I CIRCOLO DIDATTICO “NICOLA FORNELLI” BITONTO (BA) Via della Repubblica Italiana, 116 Tel/Fax 080/3751522 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2015/2016 Delibera n.18 del Collegio Docenti del 22 ottobre 2015 Adottato dal Consiglio di Circolo con delibera n.58 del 29 ottobre 2015 Il Dirigente Scolastico Carmelo D’Aucelli 1 Indice LE SCUOLE DELL’ISTITUTO ........................................................................................................................................3 CHE COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ..................................................................................................4 FINALITA’ DELL’ISITUTO..............................................................................................................................................7 FINALITA’ ISTITUZIONALI ............................................................................................................................................8 FINALITA’ EDUCATIVE .................................................................................................................................................9 SCELTE EDUCATIVE ...................................................................................................................................................10 ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE, DISPERSIONE .........................................................................................................11 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI ...............................................................................................12 INCLUSIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ......................................................................15 INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI .................................................................................................................18 CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI...........................................................................................................................18 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEI MINORI ADOTTATI ..........................................................................................19 ANALISI DEL TERRITORIO ..........................................................................................................................................20 MODALITÀ D’ INTERAZIONE CON IL TERRITORIO.....................................................................................................24 COLLABORAZIONI CON ENTI PUBBLICI E PRIVATI DEL TERRITORIO .........................................................................25 IL CALENDARIO SCOLASTICO ....................................................................................................................................31 ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA...........................................................................................................32 PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA NELLA SCUOLA PRIMARIA ......................................36 ARTICOLAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA ...........................................................................................................50 AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA SCUOLA DELL’INFANZIA ............................................................................54 USCITE CULTURALI, VIAGGI DI ISTRUZIONE E MOMENTI DI FESTA .........................................................................67 GLI SPAZI DELLA NOSTRA SCUOLA ...........................................................................................................................68 ORGANI COLLEGIALI .................................................................................................................................................71 LA VALUTAZIONE ......................................................................................................................................................74 2 LE SCUOLE DELL’ISTITUTO Scuola Primaria “N. Fornelli” Via della Repubblica Italiana, 116 080 3751522 Scuola dell’Infanzia “De Amicis” Via G. Mazzini, 080 3713629 Scuola dell’Infanzia “M. G. Murgolo” Via M. Zecca, 1 080 3745334 Scuola dell’Infanzia “Collodi” Via Berardi, 080 3758518 Scuola dell’Infanzia “Papa Giovanni” Viale Giovanni XXIII, 080 3717468 3 CHE COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (art.3 del Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche D.P.R. 275/99) Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento con il quale ogni scuola dichiara la propria identità, offrendo alle famiglie degli alunni uno strumento di conoscenza dell’Istituto. Esso illustra, infatti, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle attività dell’Istituto, tutti quei servizi che la scuola intende offrire all’utenza e le strategie che si intendono adottare affinché i servizi offerti risultino efficienti. Nel predisporre il P.O.F. la scuola muove dalle disposizioni legislative vigenti nel nostro Paese in materia di formazione del cittadino ed organizzazione scolastica. Non a caso, la recente Circolare Ministeriale n. 110 del 29 dicembre 2011 ribadisce che l’obbligo scolastico contribuisce a “garantire a tutti l’acquisizione delle competenze di base necessarie per l’esercizio dei diritti di cittadinanza”, se i diversi attori in campo si assumono le proprie responsabilità: i genitori che scelgono le diverse tipologie di scuola e le opzioni del tempo scuola; le istituzioni scolastiche che adottano le strategie più efficaci e coerenti per consentire elevati livelli di apprendimento e di formazione; l’Amministrazione che stabilisce i criteri, gli indirizzi e i presupposti per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione; le Regioni e gli Enti locali che assicurano le condizioni e forniscono le dotazioni necessarie per la piena fruizione del diritto allo studio da parte di ciascun alunno. Nel Piano dell’Offerta Formativa questa responsabilità condivisa viene esplicitata nella sua concreta operatività: l’Istituto illustra la propria progettazione curricolare, educativa ed organizzativa, elaborata nel rispetto dei bisogni, delle competenze e delle attese della comunità scolastica, familiare e territoriale. In ragione di tanto e della conseguente rilevanza che il P.O.F. assume per l’attività della scuola, il presente documento viene considerato utile supporto per la gestione organica, articolata e flessibile delle attività. La legge 28 marzo 2003 n.53 e il decreto legislativo di attuazione n. 59 del 19 febbraio 2004, per le scuole dell'infanzia e del primo ciclo, hanno conferito nuovi strumenti di flessibilità alle scuole autonome: l'elaborazione annuale del Piano dell'Offerta Formativa è, infatti, l'occasione per le istituzioni scolastiche di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti che, pur aderendo agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, raccolgono e rispondono alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui le scuole operano. L'autonomia delle scuole si esprime nel P.O.F. attraverso la descrizione: 4 delle discipline e delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro riservata; delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie; delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo; delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate; dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività; dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi; delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti; dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica; dei progetti di ricerca e sperimentazione. Il P.O.F. è elaborato e deliberato dal Collegio dei Docenti a partire dalle indicazioni formulate dal Consiglio d’Istituto, che poi provvede alla sua approvazione. Ha durata annuale, per cui ogni anno la scuola nel suo insieme si impegna a riprogettare la propria proposta formativa. Pertanto, il presente P.O.F. viene considerato (per le parti non relative a progetti che si concludono entro l’anno scolastico) permanente fino a quando non intervengano modifiche in merito. Il POF è un documento pubblico, nel senso che personale scolastico, famiglie e territorio hanno il diritto/dovere di conoscere la mission, le finalità, gli obiettivi, le scelte e gli impegni in esso esplicitati. Di conseguenza il POF, oltre che consultabile presso la Segreteria della scuola, è pubblicato sul sito dell’Istituto (www.scuolafornelli.gov.it). 5 In sintesi: Alla stregua di quanto su esposto sono previsti, ad intervalli regolari, misurazioni, controlli e valutazioni atti a tenere costantemente sotto controllo la progettazione e i servizi erogati. Tutte le azioni di miglioramento pianificate sono documentate in modo da avere a disposizione dati utili per un miglioramento continuo. Al termine di ogni anno scolastico il P.O.F. viene sottoposto a verifica e valutazione. In tal modo, la scuola si interroga e riflette sulle sue scelte al fine di migliorarsi ed essere sempre al passo con i tempi. 6 FINALITA’ DELL’ISITUTO Premessa La formazione dei ragazzi dai 3 agli 11 anni di un medesimo territorio implica la continuità e la verticalizzazione della progettualità educativa e didattica e comporta una maggiore responsabilizzazione del dirigente scolastico e dei docenti nei confronti degli alunni e delle loro famiglie. La presenza di un allievo per molti anni nella stessa istituzione scolastica determina, infatti, lo sviluppo di rapporti educativi più profondi e la condivisione di responsabilità da parte di tutti gli attori dell’azione educativa. La costruzione di un progetto formativo e didattico coordinato ed unitario, che favorisca la realizzazione della continuità educativa, richiede la configurazione di un ambiente professionale connotato da condizioni di vero dialogo e di continua comunicazione. Essendo la scuola un ecosistema funzionante grazie a molteplici e complesse relazioni, occorre infatti tenere in grande considerazione le caratteristiche del contesto in cui si opera e stabilire fattive interazioni con le famiglie e le altre agenzie educative presenti nel territorio. Si tratta, quindi, di disegnare un “ambiente di apprendimento” all’interno del quale i bisogni formativi degli alunni possano trovare risposte adeguate. L’ambiente di apprendimento traccia la dimensione del fare, dell’appartenere e dell’interagire, ed è pertanto il prodotto di una serie di fattori che riguardano non solo le caratteristiche e le risorse strutturali, ma anche e soprattutto le scelte funzionali ed organizzative, nonché il livello di partecipazione e di responsabilità di tutti i membri della comunità. La scuola è il luogo nel quale gli alunni maturano il senso dell’appartenenza e la propria identità sociale e civile, ed è quindi importante riuscire a creare un contesto in cui gli scopi possano essere condivisi e la cooperazione davvero praticata. Progettare un “ambiente di apprendimento” significa, dunque, attivare meccanismi partecipativi permanenti attraverso una proposta formativa che implichi la continua sperimentazione di comportamenti consapevoli e di modalità di collaborazione con “l’altro e con il territorio”. L’Istituto intende così attuare un percorso formativo, attraverso l’insegnamento delle discipline curricolari e la realizzazione di progetti; la diversificazione didattica e metodologica, in cui sia garantito il diritto allo studio e il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel rispetto della propria identità personale, culturale e sociale. La Scuola diventa, a tal fine, luogo di apprendimento, di crescita culturale, di collaborazione e scambio, di sviluppo della capacità critica, di accettazione della diversità come valore e opportunità di crescita democratica. Finalità centrale è, pertanto, “ la promozione del pieno sviluppo della persona”. 7 FINALITA’ ISTITUZIONALI Le Finalità Istituzionali dell’Istituto si ispirano agli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana e alle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012. Le finalità educative dell’Istituto, nonché i principi fondamentali della Costituzione Italiana su cui esse si basano, prevedono che “… tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla Legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche...” (ART. 3, 1°comma). Sulla base di ciò, pertanto, si riconosce e si valorizza l’identità di ognuno connessa alle differenze di genere, etniche, religiose e culturali. La scuola è la prima delle agenzie formative che, in applicazione dell’art. 3 comma 2° Cost., possa intervenire concretamente per “rimuovere gli ostacoli di ordine economico – sociale, che, limitando di fatto la libertà ed uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana …” Inoltre, l’Istituto fa propri i principi indicati nella Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Esso pertanto si impegna a garantire: L’uguaglianza dei diritti dei suoi utenti realizzando quelle condizioni che fanno della scuola un luogo con FUNZIONI FORMATIVE piuttosto che selettive, anche attraverso specifici interventi previsti nel presente P.O.F. e in sede di programmazione, così da sviluppare, nel modo più armonioso e personalizzato, le potenzialità di ogni bambino. L’accoglienza e l’integrazione degli alunni e dei loro genitori, con particolare impegno verso i nuovi ingressi e verso gli alunni diversamente abili o in situazione di disagio. L’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. 8 FINALITA’ EDUCATIVE La nostra Scuola lavora per preparare gli studenti all’inserimento consapevole e attivo nella società, pianificando un’offerta formativa che: costruisce un ambiente di lavoro sereno, collaborativo e sicuro: tutti sono ascoltati nei bisogni, stimolati negli interessi personali, valorizzati nelle abilità, rassicurati e coinvolti nel processo di formazione; programma percorsi formativi finalizzati all’acquisizione di competenze, abilità e conoscenze vaste, approfondite, adeguate ai cambiamenti in atto nel mondo contemporaneo e stabili nel tempo; definisce, condivide e comunica le norme e le scelte didattiche che regolano la vita della scuola; promuove il benessere e pratica dell’inclusione, mediante iniziative di prevenzione/recupero/sostegno/integrazione/potenziamento; educa alla cittadinanza attiva e consapevole; ottimizza le risorse: non dimentica la ricchezza delle esperienze passate pur mantenendosi aperta al cambiamento, interagisce con il territorio, valorizza gli studenti, agisce in continuità; orienta, insegnando a ragionare su un progetto di vita possibile e coerente, di cui si è responsabili e protagonisti; verifica e valuta il percorso intrapreso in ogni momento e fase del suo svolgimento, pronta a modificare itinerari, metodologie e intenzioni, sempre attenta ai bisogni e alle potenzialità di ciascuno. 9 SCELTE EDUCATIVE L’offerta formativa dell’Istituto mira “alla promozione del pieno sviluppo della persona … accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti della cultura di base” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo). Nella scuola l’alunno matura il proprio SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE. SAPERE: SAPER FARE: padronanza delle abilità fondamentali dei linguaggi comunicativi e delle singole discipline interiorizzazione delle modalità essenziale alla comprensione del mondo e dell’ambiente SAPER ESSERE: maturazione delle capacità di azione, di esplorazione, di progettazione, per capire ed operare responsabilmente nel contesto della scuola, della famiglia e della società Sviluppo di competenze Sviluppo dell’identità Sviluppo di interazioni sociali Cognitive Comunicative ed esplicative Psicomotorie Affettivo-relazionale Tecnico-operative conoscenza di sé integrazione autostima sicurezza e autonomia gestione dei conflitti educazione alla pace senso della legalità 10 ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE, DISPERSIONE La scuola accoglie l'iscrizione di tutti gli alunni che ne fanno richiesta (nei limiti oggettivi della capienza delle sue strutture), riservando particolare attenzione ai problemi degli svantaggiati e dei soggetti diversamente abili. Le azioni positive che la scuola pone in essere per gli alunni frequentanti le prime classi, nei primi giorni di lezione, sono le seguenti: a) Creazione di un ambiente sereno e accogliente; b) Conoscenza degli alunni di classe, degli insegnanti e del Dirigente Scolastico; c) Conoscenza degli ambienti scolastici; d) Esecuzione di semplici attività/test per la verifica del livello di apprendimento; e) Guida all’acquisizione di un corretto metodo di studio Sul piano dell'integrazione la scuola opera per: a) assicurare il sostegno ad alunni diversamente abili. A tal fine è costituito un gruppo di lavoro presieduto dal Dirigente Scolastico e dai docenti di sostegno in servizio nella scuola. Il gruppo ha compiti di referenza circa le esigenze più avvertite da questi alunni e dalle rispettive famiglie, di consulenza sui problemi dell'handicap, di proposta di attuazione di attività operative, integrative, di recupero e di sostegno anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche. La Scuola si è già dotata e continuerà a dotarsi di software informatico appropriato per rispondere alle esigenze di apprendimento e di crescita umana e culturale di questi alunni; b) garantire l'inserimento degli alunni stranieri e/o nomadi che dovessero eventualmente iscriversi; c) realizzare un clima di classe sereno e cooperativo; d) ridurre, contenere, colmare lo svantaggio nell'apprendimento e socio-culturale. La prevenzione della dispersione scolastica è assicurata: a) dal controllo sistematico del numero, della frequenza e durata delle assenze con il conseguente richiamo delle famiglie per la giustifica delle stesse; b) da corsi pomeridiani di recupero di abilità trasversali (area linguistico- espressiva e logico-matematica) tenuti da docenti di questa scuola, per gruppi ristretti di alunni; c) dalla predisposizione di progetti specifici, tesi a favorire la partecipazione attiva degli alunni a rischio, in collaborazione con docenti di questa scuola. L'obbligo scolastico e la regolarità della frequenza, sono assicurati da interventi coordinati della scuola e dei servizi presenti sul territorio. 11 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI Negli ultimi anni il nostro Istituto ha avuto un notevole incremento di presenze di alunni stranieri, anche di recente immigrazione. Pertanto, intende attuare un protocollo di accoglienza e integrazione che si colloca nel panorama di ricca produzione e ricerca istituzionale e culturale sulla questione integrazione dei bambini stranieri nella Scuola italiana. “La presenza di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da tempo le caratteristiche di un fenomeno strutturale,che la scuola ha affrontato nella sua complessità,con esperienze di innovazione. Tenuto conto della rilevanza di tale fenomeno,e ai fini di una proficua integrazione dei minori interessati,dovrà essere posta particolare attenzione a tutta la complessa problematica che caratterizza l’iscrizione e la scolarizzazione di taluni alunni.” COSA E’ IL PROTOCOLLO Il protocollo di accoglienza e integrazione contiene criteri,principi,indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati,definisce i compiti e i ruoi degli insegnanti, del personale amministrativo, dei mediatori culturali. Traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzare. FINALITA’ Il protocollo si propone di: Definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema di accoglienza di alunni stranieri; Facilitare l’ingresso a scuola di bambini di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale; Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; Favorire una clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione; 12 Costruire un contesto favorevole all’incontro con altre e con le “storie” di ogni alunno; Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato. ORGANIZZAZIONE DEL PROTOCOLLO Il protocollo d’accoglienza e integrazione delinea prassi condivise di carattere: Amministrativo-burocratico-informativo che l’inserimento a scuola degli alunni stranieri; riguardano l’iscrizione e Comunicativo-relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell’accoglienza a scuola; Educativo-didattico che traccia le fasi relative all’assegnazione della classe,insegnamento dell’italiano come seconda lingua; Sociale che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio. A tal fine il protocollo di accoglienza: prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza formata dal Dirigente Scolastico, Docente referente (FS), personale amministrativo referente per la iscrizione degli alunni stranieri. definisce le fasi e le modalità dell’accoglienza a scuola, specificando compiti e ruoli degli operatori scolastici nel loro complesso. propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari. 13 MODALITA’ DI INTERVENTO Al momento della richiesta di iscrizione si attiva la Commissione di Accoglienza che, dopo un primo colloquio con le famiglie per l’illustrazione dell’organizzazione scolastica, provvederà alla realizzazione di attività di accoglienza. L’accoglienza dovrebbe corrispondere ad una modalità di lavoro atta ad instaurare e mantenere un clima accettabile e motivante per tutti i protagonisti dell’azione educativa. La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione:la lingua è trasversale e l’alunno appartiene alla classe, non ad un unico insegnante. Sarà compito delle insegnanti preparare l’accoglienza predisponendo attività mirate a: sensibilizzare la classe all’accoglienza del nuovo compagno e favorire l’inserimento dell’alunno straniero nella classe; favorire la conoscenza dei tempi e dei ritmi della scuola; favorire la conoscenza degli spazi della scuola; rilevare i bisogni specifici di apprendimento; individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione: programmare l’attività con l’insegnante che segue l’alunno straniero; valorizzare la cultura “altra”. Il protocollo di accoglienza della Scuola costituisce la base sulla quale verrà costruita una rete di raccordo ed integrazione delle istituzioni scolastiche e del Servizio Sociale del Comune. “Tutto ciò avrà il fine di garantire ad ogni alunno straniero il diritto fondamentale all’istruzione e alla promozione della propria personalità. Le scuole, possibilmente con azioni in rete,vorranno,pertanto, sollecitare o assecondare attivamente le iniziative degli Enti locali e/o di altri soggetti a livello istituzionale per l’adozione di misure di prevenzione, orientamento e controllo circa l’assolvimento dell’obbligo scolastico. Si rivela poi di fondamentale importanza l’instaurazione di un attento e proficuo rapporto tra le scuole e le famiglie dei minori iscritti,eventualmente facilitato dall’intervento di mediatori culturali e di operatori del volontariato sociale e di associazioni interculturali”. 14 INCLUSIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E’ importante che il bambino con DSA riceva un adeguato supporto nel percorso scolastico che tenga conto delle sue difficoltà e che derivi soprattutto da una efficace collaborazione tra scuola, famiglia e operatore sanitario. La diagnosi, che deve essere eseguita da un professionista esperto, consente di mettere in atto aiuti specifici, tecniche di riabilitazione e di compenso, nonché alcuni semplici provvedimenti della modifica della didattica a favore dei ragazzi con DSA e contenute nelle direttive Ministeriali (Prot. n. 4099/A/4 del 5/10/2004), come ad esempio la concessione di tempi più lunghi per lo svolgimento di compiti, l'uso della calcolatrice e/o del computer. Tali provvedimenti devono poter essere utilizzati anche nei momenti di valutazione, compresi gli Esami di Stato (Legge 170 /10) - Art.2 Finalità: e) “Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti”; Decreto applicativo (n.5669/) - Art. 6 Forme di verifica e valutazione: “La valutazione scolastica, periodica e finale degli alunni e degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi pedagogico-didattici di cui ai precedenti articoli”; DPR N. 122 del 22.06.2009 - Regolamento della Valutazione -Art. 10 Valutazione degli alunni con DSA: “Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati, la valutazione e la verifica degli apprendimenti […] devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti idonei”. Per favorire una progettualità che risponda in modo mirato alle esigenze degli studenti con DSA, la nostra Scuola prevede la compilazione del "PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO STUDENTI DSA" (PDP). Per predisporre adeguati interventi personalizzati per un allievo con DSA occorre conoscere bene: Diagnosi (quale e quando) Punti forti / Punti deboli Stile cognitivo Metodo di studio Le scelte didattiche e i cambiamenti metodologici e di gestione che si devono fare per aiutare un alunno con DSA si rivelano utili a tutti gli allievi, perché rendono più efficace la pratica didattica, più consapevole il metodo di studio, più duraturi e profondi gli apprendimenti. In favore degli alunni con DSA vengono attuati interventi 15 individualizzati/personalizzati. Per didattica individualizzata si intende l’attività di recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze, anche nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio... Le attività individualizzate possono essere svolte nelle fasi di lavoro individuale in classe o in momenti ad esse dedicati, secondo tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico consentite dalla normativa vigente. La didattica personalizzata, anche sulla base della Lg. 53/2003 e del DL. 59/2004, calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo; si può favorire, così, l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno, lo sviluppo consapevole delle sue preferenze e del suo talento. Le attività personalizzate possono essere svolte attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo di ogni alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, ecc.) l’attenzione agli stili di apprendimento... Cosa possono essere l’ individualizzazione e la personalizzazione: Offerta di stimoli molteplici ( stili diversi di apprendimento) Legittimazione di percorsi differenziati (film/romanzo - PC) Modalità di verifica differenziate (orale/scritto/grafico) Attività di recupero/potenziamento diverse da quelle del gruppo classe Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04: Iniziative relative alla dislessia Per le misure dispensative, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei seguenti punti: Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline. Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa. (à 30% in più secondo Linee guida) Organizzazione di interrogazioni programmate. Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma. La normativa vigente: Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA (L. 170/10). Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati: La sintesi vocale (lettura ascolto) Il registratore (per gli appunti) I programmi di videoscrittura con correttore ortografico 16 La calcolatrice Altri strumenti tecnologicamente meno evoluti, quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc. Verifiche: Programmare le verifiche Verifiche brevi e frequenti, su porzioni di programma Inserire item basati su linguaggi visivi Lasciare alcuni esercizi facoltativi /dare più tempo Nelle verifiche di storia, geografia, scienze, musica, ecc. inserire domande aperte e test strutturati Nelle verifiche di grammatica inserire elenchi dei termini specifici necessari o dare schemi, formulari da consultare Nel proporre test con risposta a scelta multipla fare attenzione alla lunghezza degli item. 17 INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o apprenditivo che necessita di educazione speciale individualizzata e finalizzata all’inclusione. Dalla direttiva del 27 dicembre 2012 “…ogni alunno, in continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Con la C.M. n.8 del 6 marzo 2013 vengono fornite le indicazioni operative: L’attivazione del GLHI che assume la denominazione di Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), con il preciso compito di elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES. L’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e/o dispensative,nella prospettiva di inclusività di tutti gli alunni. Redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale,corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. Le metodologie e le strategie didattiche devono essere volte a: ridurre al minimo i modi tradizionali di “fare scuola”; sfruttare i punti di forza di ciascun alunno; utilizzare mediatori didattici diversificati; favorire attività di tipo laboratoriale; far leva sulla motivazione ad apprendere. 18 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEI MINORI ADOTTATI Il nostro Istituto ha aderito ad un Protocollo di buone prassi per l’accoglienza di minori adottati, il fine è quello di creare una rete di supporto, comunicazione e collaborazione fra scuola, famiglia,servizi preposti ed Enti autorizzati. La scuola, nell’ottica dell’accoglienza e inclusione, assume un atteggiamento di disponibilità all’ascolto dei bisogni e di continua collaborazione con la famiglia per garantire adeguate modalità d’inserimento e di integrazione, utilizzando risorse e strategie condivise e agevolando il dialogo,la relazione e la cooperazione fra tutte le parti coinvolte. 19 ANALISI DEL TERRITORIO Il Comune di Bitonto sorge nella Provincia di Bari. All’ultimo censimento demografico contava 56 518 abitanti, di cui 968 cittadini stranieri. Bitonto è conosciuta come la città degli ulivi per gli estesi oliveti che la circondano e la produzione olearia, che costituisce ancora oggi la più importante risorsa economica della città. Il territorio comunale include Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e la Lama Balice, sito naturalistico e paesaggistico recentemente istituito come Parco Regionale. AGENZIE EDUCATIVE Nel territorio bitontino hanno sede 4 Istituti Comprensivi (Scuole dell’infanzia, Scuole Primarie, Scuole Secondarie di I grado). Le Scuole Secondarie di II grado comprendono 3 Licei, 2 Istituti Tecnici e 2 Istituti professionali. Operano, inoltre, diverse scuole dell’Infanzia private ed una Scuola Primaria paritaria. La città di Bitonto può vantare la presenza di un teatro, di cinque biblioteche e quattro musei, dove vengono svolte mostre e offerte al pubblico percorsi formativi d’arte e di narrativa. L’ISTITUTO Il circolo Didattico “N. Fornelli” ha la sua sede “centrale” in via della Repubblica italiana, 116, dove sono la Dirigenza, l’Amministrazione e la Segreteria didattica. Nell’Istituto lavorano 95 docenti, impegnati come segue: 62 Scuola Primaria 33 Scuola dell’Infanzia La maggior parte degli insegnati è assunta a tempo indeterminato e solo una minoranza è laureata. Le specifiche competenze individuali del personale sono conosciute per vie dirette ed informali (compilazione di un questionario) dalla direzione e vengono valorizzate, se c’è la disponibilità del docente interessato. In virtù dell’autonomia organizzativa e didattica l’Istituto intende: riconoscere la valenza formativa del territorio socioculturale e naturale esterno alla scuola; dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali; maturare nell’alunno la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive; 20 integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali; dimostrare attenzione e disponibilità alle proposte e programmare attività comuni. Nell’anno scolastico 2015-2016 l’Istituto è frequentato da 1135 alunni, di cui 9 di nazionalità non italiana (da alcuni anni si registra, sul territorio della città, la presenza di un elevato numero di immigrati, i quali operano nel nostro paese principalmente come badanti). Nella nostra istituzione scolastica non si verificano casi di abbandono durante l’anno scolastico, né casi di non ammissione all’anno successivo, se non in casi sporadici di alunni diversamente abili, consultando e ricevendo il parere favorevole dell’equipe psico-socio- pedagogica. Dai dati statistici si rileva, inoltre, che il numero degli alunni trasferiti è assolutamente minimo e il rapporto tra gli alunni in entrata e quelli in uscita è perfettamente in equilibrio. Il tenore di vita della popolazione scolastica risulta, altresì, abbastanza buono. La scuola è molto aperta al territorio e sono stati coinvolti numerosi operatori nel processo educativo e formativo, avendo come finalità principale l’arricchimento dell’offerta formativa e la stimolazione del senso civico negli alunni e non la condivisione di materiali. Il nostro Istituto coinvolge, altresì, in modo attivo e collaborativo i genitori: la nascita dell’associazione genitori “Insieme per Crescere” concretizza questa sinergia. I genitori partecipano giorno per giorno alla vita scolastica in stretto rapporto con il gruppo docente. La finalità condivisa è quella di migliorare l’offerta formativa. L’associazione ha, inoltre, organizzato incontri con e per i genitori per comprendere e potenziare il rapporto con i propri figli. Negli ultimi anni la dirigenza è riuscita a migliorare notevolmente l’offerta della scuola (vedi, altresì, partecipazione a diversi progetti proposti dal bando POFT del Comune di Bitonto). La gestione e i criteri per la suddivisione delle risorse finanziarie vengono discussi all’inizio dell’anno. Per i progetti più complessi vengono stipulati appositi accordi, ed esistono delle convenzioni con vari Enti. Alcune collaborazioni si sono consolidate nel tempo e si ripetono annualmente: Enti locali (fondi manutenzione e arredi); Fondazione De Palo- Ungaro, Museo; Coni (alfabetizzazione motoria scuola primaria); Progetto Continenti; Certificazione Cambridge (British School); Ente Parco dell'Alta Murgia; Ulixes; Parrocchia (catechismo); Associazione guide turistiche (consulenza e collaborazioni Es Terrae); Associazione Culturale D.E.A.; Associazione socio educativa Colibrì; Social Lab; 21 ASD VIRTUS Bitonto; ASD Sporting Club Bitonto; Associazione La Mandragora; Anatroccolo; Fare Verde; Fondazione Santi Medici; Società Cooperativa Sociale Auxilium. 22 Distribuzione della popolazione studentesca nei Plessi Scolastici INTEGRAZIONE NEL TERRITORIO In virtù dell’autonomia organizzativa e didattica l’Istituto intende: riconoscere la valenza formativa del territorio socioculturale e naturale esterno alla scuola; dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali; maturare nell’alunno la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive; integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali; dimostrare attenzione e disponibilità alle proposte e programmare attività comuni. Tutte le componenti della comunità scolastica sono perciò impegnate a favorire il rapporto fra la scuola e le altre agenzie educative del territorio, anche allo scopo di rendere la scuola stessa centro di promozione culturale, sociale e civile. 23 MODALITÀ D’ INTERAZIONE CON IL TERRITORIO Ambito culturale Realizzazione di iniziative culturali rivolte a genitori, alunni e insegnanti, anche mediante intese, accordi o convenzioni con associazioni culturali e enti pubblici. Promozione della biblioteca come centro di ricerca e studio polivalente non solo per gli alunni ma per tutta la cittadinanza , anche in collaborazione con le circoscrizioni comunali. Uso degli strumenti informatici e delle tecnologie multimediali come veicolo di conoscenza e di connessione con altre realtà, anche attraverso la partecipazione a progetti nazionali e locali e la collaborazione con scuole superiori ad indirizzo tecnico-scientifico. Potenziamento dello studio delle lingue comunitarie, attraverso l’uso dei laboratori linguistici e degli strumenti informatici anche in rete locale. Partecipazione ad attività culturali a livello locale, nazionale ed internazionale e confronto sull’attività di ricerca-azione con altre scuole. Giochi studenteschi sportivi. Partecipazione a gare e concorsi esterni Divulgazione delle iniziative scolastiche e dei materiali didattici prodotti tramite il sito web d’istituto. Ambito metodologico Attività di ricerca ed esplorazione sul territorio Lezioni in ambienti didattici decentrati (ambienti naturali, musei, cinema, teatro…) 24 COLLABORAZIONI CON ENTI PUBBLICI E PRIVATI DEL TERRITORIO CONSORZIOSOCIAL LAB (dai labirinti Il progetto “Una scorpacciata d’arte. Il alla rete) ritratto nel piatto” si pone un duplice obiettivo: da una parte avvicinare i bambini all’arte, attraverso una modalità interattiva, creativa e ludica; dall’altra far conoscere ai bambini la frutta e la verdura, spesso non molto gradite ai più piccoli, attraverso il gioco e la creatività. ULIXES NEXT STOP-BITONTO visita guidata nel centro storico di Bitonto scrigno di storia, arte e tradizione. EPA (Environmental Park) Bus navetta ed escursioni guidate per visitare il Parco Naturale Regionale di Lama Balice e la Riserva naturale dei laghi di Conversano e Gravina di Monsignore. SAC nord barese Visita guidata alla Biblioteca Comunale “Eustachio Rogadeo”. Il percorso guidato ha come obiettivo quello di avvicinare i ragazzi alla Biblioteca; mostra di libri e tesori custoditi in situ. Progetto Nazionale “SPORT Di Classe” Impegno congiunto del Ministero Primaria dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per promuovere l’educazione fisica fin dalla scuola primaria e favorire i processi educativi e formativi delle giovani generazioni. L’efficacia di interventi qualificati sull’attività fisica e la 25 coordinazione motoria, permettono di diffondere tra i giovani l’idea che lo sport sia una sana abitudine quotidiana che favorisce un corretto stile di vita (direttive dell’organizzazione mondiale della Sanità).In una prospettiva olistica dello sviluppo e in coerenza con l’ottica trasversale dell’educazione alla convivenza civile, finalità irrinunciabile delle indicazioni nazionali ministeriali, avvalorando l’apporto fondamentale dell’educazione fisica anche allo sviluppo delle funzioni cognitive, della creatività e delle life skills e superamento BES. “Una Regione in Movimento” “Emozioni Attraverso il progetto “Una Regione in in gioco” Progetto Pilota Infanzia Movimento”, si pone in risalto la valorizzazione della pratica motoria fin dai primi anni di scuola. Il modello di attività motorie, comune in tutta la regione, si articola in una serie di proposte ed esperienze di movimento che consentono ad ogni bambino, dalla scuola dell’infanzia e fino all’ultimo anno di scuola primaria, di completare l’organizzazione neurologica, sviluppare capacità cognitive, motorie e socio-relazionali e, nel quadro di un armonico sviluppo della personalità, acquisire uno stato di benessere psicofisico. Aretè Ensemble associazione culturale Cibonia O dell’educazione alimentare un incontro teatrale di un viaggio fantastico di un bimbo nel mondo degli alimenti. Un viaggio che gli svelerà il mondo del cibo,delle sue famiglie e di come queste vadano combinate assieme per un pasto che porti salute ed energia. Un mangiar sano che ci permette di prevenire i malanni e 26 curarli quando arrivano. Nel ventre della fiaba- avventure teatrali. Un piccolo spettacolo teatrale. tra gioco e narrazione. Un teatro fatto dal semplice incontro tra attori,docenti e alunni per sviluppare le tematiche scolastiche da un punto di vista teatrale. Associazione culturale “Just immagine” Progetto “Cinema a colazione”. Educazione Cinema a colazione alla visione di un film+ contest sull’ambiente “Ponjo sulla scogliera Compagnia Italiana di Teatro - Scuola Alfredo Vasco Spettacolo teatrale “La ragazza con il pigiama a righe”. tratto dal romanzo di John Boyne racconta una storia che emoziona e fa riflettere,cattura l’attenzione dei piccoli spettatori e fa capire loro che non esistono le razze,le differenze e che nessun filo spinato potrà mai sconfiggere l’amicizia, l’amore. Nessun campo di concentramento potrà mai impedire la bellezza del vivere. Di coltivare i sogni e di pensare al futuro. di credere nell’avvenire. Spettacolo teatrale “Il mago di OZ”Favola moderna che lascia un messaggio positivo nei cuori dei bambini. Lo spettacolo affonda a piene mani nello scrigno di questa favola bellissima. Il Teatro del Viaggio Il Teatro e la scienza. “ Il piccolo principe tra le stelle del Planetario” Un viaggio affascinante con il naso per aria per scoprire i misteri dell’Universo. Spettacolo che affronta temi importanti come il senso della vita e il significato dell’amore e dell’amicizia, trova la sua collocazione nel grande Planetario di Bari dove il passaggio 27 del protagonista da un pianeta all’altro della galassia serve a illustrare didatticamente come è composto l’Universo, affascinando i bambini con videoproiezioni sulle proprie teste. Lo spettacolo racconta di ogni diverso incontro che il protagonista fa con i diversi individui su diversi pianeti, dove ognuno dei personaggi lascia il piccolo principe stupito dalla stranezza delle persone “adulte”E dove ognuno di questi incontri può essere identificato come un’allegoria o uno stereotipo della società moderna e contemporanea. Il teatro della memoria La guerra dei grandi. all’interno di un’aula scolastica, con linguaggio semplice e chiaro, ripercorriamo tutte le fasi dell’emarginazione razziale, dai primi sentori dell’imminente tragedia fino all’emanazione delle leggi razziali in Italia.Lo spettacolo è strutturato sotto forma di lezione che coinvolge i piccolo spettatori come se fossero essi stessi nell’aula sulla scena, riportandoli con delicatezza all’atmosfera che si respirava nel periodo del Ventennio. Il teatro in Lingua” The Prince and the Giant” Interamente recitate in inglese di base, le favole di Oscar Wilde, delicate, struggenti e altamente educative, scritte dall’autore sotto forma di racconti da narrare ai suoi figli e alludono sottilmente alle contraddizioni della morale borghese. Associazione “Il teatro delle Molliche” Progetto di inglese “Back in time”. Esibizione teatrale al fine di allenare e fissare la lingua inglese, rapportandola alla storia e agli usi e costumi della civiltà britannica. La conoscenza didattica resa 28 teatralmente mira all’abbattimento degli stereotipi culturali to play,learn and grow together. Progetto di lettura “RODARI” Il progetto presenta una serie di letture animate tratte dal libro “Favole al telefono” che suggeriscono gli elementi per trasmettere il piacere e il gusto di leggere come una scoperta continua, ricreando l’emozione suscitata dall’incontro con un libro. Spettacolo teatrale “BAR MITZVAH “ Diventare uomini al tempo della SHOAH. Per rendere la memoria della Shoah viva e attuale nell’animo dei giovani. “Ecoèvita “(gruppo studi ambientale)Ruvo di Puglia e didattica Il laboratorio del pane “Pane al pane e…..”Nel contesto dell’azienda agricola agli alunni sarà descritta tutta la filiera partendo dal chicco di grano da seminare per arrivare al pane. Visita guidata agli animali dell’azienda. Visite guidate /Viaggi d’Istruzione Associazione “LE TERRE di Escursioni scolastiche – storico/culturali FEDERICO”Storia Cultura Ambiente presso il Museo Nazionale di Altamura e la Turismo territorio. Masseria “La Calcara”. Attività laboratoriali. Laboratorio della pittura rupestre a incisione e vasetto d’argilla. Agenzia “NICLATOURING” Basilicata regione Viaggio d’istruzione a Matera. Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco.Centro storico settecentesco,monumenti,palazzi signorili,chiese romaniche e barocche e del Duomo. I Sassi (Baresano e Caveoso),rioni molto antichi con tutte le loro attrattive nella roccia. Laboratori artigiani. 29 Laboratorio della cartapesta. Passeggiata naturalistica alla riserva naturale regionale, Diga San Giuliano, oasi WWF Appuntamenti annuali: primaria e sezioni di scuola dell’infanzia) territorio; SCUOLA INFANZIA CONSORZIOSOCIAL labirinti alla rete) LAB (dai ”Riciclo…ri-creo” ll laboratorio intende stimolare la creatività dei più piccoli, potenziare le competenze manuali e la capacità di manipolare e trasformare i materiali di uso comune, lasciare un impronta educativa sui temi dell’ecologia, della gestione delle risorse in’ottica di sviluppo sostenibile. Percorso didattico – Presentazione e visita guidata all’interno di BorgoBontà- didattica teorica su riuso e riciclo della carta e/o plastica- didattica pratica. Associazione Re Artù Spettacolo e laboratorio dei burattini Associazione sportive Progetto motorio “Bimbo in fabula” rivolto ai bambini di 5 anni. 30 IL CALENDARIO SCOLASTICO Inizio delle attività 14 settembre 2015: Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Inizio servizio mensa Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria 3 novembre 2015 Termine del 1° quadrimestre 29 gennaio 2016 nella Scuola Primaria Termine delle attività: 8 giugno 2016 nella Scuola Primaria 30 giugno 2016 nella Scuola dell’Infanzia Non si terranno lezioni nei seguenti giorni: 2 novembre 2015(commemorazione dei defunti) 7-8 dicembre 2015(festa dell’Immacolata) dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 (vacanze natalizie) 8-9 febbraio 2016 (recupero anticipo inizio anno scolastico) dal 24 al 29 marzo 2016(vacanze pasquali) 25 aprile 2016 (anniversario della Liberazione) 26 maggio 2016 (festa del Santo Patrono) 2 giugno 2016 (festa nazionale della Repubblica) 31 ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA Curricola di base e potenziamento dell’offerta formativa della Scuola Primaria Il Tempo Scuola viene considerato dalla nostra Scuola un elemento determinante per la realizzazione del Progetto Educativo e parte del tessuto connettivo della proposta formativa. Pertanto, Tempo e relativa Gestione non rivestono aspetti di puro carattere organizzativo, ma assumono precisa rilevanza in base: Ai bisogni delle famiglie Alla flessibilità nella gestione organizzativo – pedagogica delle scansioni temporali Rapporto gruppo classe ed attività per piccoli gruppi Relazione “tempo gioco” e “tempo di apprendimento”. La normativa vigente (Legge 169/08 e Regolamento attuativo) prevede le seguenti opzioni: 24 ore settimanali; 27 ore settimanali (curricolo di base); 30 ore settimanali (curricolo potenziato), compatibilmente con le disponibilità dell’organico; 40 ore settimanali (tempo pieno). Peraltro, lo stesso Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99) consente alle Istituzioni scolastiche di definire i curricoli e le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni. Nel nostro Istituto, attualmente,tutte le classi funzionano con un curricolo di base a 27 ore, n.1 classe prima, n.2 classi seconde, n.2 classi terze e n.2 classi quarte funzionano con un curricolo di 40 ore. 32 Il monte ore settimanale delle attività di insegnamento è così articolato: Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Lingua italiana 7 6 6 6 6 Lingua Inglese 1 2 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Geografia 2 2 2 2 2 Matematica 6 6 5 5 5 Scienze 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 Musica 1 1 1 1 1 Arte e immagine 1 1 1 1 1 Educazione fisica 2 2 2 2 2 Religione/attività alternative 2 2 2 2 2 Totale ore 27 27 27 27 27 Tecnologia informatica ed 33 Il monte ore settimanale delle attività di insegnamento per le classi a tempo pieno è così articolato: Lingua Italiana Lingua Inglese Storia Geografia Matematica Scienze Tecnologia e Informatica Musica Arte e Immagine Educazione Fisica Religione/Attività Alternative TEMPO MENSA TOTALE ORE Classe I Classe II Classe III Classe IV 8 1 3 2 7 2 1 8 2 2 2 7 2 1 8 3 2 2 6 2 1 8 3 2 2 6 2 1 1 1 2 1 1 2 1 1 2 1 1 2 2 2 2 2 10 40 10 40 10 40 10 40 34 ORGANIZZAZIONE SETTIMANALE Il quadro orario settimanale, pur rispettando il monte ore complessivo obbligatorio, terrà conto delle esigenze didattiche dell’insegnamento per un utilizzo ottimale delle risorse tempo. Pertanto si farà fede al seguente orario Orario settimanale Scuola primaria Classi I , II, III, IV,V Dal lunedì al giovedi 8,05 – 13,35 Venerdi 8,05 – 13,05 Classi a tempo pieno Dal lunedì al venerdi 8, 05 – 16,05 Orario settimanale Scuola dell’Infanzia Tutti i Plessi Dal lunedì al venerdì 8, 05 – 16, 05 8, 05 – 13, 05 (in assenza di mensa) 35 PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA NELLA SCUOLA PRIMARIA Le attività curriculari si integrano da diversi anni con progetti di particolare rilevanza. Essi offrono la possibilità di incontro con persone, ambienti e linguaggi nuovi costituendo occasioni formative uniche di apertura al territorio e alle sue risorse. I progetti, in parte comuni a tutte le Scuole dell’Istituto, in parte differenziati per plesso e/o per classi afferiscono nell’insieme a tre principali aree: 1. 2. 3. 4. Legalità Educazione ambientale Educazione alla salute Continuità Alla loro realizzazione contribuiscono, inoltre, le uscite sul territorio, le visite d’istruzione, la fruizione di spettacoli teatrali e la partecipazione ai concorsi che ciascun team docente programma ad inizio anno scolastico per le proprie classi. Ogni progetto, accompagnato da una scheda completa nella declinazione degli obiettivi, nella metodologia, nella documentazione e verifica, è parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa. 36 SINTESI PROGETTI CURRICOLARI ARGOMENTO CLASSI FINALITA’ INSEGNAN TI VISITE E RAPPRESENTAZIONI TEATRALI CANNITO, MASSERIA DIDATTICA ALIMENTAZIONE UN VIAGGIO TRA INTERCLA riconoscere CONOSCENZA E SSE DI l’importanza GUSTO PRIMA dell’alimentazione; riportare abitudini bambino piramide alimentare; PIGLIONIC A le del PUTIGNANI alla FORNELLI SCHIAVON E conoscere la composizione e il SOTERO valore nutritivo GENTILE degli alimenti anche attraverso la lettura MORETTI delle etichette; importanza e CAZZOLLA funzione dei vari alimenti (es. storia del grano e dei suoi derivati, il latte e i suoi derivati, ecc.); sviluppare un comportamento responsabile nella scelta dei cibi e capire che certe scelte sono frutto di condizionamenti; conoscere gli effetti di un’alimentazione eccessiva o insufficiente; 37 4°F ALIMENTANDO CREATIVITA’ CONOSCERE GLI BARILE ERRORI FUSARI ALIMENTARI E I RISCHI CONNESSI AI DISTURBI ALIMENTARI. COOP ESTENSE FAVORIRE ABITUDINI E STILI DI VITA CORRETTI. LEGALITA’ Teniamoci mano per IV B –III E I BAMBINI A TEATRO,TRA SCRITTURA ED INTERPRETAZION E CLASSI:3E-3B4B Integrazione e intercultura fra alunni di diversa provenienza Rispetto di religioni e tradizioni culturali diverse Sviluppo della collaborazione reciproca, del rispetto per l’altro e delle regole comuni Conoscere le antiche usanze natalizie del proprio territorio e comparale con quelle odierne Lozito Domenica Lovascio Rita Stimolare la creatività attraverso la scrittura teatrale e la drammatizzazione (espressività facciale e gestuale, impostazione della voce, preparazione allestimento scenico) Lozito Domenica Lovascio Rita Accrescere nei bambini il piacere della lettura in tutte le sue espressioni e la capacità di produrre testi Avvicinare i bambini all’arte teatrale Accrescere in loro la 38 consapevolezza di appartenere ad un mondo bellissimo fatto di giochi e sogni ma che va rispettato Stimolare la loro creatività allenando la mente ad essere attivamente autonoma Superare stadi di introversione o di eccessiva esuberanza Tutti in scena MY RIGHTS ARE YOUR RIGHTS 5° C Stimolare all’acquisizione di una metodologia critica attraverso la tecnica ludica del teatro 4° G-D Conoscere e ALLEGRETT riconoscere il valore A NUNZIA – LISO dei diritti e delle ANGELAregole MASTRO CARRARA MARIA— MITARITON NA DONATANGE LA Comprendere che le regole non limitano ma accrescono il nostro diritto a vivere meglio Riflettere sugli effetti di tutte le discriminazioni, prendendo in considerazione i propri atteggiamenti Presentazione della vita di alcuni personaggi costruttori di pace e testimoni di solidarietà con il loro popolo (Gandhi, Martin Luther King, Madre 39 Teresa di Calcutta) Conoscere Associazioni e Organismi a favore della legalità e della pace ANZIBAM 4° D -E -F Conoscere le tradizioni della famiglia al tempo dei nonni -conoscere la cucina semplice, cibi fatti in casa, Anna Maria Staffieri,Teres a Mastro, Anna D’Aucelli Fusari CASA DI RIPOSO VILLA GIOVANNI XXIII - le abitudini alimentari, usi e costumi dei nostri nonni -Conoscere i prodotti ortofrutticoli del territorio -star bene con se stesso e con il gruppo di coetanei, -star bene con gli adulti - conoscere le regole di convivenza e rispettarle, -conoscere alcune fiabe/ favole e filastrocche classiche e della tradizione bitontina, recitazione FILOSOFIAMO…METTI AMO IN CERCHIO I PENSIERI 5°D -5 E Educare al pensiero multidimensionale e complesso Acquafredda Perrino Educare al dialogo e all’autonomia IT’UP TO YOU! 5^A; 5^G Stimolare una maggiore competenza linguistica, espressa nell’acquisizione di lessico specifico, di fluidità di espressione e Delvino Antonietta 40 di efficacia comunicativa; sviluppare abilità trasversali come saper leggere efficacemente,partecipa re attivamente a una discussione, fare domande, chiedere chiarimenti,esprimere accordo o disaccordo,ecc.; potenziare abilità cognitive come saper memorizzare, fare ipotesi,classificare,ordin are e ricostruire eventi,risolvere problemi,sintetizzare LETTURA Leggere... SPICCARE VOLO PER 2^A - 2^B IL - 2^C Promuovere un 2^D - 2^E atteggiamento - 2^F - 2^G positivo nei confronti della lettura motivando al piacere della stessa; formare la persona sotto l'aspetto cognitivo, affettivorelazionale e sociale in sinergia con gli attuali sistemi multimediali; favorire l'avvicinamento affettivo, emozionale e plurisensoriale al libro; Delvino BIBLIOTECA Luciana – COMUNALE Dipierro LIBRERIA. Giulia – Matera Domenica – Vino – Mastronicola Francesca – – Muschitiello MariaSicolo Teresa – Lovascio Rita - Delvino Antonella – Piscopo Filomena – Desantis prendere 41 coscienza e rafforzare le proprie capacità linguistiche e vocali; sviluppare l’abilità di collaborazione in piccolo, medio e grande gruppo; fornire le competenze e le capacità necessarie per realizzare un rapporto attivo creativo e costruttivo con il libro AMBIENTE Il mio Territorio 3^B – 3^C Stimolare negli - 3^D - alunni la consapevolezza di 3^E appartenere ad un gruppo sociale con la condivisione di regole di convivenza, legalità ed ambientali. Valentino Domenica, Naglieri Maria Concetta, Lovascio Rita, Politi Emma, Giachetti Vito, Castellanet a Delia, Murgolo Anna. AMIAMO LA NOSTRA TERRA 4° G Esplorare l’ambiente circostante per raccogliere informazioni e dati cognitivi, percettivi,emotivi e operativi. ALLEGRETT A NUNZIA LISO ANGELA LINGUA INGLESE 42 4°D- 5° E POTENZIAMENT O LINGUA INGLESE Stimolare l’interesse e la curiosità dell’alunno verso la cultura e la lingua anglo-sassone. Potenziare le capacità uditive di comprensione e di produzione orale. Rendere gli autonomi comunicazione semplificata lingua inglese. LOVERO alunni nella della Promuovere l’autostima individuale e il lavoro di gruppo per la comunicazione efficace e comprensibile nonostante gli ostacoli linguistici . 43 SINTESI PROGETTI EXTRACURRICOLARI ARGOMENTO CLASSI COINVOLT E FINALITA’ INSEGNANTI LEGALITA’ BAMBINI IN SCENA! 1°B Educare al rispetto dell’altro, alla collaborazione e alla cooperazione Offrire una più compiuta possibilità d’integrazione ai bambini con bisogni educativi speciali MORETTI CAZZOLLA Chi è di scena? 3^C Stimolare negli alunni la consapevolezza di appartenere ad un gruppo sociale con la condivisione di regole di convivenza, legalità e ambientali. Valentino Domenica, Masellis Carmela I BAMBINI A TEATRO,TRA SCRITTURA ED INTERPRETAZIONE 3E-3B-4B Stimolare la creatività attraverso la scrittura teatrale e la drammatizzazione (espressività facciale e gestuale, impostazione della voce, preparazione allestimento scenico) LOVASCIO RITAROSALIA SALIERNO DOMENICA LOZITO Accrescere nei bambini il piacere della lettura in tutte le sue espressioni e la capacità di produrre testi BARONE A. 2A -2C -2E -2F DELVINO L. LICINIO A. DESANTIS I DI PIERRO G. Avvicinare i bambini all’arte teatrale Accrescere in loro la consapevolezza di appartenere ad un mondo bellissimo fatto di giochi e sogni ma che va rispettato Stimolare la loro creatività allenando la mente ad 44 essere autonoma attivamente Superare stadi di introversione o di eccessiva esuberanza NATALE IN…LIBERTA’ E PACE 4°C Educare alla pace e alla liberta’ ANTONINO, LECCESE Valorizzare le attitudini di ciascuno Conoscere il vero significato del Natale e il messaggio di pace e di liberta’ in esso contenuto Un libro da leggere e………. 3^D_ Far nascere e coltivare nei bambini il piacere della lettura. Politi Emma, Murgolo Anna Educare l’abitudine all’ascolto e alla comunicazione con gli altri. Stimolare la conversazione e il rispetto dei diversi punti di vista. Conoscere la tecnica del fumetto. Conoscere l’importanza de riciclo della carta. EDUCALIMENTIAMOCI 3^A -Favorire l’importanza di una corretta alimentazione, - prendere consapevolezza delle strutture alimentari che regolano i processi alimentare, GIACHETTI MEMOLI Maria VITO, Angela -Favorire ed approfondire l’importanza della prevenzione ANZIBAM 4 °ADF tradizioni della famiglia al tempo dei nonni Anna Maria Staffieri, Teresa Mastro, Anna D’Aucelli -conoscere la cucina semplice, cibi fatti in casa, - le abitudini alimentari, usi e costumi dei nostri nonni -Conoscere i prodotti 45 ortofrutticoli del territorio -star bene con se stesso e con il gruppo di coetanei, -star bene con gli adulti - conoscere le regole di convivenza e rispettarle, -conoscere alcune fiabe/ favole e filastrocche classiche e della tradizione bitontina, recitazione MY RIGHTS ARE YOUR RIGHTS 4° G Conoscere e ALLEGRETTA NUNZIA – riconoscere il valore LISO ANGELA dei diritti e delle regole Comprendere che le regole non limitano ma accrescono il nostro diritto a vivere meglio Riflettere sugli effetti di tutte le discriminazioni, prendendo in considerazione i propri atteggiamenti Aiutare gli alunni ad acquisire la capacità di riconoscere l’ineguaglianza, l’ingiustizia, il razzismo, gli stereotipi e i pregiudizi Fornire strumenti positivi e competenze per gestire situazioni di discriminazione Imparare ad accogliere la diversità e a comprendere le regole dell’amicizia e della convivenza civile Riflettere sulle norme fondamentali della 46 legalità per far acquisire comportamenti prosociali e competenze relazionali funzionali all’esercizio della cittadinanza attiva Presentazione della vita di alcuni personaggi costruttori di pace e testimoni di solidarietà con il loro popolo (Gandhi, Martin Luther King, Madre Teresa di Calcutta) Conoscere Associazioni e Organismi a favore della legalità e della pace. LEGALITA’ E AMBIENTE IT’UP TO YOU! 5^A; 5^G Stimolare una maggiore competenza linguistica, espressa nell’acquisizione di lessico specifico, di fluidità di espressione e di efficacia comunicativa; Delvino Antonietta sviluppare abilità trasversali come saper leggere efficacemente,partecipare attivamente a una discussione, fare domande, chiedere chiarimenti,esprimere accordo o disaccordo,ecc.; potenziare abilità cognitive come saper memorizzare, fare ipotesi,classificare,ordinare e ricostruire eventi,risolvere problemi,sintetizzare Bitonto tra arte, cultura e 4°F Conoscere l'ambiente in cui Fusari Rosaria 47 tradizioni Emozioni in viaggio…da me verso l’altro 4°E si vive negli aspetti storici,culturali, sociali; Ricostruire, salvaguardare e valorizzare la storia del territorio; Recuperare detti , modi di dire, leggende, racconti della tradizione; Recuperare tradizioni culinarie tipiche di Bitonto; Escursioni guidate da esperti alla scoperta di luoghi di maggiore interesse artistico (chiese, palazzi, corti...); Visita al museo Diocesano, palazzo Rogadeo e Galleria Nazionale della Puglia. Barile Lucia Comunicare in madre lingua, comunicare in lingua staniera, acquisire competenze sociali e civili RUGGIERO M. A. SALIERNO A. CONTINUITA’ Natale per Tutti……….. Cresciamo insieme. CLASSI 1°,CLASSI 5°, SCUOLE DELL’INFANZ IA: COLLODI ,DE AMICIS,M. G. MURGOLO,P APA GIOVANNI XXIII creare un clima sereno per l'ingresso a scuola e l'avvio di un nuovo ciclo di studi; CANNITO, PIGLIONICA, PUTIGNANI,FORNELLI,SC HIAVONE F. ,SOTERO, favorire la socializzazione CARRARA,PERRINO,CAT UCCI,ACQUAFREDDA,PA OLINO,DATTOLICO,LOVE RO,MANCINI,MITARITO NNA educare alla collaborazione; avviare alla reciproca; conoscenza conoscere l'ambiente, gli spazi, i docenti MALERBA, RUGGIERO ARCANGELO, D’ELIA, CARBONARA, ROSSIELLO Carbone – Rizzi- Rienzo – Fallacara- Battaglia – Parisi- Vitucci – Milo Achille N.– Napoli Achille R.- De RenzioNatola-CardinaleTarantino - Perrini Lorusso F.-SantoruvoSicolo-Castro-BalducciLucarano-Vacca-TerlizziManciniCaldarola-MorgeseRanieriLeccese48 Carluccio-Murgolo ALIMENTAZIONE ALIMENTANDO la SALUTE” CLASSI 2B –D -G Promuovere esperienze e conoscenze utili per una corretta gestione del proprio corpo al fine di acquisire positive abitudini alimentari e igienicosanitarie. PISCOPO, MATERA VINO, LOVASCIO RITA SICOLO MASTRONICOLA, MUSCHITIELLO , Fornire informazioni sui bisogni alimentari: proteine, carboidrati vitamine, sali minerali. Rendere consapevole l’alunno dell’importanza di seguire una sana e corretta alimentazione per vivere sempre in salute e a lungo. 49 ARTICOLAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA CURRICOLO DI BASE DELLA SCUOLA DELL 'INFANZIA ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO La progettazione annuale è stata elaborata dalle docenti tenendo conto delle grandi finalità enunciate dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia: Consolidare l’identità: imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in ambiente con relazioni sociali allargate, conquistare sicurezza, stima e fiducia in se stessi, ricoprire ruoli diversi e diverse forme di identità personale e culturale connessa alle differenze dei sessi e alla comprensione di altre culture. - Sviluppare l’autonomia: capacità di orientarsi, di compiere scelte, di scoprire e interiorizzare valori, di pensare liberamente, di fare da sé e saper chiedere aiuto, di esprimere con diversità di linguaggi stati d’animo ed emozioni e sentimenti e assumere atteggiamenti via via più responsabili. - Acquisire competenze: consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive; produzione ed interpretazione di messaggi, sviluppo di capacità cognitive e valorizzazione di intuizioni, immaginazione ed intelligenza creativa, sviluppare l’attitudine a fare domande, a riflettere, a negoziare i significati. - Avvio alla cittadinanza: essere in grado di scoprire gli altri, i loro bisogni, rispettando il pensiero e il punto di vista dell’altro avviando relazioni e dialoghi in modo da porre le fondamenta di un ambito mentale democratico, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo – uomo, uomo – natura. Le insegnanti si organizzano e scelgono l’itinerario più opportuno per consentire ai bambini il miglior conseguimento dei risultati attraverso azioni educative atte a: - motivare il bambino attraverso esperienze dirette, sia all’interno che all’esterno del contesto scolastico; approfondire ed analizzare eventi e problemi, per scoprire e costruire insieme il significato, il senso, le ragioni degli accadimenti e delle cose; promuovere la conquista dell’autonomia personale; sollecitare le prime forme di rielaborazione delle esperienze, attraverso la formulazione di previsioni, di congetture, di ipotesi, affinché ciascuno impari a mettere a confronto le proprie idee, a rivederle, a migliorarle e a verificarle insieme ai coetanei; favorire la rielaborazione cognitiva attraverso i sistemi simbolico – culturali; 50 promuovere competenze sensoriali, motorie, linguistiche, cognitive, di riorganizzazione delle esperienze. I traguardi di sviluppo delle competenze, previsti nella progettazione, sono suddivisi per livelli di età, in relazione ai seguenti Campi di Esperienza: IL SÉ E L’ALTRO IL CORPO IN MOVIMENTO IMMAGINI,SUONI,COLORI DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO METODOLOGIA Per consentire a tutti i bambini di conseguire i Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze, è necessario che la scuola sia su misura di bambino, permeata da un clima sociale positivo in cui vi sia ascolto, attenzione ai bisogni di ognuno e tempi distesi. Particolare attenzione si presterà al gioco, al movimento, all’espressività e alla socialità. Saranno accolte, valorizzate ed estese le proposte dei bambini, le loro curiosità e suggerimenti, creando occasioni per stimolare e favorire in tutti degli apprendimenti significativi.Alla base del nostro “agire quotidiano” ci sarà pertanto un’intenzionalità didattica mirata alla valorizzazione delle seguenti metodologie: Il gioco: risorsa privilegiata attraverso la quale i bambini si esprimono, raccontando ed interpretano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali. L’esplorazione e la ricerca: le esperienze promosse faranno leva sulla originaria curiosità del bambino e verranno attivate attraverso le attività laboratoriali, in un clima di esplorazione e di ricerca dove i bambini confrontano situazioni, pongono problemi, costruiscono e verificano ipotesi. Si darà ampio rilievo al “fare” e “all’agire” dei bambini, alle esperienze dirette, al contatto con la natura, con le cose che li circondano, con l’ambiente sociale e culturale, valorizzando le loro proposte e iniziative. La vita di relazione: l’interazione con i docenti e con gli altri bambini favorisce il gioco simbolico, facilita lo svolgimento delle attività didattiche, sollecita a dare e a ricevere aiuto e spiegazioni. E’ necessario però avere un’attenzione continua ai segnali inviati dai bambini, soddisfando i loro continui bisogni di sicurezza e gratificazione. Riteniamo che la dimensione affettiva sia una componente essenziale nel processo di crescita di ognuno, affinchè il bambino acquisti autostima, maturi gradualmente la propria identità nel confronto con l’altro, imparando a rispettare il prossimo e a condividere le regole. La mediazione didattica: per consentire a tutte le bambine e i bambini di raggiungere i traguardi programmati, è necessario organizzare in maniera intenzionale e sistematica gli spazi e l’uso dei materiali, sia informali che strutturati, da manipolare, esplorare, ordinare 51 ecc. La sezione: è il luogo privilegiato per le esperienze affettive di socializzazione e di introduzione globale alle tematiche programmate; la sicurezza e la familiarità che questo ambiente trasmette al bambino aiuta a facilitare ogni forma di apprendimento. L’intersezione: è il luogo delle esperienze educativo-didattiche realizzate per gruppi omogenei; permette al bambino di confrontarsi e di socializzare con figure diverse dai propri insegnanti e compagni di sezione; offre maggiori stimoli per conseguire degli apprendimenti significativi. I laboratori: ogni bambino diventa autore e protagonista dell’attività didattica proposta nel laboratorio; tale esperienza è limitata nel tempo, ma risulta utilissima per la conquista dell’autonomia, la maturazione dell’identità e lo sviluppo della competenza. Le uscite didattiche: integrano ed approfondiscono gli apprendimenti avvenuti nella sezione, nell’intersezione e nei laboratori perché il bambino si trova ad operare a contatto diretto con la realtà. L’organizzazione dei Tempi e degli spazi: lo spazio, attentamente e consapevolmente organizzato, è elemento rassicurante che contiene, permette libertà d’uso e garantisce il movimento. E’ cura delle insegnanti, predisporre un ambiente accogliente e rassicurante, percettivamente invitante e stimolante, con angoli che richiamino al vissuto - gioco simbolico - atti a creare una continuità emozionale (scuola – casa); angoli con oggetti, giochi, materiali strutturati e didattici per il gioco e le attività individuali e/ o di gruppo, per le attività espressive e manipolative; spazio per le attività motorie; spazio dedicato alla lettura e alla conversazione. Spazi interni ed esterni come il giardino, organizzati per lo svolgimento di attività specifiche e spazi dedicati alle attività laboratoriali. Spazi interni alla sezione dedicati alla pulizia personale, al momento conviviale del pranzo e della merenda e lo spazio adeguatamente allestito per il riposo. Anche la scansione dei tempi è parte essenziale del contesto educativo. Il tempo costituisce da sempre una dimensione complessa e ricca di significati. La giornata scolastica è anch’essa scandita dal tempo in modo indicativo, modulabile e non rigido. Tale organizzazione, permette di mantenere una struttura per sezione e di realizzare ampi momenti di eterogeneità, fondamentali per la socializzazione, la conoscenza, la comunicazione e la relazione. Le insegnanti hanno cura di determinare il tempo, il ritmo della giornata scolastica tenendo conto delle finalità proprie della scuola dell’infanzia, proponendo un equilibrato e armonico alternarsi di attività fra momenti intensi e momenti distesi (attività libera e strutturata; esperienze individuali o di gruppo..). Le attività ricorrenti di vita quotidiana, infine, opportunamente programmate e agite, offrono ai bambini la possibilità di interiorizzare la scansione del tempo e assumono un significato rassicurante nella giornata scolastica. 52 VALUTAZIONE DOCUMENTAZIONE L’osservazione sarà effettuata in ogni momento della giornata e permetterà ai docenti di rilevare la qualità dell’interazione tra i bambini e le proposte formative. L’attività di osservazione consentirà di verificare i livelli delle abilità e delle conoscenze, per sostenere e sviluppare l’apprendimento dei bambini L’ osservazione permetterà alle insegnanti di progettare interventi che rispondano realmente ai bisogni specifici di ciascun bambino. La valutazione assumerà una funzione formativa e accompagnerà i processi di apprendimento/formazione, in un quadro aperto e dinamico, in continuo miglioramento. 53 AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA SCUOLA DELL’INFANZIA PROGETTO PROGETTO AMBIENTE: PICCOLI SI NASCEGRANDI SI DIVENTA SCUOLA SEZIONI INFANZIA Scuole di Infanzia “COLLODIDE AMICISMARIA GRAZIA MURGOLO – PAPA GIOVANNI XXIII A-B-C-D-E INSEGNANTI OBIETTIVI Carbone – Rizzi; Rienzo – Fallacara; Battaglia –Parisi; Vitucci – Milo; Achille N.– Napoli; Achille R. De Renzio, De Gennaro EDUCARE AL RISPETTO DELLA VITA. SVILUPPARE LA CAPACITA’ DI INTERIORIZZARE LE REGOLE DI VITA Natola-Cardinale¸Tarantino- QUOTIDIANA PER Perrini, Darsino; Lorusso F.- ASSICURARE Santoruvo; COMPORTAMENTI SEMPRE PIU’ Sicolo-Castro;BalducciRESPONSABILI Lucarano; CON UN Vacca,Terlizzi,Mancini PROFONDO SENSO Caldarola-Morgese; Ranieri- CIVICO. FAVORIRE Leccese; Carluccio-Murgolo LA COOPERAZIONE E LA CONDIVISIONE. CONDIVIDERE UN PROGETTO COMUNE E CONTRIBUIRE ALLA SUA REALIZZAZIONE ESPRIMERE E COMUNICARE EMOZIONI, SENTIMENTI, ARGOMENTAZIONI ATTRAVERSO UN LINGUAGGIO VERBALE SCUOLA IN ….FESTA Carbone – Rizzi; Rienzo – Fallacara; Battaglia –Parisi; Vitucci – Milo; Achille N.– Napoli; Achille R. De Renzio, De Gennaro COLLODI A-B- C-D- E 54 DIFFERENZIORICICLO-RICREO DE AMICIS A-B-C Cardinale,Darsino, CONFRONTARSI E Lorusso, Natola, Perrini, COLLABORARE CON Santoruvo, Tarantino ADULTI E COETANEI. UTILIZZARE TECNICHE ESPRESSIVE CREATIVE E COGLIERE L’ATMOSFERA DELLA FESTA E COLLABORARE CREATIVAMENTE Cardinale,Darsino, Lorusso, Natola, Perrini, CON GLI ALTRI Santoruvo, Tarantino FESTA A…SCUOLA DE AMICIS A-B-C 55 ESERCITARE LE POTENZIALITA’ CONOSCITIVE , RELAZIONALI RITMICHE ED ESPRESSIVE DEL CORPO CARNEVALE IN ALLEGRIA PAPA GIOVANNI XXIII A-B-C Caldarola-Morgese; Ranieri- VIVERE ATTRAVERSO IL Leccese; Carluccio-Murgolo CORPO EMOZIONI E SENSAZIONI PIACEVOLI PRODURRE SUONI E RITMI CON LE PARTI DEL CORPO LIBERARE LA FANTASIA LA CREATIVITA’ ED ESPRIMERE LE Caldarola-Morgese; Ranieri- PROPRIE EMOZIONI Leccese; Carluccio-Murgolo RICICLO…..RI-CREO PAPA GIOVANNI XXIII ESERCITARE LE POTENZIALITA’SENS ORIALI ED ESPRESSIVE DEL CORPO A-B-C RAFFORZARE IL SENSO DELL’IDENTITA’ Caldarola-Morgese; Ranieri- PERSONALE Leccese; Carluccio-Murgolo PERCEPIRE LE PROPRIE ESIGENZE E LE PROPRIE EMOZIONI ED ESPRIMERLE IN MODO ADEGUATO IO….NEL MIO MONDO PAPA GIOVANNI XXIII A-B-C 56 IL TEMPO IN SCENA M.G. MURGOLO A-B Sicolo-Castro;Balducci- RAFFORZARE L’AUTONOMIA E LA Lucarano;Vacca,Terlizzi,Ma STIMA NELLE SUE ncini CAPACITA’ PARTECIPARE ATTIVAMENTE A DRAMMATIZZAZIONI , CANTI E DANZE ALLEGRIA……….ALLE GRIA……….CORIAND OLI E FANTASIA GIOCARE E LAVORARE IN MODO COSTRUTTIVO E Sicolo-Castro;Balducci- CREATIVO CON GLI ALTRI Lucarano;Vacca,Terlizzi,Ma ncini M.G. MURGOLO A-B 57 ACQUISIRE PADRONANZA IN NUOVE TECNICHE ESPRESSIVE PROGETTI INTEGRATI Erasmus Plus KA2 School to School “thinking … coding” 2015-1-IT02-KA219-015506_1 Obiettivo Generale Il Pensiero computazionale si basa sulle possibilità e sui limiti dei processi di elaborazione, che siano eseguiti da un essere umano o da una macchina. Metodi e modelli computazionali ci danno il modo di risolvere i problemi e sistemi di progettazione che nessuno di noi sarebbe in grado di affrontare da solo. Il Pensiero computazionale affronta l’enigma della intelligenza della macchina: Cosa possono fare gli esseri umani meglio dei computer? e che cosa possono fare i computer meglio degli esseri umani? Fondamentalmente si rivolge la domanda: Che cosa è computabile? Oggi, conosciamo solo alcune risposte a queste domande. Il Pensiero computazionale è una competenza fondamentale per tutti, non solo per gli scienziati informatici. Per leggere, scrivere e far di conto, dovremmo aggiungere il pensiero computazionale alla capacità analitica di ogni bambino. Il progetto mira a sviluppare due differenti livelli di attività: Sull’organizzazione degli insegnanti e le scuole: per migliorare le competenze degli insegnanti e degli educatori e di identificare e condividere un metodo di insegnamento flessibile basato su strumenti utili di codifica Sugli studenti impegnati nel progetto e nello sfruttamento dei risultati, per migliorare le loro competenze digitali e di codifica. Obiettivi Migliorare le competenze del personale della scuola e migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento Espandere la conoscenza e la comprensione delle pratiche educative dei paesi coinvolti cambiamenti in termini di modernizzazione delle scuole Obiettivi specifici: Per gli insegnanti: Migliorare la professionalità dell’insegnamento - ottenere buoni scambi di pratiche e anche lo scambio di informazioni, idee e metodi concreti di lavoro con coding; - favorire lo sviluppo professionale degli insegnanti per conoscere nuove innovazioni; - Sviluppare le capacità e le competenze per pianificare e organizzare; - migliorare le capacità, pedagogica e strumenti didattici; - lavorare con gli insegnanti di altri paesi partner, per raggiungere gli obiettivi del progetto; - analizzare le differenze dei sistemi educativi diversi dai paesi partner in materia di istruzione, il pensiero computazionale e di codifica; - Promuovere la cooperazione per garantire la qualità dell’istruzione; - Promuovere pratiche innovative nel settore dell’educazione sostenendo approcci di apprendimento personalizzati; - ottimizzare l’impatto della cooperazione europea sull’innovazione dell’educazione attraverso le attività di diffusione dei risultati; Per gli alunni: Migliorare il raggiungimento delle competenze di base: decomposizione quando si affronta un problema complesso o la progettazione di un sistema complesso separazione degli interessi la scelta di una rappresentazione adeguata per un problema o modellare gli aspetti rilevanti di un problema per renderlo trattabile utilizzare, modificare e gestire un sistema complesso senza capire ogni suo particolare imparare ad usare un atteggiamento universalmente applicabile e abilità non solo per gli informatici 58 pensare in termini di prevenzione, protezione e recupero da scenari complessi attraverso la correzione degli errori imparare ad evitare condizioni di conflitto durante gli incontri uno con l’altro utilizzare un ragionamento euristico per scoprire una soluzione. Piano di lavoro Il progetto durerà due anni e si comprendono le seguenti attività: analisi dei bisogni di istruzione e formazione, studio comparativo, la ricerca e la condivisione delle migliori pratiche, Progettazione, prove pilota e validazione della produzione intellettuale prevista: metodo di insegnamento e strumenti flessibili formazione sul pensiero computazionale e coding, creazione di una piattaforma web per condividere e diffondere produzione intellettuale e sui risultati del test pilota diffusione e eventi di valorizzazione Le azioni trasversali saranno: Gestione del progetto Incontri transnazionali di coordinamento Monitoraggio e valutazione eventi di diffusione e sfruttamento dei risultati Programma Operativo Nazionale "Per la scuola – Competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020. - Asse II Infrastrutture per l'istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – "Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi" – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l'innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l'apprendimento delle competenze chiave. Titolo progetto SIAMO NODI DI UNA RETE Descrizione progetto Rendere la scuola aperta al mondo, favorendo l’accesso ad internet per gli studenti e per i docenti. Nella società delle ICT è infatti necessario consentire la connessione di tutti gli utenti e la disponibilità e l’accesso alle informazioni in tempo reale. Per fare ciò non è necessario solamente predisporre una rete internet ma anche strumenti per la sua gestione e per la comunicazione scuola-famiglia, due mondi che non possono più rimanere “distinti e distanti” ma che devono interagire costantemente per migliorare l’approccio co-educativo. Le tecnologie della rete per le scuole sono un fattore abilitante ed al tempo stesso un argomento di approfondimento, alla base di qualsiasi azione di miglioramento delle 'competenze digitali'. Sono evidentemente un fattore abilitante in quanto requisito funzionale della maggior parte degli ausili didattici (laboratori, LIM, etc.) ed in quanto metodologia prevalente di accesso a fonti diverse dal libro di testo. Al tempo stesso, sono diventate materia di insegnamento e di approfondimento (e non solo nei corsi “tecnologici”), perché è con esse che si concretizzano le azioni formative di rafforzamento della consapevolezza della propria identità digitale, di prevenzione e contrasto del 'cyberbullismo', di educazione alla comunicazione digitale. 59 Per il corretto e proficuo impiego delle tecnologie della rete sono numerose le problematiche da affrontare, in un contesto peraltro complesso e mutevole. Alla base di efficaci azioni educative e pedagogiche vi è la necessità di creare un' 'ecosistema Internet scolastico' che appaia e sia uno spazio governato, al quale ciascuno studente può accedere, consapevole della propria identità digitale, con una maggiore attenzione alla propria responsabilità digitale. Obiettivi specifici e risultati attesi Favorire l’apprendimento delle competenze chiave, facilitando l’accesso ai contenuti presenti nel web. Favorire una cultura aperta alle innovazioni. Favorire la centralità dell’alunno, nel quadro di una cooperazione tra scuola e genitori favorendo la comunicazione scuola-famiglia, fornendo un servizio attento al rapporto con i genitori/tutori (supporto all’utilizzo del registro online). Promuovere e sostenere l’innovazione per il miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa e dell’apprendimento, fornendo alle scuole modelli e strumenti per valutare il proprio lavoro e per identificare, valorizzare e utilizzare efficacemente le risorse disponibili, e per promuovere un migliore riconoscimento delle proprie potenzialità e dei risultati raggiunti dagli studenti. Responsabilizzare all’uso corretto di internet e della risorsa limitata “Banda”, tramite pianificazione delle politiche di accesso ad internet ed evitando accessi ripetuti e inutili sul web. Consentire l'erogazione di servizi per gli utenti fruibili in modalità mobile. Semplificare la gestione amministrativa della scuola nell’ottica della dematerializzazione, favorendo sempre più la circolazione di documentazione non cartacea all’interno della scuola e gestendone in maniera corretta l’archiviazione. Garantire la sicurezza informatica della rete locale, separando la rete degli uffici (Presidenza, Segreteria, etc) da quella della didattica (aule, laboratori, etc), senza ricorrere a diversi contratti ADSL, utilizzando porte diverse per reti diverse, pur nella condivisione di un unico accesso ad Internet. Riorganizzazione del tempo-scuola: tramite la possibilità di gestire in maniera più efficace ed efficiente la comunicazione sia all’interno della scuola che verso le famiglie, snellendo le procedure burocratiche i docenti avranno modo di migliorare quantitativamente e qualitativamente la loro presenza in aula con gli alunni, a scuola con gli altri docenti e con le famiglie; riducendo i tempi necessari per la condivisione di documenti (dapprima cartacei) e semplificando le procedure interne (incentivo all’uso di registri elettronici) e di comunicazione col MIUR e SIDI; rendendo più agevoli le comunicazioni tra i diversi plessi del nostro istituto. Riorganizzazione didattico-metodologica: per i docenti e gli studenti è possibile accedere a nuovi contenuti grazie all’accesso ad internet; le attività didattiche disciplinari nel nuovo ambiente “connesso” sono progettate come momenti di particolare attività per lo studente, che formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati dal web, ad analizzarli e a confrontarli con le ipotesi formulate, negozia e costruisce significati interindividuali, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture per la costruzione delle conoscenze personali e collettive. Innovazione curriculare: la scuola non può trascurare i profondi mutamenti che la diffusione delle tecnologie di rete sta producendo nel modo di relazionarsi con la gente, e deve assumere un ruolo strategico nell’educare le nuove generazioni, sia proponendo tecnologie della comunicazione come strumento in grado di potenziare lo studio e i processi di apprendimento individuali, sia aiutandoli ad utilizzarle in modo eticamente corretto e consapevole, a guidarli nella navigazione distinguendo le fonti e le relazioni autentiche (individuando e gestendo la navigazione su siti “protetti”), educandoli all’utilizzo di una risorsa ormai necessaria ed indispensabile per vivere come cittadini del mondo. Strategie di intervento adottate dalla scuola per le disabilità Nel caso di alunni con DSA e disabilità, fare riferimento nella prassi formativa agli stili di apprendimento e alle diverse strategie che lo caratterizzano diventa un elemento essenziale per il loro successo scolastico e la tecnologia certamente aiuta questo processo. P e r stili di apprendimento intendiamo modalità cognitive (da quelle percettive a quelle 60 operative) che lo studente utilizza abitualmente in situazioni di raccolta ed elaborazione di informazioni, per la loro memorizzazione e la loro utilizzazione nello studio in generale. La predisposizione verso certe modalità piuttosto che altre non è considerata come "innata" e "fissa", ma come una costruzione risultante dall'esperienza che i singoli hanno fatto fino a quel momento e che può essere modificata se essi lo ritengono opportuno. Ai docenti è utile conoscere quali sono gli stili prevalenti tra i loro studenti, sia per tenerli presenti nell'intento di rendere più efficaci le loro lezioni, sia per contrastarli quando risultassero più di ostacolo che di aiuto, facilitando l'uso di stili ritenuti più adeguati. L'attenzione per gli stili degli allievi consente inoltre di valorizzare alcune caratteristiche su cui non ci si sofferma adeguatamente e favorisce le relazioni interpersonali. Non si tratta di contrapporre una modalità ad un’altra, ma di esplicitare quando è più efficace e opportuna una e quando l'altra. Tramite l’utilizzo di internet, inoltre, è possibile sostenere gli studenti nell’apprendimento, anche a prescindere dalla loro presenza fisica in classe, grazie a capacità di registrazione e memorizzazione delle lezioni tenute. Ciò consente all’alunno che si assenta frequentemente e a chiunque ne avesse bisogno, di non sentirsi mai escluso dal processo di insegnamentoapprendimento e di essere incluso nelle dinamiche della propria classe. Si faccia ad esempio riferimento al progetto di inclusione con ottimo successo Smart Inclusion promosso dal MIUR per favorire la partecipazione a distanza degli alunni ospedalizzati: un servizio che si pone l’obiettivo di migliorare la permanenza in ospedale dei pazienti più giovani, creando un ponte tecnologico virtuale fra loro, la scuola, le famiglie e il personale sanitario. TIPO DI FORNITURA Tipologia Apparecchiature per collegamenti alla rete Descrizione Gateway di gestione rete e AP, Quantità 1 espansibile Apparecchiature per collegamenti alla rete Switch distribiuto PoE 5p 10/100 9 configurato da GW Apparecchiature per collegamenti alla rete Access point PoE 10/100 Eth 2.4 Ghz 13 802.11 b/g/n Cablaggio strutturato (cavi, prese elettriche e di rete, scatole, Cablaggio strutturato realizzato in Cat. 1 torrette, connettori, ecc.) 6 Attività configurazione apparati Attività di configurazione apparati 1 Altri software indispensabili per l'utilizzo didattico ottimale delle Software per la creazione di contenuti 1 apparecchiature PC Laptop (Notebook) didattici Notebook 1 Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) -Obiettivo specifico - 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave. Premialità Obiettivi di Servizio – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione ex delibera CIPE 61 n. 79 del 2012. Titolo progetto NUOVI AMBIENTI... PER IL NOSTRO FUTURO Descrizione progetto Il nostro progetto nasce dall’esigenza primaria di allineare le esigenze operative di tutte le classi, prendendo sempre a modello ispiratore il progetto di una “scuola 2.0” nella quale i destinatari, alunni e insegnanti, possono integrare la tecnologia nelle normali attività didattiche quotidiane. Lo sviluppo professionale di insegnanti e formatori va accompagnato e sostenuto al fine di favorire diversi aspetti, posti su diversi piani. Sul piano culturale, favorire l’assunzione di una visione professionale del proprio compito orientata ad una formazione efficace, condivisa dal proprio gruppo di lavoro, in cui i singoli docenti arricchiscono il proprio percorso formativo, per rispondere ai bisogni dell’utenza e insieme alle vocazioni del territorio, sulla base di problemi reali che consentono ai diversi ambienti di apprendimento di trasformarsi in “laboratori di cittadinanza attiva”. Sul piano didattico, dare carattere scientifico alla propria azione nella progettazione delle attività, promuovendo reale concettualizzazione, uso sistematico della metodologia laboratoriale, favorendo la capacità di osservazione, il piacere della scoperta, la capacità di risolvere problemi. Tutto ciò ha necessità di preparazione, riflessione soprattutto in rete. L’idea è quella di una scuola, essa stessa un grande “Laboratorio” in cui i percorsi integrati fra le discipline riconducano all’unità, quel sapere così spesso frammentato e privo dei necessari collegamenti che diano un senso unitario all’apprendimento. Sul piano metodologico la preparazione del docente non può essere solo funzionale all’insegnamento per “competenze “ ma deve tendere allo sviluppo delle stesse in una logica di “lavoro “insieme alla classe e non in quella di insegnamento alla classe. Sul piano organizzativo, le strutture, rigidamente prestabilite delle classi, dell’orario, del tempo scuola, deve essere superato proprio facendo ricorso alla collaborazione di tutti i colleghi del Consiglio di Classe: classi aperte, gruppi di supporto, flessibilità curricolare, sono, infatti, attività da programmare, ma soprattutto da “pensare” insieme condividendo senso, finalità ed obiettivi da raggiungere. Per tutte queste ragioni il lavorare insieme, presuppone che si costruiscano le “comunità di pratica”. Ambienti di lavoro, dotati delle tecnologie necessarie, per semplificare le azioni quotidiane, in rete per poter usufruire di risorse software preziose e dotate di banche dati da consultare . Da tale idea è nata la necessità di realizzare un “ambiente multimediale” accogliente, colorato, dotato di tecnologia ma anche di spazi per lavorare in piccoli e grandi gruppi. E’ stato scelto anche di promuovere l’utilizzo della L.I.M. in quanto consente di migliorare l’insegnamento e rendere la lezione più efficace, interattiva e coinvolgente. Questa scuola aspira ad avere una LIM in ogni classe. I destinatari del progetto sono gli alunni delle classi che ancora non hanno a disposizione L.I.M. acquistate con altre fonti di finanziamento. Le lavagne interattive sono utilizzate per la formazione degli alunni e del personale anche per realizzare attività didattiche in orario extra scolastico, sia per i corsi PON FSE per docenti e alunni sia per altre attività e progetti nazionali, internazionali e locali realizzati presso la scuola che è un centro risorse territoriale. Obiettivi specifici e risultati attesi Utilizzare le ICT per rinnovare la didattica negli strumenti e nei metodi. Naturalizzare le tecnologie nelle attività quotidiane di apprendimento. Promuovere l'acquisizione della capacità di orientarsi nella cultura digitale, con spirito critico e consapevolezza, in vista di un apprendimento permanente e per l'esercizio attivo e responsabile della cittadinanza. Acquisire familiarità con l’uso del computer, e delle nuove tecnologie in generale, attraverso la comprensione delle sue strutture elementari e delle sue componenti fondamentali. Utilizzare software multimediali e applicazioni web – based come strumenti di arricchimento cognitivo e fonti alternative di “saperi”. Sperimentare nuove modalità espressive e comunicative, con particolare riferimento a quelle informatiche e multimediali. Utilizzare le tecnologie informatiche per la realizzazione di attività basate su un tipo di apprendimento cooperativo. Sviluppare la capacità di leggere, capire/interpretare e produrre messaggi verbali e non verbali utilizzando elementi multimediali significativi quali immagini, suoni, filmati,… Saper organizzare le informazioni a disposizione e/o i risultati di ricerche svolte scegliendo tra differenti modalità comunicative. Acquisire capacità critiche correlate con l'esigenza di selezionare tra un gran numero di Informazioni. 62 Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT per sviluppare l'interazione, la cooperazione e la costruzione condivisa del sapere. Promuovere l'apprendimento attivo attraverso l'uso delle ICT. Migliorare la qualità degli apprendimenti per quanto riguarda i contenuti, le abilità e le competenze. Rendere più personali ed efficaci i percorsi di individualizzazione, sostegno, recupero, potenziamento delle eccellenze. Valorizzare le attitudini, le capacità espressive e la creatività dei singoli. Sviluppare il senso critico e la capacità di giudizio. Allargare i confini dell'aula attraverso l'uso delle applicazioni del Web 2.0, favorendo la comunicazione con le famiglie, con altre scuole, con associazioni e realtà locali e/o lontane. Peculiarità del progetto rispetto a: organizzazione del tempo-scuola, riorganizzazione didattico-metodologica, innovazione curriculare, uso di contenuti digitali L'idea chiave alla base del progetto è spostare l'asse della didattica dalla trasmissione discorsiva dei contenuti alla produzione di conoscenza attraverso il fare e il collaborare. In questa prospettiva la tecnologia assume un ruolo fondamentale perché permette, attraverso l'uso integrato nella prassi didattica quotidiana, di plasmare l'ambiente classe in funzione delle esigenze. Nell'ambito dell'utilizzo delle tecnologie in contesti scolastici, è stato scelto prioritariamente di dotare tutte le classi di una LIM perché è uno strumento in grado di fornire nuovi e importanti contributi alla didattica, rappresenta al tempo stesso uno strumento per comunicare, cooperare e generare apprendimenti significativi e consente di spostare il fulcro del processo formativo sulla classe e sugli alunni. Strategie di intervento adottate dalla scuola per le disabilità L’elaborazione di un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe con BES, deve essere articolato, servire come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ma soprattutto contemplare l’integrazione delle nuove tecnologie al fine di utilizzare al meglio i contenuti e i materiali offerti oggi dalla rete internet. Deve inoltre avere la funzione di documentare e partecipare alle famiglie le strategie di intervento programmate. La progettualità didattica orientata all’inclusione, anche grazie alle nuove tecnologie, comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, quali: - l’apprendimento cooperativo; - il lavoro di gruppo e/o a coppie; - il tutoring; - l’apprendimento per scoperta; - la suddivisione del tempo in tempi; - l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici e di software e sussidi specifici. E’ innegabile che un utilizzo integrato delle risorse multimediali disponibili nell’attività didattica quotidiana favorisca l’integrazione e l’abbattimento di quelle invisibili barriere di ostacolo alla crescita culturale e sociale di ciascuno. La predisposizione dei documenti per lo studio o per i compiti a casa in formato elettronico, anche grazie alle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico, facilitano gli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. Descrizione del modello di ambiente che si intende realizzare AULA 2.0 Nell'aula, ampia e accogliente, sono già presenti 16 scrivanie, 30 poltrone, una LIM, una stampante a colori e una connessione internet fissa. I PC ALL-IN-ONE richiesti, saranno sistemati sulle scrivanie, per garantire 15 postazioni per alunni (una di esse destinata ad alunni disabili) e 1 postazione per docente. LIM IN CLASSE Le lavagne LIM richieste saranno destinate alle classi 4^ ancora sprovviste di questo validissimo supporto didattico. Saranno installate nelle aule con connessione di rete, per un utilizzo completo e quotidiano, senza costringere gli alunni a doversi spostare in altri ambienti. UN SERVER PER TUTTI 63 Il SERVER sarà posizionato in un locale dedicato, adiacente ai locali della segreteria, dove è già presente il server attualmente utilizzato. TIPO DI FORNITURA AULA 2.0ia Descrizione Quantità Importo unitario N°15 Pc Desktop (PC fisso) PC ALL-IN-ONE postazioni ALUNNI1 5 € 600,00 N°1 Pc Desktop (PC fisso) PC ALL-IN-ONE postazione DOCENTE 1 € 840,00 N°1 Attrezzature di base e infrastrutture per laboratorio per favorirne l'utilizzo da parte di utenti con disabilità Kit disabili tastiera + mouse 1 € 200,00 TOTALE € 10.040,00 LIM IN CLASSE N°3 Lavagna Interattiva Multimediale con kit KIT Lavagna Interattiva Multimediale € 1.720,00 N°3 PC Laptop (Notebook) Pc Notebook Processore 3 € 450,00 N°3 Arredi mobili e modulari Armadietto di sicurezza a parete per notebook € 150,00 TOTALE € 6.960,00 UN SERVER PER TUTTI (uffici di segreteria) N°1 Server Server x3100 M5,Xenon,3,1Ghz 1600 Mhz 8 Mb 1 € 1.700,00 TOTALE € 1.700,00 Progetto IP-PCM NAZIONALE MIUR–CONI- “ Sport di Classe” n°88 Primaria Il progetto è nato dall’impegno congiunto del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per promuovere l’educazione fisica fin dalla scuola primaria e favorire i processi educativi e formativi delle giovani generazioni. Il progetto Sport di Classe sarà realizzato per l’anno scolastico 2015-2016 e rappresenta un ponte verso l’attuazione delle linee guida per “la buona scuola”. Promuove il riconoscimento in ambito scolastico del valore della pratica sportiva. Sostiene le azioni a favore dell’educazione fisica nella scuola. Finalità Il modello di intervento delineato ha l’obiettivo di: 64 Motivare le giovani generazioni all’attività fisica Coinvolgere tutte le scuole primarie d’Italia Garantire 2 ore settimanali di educazione fisica Coprire l’intero anno scolastico Rivedere il modello di governance dell’educazione fisica a scuola per garantire maggiori sinergie e coordinamento tra i Promotori del progetto. Sport di Classe rappresenta un’evoluzione dell’esperienza realizzata, negli ultimi anni, con il progetto sperimentale di Alfabetizzazione motoria e prevede un nuovo modello operativo . Viene introdotto un nuovo sistema di governance dell’Educazione fisica e sportiva Scolastica: per la prima volta vengono realmente integrate le competenze del MIUR e del CONI per una gestione condivisa. Sono previsti organi provinciali e regionali di coordinamento, in raccordo con le strutture MIUR e Coni e Centri sportivi scolastici per l’organizzazione delle attività e iniziative sportive in ciascun istituto e per il raccordo con il territorio. Per la scuola primaria si passa da un’ottica di sperimentazione riservata ad un numero ristretto di classi al coinvolgimento di tutte le istituzioni scolastiche del territorio (classi terze, quarte e quinte). E dal 2015 l’offerta è stata ulteriormente arricchita grazie al nuovo Piano Operativo Nazionale che consentirà alle scuole che vogliono potenziare l’educazione fisica e sportiva fin dalla prima classe della primaria di usufruire dei fondi europei. Ci sarà un’attenzione particolare agli studenti con disabilità grazie al contributo del Comitato Paraolimpico che sarà presente con suoi rappresentanti in tutti gli organismi di gestione delle attività. Alla primaria viene introdotta una nuova figura di Tutor sportivo scolastico che svolgerà ruolo di supporto a tutte le istituzioni scolastiche italiane in fase di progettazione e realizzazione dell’educazione fisica e dell'attività sportiva scolastica in armonia con le indicazioni nazionali. Il nodo strategico e fattore di continuità con il Piano “La buona scuola” è rappresentato dalla formazione di tutti i docenti coinvolti a cura di MIUR, CONI e CIP. La filosofia L’efficacia di interventi qualificati sull’attività fisica e la coordinazione motoria, permettono di diffondere tra i giovani l’idea che lo sport sia una sana abitudine quotidiana che favorisce un corretto stile di vita (direttive dell’organizzazione mondiale della Sanità). In una prospettiva olistica dello sviluppo e in coerenza con l’ottica trasversale dell’educazione alla convivenza civile, finalità irrinunciabile delle indicazioni nazionali ministeriali, occorre avvalorare l’apporto fondamentale dell’educazione fisica anche allo sviluppo delle funzioni cognitive, della creatività e delle life skills e superamento BES. 65 PROGETTO PILOTA INFANZIA n°59 “Una Regione in movimento””Emozioni in Gioco” Attraverso il progetto “Una Regione in Movimento”, si pone in risalto la valorizzazione della pratica motoria fin dai primi anni di scuola. Il modello di attività motorie, comune in tutta la regione, si articola in una serie di proposte ed esperienze di movimento che consentono ad ogni bambino, dalla scuola dell’infanzia e fino all’ultimo anno di scuola primaria, di completare l’organizzazione neurologica, sviluppare capacità cognitive, motorie e socio-relazionali e, nel quadro di un armonico sviluppo della personalità, acquisire uno stato di benessere psico-fisico. L’obiettivo di “Una Regione in movimento” è quello di far svolgere a tutti i bambini l’attività motoria, strumento privilegiato attraverso il quale promuovere l’apprendimento. Proposta progettuale per l’inclusione degli alunni con disabilità di cui al D.M. n. 435 del 16 giugno 2015, art. 1, comma 2, lett. b) Titolo della proposta: Percorso comune: Insieme per costruire la rete. Apparteniamoci Tematiche o ambiti di intervento progettuali: a) progetti specifici sulla gestione della classe e/o sulla didattica inclusiva in ambito locale, nazionale o internazionale, anche con produzione di materiali multimediali; b) progetti di sensibilizzazione al tema dell’inclusione con il coinvolgimento degli studenti; c) sviluppo di nuove tecnologie per l’inclusione, di sistemi per la rilevazione dati e/o per la compilazione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI) e dei Piani Didattici Personalizzati (PDP); individuazione di parametri e criteri di valutazione dell’inclusività e del successo formativo degli alunni con bisogni educativi speciali, anche in una prospettiva bio-psico-sociale (ICF); SPECIFICHE DEL PROGETTO Il Progetto è rivolto agli insegnanti e a tutti i caregivers degli alunni con disabilità individuati dagli istituti scolastici coinvolti. Lo stesso si svolgerà in collaborazione con esperti della formazione su tematiche dell’inclusione. Si effettuerà una valutazione diagnostica attraverso il PEP/3 e l’ICF-CY dei singoli casi (1 caso individuato da ciascuna scuola); in cui, verranno proposti strumenti innovativi di rilevazione dati e per la compilazione dei PEI e PDP (Piattaforma online SofiaErickson). Inoltre, saranno attivati interventi sia di natura pedagogico–didattica e comportamentale e, all’occorrenza, saranno utilizzate tecnologie assistive per l’inclusione, che andranno a compensare e/o potenziare gli apprendimenti negli alunni BES Risultati attesi: Limitare l’impatto dei problemi e del disagio per il recupero del ben-essere; attivare sinergie con i servizi del territorio, con particolare attenzione all’Unità Multidisciplinare per l’Età Evolutiva competente e ai Servizi Sociali del Comune di Bitonto; continuare la sinergia con le collaborazioni già presenti; sperimentare la costruzione di modelli operativi di buone prassi da applicare nelle singole scuole sia per la lettura dei bisogni dello studente con disabilità sia per la progettazione di un nuovo PEI/PDP; 66 creare e monitorare nuovi strumenti per l’inclusione scolastica, attraverso la stesura di indicatori per l’osservazione della disabilità funzionale all’ambiente scolastico ed extrascolastico; garantire una maggiore partecipazione sociale in tutti gli ambienti di vita anche attraverso l’uso delle tecnologie assistive. Denominazione della rete “APPARTENIAMOCI” C.D. “Fornelli”-Bitonto (BA), 1 C.D. “Don PAPPAGALLO”-Terlizzi (BA), I.C. “Cassano-De Renzio” Bitonto (BA), I.C. “Modugno-Rutigliano”-Bitonto (BA). Istituzioni scolastiche: Altri partner di progetto: Università di Bari “A. Moro”-Dipartimento Scienze Formazione, C.A.T.A. Zip. H (Centro PER LE Autonomie e Tecnologie di Ausilio)-BITONTO, ROAD (rete organizzazioni area disabilità)- Associazione Piuvalore-Bitonto, Servizi Sociali del Comune di Bitonto. PROGETTO “FERROTRAMVIARIA PER LA SCUOLA” Il progetto “Ferrotramviaria per la scuola” si rivolge agli studenti delle scuole primarie di Bari, Bitonto, Terlizzi, Ruvo, Corato, Andria e Barletta (ovvero ai comuni della tratta ferroviaria del nord barese), ed è realizzato dalla Ferrotramviaria SpA (Ferrovie Nord Barese) in collaborazione con la Duerighe srl, società di Relazioni Pubbliche e Comunicazione d’Impresa. L’iniziativa intende sensibilizzare e approfondire le conoscenze delle scolaresche sull’uso consapevole del treno e dei vantaggi del trasporto ferroviario in genere nel nostro territorio. Un’ideale filo conduttore nell’ambito delle attività didattiche, con contenuti di carattere educativo, creativo e culturale. Un percorso conoscitivo fra aula, treno e visite di approfondimento. Programma e tempi di attuazione Una giornata di approfondimento con il suo istituto (con eventuali repliche ove necessario), riservandone la partecipazione alle classi quinte. Entrando nel dettaglio del progetto , il programma della giornata prevede una breve visita (8.30.8.45 circa) di alcuni rappresentanti di Ferrotramviaria presso la vostra scuola, in un’aula che vorrete indicarci, per un momento di dialogo con i bambini e gli insegnanti. Successivamente, il gruppo scolastico assieme al corpo docente, sarà accompagnato presso la stazione del comune di appartenenza, per salire a bordo di un treno messo a disposizione da Ferrotramviaria. Una volta giunti presso la stazione Aeroportuale delle Ferrovie del Nord Barese, sarà prevista una breve visita guidata alla nuova infrastruttura nonchè la visione di una mostra fotografica allestita all’interno della stessa stazione e realizzata dalla Ferrotramviaria con le foto e le immagini più significative della storia della ferrovia del nord barese, per celebrare il cinquantesimo anniversario della inaugurazione della nuova linea Bari-Barletta. A fine mattinata, verranno consegnati a tutti i bambini dei presenti (cappellini e opuscoli illustrativi) quale ricordo della giornata trascorsa con le Ferrovie del Nord Barese. Il gruppo scolastico rientrerà via treno (Fnb) nella stazione del proprio comune in orario scolastico Il progetto prevede la sua durata da Gennaio ad Aprile 2016. USCITE CULTURALI, VIAGGI DI ISTRUZIONE E MOMENTI DI FESTA 67 FINALITA’ GENERALI La scuola considera i viaggi d’istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, le lezioni con esperti, le visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, europei, a campionati o gare sportive, i gemellaggi con scuole estere parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione. Esse verranno effettuate con la collaborazione di tutti i docenti e sono parte integrante del POF e della progettazione didattica in quanto sono finalizzati a promuovere il contatto diretto con i diversi aspetti della realtà culturale, sociale, ambientale, economica e storica del proprio o di altri territori. Le visite guidate, i viaggi di istruzione e gli scambi culturali costituiscono iniziative complementari delle attività istituzionali di istruzione e formazione della scuola, sono coerenti con gli obiettivi educativi e didattici del corso di studi e devono essere capaci, per spirito e modalità organizzative, di suscitare l’interesse degli alunni in relazione anche alla fascia di età, alle provenienze non hanno, quindi, finalità meramente ricreative o di evasione dagli impegni scolastici. La loro caratteristica comune è quella di integrare la normale attività della scuola con la formazione generale della personalità degli alunni. Le visite e i viaggi sono considerati esperienze di apprendimento e occasioni di crescita degli alunni; richiedono, pertanto, una progettazione articolata e coerente con l’attività didattica e formativa dell’ Istituto. Fondamento di queste iniziative saranno quindi: le motivazioni culturali le motivazioni didattico - educative indicate dai docenti nella programmazione annuale. In considerazione di ciò, deve essere favorita la partecipazione di tutti gli alunni alle iniziative programmate. E’ fondamentale prevedere, nello spirito della progettazione propria di ogni esperienza formativa, un momento finale di verifica e valutazione, elaborato attraverso la compilazione di una sintetica scheda di monitoraggio che consenta l’elaborazione dei dati e la relativa socializzazione finale. GLI SPAZI DELLA NOSTRA SCUOLA 68 SCUOLA PRIMARIA n. 34 aule, di cui una fornita di lavagna multimediale LIM n. 1 Laboratorio di informatica n. 1 Biblioteca n. 1 Laboratorio musicale n. 1 Laboratorio di scienze n. 1 Laboratorio linguistico n. 1 aula con video proiettore n. 1 palestra n. 1 laboratorio con lavagna multimediale LIM n. 1 ufficio Dirigente Scolastico n. 1 ufficio Direttore Servizi Generali Amministrativi n. 2 uffici amministrativi n. 1 Aula Magna con video proiettore n. 1 cortile esterno n. 1 archivio n. 2 aule mensa SCUOLA DELL’INFANZIA “DE AMICIS” n. 3 aule per le attività didattiche delle sezioni n. 1 spazio ludico comune palestra in comune con la scuola primaria cortile esterno n. 1 aula dispensa Nell’a.s. 2014/2015 sono operative tre sezioni di età eterogenea. SCUOLA DELL’INFANZIA “COLLODI” Nell’ n. 5 aule per le attività didattiche delle sezioni n. 1 cortile esterno n. 1 locale n. 1 aula dispensa a.s.2014/2015 sono operative 69 sei sezioni di età eterogenea SCUOLA DELL’INFANZIA “PAPA GIOVANNI XIII” Nell’ n. 4 aule per le attività didattiche delle sezioni n.1 spazio ludico comune n. 1 cortile esterno n. 1 aula dispensa a.s.2014/2015 sono operative tre sezioni SCUOLA DELL’INFANZIA “M. G. MURGOLO” n. 3 aule per le attività didattiche delle sezioni n. 1 spazio ludico comune n. 1 cortile esterno 70 di età eterogenea. ORGANI COLLEGIALI Premessa Gli incontri collegiali costituiscono lo strumento privilegiato per promuovere una condivisione critica e corresponsabile delle scelte programmatiche e valutative a livello di Circolo. COLLEGIO DOCENTI Costituisce momento di confronto e raccordo delle proposte emerse e discusse nei vari Consigli di Interclasse e di Intersezione, nonché un momento per un più ampio controllo collegiale della progettazione. Obiettivi Analisi di problemi comuni a tutto il Circolo Assunzione di decisioni che impegnano tutti i docenti Verifica e valutazione periodica dell’andamento dell’attività didattica Tempi In relazione ai principali adempimenti collegiali CONSIGLIO INTERCLASSE/INTERSEZIONE Continuando l’esperienza degli anni precedenti, si propone la valorizzazione del C.I. come luogo e momento di incontro dei docenti del medesimo plesso e come elemento base per il buon funzionamento del Collegio Docenti. Obiettivi Discussione e confronto decentrato su problemi generali del Circolo Gestione coordinata delle risorse umane e finanziarie del plesso Organizzazione plesso: uso spazi, tempi, strutture, sussidi Predisposizione di progetti comuni per l’arricchimento formativo Tempi In relazione a specifiche esigenze di plesso Strettamente correlati con i Collegi Docenti 71 CONSIGLIO INTERCLASSE/GENITORI Momento di incontro significativo fra Scuola e Famiglia. Obiettivi Promozione della partecipazione dei genitori alla gestione del progetto educativo scolastico Programmazione e valutazione attività educativo-didattica Formulazione proposte di azione educativa Tempi Cadenza bimestrale CONSIGLIO DI CIRCOLO Obiettivi Gestire la parte amministrativa della scuola: Deliberare il bilancio Adottare regolamento interno e il POF Adattare calendario scolastico Acquistare, rinnovare, conservare attrezzature e sussidi didattici Stabilire criteri per la programmazione e l’attuazione di attività para-inter-extra scolastiche (visite di istruzione…). COMITATO DI VALUTAZIONE Il già esistente Comitato per la valutazione dei docenti è stato novellato dal comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, cosiddetta “legge buona scuola”. La composizione del comitato il Comitato è istituito presso ogni istituzione scolastica ed educativa, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; nessun compenso previsto per i membri; durerà in carica tre anni scolastici; sarà presieduto dal dirigente scolastico; i componenti dell’organo saranno: tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; a questi ultimi si aggiungono due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto; 72 un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. I compiti del comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere desunti sulla base di quanto indicato nelle lettere a),b),e c) dell’art.11; il comma 130 stabilisce che al termine del triennio 2016/2018 sarà cura degli uffici scolastici regionali inviare al Ministero una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti e che sulla base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, predisporrà le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale. esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel comma 2 dell’art.11 e si integra con la partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di tutor il quale dovrà presentare un’istruttoria; in ultimo il comitato valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed esercita le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’art.501 (Riabilitazione). Per queste due fattispecie il comitato opera con la presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la valutazione del docente riguardi un membro del comitato che verrà sostituito dal consiglio di istituto. 73 LA VALUTAZIONE La valutazione riveste un ruolo determinante nello sviluppo dell’azione educativa della scuola anche in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative. Essa, nella complessità dei suoi aspetti formativi, cognitivi, relazionali, è parte integrante della progettazione, non solo come controllo del raggiungimento degli obiettivi e degli apprendimenti da parte degli alunni, ma come verifica dell'intervento metodologico - didattico, al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. SCUOLA DELL’INFANZIA Nella scuola dell’infanzia la valutazione si basa essenzialmente sulla osservazione sia occasionale sia sistematica dei comportamenti, dei ritmi di sviluppo e degli stili di apprendimento dei bambini; questa avviene a livello: - iniziale (livelli di sviluppo) - in itinere (sequenze didattiche) - finale (esiti formativi) Ogni bambino in uscita dalla scuola dell’infanzia è accompagnato da un (grieglie di valutazione finale…)che raccoglie gli aspetti comportamentali e cognitivi, e le competenze nei vari campi d’esperienza, in modo da favorire il passaggio al successivo ordine di scuola. SCUOLA PRIMARIA Nella scuola primaria l’efficacia dell’azione didattica programmata viene costantemente verificata dagli insegnanti, sia collegialmente sia individualmente. Molta attenzione viene dedicata al livello di partenza di ciascun alunno. Per l’analisi della situazione iniziale vengono proposti test d’ingresso elaborati a livello di ambito per classi parallele. I risultati emersi conducono alla stesura di una progettazione didattica aderente alle potenzialità della classe e alla programmazione di interventi individualizzati, di recupero, consolidamento e potenziamento, i cui tempi e modi di attuazione vengono definiti nelle programmazioni disciplinari dai singoli docenti e/o negli incontri di modulo. Anche alla fine di ciascun quadrimestre vengono somministrate verifiche disciplinari concordate a livello di ambito. Oltre alle prove strutturate che propongano standard normativi e/o criteriali, è importante individuare prove formative, non legate solamente alla conoscenza (sia essa di contenuti o di procedure) ma che verifichino competenze, che mettano cioè in atto, anche in contesti diversi, ciò che il discente ha imparato (dimostrare cosa si sa fare con quello che si sa). 74 Strumenti per la valutazione dell’alunno: verifiche in itinere e sommative verifiche scritte, pratiche e grafiche verifiche orali (interrogazioni, conversazioni, esposizioni orali …). esecuzioni vocali e strumentali verifiche di conoscenze ed abilità motorie. Tempi Inizio anno scolastico: (Prove di ingresso, Progettazione didattica annuale) Fine 1° quadrimestre: (Predisposizione quadrimestrale andamento attività didattica) prove quadrimestrali, verifica Fine 2° quadrimestre: (verifica finale attività didattica, predisposizione prove finali) Gli strumenti strutturati di valutazione saranno costantemente accompagnati da una osservazione attenta e mirata dei comportamenti relazionali in situazioni di apprendimento e di produzione ed anche in situazioni formali o informali. I docenti delineano, pertanto, un profilo iniziale dell’alunno, esprimono valutazioni sulle sue esperienze scolastiche, osservano l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità che padroneggia. Le verifiche e le valutazioni hanno lo scopo di individuare le aree che richiedono recupero, rinforzo o offrono opportunità di potenziamento di particolari attitudini. Attraverso prove di tipo soggettivo ed oggettivo si accertano: a) il possesso dei prerequisiti prima dell'avvio di una nuova unità di apprendimento; b) le conoscenze e le abilità durante lo svolgimento di un percorso didattico; c) le competenze acquisite al termine di più itinerari didattici. La valutazione complessiva scaturirà dalle singole valutazioni espresse in decimi e dalle diverse prove, tenendo conto: a) del livello di partenza dell'alunno e caratteristiche individuali; b) della componente cognitiva (conoscenze, abilità, stili d'apprendimento, attitudini, competenze); c) del contesto socio culturale; d) della componente affettiva; e) degli interventi compensativi effettuati in favore dell'alunno; f) del comportamento di lavoro; g) del comportamento sociale; h) del raggiungimento degli obiettivi del P.E.I. per gli alunni diversamente abili i) dell’esito delle prove di verifica. 75 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Il D.P.R. del 22 giugno 2009 n. 122 , art. n.2 commi 2 e 4 conferma che “I voti numerici attribuiti nella valutazione periodica e finale sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni. La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica è espressa senza attribuzione di voto numerico.” Nella formulazione dei criteri per l’attribuzione dei voti numerici, il Collegio dei docenti ha deliberato che non si contemplano voti inferiori al 5 perché nell’ottica di una valutazione formativa e in considerazione dell’età evolutiva degli alunni, si intende promuovere il più possibile l’autostima e la fiducia in sé dei bambini. CORRISPONDENZA TRA VOTI IN DECIMI E LIVELLI DI CONOSCENZE, DI ABILITA’ E DI COMPETENZE Voto Finale 10/10 Voto 9/10 Finale Voto finale 8/10 Voto finale 7/10 Voto finale 6/10 Voto finale Conosce e rielabora in modo organico tutti gli argomenti proposti Si esprime con un linguaggio ricco e specifico Organizza e utilizza le proprie conoscenze anche in situazioni nuove Sa esprimere valutazioni critiche Conosce e rielabora in modo organico gli argomenti proposti Possiede una buona proprietà di linguaggio Sa utilizzare le conoscenze in situazioni diverse Conosce e comprende in modo analitico e sa applicare i contenuti e le procedure proposte Si esprime in modo appropriato Non commette errori , ma soltanto imprecisioni Conosce comprende e applica anche se non sempre in modo autonomo Si esprime in modo appropriato Commette pochi errori e non sostanziali Conosce gli argomenti fondamentali, ma non li ha approfonditi Si esprime con accettabile correttezza Non commette errori nell’esecuzione di compiti semplici Conosce gli argomenti proposti solo parzialmente Si esprime in modo non corretto 76 5/10 Riesce ad orientarsi solo se guidato Secondo il testo del regolamento 122/09 art. 2 comma 4 e art. 4 comma 3, la valutazione dell'insegnamento della religione cattolica è disciplinata dall'art. 309 del Testo Unico in materia di istruzione che prevede: “I docenti incaricati dell'insegnamento della religione cattolica partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento...” “Per l'insegnamento della religione cattolica, in luogo di voti e di esami, viene redatta a cura del docente e comunicata alla famiglia, per gli alunni che di esso si sono avvalsi, una speciale nota, da consegnare unitamente alla scheda o alla pagella scolastica, riguardante l'interesse con il quale l'alunno segue l'insegnamento e il profitto che ne ritrae.” Negli specifici articoli del Regolamento 122/09, la valutazione “è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico. Criteri per l’attribuzione dei giudizi sintetici Religione cattolica Sufficiente Sa ripetere con sufficiente precisione gli argomenti principali della disciplina, di cui comprende e usa il linguaggio in modo semplice. Partecipa, anche se non attivamente, all'attività in classe. E' disponibile al dialogo educativo, se stimolato. Buono Conosce con sicurezza molti degli argomenti svolti e sa effettuare collegamenti all'interno della disciplina. Partecipa all'attività didattica intervenendo spontaneamente e in modo pertinente. Agisce positivamente nel gruppo ed è disponibile al confronto critico e al dialogo educativo. Distinto Possiede conoscenze adeguate su tutti gli argomenti svolti. Si applica con serietà e sistematicità nel lavoro e l'analisi risulta completa e motivata. Usa il linguaggio in modo preciso e consapevole. Rielabora la materia criticamente e con apporto personale. E' disponibile a confronto critico e al dialogo educativo 77 Ottimo Ha un'ottima conoscenza della materia. Partecipa in modo attivo e costante a tutte le attività proposte, dimostrando interesse e impegno sistematici . E' bene organizzato/organizzata nel lavoro che svolge in modo efficace e autonomo. Sa rielaborare collegamenti all'interno della disciplina. E' propositivo e costruttivo nel dialogo educativo. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il DPR n.122 del 8/09/09 regolamenta la valutazione del comportamento degli studenti: in relazione a questa definizione il Collegio docenti ha deliberato di utilizzare il giudizio sintetico per la valutazione del comportamento degli alunni della scuola primaria. L’attenzione dei docenti, oltre che sull’effettivo rispetto delle regole, è focalizzata sulla comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Anche nella scuola primaria il percorso formativo degli alunni passa attraverso l’acquisizione di strumenti di autovalutazione. Infatti, la capacità di riflettere sul proprio comportamento e sul modo di far fronte ai propri doveri e alle proprie responsabilità costituisce un importante indice di maturazione dell’identità personale nell’ambito delle relazioni con gli altri. Per la valutazione del comportamento nella scuola primaria si osservano i seguenti indicatori: INTERESSE E PARTECIPAZIONE: ascolto e attenzione, interventi pertinenti e ordinati nelle conversazioni, partecipazione alle iniziative scolastiche comuni; IMPEGNO: impegno e costanza nel lavoro scolastico individuale e di gruppo; RELAZIONE CON GLI ALTRI: rispetto e condivisione delle regole comuni, rispetto del personale scolastico, relazioni positive con i coetanei, disponibilità a collaborare con i compagni e con gli adulti; AMBIENTE SCOLASTICO: rispetto degli ambienti e del materiale della scuola, uso appropriato degli spazi 78 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE NELCOMPORTAMENTO DEL GIUDIZIO SINTETICO OTTIMO Partecipa attivamente alle attività della classe apportando un contributo costruttivo e propositivo; si impegna proficuamente con costanza ed attenzione, rispettando modalità e scadenze delle consegne. E’ disponibile a collaborare con tutti, rispetta e usa in modo appropriato materiale e spazi della scuola. DISTINTO Partecipa con interesse alle attività della classe con attenzione costante nel tempo; si impegna con continuità e raramente non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo con tutti e rispetta spazi e materiali della scuola. BUONO Partecipa con interesse non sempre adeguato alle attività della classe; si impegna in modo settoriale e l’attenzione non è sempre costante, qualche volta non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo e normalmente rispetta spazi e materiali della scuola. SUFFICIENTE Partecipa con interesse discontinuo alle varie attività della classe; si impegna in modo irregolare e fatica a rispettare modalità e scadenze delle consegne. E’ collaborativo solo in alcune attività e con alcuni compagni. Fatica a rispettare le regole comuni, spazi e materiali della scuola. La valutazione con giudizio analitico, richiesta dalla normativa sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno alla fine di ciascun quadrimestre, viene espressa su quattro fondamentali “dimensioni” osservate sistematicamente nel corso delle prestazioni scolastiche: PARTECIPAZIONE, IMPEGNO, AUTONOMIA, RITMI E MODI DELL’APPRENDIMENTO. VALUTAZIONE DI SISTEMA Per l’anno scolastico in corso si prevede la partecipazione delle classi seconde e quinte alle rilevazioni dell’INVALSI per la valutazione del sistema scolastico nazionale. Nel nostro Istituto a livello di interclasse/intersezione vengono effettuate periodicamente le verifiche sull’andamento delle progettazioni di classe, sui progetti di plesso, sui laboratori. 79 A conclusione dell’ anno scolastico, nell’ultimo Collegio Docenti unificato, dai vari referenti di progetto o di commissione, dai responsabili di plesso e dalle Funzioni Strumentali, viene dato conto del lavoro svolto allo scopo di riflettere sugli aspetti positivi, ma soprattutto per intervenire sui limiti e le carenze al fine di elevare la qualità del sistema. 80