per iOS e Android. Ora questa applicazione è stata completamente rielaborata. Se finora la ricerca di date per la donazione di sangue costituiva la funzione
principale, l’applicazione contiene adesso nuove funzioni importanti quali la memorizzazione
dei dati personali e dei valori del sangue nonché informazioni approfondite ancora poco conosciute in tutto il Paese.
Trasfusione CRS Svizzera prevedeva già da tempo di rielaborare l’applicazione per la donazione di sangue. Difatti, anche se la funzione di
base dell’applicazione, ossia la ricerca di una data per donare il sangue, apportava un netto plusvalore, molti utenti chiedevano di aggiungere funzioni quali la memorizzazione dei dati personali, dell’ultima donazione o dei valori del sangue. Ora l’applicazione permette
questo e molto altro. Mostra ad esempio quanto tempo è passato
dall’ultima donazione e quando si può donare di nuovo il sangue.
Inoltre, con un semplice clic si possono invitare gli amici a una donazione. Secondo le esperienze fatte, le persone che donano il sangue
soprattutto per la prima volta trovano più facile farlo se sono accompagnate.
Continua a essere offerto l’invio di un promemoria per e-mail o
SMS fino a due giorni prima della donazione di sangue. Grazie alle
notifiche push, se attive, gli utenti vengono all’occorrenza informati
sulla scarsità delle riserve di sangue e vengono chiamati a donare.
Possono anche ricevere novità tramite gli stessi canali.
12
oggi samaritani 06-07/2015
Anche il settore donazione di cellule staminali del sangue è stato
fortemente ampliato. Una donazione di cellule staminali del sangue
può salvare la vita delle persone affette da malattie ematiche letali
come la leucemia. Oltre a informazioni fondamentali e articoli, sono
disponibili link diretti alla registrazione online e alla donazione in
denaro.
Per motivi legati alla salute o di altro tipo, alcune persone non
possono donare il sangue o registrarsi come donatori di cellule staminali del sangue. L’applicazione mostra loro e a tutti gli interessati le
altre possibilità di impegno esistenti. Che sia sensibilizzare il proprio
entourage, prestare volontariato od organizzare un evento, le possibilità di impegnarsi sono numerose – e tutto aiuta. Anche un piccolo
gesto può avere un grande effetto.
Per scaricare l’applicazione e provare le nuove funzioni: www.
trasfusione.ch/app
Fonte: Trasfusione CRS Svizzera
•
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Les nouvelles cartes d’excursions imperméables dans un format pratique
Le nuove carte escursionistiche impermeabili e maneggevoli
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Schweizerische Eidgenossenschaft
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Confederazione Svizzera
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Bundesamt für Landestopografie swisstopo
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Ufficio federale di topografia swisstopo
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La vostra ultima volontà ci permette
di andare avanti.
Legato a favore dell’utilità pubblica.
Fare del bene alle generazioni future e alla
Svizzera! Dipende solo da voi fare qualcosa
di concreto affinché la vostra eredità sia
divisa secondo la vostra volontà lasciando
così qualcosa di voi alle prossime generazioni.
Ancora dubbiosi?
Lasciatevi consigliare da un avvocato, un notaio o un amministratore
fiduciario specializzato. La Federazione svizzera dei samaritani sarà
lieta di fornirvi un elenco di specialisti nel settore «eredità e legati».
Inoltre sarà nostra cura tenervi al corrente di progetti concreti della
FSS ai quali fornire il vostro sostegno. Fatevi un’idea del lavoro della
FSS – saremo al vostro fi anco con le parole e con i fatti.
Abbiamo bisogno di voi
Il nostro lavoro non sarebbe possibile senza l’impegno e gli sforzi
quotidiani di volontari straordinariamente motivati o senza il supporto
finanziario dei nostri numerosi sostenitori. Con un legato a favore della Federazione svizzera dei samaritani contribuirete a fare sì che le
sezioni samaritane possano continuare anche in futuro a svolgere la
loro attività sociale!
Federazione svizzera dei samaritani
Martin-Disteli-Strasse 27 – 4601 Olten
[email protected] www.samaritani.ch
Grazie di cuore
per qualsiasi donazione, lascito o legato.
CP 45-125111-0
La vostra donazione è detraibile fiscalmente perché sostenete
un’organizzazione certifi cata ZEWO. Le possibilità di detrazione
variano da Cantone a Cantone.
Attualità
Segretaria centrale
Far fronte con meno
a maggiori sfide
Le cifre delle statistiche 2014 della
FSS parlano chiaro (vedi p. 10):
malgrado il minor numero di soci
attivi nelle Sezioni Samaritane, lo
scorso anno siamo riusciti assieme a
mantenere una buona offerta di
prestazioni a livello svizzero, anzi!
I nostri servizi di assistenza hanno
addirittura registrato un aumento di
oltre il 12 % del numero di ore
prestate.
Queste cifre, tuttavia, lasciano poco
trasparire il grosso lavoro prodotto
dal singolo Samaritano nella propria
Sezione. Ciò significa che sempre più
lavoro viene diviso tra sempre meno
persone. Guardando al futuro,
questo vuol anche dire che verranno
a mancare sempre più risorse umane
che possano occuparsi, con entusiasmo e creatività, dei nuovi soci e del
loro reclutamento, oppure ancora di
proporre corsi concorrenziali o
ancora di essere semplicemente
disponibili per il piacere di stare e di
lavorare in una Sezione.
Per queste ragioni, è molto importante implementare le misure di sgravio
del sistema di milizia attuale, proprio
come prevede la Strategia 2020.
Grazie a queste misure, devono poter
essere create nuove possibilità di
impiego in Sezione, ma soprattutto le
Sezioni e i loro membri devono poter
essere sgravati da impegni amministrativi e organizzativi.
La realizzazione di queste necessarie
misure è in pieno svolgimento;
tuttavia essa necessita della partecipazione attiva e determinante delle
Associazioni cantonali e delle
Sezioni. E questo perché solo tutti
assieme possiamo condurre il movimento samaritano verso un futuro
che ci veda
ancora attivi
quale maggior
offerente di corsi
di Primi soccorsi
e dove i Samaritani si sentano a
loro agio.
Regina Gorza
14
oggi samaritani 06-07/2015
Contributo di Patrick Bindschedler sulla cura delle ferite
Scontro tra titani
La trama di questi due famosi film utilizza vari soggetti della mitologia greca. Potenti Dei
con le loro armate combattono l’uno contro l’altro, per ottenere la vittoria.
Anche nel trattamento di una ferita acuta avviene una simile lotta. Partecipano a questa
lotta i germi invasori provenienti dalle immediate vicinanze della ferita e quelli che vi si
aggiungono in seguito alla manipolazione. Essi combattono contro le cellule del sistema
immunitario dell’organismo. Queste vengono allarmate da sostanze messaggere provenienti dalla zona della ferita. Ma niente paura, ciò fa parte del normale processo di guarigione delle ferite e ha quasi sempre un lieto fine: il sistema immunitario vince la battaglia
contro gli invasori.
La reazione appena descritta viene denominata «fase infiammatoria», inizia circa
3 giorni dopo la ferita e termina al più tardi il quinto giorno. I segni visibili esternamente
sono quelli classici dell’infiammazione: arrossamento, gonfiore, dolore, calore e funzione
lesa.
In pratica, ciò significa che una ferita che presenta segni di infiammazione nel periodo
descritto non è da confondere con un’infezione della ferita. Con una buona disinfezione
nel corso del trattamento iniziale e un’adeguata medicazione, che rimane sulla ferita
per diversi giorni, tutto rientra nella norma e lo scontro tra titani è presto finito. Naturalmente, vincono i buoni!
Nel webshop FSS troverete i prodotti ideali per combattere i germi invasori: prima
del trattamento iniziale della ferita, utilizzare il gel disinfettante per le mani 3M™
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al 31 luglio 2015 o fino ad
esaurimento delle scorte.
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di controllo dell’udito.
L’85
%
dei nostri clienti
è ancora in grado
di sentirci bene,
ma non di capire tutto. Forse anche per voi
è così. Venite a scoprirlo. Cogliete questa
occasione e sottoponetevi al grande test svizzero dell’udito.
«Perdita di comprensione» anziché perdita dell’udito?
Una parte delle persone con problemi di udito
percepisce normalmente suoni e voci, ma non
è più in grado di distinguerli in modo chiaro
e distinto. Ciò accade in particolare in situazioni acusticamente disagevoli e in ambienti
rumorosi, come ad esempio in un ristorante. Questa condizione viene definita «perdita di comprensione» e si riscontra nell’85%
dei casi di indebolimento dell’udito. Amplifon
si è prefissa l’obiettivo di ridurre significativamente l’incidenza di questo problema in
Svizzera, perché i moderni apparecchi acustici
permettono di compensare effi cacemente
questo tipo di perdita uditiva. In tal modo
potrete tornare a gioire degli aspetti più belli della vita anziché innervosirvi per ciò che
non avete capito bene. Per questo Amplifon
lancia il grande test svizzero dell’udito. Tutti gli svizzeri che di tanto in tanto hanno difficoltà a distinguere bene il parlato possono così
sottoporsi a un test gratuito dell’udito. Qualora il test dovesse evidenziare un’effettiva
perdita di udito, potrete provare gratuitamente e senza impegno i più moderni apparecchi acustici per 4 settimane. E se in seguito
ci illustrerete la vostra esperienza compilando
un questionario, riceverete un premio di
CHF 50.–* come ringraziamento per la vostra
partecipazione al test svizzero dell’udito.
Capire meglio migliora la qualità
della vita.
Anche il nostro secondo studio nazionale
sull’udito ha confermato quanto sia importante sentirci bene per la qualità della vita.
Per 4 settimane, circa 700 persone dell’intera
Svizzera hanno provato i più moderni apparecchi acustici raccontandoci poi la loro
esperienza. Oltre l’80% di loro è riuscito a
seguire con più facilità le normali conversazioni di ogni giorno. E i benefici di una migliore
capacità uditiva sono emersi anche nella vita
professionale, dato che oltre
due terzi degli intervistati
hanno dichiarato di partecipare più attivamente alle discussioni durante le riunioni.
Oltre la metà dei soggetti ha
inoltre confermato che con
la nuova soluzione uditiva
riesce a godersi di più le
occasioni di socializzazione.
E questo sebbene prima del
test oltre il 50% di loro rite* Solo per i primi 500 partecipanti che saranno ammessi alla prova degli
nesse di non avere bisogno
apparecchi acustici e compileranno in seguito un breve questionario.
di apparecchi acustici.
Le iscrizioni sono aperte fino al 17 luglio 2015.
Iscrivetevi oggi stesso al test svizzero dell’udito.
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Le iscrizioni sono aperte fino al 17 luglio 2015.
Nome
Cognome
Via
NPA/località
Data di nascita
Telefono (obbligatorio)
Prevenzione prima di chiudere le valigie e partire
Prima di mettersi in
viaggio, informarsi e
farsi vaccinare
Estate, è tempo di viaggiare. Molti svizzeri sono attratti dai Paesi lontani, ma proprio nelle località esotiche sono spesso in agguato pericoli sconosciuti per la
salute. Informazioni corrette al riguardo sono la migliore prevenzione.
Buono a sapersi
Testo: Annegret Czernotta
Sole, spiaggia e mare o spazi infiniti in Paesi
lontani. Ogni anno 300 000 Svizzeri sono attratti dall’America latina, 600 000 si recano
in Asia e Oceania e più di 400 000 preferiscono l’Africa. Viaggiare serve a rilassarsi,
istruirsi ed evadere dalla vita quotidiana. Oltre a ciò, molte persone devono spostarsi in
diverse regioni del globo terrestre per motivi
di lavoro.
Tuttavia, non va sempre tutto per il verso
giusto. «Ogni anno vengono trattate in
Svizzera da 200 a 300 persone a causa della
malaria», afferma lo specialista in medicina
tropicale Johannes Blum, dell’Istituto tropicale svizzero di Basilea. È in avanzata anche
la febbre dengue, che viene trasmessa da zanzare del genere Aedes e può essere associata
a febbre ed emorragie interne. Se nel 2010
hanno contratto questa infezione virale ancora solo 73 persone, nel 2014 sono stati già
registrati 128 casi.
Regole di viaggio e consigli di igiene
Conoscenze adeguate possono proteggere da
queste affezioni gravi. «Sei settimane prima
di intraprendere il viaggio ci si dovrebbe informare sulle vaccinazioni necessarie», raccomanda il dr. Johannes Blum. Tuttavia, anche i viaggiatori last-minute hanno ancora la
possibilità di sottoporsi a vaccinazioni di richiamo, soprattutto applicando i nuovi schemi vaccinali, che consentono diverse vaccinazioni contemporaneamente, o anche a
vaccinazioni che devono per prima cosa
indurre una protezione di base, quale per
esempio quella contro l’epatite A. Secondo le
raccomandazioni degli specialisti in medicina di viaggio, è sempre meglio farsi vaccinare
all’ultimo momento, piuttosto che rinunciare
completamente all’azione protettiva. Oltre a
ciò, è sempre possibile ridurre il rischio di
contagio, seguendo l’arcinota regola di
viaggio «cook it, peel it, boil it or forget it»
(cuocilo, bollilo, sbuccialo o dimenticatelo;
cfr. riquadro «Consigli di igiene per i viaggiatori»).
Oggigiorno sono ormai molte le pagine
Internet che elencano questi consigli di igiene. Per informazioni fondate e specifiche per
ciascun Paese è possibile consultare il sito
Internet www.safetravel.ch oppure quello
dell’Ufficio federale della sanità pubblica.
«Ciò non sostituisce però la consulenza individuale sul viaggio da intraprendere», precisa il dr. Johannes Blum. «Infatti, su Internet
manca la valutazione del rischio specifica per
ciascuna situazione di viaggio.»
Prima di intraprendere un viaggio in Paesi
lontani, l’esperto raccomanda quindi di
avvalersi della consulenza di un istituto di
malattie tropicali o di uno studio medico
specializzato in medicina di viaggio. Questo
è particolarmente importante per le persone
anziane o i malati cronici che programmano
un viaggio, oppure qualora in generale si
preveda di incontrare condizioni igieniche
precarie.
Vaccinazioni di richiamo
Prima di iniziare il viaggio occorre accertare
la completezza delle vaccinazioni di base o
infantili raccomandate, fra le quali sono
comprese le vaccinazioni contro la difterite,
il tetano (per entrambe si raccomanda il richiamo nell’adulto ogni vent’anni), il morbillo, la parotite epidemica, la rosolia, la varicella e la poliomielite (per quest’ultima si
raccomanda il richiamo ogni dieci anni in
caso di rischio elevato e viaggi). Alla vaccinazione contro l’epatite A occorre pensare nel
caso ci si rechi in Paesi con condizioni igieniche sfavorevoli. Il virus viene trasmesso attraverso acqua potabile contaminata, succhi
di frutta o alimenti con cottura insufficiente
quali l’insalata e il gelato. La vaccinazione
contro l’epatite B è raccomandata per i gruppi a rischio (contatti sessuali nel Paese meta
del viaggio), per i viaggiatori esposti a un elevato rischio di infortuni dovuto alla pratica
di discipline sportive estreme (per es. arrampicata sportiva), nonché per le persone che
lavorano con i bambini nel Paese di destina-
Il medico specialista Johannes Blum.
zione, per esempio in caso di tirocini in orfanotrofi.
Oltre che presso il medico di famiglia, ci si
può far vaccinare anche in un istituto di malattie tropicali o in un centro vaccinazioni.
Unicamente la vaccinazione contro la febbre
gialla viene eseguita in centri vaccinazioni o
da medici specializzati. In caso di lunghi
viaggi e igiene degli alimenti non ottimale, lo
specialista in medicina tropicale Johannes
Blum raccomanda anche la vaccinazione
contro il tifo e, per la regione del Sahel, la
vaccinazione contro la meningite meningococcica, dal momento che il contagio avviene
per trasmissione aerogena (goccioline). Tuttavia, il tipo di vaccinazioni prescritte per
ciascun Paese di destinazione dipende in definitiva dalle sue prescrizioni d’entrata.
Profilassi e farmacia da viaggio
Eppure non sono importanti solo le vaccinazioni: «Nella consulenza si deve o si dovrebbe sottolineare il fatto che anche i medicamenti prescritti dal medico possono
scatenare effetti collaterali, se assunti in concomitanza con determinate malattie tropicali», mette in guardia il dr. Johannes Blum.
L’assunzione di aspirina in corso di febbre
dengue può, per esempio, indurre emorragie.
Foto a sinistra:
Il Dio greco Hermes è anche il protettore dei
viaggiatori. Sulla loro via, egli ha spostato le
grosse pietre; per questa ragione, a volte e
proprio in suo onore, si trovano colonne di
pietre ai margini di una strada.
Vendita di medicamenti al mercato di Burma: qui non si possono fare domande al farmacista,
(Foto: Shutterstock)
come siamo abituati a fare, con la dovuta assistenza, a casa nostra.
(Foto: Shutterstock)
oggi samaritani 06-07/2015
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Buono a sapersi
denza gli antibiotici,
per esempio se nel
Paese di destinazione
non c`è alcuna possibilità di procurarsene, «perché in caso
di assunzione scorretta, il pericolo di
insorgenza di una
resistenza è troppo
elevato», ammonisce
il dr. Blum.
Da non dimenticare, infine, l’imporMercati locali, come quello nella città indiana di Deogarh, offrono
tanza della proteziospesso una grossa varietà di verdure e frutti a noi sconosciuti. La
ne antimalarica. Se
prudenza è d’obbligo in caso di loro consumo.
(Foto: Shutterstock)
consideriamo i 200–
Questo rischio è spesso ignoto anche ai me- 300 casi all’anno nella sola Svizzera, risulta
dici di famiglia. Inoltre, come raccomanda il evidente quanto sia ancora grande il bisogno
dr. Blum, i medicamenti importanti devono di consulenza in materia. Di frequente, le
essere trasportati separatamente in duplice persone colpite non sono i «normali» viagquantità: una parte nel bagaglio a mano e giatori svizzeri, che secondo il dr. Blum «in
l’altra nel bagaglio da stiva, per proteggersi genere si informano e si proteggono adeguada sorprese spiacevoli, qualora le valigie do- tamente», bensì soprattutto il gruppo dei
«visiting friends and relatives». Si tratta
vessero andar perse durante il volo.
Oltre a ciò, la farmacia da viaggio deve quindi degli immigrati che vivono in Svizzera
contenere tutto l’occorrente per la medica- e che visitano amici e parenti nel loro Paese
zione di piccole ferite, per es. disinfettante, di origine, supponendo di godere di una procerotti e Steri-Strip, senza dimenticare ter- tezione congenita. «La consapevolezza del
mometro per la febbre, protezione solare, rischio in questi gruppi è spesso troppo esinonché medicamenti contro allergie e il mal gua, poiché ritengono che, in definitiva, non
di gola, contro la diarrea senza febbre (per fanno altro che tornare a casa propria.»
es. Imodium) e antidolorifici (per es. Dafalgan).
Attenzione alle altitudini elevate
Lo specialista in medicina di viaggio rac- Una menzione particolare va fatta anche
comanda e prescrive invece con molta pru- per i viaggi ad altitudini elevate (vedi “oggi
Samaritani” N. 2/15). Chi, per esempio,
vola direttamente alla volta di La Paz (a circa 4000 metri sopra il livello del mare) e,
quindi, non può acclimatarsi lentamente
all’altitudine, dovrebbe portare con sé le
compresse Diamox contro il mal di montagna. Questo medicamento influenza l’equilibrio acido-­base nell’organismo e riduce il rischio di tale affezione, che viene comunque
spesso sottovalutata o considerata con troppa superficialità. «Nella maggior parte dei
casi sono colpiti i turisti che affrontano il
trekking del Kilimangiaro», afferma il dr.
Blum. Da un lato gli organizzatori riservano
troppo poco tempo per l’ascensione e,
dall’altro lato, la pressione del gruppo può,
per esempio, portare a ignorare i sintomi del
mal di montagna quali il mal di testa, l’inappetenza o la sonnolenza.
Invece di conquistare la vetta, nel peggiore
dei casi si finisce in ospedale, che per molti
viaggiatori è una prospettiva associata a
grandi paure, visto che le condizioni igieniche e la qualità del trattamento nelle strutture sanitarie all’estero sono per lo più al
di sotto dello standard mitteleuropeo. Il
dr. Johannes Blum consiglia pertanto di
informarsi presso l’ambasciata o in hotel
su eventuali esperienze con gli ospedali del
Paese di destinazione. «In caso di malattie
gravi è peraltro possibile il rimpatrio anche
con la Rega», aggiunge il dr. Blum. Si raccomanda pertanto, anche a causa dei costi elevati di un simile intervento, di stipulare
un’apposita assicurazione di viaggio per
l’intera durata del soggiorno all’estero.
•
Nota bene
Consigli di igiene per i viaggiatori
Nei Paesi lontani continua a valere la ben nota regola di viaggio: cook it, boil it, peel it or forget it (cuocilo, bollilo, sbuccialo o dimenticatelo).
Cook it: consumare alimenti quali pesce, carne e verdura solo dopo averli completamente cotti o bolliti.
Boil it: usare l’acqua per bere e lavarsi i denti solo se proveniente da bottiglie sigillate o dopo averla bollita. Su percorsi
sperduti senza possibilità di fare acquisti, utilizzare compresse disinfettanti per potabilizzare l’acqua o filtri per acqua Katadyn in ceramica.
Peel it: sbucciare personalmente i frutti, evitando quelli precedentemente sbucciati e preconfezionati.
Forget it: evitare i pesci, se sconosciuti.
Altre raccomandazioni
Lavare le mani prima di mangiare, meglio se con sapone proprio, e non asciugarle con asciugamani usati. Le persone affette da diarrea devono utilizzare un asciugamano esclusivamente per sé.
Tè e caffè preparati al momento, così come la birra e il vino, sono in genere bevande prive di rischi. Vanno invece evitati i
prodotti soggetti a refrigerazione, nonché i cubetti di ghiaccio nelle bevande.
Cosa fare in caso di diarrea
Bere molto è la regola prioritaria! La cosa migliore è recuperare i liquidi persi assumendo una zuppa, tè zuccherato e una
banana. Da consigliare sono anche le zuppe a base di crema di riso. Oltre a ciò, in farmacia si possono acquistare soluzioni
pronte contenenti sale e glucosio. È però anche possibile preparare facilmente da sé soluzioni a base di zucchero e sale da
cucina.
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oggi samaritani 06-07/2015
Persone
Ilan Garcia, a soli 25 anni, è presidente dell’Associazione cantonale del Vallese romando
La fiducia è il suo metodo
Un viso che sembra ancora quello di un bambino, una voce dolce e calma e
una serenità quasi insolita per un uomo ancora così giovane: ecco quello che
sorprende al primo incontro con Ilan Garcia. Tuttavia, anche a lui capita di
arrabbiarsi, e anche molto – ci assicura – ad esempio quando si accorge di essere stato ingannato. Per questo, non possiamo far altro che dargli fiducia.
Testo: Chantal Lienert
Era un venerdì, il 28 marzo 2014 per la precisione, quando è stato eletto alla presidenza
dell’Associazione delle Sezioni Samaritane del
Vallese romando, l’ASSVR, succedendo alla
dimissionaria Aurélie Célaia. Ilan Garcia –
che a sua volta ha... eletto Nendaz a suo Comune d’adozione – si è presentato a questa
carica soprattutto perché non c’era nessun altro disponibile e lui trovava peccato lasciare il
posto vacante. Si è pentito di questa scelta?
All’inizio, è vero che non è stato facile e ancora oggi non ha bene in mano tutto il funzionamento dell’ASSVR. Ha poi anche scoperto
che tra le 24 Sezioni dell’Associazione, non
tutte sono così bene integrate nelle loro regioni come lo è quella di Nendaz che beneficia tra
l’altro del sostegno del Comune e intrattiene
ottime relazioni con i partners della sicurezza
civile. Tuttavia, dopo l’ultima assemblea generale egli è molto fiducioso: due nuove persone
si sono infatti candidate spontaneamente per
entrare in Comitato, mentre delle controversie
di lunga data sono state appianate e si è instaurata una nuova dinamica che è di buon
auspicio.
Ora la sua priorità è quella di completare e
rafforzare il Comitato e in questo senso sembra essere sulla buona strada. Un’altra priorità è quella di riproporre le giornate cantonali.
Allo scopo di non più far ricadere la responsabilità sulle spalle di una sola Sezione – cosa
che ha senza dubbio contribuito all’abban­
dono di questi grandi ritrovi – Garcia ha invitato tutte le Sezioni del Vallese romando a
delegare una persona nel Comitato d’organizzazione. I compiti varranno ripartiti in funzione delle attitudini particolari e dei desideri
di ciascuno; se tutto va bene, nel 2016 questo
appuntamento potrà quindi di nuovo avere
luogo. Anche se i giovani non figurano tra le
priorità nella sua agenda, Ilan Garcia vedrebbe di buon occhio la creazione di gruppi giovanili dal momento che un membro del Comitato cantonale è pronto ad assumersi questo
specifico dicastero. Un altro progetto che gli
sta a cuore è la creazione di un segretariato
professionale.
Dopo quindici mesi passati alla testa
dell’Associazione, questo giovane presidente
sprigiona sicurezza e padronanza di sé. A dispetto dei suoi soli 25 anni, egli vanta già una
lunga esperienza nel mondo delle associa­
Il 25enne Ilan Garcia, presidente dell’Associazione Samaritani del Vallese romando.
zioni. Oltre al suo impegno con i Samaritani,
che è iniziato frequentando con entusiamo il
Corso soccorritori a 15 anni, Ilan è membro
della società di tiro di Nendaz e svolge anche
le funzioni di cassiere e presidente della classe
1990; non da ultimo ha mosso i suoi primi
passi in politica all’età di 17 anni e ora figura
nella lista UDC dei candidati al Consiglio nazionale per le elezioni federali del prossimo
autunno. Dal 2008 al 2009, ha occupato la
carica di vicepresidente del parlamento dei
giovani del Vallese; dal 2012 è presidente dei
giovani UDC ed è riuscito a creare una se­
zione nel suo Comune di domicilio, un vero
successo, afferma. Malgrado sia arrivato in
Vallese quando aveva già 13 anni – dopo un
episodio doloroso nella storia familiare, avendo i suoi genitori deciso di lasciare Ginevra
per offrire al figlio un ambiente più propizio al
suo sviluppo – Ilan Garcia è molto attaccato a
Nendaz e non può immaginarsi di abbandonare il «suo» villaggio.
Ilan ama comunque viaggiare e recentemente è stato in Canada per tre mesi per studiare l’inglese. Dopo le elezioni intende partire per l’Ungheria e ha già inserito nella lista
dei suoi desideri anche dei viaggi in Brasile e
in Giappone. Ha la fortuna di abitare nella
casa dei genitori e, al momento, non ha altri
legami; svolge delle missioni per la Securitas,
e quando presta dei servizi di picchetto in
qualità di First responder nel suo Comune riceve delle indennità. Inoltre impartisce corsi
in qualità di monitore di corso e di Sezione.
All’occasione offre il suo servizio come conducente di mezzi pesanti avendo ottenuto la
relativa licenza nell’Esercito.
Oltre a quello di conducente di camion,
vanta altri permessi di guida per mezzi di trasporto... terrestri e in questo periodo sta facendo gli esami di pilota d’aliante. Di formazione, questo dinamico giovane è impiegato di
commercio; tuttavia non ha mai lavorato in
questo settore. In effetti, Ilan confessa che,
con i suoi numerosi impegni associativi e politici, faticherebbe assai ad avere un’occupazione con un orario regolare.
Anche se dice di non nutrire ambizioni
parti­colari, specialmente nella carriera, Ilan
Garcia sembra davvero essere l’uomo che riesce in tutto quello che fa, malgrado la sua apparenza da «bonaccione» e l’aria apparentemente tranquilla. Qual è il suo segreto? È la
sua dolcezza ad attribuirgli particolare carisma? Egli infatti non ama dirigere imponendo
le cose con la forza; arriva ai suoi fini ponendo
piuttosto l’accento sulla fiducia e sull’ascolto
delle opinioni altrui e individuando le migliori
che si possono concretizzare. «Non amo impormi», dichiara infine con un sorriso e con
disarmante semplicità.
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oggi samaritani 06-07/2015
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Attualità
L’intervistato: Christoph Meier, diplomato all’Alta scuola per le cure intense ed esperto della Formazione
e della Consulenza della FSS.
In caso di urgenza, il «dove» è decisivo per il «cosa»
In qualità di anello della catena di salvataggio, anche la Federazione svizzera dei Samaritani è
invitata regolarmente al Congresso sulla medicina d’urgenza che si è svolto a fine maggio a
Berna. Tema del congresso di quest’anno sono state le urgenze con i bambini.
1.
Christoph Meier, cosa bisogna intendere esattamente con il
termine «medicina d’urgenza»?
Paragonata con la medicina «normale», in quella d’urgenza si deve
differenziare in modo decisivo dove esattamente deve essere trattato
il paziente. C’è una grossa differenza se parliamo ad esempio della
medicina d’urgenza di un ospedale – il cui Pronto soccorso dispone
di tutte le forze specialistiche e le infrastrutture idonee – o se parliamo di un’urgenza a seguito di un incidente stradale. Poiché la Federazione svizzera dei Samaritani non è attiva nel settore clinico, a noi
interessa maggiormente vedere la situazione da fuori.
Nelle nostre situazioni, le condizioni sono spesso diverse. Non disponiamo di un posto coperto, nel senso comune del termine; nessun
tetto sopra la testa, e forse siamo nel mezzo del traffico alla presenza
di persone che ci guardano. Bisogna considerare che per i primi soccorritori si tratta sempre di situazioni di stress – indipendentemente
se si tratta di soccorritori non professionisti, oppure della Polizia o
ancora degli enti di soccorso professionali. Inoltre, quale primo soccorritore, si ha a disposizione poca o addirittura nessuna «medicina», spesso ci si trova a dover improvvisare con il materiale disponibile sul posto; a dover intuire il da farsi.
2. A dipendenza della posizione all’inter-
no della catena di salvataggio si deve agire
in modo diverso. Può farci un esempio?
Prendiamo il caso di una ragazza che presenta ustioni estese e gravi al busto, a seguito del
malaugurato rovesciamento di una pentola
con dell’acqua bollente. Sta molto male
e deve essere trasportata urgentemente
all’ospe­dale, anche perché questo tipo di ferita necessita spesso di interventi chirurgici.
Ora: la prima persona che trova la ragazza
ferita a casa deve prendere misure di pronto
intervento totalmente diverse da quelle che
si prenderebbero se la ragazza fosse già
all’ospedale.
Il primo soccorritore, in questo caso particolare, deve chiamare immediatamente il numero d’urgenza 144, affinché la persona ferita possa ricevere il più presto possibile le cure
professionali. In seguito sono molto importanti le misure di Primo soccorso, come il raffreddare e successivamente proteggere e coprire la parte ferita dall’ustione in modo
idoneo (pellicole di plastica). Ciò aiuta a
mantenere pulita la zona della ferita e protegge dalle infezioni. Le pellicole di plastica sono
ideali poiché non si attaccano alla ferita, ne
proteggono la superficie dal contatto con
l’aria, cosa che contribuisce a lenire il dolore.
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oggi samaritani 06-07/2015
I servizi di soccorso professionisti hanno delle altre possibilità di
cura, come la somministrazione di infusioni. Inoltre l’ospedale dispone di infrastrutture e personale specializzato; ha delle sale attrezzate dove la paziente può venir sedata al fine di curare le sue ferite ed
essere assistita in modo costante e professionale.
3.
A chi è indirizzato il Congresso sulla medicina d’urgenza al
quale ha partecipato?
Il Congresso è una piattaforma ideale per lo scambio di esperienze e
conoscenze tra esperti, e questo a livello nazionale. In un certo senso,
il Congresso mette in rete in modo collegiale di tutti gli esperti di
medicina d’urgenza. Per questa ragione, per la FSS è importante ottenere informazioni aggiornate sulle conoscenze più recenti nel campo della medicina d’urgenza. In questo modo possiamo costantemente adattare e aggiornare la nostra documentazione formativa.
4.
Il tema centrale del Congresso di quest’anno erano le
urgenze con i bambini. In questi casi, cosa c’è di diverso?
Innanzitutto, questi casi coinvolgono molto a livello emotivo tutte le
persone toccate. Ma anche limitandoci alla sola anatomia dei bambini, abbiamo già qui grosse differenze. Uno dei temi trattati nel
Congresso è stata la cura di traumi nei bambini, ossia ferite gravi. E qui le ferite si differenziano molto tra bambini e adulti. Ad
esempio, se un adulto viene investito da
un’automobile, riporterà spesso delle ferite
all’altezza delle gambe. Nel caso di un bimbo, le ferite sono invece molto frequentemente alla testa; quindi una situazione del
tutto diversa. Un altro esempio ancora nel
campo delle ustioni: poiché i bambini, per
rapporto al loro peso, hanno una superficie
del corpo più estesa rispetto agli adulti, la
situazione in caso di ustioni cambia di molto. Raffreddare le ferite da ustioni al busto
richiede in questi casi molta prudenza, dato
che i bambini possono raffreddarsi molto
più velocemente.
5. Cosa devono sapere i Samaritani a
Christoph Meier, esperto diplomato in cure
intense e specialista del Settore Formazione e
Consulenza della FSS, ha molta esperienza
nella medicina d’urgenza.
proposito della medicina d’urgenza?
Devono sapere che esercitare i casi di intervento non è importante solo per i professionisti. Chi, negli esercizi, viene già confrontato con situazioni di stress, sa poi adattare il
suo comportamento e agire meglio in caso di
intervento reale. Per i non professionisti è
fondamentale prendere coscienza della loro
importanza nella catena del salvataggio. A
volte basta saper allarmare correttamente.
Sezioni, Associazione
Rovio
Interessante visita alla TEXAID di Schattdorf
19 maggio: ore 8.15. Partenza da Rovio per la consueta gita annuale
organizzata dalle Samaritane. Meta: Schattdorf per la visita del
Centro TEXAID. Siamo in 22. Il tempo è uggioso, ma i cuori allegri.
Traffico scorrevole sull’asse del Gottardo, arriviamo quindi in perfetto
orario all’appuntamento. Ci aspetta il signor Renato Salvisberg responsabile della Texaid per il Ticino. Ci offre un piccolo caffè alla
mensa, poi via per l’enorme capannone suddiviso in diversi magazzini
ed un grandissimo locale di smistamento. Impressionanti sono le montagne di tessuti trattati, salvo errore cinque tonnellate all’anno. Il Centro di Schattdorf è l’unico a fare questo lavoro per tutta la Svizzera. La
prima fase del lavoro è manuale: apertura dei sacchi, divisione secondo
16 criteri di qualità, eliminazione dei «corpi estranei» (la gente purtroppo butta di tutto nei container per vestiti!). Questo lavoro è svolto
da sei donne che fanno turni di tre ore. Poi iniziano i diversi percorsi
sui nastri elettronici fino alla pressatura. I tessuti, secondo la loro qualità e destinazione, sono confezionati in balle di 350 kg e più. Belli da
vedere gli altissimi scaffali con immagazzinate queste balle di tessuti di
tutti i colori. Esiste un percorso speciale, manuale, per i vestiti in buono stato inviati poi ai mercatini dell’usato. Tutti gli altri tessuti hanno
diverse destinazioni ed usi: industria dell’automobile, ditte per materiale isolante, imbottitura, ecc. La visita è durata più di un’ora. Dopo
il… cibo per lo spirito, si parte per Attinghausen dove ci aspettano i
polli nel loro cestello! Sempre buoni. Alle 15.00 partenza per Altdorf.
I coraggiosi fanno il giro della cittadina sotto una pioggia battente.
Alle 18.30 «sbarco» in Piazza a Röv. Bellissima ed interessante gior­
nata. Grazie alle nostre Samaritane e… alla prossima.
Vestiti imballati e immagazzinati, pronti per nuove destinazioni.
I partecipanti alla visita ascoltano attentamente le spiegazioni.
A. Conza
•
Biasca
Nuovo veicolo per i 75 anni dei Samaritani di Biasca
Domenica 31 maggio scorso, organizzando il Convegno samaritano
delle Tre Valli alle Scuole medie, la Sezione Samaritani di Biasca ha
festeggiato ufficialmente i suoi 75 anni di vita. Otto le Sezioni che
hanno partecipato (Acquarossa, Ambrì, Biasca, Blenio, Bodio, Cresciano, Lodrino-Prosito e Osogna) completando in mattinata il percorso con sette postazioni di lavoro (casi simulati di puntura di api,
crisi cardiaca, bendaggi, ustioni e altro). Le comparse per le scene
simulate sono state interpretate da un volonteroso e simpatico gruppo di Scout di Biasca. Erano pure presenti 14 giovanissimi samaritani del Gruppo Help delle Sezioni di Bodio-Personico-Pollegio e di
Lodrino-Prosito che, pure loro, hanno svolto in modo molto sod­
disfacente il percorso con le postazioni di lavoro.
Per i suoi 75 anni, la Sezione ha ricevuto un nuovo veicolo per il
Servizio di trasporto delle persone bisognose, finanziato dalla ditta
Helsinn Advanced Synthesis SA di Biasca (nella foto, con il sindaco
di Biasca Jean François Dominé e la presidente dei Samaritani di
Biasca Tiziana Zamperini, vi sono il direttore generale della Helsinn
Advanced Synthesis SA Waldo Mossi e l’ex direttore e membro del
Consiglio d’Amministrazione Paolo Guainazzi). Alla riuscita dell’evento, che ha ricevuto la visita anche del vicepresidente della Federazione svizzera dei Samaritani (FSS) Renato Lampert, hanno partecipato anche il locale Corpo civici pompieri e Tre Valli Soccorso. Alla
parte ufficiale ha presenziato pure Mirko Hunkeler, capo della Commissione quadri in seno al Comitato dell’Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano (ASSTM). Dopo la mattinata di lavoro e la
parte ufficiale, è seguito il pranzo (oltre 160 i presenti) e una parte
pomeridiana ricreativa con spettacolo (vedi rivista «oggi Samaritani» di maggio) e la dimostrazione da parte dei Pompieri dell’apparecchio Libervit.
m.z
•
Il nuovo veicolo della Sezione con, al centro, la presidente Tiziana
Zamperini e a lato i signori Mossi e Guainazzi della Helsinn SA di Biasca.
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Edizione 6-7/15 del 1 luglio 2015