I.T.I. OMAR - Novara
P.O.F. - Piano Offerta Formativa
A.S. 2013/2014
INDICE
1
2
IL POF……………………………………………………………. 3
L’ISTITUTO
La storia……………………………………………………………
Il territorio in cui opera……………………………………………
L’utenza…………………………………………………………...
Le risorse…………………………………………………………..
Associazione Omaristi…………………………………………….
Museo di archeologia industriale………………………………….
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7
8
10
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L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
Le figure istituzionali……………………………………………...
Le funzioni strumentali……………………………………………
Gli organi collegiali……………………………………………….
Criteri dell’istituto…………………………………………………
Orari degli uffici e informazioni…………………………………..
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15
17
17
PERCORSI FORMATIVI
Chimica e materiali………………………………………………..
Elettronica ed elettrotecnica……………………………………….
Informatica per le telecomunicazioni……………………………...
Meccanica e meccatronica………………………………………...
Chimica e biotecnologie sanitarie…………………………………
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18
19
20
20
5
QUADRI ORARIO……………………………………………….
21
6
ACCOGLIENZA
Accoglienza delle classi prime…………………………………….
Bisogni educativi speciali ……………………………………… 26
Accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri……………….
Orientamento………………………………………………………
Recupero…………………………………………………………..
3
4
25
31
34
34
7
I PROGETTI……………………………………………………...36
8
FORMAZIONE
Corso “Tecnico di laboratorio chimico farmaceutico”………….
ECDL…………………………………………………………….. 47
44
2
POLIS……………………………………………………………. 48
9
QUALITA’ E SICUREZZA……………………………………... 49
3
1 IL POF
_________________________
Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee
distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare,
extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività.
Il P.O.F. viene elaborato e aggiornato di norma ogni anno, in base alle caratteristiche sociali,
culturali, scolastiche e demografiche del contesto di appartenenza delle scuole
Autonomia didattica e organizzativa
Pur nel rispetto della libertà di insegnamento e delle indicazioni ed obiettivi nazionali a livello di istruzione, le
istituzioni scolastiche possono regolamentare l'orario delle discipline adeguandolo al tipo di studi e al ritmo di
apprendimento degli alunni. Possono adottare formule di flessibilità oraria (ad esempio concentrare le ore di una
determinata materia in un certo periodo dell'anno), attivare percorsi didattici individualizzati (ad esempio per
l'integrazione di alunni diversamente abili o stranieri), programmare percorsi formativi in coordinamento con le
richieste del territorio, scegliere metodologie e strumenti didattici in coerenza con il Piano dell'offerta formativa. È
possibile adattare il calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa,
garantendo in ogni caso il monte ore stabilito a livello nazionale.
L'autonomia delle scuole si esprime nel POF attraverso la descrizione:
•
delle discipline e delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro
riservata
•
delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie
•
delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo
•
delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle
esigenze degli alunni concretamente rilevate
•
dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività
•
dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse
classi
•
delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei
crediti
•
dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici
dell'azione didattica
•
dei progetti di ricerca e sperimentazione.
4
2 L’ISTITUTO
_________________________
LA STORIA
L'Istituto è nato nel 1895 in seguito al lascito testamentario del filantropo "Giuseppe Omar" di
Biandrate, iniziando a funzionare dall'anno successivo nella sede che occupa attualmente.
I corsi iniziarono nel 1896 come "Scuola Professionale Arti e mestieri di primo grado", per
falegnami e meccanici.
Nel 1915 l'Istituto abbandonava la specializzazione per falegnami, trasformava quella per
meccanici in "meccanici elettricisti" e diventava "Regio Istituto Industriale" con un corso
quadriennale per meccanici elettricisti che aveva come compito di formare capotecnici; l'accesso
veniva riservato ai giovani in possesso di promozione alla terza classe della scuola di secondo
grado. La Scuola passò sotto le dipendenze del Ministero dell'Educazione Nazionale.
Furono gli anni in cui l'Omar acquisì il suo grande prestigio a livello provinciale e regionale.
Nel 1919 furono rinnovate l'organizzazione interna e la didattica, ponendo la Scuola all'avanguardia
nelle metodologie dell'insegnamento tecnico.
Dopo la legge di riordino scolastico di Giovanni Gentile del 1923, l'Omar ebbe nuove
trasformazioni: nel 1925 fu costituita la "Scuola di terzo grado" con corsi quinquennali per periti,
nello stesso periodo la Regia Scuola Industriale di secondo grado veniva trasformata in "Scuola di
Tirocinio per Meccanici e Meccanici Apparecchiatori Elettricisti. Ai corsi esistenti venivano
aggiunte le specializzazioni di Maglieria e Calzetteria, sintomo della crescita dell'industria tessile
nella città di Novara.
Nel 1933 l'Omar fu trasformato in "Istituto Tecnico Industriale" che si poneva come obiettivo la
preparazione dei giovani al conseguimento del diploma di perito industriale capotecnico abilitato a
funzioni direttive.
Nel 1941/'42 la Regia Scuola Tecnica ancora presente all'Omar fu trasferita con i relativi corsi nei
locali della "Scuola Tornielli-Bellini", di avviamento professionale.
Nel 1944 l'Omar istituì il corso "Costruzioni Aeronautiche", ponendosi ancora all'avanguardia nella
formazione dei tecnici per un settore industriale allora in rapido e rilevante sviluppo.
Nel 1963, sempre nel solco del rinnovamento e dell'attenzione alle necessità industriali del
territorio, venne istituita una nuova specializzazione: "Elettronica Industriale".
Nel 1975 il corso di "Costruzioni Aeronautiche" veniva trasferito all'Istituto Tecnico Industriale
"Giacomo Fauser", in Novara.
Furono gli anni in cui l'Omar adeguò i propri laboratori e le officine alle esigenze della rapida
evoluzione tecnologica dell'industria.
L'Istituto aderì ai progetti sperimentali proposti dal Ministero della Pubblica Istruzione: "Piano
Nazionale per l'Informatica", che riguardava i programmi di Matematica e Fisica del biennio, il
"Progetto Ergon" per il settore meccanico e il "Progetto Ambra" per il settore elettrico ed
elettrotecnico.
Nel 1991/'92 fu aggiunta alle tre presenti una nuova specializzazione "Chimica Industriale" con il
"Progetto Deuterio", che nasceva da una esigenza dell'industria novarese di disporre di periti
chimici.
L'Istituto è stato recentemente ristrutturato e adeguato alle nuove esigenze dello studio; inoltre
ospita un Museo di archeologia industriale.
Nell’anno 2011/12 nasce la specializzazione di “chimica e biotecnologie sanitarie”.
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IL TERRITORIO IN CUI OPERA
La provincia di Novara (con una superficie di 1.339 Kmq ed una popolazione residente di 342.000
abitanti in 88 comuni) conta attualmente di 10 Distretti Industriali.
Il sistema economico novarese presenta un ampio tessuto economico e produttivo nei settori
metalmeccanico, chimico, tessile e nell'emergente comparto terziario. Negli ultimi anni si venuto a
creare un ricco tessuto di aziende specializzate in servizi alle imprese e alle persone.
Sul territorio provinciale esistono 11 Centri di Ricerca..La città di Novara ospita le Facoltà di
Farmacia, Economia e Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, ha il più importante
Centro intermodale del nord ovest, è collegata con l’hub aeroportuale di Malpensa, condizioni che
offrono significative opportunità di sviluppo economico, sociale ed occupazionale.
Il Comune di Novara, nel quale è ubicato l'istituto, conta una popolazione di oltre 100.000 abitanti
che rappresentano il 30.2% della popolazione della provincia.
L’Istituto G. Omar ha come bacino d'utenza i comuni compresi tra Novara e la sponda ovest del
fiume Ticino. Si tratta di un'area caratterizzata da alta densità abitativa col maggior numero di
popolazione, ca. 69.000 abitanti (il 20.7% della provincia), nel minor numero di comuni (8), e dalla
presenza di una struttura socio-economica avanzata, direttamente e tradizionalmente connessa non
solo al capoluogo ma anche ai limitrofi territori lombardi.
Di interesse, per l'istituto, sono ancora l'area Ovest della provincia e quella circoscritta dalla bassa
vallata del fiume Sesia. La prima è caratterizzata da bassa densità abitativa: 24.600 abitanti (7.4%
della provincia) distribuiti in 22 comuni. Essa è contraddistinta dal carattere rurale della struttura
socio-economica che la accomuna alle confinanti aree vercellesi e pavesi. La seconda (bassa vallata
del Sesia) conta ca. 23.400 abitanti (7% della provincia) distribuiti in 11 comuni.
L'area di Borgomanero è geograficamente e culturalmente abbastanza ben definita. Il limite
meridionale marca la zona oltre la quale l'influsso del capoluogo di provincia diventa nettamente
preponderante. Essa conta una popolazione di 66.994 unità che costituiscono il 20% della
provincia, distribuita in 28 comuni.
L'area di Arona risulta di agevole definizione con il basso Vergante sicuramente gravitante su
Arona. Essa si compone di una popolazione di 49.260 abitanti, pari al 14,7% della provincia,
distribuiti in 18 comuni.
CARATTERI DELLA STRUTTURA SOCIO-ECONOMICA
Dal punto di vista socio-economico, in tema di trend occupazionali, si rivelano le differenze di
bilanciamento tra territorio e industria in cui risulta la forte terziarizzazione della città di Novara
(65% degli occupati) mentre nell'area Ovest sopravvive ancora una forte presenza di attività
agricole (14% degli occupati).
Il borgomanerese, la zona sulla sponda sinistra del fiume Sesia e l'area Est evidenziano per contro
una predominanza dell'attività industriale, rispettivamente con il 58%, il 56% e il 54% degli addetti.
Per ciò che attiene le unità locali di imprese e istituzioni, Novara ne presenta il maggior numero, ma
è al quarto posto nella provincia per le imprese classificate artigiane, che sono invece concentrate
per quasi un terzo della provincia nell'area di Borgomanero. A testimonianza di un tessuto
produttivo tanto specializzato e dinamico quanto polverizzato.
Le aree OVEST e Sesia sono le meno dotate di imprese medie e medio-grandi, e anche
considerandole accorpate occupano l'ultimo posto in graduatoria. Dal punto di vista degli addetti,
sia delle imprese sia delle istituzioni, Novara ingloba più della metà dei soggetti dell'intero
territorio, mentre lo stesso dato riferito alle sole imprese è molto più modesto (30,1%). Soltanto
nelle aree di Novara e Borgomanero si contano più addetti che popolazione a riprova della loro
funzione polare. Le maggiori concentrazioni occupazionali si riscontrano nell'area del capoluogo e
nella sua cintura di comuni orientali, settentrionali e occidentali, nell'area cusiana-borgomanerese
con la propaggine del medio e basso aronese e infine nell'area sesiana, mentre le minori
concentrazioni occupazionali si delineano nell'area Ovest e, con distribuzione più maculata, in
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gruppi di piccoli comuni del basso Cusio, del basso Vergante, del borgomanerese e della bassa
Valsesia.
I TITOLI DI STUDIO PIÙ RICHIESTI NELLA PROVINCIA NOVARESE:
Secondo i dati relativi al 2009 forniti dalla Camera di Commercio, si confermano, tra le lauree,
l’indirizzo economico, seguito da ingegneria elettronica e dell’informazione e da ingegneria
industriale; classifica invariata rispetto al 2008 per i diplomi, con gli indirizzi amministrativocommerciale, meccanico e turistico alberghiero.
Le imprese segnalano inoltre una difficoltà di reperimento particolarmente elevata per quanto
riguarda diplomati in ambito elettrotecnico (84,5%) e turistico-alberghiero (69,7%), oltre che di
ingegneri industriali (60,6%).
Negli ultimi anni è stata intensa l’immigrazione straniera, in particolare nel capoluogo e nei
maggiori centri del territorio, come Galliate, Trecate, Borgomanero e Arona.
Secondo i dati relativi alla concessione dei permessi di soggiorno, nella provincia di Novara al
primo gennaio 2006 gli stranieri adulti presenti erano 15.296 su una popolazione complessiva di
poco più di 300 mila abitanti, pari al 5,27%.
Gli alunni stranieri presenti nelle scuole della provincia appartengono a 106 paesi diversi.
Le etnie più presenti provengono dal Nord Africa e dal Senegal, dall’Asia (Cina, Pakistan, Turchia)
e in notevole misura dall’Europa dell’Est (Romania, Albania, Moldavia, Ucraina) e dal Sud
America (Ecuador). Si tratta spesso di persone che lavorano, ma che si trovano in difficoltà nella
conoscenza e nell’uso della lingua italiana.
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L’UTENZA
L’utenza dell’Istituto è rappresentata da ragazzi provenienti dai comuni della provincia e dalla
Lombardia ticinese: rilevante è quindi il numero dei pendolari.
Si tratta in genere di alunni provenienti da un tessuto sociale in cui l’aspetto culturale è in secondo
piano rispetto ad altre esigenze; manifestano l’obiettivo di raggiungere il diploma per potere
accedere al mondo del lavoro.
Negli ultimi anni tuttavia molti di loro scelgono la via delle facoltà universitarie, non sempre di
indirizzo tecnico-scientifico; sono numerosi infatti gli alunni che optano, al conseguimento del
diploma di maturità, per le facoltà di indirizzo economico e umanistico.
Presso l’Istituto G. Omar sono presenti numerosi allievi di nazionalità, lingue e culture diverse;
provengono da Europa dell’Est, Sud America, Africa e Asia e spesso non condividono neppure la
stessa esperienza di migrazione; infatti alcuni sono nati in Italia da genitori stranieri, altri sono
arrivati per ricongiungimento familiare, altri ancora sono giunti nel nostro paese insieme a tutto il
nucleo familiare. Infine alcuni sono in Italia senza genitori e sono affidati alle cure di qualche
parente.
Sono tutti studenti che necessitano di azioni didattiche specifiche affinché possano acquisire gli
strumenti e le competenze di base indispensabili per raggiungere gli obiettivi di apprendimento
cosicché anche gli stranieri possano percorrere l’intero ciclo di studi e conseguire il diploma.
Per questi alunni il titolo di studi costituirà il vero passaporto per entrare a pieno titolo e
dignitosamente nella vita del nostro paese.
La scuola da anni ha un progetto di integrazione finalizzato all’accoglienza e all’apprendimento
della lingua italiana.
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LE RISORSE
UMANE E PROFESSIONALI

Dirigente scolastico Prof. Ing. Franco Ticozzi

Direttore dei servizi generali e amministrativi Dott.ssa Maria Grazia Cuffolo

Personale docente =81

33 Classi
STRUTTURALI
 Sede principale:
· Uffici della Dirigenza (Presidenza, Vice-presidenza)
· Uffici Amministrativi
· Ufficio Tecnico
· Strutture di Servizio (Aula Magna, Sala Insegnanti, Aula Ricevimento Parenti,
Infermeria, Biblioteca, Magazzino)
· Dipartimenti del biennio, di elettronica ed elettrotecnica, informatica per le
telecomunicazioni e meccanica.

Succursale:
· Palestre
· Dipartimenti di chimica e biotecnologie sanitarie.

Aule normali =36

Laboratori =16

Aule dotate di LIM =2

Palestre = 2

Aula magna = 3
LABORATORIALI
Costituiscono spazi e servizi integrativi dell’attività didattica che consentono il potenziamento delle
abilità operative e della capacità di lavorare in gruppo. Le attività di laboratorio si svolgono sotto la
guida del docente della disciplina e di un insegnante tecnico-pratico.
 Laboratori per il biennio:
· Chimica generale
· Fisica
· Informatica
 Laboratori per il triennio:
· Automazione
· Chimica
· Disegno e organizzazione
· Elettronica e telecomunicazione
· Elettrotecnica
· Macchine a fluido
· Macchine utensili
· Sistemi elettronici
· Sistemi elettrotecnici
· TDP elettronica
· TDP elettrotecnica
· Tecnologia meccanica
· multimediale
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La maggior parte dei laboratori è collegata in rete locale, con accesso contemporaneo a Internet.
Hanno in dotazione videoproiettori e mezzi audiovisivi moderni e funzionali all'attività in essi
previste. L'istituto è dotato, altresì, di laboratori multimediali e di un'aula attrezzata per
l'organizzazione di videoconferenze e/o la visione di trasmissioni satellitari. L’Istituto è
costantemente impegnato per mantenere efficienti ed aggiornati tutti i laboratori, attraverso
interventi di periodica manutenzione e acquisto di nuove apparecchiature.

·
·
·
Palestre:
Palestra utilizzata per attività sportive diverse (calcio, calcetto, basket, pallavolo,
pallamano, etc.)
Campi di calcio, basket e pallavolo all’aperto
Pista di atletica (rettilineo di 6 corsie) all’aperto
FINANZIARIE
I finanziamenti erogati dal M.I.U.R. e quelli provenienti da canali ordinari da parte di soggetti
pubblici (Comune, Provincia, Regione) e privati (alunni) risultano sostanzialmente adeguati al
funzionamento minimale dell'Istituto.
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ASSOCIAZIONE OMARISTI
L’Associazione Omaristi fu fondata nel 1911 per iniziativa dell’ing. Enrico Gatti, primo direttore
dell’Istituto Omar. Essa si è sviluppata nel tempo e rappresenta il volontario collegamento fra la
scuola ed il mondo del lavoro.
Tra i vari scopi statutari dell’Associazione, il più importante e qualificante è sempre stato quello
dell’assistenza ed orientamento ai neodiplomati ed ai soci nella ricerca di lavoro. Questo impegno
assume particolare importanza in tempi di difficoltà occupazionali, di ansia ed incertezza per il
domani.
L’Associazione non è mai stata indifferente di fronte alla realtà che ci circonda. Anche nei momenti
più difficili ha sempre dimostrato una fervida vitalità, suggellata dalla massima onorificenza della
Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte, conferita nel 1961 dal
Presidente della Repubblica.
L’Associazione sa comprendere, con obiettività e competenza, le prospettive locali e favorisce
l’approccio dei propri soci con il mondo del lavoro.
Programmi e sviluppi singoli si realizzano non solo attraverso l’impegno dei singoli individui, ma
anche attraverso l’immagine e la testimonianza dell’Associazione, fondata sui valori di verità e
dignità.
Inoltre, nell’Associazione vengono trattati temi di interesse comune e specifico. Il trasferimento di
conoscenze ed esperienze è un altro degli scopi più meritori.
L’Associazione diventa così un centro di orientamento dove si realizza un sistema informativo di
interconnessione e scambio di esperienze; vengono valorizzate le esperienze ed il patrimonio
morale e tecnico dei soci anziani tramite la loro collaborazione alle iniziative nel campo didattico
ed informativo, attraverso un dialogo con i giovani in un’atmosfera di serenità.
Proprio per la varietà delle esperienze che raccoglie, l’Associazione è da intendersi come un
osservatorio ricco di esperienze e dati, una cassa di risonanza delle esigenze industriali e
commerciali. L’Associazione diventa, così, un patrimonio comune agli omaristi.
Essa deve non tanto chiedere iscrizioni, quanto offrire servizi che, oltre a quelli già delineati, sono:
- la promozione di incontri e manifestazioni culturali;
- la facilitazione di rapporti con la pubblica amministrazione, gli enti locali, le associazioni di
categoria;
- l’istituzione di premi agli studenti meritevoli.
Si ritiene doveroso un costante monitoraggio del grado di soddisfazione dei soci fruitori dei servizi
dell’Associazione, che sono tenuti a dare una valutazione dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi
stessi ed a fare proposte migliorative.
Gli omaristi hanno validamente contribuito alla trasformazione dell’economia novarese (e non solo)
da agricola a tecnica. Ora essi sono sparsi un po’ dovunque: oltre il 10% all’estero ed oltre il 60% in
Piemonte e Lombardia.
L’Associazione ha la sua rivista semestrale "OMAR nuovo", seguito de "l’OMAR" fondato nel
1963 dall’ing. Luigi Buscaglia allora preside dell’I.T.I.S. Omar. Si tratta di una rivista di cultura e
di vita dell’insieme omarista (I.T.I.S. Omar, Associazione Omaristi, Fondazione Omar) che viene
distribuita gratuitamente ai soci, alle scuole superiori, agli imprenditori ed alle aziende del novarese
e zone limitrofe, alle autorità regionali e cittadine.
Questa rivista è un efficace strumento, molto apprezzato anche fuori dall’ambito omarista, che
testimonia l’evoluzione della cultura, della scienza e della tecnica e valorizza ricerche, esperienze e
conoscenze. Essa merita di essere sostenuta con la collaborazione e con l’aiuto economico. La
rivista porta L’Associazione Omaristi in casa di tutti.
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MUSEO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE
In meno di duecento anni la rivoluzione industriale ha modificato profondamente la vita di gran
parte dell'umanità, soddisfacendo (per lo meno nei paesi industrializzati) la maggioranza dei
bisogni primari, attraverso l'eliminazione quasi totale della forza fisica umana e animale come fonte
di energia, con la conseguenza di aumentare l'attesa di vita, migliorare l'efficienza produttiva e
rendere disponibile una maggior quantità di beni materiali di qualità elevata.
Alla base del progresso organizzativo e produttivo dell'era industriale, i processi tecnologici hanno
consentito di creare strumenti per risolvere specifici problemi concreti, strumenti per realizzare
questi stessi strumenti, poi altri strumenti, poi altri ancora ….
Per tale motivo appare importante la dimensione storica dell'evoluzione tecnologica, che permette
di tracciare il percorso e le tappe fondamentali del lavoro dell'uomo in questo settore. E' con tale
spirito che ci è parso necessario documentare e conservare i prodotti e gli strumenti che hanno
permesso i primi passi dell'evoluzione che ha caratterizzato l'era industriale.
Le radici dell'attuale "cultura tecnologica" sono infatti recenti e facilmente documentabili: sarebbe
errore lasciarle svanire nel nulla, se non altro per il loro valore didattico e il grande interesse che
suscitano nelle nuove generazioni.
LA SEDE
L'Istituto Tecnico Industriale "Omar" sin dai primi anni del '900 si era dotato di un edificio adibito a
fonderia, completo di cubilotto e attrezzature specifiche per realizzare fusioni in ghisa. L'edificio ha
mantenuto, nel corso degli anni, inalterata la sua struttura originaria e la particolare tipologia che lo
caratterizza, determinata dalla destinazione di fonderia.
Proprio in ragione della sua particolare morfologia, esso risulta un'importante testimonianza storica
di archeologia industriale presente sul territorio novarese, ed esempio di un periodo storico
caratterizzato da un grande fermento per la sperimentazione tecnologica, nonché attenzione alla
formazione scolastica degli studenti.
La recente ristrutturazione si è posta come obiettivo quello di dare all'edificio un reale utilizzo per
riqualificare questa parte dell'Istituto - attualmente inutilizzata - creando un polo attivo all'interno
dell'Istituto.
La finalità funzionale del recupero dell'ex fonderia è infatti quella di creare uno spazio di
rappresentanza fruibile anche da un pubblico esterno, e quindi con un'autonomia di accesso e di
servizi che lo rendono indipendente dal resto dell'edificio.
La destinazione di questo spazio a sede museale è dovuta alle sue peculiari caratteristiche che lo
definiscono un ideale sfondo per attività culturali con la possibilità di allestimenti stabili e di
esposizioni temporanee.
L'ALLESTIMENTO MUSEALE
Come già accennato precedentemente il "Museo di Archeologia Industriale Omar" non vuole essere
una collezione statica dei reperti del passato, ma partendo da essi vuole diventare un momento ed
uno spunto di illustrazione e conoscenza della tecnologia, della didattica della tecnologia e della sua
evoluzione. Accanto a elementi importanti collocati in modo permanente all'interno degli spazi
dovranno trovare posto esposizioni tematiche che per periodi limitati potranno diventare momento
di cultura e di istruzione.
CATALOGAZIONE DEI REPERTI
I reperti sono stati inventariati attraverso l'uso di una scheda allo scopo predisposta contenente: dati
di identificazione, caratteri fisici, dati storici, data di rilevamento, nome del rilevatore, note per il
restauro.
Verrà utilizzato per la catalogazione informatica il Software GUARINI, concesso dalla Direzione
dei Beni Culturali della Regione Piemonte.
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3 ORGANIZZAZIONE
_________________________
LE FIGURE ISTITUZIONALI
IL CAPO D’ISTITUTO
PROF. ING FRANCO TICOZZI
Il Dirigente Scolastico assicura la gestione dell’istituzione, ne ha legale rappresentanza, è
responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel
rispetto delle competenze degli organi collegiali, spettano al dirigente autonomi poteri di direzione,
di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane.
In particolare il dirigente scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed
efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali.
Nell’esercizio delle sue competenze il dirigente scolastico promuove gli interventi per assicurare la
qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed
economiche del territorio, per l’esercizio della libertà di insegnamento intesa anche come libertà di
ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l’esercizio della libertà di scelta educativa delle
famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni.
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
DOTT.SSA MARIA GRAZIA CUFFOLO
Il responsabile di questo servizio organizza i servizi amministrativi dell'unità scolastica o educativa
ed è responsabile del funzionamento degli stessi. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta
nella definizione e nell'esecuzione degli atti a carattere amministrativo contabile di ragioneria e di
economato, che assumono nei casi previsti rilevanza anche esterna. Sovrintende ai servizi
amministrativi e ai servizi generali dell'istituzione scolastica ed educativa e coordina il relativo
personale.
I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
PROF. CELESTINO FONTANETO
PROF. MARCO PEZZANA
I collaboratori del Capo d'Istituto, nominati in numero di due dal Dirigente Scolastico, hanno, tra le
principali funzioni, quelle di assicurare la presenza in vicepresidenza, rilasciare permessi agli
studenti, partecipare alle riunioni del Consiglio di Presidenza, predisporre le sostituzioni del
personale scolastico, verbalizzare le riunioni del Collegio, di cui contribuiscono, insieme al Preside,
a definire l’ordine del giorno. Il collaboratore vicario sostituisce il Dirigente scolastico in caso di
sua assenza, ha delega di firma dei documenti interni e cura dei rapporti con l’esterno.
LE FUNZIONI STRUMENTALI
Ogni anno il Collegio Docenti individua le aree di intervento ritenute fondamentali per il
conseguimento degli obiettivi indicati nel Piano dell’Offerta Formativa e delega alcuni insegnanti a
progettare, attivare e coordinare le relative attività. Le aree sono:
· POF: PROF. FABIO TRAVAGLINI
· INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI: PROF.SSA NADIA SEMPIO
· ORIENTAMENTO: PROF. GAETANINO D’AUREA
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·
·
·
QUALITÀ E ACCREDITAMENTO: PROF. ANTONIO NAPOLITANO
STAGE E ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: PROF. ANTONINO CONDIPODERO
FIGURA STRUMENTALE PER L’INCLUSIONE: PROF.SSA PAOLA FABBRI, PROF.SSA ROSANNA
PIEMONTESE
I COORDINATORI DI CLASSE
Il Capo d'Istituto, previa approvazione del Collegio Docenti, nomina un Coordinatore per ogni
classe, che assume un ruolo di referente all’interno del Consiglio di Classe stesso. In particolare il
Coordinatore di classe può presiedere, per delega del Preside, il Consiglio, di cui organizza il
lavoro, svolgendo un ruolo di coordinamento sia per quanto attiene la sfera strettamente didattica
sia per quanto riguarda i rapporti con e tra gli studenti. Si preoccupa, inoltre, di mantenere il
contatto con i genitori, fornendo informazioni globali sul profitto e suggerimenti specifici in
collaborazione con gli altri docenti della classe, soprattutto nei casi di irregolare frequenza ed
inadeguato rendimento.
I COORDINATORI DI MATERIA
Sono i docenti, individuati dal Capo d'Istituto, che, nell'ambito della loro disciplina, hanno la
funzione di coordinare le varie attività sotto l'aspetto sia didattico (ad esempio verifica della
programmazione comune) che organizzativo (ad esempio proposte di acquisto di materiale
funzionali alla didattica).
I RESPONSABILI DI LABORATORIO
Il Responsabile di Laboratorio è portavoce delle richieste di miglioramento o modifica della
struttura o dell’organizzazione dei laboratori da parte degli operatori: docenti teorici, docenti
tecnico-pratici e assistenti tecnici. Si incarica di sollecitare e ritirare le richieste di materiale,
inventariabile e non, da parte dei colleghi che utilizzano i diversi laboratori. Collabora con l’Ufficio
Tecnico e il Preside per reperire il materiale richiesto, verificando che quest’ultimo abbia le
caratteristiche richieste. Collabora con il personale addetto alle modifiche per ottimizzarle.
Predispone operazioni di manutenzione e verifica dei guasti sulla strumentazione dei laboratori
stessi.
IL RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO
Il responsabile coordina, con gli aiutanti tecnici di tutti i laboratori, i servizi di piccola
manutenzione interna e gli interventi di assistenza tecnica esterna. Collabora con gli insegnanti per
le necessità didattiche di vario genere.
LE FUNZIONI STRUMENTALI
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POF
-
-
Coordina la stesura del piano dell’offerta formativa e la sua diffusione.
Coordina la progettazione, l’aggiornamento , lo svolgimento, la valutazione e la
rendicontazione del POF e dei progetti.
Elabora i criteri e le metodologie organizzative inerenti la gestione del POF.
Collabora col Dirigente Scolastico ed il D.S.G.A. per la valutazione di problematiche di tipo
organizzativo-amministrativo derivanti dalle procedure di bilancio.
Collabora con la commissione qualità all’individuazione di strumenti e di tecniche di
valutazione dei risultati, a legittimazione delle scelte progettuali, della riconferma ed
estensibilità e quale guida operativa fra le varie priorità di intervento.
Cura la distribuzione del POF alle famiglie e la pubblicazione sul web.
Cura e gestisce le prove INVALSI e le prove di certificazione delle competenze.
Da dicembre ad aprile compie il monitoraggio della realizzazione del POF, compresa la tenuta sotto controllo
di tutti i progetti/attività
Effettua rilevazioni statistiche e monitoraggi nella propria area di intervento.
INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI
- Coordina e organizza gli interventi di recupero e sostegno.
- Stimola e coordina progetti orientati alla riduzione del fenomeno della dispersione.
- Effettua rilevazioni statistiche e monitoraggi nella propria area di intervento.
- Collabora con i docenti per l’organizzazione delle attività culturali: interventi di esperti,
visite tecniche e culturali, percorsi culturali extracurricolari.
- Coordina l’organizzazione delle gite
- Cura la rilevazione e la diffusione dei test di ingresso, le valutazioni quadrimestrali e degli
esami di Stato
ORIENTAMENTO
- Coordina la commissione per l’orientamento.
- Coordina le attività di orientamento per gli alunni delle scuole medie.
- Coordina le attività di orientamento per gli alunni interni per la scelta della specializzazione.
- Coordina le attività di orientamento verso il mondo del lavoro e l’università.
- Effettua rilevazioni statistiche e monitoraggi nella propria area di intervento.
- Si occupa della produzione e diffusione del materiale pubblicitario.
- Coordina la commissione di valutazione dei progetti POF.
QUALITÀ E ACCREDITAMENTO
- Coordina la commissione per la qualità. Gestisce le non conformità, le azioni correttive e
preventive.
- Analizza il sistema informativo di Istituto e proporre misure per migliorarne l’efficienza.
- Coordina la diffusione e l’applicazione delle politiche della qualità nell’Istituto.
- Cura l’aggiornamento del manuale sinottico della qualità e dell’accreditamento.
- Provvede all’espletamento delle pratiche per il mantenimento delle certificazioni (visite
ispettive).
-
Coordina l’autovalutazione d’istituto.
Aggiorna l’organigramma nominativo e il mansionario dettagliato.
Cura la gestione del piano annuale di formazione e l’aggiornamento annuale dei Docenti.
Segue il modello di certificazione dei saperi e delle competenze acquisite dagli studenti.
Segue l’attuazione della riforma e la programmazione per competenze dei Docenti.
Organizza le prove di certificazione per competenze nei diversi assi culturali.
Organizza la documentazione dell’attività educativa e didattica e ne favorisce la diffusione.
Effettua rilevazioni statistiche e monitoraggi nella propria area di intervento.
15
STAGE E ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
- Organizza e coordina i progetti di stages sia in Italia che all’estero.
- Organizza e coordina le attività di alternanza scuola lavoro estivi annuali.
- Cura delle relazioni con enti, Istituzioni e Aziende.
- Organizza progetti formativi d’intesa con enti e Istituzioni.
- Crea e gestisce l’archivio degli ex alunni con relativi curricula (occupazione/università).
- Gestisce i rapporti con le aziende per l’assunzione ex allievi.
- Effettua rilevazioni statistiche e monitoraggi nella propria area di intervento.
FIGURA STRUMENTALE PER L’INCLUSIONE
- Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni speciali (alunni con disabilità
psicofisica e sensoriale, alunni con D.S.A. ed altri disturbi aspecifici dell' apprendimento,
alunni di origine straniera non italofoni).
- Coordina i GLH operativi e il GLH d’istituto.
- Diffonde la cultura dell’inclusione.
- Comunica progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali.
- Rileva i bisogni formativi dei docenti, propone la partecipazione a corsi di aggiornamento e
di formazione sui temi dell’inclusione.
- Offre consulenza sulle difficoltà degli studenti con bisogni speciali.
- Suggerisce l’acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli insegnanti e facilitare
l’autonomia, la comunicazione e l’attività di apprendimento degli studenti.
- Prende contatto con Enti e strutture esterne.
- Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli specialisti esterni.
- Effettua rilevazioni statistiche e monitoraggi nella propria area di intervento.
GLI ORGANI COLLEGIALI
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il Consiglio di Istituto è l’organo istituzionale di governo della scuola; ha competenza sull’adozione
del regolamento d’Istituto, sull’adattamento del calendario scolastico e sui criteri di
programmazione didattica (tra cui i corsi di recupero e di sostegno, i viaggi d’istruzione e le visite
guidate). Esso è costituito dal Preside e dai rappresentanti (eletti in apposite consultazioni) delle
altre componenti della scuola: in particolare nella nostra scuola, che supera i 500 iscritti, sono
presenti 8 docenti, 4 studenti, 4 genitori. Un genitore assume la carica di Presidente del Consiglio
d’Istituto.
LA GIUNTA ESECUTIVA
Essa è costituita dal Preside, da uno studente, un docente e un genitore. Ha il compito di predisporre
il bilancio preventivo e il conto consuntivo, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio
stesso, e quello di curare l’esecuzione delle relative delibere.
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Collegio dei Docenti è costituito da tutti i docenti della scuola ed è l’organo responsabile della
qualità dell’offerta formativa della scuola. In particolare:
 approva le proposte di progetti di sperimentazione definisce i criteri didattici e di valutazione;
 approva le adozioni dei libri di testo;
16




approva le attività integrative (extracurriculari) sulla base di una valutazione dell’efficacia
dell’intervento e delle risorse economiche disponibili:
approva i criteri per la definizione dell’orario delle lezioni, al fine di garantire un’equa
distribuzione giornaliera e settimanale delle ore di lezione per le classi e per gli insegnanti;
formula proposte operative per l’assegnazione dei docenti alle classi;
approva gli strumenti che definiscono l’offerta formativa ed educativa (POF, Regolamento
d’Istituto, Programmazione educativa e didattica annuale, Contratto formativo) e individua i
componenti delle varie commissioni approvate.
LE COMMISSIONI (ARTICOLAZIONI DEL C.D. E GRUPPI DI SUPPORTO DELLE F.S.)
Nel nostro Istituto sono attive numerose commissioni che sono designate dal Collegio dei Docenti.
Sono gruppi di lavoro, costituiti da due o più insegnanti, che si occupano di questioni inerenti le
diverse attività didattiche ed extradidattiche che si svolgono nella scuola o per la scuola.
I DIPARTIMENTI (RIUNIONI DI DOCENTI CHE INSEGNANO LA STESSA DISCIPLINA)
Per coordinare la progettazione disciplinare e interdisciplinare i docenti si riuniscono in gruppi di
lavoro, si confrontano,e individuano obiettivi, tempi e metodi e concordano, coerentemente con il
P.O.F., i criteri di valutazione specifici della disciplina insegnata.
I CONSIGLI DI CLASSE
Il Consiglio di Classe è costituito da tutti i docenti della classe, da due rappresentanti dei genitori e
due degli studenti, eletti dalle rispettive componenti. Esso è presieduto dal Preside o da un Docente
delegato e si riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. In questa configurazione ha il
compito di formulare al Collegio Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a
iniziative di sperimentazione.
Inoltre ha il compito di agevolare e estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Le
competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari
spettano invece al Consiglio di Classe con la sola presenza della componente docenti. Nella nostra
scuola, di norma, i Consigli di Classe vengono convocati più volte all'anno e, tranne quello iniziale,
si strutturano prima nella forma riservata ai soli docenti, poi nella forma plenaria e infine, per prassi
consolidata, si aprono in forma assembleare a tutte e tre le componenti (docenti, studenti, genitori)
della classe nella loro integralità.
L’ORGANO DI GARANZIA
E’ costituito dal Capo d'Istituto, da un docente, da un rappresentante del personale ATA, da un
genitore e da due studenti, nominati dalle rispettive componenti. Ha la funzione di decidere sui
ricorsi presentati dagli studenti avverso i provvedimenti disciplinari presi nei loro confronti.
IL COMITATO DI VALUTAZIONE
Costituito dal Preside e da 4 docenti eletti in seno al Collegio, ha il compito di procedere alla
valutazione del servizio degli Insegnanti nell’anno di formazione.
CRITERI DELL’ISTITUTO
17
CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO
Nella stesura dell’orario delle lezioni, la Commissione, eletta a tal fine, rispetta, in via prioritaria, il
criterio generale della funzionalità didattica (nella ripartizione quotidiana e settimanale delle
discipline).
MODALITÀ PER L’ADOZIONE DEI LIBRI DI TESTO
L’iter seguito dall’Istituto per l’adozione dei libri di testo è il seguente:
· Riunione di materia – i docenti verificano i testi in uso e li confrontano con le nuove
proposte editoriali, operando scelte coerenti con le finalità ed i contenuti del POF;
· Consigli di Classe – i consigli di classe, nella composizione allargata ai rappresentanti di
genitori e studenti, esaminano le proposte formulate ed esprimono motivato parere sulle
scelte, avendo cura di controllare per le classi prime il tetto massimo di spesa previsto dalla
normativa;
· Collegio dei Docenti – il collegio fa proprie le delibere di adozione.
Nel rispetto delle scelte didattiche motivate di ogni docente, si cercherà di uniformare il più
possibile le adozioni nelle classi parallele, evitando frequenti cambiamenti.
ORARI DEGLI UFFICI E INFORMAZIONI
Uffici amministrativi: tutti i giorni dalle h 10:30 alle ore 13:30; il sabato h. 10:30 – 12:30.
Docenti: tutti i docenti ricevono un’ora alla settimana come da calendario pubblicato sul sito.
Per informazioni di ordine generale e amministrativo è a disposizione il seguente numero
telefonico, attivo tutti i giorni in orario di servizio: 0321670611.
E’ possibile, inoltre, comunicare con l’Istituto utilizzando i seguenti strumenti:
· Fax: 0321670615
· Sito web: www.itiomar.it
· E-mail: [email protected]
· Le comunicazioni con le famiglie degli alunni iscritti avvengono attraverso circolari lette in
classe o distribuite agli interessati nei casi di particolare rilevanza e tramite il libretto
personale dello studente.
18
4 PERCORSI FORMATIVI
_________________________
CHIMICA INDUSTRIALE








ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, nei
processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti
chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio, conciario, cartario, materie
plastiche, metallurgico, minerario, ambientale, biotecnologico e microbiologico, nelle
analisi chimico-biologiche e ambientali, relative al controllo igienico-sanitario e al controllo
e monitoraggio dell’ambiente;
ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio sanitario,
all’interno del sistema sociale e/o ambientale;
nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella gestione e nel
controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e
biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha
competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela
ambientale;
integra competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici
e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire
all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il
sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;
ha conoscenze specifiche in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del
miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;
ha competenze per la pianificazione, gestione e controllo delle attività di laboratorio di
analisi e, nello sviluppo del processo e del prodotto, è in grado di verificare la
corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli
dell’area di competenza, controllarne il ciclo di produzione utilizzando software dedicati sia
alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti;
esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e
documenta le attività svolte;
conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in
contesti organizzati.
ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA




ha competenze specifiche nel campo dei materiali e della tecnologia costruttiva dei sistemi
elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei
segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto
dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;
nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione,
costruzione e collaudo dei sistemi elettronici e degli impianti elettrici;
è in grado di programmare controllori e microprocessori;
opera nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici
complessi;
19






è in grado di sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti,
apparecchi e apparati elettronici;
conosce le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;
integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire
nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in
grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese,
relativamente alle tipologie di produzione;
interviene nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonte alternativa, e del
loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi
alle normative sulla sicurezza;
è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, nel
mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, nonché di intervenire nel
miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle aziende;
è in grado di pianificare la produzione dei sistemi progettati; descrive e documenta i progetti
esecutivi ed il lavoro svolto, utilizza e redige manuali d’uso; conosce ed utilizza strumenti di
comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.
INFORMATICA PER LE TELECOMUNICAZIONI








ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione
dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di
comunicazione;
ha competenze e conoscenze che, a seconda delle declinazioni che le singole scuole
vorranno approfondire, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di
sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e
apparati di trasmissione dei segnali;
ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che, sempre a
seconda della declinazione che le singole scuole vorranno approfondire, possono rivolgersi
al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;
esprime le proprie competenze nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative
nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione
delle informazioni (“privacy”);
è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini
della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della
qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese;
esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività di produzione dei sistemi,
dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che
orale;
nell’analisi e realizzazione delle soluzioni ha un approccio razionale, concettuale e analitico,
orientato al raggiungimento dell’obiettivo, che esercita in contesti di lavoro caratterizzati
prevalentemente da una gestione in team;
possiede un’elevata conoscenza dell’inglese tecnico specifico del settore per interloquire in
un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; utilizza e redige
manuali d’uso.
20
MECCANICA E MECCATRONICA











ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e
lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie
manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici;
nelle attività produttive d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione,
costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei processi
produttivi;
opera nella manutenzione preventiva e ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed
elettromeccanici complessi;
è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;
nel campo dei trasporti, può approfondire e specializzare le sue competenze in ordine alla
costruzione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei mezzi terrestri, navali e aerei;
integra le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici
dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione;
interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai
quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo
delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di
lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;
relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di conversione, gestione
ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel
rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;
è in grado di operare autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della
sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;
è in grado di pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi progettati, descrivendo
e documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni
tecniche e manuali d’uso;
conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in
contesti organizzati.
BIOTECNOLOGIE SANITARIE
21
Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le
competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici,
microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale,
farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare
studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva.
5
QUADRI ORARIO
_________________________
ORARIO SETTIMANALE
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
8.00 ― 8.50
1a ora
1a ora
1a ora
1a ora
1a ora
8.50 ― 9.40
2a ora
2a ora
2a ora
2a ora
2a ora
9.40 ― 9.50
1° intervallo
9.50 ― 10.40
3a ora
3a ora
3a ora
3a ora
3a ora
10.40 ― 11.30
4a ora
4a ora
4a ora
4a ora
4a ora
11.30 ― 11.40
2° intervallo
11.40 ― 12.30
5a ora
5a ora
5a ora
5a ora
5a ora
12.30 ― 13.20
6a ora
6a ora
6a ora
6a ora
6a ora
13.20 ― 14.00
7a ora
7a ora
VENERDI'
13.40 ― 14.40
7a ora
14.40 ― 15.40
8a ora
22
CHIMICA E MATERIALI
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze della Terra e biologia
Fisica
Chimica
Tecnologie e tecniche di rappr. grafica
Tecnologie informatiche
Scienze e Tecnologie Applicate
Complementi di matematica
Chimica analitica e strumentale
Chimica organica e biochimica
Tecnologie chimiche industriali
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
TOTALE ORE SETTIMANALI
1°
anno
4
3
2
4
2
2
3(1)
3(1)
3(1)
3(2)
2
1
2°
anno
4
3
2
4
2
2
3(1)
3(1)
3(1)
3
2
1
3°
anno
4
3
2
3
1
7( )
5(2)
4(2)
2
1
4°
anno
4
3
2
3
1
6( )
5( )
5(2)
2
1
5°
anno
4
3
2
3
8( )
3( )
6(2)
2
1
32
32
32
32
32
4°
anno
4
3
2
3
1
5( )
6( )
5( )
2
1
5°
anno
4
3
2
3
6( )
6( )
5( )
2
1
32
32
(Le ore tra parentesi corrispondono alle ore di laboratorio)
ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze della Terra e biologia
Fisica
Chimica
Tecnologie e tecniche di rappr. grafica
Tecnologie informatiche
Scienze e Tecnologie Applicate
Complementi di matematica
Tecnologie di proget. di sistemi elettrici e elettronici
Elettrotecnica ed elettronica
Sistemi automatici
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
TOTALE ORE SETTIMANALI
1°
anno
4
3
2
4
2
2
3(1)
3(1)
3(1)
3(2)
-
2°
anno
4
3
2
4
2
2
3(1)
3(1)
3(1)
3
-
2
1
2
1
3°
anno
4
3
2
3
1
5( )
7( )
4( )
2
1
32
32
32
(Le ore tra parentesi corrispondono alle ore di laboratorio)
23
INFORMATICA PER LE TELECOMUNICAZIONI
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze della Terra e biologia
Fisica
Chimica
Tecnologie e tecniche di rappr. grafica
Tecnologie informatiche
Scienze e Tecnologie Applicate
Complementi di matematica
Sistemi e reti
Tecnologie e proget. di sistemi informatici e di telecom.
Gestione progetto e organizzazione di impresa
Telecomunicazioni
Informatica
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
TOTALE ORE SETTIMANALI
1°
anno
4
3
2
4
2
2
3(1)
3(1)
3(1)
3(2)
2
1
2°
anno
4
3
2
4
2
2
3(1)
3(1)
3(1)
3
2
1
3°
anno
4
3
2
3
1
4( )
3( )
6( )
3( )
2
1
4°
anno
4
3
2
3
1
4( )
3( )
6( )
3( )
2
1
5°
anno
4
3
2
3
4( )
4( )
3
6( )
2
1
32
32
32
32
32
3°
anno
4
3
2
3
1
4( )
4( )
3( )
5( )
4°
anno
4
3
2
3
1
4( )
3( )
4( )
5( )
5°
anno
4
3
2
3
4( )
3( )
5( )
5( )
(Le ore tra parentesi corrispondono alle ore di laboratorio)
MECCANICA E MECCATRONICA
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze della Terra e biologia
Fisica
Chimica
Tecnologie e tecniche di rappr. grafica
Tecnologie informatiche
Scienze e Tecnologie Applicate
Complementi di matematica
Meccanica, macchine ed energia
Sistemi e automazioni
Disegno, progettazione e organizzazione industriale
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto
1°
anno
4
3
2
4
2
2
3(1)
3(1)
3(1)
3(2)
-
2°
anno
4
3
2
4
2
2
3(1)
3(1)
3(1)
3
-
24
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
TOTALE ORE SETTIMANALI
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
32
32
32
32
32
(Le ore tra parentesi corrispondono alle ore di laboratorio)
CHIMICA E BIOTECNOLOGIE SANITARIE
MATERIE DI INSEGNAMENTO
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze della Terra e biologia
Fisica
Chimica
Tecnologie e tecniche di rappr. grafica
Tecnologie informatiche
Scienze e Tecnologie Applicate
Complementi di matematica
Chimica analitica e strumentale
Chimica organica e biochimica
Biologia, microbiologia e tecnologie controlli sanitari
Igiene, anatomia, fisiologia, patologia
Legislazione sanitaria
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
TOTALE ORE SETTIMANALI
1°
anno
4
3
2
4
2
2
3(1)
3(1)
3(1)
3(2)
2
1
2°
anno
4
3
2
4
2
2
3(1)
3(1)
3(1)
3
2
1
3°
anno
4
3
2
3
1
3( )
3( )
4( )
6( )
2
1
4°
anno
4
3
2
3
1
3( )
3( )
4( )
6( )
2
1
5°
anno
4
3
2
3
4( )
4( )
6( )
3
2
1
32
32
32
32
32
(Le ore tra parentesi corrispondono alle ore di laboratorio)
25
6 ACCOGLIENZA
___________________
ACCOGLIENZA ALUNNI DELLE CLASSI PRIME
L’attività di Accoglienza nella Scuola interessa le classi prime di tutti gli indirizzi e si svolge nel
corso della prima settimana.
Gli obiettivi sono, oltre alla presentazione della scuola, la conoscenza delle studentesse e degli
studenti la conoscenza dei docenti della classe e delle materie scolastiche, la conoscenza delle
regole stabilite per il buon funzionamento dell’attività scolastica.
Ad ogni classe viene assegnato un docente coordinatore, incaricato di sovrintendere alla varie fasi
dell’attività.
Il primo giorno dell’anno scolastico si articola nel seguente modo:
 breve incontro con il Dirigente Scolastico;
 distribuzione, spiegazione dell’utilizzo e compilazione del libretto delle assenze nonché
spiegazione del funzionamento del sistema di rilevazione delle assenze;
 compilazione di un questionario conoscitivo sulla famiglia, sugli interessi, sulla scuola di
provenienza e sul metodo di studio utilizzato;
 incontro con i genitori previa lettera di convocazione;
 analisi del documento riportante il Regolamento Scolastico.
L’accoglienza vuole offrire loro un momento di incontro con la nuova realtà che permetta di capire la sua
organizzazione, le sue regole per meglio affrontare l’anno scolastico.
La scuola si impegna ad incontrare, in questa fase i genitori, convinta che un’alleanza educativa sia alla base di un
successo scolastico dei figli.
OBIETTIVI COGNITIVI
Organizzare momenti di informazione, comunicazione, attività, spazi al fine di conoscere e
collocarsi nell’ambiente attraverso l’incontro degli altri (ruoli e persone) e di ciò che offre la scuola
Coinvolgere gli alunni e le loro famiglie nel progetto educativo e formativo che la scuola propone
Favorire una prima conoscenza e socializzazione all’interno della classe
Far conoscere gli obiettivi didattici, i contenuti, i metodi, gli strumenti e i criteri di valutazione delle
singole discipline
Far maturare la consapevolezza della scelta scolastica operata
Rilevare la situazione complessiva, in ingresso, sul piano cognitivo
COMPORTAMENTALI
Fornire agli alunni il regolamento di istituto
Proporre agli studenti un patto di corresponsabilità
Proporre ai genitori un patto di corresponsabilità
ALTRI OBIETTIVI
Fornire agli alunni l’orario
Spiegare ai genitori l’organizzazione didattica della scuola e i servizi offerti per i loro figli
L’obiettivo primario è la diminuzione della dispersione scolastica, favorendo scelte consapevoli da
parte degli alunni in ingresso dalla Scuola media.
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
26
La Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 recante “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e la C.M. n. 8 del
6/03/2013 delineano e precisano la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare
appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
La direttiva amplia e ridefinisce la categoria dei Bisogni Educativi Speciali (BES) comprendendo
tre “sotto-categorie:
• L'area della "disabilità" certificata ai sensi della legge 104/92
• L'area dei “disturbi evolutivi specifici”
• La terza area comprende le difficoltà derivanti dalla "non conoscenza della cultura e della
lingua italiana", per appartenenza a culture diverse, e/o situazioni di svantaggio derivanti da
motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali.
Per perseguire una efficace “politica per l’inclusione” è istituito il Gruppo di lavoro per
l’Inclusione (GLI), i cui componenti sono:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Dirigente Scolastico
Referente Handicap e Disturbi Evolutivi Specifici (Funzione Strumentale)
Insegnanti di sostegno
Referente svantaggio linguistico-culturale (Funzione Strumentale)
Referente svantaggio socio-economico
docenti volontari
docenti Italiano L2
i coordinatori della classi che hanno alunni con BES nell’anno in corso
rappresentante dei genitori e degli studenti
Organizzazione:
Il Gruppo, coordinato dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, può avvalersi della
consulenza e/o supervisione di esperti esterni o interni. Il GLI si riunisce periodicamente per
progettare e proporre gli interventi, per monitorare le singole situazioni degli alunni e per attivare le
necessarie azioni di sostegno.
Funzioni:
All’inizio dell'anno scolastico il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) propone al
Collegio dei Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da
porre in essere, che confluisce nel Piano annuale per l’Inclusione (PIA); al termine dell’anno
scolastico, il Collegio procede alla verifica dei risultati raggiunti.
Referenti
In base alle varie tipologie di BES si avranno:
1) REFERENTE Handicap e DES (alunni certificati con legge 104/92, alunni con disturbi
evolutivi specifici certificati con legge 170/2010 e CM 8/2013)
2) REFERENTE SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO
3) REFERENTE SVANTAGGIO LINGUISTICO-CULTURALE
La funzione dei referenti:
• supporto nell’offerta formativa dell’istituto relativamente all’integrazione e inclusione
degli studenti con bisogni educativi speciali
• supportano i colleghi nella realizzazione di esperienze, progetti, procedure che possano
essere formalizzate come scelte educative dell’istituto; a tal scopo promuove una azione di
informazione;
• supporta i docenti per:
o i contatti con la scuola media di provenienza
27
i contatti con le famiglie degli studenti con BES - vedi Protocolli Accoglienza i contatti con gli operatori dei Servizi Sanitari e Sociali relativi agli studenti con
BES;
o i contatti con soggetti e istituzioni extrascolastiche a supporto del percorso scolastico
o per attivare percorsi integrati.
o la richiesta, l’individuazione e l’utilizzo delle risorse per i BES;
o
o
I REFERENTI e poi il Consiglio di Classe
1) individuano gli studenti con Bisogni Educativi Speciali attraverso:
• documentazione in possesso della scuola fornita dalla famiglia o dall’istituzione
scolastica e formativa di provenienza o da figure professionali accreditate che seguono
lo studente e la famiglia stessa.
• individuazione dello stesso C.d.C. di alunni in situazione di svantaggio socioeconomico, linguistico- culturale o con sospetto DES.
2) definiscono gli interventi di integrazione e di inclusione (si vedano i protocolli di accoglienza e
integrazione per alunni disabili, con disturbi evolutivi specifici, in situazione di svantaggio
socio-economico e linguistico-culturale).
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
(DES)
PREMESSA GENERALE
Disturbi evolutivi specifici
La Direttiva Ministeriale del 27/12/2013 e la C.M. n.8 del 6/03/2013 comprende nei disturbi evolutivi specifici: i
disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), i disturbi del linguaggio, delle abilità non verbali, della
coordinazione motoria, i deficit dell’attenzione e iperattività/disturbo oppositivo provocatorio. Il funzionamento
intellettivo limite può invece essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico.
La Legge n. 170 del 8.10.2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici
di apprendimento, denominati DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di
patologie neurologiche o sensoriali, e che possono costituire una limitazione importante di alcune attività della vita
quotidiana e del percorso formativo scolastico (art.1).
La legge sancisce il diritto degli studenti con diagnosi di DES ad usufruire di una didattica individualizzata e
personalizzata, di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi e di forme flessibili di lavoro scolastico. Diventa
perciò necessario individuare delle linee guida per garantire agli studenti del nostro Istituto un comportamento
didattico-educativo condiviso ed efficace.
Portatori di handicap
L’art. 3 della legge quadro (L. 104/92) stabilisce che disabile è:
"colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva,
che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa tale da
determinare un processo di svantaggio o di emarginazione."
L’art. 12, comma 2, della legge sopra citata stabilisce che:
"è garantito il diritto all’educazione e all’istruzione della persona handicappata nella sezioni
di scuola materna, nelle classi comuni di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie".
Essa precisa, inoltre, che:
“l’esercizio di tale diritto non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre
difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”.
L’integrazione scolastica si realizza attraverso l’azione congiunta e sinergica di una pluralità di
figure professionali (Dirigente Scolastico, docenti curricolari, docenti di sostegno, educatori,
collaboratori scolastici) che operano, secondo le proprie competenze, in modo diretto e/o
partecipando ai gruppi di lavoro (GLI, Consigli di classe).
FINALITA’
Questo documento è parte integrante del POF e si propone di:
28
•
•
Definire pratiche comuni all’interno dell’Istituto;
Facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli studenti con
DES o portatori di handicap;
• Accompagnare gli studenti con DES o portatori di handicap agli esami di Stato.
CONTENUTO
Il protocollo di accoglienza definisce le fasi e le modalità dell’accoglienza, attribuendo compiti e
ruoli degli operatori scolastici e di coloro che partecipano a tale processo.
Fasi del protocollo di accoglienza
1.
Pre-iscrizioni: raccordo con la scuola di provenienza
2.
Criteri ed indicazioni relative
all’iscrizione, acquisizione
della segnalazione
specialistica
3.
Stesura e sottoscrizione del P.D.P./PEI
4.
Valutazione intermedia e finale
5.
Procedura da seguire in caso di sospetto di difficoltà riferibile a DSA
6.
Indicazioni operative per l’espletamento delle prove degli esami di Stato.
Pre-iscrizioni.
Raccordo con la scuola di provenienza per organizzare incontri:
1)
con insegnanti di sostegno/referenti BES per acquisire tutte le informazioni utili
all’inserimento dell’alunno nell’Istituto
2)
con l’alunno e la famiglia per visitare l’edificio ed avere un primo contatto conoscitivo.
1. Iscrizione, acquisizione della segnalazione specialistica
Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, referente D.E.S. e handicap, alunno, famiglia,
segreteria didattica.
Le pratiche d’iscrizione sono eseguite da un assistente amministrativo. La scuola di provenienza oppure la famiglia o
l’alunno stesso, se maggiorenne, unitamente al normale modulo d’iscrizione, consegna la diagnosi medico-specialistica,
accompagnata da una liberatoria per consentire l’utilizzo della stessa da parte di tutti i componenti del C.d.C. e dal
Referente per i DES/handicap.
Sia la diagnosi che la liberatoria vengono protocollate ed archiviate nel rispetto della privacy.
L’addetto della segreteria fissa la data per un colloquio con i genitori, che sarà condotto dal
referenti DES/handicap coadiuvato dal coordinatore di classe.
3 Stesura e sottoscrizione del P.D.P./PEI
Soggetti coinvolti: coordinatore di classe, referente DES/handicap, componenti C.d.C., famiglia, alunno.
All’inizio di settembre il referente DES/handicap consegna al coordinatore di classe una scheda
riassuntiva con tutte le informazioni utili per la stesura del PDP/PEI, tratte dal primo colloquio
con la famiglia e con l’alunno con DES o portatore di handicap.
Il coordinatore in occasione del primo C.d.C. (settembre-ottobre), mette a conoscenza
l’intero C.d.C. del caso, raccoglie le osservazioni di tutti i componenti al fine di stilare il
Percorso Didattico Personalizzato (P.D.P.) per gli alunni con DES o Piano Educativo
Individualizzato (PEI) per gli alunni diversamente abili. Il PEI descrive annualmente gli
interventi educativi e didattici destinati all’alunno, definendo obiettivi, metodi e criteri di
valutazione.
Il PEI o PDP verrà approvato nella seduta successiva (novembre) e costituirà un allegato
riservato della programmazione e del fascicolo personale dell’alunno.
Il P.D.P./PEI, una volta redatto, firmato da tutti i componenti il C.d.C. e dal Dirigente Scolastico viene presentato
dal Coordinatore di Classe alla famiglia (e all’alunno, se maggiorenne) per la condivisione e la firma.
Il P.D.P. verrà stilato seguendo il modello predisposto che contiene e sviluppa i seguenti punti:
1.
Dati relativi all’alunno
2.
Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali
3.
Modalità del processo di apprendimento
4.
Eventuali modifiche degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dai Piani di Studio
29
Strategie metodologiche e didattiche
Misure dispensative;
Strumenti compensativi;
Modalità di verifica e criteri di valutazione;
Patto Educativo con la famiglia
Firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, docenti, genitori,
alunno (se maggiorenne).
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Il P.E.I verrà predisposto, verificato e aggiornato dai docenti curricolari e di sostegno seguendo il modello predisposto
che contiene e sviluppa i seguenti punti:
1.
Dati relativi all’alunno
2.
Curriculum scolastico
3.
Diagnosi funzionale
4.
Analisi della situazione di partenza
5.
Programmazione didattico-educativa nella quale si prevede:
a.
Scelta del curricolo tra: programmazione ad obiettivi minimi (o curricolare) che
porta al conseguimento di un regolare titolo di studio; programmazione differenziata e pertanto
l’alunno non può conseguire il titolo di studio ma un attestato delle competenze acquisite (è
necessario il consenso della famiglia come previsto dall’art.15, comma 5, O.M. 90/01)
b.
Obiettivi educativo-formativi
c.
Obiettivi didattici
6.
Analisi delle risorse necessarie
7.
Modalità organizzative dell’integrazione
8.
Criteri di valutazione e verifica
9.
Firma del Consiglio di Classe e della famiglia
3 Valutazione intermedia e finale
Soggetti coinvolti: coordinatore, componenti c.d.c., referente DSA.
Il P.D.P./PEI sarà oggetto di verifiche intermedie e finali. In particolare per gli studenti che, nonostante adeguate attività
di recupero didattico mirato, presentino persistenti difficoltà verranno allegate alle pagelle del primo e secondo
quadrimestre apposite comunicazioni alla famiglia.
4 Procedura da seguire in caso di sospetto di difficoltà riferibile a DES
Soggetti coinvolti: componenti C.d.C. , Coordinatore di Classe, Referente DES, famiglia, alunno.
Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da un possibile disturbo evolutivo
specifico provvede a segnalare il caso (art. 2 DM 12/07/11) al Coordinatore di Classe (che potrà avvalersi della
consulenza del Referente D.S.A.), il quale sentirà lo studente e successivamente ne convocherà i genitori, invitandoli a
recarsi presso gli enti preposti (art. 3, comma 1 della legge 170 ) per una eventuale diagnosi del disturbo rilevato.
5 Indicazioni operative per l’espletamento delle prove degli Esami di Stato
Soggetti coinvolti: componenti C.d.C., Coordinatore di Classe, componenti della commissione d’esame
Alunni con Disturbo evolutivo specifico
Nel documento del Consiglio di Classe del 15 maggio il coordinatore si farà carico di controllare che ogni singolo
docente abbia specificato:
• Tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con riferimento alle
verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d’anno;
• Le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d’esame;
• Le simulazioni delle prove d’esame.
In riferimento all’art. 2, comma 3, DM 12/07/11 la Commissione d’esame per la predisposizione della terza prova
scritta e per le altre due prove prenderà in considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le
forme di valutazione individuate nell’ambito del PDP.
La Commissione d’esame riserva ai candidati:
• tempi più lunghi;
• utilizzo di strumenti compensativi, se utilizzati in corso d’anno;
• criteri valutativi attenti ai contenuti piuttosto che alla forma sia nelle prove scritte che orali.
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Alunni diversamente abili
L’Esame di Stato ha come fine l’analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato in relazione agli obiettivi
generali e specifici propri di ciascun indirizzo (art.1 L.n. 425/1997); esso, pertanto, anche per i candidati in situazione
di handicap, deve costituire l’occasione per un oggettivo accertamento delle conoscenze, competenze e capacità
acquisite.
Il C.d.C., al fine di consentire alla Commissione d’Esame di operare correttamente, deve
predisporre per i singoli candidati con disabilità, la seguente documentazione che fa parte
integrante del Documento del Consiglio di Classe (art.17, c.1 OM 29/2001):
•
•
•
•
•
•
•
Scheda di presentazione dell’alunno
PEI
Eventuale richiesta per lo svolgimento di prove equipollenti e/o di assistenza e/o di tempi più lunghi sia per le
prove scritte sia per le prove orali
per i candidati che abbiano seguito un percorso didattico differenziato, la richiesta di prove coerenti con tale
percorso e finalizzate al rilascio dell’attestato (Art. 13, comma 2, Reg.)
Relazione finale
Esempi di prove svolte durante l’anno.
Nel caso di candidati non vedenti, la richiesta al Ministero del testo delle prove in Braille.
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
STRANIERI
PREMESSA
Il protocollo d’accoglienza degli alunni stranieri è parte integrante del P.O.F. e intende
rappresentare un modello di accoglienza attraverso la quale venga agevolato l’inserimento
scolastico degli alunni stranieri. Tale documento sarà il punto di partenza comune all’interno dei
vari Consigli di Classe.
FINALITÀ
1. Definire pratiche condivise all'interno dell'istituto in tema di accoglienza degli alunni stranieri;
2. sviluppare un adeguato clima di accoglienza sostenendo gli alunni neo-arrivati nella fase di
adattamento al nuovo contesto;
3. favorire un clima di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla
piena integrazione;
4. favorire un rapporto collaborativo con la famiglia dell'alunno straniero;
5. promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi
dell'accoglienza e dell'educazione interculturale;
6. favorire le opportunità di formazione e aggiornamento per i docenti L2
OBIETTIVI COGNITIVI
- promuovere il diritto alla lingua e alla comunicazione
- agevolare l'apprendimento dei linguaggi specifici delle varie discipline per l'utilizzo
dell'italiano
come lingua veicolare ai fini di acquisizione di conoscenze
- offrire l'opportunità di proseguire con profitto e autonomia l'iter scolastico favorendo
l’acquisizione di un corretto metodo di studio
- offrire agli alunni stranieri del nostro istituto ( e a quelli delle scuole superiori della città che
lavoreranno in sinergia con il nostro istituto) la possibilità di conseguire della Certificazione
della Lingua Italiana
CONTENUTI
Il protocollo d’accoglienza:
31
1. contiene criteri ed indicazioni relative alla procedura di iscrizione ed inserimento nelle classi
degli alunni stranieri;
2. definisce le fasi e le modalità dell’accoglienza, attribuendo compiti e ruoli degli operatori
scolastici e di coloro che partecipano a tale processo;
3. propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti
curriculari
LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA-INTERCULTURA
La commissione è formata da:
- Dirigente Scolastico
- docenti referenti per gli alunni stranieri nominati dal DS
- personale di segreteria
La commissione è aperta a tutti i docenti ed è altresì aperta alla collaborazione degli studenti
stranieri che possano assistere i compagni neo-arrivati della propria nazionalità nel processo di
inserimento, facilitando i contatti con lui e con la sua famiglia grazie alla conoscenza della lingua di
origine. Per gli studenti-tutor del triennio sarà prevista l’attribuzione di crediti scolastici aggiuntivi.
La commissione:
1. segue le fasi dell’inserimento dello studente straniero
2. progetta, con i Consigli di Classe, le attività destinate agli studenti stranieri
3. individua i materiali per l’apprendimento dell’italiano L2 (testi semplificati, schede, mappe
ecc)
4.organizza e coordina i corsi di Italiano L2 anche in collaborazione con altri Enti e con le scuole
della rete cittadina.
ISCRIZIONE
Questa fase viene eseguita da un incaricato della segreteria che consegna alla famiglia dello
studente:
- elenco documenti necessari all'iscrizione
- opuscolo informativo sulla scuola e i suoi dipartimenti
La segreteria segue le indicazioni date dalla Circolare Ministeriale n. 24 del Marzo 2006 Prot. n.
1148/A6, e richiede:
1. Documenti con dati anagrafici (fotocopia passaporto, codice fiscale, permesso di soggiorno se
posseduto )
2. Autocertificazione dello stato di famiglia, cittadinanza
3. Documenti sanitari attestanti le vaccinazioni fatte (vale autocertificazione)
3. Certificato attestante la classe e la scuola frequentata nel Paese d’origine (tradotto in italiano)
con indicazione degli anni totali di scolarità pregressa. Informazioni riguardanti la scuola
frequentata nel Paese d’origine (se disponibili)
L’addetto della segreteria sentiti il DS e i docenti referenti fissa la data per un colloquio con i
genitori. Il colloquio con i genitori ed il ragazzo sarà condotto da un docente della
commissione accoglienza-intercultura coadiuvato, eventualmente, da un mediatore linguistico, o da
uno degli studenti-tutor.
La segreteria tiene un apposito elenco di alunni stranieri e lo aggiorna in base alle nuove iscrizioni.
OSSERVAZIONI
a) Per gli alunni stranieri che provengono da Scuola Media con regolare licenza, si richiede la
compilazione, a cura della scuola di provenienza, della scheda di passaggio Scuola Media-Scuola
Superiore (allegato 1). Le informazioni in essa contenute saranno utilizzate durante il colloquio di
accoglienza per l’inserimento nelle classi prime e per l’eventuale iscrizione ai corsi estivi di
italiano.
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b) Lo studente straniero minore può chiedere l'iscrizione anche ad anno scolastico avviato, ai sensi
dell’art. 45 del D.P.R. 394 del 31 agosto 1999.
COLLOQUIO ACCOGLIENZA
Il Colloquio del docente referente con lo studente e con i genitori mira a fornire:
- informazioni sul sistema scolastico, sul funzionamento dell’Istituto e sul calendario scolastico,
sulla necessità della partecipazione a colloqui e riunioni con gli insegnanti
- eventuali informazioni sulle strutture del territorio che offrono servizi agli stranieri
Durante il colloquio il docente
- favorisce la compilazione dei moduli di iscrizione
- raccoglie informazioni sulla situazione familiare, storia personale e scolastica
- verifica il livello di conoscenza dell’italiano attraverso la somministrazione di un test
linguistico
- fissa una data per l'eventuale somministrazione di altri test nelle discipline scientifiche.
- fa presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia.
- compila la SCHEDA di BIOGRAFIA LINGUISTICA (allegato 2) da sottoporre all’attenzione
del Dirigente Scolastico e al Consiglio della Classe destinata ad accogliere il nuovo arrivato
- consegna materiale informativo sulla scuola (trilingue - allegato 3)
- illustra la possibilità di avvalersi/non avvalersi dell'insegnamento della Religione
- nella raccolta dei dati tiene conto della vigente normativa sulla privacy.
DETERMINAZIONE DELLA CLASSE
Il Dirigente Scolastico sentiti gli altri membri della commissione su quanto emerso dal colloquio e
dal test, e in base ai parametri reperibili nell’art.45 D.P.R. 394/99 che sono
· età anagrafica
· scolarità pregressa e sistema scolastico del Paese d’Origine
· abilità e competenze rilevate durante il colloquio di accoglienza
stabilisce l' inserimento in una classe dove sia possibile l’instaurarsi di rapporti significativi con i
nuovi compagni e con i docenti.
Per la scelta della sezione, oltre alla richiesta espressa dalla famiglia si considerano i seguenti
elementi:
- Presenza nella classe di alunni stranieri provenienti dallo stesso Paese
- Criteri di valutazione della complessità della classe (disagio, handicap, dispersione)
- Ripartizione degli alunni stranieri nelle classi al fine di evitare la costituzione di classi ghetto
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di Classe all'inizio dell'anno scolastico, o all'arrivo dello studente straniero, riceve
- la SCHEDA di BIOGRAFIA LINGUISTICA dello studente con informazioni dettagliate in
merito al percorso di studi realizzato e alle competenze linguistiche possedute
- i test di ingresso se somministrati
- il "PAGELLINO" relativo all'eventuale corso L2 estivo -se frequentato- il modulo per la compilazione del P.E.P. (piano educativo personalizzato (allegato 4)
Alle classi con presenza di alunni stranieri saranno forniti materiali utili alla prima accoglienza
come testi semplificati, esercitazioni e materiale fornito, di anno in anno, dai docenti che vorranno
mettere a disposizione della scuola i frutti del loro lavoro. A tale scopo è allestita una "biblioteca
stranieri."
Nel corso del Consiglio di Classe si provvede a:
- individuare criteri di programmazione, verifica e valutazione personalizzati
- escludere dal curricolo, all'occorrenza, alcune discipline sostituendole con moduli di
italiano L2 per comunicare o per studiare da tenersi in orario curricolare
- nominare un tutor (generalmente il coordinatore di classe) che svolga il ruolo di mediazione
33
tra il Consiglio di Classe, lo studente e la famiglia
- individuare uno studente-tutor
- inviare lo studente ai corsi pomeridiani di alfabetizzazione o approfondimento della lingua italiana
- invitarlo a conseguire una certificazione linguistica (CELI /PLIDA/ ecc)
- compilare il modulo riassuntivo delle azioni previste per lo studente (allegato 5)
Verranno elaborati piani di studio personalizzati, individuando obiettivi mirati.
VALUTAZIONE DELL’ALUNNO STRANIERO
Come si afferma nelle ‘Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri’ (marzo
2006) i programmi per i singoli alunni possono comportare anche un adattamento della valutazione.
Come previsto dalla normativa D.P.R. 394/99, la valutazione dell’alunno di recente immigrazione,
basata sull’adattamento del programma può essere sospesa (posticipata) nella fase iniziale (1°
quadrimestre) per alcuni ambiti disciplinari D.P.R. 275/99.
Il voto di valutazione non sarà la semplice media delle misurazioni rilevate, ma dovrà tenere conto
del raggiungimento degli obiettivi trasversali, impegno, partecipazione, progressione
nell’apprendimento e di eventuali condizioni di disagio.
LABORATORIO ITALIANO L2
La commissione organizza e /o coordina gli sportelli mattutini e i corsi di Italiano L2 sia interni
all'istituto, sia in rete con le scuole superiori del territorio, sia con il CTP.
VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI
La commissione predispone i questionari per la valutazione delle azioni previste dal protocollo.
Le azioni saranno valutate attraverso i seguenti indicatori:
- Scheda di valutazione delle attività svolte compilata dal coordinatore (allegato 6)
- Scheda di gradimento compilata da alunni stranieri (allegato 7)
- Scheda di valutazione compilata dai docenti L2 e/o dai docenti facilitatori che hanno lavorato
con gli alunni stranieri (allegato 8)
- Risultati degli scrutini finali
RECUPERO
Il progetto si pone l’obiettivo di fornire agli studenti in difficoltà la possibilità di acquisire gli
strumenti metodologici indispensabili per uno studio efficiente.
Obiettivi:
Interventi in orario pomeridiano, durante il primo e il secondo quadrimestre, ed estivi, nel caso di
debiti formativi.
ORIENTAMENTO
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Il progetto è finalizzato all’orientamento in entrata per gli alunni delle Scuole Medie di Novara e
provincia e all’orientamento interno per gli alunni delle classi seconde per fornire agli studenti “ in
entrata” e alle loro famiglie informazioni, tutorato ed offerte formative che li aiutino ad operare
scelte utili per un “ percorso Personalizzato “; fornire agli studenti del biennio, in particolare agli
alunni delle classi seconde, tutte le informazioni affinché la scelta della specializzazione sia
consapevole e mirata. L’obiettivo primario è la diminuzione della dispersione scolastica, favorendo
scelte consapevoli da parte degli alunni in ingresso dalla Scuola media.
Il Progetto si rivolge inoltre agli alunni delle classi quinte rendere per fornire agli studenti gli
strumenti adeguati a una responsabile e proficua scelta della facoltà universitaria oppure per
l’entrata nel mondo del lavoro.
ORIENTAMENTO PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA MEDIA
 Negli incontri con genitori e studenti, svolti in sede, viene presentata la scuola e vengono
illustrate le caratteristiche, il modo di operare e le prospettive di studio/lavoro degli indirizzi
di studio presenti.
 Vengono svolti interventi informativi in tutte le scuole medie del territorio della provincia di
Novara. Tali interventi vengono svolti, in tempi diversi, sia per gli studenti che per i
genitori.
 Supporto alle scelte degli studenti che frequentano le classi seconde e terze medie, tramite
attività di laboratorio nelle strutture dell’Istituto, che consentono ai ragazzi di sperimentare i
propri interessi e le proprie attitudini.
35
7 PROGETTI
_______________
STAGES AZIENDALI
Il Progetto si propone l’inserimento degli alunni delle classi quarte nelle aziende del territorio
novarese al fine di consentire loro le prime esperienze sul campo.
Obiettivi:
a) Cognitivi:
- Verificare, ampliare ed integrare le conoscenze apprese a scuola, in un contesto
operativo - produttivo
- Apprendere nuovi dati, nuove procedure, nuovi linguaggi
- Percepire la sistematicità di un processo
- Scoprire le regole che presiedono ad una struttura aziendale come sistema organizzato
b) Comportamentali
- Sapersi inserire in un diverso contesto in modo positivo ed attivo
- Migliorare le proprie capacità di relazione Migliorare le proprie capacità di relazione
- Acquisire consapevolezza e rafforzare le motivazioni allo studio
c)
- Verificare le abilità acquisite a scuola in una realtà operativa diversamente strutturata
- Acquisire operatività e competenze specifiche
VISITE DI ISTRUZIONE
La visita d’istruzione è un momento importante di crescita dell’individuo e del gruppo che studenti
e docenti accompagnatori, previa l’approvazione dei Consigli di classe e di tutti gli organi
collegiali, scelgono di organizzare per soddisfare esigenze di varia natura: culturali, ricreative,
sportive.
Si tratta di attività didattica a tutti gli effetti, anche se in un contesto ambientale diverso da quello
consueto dell’istituzione scolastica. Valgono pertanto gli stessi principi di rispetto delle cose e delle
persone, di autodisciplina individuale e collettiva, di osservanza delle regole che sono alla base di
altri momenti del processo formativo.
Il progetto è stato svolto negli scorsi anni scolastici con soddisfazione dell’utenza.
OMAR CINEMA
L’iniziativa è rivolta principalmente ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado e si pone come
obiettivo primario quello di valorizzare la conoscenza del linguaggio cinematografico per
arricchire quei percorsi didattici che impiegano il CINEMA come strumento di comunicazione
culturale. Dall’a.s. 2011-2012 i seminari legati all’attività in oggetto sono aperti a tutta la
cittadinanza, di Novara e provincia, che coltivi interessi culturali nei settori della comunicazione
e delle tematiche sociali, con l’ulteriore obiettivo di arricchire la conoscenza del linguaggio
audiovisivo quale medium privilegiato per conoscere e interpretare le complesse realtà del nostro
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tempo. I percorsi di lettura proposti, sostenuti da supporti tecnici ad alte prestazioni (film in
DVD, audio Dolby Digital) e corredati di opportuni sussidi informativi, rientrano a pieno titolo
nelle attività di aggiornamento previste dall’ordinamento scolastico vigente.
SPORT E CINEMA ALL’OMAR
A fronte di una sempre più articolata offerta di pellicole ambientate nel mondo dello sport, si è pensato
di riproporre sull’onda dell’interesse suscitato in edizioni precedenti, una panoramica orientativa sulle
principali tipologie di filmografia a tema. Gli scopi dell’intervento formativo sono i seguenti:
a)
Cognitivi: fornire le basi culturali per comprendere le dinamiche che utilizzano
l’argomento sportivo portandone la spettacolarità sul grande schermo e utilizzandone le peculiarità
con finalità comunicative e culturali
b)
Miglioramento dell’attenzione e della partecipazione critica ad eventi non subiti in modo
passivo ma vissuti con consapevolezza.
c) Migliorare le basi culturali in riferimento ai contenuti tecnici degli sport trattati.
MASTER DEI TALENTI
Allievi interessati delle classi 5^. Progetto già consolidato in quanto è al quarto anno di svolgimento.
Lo scopo del progetto è quello di verificare, ampliare ed integrare le conoscenze apprese a scuola, in
un contesto operativo - produttivo a carattere europeo; promuovere e sviluppare le abilità e le
competenze professionali; percepire la sistematicità di un processo e capacità di adattarsi ad uno stile
di vita europeo.
VOLONTARIATO
Il progetto “stage di volontariato per studenti” nasce dalla proposta del Coordinamento delle
Associazioni di volontariato sociale sanitario. È rivolto agli studenti del triennio con la finalità di una
formazione sociale degli studenti proponendo loro un’esperienza di attività solidaristica, a diretto
contatto con la realtà del disagio sociale e con le Istituzioni e le Associazioni che se ne fanno carico.
Gli studenti che avranno aderito alle attività saranno guidati dagli operatori all’interno di uno dei
centri assistenziali per anziani o minori o disabili o di impegno civile che hanno aderito all’iniziativa.
PRELIMINARY ENGLISH TEST (PET)
Sembra evidente la necessità di certificare il livello di conoscenza dell’inglese secondo i parametri
stabiliti dal Council of Europe. Tale certificazione è spendibile sia in ambito lavorativo che
universitario.
I destinatari del progetto sono gli allievi del triennio che abbiano una conoscenza della lingua almeno
a livello A2 ed eventualmente anche allievi di seconda di pari abilità. Prima dell’avvio del corso viene
effettuato un test d’ingresso per saggiare l’effettivo livello degli studenti interessati.
Il progetto è stato svolto negli ultimi dieci anni con una percentuale di allievi certificati globalmente
mai inferiore al 70% e con punte di eccellenza pari al 20%
37
IDRAULICA
Il progetto ha lo scopo di avvicinare gli studenti al lavoro manuale che risulta carente nel programma
di tecnologie chimiche. In particolare si vogliono affrontare le fasi di calcolo teorico, progettazione e
realizzazione pratica di un piccolo impianto idraulico con il quale poter poi fare misure di portata e
perdite di carico. L’impianto rimarrà inoltre a disposizione per gli studenti delle classi successive per
le loro esercitazioni. Sarà anche possibile intervenire con delle modifiche per variare la struttura
dell’impianto anno per anno.
SICUREZZA NELL’INDUSTRIA CHIMICA
Il progetto ha lo scopo di avvicinare gli studenti alle problematiche dei rischi, della sicurezza e della
protezione ambientale negli impianti chimici.
LA BIOLOGIA IN INFOGRAFICA
PICCOLI ESPLORATORI VIRTUALI
Due anni fa è stato stilato il libro di Scienze della Terra digitale con il lavoro di sei classi prime che
hanno dedicato tutte le ore curricolari alla ricerca delle informazioni, alla loro elaborazione e
comprensione, alla scrittura e al disegno. Il libro è stato intitolato: La scienza secondo noi.
Il
libro
è
consultabile
al
seguente
indirizzo
nel
sito
della
scuola:
http://www.dallaterraallaterra.it/2011/06/03/il-libro-discienze-della-terra/
Nel corrente anno scolastico si intende riproporre la stessa iniziativa per quanto riguarda la Biologia
col chiaro intento di affrancare le famiglie degli studenti dei prossimi anni dall’acquisto obbligatorio
dei libri di Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia) e di allinearsi alle disposizioni
ministeriali in merito ai libri digitali. Il testo verrà elaborato avvalendosi di un metodo di
rappresentazione grafica detto “infografica”. L’infografica consente di comunicare in modo diretto e
schematico un notevole numero di informazioni attraverso l’integrazione di immagini e di testo.
OMAR SPORT
Il mantenimento del patrimonio “salute” rappresenta una sfida che il nostro Istituto considera
prioritaria nel percorso formativo di ogni alunno. I nostri ragazzi non vengono considerati come
passivi contenitori da riempire di informazioni attinenti la specializzazione prescelta, ma come attivi
protagonisti di un più completo itinerario educativo e didattico. In esso, le delicate variabili di una
corporeità in fase di definizione si coniugano in un quadro psicologico in cerca di conferme e rinforzi
atti a costruire un carattere positivo, sicuro e volitivo. In tale delicato momento di transizione e
consolidamento lo sport rappresenta un palcoscenico privilegiato e insostituibile, prezioso strumento
di acquisizioni indelebili. Le attività pratiche tradizionalmente proposte nelle ore di educazione fisica
curricolari vengono pertanto affiancate da altre dalla valenza più ampia e dai contenuti, soprattutto
agonistici, più estesi. Ciò nell’ottica di proporre gli strumenti funzionali alla consapevolezza di una
fisicità indissolubilmente legata a tutti gli aspetti dell’esistenza di ogni essere umano: dalla
conoscenza di sé al superamento dei propri limiti, dall’accettazione degli altri allo spirito di
appartenenza al gruppo.
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RISPARMIO ENERGETICO A SCUOLA
Si è pensato nel corso dell'anno scolastico precedente, dopo una precedente esperienza con la scuola
La Mache di Lione (Liceo Tecnologico/ Istituto Professionale) di avviare un progetto che potesse
essere utile per gli allievi della specializzazione in elettrotecnica per studiare le nuove tecnologie e
possibilità di risparmio energetico, applicandoli alla nostra scuola, e per avvicinarli a una metodologia
di progetto ed a una mentalità di lavoro più aperta alla realtà internazionale e all'utilizzo della lingua
inglese negli scambi internazionali.
UTILIZZO IN SICUREZZA DELLE MACCHINE
UTENSILI
Il progetto nasce dall’esigenza di aggiornamento di un gruppo di docenti ITP dell’area meccanica
sull’utilizzo in sicurezza delle macchine utensili e sulla organizzazione e gestione del laboratorio.
Gli scopi del progetto sono:
- conoscere la normativa relativa alla sicurezza e alle responsabilità del docente nei reparti di
lavorazione con particolare riguardo alla normativa specifica riferita alle macchine utensili
presenti nel laboratorio;
padroneggiare i dispositivi di sicurezza delle macchine e quelli di protezione individuale,
riconoscere la segnaletica e la cartellonistica antinfortunistica specifica di reparto;
- prendere visione delle operazioni di manutenzione periodica programmate;
- avere una visione panoramica dei materiali da lavorare e degli utensili da impiegare nelle
esercitazioni con le classi.
- Essere in grado di analizzare i diversi componenti della macchina, compresi i dispositivi di
sicurezza, e verificarne l’efficienza;
- aggiornare la conoscenza e uniformare i procedimenti relativi alle operazioni di attrezzaggio,
controllo e taratura delle macchine;
- rafforzare le conoscenze sulle lavorazioni eseguibili con ogni singola macchina;
- essere in grado di effettuare piccoli interventi di manutenzione per la pronta rimessa in
esercizio delle macchine.
GRAFICA VETTORIALE E CAD
Al fine di anticipare alcune competenze specifiche utilizzate dalla maggior parte delle specializzazioni
(disegno vettoriale e CAD) si pensa di dedicare una parte delle ore teoriche di informatica
approfondendo una parte relativa alla grafica, contemplata nel programma di prima, ma non nei
normali corsi di alfabetizzazione (tipo ECDL).
Sia aspiranti meccanici che elettronico / elettrotecnici utilizzeranno nel triennio programmi più o
meno dedicati al disegno tecnico meccanico / impiantistico circuitale.
Antipare alcuni concetti permetterà agli alunni di:
1. Migliorare la motivazione applicandosi in attività che anticipano il triennio
2. Applicarsi all’uso di software differenti, sviluppando una certa elasticità nell’utilizzo di
strumenti differenti ma che hanno le medesime finalità o organizzati in modo similare
3. Sensibilizzare gli alunni nell’uso di software open source
4. Migliorare la capacità di lavorare in team.
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Coinvolgere gli alunni in un apprendimento attivo che veda l’utilizzazione delle nuove
tecnologie informatiche (cloud computing)
6. Motivare gli alunni all’apprendimento facendoli sentire protagonisti di un progetto concreto ed
importante.
5.
COSTRUZIONE DI UN TORNIO PER LEGNO
Scopo del progetto è quello di realizzare un percorso formativo finalizzato all’applicazione pratica,
all’interno del laboratorio di macchine utensili, del laboratorio tecnologico ed infine del laboratorio di
sistemi, dei concetti studiati in merito ai nuovi programmi ministeriali relativi all'indirizzo di
meccatronica.
Il lavoro ha come obiettivo la costruzione di un TORNIO PER LEGNO di piccole dimensioni, esso
coinvolge vari aspetti processuali che devono tener conto di molteplici esigenze di natura meccanica
ed elettronica. Il progetto è rivolto agli allievi del quinto anno del corso di meccanica che, lavorando
in gruppo, acquisiranno maggiore consapevolezza delle nozioni apprese in aula e le applicheranno
nella progettazione, nella costruzione e nella messa in opera del TORNIO PER LEGNO.
COSTRUZIONE DI UN ROBOT SAFS
Scopo del progetto è quello di realizzare un percorso formativo finalizzato all’applicazione pratica,
all’interno del laboratorio di macchine utensili, del laboratorio tecnologico, del laboratorio di disegno
ed infine del laboratorio di sistemi, dei concetti studiati in merito ai nuovi programmi ministeriali
relativi all'indirizzo di meccatronica.
Il lavoro ha come obiettivo la costruzione di un Robot mobile a dimensioni reali e coinvolge vari
aspetti processuali che devono tener conto di varie esigenze di natura meccanica ed elettronica.
Il progetto è rivolto agli allievi del secondo biennio e del quinto anno del corso di meccanica che,
lavorando in gruppo, acquisiranno maggiore consapevolezza delle nozioni apprese in aula e le
applicheranno nella progettazione, nella costruzione e nella messa in opera del Robot S.A.F.S.
MACCHINA COMANDATA DA PC CON ARDUINO
Scopo del progetto è quello di realizzare un percorso formativo finalizzato all’applicazione pratica,
all’interno del laboratorio di sistemi, dei concetti studiati in merito ai nuovi programmi ministeriali
relativi all'indirizzo di meccatronica. Il lavoro ha come obiettivo la costruzione di Macchinina
comandata da pc o tablet con ARDUINO. Il progetto coinvolge vari aspetti processuali che devono
tener conto di varie esigenze di natura meccanica ed elettronica.
Il progetto è rivolto agli allievi del secondo biennio e del quinto anno del corso di meccanica che,
lavorando in gruppo, acquisiranno maggiore consapevolezza delle nozioni apprese in aula e le
applicheranno nella progettazione, nella costruzione e nella messa in opera della Macchinina
comandata da pc o tablet con ARDUINO.
COSTRUZIONE DI UN NASTRO TRASPORTATORE
Scopo del progetto è quello di realizzare un percorso formativo finalizzato all’applicazione pratica,
all’interno del laboratorio di macchine utensili, del laboratorio tecnologico, del laboratorio di disegno
ed infine del laboratorio di sistemi, dei concetti studiati in merito ai nuovi programmi ministeriali
relativi all'indirizzo di meccatronica.
40
Il lavoro ha come primo obiettivo la costruzione di un nastro Trasportatore utilizzando materiale di
riciclo, nella fattispecie una stampante a getto di inchiostro non funzionante.
Il secondo obiettivo è quello di realizzare una postazione di lavoro (esempio una lavorazione di
foratura) alimentata dal nastro trasportatore che abbiamo citato prima.
Sia il nastro trasportatore e sia la stazione di lavoro sono inseriti in un sistema più complesso che
prevede la movimentazione di pezzi attraverso dei manipolatori. Tutto il sistema è automatizzato ed è
controllato da ARDUINO.
Il progetto è rivolto agli allievi del secondo biennio e del quinto anno del corso di meccanica che,
lavorando in gruppo, acquisiranno maggiore consapevolezza delle nozioni apprese in aula e le
applicheranno nella progettazione, nella costruzione e nella messa in opera della costruzione di un
nastro trasportatore con postazione di lavoro.
LEAN ORGANIZATION
Scopo del progetto è quello di realizzare un percorso formativo finalizzato all’applicazione pratica,
della filosofia industriale Lean (dall'inglese lean manufacturing o lean production) che significa
produzione snella, ispirata al
sprechi fino ad annullarli.
Toyota Production System, che mira a minimizzare gli
COSTRUZIONE DI UNA MANO ROBOTICA
Scopo del progetto è quello di realizzare un percorso formativo finalizzato all’applicazione pratica,
all’interno del laboratorio di macchine utensili, del laboratorio tecnologico ed infine del laboratorio di
sistemi, dei concetti studiati in merito ai nuovi programmi ministeriali relativi all'indirizzo di
meccatronica. Il lavoro ha come obiettivo la costruzione di una MANO ROBOTICA mediante
l'utilizzo dell'ARDUINO, piattaforma hardware low-cost programmabile. Il progetto coinvolge vari
aspetti processuali che devono tener conto di varie esigenze di natura meccanica ed elettronica.
Il progetto è rivolto agli allievi del secondo biennio e del quinto anno del corso di meccanica che,
lavorando in gruppo, acquisiranno maggiore consapevolezza delle nozioni apprese in aula e le
applicheranno nella progettazione, nella costruzione e nella messa in opera della MANO ROBOTICA.
LABORATORI ESPERIENZALI PER LE SCUOLE MEDIE
Scopo del progetto è quello di realizzare Percorsi Didattici e Laboratori Esperienziali rivolti agli
Allievi delle Classi III delle SCUOLE Medie .
I Corsi e le Attività sono finalizzati a:
- favorire il cammino di orientamento scolastico degli allievi e di scoperta delle proprie
attitudini,
- offrire occasioni che stimolino la partecipazione attiva dell’alunno e il rinforzo
motivazionale per mezzo di esperienze di apprendimento diversificate.
Gli Allievi impareranno a conoscere ed utilizzare un piccolo tornio per il legno, costruire ed
utilizzare un "robot idraulico" e a utilizzare " ARDUINO".
SWEET
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Il Progetto SWEET è coordinato dal CSCI (Consorzio Scuola Comunità Impresa) di Novara e
consiste in 72 borse di studio da destinare agli studenti delle classi 4^ degli Istituti Superiori della
Provincia di Novara.
Le borse di studio consistono in Tirocini all’estero della durata di 5 settimane (1 settimana di corso
di lingua della durata di 20 ore e 4 settimane di stage (non retribuito) – lavori diversi a secondo del
percorso scolastico) da effettuarsi al termine del corrente anno scolastico (periodo dal 15 Giugno al
30 Agosto 2014).
Possono aderire all’iniziativa tutti gli allievi delle classi 4^ che possiedono una buona conoscenza
della lingua inglese; le borse di studio destinate all'ITI Omar non sono state ancora definite (in
genere sono circa 5-7), gli allievi saranno successivamente selezionati in base a diversi test.
PREVENZIONE DEL RISCHIO
Il progetto prende avvio dalla necessità di educare gli studenti alla “ prevenzione del rischio “ e ha
la finalità di promuovere comportamenti responsabili e consapevoli.
Il progetto verrà articolato secondo queste fasi:
- Individuazione classi destinatarie del progetto e stesura calendario incontri
- Compilazione di un questionario d’ingresso al fine di fornire ai conduttori elementi utili a
definire il livello di conoscenza e consapevolezza delle classi.
- Partecipazione ad un laboratorio formativo con funzionari del N.O.T. della Prefettura di
Novara in collaborazione con un formatore incaricato e personale del SERT.
CLIL
CLIL è l'acronimo di Content and Language Integrated Learning. Si tratta di una metodologia
didattica che prevede l'insegnamento di una disciplina in lingua straniera veicolare, un'innovazione
che implica la costruzione di competenza linguistica e comunicativa contestualmente allo sviluppo
ed acquisizione di conoscenze ed abilità disciplinari.
“L’insegnamento integrato di lingue straniere e contenuti è uno dei punti cardine nei programmi
dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa:la finalità didattica principale è quella di favorire la
capacità di acquisire conoscenze attraverso una lingua straniera.
Obiettivi del progetto:
- Migliorare la competenza nella lingua inglese attraverso lo studio di contenuti disciplinari
- Creare occasioni di uso "reale" della lingua inglese
- Educare a un approccio multiculturale e multidisciplinare al sapere
- Stimolare una maggiore consapevolezza dei contenuti disciplinari attraverso
l'apprendimento in lingua inglese
- Acquisire competenze spendibili per il lavoro
Il progetto CLIL viene attuato il alcune classi dell’Istituto, come sperimentazione, da insegnanti che
hanno avuto una specifica formazione.
FIXO
Aiutare i giovani diplomati a trovare un’occupazione, riducendo il tempo che passa tra il titolo di
studio e l’ingresso nel mondo del lavoro. E’ questo l’obiettivo della seconda linea d’intervento del
programma FIxO “Scuola&Università”, che prevede una serie di avvisi regionali per sostenere le
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scuole secondarie superiori nella strutturazione e nel rafforzamento dei servizi di placement e di
orientamento al lavoro e alle professioni.
OPPORTUNITÀ
Gli istituti scolastici che aderiscono ai bandi possono beneficiare di un contributo fino a un
massimo di 30 mila euro e dell’assistenza tecnica di Italia Lavoro. Ogni scuola avrà inoltre la
possibilità di realizzare da un minimo di 50 fino a un massimo di 150 percorsi personalizzati di
orientamento e placement per diplomati e diplomandi.
ATTIVITÀ
- supportare almeno 365 scuole - in forma singola o associata - nella realizzazione e
qualificazione dei servizi di orientamento e di intermediazione;
- raggiungere un bacino potenziale di 55 mila giovani tra diplomandi e diplomati;
- sviluppare un rapporto sinergico tra le scuole, il sistema delle imprese e gli operatori
pubblici/privati del mercato del lavoro presenti sul territorio regionale;
- promuovere dispositivi e misure di politica attiva del lavoro, come tirocini di formazione e
orientamento e contratti di apprendistato.
MODELLO DI SERVIZIO DI PLACEMENT
Al fine di garantire - pur nel rispetto delle diverse realtà organizzative e gestionali delle scuole
partecipanti all’iniziativa - un’offerta di servizi qualitativamente omogenea e diffusa sul territorio
nazionale, il programma propone un modello di servizio di placement al quale gli istituti scolastici
dovranno attenersi nella realizzazione delle attività. In tal senso, il servizio di placement deve:
- favorire l’incontro tra diplomati/diplomandi e il mondo del lavoro avendo cura di gestire e
attivare i rapporti con le aziende del territorio;
- governare le relazioni all’interno della rete territoriale per attivare i servizi più idonei a
raggiungere gli obiettivi di placement;
- sviluppare servizi coerenti con le esigenze del target di riferimento.
INVALSI
E’ l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un lungo e
costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE) istituito
nei primi anni settanta del secolo scorso.
Sulla base delle vigenti Leggi, che sono frutto di un’evoluzione normativa significativamente
sempre più incentrata sugli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico, l’Istituto:
- effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla
qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e
formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente; in particolare
gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV);
- studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto
sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa;
- effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle
scuole;
- predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a
verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di
Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado;
- predispone modelli da mettere a disposizione delle autonomie scolastiche ai fini
dell'elaborazione della terza prova a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria
superiore;
43
provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei
percorsi dell'istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato
secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne la
comparabilità;
- fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle regioni, agli enti
territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome
iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione;
- svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai
processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche;
- svolge attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati;
- assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo
valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti;
- formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici,
definisce le procedure da seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione
dei componenti del team di valutazione e realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti
del sistema di valutazione.
-
L’INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che individua le
priorità strategiche delle quali l'Istituto tiene conto per programmare la propria attività. La
valutazione delle priorità tecnico-scientifiche è riservata all'Istituto.
COMPETENZE
La certificazione delle competenze acquisite dagli studenti che completano il proprio ciclo
decennale di studi è l'obbligo dal 2010, con il D.M. n°9 DEL 27.01.2010.
Questo fatto rappresenta una novità per la scuola italiana, che è chiamata a valutare non solo
le conoscenze (sapere) e le abilità (saper fare e applicare regole, sulla scorta di una guida) degli
studenti, ma anche le loro competenze (sapersi orientare autonomamente e individuare strategie per
la soluzione dei problemi) in contesti reali o verosimili. L’obbligo riguarda gli studenti che
completano il ciclo decennale e quindi coincide con il termine del secondo anno delle scuole
secondarie di secondo grado. Sono coinvolte tutte le discipline. Il processo che porta alla
certificazione, d’altronde, è competenza del consiglio di classe e quindi frutto di una operazione e
decisione di tipo collegiale. Come è strutturato il modello?
Il
modello prevede che si debba indicare il livello raggiunto per ciascuno dei seguenti assi:
asse dei linguaggi (lingua italiana, lingua straniera, altri linguaggi)
asse matematico
asse scientifico-tecnologico
asse storico-sociale
Per ciascuno di essi va specificato il livello raggiunto, distinto in:
- LIVELLO BASE
- LIVELLO INTERMEDIO
- LIVELLO AVANZATO
Nel caso non sia stato raggiunto il livello base, viene riportata la dicitura LIVELLO BASE NON
RAGGIUNTO, con l’indicazione della relativa motivazione (di cui si fa menzione anche nel
verbale della riunione di scrutinio).
-
44
-
8 FORMAZIONE
__________________
SUPPORTO ALL’OFFERTA DI FORMAZIONE AL
TERRITORIO
L’Istituto Omar è dotato di sale conferenze con adeguata capienza e con attrezzature idonee, tra cui
un impianto di videoconferenza che collega contemporaneamente due sale.
E’ quindi punto di riferimento per l’erogazione di corsi di formazione, incontri, convegni, sia per
Enti e Ordini professionali, sia per gli Uffici MIUR a livello provinciale e regionale.
Le dotazioni dei laboratori e le competenze degli insegnanti consentono all’Istituto di essere
Organismo di formazione con certificazione di Qualità e Accreditamento regionale in grado quindi
di erogare corsi di formazione finanziati dalla Regione Piemonte su bandi regionali o provinciali.
CORSO POST DIPLOMA TECNICO DI LABORATORIO
CHIMICO-FARMACEUTICO
Il corso è organizzato in collaborazione con l’Agenzia formativa FILOS Formazione di Novara.
Il percorso formativo è finalizzato alla preparazione di una figura professionale che possa operare
all’interno dei laboratori di industrie farmaceutiche o in istituti pubblici e privati che si occupano di
ricerca nel settore farmaceutico.
Profilo professionale del TECNICO CHIMICO FARMACEUTICO
COMPETENZE:
A)
INDIVIDUARE UN METODO DI INDAGINE SISTEMICO
CAPACITÀ:
•
Identificare/descrivere un ciclo produttivo chimico individuandone le criticità
•
Individuare le correlazioni tra i sistemi chimici
•
Progettare procedure integrate a basso impatto ambientale
• Individuare le tecnologie chimiche più appropriate in relazione alle materie prime
disponibili
•
Interpretare fenomeni chimici complessi
•
Individuare le caratteristiche dei processi chimici di produzione e delle tecnologie
specifiche
•
Interpretare analisi chimiche relative agli inquinanti
B)
CORRELARE I PROCESSI ESAMINATI CON SITUAZIONI REALI
CAPACITÀ:
•
Contestualizzare i principi chimico-fisici con strategie di sintesi consolidate
•
Contestualizzare i principi impiantistici chimici con processi produttivi industriali
•
Individuare le correlazioni tra i diversi sistemi di scala produttiva
•
Individuare le scelte ottimali in relazione agli ambiti specifici
45
•
•
•
C)
Interpretare parametri chimici e chimico-fisici riferibili a processi industriali
Valutare gli impatti ambientali dovuti all’unità produttiva
Proporre scelte in grado di attenuare l’impatto ambientale
FORMULARE IPOTESI DI INTERPRETAZIONE DEI FENOMENI
CAPACITÀ:
•
Individuare le correlazioni tra i sistemi chimici complessi
•
Individuare le scelte ottimali in relazione agli ambiti specifici
• Individuare le tecnologie impiantistiche chimiche più appropriate in relazione alle diverse
produzioni
•
Valutare i benefici delle diverse soluzioni impiantistiche e delle diverse strategie di sintesi
•
Interpretare parametri chimici e chimico-fisici in entrata e in uscita dai processi
•
Predisporre bilanci di materia e di energia
D)
IDENTIFICARE LE NORMATIVE SPECIFICHE DI SETTORE
CAPACITÀ:
•
Interpretare la normativa REACH per la classificazione delle sostanze chimiche
•
Valutare le schede di sicurezza per i prodotti chimici
•
Valutare il ciclo di vita dei prodotti chimici
•
Proporre protocolli per le buone prassi di laboratorio
• Individuare le correlazioni tra i sistemi per l’identificazione e l’etichettatura delle sostanze
chimiche
•
Interpretare le norme di buona fabbricazione (GMP)
•
Interpretare le norme per lo smaltimento dei sottoprodotti e i relativi campi di
inquinamento
E)
LAVORARE IN UN’OTTICA DI SICUREZZA
CAPACITÀ:
•
Identificare i pericoli connessi alle varie operazioni unitarie nei processi chimici
•
Verificare i requisiti di sicurezza di impianti e sostanze
•
Contestualizzare la normativa di riferimento
•
Definire procedure inerenti il sistema di gestione della sicurezza
•
Gestire relazioni con consulenti, enti esterni (ASL, Vigili del fuoco) ed imprese
appaltatrici.
•
Definire e predisporre misure di prevenzione e protezione idonee
ATTIVITA’:
OPERARE
NEL
PROCESSO
CAMPIONAMENTO AL REFERTO
1)
ANALITICO
CHIMICO-FISICO,
DAL
AZIONI:
•
Raccogliere dati relativi agli standard di processo
• Raccogliere dati chimico-analitici relativi a parametri di processo e di prodotto provenienti
da relazioni e ricerche, misurazioni e analisi certificate
•
Attuare le procedure analitiche secondo il modello della buona prassi di laboratorio
•
Descrivere modelli analitici strumentali
46
•
•
•
Interpretare i risultati analitici per ottimizzare le procedure
Elaborare procedure chimico-analitiche alternative
Reperire le metodiche per analisi chimico-strumentali e chimico-fisiche
OPERARE COME ADDETTO ALLA CONDUZIONE E CONTROLLO DI IMPIANTI
CHIMICI
2)
AZIONI:
• Analizzare le possibili deviazioni di processo e l’impatto sulla qualità del prodotto
• Raccogliere dati relativi alla sicurezza delle reazioni chimiche
• Descrivere i principi per la manutenzione degli impianti chimici
• Raccogliere dati per la conduzione dei processi unitari
• Analizzare le modalità di stoccaggio dei prodotti e degli intermedi
• Analizzare le procedure per il lavaggio delle apparecchiature
• Applicare le misure per la tutela ambientale
• Attuare le procedure per il carico di prodotti e intermedi
GOVERNARE E CONTROLLARE PROGETTI E ATTIVITA’ NEL RISPETTO DELLA
NORMATIVA SU PROTEZIONE AMBIENTALE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI
LAVORO
3)
AZIONI:
• Analizzare i rischi nell’impianto chimico
• Applicare le misure di prevenzione e protezione in ambito chimico
• Verificare i requisiti di sicurezza di attrezzature, impianti e sostanze
• Raccogliere dati relativi agli impatti ambientali in ingresso ed in uscita
• Raccogliere dati relativi a parametri ambientali di diversa natura provenienti da relazioni e
ricerche, misurazioni e analisi certificate.
• Analizzare le variabili di processo critiche
• Elaborare strategie di sintesi ecosostenibili
• Applicare la normativa sullo stoccaggio, sull’utilizzo e sullo smaltimento di sostanze
chimiche.
• Raccogliere dati chimico-fisici sul funzionamento pilota di processi chimici
OPERARE PER LA SINTESI DI PRODOTTI CHIMICI MEDIANTE PROCESSI A
BASSO IMPATTO AMBIENTALE
4)
AZIONI:
• Elaborare progetti di impianti chimici ecosostenibili
• Verificare i requisiti per una strategia di sintesi partendo da materie prime rinnovabili
• Attuare le procedure impiantistiche per ridurre il dispendio energetico
• Redigere schemi di processo nella logica della chimica verde
• Raccogliere dati chimico-fisici per la ricerca di strategie di sintesi a basso impatto
ambientale
• Analizzare i vantaggi derivanti dall’utilizzo di un processo catalitico
• Descrivere modelli di sintesi organica alternativi
• Analizzare lo smaltimento dei sottoprodotti
• Operare per ridurre, riciclare riutilizzare, smaltire i rifiuti
47
TEST CENTER ECDL
La Certificazione ECDL (European Computer Driving Licence) – ossia Patente Europea di Guida
del Computer - è un sistema di certificazioni che attestano la capacità di saper usare il personal
computer a diversi livelli di approfondimento e di specializzazione. Come per tutti gli altri
programmi di certificazione emanati da CEPIS e gestiti in Italia da AICA, ECDL costituisce uno
standard di riferimento internazionale in quanto si caratterizza per:
• completezza, con una struttura articolata su vari livelli
• uniformità, poiché i test sono identici in tutti i Paesi (garantendo così la circolarità del titolo)
• neutralità rispetto ai "vendor", essendo aperto alle diverse piattaforme tecnologiche,da quelle
“proprietarie” a quelle “open - source”
L'ECDL costituisce quindi:
• un certificato riconosciuto dall'Unione Europea, con un valore reale valido in tutta la Comunità
• una qualificazione informatica valida per tutti
• un metodo pratico per misurare e validare le proprie abilità informatiche
• un certificato che conferisce maggiori possibilità e mobilità a chi lo possiede e a chi è già nel
mondo del lavoro
• un fattore importante per partecipare in modo consapevole ed attivo nel campo lavorativo
In Italia la patente è stata formalmente riconosciuta nel mondo dell'istruzione e in quello del lavoro.
Il Ministero della Pubblica Istruzione, infatti, accetta la Patente Europea del Computer come credito
formativo negli esami di Stato per il diploma di maturità e, in seguito ad un'intesa tra lo stesso
Ministero e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, ha stabilito di considerare la
certificazione ECDL anche nel credito formativo universitario.
In base ad una disposizione emanata dal dipartimento della Funzione Pubblica, su specifica
richiesta del Ministero della Pubblica Istruzione, l'ECDL è stata riconosciuta tra i titoli di merito ai
concorsi pubblici. Inoltre, alle amministrazioni è stata offerta la facoltà di inserire nei bandi di
concorso anche la richiesta del possesso della ECDL.
Il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ha emesso un documento congiunto con il
Ministero della Pubblica Istruzione che sancisce ufficialmente il ruolo dell'ECDL nel mondo del
lavoro.
Nel mondo,il programma ECDL è operativo in 135 Paesi. E’ presente, infatti, oltre che in tutte le
nazioni europee, in Paesi come Cina, India, Australia, Sud Africa, Emirati Arabi, Canada, Argentina
ecc. I test sono disponibili in 50 lingue diverse e gli esami sono uguali in tutto il mondo.
L’ITI Omar è accreditato come Test Center Autonomo ECDL per i seguenti livelli di certificazione:
ECDL CORE LEVEL (dal 2000)
ECDL ADVANCED OFFICE (dal 2003)
ECDL SPECIALIST CAD 2D (dal 2004)
ECDL CORE LEVEL è la certificazione che attesta la capacità di utilizzare il PC nelle usuali
applicazioni d’ufficio. Per averla e ottenere il diploma il bisogna superare sette esami:
• Concetti di base dell’ICT
• Uso del computer e gestione dei file
• Elaborazione testi
• Fogli elettronici
• Uso delle basi di dati
• Strumenti di presentazione
• Navigazione web e comunicazione
Superando quattro esami a scelta, si può avere il diploma intermedio ECDL Start.
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ECDL ADVANCED OFFICE è la certificazione per l’utente evoluto del computer. Attesta una
competenza più approfondita dei singoli moduli dell’ECDL Core:
• Elaborazione testi
• Foglio Elettronico
• Basi di dati
• Strumenti di presentazione
Gli esami di ECDL Advanced sono indipendenti tra loro e ognuno comporta un diploma a sé.
ECDL SPECIALIST CAD 2D attesta la competenza di base nel disegno bidimensionale utilizzando
programmi di progettazione assistita dal computer. La certificazione è costituita da un singolo
esame.
L’Istituto oltre ad erogare gli esami per le certificazioni organizza i relativi corsi di informatica
indirizzati agli studenti dell’Istituto, a tutto il personale della scuola e agli esterni.
LO STAFF ECDL
• Responsabile del Test Center: Antonino Condipodero
• Esaminatori ECDL Antonino Condipodero, Fabio Travaglini
• Esaminatori ECDL Specialist CAD: Antonino Condipodero, Rocerto Pernechele.
• Tutti i docenti con specifiche competenze di informatica certificate possono tenere i corsi di
preparazione
Il POLIS
POLIS è una sigla che sta per "Percorsi di Orientamento Lavorativo e Istruzione Superiore".
La sperimentazione dei “percorsi Polis”, promossa da alcuni CTP della regione Piemonte, ha come
ambito di intervento la formazione e l’istruzione superiore degli adulti al fine di fare ottenere il
Diploma di Scuola Media Superiore alle persone che ne sono sprovviste e che desiderino questo
tipo di formazione.
La principale caratteristica del Progetto POLIS è quella di consentire il conseguimento del diploma
in soli tre anni di corso, invece dei normali cinque. L’'orario di frequenza è ridotto a circa 600 ore
annue, le lezioni sono collocate in una fascia oraria serale per consentire agli studenti-lavoratori la
partecipazione.
Con il progetto POLIS si ottiene, oltre al diploma, un attestato di qualifica di formazione
professionale regionale in un ambito coerente con l'impianto del corso scelto.
L’ITI Omar attua il progetto POLIS con il CTP di Novara annesso all’I.C. Fornara e propone, il
percorso di elettronica.
I corsi POLIS sono aperti a tutti gli adulti che desiderino tornare a scuola; poiché non è una scuola
"recupero d'anni"; non sono ammessi i minorenni o gli allievi degli istituti diurni bocciati nell'anno
precedente. Il POLIS è una scuola statale; la sua frequenza, salvo una piccola tassa d'iscrizione
come in tutte le scuole, è gratuita.
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9 QUALITA’ e SICUREZZA
__________________
LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ
A partire dall’anno scolastico 2010-2011 l’Istituto ha applicato il proprio Sistema di Gestione
Qualità (cioè il sistema costituito dall’insieme delle procedure e delle modalità organizzative che
presiedono al funzionamento di una scuola) secondo la nuova norma UNI EN ISO 9001:2008, di
recente diffusione, ed ha rinnovato la propria Certificazione il 12.12.2011 per il triennio 2011-2014.
L’attività è gestita e curata dal Gruppo Operativo della Direzione costituito da: DS, VI, CDS,
DSGA, RQA, RSPP e Funzioni Strumentali elette.
Nel corso dell’anno 2011-2012 l’Istituto ha richiesto 2 visite ispettive per l’Accreditamento
Regionale: una di sorveglianza periodica annuale per la FORMAZIONE (chiusura dei Corsi IFTS
3^annualità) in data 07/05/2012, l’altra di sorveglianza periodica annuale per l’ORIENTAMENTO
MFO (Corso di Italiano L2 per adulti extracomunitari) in data 08/05/2012.
Le visite ispettive di cui sopra hanno avuto riscontro positivo.
POLITICA PER LA QUALITÀ
L’Istituto Tecnico Industriale “OMAR” considera la qualità del servizio erogato un elemento
fondamentale per la propria strategia, specie nell’ottica dell’autonomia scolastica.
Pertanto tutto lo Staff di Direzione (DS, VI, DSGA, RSPP, RQA, FST) è profondamente impegnato
e coinvolto nel monitoraggio e nella misurazione del servizio e nel rispetto della legislazione
applicabile, al fine di prevenire e risolvere qualsiasi non conformità, nel tentativo di attuare un
miglioramento continuo dei processi dell’Istituto.
A tal fine si è deciso di attuare il Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) secondo la norma
internazionale UNI EN ISO 9001:2008.
L’ Istituto Tecnico Industriale “OMAR” si propone di:
 Far acquisire agli allievi le competenze culturali e professionali, previste dal piano di studi,
necessarie al loro inserimento nella vita sociale e produttiva, in modo più efficace.
 Ridurre considerevolmente la dispersione scolastica.
 Fornire il massimo aiuto agli studenti meno dotati di capacità scolastiche, purché
profondano un impegno adeguato.
 Aumentare la qualità dell’offerta formativa.
 Rendere il più oggettiva possibile la valutazione finale eliminando possibili occasioni di
incomprensione e garantendo comunque al Consiglio di Classe di valutare anche aspetti non
meramente numerici del percorso di apprendimento dello studente.
 Offrire agli allievi e alle loro famiglie spazi scolastici, temporali e fisici, per attività
integrative e collaterali all’attività didattica.
 Offrire all’allievo in difficoltà e a quello di superiore capacità scolastica (attualmente
ambedue sacrificati dalla necessità del docente di rispondere alle esigenze della media della
classe e dalla impossibilità di avere tempo adeguato a disposizione) percorsi didattici
flessibili.
Il raggiungimento di questi obiettivi richiede l’attuazione di strategie atte ad assicurare:
•
La massima attenzione alle esigenze presenti e future degli utenti, mirando a superare le
loro stesse aspettative;
50
Il miglioramento continuo e misurabile delle prestazioni dell’Istituto, con particolare
attenzione a quei processi influenzanti direttamente la qualità del servizio;
•
Il coinvolgimento, la motivazione e la crescita professionale delle risorse umane a tutti i
livelli;
•
La certificazione, di terza parte accreditata, del SGQ e il suo mantenimento nonché
l’accreditamento regionale per l’attività di istituzione formativa dell’Istituto.
•
All’interno dell’ITI OMAR si assolvono infatti i compiti dell’istituzione
scolastica (corsi curriculari ed extracurriculari) e quelli dell’istituzione
formativa (corsi interistituzionali).
Le attività per raggiungere tali obiettivi devono essere pianificate e il loro esito deve essere
verificato in un contesto in cui tutti i processi interagiscono efficacemente, mirando al
miglioramento continuo dei servizi erogati.
La verifica costante del rispetto dei requisiti di norma e della corretta applicazione del SGQ deve
avvenire anche attraverso l’attuazione di periodici audit interni.
Il miglioramento continuo deve trovare forma attraverso opportuni Piani di Miglioramento e
attraverso la diffusione e l’aggiornamento di questa Politica per la Qualità.
Migliorare la qualità significa anzitutto migliorare la qualità del lavoro di tutto il personale
nell’Istituto; ciò è sicuramente il modo migliore per mantenere un servizio coerente con la strategia
dell’Istituto e la crescita del successo scolastico degli utenti.
Il Sistema di Gestione per la Qualità, stabilito nelle Procedure e nelle Istruzioni operative e
descritto nel Manuale della qualità, è anche uno strumento per documentare le prassi dell’Istituto
e le regole di buon comportamento che tutti sono tenuti a rispettare.
Il raggiungimento degli obiettivi per la qualità del servizio richiede l’impegno, a tutti i livelli
dell’organizzazione, per l’attivazione e il mantenimento dei seguenti strumenti nell’ambito del
Sistema di Gestione per la Qualità:
il Piano di Miglioramento: documento interno emesso annualmente dallo Staff di
direzione che assegna determinati obiettivi alle Funzioni dell’Istituto in cui si riscontrano
carenze di qualsiasi tipo;
la messa a punto, ove applicabile, di indicatori per la misura dei miglioramenti e il
rispetto della pianificazione;
la formazione del personale per la qualità e il miglioramento delle competenze;
l’attribuzione da parte della direzione delle risorse necessarie per il raggiungimento
degli obiettivi assegnati.
Il Dirigente Scolastico nomina il Responsabile Assicurazione Qualità quale Rappresentante della
direzione con la responsabilità ed autorità per:
a)
Assicurare che i processi del Sistema di Gestione per la Qualità vengano attuati e
tenuti aggiornati in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2008;
b)
Riferire alla direzione sulle prestazioni del Sistema di Gestione per la Qualità e sul
monitoraggio del Piano di Miglioramento;
c)
Promuovere la consapevolezza delle esigenze e delle aspettative dell’utente da parte
dell’organizzazione dell’Istituto;
d)
Stimolare e raccogliere tutte le indicazioni che possono portare ad ulteriori
miglioramenti della qualità.
Quanto indicato per l’istituzione scolastica ha validità anche per
l’istituzione formativa gestita dal Direttore dell’Organismo Accreditato.
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SCUOLA IN SICUREZZA
In ottemperanza alle direttive comunitarie recepite dal Testo Unico 81/2008, per il personale della
Scuola vengono attuati corsi di formazione su come affrontare le emergenze ed eseguire le prove di
evacuazione che coinvolgono il personale e gli studenti, nonché sulle strategie di primo soccorso.
La Scuola, annualmente, si arricchisce della collaborazione di tecnici esterni per una più oculata
implementazione delle modalità operative relative alla sicurezza degli studenti, del personale
interno e di quanti entrano in contatto con essa tramite:
•
individuazione dei fattori di rischio connessi all’attività didattica in generale ed alle attività
specifiche svolte nell’ambito dell’Istituto;
•
valutazione dei rischi;
•
individuazione, programmazione ed aggiornamento delle misure di sicurezza da adottare
negli ambienti di lavoro;
•
informazione e formazione periodica di studenti, personale docente e personale non docente
•
rischi per la sicurezza e la salute, misure ed attività di protezione e prevenzione da adottare,
procedure che riguardano pronto soccorso, lotta antincendio ed evacuazione dai locali in caso di
pericolo.
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