INDICE IL POF…………………………………………………………….3 L’ISTITUTO La storia……………………………………………………………4 Il territorio in cui opera…………………………………………… 5 L’utenza…………………………………………………………... 7 Le risorse…………………………………………………………..8 Associazione Omaristi……………………………………………. 10 Museo di archeologia industriale…………………………………. 11 3 L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO Le figure istituzionali……………………………………………... 12 Le funzioni strumentali…………………………………………… 14 Gli organi collegiali………………………………………………. 15 Criteri dell’istituto…………………………………………………17 Orari degli uffici e informazioni………………………………….. 18 4 PERCORSI FORMATIVI Chimica e materiali……………………………………………….. 19 Elettronica ed elettrotecnica………………………………………. 19 Informatica per le telecomunicazioni……………………………...20 Meccanica e meccatronica………………………………………... 21 Chimica e biotecnologie sanitarie………………………………… 21 5 QUADRI ORARIO……………………………………………….22 6 ACCOGLIENZA Accoglienza delle classi prime…………………………………….26 Accoglienza ed integrazione degli alunni con DSA……………… 27 Accoglienza ed integrazione degli alunni internazionali…………. 29 Accoglienza ed integrazione degli alunni disabili………………... 32 Orientamento………………………………………………………33 Recupero………………………………………………………….. 33 Assistenza psicologica……………………………………………. 34 7 I PROGETTI……………………………………………………...35 Regole per la presentazione dei progetti………………………….. 40 8 FORMAZIONE IFTS………………………………………………………………. 41 ECDL…………………………………………………………….. 43 POLIS……………………………………………………………. 44 9 QUALITA’ ………………………………………………………. 45 2 1 IL POF _________________________ Il Piano dell'offerta formativa è la carta d'identità della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività. Il P.O.F. viene elaborato e aggiornato di norma ogni anno, in base alle caratteristiche sociali, culturali, scolastiche e demografiche del contesto di appartenenza delle scuole Autonomia didattica e organizzativa Pur nel rispetto della libertà di insegnamento e delle indicazioni ed obiettivi nazionali a livello di istruzione, le istituzioni scolastiche possono regolamentare l'orario delle discipline adeguandolo al tipo di studi e al ritmo di apprendimento degli alunni. Possono adottare formule di flessibilità oraria (ad esempio concentrare le ore di una determinata materia in un certo periodo dell'anno), attivare percorsi didattici individualizzati (ad esempio per l'integrazione di alunni diversamente abili o stranieri), programmare percorsi formativi in coordinamento con le richieste del territorio, scegliere metodologie e strumenti didattici in coerenza con il Piano dell'offerta formativa. È possibile adattare il calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta formativa, garantendo in ogni caso il monte ore stabilito a livello nazionale. L'autonomia delle scuole si esprime nel POF attraverso la descrizione: • delle discipline e delle attività liberamente scelte della quota di curricolo loro riservata • delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie • delle discipline e attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo • delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate • dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività • dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi • delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti • dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica • dei progetti di ricerca e sperimentazione. 3 2 L’ISTITUTO _________________________ LA STORIA L'Istituto è nato nel 1895 in seguito al lascito testamentario del filantropo "Giuseppe Omar" di Biandrate, iniziando a funzionare dall'anno successivo nella sede che occupa attualmente. I corsi iniziarono nel 1896 come "Scuola Professionale Arti e mestieri di primo grado", per falegnami e meccanici. Nel 1915 l'Istituto abbandonava la specializzazione per falegnami, trasformava quella per meccanici in "meccanici elettricisti" e diventava "Regio Istituto Industriale" con un corso quadriennale per meccanici elettricisti che aveva come compito di formare capotecnici; l'accesso veniva riservato ai giovani in possesso di promozione alla terza classe della scuola di secondo grado. La Scuola passò sotto le dipendenze del Ministero dell'Educazione Nazionale. Furono gli anni in cui l'Omar acquisì il suo grande prestigio a livello provinciale e regionale. Nel 1919 furono rinnovate l'organizzazione interna e la didattica, ponendo la Scuola all'avanguardia nelle metodologie dell'insegnamento tecnico. Dopo la legge di riordino scolastico di Giovanni Gentile del 1923, l'Omar ebbe nuove trasformazioni: nel 1925 fu costituita la "Scuola di terzo grado" con corsi quinquennali per periti, nello stesso periodo la Regia Scuola Industriale di secondo grado veniva trasformata in "Scuola di Tirocinio per Meccanici e Meccanici Apparecchiatori Elettricisti. Ai corsi esistenti venivano aggiunte le specializzazioni di Maglieria e Calzetteria, sintomo della crescita dell'industria tessile nella città di Novara. Nel 1933 l'Omar fu trasformato in "Istituto Tecnico Industriale" che si poneva come obiettivo la preparazione dei giovani al conseguimento del diploma di perito industriale capotecnico abilitato a funzioni direttive. Nel 1941/'42 la Regia Scuola Tecnica ancora presente all'Omar fu trasferita con i relativi corsi nei locali della "Scuola Tornielli-Bellini", di avviamento professionale. Nel 1944 l'Omar istituì il corso "Costruzioni Aeronautiche", ponendosi ancora all'avanguardia nella formazione dei tecnici per un settore industriale allora in rapido e rilevante sviluppo. Nel 1963, sempre nel solco del rinnovamento e dell'attenzione alle necessità industriali del territorio, venne istituita una nuova specializzazione: "Elettronica Industriale". Nel 1975 il corso di "Costruzioni Aeronautiche" veniva trasferito all'Istituto Tecnico Industriale "Giacomo Fauser", in Novara. Furono gli anni in cui l'Omar adeguò i propri laboratori e le officine alle esigenze della rapida evoluzione tecnologica dell'industria. L'Istituto aderì ai progetti sperimentali proposti dal Ministero della Pubblica Istruzione: "Piano Nazionale per l'Informatica", che riguardava i programmi di Matematica e Fisica del biennio, il "Progetto Ergon" per il settore meccanico e il "Progetto Ambra" per il settore elettrico ed elettrotecnico. Nel 1991/'92 fu aggiunta alle tre presenti una nuova specializzazione "Chimica Industriale" con il "Progetto Deuterio", che nasceva da una esigenza dell'industria novarese di disporre di periti chimici. L'Istituto è stato recentemente ristrutturato e adeguato alle nuove esigenze dello studio; inoltre ospita un Museo di archeologia industriale. Nell’anno 2011/12 nasce la specializzazione di “chimica e biotecnologie sanitarie”. 4 IL TERRITORIO IN CUI OPERA La provincia di Novara (con una superficie di 1.339 Kmq ed una popolazione residente di 342.000 abitanti in 88 comuni) conta attualmente di 10 Distretti Industriali. Il sistema economico novarese presenta un ampio tessuto economico e produttivo nei settori metalmeccanico, chimico, tessile e nell'emergente comparto terziario. Negli ultimi anni si venuto a creare un ricco tessuto di aziende specializzate in servizi alle imprese e alle persone. Sul territorio provinciale esistono 11 Centri di Ricerca..La città di Novara ospita le Facoltà di Farmacia, Economia e Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, ha il più importante Centro intermodale del nord ovest, è collegata con l’hub aeroportuale di Malpensa, condizioni che offrono significative opportunità di sviluppo economico, sociale ed occupazionale. Il Comune di Novara, nel quale è ubicato l'istituto, conta una popolazione di oltre 100.000 abitanti che rappresentano il 30.2% della popolazione della provincia. L’Istituto G. Omar ha come bacino d'utenza i comuni compresi tra Novara e la sponda ovest del fiume Ticino. Si tratta di un'area caratterizzata da alta densità abitativa col maggior numero di popolazione, ca. 69.000 abitanti (il 20.7% della provincia), nel minor numero di comuni (8), e dalla presenza di una struttura socio-economica avanzata, direttamente e tradizionalmente connessa non solo al capoluogo ma anche ai limitrofi territori lombardi. Di interesse, per l'istituto, sono ancora l'area Ovest della provincia e quella circoscritta dalla bassa vallata del fiume Sesia. La prima è caratterizzata da bassa densità abitativa: 24.600 abitanti (7.4% della provincia) distribuiti in 22 comuni. Essa è contraddistinta dal carattere rurale della struttura socio-economica che la accomuna alle confinanti aree vercellesi e pavesi. La seconda (bassa vallata del Sesia) conta ca. 23.400 abitanti (7% della provincia) distribuiti in 11 comuni. L'area di Borgomanero è geograficamente e culturalmente abbastanza ben definita. Il limite meridionale marca la zona oltre la quale l'influsso del capoluogo di provincia diventa nettamente preponderante. Essa conta una popolazione di 66.994 unità che costituiscono il 20% della provincia, distribuita in 28 comuni. L'area di Arona risulta di agevole definizione con il basso Vergante sicuramente gravitante su Arona. Essa si compone di una popolazione di 49.260 abitanti, pari al 14,7% della provincia, distribuiti in 18 comuni. CARATTERI DELLA STRUTTURA SOCIO-ECONOMICA Dal punto di vista socio-economico, in tema di trend occupazionali, si rivelano le differenze di bilanciamento tra territorio e industria in cui risulta la forte terziarizzazione della città di Novara (65% degli occupati) mentre nell'area Ovest sopravvive ancora una forte presenza di attività agricole (14% degli occupati). Il borgomanerese, la zona sulla sponda sinistra del fiume Sesia e l'area Est evidenziano per contro una predominanza dell'attività industriale, rispettivamente con il 58%, il 56% e il 54% degli addetti. Per ciò che attiene le unità locali di imprese e istituzioni, Novara ne presenta il maggior numero, ma è al quarto posto nella provincia per le imprese classificate artigiane, che sono invece concentrate per quasi un terzo della provincia nell'area di Borgomanero. A testimonianza di un tessuto produttivo tanto specializzato e dinamico quanto polverizzato. Le aree OVEST e Sesia sono le meno dotate di imprese medie e medio-grandi, e anche considerandole accorpate occupano l'ultimo posto in graduatoria. Dal punto di vista degli addetti, sia delle imprese sia delle istituzioni, Novara ingloba più della metà dei soggetti dell'intero territorio, mentre lo stesso dato riferito alle sole imprese è molto più modesto (30,1%). Soltanto nelle aree di Novara e Borgomanero si contano più addetti che popolazione a riprova della loro funzione polare. Le maggiori concentrazioni occupazionali si riscontrano nell'area del capoluogo e nella sua cintura di comuni orientali, settentrionali e occidentali, nell'area cusiana-borgomanerese con la propaggine del medio e basso aronese e infine nell'area sesiana, mentre le minori concentrazioni occupazionali si delineano nell'area Ovest e, con distribuzione più maculata, in 5 gruppi di piccoli comuni del basso Cusio, del basso Vergante, del borgomanerese e della bassa Valsesia. I TITOLI DI STUDIO PIÙ RICHIESTI NELLA PROVINCIA NOVARESE: Secondo i dati relativi al 2009 forniti dalla Camera di Commercio, si confermano, tra le lauree, l’indirizzo economico, seguito da ingegneria elettronica e dell’informazione e da ingegneria industriale; classifica invariata rispetto al 2008 per i diplomi, con gli indirizzi amministrativocommerciale, meccanico e turistico alberghiero. Le imprese segnalano inoltre una difficoltà di reperimento particolarmente elevata per quanto riguarda diplomati in ambito elettrotecnico (84,5%) e turistico-alberghiero (69,7%), oltre che di ingegneri industriali (60,6%). Negli ultimi anni è stata intensa l’immigrazione straniera, in particolare nel capoluogo e nei maggiori centri del territorio, come Galliate, Trecate, Borgomanero e Arona. Secondo i dati relativi alla concessione dei permessi di soggiorno, nella provincia di Novara al primo gennaio 2006 gli stranieri adulti presenti erano 15.296 su una popolazione complessiva di poco più di 300 mila abitanti, pari al 5,27%. Gli alunni stranieri presenti nelle scuole della provincia appartengono a 106 paesi diversi. Le etnie più presenti provengono dal Nord Africa e dal Senegal, dall’Asia (Cina, Pakistan, Turchia) e in notevole misura dall’Europa dell’Est (Romania, Albania, Moldavia, Ucraina) e dal Sud America (Ecuador). Si tratta spesso di persone che lavorano, ma che si trovano in difficoltà nella conoscenza e nell’uso della lingua italiana. 6 L’UTENZA L’utenza dell’Istituto è rappresentata da ragazzi provenienti dai comuni della provincia e dalla Lombardia ticinese: rilevante è quindi il numero dei pendolari. Si tratta in genere di alunni provenienti da un tessuto sociale in cui l’aspetto culturale è in secondo piano rispetto ad altre esigenze; manifestano l’obiettivo di raggiungere il diploma per potere accedere al mondo del lavoro. Negli ultimi anni tuttavia molti di loro scelgono la via delle facoltà universitarie, non sempre di indirizzo tecnico-scientifico; sono numerosi infatti gli alunni che optano, al conseguimento del diploma di maturità, per le facoltà di indirizzo economico e umanistico. Presso l’Istituto G. Omar sono presenti attualmente 66 alunni stranieri. Gli allievi hanno nazionalità, lingue e culture diverse; provengono da Europa dell’Est, Sud America, Africa e Asia e spesso non condividono neppure la stessa esperienza di migrazione; infatti alcuni sono nati in Italia da genitori stranieri, altri sono arrivati per ricongiungimento familiare, altri ancora sono giunti nel nostro paese insieme a tutto il nucleo familiare. Infine alcuni sono in Italia senza genitori e sono affidati alle cure di qualche parente. Sono tutti studenti che necessitano di azioni didattiche specifiche affinché possano acquisire gli strumenti e le competenze di base indispensabili per raggiungere gli obiettivi di apprendimento cosicché anche gli stranieri possano percorrere l’intero ciclo di studi e conseguire il diploma. Per questi alunni il titolo di studi costituirà il vero passaporto per entrare a pieno titolo e dignitosamente nella vita del nostro paese. La scuola da anni ha un progetto di integrazione finalizzato all’accoglienza e all’apprendimento della lingua italiana. 7 LE RISORSE UMANE E PROFESSIONALI Dirigente scolastico Prof. Ing. Franco Ticozzi Direttore dei servizi generali e amministrativi Dott.ssa Maria Grazia Cuffolo Personale docente =83 Studenti = 690 suddivisi in 33 Classi STRUTTURALI Sede principale: · Uffici della Dirigenza (Presidenza, Vice-presidenza) · Uffici Amministrativi · Ufficio Tecnico · Strutture di Servizio (Aula Magna, Sala Insegnanti, Aula Ricevimento Parenti, Infermeria, Biblioteca, Magazzino) · Dipartimenti del biennio, di elettronica ed elettrotecnica, informatica per le telecomunicazioni e meccanica. Succursale: · Palestre · Dipartimenti di chimica e biotecnologie sanitarie. Aule normali =36 Laboratori =16 Aule dotate di LIM =2 Palestre = 2 Aula magna = 3 LABORATORIALI Costituiscono spazi e servizi integrativi dell’attività didattica che consentono il potenziamento delle abilità operative e della capacità di lavorare in gruppo. Le attività di laboratorio si svolgono sotto la guida del docente della disciplina e di un insegnante tecnico-pratico. Laboratori per il biennio: · Chimica generale · Fisica · Informatica Laboratori · · · · · · · · · · · · · per il triennio: Automazione Chimica Disegno e organizzazione Elettronica e telecomunicazione Elettrotecnica Macchine a fluido Macchine utensili Sistemi elettronici Sistemi elettrotecnici TDP elettronica TDP elettrotecnica Tecnologia meccanica multimediale La maggior parte dei laboratori è collegata in rete locale, con accesso contemporaneo a Internet. Hanno in dotazione videoproiettori e mezzi audiovisivi moderni e funzionali all'attività in essi pre8 viste. L'istituto è dotato, altresì, di laboratori multimediali e di un'aula attrezzata per l'organizzazione di videoconferenze e/o la visione di trasmissioni satellitari. L’Istituto è costantemente impegnato per mantenere efficienti ed aggiornati tutti i laboratori, attraverso interventi di periodica manutenzione e acquisto di nuove apparecchiature. · · · Palestre: Palestra utilizzata per attività sportive diverse (calcio, calcetto, basket, pallavolo, pallamano, etc.) Campi di calcio, basket e pallavolo all’aperto Pista di atletica (rettilineo di 6 corsie) all’aperto FINANZIARIE I finanziamenti erogati dal M.I.U.R. e quelli provenienti da canali ordinari da parte di soggetti pubblici (Comune, Provincia, Regione) e privati (alunni) risultano sostanzialmente adeguati al funzionamento minimale dell'Istituto. 9 ASSOCIAZIONE OMARISTI L’Associazione Omaristi fu fondata nel 1911 per iniziativa dell’ing. Enrico Gatti, primo direttore dell’Istituto Omar. Essa si è sviluppata nel tempo e rappresenta il volontario collegamento fra la scuola ed il mondo del lavoro. Tra i vari scopi statutari dell’Associazione, il più importante e qualificante è sempre stato quello dell’assistenza ed orientamento ai neodiplomati ed ai soci nella ricerca di lavoro. Questo impegno assume particolare importanza in tempi di difficoltà occupazionali, di ansia ed incertezza per il domani. L’Associazione non è mai stata indifferente di fronte alla realtà che ci circonda. Anche nei momenti più difficili ha sempre dimostrato una fervida vitalità, suggellata dalla massima onorificenza della Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte, conferita nel 1961 dal Presidente della Repubblica. L’Associazione sa comprendere, con obiettività e competenza, le prospettive locali e favorisce l’approccio dei propri soci con il mondo del lavoro. Programmi e sviluppi singoli si realizzano non solo attraverso l’impegno dei singoli individui, ma anche attraverso l’immagine e la testimonianza dell’Associazione, fondata sui valori di verità e dignità. Inoltre, nell’Associazione vengono trattati temi di interesse comune e specifico. Il trasferimento di conoscenze ed esperienze è un altro degli scopi più meritori. L’Associazione diventa così un centro di orientamento dove si realizza un sistema informativo di interconnessione e scambio di esperienze; vengono valorizzate le esperienze ed il patrimonio morale e tecnico dei soci anziani tramite la loro collaborazione alle iniziative nel campo didattico ed informativo, attraverso un dialogo con i giovani in un’atmosfera di serenità. Proprio per la varietà delle esperienze che raccoglie, l’Associazione è da intendersi come un osservatorio ricco di esperienze e dati, una cassa di risonanza delle esigenze industriali e commerciali. L’Associazione diventa, così, un patrimonio comune agli omaristi. Essa deve non tanto chiedere iscrizioni, quanto offrire servizi che, oltre a quelli già delineati, sono: - la promozione di incontri e manifestazioni culturali; - la facilitazione di rapporti con la pubblica amministrazione, gli enti locali, le associazioni di categoria; - l’istituzione di premi agli studenti meritevoli. Si ritiene doveroso un costante monitoraggio del grado di soddisfazione dei soci fruitori dei servizi dell’Associazione, che sono tenuti a dare una valutazione dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi stessi ed a fare proposte migliorative. Gli omaristi hanno validamente contribuito alla trasformazione dell’economia novarese (e non solo) da agricola a tecnica. Ora essi sono sparsi un po’ dovunque: oltre il 10% all’estero ed oltre il 60% in Piemonte e Lombardia. L’Associazione ha la sua rivista semestrale "OMAR nuovo", seguito de "l’OMAR" fondato nel 1963 dall’ing. Luigi Buscaglia allora preside dell’I.T.I.S. Omar. Si tratta di una rivista di cultura e di vita dell’insieme omarista (I.T.I.S. Omar, Associazione Omaristi, Fondazione Omar) che viene distribuita gratuitamente ai soci, alle scuole superiori, agli imprenditori ed alle aziende del novarese e zone limitrofe, alle autorità regionali e cittadine. Questa rivista è un efficace strumento, molto apprezzato anche fuori dall’ambito omarista, che testimonia l’evoluzione della cultura, della scienza e della tecnica e valorizza ricerche, esperienze e conoscenze. Essa merita di essere sostenuta con la collaborazione e con l’aiuto economico. La rivista porta L’Associazione Omaristi in casa di tutti. 10 MUSEO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE In meno di duecento anni la rivoluzione industriale ha modificato profondamente la vita di gran parte dell'umanità, soddisfacendo (per lo meno nei paesi industrializzati) la maggioranza dei bisogni primari, attraverso l'eliminazione quasi totale della forza fisica umana e animale come fonte di energia, con la conseguenza di aumentare l'attesa di vita, migliorare l'efficienza produttiva e rendere disponibile una maggior quantità di beni materiali di qualità elevata. Alla base del progresso organizzativo e produttivo dell'era industriale, i processi tecnologici hanno consentito di creare strumenti per risolvere specifici problemi concreti, strumenti per realizzare questi stessi strumenti, poi altri strumenti, poi altri ancora …. Per tale motivo appare importante la dimensione storica dell'evoluzione tecnologica, che permette di tracciare il percorso e le tappe fondamentali del lavoro dell'uomo in questo settore. E' con tale spirito che ci è parso necessario documentare e conservare i prodotti e gli strumenti che hanno permesso i primi passi dell'evoluzione che ha caratterizzato l'era industriale. Le radici dell'attuale "cultura tecnologica" sono infatti recenti e facilmente documentabili: sarebbe errore lasciarle svanire nel nulla, se non altro per il loro valore didattico e il grande interesse che suscitano nelle nuove generazioni. LA SEDE L'Istituto Tecnico Industriale "Omar" sin dai primi anni del '900 si era dotato di un edificio adibito a fonderia, completo di cubilotto e attrezzature specifiche per realizzare fusioni in ghisa. L'edificio ha mantenuto, nel corso degli anni, inalterata la sua struttura originaria e la particolare tipologia che lo caratterizza, determinata dalla destinazione di fonderia. Proprio in ragione della sua particolare morfologia, esso risulta un'importante testimonianza storica di archeologia industriale presente sul territorio novarese, ed esempio di un periodo storico caratterizzato da un grande fermento per la sperimentazione tecnologica, nonché attenzione alla formazione scolastica degli studenti. La recente ristrutturazione si è posta come obiettivo quello di dare all'edificio un reale utilizzo per riqualificare questa parte dell'Istituto - attualmente inutilizzata - creando un polo attivo all'interno dell'Istituto. La finalità funzionale del recupero dell'ex fonderia è infatti quella di creare uno spazio di rappresentanza fruibile anche da un pubblico esterno, e quindi con un'autonomia di accesso e di servizi che lo rendono indipendente dal resto dell'edificio. La destinazione di questo spazio a sede museale è dovuta alle sue peculiari caratteristiche che lo definiscono un ideale sfondo per attività culturali con la possibilità di allestimenti stabili e di esposizioni temporanee. L'ALLESTIMENTO MUSEALE Come già accennato precedentemente il "Museo di Archeologia Industriale Omar" non vuole essere una collezione statica dei reperti del passato, ma partendo da essi vuole diventare un momento ed uno spunto di illustrazione e conoscenza della tecnologia, della didattica della tecnologia e della sua evoluzione. Accanto a elementi importanti collocati in modo permanente all'interno degli spazi dovranno trovare posto esposizioni tematiche che per periodi limitati potranno diventare momento di cultura e di istruzione. CATALOGAZIONE DEI REPERTI I reperti sono stati inventariati attraverso l'uso di una scheda allo scopo predisposta contenente: dati di identificazione, caratteri fisici, dati storici, data di rilevamento, nome del rilevatore, note per il restauro. Verrà utilizzato per la catalogazione informatica il Software GUARINI, concesso dalla Direzione dei Beni Culturali della Regione Piemonte. 11 3 ORGANIZZAZIONE _________________________ LE FIGURE ISTITUZIONALI IL CAPO D’ISTITUTO PROF. ING FRANCO TICOZZI Il Dirigente Scolastico assicura la gestione dell’istituzione, ne ha legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, spettano al dirigente autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il dirigente scolastico organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. Nell’esercizio delle sue competenze il dirigente scolastico promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’esercizio della libertà di insegnamento intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI DOTT.SSA MARIA GRAZIA CUFFOLO Il responsabile di questo servizio organizza i servizi amministrativi dell'unità scolastica o educativa ed è responsabile del funzionamento degli stessi. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell'esecuzione degli atti a carattere amministrativo contabile di ragioneria e di economato, che assumono nei casi previsti rilevanza anche esterna. Sovrintende ai servizi amministrativi e ai servizi generali dell'istituzione scolastica ed educativa e coordina il relativo personale. I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. CELESTINO FONTANETO PROF. MARCO PEZZANA I collaboratori del Capo d'Istituto, nominati in numero di due dal Dirigente Scolastico, hanno, tra le principali funzioni, quelle di assicurare la presenza in vicepresidenza, rilasciare permessi agli studenti, partecipare alle riunioni del Consiglio di Presidenza, predisporre le sostituzioni del personale scolastico, verbalizzare le riunioni del Collegio, di cui contribuiscono, insieme al Preside, a definire l’ordine del giorno. Il collaboratore vicario sostituisce il Dirigente scolastico in caso di sua assenza, ha delega di firma dei documenti interni e cura dei rapporti con l’esterno. LE FUNZIONI STRUMENTALI Ogni anno il Collegio Docenti individua le aree di intervento ritenute fondamentali per il conseguimento degli obiettivi indicati nel Piano dell’Offerta Formativa e delega alcuni insegnanti a progettare, attivare e coordinare le relative attività. Le aree sono: · Gestione del Piano dell’Offerta Formativa PROF. FABIO TRAVAGLINI · Interventi e servizi per gli studenti del biennio: PROF.SSA LAURA BOZZOLA · Interventi e servizi per gli studenti del triennio: PROF.SSA NADIA SEMPIO · Orientamento: PROF. GAETANINO D’AUREA 12 · · Qualità e accreditamento: PROF. ANTONIO NAPOLITANO Coordinamento stage e alternanza scuola lavoro: PROF. ANTONINO CONDIPODERO I COORDINATORI DI CLASSE Il Capo d'Istituto, previa approvazione del Collegio Docenti, nomina un Coordinatore per ogni classe, che assume un ruolo di referente all’interno del Consiglio di Classe stesso. In particolare il Coordinatore di classe può presiedere, per delega del Preside, il Consiglio, di cui organizza il lavoro, svolgendo un ruolo di coordinamento sia per quanto attiene la sfera strettamente didattica sia per quanto riguarda i rapporti con e tra gli studenti. Si preoccupa, inoltre, di mantenere il contatto con i genitori, fornendo informazioni globali sul profitto e suggerimenti specifici in collaborazione con gli altri docenti della classe, soprattutto nei casi di irregolare frequenza ed inadeguato rendimento. I COORDINATORI DI MATERIA Sono i docenti, individuati dal Capo d'Istituto, che, nell'ambito della loro disciplina, hanno la funzione di coordinare le varie attività sotto l'aspetto sia didattico (ad esempio verifica della programmazione comune) che organizzativo (ad esempio proposte di acquisto di materiale funzionali alla didattica). I RESPONSABILI DI LABORATORIO Il Responsabile di Laboratorio è portavoce delle richieste di miglioramento o modifica della struttura o dell’organizzazione dei laboratori da parte degli operatori: docenti teorici, docenti tecnico-pratici e assistenti tecnici. Si incarica di sollecitare e ritirare le richieste di materiale, inventariabile e non, da parte dei colleghi che utilizzano i diversi laboratori. Collabora con l’Ufficio Tecnico e il Preside per reperire il materiale richiesto, verificando che quest’ultimo abbia le caratteristiche richieste. Collabora con il personale addetto alle modifiche per ottimizzarle. Predispone operazioni di manutenzione e verifica dei guasti sulla strumentazione dei laboratori stessi. IL RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO Il responsabile coordina, con gli aiutanti tecnici di tutti i laboratori, i servizi di piccola manutenzione interna e gli interventi di assistenza tecnica esterna. Collabora con gli insegnanti per le necessità didattiche di vario genere. LE FUNZIONI STRUMENTALI 13 GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA · · · · · Coordina la stesura del POF, la progettazione, l’aggiornamento, lo svolgimento, la valutazione e la rendicontazione del POF e dei progetti; Elabora i criteri e le metodologie organizzative inerenti la gestione del POF; Collabora col Dirigente Scolastico ed il D.S.G.A. per la valutazione di problematiche di tipo organizzativo - amministrativo derivanti dalle procedure di bilancio; Collabora con la commissione qualità all’individuazione di strumenti e di tecniche di valutazione dei risultati, a legittimazione delle scelte progettuali, della riconferma ed estensibilità e quale guida operativa fra le varie priorità di intervento; Cura la distribuzione del POF alle famiglie e la pubblicazione sul web; INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI DEL BIENNIO · · · · · Coordina e organizza gli interventi di recupero e sostegno Coordina i progetti tesi alla compensazione del disagio psicologico, famigliare, sociale degli alunni Cura e gestisce le prove INVALSI Cura la rilevazione e la diffusione dei test di ingresso ,le valutazioni quadrimestrali Stimola e coordina progetti orientati alla riduzione del fenomeno della dispersione INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI DEL TRIENNIO · Collabora con i docenti per l’organizzazione delle attività culturali: interventi di esperti, visite tecniche e culturali, percorsi culturali extracurricolari · Coordina e organizza gli interventi di recupero e sostegno · Coordina i progetti tesi alla compensazione del disagio psicologico, famigliare, sociale degli alunni · Cura la rilevazione e la diffusione dei test di ingresso ,le valutazioni quadrimestrali e degli esami di Stato · Stimola e coordina progetti orientati alla riduzione del fenomeno della dispersione ORIENTAMENTO · · · · · · Coordina la commissione per l’orientamento Coordina le attività di orientamento per gli alunni delle scuole medie Coordina le attività di orientamento per gli alunni interni per la scelta della specializzazione Coordina le attività di orientamento verso il mondo del lavoro e l’università Si occupa della produzione e diffusione del materiale pubblicitario. Coordina la commissione di valutazione dei progetti POF QUALITÀ E ACCREDITAMENTO · · · · · · · Coordina la commissione per la qualità Coordina la diffusione e l’applicazione delle politiche della qualità nell’Istituto Cura l’aggiornamento del manuale sinottico della qualità e dell’accreditamento Provvede all’espletamento delle pratiche per il mantenimento delle certificazioni (visite ispettive) Coordina l’autovalutazione d’istituto Cura la gestione del piano annuale di formazione e l’aggiornamento annuale dei Docenti Organizza la documentazione dell’attività educativa e didattica e ne favorisce la diffusione COORDINAMENTO STAGE E ALTERNANZA SCUOLA LAVORO · · · · · Organizza e coordina i progetti di stage sia in Italia che all’estero Organizza e coordina le attività di alternanza scuola lavoro Cura delle relazioni con enti, Istituzioni e Aziende Organizzazione dei progetti formativi d’intesa con enti e Istituzioni Creazione e gestione archivio degli ex alunni(occupazionali/universitari) GLI ORGANI COLLEGIALI 14 IL CONSIGLIO D’ISTITUTO Il Consiglio di Istituto è l’organo istituzionale di governo della scuola; ha competenza sull’adozione del regolamento d’Istituto, sull’adattamento del calendario scolastico e sui criteri di programmazione didattica (tra cui i corsi di recupero e di sostegno, i viaggi d’istruzione e le visite guidate). Esso è costituito dal Preside e dai rappresentanti (eletti in apposite consultazioni) delle altre componenti della scuola: in particolare nella nostra scuola, che supera i 500 iscritti, sono presenti 8 docenti, 4 studenti, 4 genitori. Un genitore assume la carica di Presidente del Consiglio d’Istituto. LA GIUNTA ESECUTIVA Essa è costituita dal Preside, da uno studente, un docente e un genitore. Ha il compito di predisporre il bilancio preventivo e il conto consuntivo, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e quello di curare l’esecuzione delle relative delibere. IL COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio dei Docenti è costituito da tutti i docenti della scuola ed è l’organo responsabile della qualità dell’offerta formativa della scuola. In particolare: approva le proposte di progetti di sperimentazione definisce i criteri didattici e di valutazione; approva le adozioni dei libri di testo; approva le attività integrative (extracurriculari) sulla base di una valutazione dell’efficacia dell’intervento e delle risorse economiche disponibili: approva i criteri per la definizione dell’orario delle lezioni, al fine di garantire un’equa distribuzione giornaliera e settimanale delle ore di lezione per le classi e per gli insegnanti; formula proposte operative per l’assegnazione dei docenti alle classi; approva gli strumenti che definiscono l’offerta formativa ed educativa (POF, Regolamento d’Istituto, Programmazione educativa e didattica annuale, Contratto formativo) e individua i componenti delle varie commissioni approvate. LE COMMISSIONI (ARTICOLAZIONI DEL C.D. E GRUPPI DI SUPPORTO DELLE F.S.) Nel nostro Istituto sono attive numerose commissioni che sono designate dal Collegio dei Docenti. Sono gruppi di lavoro, costituiti da due o più insegnanti, che si occupano di questioni inerenti le diverse attività didattiche ed extradidattiche che si svolgono nella scuola o per la scuola. I DIPARTIMENTI (RIUNIONI DI DOCENTI CHE INSEGNANO LA STESSA DISCIPLINA) Per coordinare la progettazione disciplinare e interdisciplinare i docenti si riuniscono in gruppi di lavoro, si confrontano,e individuano obiettivi, tempi e metodi e concordano, coerentemente con il P.O.F., i criteri di valutazione specifici della disciplina insegnata. I CONSIGLI DI CLASSE Il Consiglio di Classe è costituito da tutti i docenti della classe, da due rappresentanti dei genitori e due degli studenti, eletti dalle rispettive componenti. Esso è presieduto dal Preside o da un Docente delegato e si riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. In questa configurazione ha il compito di formulare al Collegio Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione. Inoltre ha il compito di agevolare e estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano invece al Consiglio di Classe con la sola presenza della componente docenti. Nella nostra scuola, di norma, i Consigli di Classe vengono convocati più volte all'anno e, tranne quello iniziale, si strutturano prima nella forma riservata ai soli docenti, poi nella forma plenaria e infine, per prassi consolidata, si aprono in forma assembleare a tutte e tre le componenti (docenti, studenti, genitori) della classe nella loro integralità. L’ORGANO DI GARANZIA 15 E’ costituito dal Capo d'Istituto, da un docente, da un rappresentante del personale ATA, da un genitore e da due studenti, nominati dalle rispettive componenti. Ha la funzione di decidere sui ricorsi presentati dagli studenti avverso i provvedimenti disciplinari presi nei loro confronti. IL COMITATO DI VALUTAZIONE Costituito dal Preside e da 4 docenti eletti in seno al Collegio, ha il compito di procedere alla valutazione del servizio degli Insegnanti nell’anno di formazione. CRITERI DELL’ISTITUTO 16 CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO Nella stesura dell’orario delle lezioni, la Commissione, eletta a tal fine, rispetta, in via prioritaria, il criterio generale della funzionalità didattica (nella ripartizione quotidiana e settimanale delle discipline). MODALITÀ PER L’ADOZIONE DEI LIBRI DI TESTO L’iter seguito dall’Istituto per l’adozione dei libri di testo è il seguente: · Riunione di materia – i docenti verificano i testi in uso e li confrontano con le nuove proposte editoriali, operando scelte coerenti con le finalità ed i contenuti del POF; · Consigli di Classe – i consigli di classe, nella composizione allargata ai rappresentanti di genitori e studenti, esaminano le proposte formulate ed esprimono motivato parere sulle scelte, avendo cura di controllare per le classi prime il tetto massimo di spesa previsto dalla normativa; · Collegio dei Docenti – il collegio fa proprie le delibere di adozione. Nel rispetto delle scelte didattiche motivate di ogni docente, si cercherà di uniformare il più possibile le adozioni nelle classi parallele, evitando frequenti cambiamenti. ORARI DEGLI UFFICI E INFORMAZIONI Uffici amministrativi: tutti i giorni dalle h 10:30 alle ore 12:30. Docenti: tutti i docenti ricevono un’ora alla settimana come da calendario pubblicato sul sito. Per informazioni di ordine generale e amministrativo è a disposizione il seguente numero telefonico, attivo tutti i giorni in orario di servizio: 0321670611. E’ possibile, inoltre, comunicare con l’Istituto utilizzando i seguenti strumenti: · Fax: 0321670615 · Sito web: www.itiomar.it · E-mail: [email protected] · Le comunicazioni con le famiglie degli alunni iscritti avvengono attraverso circolari lette in classe o distribuite agli interessati nei casi di particolare rilevanza e tramite il libretto personale dello studente. 17 4 PERCORSI FORMATIVI _________________________ CHIMICA INDUSTRIALE ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio, conciario, cartario, materie plastiche, metallurgico, minerario, ambientale, biotecnologico e microbiologico, nelle analisi chimico-biologiche e ambientali, relative al controllo igienico-sanitario e al controllo e monitoraggio dell’ambiente; ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio sanitario, all’interno del sistema sociale e/o ambientale; nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; integra competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; ha conoscenze specifiche in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; ha competenze per la pianificazione, gestione e controllo delle attività di laboratorio di analisi e, nello sviluppo del processo e del prodotto, è in grado di verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza, controllarne il ciclo di produzione utilizzando software dedicati sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte; conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ha competenze specifiche nel campo dei materiali e della tecnologia costruttiva dei sistemi elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei sistemi elettronici e degli impianti elettrici; è in grado di programmare controllori e microprocessori; opera nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; 18 è in grado di sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; conosce le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese, relativamente alle tipologie di produzione; interviene nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonte alternativa, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza; è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, nel mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, nonché di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle aziende; è in grado di pianificare la produzione dei sistemi progettati; descrive e documenta i progetti esecutivi ed il lavoro svolto, utilizza e redige manuali d’uso; conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. INFORMATICA PER LE TELECOMUNICAZIONI ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; ha competenze e conoscenze che, a seconda delle declinazioni che le singole scuole vorranno approfondire, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione dei segnali; ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che, sempre a seconda della declinazione che le singole scuole vorranno approfondire, possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”; esprime le proprie competenze nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”); è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese; esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale; nell’analisi e realizzazione delle soluzioni ha un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, che esercita in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team; possiede un’elevata conoscenza dell’inglese tecnico specifico del settore per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; utilizza e redige manuali d’uso. MECCANICA E MECCATRONICA 19 ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici; nelle attività produttive d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei processi produttivi; opera nella manutenzione preventiva e ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali; nel campo dei trasporti, può approfondire e specializzare le sue competenze in ordine alla costruzione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei mezzi terrestri, navali e aerei; integra le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi; relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente; è in grado di operare autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale; è in grado di pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi progettati, descrivendo e documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso; conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. BIOTECNOLOGIE SANITARIE Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva. 20 5 QUADRI ORARIO _________________________ ORARIO SETTIMANALE Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato 8.00 ― 9.00 1a ora 1a ora 1a ora 1a ora 1a ora 1a ora 9.00 ― 9.55 2a ora 2a ora 2a ora 2a ora 2a ora 2a ora 9.55 ― 10.05 1° intervallo 10.05 ― 11.00 3a ora 3a ora 3a ora 3a ora 3a ora 3a ora 11.00 ― 11.55 4a ora 4a ora 4a ora 4a ora 4a ora 4a ora 5a ora 5a ora 11.55 ― 12.05 2° intervallo 12.05 ― 13.00 5a ora 13.00 ― 14.00 6a ora 5a ora 5a ora 6a ora 6a ora 21 CHIMICA E MATERIALI MATERIE DI INSEGNAMENTO Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze della Terra e biologia Fisica Chimica Tecnologie e tecniche di rappr. grafica Tecnologie informatiche Scienze e Tecnologie Applicate Complementi di matematica Chimica analitica e strumentale Chimica organica e biochimica Tecnologie chimiche industriali Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative TOTALE ORE SETTIMANALI 1° anno 4 3 2 4 2 2 3(1) 3(1) 3(1) 3(2) 2 1 2° anno 4 3 2 4 2 2 3(1) 3(1) 3(1) 3 2 1 3° anno 4 3 2 3 1 7( ) 5( ) 4( ) 2 1 4° anno 4 3 2 3 1 6( ) 5( ) 5( ) 2 1 5° anno 4 3 2 3 8( ) 3( ) 6( ) 2 1 32 32 32 32 32 4° anno 4 3 2 3 1 5( ) 6( ) 5( ) 2 1 5° anno 4 3 2 3 6( ) 6( ) 5( ) 2 1 32 32 (Le ore tra parentesi corrispondono alle ore di laboratorio) ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA MATERIE DI INSEGNAMENTO Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze della Terra e biologia Fisica Chimica Tecnologie e tecniche di rappr. grafica Tecnologie informatiche Scienze e Tecnologie Applicate Complementi di matematica Tecnologie di proget. di sistemi elettrici e elettronici Elettrotecnica ed elettronica Sistemi automatici Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative TOTALE ORE SETTIMANALI 1° anno 4 3 2 4 2 2 3(1) 3(1) 3(1) 3(2) - 2° anno 4 3 2 4 2 2 3(1) 3(1) 3(1) 3 - 2 1 2 1 3° anno 4 3 2 3 1 5( ) 7( ) 4( ) 2 1 32 32 32 (Le ore tra parentesi corrispondono alle ore di laboratorio) 22 INFORMATICA PER LE TELECOMUNICAZIONI MATERIE DI INSEGNAMENTO Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze della Terra e biologia Fisica Chimica Tecnologie e tecniche di rappr. grafica Tecnologie informatiche Scienze e Tecnologie Applicate Complementi di matematica Sistemi e reti Tecnologie e proget. di sistemi informatici e di telecom. Gestione progetto e organizzazione di impresa Telecomunicazioni Informatica Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative TOTALE ORE SETTIMANALI 1° anno 4 3 2 4 2 2 3(1) 3(1) 3(1) 3(2) 2 1 2° anno 4 3 2 4 2 2 3(1) 3(1) 3(1) 3 2 1 3° anno 4 3 2 3 1 4( ) 3( ) 6( ) 3( ) 2 1 4° anno 4 3 2 3 1 4( ) 3( ) 6( ) 3( ) 2 1 5° anno 4 3 2 3 4( ) 4( ) 3 6( ) 2 1 32 32 32 32 32 3° anno 4 3 2 3 1 4( ) 4( ) 3( ) 5( ) 4° anno 4 3 2 3 1 4( ) 3( ) 4( ) 5( ) 5° anno 4 3 2 3 4( ) 3( ) 5( ) 5( ) (Le ore tra parentesi corrispondono alle ore di laboratorio) MECCANICA E MECCATRONICA MATERIE DI INSEGNAMENTO Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze della Terra e biologia Fisica Chimica Tecnologie e tecniche di rappr. grafica Tecnologie informatiche Scienze e Tecnologie Applicate Complementi di matematica Meccanica, macchine ed energia Sistemi e automazioni Disegno, progettazione e organizzazione industriale Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 1° anno 4 3 2 4 2 2 3(1) 3(1) 3(1) 3(2) - 2° anno 4 3 2 4 2 2 3(1) 3(1) 3(1) 3 - 23 Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative TOTALE ORE SETTIMANALI 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 32 32 32 32 32 (Le ore tra parentesi corrispondono alle ore di laboratorio) CHIMICA E BIOTECNOLOGIE SANITARIE MATERIE DI INSEGNAMENTO Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze della Terra e biologia Fisica Chimica Tecnologie e tecniche di rappr. grafica Tecnologie informatiche Scienze e Tecnologie Applicate Complementi di matematica Chimica analitica e strumentale Chimica organica e biochimica Biologia, microbiologia e tecnologie controlli sanitari Igiene, anatomia, fisiologia, patologia Legislazione sanitaria Scienze motorie e sportive Religione cattolica o attività alternative TOTALE ORE SETTIMANALI 1° anno 4 3 2 4 2 2 3(1) 3(1) 3(1) 3(2) 2 1 2° anno 4 3 2 4 2 2 3(1) 3(1) 3(1) 3 2 1 3° anno 4 3 2 3 1 3( ) 3( ) 4( ) 6( ) 2 1 4° anno 4 3 2 3 1 3( ) 3( ) 4( ) 6( ) 2 1 5° anno 4 3 2 3 4( ) 4( ) 6( ) 3 2 1 32 32 32 32 32 (Le ore tra parentesi corrispondono alle ore di laboratorio) 24 6 ACCOGLIENZA ___________________ ACCOGLIENZA ALUNNI DELLE CLASSI PRIME L’attività di Accoglienza nella Scuola interessa le classi prime di tutti gli indirizzi e si svolge nel corso della prima settimana. Gli obiettivi sono, oltre alla presentazione della scuola, la conoscenza delle studentesse e degli studenti la conoscenza dei docenti della classe e delle materie scolastiche, la conoscenza delle regole stabilite per il buon funzionamento dell’attività scolastica. Ad ogni classe viene assegnato un docente coordinatore, incaricato di sovrintendere alla varie fasi dell’attività. Il primo giorno dell’anno scolastico si articola nel seguente modo: breve incontro con il Dirigente Scolastico; distribuzione, spiegazione dell’utilizzo e compilazione del libretto delle assenze nonché spiegazione del funzionamento del sistema di rilevazione delle assenze; compilazione di un questionario conoscitivo sulla famiglia, sugli interessi, sulla scuola di provenienza e sul metodo di studio utilizzato; incontro con i genitori previa lettera di convocazione; analisi del documento riportante il Regolamento Scolastico. L’accoglienza vuole offrire loro un momento di incontro con la nuova realtà che permetta di capire la sua organizzazione, le sue regole per meglio affrontare l’anno scolastico. La scuola si impegna ad incontrare, in questa fase i genitori, convinta che un’alleanza educativa sia alla base di un successo scolastico dei figli. OBIETTIVI COGNITIVI Organizzare momenti di informazione, comunicazione, attività, spazi al fine di conoscere e collocarsi nell’ambiente attraverso l’incontro degli altri (ruoli e persone) e di ciò che offre la scuola Coinvolgere gli alunni e le loro famiglie nel progetto educativo e formativo che la scuola propone Favorire una prima conoscenza e socializzazione all’interno della classe Far conoscere gli obiettivi didattici, i contenuti, i metodi, gli strumenti e i criteri di valutazione delle singole discipline Far maturare la consapevolezza della scelta scolastica operata Rilevare la situazione complessiva, in ingresso, sul piano cognitivo COMPORTAMENTALI Fornire agli alunni il regolamento di istituto Proporre agli studenti un patto di corresponsabilità Proporre ai genitori un patto di corresponsabilità ALTRI OBIETTIVI Fornire agli alunni l’orario Spiegare ai genitori l’organizzazione didattica della scuola e i servizi offerti per i loro figli L’obiettivo primario è la diminuzione della dispersione scolastica, favorendo scelte consapevoli da parte degli alunni in ingresso dalla Scuola media. 25 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APRENDIMENTO PREMESSA GENERALE La Legge n. 170 del 8.10.2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di patologie neurologiche o sensoriali, e che possono costituire una limitazione importante di alcune attività della vita quotidiana e del percorso formativo scolastico (art.1). La legge sancisce il diritto degli studenti con diagnosi DSA ad usufruire di una didattica individualizzata e personalizzata, di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi e di forme flessibili di lavoro scolastico. Diventa perciò necessario individuare delle linee guida per garantire agli studenti del nostro Istituto un comportamento didattico-educativo condiviso ed efficace. FINALITÀ Questo documento è parte integrante del POF e si propone di: • Definire pratiche comuni all’interno dell’Istituto; • Facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli studenti con D.S.A.; • Accompagnare gli studenti con D.S.A. agli esami di Stato. CONTENUTO Il protocollo di accoglienza definisce le fasi e le modalità dell’accoglienza, attribuendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e di coloro che partecipano a tale processo. Fasi del protocollo di accoglienza 1. Criteri ed indicazioni relative all’iscrizione, acquisizione della segnalazione specialistica 2. Stesura e sottoscrizione del P.D.P. 3. Valutazione intermedia e finale 4. Procedura da seguire in caso di sospetto di difficoltà riferibile a DSA 5. Indicazioni operative per l’espletamento delle prove degli esami di Stato. Iscrizione, acquisizione della segnalazione specialistica Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, referente D.S.A., alunno, famiglia, segreteria didattica. 1. 1a Iscrizione Le pratiche d’iscrizione sono eseguite da un assistente amministrativo. La famiglia o l’alunno stesso, se maggiorenne, unitamente al normale modulo d’iscrizione, consegna la diagnosi medicospecialistica, accompagnata da una liberatoria per consentire l’utilizzo della stessa da parte di tutti i componenti del C.d.C. e dal Referente per i DSA. Sia la diagnosi che la liberatoria vengono protocollate ed archiviate nel rispetto della privacy. L’addetto della segreteria, sentiti il DS e il referente DSA fissa la data per un colloquio con i genitori, che sarà condotto dal referente DSA coadiuvato, eventualmente, dal coordinatore di classe. 1b Acquisizione della segnalazione specialistica L’acquisizione della diagnosi, da parte dell’istituzione scolastica, è atto fondamentale per lo sviluppo del P.D.P. La presentazione della diagnosi per gli alunni delle classi terminali deve essere fatta entro e non oltre il 31 marzo. 26 Il referente D.S.A. avrà cura di controllare che esse rispettino quanto sancito dalla legge 08/10/2010, art.3 e dalle circolari MIUR 26/05/11 e 27/02/2012. In caso contrario contatterà la famiglia e l’alunno, se maggiorenne, per chiarimenti e/o integrazioni. 2. Stesura e sottoscrizione del P.D.P. Soggetti coinvolti: coordinatore di classe, referente DSA, componenti C.d.C., famiglia, alunno. Quando in una classe viene inserito uno studente con D.S.A. Il coordinatore (coadiuvato dal referente DSA, se lo ritiene opportuno), in occasione del primo C.d.C. (settembre-ottobre), mette a conoscenza l’intero C.d.C. del caso, raccoglie le osservazioni di tutti i componenti al fine di stilare il Percorso Didattico Personalizzato (P.D.P.). Esso verrà approvato nella seduta successiva (novembre) e costituirà un allegato riservato della programmazione e del fascicolo personale dell’alunno. Il P.D.P., una volta redatto, firmato da tutti i componenti il C.d.C. e dal Dirigente Scolastico va presentato dal Coordinatore di Classe alla famiglia (e all’alunno, se maggiorenne) per la condivisione e presa visione. Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno scolastico avviato il coordinatore convocherà un C.d.C. straordinario e seguirà la procedura sopra illustrata. Il P.D.P. verrà stilato seguendo il modello predisposto che contiene e sviluppa i seguenti punti: 1. Dati relativi all’alunno 2. Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali 3. Modalità del processo di apprendimento 4. Eventuali modifiche degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dai Piani di Studio 5. Strategie metodologiche e didattiche 6. Misure dispensative; 7. Strumenti compensativi; 8. Modalità di verifica e criteri di valutazione; 9. Firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, docenti, genitori, alunno (se maggiorenne). 3. Valutazione intermedia e finale Soggetti coinvolti: coordinatore, componenti C.d.C., referente DSA. Il P.D.P. sarà oggetto di verifiche intermedie e finali (ai sensi della legge 170/2012) In particolare per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentino persistenti difficoltà verranno allegate alle pagelle del primo e secondo quadrimestre apposite comunicazioni alla famiglia. 4. Procedura da seguire in caso di sospetto di difficoltà riferibile a DSA Soggetti coinvolti: componenti C.d.C. , Coordinatore di Classe, Referente DSA, famiglia, alunno. Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da un possibile disturbo specifico di apprendimento provvede a segnalare il caso (art. 2 DM 12/07/11) al Coordinatore di Classe (che potrà avvalersi della consulenza del Referente D.S.A.), il quale sentirà lo studente e successivamente ne convocherà i genitori, invitandoli a recarsi presso gli enti preposti (art. 3, comma 1 della legge 170 ) per una eventuale diagnosi del disturbo rilevato. 5. Indicazioni operative per l’espletamento delle prove degli Esami di Stato Soggetti coinvolti: componenti C.d.C., Coordinatore di Classe, componenti della commissione d’esame 27 Nel documento del Consiglio di Classe del 15 maggio il coordinatore si farà carico di controllare che ogni singolo docente abbia specificato: · Tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con riferimento alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d’anno; · Le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d’esame; · Le simulazioni delle prove d’esame. In riferimento all’art. 2, comma 3, DM 12/07/11 la Commissione d’esame per la predisposizione della terza prova scritta e per le altre due prove prenderà in considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito del PDP. La Commissione d’esame riserva ai candidati: · tempi più lunghi; · utilizzo di strumenti compensativi, se utilizzati in corso d’anno; · criteri valutativi attenti ai contenuti piuttosto che alla forma sia nelle prove scritte che orali. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI INTERNAZIONALI PREMESSA Il protocollo d’accoglienza degli alunni stranieri è parte integrante del P.O.F. e intende rappresentare un modello di accoglienza attraverso la quale venga agevolato l’inserimento scolastico degli alunni stranieri. Tale documento sarà il punto di partenza comune all’interno dei vari Consigli di Classe. FINALITÀ 1. Definire pratiche condivise all'interno dell'istituto in tema di accoglienza degli alunni stranieri; 2. sviluppare un adeguato clima di accoglienza sostenendo gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; 3. favorire un clima di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione; 4. favorire un rapporto collaborativo con la famiglia dell'alunno straniero; 5. promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale; 6. favorire le opportunità di formazione e aggiornamento per i docenti L2 OBIETTIVI COGNITIVI - promuovere il diritto alla lingua e alla comunicazione - agevolare l'apprendimento dei linguaggi specifici delle varie discipline per l'utilizzo dell'italiano come lingua veicolare ai fini di acquisizione di conoscenze - offrire l'opportunità di proseguire con profitto e autonomia l'iter scolastico favorendo l’acquisizione di un corretto metodo di studio - offrire agli alunni stranieri del nostro istituto ( e a quelli delle scuole superiori della città che lavoreranno in sinergia con il nostro istituto) la possibilità di conseguire della Certificazione della Lingua Italiana CONTENUTI Il protocollo d’accoglienza: 28 1. contiene criteri ed indicazioni relative alla procedura di iscrizione ed inserimento nelle classi degli alunni stranieri; 2. definisce le fasi e le modalità dell’accoglienza, attribuendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e di coloro che partecipano a tale processo; 3. propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA-INTERCULTURA La commissione è formata da: - Dirigente Scolastico - docenti referenti per gli alunni stranieri nominati dal DS - personale di segreteria La commissione è aperta a tutti i docenti ed è altresì aperta alla collaborazione degli studenti stranieri che possano assistere i compagni neo-arrivati della propria nazionalità nel processo di inserimento, facilitando i contatti con lui e con la sua famiglia grazie alla conoscenza della lingua di origine. Per gli studenti-tutor del triennio sarà prevista l’attribuzione di crediti scolastici aggiuntivi. La commissione: 1. segue le fasi dell’inserimento dello studente straniero 2. progetta, con i Consigli di Classe, le attività destinate agli studenti stranieri 3. individua i materiali per l’apprendimento dell’italiano L2 (testi semplificati, schede, mappe ecc) 4.organizza e coordina i corsi di Italiano L2 anche in collaborazione con altri Enti e con le scuole della rete cittadina. ISCRIZIONE Questa fase viene eseguita da un incaricato della segreteria che consegna alla famiglia dello studente: - elenco documenti necessari all'iscrizione - opuscolo informativo sulla scuola e i suoi dipartimenti La segreteria segue le indicazioni date dalla Circolare Ministeriale n. 24 del Marzo 2006 Prot. n. 1148/A6, e richiede: 1. Documenti con dati anagrafici (fotocopia passaporto, codice fiscale, permesso di soggiorno se posseduto ) 2. Autocertificazione dello stato di famiglia, cittadinanza 3. Documenti sanitari attestanti le vaccinazioni fatte (vale autocertificazione) 3. Certificato attestante la classe e la scuola frequentata nel Paese d’origine (tradotto in italiano) con indicazione degli anni totali di scolarità pregressa. Informazioni riguardanti la scuola frequentata nel Paese d’origine (se disponibili) L’addetto della segreteria sentiti il DS e i docenti referenti fissa la data per un colloquio con i genitori. Il colloquio con i genitori ed il ragazzo sarà condotto da un docente della commissione accoglienza-intercultura coadiuvato, eventualmente, da un mediatore linguistico, o da uno degli studenti-tutor. La segreteria tiene un apposito elenco di alunni stranieri e lo aggiorna in base alle nuove iscrizioni. OSSERVAZIONI a) Per gli alunni stranieri che provengono da Scuola Media con regolare licenza, si richiede la compilazione, a cura della scuola di provenienza, della scheda di passaggio Scuola Media-Scuola Superiore (allegato 1). Le informazioni in essa contenute saranno utilizzate durante il colloquio di accoglienza per l’inserimento nelle classi prime e per l’eventuale iscrizione ai corsi estivi di italiano. 29 b) Lo studente straniero minore può chiedere l'iscrizione anche ad anno scolastico avviato, ai sensi dell’art. 45 del D.P.R. 394 del 31 agosto 1999. COLLOQUIO ACCOGLIENZA Il Colloquio del docente referente con lo studente e con i genitori mira a fornire: - informazioni sul sistema scolastico, sul funzionamento dell’Istituto e sul calendario scolastico, sulla necessità della partecipazione a colloqui e riunioni con gli insegnanti - eventuali informazioni sulle strutture del territorio che offrono servizi agli stranieri Durante il colloquio il docente - favorisce la compilazione dei moduli di iscrizione - raccoglie informazioni sulla situazione familiare, storia personale e scolastica - verifica il livello di conoscenza dell’italiano attraverso la somministrazione di un test linguistico - fissa una data per l'eventuale somministrazione di altri test nelle discipline scientifiche. - fa presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia. - compila la SCHEDA di BIOGRAFIA LINGUISTICA (allegato 2) da sottoporre all’attenzione del Dirigente Scolastico e al Consiglio della Classe destinata ad accogliere il nuovo arrivato - consegna materiale informativo sulla scuola (trilingue - allegato 3) - illustra la possibilità di avvalersi/non avvalersi dell'insegnamento della Religione - nella raccolta dei dati tiene conto della vigente normativa sulla privacy. DETERMINAZIONE DELLA CLASSE Il Dirigente Scolastico sentiti gli altri membri della commissione su quanto emerso dal colloquio e dal test, e in base ai parametri reperibili nell’art.45 D.P.R. 394/99 che sono · età anagrafica · scolarità pregressa e sistema scolastico del Paese d’Origine · abilità e competenze rilevate durante il colloquio di accoglienza stabilisce l' inserimento in una classe dove sia possibile l’instaurarsi di rapporti significativi con i nuovi compagni e con i docenti. Per la scelta della sezione, oltre alla richiesta espressa dalla famiglia si considerano i seguenti elementi: - Presenza nella classe di alunni stranieri provenienti dallo stesso Paese - Criteri di valutazione della complessità della classe (disagio, handicap, dispersione) - Ripartizione degli alunni stranieri nelle classi al fine di evitare la costituzione di classi ghetto IL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe all'inizio dell'anno scolastico, o all'arrivo dello studente straniero, riceve - la SCHEDA di BIOGRAFIA LINGUISTICA dello studente con informazioni dettagliate in merito al percorso di studi realizzato e alle competenze linguistiche possedute - i test di ingresso se somministrati - il "PAGELLINO" relativo all'eventuale corso L2 estivo -se frequentato- il modulo per la compilazione del P.E.P. (piano educativo personalizzato (allegato 4) Alle classi con presenza di alunni stranieri saranno forniti materiali utili alla prima accoglienza come testi semplificati, esercitazioni e materiale fornito, di anno in anno, dai docenti che vorranno mettere a disposizione della scuola i frutti del loro lavoro. A tale scopo è allestita una "biblioteca stranieri." Nel corso del Consiglio di Classe si provvede a: - individuare criteri di programmazione, verifica e valutazione personalizzati - escludere dal curricolo, all'occorrenza, alcune discipline sostituendole con moduli di italiano L2 per comunicare o per studiare da tenersi in orario curricolare - nominare un tutor (generalmente il coordinatore di classe) che svolga il ruolo di mediazione 30 tra il Consiglio di Classe, lo studente e la famiglia - individuare uno studente-tutor - inviare lo studente ai corsi pomeridiani di alfabetizzazione o approfondimento della lingua italiana - invitarlo a conseguire una certificazione linguistica (CELI /PLIDA/ ecc) - compilare il modulo riassuntivo delle azioni previste per lo studente (allegato 5) Verranno elaborati piani di studio personalizzati, individuando obiettivi mirati. VALUTAZIONE DELL’ALUNNO STRANIERO Come si afferma nelle ‘Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri’ (marzo 2006) i programmi per i singoli alunni possono comportare anche un adattamento della valutazione. Come previsto dalla normativa D.P.R. 394/99, la valutazione dell’alunno di recente immigrazione, basata sull’adattamento del programma può essere sospesa (posticipata) nella fase iniziale (1° quadrimestre) per alcuni ambiti disciplinari D.P.R. 275/99. Il voto di valutazione non sarà la semplice media delle misurazioni rilevate, ma dovrà tenere conto del raggiungimento degli obiettivi trasversali, impegno, partecipazione, progressione nell’apprendimento e di eventuali condizioni di disagio. LABORATORIO ITALIANO L2 La commissione organizza e /o coordina gli sportelli mattutini e i corsi di Italiano L2 sia interni all'istituto, sia in rete con le scuole superiori del territorio, sia con il CTP. VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNTI La commissione predispone i questionari per la valutazione delle azioni previste dal protocollo. Le azioni saranno valutate attraverso i seguenti indicatori: - Scheda di valutazione delle attività svolte compilata dal coordinatore (allegato 6) - Scheda di gradimento compilata da alunni stranieri (allegato 7) - Scheda di valutazione compilata dai docenti L2 e/o dai docenti facilitatori che hanno lavorato con gli alunni stranieri (allegato 8) - Risultati degli scrutini finali ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI L’I.T.I. OMAR persegue la piena integrazione scolastica degli alunni con disabilità offrendo loro accoglienza e crescita individuale a prescindere dalle singole diversità. La legge 5 febbraio 1992 no104 art. 24 garantisce il diritto all’educazione e all’istruzione della persona handicappata dalla scuola materna fino all’istituzione universitaria. In particolare, il comma 12.3 prevede come l’integrazione scolastica abbia quale obbiettivo principale lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata, nell’apprendimento, nella comunicazione e nelle relazioni e socializzazioni. Inoltre l’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento, né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap. Gli strumenti che l’I.T.I. OMAR offre agli alunni portatori di handicap per il raggiungimento degli obbiettivi suddetti che tengono conto di tutti i rapporti informativi agli atti emessi dalle istituzioni scolastiche di ordine inferiore, nonché dagli enti sanitari, socio assistenziali, culturali, sportivi e ricreativi competenti, sono, innanzitutto, gli insegnanti di sostegno ( che assumono la con titolarità delle sezioni e delle classi in cui operano partecipando alla programmazione educativa e didattica e all’elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di classe e dei collegi dei 31 docenti) , il gruppo di lavoro sull’handicap e l’intera comunità scolastica con tutti gli insegnanti del consiglio di classe in cui vi siano DVA. L’I.T.I. OMAR, per favorire una migliore organizzazione delle attività curricolari, propone l’attuazione di un orario flessibile che, in accordo con la commissione H, incontri sia i bisogni espressi dalle famiglie, soprattutto quando l’alunno segue iter terapeutici e riabilitativi, che quelli dei loro consigli di classe. Per quanto riguarda la didattica, non sono escluse attività di recupero al di fuori della classe, soprattutto quando si richiede all’allievo maggiore attenzione e concentrazione. Viene, comunque, considerato prioritario il principio della partecipazione alle attività del gruppoclasse. Gli allievi con deficit sensoriale possono svolgere prove equipollenti Si cercherà di sviluppare le capacità di studio autonomo fornendo strumenti utili a livello metodologico, al fine di ottenere un migliore rendimento scolastico con conseguenti positivi riflessi anche sull’autostima. Per gli allievi che presentano esclusivamente deficit sensoriali, viene messo a punto un PEP che, nella sostanza, non si allontana dalla programmazione della classe, ma prende atto delle conseguenze funzionali della minorazione e stabilisce strumenti, metodi, strategie, criteri di valutazione, che permettano il superamento delle difficoltà presenti senza pregiudicare la riuscita scolastica e formativa dell’allievo. Al termine del quinto anno di corso tutti gli allievi DVA sostengono l’esame finale. Gli allievi che hanno seguito un PEP, differenziato per obiettivi e contenuti, possono sostenere l’esame affrontando prove appositamente preparate sulla base dei programmi svolti; essi conseguono un attestato delle competenze acquisite. RECUPERO Il progetto si pone l’obiettivo di fornire agli studenti in difficoltà la possibilità di acquisire gli strumenti metodologici indispensabili per uno studio efficiente. Obiettivi: 1. recupero prerequisiti 2. potenziamento delle conoscenze 3. apprendere un metodo di studio efficace 4. sapere organizzare il lavoro in classe 5. consolidare i contenuti minimi previsti dal P.O.F. Interventi in orario pomeridiano, durante il primo e il secondo quadrimestre, ed estivi, nel caso di debiti formativi. ORIENTAMENTO Il progetto è finalizzato all’orientamento in entrata per gli alunni delle Scuole Medie di Novara e provincia e all’orientamento interno per gli alunni delle classi seconde per fornire agli studenti “ in entrata” e alle loro famiglie informazioni, tutorato ed offerte formative che li aiutino ad operare scelte utili per un “ percorso Personalizzato “; fornire agli studenti del biennio, in particolare agli alunni delle classi seconde, tutte le informazioni affinché la scelta della specializzazione sia consapevole e mirata. L’obiettivo primario è la diminuzione della dispersione scolastica, favorendo scelte consapevoli da parte degli alunni in ingresso dalla Scuola media. Il Progetto si rivolge inoltre agli alunni delle classi quinte rendere per fornire agli studenti gli strumenti adeguati a una responsabile e proficua scelta della facoltà universitaria oppure per l’entrata nel mondo del lavoro. 32 ORIENTAMENTO PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA MEDIA Negli incontri con genitori e studenti, svolti in sede, viene presentata la scuola e vengono illustrate le caratteristiche, il modo di operare e le prospettive di studio/lavoro degli indirizzi di studio presenti. Vengono svolti interventi informativi in tutte le scuole medie del territorio della provincia di Novara. Tali interventi vengono svolti, in tempi diversi, sia per gli studenti che per i genitori. Supporto alle scelte degli studenti che frequentano le classi seconde e terze medie, tramite attività di laboratorio nelle strutture dell’Istituto, che consentono ai ragazzi di sperimentare i propri interessi e le proprie attitudini. 33 7 PROGETTI _______________ STAGES AZIENDALI Il Progetto si propone l’inserimento degli alunni delle classi quarte nelle aziende del territorio novarese al fine di consentire loro le prime esperienze sul campo. Obiettivi: a) Cognitivi: - Verificare, ampliare ed integrare le conoscenze apprese a scuola, in un contesto operativo - produttivo - Apprendere nuovi dati, nuove procedure, nuovi linguaggi - Percepire la sistematicità di un processo - Scoprire le regole che presiedono ad una struttura aziendale come sistema organizzato b) Comportamentali - Sapersi inserire in un diverso contesto in modo positivo ed attivo - Migliorare le proprie capacità di relazione Migliorare le proprie capacità di relazione - Acquisire consapevolezza e rafforzare le motivazioni allo studio c) - Verificare le abilità acquisite a scuola in una realtà operativa diversamente strutturata - Acquisire operatività e competenze specifiche VISITE DI ISTRUZIONE La visita d’istruzione è un momento importante di crescita dell’individuo e del gruppo che studenti e docenti accompagnatori, previa l’approvazione dei Consigli di classe e di tutti gli organi collegiali, scelgono di organizzare per soddisfare esigenze di varia natura: culturali, ricreative, sportive. Si tratta di attività didattica a tutti gli effetti, anche se in un contesto ambientale diverso da quello consueto dell’istituzione scolastica. Valgono pertanto gli stessi principi di rispetto delle cose e delle persone, di autodisciplina individuale e collettiva, di osservanza delle regole che sono alla base di altri momenti del processo formativo. Il progetto è stato svolto negli scorsi anni scolastici con soddisfazione dell’utenza. CINEMA E DIDATTICA Il progetto nasce dall’opportunità di valorizzare il testo cinematografico, in quanto efficace strumento di comunicazione, nella didattica curricolare, affiancando all’insegnamento tradizionale di varie discipline momenti di stimolo culturale che coinvolgano non solo la sfera cognitiva ma anche quella psicologico - affettiva degli allievi, grazie alle caratteristiche di fascinazione e immedesimazione proprie del mezzo cinematografico. Si ravvisa così la possibilità, già collaudata negli anni, di individuare unità didattiche a carattere storico-geografico-letterario, tecnicoscientifico o psico-sociologico che prevedono la “visione assistita” del film e la sua analisi formale 34 e contenutistica. Dato il forte carattere interdisciplinare, il progetto può essere rivolto a tutti i CdC che ne programmino l’attività, a cura di un docente della classe stessa che ne curi l’attuazione. OMAR CINEMA L’iniziativa è rivolta principalmente ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado e si pone come obiettivo primario quello di valorizzare la conoscenza del linguaggio cinematografico per arricchire quei percorsi didattici che impiegano il CINEMA come strumento di comunicazione culturale. Dall’a.s. 2011-2012 i seminari legati all’attività in oggetto sono aperti a tutta la cittadinanza, di Novara e provincia, che coltivi interessi culturali nei settori della comunicazione e delle tematiche sociali, con l’ulteriore obiettivo di arricchire la conoscenza del linguaggio audiovisivo quale medium privilegiato per conoscere e interpretare le complesse realtà del nostro tempo. I percorsi di lettura proposti, sostenuti da supporti tecnici ad alte prestazioni (film in DVD, audio Dolby Digital) e corredati di opportuni sussidi informativi, rientrano a pieno titolo nelle attività di aggiornamento previste dall’ordinamento scolastico vigente. CINEMA E SPORT A fronte di una sempre più articolata offerta di pellicole ambientate nel mondo dello sport, si è pensato di riproporre sull’onda dell’interesse suscitato in edizioni precedenti, una panoramica orientativa sulle principali tipologie di filmografia a tema. Gli scopi dell’intervento formativo sono i seguenti: a) Cognitivi: fornire le basi culturali per comprendere le dinamiche che utilizzano l’argomento sportivo portandone la spettacolarità sul grande schermo e utilizzandone le peculiarità con finalità comunicative e culturali b) Miglioramento dell’attenzione e della partecipazione critica ad eventi non subiti in modo passivo ma vissuti con consapevolezza. c) Migliorare le basi culturali in riferimento ai contenuti tecnici degli sport trattati. QUALITY FOOD CHEM Il progetto si ispira ad un lavoro precedentemente fatto con alcune classi di scuola media del bellini nell'anno scolastico 2010/2011 sul controllo qualità degli alimenti in particolare degli oli vegetali. L'obiettivo e' quello di sviluppare nelle future generazioni un uso consapevole e sostenibile delle risorse alimentari, partendo da un'analisi critica nel dettaglio degli alimenti di uso comune e sviluppare un discorso di ecosostenibilità di tutta la filiera alimentare. MASTER DEI TALENTI Allievi interessati delle classi 5^. Progetto già consolidato in quanto è al quarto anno di svolgimento. Lo scopo del progetto è quello di verificare, ampliare ed integrare le conoscenze apprese a scuola, in un contesto operativo - produttivo a carattere europeo; promuovere e sviluppare le abilità e le competenze professionali; percepire la sistematicità di un processo e capacità di adattarsi ad uno stile di vita europeo. 35 VOLONTARIATO Il progetto “stage di volontariato per studenti” nasce dalla proposta del Coordinamento delle Associazioni di volontariato sociale sanitario. È rivolto agli studenti del triennio con la finalità di una formazione sociale degli studenti proponendo loro un’esperienza di attività solidaristica, a diretto contatto con la realtà del disagio sociale e con le Istituzioni e le Associazioni che se ne fanno carico. Gli studenti che avranno aderito alle attività saranno guidati dagli operatori all’interno di uno dei centri assistenziali per anziani o minori o disabili o di impegno civile che hanno aderito all’iniziativa. PRELIMINARY ENGLISH TEST (PET) Sembra evidente la necessità di certificare il livello di conoscenza dell’inglese secondo i parametri stabiliti dal Council of Europe. Tale certificazione è spendibile sia in ambito lavorativo che universitario. I destinatari del progetto sono gli allievi del triennio che abbiano una conoscenza della lingua almeno a livello A2 ed eventualmente anche allievi di seconda di pari abilità. Prima dell’avvio del corso viene effettuato un test d’ingresso per saggiare l’effettivo livello degli studenti interessati. Il progetto è stato svolto negli ultimi dieci anni con una percentuale di allievi certificati globalmente mai inferiore al 70% e con punte di eccellenza pari al 20% STAR BENE A SCUOLA Lo star bene con se stessi e con gli altri è uno dei presupposti essenziali per il successo scolastico; lo testimoniano molti studi sulle dinamiche adolescenziali e l’esperienza maturata da noi docenti soprattutto negli ultimi anni. Il disagio/bisogno del singolo o del gruppo poi ultimamente si concretizza in frequenti episodi di bullismo come la cronaca e la nostra quotidianità ci insegnano. E’ necessario quindi che il ruolo del docente sia affiancato da quello di esperti (psicologi, psicoterapeuti) che in caso di bisogno possano intervenire concretamente in modo strutturato o no a seconda delle circostanze. Gli interventi che si richiederanno dovranno rispondere alle esigenze emerse da esperienze precedenti che dimostrano come nel caso del nostro Istituto, prettamente maschile, ad esempio il servizio di sportello non funzioni. ANALISI BIOLOGICA DELLE ACQUE Il progetto è un approfondimento didattico sul tema dell’utilizzo dei bioindicatori per la qualità delle acque. Gli obiettivi cognitivi sono: conoscere l’analisi biologica delle acque; conoscenza delle principali classi di macroinvertebrati; comprendere, interpretare e utilizzare le metodiche ufficiali di riferimento; saper interpretare in modo critico i risultati ottenuti; saper elaborare, anche con l’ausilio di mezzi informatici, il dato ottenuto COSA C’E’ NELLA CARAFFA? Il progetto è un’indagine della qualità dell’acqua prodotta dalle caraffe filtranti più diffuse. Si propone, attraverso l’analisi chimica tradizionale, di scoprire se il loro utilizzo è conveniente e sicuro. Si tratta di un approfondimento didattico molto interessante, in quanto offre diversi spunti di riflessione sulla costruzione, progettazione e utilizzo di modelli scientifici. 36 IDRAULICA Il progetto ha lo scopo di avvicinare gli studenti al lavoro manuale che risulta carente nel programma di tecnologie chimiche. In particolare si vogliono affrontare le fasi di calcolo teorico, progettazione e realizzazione pratica di un piccolo impianto idraulico con il quale poter poi fare misure di portata e perdite di carico. L’impianto rimarrà inoltre a disposizione per gli studenti delle classi successive per le loro esercitazioni. Sarà anche possibile intervenire con delle modifiche per variare la struttura dell’impianto anno per anno. SICUREZZA NELL’INDUSTRIA CHIMICA Il progetto ha lo scopo di avvicinare gli studenti alle problematiche dei rischi, della sicurezza e della protezione ambientale negli impianti chimici. LA BIOLOGIA IN INFOGRAFICA PICCOLI ESPLORATORI VIRTUALI Due anni fa è stato stilato il libro di Scienze della Terra digitale con il lavoro di sei classi prime che hanno dedicato tutte le ore curricolari alla ricerca delle informazioni, alla loro elaborazione e comprensione, alla scrittura e al disegno. Il libro è stato intitolato: La scienza secondo noi. Il libro è consultabile al seguente indirizzo nel sito della scuola: http://www.dallaterraallaterra.it/2011/06/03/il-libro-di-scienze-della-terra/ Nel corrente anno scolastico si intende riproporre la stessa iniziativa per quanto riguarda la Biologia col chiaro intento di affrancare le famiglie degli studenti dei prossimi anni dall’acquisto obbligatorio dei libri di Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia) e di allinearsi alle disposizioni ministeriali in merito ai libri digitali. Il testo verrà elaborato avvalendosi di un metodo di rappresentazione grafica detto “infografica”. L’infografica consente di comunicare in modo diretto e schematico un notevole numero di informazioni attraverso l’integrazione di immagini e di testo. SPORT E SALUTE ALL’OMAR Il mantenimento del patrimonio “salute” rappresenta una sfida che il nostro Istituto considera prioritaria nel percorso formativo di ogni alunno. I nostri ragazzi non vengono considerati come passivi contenitori da riempire di informazioni attinenti la specializzazione prescelta, ma come attivi protagonisti di un più completo itinerario educativo e didattico. In esso, le delicate variabili di una corporeità in fase di definizione si coniugano in un quadro psicologico in cerca di conferme e rinforzi atti a costruire un carattere positivo, sicuro e volitivo. In tale delicato momento di transizione e consolidamento lo sport rappresenta un palcoscenico privilegiato e insostituibile, prezioso strumento di acquisizioni indelebili. Le attività pratiche tradizionalmente proposte nelle ore di educazione fisica curricolari vengono pertanto affiancate da altre dalla valenza più ampia e dai contenuti, soprattutto agonistici, più estesi. Ciò nell’ottica di proporre gli strumenti funzionali alla consapevolezza di una fisicità indissolubilmente legata a tutti gli aspetti dell’esistenza di ogni essere umano: dalla conoscenza di sé al superamento dei propri limiti, dall’accettazione degli altri allo spirito di appartenenza al gruppo. 37 DSCHOLA Dschola è l’associazione delle scuole Piemontesi che svolgono, riconosciute dalla Direzione Regionale del Piemonte, attività di Servizi, Animazione e Sperimentazione (negli scorsi anni denominate CSAS) diffondendo l’uso delle nuove tecnologie nel territorio scolastico di competenza. L’ITI Omar è una delle istituzioni fondatrici dell’associazione e tutt’ora fa parte del direttivo e del Comitato Tecnico Scientifico. E-learning, Web collaborativo, formazione docenti, interventi e documentazione tecnica per le reti e l’uso dei software nell’ambito didattico, organizzazione di seminari per la diffusione delle nuove tecnologie, sono alcuni dei temi che caratterizzano le attività della associazione e sono rivolte sia a docenti e studenti dell’istituto sia a tutte le scuole della provincia di Novara. Nell’ambito di questo progetto si svolge una attività di tutoraggio informatico presso le Scuole Elementari di Trecate, che vede coinvolti gli alunni del Triennio come tutors per gli alunni delle elementari. PATENTINO CICLOMOTORE Si tratta di un ciclo di lezioni che devono essere eseguite per fornire adeguata preparazione, agli studenti che ne facciano richiesta, soprattutto del biennio, per conseguire abilitazione alla guida del ciclomotore. CLIL CLIL è l'acronimo di Content and Language Integrated Learning. Si tratta di una metodologia didattica che prevede l'insegnamento di una disciplina in lingua straniera veicolare, un'innovazione che implica la costruzione di competenza linguistica e comunicativa contestualmente allo sviluppo ed acquisizione di conoscenze ed abilità disciplinari. “L’insegnamento integrato di lingue straniere e contenuti è uno dei punti cardine nei programmi dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa:la finalità didattica principale è quella di favorire la capacità di acquisire conoscenze attraverso una lingua straniera. Obiettivi del progetto: • Migliorare la competenza nella lingua inglese attraverso lo studio di contenuti disciplinari • Creare occasioni di uso "reale" della lingua inglese • Educare a un approccio multiculturale e multidisciplinare al sapere • Stimolare una maggiore consapevolezza dei contenuti disciplinari attraverso l'apprendimento in lingua inglese • Acquisire competenze spendibili per il lavoro Il progetto CLIL viene attuato il alcune classi dell’Istituto, come sperimentazione, da insegnanti che hanno avuto una specifica formazione. ENIS La "European Network of Innovative Schools" (ENIS) è una rete di scuole italiane ed europee impegnata nell'applicazione delle nuove tecnologie per l'innovazione scolastica. L' impegno delle scuole Enis è volto a integrare il curricolo scolastico con attività e supporti finalizzati all'acquisizione di conoscenze, capacità e competenze creative nell'uso delle tecnologie 38 digitali. L’ITI Omar fa parte della rete ENIS dal 2004 e la sua appartenenza è stata riconfermata dal Ministero della Pubblica Istruzione sia nel 2006 sia nel 2008. I principali obiettivi di una scuola TIC europea in rete sono: • Individuare ed evidenziare l'innovazione didattica accresciuta dall'utilizzo di tecnologie emergenti in classe e nell'insegnamento interattivo a distanza • Promuovere lo scambio e la condivisione delle esperienze tra le istituzioni formative attive ai vari livelli dei sistemi scolastici d'ogni parte d'Europa • Promuovere l'utilizzo della rete e l'avvio di progetti, attività e istituzioni innovative • Promuovere la cooperazione tra le istituzioni formative e le aziende • Diffondere informazioni ed esempi di buone pratiche Come Scuola della rete Enis, l’Istituto ha condotto e tuttora attua sperimentazioni in diversi ambiti quali la robotica, le nanotecnologie, le energie alternative e l’apprendimento a distanza 39 8 FORMAZIONE __________________ TEST CENTER ECDL La Certificazione ECDL (European Computer Driving Licence) – ossia Patente Europea di Guida del Computer - è un sistema di certificazioni che attestano la capacità di saper usare il personal computer a diversi livelli di approfondimento e di specializzazione. Come per tutti gli altri programmi di certificazione emanati da CEPIS e gestiti in Italia da AICA, ECDL costituisce uno standard di riferimento internazionale in quanto si caratterizza per: • completezza, con una struttura articolata su vari livelli • uniformità, poiché i test sono identici in tutti i Paesi (garantendo così la circolarità del titolo) • neutralità rispetto ai "vendor", essendo aperto alle diverse piattaforme tecnologiche,da quelle “proprietarie” a quelle “open - source” L'ECDL costituisce quindi: • un certificato riconosciuto dall'Unione Europea, con un valore reale valido in tutta la Comunità • una qualificazione informatica valida per tutti • un metodo pratico per misurare e validare le proprie abilità informatiche • un certificato che conferisce maggiori possibilità e mobilità a chi lo possiede e a chi è già nel mondo del lavoro • un fattore importante per partecipare in modo consapevole ed attivo nel campo lavorativo In Italia la patente è stata formalmente riconosciuta nel mondo dell'istruzione e in quello del lavoro. Il Ministero della Pubblica Istruzione, infatti, accetta la Patente Europea del Computer come credito formativo negli esami di Stato per il diploma di maturità e, in seguito ad un'intesa tra lo stesso Ministero e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, ha stabilito di considerare la certificazione ECDL anche nel credito formativo universitario. In base ad una disposizione emanata dal dipartimento della Funzione Pubblica, su specifica richiesta del Ministero della Pubblica Istruzione, l'ECDL è stata riconosciuta tra i titoli di merito ai concorsi pubblici. Inoltre, alle amministrazioni è stata offerta la facoltà di inserire nei bandi di concorso anche la richiesta del possesso della ECDL. Il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ha emesso un documento congiunto con il Ministero della Pubblica Istruzione che sancisce ufficialmente il ruolo dell'ECDL nel mondo del lavoro. Nel mondo,il programma ECDL è operativo in 135 Paesi. E’ presente, infatti, oltre che in tutte le nazioni europee, in Paesi come Cina, India, Australia, Sud Africa, Emirati Arabi, Canada, Argentina ecc. I test sono disponibili in 50 lingue diverse e gli esami sono uguali in tutto il mondo. L’ITI Omar è accreditato come Test Center Autonomo ECDL per i seguenti livelli di certificazione: ECDL CORE LEVEL (dal 2000) ECDL ADVANCED OFFICE (dal 2003) ECDL SPECIALIST CAD 2D (dal 2004) ECDL CORE LEVEL è la certificazione che attesta la capacità di utilizzare il PC nelle usuali applicazioni d’ufficio. Per averla e ottenere il diploma il bisogna superare sette esami: 40 • Concetti di base dell’ICT • Uso del computer e gestione dei file • Elaborazione testi • Fogli elettronici • Uso delle basi di dati • Strumenti di presentazione • Navigazione web e comunicazione Superando quattro esami a scelta, si può avere il diploma intermedio ECDL Start. ECDL ADVANCED OFFICE è la certificazione per l’utente evoluto del computer. Attesta una competenza più approfondita dei singoli moduli dell’ECDL Core: • Elaborazione testi • Foglio Elettronico • Basi di dati • Strumenti di presentazione Gli esami di ECDL Advanced sono indipendenti tra loro e ognuno comporta un diploma a sé. ECDL SPECIALIST CAD 2D attesta la competenza di base nel disegno bidimensionale utilizzando programmi di progettazione assistita dal computer. La certificazione è costituita da un singolo esame. L’Istituto oltre ad erogare gli esami per le certificazioni organizza i relativi corsi di informatica indirizzati agli studenti dell’Istituto, a tutto il personale della scuola e agli esterni. LO STAFF ECDL Responsabile del Test Center: Antonino Condipodero Esaminatori ECDL Core Level: Franca Brusotti, Antonino Condipodero, Fabio Travaglini Esaminatori ECDL Advanced Office: Franca Brusotti, Esaminatori ECDL Specialist CAD: Antonino Condipodero, Roberto Pernechele. Tutti i docenti con specifiche competenze di informatica certificate possono tenere i corsi di preparazione Il POLIS POLIS è una sigla che sta per "Percorsi di Orientamento Lavorativo e Istruzione Superiore". La sperimentazione dei “percorsi Polis”, promossa da alcuni CTP della regione Piemonte, ha come ambito di intervento la formazione e l’istruzione superiore degli adulti al fine di fare ottenere il Diploma di Scuola Media Superiore alle persone che ne sono sprovviste e che desiderino questo tipo di formazione. La principale caratteristica del Progetto POLIS è quella di consentire il conseguimento del diploma in soli tre anni di corso, invece dei normali cinque. L’'orario di frequenza è ridotto a circa 600 ore annue, le lezioni sono collocate in una fascia oraria serale per consentire agli studenti-lavoratori la partecipazione. Con il progetto POLIS si ottiene, oltre al diploma, un attestato di qualifica di formazione professionale regionale in un ambito coerente con l'impianto del corso scelto. L’ITI Omar attua il progetto POLIS con il CTP di Novara annesso all’I.C. Fornara e propone, il percorso di elettronica. I corsi POLIS sono aperti a tutti gli adulti che desiderino tornare a scuola; poiché non è una scuola "recupero d'anni"; non sono ammessi i minorenni o gli allievi degli istituti diurni bocciati nell'anno precedente. Il POLIS è una scuola statale; la sua frequenza, salvo una piccola tassa d'iscrizione come in tutte le scuole, è gratuita. 41 9 QUALITA’ __________________ LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ A partire dall’anno scolastico 2010-2011 l’Istituto ha applicato il proprio Sistema di Gestione Qualità (cioè il sistema costituito dall’insieme delle procedure e delle modalità organizzative che presiedono al funzionamento di una scuola) secondo la nuova norma UNI EN ISO 9001:2008, di recente diffusione, ed ha rinnovato la propria Certificazione il 12.12.2011 per il triennio 2011-2014. L’attività è gestita e curata dal Gruppo Operativo della Direzione costituito da: DS, VI, CDS, DSGA, RQA, RSPP e Funzioni Strumentali elette. Nel corso dell’anno 2011-2012 l’Istituto ha richiesto 2 visite ispettive per l’Accreditamento Regionale: una di sorveglianza periodica annuale per la FORMAZIONE (chiusura dei Corsi IFTS 3^annualità) in data 07/05/2012, l’altra di sorveglianza periodica annuale per l’ORIENTAMENTO MFO (Corso di Italiano L2 per adulti extracomunitari) in data 08/05/2012. Le visite ispettive di cui sopra hanno avuto riscontro positivo. POLITICA PER LA QUALITÀ L’Istituto Tecnico Industriale “OMAR” considera la qualità del servizio erogato un elemento fondamentale per la propria strategia, specie nell’ottica dell’autonomia scolastica. Pertanto tutto lo Staff di Direzione (DS, VI, DSGA, RSPP, RQA, FST) è profondamente impegnato e coinvolto nel monitoraggio e nella misurazione del servizio e nel rispetto della legislazione applicabile, al fine di prevenire e risolvere qualsiasi non conformità, nel tentativo di attuare un miglioramento continuo dei processi dell’Istituto. A tal fine si è deciso di attuare il Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ) secondo la norma internazionale UNI EN ISO 9001:2008. L’ Istituto Tecnico Industriale “OMAR” si propone di: Far acquisire agli allievi le competenze culturali e professionali, previste dal piano di studi, necessarie al loro inserimento nella vita sociale e produttiva, in modo più efficace. Ridurre considerevolmente la dispersione scolastica. Fornire il massimo aiuto agli studenti meno dotati di capacità scolastiche, purché profondano un impegno adeguato. Aumentare la qualità dell’offerta formativa. Rendere il più oggettiva possibile la valutazione finale eliminando possibili occasioni di incomprensione e garantendo comunque al Consiglio di Classe di valutare anche aspetti non meramente numerici del percorso di apprendimento dello studente. Offrire agli allievi e alle loro famiglie spazi scolastici, temporali e fisici, per attività integrative e collaterali all’attività didattica. Offrire all’allievo in difficoltà e a quello di superiore capacità scolastica (attualmente ambedue sacrificati dalla necessità del docente di rispondere alle esigenze della media della classe e dalla impossibilità di avere tempo adeguato a disposizione) percorsi didattici flessibili. Il raggiungimento di questi obiettivi richiede l’attuazione di strategie atte ad assicurare: • La massima attenzione alle esigenze presenti e future degli utenti, mirando a superare le loro stesse aspettative; • Il miglioramento continuo e misurabile delle prestazioni dell’Istituto, con particolare attenzione a quei processi influenzanti direttamente la qualità del servizio; 42 • Il coinvolgimento, la motivazione e la crescita professionale delle risorse umane a tutti i livelli; • La certificazione, di terza parte accreditata, del SGQ e il suo mantenimento nonché l’accreditamento regionale per l’attività di istituzione formativa dell’Istituto. All’interno dell’ITI OMAR si assolvono infatti i compiti dell’istituzione scolastica (corsi curriculari ed extracurriculari) e quelli dell’istituzione formativa (corsi interistituzionali). Le attività per raggiungere tali obiettivi devono essere pianificate e il loro esito deve essere verificato in un contesto in cui tutti i processi interagiscono efficacemente, mirando al miglioramento continuo dei servizi erogati. La verifica costante del rispetto dei requisiti di norma e della corretta applicazione del SGQ deve avvenire anche attraverso l’attuazione di periodici audit interni. Il miglioramento continuo deve trovare forma attraverso opportuni Piani di Miglioramento e attraverso la diffusione e l’aggiornamento di questa Politica per la Qualità. Migliorare la qualità significa anzitutto migliorare la qualità del lavoro di tutto il personale nell’Istituto; ciò è sicuramente il modo migliore per mantenere un servizio coerente con la strategia dell’Istituto e la crescita del successo scolastico degli utenti. Il Sistema di Gestione per la Qualità, stabilito nelle Procedure e nelle Istruzioni operative e descritto nel Manuale della qualità, è anche uno strumento per documentare le prassi dell’Istituto e le regole di buon comportamento che tutti sono tenuti a rispettare. Il raggiungimento degli obiettivi per la qualità del servizio richiede l’impegno, a tutti i livelli dell’organizzazione, per l’attivazione e il mantenimento dei seguenti strumenti nell’ambito del Sistema di Gestione per la Qualità: - il Piano di Miglioramento: documento interno emesso annualmente dallo Staff di direzione che assegna determinati obiettivi alle Funzioni dell’Istituto in cui si riscontrano carenze di qualsiasi tipo; - la messa a punto, ove applicabile, di indicatori per la misura dei miglioramenti e il rispetto della pianificazione; - la formazione del personale per la qualità e il miglioramento delle competenze; - l’attribuzione da parte della direzione delle risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi assegnati. Il Dirigente Scolastico nomina il Responsabile Assicurazione Qualità quale Rappresentante della direzione con la responsabilità ed autorità per: a) Assicurare che i processi del Sistema di Gestione per la Qualità vengano attuati e tenuti aggiornati in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2008; b) Riferire alla direzione sulle prestazioni del Sistema di Gestione per la Qualità e sul monitoraggio del Piano di Miglioramento; c) Promuovere la consapevolezza delle esigenze e delle aspettative dell’utente da parte dell’organizzazione dell’Istituto; d) Stimolare e raccogliere tutte le indicazioni che possono portare ad ulteriori miglioramenti della qualità. Quanto indicato per l’istituzione scolastica ha validità anche per l’istituzione formativa gestita dal Direttore dell’Organismo Accreditato. 43