oggi 06-07/2015 www.samaritani.ch Primi soccorsi per il viaggio pagina 4 Attualità Echi dall’assemblea delegati di Ginevra Statistiche 2014 Più ore nei Servizi di assistenza Buono a sapersi Viaggi: i consigli della medicina pagina 7 pagina 10 pagina 16 NOUVEAU Résultats exceptionnels ! La genouillère magnétique munie de 24 aimants peut être portée par tout le monde, à l’exception des personnes ayant un stimulateur cardiaque. Elle est simplement à enfiler autour du genou et à porter en fonction de votre douleur quelques heures ou toute la journée. Les aimants intégrés sont si discrets qu’ils n’entravent en aucun cas les mouvements du genou. L’effet apaisant des aimants s’en ressent aussitôt. GENOUILLÈRE MAGNÉTIQUE Maintient et donne de la chaleur ! Matière: 60% polyester, 30% coton, 10% latex. 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C’è chi parte verso Paesi lontani, chi preferisce la cascina e l’aria fresca delle nostre belle montagne, chi va al mare o chi passerà le giornate più afose in piscina. Ognuno di noi, secondo le proprie preferenze, brama un po’ di riposo e di divertimento durante i mesi più caldi e le giornate più lunghe dell’anno. Le vacanze però, come possiamo leggere in queste pagine della rivista (specialmente nella rubrica «Buono a sapersi», a p. 16), non sono prive di pericoli e rischi. Se le pianifichiamo per tempo e in modo minuzioso, possiamo fare in modo di diminuire sensibilmente il margine di rischio, che comunque c’è pur sempre, anche rimanendo a casa. Se andiamo in Paesi lontani e/o sconosciuti, dove l’igiene ad esempio è carente, urge pensare per tempo alle vaccinazioni e alle eventuali malattie presenti in quella località. Se invece partiamo per delle escursioni in montagna, dobbiamo assolutamente riservare un posticino nel sacco per una piccola farmacia. Anche chi adora le acque dei nostri laghi e fiumi, deve prestare attenzione alle elementari norme di prevenzione degli incidenti (le famose «Sei Regole del bagnante»). Con una certa previdenza e sensibilità prima di partire, potremmo fare in modo di vivere una vacanza davvero piacevole e rilassante! È quello che auguro a tutti voi, care lettrici e cari lettori! Attualità 10 Le statistiche della FSS per il 2014 Grazie ai rapporti annuali forniti da quasi tutte le Sezioni Samaritane svizzere, si è potuto constatare un aumento complessivo delle ore prestate per i Servizi di assistenza e i corsi specialistici. Buono a sapersi 16 Come prevenire le malattie durante i viaggi Estate, tempo di viaggi, anche in Paesi lontani. Ma cosa dobbiamo sapere e cosa dobbiamo assolutamente fare prima di partire in Paesi a rischio? Quali vaccinazioni sono consigliabili? Associazione, Sezioni 21 Un nuovo veicolo per i 75 anni della Sezione di Biasca I Samaritani di Biasca hanno festeggiato il loro anniversario nell’ambito del Convegno regionale delle Tre Valli. I Samaritani di Rovio visitano Texaid. «oggi Samaritani» 6/7 – 2015 Data di apparizione: 1 luglio 2015 Editore Federazione svizzera dei Samaritani FSS Martin-Disteli-Strasse 27 Casella postale, 4601 Olten Telefono 062 286 02 00 Telefax 062 286 02 02 [email protected] www.samaritani.ch Segretaria centrale: Regina Gorza Abbonamenti, cambiamenti d’indirizzo per scritto all’indirizzo citato Mara Zanetti Maestrani Redazione centrale Olten: Sonja Wenger Segretariato: Monika Nembrini Telefono 062 286 02 67 Redazione Ticino e Moesano Mara Maestrani Casa Vescovi, 6717 Dangio Telefono e fax 091 872 17 47 [email protected] Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese Inserzioni Zürichsee Werbe AG Verlag und Annoncen Seestrasse 86, 8712 Stäfa Telefono 044 928 56 11 Telefax 044 928 56 00 Prezzo d’abbonamento Singolo abbonamento per terzi: Fr. 33.– annuali Impaginazione, stampa, spedizione AVD GOLDACH AG, 9403 Goldach 10 numeri all’anno Tiratura: 4800 copie Organizzazione di salvataggio della CRS oggi samaritani 06-07/2015 3 Visita alla Centrale d’intervento del TCS Empatia ed efficienza nel medesimo tempo Se qualcuno si infortuna durante le vacanze andando in scooter o si ammala all’estero di una malattia esotica, i professionisti della Centrale d’intervento di un’assicurazione viaggi sono in grado di aiutare pressoché in qualsiasi situazione. Una visita alla Centrale d’intervento del TCS di Ginevra dimostra quanto sia ampio lo spettro dei casi. Testo: Sonja Wenger Viaggiare serve a rilassarsi. Il viaggio è un’esperienza formativa. Ed è sempre anche un’avventura. Tuttavia, anche i rischi sono intrinsechi nella natura dell’avventura. Talvolta è necessario interrompere un viaggio anzitempo, a causa di una malattia contratta lungo il percorso o di un incidente in cui si è stati coinvolti. Altre volte, invece, la vacanza viene rovinata perché si è subito il furto del portafoglio con tutte le carte di credito; o perché ci si trova inaspettatamente coinvolti in una controversia per via del locatore del posto, in relazione ad esempio all’appartamento di vacanza; oppure ancora, semplicemente, perché non si può più intraprendere il viaggio poiché è accaduto qualcosa a casa. Per tutti questi casi, la maggior parte delle assicurazioni offre da tempo dei prodotti. Anche la Basilese Assicurazioni. Il suo pacchetto dell’assicurazione viaggi prevede una copertura in caso di annullamento anticipato del viag- gio, un Card Protection Service, una protezione giuridica e, soprattutto, un’assistenza con il Medi Service SOS e il Servizio Auto SOS. Chi ha un guasto, un incidente o una grave malattia in viaggio, può chiedere aiuto 24 ore su 24. La luce non è mai spenta Tutti i casi di clienti della Basilese che hanno stipulato un’assicurazione viaggi vengono elaborati dalla Centrale di assistenza del TCS. E ciò dalla prima telefonata fino alla conclusione della procedura, ad esempio fino al positivo viaggio di rientro in Svizzera (rimpatrio): in tutte queste fasi, i collaboratori e le collaboratrici dell’assistenza TCS si occupano di ogni aspetto, chiarimento e organizzazione necessari. Di conseguenza, nella Centrale d’intervento di Vernier, sobborgo di Ginevra, la luce non è mai spenta. 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, qui sono in servizio persone appositamente formate, che forniscono consulenza ai viaggiatori, li assistono e organizzano il loro rientro a casa in base alla diagnosi, con un’au- to a noleggio o un volo di linea – oppure, nei casi particolarmente gravi rispettivamente urgenti, anche con un’aeroambulanza. Il fatto che un’assicurazione viaggi sia sempre opportuna, si dimostra appunto anche nei casi particolarmente seri. Come nel 2014, quando si sono verificati due gravi incidenti di autobus, con a bordo dei gruppi di viaggiatori svizzeri, che hanno causato molteplici morti e tanti feriti – a marzo sull’isola di Gran Canaria e a luglio in Norvegia. «In entrambi i casi, il TCS ha collaborato con altre centrali d’intervento, come quelle della Rega, riportando a casa le persone nel modo più veloce e non complicato possibile», afferma Philippe Klaus, responsabile del reparto Assistenza persone del TCS. Partner in quasi tutti i Paesi Occuparsi dell’assistenza è un lavoro impegnativo. I cosiddetti Case Manager devono avere molta empatia, flessibilità, nonché capacità comunicativa e organizzativa, e que- La dottoressa Valérie Favre. La TCS Case Manager Annalisa Piazza. 4 oggi samaritani 06-07/2015 Uno sguardo nell’ufficio dell’assistenza. (Tutte foto di: Sonja Wenger) Reportage Non ci sono lacune nella flotta d’intervento del TCS. (Foto: TCS) sto in svariate lingue. «La capacità di riconoscere gli eventuali problemi già in anticipo, è altrettanto utile», dice Fabrice Izquierdo nell’intervista con «oggi samaritani». Izquierdo è il Responsabile del Case Management del TCS. I suoi collaboratori e le sue collaboratrici si occupano di tutti i casi che riguardano l’assistenza delle persone, l’annullamento di un viaggio o il blocco di carte di credito o carte clienti rubate. Proprio nei Paesi politicamente instabili o quelli in cui l’assistenza medica e i servizi igienici sono pessimi, possono accadere tante cose e, in caso di emergenza, è importante reagire in modo rapido e adeguato. Come in America centrale o in Africa centrale, dove spesso è difficile trovare un’assistenza medica in genere, oppure capire le procedure specifiche in un ospedale. Ciononostante, proprio questi Paesi sono spesso gettonati come destinazioni di viaggio. Anche per questo motivo, il TCS è membro di ARC Europe, l’associazione dei club automobilistici europei. L’assistenza può pertanto accedere a una rete di partner globale, grazie alla quale è possibile organizzare e svolgere compiti più complessi o traduzioni. Tra questi partner ci sono, ad esempio, altri club automobilistici, agenzie, ma anche singole persone che conoscono perfettamente le condizioni locali. È richiesta buona intuizione Tuttavia, non è necessario varcare i confini europei per imbattersi in eventuali problemi. Secondo Izquierdo, ci si potrebbe trovare in una situazione di assistenza medica pessima anche in Portogallo o in Italia, poiché magari i territori sono isolati o l’assistenza sanitaria è insufficiente. Félix Labonne, responsabile di una delle tre équipe del Case Management, fornisce un esempio concreto. «Sull’arcipelago greco delle Cicladi, non c’è nemmeno un chirurgo.» Per gli interventi importanti, l’unica possibilità è raggiungere Atene, che è molto distante. «Ma svariate piste di atterraggio dell’isola chiudono già dopo le ore 18. E con il brutto tempo, nemmeno i traghetti possono salpare.» Spesso è indispensabile una buona intuizione per trovare la soluzione migliore e più rapida, di fronte a un’evacuazione urgente in circostanze avverse. Si consiglia, pertanto, di informarsi sulle condizioni locali con largo anticipo prima del viaggio, ad esempio sull’assistenza medica e i relativi costi, sul clima o sulla situazione politica. «Continuo sempre a stupirmi di come tante persone, anche del mio stesso ambiente, intraprendano un viaggio senza informarsi e senza stipulare un’assicurazione viaggi», racconta Izquierdo. In questo senso, c’è ancora molto potenziale di sensibilizzazione. Il TCS offre addirittura un servizio proprio a riguardo. «Tutti gli assicurati possono chiamarci in qualsiasi momento e chiederci a cosa devono prestare particolare attenzione nel Paese che andranno a visitare», afferma Izquierdo. A tutti gli interlocutori che partecipano all’assistenza, si raccomanda tra l’altro di avere sempre con sé un cellulare. Questo accorgimento non è sempre scontato, ma potrebbe facilitare molte cose in caso di emergenza. Grande sensibilità professionale Un’altra possibilità da considerare prima di un viaggio, è quella di avvalersi di una consulenza del Servizio medico interno del TCS, istituito nel 2010. Lo scorso anno, sono arrivate all’assistenza 109 000 chiamate solo da parte degli assicurati TCS con un Libretto ETI Europa o Mondo. «Di queste chiamate, quasi 4000 riguardavano delucidazioni mediche, da cui ne sono risultati circa 1300 rimpatri», dichiara Philippe Klaus. In presenza di una simile incidenza di casi, molte cose nell’assistenza diventano routine – sebbene ogni singolo caso venga trattato su base individuale. «Quello che all’inizio sembra un caso facile, può diventare infatti rapidamente molto complesso – e viceversa», conferma la Case Manager Annalisa Piazza tra una telefonata e l’altra. Un sofisticato sistema informatico assicura che nessuna informazione scambiata tra paziente, medici e l’assistenza vada persa, e che i clienti, se possibile, abbiano sempre lo stesso referente. «Ascoltare sempre la stessa voce ed essere informati nella propria lingua madre, crea fiducia e tranquillizza le persone che già si trovano in una situazione di stress», ag- oggi samaritani 06-07/2015 5 Reportage Piccole ma dalle gravi conseguenze: le zanzare possono trasmettere malattie. (Foto: Shutterstock) giunge Piazza. La professionalità dei Case Manager è alta. Si confrontano ogni giorno con feriti e malati che vogliono tornare a casa il prima possibile. Talvolta devono anche organizzare il rimpatrio in caso di decesso, una situazione che coinvolge sempre molto a livello emotivo, dice Annalisa Piazza. E le chiamate che arrivano da persone colpite da problemi psichici acuti sono più frequenti del previsto. Anche in questo caso si richiede una grande sensibilità. formato da quattro medici e da un direttore medico. Secondo la Favre, oltre alla valutazione medica di un caso, uno degli aspetti più importanti del suo lavoro è lo scambio con i pazienti. «Sebbene il mio contatto con le persone sia per lo più solo telefonico, riesco ad assisterle in modo molto più intenso rispetto a quanto mi sarebbe possibile farlo in un ospedale in Svizzera per motivi di tempo.» Tuttavia, questa assistenza intensiva in termini di tempo è spesso anche necessaria per tranquillizzare gli interessati, o per spiegare loro una particolare malattia. «Ad esempio, abbiamo di frequente pazienti con febbre Dengue, perché è molto diffusa nelle regioni di viaggio preferite dell’Asia o anche dell’America Latina», afferma Favre. «Ma dal momento che questa malattia da noi non esiste, la maggior parte dei nostri connazionali non è sensibilizzata a riguardo.» La dottoressa descrive innanzitutto il decorso della malattia e le possibilità di cure, e spiega che è necessario osservare bene i pazienti, poiché questa febbre può peggiorare molto rapidamente e un rimpatrio potrebbe essere problematico a seconda del caso. «Talvolta, per il paziente, può essere addirittura meglio restare sul posto, poiché di solito i medici locali conoscono molto meglio le malattie di routine della loro regione, rispetto ai medici in Svizzera.» Leggete sul tema anche l’articolo a pagina 16: «Prima di mettersi in viaggio, informarsi e farsi vaccinare». • Trovare soluzioni alternative «Negli ultimi decenni, la ‹democratizzazione del viaggio› ha fatto sì che oggi molte persone – a prescindere dall’età – partano per una destinazione senza prepararsi a sufficienza e si affatichino troppo, a livello fisico o mentale, a causa di viaggi troppo lontani o impegnativi», afferma Félix Labonne. Molti non considerano nemmeno più il tempo necessario per acclimatarsi alle condizioni climatiche del Paese, il che è problematico proprio nei viaggi ad alta quota. Bisogna, però, imparare a relazionarsi anche con le condizioni di vita della popolazione locale, forse molto povera. «Chi non lo fa, rischia uno shock culturale, che non dovrebbe essere sottovalutato.» Tuttavia, sebbene la prima reazione di molte persone che chiamano la centrale è quella di voler ritornare immediatamente a casa, questa non sempre è la soluzione migliore, afferma Valérie Favre. La dottoressa fa parte del Servizio medico del TCS che è 6 oggi samaritani 06-07/2015 Senza casco né tuta protettiva… (Foto: ChameleonsEye/Shutterstock.com) Attualità 127a Assemblea dei Delegati (AD) della FSS Atmosfera serena sulle rive del Lemano Le quote dei membri attivi sono state definitivamente accettate, due nuovi volti figurano da ora in Comitato centrale e uno nella Commissione della gestione, mentre la FSS ha pure un nuovo socio onorario. Queste sono alcune delle decisioni prese dai Delegati riuniti in assemblea nazionale a Ginevra il 20 giugno scorso. Una sorpresa ha atteso i numerosi Delegati che si sono recati all’assemblea a Ginevra, svoltasi nel Bâtiment des forces motrices (BFM), un’azienda elettrica convertita a nuovo uso: il noto Ponte del Monte Bianco ha infatti «indossato» in loro onore i colori samaritani. Jean-Marc Guinchard, presidente cantonale ginevrino, ha spiegato poi che in occasione del bicentenario dell’entrata del Canton Ginevra nella Confederazione – anniversario che ricorre proprio quest’anno – le autorità della Città hanno voluto testimoniare la gratitudine dei ginevrini verso i Confederati che avevano loro accordato protezione contro il Duca di Savoia e le sue mire espansionistiche. Contemporaneamente, l’occasione è propizia per festeggiare l’anniversario dell’Associazione ginevrina delle Sezioni Samaritane (AGSS). Tendere la mano a chi ha bisogno Saper tendere la mano a chi si trova nel bisogno: con queste parole Mauro Poggia, Consigliere di Stato capo del Dipartimento dell’impiego, della socialità e della salute, ha definito lo spirito samaritano e ha incoraggiato i Delegati a continuare su questa strada. Anne-Marie Huber-Hotz, presidente della Croce Rossa svizzera (CRS) ha dal canto suo evocato l’importanza che la CRS accorda alla cooperazione e al sostegno reciproco tra organizzazioni membri del movimento umanitario; mentre Anita Tenhagen, vice-presidente della FSS, ha sottolineato il ruolo della collaborazione tra le diverse entità del movimento presentando il programma di attività per l’anno 2016. Nuovi volti in Comitato centrale Incontro dei Delegati e scambio di opinioni nell’ampia e caratteristica saladelle ex forze motrici di Ginevra. Il Comitato centrale con i nuovi membri Dagmar Baettig e Ursula Forrer L’introduzione definitiva delle quote per i membri attivi era uno dei piatti forti all’ordine del giorno. In effetti, queste tasse erano già state votate, ma a titolo provvisorio, nel 2012 per una durata di quattro anni. Con un anno di anticipo, dunque, l’Assemblea dei Delegati ha deciso di mantenerle in modo definitivo, comunque però con una «forchetta» ridotta da 3 a 5 centesimi per abitante. Queste quote (tasse) sono uno dei nuovi sistemi di finanziamento che la FSS sta mettendo progressivamente in vigore per compensare il calo delle entrate date dalle tasse dei corsi. Lo scorso anno, Ursula Forrer ha accolto in qualità di presidente delle Sezioni sangallesi e del Principato del Liechtenstein i Delegati riunitisi a Uzwil; quest’anno a Ginevra è stata eletta per acclamazione in seno al Comitato centrale, assieme a Dagmar Baettig, istruttrice dell’Associazione cantonale del Giura. Inoltre, Paul Häring è stato a sua volta eletto quale nuovo membro della Commissione della gestione, subentrando a Werner Bolliger il cui mandato era giunto a termine. A seguito delle dimissioni di Thomas Brocker, Stefan Guggisberg e Stéphane Birrer, rimane sempre vacante un posto romando in seno al Comitato centrale. L’assemblea ha anche approvato per acclamazione la nomina di Thomas Brocker a socio onorario della FSS. Al termine dei lavori assembleari, ogni Delegato ha ricevuto una raccolta di fumetti edita dall’AGSS per il suo Cinquantesimo anniversario. Sfogliandone le pagine, si scoprirà lo sguardo pieno di freschezza e a volte sorprendente che alcuni studenti di una Scuola d’arte vallesana hanno a riguardo dei Samaritani. (a destra della presidente) e i due dimissionari Stefan Guggisberg e Werner Bolliger (colle rose). Chantal Lienert • oggi samaritani 06-07/2015 7 Causare un incidente compromette anche la fiducia in se stessi Oggigiorno serve a volte qualcosa in più di una copertura assicurativa standard tanto il traffico stradale è diventato scattante e impegnativo. Pietro B. è un automobilista prudente ed esperto. Secondo lui un buon automobilista deve avere una vista radar a 360 gradi. Come nel suo caso: quel giorno, nonostante il traffico serale e la pioggia, svoltando a destra vede arrivare con la coda dell’occhio un ciclista. Giusto in tempo per frenare, e poi guardarsi indietro perplesso. «Come ho fatto a non vedere la pista ciclabile?» Nulla di sorprendente, perché di pista ciclabile non c’è neanche l’ombra: il ciclista viaggiava sul marciapiede. Capendo, con sollievo, di non avere fatto nulla di sbagliato, Pietro B. si riavvia e in quel momento succede l’incidente. Le persone commettono errori. Nonostante la massima attenzione e prudenza. Secondo l’automobilista con cui è entrato in collisione, Pietro B. sarebbe passato col rosso, direttamente davanti al suo paraurti. Confuso, in quel momento Pietro B. non può né confermare né contestare quest’accusa. «Un ciclista? Sì, come no. Se fossi passato col rosso, anch’io mi sarei cercato una scusa del genere!», reagisce l’altro automobilista. Pietro B. è costernato. E il ciclista sul marciapiede sparito. Come fare per affrontare di nuovo il traffico? Da quando ha fatto l’incidente Pietro B. si sente insicuro e impaurito quando è al volante. «Ho i nervi a fior di pelle», spiega alla consulente della Basilese, che può consigliarlo e tranquillizzarlo: il modulo di sicurezza «pacchetto di sicurezza» compreso nell’assicurazione veicoli a motore di Pietro B. prevede in questi casi un sostegno psicologico e un corso di guida sicura. Un’ottima notizia per Pietro B., perché sa che questo lo aiuterà a riguadagnare fiducia nel traffico stradale e nelle proprie capacità. I moduli di sicurezza della Basilese La Basilese Assicurazioni va oltre alla semplice copertura dei danni finanziari, per es. con i moduli di sicurezza. Gli innovativi moduli di sicurezza della Basilese sono presenti nell’assicurazione veicoli a motore e mobilia domestica, ma anche in molte altre assicurazioni. Il Mondo della sicurezza della Basilese presta ascolto ai propri clienti e prende le loro esigenze sul serio. Così nascono soluzioni che vi rendono ancora più sicuri. www.baloise.ch/mondodellasicurezza 3M (Svizzera) Sagl Ottima aderenza. Resistente all’acqua. Estate, sole, bagni! E se c’è una piccola ferita? Bisogna proprio rinunciare a un bagno rinfrescante? Assolutamente no! Grazie ai cerotti Nexcare™ Waterproof e Aqua, via libera ai bagni. Acquistabile alla COOP. Disponibile in farmacia e in drogheria. 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Insieme alla sua affiliata CONTEX, TEXAID ha raccolto in Svizzera complessivamente 35 194 tonnellate di indumenti usati, di calzature e di tessili per uso domestico, accrescendo la quantità raccolta di 190 tonnellate rispetto al 2013. Dalla raccolta, smistamento e riciclaggio professionale e sostenibile, TEXAID ha realizzato circa 6,5 milioni di franchi per istituti assistenziali e le loro organizzazioni di base. Gli istituti assistenziali con partecipazione a TEXAID hanno ricevuto oltre 2,2 milioni di franchi e alle numerose famiglie Kolping, alle sezioni samaritane e ad altre istituzioni di pubblica utilità locali sono stati versati oltre 4,3 milioni di franchi. La sostenibilità è un’ambizione centrale Dalla sua fondazione avvenuta 36 anni fa, TEXAID assegna particolare importanza alle questioni sociali ed ecologiche. Il continuo miglioramento della tutela del clima e dell’ambiente è pertanto parte integrante della strategia imprenditoriale. A tal fine TEXAID ottimizza già da anni i suoi processi di lavoro e gli standard di qualità e offre soluzioni sostenibili per i tessili usati. I tessili sono materie prime da mantenere il più a lungo possibile nei circuiti di riciclaggio al fine di tutelare le risorse naturali e ridurre l’impatto ambientale. Con una quota di riutilizzo o di riciclaggio fino al 95 percento, TEXAID contribuisce in modo considerevole a tutelare l’ambiente e a salvaguardare le risorse. Grazie a una modernissima tecnologia di smistamento, l’azienda riesce a mantenere la quota di indumenti second-hand sul valore del 65 percento e quindi nettamente al di sopra della media del settore. Per gestire i contenitori di raccolta dei tessili con il minor impatto ambientale possibile, TEXAID ha sviluppato un proprio sistema logistico. La pianificazione dei percorsi degli 80 autisti che ogni giorno sono in giro con 60 veicoli a basse emissioni si basa su valori empirici e sugli algoritmi di un’applicazione software che calcola la data migliore per lo svuotamento di ogni contenitore in funzione delle informazioni memorizzate nell’arco di molti anni. Ogni contenitore viene raggiunto per GPS ottimizzando le distanze percorse. Laddove possibile, per l’ulteriore trasporto della merce TEXAID poi la ferrovia. www.texaid.ch Statistiche della FSS per l’anno 2014 Forte aumento dei servizi d’assistenza e dei corsi specialistici I Rapporti annuali delle Sezioni Samaritane sono stati letti e analizzati. Nel 2014 si è registrato un calo del numero dei soci attivi come pure del numero delle Sezioni. Tuttavia, a livello svizzero sono aumentati i partecipanti ai vari corsi proposti. I giovani Help sono aumentati nel 2014. Dapprima la buona notizia: la diminuzione del numero di soci delle Sezioni Samaritane è stata inferiore rispetto al 2013: nel 2014 i soci attivi complessivi (Sezioni Samaritane e Gruppi Help) erano 27 663, ossia il 2,9 % in meno rispetto al 2013. Una percentuale inferiore rispetto a quella registrata negli anni prima, quando il calo era stato di: –3,5 % nel 2012 e –3,3 % nel 2013. Nei Gruppi Help, dei giovani Samaritani, si registra però una tendenza inversa: il numero dei soci è addirittura aumentato del 2,1 %, per un totale di 2711 giovani Help, e Soci, Sezioni, Gruppi giovanili Sezioni Samaritane Regione 2013 Soci attivi questo nonostante il numero stabile dei Gruppi giovanili, ossia 123. Questo aumento di 55 bambini e giovani non può compensare la tendenza al calo dei soci attivi, ma rappresenta tuttavia un segnale positivo e rallegrante, tenuto conto che il lavoro con i giovani è uno degli elementi più importanti della Strategia 2020. Malgrado il fatto che, nel 2014, le Sezioni Samaritane hanno perso complessivamente 896 membri attivi, esse hanno fatto registrare un calo delle ore di servizio nei Posti sanitari di sole 143 ore. La cifra delle ore Lavoro delle Sezioni Gruppi Help 2014 2013 2014 2013 Partecipanti agli esercizi Ore impiego Posti sanitari 2014 Regione 2013 2014 2013 2014 Argovia 92 92 2307 2209 5 5 Argovia 12 423 12 904 20 691 20 877 Appenzello 22 22 375 367 3 4 Appenzello 2544 2493 3408 3801 Basilea 32 32 593 575 2 2 Basilea 2667 2814 6211 8875 Berna Berna 170 165 3681 3444 10 11 18 466 17 425 61 134 40 589 Grigioni 71 69 1307 1289 6 6 Grigioni 6706 6607 13 892 12 499 Friborgo 46 46 1087 1058 6 4 Friborgo 5354 5358 9064 11 541 Ginevra 12 11 424 457 1 1 Ginevra 1527 1790 8703 19 211 Glarona 16 16 394 382 6 6 Glarona 1911 1891 1910 1568 Giura 15 15 256 233 0 0 Giura 1274 1220 5011 5529 Lucerna 63 62 2045 1963 7 7 Lucerna 9154 8407 16 815 15 743 Neuchâtel 12 12 223 175 2 2 Neuchâtel 1046 1168 3561 3832 Alto Vallese 42 42 1057 1018 3 3 Alto Vallese 5023 5078 3958 5875 S. Gallo/FL 71 70 1741 1625 21 19 S. Gallo/FL 9251 9544 16 957 17 409 Sciaffusa 12 12 228 222 2 2 Sciaffusa 1457 1303 3246 4186 Soletta 49 49 1069 1019 4 4 Soletta 4949 4398 7816 6623 Svitto 28 27 925 889 5 6 Svitto 4686 4729 7751 7571 Turgovia 38 38 1036 1021 13 12 Turgovia 6432 6486 10 434 10 855 Ticino 59 59 996 1031 4 5 Ticino 3050 3110 6705 5263 Untervaldo 17 17 823 805 5 5 Untervaldo 2972 2803 3689 4748 Uri 19 19 610 578 1 1 Uri 2507 2396 2077 1506 Basso Vallese 24 24 642 653 6 5 Basso Vallese 2343 2258 11 363 10 351 Vaud 38 38 833 814 1 2 Vaud 3838 4010 16 670 16 433 Zugo 10 10 279 276 4 4 Zugo 1512 1488 3320 5185 113 112 2917 2849 6 7 Zurigo 16 115 15 577 40 866 45 039 1071 1059 25 848 24 952 123 123 Zurigo FSS 10 oggi samaritani 06-07/2015 FSS 127 207 125 257 285 252 285 109 Attualità Lavoro di volontariato prestate, ossia 285 109 in totale, rimane quindi pressoché invariata e costante. Nei servizi di assistenza si è addirittura registrato un forte aumento di oltre il 12 %. Mentre nel 2013 le ore prestate in questo specifico settore erano 70 932, lo scorso anno esse sono salite a 79 766. Anche le cifre riguardanti i partecipanti ai corsi registrano uno sviluppo positivo: rispetto al 2013, lo scorso anno sono state ben 1111 le persone in più che hanno seguito un corso. Si tratta di un forte aumento, pari al 9,6 %, che si è manifestato maggiormente nel corso Urgenze con i bambini. Delle 1059 Sezioni Samaritane, 1041 hanno completato e ritornato alla FSS il Rapporto annuale. Mancano quindi nell’analisi di queste statistiche i numeri dell’attività di 18 Sezioni. Testo: Sonja Wenger Foto: Chantal Studer Impiego in ore Posti sanitari* Interventi reali Servizi di assistenza Azioni donazione di sangue 2013 427 878 4711 70 932 17 253 2014 427 664 3658 79 161 17 766 Insegnamento in ore Insegnamento alla popolazione Formazione e aggiornamento Totale ore 115 395 117 580 71 407 69 952 707 576715 781 * calcolato con il fattore 1.5. Questo fattore considera anche le riunioni che servono alla preparazione dei Posti sanitari e delle Azioni di donazione. • Numero dei partecipanti ai corsi Corso soccorritore Corso samaritano Rianimazione (BLS-AED) Urgenze con i bambini Corsi senza certificato Regione 2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014 Argovia 3534 3328 234 138 540 892 464 652 2495 4616 Appenzello 580 585 28 36 52 136 120 32 652 604 Basilea 932 576 176 168 284 384 208 256 1002 873 Berna 4708 4444 328 278 1096 1225 940 814 4401 4314 Grigioni 1664 1608 144 116 480 444 152 316 1372 1433 Friborgo 2396 2232 96 136 544 428 312 228 870 832 Ginevra 872 1548 132 248 798 1020 96 172 1202 1631 Glarona 244 304 16 12 76 36 40 28 310 175 Giura Lucerna Neuchâtel 888 956 52 24 92 140 72 68 255 305 2348 1940 188 152 404 340 532 724 2729 3678 724 508 46 24 52 40 26 116 465 585 Alto Vallese 1192 944 160 236 248 280 114 108 725 269 S. Gallo/FL 4144 3804 92 64 768 544 452 424 2132 2314 236 280 12 16 164 56 32 44 466 293 1272 880 120 76 224 164 148 236 1083 809 Sciaffusa Soletta Svitto 1420 1108 52 36 228 192 132 168 869 994 Turgovia 1200 1188 76 40 348 200 236 220 1016 1466 Ticino 1944 2320 96 124 412 548 216 52 906 750 Untervaldo 788 804 28 20 100 112 76 40 1115 1225 Uri 444 640 12 0 12 4 0 20 96 54 Basso Vallese 2180 1496 172 56 160 212 208 128 914 1322 Vaud 1180 1896 124 156 736 588 218 172 2974 739 Zugo Zurigo FSS 628 684 24 36 160 144 96 160 365 561 4020 3811 560 540 1296 1469 1680 2028 6169 6782 39 538 37 884 2968 2732 9274 9598 6570 7206 34 583 36 624 oggi samaritani 06-07/2015 11 Attualità Trasfusione CRS Svizzera Applicazione completamente rielaborata per Smartphone Già da tempo i donatori di sangue e coloro che desiderano diventare donatori possono disporre di un’apposita applicazione per iOS e Android. Ora questa applicazione è stata completamente rielaborata. Se finora la ricerca di date per la donazione di sangue costituiva la funzione principale, l’applicazione contiene adesso nuove funzioni importanti quali la memorizzazione dei dati personali e dei valori del sangue nonché informazioni approfondite ancora poco conosciute in tutto il Paese. Trasfusione CRS Svizzera prevedeva già da tempo di rielaborare l’applicazione per la donazione di sangue. Difatti, anche se la funzione di base dell’applicazione, ossia la ricerca di una data per donare il sangue, apportava un netto plusvalore, molti utenti chiedevano di aggiungere funzioni quali la memorizzazione dei dati personali, dell’ultima donazione o dei valori del sangue. Ora l’applicazione permette questo e molto altro. Mostra ad esempio quanto tempo è passato dall’ultima donazione e quando si può donare di nuovo il sangue. Inoltre, con un semplice clic si possono invitare gli amici a una donazione. Secondo le esperienze fatte, le persone che donano il sangue soprattutto per la prima volta trovano più facile farlo se sono accompagnate. Continua a essere offerto l’invio di un promemoria per e-mail o SMS fino a due giorni prima della donazione di sangue. Grazie alle notifiche push, se attive, gli utenti vengono all’occorrenza informati sulla scarsità delle riserve di sangue e vengono chiamati a donare. Possono anche ricevere novità tramite gli stessi canali. 12 oggi samaritani 06-07/2015 Anche il settore donazione di cellule staminali del sangue è stato fortemente ampliato. Una donazione di cellule staminali del sangue può salvare la vita delle persone affette da malattie ematiche letali come la leucemia. Oltre a informazioni fondamentali e articoli, sono disponibili link diretti alla registrazione online e alla donazione in denaro. Per motivi legati alla salute o di altro tipo, alcune persone non possono donare il sangue o registrarsi come donatori di cellule staminali del sangue. L’applicazione mostra loro e a tutti gli interessati le altre possibilità di impegno esistenti. Che sia sensibilizzare il proprio entourage, prestare volontariato od organizzare un evento, le possibilità di impegnarsi sono numerose – e tutto aiuta. Anche un piccolo gesto può avere un grande effetto. Per scaricare l’applicazione e provare le nuove funzioni: www. trasfusione.ch/app Fonte: Trasfusione CRS Svizzera • swisstopo 1: 33 333 Die neuen wasserfesten Wanderkarten im handlichen Format Les nouvelles cartes d’excursions imperméables dans un format pratique Le nuove carte escursionistiche impermeabili e maneggevoli wissen wohin savoir où sapere dove Foto: C. Sonderegger swisstopo Schweizerische Eidgenossenschaft Confédération suisse Confederazione Svizzera Confederaziun svizra Bundesamt für Landestopografie swisstopo Office fédéral de topographie swisstopo Ufficio federale di topografia swisstopo www.swisstopo.ch Ins_T33_Tessin_Samariter_DFI_210x146.indd 1 04.06.2015 16:53:49 La vostra ultima volontà ci permette di andare avanti. Legato a favore dell’utilità pubblica. Fare del bene alle generazioni future e alla Svizzera! Dipende solo da voi fare qualcosa di concreto affinché la vostra eredità sia divisa secondo la vostra volontà lasciando così qualcosa di voi alle prossime generazioni. Ancora dubbiosi? Lasciatevi consigliare da un avvocato, un notaio o un amministratore fiduciario specializzato. La Federazione svizzera dei samaritani sarà lieta di fornirvi un elenco di specialisti nel settore «eredità e legati». Inoltre sarà nostra cura tenervi al corrente di progetti concreti della FSS ai quali fornire il vostro sostegno. Fatevi un’idea del lavoro della FSS – saremo al vostro fi anco con le parole e con i fatti. Abbiamo bisogno di voi Il nostro lavoro non sarebbe possibile senza l’impegno e gli sforzi quotidiani di volontari straordinariamente motivati o senza il supporto finanziario dei nostri numerosi sostenitori. Con un legato a favore della Federazione svizzera dei samaritani contribuirete a fare sì che le sezioni samaritane possano continuare anche in futuro a svolgere la loro attività sociale! Federazione svizzera dei samaritani Martin-Disteli-Strasse 27 – 4601 Olten [email protected] www.samaritani.ch Grazie di cuore per qualsiasi donazione, lascito o legato. CP 45-125111-0 La vostra donazione è detraibile fiscalmente perché sostenete un’organizzazione certifi cata ZEWO. Le possibilità di detrazione variano da Cantone a Cantone. Attualità Segretaria centrale Far fronte con meno a maggiori sfide Le cifre delle statistiche 2014 della FSS parlano chiaro (vedi p. 10): malgrado il minor numero di soci attivi nelle Sezioni Samaritane, lo scorso anno siamo riusciti assieme a mantenere una buona offerta di prestazioni a livello svizzero, anzi! I nostri servizi di assistenza hanno addirittura registrato un aumento di oltre il 12 % del numero di ore prestate. Queste cifre, tuttavia, lasciano poco trasparire il grosso lavoro prodotto dal singolo Samaritano nella propria Sezione. Ciò significa che sempre più lavoro viene diviso tra sempre meno persone. Guardando al futuro, questo vuol anche dire che verranno a mancare sempre più risorse umane che possano occuparsi, con entusiasmo e creatività, dei nuovi soci e del loro reclutamento, oppure ancora di proporre corsi concorrenziali o ancora di essere semplicemente disponibili per il piacere di stare e di lavorare in una Sezione. Per queste ragioni, è molto importante implementare le misure di sgravio del sistema di milizia attuale, proprio come prevede la Strategia 2020. Grazie a queste misure, devono poter essere create nuove possibilità di impiego in Sezione, ma soprattutto le Sezioni e i loro membri devono poter essere sgravati da impegni amministrativi e organizzativi. La realizzazione di queste necessarie misure è in pieno svolgimento; tuttavia essa necessita della partecipazione attiva e determinante delle Associazioni cantonali e delle Sezioni. E questo perché solo tutti assieme possiamo condurre il movimento samaritano verso un futuro che ci veda ancora attivi quale maggior offerente di corsi di Primi soccorsi e dove i Samaritani si sentano a loro agio. Regina Gorza 14 oggi samaritani 06-07/2015 Contributo di Patrick Bindschedler sulla cura delle ferite Scontro tra titani La trama di questi due famosi film utilizza vari soggetti della mitologia greca. Potenti Dei con le loro armate combattono l’uno contro l’altro, per ottenere la vittoria. Anche nel trattamento di una ferita acuta avviene una simile lotta. Partecipano a questa lotta i germi invasori provenienti dalle immediate vicinanze della ferita e quelli che vi si aggiungono in seguito alla manipolazione. Essi combattono contro le cellule del sistema immunitario dell’organismo. Queste vengono allarmate da sostanze messaggere provenienti dalla zona della ferita. Ma niente paura, ciò fa parte del normale processo di guarigione delle ferite e ha quasi sempre un lieto fine: il sistema immunitario vince la battaglia contro gli invasori. La reazione appena descritta viene denominata «fase infiammatoria», inizia circa 3 giorni dopo la ferita e termina al più tardi il quinto giorno. I segni visibili esternamente sono quelli classici dell’infiammazione: arrossamento, gonfiore, dolore, calore e funzione lesa. In pratica, ciò significa che una ferita che presenta segni di infiammazione nel periodo descritto non è da confondere con un’infezione della ferita. Con una buona disinfezione nel corso del trattamento iniziale e un’adeguata medicazione, che rimane sulla ferita per diversi giorni, tutto rientra nella norma e lo scontro tra titani è presto finito. Naturalmente, vincono i buoni! Nel webshop FSS troverete i prodotti ideali per combattere i germi invasori: prima del trattamento iniziale della ferita, utilizzare il gel disinfettante per le mani 3M™ Nexcare™ e poi, per proteggere la ferita dai germi, 3M Tegaderm™ + Pad. Patrick Bindschedler Azione estiva – Primi soccorsi per i giorni afosi Azione speciale solo 99.– al posto di 215.– 5 Asciugamani e 20 palloni per l’acqua L’azione è valida solo fino al 31 luglio 2015 o fino ad esaurimento delle scorte. Comande da effettuare all’indirizzo: [email protected] Art. 5866 Ordinate attraverso lo Shop, per e-mail all‘indirizzo [email protected] o shop.samariter.ch, per telefono allo 062 286 02 86 | prezzo IVA inclusa, costi di spedizione di CHF 9.– per ordinazioni inferiori a CHF 200.– . Art. 5866 CHF 99.– IVA compresa Partecipate alla grande campagna di controllo dell’udito. L’85 % dei nostri clienti è ancora in grado di sentirci bene, ma non di capire tutto. Forse anche per voi è così. Venite a scoprirlo. Cogliete questa occasione e sottoponetevi al grande test svizzero dell’udito. «Perdita di comprensione» anziché perdita dell’udito? Una parte delle persone con problemi di udito percepisce normalmente suoni e voci, ma non è più in grado di distinguerli in modo chiaro e distinto. Ciò accade in particolare in situazioni acusticamente disagevoli e in ambienti rumorosi, come ad esempio in un ristorante. Questa condizione viene definita «perdita di comprensione» e si riscontra nell’85% dei casi di indebolimento dell’udito. Amplifon si è prefissa l’obiettivo di ridurre significativamente l’incidenza di questo problema in Svizzera, perché i moderni apparecchi acustici permettono di compensare effi cacemente questo tipo di perdita uditiva. In tal modo potrete tornare a gioire degli aspetti più belli della vita anziché innervosirvi per ciò che non avete capito bene. Per questo Amplifon lancia il grande test svizzero dell’udito. Tutti gli svizzeri che di tanto in tanto hanno difficoltà a distinguere bene il parlato possono così sottoporsi a un test gratuito dell’udito. Qualora il test dovesse evidenziare un’effettiva perdita di udito, potrete provare gratuitamente e senza impegno i più moderni apparecchi acustici per 4 settimane. E se in seguito ci illustrerete la vostra esperienza compilando un questionario, riceverete un premio di CHF 50.–* come ringraziamento per la vostra partecipazione al test svizzero dell’udito. Capire meglio migliora la qualità della vita. Anche il nostro secondo studio nazionale sull’udito ha confermato quanto sia importante sentirci bene per la qualità della vita. Per 4 settimane, circa 700 persone dell’intera Svizzera hanno provato i più moderni apparecchi acustici raccontandoci poi la loro esperienza. Oltre l’80% di loro è riuscito a seguire con più facilità le normali conversazioni di ogni giorno. E i benefici di una migliore capacità uditiva sono emersi anche nella vita professionale, dato che oltre due terzi degli intervistati hanno dichiarato di partecipare più attivamente alle discussioni durante le riunioni. Oltre la metà dei soggetti ha inoltre confermato che con la nuova soluzione uditiva riesce a godersi di più le occasioni di socializzazione. E questo sebbene prima del test oltre il 50% di loro rite* Solo per i primi 500 partecipanti che saranno ammessi alla prova degli nesse di non avere bisogno apparecchi acustici e compileranno in seguito un breve questionario. di apparecchi acustici. Le iscrizioni sono aperte fino al 17 luglio 2015. Iscrivetevi oggi stesso al test svizzero dell’udito. n Da nore: perdaetuita per gr iù provamane dei pcchi i e 4 sett rni appar o di mode ci e premi i ac u st .–*. 0 5 F CH Prova gratuita delle ultime novità e premio di CHF 50.–*. 1. Concordate entro il 17 luglio 2015 un appuntamento per una consulenza personalizzata e venite a trovarci in uno dei circa 80 centri specializzati Amplifon. 2. Partecipate al grande test svizzero dell’udito e sottoponetevi a un’analisi completamente gratuita eseguita da professionisti in un centro specializzato Amplifon. 3. Provate gratuitamente e senza impegno per 4 settimane i nostri nuovissimi apparecchi acustici. 4. 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Molti svizzeri sono attratti dai Paesi lontani, ma proprio nelle località esotiche sono spesso in agguato pericoli sconosciuti per la salute. Informazioni corrette al riguardo sono la migliore prevenzione. Buono a sapersi Testo: Annegret Czernotta Sole, spiaggia e mare o spazi infiniti in Paesi lontani. Ogni anno 300 000 Svizzeri sono attratti dall’America latina, 600 000 si recano in Asia e Oceania e più di 400 000 preferiscono l’Africa. Viaggiare serve a rilassarsi, istruirsi ed evadere dalla vita quotidiana. Oltre a ciò, molte persone devono spostarsi in diverse regioni del globo terrestre per motivi di lavoro. Tuttavia, non va sempre tutto per il verso giusto. «Ogni anno vengono trattate in Svizzera da 200 a 300 persone a causa della malaria», afferma lo specialista in medicina tropicale Johannes Blum, dell’Istituto tropicale svizzero di Basilea. È in avanzata anche la febbre dengue, che viene trasmessa da zanzare del genere Aedes e può essere associata a febbre ed emorragie interne. Se nel 2010 hanno contratto questa infezione virale ancora solo 73 persone, nel 2014 sono stati già registrati 128 casi. Regole di viaggio e consigli di igiene Conoscenze adeguate possono proteggere da queste affezioni gravi. «Sei settimane prima di intraprendere il viaggio ci si dovrebbe informare sulle vaccinazioni necessarie», raccomanda il dr. Johannes Blum. Tuttavia, anche i viaggiatori last-minute hanno ancora la possibilità di sottoporsi a vaccinazioni di richiamo, soprattutto applicando i nuovi schemi vaccinali, che consentono diverse vaccinazioni contemporaneamente, o anche a vaccinazioni che devono per prima cosa indurre una protezione di base, quale per esempio quella contro l’epatite A. Secondo le raccomandazioni degli specialisti in medicina di viaggio, è sempre meglio farsi vaccinare all’ultimo momento, piuttosto che rinunciare completamente all’azione protettiva. Oltre a ciò, è sempre possibile ridurre il rischio di contagio, seguendo l’arcinota regola di viaggio «cook it, peel it, boil it or forget it» (cuocilo, bollilo, sbuccialo o dimenticatelo; cfr. riquadro «Consigli di igiene per i viaggiatori»). Oggigiorno sono ormai molte le pagine Internet che elencano questi consigli di igiene. Per informazioni fondate e specifiche per ciascun Paese è possibile consultare il sito Internet www.safetravel.ch oppure quello dell’Ufficio federale della sanità pubblica. «Ciò non sostituisce però la consulenza individuale sul viaggio da intraprendere», precisa il dr. Johannes Blum. «Infatti, su Internet manca la valutazione del rischio specifica per ciascuna situazione di viaggio.» Prima di intraprendere un viaggio in Paesi lontani, l’esperto raccomanda quindi di avvalersi della consulenza di un istituto di malattie tropicali o di uno studio medico specializzato in medicina di viaggio. Questo è particolarmente importante per le persone anziane o i malati cronici che programmano un viaggio, oppure qualora in generale si preveda di incontrare condizioni igieniche precarie. Vaccinazioni di richiamo Prima di iniziare il viaggio occorre accertare la completezza delle vaccinazioni di base o infantili raccomandate, fra le quali sono comprese le vaccinazioni contro la difterite, il tetano (per entrambe si raccomanda il richiamo nell’adulto ogni vent’anni), il morbillo, la parotite epidemica, la rosolia, la varicella e la poliomielite (per quest’ultima si raccomanda il richiamo ogni dieci anni in caso di rischio elevato e viaggi). Alla vaccinazione contro l’epatite A occorre pensare nel caso ci si rechi in Paesi con condizioni igieniche sfavorevoli. Il virus viene trasmesso attraverso acqua potabile contaminata, succhi di frutta o alimenti con cottura insufficiente quali l’insalata e il gelato. La vaccinazione contro l’epatite B è raccomandata per i gruppi a rischio (contatti sessuali nel Paese meta del viaggio), per i viaggiatori esposti a un elevato rischio di infortuni dovuto alla pratica di discipline sportive estreme (per es. arrampicata sportiva), nonché per le persone che lavorano con i bambini nel Paese di destina- Il medico specialista Johannes Blum. zione, per esempio in caso di tirocini in orfanotrofi. Oltre che presso il medico di famiglia, ci si può far vaccinare anche in un istituto di malattie tropicali o in un centro vaccinazioni. Unicamente la vaccinazione contro la febbre gialla viene eseguita in centri vaccinazioni o da medici specializzati. In caso di lunghi viaggi e igiene degli alimenti non ottimale, lo specialista in medicina tropicale Johannes Blum raccomanda anche la vaccinazione contro il tifo e, per la regione del Sahel, la vaccinazione contro la meningite meningococcica, dal momento che il contagio avviene per trasmissione aerogena (goccioline). Tuttavia, il tipo di vaccinazioni prescritte per ciascun Paese di destinazione dipende in definitiva dalle sue prescrizioni d’entrata. Profilassi e farmacia da viaggio Eppure non sono importanti solo le vaccinazioni: «Nella consulenza si deve o si dovrebbe sottolineare il fatto che anche i medicamenti prescritti dal medico possono scatenare effetti collaterali, se assunti in concomitanza con determinate malattie tropicali», mette in guardia il dr. Johannes Blum. L’assunzione di aspirina in corso di febbre dengue può, per esempio, indurre emorragie. Foto a sinistra: Il Dio greco Hermes è anche il protettore dei viaggiatori. Sulla loro via, egli ha spostato le grosse pietre; per questa ragione, a volte e proprio in suo onore, si trovano colonne di pietre ai margini di una strada. Vendita di medicamenti al mercato di Burma: qui non si possono fare domande al farmacista, (Foto: Shutterstock) come siamo abituati a fare, con la dovuta assistenza, a casa nostra. (Foto: Shutterstock) oggi samaritani 06-07/2015 17 Buono a sapersi denza gli antibiotici, per esempio se nel Paese di destinazione non c`è alcuna possibilità di procurarsene, «perché in caso di assunzione scorretta, il pericolo di insorgenza di una resistenza è troppo elevato», ammonisce il dr. Blum. Da non dimenticare, infine, l’imporMercati locali, come quello nella città indiana di Deogarh, offrono tanza della proteziospesso una grossa varietà di verdure e frutti a noi sconosciuti. La ne antimalarica. Se prudenza è d’obbligo in caso di loro consumo. (Foto: Shutterstock) consideriamo i 200– Questo rischio è spesso ignoto anche ai me- 300 casi all’anno nella sola Svizzera, risulta dici di famiglia. Inoltre, come raccomanda il evidente quanto sia ancora grande il bisogno dr. Blum, i medicamenti importanti devono di consulenza in materia. Di frequente, le essere trasportati separatamente in duplice persone colpite non sono i «normali» viagquantità: una parte nel bagaglio a mano e giatori svizzeri, che secondo il dr. Blum «in l’altra nel bagaglio da stiva, per proteggersi genere si informano e si proteggono adeguada sorprese spiacevoli, qualora le valigie do- tamente», bensì soprattutto il gruppo dei «visiting friends and relatives». Si tratta vessero andar perse durante il volo. Oltre a ciò, la farmacia da viaggio deve quindi degli immigrati che vivono in Svizzera contenere tutto l’occorrente per la medica- e che visitano amici e parenti nel loro Paese zione di piccole ferite, per es. disinfettante, di origine, supponendo di godere di una procerotti e Steri-Strip, senza dimenticare ter- tezione congenita. «La consapevolezza del mometro per la febbre, protezione solare, rischio in questi gruppi è spesso troppo esinonché medicamenti contro allergie e il mal gua, poiché ritengono che, in definitiva, non di gola, contro la diarrea senza febbre (per fanno altro che tornare a casa propria.» es. Imodium) e antidolorifici (per es. Dafalgan). Attenzione alle altitudini elevate Lo specialista in medicina di viaggio rac- Una menzione particolare va fatta anche comanda e prescrive invece con molta pru- per i viaggi ad altitudini elevate (vedi “oggi Samaritani” N. 2/15). Chi, per esempio, vola direttamente alla volta di La Paz (a circa 4000 metri sopra il livello del mare) e, quindi, non può acclimatarsi lentamente all’altitudine, dovrebbe portare con sé le compresse Diamox contro il mal di montagna. Questo medicamento influenza l’equilibrio acido-base nell’organismo e riduce il rischio di tale affezione, che viene comunque spesso sottovalutata o considerata con troppa superficialità. «Nella maggior parte dei casi sono colpiti i turisti che affrontano il trekking del Kilimangiaro», afferma il dr. Blum. Da un lato gli organizzatori riservano troppo poco tempo per l’ascensione e, dall’altro lato, la pressione del gruppo può, per esempio, portare a ignorare i sintomi del mal di montagna quali il mal di testa, l’inappetenza o la sonnolenza. Invece di conquistare la vetta, nel peggiore dei casi si finisce in ospedale, che per molti viaggiatori è una prospettiva associata a grandi paure, visto che le condizioni igieniche e la qualità del trattamento nelle strutture sanitarie all’estero sono per lo più al di sotto dello standard mitteleuropeo. Il dr. Johannes Blum consiglia pertanto di informarsi presso l’ambasciata o in hotel su eventuali esperienze con gli ospedali del Paese di destinazione. «In caso di malattie gravi è peraltro possibile il rimpatrio anche con la Rega», aggiunge il dr. Blum. Si raccomanda pertanto, anche a causa dei costi elevati di un simile intervento, di stipulare un’apposita assicurazione di viaggio per l’intera durata del soggiorno all’estero. • Nota bene Consigli di igiene per i viaggiatori Nei Paesi lontani continua a valere la ben nota regola di viaggio: cook it, boil it, peel it or forget it (cuocilo, bollilo, sbuccialo o dimenticatelo). Cook it: consumare alimenti quali pesce, carne e verdura solo dopo averli completamente cotti o bolliti. Boil it: usare l’acqua per bere e lavarsi i denti solo se proveniente da bottiglie sigillate o dopo averla bollita. Su percorsi sperduti senza possibilità di fare acquisti, utilizzare compresse disinfettanti per potabilizzare l’acqua o filtri per acqua Katadyn in ceramica. Peel it: sbucciare personalmente i frutti, evitando quelli precedentemente sbucciati e preconfezionati. Forget it: evitare i pesci, se sconosciuti. Altre raccomandazioni Lavare le mani prima di mangiare, meglio se con sapone proprio, e non asciugarle con asciugamani usati. Le persone affette da diarrea devono utilizzare un asciugamano esclusivamente per sé. Tè e caffè preparati al momento, così come la birra e il vino, sono in genere bevande prive di rischi. Vanno invece evitati i prodotti soggetti a refrigerazione, nonché i cubetti di ghiaccio nelle bevande. Cosa fare in caso di diarrea Bere molto è la regola prioritaria! La cosa migliore è recuperare i liquidi persi assumendo una zuppa, tè zuccherato e una banana. Da consigliare sono anche le zuppe a base di crema di riso. Oltre a ciò, in farmacia si possono acquistare soluzioni pronte contenenti sale e glucosio. È però anche possibile preparare facilmente da sé soluzioni a base di zucchero e sale da cucina. 18 oggi samaritani 06-07/2015 Persone Ilan Garcia, a soli 25 anni, è presidente dell’Associazione cantonale del Vallese romando La fiducia è il suo metodo Un viso che sembra ancora quello di un bambino, una voce dolce e calma e una serenità quasi insolita per un uomo ancora così giovane: ecco quello che sorprende al primo incontro con Ilan Garcia. Tuttavia, anche a lui capita di arrabbiarsi, e anche molto – ci assicura – ad esempio quando si accorge di essere stato ingannato. Per questo, non possiamo far altro che dargli fiducia. Testo: Chantal Lienert Era un venerdì, il 28 marzo 2014 per la precisione, quando è stato eletto alla presidenza dell’Associazione delle Sezioni Samaritane del Vallese romando, l’ASSVR, succedendo alla dimissionaria Aurélie Célaia. Ilan Garcia – che a sua volta ha... eletto Nendaz a suo Comune d’adozione – si è presentato a questa carica soprattutto perché non c’era nessun altro disponibile e lui trovava peccato lasciare il posto vacante. Si è pentito di questa scelta? All’inizio, è vero che non è stato facile e ancora oggi non ha bene in mano tutto il funzionamento dell’ASSVR. Ha poi anche scoperto che tra le 24 Sezioni dell’Associazione, non tutte sono così bene integrate nelle loro regioni come lo è quella di Nendaz che beneficia tra l’altro del sostegno del Comune e intrattiene ottime relazioni con i partners della sicurezza civile. Tuttavia, dopo l’ultima assemblea generale egli è molto fiducioso: due nuove persone si sono infatti candidate spontaneamente per entrare in Comitato, mentre delle controversie di lunga data sono state appianate e si è instaurata una nuova dinamica che è di buon auspicio. Ora la sua priorità è quella di completare e rafforzare il Comitato e in questo senso sembra essere sulla buona strada. Un’altra priorità è quella di riproporre le giornate cantonali. Allo scopo di non più far ricadere la responsabilità sulle spalle di una sola Sezione – cosa che ha senza dubbio contribuito all’abban dono di questi grandi ritrovi – Garcia ha invitato tutte le Sezioni del Vallese romando a delegare una persona nel Comitato d’organizzazione. I compiti varranno ripartiti in funzione delle attitudini particolari e dei desideri di ciascuno; se tutto va bene, nel 2016 questo appuntamento potrà quindi di nuovo avere luogo. Anche se i giovani non figurano tra le priorità nella sua agenda, Ilan Garcia vedrebbe di buon occhio la creazione di gruppi giovanili dal momento che un membro del Comitato cantonale è pronto ad assumersi questo specifico dicastero. Un altro progetto che gli sta a cuore è la creazione di un segretariato professionale. Dopo quindici mesi passati alla testa dell’Associazione, questo giovane presidente sprigiona sicurezza e padronanza di sé. A dispetto dei suoi soli 25 anni, egli vanta già una lunga esperienza nel mondo delle associa Il 25enne Ilan Garcia, presidente dell’Associazione Samaritani del Vallese romando. zioni. Oltre al suo impegno con i Samaritani, che è iniziato frequentando con entusiamo il Corso soccorritori a 15 anni, Ilan è membro della società di tiro di Nendaz e svolge anche le funzioni di cassiere e presidente della classe 1990; non da ultimo ha mosso i suoi primi passi in politica all’età di 17 anni e ora figura nella lista UDC dei candidati al Consiglio nazionale per le elezioni federali del prossimo autunno. Dal 2008 al 2009, ha occupato la carica di vicepresidente del parlamento dei giovani del Vallese; dal 2012 è presidente dei giovani UDC ed è riuscito a creare una se zione nel suo Comune di domicilio, un vero successo, afferma. Malgrado sia arrivato in Vallese quando aveva già 13 anni – dopo un episodio doloroso nella storia familiare, avendo i suoi genitori deciso di lasciare Ginevra per offrire al figlio un ambiente più propizio al suo sviluppo – Ilan Garcia è molto attaccato a Nendaz e non può immaginarsi di abbandonare il «suo» villaggio. Ilan ama comunque viaggiare e recentemente è stato in Canada per tre mesi per studiare l’inglese. Dopo le elezioni intende partire per l’Ungheria e ha già inserito nella lista dei suoi desideri anche dei viaggi in Brasile e in Giappone. Ha la fortuna di abitare nella casa dei genitori e, al momento, non ha altri legami; svolge delle missioni per la Securitas, e quando presta dei servizi di picchetto in qualità di First responder nel suo Comune riceve delle indennità. Inoltre impartisce corsi in qualità di monitore di corso e di Sezione. All’occasione offre il suo servizio come conducente di mezzi pesanti avendo ottenuto la relativa licenza nell’Esercito. Oltre a quello di conducente di camion, vanta altri permessi di guida per mezzi di trasporto... terrestri e in questo periodo sta facendo gli esami di pilota d’aliante. Di formazione, questo dinamico giovane è impiegato di commercio; tuttavia non ha mai lavorato in questo settore. In effetti, Ilan confessa che, con i suoi numerosi impegni associativi e politici, faticherebbe assai ad avere un’occupazione con un orario regolare. Anche se dice di non nutrire ambizioni particolari, specialmente nella carriera, Ilan Garcia sembra davvero essere l’uomo che riesce in tutto quello che fa, malgrado la sua apparenza da «bonaccione» e l’aria apparentemente tranquilla. Qual è il suo segreto? È la sua dolcezza ad attribuirgli particolare carisma? Egli infatti non ama dirigere imponendo le cose con la forza; arriva ai suoi fini ponendo piuttosto l’accento sulla fiducia e sull’ascolto delle opinioni altrui e individuando le migliori che si possono concretizzare. «Non amo impormi», dichiara infine con un sorriso e con disarmante semplicità. • oggi samaritani 06-07/2015 19 Attualità L’intervistato: Christoph Meier, diplomato all’Alta scuola per le cure intense ed esperto della Formazione e della Consulenza della FSS. In caso di urgenza, il «dove» è decisivo per il «cosa» In qualità di anello della catena di salvataggio, anche la Federazione svizzera dei Samaritani è invitata regolarmente al Congresso sulla medicina d’urgenza che si è svolto a fine maggio a Berna. Tema del congresso di quest’anno sono state le urgenze con i bambini. 1. Christoph Meier, cosa bisogna intendere esattamente con il termine «medicina d’urgenza»? Paragonata con la medicina «normale», in quella d’urgenza si deve differenziare in modo decisivo dove esattamente deve essere trattato il paziente. C’è una grossa differenza se parliamo ad esempio della medicina d’urgenza di un ospedale – il cui Pronto soccorso dispone di tutte le forze specialistiche e le infrastrutture idonee – o se parliamo di un’urgenza a seguito di un incidente stradale. Poiché la Federazione svizzera dei Samaritani non è attiva nel settore clinico, a noi interessa maggiormente vedere la situazione da fuori. Nelle nostre situazioni, le condizioni sono spesso diverse. Non disponiamo di un posto coperto, nel senso comune del termine; nessun tetto sopra la testa, e forse siamo nel mezzo del traffico alla presenza di persone che ci guardano. Bisogna considerare che per i primi soccorritori si tratta sempre di situazioni di stress – indipendentemente se si tratta di soccorritori non professionisti, oppure della Polizia o ancora degli enti di soccorso professionali. Inoltre, quale primo soccorritore, si ha a disposizione poca o addirittura nessuna «medicina», spesso ci si trova a dover improvvisare con il materiale disponibile sul posto; a dover intuire il da farsi. 2. A dipendenza della posizione all’inter- no della catena di salvataggio si deve agire in modo diverso. Può farci un esempio? Prendiamo il caso di una ragazza che presenta ustioni estese e gravi al busto, a seguito del malaugurato rovesciamento di una pentola con dell’acqua bollente. Sta molto male e deve essere trasportata urgentemente all’ospedale, anche perché questo tipo di ferita necessita spesso di interventi chirurgici. Ora: la prima persona che trova la ragazza ferita a casa deve prendere misure di pronto intervento totalmente diverse da quelle che si prenderebbero se la ragazza fosse già all’ospedale. Il primo soccorritore, in questo caso particolare, deve chiamare immediatamente il numero d’urgenza 144, affinché la persona ferita possa ricevere il più presto possibile le cure professionali. In seguito sono molto importanti le misure di Primo soccorso, come il raffreddare e successivamente proteggere e coprire la parte ferita dall’ustione in modo idoneo (pellicole di plastica). Ciò aiuta a mantenere pulita la zona della ferita e protegge dalle infezioni. Le pellicole di plastica sono ideali poiché non si attaccano alla ferita, ne proteggono la superficie dal contatto con l’aria, cosa che contribuisce a lenire il dolore. 20 oggi samaritani 06-07/2015 I servizi di soccorso professionisti hanno delle altre possibilità di cura, come la somministrazione di infusioni. Inoltre l’ospedale dispone di infrastrutture e personale specializzato; ha delle sale attrezzate dove la paziente può venir sedata al fine di curare le sue ferite ed essere assistita in modo costante e professionale. 3. A chi è indirizzato il Congresso sulla medicina d’urgenza al quale ha partecipato? Il Congresso è una piattaforma ideale per lo scambio di esperienze e conoscenze tra esperti, e questo a livello nazionale. In un certo senso, il Congresso mette in rete in modo collegiale di tutti gli esperti di medicina d’urgenza. Per questa ragione, per la FSS è importante ottenere informazioni aggiornate sulle conoscenze più recenti nel campo della medicina d’urgenza. In questo modo possiamo costantemente adattare e aggiornare la nostra documentazione formativa. 4. Il tema centrale del Congresso di quest’anno erano le urgenze con i bambini. In questi casi, cosa c’è di diverso? Innanzitutto, questi casi coinvolgono molto a livello emotivo tutte le persone toccate. Ma anche limitandoci alla sola anatomia dei bambini, abbiamo già qui grosse differenze. Uno dei temi trattati nel Congresso è stata la cura di traumi nei bambini, ossia ferite gravi. E qui le ferite si differenziano molto tra bambini e adulti. Ad esempio, se un adulto viene investito da un’automobile, riporterà spesso delle ferite all’altezza delle gambe. Nel caso di un bimbo, le ferite sono invece molto frequentemente alla testa; quindi una situazione del tutto diversa. Un altro esempio ancora nel campo delle ustioni: poiché i bambini, per rapporto al loro peso, hanno una superficie del corpo più estesa rispetto agli adulti, la situazione in caso di ustioni cambia di molto. Raffreddare le ferite da ustioni al busto richiede in questi casi molta prudenza, dato che i bambini possono raffreddarsi molto più velocemente. 5. Cosa devono sapere i Samaritani a Christoph Meier, esperto diplomato in cure intense e specialista del Settore Formazione e Consulenza della FSS, ha molta esperienza nella medicina d’urgenza. proposito della medicina d’urgenza? Devono sapere che esercitare i casi di intervento non è importante solo per i professionisti. Chi, negli esercizi, viene già confrontato con situazioni di stress, sa poi adattare il suo comportamento e agire meglio in caso di intervento reale. Per i non professionisti è fondamentale prendere coscienza della loro importanza nella catena del salvataggio. A volte basta saper allarmare correttamente. Sezioni, Associazione Rovio Interessante visita alla TEXAID di Schattdorf 19 maggio: ore 8.15. Partenza da Rovio per la consueta gita annuale organizzata dalle Samaritane. Meta: Schattdorf per la visita del Centro TEXAID. Siamo in 22. Il tempo è uggioso, ma i cuori allegri. Traffico scorrevole sull’asse del Gottardo, arriviamo quindi in perfetto orario all’appuntamento. Ci aspetta il signor Renato Salvisberg responsabile della Texaid per il Ticino. Ci offre un piccolo caffè alla mensa, poi via per l’enorme capannone suddiviso in diversi magazzini ed un grandissimo locale di smistamento. Impressionanti sono le montagne di tessuti trattati, salvo errore cinque tonnellate all’anno. Il Centro di Schattdorf è l’unico a fare questo lavoro per tutta la Svizzera. La prima fase del lavoro è manuale: apertura dei sacchi, divisione secondo 16 criteri di qualità, eliminazione dei «corpi estranei» (la gente purtroppo butta di tutto nei container per vestiti!). Questo lavoro è svolto da sei donne che fanno turni di tre ore. Poi iniziano i diversi percorsi sui nastri elettronici fino alla pressatura. I tessuti, secondo la loro qualità e destinazione, sono confezionati in balle di 350 kg e più. Belli da vedere gli altissimi scaffali con immagazzinate queste balle di tessuti di tutti i colori. Esiste un percorso speciale, manuale, per i vestiti in buono stato inviati poi ai mercatini dell’usato. Tutti gli altri tessuti hanno diverse destinazioni ed usi: industria dell’automobile, ditte per materiale isolante, imbottitura, ecc. La visita è durata più di un’ora. Dopo il… cibo per lo spirito, si parte per Attinghausen dove ci aspettano i polli nel loro cestello! Sempre buoni. Alle 15.00 partenza per Altdorf. I coraggiosi fanno il giro della cittadina sotto una pioggia battente. Alle 18.30 «sbarco» in Piazza a Röv. Bellissima ed interessante gior nata. Grazie alle nostre Samaritane e… alla prossima. Vestiti imballati e immagazzinati, pronti per nuove destinazioni. I partecipanti alla visita ascoltano attentamente le spiegazioni. A. Conza • Biasca Nuovo veicolo per i 75 anni dei Samaritani di Biasca Domenica 31 maggio scorso, organizzando il Convegno samaritano delle Tre Valli alle Scuole medie, la Sezione Samaritani di Biasca ha festeggiato ufficialmente i suoi 75 anni di vita. Otto le Sezioni che hanno partecipato (Acquarossa, Ambrì, Biasca, Blenio, Bodio, Cresciano, Lodrino-Prosito e Osogna) completando in mattinata il percorso con sette postazioni di lavoro (casi simulati di puntura di api, crisi cardiaca, bendaggi, ustioni e altro). Le comparse per le scene simulate sono state interpretate da un volonteroso e simpatico gruppo di Scout di Biasca. Erano pure presenti 14 giovanissimi samaritani del Gruppo Help delle Sezioni di Bodio-Personico-Pollegio e di Lodrino-Prosito che, pure loro, hanno svolto in modo molto sod disfacente il percorso con le postazioni di lavoro. Per i suoi 75 anni, la Sezione ha ricevuto un nuovo veicolo per il Servizio di trasporto delle persone bisognose, finanziato dalla ditta Helsinn Advanced Synthesis SA di Biasca (nella foto, con il sindaco di Biasca Jean François Dominé e la presidente dei Samaritani di Biasca Tiziana Zamperini, vi sono il direttore generale della Helsinn Advanced Synthesis SA Waldo Mossi e l’ex direttore e membro del Consiglio d’Amministrazione Paolo Guainazzi). Alla riuscita dell’evento, che ha ricevuto la visita anche del vicepresidente della Federazione svizzera dei Samaritani (FSS) Renato Lampert, hanno partecipato anche il locale Corpo civici pompieri e Tre Valli Soccorso. Alla parte ufficiale ha presenziato pure Mirko Hunkeler, capo della Commissione quadri in seno al Comitato dell’Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano (ASSTM). Dopo la mattinata di lavoro e la parte ufficiale, è seguito il pranzo (oltre 160 i presenti) e una parte pomeridiana ricreativa con spettacolo (vedi rivista «oggi Samaritani» di maggio) e la dimostrazione da parte dei Pompieri dell’apparecchio Libervit. m.z • Il nuovo veicolo della Sezione con, al centro, la presidente Tiziana Zamperini e a lato i signori Mossi e Guainazzi della Helsinn SA di Biasca. oggi samaritani 06-07/2015 21