Istituto Comprensivo “Sacchetti Sassetti”
Alatri
Via Madonna della Sanità, 5b
Tel.0775/434030 – fax 0775/449709
e-mail: [email protected]
sito Internet: www.icalatrisecondo
Piano
dell’Offerta
Formativa
Anno scolastico 2012/2013
“Apprendere che nella battaglia della vita si
può facilmente vincere l'odio con l'amore, la
menzogna con la verità, la violenza con
l'abnegazione dovrebbe essere un elemento
fondamentale nell'educazione di un bambino.”
Gandhi
2
PREMESSA
1. FISIONOMIA DELLA SCUOLA
L’Istituto Comprensivo: Infanzia, Primaria, Secondaria di Primo Grado
(Ufficio Segreteria)
pag. 5
Organigramma
Scuole
Organizzazione delle attività e degli orari
Spazi
2. IL TERRITORIO
Lettura e analisi
Rapporti con il territorio
I bisogni formativi
pag. 10
3. PROGETTAZIONE EDUCATIVA
Finalità
Gli Obiettivi della scuola
Competenze Trasversali di Cittadinanza
pag. 13
4. PROGETTAZIONE CURRICOLARE
Programmazione
pag.17
5.PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
Protocollo di accoglienza
L’orientamento e il nuovo Obbligo Scolastico
La continuità
Integrazione/Inclusione (DSA)
Istruzione domiciliare
pag. 19
6.PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
I progetti
L’aggiornamento dei docenti
Rete di scuole
pag. 25
7.VALUTAZIONE
La verifica e la valutazione
L’Esame di Stato
pag. 28
8. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
pag.31
9. ALLEGATI
pag.31
3
PREMESSA
Il nostro Pof tende ad operare scelte che riaffermino la crescita integrale della
persona nel pieno rispetto delle sue potenzialità.
È convinzione dei docenti che il Pof debba ispirarsi ai principi sanciti della nostra
Costituzione e dalla Carta dei Diritti dell’Infanzia. In particolare si fa riferimento
agli articoli 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana:
“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento…”
“La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore… è obbligatoria e gratuita”.
Dal testo della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia, approvata dalla Assemblea
Generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre 1989:
Art. 13 “ Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione…”
Art. 14 “… alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione…”
Art. 23 “…un fanciullo fisicamente o mentalmente disabile deve godere di una vita
soddisfacente che garantisca la sua dignità, che promuova la sua autonomia e faciliti
la sua partecipazione attiva alla vita della comunità…”
Art. 29 “…l’educazione del fanciullo deve tendere a: a) promuovere lo sviluppo della
personalità del fanciullo, dei suoi talenti, delle sue attitudini mentali e fisiche, in tutto
l’arco delle sue potenzialità; b) favorire nel fanciullo il rispetto dei diritti dell’uomo e
delle libertà fondamentali… c) stimolare il fanciullo al rispetto dei genitori, della sua
identità, della sua lingua e dei suoi valori culturali, nonché al rispetto dei valori
nazionali del paese in cui vive, del paese di cui è originario e delle civiltà diverse della
propria; d) preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una
società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza
fra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli; e) sviluppare nel fanciullo il rispetto per
l’ambiente naturale.
Art. 31 “…ha diritto al riposo e allo svago, a partecipare pienamente alla vita
culturale e artistica…in condizione di uguaglianza”.
I docenti dell’Istituto Comprensivo aspirano alla costruzione di una scuola che sia
in grado, con la partecipazione e con il concorso di tutti, di rispondere ai bisogni
formativi e nello stesso tempo, grazie alla ricchezza di valori personali e collettivi,
consenta ad ogni cittadino di integrarsi ed orientarsi responsabilmente, criticamente
nella continua e complessa evoluzione culturale, sociale ed economica.
4
1. FISIONOMIA DELLA SCUOLA
PASSATO E PRESENTE DELL’ISTITUTO
Il nostro I.C. è nato il 1° settembre 2012 in seguito all’applicazione del Piano di Dimensionamento
Scolastico (Decreto del Direttore Generale dell’USR per il Lazio n. 27 del 05.03.2012). In seguito a tale
processo di razionalizzazione, infatti, la D.D. 2° Circolo di Alatri è confluita nell’I.C. 2° Alatri
“Sacchetti Sassetti” comprendente, oltre ai plessi già di competenza del Circolo soppresso, n.°3
classi prime di Scuola Secondaria di Primo grado. Sempre per effetto del Dimensionamento il
plesso di Scuola dell’Infanzia-Primaria di Collepardo, appartenente alla D.D. 2° Alatri, è stato
trasferito all’I.C. di Guarcino.
L’Istituto, quindi, è ora composto da quattro scuole Infanzia, tre scuole Primarie e una Secondaria
di primo grado. L’Istituto nel suo insieme promuove la continuità del processo educativo tra i
diversi ordini di scuola e tra scuola, territorio, famiglie, amministrazioni locali.
I.C. “SACCHETTI SASSETTI” - ALATRI
Indicatori aggiornati al 01/10/2012
numero
Alunni
552
Alunni diversamente abili certificati
19
Alunni DSA
6
Alunni stranieri
42
Docenti in organico di fatto 2011/2012
67
Personale ATA in organico di fatto 2011/2012
14
Gradi di istruzione gestiti dall'istituzione scolastica
3
Sezioni distaccate, succursali, plessi (esclusa la sede centrale)
5
Ufficio di Segreteria
Via Madonna della Sanità, 5
tel. 0775434030
fax 0775
[email protected]
Riceve dal lunedì al sabato dalle 9,00 alle 12,00
Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento
5
FUNZIONI STRUMENTALI AL
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Sono consolidate e subordinate
all’approvazione del Collegio Docenti:
ORGANIGRAMMA
Area 1: Coordinamento e gestione P.O.F.
Area 2: Coordinamento delle attività di
compensazione, recupero e
disagio
Area 3: Coordinamento attività di
Orientamento
Coordinamento e gestione delle attività di
Continuità
Area 4: Coordinamento nuove tecnologie
COLLEGIO DEI DOCENTI
composto dal personale insegnante di ruolo e
non di ruolo in servizio
nell’istituto
presieduto dal Dirigente Scolastico
ha potere deliberante
in materia di funzionamento didattico e
predispone il piano dell’offerta formativa
REFERENTE DSA
COMMISSIONI
Sono consolidate e
subordinate
all’approvazione del
Collegio Docenti:
DIPARTIMENTI
DISCIPLINARI
GLHO (glh operativi)

DIRIGENTE SCOLASTICO


PRIMO COLLABORATORE CON
FUNZIONI VICARIE
SECONDO COLLABORATORE
Un coordinatore per ognuna
delle sedi:
Scuola Infanzia “S. Emidio” - Basciano
Scuola Infanzia - Primaria “Mons. E.
Facchini”- Collelavena
Scuola Infanzia - Primaria “Sacchetti
Sassetti” - Fiura
Scuola Infanzia - Primaria “Cesare
Zavattini”- Fontana Scurano
Scuola Media Alatri - Secondaria di
Primo grado
GLI
CONSIGLIO DI ISTITUTO
In carica per tre anni dall’a.s.
2012-2013
Membro di diritto:
Dirigente Scolastico
Membri eletti:
Componente genitori
Componente docenti
Componente ATA
D.S.G.A. –
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
6
Alla Giunta esecutiva prende
parte anche il DSGA
PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE
Scuola Infanzia
Via Verolana, 29
e-mail:
S. Emidio
Tel e fax 0775406016
[email protected]
Scuola Infanzia-Primaria
Via delle 5 Strade, 99
[email protected]
“Mons. Edoardo Facchini”
Tel e fax 0775480423
[email protected]
Scuola Infanzia-Primaria
Via Valle Vecchia, 54
[email protected]
“Sacchetti Sassetti”
Tel e fax 0775435572
[email protected]
Scuola Infanzia-Primaria
Via Monte S. Gregorio, s.n.c.
[email protected]
“Cesare Zavattini”
Tel e fax 0775441839
[email protected]
Scuola Secondaria di 1°grado
Via A. De Gasperi, 34
[email protected]
“Scuola Media Alatri”
Tel e fax 0775459356
SPAZI
La nostra scuola presta un’attenzione particolare alla progettazione della pratica educativa, perché
nel complesso della realizzazione dei percorsi formativi, l’utilizzo di sussidi e strumenti diventa
parte integrante dell’offerta formativa globale. Alla cura particolare per i laboratori e alla loro
costante manutenzione si aggiunge la grande considerazione per la dotazione di sussidi in varie
forme, in maniera da essere in grado di aggiungere qualità all’identità metodologica dell’Istituto.
AULE – STRUMENTI- ATTREZZATURE
La nostra scuola possiede:
 un apparato compatto di apparecchiature informatiche e multimediali ( un laboratorio
multimediale nella scuola Infanzia-Primaria “Mons. E. Facchini”, uno nella scuola InfanziaPrimaria “Sacchetti Sassetti”, uno nella scuola Infanzia-Primaria “Cesare Zavattini”);
 la scuola si è munita di recente di un sistema di amplificazione per le manifestazioni
esterne e di una serie di microfoni panoramici per rendere al meglio le performances
teatrali e corali dei nostri ragazzi;
 5 lavagne multimediali nella scuola Primaria; 1 nella scuola Secondaria di 1° grado;
 un sufficiente numero di sussidi audiovisivi (televisori, macchine fotografiche, DVD, video
registratori, radioregistratori, videoproiettori);
 spazio- video nelle scuole primarie;
 palestre nei plessi di scuola Infanzia-Primaria “Mons. E. Facchini” e “Sacchetti Sassetti”;
 attrezzature ginnico - sportive in tutti gli ordini di scuola;
 spazi esterni da adibire ad attività ludico- motorie e di giardinaggio in tutte le sedi.
7
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DEGLI ORARI
A seguito delle modifiche ordinamentali e organizzative introdotte dal DPR n 89 del 20.03.09 si
sono ridotte le risorse orarie e i tempi di contemporaneità che in passato consentivano di attivare
attività di consolidamento, potenziamento, arricchimento, alfabetizzazione , ecc. a favore degli
alunni; tale riduzione ha riguardato in modo particolare la scuola secondaria e i plessi di scuola
primaria per cui l’organizzazione delle attività di insegnamento è imperniata sulla pluralità
docente.
SCUOLA INFANZIA
TEMPO SCUOLA
Tempo scuola
Fino a 40 ore
Ingresso dalle ore 8.00 alle ore 9.00
Uscita dalle ore 15.30 alle ore 16.00
dal lunedì al venerdì
Organizzazione
Metodologia
Per favorire il percorso educativo di
ogni bambino aiutandolo ad
orientarsi nella molteplicità e nella
diversità degli stimoli e delle attività,
viene organizzato:
* lavoro di sezione a gruppi
eterogenei;
* lavoro di intersezione a
gruppi omogenei per età.
Sezioni eterogenee per età
SCUOLA PRIMARIA
Nella scuola primaria la conduzione delle attività di classe si basa sulla contitolarità di tutti i
docenti. La pluralità dei docenti viene orientata verso l’unitarietà educativa tramite la
programmazione settimanale di team.
dal lunedì al sabato 27 ore settimanali
Classi
italiano inglese storia geografia matematica scienze tecnologia
arte e
musica
educazione
fisica
religione
immagine
cattolica
Prima
8
1
2
2
5
2
1
1
1
2
2
Seconda
7
2
2
2
5
2
1
1
1
2
2
terza
6
3
2
2
5
2
1
1
1
2
2
Quarta
6
3
2
2
5
2
1
1
1
2
2
Quinta
6
3
2
2
5
2
1
1
1
2
2
8
TEMPO SCUOLA
L’indicazione dei minimi disciplinari tende a favorire i tempi di apprendimento degli alunni e
l’organizzazione oraria dei team, pur nella consapevolezza che, soprattutto nei primi anni le
attività devono essere pluri/inter e trans disciplinari.
Nell’attribuzione dei minimi si è tenuto conto delle ore fissate per legge per alcune discipline
(IRC/Inglese).
Si ritiene che le discipline italiano e matematica debbano poter usufruire di un numero di ore
significativo a garantire un’adeguata alfabetizzazione di base, pertanto, ove possibile, è auspicabile
un potenziamento.
Nell’arco della settimana i tempi dell’attività educativo-didattica devono essere tarati sulle 27 ore
obbligatorie per tutti.
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
TEMPO SCUOLA
dal lunedì al sabato 30 ore settimanali
Discipline educazioni
Italiano
Storia
Geografia
Convivenza Civile
Matematica
Scienze
Lingua Inglese
h
5
2
2
1
4
2
3
TOTALE
Discipline educazioni
h
Lingua Francese
Arte e Immagine
Tecnologia
Musica
Educazione fisica
Religione
2
2
2
2
2
1
30
9
2. IL TERRITORIO
LETTURA E ANALISI
L’I.C. 2° è situato nel Comune di Alatri, , città di circa 30.000 abitanti nelle vicinanze del
Capoluogo di Provincia, Frosinone, e della stazione termale di Fiuggi ed a soli 80 Km. da Roma
L’ambiente preso in considerazione è inserito in un contesto prevalentemente "operaio" per
la presenza nella provincia di piccole e medie industrie che occupano un buon numero di
manodopera locale; sono diffuse anche alcune attività artigianali; molti, invece, gli occupati nel
settore terziario.
Nel 2011 gli studi demografici hanno rilevato una leggera flessione del dato relativo alla
percentuale di minori di età compresa tra 0 e 14 anni scesa al 14, 4 % . Infatti le famiglie, in gran
parte originarie del luogo dimostrano una certa tendenza ad una diminuzione del numero dei figli,
anche tra gli immigrati. A questo proposito c’è da sottolineare che negli ultimi dieci anni si stanno
verificando casi di immigrazione di extracomunitari che rendono necessari da parte delle
Istituzioni interventi specifici mirati all’integrazione.
Nella maggior parte delle famiglie entrambi i genitori sono occupati in attività fuori casa.
Pertanto, per quanto riguarda gli alunni, gli aspetti educativi vengono talvolta delegati alla scuola.
Per questo motivo da alcuni anni è sorta l’esigenza di prolungare il tempo-scuola, per quanto
possibile, anche in orario pomeridiano.
Dal punto di vista morale ed affettivo l’ambiente in questione è da considerarsi
fondamentalmente sano ed in grado di fornire agli alunni generalmente l'assistenza necessaria.
Anche sotto l'aspetto strettamente economico, salvo alcune eccezioni, il tenore di vita è in
genere adeguato alle esigenze di una vita decorosa, pur avendo dichiarato nel 2007 un reddito
annuo inferiore ai 20.000,00 euro nel 67% dei casi.
Dal punto di vista culturale una forte percentuale di genitori è in possesso del diploma di
scuola media inferiore, ma è presente un certo numero di genitori diplomati o laureati.
In campo culturale è innanzitutto da rilevare l’insediamento ormai consolidato e qualificante di
numerose scuole dei vari ordini e gradi. Nel territorio comunale sono presenti, infatti, tre Istituti
Comprensivi e due Istituti di Scuola Secondaria di Secondo grado: l’Istituto Magistrale “Luigi
Pietrobono” (comprendente i Licei Classico, Scientifico, Linguistico e Socio-Psico-Pedagogico) e
l’Istituto d’Istruzione Superiore “Sandro Pertini” con tre diversi indirizzi (meccanico, chimico e
tecnico-commerciale). Questi ultimi due Istituti Scolastici, dotati di autonomia didattica ed
organizzativa, sono punto di riferimento per una vasta popolazione di studenti, molti dei quali
proviene dai paesi del circondario.
Inoltre, è rilevante sottolineare la presenza di un gran numero di associazioni operanti nei più
svariati campi: sportivo, sanitario, assistenziale, ambientale, musicale, culturale, religioso,
dell’organizzazione del tempo libero.
Molte di queste associazioni sono in genere interessate e disponibili a collaborare con la scuola,
fornendo esperti e consulenti nella realizzazione di progetti curricolari ed extracurricolari.
10
L’Istituto gode di spazi verdi in tutti i plessi scolastici, di due palestre nuovissime ed attrezzate nei
plessi di scuola primaria di Collelavena e di Fiura e di una palestra nella sede della Scuola Media
“Dante Alighieri”, utilizzata in comune con la Scuola Secondaria di primo grado dell’I.C. 1° di Alatri.
Tutte le sedi sono dotate di un laboratorio d’informatica e di una o più lavagne interattive
multimediali.
Pochissimi gli altri spazi strutturati e le istituzioni esistenti nella zona. Unica realtà di promozione
culturale è la Biblioteca Comunale. Il Comune dispone anche di strutture sportive quali la piscina
coperta, il campo di calcio, il palazzetto dello sport, la pista di atletica leggera. Tutte queste
strutture, però, si trovano nella prima periferia del paese e, quindi, si rivelano difficilmente fruibili
da parte degli alunni delle scuole primarie del nostro Istituto. Solo la Parrocchia offre ai ragazzi i
propri spazi dove è consentito loro riunirsi e socializzare.
Nel territorio comunale vivono inoltre circa 2.300 cittadini stranieri. La comunità straniera più
numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 76,4%, seguita dall'Albania (9,4%) e dal
Marocco (3,5%).
Gli alunni di origine straniera nel nostro Istituto sono 42 in totale che corrispondono all’8 % circa
della popolazione scolastica; provengono principalmente da Paesi dell’Europa dell’est e del nord
Africa.
Alcuni di questi bambini sono stati adottati, la maggior parte è immigrata con la famiglia;
sono presenti quindi casi di bilinguismo, anche in bambini italiani con un genitore straniero e
alunni di diversa religione che quindi non si avvalgono dell’I.R.C. (insegnamento della Religione
Cattolica).
Nell’Istituto sono presenti anche alunni portatori di handicap e alunni con Disturbi specifici
dell’apprendimento.
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Sul territorio si distinguono enti locali: Comune, Provincia, Regione, Servizi Sociali, Asl e alcune
associazioni o gruppi che a vario titolo entrano in contatto con il nostro istituto.
Il Comune esercita i compiti connessi all’istruzione primaria in materia di l’edilizia scolastica e di
arredi. A carico del Comune sono anche il riscaldamento, l’illuminazione, il telefono e la
manutenzione .
Gli enti locali hanno inoltre l’obbligo di fornire assistenza per l’autonomia personale degli alunni
con handicap e devono garantire l’assegnazione di assistenti educativi.
Le trasformazioni in atto a livello sociale quali ad esempio l’arrivo di cittadini di diverse etnie,
lingue e religioni pongono anche un piccolo centro, come del resto l’intero territorio nazionale, di
fronte a problematiche di accoglienza e di integrazione con le conseguenti, necessarie strategie da
adottare. In questo senso non solo l’amministrazione cittadina ma anche la scuola dovrà
attrezzarsi per acquisire nuove competenze in un’ottica di azione coordinata.
In questo contesto la nostra istituzione scolastica, oltre a realizzare percorsi didattici adeguati,
interagisce con Enti e Associazioni del territorio che propongono iniziative o offrono consulenze
alla scuola al fine di rendere possibile una offerta formativa ampia e articolata, il più possibile
rispondente ai bisogni di una utenza sempre più eterogenea e multietnica.
11
Le unità sanitarie locali concorrono invece nelle fasi di individuazione della persona con handicap e
con disturbi specifici dell’apprendimento e della loro integrazione scolastica.
L’Istituto partecipa tutti gli anni alle iniziative delle diverse associazioni no profit presenti sul
territorio.
L’Istituto Comprensivo è inoltre aperto alle richieste di utilizzo dei propri spazi per iniziative di
carattere sportivo e culturale purché in linea con le proprie finalità e senza oneri.
I bisogni formativi
La lettura e l’analisi del territorio mettono in evidenza alcune carenze nei servizi alla popolazione
giovanile.
Nel contesto in cui la scuola opera essa si colloca di fatto come unico centro culturale ed educativo
dedicato ai giovani del territorio, dei quali si individuano i seguenti bisogni:
 Riconoscere il valore della formazione educativa e culturale.
 Acquisire consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità.
 Acquisire una formazione adeguata alle proprie potenzialità.
 Acquisire capacità spendibili nei diversi contesti della vita
 Acquisire comportamenti critici nei confronti della realtà.
 Avere esempi positivi negli adulti che li circondano.
 Integrarsi e sviluppare relazioni positive.
 Crescere in un ambiente sereno e stimolante in cui possano sviluppare interessi e passioni
e compiere scelte consapevoli.
 Credere nell’incisività del proprio ruolo per migliorare se stessi, l’ambiente che li circonda.
12
3. PROGETTAZIONE EDUCATIVA
FINALITÀ DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA
Introduzione
Il Collegio dei Docenti, preso atto della nuova realtà costituita, si è attivato per creare una
struttura dinamica e unitaria che concorra all'educazione armonica e integrale degli alunni, nel
rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e dell'identità di
ciascuno.
Certo del principio che soltanto la definizione di obiettivi formativi “comuni” garantisce realmente
ad ogni alunno la possibilità di una reale continuità ed organicità del percorso formativo, l’Istituto
Comprensivo ha predisposto il lavoro di costruzione di un curricolo verticale all’interno del POF,
affidando ad un’apposita commissione lo studio dei traguardi per lo sviluppo delle competenze sui
quali declinare gli obiettivi di apprendimento.
 FINALITA’ ISTITUZIONALI
Il Collegio docenti si propone le seguenti finalità:
 accogliere e accettare creando un clima di interesse e di attenzione per ogni individuo;
 operare per il successo scolastico di tutti gli alunni, prevenendo la dispersione scolastica;
 impiegare metodologie coerenti con le esigenze sia di una formazione culturale generale
che del raggiungimento di un profitto disciplinare soddisfacente per la classe intera;
 sviluppare un'attività orientativa;
 sviluppare la cultura della legalità, affinché gli allievi vengano dotati degli strumenti
necessari ad affrontare l'inserimento nella società e nel mondo del lavoro;
 favorire un apprendimento che veda gli allievi protagonisti della propria formazione;
 sostenere gli alunni nel loro percorso formativo favorendo un atteggiamento meta
cognitivo che li aiuti a sentirsi protagonisti del proprio apprendimento;
 definire e usare coerenti metodi di valutazione con numero adeguato di verifiche che
consentano di
 conoscere e giudicare l’allievo in modo equilibrato, oggettivo, completo e approfondito;
 inserire e utilizzare le nuove tecnologie;
 favorire un'integrazione che valorizzi le culture di appartenenza, trasformando gli elementi
della "diversità" in risorse per tutti;
 guidare gli allievi nell’acquisizione di un metodo di studio efficace che tenga conto dei vari
stili di apprendimento e li stimoli a misurarsi con se stessi per constatare autonomamente
le proprie capacità e il proprio impegno;
 integrare scuola e territorio, migliorando e sviluppando i rapporti con enti locali.
Da un punto di vista metodologico si sottolinea l'importanza di:
 Chiarire sempre la motivazione di ogni attività, esplicitando gli obiettivi da raggiungere ed il
tipo di valutazione relativa al raggiungimento degli obiettivi.
 Preparare una griglia di valutazione semplice e comprensibile a tutti.
 Prevedere la possibilità di un breve recupero in itinere per gli alunni in difficoltà
nell’acquisizione dei requisiti necessari per accedere alla fase successiva di lavoro.
 Esplicitare i risultati evidenziando sempre i punti di forza e di debolezza affinché ciascuno
sia consapevole e corresponsabile del proprio andamento scolastico.
 Ricorrere, quando possibile, ad una didattica alternativa al metodo frontale, attraverso
dibattiti, laboratori di ricerca, discussioni, ricerche personalizzate.
13
Sulla base delle finalità individuate, il Collegio docenti decide quindi di intervenire sulle seguenti
aree:
· accoglienza;
· integrazione degli alunni diversamente abili e degli alunni stranieri;
· successo formativo;
· orientamento scolastico;
· interazione scuola e territorio.
 FINALITA’ EDUCATIVE
 offrire situazioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;
 aiutare ad apprendere a selezionare le informazioni;
 orientare alla conoscenza di sé e allo sviluppo delle relazioni interpersona e con l’ambiente
vitale;
 valorizzare le diversità presenti nella scuola, evitando che la differenza si trasformi in
disuguaglianza.
 OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI:
a. Promuovere il successo formativo di ciascun alunno
attraverso
una solida preparazione di base
una formazione armonica della persona
mediante lo sviluppo della capacità di
conoscere se stesso
orientarsi nel mondo
relazionarsi con gli altri
b. Sviluppare i valori
della democrazia
del rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
della solidarietà e della collaborazione
c. Promuovere il senso di responsabilità
che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine,
nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali
d. Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni
per ancorarvi nuovi contenuti
e. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
per fare in modo che non diventino disuguaglianze
14
f. Favorire l’esplorazione e la scoperta
al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze
g. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo
sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro
con alunni di classi e di età diverse
h. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
al fine di “imparare ad apprendere”
i. Realizzare percorsi in forma di laboratorio
per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su
quello che si fa
j. Favorire un percorso unitario
in funzione della continuità educativa attraverso collegamenti con la scuola
superiore e con la scuola elementare
k. Favorire ed incoraggiare la cooperazione tra l’istituzione scolastica, gli enti e le associazioni
presenti nel territorio
 OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI:
1. Sviluppare le capacità linguistiche (ascolto, comprensione, produzione scritta e orale),
logico-matematiche, espressive, creative e motorie
2. Acquisire e sviluppare abilità e conoscenze
3. Acquisire consapevolmente un efficace metodo di studio e di lavoro.
Nel corso del lavoro si sono individuate delle linee culturali comuni che consentissero di stabilire
un
legame di effettiva continuità definendo una serie di obiettivi “a catena” sui quali calibrare gli
interventi in modo coordinato. Tutto ciò garantendo allo stesso tempo le differenziazioni
caratterizzanti i tre ordini di scuola.
Il modello di possibile traduzione operativa che l’Istituto ha elaborato è partito dall’individuazione
preventiva di competenze-chiave (tratte dal documento “RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO
EUROPEO E DEL CONSIGLIO” del 18 dicembre 2006) e competenze trasversali, che appartengono
al curricolo delle sezioni dell’ Istituto, per poi arrivare alla successiva declinazione in obiettivi
specifici e competenze (corrispondenti alle programmazioni di massima dei contenuti e delle
attività delle scuole stesse)
15
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL TERMINE
DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA (da DM22agosto2007)
Comunicazione nella
madrelingua
capacità di esprimere e
interpretare concetti, pensieri,
sentimenti, fatti e opinioni in
forma sia orale sia scritta […] e di
interagire adeguatamente e in
modo creativo sul piano
linguistico in un’intera gamma di
contesti culturali e sociali, quali
istruzione e formazione, lavoro,
vita domestica e tempo libero.
Competenza
matematica e
competenze di base in
campo scientifico e
tecnologico.
Comunicazione in
lingue straniere
capacità di comprendere,
esprimere e interpretare
concetti, pensieri, sentimenti,
fatti e opinioni in forma sia
orale sia scritta in una gamma
appropriata di contesti sociali
e culturali a seconda dei
desideri o delle esigenze
individuali. […]richiede anche
abilità quali la mediazione e la
comprensione interculturale.
A. […] abilità di sviluppare e
applicare il pensiero
matematico per risolvere una
serie di problemi in
situazioni quotidiane. […]
B. […] si riferisce alla
capacità e alla disponibilità a
usare l'insieme delle
conoscenze e delle
metodologie possedute per
spiegare il mondo che ci
circonda[…]. La competenza
in campo tecnologico è
considerata l’applicazione di
tale conoscenza […]
Consapevolezza ed
espressione
culturali
Consapevolezza
dell’importanza
dell’espressione creativa
di idee, esperienze ed
emozioni in un’ampia
varietà di mezzi
di comunicazione,
compresi la musica, le
arti dello spettacolo, la
letteratura e le arti visive.
Competenza
digitale
Senso di
iniziativa e di
imprenditorialit
à
[…]capacità di una
persona di tradurre
le idee in azione. In
ciò rientrano la
creatività,
l'innovazione e
l'assunzione di rischi,
come anche la
capacità di
pianificare e di
gestire progetti per
raggiungere obiettivi.
[…]dovrebbe
includere la
consapevolezza dei
valori etici e
promuovere il buon
governo.
Competenze sociali e
civiche
riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono
alle persone di partecipare in
modo efficace e costruttivo alla
vita sociale e lavorativa, […]dota
le persone degli strumenti per
partecipare appieno alla vita
civile grazie alla conoscenza dei
concetti e delle strutture
sociopolitici e all’impegno a una
partecipazione attiva e
democratica.
16
[…]consiste nel saper
utilizzare con
dimestichezza e
spirito critico le
tecnologie della
società
dell’informazione
(TSI) […] è supportata
da abilità di base nelle
TIC: l’uso del
computer per
reperire, valutare,
conservare, produrre,
presentare e
scambiare
informazioni nonché
per comunicare e
partecipare a reti
collaborative
tramite
Imparare
a imparare
Internet.
[…] è l’abilità di perseverare
nell’apprendimento, di
organizzare il proprio
apprendimento anche
mediante una gestione efficace del
tempo e delle informazioni, sia a
livello individuale che in gruppo.
[…]
4. LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE
La Progettazione Curricolare riguarda le attività e gli interventi didattico-educativi previsti dai
curricola delle varie discipline.
Essa comprende:
1. Competenze trasversali (educative e didattiche, definite dal Collegio dei Docenti)
2. Competenze in uscita da raggiungere al termine del Primo Ciclo d’Istruzione
3.I Curricoli con gli obiettivi di apprendimento al termine di ciascun periodo scolastico
 COMPETENZE TRASVERSALI

Lavorare con e per gli altri

Saper ascoltare

Comunicare idee, sentimenti, esperienze, secondo registri variabili per scopo e per
destinatario

Comprendere e utilizzare i linguaggi verbali e non verbali

Comprendere testi

Raccogliere, interpretare ed elaborare dati

Impostare e risolvere problemi

Acquisire metodo di studio

Organizzare informazioni

Comprendere ed utilizzare formulari

Saper contestualizzare nel tempo e nello spazio
17
 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
I traguardi per lo sviluppo delle competenze vengono individuati:
1. al termine del terzo anno della Scuola Primaria
2. al termine della Scuola Primaria (classe quinta)
3. al termine della Scuola Secondaria di primo Grado (classe terza)
I traguardi rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a
finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell‟alunno.
 CURRICOLI
Il curricolo si articola attraverso i Campi di Esperienza e le Aree Disciplinari.
La progettazione educativo-didattica promuove:
 l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi
disciplinari;
 la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e della collaborazione fra i docenti.
Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità di interazione e collaborazione fra
le discipline stesse in ottemperanza a una proficua trasversalità.
con la seguente scansione temporale:
 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Gli Obiettivi di apprendimento sono definiti al termine di ciascun anno scolastico. Sono ritenuti
strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previste dalle
Indicazioni.
18
5. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
L’accoglienza, principio ispiratore e finalità della Scuola, costituisce un‟azione fondamentale del
processo educativo e formativo.
All’inizio dell’anno scolastico, per rendere sereno e confortevole il primo ingresso in una nuova
realtà scolastica, i docenti assumono l’impegno di:
 favorire un sereno inserimento degli alunni nelle classi iniziali di ogni ordine di Scuola:
-
primo anno della Scuola dell‟Infanzia
classi prime della Scuola primaria
classi prime della Scuola Secondaria di I grado
 instaurare un clima positivo;
 riservare particolare attenzione all'integrazione di:
-
alunni diversamente abili
alunni in difficoltà di apprendimento
alunni stranieri
 attivare modalità di lavoro che portino allo “Star bene a scuola”.
Il programma di accoglienza prevede:
-
Ingresso con orario differenziato per i primi quindici giorni di scuola, per i nuovi alunni che
vengono accolti con i genitori (S.Infanzia e S.Primaria).
Esplorazione delle varie sezioni e classi da parte dei nuovi iscritti per conoscere l‟ambiente
e gli altri bambini (S.Infanzia, S.Primaria e S.Secondaria di I grado).
Inserimento graduale durante i primi giorni di scuola e, qualora sia opportuno, flessibilità
oraria al fine di rispettare i tempi psicologici di ogni alunno (S.Infanzia).
Organizzazione di attività specifiche di tipo ludico e socializzante (Scuola dell’Infanzia e
Primaria).
Allestimento aule e corridoi al fine di creare un clima di serenità e favorire l‟orientamento
nell’edificio (Scuola dell’Infanzia).
Assemblea di plesso con i genitori dei nuovi alunni, prima dell’inizio delle lezioni (Scuola
dell’Infanzia).
Assemblea di classe con i genitori nei primi giorni di scuola (Scuola Primaria).
Incontri individuali tra il coordinatore di classe e i genitori, durante il primo mese di scuola
(Scuola Secondaria di I grado).
Per quanto riguarda la conoscenza degli alunni da parte dei Docenti, inizialmente si
utilizzano le informazioni che vengono trasmesse dalle insegnanti della Commissione
Formazione Classi e che vengono sintetizzate in griglie (S. Primaria e Secondaria).
19
L’ORIENTAMENTO E IL NUOVO OBBLIGO SCOLASTICO
L’orientamento
L’orientamento costituisce un’azione fondamentale del processo educativo e formativo.
I rapidi cambiamenti della società attuale, l’esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi, di
comunicare, evidenziano sempre più l’importanza per la scuola di mettere in primo piano
l’orientamento. Oggi, un modello basato prevalentemente sull’informazione riguardante le scuole
superiori o il mondo del lavoro, può risultare insufficiente; deve essere presente un “orientamento
alla vita”, in un processo formativo continuo, in un percorso che faccia acquisire competenze,
trovare le informazioni necessarie, continuare a formarsi. Le attività di orientamento mirano a
formare e a potenziare nei ragazzi la capacità di conoscere se stessi, l‟ambiente in cui vivono, i
mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative affinché possano essere protagonisti di
un personale progetto di vita in modo attivo e responsabile.
La formazione orientativa:
 coinvolge tutte le discipline,
 tende a valorizzare in ognuno attitudini, capacità e interessi personali,
 persegue l‟obiettivo di favorire la conoscenza di sé per attuare scelte consapevoli riguardo
al proprio futuro dal punto di vista umano, sociale, professionale.
 presuppone, dal punto di vista operativo:
-
un’articolazione flessibile del gruppo classe;
-
l’organizzazione di attività di recupero e di sostegno;
-
iniziative di continuità;
Prevede, inoltre, una serie di azioni concrete, aree di intervento, fasi di lavoro calibrati sull’utenza
della scuola.
Scuola dell’Infanzia:
 Incontro tra la F.S. e i docenti della scuola dell’infanzia
 Incontro tra i docenti delle classi ponte
Scuola Primaria:
 Incontro tra la F.S e i docenti della scuola primaria
 Incontro tra i docenti delle classi ponte
Scuola Secondaria di Primo Grado:
 Incontro tra la F.S. e i docenti della scuola secondaria
 Incontro tra i docenti delle classi ponte
 Test orientativi per le classi terze
 Visite ad istituti di istruzione superiore con relativi laboratori
 Incontri in sede con docenti di istituti superiori
 attività in rete con altre scuole e/o soggetti esterni per l‟integrazione scuola-territorio.
Sul piano operativo l’Istituto predispone e organizza attività per gli studenti ed iniziative e incontri
informativi per le Famiglie.
20
Attività per gli Studenti






dialoghi e discussioni mirate in classe;
somministrazione di schede di autovalutazione;
distribuzione di materiale informativo sui Licei e Istituti Superiori presenti nel territorio;
analisi di opuscoli informativi;
visite a Scuole Superiori;
incontri con docenti della Scuola Secondaria di II grado.
Iniziative per le Famiglie
 Incontri informativi tra Famiglie e Rappresentanti (docenti e studenti) delle Scuole
Superiori
 Giudizio orientativo: colloquio individuale fra Famiglie e Docenti del nostro Istituto con
consegna del Giudizio orientativo.
Le azioni e le iniziative intraprese sono coordinate dal docente, individuato dal Collegio dei Docenti,
a cui è stata assegnata la Funzione Strumentale relativa all’Orientamento.
LA CONTINUITÀ
Il concetto di continuità educativo-didattica fa riferimento ad uno sviluppo e ad una crescita
dell’individuo da realizzarsi senza contraddizioni, salti o incidenti.
Ogni momento formativo deve essere pertanto legittimato dal precedente per ricercare successive
ipotesi educative per l’autentica e armonica integrazione delle esperienze e degli apprendimenti.
In questo senso i docenti operano affinché l’ambiente scolastico garantisca continuità, affinché i
contributi dei vari operatori e le risorse dell'istituzione siano opportunamente programmate.
La recente creazione dell’Istituto Comprensivo ha di fatto posto le basi più favorevoli per la
diffusione della cultura della continuità, peraltro già ampiamente sperimentata.
Sul piano della pratica, vi sono alcune modalità che il nostro Istituto adotta:
 La formazione di commissioni con insegnanti dei diversi ordini di scuola e dei diversi plessi.
 La realizzazione di progetti di istituto che coinvolgono studenti dei diversi ordini di scuola.
 La condivisione degli spazi ai fini della didattica
 La creazione di strumenti informativi per la continuità e l’orientamento degli studenti quali
ad esempio l’incontro insegnanti uscenti di classe quinta con insegnanti della Scuola
secondaria di primo grado (progettazione e sintesi globale di ciascun alunno);
 le schede di passaggio tra i vari ordini.
 Le prove di passaggio tra la scuola Primaria e la scuola Secondaria che consentono ai
docenti di programmare l’attività educativa e didattica sulle reali caratteristiche degli
alunni.
Tra gli aspetti unificanti ci sono anche la comune ispirazione culturale, l'identica finalità formativa e la
unitaria prospettiva metodologica, organizzativa e di valutazione.
Tutte le azioni intraprese dalla scuola sono coordinate da un docente, individuato dal Collegio dei
Docenti, a cui è stata assegnata la Funzione Strumentale relativa alla Continuità educativa
dell’Istituto.
21
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Il diritto allo studio è un principio garantito costituzionalmente (Art. 3 e 34) : per far sì che questo
diritto sia affermato, è necessario che la scuola sia inclusiva, ossia che sappia rispondere ai
bisogni educativi di tutti gli alunni. A tal fine nella scuola opera un Gruppo di Lavoro per
l’Inclusione (GLI) che è costituito dal dirigente scolastico, dalla funzione strumentale del sostegno,
dal referente DSA, da 2 docenti di sostegno e 3 docenti curricolari, da un genitore e dagli
specialisti della ASL. Il GLI elabora ogni anno il Piano di Lavoro per l’inclusività, che viene
approvato nel mese di giugno dal collegio dei docenti.
Alunni portatori di handicap
L’obiettivo primario che la scuola si pone è l’inclusione, vista non solo come momento socializzante per i
bambini in difficoltà, ma come esperienza di arricchimento per tutti.
Il percorso individuale di apprendimento e di socializzazione mira a promuovere al massimo l’autonomia
personale, l’acquisizione delle competenze e delle abilità espressive, comunicative e logiche, tenendo
presenti gli obiettivi a breve, medio e lungo termine che si intendono realizzare.
I percorsi di inclusione impegnano tutti i settori delle nostre scuole in modo continuativo.
L’azione didattica ed educativa si realizza in un clima di condivisione degli aspetti progettuali, che
coinvolgono insegnanti, educatori, operatori socio-sanitari e famiglie.
Il docenti a cui è affidata la funzione strumentale per il supporto agli alunni, gli insegnanti di classe,
l’insegnante di sostegno e gli operatori ASL collaborano e predispongono un Piano Educativo
Individualizzato (PEI) sulla base delle indicazioni fornite dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico
funzionale.
Il P.E.I. si articola in modo da prevedere la costruzione e la realizzazione di percorsi individuali di
apprendimento. Valuta con particolare accuratezza i livelli di partenza dell’alunno e pone una
progressione di traguardi orientati, da verificare durante l’anno.
Alunni stranieri
Allo scopo di favorire la frequenza e degli alunni stranieri, che sono in continuo aumento, l’Istituto
si impegna a realizzare iniziative volte a :
 creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo nell’alunno la percezione di sé
come minoranza;
 facilitare l’apprendimento linguistico;
 inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i Paesi di
provenienza;
 attingere al patrimonio letterario e artistico del Paese o dell’Area di riferimento per
valorizzare le radici culturali.
A tal fine nell’Istituto sono stati predisposti:
 un insieme di procedure per entrare in relazione con la famiglia, per raccogliere informazioni e
dati sull’alunno, sulla sua storia scolastica e per facilitarne l’inserimento;
 Progetti Intercultura per gli studenti della Scuola Primaria
 interventi didattici comuni, anche attraverso la ricerca di sussidi e materiali di supporto;
Inoltre sono stati attivati rapporti con Enti Locali e Associazioni, allo scopo di favorire l’integrazione e
l’apprendimento della Lingua Italiana.
L’integrazione degli alunni stranieri rappresenta per l’Istituto un’ulteriore occasione per favorire,
fra adulti e ragazzi, la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà.
22
Tutte le azioni intraprese dalla scuola sono coordinate da un docente, individuato dal Collegio dei
Docenti, a cui è stata assegnata la Funzione Strumentale relativa all’Integrazione degli Alunni
stranieri.
Alunni con DSA
La normativa riconosce la presenza dei DSA nelle scuole italiane con la legge 170/2010 e successivi
decreti attuativi.
Per affrontare al meglio le problematiche relative dei Disturbi Specifici di Apprendimento occorre che
l’intervento messo in atto sia di tipo globale, ossia è necessario coinvolgere tutte le risorse presenti:
le persone (famiglia,alunni, docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche,
pedagogiche e psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi, dispensativi).
Occorre che l’intervento in ambito scolastico venga attuato già nella scuola dell’infanzia, attraverso
programmi di potenziamento dei pre-requisiti dell’apprendimento della letto-scrittura e attività di
laboratorio fonologico da proseguire anche nei primi due anni della Scuola Primaria.
Al fine dell’individuazione precoce di alunni con DSA, l’Istituto prevede l’effettuazione di screening in
particolare per i bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia (questionario osservativo IPDA) e per i
bambini della classe 1^ della Scuola Primaria (dettato di parole di G. Stella) con il supporto degli
specialisti del Servizio Materno-infantile della ASL.
Alla prevenzione e all’individuazione precoce segue la diagnosi, con l’attivazione di trattamenti
tempestivi nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura. Per tutti gli alunni con DSA sono
previsti nel mese di ottobre incontri di consulenza con gli specialisti della ASL per la compilazione del
Piano Didattico Personalizzato.
Allo scopo di assicurare il successo scolastico degli alunni con DSA la scuola inserisce nel POF attività
di formazione sui DSA che coinvolgano tutto il corpo docente.
Per aiutare gli alunni, l’Istituto si adopera a realizzare le seguenti prassi:
 creare un percorso didattico personalizzato;
 individuare metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni degli alunni;
 utilizzare strumenti compensativi e dispensativi;
 collaborare con gli specialisti e la famiglia anche attraverso Incontri di Consulenza (concordare
insieme i compiti a casa, le modalità di aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le
interrogazioni, la riduzione dei compiti…)
 valutare discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime
l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite.
Figura di supporto per i docenti e per le famiglie è il docente Referente per i DSA, dotato di una
specifica formazione, che è il punto di riferimento per tutte le problematiche ad essi connesse.
Sul sito dell’Istituto è dedicata ai DSA un’apposita sezione, riservata sia ai docenti sia ai genitori,
contenente la normativa di riferimento, la modulistica e vari contributi utili ad una più approfondita
conoscenza della tematica.
Istruzione domiciliare
Il diritto all’istruzione è un diritto pieno ed esigibile, costituzionalmente sancito, per coloro che sono
temporaneamente impediti a frequentare la scuola per motivi di natura sanitaria.
Per garantire il diritto allo studio sancito dalla Costituzione, in presenza di alunni malati, qualora si
verifichino le condizioni previste dalla normativa (astensione prolungata dalla frequenza scolastica
per un periodo non inferiore ai trenta giorni) e vi sia la richiesta della famiglia, supportata dal
23
certificazione medica, verranno attivati Progetti personalizzati di istruzione domiciliare. Il Consiglio di
classe/interclasse elaborerà un progetto didattico personalizzato, l’assistenza didattica domiciliare
sarà prestata in presenza, l’orario delle lezioni domiciliari verrà definito nel rispetto dei bisogni
dell’alunno/a e in base alla disponibilità oraria dei docenti.
Recupero
Le difficoltà saranno affrontate dagli insegnanti attraverso la progettazione d’interventi formativi
adeguati ai bisogni degli alunni anche con l’utilizzazione mirata delle presenze simultanee, e
utilizzando alcune strategie quali:
- attività in piccoli gruppi, anche verticali
- lavoro individualizzato
- percorsi alternativi.
Al termine di ciascun periodo di attività didattica, inoltre, verrà effettuata una verifica complessiva
in tutte le discipline e un'attività di recupero e consolidamento nella settimana successiva alle
verifiche per un totale complessivo di 2 settimane durante tutto l'anno scolastico ( 14 giorni , 70
ore) dedicate al recupero.
Sono inoltre previsti corsi di recupero in orario extracurricolare
COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITA’
Questa Istituzione scolastica collabora già da diversi anni con il “ Corso di Laurea in Scienze della
Formazione Primaria” dell’Università di RomaTre, offrendo agli studenti dell’università la
possibilità di programmare attività di tirocinio e di osservazione in alcune classi delle nostre scuole
e promovendo la partecipazione dei docenti della nostra Istituzione ad attività di formazione
organizzate dall’Università e/o a progetti predisposti dai docenti universitari al fine di aumentare
da un lato la professionalità degli insegnanti in servizio in questa Istituzione, e dall’altro le
competenze didattiche dei futuri insegnanti.
PREMIO “ADRIANA DARDANELLO”
L’I.C. 2° di Alatri, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e dell’Assessorato alla Pubblica
Istruzione, organizza il Premio “Adriana Dardanello” riservato agli alunni delle classi terze, quarte e
quinte delle scuole primarie di tutto il territorio comunale. Sono istituite le seguenti sezioni:
- poesia inedita
- narrativa inedita.
Una commissione appositamente costituita dal Dirigente Scolastico del Secondo Circolo valutera i
lavori ed assegna premi al primo, al secondo e al terzo classificato di ogni sezione.
24
6. PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
I PROGETTI
Progetti interni
TITOLO DEL PROGETTO
DOCENTE
REFERENTE
DESTINATARI
AMBITO
INFANZIA
“TUTTI INSIEME SULLA STESSA
B...ARCA!”
Minnucci Patrizia
tutti gli alunni Infanzia
Ed. Ambientale
Espressività
RILEVAZIONE DIFFICOLTÀ DI
APPRENDIMENTO
Minnucci Patrizia
tutti gli alunni Infanzia
di 5 anni
Psicopedagocico
LINGUA INGLESE NELLA SCUOLA
DELL'INFANZIA
Coccia M.Antonietta
tutti gli alunni Infanzia
(anni 5)
Linguaggi
PRIMARIA
“CARTOMANIA-L'arte del riciclaggio”
Dell'Uomo Elena
“Mons. Facchini”
Ed. Ambientale
Espressività
ISTRUZIONE DOMICILIARE
Rapone Enzo
Alunni Sc. Prim. E Sc.
Sec. 1° grado per i quali
ne facciano richiesta le
famiglie
Disagio
PROGETTO di LINGUA FRANCESE
Frusone Lina
“Sacchetti Sassetti”
Linguaggi
“TUTTI INSIEME STIAMO BENE” Campo Scuola
Vinci Enrico
“Sacchetti Sassetti”
Interdisciplinare
“CREIAMO TENENDOCI PER MANO”
Sarandrea M.
Antonietta
“Sacchetti Sassetti”
Espressività
CERTIFICAZIONE TRINITY
Graziani Sara
“Sacchetti Sassetti”
CL. 5^ A-5^ B
Linguaggi
PROGETTO TEATRO
Stirpe Filomena
“Cesare Zavattini”
Espressività
“INSIEME? NO, GRAZIE!”
La raccolta differenziata
Della Morte M. Teresa
“Cesare Zavattini”
Ed. Ambientale
Multimedialità
Espressività
SECONDARIA
“DAL TESTO ALLA GRAMMATICA...”
corso di recupero per alunni in
difficoltà
Andrea Ciocchetti
alunni Secondaria I
grado
Linguaggi
PROGETTI DI ISTITUTO
“SCUOLA APERTA”
Della Morte M. Teresa
Primaria
Vari ambiti
“SAPERE I SAPORI”
Veglianti Rossella
Primaria/secondaria
Ed. Alimentare
“CLASSI IN MOVIMENTO”
Sarandrea Giovanna
Primaria/secondaria
Scienze motorie
“IN STRADA...CON PRUDENZA”
Sarandrea Giovanna
Infanzia/primaria/
secondaria
Ed. Stradale
“INCLUSIONE E VALORIZZAZIONE
ALUNNI STRANIERI
Veglianti Rossella
tutti gli alunni
extracomunitari
Disagio
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Progetti esterni
TITOLO
GENERE
SCUOLA
MODALITA’ DI
COSTO
REALIZZAZIONE
LINGUAGGI
ESPRESSIVI
NELLA SCUOLA
di Stile
Liberodi Sara
Pietrobono
ATTIVITA’ DI PSICOMOTRICITA’,
DANZA, MUSICOTERAPIA,
DRAMMATIZZAZIONE,TEATRO,
EDUCAZIONE MOTORIA
infanzia
GRUPPI DI ALUNNI
1 o 2 ore A
SETTIMANA
€ 40,00 X 25
LEZIONI
SETTIMANALI
Oppure
€ 66,00 x 48 lezioni
(due rate)
CORSO DI
NUOTO di
Emmaus Ica
Alatri
ATTIVITA’ DI AMBIENTAMENTO,
FORMAZIONE ED AFFINAMENTO DI
ABILITA’ MOTORIE
infanzia
PRESSO LA PISCINA
COMUNALE DI ALATRI
€ 20,00/MESE
COMPRENSIVO DI
TRASPORTO
MusichiAMO
Attività di avviamento alla pratica
musicale
primaria
1 ora a settimana per le
classi quarte e quinte
della primaria (periodo
novembre-dicembre)
Gratuito
L’AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI
L’Istituto pone la Formazione e l’Aggiornamento continuo del Personale scolastico alla base della
sua azione educativo-didattica, pertanto programma e realizza esperienze di formazione sia
utilizzando risorse interne sia ricorrendo ad esperti esterni.
Annualmente vengono individuati i bisogni formativi e viene elaborato il Piano di Aggiornamento/
Formazione in Servizio.
L'aggiornamento si realizza mediante:
 corsi con relatore interno o esterno
 corsi on-line
 lavori di gruppo del Collegio
 autoaggiornamento.
26
I corsi possono essere organizzati dall’Istituto, dal Centro Territoriale Permanente, dalle Reti di
Scuole, dagli Enti Locali, dalle Agenzie Formative, dal Ministero.
La maggior parte degli aggiornamenti ha una ricaduta diretta sul funzionamento dell’Istituto e
sulla didattica pertanto negli ultimi anni sono state privilegiate le seguenti tematiche:
-
la Progettazione
-
i BES
-
la Comunicazione
-
il Curricolo
-
le Nuove Tecnologie: corso per la lavagna interattiva multimediale (LIM)
-
la Sicurezza e il Primo Soccorso
-
le Lingue straniere
-
lo Sport
-
la Musica e l'Arte
-
la Prevenzione del disagio e dell’abbandono scolastico
RETE DI SCUOLE
L’Istituto Comprensivo A latri Secondo è entrato a far parte, da qualche anno, della rete di scuole
che si è costituita sul territorio e che comprende istituti dei comuni di Alatri, Collepardo, Guarcino,
Vico nel Lazio.
Le finalità di tale aggregazione sono le seguenti:
 Realizzare, attraverso il sostegno reciproco e l’azione comune, il miglioramento complessivo
del sistema scolastico: innovazione, sperimentazione, ricerca didattica ed educativa,
qualificazione del personale.
 Promuovere l’arricchimento delle risorse materiali e delle competenze professionali anche
mediante la socializzazione dell’uso delle risorse comuni.
 Sviluppare l’integrazione del servizio scolastico con altri servizi sociali e culturali svolti da enti
pubblici e privati.
Nel rispetto dell’autonomia delle singole scuole possono essere avviate attività, elaborati progetti
e istituiti laboratori in materia di:
- Sviluppo della ricerca didattica, del potenziamento delle tecnologie dell’istruzione
- Promozione della continuità
- Promozione dell’integrazione
- Promozione dell’intercultura
- Promozione dei rapporti con il territorio
- Formazione del personale docente ed Ata
- Potenziamento delle attività di arricchimento dell’offerta formativa
- Diffusione della cultura della sicurezza e del benessere a scuola
27
7. VALUTAZIONE
LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE
La valutazione costituisce un momento essenziale del processo di insegnamento-apprendimento
ed è finalizzata a:
 registrare i progressi degli studenti e avere sotto controllo il livello della classe e i risultati
di ciascun allievo;
 promuovere un processo di autovalutazione nello studente e di crescita personale;
 promuovere un processo di autovalutazione dei docenti, indicare le linee direttrici su cui
impostare il lavoro, apportare le necessarie revisioni e i dovuti correttivi in base alle
situazioni reali.
Dalla “lettura” della propria situazione scolastica, attraverso un progressivo senso di
consapevolezza, l’alunno verrà aiutato e sostenuto dai docenti a rimuovere o a superare eventuali
ostacoli nel suo percorso formativo.
Le verifiche sono attuate dai docenti in modo trasparente, per controllare il livello di conoscenze,
di abilità acquisite dagli alunni. Esse sono finalizzate alla valutazione che si differenzia in:
 la valutazione diagnostica: ha lo scopo di accertare il possesso dei pre-requisiti inerenti le
conoscenze e le abilità richieste per raggiungere gli obiettivi didattici programmati nella
classe di appartenenza ed ha lo scopo di effettuare interventi mirati al loro eventuale
recupero.
 la valutazione formativa: rappresenta il momento fondamentale della progettazione. Si
pone come fine di valutare il processo di insegnamento-apprendimento e permette al
docente di analizzare l'adeguatezza della metodologia utilizzata, di accertare in itinere il
raggiungimento degli obiettivi intermedi programmati e di verificare il rispetto dei tempi di
apprendimento previsti, utile per organizzare l'attività di recupero. La verifica formativa è
un momento estremamente importante, non una somma delle verifiche effettuate ma una
interazione di tutte le variabili che intervengono nel processo formativo.
 la valutazione sommativa: ha lo scopo di classificare le performance degli alunni, sulla base
della rilevazione degli apprendimenti in itinere. Tutti gli strumenti di verifica conosciuti
sono validi, i docenti faranno ricorso a prove strutturate (conoscenze e abilità di tipo
convergente), semi-strutturate (conoscenze e abilità di tipo divergente) e non strutturate
(conoscenze e abilità di tipo cognitivo e metacognitivo).
Le modalità di verifica possono essere scritte, orali e tecnico-pratiche.
Le prove verranno somministrate distribuendole nel corso dell’anno (fine unità didattica, termine
sequenze operative di percorso) per evitare, il più possibile, un sovraccarico per gli allievi.
I Criteri di valutazione sono condivisi dai docenti per omogeneizzare il più possibile i comportamenti
valutativi:
 il progresso rispetto alla situazione iniziale;
 l’impegno rispetto alle proprie capacità;
 il metodo e la capacità di organizzare lo studio in autonomia;
 il modo di relazionarsi.
28
I docenti, il Consiglio di Classe e di interclasse, coerentemente con quanto sopra indicato,
rispetteranno i seguenti parametri:
 il raggiungimento degli obiettivi formulati nel piano di progetto e di programmazione annuale;
 gli standard minimi di livello cognitivo fissati nei progetti e nelle programmazioni di disciplina;
 gli esiti di un adeguato numero di verifiche per ogni periodo.
I Dipartimenti Disciplinari studieranno sistemi di riferimento il più possibile omogenei sia per
elaborare le prove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi.
Gli strumenti di verifica saranno rappresentati da:
- questionari
- prove soggettive/oggettive
- prove pratiche
- test oggettivi
- colloqui con gli alunni (interrogazioni), che saranno opportunamente integrati da osservazioni
sistematiche significative.
 I risultati delle verifiche periodiche saranno utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale
per gli opportuni adeguamenti, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno.
 La valutazione delle prove, inoltre, viene effettuata secondo i seguenti criteri, elaborati da
un’apposita commissione ed approvati dal Collegio dei Docenti:
GRIGLIE PER L’ASSEGNAZIONE DEI LIVELLI
LIVELLI
da 0 a 5 = NS
6
=
S
7
=
B
8
=
D
da 9 a 10 =
O
29
Le valutazioni quadrimestrali sono espresse attraverso i seguenti livelli che indicano il grado di
raggiungimento degli obiettivi disciplinari specifici:
GIUDIZIO SINTETICO
OTTIMO
DISTINTO
BUONO
SUFFICIENTE
NON SUFFICIENTE
SIGNIFICATO VALUTATIVO
Comportamento
cognitivoattività elaborativi-stabilitàcondizioni di prestazioni.
Pieno
e
completo Abilità stabile (corretta e
raggiungimento degli obiettivi autonoma di comprendere,
applicare, spiegare concetti e
procedimenti in situazioni
simili di apprendimento)
Complessivo raggiungimento Abilità
stabili
(di
degli obiettivi
comprendere,applicare,spiega
re concetti e procedimenti in
situazioni
simili
di
apprendimento)
Raggiungimento
obiettivi essenziali
degli Abilità acquisita, ma non
stabile
(di
comprendere,applicare,spiega
re concetti e procedimenti in
situazioni
simili
di
apprendimento)
Raggiungimento solo parziale Abilità parzialmente acquisita
degli obiettivi
(di comprendere concetti e
procedimenti, con la guida
dell’insegnante,operando in
situazioni tra loro simili di
apprendimento
Mancato
raggiungimento Indica una notevole distanza
degli obiettivi
dall’ obiettivo, considerato nei
suoi aspetti essenziali.
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8. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La famiglia è vista come “contesto primario di apprendimento” e , secondo quanto la Costituzione
Italiana prevede, “alla famiglia spetta il compito e la responsabilità per la crescita e l’‟educazione
dei figli”. Alla Scuola spetta il compito di conoscerla per costruire un rapporto di collaborazione
reale e fattivo che faciliti la crescita integrale ed armonica degli alunni.
Pertanto la Scuola:
INTENDE creare un clima relazionale positivo e propositivo con le famiglie in quanto ritiene che la
collaborazione sia fondamentale per affrontare e risolvere le questioni educative;
CONSIDERA importante instaurare un dialogo costruttivo basato sull’ascolto, sul confronto e sulla
collaborazione con l’utenza;
SOLLECITA la partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei propri figli;
GARANTISCE un’adeguata informazione su tutte le attività promosse e sul processo di
apprendimento degli alunni attraverso:
 Assemblee di sezione/classe: rappresentano momenti privilegiati di discussione in cui le
famiglie vengono messe a conoscenza degli obiettivi formativi, delle iniziative specifiche,
dei progetti e dei criteri di valutazione.
 Colloqui individuali: (quadrimestrali per la Scuola dell’Infanzia, bimestrali per la Scuola
Primaria e trimestrali per la Secondaria di I grado) hanno un valore di conoscenza e
orientamento. Lo scambio di informazioni riguarda in prevalenza lo sviluppo relazionale e
affettivo del bambino, i suoi ritmi di apprendimento ed eventuali situazioni di disagio.
 Colloqui individuali: su appuntamento e su richiesta, sia della Scuola sia della Famiglia, per
comunicazioni di particolare rilevanza.
 Consigli di intersezione/interclasse/classe: composti dai docenti delle sezioni/classi e dai
rappresentanti di sezione/classe eletti dai genitori; presieduti dal dirigente Scolastico o da
un docente delegato. Sono un momento importante di politica scolastica partecipata per
discutere ed affrontare temi educativi ed organizzativi che riguardano la sezione/classe e
per socializzare le scelte progettuali dell‟Istituto.
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 Consiglio di Istituto: composto dal Dirigente Scolastico che ne fa parte di diritto e da
rappresentanti eletti tra le componenti genitori, docenti, ATA. È presieduto da un genitore
e affronta le tematiche previste dalla normativa vigente.
 Giunta Esecutiva: eletta in seno al Consiglio di Istituto, è presieduta dal Dirigente Scolastico
ed è composta dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, da due rappresentanti
dei genitori, da un docente e un ATA. Prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle
delibere.
(ALLEGATI)
1- REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
2- PATTO DI CORRESPONSABILITA’ TRA SCUOLA E FAMIGLIA
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2 - Istituto Comprensivo 2 Alatri "Sacchetti Sassetti"