COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE
Bruxelles, 23.01.2002
COM(2002) 26 definitivo
2002/0029 (COD)
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E
AL CONSIGLIO
relativa all'opportunità di rinnovare il programma d'azione doganale nella Comunità
(Dogana 2007)
Proposta di
DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
relativa all'adozione di un programma d'azione doganale nella Comunità (Dogane 2007)
(presentata dalla Commissione)
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E
AL CONSIGLIO
relativa all'opportunità di rinnovare il programma d'azione doganale nella Comunità
(Dogana 2007)
1.
INTRODUZIONE
I programmi d'azione della Comunità per le dogane (Dogana 20001 e Dogana 20022) esistono
da quasi sette anni. Il programma Dogana 2002 ha ampliato considerevolmente il campo di
applicazione del programma iniziale aggiungendo alle azioni da questo previste i costi di
manutenzione e sviluppo dei sistemi informatici e attività di formazione. L'obiettivo
principale delle azioni intraprese nell'ambito di questi programmi è di garantire il buon
funzionamento del mercato interno della Comunità.
La recente "Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo e al
Comitato economico e sociale relativa a una strategia per l'Unione doganale"3 espone la
politica doganale attualmente seguita.
La decisione 105/2000 stabilisce che la Commissione presenti una comunicazione al
Parlamento europeo e al Consiglio sull'opportunità di proseguire il programma,
accompagnata, se necessario, da una proposta adeguata.
La Commissione conclude che è necessario proporre un nuovo programma 'Dogana 2007'.
2.
IL PROGRAMMA DOGANA 2002
Il programma Dogana 2002, relativo al periodo tra il 1° gennaio 2001 e il 31 dicembre 2002,
prolungava il primo programma d'azione doganale nella Comunità (Dogana 2000) e sostituiva
il programma Matthaeus4.
Le differenze principali tra Dogana 2002 e Dogana 2000 sono:
1
2
3
4
–
inserimento di attività di formazione (in precedenza nel quadro del programma
Matthaeus) e di progetti d'informatizzazione delle dogane;
–
istituzione di un gruppo incaricato in modo specifico della politica doganale
(avente il compito di elaborare un approccio comune in questo campo) e di un
comitato Dogana 2002 (che adotta le misure di attuazione del programma);
Decisione 210/97/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio del 19.12.1996 (GU L 33 del 4.2.1997,
pag. 24) relativa al periodo dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2000.
Decisione 105/2000/EC del Parlamento europeo e del Consiglio del 17.12.1999 (GU L 13 del
19.1.2000, pag. 1).
COM (2001) 51 def. del 8.2.2001.
Programma d'azione relativo alla formazione dei dipendenti doganali della Comunità (decisione
91/341/CEE del Consiglio, del 20 giugno 1991, che adotta un programma di azione comunitaria in
materia di formazione professionale dei dipendenti delle dogane (programma Matthaeus), GU L 187 del
13.7.1991, pag. 41).
2
–
aumento della dotazione del programma fino a 135 milioni di € per il periodo
1996-2002;
–
proroga della durata del programma fino al 31 dicembre 2002;
–
apertura del programma ai paesi candidati all'adesione.
Conformemente all'articolo 17 della decisione, il programma Dogana 2002 è stato sottoposto
ad una valutazione dopo un periodo di un anno e mezzo. Un documento di lavoro della
Commissione ne fa un resoconto dettagliato5. I risultati principali sono riepilogati di seguito.
3.
A.
VALUTAZIONE
Sintesi
La relazione intermedia della Commissione sul programma Dogana 2002 ha concluso che i
primi risultati sono positivi e incoraggianti. Il programma è ora molto più incentrato sui
miglioramenti operativi e pratici di quanto fosse il precedente. La relazione evidenzia anche la
necessità di assicurare la fissazione di obiettivi più rigorosi e misurabili, accompagnati da
indicatori, per mostrare l'incidenza concreta delle varie attività.
La relazione si compiace in particolare della nuova struttura di lavoro introdotta per la
realizzazione del programma. Oltre all'istituzione del comitato Dogana 2002, sono stati
compiuti notevoli sforzi per instaurare un rapporto di lavoro stretto e pragmatico tra i
partecipanti alle attività. Si è cominciato con l'individuare cinque settori chiave. I progressi
sono monitorati da vicino da gruppi di gestione che supervisionano e programmano i lavori in
ciascun settore e assicurano la coerenza del programma riferendone al comitato.
Le attività sono realizzate attraverso i vari strumenti del programma, ma sono affidate per lo
più a gruppi di progetto operativi, composti da esperti degli Stati membri e della
Commissione, che riferiscono ad un gruppo di gestione. Questa struttura di lavoro, introdotta
nella prima metà del 2000, ha richiesto del tempo per divenire pienamente effettiva. Essa si è
però dimostrata molto efficace e utile per la gestione del programma e il conseguimento di
risultati. Anche lo strumento del benchmarking si è rivelato valido.
Allo stesso tempo il gruppo incaricato della politica doganale, formato dai direttori generali
delle dogane di tutti gli Stati membri, ha continuato ad elaborare la politica e la strategia
relative alle dogane, assicurando così il necessario collegamento tra gli obiettivi della politica
doganale, le attività svolte nel quadro di Dogana 2002 e la loro attuazione da parte delle
amministrazioni nazionali.
5
SEC(2001) 1329 del 31.7.2001.
3
B.
Realizzazioni
Gli esempi che seguono servono a dare un'idea dei risultati ottenuti nei singoli campi
d'intervento6.
Gestione dei rischi
Considerata come un settore problematico dalla Corte dei conti europea e indicata come una
priorità dal Parlamento europeo, l'adeguata gestione dei rischi è uno strumento importante
nella lotta contro le frodi. Tra i primi risultati concreti vi sono l'introduzione di un
meccanismo e di moduli standard che permettono agli Stati membri di scambiarsi
informazioni sui settori che presentano un rischio elevato.
Quando sarà completato, l'inventario dei controlli doganali della Comunità consentirà
d'individuare gli aspetti problematici dei controlli e di affrontarli tramite il programma; esso
servirà anche a richiamare l'attenzione dei paesi candidati sui settori che richiedono
un'attenzione speciale. È stato stilato un elenco d'indicatori destinato agli operatori economici,
che è attualmente in fase di sperimentazione pratica. Se darà buoni risultati, questo elenco
potrebbe apportare vantaggi consistenti riducendo i costi di conformazione grazie ad una
valutazione più uniforme in tutta la Comunità.
Tecnologie dell'informazione
Questo settore, che comprende la manutenzione e lo sviluppo dei sistemi informatici esistenti
e la creazione di nuovi per rispondere a nuove esigenze, è quello nel quale il programma
investe maggiormente. Tutti i sistemi contribuiscono alla standardizzazione e in molti casi
migliorano i controlli oltre a ridurre i costi di conformazione. Le principali azioni condotte
finora sono oggetto di varie relazioni, in particolare quella sull'attuazione del nuovo sistema
informatizzato di transito (NCTS)7, che resta una priorità. La nuova piattaforma informatica,
ossia l'interfaccia comune alla rete di comunicazioni e al sistema doganale (CCN/CSI), sulla
quale si basano l'NCTS e altre applicazioni, migliorerà le norme di controllo e fungerà da base
per l'informatizzazione delle dogane nella Comunità allargata. Questo sistema consente anche
di trasmettere rapidamente informazioni sui controlli e in caso di crisi agli uffici doganali
situati alle frontiere esterne della Comunità.
Il sistema di diffusione dei dati (DDS) consente alle imprese di accedere in linea agli
strumenti doganali della Comunità quali la tariffa integrata TARIC. L'interesse che incontra il
sistema è dimostrato da 2,5 milioni di consultazioni mensili registrate per due dei principali
settori d'informazione resi disponibili dal DDS (TARIC e contingenti tariffari). Questa cifra è
stata raggiunta dopo soli sei mesi di funzionamento del sistema e continua ad aumentare
sensibilmente.
I miglioramenti apportati al TARIC, che contempla più di 4 000 misure comunitarie,
consentono di trasmettere ogni giorno informazioni tariffarie aggiornate in undici lingue. I
lavori in corso sono diretti a elaborare le connessioni con i sistemi dei paesi candidati e ad
aiutare questi paesi a prepararsi all'adesione.
6
7
Per maggiori informazioni sui risultati ottenuti finora con il programma si rinvia al documento "azioni e
realizzazioni Dogana 2002", consultabile sul sito web della DG TAXUD.
Si veda l'opuscolo sul transito e le relazioni pertinenti.
4
Misurazione dei risultati
Il Parlamento europeo ha sottolineato l'importanza di questo aspetto. È in corso l'esame delle
operazioni doganali effettuate dagli Stati membri e i risultati ottenuti consentiranno a questi
ultimi di confrontare la loro situazione con la norma comunitaria e di migliorare se necessario
il funzionamento delle loro amministrazioni doganali.
Con l'ampliamento della Comunità aumenta la necessità di una maggiore trasparenza nelle
attività doganali. Insieme all'elaborazione di norme per i controlli, la valutazione dei risultati
garantirà meglio il mantenimento degli standard all'interno della Comunità allargata.
Trasformazione dell'attività doganale
I lavori condotti nel quadro del programma devono adeguarsi ai cambiamenti esterni. L'azione
"contraffazione" dimostra l'importanza della cooperazione doganale per contrastare le
crescenti minacce che si prospettano per l'attività economica e l'occupazione nella Comunità.
Il programma ha indubbiamente contribuito (grazie agli scambi, al sostegno fornito a gruppi
di specialisti ecc.) ad aiutare gli Stati membri ad affrontare il problema sempre più acuto della
contraffazione. I risultati indicano che nel 2000 le dogane hanno sequestrato nella Comunità
68 milioni di articoli contraffatti (25 milioni nel 1999), che corrisponderebbero, secondo le
stime, ad un valore in prodotti leciti superiore a 1,5 miliardi di €.
Standardizzazione
Oltre alle numerose attività d'informatizzazione dirette a intensificare la standardizzazione, i
lavori relativi alle linee direttrici e alle raccomandazioni hanno apportato miglioramenti che
continueranno mano a mano che saranno completate le azioni. Tra i settori interessati vi sono
la cooperazione tra laboratori doganali, la sicurezza dei prodotti, i beni culturali, i precursori
chimici, la redazione di memorandum d'intesa e l'incoraggiamento all'uso di scanner a
raggi X.
Attività esterne
Sono state condotte numerose attività esterne, destinate in particolare a preparare
l'allargamento. Esse hanno privilegiato il miglioramento delle capacità operative delle
amministrazioni doganali dei paesi candidati.
Alcune attività erano intese a migliorare i collegamenti con i principali partner commerciali
per consentire migliori controlli, prevenire le frodi e promuovere il commercio agevolando gli
scambi.
Merita una menzione particolare lo studio relativo all'interconnettività informatica, che
rappresenta un elemento essenziale per esaminare il grado di preparazione dei paesi candidati
e stabilire se sono pronti ad essere collegati ai sistemi comunitari.
Scambi di funzionari e cooperazione generale tra amministrazioni doganali
Migliori risultati sono stati raggiunti in questo settore grazie a misure più mirate e ad una
maggiore concentrazione degli scambi sui settori altamente prioritari (ad esempio,
miglioramento dei controlli) e sui progetti specifici (ad esempio, lotta alle contraffazioni). Un
esempio è costituito dal progetto RALPH relativo alla cooperazione tra i cinque porti per i
5
quali passa il 70% del traffico marittimo dell'UE, che prevede scambi di funzionari che
utilizzano scanner per container e di funzionari che svolgono controlli particolari.
Azioni legate all'elaborazione, all'accompagnamento e all'attuazione di riforme
legislative
Sono stati organizzati seminari al fine di preparare la riforma dei regimi economici e di
definire una piattaforma permanente di contatto con gli operatori (gruppo di contatto),
destinata a funzionare nel quadro della riforma del transito, ai fini della quale sono coordinati
i piani di gestione nazionali. È stata creata una rete di coordinatori del transito ed è stato
organizzato un seminario di formazione per formatori.
4.
PROPOSTA DI UN NUOVO PROGRAMMA "DOGANA 2007"
A.
Introduzione
–
I risultati promettenti conseguiti finora dal programma Dogana 2002 indicano che la
Comunità avrebbe grande interesse a portare avanti, e anzi ad ampliare, questo
programma. I miglioramenti che emergono già in settori chiave come
l'informatizzazione, la riforma del transito, l'analisi dei rischi e i controlli forniranno
una base più solida per combattere le frodi e stabiliranno criteri più precisi per
privilegiare le attività di preadesione dei paesi candidati.
–
Il programma dovrebbe cercare di accelerare l'informatizzazione delle dogane e di
razionalizzare e migliorare le operazioni doganali attraverso una migliore
cooperazione e l'impiego di sistemi moderni.
–
Inoltre, la struttura di lavoro introdotta di recente costituisce una base solida sulla
quale sviluppare un nuovo programma e garantire risultati positivi e concreti, che
siano pienamente coerenti con la strategia approvata dal Consiglio del
31 maggio 2001 per le dogane8.
–
La nuova proposta è concepita in modo da proseguire sulla strada delle realizzazioni
precedenti e prevede i seguenti miglioramenti rispetto al programma Dogana 2002:
–
intensificazione dei preparativi per l'allargamento e della lotta contro le frodi;
–
introduzione di nuove iniziative d'informatizzazione per standardizzare le specifiche
e il corretto trattamento degli scambi di dati tra operatori economici e Stati membri;
–
migliore strutturazione degli obiettivi e degli strumenti di lavoro.
B.
Obiettivi di un nuovo programma
L'obiettivo centrale resta di far sì che le amministrazioni doganali applichino la legislazione
comunitaria in modo da continuare ad assicurare il buon funzionamento del mercato unico
nella Comunità allargata. Questo obiettivo presuppone di garantire la parità di trattamento in
tutta la Comunità, di prestare la dovuta attenzione alla protezione degli interessi della
Comunità e dei cittadini e di adoperarsi per favorire un contesto favorevole alle imprese.
8
GU C 171 del 15.6.2000, pag. 1.
6
L'accento dovrebbe essere posto sui seguenti elementi.
1.
Si dovrebbe continuare ad utilizzare il sistema già elaborato sulla base del CCN/CSI
nonché le principali applicazioni informatizzate quali TARIC, NCTS, TQS, ecc.
2.
L'allargamento diverrà ben presto una realtà. È essenziale continuare la
standardizzazione degli attuali metodi di lavoro e fornire un'assistenza pratica ai
paesi candidati. Gli standard relativi ai controlli e le linee direttrici intese ad aiutare
questi paesi ad applicare la legislazione comunitaria dovrebbero occupare una
posizione di primo piano nel nuovo programma.
3.
4.
–
Continueranno ad essere necessari miglioramenti nell'informatizzazione per
mantenere la qualità dei controlli nella Comunità allargata. Si dovranno
intensificare anche i lavori relativi all'accesso dei paesi candidati ai sistemi
comunitari.
–
L'assistenza pratica e la formazione in tutti gli aspetti dell'attuazione da parte
delle dogane delle disposizioni comunitarie (in particolare quelle del codice
doganale della Comunità) saranno un pilastro fondamentale del programma.
Le azioni di lotta contro le frodi devono essere migliorate.
–
Un elemento importante del programma è costituito da un uso migliore della
gestione dei rischi, per concentrare i controlli sui settori ad alto rischio, e
dall'attuazione dei progetti pilota in corso relativi agli scambi d'informazioni
sui rischi.
–
Una cooperazione operativa accresciuta, nel quadro di progetti di cooperazione
tra amministrazioni doganali nazionali quali RALPH, rappresenterà un'altra
priorità.
La riduzione dei costi di conformazione dovrebbe favorire lo sviluppo di un contesto
economico competitivo.
–
Con la costante diminuzione dei livelli dei dazi doganali i costi delle procedure
doganali si fanno più consistenti. È necessario evitare che divengano
sproporzionati.
–
I costi di conformazione in una Comunità con 15 amministrazioni doganali
dotate di sistemi informatici diversi possono essere nettamente superiori a
quelli dei principali partner commerciali della Comunità. Benché questo punto
richieda modifiche legislative, si può già fare e ottenere molto sul piano
operativo attraverso la standardizzazione dei requisiti relativi ai dati da inserire,
in particolare per quanto riguarda le dichiarazioni in dogana.
–
L'obiettivo ultimo è di giungere ad un sistema di gestione delle dogane senza
supporto cartaceo (dogane informatizzate), nel quale un massimo di dati viene
trasferito per via elettronica.
7
5.
Le azioni di formazione risponderanno ai bisogni che emergeranno dalle varie
attività condotte nel quadro del programma.
Per assicurare il necessario monitoraggio degli obiettivi, tutte le azioni (ad eccezione degli
scambi individuali) saranno oggetto di una proposta specifica presentata nella forma consueta
e contenente indicatori misurabili. Le domande di finanziamento importanti saranno
accompagnate da un piano di attuazione circostanziato indicante gli impegni di ciascuna parte.
8
C.
Strumenti del programma
Gli strumenti utilizzati dal programma sono tutti quelli già impiegati nel quadro di Dogana
2002 (ossia i sistemi di scambi d'informazione e di comunicazione, i gruppi di gestione e di
progetto, il benchmarking, i seminari, i workshop, ecc.).
Resoconti su tutte le azioni saranno trasmessi agli organi di gestione pertinenti per far sì che
tutte le esperienze acquisite siano sfruttate pienamente a vantaggio di tutta la Comunità.
D.
Finanziamento del programma
Comunità
I costi operativi a carico della Comunità possono essere distinti in tre categorie: azioni
comuni, azioni d'informatizzazione e altre azioni.
Tra le azioni comuni figurano i seminari, gli scambi, il monitoraggio, il benchmarking, la
formazione e qualsiasi altra azione contemplata dall'articolo 13. Le spese legate alle azioni
comuni dovrebbero essere più o meno le stesse ogni anno del programma, benché sia
probabile uno spostamento d'accento dai seminari verso le azioni di monitoraggio e analisi
comparativa. Il costo delle azioni comune è stimato ammontare a 18,825 milioni di € per la
durata complessiva del programma.
Il costo delle azioni d'informatizzazione previste dal programma concernenti il funzionamento
e l'evoluzione dei sistemi attuali ammonterà a 71,545 milioni di € per il quinquennio. Per le
azioni d'informatizzazione relative allo sviluppo di sistemi intesi ad agevolare gli scambi
elettronici d'informazioni tra le amministrazioni doganali e gli operatori economici si prevede
un costo pari a 7,4 milioni di € per il quinquennio.
Inoltre, i costi delle attività relative all'interconnessione tra i sistemi dei paesi candidati e i
sistemi della Comunità nel quadro del processo di allargamento e i costi dello sviluppo e
dell'estensione dei sistemi esistenti (in particolare Transit e CCN/CSI) per rispondere ai
bisogni dei nuovi Stati membri ammonteranno a 22,74 milioni di € per la durata complessiva
del programma.
Figurano tra le altre azioni i gruppi di gestione e di progetto, che sono essenziali per un
funzionamento corretto ed efficiente del programma e delle attività esterne, dirette
principalmente ai paesi candidati. Il costo di queste attività ammonterà a 4,175 milioni di €
per la durata quinquennale del programma.
Il costo delle azioni esterne, che forniscono assistenza tecnica e formazione ai paesi terzi sarà
di 8,315 milioni di €.
Il totale della spesa a carico del bilancio comunitario ammonta pertanto a 133 milioni di €.
Paesi candidati
Le condizioni di partecipazione dei paesi candidati al programma Dogana 2002 sono
disciplinate dagli strumenti di diritto internazionale appropriati, che prevedono una proroga
automatica se Dogana 2002 è prolungato senza modifiche sostanziali. Se Dogana 2007 non è
considerato come una proroga di Dogana 2002, ma come un programma che gli succede,
occorrerebbe ricorrere a nuovi strumenti giuridici. Non è stata presa alcuna disposizione per
9
quanto riguarda i costi della partecipazione dei paesi candidati al programma, dal momento
che i loro contributi saranno trattati come finanziamenti supplementari del programma, da
destinare alla partecipazione dei paesi che hanno deciso di aderirvi.
Va ricordato che vari paesi candidati utilizzano già i programmi di assistenza in vista
dell'adesione per rafforzare le loro amministrazioni doganali. Le attività finanziate da questi
programmi dovrebbero proseguire dopo l'adesione. Sarà necessario pertanto uno stretto
coordinamento per evitare duplicazioni delle attività.
5.
CONCLUSIONI
La relazione intermedia su Dogana 2002 e la reazione degli Stati membri indicano che la
nuova struttura di lavoro e l'approccio più operativo adottato danno risultati che hanno un
effetto benefico a lungo termine per la Comunità.
Un nuovo programma che preveda la loro continuazione ed estensione è giustificato:
–
per favorire l'occupazione contribuendo allo sviluppo di un contesto economico
competitivo grazie a costi di conformazione ridotti;
–
per preparare l'allargamento e, in seguito, la piena integrazione dei nuovi Stati
membri, in modo che tutte le amministrazioni doganali della Comunità
allargata possano agire come un'amministrazione unica;
–
per migliorare la protezione dei consumatori e degli interessi finanziari della
Comunità offerta dalle dogane.
Queste priorità per il futuro, come il sostegno già espresso dagli Stati membri, militano
fortemente per il proseguimento dei lavori intrapresi nel quadro di Dogana 2002.
Si raccomanda, di conseguenza, di adottare la proposta di decisione del Parlamento europeo e
del Consiglio relativa all'adozione di un programma d'azione doganale nella Comunità
(Dogana 2007) figurante in allegato.
10
2002/0029 (COD)
Proposta di
DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
relativa all'adozione di un programma d'azione doganale nella Comunità (Dogane 2007)
11
RELAZIONE
1.
La decisione 210/97 del Parlamento europeo e del Consiglio istituisce un programma
d'azione doganale nella Comunità che scade il 31 dicembre 2002.
2.
La relazione intermedia della Commissione sul programma Dogana 2002, pubblicata
il 31 luglio 2001, conclude che i primi risultati sono positivi e incoraggianti. Questa
relazione, come pure le reazioni degli Stati membri, indicano che la nuova struttura
di lavoro e l'approccio più operativo adottato danno risultati che hanno un effetto
benefico a lungo termine per la Comunità.
3.
Come indica la comunicazione sull'opportunità di proseguire il programma Dogana
2002, un nuovo programma che preveda la continuazione e l'estensione di quello
attuale è giustificato per:
–
per favorire l'occupazione contribuendo allo sviluppo di un contesto economico
competitivo grazie a costi di conformazione ridotti;
–
per preparare l'allargamento e, in seguito, la piena integrazione dei nuovi Stati
membri, in modo che tutte le amministrazioni doganali della Comunità
allargata possano agire come un'amministrazione unica;
–
per migliorare la protezione dei consumatori e degli interessi finanziari della
Comunità offerta dalle dogane.
Queste priorità per il futuro, come il sostegno già espresso da alcuni Stati membri, militano
fortemente per il proseguimento dei lavori intrapresi nel quadro di Dogana 2002.
4.
L'obiettivo centrale del nuovo programma è di far sì che le amministrazioni doganali
applichino la legislazione comunitaria in modo da continuare ad assicurare il buon
funzionamento del mercato unico nella Comunità allargata. Esso dovrebbe
privilegiare i seguenti elementi:
–
assicurare che continuino ad essere utilizzati i sistemi informatizzati già
elaborati;
–
continuare la standardizzazione dei metodi di lavoro attuali;
–
fornire un'assistenza pratica ai paesi candidati, ai quali il programma dovrebbe
essere aperto;
–
migliorare le azioni volte a prevenire le irregolarità;
–
contribuire alla creazione di dogane informatizzate attraverso lo sviluppo di
sistemi di comunicazione;
–
ridurre i costi di conformazione, contribuendo così allo sviluppo di un contesto
economico competitivo;
–
condurre azioni di formazione rispondenti ai bisogni che emergeranno dalle
varie attività intraprese nel quadro del programma.
12
5.
Tra gli strumenti utilizzati nel quadro del programma dovrebbero esservi in
particolare i sistemi di scambi d'informazioni e di comunicazione, i gruppi di
gestione e di progetto, il benchmarking, gli scambi di funzionari, i seminari e i
workshop.
6.
Sono previste disposizioni per la valutazione del programma. Esso dovrebbe essere
sottoposto ad una valutazione intermedia e ad una valutazione a posteriori, eseguite
congiuntamente dai paesi partecipanti e dalla Commissione, al fine di valutare
l'incidenza delle attività del programma sugli obiettivi generali e specifici stabiliti.
7.
La presente decisione tiene conto dell'auspicabilità di adottare un efficace sistema di
valutazione, il quale richiede la fissazione di una serie d'indicatori volti a misurare la
gestione efficace ed efficiente del programma.
8.
Per garantire dei risultati durevoli, il programma dev'essere condotto per un periodo
di cinque anni.
9.
Il Parlamento europeo e il Consiglio sono invitati ad adottare la presente proposta di
decisione relativa ad un programma d'azione doganale nella Comunità (Dogane
2007), alla luce della comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa
all'opportunità di proseguire il programma Dogane 2002.
13
2002/0029 (COD)
Proposta di
DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
relativa all'adozione di un programma d'azione doganale nella Comunità (Dogane 2007)
IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 95,
vista la proposta della Commissione9,
visto il parere del Comitato economico e sociale10,
deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato,
considerando quanto segue:
(1)
L'esperienza acquisita con i precedenti programmi in campo doganale, in particolare
con Dogana 2002, istituito con la decisione 210/97/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 19 dicembre 1996, relativa all'adozione di un programma d'azione
doganale nella Comunità11, indica che la Comunità avrebbe grande interesse a
continuare e anzi ad ampliare questo programma. Il nuovo programma dovrebbe
basarsi sulle acquisizioni dei programmi precedenti. Questi ultimi hanno messo in
evidenza la necessità di stabilire obiettivi misurabili e più precisi. Di conseguenza, è
opportuno abrogare la decisione 210/97/CE.
(2)
Le amministrazioni doganali hanno una funzione essenziale da svolgere per proteggere
gli interessi della Comunità, in particolare i suoi interessi finanziari, assicurare lo
stesso livello di protezione dei cittadini e degli operatori economici comunitari in
qualsiasi punto del territorio della Comunità in cui sono espletate le formalità doganali
e far sì che le imprese possano competere sul mercato mondiale. In questo contesto la
strategia definita dal gruppo responsabile della politica doganale, formato dai direttori
generali dei servizi doganali della Commissione e degli Stati membri, o da loro
rappresentanti, deve consentire alle amministrazioni doganali nazionali di operare in
modo così efficiente ed efficace come se si trattasse di un'unica amministrazione.
(3)
La presente decisione stabilisce i principi che guideranno la politica doganale nei
prossimi cinque anni nonché le misure che sosterranno e completeranno le azioni
condotte dagli Stati membri in campo doganale. L'attuazione del programma è
coordinata e gestita in partenariato dalla Commissione e dagli Stati membri nel quadro
della strategia definita dal gruppo responsabile della politica doganale.
9
GU C , , pag. .
GU C , , pag. .
GU L 33 del 4.2.1997, pag. 24. Programma modificato dalla decisione 105/2000/CE (GU L 13 del
19.1.2000, pag. 1).
10
11
14
(4)
L'impegno della Comunità nel processo di adesione dei paesi candidati richiede
l'adozione di misure concrete volte a consentire alle amministrazioni doganali di questi
paesi di assolvere, fin dalla loro adesione, l'insieme dei compiti che incomberanno loro
a norma della legislazione comunitaria, tra cui la gestione delle future frontiere
esterne. Per far ciò il programma dev'essere aperto ai paesi candidati.
(5)
Per raggiungere gli obiettivi del programma possono essere utilizzati una serie di
strumenti diversi, tra cui i sistemi di comunicazione e di scambio d'informazioni, i
gruppi di gestione, i gruppi di progetto, le analisi comparative (benchmarking), gli
scambi di funzionari, i seminari, i workshop, le attività di formazione, il monitoraggio
e le azioni esterne.
(6)
È necessario che le azioni intraprese in campo doganale diano la priorità al
miglioramento dei controlli antifrode, alla riduzione dei costi di conformazione alla
legislazione doganale sostenuti dagli operatori economici e alla preparazione
all'allargamento. La Comunità deve pertanto essere in grado, nel quadro delle sue
competenze, di sostenere l'azione intrapresa dalle amministrazioni doganali degli Stati
membri e al tal fine ogni possibilità di cooperazione amministrativa prevista dalla
normativa comunitaria dev'essere sfruttata.
(7)
La crescente globalizzazione degli scambi, lo sviluppo di nuovi mercati e l'evoluzione
dei metodi e della velocità dei movimenti di merci esigono un rafforzamento delle
relazioni tra le amministrazioni doganali della Comunità e le imprese, gli ambienti
giuridici e scientifici e gli operatori interessati dal commercio estero.
(8)
L'opportunità di adottare un sistema efficace di valutazione del programma richiede la
fissazione di una serie d'indicatori diretti a misurare l'efficacia e l'efficienza della
gestione del programma.
(9)
La presente decisione fissa, per tutta la durata del programma, una dotazione
finanziaria che costituisce il riferimento principale ai sensi del punto 33 dell'accordo
interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione del 6
maggio 1999 sulla disciplina di bilancio e sul miglioramento della procedura di
bilancio.
(10)
Poiché le misure necessarie all'attuazione del presente regolamento sono misure di
gestione ai sensi dell'articolo 2 della decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28
giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite
alla Commissione12, è opportuno che tali misure siano adottate secondo la procedura
di gestione prevista all'articolo 4 della suddetta decisione.
12
GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23.
15
HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
CAPITOLO I
CAMPO DI APPLICAZIONE E OBIETTIVI
Articolo 1
Istituzione del programma
È istituito un programma d'azione comunitario pluriennale (Dogana 2007), in appresso
denominato "il programma", valido per il periodo dal 1° gennaio 2003 al 31 dicembre 2007, al
fine di appoggiare e completare le azioni intraprese dagli Stati membri nel settore doganale.
Articolo 2
Partecipazione dei paesi candidati
1.
2.
Il programma è aperto alla partecipazione:
–
(a)
dei paesi candidati dell'Europa centrale e orientale, conformemente
alle condizioni stabilite dagli accordi europei, dai loro protocolli aggiuntivi e
dalle decisioni dei rispettivi Consigli di associazione;
–
(b)
di Cipro, di Malta e della Turchia, in base ad accordi bilaterali conclusi
in questo campo con questi paesi;
–
(c)
di altri paesi, se consentito da accordi e procedure.
Ai fini della presente decisione, per "paesi partecipanti" s'intendono gli Stati membri
e i paesi di cui al paragrafo 1.
Articolo 3
Obiettivi generali
1.
Nel quadro della gestione dell'unione doganale, gli obiettivi generali del programma
sono di garantire che le amministrazioni doganali degli Stati membri:
–
(a)
interagiscano e ottemperino ai loro obblighi in modo altrettanto
efficace che se costituissero un'unica amministrazione e ottengano risultati
equivalenti in qualsiasi punto del territorio doganale della Comunità;
–
(b)
procedano ai necessari preparativi in vista dell'allargamento, compreso
lo scambio di esperienze e di conoscenze con le amministrazioni doganali dei
paesi candidati.
16
2.
È istituito un gruppo responsabile della politica doganale, formato dai direttori
generali dei servizi doganali della Commissione e degli Stati membri, o da loro
rappresentanti, avente il compito di elaborare una strategia comune sulla quale si
baseranno gli obiettivi generali del presente programma. La Commissione informerà
regolarmente questo gruppo delle misure relative all'attuazione del programma.
Articolo 4
Obiettivi specifici
1.
Gli obiettivi specifici del programma sono i seguenti:
(a)
ridurre i costi sostenuti dagli operatori economici per conformarsi alla legislazione
doganale, attraverso una maggiore standardizzazione, in particolare per quanto
riguarda l'inserimento dei dati e la gestione dei rischi;
(b)
individuare, sviluppare e applicare le pratiche di lavoro migliori, soprattutto nei
settori del controllo finanziario a posteriori, dell'analisi dei rischi e delle procedure
semplificate;
(c)
istituire un sistema di misurazione delle prestazioni delle amministrazioni doganali
degli Stati membri e fissare degli standard per i vari tipi di controllo;
(d)
sostenere le azioni volte a prevenire le irregolarità tramite la trasmissione rapida
d'informazioni di controllo agli uffici doganali in prima linea e rafforzare la
standardizzazione e la semplificazione dei sistemi e dei controlli doganali;
(e)
contribuire alla creazione di una dogana informatizzata sviluppando i sistemi di
comunicazione e procedendo alle necessarie modificazioni legislative e
amministrative;
(f)
mantenere i sistemi di comunicazione e informazione esistenti e, ove opportuno,
elaborarne di nuovi;
(g)
intraprendere azioni intese ad aiutare i servizi doganali dei paesi candidati a
prepararsi all'adesione;
(h)
contribuire all'istituzione di servizi doganali di qualità nei paesi terzi;
(i)
sviluppare e rafforzare la formazione comune;
(j)
cercare di sviluppare un'infrastruttura di gestione della formazione, per coordinare la
formazione impartita ai funzionari delle dogane della Comunità.
2.
Ulteriori obiettivi specifici possono essere fissati conformemente alla procedura di
cui all'articolo 17, paragrafo 2.
17
Articolo 5
Fissazione di obiettivi e d'indicatori
Tutte le azioni proposte in vista di raggiungere gli obiettivi stabiliti nel presente programma
devono avere obiettivi precisi, essere dotate d'indicatori misurabili che consentano
un'adeguata valutazione dei risultati ottenuti, contenere l'indicazione chiara dei costi previsti
ed essere concepite in modo che i risultati corrispondano alle attese.
CAPITOLO II
AZIONI DEL PROGRAMMA
Articolo 6
Sistemi di comunicazione e di scambio d'informazioni
1.
La Commissione e i paesi partecipanti garantiscono che i seguenti sistemi di
comunicazione e di scambio d'informazioni, accompagnati da manuali e guide, siano
operativi nella misura in cui la legislazione comunitaria ne richiede l'impiego:
a.
la rete comune di comunicazioni/interfaccia comune dei sistemi (CCN/CSI), nella
misura necessaria a sostenere il funzionamento dei sistemi indicati nel presente
paragrafo;
b.
il sistema di diffusione dei dati (DDS);
c.
il nuovo sistema di transito informatizzato (NCTS/NSTI);
d.
il sistema d'informazione sulla tariffa integrata della Comunità (TARIC);
e.
il sistema d'informazione che consente il trasferimento dei timbri d'origine e la
trasmissione dei timbri di transito (TCO/TCT);
f.
l'inventario doganale europeo delle sostanze chimiche (ECICS);
g.
il sistema delle informazioni tariffarie vincolanti europee (EBTI/RTCE);
h.
il sistema di gestione della sorveglianza dei contingenti tariffari (TQS);
i.
il sistema di gestione delle importazioni nel quadro del perfezionamento attivo;
k.
il sistema UNIT VALUES;
l.
il sistema d'informazione SUSPENSIONS.
2.
Nuovi sistemi di comunicazione e di scambio d'informazioni possono essere istituiti
conformemente alla procedura di cui all'articolo 17, paragrafo 2.
3.
Gli elementi comunitari dei sistemi di comunicazione e di scambio d'informazioni
sono lo hardware, il software e le connessioni di rete, che devono essere comuni a
tutti paesi partecipanti per assicurare l'interconnessione e l'interoperabilità dei
18
sistemi, siano essi installati nei locali della Commissione, o di un subappaltatore
designato, o nei locali dei paesi partecipanti, o di un subappaltatore designato. La
Commissione conclude a nome della Comunità i contratti necessari ad assicurare il
funzionamento di questi elementi.
4.
Gli elementi non comunitari dei sistemi di comunicazione e scambio d'informazioni
sono costituiti dalle basi di dati nazionali che fanno parte di questi sistemi, dalle
connessioni di rete tra gli elementi comunitari e non comunitari e il software e
l'hardware che ciascun paese partecipante giudicherà utili al funzionamento ottimale
di questi sistemi in tutta la sua amministrazione. I paesi partecipanti assicurano il
funzionamento degli elementi non comunitari nonché la loro interoperabilità con
quelli comunitari.
5.
La Commissione coordina, in cooperazione con i paesi partecipanti, gli aspetti
dell'instaurazione e del funzionamento degli elementi comunitari e non comunitari
dei sistemi e dell'infrastruttura di cui al primo paragrafo.
Articolo 7
Benchmarking
Attività di benchmarking possono essere organizzate in uno o più paesi partecipanti o in altri
paesi terzi, in particolare in quelli che sono i principali partner commerciali della Comunità, al
fine di migliorare le prestazioni delle loro amministrazioni doganali.
Ai fini della presente decisione, per "benchmarking" s'intende l'impiego d'indicatori di
prestazione convenuti in comune per individuare differenze nelle prestazioni e nei processi,
condividere le esperienze e apprendere dalle buone pratiche degli altri e migliorare così
l'efficienza e l'efficacia delle procedure.
Articolo 8
Scambi di funzionari
1.
La Commissione e i paesi partecipanti organizzano scambi di funzionari delle
amministrazioni doganali a sostegno degli obiettivi specifici del programma.
Ciascuno scambio è incentrato su un aspetto particolare delle attività doganali ed è
oggetto di una preparazione accurata e successivamente di una valutazione da parte
dei funzionari e delle autorità interessati. Gli scambi possono essere operativi o
incentrati su determinate attività prioritarie.
2.
Ove opportuno, i paesi partecipanti prendono le misure necessarie a permettere ai
funzionari ospiti di un servizio nel quadro di uno scambio di partecipare alle attività
del servizio. A tal fine tali funzionari sono autorizzati ad espletare le formalità
connesse alle mansioni loro affidate. Se le circostanze lo richiedono e in particolare
per tener conto dei requisiti specifici della legislazione di ciascun paese partecipante,
le competenti autorità dei paesi partecipanti possono limitare la portata
dell'autorizzazione.
19
3.
Per la durata dello scambio il funzionario ospite ha, nell'esercizio delle sue funzioni,
la stessa responsabilità civile dei funzionari nazionali dell'amministrazione ospitante.
I funzionari che partecipano ad uno scambio sono soggetti agli stessi obblighi di
riservatezza professionale dei funzionari nazionali del paese ospitante.
4.
La Commissione e i paesi partecipanti possono organizzare, a sostegno degli
obiettivi del programma, anche scambi con altri paesi terzi.
5.
I paesi partecipanti presentano alla Commissione valutazioni periodiche degli
scambi, compreso dell'impatto sulla loro amministrazione.
Articolo 9
Seminari, workshop e gruppi di progetto
La Commissione e i paesi partecipanti organizzano seminari, workshop e conferenze destinati
ai loro funzionari, ai quali possono partecipare all'occorrenza altri esperti del settore. Tali
seminari, workshop e conferenze possono essere allargati anche a funzionari di altre
amministrazioni se ciò è funzionale al raggiungimento degli obiettivi dell'azione.
Possono essere istituiti gruppi di progetto per svolgere compiti specifici che devono essere
portati a termine entro un termine preciso.
Articolo 10
Azioni di formazione
1.
2.
Al fine d'incoraggiare una cooperazione strutturata tra gli organismi nazionali di
formazione e i funzionari responsabili della formazione doganale nelle amministrazioni,
i paesi partecipanti, in cooperazione con la Commissione:
a.
stabiliscono standard di formazione, sviluppano i programmi di formazione
esistenti e, se necessario, ne elaborano di nuovi, in modo da creare un nucleo
comune di formazione relativo all'insieme delle regole e delle procedure
doganali e consentire così ai funzionari di acquisire le necessarie competenze e
conoscenze professionali comuni;
b.
aprono, ove opportuno, i corsi di formazione doganale destinati ai propri
funzionari ai funzionari di tutti i paesi partecipanti;
c.
sviluppano l'infrastruttura e gli strumenti comuni necessari alla formazione
doganale e alla sua gestione.
I paesi partecipanti assicurano inoltre che i loro funzionari ricevano la formazione
iniziale e la formazione continua necessarie all'acquisizione delle competenze e
conoscenze professionali comuni conformemente ai programmi di formazione
comuni, nonché la formazione linguistica necessaria a consentire loro di raggiungere
un livello sufficiente di competenza linguistica.
20
Articolo 11
Azioni di monitoraggio
1.
La Commissione decide, conformemente alla procedura di cui all'articolo 17, paragrafo
2, i settori specifici della legislazione doganale della Comunità che saranno sottoposti a
monitoraggio.
2.
Il monitoraggio è effettuato da gruppi misti di funzionari dei servizi doganali degli
Stati membri e della Commissione. Seguendo un approccio tematico o regionale,
questi gruppi visitano vari punti del territorio doganale della Comunità nei quali le
amministrazioni doganali svolgono le loro funzioni. Al termine delle loro visite
redigono un rapporto nel quale indicano e analizzano i metodi di lavoro migliori
nonché tutte le difficoltà constatate nell'applicazione della normativa e, se del caso,
includono proposte di adeguamento delle norme comunitarie e dei metodi di lavoro,
al fine di migliorare l'efficienza del complesso delle attività doganali. Questi rapporti
di esperti sono trasmessi agli Stati membri e alla Commissione.
Articolo 12
Azioni esterne di assistenza tecnica e di formazione
1.
La Commissione assicura il coordinamento delle azioni di formazione, assistenza
tecnica e cooperazione condotte dalla Comunità e dagli Stati membri con le
amministrazioni di paesi terzi, per garantire la coerenza delle azioni comunitarie, sia
esterne che interne.
2.
La Commissione assicura anche l'attuazione delle azioni di formazione, assistenza
tecnica e cooperazione condotte nei confronti:
a.
dei paesi candidati, per consentire loro di conformarsi alla legislazione
doganale comunitaria; un'attenzione particolare va rivolta all'interconnettività
dei sistemi informatici delle dogane;
b.
dei paesi terzi, per aiutarli ad ammodernare le loro amministrazioni.
Articolo 13
Altre azioni
La Commissione può, conformemente alla procedura di cui all'articolo 17, paragrafo 2,
elaborare e utilizzare altri strumenti che risultino necessari per il conseguimento degli
obiettivi del programma.
21
CAPITOLO III
DISPOSIZIONI FINANZIARIE
Articolo 14
Quadro finanziario
1.
La dotazione finanziaria per l'esecuzione del programma per il periodo dal 1°
gennaio 2003 al 31 dicembre 2007 è fissata a 133 milioni di €.
2.
Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dall'autorità di bilancio nei limiti delle
prospettive finanziarie.
Articolo 15
Spese
1.
Le spese necessarie all'attuazione del programma sono ripartite tra la Comunità e i
paesi partecipanti secondo le modalità esposte nei paragrafi che seguono.
2.
La Comunità assume a suo carico:
(a)
i costi di elaborazione, acquisto, installazione e manutenzione degli elementi
comunitari dei sistemi di scambio d'informazioni e di comunicazione di cui
all'articolo 6 e i costi del funzionamento corrente degli elementi comunitari
installati nei locali della Commissione o di un subappaltatore designato;
(b)
le spese di viaggio e di soggiorno sostenute dai paesi partecipanti nel quadro
delle attività di benchmarking, degli scambi di funzionari, dei seminari, dei
workshop, dei gruppi di progetto e delle azioni di formazione e di
monitoraggio di cui agli articoli da 7 a 11;
(c)
le spese di organizzazione di seminari e workshop;
(d)
i costi relativi alle azioni di cui agli articoli 12 e 13.
La Commissione determina, conformemente al regolamento finanziario applicabile al bilancio
generale delle Comunità europee, le norme relative al pagamento delle spese e le comunica ai
paesi partecipanti.
3.
I paesi partecipanti assumono a loro carico:
(a)
la differenza tra i costi sostenuti dalla Comunità conformemente al paragrafo 2
e i costi effettivi dell'attività;
(b)
i costi relativi alla formazione iniziale e continua, compresa la formazione
linguistica, dei propri funzionari;
22
(c)
i costi relativi all'introduzione e al funzionamento degli elementi non
comunitari dei sistemi di comunicazione e scambio d'informazioni di cui
all'articolo 4 e i costi del funzionamento corrente degli elementi comunitari di
tali sistemi installati nei loro locali o in quelli di un subappaltatore designato.
Articolo 16
Controllo finanziario
Le decisioni di finanziamento e tutti gli accordi e i contratti derivanti dalla presente decisione
sono soggetti al controllo finanziario e, all'occorrenza, a verifiche effettuate sul posto dalla
Commissione, in particolare dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), e dalla Corte
dei conti europea. Qualsiasi sovvenzione concessa ai sensi della presente decisione sarà
soggetta ad un accordo scritto preliminare con i beneficiari, nel quale questi ultimi dichiarano
di accettare il controllo da parte della Corte dei conti dell'uso da essi fatto dei finanziamenti
ricevuti.
CAPITOLO IV
ALTRE DISPOSIZIONI
Articolo 17
Comitato
1.
La Commissione è assistita da un comitato, denominato "comitato Dogana 2007",
composto da rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della
Commissione.
2.
Ove si faccia riferimento al presente paragrafo, si applica la procedura di gestione
prevista all'articolo 4 della decisione 1999/468/CE, conformemente al disposto degli
articoli 7 e 8 della stessa.
3.
Il periodo di cui all'articolo 4, paragrafo 3 della decisione 1999/468/CE è fissato a tre
mesi.
Articolo 18
Valutazione e relazioni
1.
Il programma è soggetto ad una valutazione continua, eseguita in partenariato dalla
Commissione e dai paesi partecipanti. Tale valutazione è realizzata tramite le
relazioni di cui al paragrafo 2 e mediante attività specifiche.
2.
I paesi partecipanti trasmettono alla Commissione:
(a)
entro il 31 dicembre 2004 una relazione intermedia sull'efficacia e l'efficienza
del programma;
(b)
entro il 31 dicembre 2007 una relazione finale sull'efficacia e l'efficienza del
programma.
23
3.
4.
La Commissione presenta:
(a)
entro il 30 giugno 2005 una relazione intermedia al comitato Dogana 2007,
nella quale valuta l'efficienza e l'efficacia del programma;
(b)
entro il 30 giugno 2008 una relazione finale al Parlamento europeo e al
Consiglio sull'incidenza del programma. Questa relazione finale è trasmessa
anche, per informazione, al Comitato economico e sociale.
La relazione finale di cui al paragrafo 3 espone tutti i progressi compiuti per ciascuna
azione del programma e comprende un'analisi dei punti forti e dei punti deboli di tutti
i sistemi informatici doganali, che concorrono all'attuazione del mercato interno. La
relazione espone tutte le proposte atte ad assicurare che un trattamento identico sia
riservato agli operatori di tutto il territorio doganale della Comunità e che la raccolta
d'informazioni serva opportunamente alla protezione degli interessi finanziari della
Comunità.
Articolo 19
Abrogazione
La decisione 210/97/CE è abrogata.
Articolo 20
Entrata in vigore
La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo a quello della sua
pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.
Essa si applica a decorrere dal 1 gennaio 2003.
Articolo 21
Destinatari
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il
Per il Parlamento europeo
La Presidente
Per il Consiglio
Il Presidente
24
SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA
Settore(i) politico (i): Capitolo 21: Politica doganale
Attività: Articolo 02: Programma Dogana 2007
DENOMINAZIONE DELL’AZIONE: Estensione e proseguimento di un programma d'azione
doganale nella Comunità (programma Dogana 2007)
1.
LINEA(E) DI BILANCIO + DENOMINAZIONE
B5-3030 e B7-8600
2.
DATI GLOBALI IN CIFRE
2.1.
Dotazione totale dell’azione (parte B): 133 milioni di euro in SI
2.2.
Periodo di applicazione: 2003 – 2007
2.3.
Stima globale pluriennale delle spese:
a) Scadenzario stanziamenti d'impegno/stanziamenti di pagamento (intervento finanziario)
(cfr. punto 6.1.1)
milioni di euro (al terzo decimale)
2003
2004
2005
2006
2007
n+5
ed
eserc.
succ.
B5 – 303
24200
23500
25660
25370
25955
NIL
124685
B7 – 860
1500
1550
1700
1755
1810
NIL
8315
TOTALE
25700
25050
27360
27125
27765
NIL
133000
B5-303
6690
19100
26100
25500
25800
21495
124685
B7-860
900
1300
1450
1505
1560
1600
8315
TOTALE
7590
20400
27550
27005
27360
23095
133000
Totale
Stanziamenti
d'impegno
Stanziamenti di
pagamento
25
b)
Assistenza tecnica e amministrativa (ATA) e spese d’appoggio (SDA) (cfr. punto
6.1.2)
SI
SP
Totale parziale a+b
SI
25700
25050
27360
27125
27765
NIL
133000
SP
7590
20400
27550
27005
27360
23095
133000
c) Incidenza finanziaria globale delle risorse umane e delle altre spese di funzionamento
(cfr. punti 7.2 e 7.3)
SI
5,793
5,793
5,793
5,793
5,793
-
28,965
SP
5,793
5,793
5,793
5,793
5,793
-
28,965
SI
31,493
30,843
33,153
32,918
33,558
NIL
161,965
SP
13,383
26,193
33,343
32,798
33,153
23,095
161,965
TOTALE a + b +
c
2.4.
Compatibilità con la programmazione finanziaria e le prospettive finanziarie
ü
La proposta è compatibile con la programmazione finanziaria in vigore
¨
La proposta impone una riprogrammazione della corrispondente rubrica delle
prospettive finanziarie
¨
2.5.
Può essere necessario il ricorso alle disposizioni dell’accordo interistituzionale.
Incidenza finanziaria sulle entrate
ü
Nessuna incidenza finanziaria (si tratta degli aspetti tecnici dell'attuazione di
una misura)
OPPURE
¨
Incidenza finanziaria - Conseguenza sulle entrate.
26
3.
CARATTERISTICHE DI BILANCIO
Natura della spesa
SO/SNO
SNO
4.
SD/SND
SD
Nuova
Partecipazio
ne EFTA
Partecipazione
paesi candidati
Rubrica
Prospettive
finanziarie
SI/ NO
SI
SI/NO
NO
SI/NO
SI
N. 3
Politiche
interne
BASE GIURIDICA
Articolo 95 del trattato che istituisce la Comunità europea
5.
DESCRIZIONE E GIUSTIFICAZIONE
5.1.
Necessità di un intervento comunitario
5.1.1.
Obiettivi perseguiti
L'obiettivo principale del programma è di garantire che le dogane applichino la
legislazione comunitaria in modo tale da mantenere il buon funzionamento del
mercato unico anche nella Comunità allargata. Per far ciò è necessario che il
trattamento doganale sia equivalente in qualsiasi luogo della Comunità, è necessario
proteggere gli interessi della Comunità e dei cittadini e adoperarsi a promuovere un
contesto economico competitivo. Il gruppo responsabile della politica doganale
(composto dai direttori generali dei servizi doganali degli Stati membri e della
Commissione) elaborerà la strategia doganale per il conseguimento di questi obiettivi
in base alle conclusioni della comunicazione della Commissione relativa ad una
strategia per l'unione doganale.
Gli obiettivi specifici del programma saranno elaborati dal comitato Dogana 2007
tenendo conto delle seguenti esigenze.
Assicurare il buon funzionamento e l'evoluzione dei sistemi informatici esistenti
In particolare la piattaforma CCN/CSI e le principali applicazioni informatizzate
quali NCTS, TARIC, TQS.
Apportare il massimo sostegno al processo di allargamento
Continuando a standardizzare gli attuali metodi di lavoro e fornendo un'assistenza
pratica ai paesi candidati; adottando standard per il controllo e linee direttrici per
aiutare tali paesi ad applicare la legislazione comunitaria; intensificando
l'informatizzazione per mantenere la qualità dei controlli nella Comunità allargata;
incrementando i lavori relativi all'accesso dei paesi candidati ai sistemi comunitari
(in particolare attraverso uno studio sull'interattività); fornendo un'assistenza pratica,
come ad esempio azioni di formazione, su tutti gli aspetti dell'attuazione delle
disposizioni comunitarie da parte delle dogane (in particolare le disposizioni del
codice doganale della Comunità).
27
Rafforzare la lotta contro le frodi
Attraverso un uso migliore della gestione dei rischi per concentrare i controlli sui
settori ad alto rischio; l'attuazione di progetti pilota sullo scambio d'informazioni sui
rischi; una cooperazione operativa accresciuta nel quadro di progetti come RALPH.
Ridurre i costi di conformazione favorendo la costituzione di un contesto
economico competitivo
Adoperandosi a ridurre i costi di conformazione attraverso la standardizzazione dei
requisiti relativi all'inserimento dei dati, in particolare nelle dichiarazioni in dogana,
e incoraggiando il passaggio ad un sistema di gestione delle dogane senza supporto
cartaceo (dogane informatizzate), nel quale un massimo di dati viene trasferito per
via elettronica.
Per garantire un adeguato monitoraggio degli obiettivi e dei risultati ottenuti, dovrà
essere presentata per ogni azione (ad eccezione degli scambi individuali) una
proposta specifica, redatta in forma standard e contenente indicatori misurabili. Le
domande di finanziamento importanti saranno accompagnate da un piano di
attuazione circostanziato indicante gli impegni di ciascuna parte.
5.1.2.
Disposizioni adottate in relazione alla valutazione ex ante
Una relazione intermedia, preparata in applicazione dell'articolo 17, paragrafo 3 della
decisione del Consiglio relativa al programma Dogana 2002, è giunta alla
conclusione che i primi risultati sono positivi e incoraggianti. Il programma è ora
molto più del precedente incentrato sui miglioramenti operativi e pratici, anche se
resta ancora molto da fare in materia di obiettivi misurabili accompagnati da
indicatori.
Gli Stati membri hanno espresso un forte sostegno al programma Dogana 2002
attraverso la loro partecipazione attiva alle nuove strutture di lavoro e si sono
dichiarati a favore di un ulteriore programma in sede sia di gruppo incaricato della
politica doganale che di Consiglio (risoluzione di risposta alla comunicazione della
Commissione relativa ad una strategia per l'unione doganale). Le relazioni degli Stati
membri accolgono con favore specialmente la nuova struttura di lavoro introdotta per
la realizzazione del programma. Sotto il controllo del comitato Dogana 2002 sono
stati individuati cinque settori chiave e sono stati istituiti gruppi di gestione incaricati
di programmare e supervisionare i lavori in ciascun settore e di rendere conto al
comitato. I gruppi di gestione realizzano le azioni servendosi dei vari strumenti messi
a disposizione dal programma, ma la maggior parte delle azioni sono affidate a
gruppi di progetto formati da esperti degli Stati membri e della Commissione, che
riferiscono ad un gruppo di gestione. Questa struttura di lavoro si è dimostrata molto
efficiente e proficua per gestire il programma e ottenere buoni risultati.
Il gruppo incaricato della politica doganale, formato dai direttori generali delle
dogane degli Stati membri, ha continuato a elaborare la politica e la strategia relative
alle dogane, assicurando così il necessario collegamento tra gli obiettivi politici, le
attività previste da Dogana 2002 e la loro attuazione da parte delle amministrazioni
doganali.
28
Poiché è occorso un certo tempo perché la struttura di lavoro divenisse pienamente
operativa e poiché la valutazione si basa sulle relazioni degli Stati membri relative ai
primi dodici mesi del programma, le misurazioni attuali rivelano l'incidenza a breve
termine delle azioni intraprese. È tuttavia possibile fornire esempi per illustrare i
risultati ottenuti nei vari settori d'intervento.
Gestione dei rischi. Strumento d'importanza fondamentale per combattere le frodi; i
primi risultati concreti permettono già agli Stati membri di scambiarsi informazioni
standardizzate sui settori ad alto rischio. Sono iniziati i lavori relativi al "catalogo
degli indicatori di rischio che consentono di valutare gli operatori economici", inteso
a ridurre i costi di conformazione per gli operatori a basso rischio, e per quanto
riguarda l'inventario dei controlli doganali comunitari, che dovrebbe consentire
d'individuare gli aspetti problematici dei controlli e richiamare l'attenzione dei paesi
candidati sui settori che richiedono un'attenzione particolare.
Tecnologia dell'informazione. Un importante settore d'investimento del
programma, che comprende la manutenzione dei sistemi informatici esistenti e lo
sviluppo di nuovi sistemi, per migliorare ulteriormente i controlli, accrescere la
standardizzazione e ridurre i costi di conformazione. Le principali azioni realizzate
finora sono l'attuazione del nuovo sistema informatizzato di transito (NCTS), la
nuova piattaforma informatica, ossia l'interfaccia comune alla rete di comunicazioni
e al sistema doganale (CCN/CSI), sulla quale si basa l'NCTS (che migliorerà gli
standard di controllo e fungerà da base all'informatizzazione delle dogane nella
Comunità allargata e consentirà anche di trasmettere rapidamente informazioni sui
controlli e in caso di crisi agli uffici doganali situati alle frontiere esterne della
Comunità), e il sistema di diffusione dei dati (DDS), che consente alle imprese di
avere accesso in linea agli strumenti doganali della Comunità. Tra i lavori in corso vi
sono l'elaborazione delle connessioni con i sistemi dei paesi candidati e l'assistenza a
questi ultimi perché si preparino in vista dell'adesione.
Misurazione dei risultati. Sono iniziati i lavori (fase pilota nel 2000, operativa dal
1° gennaio 2001) per definire i criteri di prestazione che consentiranno agli Stati
membri di confrontare la loro situazione con lo standard comunitario e di migliorare
il funzionamento delle loro amministrazioni. Uniti all'elaborazione di standard per i
controlli, questi lavori daranno maggiori garanzie di mantenimento degli standard
nella Comunità allargata.
Nuove attività doganali. Il programma si è adattato ai cambiamenti esterni. Le
azioni in materia di contraffazione dimostrano l'importanza della cooperazione
doganale per contrastare le nuove minacce che pesano sulle imprese e
sull'occupazione nella Comunità. Il programma ha indubbiamente contribuito
(attraverso gli scambi, il sostegno a gruppi di specialisti, una grande sede di
confronto ecc.) a sostenere gli sforzi degli Stati membri per affrontare questo
problema sempre più grave. I risultati indicano che nel 2000 le dogane hanno
sequestrato nella Comunità 65 milioni di articoli di contraffazione (25 milioni nel
1999), corrispondenti, secondo le stime, a più di 1 miliardo di € di prodotti leciti.
Standardizzazione. Oltre alle numerose attività d'informatizzazione dirette a
migliorare la standardizzazione, sono in corso anche lavori relativi alle linee direttrici
e alle raccomandazioni, che produrranno miglioramenti significativi (in particolare
per quanto riguarda i laboratori delle dogane, la sicurezza dei prodotti, i beni
29
culturali, i precursori chimici, la redazione di protocolli d'intesa e l'uso di scanner a
raggi X).
Attività esterne. Sono state condotte numerose attività esterne, soprattutto per
preparare l'allargamento o migliorare le relazioni con i principali partner commerciali
al fine di prevenire le frodi e rafforzare gli scambi. Lo studio relativo
all'interconnettività informatica merita una menzione particolare, poiché si tratta di
un elemento essenziale per esaminare la preparazione dei paesi candidati e stabilire
se sono pronti ad essere collegati ai sistemi comunitari.
Scambi di funzionari e cooperazione generale tra amministrazioni doganali.
Migliori risultati sono stati raggiunti in questo settore grazie a misure più mirate e ad
una maggiore concentrazione degli scambi sui settori altamente prioritari (ad
esempio, miglioramento dei controlli) e sui progetti specifici (ad esempio, lotta alle
contraffazioni). Un esempio è costituito dal progetto RALPH relativo alla
cooperazione tra i cinque porti per i quali passa il 70% del traffico marittimo dell'UE,
che prevede scambi di funzionari che utilizzano scanner per container e di funzionari
che svolgono controlli particolari.
La relazione di valutazione intermedia (figurante in allegato alla comunicazione) ha
messo in evidenza le modifiche apportate al programma in seguito alla valutazione di
Dogana 2000 (miglioramento della gestione, della struttura organizzativa e della
coerenza complessiva del programma). Risulta dalla relazione che le azioni
congiunte sono utili e complementari e che i sistemi informatici sono pertinenti. I
risultati constatati finora dovrebbero determinare, a più lungo termine, un impatto
che consentirà di raggiungere gli obiettivi.
5.1.3.
Disposizioni adottate a seguito della valutazione ex post
Nulla.
5.2.
Azioni previste e modalità dell'intervento di bilancio
Le azioni previste sono le seguenti.
Sistemi di scambio d'informazioni e di comunicazione
La Comunità deve assicurare che i seguenti attuali sistemi siano operativi, principalmente per
quanto riguarda i loro costi di manutenzione, sviluppo e funzionamento e i costi di
funzionamento della rete: in particolare la rete comune di comunicazioni/interfaccia comune
dei sistemi (CCN/CSI), nella misura necessaria a sostenere il funzionamento dei sistemi qui
elencati; il sistema di diffusione dei dati (DDS); il nuovo sistema di transito informatizzato
(NCTS/NSTI); il sistema d'informazione sulla tariffa integrata della Comunità (TARIC); il
sistema d'informazione che consente il trasferimento dei timbri d'origine e la trasmissione dei
timbri di transito (TCO/TCT); l'inventario doganale europeo delle sostanze chimiche
(ECICS); il sistema delle informazioni tariffarie vincolanti europee (EBTI/RTCE); il sistema
di gestione della sorveglianza dei contingenti tariffari (TQS); il sistema di gestione delle
importazioni nel quadro del perfezionamento attivo; il sistema UNIT VALUES; il sistema
d'informazione SUSPENSIONS.
Il calcolo dei costi di funzionamento e manutenzione degli attuali sistemi è basato sul
dispositivo contrattuale esistente con società esterne con le quali sono stati conclusi una serie
30
di contratti quadro. I costi di funzionamento annui sono pertanto calcolati in base al contratto
quadro e sono impegnati annualmente tramite accordi specifici.
Per quanto riguarda i nuovi sistemi, la Comunità deve assicurarne la concezione, l'acquisto,
l'installazione, il funzionamento e l'evoluzione, soprattutto le apparecchiature, il software e le
connessioni di rete, che devono essere comuni a tutti gli Stati membri per garantire
l'interconnessione e l'interoperabilità dei sistemi.
Anche i costi della concezione e dell'introduzione dei nuovi sistemi si basano sul dispositivo
contrattuale esistente con società esterne, con le quali sono stati conclusi una serie di contratti
quadro. L'esperienza acquisita in numerosi anni di collaborazione con queste società esterne
in materia di concezione e introduzione di sistemi garantisce l'esistenza di una buona base di
valutazione per nuove attività future.
Per i paesi candidati la Comunità deve, nel quadro dell'allargamento, coprire i costi di
assistenza, delle prove di conformità e d'interconnessione tra i sistemi nazionali e quelli
comunitari.
Gli Stati membri devono assicurare il funzionamento delle basi di dati nazionali che fanno
parte di questo sistema, delle connessioni di rete tra gli elementi comunitari e non comunitari
come pure il software e l'hardware che ciascuno Stato membro giudicherà utili al
funzionamento ottimale di questi sistemi in tutta la sua amministrazione.
Il sistema d'informazione antifrode (AFIS), gestito dalla TAXUD e, dal 1999, dall'OLAF, è
un'applicazione che consente agli Stati membri e alla Commissione di scambiarsi rapidamente
(e di stoccare nel caso particolare del sistema d'informazione doganale) informazioni riservate
e sensibili relative ad esempio ai casi di frode, al traffico illecito e ai prodotti sensibili. Esso
ha determinato un aumento regolare del numero di messaggi scambiati e costituisce uno
strumento importante di lotta contro le frodi. I costi comprendono l'assistenza agli utenti, la
manutenzione, il funzionamento e lo sviluppo del sistema. È prevista una dotazione solo a
partire dal bilancio per il 2003 e l'OLAF s'incaricherà di stabilire un bilancio dopo il 31
dicembre 2003.
Gruppi di gestione/gruppi di progetto. Per favorire relazioni di lavoro più strette e più
pragmatiche tra tutti i partecipanti alle azioni del programma, si farà ampio ricorso ai gruppi
di gestione e di progetto. Saranno definiti settori chiave e priorità e saranno istituiti gruppi di
gestione per programmare e sorvegliare i lavori in ciascun settore e riferire al comitato
Dogana 2007. Le attività possono essere realizzate utilizzando i vari strumenti del
programma, ma per lo più esse sono affidate a gruppi di progetto operativi, formati da esperti
degli Stati membri e della Commissione, che rendono conto ad un gruppo di gestione. Questa
struttura di lavoro è stata introdotta con il programma Dogana 2002 e si è dimostrata molto
efficace e utile per la gestione del programma e il conseguimento di risultati.
Benchmarking. Si tratta di un'attività che consente di confrontare le pratiche delle varie
amministrazioni doganali per individuare le migliori e utilizzarle per migliorare globalmente
le attività delle dogane della Comunità. Il benchmarking, che è avviato e controllato dagli
Stati membri, è un processo di condivisione delle esperienze e di apprendimento dalle buone
pratiche inteso a migliorare l'efficienza e l'efficacia delle procedure e serve di base alle
raccomandazioni comunitarie.
Scambi di funzionari. Il nuovo programma continuerà a sviluppare tali scambi, la cui gestione
era stata notevolmente migliorata dal programma Dogana 2002, assicurando che siano
31
concentrati nei settori con la più alta priorità quali le attività antifrode e in progetti specifici
quali la lotta alle contraffazioni. Ciò comporta una migliore valutazione, nell'ambito della
quale informazioni di ritorno sono trasmesse dagli Stati membri alla Comunità. Gli scambi
apporteranno un contributo importante anche al processo di allargamento. L'esperienza ha
dimostrato, sia nel quadro sia dell'attuale ampliamento che dopo l'adesione di Austria,
Finlandia e Svezia, che gli scambi sono uno strumento essenziale di trasferimento della
conoscenza delle procedure e dei metodi di lavoro.
Seminari e workshop. Sono organizzati, spesso sotto gli auspici di un gruppo di progetto e solo
ove opportuno, per esplorare nei particolari le questioni che richiedono, ad esempio,
l'elaborazione di una strategia e di un piano d'azione per la sua attuazione, o per sviluppare la
consapevolezza dei rischi e la conoscenza dei metodi di controllo. I loro obiettivi saranno
chiaramente funzionali alle priorità del programma e si prevede che produrranno risultati che
possono essere sviluppati dall'organo competente, dagli Stati membri o dalla Commissione.
Azioni di formazione. In questo settore verranno istituiti gruppi di progetto con il compito di
elaborare azioni di formazione comuni per gli Stati membri, specialmente nei settori delle
tecniche di audit e di audit informatizzato, intensificare l'uso di internet nella formazione, fornire
informazioni organizzate sulla formazione e promuovere la cooperazione tra le organizzazioni
responsabili della formazione negli Stati membri. Queste attività richiederanno il finanziamento
delle spese di viaggio e soggiorno ed eventualmente dell'acquisto di materiale.
Azioni di monitoraggio. Al fine di esaminare nei dettagli l'applicazione della legislazione
doganale comunitaria negli Stati membri determinati settori di tale legislazione saranno oggetto
di un monitoraggio, che sarà eseguito da gruppi misti di esperti degli Stati membri e della
Commissione a sostegno degli obiettivi del programma. Al termine di tali visite i gruppi
redigono un rapporto che individua e analizza i metodi di lavoro migliori e lo sottopongono poi
all'esame dell'organo competente.
Azioni esterne (assistenza tecnica, formazione, varie). Queste attività sono intese principalmente
a fornire assistenza ai paesi candidati per aiutarli a sviluppare i loro metodi e pratiche di lavoro o
a migliorare i collegamenti con i principali partner commerciali per prevenire le frodi e
promuovere il commercio. Lo studio relativo all'interconnettività informatica rappresenta un
elemento essenziale per esaminare il grado di preparazione dei paesi candidati e stabilire se
sono pronti ad essere collegati ai sistemi comunitari.
Altre azioni. La decisione prevede che la Commissione elabori e utilizzi tutti gli altri strumenti
che si rivelino necessari al conseguimento degli obiettivi del programma, che sono convenuti con
il comitato. Il programma dovrebbe in tal modo potersi adattare agli sviluppi della legislazione,
della tecnologia o delle pratiche di lavoro tramite la messa a punto di nuovi strumenti.
Tutte le spese di viaggio e soggiorno relative agli scambi, seminari, workshop, benchmarking,
gruppi di gestione e di progetto e monitoraggio sono calcolate in base al rimborso delle spese
di viaggio e soggiorno previsto per i funzionari della Commissione.
5.3.
Modalità di attuazione
L'obiettivo è d'imprimere al programma un approccio coordinato, mettere in comune le
esperienze e applicare le pratiche migliori. Per assicurare che le azioni siano incentrate sui
settori d'azione prioritari, si prevede che un approccio comune sia definito in partenariato
dalla Commissione e dagli Stati membri nell'ambito del gruppo responsabile della politica
doganale. In base a tale approccio comune la Commissione elaborerà, in stretta collaborazione
32
con il comitato Dogana 2007, un piano d'azione flessibile che attribuirà le priorità agli
obiettivi e individuerà le azioni appropriate da intraprendere per conseguirli. I risultati delle
azioni saranno monitorati dai gruppi di gestione e di progetto istituiti nel quadro del
programma e rivisti dal comitato di gestione; ove opportuno, nuove azioni saranno
individuate e aggiunte al piano d'azione flessibile.
Per garantire che il programma sia elaborato in modo da raggiungere gli obiettivi specifici
convenuti, tutte le domande di azioni dovranno obbligatoriamente seguire le procedure, il cui
scopo è di assicurare che alle azioni siano attribuite delle priorità, che siano fissati obiettivi
chiari, che chi propone azioni tenga conto delle risorse necessarie a realizzarle, che l'azione
sia debitamente approvata da tutti coloro che vi partecipano e che il controllo e la valutazione
siano considerati come parte integrante della proposta.
Questo metodo di lavoro garantisce che le azioni siano mirate in funzione delle priorità
politiche, siano intraprese in partenariato con gli Stati membri e che i risultati e l'esperienza
acquisita andranno a beneficio di altri lavori, sia entro che al di fuori del campo di
applicazione del programma.
6.
INCIDENZA FINANZIARIA
6.1.
Incidenza finanziaria totale sulla parte B (per tutto il periodo di
programmazione)
6.1.1.
Intervento finanziario
Stanziamenti d'impegno in milioni di euro (al terzo decimale)
2003
2004
2005
2006
2007
Ripartizione
Azioni comuni
2,445
3,045
4,405
4,465
4,465
Azioni TI13
n + 5 ed
esercizi
successivi
NIL
Totale
18,825
NIL
- CCN/CSI
- Transito
- Tariffe
- Informatizzazione delle
dogane
- Allargamento
- AFIS
1,600
7,600
4,000
1,570
7,700
4,300
1,620
8,300
4,100
1,670
8,300
3,800
1,700
8,800
3,920
8,160
40,700
20,120
1,200
4,055
2,565
1,600
4,600
1,700
4,600
1,500
4,700
1,400
4,785
7,400
22,740
2,565
Altre azioni
0,735
0,685
0,935
0,935
0,885
Sottototale
24,200
23,500
25,660
25,370
25,955
124,685
1,500
1,550
1,700
1,755
1,810
8,315
25,700
25,050
27,360
27,125
27,765
Azioni esterne
TOTALE
13
NIL
NIL
4,175
133,000
Nota: Le cifre relative a CCN/CSI e al transito sono state ripartite tra queste voci e la voce
"allargamento" per rispecchiare il fatto che una parte dell'azione consiste nella preparazione dei sistemi
per i futuri Stati membri.
33
6.1.2.
Assistenza tecnica e amministrativa (ATA), spese d'appoggio (SDA) spese TI
(stanziamenti d'impegno)
La tabella del punto 6.1.2 .
6.2.
Calcolo del costo per ciascuna delle misure previste nella parte B (per tutto il
periodo di programmazione)
((Qualora si tratti di più azioni, occorre fornire, sulle misure concrete da adottare per ogni
azione, le precisazioni necessarie alla stima del volume e del costo delle realizzazioni).
Stanziamenti d'impegno in milioni di euro (al terzo decimale)
Ripartizione
Tipo
di realizzazioni
(progetti, dossier )
1
Costo unitario
medio
Numero di
realizzazioni
(totale per anni
2003 – 2007)
2
3
Costo totale
(totale per anni
2003 – 2007)
4=(2*3)
Azioni comuni
- Seminari e workshop
Conferenze
65
0,060
3,900
- scambi di funzionari
Scambi
3.075
0,004
12,300
- azioni di formazione
Formazione
30
0,020
0,600
Visite
15
0,035
0,525
Scambi
75
0,020
1,500
- azioni di monitoraggio
- Benchmarking
–
Azioni TI
- CCN/CSI
Informatizzazione
–
8,100
8,160
- Transito
Informatizzazione
–
40,600
40,700
- Tariffe/Ufficio di progetto
Informatizzazione
–
20,200
20,120
- Informatizzazione delle dogane
Informatizzazione
–
7,400
7,400
- Allargamento
Informatizzazione
–
23,200
22,740
- AFIS
Informatizzazione
–
2,565
2,565
- Gruppi di gestione
Gruppi
50
0,015
0,750
- Gruppi di progetto
Gruppi
425
0,005
2,125
Varie
–
1,300
1,300
Assistenza
–
8,315
8,315
Altre azioni
- Altre azioni
Azioni esterne
COSTO TOTALE
133,000
34
7.
INCIDENZA SUL PERSONALE E SULLE SPESE AMMINISTRATIVE
7.1.
Incidenza sulle risorse umane
Personale da assegnare alla gestione
dell’azione su risorse esistenti e/o
supplementari
Tipi di posti
Numero di posti
permanenti
Funzionari o
agenti temporanei
Numero di posti
temporanei
Altri
A
16
1
17
B
13
1
14
C
5
-
5
Definizione della strategia e della
politica di Dogana 2007,gestione e
attuazione degli obiettivi del
programma, organizzazione di azioni
individuali, supervisione, elaborazione
e manutenzione di sistemi informatici.
18*
*5 END, 1 ausiliario, 12 intra-muros
Altre risorse umane
Totale
7.2.
Total
e
Descrizione delle mansioni inerenti
all’azione
18*
34
2
18
54
Incidenza finanziaria globale delle risorse umane
Tipo di risorse umane
Importo in euro
Funzionari
3.672.000
Personale temporaneo
Metodo di calcolo *
108.000 €*34
216.000
108.000 €*2
210.000
42.000€*5
41.000
41.000 €*1
Altre risorse umane
A0-7003: 5 END
A0-7000: 1 Ausiliario
A0-7002:12 Personale intra-muros
1.500.000
Totale
5.639.000
Gli importi corrispondono alle spese totali per 12 mesi.
35
125.000 €*12
7.3.
Altre spese di funzionamento derivanti dall’azione
Linea di bilancio
Importo €
(numero e denominazione)
Dotazione globale (Titolo A7)
A0701 – Missioni UE
A0701 – Missioni non UE
Metodo di calcolo
72.000
35.000
0
A07030 – Riunioni UE
A07031 – Comitati obbligatori (1)
47.364
60 missioni * 1 funzionario * 3.5
25 missioni * 1 funzionario * 3.5
0
4 riunioni * 15 Stati membri14
(Comitato Dogana 2007, Art 16)
Sistemi d'informazione (A-5001/A-4300)
Totale
154.364
Gli importi corrispondono alle spese totali dell’azione per 12 mesi.
(1)
Precisare il tipo di comitato e il gruppo di cui fa parte.
I.
Totale annuale (7.2 + 7.3)
II.
Durata dell'azione
III.
Costo totale dell'azione (I x II)
5.793.364 €
5 anni
28.966.820 €
Il fabbisogno in risorse amministrative e umane è coperto con la dotazione stanziata per
l'amministrazione della direzione generale nel quadro della procedura annuale di bilancio.
8.
CONTROLLO E VALUTAZIONE
8.1.
Sistema di controllo
Queste disposizioni figurano all'articolo 14 della proposta, che stipula che il
programma sarà oggetto di un monitoraggio costante, gestito in comune dai paesi
partecipanti e dalla Commissione. Il monitoraggio sarà effettuato ricorrendo a
indicatori finanziari, delle realizzazioni e dei risultati. I servizi della Commissione
presenteranno ogni anno al comitato una relazione di controllo relativa alle attività
del programma e ai loro risultati nell'anno esaminato. I paesi partecipanti forniscono
alla Commissione tutte le informazioni necessarie alla redazione delle relazioni di
controllo.
8.2.
Modalità e periodicità della valutazione
L'articolo 15 della decisione prevede la valutazione del programma. Esso sarà
soggetto ad una valutazione intermedia e ad una valutazione a posteriori, effettuate
congiuntamente dai paesi partecipanti e dalla Commissione, per verificare l'incidenza
14
I calcoli per i comitati obbligatori presuppongono il rimborso delle spese di viaggio per una persona per
Stato membro.
36
delle attività del programma sugli obiettivi generali e specifici contemplati
all'articolo 3.
La valutazione intermedia esamina la pertinenza e i primi risultati ed effetti delle
attività del programma. Essa esamina anche l'utilizzo degli stanziamenti, la
procedura di controllo e l'attuazione.
La valutazione a posteriori, tenendo conto dei risultati della valutazione intermedia, è
intesa a rendere conto dell'utilizzo delle risorse, dell'efficacia e dell'efficienza delle
attività del programma.
L'efficacia e l'efficienza del programma sono valutate a fronte degli obiettivi generali
e specifici.
Le relazioni di valutazione intermedie e a posteriori si basano sulle relazioni
presentate dai paesi partecipanti, sulle relazioni di controllo annue e su ogni altro
elemento pertinente. La Commissione può ipotizzare l'esecuzione di studi tematici in
vista di completare le informazioni disponibili sull'incidenza del programma.
I servizi della Commissione assicureranno che il quadro di valutazione del nuovo
programma sia disponibile fin dal suo avvio. Esso comprenderà:
9.
–
l'identificazione della logica d'azione del programma (la gerarchia dei suoi
obiettivi, risultati e impatto atteso);
–
l'individuazione degli indicatori di risultato e d'impatto intesi a misurare la
realizzazione degli obiettivi;
–
gli strumenti di raccolta dei dati relativi ai risultati e agli indicatori d'impatto
individuati (questionario mirato, dati statistici e altri).
MISURE ANTIFRODE
I paesi partecipanti sosterranno le spese di viaggio e soggiorno dei propri funzionari,
conformemente alle regole convenute. Gli importi necessari saranno anticipati ai
paesi partecipanti in corso di esercizio, tenendo conto dell'esecuzione. I paesi
partecipanti presenteranno conti dettagliati a giustificazione delle spese sostenute e
conserveranno tutti i documenti in vista di un controllo. Il pagamento delle spese di
trasporto dei funzionari di altri paesi o di rappresentanti di organizzazioni esterne,
come pure delle spese di organizzazione di seminari sarà effettuato direttamente dai
servizi della Commissione ovvero dai paesi partecipanti designati a tal fine.
Disposizioni antifrode (controlli e altre) sono previste in tutti i contratti di questi tipo.
Gli importi relativi ad altre attività del programma saranno sottoposti, prima del
pagamento, alla consueta procedura di verifica da parte dei servizi della
Commissione, che terranno conto degli obblighi contrattuali e della buona gestione
finanziaria e generale. Misure antifrode (controlli, relazioni, ecc.) sono previste in
tutti i contratti conclusi tra la Commissione e i beneficiari.
37
Scarica

COM(2002)