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ECCORECCO
MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO
NOVEMBRE 2015
5000 COPIE - DISTRIBUZIONE GRATUITA
CROCE VERDE RECCO news
ALL’INTERNO
VIA FIUME 9 - TEL. 0185 730052 - RECCO (GE)
APPUNTAMENTI
ECCORECCO
MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO
Calendario a cura di Pro Loco Recco - tel. 0185 722440
Corso di fotografia
Corso avanzato: primo incontro martedi 17
novembre ore 20,30, ogni 15 giorni. Corso
base: lezione al giovedi dalle 20,30 alle 22,30
con inizio dal 19 novembre.
Laboratorio teatrale
Lunedi 23 novembre dalle 18,00 alle 19,45
sezione bimbi. Venerdì 27 novembre dalle
18,00 alle 19,45 corso avanzato bimbi. Venerdì 27 novembre dalle 20,30 alle 22,00
corso adulti. In queste date si svolgerà
per eventuali nuovi partecipanti una
lezione di prova gratuita.
Appuntamenti
Martedi 24 novembre la 22° Giornata
dell’Anziano per festeggiare i cittadini
di Recco che hanno superato i 65 anni
di età.
Domenica 29 novembre ore 18,00 sala
Polivalente F. Lavoratori commedia
Donne, Donne, eterni Dei Guai della compagnia stabile del teatro di Cicagna
Dal 5 al 11 dicembre presso la sala Polivalente “F. Lavoratori” mostra della Collettiva
Pittori Recchesi.
Domenica 5 e lunedì 6 dicembre presso la
sala Consigliare del Comune di Recco 13°
edizione dell’Esposizione dei Lavori eseguiti dal centro comunale anziani.
Da venerdì 18 a domenica 21 dicembre
presso la Sala Polivalente “F. Lavoratori”
esposizione d’arte delle artiste Lidia Cucciniello e Antonella Vitellaro.
PALLAVOLO, IL LIBRO DEI 35 ANNI
Sarà presentato sabato 12 dicembre alle 17 presso la Sala Polivalente “Franco Lavoratori” il volume “Dalla Volley Ball Recco 1981 ad oggi” edito dalla Pro Recco Pallavolo e stampato dalla Tipografia Meca di Recco. Gli ideatori del volume, Italo Desgaco, Giovanni Ulivi, Cristina Ulivi, Sandro Pellerano, Sergio Carbone e Lucio Nardi, hanno voluto ripercorrere i 34 anni della pallavolo recchelina, con foto, testi, aneddoti scritti dagli stessi protagonisti di questo straordinario sport. Un selfiebook di circa 250 pagine a colori, ricco di oltre 400 foto fornite
dagli artefici del successo di
questo sport a Recco. Una carrellata che parte dagli albori di
questo sport, introdotto nella
nostra città dal prof. Adelindo
Molinari coadiuvato dal prof. Italo Desgaco e da Secondo Capato, primo presidente nel lontano
1981 con la Volley Ball Recco e
proseguito fino ai giorni nostri, con la Pro Recco
Pallavolo grazie a dirigenti, atleti ed allenatori che
ne hanno scritto la storia. Raggiungendo risultati
impensati quali la promozione alla B2 femminile
nel 95/96 con permanenza di un anno, la promozione nuovamente in B2 nel 97/98 con permanenza di due anni e alla C1 maschile nel 94/95 con
permanenza di un anno. Solo alcuni dei molti traguardi arrivati dopo anni di intenso lavoro sia dalla parte dirigenziale che da quella tecnica oltre
quella degli atleti. Il ricavato della vendita verrà devoluto in beneficienza alla Croce Verde di Recco.
Il volume di può acquistare presso: Pro Recco Pallavolo, Croce Verde, Pro Loco, Libreria Capurro, Edicola Eta Beta, Edicola Francesca Aprile.
DIRETTORE RESPONSABILE: Giuseppe Rosasco
EDITORE
Studio Helix sas di Revello Andrea & C.
REDAZIONE Piazzale Europa 30 - 16036 Recco (Ge)
tel. +39.0185.723961
[email protected]
www.eccorecco.info
STAMPA
Tipolitografia Me.Ca. Recco (Ge)
Autorizzazione del Tribunale di Genova
n. 69 del 21.11.1990
La collaborazione a EccoRecco avviene a titolo gratuito
_________________________________________________
IN COPERTINA
Santuario del
SS. Crocifisso
e chiesa di
S. Francesco.
Foto Daniel Passano
________________________________________________
DOVE TROVARE ECCORECCO Panificio Pallavicino a
San Rocco, Farmacia Berni in piazzale Europa, Edicola
Eta Beta in via Roma, Cartoleria Capurro in piazza Gastaldi, Redocasa Centro TIM in via Fiume, Panificio Moltedo in via XX Settembre, Pro Loco Recco in via Ippolito
d’Aste, Farmacia Savio e Ottica Ferrari in piazza Nicoloso, Libreria Capurro in via IV Novembre, My Space in
lungomare Bettolo, Cartoleria Capurro in piazza San Giovanni Bono, Vanestetica in Valleverde, Alimentari Capurro a Mulinetti.
ARRETRATI Gratuiti fino ad esaurimento. Possono essere richiesti gratuitamente alla redazione.
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e avrete un filo diretto con la redazione.
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2 • NOVEMBRE 2015 • NUMERO 67 • ECCORECCO
INIZIATIVE LE NUOVE PROPOSTE DELL’ASSOCIAZIONE, NATA NEL 1973
Pro Loco Sori
GIUSEPPE ROSASCO • Sori vive, da una quarantina di anni possiamo dire, una condizione
di precario equilibrio tra la dimensione di tipico e piccolo paese di riviera e una vocazione, se così si può chiamare, alla riservatezza, quasi una sorta di gelosia nel disvelare le sue bellezze. E se in questa condizione
risiede gran parte del fascino del paese, d'altro lato vi è il concreto rischio di un isolamento che potrebbe rendere sempre più fragile la sopravvivenza di quegli stimoli commerciali, culturali e di svago che da sempre
costituiscono l'essenza vitale di ogni comunità.
Il paradosso è che Sori conserva nel suo
Dna, oltreché le attrattive di un paesaggio rimasto quasi intatto, anche una tradizione artigiana, commerciale, gastronomica e sportiva
di tutto rilievo. Per fortuna, dall’inizio degli
anni duemila, con la ristrutturazione del teatro sociale (denominato Teatro del Levante)
e l'apertura della piscina coperta, Sori ha trovato i canali giusti per offrire a livello comprensoriale nuovi poli di interesse. Prendiamo per esempio la Pro Loco.
Questa associazione, sorta nel lontano
1973, dopo il suo trasferimento nei locali annessi al Teatro del Levante, ha saputo trovare gli stimoli giusti per ritagliarsi una dimensione culturale di sorprendente interesse, quasi inaspettata. Il merito va naturalmente all'intero consiglio direttivo, sotto la
guida del presidente Gianluca Massa. La svolta più appariscente è venuta, se vogliamo, con
l'inaugurazione del cinema all'interno del teatro, nella confortevole ed elegante sala dedicata a Enzo Costa, scrittore e giornalista residente a Sori prematuramente scomparso nel
2014. Attrezzata con il cofinanziamento della Regione Liguria, la nuova sala cinematografica, dotata di un modernissimo proiettore digitale, ha avviato una programmazione
di tutto rilievo, con proiezioni di grande appeal. Per restare ai titoli più recenti ricordiamo The Walls, dedicato all'esperienza di
per esempio
un travolgente concerto dei Pink Floyd, oppure Padri e Figlie di Gabriele Muccino, o ancora Giotto, l'amico dei pinguini, il drammatico Everest e The lobster, presentato al Festival di Cannes 2015. Una programmazione,
come si può capire, in costante divenire, sempre pronta a presentare le più importanti novità per interessare qualsiasi tipo di pubbli-
CINEMA D’ESSAI A SORI
19 novembre: Amarcord
di Federico Fellini, Italia, 1973
10 dicembre: Miracolo sulla 34^ strada
di George Seaton, Usa, 1947
14 gennaio 2016: Il grande dittatore
di Charlie Chaplin, Usa, 1940
18 febbraio: La lingua del santo
di Calo Mazzacurati, Italia, 2000
17 marzo: Butch Cassidy
di George Riy Hill, Usa, 1969
28 aprile: Ascensore per il patibolo
di Louis Malle, Francia, 1958
19 maggio: Il fascino discreto della
borghesia, di Luis Bunuel, Francia, 1972
co, giovane e meno giovane. Senza naturalmente dimenticare il cosiddetto “cinema
d'essai”. Già, perché in determinati giovedì
sera, secondo una programmazione che riportiamo nell'apposito box, è prevista la proiezione di film d’autore, autentici capolavori che hanno contraddistinto la stessa storia
della settima arte.
Ma gli eventi e le iniziative della Pro Loco
Sori non si limitano alle proposte cinematografiche. Utilizzando un impianto di indubbio fascino (e di ottima acustica) in questi ultimi anni hanno calcato le scene del Teatro del
Levante attori e compagnie di richiamo. Un
esempio valga per tutti: il prossimo 27 novembre i cantautori Max Manfredi e Federico Sirianni presentano il loro spettacolo “NoGenovaTour”, una serie di canzoni e di storie reali, surreali e divertenti che porteranno
in tour in tutta Italia. Naturalmente il teatro
offre anche ospitalità a commedie in vernacolo, serate di lettura, conferenze, proiezioni di grandi avvenimenti (la prima della Scala , ad esempio) in streaming tv. Insomma,
una gamma di spettacoli e di proposte culturali
da non perdere, tenendosi costantemente informati attraverso il sito internet della Pro Loco
Sori. Avrete di che sorprendervi.
ECCORECCO • NUMERO 67 • NOVEMBRE 2015 • 3
GASTRONOMIA IL MARCHIO DIFENDERÀ LA QUALITÀ E L’AUTENTICITÀ DEL PRODOTTO RECCHESE
Da oggi la focaccia è I.G.P.
ECCORECCO • È fatta, finalmente… La Focaccia
di Recco si può fregiare da oggi della sospirata IGP, Indicazione Geografica Protetta. La
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n° 26
del 2 febbraio 2015 ha riconosciuto definitivamente alla Focaccia di Recco col formaggio la tutela europea nell’ambito dei Comuni di origine: Recco, Camogli, Sori e Avegno,
dopo che (15 gennaio) l’Unione Europea
l’aveva iscritta nel Registro delle DOP e IGP
Comunitarie. Da ricordare le prime carte per
la pratica IGP erano state prodotte più di 12
anni fa, il 23 gennaio 2003.
«Abbiamo raggiunto un traguardo che ci
riempie d’orgoglio perché rappresenta il riconoscimento alla serietà, alla professionalità ed alle capacità di tutti coloro che hanno portato a buon fine questo infinito lavoro. – dichiarano al Consorzio Focaccia di Recco – Il prodotto che promuoviamo non aveva bisogno di guadagnare maggior fama o una
più ampia fetta di mercato, aveva soprattutto bisogno di veder riconosciuta la sua credibilità, la sua identità e il legame alla sua
zona d’origine.»
La Focaccia di Recco col formaggio «è così
entrata nell’Olimpo della produzione agroalimentare europea, diventando uno dei prodotti d’eccellenza che rappresentano l’Italia
nel mondo»; le parole fanno parte della dichiarazione del Ministero delle Politiche
Agricole e Alimentari al termine dell’atto conclusivo dell’istanza IGP che si era chiuso con
parere positivo, alla presenza dei dirigenti della Regione Liguria, già il 18 gennaio 2012.
Al Consorzio della Focaccia di Recco col
formaggio aderiscono i più rappresentativi
produttori dei Comuni della sua zona di produzione: panifici, ristoranti e forni da asporto che hanno reso famoso nel mondo questo
fantastico prodotto.
La Focaccia di Recco è un prodotto semplice e sano, con pochi ingredienti personalmente selezionati e garantiti da ogni produttore, lontano da ogni tipo di sofisticazione, difficile da riprodurre grazie alla neces-
Produttori di focaccia e rappresentanti di Regione Liguria e Camera di Commercio festeggiano al Palazzo della Borsa di Genova.
saria manualità e all’abilità con la quale i focacciai della zona di produzione tirano le sfoglie, veri e propri veli senza mai romperli ed
infine una cottura meticolosa che dona alla
Focaccia di Recco col formaggio le caratteristiche che l’hanno resa famosa.
«Nel corso degli anni l’immagine ed il consumo di Focaccia di Recco – spiega Maura
Macchiavello, presidente del Consorzio – sono
cresciuti in modo esponenziale, godendo di
un apprezzamento che ha varcato i confini
territoriali.» L’IGP vuole difendere la qualità
e autenticità del prodotto recchese contro la
tante imitazioni caratterizzate dalla scarsa
qualità e dalla nessuna attinenza col territorio d’origine.
La Camera di Commercio di Genova, organo incaricato del controllo, dopo l’approvazione del Piano di controllo da parte degli
uffici ministeriali competenti, ha provveduto a visitare i produttori inseriti nella zona di
produzione per verificare la sussistenza di tutte le condizioni necessarie affinché possano
essere assoggettate al Disciplinare approvato dal Consorzio. Quati produttori da oggi si
possono fregiare del marchio comunitario di
protezione riconosciuto alla Focaccia di Recco IGP.
Risparmiare con le energie rinnovabili grazie
alle nuove tecnologie. Chiedeteci un sopralluogo
e un preventivo gratuito.
L’invito è rivolto in particolare
a quanti non sono serviti dalla rete gas.
4 • NOVEMBRE 2015 • NUMERO 67 • ECCORECCO
Lo scorso 11 novembre, nel Palazzo della
Borsa di Genova, i festeggiamenti ufficiali. A
fare i complimenti al Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio, seguito da Lucio
e Daniela Bernini di Dimensione Riviera Promozioni, erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Giovanni Toti, i consiglieri
regionali Ilaria Cavo, Edoardo Rixi, Franco Senarega e Stefano Mai, il presidente della Camera di Commercio di Genova Paolo Odone,
il sindaco di Recco Dario Capurro.
Diciotto, per ora, il numero dei produttori consorziati che hano ricevuto gli attestati
e le targhe di certificazione IGP: a Recco soon
i ristoranti Alfredo, Da Angelo, Da Ö Vittoriö, Del Ponte, Da Lino, Manuelina, Manuelina Focacceria, Vitturin 1860; i panifici
Moltedo G.B., Moltedo Luisa, Tossini via Assereto, Tossini via Roma, Tossini via XXV
Aprile, Tossini via Trieste; ad Avegno Tossini; a Camogli Revello asporto; a Sori i ristoranti Edobar, Il Boschetto e la Focacceria Tossini. Chi vorrà potrà farne richiesta previa
messa in regola col disciplinare.
Da tutti grande soddisfazione per il risultato raggiunto; Toti ha anche auspicato la riapertura a Bruxelles di Casa Liguria, dove presentare i prodotti tipici e la nostra cultura.
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AZIENDE DA OLTRE MEZZO SECOLO UN MARCHIO DI QUALITÀ NEL SETTORE CARTOLERIA E LIBRERIA
Capurro,una tradizione di famiglia
ROMINA POZZO • È nel 1963 che la “Lego”, produttrice danese dei famosissimi mattoncini da
costruzione, abbandona il materiale usato fino
a quegli anni a favore di un composto migliore, la plastica ABS, tuttora usato.
Nello stesso anno, a Recco, la signora
Amelia Capurro decide di aprire un’attività
commerciale prendendo in affitto un piccolo locale in Piazza Gastaldi, nei pressi delle
scuole. In zona c’è solo un panificio, e con
tutto quel via vai di bambini e studenti l’idea
di una cartoleria sembra vincente; potrebbe
accontentare diverse tipologie di clienti: i più
piccoli con l’assortimento di giocattoli, gli studenti offrendo materiale didattico di qualità.
La storia inizia così. Il negozio nel corso
degli anni si amplia fino ad avere un’esposizione di 7 vetrine sotto il porticato della
piazza. Nel 1971 il negozio è rilevato dalla signora Ida Capurro, figlia di Amelia, e dalla
signora Rosalba Capurro, la nipote, che vengono coadiuvate nella conduzione dell’attività dai rispettivi mariti, Elia e Tonino.
Rosalba, attuale proprietaria, racconta
che la gestione del negozio è da sempre molto impegnativa. Un valido aiuto arriva dalle
collaboratrici in negozio, la cui presenza si
rivela di grande importanza nella vendita al
pubblico, nell’organizzazione del magazzino,
nell’aggiornamento sui prodotti. Per gli ordini
ai fornitori, vista l’ampiezza di referenze dei
settori cartoleria e giocattoli, la soluzione migliore, fin dai primi anni di attività, è risultata quella di recarsi direttamente presso le
aziende produttrici e presenziare alle fiere specializzate, per poter verificare con mano la
qualità del prodotto ed eventualmente prendere accordi per gli acquisti.
Torniamo alla storia. Gli anni passano, le
generazioni si susseguono e così Andrea, il
figlio di Rosalba e Tonino, terminato il liceo
scientifico, decide di affiancare i genitori in
negozio, mentre la signora Ida e suo marito
possono finalmente ritirarsi in pensione.
Nel frattempo la tecnologia comincia ad essere sempre più presente in ogni aspetto del-
la nostra vita… ma bambini e bambine giocano ancora con trenini e bambole o le loro
richieste rispecchiano l’evoluzione dei tempi? «I bimbi di oggi sono molto esigenti, sanno quello che vogliono e spesso istruiscono
i nonni sulle novità in modo da ricevere il regalo desiderato. – spiega la signora Rosalba –
Anche i più piccoli sono attratti dall’elettronica e dai materiali più moderni, tuttavia esistono giocattoli tradizionali e intramontabili che sono sempre richiesti, come ad esempio i trenini di legno per i maschi e le intramontabili bambole Barbie per le bambine.»
Nel 2002 lo spirito imprenditoriale induce Andrea ad affrontare una nuova sfida:
Intanto Rosalba e Tonino decidono l’apertura, nel 2008, di un nuovo punto vendita in
Piazza San Giovanni Bono. Nel negozio, gestito dalla nuora Sara, i clienti possono trovare un vasto assortimento di articoli per la
scuola, per ufficio e da regalo.
Giunti al 2015, si potrebbe pensare che la
signora Rosalba e il signor Tonino si godano
la pensione sotto il sole delle Canarie e invece
li troviamo al lavoro! Lei in cartoleria intenta a servire un bimbo molto esigente che le
chiede il “Meccanoid Personal Robot”, la novità assoluta di quest’anno (che consiste in
un robot da costruire manualmente con caratteristiche tecnologiche che permettono al
Da sinistra, Tonino e Rosalba nel negozio di Piazza Gastaldi, Andrea in Via IV Novembre, Sara in Piazza S. Giovanni Bono.
l’apertura di un punto vendita a Camogli,
espandendo così l’impresa Capurro. Oggi la
cartoleria in via della Repubblica offre una vasta gamma di prodotti, dai giocattoli ai libri
ed è gestita da una preziosa collaboratrice.
La tradizione Capurro non si ferma qui,
anzi prosegue, nel 2004, con l’apertura della “Libreria Capurro” in Passo Assereto a Recco. Andrea prende in affitto un piccolo fondo che trasformerà nella libreria più fornita
del Golfo Paradiso. E non appena gli si presenta l’occasione non esita ad ampliare la sua
attività. Lo scorso anno si trasferisce così nell’attuale ampia sede di Via IV Novembre, dove
i clienti hanno a disposizione ben tre piani
di esposizione, di cui uno interamente dedicato ai bambini.
bambino di interagire con il gioco). Tonino
invece è tutto indaffarato a preparare il punto vendita in Via Fontanella, ad Avegno, in
vista della tradizionale apertura straordinaria per il periodo natalizio.
Durante tutti questi anni, precisamente 52,
chissà quanti bambini, genitori e nonni saranno passati in negozio, quanti capricci, curiosità… «Ricordo un episodio di diversi anni
fa: un bimbo era andato a New York con i genitori e questi, in occasione del suo compleanno, lo avevano portato nel più grande
magazzino di giocattoli della città. Dopo diversi giri a vuoto, un po’ disorientato, il piccolo disse a papà e mamma: “Il regalo me lo
comprerete da Capurro, quando torniamo a
Recco...”» E così fu.
ECCORECCO • NUMERO 67 • NOVEMBRE 2015 • 5
RECCHESI ILLUSTRI IL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO CONFERITOGLI PER LE SCIENZE FILOSOFICHE
Agazzi riceve il Premio Feltrinelli
GIUSEPPE ROSASCO • Venerdì 13 novembre lazione ai problemi etici e morali che sono
scorso, presso l’Accademia dei Lincei, in oc- connaturati con le moderne esperienze e scocasione dell’apertura dell’anno accademico, perte scientifiche e tecnologiche. Perché,
è stato assegnato il premio “Antonio Feltri- come ha spiegato lo stesso Agazzi in un’innelli” 2015 per le Scienze Filosofiche al tervista rilasciata alcuni anni fa al professor
prof. Evandro Agazzi, da anni residente a Rec- Mario Alai, se “la scienza non è sottoposta
co. Il premio al nostro ila criteri di giudizio moralustre concittadino coroli, ideologici, religiosi, econa la sua brillante carrienomici sociali e via dicenra in ambito accademico
do, l’attività scientifica
durata oltre cinquant’ancade in pieno, come tutte
ni, in un campo di studio
le attività umane, sotto
teso a porre in relazione
tali giudizi di valore”. Anla filosofia (considerata
golo visuale che, nel riconella sua missione di tronosce l’assoluta libertà di
vare risposte ai problemi
ricerca alla scienza in
fondamentali dell’esiquanto tale, considera alstenza umana) con le
tresì le implicazioni di giuscienze e le tecnologie
dizio che sono invece inattuali.
site nel concreto dipanarsi
Un impegno che ha
delle attività scientifiche.
portato il prof. Agazzi a Il professor Evandro Agazzi.
Una posizione filosofica
investigare a fondo le diche inevitabilmente ha
verse realtà dell’esistente, con un approccio condotto il prof. Agazzi a interrogarsi anche
multidisciplinare che spazia dalla filosofia alla sui rapporti tra fede e scienza. «Ritengo – ha
matematica, dalla logica alla metafisica, dal- precisato il prof. Agazzi sempre nella medela storia all’antropologia, dalla religione alla sima intervista – che ogni uomo razionalpedagogia. «Agazzi – ha scritto Camilla Ta- mente consapevole non possa evitare di
gliabue su “Il Sole 24 ore” – ha contribuito porsi il problema del senso della vita e dela sdoganare in Italia la filosofia analitica e del- l’Assoluto, ossia il problema di sapere se l’inla scienza, arricchendo pure il dibattito sul tero si esaurisce nell’intero di ciò che cade in
rapporto tra scienza, etica e fede, portando esperienza oppure se oltre a questo ci sia deli suoi preziosi insegnamenti sia nelle facol- l’altro.»
tà scientifiche che in quelle umanistiche.»
In questo quadro, per il prof. Agazzi «fiQuesto approccio pluridisciplinare è de- losofia e religione sono non solo compatibirivato oltre che dallo stesso percorso forma- li ma complementari, nel senso che la relitivo del prof. Agazzi, che lo ha visto dapprima gione può offrire per fede quel coronamenallievo del prof. Gustavo Bontadini all’Uni- to a risposte che la filosofia sta cercando e non
versità Cattolica del Sacro Cuore di Milano e riesce pienamente a guadagnare». Una comsuccessivamente collaboratore del marxista plementarietà, beninteso, che può verificarLudovico Geymonat, da un originale e au- si anche con il segno opposto, in un ambito
tonomo filone di riflessione che lo ha porta- totalmente ateo. Per questa ragione nei temi
to a considerare l’esperienza filosofica dal dell’etica e della bioetica il confronto dopunto di vista “dell’intero”, soprattutto in re- vrebbe avvenire sul terreno strettamente ra-
zionale, con la consapevolezza che il raggiungimento del consenso unanime è praticamente impossibile, non tanto per spirito di
compromesso, quanto piuttosto perché la tolleranza (intesa nel rispetto delle altrui convinzioni) si impone per il fatto che la verità
è troppo grande perché una sola posizione la
esaurisca tutta.
Come si vede da questi brevissimi accenni dalle analisi del prof. Agazzi traspare per
intero la complessità di una ricerca che si
muove lungo la fitta rete dei sentieri che il
mondo moderno mette a disposizione dell’uomo nel suo personale anelito di verità. In
un percorso di riflessione mai chiuso in se
E Café Philo ricomincia
Sono ripresi gli incontri ‘Philo’ che come sempre vengono ospitati una sera alla settimana
in un locale diverso della nostra città. Il piacere di stare insieme con leggerezza, perché non
viene mai a mancare un buon bicchiere di vino accompagnato da ottimi assaggi, si unisce
al godimento del pensare insieme la nostra vita, attraverso il dialogo e il confronto con le
“grandi parole” della filosofia e della letteratura. Se la “filosofia” può essere definita “pensiero in movimento”, il Café Philo ha l’intenzione
di esercitare un pensiero che possa arricchirsi
delle occasioni d’incontro con l’altro.
Avere notizie sul Cafè Philo e i suoi “movimenti” è facile: su Facebook è possibile chiedere l’ammissione al gruppo “Cafè philo Recco”, mentre per iscriversi alla newsletter e ricevere tutte le informazioni sulle date e i luoghi degli incontri occorre visitare il sito web
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stesso, ma sempre aperto a sintesi in grado
di elevare l’agire umano ai livelli di più alta
razionalità.
E di questa sintesi, come della connaturata
pietas che sempre deve permeare l’agire umano, il nostro tempo di “convivenze lacerate”
sembra averne più che mai bisogno.
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e un mucchio di nuove idee…
anche una singola lezione
AUTOSTRADA CINQUANT’ANNI VENIVANO APERTI AL TRAFFICO I SEI CHILOMETRI TRA LE DUE LOCALITÀ
Recco-Rapallo: 50 lire. Era il 1965
«QUESTO PONTE NON S’HA DA COSTRUIRE»
Il viadotto di Recco (vedi EccoRecco numero 15),
progettato dall’ing. Pacifico Pellis e costruito dall’Impresa SCAI, era ai tempi era uno dei più audaci
viadotti stradali in cemento armato. La struttura ha
uno sviluppo complessivo di 560 metri, lungo una
curva che ha un raggio di 700 metri. È costituito
da una luce centrale di 58 metri fra gli assi delle pile,
affiancata da due luci da 51,50 metri e
da campate minori di 45 metri.
Alla sua realizzazione si oppose fermamente il parroco della chiesa di S. Rocco, don Mario Garbarino (nella foto). Nel
1963, scriveva sul suo diario: «Viene comunicato l’esproprio del terreno della chiesa per la costruzione del mastodontico
viadotto della costruenda autostrada Genova - Sestri Levante. In una adunanza
convocata straordinariamente dal parroco, si dibattono un cumulo di proteste, di proposte e di consigli. Il parroco presenta l’atto di esproprio ai propri superiori. Risposta: se la chiesa venisse demolita,
dovrebbesi invocare ed esigere l’applicazione dell’art. 10 del Concordato tra la Santa Sede e il Governo italiano; ma se non è demolita, non c’è niente da fare, perché l’opera di utilità pubblica è necessaria e col Governo non si può litigare, a scanso di nulla concludere e perderci sempre. Non piace la risposta al parroco, il quale presenta un ricorso
vigoroso con raccomandata spedita il 29 gennaio
al Ministero dei lavori Pubblici.»
Il timore del parroco era che la costruzione del
mastodontico viadotto (che oggi sovrasta l’edifico
Alcune marche:
Almo Nature
Friskies
Gourmet
Hill’s
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Royal Canin Tel. 370 3130306
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chiuso mercoledì pomeriggio
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sacro) avrebbe danneggiato enormemente la chiesa, la canonica e le opere parrocchiali.
Nelle pagine del diario, il parroco parlava di un
lago che esisterebbe sotto la montagna alle spalle della chiesa: «Detto lago, con grandiose stalattiti e stalagmiti, venne messo in luce durante la costruzione della prima pila del viadotto, dopo quella del piazzale. Però tutto venne nascosto
per il timore che venisse impedita o ritardata la costruzione del viadotto. Col
tempo tutto verrà in luce.»
In effetti, nella zona è accertata la presenza di diverse cavità carsiche e lo conferma la stessa toponomastica: a pochi
metri dal viadotto si trova Salita Lagofreddo
e tutto il versante soprastante è conosciuto
con lo stesso nome (Località Lagofreddo).
E nei fogli ingialliti relativi alla costruzione del lotto n. 14 (allora si parlava del tronco Rivarolo-Rapallo) si parla di “iniezioni di cemento per l’intasamento ed il consolidamento dei terreni di fondazione pile”.
Durante i carotaggi, si era scoperta una cavità carsica (definita “caverna” sulle tavole dei tecnici delle
Autostrade), che si sviluppava infatti per un’altezza
di 9 ed una larghezza massima di 3,7 metri. «Per poter procedere alle fondazioni di questa pila – spiega
il geologo Carlo Cipriani – la cavità dovette essere
riempita. Furono necessari 572 quintali di cemento
per intasare il terreno e poter procedere alla costruzione. Questo a fronte dei 1709 quintali utilizzati
in totale per consolidare le fondazioni del viadotto di
Recco.»
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ANDREA REVELLO • Mercoledì 15 dicembre
1965 la società Autostrade apre al traffico la
tratta Recco-Rapallo della nuova A12. Sono
solo 5,6 km di nastro asfaltato, ma rappresentano un avvenimento straordinario. Nei
giorni seguenti le poche auto in transito sono
quelle dei curiosi che (molti per la prima volta) imboccano l’autostrada, percorrono la galleria Maggio e si ritrovano in pochi attimi dall’altra parte, nel Golfo Paradiso o nel Tigullio che sia, a pagare al casellante l’importo
della tratta, all’epoca 50 lire.
Si è concluso da poco, dopo ben tre anni
di lavori, il Concilio Vaticano II e Charles de
Gaulle sta per diventare il nuovo presidente
della Repubblica francese. L’Italia è nel pieno del boom economico e la realizzazione dei
collegamenti autostradali costituisce uno
dei presupposti essenziali per lo sviluppo economico del Paese.
Nel Levante, le tappe successive si susseguono incalzanti: il 18 dicembre 1966 si
apre la tratta Nervi-Recco, esattamente un
anno dopo, 18 dicembre 1967, l’interconnessione con la A7, il 27 ottobre 1968 la A12
si prolunga da Rapallo a Chiavari e il 1° marzo 1969 arriva a Sestri Levante. Oggi l’autostrada A12 Genova - Rosignano è denominata
Autostrada Azzurra e fa parte del collegamento europeo E80.
L’arrivo del colegamento autostradale costituì una autentica rivoluzione. Se da un lato
i viadotti che scavalcano le valli tra Genova
e Recco tagliarono fuori molte località dal traffico veicolare, dall’altro scomparvero per gli
automobilisti gli incubi delle salite della
Ruta, delle Grazie e del Bracco, percorse in
coda dietro a camion e corriere che arrancavano su per i tornanti.
La costruzione del raccordo a Recco rappresentò una importante opportunità per le
attività economiche del comprensorio e della Val Fontanabuona, confermata negli anni
a seguire, oltre che una evidente grande comodità per i residenti dei Comuni da Camogli a Sori, da Avegno a Tribogna.
ampio parcheggio / consegna a domicilio* / vasto assortimento
ECCORECCO • NUMERO 67 • NOVEMBRE 2015 • 7
ARCHIVI PROFESSORESSA CORAGGIOSA SULLA “DOMENICA DEL CORRIERE” DEL 12 NOVEMBRE 1961
Momenti di paura in copertina
Le cronache degli ultimi anni parlano
sempre più frequentemente di gravi
danni a cose e persone dovute al maltempo, con fenomeni che si concentrano
in tempi brevi con disastrosa intensità.
Ecco, per gentile concessione di un lettore, una cronaca tratta dal Corriere della
Sera del 12 novembre 1961.
Una eccezionale ondata di maltempo si
è abbattuta su alcune zone dell’Italia provocando crolli, inondazioni e, spesso, interruzioni del traffico.
Episodi drammatici sono segnalati da
molte zone, ma il più straordinario di essi –
ed è quello che ha ispirato la copertina di
Walter Molino – è avvenuto a Recco, cittadina ligure che, per alcuni giorni è rimasta
letteralmente allagata dalle acque del fiume.
Ecco come sono andate le cose: la pioggia stava già cadendo con violenza torrenziale da alcune ore e gli
abitanti della cittadina erano allarmati perché il livello delle acque
del fiume Recco aumentava a vista
d’occhio. In una scuola di avviamento marinaro la professoressa
Gariglio, nonostante la burrasca,
stava continuando alla meno peggio la sua lezione quando udiva
come un sordo brontolio di tuono
avvicinarsi alla scuola.
Che cosa poteva essere? Tuoni
lontani? Crolli? Il fiume era straripato? Temendo iI peggio la professoressa Gariglio ordinava ai suoi
alunni, tutti bambini dai dieci ai
dodici anni, di avvicinarsi alla scala che dà al piano superiore dell’edificio.
La scolaresca, per il sangue
freddo dimostrato dalla professoressa, obbedì con un certo ordine:
quasi tutti i bambini avevano
raggiunto gli scalini e soltanto
pochi di essi si trovavano ancora fra i banchi quando, improvvisamente, le mura dell’edificio tremarono come in
seguito ad un colpo di ariete
mentre schianti sordi provocati
da un rotolare e rimbalzare di
lamiere proveniva sempre più
assordante dall’esterno. Nello
stesso istante, dal vetro infranto di una finestra, l’acqua ir-
ruppe nell’aula assieme ad alcuni bidoni che la furia torrenziale del fiume limaccioso
aveva strappato ai magazzini
di un vicino edificio.
Dalla porta che s’era d’improvviso spalancata, la professoressa Gariglio e i bambini ebbero l’allucinante visione di un torrente di bidoni sospinti a forte velocità nella
strada come nel letto di un
fiume.
In pochi istanti la coraggiosa professoressa riuscì a
trarre d’impaccio i pochi
bambini restati ancora nell’aula trascinandoli sulla scala e quindi al piano superiore dell’edificio. Ancora qualche minuto e l’aula venne
completamente invasa dalle
acque.
In quella stessa circostanza, a Recco, preziosa si
è rivelata l’opera dei vigili
del fuoco i quali, fra le altre
cose, sono stati costretti a
togliere la corrente elettrica
all’intero paese perché alcuni fili erano caduti per lo sradicamento dei pali. Se ciò
non fosse stato fatto tempestivamente una
serie di corti circuiti avrebbe potuto provocare danni assai gravi mettendo in pericolo
la vita di centinaia di persone.
La gente di Recco, sorpresa lontana dalle proprie case, ha cercato scampo negli
edifici più vicini, mentre il traffico rimaneva interrotto per varie ore. Un commerciante genovese ha rischiato di morire annegato nella propria auto, completamente sommersa. Egli è stato salvato a stento.
F.L.P.
VOLANTINI
BIGLIETTI DA VISITA
LOCANDINE
PIEGHEVOLI
OPUSCOLI
8 • NOVEMBRE 2015 • NUMERO 67 • ECCORECCO
RICERCHE GIULIA PIZZORNO HA POSTO LO STORICO MONUMENTO AL CENTRO DELLA TESI DI LAUREA
Il Teatro Sociale di Camogli
polo culturale del Golfo Paradiso
GIULIA PIZZORNO • Come noto, il Teatro Sociale
di Camogli è da lungo tempo interessato da
un complesso intervento di restauro che lo riporterà ad essere un luogo di incontro e di
cultura nel Golfo Paradiso.
Ma come mai un piccolo borgo come Camogli possiede un teatro così imponente?
Questa è stata la prima domanda che mi sono
posta quando ho deciso che sarebbe diventato l’argomento della mia tesi. A questo primo quesito ne sono seguiti molti altri: alcuni hanno trovato una risposta, altri rimangono
tali. Il teatro sociale di Camogli: vicende e sviluppi dall’inaugurazione al 1933, questo il titolo, nonché taglio cronologico e tematico
scelto per l’elaborato, con il quale si è cercato
di ricostruire la parte iniziale della sua storia, tenendo in considerazione alcuni aspetti sociali ed economici determinanti per la costruzione e le vicende che lo hanno caratterizzato.
Uno dei punti chiave della ricerca è la proprietà del teatro. L’aggettivo “sociale”, infatti,
rispecchia la tipologia di proprietà: un teatro
privato, finanziato e gestito da una cerchia ristretta di persone appartenenti alla marineria camogliese, i quali ne erano “soci”. Questa condizione rimane tale fino al 2002, quando viene creata la Fondazione Teatro Sociale Onlus, accordo nato tra il Comune di Camogli, la Provincia di Genova e i palchettisti.
Questo avvenimento segna il passaggio da
“condominio privato” a Fondazione di cui
sono membri anche enti pubblici: il teatro diventa così una proprietà mista.
Questa concezione è importante per comprenderne le vicende e la storia, ricostruite
attraverso i documenti dell’Archivio Storico
Comunale di Camogli, l’emeroteca delle Biblioteca Civica Nicolò Cuneo e alcune interviste orali. I dati raccolti durante la ricerca
d’archivio sono stati analizzati e confronti al
fine di individuare le tematiche da affronta-
L’imponente Teatro Sociale di Camogli, oggi coperto dalle impalcature per il restauro. Sotto, Giulia il giorno della laurea.
re, tenendo conto che la natura privata della proprietà ha influito anche sulla documentazione esistente e reperibile.
Fondamentale, ai fini di analizzare la co-
stituzione della “società dei palchettisti”, è
stata la riscoperta del verbale di adunanza del
17 settembre 1876, contenente sia lo statuto della società sia l’elenco (completo) dei palchettisti fondatori. Gli altri argomenti principali affrontati sono stati: l’inaugurazione del
30 settembre 1876, le problematiche dell’edificio, il rapporto tra Comune e palchettisti e la programmazione e gli eventi che si
sono svolti tra il 1876 e il 1933.
Da quest’ultimo paragrafo s’intuisce che
il teatro è stato utilizzato più come “spazio
sociale” che come luogo di vita artistica: questo fattore è determinante per comprendere
le intenzioni con cui è stato costruito e gestito nel corso della sua storia. La speranza
di tutti noi è di assistere, un giorno non molto lontano, alla terza inaugurazione del Sociale e alla sua rinascita come luogo di cultura e incontro: uno “spazio” ora inteso per
la “società”.
Via Decembrio 26
MILANO
tel. 02 55199500
Via Marconi 11
RECCO
tel. 0185 76981
Via Pisa 3/R
GENOVA
tel. 010 310040
ECCORECCO • NUMERO 67 • NOVEMBRE 2015 • 9
STORIE MILVIA MORETTI, PER 10 ANNI ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI
La mia vita a Sori
PINO SOLIMANO • Per per noi gente di riviera, foresto è un nomignolo attributo genericamente a tutti coloro che vengono da fuori. Ma non c’è eccessiva malizia in questo
modo di dire, perché nel profondo i liguri, per
antica tradizione, hanno fatto del confronto
e del dialogo con il mondo una delle “cifre”
del loro stesso modo di vivere.
Queste considerazioni mi sono
venute a mente leggendo Piccola storia di Mi, un volumetto in
cui Milvia Moretti, che è stata
per ben dieci anni Assessore ai
servizi sociali e poi vicesindaco
di Sori, ha voluto raccontare il
suo inserimento (assieme al
marito Mauro, entrambi genovesi) nel contesto sorese.
Nelle pieghe del racconto,
necessariamente intimista, è possibile ritrovare le tappe di un itinerario (anzitutto
umano e poi sociale) che progressivamente
porterà Milvia e Mauro alla scoperta di
quella “vocazione” alla solidarietà che costituisce l’altra caratteristica della gente di riviera. Non a caso il primo impatto della giovane coppia con il paese avviene, siamo attorno alla metà degli anni settanta, aderendo alle iniziative promosse dalla Società operaia di mutuo soccorso, per poi sfociare nell’impegno politico all’interno della sezione del
Pci. Così, lungo i binari del lavoro, dell’impegno sociale, politico e della solidarietà si
dipana la vita di coppia, allietata dopo sette
anni di matrimonio dalla nascita della figlia
Irina. Parallelamente si possono leggere, in filigrana, anche le più complessive vicende del
paese, dove emerge anche il “peso” non trascurabile (per storia e radicamento territoriale) delle frazioni.
Con il passare degli anni
Milvia e Mauro diventano “soresi” a tutti gli effetti. In questo
amalgama con la realtà locale,
emerge la capacità di instaurare
amicizie e simpatie al di là delle personali opinioni politiche,
dando un senso non banale alla
parola comunità. Un’apertura di
partecipazione che, per esempio,
spingerà Milvia a verificare le sue
capacità di attrice nel teatro locale e si allargherà anche ad altri orizzonti.
Del resto, il senso di appartenenza alla comunità le servirà, anni dopo, come una sorta di antidoto per aiutarla a superare un passaggio difficile della sua vita. Anche se, come
è giusto, è stata la gioia della nascita della nipotina Arianna a completare il quadro degli
affetti e dei ricordi, che si sedimentano nella propria sfera individuale in un più ampio
contesto di vicende collettive. Un modo tutto ligure, insomma, di vivere la vita, dove il
filtro della personale esperienza conferisce un
connotato più vero e più forte anche all’impegno politico e sociale.
TOSSINI: FOCACCIA
E GASTRONOMIA
A TUTTE LE ORE
Nuovo punto vendita Tossini nel centro storico di
Chiavari (via della Cittadella), al piano terra del palazzo Torriglia, che propone tutte le offerte gastronomiche possibili a tutte le ore della giornata (breakfast, quick lunch, take away, happy
hour, smart dinner).
Si tratta di un’ulteriore evoluzione dei punti
vendita di Recco e Rapallo con ampliamento dell’offerta per coccolare il cliente. Tante novità per
i più golosi come il caffè gourmand, la selezione
di prodotti eccellenti come diversi tipi di thè spediti direttamente da Londra, ricchi apericena, lo
smart dinner, ossia una cena intelligente con piatti innovativi in accompagnamento alla tradizionale focaccia col formaggio, talvolta rivisitata, l’aggiunta del servizio al tavolo.
«Dobbiamo ringraziare la Fondazione Pietro Torriglia per averci concesso i locali al piano terra dell’omonimo palazzo – dicono i fratelli Luigi e Maurizio Tossini – Abbiamo sentito la responsabilità
della ristrutturazione dei locali che ospitavano il
Pastificio Prato, sottoponendo le nostre idee alla
Sovrintendenza alle Belle Arti e agli Enti preposti che ci hanno dato preziosi consigli. L’intervento
è stato particolarmente oneroso ma di grande soddisfazione per noi, ma soprattutto, ci auguriamo,
per la città di Chiavari.»
«Abbiamo assunto oltre 15 persone molto professionali, che si stanno impegnando moltissimo
per il buon andamento del punto vendita.»
Automobile Club delegazione di Recco
Via Cavour 5 (all’inizio della Via Aurelia in direzione Genova)
tel. 0185 739188 • fax 0185 738095 • [email protected]
Orario
TASSA DI CIRCOLAZIONE
Pagamento bollo
PRATICHE AUTO
Situazione pagamenti
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PATENTI
Cambio di residenza
Radiazione per esportazione Rinnovo (Medico in sede)
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Conversione
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lunedì: 13.00-14.00
giovedì: 18.00-19.00
10 • NOVEMBRE 2015 • NUMERO 67 • ECCORECCO
8.30-16.30
8.30-13.00
8.30-13.00
8.30-12.30
8.30-13.00
chiuso
(continuato)
+ 14.00-16.30
+ 14.00-16.30
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Informazioni
e prenotazioni per la
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SCUOLA DI GUIDA SICUR
NOVEMBRE 2015
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news
PRIMO SOCCORSO: LE NOZIONI DI BASE
INSEGNATE IN OLTRE 50 SCUOLE
Oltre 50 scuole di ogni ordine e grado, 130 incontri realizzati sul territorio, 6000
alunni delle classi primarie e secondarie:
sono questi i numeri del progetto “Primo
Soccorso a Scuola. A scuola di Primo Soccorso” che riparte per il terzo anno consecutivo. A promuoverlo il Dipartimento Salute della Regione Liguria in ottemperanza ad una direttiva europea per l’introduzione dell’educazione sanitaria nei programmi scolastici di ogni ordine e grado,
in collaborazione con numerosi enti sanitari del territorio che consentono una diffusione capillare del progetto sul territorio
ligure.
Anpas Liguria ovviamente si pone in prima linea coordinando le numerose Pubbliche Assistenze associate fra cui anche
la Croce Verde Recco che si occuperà dell’offerta formativa negli istituti scolastici del
comprensorio di Recco e Avegno.
La finalità del progetto è quella di fornire
agli allievi, attraverso le lezioni organizzate
dagli istruttori qualificati della P.A. Recchese, una conoscenza “diretta” di quello che è il funzionamento e l’attivazione del
sistema di emergenza 118 e di quali sono
i comportamenti da adottare in determinate situazioni d’urgenza. Una grande
importanza verrà riservata all’insegnamento pratico delle più importanti manovre salvavita (disostruzione delle vie aeree
e rianimazione cardiopolmonare) attraverso il coinvolgimento attivo degli alunni. Obiettivo primario è anche senza dubbio la sensibilizzazione dei ragazzi più
grandi verso l’importanza del volontariato in ambito sanitario, in particolare della
possibilità di partecipare attivamente al sistema di soccorso attraverso l’attività delle Pubbliche Assistenze, costantemente
alla ricerca di giovani volontari.
ALESSIO GARDELLA MILITE SOCCORRITORE
FORMAZIONE E DIVULGAZIONE, DUE IMPORTANTI ATTIVITÀ
DEI GIOVANI MILITI DELLE PUBBLICHE ASSISTENZE
8 minuti. È il tempo medio di intervento di un’ambulanza in Liguria dalla
chiamata all’arrivo sul posto. 58.000 i
casi di pazienti colpiti da arresto cardiaco improvviso ogni anno in Italia. Cosa
lega questi due freddi dati di statistica medica? Il fatto che il paziente perda il 10 per
cento di possibilità di sopravvivenza per
ogni minuto trascorso dall’insorgere dell’arresto cardiaco, il che vuol dire che all’arrivo del mezzo di soccorso resta al paziente, nella migliore delle ipotesi, soltanto
un 20 per cento di possibilità di essere salvato.
È nell’ambito di questo semplice calcolo
statistico che si può comprendere l’importanza della cosiddetta “cultura del
soccorso”, l’insegnamento di quei comportamenti che vanno dall’attivazione telefonica della “catena del soccorso” all’esecuzione pratica di semplicissime ma-
novre salvavita. Ciò che accade in quei fatidici 8 minuti è la discriminante tra la vita
e la morte di una persona, una telefonata
e un semplice massaggio cardiaco messi
in pratica da chi assiste ad un arresto cardiaco consentono davvero in moltissimi
casi la sopravvivenza di un paziente.
L’introduzione della “cultura del soccorso”
a livello scolastico, sin dalla scuola primaria, vuole andare a colmare quell’“ignoranza culturale” che attualmente risulta
purtroppo ancora diffusa nel nostro Paese. Una vera e propria “educazione” quindi, nel senso letterale del termine, fatta di
informazione e di formazione, di coinvolgimento attivo dei futuri cittadini sin dall’età scolastica. Grazie, ancora una volta,
all’impegno dei volontari delle Pubbliche
Assistenze, protagonisti non solo nell’attività di soccorso ma anche nel processo
di conoscenza e divulgazione.
A.G.
FOTO PASQUALE VALNETE
CASTAGNATA, VIN BRULÉ E BALLO COUNTRY IL NOSTRO GIOVANE
Domenica 8 novembre si è svolta nei locali della nostra sede la castagnata, a consolidare una tradizione che accompagna già da qualche anno l’arrivo dell’autunno.
Questa edizione però è stata segnata da temperature primaverili perciò castagne e
frittelle non sono servite a scaldare le mani infreddolite ma sono state comunque una
buona scusa per passare una domenica in ottima compagnia. Vicino al fuoco i ragazzi
del nostro“gruppo giovani” hanno servito dell’ottima sangria mentre al piano di sopra per i più “tradizionalisti” la nostra barista ha preparato dell’ottimo vin brulè. Ad
accompagnare a ritmo di musica la giornata, il ballo country del gruppo The Wanted.
Insomma, ce n’era per tutti i gusti e come sempre non sono mancati risate e diverSILVIA BOSCHI
timento.
I GENITORI E I GESTI CHE SALVANO LA VITA
Nel pomeriggio di sabato 21 la nostra pubblica assistenza ha collaborato con l’associazione Genitori Golfo Paradiso per l’organizzazione di un bellissimo evento: “Conoscere per fare: i gesti che salvano la vita. Incontro sulle manovre di disostruzione
delle vie aeree”.
Dopo le presentazioni di rito, si è svolto l’intervento del dottor Alberto Ferrando (pediatra;
istruttore BLSD lattante, bambino, adulto; formatore Corsi di Primo Soccorso Pediatrico), in cui
sono state spiegate le manovre di base per la disostruzione delle vie aeree nel lattante e nel bambino. I presenti hanno poi potuto esercitarsi praticamente sui manichini grazie all’aiuto dei nostri militi. L’iniziativa è stata accolta dalla popolazione con molto entusiasmo e speriamo possa essere l’inizio di una bella collaborazione tra
la croce verde di Recco e l’associazione Genitori Golfo Paradiso.
S.B.
A.A.A. FARMACI INUTILIZZATI CERCASI
I cittadini che avessero in casa farmaci non scaduti e materiale sanitario (garze, flaconaggio,
pannoloni, ecc.) che non utilizzano più, possono portarli nella sede della Croce Verde, tutti i
lunedì (escluso festivi) dalle ore 14.30 alle ore
15.30, dove saranno ritirati da personale della
Gigi Ghirotti. Si ricorda che possano essere riutilizzati solo i farmaci contenuti in confezioni integre. I farmaci saranno controllati da un farmacista che opera nell’Associazione per la verifica della loro scadenza e per lo stato di buona conservazione.
MILITE OTTANTENNE
“Io non ho la forza fisica, come posso aiutare in Croce Verde?”. A questa domanda possiamo dare infinite risposte ma questa volta preferiamo raccontarvi di una serata come tante, una serata in cui un turno di giovani militi è stato trasformato in
una festa grazie alle mani di un “anziano”,
il nostro pluripremiato Mario Mammi.
Una vita passata con la passione per la
montagna e una vita passata come soccorritore volontario in Croce Verde. Gli acciacchi dovuti alle primavere non hanno
abbattuto il “nostro” Mammi che continua
a svolgere i suoi servizi di volontariato e
ad allietare i nostri turni con le sue prelibatezze culinarie. Perché essere volontario in Croce Verde vuol dire anche supportare gli altri, contribuendo a creare un
clima di festa e aggregazione che non dovremmo mai considerare meno importante
S.B.
di tutto il resto.
Aiuta la
E VERDE RECCO
CROC
......................................................
........
La Croce Verde ha bisogno di tutti…
tutti hanno bisogno, prima o poi,
della Croce Verde…
Iscriviti come SOCIO SOSTENITORE
Tessera di euro 15 annuali.
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Puoi scegliere l’attività più confacente
con la tua disponibilità di tempo.
Iscriviti come DONATORE DI SANGUE
La collaborazione con AVIS ti garantisce
un ottimo servizio. Date di prelievo: autoemoteca presso la Croce Verde i primi
3 venerdì del mese dalle 7.30.
TRADIZIONI È IL MOMENTO TANTO ATTESO DELLA RACCOLTA DELLE OLIVE E DELLA FRANGITURA
Olio nuovo: una buona resa
MARGHERITA GASPARINI • Da circa un mese è
iniziata la corsa alla raccolta delle olive. Annata eccezionale, sia per la quantità che per
la qualità; contrariamente al 2014, in cui il raccolto è stato quasi nullo, quest’anno la mosca olearia ha fatto pochissimi danni e pertanto la quantità è veramente superlativa.
Si assiste negli uliveti della nostra zona ad
un pullulare dei colori arancione (reti), verde (ulivi) e nero (olive Pignee, Lavagnine e
Zermane); le scale di alluminio sono appoggiate agli alberi e su di esse i contadini rastrellano i rami con le cosiddette “manine”.
Come ben sanno, le olive migliori sono
quelle che si trovano più in alto e per riuscire
a raccoglierle si utilizza ancora il vecchio metodo del battere sui rami le canne per farle
cadere.
Alla sera tutti rientrano nelle proprie abitazioni con i sacchi pieni di olive, stanchi per
il duro lavoro ma soddisfatti per l’abbondante
raccolto.
Prima di portare la raccolta al frantoio, le
olive vengono pulite con l’apposito “defogliatore”: uno scivolo di legno che divide le
olive dai rametti e dalle foglie.
Ed ecco giungere il momento tanto atteso. Al frantoio c’è sempre aria di festa; ogni
tanto si stappa qualche bottiglia di vino festeggiando il risultato del proprio lavoro. Si
assiste, come è consuetudine, all’“assaggio col
dito” nell’olio appena spremuto: si immerge
il dito nel filo d’olio che scende dal separa-
Olio appena franto
va a riempire il
contenitore d’acciaio.
Sopra, la “Bactrocera
oleae”, la temuta
mosca dell’olivo.
tore nel proprio recipiente e dopo l’assaggio
si commenta il suo gusto: i commenti non si
lesinano mai, neppure i complimenti; l’olio
buono come il proprio non lo fa nessuno!
Le moderne misure (litri, chili ecc.) hanno soppiantato le antiche quarte, i vecchi barili sono stati sostituiti da recipienti in acciaio
inox, ma la tradizione della frangitura riamane
sempre la stessa. Parlando con alcuni frantoiani del posto, l’olio prodotto quest’anno ha
un ottimo profumo e la resa della frangitura
è piuttosto elevata (intorno al 18%); gli anni
scorsi per avere una simile resa bisognava attendere la fine di dicembre o addirittura l’inizio di gennaio. E per fortuna qui in Liguria
non si registrano aggressioni da parte del terribile parassita xylella che nelle coltivazioni
pugliesi sta distruggendo le piante di ulivo
fino alle radici.
Confidiamo che in futuro questa tradizione
prosegua per poter continuare ad assaporare “l’oro verde” che tutto il mondo ci invidia.
ECCORECCO • NUMERO 67 • NOVEMBRE 2015 • 13
BENESSERE
ATTENTI ALLA TOSSE
La tosse è una delle cause più frequenti di
ricorso alle cure mediche e il più delle volte rappresenta un meccanismo di difesa primario per la protezione delle vie aeree. La
tosse, che è sempre provocata dalla stimolazione di recettori nervosi, si definisce
“grassa” o “secca” se è accompagnata o
meno dalla produzione di muco. Spesso è
scatenata dall’irritazione e dall’infiammazione delle alte vie respiratorie ad opera di
virus, batteri o sostanze irritanti oppure può
essere la conseguenza di malattie infettive
acute e croniche delle basse vie respiratorie (trachea, bronchi e polmoni) che inducono la produzione di muco.
Il trattamento farmacologico della tosse può
orientarsi su due diversi obiettivi: il controllo
del sintomo, con l’utilizzo di appropriati sedativi, oppure l’espulsione del muco attraverso l’utilizzo di espettoranti o mucolitici.
Più recentemente la ricerca si è orientata
verso la messa a punto di rimedi (in genere di origine vegetale) utili per calmare la
tosse senza spegnere il suo meccanismo di
difesa, agendo sia sull’infiammazione della mucosa attraverso la formazione di una
barriera protettiva, che sul muco, rendendolo più fluido e quindi più facilmente eliminabile.
Tuttavia la tosse, soprattutto se persistente, non è un sintomo banale e può essere
legata a malattie croniche, come asma
bronchiale, sinusite, carcinoma polmonare,
reflusso gastroesofageo. Per risalire alle cause profonde della tosse è sempre necessaria una visita medica di controllo.
Ma anche nel caso dell’assunzione di un rimedio veloce, ad esempio per un’irritazione di tipo stagionale, è sempre utile rivolgersi alle farmacie e parafarmacie di fiducia per la scelta del prodotto più appropriato.
IN CUCINA
VECCHI GIORNALI
BACCALÀ AL FORNO
Proponiamo questo mese una ricetta facile, il baccalà al forno, ecco gli ingredienti: filetti di baccalà salato di ottima
qualità, polpa di pomodoro, patate, olivette, olio di oliva extravergine e capperi.
Spellare il baccalà e spinarlo, poi lasciare
in acqua corrente per almeno 48 ore. Preparare una teglia ben unta con olio, mettere sul fondo uno strato di patate tagliate
sottili, anche per facilitarne la cottura.
Spalmare sul fondo formaggio e prezzemolo, quindi uno strato di baccalà, ricoprire con la polpa di pomodoro, quindi aggiungere olivette e capperi, cospargere di prezzemolo e un filo d’olio
e annaffiare con vino bianco. Infornare
a 160 gradi il tegame. Bisogna mantenere
il pesce umido con l’aggiunta di vino
bianco. Quando le patate sono cotte,
sfornare, mettere ancora un filo di olio
extra vergine crudo e servire in tavola.
Per chi vuole trasgredire proponiamo il
baccalà fritto, ecco la ricetta dei frisceu:
tagliare a filettoni il baccalà e poi a pezzi quadrati. La pastella si prepara mescolando farina, sale e lievito con acqua
ghiacciata rendendo il tutto a media consistenza; si mette sul fuoco una padella con olio di arachide e lo si porta a 160
gradi, si fanno rotolare i pezzi di baccalà
nella pastella in modo che ne siano completamente ricoperti, si immergono nell’olio caldo e si rigirano per tre volte.
Consigliamo di far cuocere bene l’interno del baccalà senza far bruciare la pastella, e, quando i frisceu sono ben dorati e croccanti toglierli dal fuoco, scolarli bene dall’olio e servirli in tavola con
un contorno di insalatina fresca e un
vino bianco prettamente ligure.
A cura di ANTONIO BOVETTI
IN COLLABORAZIONE CON
ROSTICCERIA NANNI
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14 • NOVEMBRE 2015 • NUMERO 67 • ECCORECCO
DAI QUOTIDIANI DI NOVEMBRE 1995
La vignetta di Rolli apparsa sul Secolo XIX.
✔ L’ENPA recchese annunci cercacane,
un cartellone mobile sul quale ognuno
potrà segnalare eventuali ricerche del
quattrozampe smarrito.
✔ La plateazione realizzata nel letto
del torrente dopo l’alluvione del 1992 si
è frantumata e i detriti rischiano di provocare una nuova alluvione: il Comune
chiede alla Provincia di provvedere al più
presto.
✔ Genitori sul piede di guerra per le tariffe della mensa scolastica, che sono
molte più elevate per gli allievi non redidenti a Recco.
✔ Relatore d’eccezione per la presentazione del libro di Sandro Pellegrini Nicoloso da Recco: è Paolo Emilio Taviani
a introdurre infatti il lavoro dello storico
recchese.
✔ Parere contario della Polisportiva presieduta da Dino Romano alla chiusura
della piscina di Punta Sant’Anna, ventilata dal sindaco Mariolina Diena.
✔ AMT e Ferrovie annunciano l’introduzione del biglietto integrato bus+treno a fasce chilometriche, studiato principalmente per le necessità dei pendolari.
✔ Tutti uniti, i sette Comuni del Golfo
Paradiso, per affrontare a livello comprensoriale le tante questioni aperte con
la USL 3.
✔ Dieci giorni di disagi per i pendolari
a causa del deragliamento di un treno
tra Recco e Camogli, che blocca i sei chilometri tra le due località.
✔ L’Amministrazione comunale affronta l’annoso problema degli impianti
sportivi, pochi e molto spesso in pessime condizioni.
✔ Una lenta agonia quella del consultorio familiare di Piazza Ricina, che ha
visto pian piano diminuire le risorse e
non riesce a fra fronte alle richieste.
✔ Dopo le ripetute lamentele, un mezzo apposito provvederà a raccogliere giornalmente gli imballi in cartone delle attività commerciali.
IN LIBRERIA
PIETRA SU PIETRA di Donatella Murtas, Ed.
Pentagora, pp. 120, euro 12. Un piccolo ma
documentatissimo libro che tratta con sapienza e amore l’antica arte di erigere muri
a secco, elemento caratterizzante della
Liguria e non solo. Dai materiali alle tecniche costruttive, ogni aspetto viene esaminato dall’autrice, architetto e coordinatrice dell’Alleanza Mondiale per il Paesaggio Terrazzato – Sezione Italiana, sottolineando l’importanza di questi manufatti
per la salvaguardia del nostro fragile territorio. Uno sprone a recuperare la fatica di secoli, per conservare
la bellezza della nostra terra.
GENOVA E IL MARE NEL MEDIOEVO di Antonio Musarra, Ed. Mulino Upm, pp. 202, euro 14. L’autore, studioso di Storia medievale,
approfondisce il vastissimo argomento della presenza genovese
sui mari nel Medioevo, creando un dettagliato e vivace quadro
delle vicende politiche e commerciali della città, strettamente intrecciate tra loro e con la storia europea. Il carattere dei genovesi
appare concreto e pratico, aperto al mondo e pronto a sfruttare
ogni occasione per trarre profitto e trovare nuovi sbocchi per il
commercio. Particolarmente interessante il capitolo sulla marineria genovese, esaminato in dettaglio dalla struttura delle navi alla vita
di bordo all’ordinamento del commercio marittimo. Non mancano gustosi brani del poema che un Anonimo genovese scrisse nel Duecento
per celebrare Genova e la vita dei marinai genovesi.
SENZA FRETTA di Massimo Novelli, Ed. Graphot, pp. 114, euro 15. Un
libro di viaggi, ma viaggi speciali:
in questi tempi in cui nessun luogo
sembra troppo lontano e nessun
mezzo abbastanza veloce, l’autore
sceglie la lentezza e, si può dire, il
giardino di casa. Egli esplora infatti le zone meno ovvie e affollate del
Piemonte e della Liguria, scegliendo dei mezzi desueti, treno e corriera, e animando i suoi vagabondaggi con ricordi personali ed
episodi legati ai luoghi. Dai personaggi storici alle macchiette di
paese, dai paesaggi maestosi alle capanne, le pagine sono gremite di figure e di impressioni che le rendono più che un diario
di viaggio, un viaggio dello spirito.
A CURA DI GABRIELLA MASSONE
Sabato 28 novembre alle 16,30 la
Libreria Capurro ospiterà un
laboratorio (Babaquindici
#BABA15) – organizzato da
BabaLibri in occasione dei 15 anni
della casa editrice – che avrà
come tema “Zeb e la scorta di
baci”. Il laboratorio avrà una
durata indicativa di circa 1 ora ed
è riservato a una quindicina di
bambini da 4 anni di età. Dopo
aver letto alcuni albi che parlano
di dolcezza, i bambini
costruiranno una speciale valigia delle coccole.
in collaborazione con
Via Ippolito d’Aste 2a
Tel. 0185.722440
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