(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Società Cooperativa Sociale ACTL
Co-progettisti: Comune di Narni e Società Cooperativa Sociale Alis
Enti partners:
-
ASL n° 4
-
Comune di Terni
-
Comune di Arrone
-
Comune di Ferentillo
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
COOPERATIVA SOCIALE ACTL: NZ01244
COMUNE DI NARNI:
NZ01003
COOPERATIVA SOCIALE ALIS:
NZ05245
COOPERATIVA SOCIALE ACTL
Regionale
2
^
COMUNE DI NARNI Regionale
4
^
COOPERATIVA SOCIALE ALIS
4
^
Regionale
1
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Fiancoafianco
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore Assistenza: Anziani, Minori, Disabili, Disagio adulto
codice 01 - 02 - 06 - 12
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Seguono le descrizioni dell’Ente e dei Coprogettisti, nonché dell’area di intervento e del
contesto entro cui si realizza il progetto.
ENTE: cooperativa sociale, operante dal 1980 nel territorio del comune e della provincia di
Terni. Conta attualmente oltre 300 soci lavoratori, 40 soci volontari e diversi collaboratori. Il
livello professionale comprende psicologi, pedagogisti, logoterapisti, sociologi, operatori
sanitari e sociali, ausiliari socio-sanitari. Le attività si espletano in servizi socio-sanitari ed
educativi: per i portatori di disabilità psicofisiche sensoriali, per gli anziani, per i minori, per
gli immigrati, per i soggetti con problematiche psichiatriche, per tossico e alcool dipendenze.
E’ certificata SA 8000 (responsabilità sociale di un’azienda) e secondo la Norma UNI EN
ISO 9001:2000 per le attività di: progettazione, gestione ed erogazione di servizi sociali,
sanitari, assistenziali ed educativi rivolti alla persona.
COPROGETTANTE: Comune della Provincia di Terni. Si estende in un territorio di
196,87 Kmq a scarsa densità abitativa: poco più di 20.000 abitanti. Proprio per i problemi
derivanti dall’estensione e dalla morfologia del territorio, sono stati compiuti sforzi per
incrementare, anche attraverso progettazioni in partenariato, il livello di assistenza alle fasce
di popolazione più bisognose. Si caratterizza per la presenza di importanti siti storicoartistici e per il fermento culturale degli ultimi anni, legato anche alla nascita poli
universitari.
COPROGETTANTE: Cooperativa Sociale di Terni che opera per l'inclusione sociale e
lavorativa di coloro che ai sensi della Legge 381/91 si trovano in una condizione di
svantaggio. I 70 soci lavoratori sono impegnati nelle attività di manutenzione edile, cura del
verde e in servizi culturali e turistici, di cui oltre 20 appartenenti alle categorie svantaggiate
di cui all'art. 4 della Legge 381/91. E’ certificata ISO 9001:2008 per le attività di:
manutenzione edile, magazzinaggio, custodia, confezionamento, consegna materiali per
conto terzi.
CONTESTO E AREA DI INTERVENTO Il progetto trova attuazione nelle aree del
Comune di Terni, della Valnerina, della bassa Valle del Tevere e del narnese.
2
Eccezione fatta per Terni e Narni, le azioni e le sedi di attuazione del progetto sono destinate
ai residenti in Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti (vedi punti 8 e 16).
Per ogni area di intervento viene di seguito riportata la situazione data.
Anziani – situazione data
Nell’intero territorio di riferimento, in valori assoluti gli anziani sono 34.000, di cui 27.000
solo a Terni, la cui popolazione anziana si attesta dunque al 24% della popolazione totale.
Nello specifico di Terni, inoltre, la percentuale degli ultra 75enni, a forte prevalenza
femminile, rappresenta la metà della popolazione anziana considerata (13.500 unità). Nel
Comune di Narni, gli anziani che hanno superato gli 80 anni sono circa un terzo della
popolazione anziana totale (1.600 rispetto alle complessive 5.000 unità). Nel complesso
preoccupa il dato diffuso sugli anziani over 65 che vivono soli, specialmente nei Comuni a
bassa densità demografica e che contano un numero di abitanti inferiore alle 5.000 unità. Nel
caso di Narni, gli anziani soli rappresentano circa il 25% della popolazione anziana.
Nel territorio in oggetto sono attivi i seguenti servizi:
- 22 Strutture residenziali per anziani
- 4 Strutture semiresidenziali di animazione e riabilitazione occupazionale
- 29 Centri sociali
- 1 Servizio di Telesoccorso
- 1 Servizio di Portiere sociale
Dei servizi attivi usufruiscono circa 7.000 utenti. Nei servizi operano cooperative sociali,
associazioni di volontariato, imprese non porfit oltre a personale comunale e Asl.
Rispetto a questi servizi, l’Ente gestisce in proprio/in convenzione ed opera in:
1 struttura residenziale
4 strutture semiresidenziali
1 centro sociale
Di questi servizi usufruiscono circa 200 anziani.
Minori – situazione data
Nel territorio di riferimento, la popolazione compresa tra gli 0-18 anni è composta da
oltre 20.000 abitanti. Nei principali Comuni di Terni e Narni questo dato si attesta
rispettivamente sulle 16.500 e 3.000 unità. I residenti nel territorio di età tra 14 e i 19
anni sono 11.200, il 6,5% dei quali sono stranieri. Negli ultimi 2 anni, la domanda di
assistenza ed inserimento nelle Comunità per Minori, provenienti da Terni e dal suo
comprensorio, sono aumentate di circa il 25%.
I servizi educativi e di assistenza attivi nel territorio sono:
5 Comunità
3
2 Strutture semiresidenziali
Gli utenti che usufruiscono dei servizi sono circa 100
Rispetto a questi servizi, l’Ente gestisce in proprio/in convenzione ed opera in:
2 Comunità educative
1 struttura semiresidenziale
Delle Comunità residenziali e semiresidenziali usufruiscono circa 50 utenti
Disabili – situazione data
In assenza di una stima ufficiale sulla disabilità, nonché sulla distribuzione geografica e
anagrafica, la situazione data è offerta dai servizi attivi nel territorio e dal riscontro, ove
presente, dell’utenza totale assistita:
7 centri socio-riabilitativi
1 Strutture residenziali
Dei servizi attivi usufruiscono circa 120 utenti. Nei servizi operano cooperative sociali,
associazioni di volontariato, imprese non profit. La parte più significativa degli interventi è
erogata, su delega del Comune, dall’Azienda Asl n° 4. L’Ente promotore del progetto opera,
a sua volta, in convenzione con la Asl n°4.
Rispetto a questi servizi, l’Ente gestisce in proprio/in convenzione ed opera in:
1 struttura residenziale
3 centri socio-riabilitativi
Dei servizi residenziali e semiresidenziali usufruiscono circa 60 utenti
Disagio adulto– situazione data
In base agli ultimi dati aggiornati forniti dal D.S.M. di Terni sez. Epidemiologia, nel
territorio di riferimento e rispetto al 2007, nel 2008 sono aumentati gli utenti seguiti dal
C.S.M. Terni e dal C.S.M. Narni, attestandosi, rispettivamente, a 1568 e 884 unità.
I servizi attivi nel territorio concernono:
7 Comunità residenziali terapeutico-riabilitative
3 Strutture semiresidenziali
2 Laboratori di espressività e multimediali
130 Borse lavoro e Borse Socio Assistenziali assegnate dalla ASLn. 4 di Terni
1 Servizio di Inserimento lavorativo (SIL) del Comune di Terni
Dei servizi attivi usufruiscono circa 300 utenti. Nei servizi operano cooperative sociali e
cooperative sociali di tipo B, oltre a personale ASL e del Comune di Terni.
Rispetto a questi servizi, l’Ente gestisce in proprio/in convenzione ed opera in:
7 Comunità residenziali terapeutico-riabilitative
4
3 Strutture semiresidenziali
1 Laboratorio di espressività e multimediali
Dei servizi di cui sopra usufruiscono circa 45 utenti. 20 utenti della Cooperativa Sociale
ACTL usufruiscono, inoltre, di Borse Lavoro o Borse Socio Assistenziali
Destinatari e beneficiari diretti/indiretti
I beneficiari diretti, favoriti dalla realizzazione del progetto facente riferimento al Settore
Assistenza, sono le persone appartenenti alle fasce più bisognose della popolazione, ovvero:
anziani, minori, disabili, soggetti adulti che presentino forme di disagio mentale e/o
difficoltà nell’inserimento del tessuto socio-economico del territorio suddetto. Il beneficiario
indiretto corrisponde, in generale, al tessuto sociale e civile delle comunità coinvolte. Il
progetto tenta infatti di apportare un valore aggiunto in termini di partecipazione e
solidarietà, nonché ad incrementare il grado di integrazione e confronto tra le diversità.
Elementi che, sebbene sfuggano ad una quantificazione misurabile, sono determinanti per la
crescita democratica, diffusa ed equa di un territorio nel suo complesso.
7) Obiettivi del progetto:
Obiettivi generali
Gli obiettivi generali del progetto sono declinati rispetto ai volontari, ai beneficiari diretti e
alla stessa efficienza progettuale, ovvero al territorio.
Rispetto ai volontari:
- Garantire ai volontari un’esperienza formativa, tanto per la loro crescita personale e
civica, tanto per la loro crescita professionale
- Diffondere una cultura della “solidarietà” e una pratica della “convivenza tra diversità”
- Gratificare i volontari, coniugando le attività con le attitudini espresse dai ragazzi e
ragazze in fase di colloquio e selezione
Rispetto ai beneficiari diretti:
- Promuovere azioni aderenti ai bisogni reali dei beneficiari individuati
- Sostenere le azioni di assistenza e di attuazione delle politiche sociali e di welfare che
abbiano come particolare riferimento le fasce di popolazione più vulnerabili e a rischio
esclusione sociale
- Supportare l’erogazione di servizi, tentando di apportare un valore aggiunto in termini di
qualità e quantità
- Cercare di migliorare la qualità della vita delle fasce di popolazione individuate e aiutarne
l’integrazione
Rispetto all’efficienza progettuale, ovvero al territorio:
5
- Favorire la comunicazione e il confronto tra le sedi del progetto operanti nelle stesse aree
di intervento
- Favorire la comunicazione e il confronto tra tutte le aree di intervento
- Creare e consolidare una rete territoriale fra ente proponente, coprogettista, partners e copromotori esterni
- Promuovere pratiche condivise e azioni di sensibilizzazione per l’inclusione sociale,
basandosi anche sulle precedenti esperienze
Obiettivi Specifici
- Far conoscere ai volontari le caratteristiche del proprio territorio in termini di strutture,
servizi presenti e bisogni, favorendo la formazione civica e la responsabilizzazione
- Aumentare il livello qualitativo-quantitativo delle attività all’interno dei servizi
- Aumentare la partecipazione degli utenti alle attività promosse
- Implementare il gradimento delle attività offerte
- Ottimizzare le metodologie del lavoro di rete favorendo la condivisione tra gli attori del
pubblico e del privato sociale.
- Promuovere azioni di sensibilizzazione ai temi e ai valori del Servizio Civile.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
PERIODO DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO
12 MESILITA’
FASI
AVVIO AL
SERVIZIO
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
XI
XII
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
FORMAZIONE
GENERALE e
X
X
X
X
SPECIFICA
ATTUAZIONE
DEL PROGETTO
6
MONITORAGGIO
X
e VALUTAZIONE
X
X
FINALE
IMPLEMENTAZIO
NE DELLA RETE
X
E
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
DISSEMINAZIONE
DEI RISULTATI
Per il raggiungimento degli obiettivi sopra descritti, si prevedono i seguenti piani di
attuazione:
1^ Avvio al servizio: incontro e presentazione dell’ente promotore, dei partners,
della struttura organizzativa e delle figure di riferimento che sostiene il progetto
2^ Formazione generale e specifica: vedi apposita sezione
3^ Attuazione del progetto: inserimento del volontario nel servizio, affiancamento all’OLP
e agli operatori responsabili del gruppo di lavoro; iniziale operatività del volontario
sempre sotto l’accompagnamento e la direzione dell’OLP e degli operatori di riferimento;
acquisizione da parte del volontario di una propria autonomia, seppure sempre visionata e
accompagnata della presenza delle figure preposte; costante monitoraggio dell’efficacia
e della correttezza attuativa del progetto (per monitoraggio, vedi apposita sezione)
4^ Monitoraggio e valutazione finale: vedi apposita sezione
5^ Implementazione della rete e disseminazione dei risultati. Il progetto è già in
parte sostenuto da una rete che nel corso degli anni si è andata sviluppando, anche grazie
alle esperienze condivise nei progetti di SCN. Gli Enti Cooperativa Sociale ACTL e
l'Ente Comune di Narni sono alla loro seconda esperienza di coprogettazione, alla quale
si è aggiunto l'Ente Cooperativa Sociale ALIS di recente accreditamento, la quale era
precedentemente Ente Associato della Cooperativa Sociale ACTL. Questo processo ha ,
quindi, messo le basi per una stabile collaborazione, per ora, tra 3 Enti regionali
accreditati ed per il consolidarsi della messa a rete di esperienze e la condivisione delle
esperienze. Tradotto sul piano operativo, le azioni sinergiche tra Ente, coprogettista,
partners e co-promotori esterni avranno la funzione di: 1) confronto, scambio e
condivisione delle migliori pratiche progettuali e attuative nell’ambito del Servizio Civile
e del sociale in generale; 2) diffusione e sensibilizzazione del territorio rispetto alle
attività e ai valori della solidarietà, dell’inclusione e dell’integrazione promossi dal
progetto, basandosi anche sulle esperienze e le testimonianze dirette dei volontari
impegnati nei diversi settori e sedi di attuazione. Di seguito vengono indicati i ruoli degli
attori della rete:
7
Ente: coordinamento delle attività tra i tutti gli enti partecipant, responsabilità
organizzativa, supporto tecnico-logistico, cura rapporti con le istituzioni locali e
regionali (tra cui: relazione semestrale sull’attivazione della rete), registrazione dei
bisogni rilevati nei territori progettuali dallo stesso Ente, da coprogettisti, partners e
co-promotori
Coprogettisti: responsabilità operativa, coinvolgimento nuovi soggetti attivi presenti sul
territorio (associazioni, imprese, imprese non profit), supporto logistico,
rilevamento dei bisogni del territorio in riferimento alla progettazione
presente e futura del Servizio Civile
Partners: coinvolgimento residenti nel territorio di relativa pertinenza, supporto logistico,
rilevamento dei bisogni del territorio di pertinenza in rapporto al progetto di
SCN presente e futuro
Co-promotori: fornitura di particolari mezzi tecnici, fornitura materiale di indagine (dati
statistici, studi, ricerche ecc.), supporto logistico
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Per la realizzazione del progetto sono impiegate numerose figure professionali
complessivamente tra ENTE e COPROGESTISTI:
• 8 Dirigenti, 5 quadri, per le azioni di raccordo, collegamento e comunicazione tra le
diverse sedi di attuazione
• 2 Psicologi per l’eventuale sostegno ai volontari
• 8 Psicologi, 5 pedagogisti, 2 logoterapisti, 2 sociologi, 56 operatori sanitari e sociali,
50 ausiliari socio-sanitari, per l’erogazione quotidiana dei servizi destinati ai
beneficiari diretti del progetto. Possono rappresentare lo staff e gruppo di lavoro a cui
saranno affiancati i volontari
• 4 Comunicatori sociali e 4 mediatori culturali-interculturali, per il rilevamento dei
bisogni delle comunità residenti operato dagli Uffici di Cittadinanza
• 1 tutor, 1 mediatore lavorativo rispetto all’inserimento lavorativo di soggetti
svantaggiati,
• 1 Responsabile Amministrativo, 12 unità di Personale tecnico e di segreteria per il
supporto amministrativo, contabile e di segreteria del Progetto.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Tutti i volontari impegnati nella realizzazione del progetto presteranno il Servizio per un
totale di 1400 ore annue distribuite in 5 giorni a settimana, con orario settimanale non
8
inferiore alle 12 ore.
Nel permanere delle azioni comuni a tutti i volontari (così come sopra riportato), di seguito
vengono descritte le attività previste per i volontari rispetto alle specifiche aree di intervento
e alle rispettive sedi di attuazione.
ANZIANI
Settore Assistenza Area 01
Sede di attuazione: Ufficio di cittadinanza Centro
• Previsti n. 1 volontari - Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
• Sede:Via Tiziano 3/B – Terni
Sede di attuazione: Ufficio di cittadinanza Colleluna
• Previsti n. 1 volontari – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
• Sede:Via DelMandorlo 15/A - Terni
Descrizione della sede
Il servizio Portiere Sociale si è sviluppato nel territorio attraverso gli UdC e si è consolidato
nel tempo anche grazie alle precedenti azioni promosse dai progetti di SCN. Il servizio
svolge un intervento preventivo-promozionale: sulla base dei dati raccolti, relativi al
contesto territoriale, si rivolge agli anziani che, pur autosufficienti, si caratterizzano per una
fragilità fisica e sociale (derivante soprattutto dalla solitudine e dall’isolamento) che
potrebbe portarli, se non sostenuti, a peggiorare la loro condizione. Considerata la funzione
relazionale del Portiere Sociale, per il volontario è prevista una fase di accompagnamento da
parte dell’educatore professionale degli UdC e una fase di conoscenza reciproca con gli
anziani che gli saranno affidati.
Ruolo e attività del volontario
- partecipazione all’individuazione dei contesti di intervento e alle linee progettuali
- facilitazione all’accesso alla rete dei servizi: azioni di orientamento, accompagnamento,
mediazione, facilitazione.
- promozione della partecipazione alla vita sociale
- sostegno nelle occupazioni giornaliere e nel disbrigo di piccole incombenze quotidiane
- condivisione delle esperienze maturate con l’educatore professionale di riferimento, al
9
fine di incrementare le informazioni necessarie al miglioramento del servizio
Per lo svolgimento delle attività possono essere richiesti piccoli spostamenti con i
mezzi autorizzati e lavori con mezzi informatici; per il volontario è necessario il
possesso di Diploma di media superiore.
Sede di attuazione: Comune di Arrone
• Previsti n. 1 volontario – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
• Sede: Via della Resistenza, 2 – Arrone (TR)
Sede di attuazione: Comune di Ferentillo
• Previsti n. 1 volontario – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
• Sede: Via della Vittoria, 77 - Ferentillo (TR)
Descrizione della sede
Le sedi sono ubicate in Comuni con meno di 5.000 abitanti. Il servizio, prevalentemente
rivolto agli over 65, con particolare riguardo a coloro che vivono da soli, si articola in due
tipi di azioni: a) “SOS Anziani…un piccolo gesto volontario”; b) “Segretariato sociale… Il
Comune ti accompagna”. Entrambe nascono sulla base di indagini conoscitive condotte
dall’UdC Valnerina sul territorio di riferimento. Il progetto intende, da una parte, dare
continuità al servizio, avviato nel 2007 e sviluppatosi poi anche grazie al contributo dei
volontari del servizio civile, dall’altra, ampliare e migliorare alcuni aspetti in modo da
rendere le azioni il più aderenti possibile alle esigenze reali dei beneficiari diretti.
a) “SOS Anziani… un piccolo gesto volontario”: gli anziani possono telefonare al Comune e
contattare i volontari, i quali registreranno poi le richieste pervenute organizzando quindi
l’attività di accompagnamento e di disbrigo delle piccole attività quotidiane.
b) “Segretariato sociale… Il Comune ti accompagna”: il volontario, presente in Comune,
accompagna gli anziani aiutandoli nel disbrigo di piccole pratiche burocratiche. Tale attività
di mediazione potrà essere svolta anche nei confronti della popolazione immigrata.
Ruolo e attività del volontario
- partecipazione alle azioni di ricerca, monitoraggio e progettazione del servizio
- registrazione delle richieste di aiuto e organizzazione dei piani di intervento
- azione di accompagnamento e aiuto nel disbrigo di pratiche quotidiane
10
- azione di accompagnamento, aiuto e mediazione nel disbrigo di pratiche burocraticoamministrative
- suggerimenti per la creazione di nuove iniziative e attività di socializzazione e integrazione
Per lo svolgimento delle attività possono essere richiesti piccoli spostamenti con i mezzi
autorizzati e lavori con mezzi informatici; per il volontario è necessario il possesso di
Diploma di media superiore.
Sede di attuazione: Progetto Anziani Narni
• Previsti n. 4 volontari – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
Descrizione
Il progetto si inserisce in un contesto di promozione di servizi più flessibili, relativi
alle esigenze di una popolazione portatrice di risorse, interessi, potenzialità,ma
anche di impedimenti reali alla propria autonomia di vita che,come tali,
richiedono interventi personalizzati.
Il sostegno alla popolazione anziana ed alle loro famiglie si sviluppa su un
duplice versante:
-quello delle politiche attive per gli anziani autosufficienti;
-quello
della
tutela
dell’anziano
parzialmente
autosufficiente
o
non
autosufficiente.
Nel primo settore di intervento insistono i Centri Sociali del territorio, che
svolgono attività culturali, sociali, ricreative ed in genere di occupazione del
tempo libero, coinvolgendo la zona di appartenenza. L’ anziano da fruitore dei
servizi ed interventi, diviene soggetto portatore di esperienze, competenze,
capacità pratiche, teoriche, storie e saggezza che lo pone come risorsa per tutta
la comunità cittadina.
Nel secondo settore di intervento, per quanto concerne la tutela della persona
anziana e delle loro famiglie, si conferma l’impegno prioritario per il sostegno alla
domiciliarità, attraverso i molteplici servizi erogati, quali l’integrazione al
reddito,l’assistenza
domiciliare,il
Telesoccorso,
percorsi
flessibili
di
accompagnamento da e per strutture sanitarie.
11
SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI
-
Servizio di assistenza domiciliare ( ambito narnese-amerino)
E’ un servizio di affiancamento nelle normali attività che tende al miglioramento
della qualità di vita degli utenti permettendo loro di rimanere nel proprio ambiente
sociale.
-
Servizio trasporto per le persone ultra 65 enni che necessitano di essere
accompagnati
ai Centri di riabilitazione o presso altri servizi sanitari.
-
Servizio di Telesoccorso
Il servizio, attivo in tutto l’Ambito territoriale n. 11 e gestito dall’Associazione
DRAST di Avigliano Umbro in collaborazione con i Servizi Sociali di Narni e
l’Ufficio della Cittadinanza.
Grazie a questo servizio gli anziani potranno sentirsi più sicuri a casa propria,
sapendo che, in caso di necessità, potranno contattare tempestivamente un
operatore che attiverà la rete dei servizi territoriali.
SERVIZI DI SOCIALIZZAZIONE E DEL TEMPO LIBERO
Soggiorni estivi montani e marini
Il servizio oltre ad offrire l’organizzazione delle vacanze in località turistiche
attrezzate, prevede anche l’erogazione di un contributo a favore dei partecipanti
che attestino bassi redditi.
-
Centri Anziani:
Sono attivi nel territorio comunale 4 centri anziani sia nel centro storico che nelle
frazioni gestiti in autonomia con supporto del Comune. Tra questi Il Centro Socio
Culturale Anziani di Narni Scalo (co-promotore esterno), si segnala per un
notevole attivismo nel campo del volontariato cittadino e di organizzazione di
eventi ludici e formativi.
Obiettivi
Con l’attivazione di tale progetto si perseguiranno degli obiettivi specifici a
vantaggio della comunità:
- potenziamento e qualificazione del servizio di assistenza domiciliare curando
l’aspetto di relazione con gli utenti
- incremento dei momenti di intervento individualizzato in ambito relazionale, di
12
animazione o di supporto per anziani soli consentendo il maggior periodo
possibile di permanenza nella propria abitazione;
- incremento e sostegno del servizio di Telesoccorso;
- aumento per i vari utenti dei servizi territoriali e residenziali delle occasioni di
apertura all’esterno e di fruizione delle diverse iniziative culturali, aggreganti e di
vacanza presenti sul territorio in modo progettuale e regolare;
- potenziamento del servizio di trasporto e accompagnamento rivolto ai cittadini
anziani per favorire il raggiungimento delle sedi di eventuali servizi fruiti o in cui
effettuare visite mediche o prestazioni riabilitative,nella spesa di generi di prima
necessità e farmaci.
- far conoscere ai volontari le diverse realtà di bisogno presenti sul territorio;
- dare l’opportunità ai volontari, di sperimentarsi direttamente, pur all’interno di
contesti tutelati e protetti, nella relazione con persone in difficoltà;
- incrementare strumenti ed elementi per una crescita umana e civile
maggiormente orientata alla solidarietà;
- valorizzazione dell’esperienza compiuta per successive scelte professionali,
attraverso il riconoscimento delle competenze acquisite da parte delle realtà che
già operano nei territori di riferimento ( es. : Facoltà di Scienze della Formazione
dell’Università di Perugia).
Piano di attuazione
Per il raggiungimento degli obiettivi individuati, i volontari in servizio civile
saranno impegnati a realizzare il seguente piano di attuazione:
- conoscenza del contesto territoriale di riferimento e ricognizione delle risorse e
dei servizi presenti ed utilizzabili;
Questa fase interesserà i primi due mesi di avvio del progetto mentre le tre fasi
successive saranno presenti in tutto il periodo del progetto:
1- conoscenza effettiva degli utenti dei servizi mediante visite domiciliari o in
struttura compiute con gli operatori locali di progetto, che mantengono ruolo di
guida e orientamento;
2- effettuazione dei singoli interventi secondo un calendario programmato;
3- registrazione regolare degli interventi effettuati sulle schede degli utenti;
Durante l’attuazione del progetto si prevedono momenti di discussione periodica
tra le figure impegnate nel progetto, OLP, formatori, responsabili dell’Ente e
operatori dei Servizi sull’andamento dei singoli percorsi con proposte di
modifiche, potenziamenti, integrazioni;
L’Ente mette a disposizione dei volontari una stanza all’interno della nuova sede
13
dei Servizi Sociali, attrezzata con sedie, tavolo grande, piccolo spazio per
archivio e computer in rete, per favorire l’esito positivo di tali incontri, in termini di
socializzazione e scambio proficuo di esperienze. Da tali incontri l’Ente intende
far scaturire la programmazione di un momento pubblico, aperto alla
cittadinanza, dove i volontari insieme a testimoni privilegiati, possano raccontare
l’importanza della loro esperienza. Tale incontro pubblico, da programmare
prima della conclusione del progetto, avrà luogo presso la sala convegni
dell’Istituto Beata Lucia di Narni, che sempre più si caratterizza come polo delle
attività sociali del vasto territorio narnese.
Questo come altri momenti di stimolo e riflessione intorno al Servizio Civile
saranno restituiti alla collettività mediante la pubblicazione di articoli sul periodico
dell’Amministrazione Comunale e sul sito internet del Comune.
MINORI
Settore Assistenza Area 02
Sede di attuazione: Comunità educativa per minori La Ghibellina
• Previsti n.1 volontario – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
• Sede: Via Casagrande, 20- Terni
Descrizione della sede
Comunità residenziale per minori dai 6 ai 18 anni che necessario di un allontanamento,
anche momentaneo, dal contesto familiare. Si tratta quindi di minori per i quali la famiglia
naturale non è in grado di assicurare un ambiente idoneo per il mantenimento, la cura,
l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui i ragazzi necessitano. Il progetto
intende promuovere azioni positive di assistenza, cura, animazione ai minori in stato di
abbandono o a rischio sociale, affiancando gli educatori e gli operatori impegnati nei servizi
per garantire la cura, il benessere ed un equilibrato sviluppo di vita del minore accolto. Nella
struttura operano: 1 coordinatrice della struttura, educatori, ausiliari , una psicologa e un
referente tecnico dell’Ente.
La comunità residenziale può ospitare un massimo di 12 ragazzi/e, in alcune situazioni,
anche le madri dei minori, creando un clima di collaborazione, favorendone lo sviluppo di
capacità di autonomia e gestionali, nonché gli aspetti legati alla maternità.
14
Ruolo e attività del volontario
-
Azione di affiancamento ai minori nello
svolgimento di attività quotidiane
(accompagnamento se necessario a scuola, ad attività sportive o lavorative o simili;
ecc.)
-
aiuto agli operatori nel supportare le dinamiche di gruppo
-
affiancamento negli interventi di sostegno e tutela ai minori, nella cura giornaliera e
nella relazione educativa .
-
Partecipazione alle progettazione ed alla realizzazione di attività ludico-ricreative (
gite ed escursioni)
-
partecipazione alla programmazione e realizzazione di corsi laboratoriali, informatica
di base e corso base di lingua inglese realizzati insieme ai Copromotori Studio C e
Lingua 2
-
Suggerimenti per la creazione di nuove iniziative e/o attività che favoriscano
l'inclusione sociale.
Per lo svolgimento delle attività possono essere richiesti piccoli spostamenti con i mezzi
autorizzati; per il volontario è necessario il possesso di Diploma di media superiore.
DISABILI
Settore Assistenza Area 06
Sede di attuazione: Centro Socio-riabilitativo Spazio Insieme
• Previsti n.1 volontario – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
• Sede: Via del Rivo, 301- Terni
Descrizione della sede
Nel Centro sono presenti circa 16 persone, con una età media di 35 anni. La tipologia si
caratterizza in:
a) Utenza gravissima che presenta gravi deficit e ridottissima capacità nell’autonomia di
base, gravissimi deficit nelle abilità cognitive, gravi difficoltà comunicative e relazionali,
gravi comportamenti problematici
b) Utenza grave che presenta una compromissione marcata delle abilità di autosufficienza,
rilevanti deficit nelle abilità cognitive, ridotta padronanza nelle abilità di base, ridotte
15
capacità comunicative e relazionale, comportamenti problematici;
c) Utenza medio-grave nella quale si riscontra una accettabile abilità nelle autonomie di
base, un discreto livello di abilità di base e di abilità cognitive, una comunicazione
verbale presente anche se povera e qualche comportamento problematico.
L’intervento riabilitativo si sviluppa all’interno di 3 contesti - centro, famiglia, società - in
correlazione a 3 aree di intervento: autonomia, socializzazione, apprendimento. Vengono
svolte: attività laboratoriali (cucina, falegnameria, fotografia, decorazione, ricamo,
giardinaggio), attività motorie, uscite organizzate.
Ruolo del volontario
- aiuto nelle pratiche socio-riabilitative per il potenziamento o stimolazione di abilità di base
- sostegno alle attività laboratoriali
- partecipazione ai momenti di integrazione e alle uscite previste
Per lo svolgimento delle attività possono essere richiesti piccoli spostamenti con i mezzi
autorizzati; per il volontario è necessario il possesso di Diploma di media superiore.
Sede di attuazione: Spazio ergoterapico Agorà
• Previsto n. 1 volontario – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
• Sede: Via Manara, 4 - Terni
Descrizione della sede
Lo spazio ergoterapico “Agorà” si rivolge a disabili adulti con disabilità di tipo psicofisico
permanente accertata ai sensi della legge 104/92 art.4; con disabilità temporanea
conseguente ad eventi traumatici o vascolari. La struttura s’inserisce all’interno del contesto
territoriale sulla base di proposte peculiari quali: flessibilità, possibilità di utilizzo per attività
mirate e fortemente individualizzati. Il progetto si propone di razionalizzare e riqualificare i
servizi di assistenza domiciliare individuale. Tale proposta è condivisa dall’Unità Operativa
Centri Diurni, dai servizi dell’Unità Valutativa Multidisciplinare Handicap Adulto ASL n°4
e dal Comune di Terni. Gli ospiti vengono accompagnati presso la sede grazie ad un servizio
di trasporto. All’interno del centro sono presenti operatori specializzati e personale
ausiliario. L’attività del Centro è coordinata da referenti della Asl n.4 e da personale
dell’Ente.
Ruolo e attività del volontario
- partecipazione alle attività educativo-terapeutiche
- sostegno alla programmazione, realizzazione e allestimento nuove attività
16
- partecipazione a uscite e a momenti di socializzazione e integrazione
-partecipazione alla progettazione ed organizzazione del laboratorio cognitivo, utilizzando
anche il mezzo informatico come elemento di facilitazione.
Per lo svolgimento delle attività possono essere richiesti piccoli spostamenti con i mezzi
autorizzati; per il volontario è necessario il possesso di Diploma di media superiore.
Struttura residenziale per disabili Delfino Azzurro
• Previsti n. 1 volontari – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
• Sede: Voc Pentima Bassa, 58 - Terni
Descrizione della sede
Struttura residenziale socio-riabilitativa ed educativa temporalmente flessibile per persone
disabili gravi. Il progetto elaborato dall’Ente e dal Comune di Terni in collaborazione con la
ASL n° 4, è stato finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso la
direttiva 23 settembre 2003 “Disciplina dei criteri e delle modalità di concessione di
finanziamenti per la realizzazione di progetti sperimentali, di cui all’art. 41-ter della legge 5
febbraio 1992 n.104”. Delfino Azzurro offre una risposta alle esigenze delle persone con
disabilità psico-fisica grave momentaneamente prive dell’adeguato supporto parentale, e
struttura distacchi guidati dalla famiglia per consentire esperienze di autonomia e
individuazione.
Ruolo e attività del volontario
- aiuto nelle attività di assistenza e recupero abilità
- partecipazione alla realizzazione di laboratori interni per migliorare la manualità degli
ospiti
- supporto alle azioni volte a migliorare la socializzazione degli utenti sia all’interno della
struttura sia all’esterno :gite, partecipazioni a mostre o eventi, partecipazione ad attività
sportiva
Per lo svolgimento delle attività possono essere richiesti piccoli spostamenti con i
mezzi autorizzati; per il volontario è necessario il possesso di Diploma di media
superiore.
17
DISAGIO ADULTO
Settore Assistenza Area 12
Sede di attuazione: Comunità Terapeutico Riabilitativa Koinè Pegaso
• Previsti n. 1 volontari – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
Sede: Strada del Torrione, 61
Sede di attuazione: Comunità Terapeutico Riabilitativa
Koinè Orione
• Previsti n. 1 volontari – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
Sede: Strada del Torrione, 61
Sede di attuazione: Comunità terapeutico riabilitativa Koinè
Sirio
• Previsti n. 1 volontari – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
Sede: Strada del Torrione, 61
Descrizione della sede
La comunità terapeutico-riabilitativa Koinè è una struttura residenziale a tutela della salute
mentale. Risponde alle esigenze di accoglienza e cura per le persone che, pur avendo
superato la fase acuta o stati di crisi della malattia, non possono essere reinserite nella
famiglia di origine e nel tessuto sociale. Il progetto “Koinè”, la cui equipe è composta da un
medico psichiatra responsabile, psicologi, operatori e ausiliari socio-sanitari, si articola
secondo i seguenti moduli abitativi:
- Modulo 1: Comunità Terapeutico – Riabilitativa tipo 1 (vedi Sirio) per quattro persone con
lunga storia di malattia, che necessitano di una presenza ed assistenza continua da parte
degli operatori.
- Modulo 2: Comunità terapeutico - riabilitativa di tipo 1 (vedi Pegaso) per dieci persone con
patologia psichiatrica, stabilizzata nel tempo, ma con più ampi margini di autonomia
18
rispetto al modulo descritto precedentemente.
- Modulo 3: Comunità terapeutico - riabilitativa di tipo 2 (vedi Orione) per dieci persone con
patologia psichiatrica, con storia recente di malattia ed anagraficamente giovani in
trattamento riabilitativo.
Il progetto della comunità Koinè è in linea con quanto deliberato dal Consiglio Regionale il
7 luglio 1997 ( Del. N. 372) in merito alle strutture residenziali e semiresidenziali per la
tutela della salute mentale incluso nel “ Piano Regionale di riorganizzazione dei servizi e
delle attività di tutela della salute mentale” conforme al progetto obiettivo del Piano
Sanitario Nazionale. La “Comunità terapeutica
Koinè” è autorizzata dalla Regione
dell’Umbria con delibera n.7880 del 03/12/1997, è inoltre convenzionata con la ASL n. 4 di
Terni con delibera n. 496 del 02/09/1998.
Ruolo e attività del volontario
- supporto ai percorsi terapeutici riabilitativi promossi nella Comunità
- aiuto alla riabilitazione sociale svolta con gli utenti: area relazionale, cognitiva, sociale e di
autonomia gestionale
- sostegno alla progettazione e realizzazione di laboratori espressivi
- sostegno alle attività integrata con la realtà esterna alla comunità, favorendo la
partecipazione degli utenti ad iniziative e manifestazioni del territorio
- partecipazione a eventi: seminari, incontri, ecc. volti a promuovere azioni di integrazione e
riduzione dello stigma
Per lo svolgimento delle attività possono essere richiesti piccoli spostamenti con i
mezzi autorizzati; per il volontario è necessario il possesso di Diploma di media
superiore.
Sede di attuazione: Laboratorio Multimediale Giorni a colori
• Previsti n. 1 volontario – Orario: 1400 ore annue, 5 giorni alla settimana, con
orario settimanale non inferiore alle 12 ore
• Sede: Strada del Torrione, 61- Terni
Descrizione della sede
Il Laboratorio Multimediale “Giorniacolori”, nato nel 2001, consente, ai soggetti con
problematiche di salute mentale o con disabilità, la partecipazione ad attività stimolanti,
creative e spesso legate a manifestazioni culturali e tipiche del territorio. L’attività svolta
all’interno del laboratorio rappresenta per le persone con problemi di salute mentale
l’opportunità di sperimentarsi in attività artistiche e culturali, attivando le proprie risorse e
19
acquisendo progressivamente capacità ed autostima. Il piano di azione previsto in questa
sede riguarda essenzialmente tre aspetti:
- attività di docenza realizzata all’interno del laboratorio: corsi di informatica, fotografia,
ecc.
- attività di documentazione delle iniziative del territorio: reportage fotgrafici, redazione di
articoli per alcuni periodici
- produzione di testi: redazione di opuscoli o piccole pubblicazioni realizzazione di CD
ROM su alcune tematiche
Ruolo e attività del volontario
- Supporto nelle attività di laboratorio : fotografia, grafica, masterizzazione ecc.
- Aiuto alla programmazione e realizzazione di corsi laboratoriali: informatica di base,
downloading, uso hardware rimovibili (cd, flash ecc.), corso base di inglese realizzato
insieme ai copromotori Studio C e Lingua 2.
- Accompagnamento nei reportage legati ad eventi del territorio
Per lo svolgimento delle attività possono essere richiesti piccoli spostamenti con i
mezzi autorizzati e lavori con mezzi informatici; per il volontario è necessario il
possesso di Diploma di media superiore.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
16
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
0
16
0
1400h/ann
o
5
20
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Disponibilità a missioni o trasferimento, flessibilità oraria, disponibilità serale, impegno
nei giorni festivi, rispetto della privacy, rispetto degli orari e degli impegni presi. Gli
obblighi e i diritti del volontario e dell’Ente sono quelli sanciti nella carta etica e
dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile in “Diritti e doveri del volontario e
dell’Ente”.
21
16) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Uno dei principali obiettivi del progetto è rafforzare la sensibilizzazione di tutti i
territori interessati rispetto alle attività e ai valori promossi dai volontari e dal Servizio.
A tal fine, è importante considerare la vasta dimensione dell’area entro cui trova
attuazione il progetto. Ente proponente, co-progettisti ed enti partners/co-promotori
rappresentano infatti, non solo, soggetti e realtà autonome, ma anche aree e geografie
differenti. Per essere efficiente, la comunicazione deve essere adeguatamente articolata
e capillare. In effetti, I percorsi innovativi creati per la messa in rete di esperienze e la
condivisione dei risultati sono finalizzati anche per fornire al progetto la maggiore
visibilità possibile, rappresentandone quindi non solo una nuova metodologia attuativa
ma anche una nuova strategia comunicativa.
Tutte le azioni necessarie saranno svolte in modo coordinato e condiviso con gli enti coprogettisti e con gli enti partners.
I tempi
La promozione e la sensibilizzazione dello SCN nei territori avvengono sia nella fase di
progettazione, che di attuazione e conclusione del progetto. Ciascuna di queste fasi
rafforza ed interagisce con l’altra: in fase di progettazione, si informano e stimolano i
ragazzi e le ragazze ad intraprendere l’esperienza; nella fase di attuazione, si offre la
giusta visibilità all’operare dei volontari; in fase conclusiva, si mostrano e condividono i
risultati delle attività, ottenuti nel corso dell’anno. Tutte e tre le fasi, e in particolar
modo quest’ultima, rappresentano un imprescindibile punto di partenza per una nuova
progettazione.
Le metodologie e strumenti
Metodi e strumenti comunicativi devono poter soddisfare una doppia esigenza: da un
lato, garantire, in tutto il territorio interessato, la chiarezza, l’uniformità e l’univocità
delle informazioni riguardanti il Servizio Civile, dall’altro, considerare le caratteristiche
e le esigenze proprie di ogni particolare territorio. Per questo motivo, la promozione e
sensibilizzazione del progetto avviene coinvolgendo fortemente i partners interessati e
costruendo così un’azione di promozione e sensibilizzazione specifica, ad hoc, il più
possibile aderente all’area.
Lo strumento migliore attraverso il quale perseguire promozione e sensibilizzazione
dello SNC è senza dubbio il confronto, il dialogo e lo scambio di esperienze, sia tra gli
stessi volontari, sia tra i volontari e l’utenza di riferimento. Ma anche - e forse
soprattutto - tra i volontari e i propri coetanei, al fine di avvicinare sempre più ragazzi a
questa esperienza e stimolarli a provarla.
Nel concreto, gli strumenti di cui avvalersi sono molteplici e multimediali: Tv radio e
stampa locali, materiale cartaceo, internet, incontri.
Attività
Le attività sono strettamente connesse a quanto detto.
Conferenza stampa; studio e realizzazione brochures e/o volantini informativi; gestione
e cura di forum on-line per il continuo scambio di idee tra i volontari e la condivisione
di esperienze; aggiornamento siti internet degli enti partners, dei coprogettisti e dell’ente
proponente per la diffusione di informazioni utili; organizzazione e/o collaborazione e/o
partecipazione ad eventi culturali, sportivi etc.; organizzazione di incontri periodici e
cura di un incontro conclusivo come bilancio finale dell’esperienza.
In particolare è prevista la realizzazione di un seminario sul tema del Servizio
Civile,realizzato in collaborazione con altri progetti di Servizio Civile promossi dall’Ente
proponente, dagli Enti coprogettisti anche con l’apporto di altri Enti accreditati agli Albi
Nazionale e Regionale di Servizio Civile.
Ore previste dedicate alla promozione e sensibilizzazione: 20
17) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Utilizzo dei criteri di selezione dei volontari definiti ed approvati con determinazione
del Direttore Generale dell’11 giugno 2009.
18) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
No
Non è previsto, per la selezione dei volontari, il ricorso a sistemi
di selezione verificati dall’Ufficio in sede di accreditamento.
19) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Il monitoraggio continuo prevede tre fasi (fase iniziale, fase di attuazione e fase conclusiva),
in cui sono coinvolti i tre principali attori: volontari, enti coinvolti nel progetto e
utenti/destinatari, al fine di ottenere una valutazione e una verifica dello stato del Progetto..
Anche il piano di monitoraggio è un momento del lavoro di rete e favorisce il confronto e la
condivisione del lavoro svolto per evidenziare i punti di forza e le criticità emerse. Durate
le tre fasi del monitoraggio verrà effettuata la rilevazione e la lettura dei dati relativi agli
indicatori quantitativi e qualitativi attraverso opportuni strumenti: verbali della
pianificazione delle attività svolte, registrazione presenze utenti alle diverse attività,
questionari.
I questionari andranno a misurare il grado di soddisfazione, la percezione di utilità del
servizio e della crescita personale, la capacità relazionale e professionale acquisita da parte
del volontario.
Verranno realizzate dagli enti coinvolti nel progetto tre riunioni di equipe (all’inizio, a metà
percorso e alla fine) cui parteciperanno i responsabili di tutti gli Enti partners e coprogettisti per valutare il grado di soddisfazione per l’attività svolta dai volontari,
la
percezione da parte dell’operatore del coinvolgimento e dell’interesse dimostrato dal
volontario e la coerenza del lavoro svolto con gli obiettivi del Progetto.
Al fine di monitorare anche l'impatto del Progetto sugli utenti, sarà somministrato agli stessi
un questionario che servirà a misurare il grado di soddisfazione per l’attività svolta dai
volontari. Tale valutazione sarà effettuata selezionando un campione pari al 30% delle sedi
operative che presentano le seguenti caratteristiche: rapporto volontario/utente definito e
costante nel tempo e non sporadico; numero limitato di utenti (inferiore a 30); servizio
caratterizzato da un alto livello di relazione tra utente e volontario .
20) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
No
Non è previsto, per il monitoraggio dei progetti, il ricorso a sistemi
verificati dall’Ufficio in sede di accreditamento.
21) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Motivazione a lavorare nel sociale, possesso del diploma di scuola superiore, attitudine alla
relazione con gli altri. Costituisce criterio preferenziale: l’esperienza acquisita in settori
conformi ai servizi richiesti; possesso della patente auto, per i possibili spostamenti che il
servizio potrebbe richiedere; uso del computer e del pacchetto Office, per esigenze legate sia
alle attività progettuali, sia alla migliore comunicazione tra l’Ente, i coprogettisti, i partners i
co-promotori e gli stessi volontari
22) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Dei copromotori esterni fanno parte società profit ed enti non profit.
Cooperativa Sociale Actl New: mette a disposizione mezzi tecnici e risorse umane. Le
risorse umane previste sono personale di madrelingua per un corso di inglese di base e di
inglese applicato al linguaggio informatico di base destinato all’area del Disagio adulto e in
particolare dell’inserimento lavorativo. Il corso, che verrà svolto entro le 12 mensilità
previste dal progetto “Fiancoafianco”, avrà la durata di 40 ore suddivise in 2 lezioni a
settimana della durata di 1 ora ciascuna. I mezzi tecnici (proiettori, computer, mezzi di
trasporto) sono previsti per il sostegno alla promozione del progetto, in tutti gli steps di
realizzazione e in particolare per eventi e momenti di diffusione dei risultati raggiunti dal
progetto medesimo.
Facoltà di Scienze della Formazione
Studio_C: società di consulenza e servizi informatici. Sostiene la promozione del progetto,
in tutti gli steps di realizzazione, attraverso internet e le relative tecniche di diffusione
(aggiornamenti info, banner, newsletter, blog e chat temporanee); supporta le attività di
prima alfabetizzazione informatica, l’utilizzo dei programmi di grafica e manipolazione
immagini, i metodi corretti per iscriversi a social network e creare blog personali. Tali
attività, che possono estendersi a qualsiasi sede attuativa ne faccia richiesta, verranno
comunque prevalentemente svolte nella sede Laboratorio multimediale Giorniacolori.
Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia: sostiene la
promozione del progetto tra gli studenti della facoltà attraverso l’organizzazione di incontri
23) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Per l’attuazione del progetto, l’Ente mette a disposizioni le seguenti risorse:
2 aule di formazione accreditate dalla Regione Umbria
Laboratorio informatica con 10 postazioni
- Laboratorio multimediale con n° 4 computers, software specifico, telecamere digitali,
macchine fotografiche digitali, camera oscura, programmi per il montaggio elettronico
video-audio, grafica e impaginazione, stampanti, fax, scanner, ADSL, etc.
- Laboratorio bricolage e falegnameria con attrezzature specifiche
- Laboratorio multimediale presso lo spazio ergoterapico Agorà
- Laboratori di musicoterapica e danza terapia
- Laboratorio di art-therapy
- Laboratorio di cucina attrezzato anche per disabili
- Palestre specifiche per riabilitazione motoria
- Spazi attrezzati per pet-therapy
- Sale riunioni e spazi per attività ricerca
- Impianti sportivi per attività di calcio, pallavolo, etc.
- Parco macchine composto da: utilitarie, auto media e grande cilindrata, pulmini, pulmini
attrezzati per trasporto disabili
Inoltre gli enti associati e partner del progetto mettono a disposizione le seguenti
attrezzature:
Laboratori di terapia occupazionale
Materiali e strumenti per lo svolgimento delle attività previste
Sale riunioni
Postazioni computer per ogni sede
Fax e connessioni Internet
Stampanti
Spazi per attività estive
Laboratori ludico-ricreativi e spazi aggregazioni
Biblioteche e siti culturali
Tutte le sedi di attuazione hanno a disposizione un computer con collegamento Internet,
nonché attrezzature, risorse e spazi strutturali in grado di ospitare le attività descritte nel
progetto.
Inoltre per la realizzazione del progetto sono previste spese per le seguenti risorse
aggiuntive:
Materiale didattico
Supporti informatici
Pubblicazioni
Stampa di materiale pubblicitario delle varie iniziative previste dal progetto
Materiale per laboratori di attività innovative previste dal progetto
Gestione laboratori e iniziative di animazione territoriale
Convegni e seminari
Ricerca
Partecipazione a missioni umanitarie
Docenti e personale per l’effettuazione dei moduli per la formazione specifica
I costi relativi alle attività di cui sopra sono a carico degli ENTI proponenti e vanno ad
integrare le eventuali risorse degli enti partners.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
24) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
nessuno
25) Eventuali tirocini riconosciuti :
nessuno
26) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
I volontari impegnati nel Progetto hanno la possibilità di acquisire competenze utili per il
profilo professionale di operatore sociale ed educatore professionale. Per tale profilo è in
corso di elaborazione la normativa regionale di riferimento. Gli Enti proponenti possono
rilasciare, per gli usi consentiti, una dichiarazione dell’avvenuto espletamento del servizio
ed eventuali referenze.
Formazione generale dei volontari
27) Sede di realizzazione:
La Cooperativa Sociale ALIS e la Cooperativa Sociale ACTL
gestiranno
congiuntamente tutto il percorso di formazione dei volontari del SCN. L’ente
coprogettista Comune di Narni, gestirà lo stesso percorso in modo autonomo.
Le lezioni si terranno presso l’aula didattica sita in Via Menotti Serrati n. 34/a – Terni.
28) Modalità di attuazione:
La formazione è effettuata in proprio presso gli Enti proponenti, con personale interno.
Gli Enti proponenti gestiranno la formazione avvalendosi, qualora lo ritenesse opportuno,
di consulenti qualificati e di interventi mirati da realizzare in collaborazione con le altre
agenzie del territorio impegnate in attività affini.
Il progetto prevede due momenti formativi:
1.
Formazione generale della durata di 42 ore;
2.
Formazione specifica, della durata di 72 ore, tratta argomenti specifici sulle
tematiche inerenti le attività del progetto.
Per ogni volontario, quindi, sono previste 114 ore complessive di formazione. L’aula sarà
composta da massimo 25 volontari per garantire una partecipazione attiva, un efficace
apprendimento dei contenuti, un buon livello di confronto tra i componenti della classe ed
i docenti.
Qualora fossero approvati più progetti presentati dagli Enti proponenti, i volontari potranno
svolgere insieme la formazione generale al fine di razionalizzare tempi e risorse.
29) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
Non è stato previsto, per la formazione dei volontari, il ricorso a
sistemi verificati dall’Ufficio in sede di accreditamento
NO
30) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
-
lezioni frontali
-
visione di filmati
-
esercitazioni in aula
-
discussione, dibattito e confronto
-
lavoro di gruppo
31) Contenuti della formazione:
Il Servizio Civile Nazionale Volontario è un’importante occasione di crescita personale e
sociale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, un prezioso strumento per
aiutare le fasce più deboli della società contribuendo allo sviluppo sociale e culturale del
nostro Paese.
Le finalità del servizio civile volontario sono contenute e ben delineate nell’art. 1 della
legge n. 64:
- concorrere alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari
- favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale
- promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale e internazionale, con
particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla
educazione alla pace fra i popoli
- partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio Nazionale, con particolare riguardo
ai settori ambientale, anche sotto l'aspetto dell'agricoltura in zona di montagna,
forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile
- contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani,
mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all'estero
La formazione generale dei giovani
volontari del progetto tiene conto, in modo
imprescindibile, delle finalità sopra esposte, che ne costituiscono anche i princìpi
ispiratori.
E’ importante sostenere il giovane volontario durante tutto il percorso del Servizio Civile
Nazionale: nell’analizzare e valorizzare le proprie motivazioni, fornendogli i mezzi
necessari per affrontare questa esperienza; nel far crescere in lui maggiori livelli di
consapevolezza, di coscienza, di cultura del S.C.N. trasmettendogli il carattere unitario,
nazionale dello stesso; nel renderlo protagonista all’interno delle strutture in cui agisce,
dando fiducia a quella volontà di partecipazione e a quello sforzo consapevole che lo
hanno spinto a fare questa scelta.
Il volontariato è ascolto e dialogo, dà vita ad una relazione tra persone: non si limita a
“fare per” gli altri, ma “fa con” gli altri.
Il volontario del Servizio Civile non sostituisce certo il servizio pubblico, né si connota
nella vera e propria attività lavorativa. Può anticipare la risposta ai bisogni emergenti che
le istituzioni non percepiscono ancora o non sono ancora attrezzate ad affrontare,
integrando e migliorando la qualità del servizio, contribuendo ad affermare la coesione
sociale contro ogni fenomeno di disgregazione e di emarginazione.
Attraverso il
Servizio Civile Nazionale si promuove, secondo i princìpi della
Costituzione Repubblicana, una cittadinanza attiva e responsabile e si realizza una forma
di partecipazione al bene comune.
1) La formazione di una identità di gruppo:
si cercherà di far crescere nei giovani volontari del Servizio Civile quell’identità di
gruppo, basata sulla condivisione di uno stesso progetto, che gli permetterà di esprimere
le proprie idee, aspettative, motivazioni ed obiettivi individuali e che li accompagnerà
non solo durante il percorso formativo ma per tutto il periodo di svolgimento del Servizio.
2) La comunicazione:
si farà conoscere lo strumento fondamentale della relazione.
La capacità comunicativa, nelle sue diverse componenti (la parola, la scrittura, i segni, la
mimica, l’arte) che è essenziale strumento nella relazione di aiuto.
3)
La Carta Costituzionale, il concetto e la fisionomia di Patria:
la difesa della Patria intesa come ambiente, territorio, patrimonio culturale, storico,
artistico e rappresentata dall’insieme delle istituzioni democratiche, dal loro ordinamento,
dai valori e dai princìpi costituzionali di solidarietà sociale.
4) La Protezione Civile:
dalla difesa civile della Patria alle problematiche legate alla previsione e alla prevenzione
dei rischi, alla gestione dell’emergenza e del post-emergenza, nonché a quelle relative
agli interventi di soccorso.
5) La storia del servizio civile:
dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale.
L’importanza per il Paese e per la sua difesa delle “attività e mezzi non militari”;
il percorso evolutivo della legislazione e della giurisprudenza costituzionale in questi
ultimi anni, che ha tenuto conto della maturazione ideale e concettuale prodotta nella
società civile, partendo dai riferimenti legislativi sull’obiezione di coscienza.
6) Il Servizio Civile:
la normativa vigente e la Carta di impegno etico.
Il concetto di cittadinanza, l’appartenenza alla collettività.
Il sistema delle istituzioni cui è affidata la vita democratica del nostro Paese; il significato
e il ruolo delle diverse istituzioni pubbliche : la Regione, la Provincia, il Comune, la ASL,
i Consorzi, le Municipalizzate, le Società di servizi, la Questura, la Prefettura.
Il livello di benessere di un Paese, la vivibilità, l’ordine, la sicurezza.
La gestione dei servizi del contesto territoriale ove il volontario opererà.
7) Conoscenza del contesto territoriale:
conoscenza della struttura dove il servizio civile sarà svolto: la sua storia, gli elementi
valoriali che la caratterizzano, la sua Mission.
Conoscenza degli elementi normativi che disciplinano il terzo settore e la cooperazione
sociale; acquisizione di competenze per realizzare servizi.
Le caratteristiche del volontariato e del terzo settore. Possibilità in ambito nazionale ed
europeo.
8) Il lavoro per progetti:
l’analisi dei bisogni e la pianificazione dell’intervento operativo. La presa in carico,
l’attivazione di agenzie territoriali specifiche, la verifica dell’intervento, la modifica e la
sua ridefinizione.
Il concetto di integrazione; le diversità fisiche, sociali e culturali, la diversità come valore.
32) Durata:
La durata prevista è di 42 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
33) Sede di realizzazione:
La Cooperativa Sociale ALIS e la Cooperativa Sociale ACTL gestiranno congiuntamente
tutto il percorso di formazione dei volontari del SCN. L’ente coprogettista Comune di Narni,
gestirà lo stesso percorso in modo autonomo.
Le lezioni si terranno presso l’aula didattica sita in Via Menotti Serrati n. 34/a – Terni.
La formazione specifica viene suddivisa in quattro aree. Di seguito vengono descritti i quattro
percorsi di formazione specifica ai quali ogni volontario dovrà partecipare. La formazione specifica
avrà una durata complessiva di 72 ore.
34) Modalità di attuazione:
Gli Enti proponenti gestiranno in proprio l’attività di formazione specifica avvalendosi,
ove si ritenga opportuno, di interventi di tecnici con professionalità specifica.
Area Anziani
Obiettivi
Conoscenza delle normative
Conoscenza dei modelli teorici di riferimento
Gli interventi di assistenza nei diversi contesti socio - ambientali
Analisi e conoscenza del territorio di riferimento
Area minori
Obiettivi
Conoscenza delle normative per la tutela dei minori
Conoscenza di riferimenti teorici
Conoscenza del disagio minorile emergente
L’assistenza al minore con disagio (immigrato, non scolarizzato etc.)
Area Disabili
Obiettivi
Conoscenza delle normative che tutelano i diritti dei disabili
Conoscenza dei modelli teorici di riferimento
Conoscenza dei piani di assistenza socio - riabilitativi individuali e di gruppo
Area Disagio Adulto
Obiettivi
Il modulo intende fornire ai partecipanti un quadro delle principali teorie in ambito
psichiatrico e delle metodologie di intervento. I partecipanti avranno l’opportunità di
conoscere caratteristiche e peculiarità dei servizi esistenti nel territorio grazie anche agli
interventi di docenti esperti e impegnati in tale realtà.
• Conoscenza delle normative per la tutela delle persone adulte con disagio, sia con
malattia psichiatrica sia con comportamenti a rischio e a rischio di esclusione
sociale
• Conoscenza dei riferimenti teorici e dei quadri nosografici in psichiatria
• Conoscenza del lavoro di assistenza nella riabilitazione psicosociale per
l’inclusione
• Conoscenza del ruolo del volontario del Servizio Civile Nazionale nel lavoro di
assistenza nei diversi contesti
• Conoscenza del ruolo del volontario del Servizio Civile Nazionale nel lavoro di
assistenza e di ascolto alle famiglie
35) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Area Anziani
-
Lezioni frontali
-
Lavoro di gruppo
-
Simulate
-
Visione di filmati e documenti
Area Minori
-
Lezioni frontali
-
Lavoro di gruppo
-
Simulate
-
Visione di filmati e documenti
Area disabili
-
Lezioni frontali
-
Lavoro di gruppo
-
Simulate
-
Visione di filmati e documenti
Area Disagio Adulto
-
Lezioni frontali
-
Lavoro di gruppo
-
Simulate
-
Visione di filmati e documenti
36) Contenuti della formazione:
Area Anziani
•
Normativa di riferimento Regionale e Nazionale
• Decreto 21/5/01 n. 308 Regolamento concernente “Requisiti minimi strutturali
organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo
residenziale e semiresidenziale a norma dell’art. 11 della Legge 8/11/2000 n. 328
• I processi di trasformazione della famiglia e della società, le condizioni di isolamento
e emarginazione della persona anziana.
• La tutela della salute e dell’anziano, l’invecchiamento individuale, l’invecchiamento
demografico.
• Gli aspetti psicologici dell’invecchiamento.
• L’età anagrafica, l’età biologica, l’età psicologica e l’età sociale.
• I cambiamenti culturali.
• La motivazione, l’attenzione, la memoria nell’anziano.
• La condizione di solitudine e la relazione con l’anziano.
• I cambiamenti funzionali e cognitivi nella terza età.
• I disturbi delle funzioni cognitive e simboliche.
Area Minori
Principali normative regionali di riferimento per la tutela dei diritti del minore:
Legge 4/5/83 n. 184 Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori
• Legge 27/5/91 n. 176 Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo
fatta a New York il 20 novembre 1989
• Legge 28/8/97 n. 285 Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per
l’infanzia e l’adolescenza
• Comitato per minori stranieri Del. Riunione 11/01/2001 Minori stranieri non
accompagnati
• Legge 23/12/97 n. 451 Istituzione della Commissione parlamentare per l’infanzia e
dell’osservatorio nazionale per l’infanzia
• Legge 3/8/1998 n. 269 Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della
pornografia del turismo sessuale, in danno di minori, quali nuove forme di riduzione
in schiavitù
• L’evoluzione e il cambiamento della famiglia
• Le varie tipologie di famiglie
• Il ciclo vitale della famiglia, la coppia, la nascita del figlio, il figlio adolescente, lo
svincolo
• Lo sviluppo cognitivo ed effettivo del bambino nelle diverse fasi di crescita.
• I servizi nella rete degli interventi di assistenza a favore della famiglia.
• Specificità evolutive e bisogni assistenziali delle nuove generazioni
• Il lavoro di assistenza nei minori con disturbi “esternalizzanti”; il lavoro di assistenza
nei minori con disturbi “internalizzanti”
• Il lavoro di assistenza nel percorso di inclusione dei minori
Area disabili
Normativa nazionale e regionale per la tutela dei diritti dei disabili:
• Legge 5/2/92 n. 104 Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti
delle persone handicappate
• Legge 21/5/98 n. 162 Modifiche alla legge 5 febbraio 1992 n. 104 concernenti misure
di sostegno a favore di persone con handicap grave.
• Legge 28/1/99 n. 17 Integrazione e modifica della legge – quadro 5 febbraio 1992, n.
104 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate
• Legge 9/1/89 n. 13 Disposizioni per il favorire il superamento e l’eliminazione delle
barriere architettoniche negli edifici privati
• Decr. Pres. Del Cons. dei Ministri 29/11/01 Definizione dei livelli essenziali di
Assistenza.
• Elementi di neuropsichiatria infantile
• L’intervento assistenziale nei minori con disturbi dello spettro autistico
• Il piano assistenziale individualizzato e l’integrazione sociale della persona con
disabilità nel contesto familiare, nel contesto scolastico, nelle comunità, nel contesto
lavorativo
• I differenti contesti di intervento: centro semiresidenziali, centri residenziali,
assistenza domiciliare,intervento socio-educativo scolastico
•
Area Disagio Adulto
Normativa nazionale e regionale che disciplina e indirizza gli interventi per la tutela della
salute mentale:
•
Legge n. 180/78 Accertamenti e trattamenti sanitari volontari ed obbligatori
•
Legge n. 833/78 Proposta modifica norma in materia di assistenza psichiatrica
•
Del. Cons. Reg.le n. 372 del 07/7/97 Piano Regionale di riorganizzazione dei servizi
e delle attività di tutela della salute mentale
•
Del. G.R. 3/12/97 n. 7880 Autorizzazione provvisoria al funzionamento di una
struttura psichiatrica residenziale della Coop. ACTL nel Comune di Terni.
Elementi di psicopatologia.
Il ruolo del sintomo nel contesto familiare.
Le patologie da dipendenza: le droghe, l’alcool, il gioco.
Il lavoro del reinserimento e dell’inclusione sociale.
La riabilitazione psico-sociale ed il lavoro di rete nelle persone con malattie
psichiatriche.
La prevenzione delle cronicità.
I servizi territoriali, gli interventi domiciliari, il ruolo delle comunità terapeuticoriabilitative. .Il sostegno alle famiglie
Altri elementi della formazione
37) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Il piano di monitoraggio del percorso di Formazione dei volontari del S.C.N. intende
fornire dati per poter misurare la qualità e l’efficacia del progetto formativo. Le
osservazioni che ne scaturiranno dovranno evidenziare i punti di forza e le criticità
dle progetto stesso.
Da questo sarà possibile pianificare azioni migliorative per i futuri percorsi
formativi.
Nel misurare l’ “impatto dell’attività formativa”, sarà necessario monitorare gli
indicatori qualitativi e quantitativi.
Il piano di monitoraggio dovrà quindi verificare:
-
l’andamento del pecorso formativo in itinere durante tutto il periodo di
svolgimento;
-
la qualità e la soddisfazione percepita dal volontario del Servizio Civile;
-
l’efficacia del percorso formativo;
-
la partecipazione attiva del volontario del Servizio Civile;
-
la congruenza con gli obiettivi della formazione generale e specifica prefissati
nel progetto;
-
la segnalazione di eventuali nuovi obiettivi emersi proprio durante l’attività di
formazione;
-
la congruenza della durata dei diversi moduli di formazione espressa nel
progetto nelle sue diverse fasi.
I risultati della formazione, generale e specifica, verranno monitorati attraverso
questionari, schede di valutazione, attività di tutoring e verifche degli apprendimenti.
Il monitoraggio della formazione prevede tre momenti di rilevazione e analisi:
all’inizio, a conclusione dell’attività formativa generale e a conclusione dell’attività
formativa specifica.
Il questionario di ingresso raccoglie dati riferiti alle motivazioni, alle aspettative e
alle competenze possedute dal volontario.
Quello in itinere esplora gli aspetti inerenti i contenuti della formazione, la
metodologia, la qualità delle docenze della formazione generale.
Il questionario finale raccoglie dati inerenti i contenuti della formazione, la
metodologia, la qualità delle docenze della formazione specifica e le competenze
acquisite dai volontari.
Inoltre raccoglie dati inerenti il gradimento e la soddisfazione percepita da parte del
volontario complessivamente e dell’intero percorso formativo in merito ai contenuti,
alla docenza, al “clima dell’aula”, agli aspetti organizzativi, al giudizio complessivo
dell’intero percorso formativo; alla segnalazione di punti di criticità e alle proposte
possibili e suggerimenti.
Data 03/03/10
Il Rappresentante Legale dell'Ente
Dott. Sandro Corsi
Scarica

consulta il progetto - Cooperativa Sociale Actl