Nella Introduzione il Dal Pra tratta del pensiero e dell'opera del G-alluppi, utilizzando i più recenti studi sullo stesso. Egli attribuisce al Galluppi il merito di avere accettato il metodo gnoseologico, e con ciò di essersi accostato al pensiero moderno, e per ciò cbe attiene ai risultati metafisici vede il Galluppi vicino alle dottrine tradizionali della metafisica aristotelico-tomista. Egli scrive precisamente : « in certo senso il pensiero del Galluppi offre lo schema so« stanziale ad alcune correnti odierne della filosofia spiritualistica « e neotomista, in quanto almeno si sforzino di riaffiorare alle conclu« sioni della metafisica classica muovendo dalle esigenze del pensiero «moderno» (op. cit., p. 22). Da quanto il Dal Pra scrive si desume cbe egli non condivide l'interpretazione idealistica del pensiero galluppiano, propugnata in alcuni manuali scolastici. E pertanto ci sembra che egli batta'in generale la giusta via. Qualche lieve inesattezza non manca. È inesatto che il terzo e quarto volume del Saggiofilosoficosiano usciti a Palermo nel 1822, mentre essi videro la luce a Messina, il terzo nel 1822, il quarto nel 1827. Sono tre gli opuscoli di carattere politico pubblicati dal Galluppi nel 1820, non due. Le Lezioni di logica e di metafisica uscirono in prima edizione dal 1832 al 1834, e non dal 1832 al. 1840. Nel 1840 apparve la seconda edizione. La filosofia della volontà comprende quattro volumi, non sei. Il Dal Pra accenna anche ad un secondo volume dell'Archeologiafilosoficarimasto manoscritto, ma esso, ch'io sappia, non esiste. Ho rilevato queste piccole inesattezze, perché l'Autore possa correggerle in una nuova edizione della sua pubblicazione. La scelta curata dall'Amerio comprende premesse, una presentazione ed una introduzione. Quest'ultima tratta della vita e delle opere del Galluppi, e quindi del suo pensiero. Le lettere pubblicate sono quattordici ; sono state omesse pertanto le altre due su Fichte e Schelling (sul riguardo è da rilevare che all'Amerio è sfuggita la ristampa completa, da me curata come sopra), e non ne è detta la ragione. Il testo è diviso per ogni singola lettera in paragrafi, portanti ciascuno un titolo, ciò che agevola lo studio al discente. Non manca un certo numero di note illustrative. Anche in questa ristampa non manca qualche inesattezza. In primo luogo si contesta che il Galluppi non sia stato distratto dal suo interesse metafisico verso i problemi giuridici e politici, come l'Amerio scrive ; i tre opuscoli politici del Galluppi e quello ancora sulla libertà compatibile con qualunque forma di governo sono una prova contraria, e fanno fede del suo liberalismo, per quanto temperato. % inesatto che il Galluppi abbia pubblicato solo tre volumi di