ASSOCIAZIONE IDENTITA’ CRISTIANA SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: Associazione Identità Cristiana Codice di accreditamento: Albo e classe di iscrizione: NZ04553 REGIONE CAMPANIA IV CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: Informare comunicando – Associazione Identità Cristiana Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: E - Area: 06 (Educazione e Promozione culturale – Educazione ai diritti del cittadino) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Descrizione dell’area di intervento L’educazione al godimento dei diritti di cittadinanza ha per oggetto la natura e la funzione delle regole nella vita sociale, i valori della democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Educare all’essere cittadini responsabili e maturi significa elaborare e diffondere la cultura dei valori civili, consente l'acquisizione di una nozione più profonda dei diritti di cittadinanza, partendo dalla consapevolezza della reciprocità fra soggetti dotati della stessa dignità. Essa aiuta a comprendere come l’organizzazione della vita personale e sociale si fondi su un sistema di relazioni giuridiche, sviluppa la consapevolezza che condizioni quali dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non possano considerarsi come acquisite per sempre, ma vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, protette. Rispetto all’immigrazione, l’educazione ai propri diritti diventa fondamentale. L’immigrazione è uno dei fenomeni più problematici e controversi, dal punto di vista delle cause e delle conseguenze. Tutto ciò non avviene senza un costo pagato spesso, per la maggior parte, dal nuovo arrivato che deve stentare per sopravvivere in un ambiente nuovo e spesso ostile, ma anche per la società che lo accoglie. Per quanto riguarda i paesi destinatari dei fenomeni migratori, i problemi che si pongono riguardano la regolamentazione ed i permessi. La presenza della popolazione straniera negli ultimi anni ha assunto le caratteristiche di una componente strutturale del nostro Paese: il consolidamento di tale tendenza nei contesti territoriali locali, oltre ad essere confermato da dati di ordine quantitativo, risulta avvalorato altresì da elementi di tipo qualitativo, quali, la crescente presenza di minori e di nuclei familiari, espressione di un percorso migratorio orientato sempre più verso la stabilizzazione nel Paese di destinazione. L’immigrazione rappresenta quindi una componente sempre più strutturale e centrale della società, che cambia il suo assetto socio-culturale mettendo a confronto diverse identità e culture. La stretta attualità del fenomeno migratorio, unitamente alle controverse tematiche dell’integrazione e della cittadinanza, rendono necessaria una considerazione dell’opportunità di dedicare grande attenzione al fenomeno. È importante che vi sia una piena consapevolezza, da parte di tutti gli attori in gioco, immigrati in primis ma anche dei cittadini italiani, circa la portata e l’indisponibilità di alcuni diritti di carattere generale. Appare ovvio che l’azione propedeutica a tal fine risulta essere quella di una corretta e completa informazione. Descrizione del contesto territoriale Il territorio in cui si intende operare con questo progetto è quello di Napoli, una città di 959.052 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia e della regione Campania, è il terzo comune italiano per popolazione dopo Roma e Milano, nonché cuore di una delle aree metropolitane più popolose d’Europa. L’andamento demografico della popolazione residente dal 2001 al 2012 è riportato nel grafico seguente (fig.1).Dalla prima figura si rileva che l’andamento demografico della popolazione residente nel comune di Napoli è in costante calo dall’anno 2005 all’anno 2012 (Istat2012). Fig.1 Andamento demografico della popolazione residente- comune di Napoli Fonte: Istat- elaborazione tuttitalia.it L'analisi della struttura per età della popolazione residente nel comune di Napoli considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura della popolazione di Napoli viene definita di tipo regressiva, in quanto la popolazione giovanile (0-14 anni) risulta minore di quella anziana (65 anni ed oltre), (Fig.2). Figura 2. Struttura della popolazione per età. Fonte Istat- elaborazione tuttitalia.it A Napoli nel 2013, secondo gli ultimi dati aggiornati dall’Istat, sono presenti 377.487 famiglie, la media dei componenti per famiglia è di 2,53. Il reddito medio è di 9.273 euro. Dai dati Istat (anno 2013) si rileva che il 3,1% della popolazione residente è costituito da stranieri (fig.3), per un totale di 29.428 persone ( di cui 10672 sono maschi e 18756 sono femmine) dato che dal 2004 risulta aumentato del 56% (tab.1).Inoltre, si rileva che la fascia di età prevalente della popolazione straniera nel territorio di riferimento è quella dai 25-49 anni (tab.1-fig.4) Fig.3 Stranieri residenti a Napoli Fonte: Istat- elaborazione tuttitalia.it Tabella 1: Distribuzione della popolazione straniera residente a Napoli per età e sesso Stranieri Età Maschi Femmine Totale % 0-4 809 808 1.617 5,5% 5-9 689 595 1.284 4,4% 10-14 547 585 1.132 3,8% 15-19 540 551 1.091 3,7% 20-24 735 881 1.616 5,5% 25-29 1.084 1.595 2.679 9,1% 30-34 1.644 2.308 3.952 13,4% 35-39 1.381 2.583 3.964 13,5% 40-44 1.148 2.135 3.283 11,2% 45-49 735 2.031 2.766 9,4% 50-54 568 1.866 2.434 8,3% 55-59 359 1.606 1.965 6,7% 60-64 198 716 914 3,1% 65-69 105 215 320 1,1% 70-74 39 121 160 0,5% 75-79 31 55 86 0,3% 80-84 23 52 75 0,3% 85-89 20 36 56 0,2% 90-94 10 8 18 0,1% 95-99 7 8 15 0,1% 100+ 0 1 1 0,0% 10.672 18.756 29.428 100% Totale Fonte:Istat 2013 Fig.4 Distribuzione della popolazione straniera per età e sesso Fonte: Istat – elaborazione tuttitalia.it La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'Ucraina con il 22,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dallo Sri Lanka (ex Ceylon) (18,2%) e dalla Repubblica Popolare Cinese (8,3%), (fig.5). Fig.5 Distribuzione per area geografia di cittadinanza Fonte: Istat- elaborazione tuttitalia.it Il Comune di Napoli rientra per la gestione integrata dell’offerta dei servizi ed interventi sociali L. 328/00, nel Piano Sociale di Zona dell’ambito territoriale N.18, che comprende le 10 Municipalità. Le attività attualmente svolte e programmate dall’ambito per l’area immigrazione comprendono l’attuazione di servizi d'accesso e front-office rivolti ad utenti immigrati, in grado di supportarli e guidarli ad agire in autonomia nella rete dei servizi del welfare locale. 1. Omnibus – Antenne territoriali per l'immigrazione: Unità mobile – Sportello immigrati Soggetti attuatori: Associazione Centro “La tenda” Onlus. Attività svolte: Interventi di orientamento e sostegno all'accesso ai servizi pubblici e privati presenti sul territorio cittadino quali: mense, accoglienza diurne, ambulatori, presidi sanitari, richiesti non solo da immigrati ma anche da italiani provenienti per lo più dalle province del territorio campano. L'attività si realizza attraverso tre momenti distinti: l'ascolto; l'informazione (attraverso il costante aggiornamento della mappatura delle risorse e dei servizi presenti sul territorio, sono fornite, su supporto cartaceo, tutte le informazioni necessarie per orientarsi sul territorio); l'orientamento (in base alle richieste rilevate, si cerca di mettere le persone senza dimora in contatto diretto con le risorse e i servizi territoriali che possono offrire risposte immediate ai bisogni primari e alle richieste di carattere sanitario, lavorativo, burocratico e legale). Data inizio/conclusione: gennaio 2012- dicembre 2012. N. utenti: 428 2. Progetto Sportello cittadino per Migranti Soggetti attuatori: Comune di Napoli, in qualità di soggetto beneficiario capofila, e Cooperativa Sociale Casba, Istituto di Studi Giuridici Internazionali (CNR –ISGI), Associazione L.E.S.S. Onlus e Associazione N:EA, quali partner del progetto. Attività svolte: • Sportello di ascolto ed orientamento per Migranti presso Via Vertecoeli e Spazio di ascolto URP IV Municipalità di Napoli • Focus Group per l'individuazione e la lettura dei bisogni in tema di accesso ai servizi cittadini per i migranti • Percorso di formazione intensiva e di aggiornamento in materia di immigrazione per 20 risorse comunali degli URP e CSS • 10 Laboratori di Educazione ai Legami Comunitari per circa 300 partecipanti • 1 Laboratorio inter-etnico di Scambio Solidale per 30 partecipanti immigrati • Ideazione e stesura di una Guida multilingua ai Servizi cittadini. Data inizio/conclusione: 15 ottobre 2012/30 giugno 2013 n. utenti: 910 3. Progetto “Bene Comune - costruire relazioni positive tra migranti e Pubblica Amministrazione” Soggetti attuatori: Comune di Napoli, in partenariato con la Cooperativa Sociale Dedalus e l'Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Scienze Politiche. Attività svolte: Il progetto prevede l’attuazione di interventi per l’incremento, negli attori pubblici, delle conoscenze sul fenomeno migratorio, con particolare riguardo al ruolo delle P.A. locali nel favorire i processi di integrazione degli immigrati: • Corso di perfezionamento in “Immigrazione e politiche pubbliche di accoglienza e integrazione” destinato a 28 operatori della Pubblica Amministrazione. • Raccolta ed analisi dei dati relativi alle difficoltà di accesso dei migranti alla Pubblica Amministrazione attraverso un affiancamento di mediatori culturali ad operatori pubblici. • Tavoli di lavoro per la costruzione ed attivazione di reti territoriali di intervento, per il mainstreaming e la promozione dell'integrazione delle politiche di accoglienza ed inclusione degli immigrati. Data inizio/conclusione: 9 ottobre 2012/30 giugno 2013. N. utenti/attori coinvolti: 28 operatori della P.A., 60 partecipanti ai tavoli di lavoro tematici, 420 utenti. Come si evince dai dati, le azioni progettate e attuate dall’ambito, molto valide e adeguate alla popolazione di immigrati, dal 2012 al 2013 hanno coinvolto 1.758 utenti, un numero molto limitato di utenti se si tiene conto che il totale di cittadini stranieri residenti a Napoli è di 29.428 persone (Fonte Ambito Territoriale). Ne risulta inoltre che le attività in questione sono limitate nel tempo, cioè non vi sono attività stabili programmate per la popolazione di immigrati, ma solo progetti periodici limitati nel tempo, mentre la popolazione di immigrati richiede interventi più stabili e duraturi. Nell’area coperta dal progetto, esiste, inoltre, uno Sportello Unico per l'Immigrazione della Prefettura di Napoli, ma gli stranieri che si sono rivolti al servizio nel 2013 sono stati stimati in 1.200 persone, ai quali è stato somministrato un test di gradimento del servizio e tutti gli utenti hanno lamentato insoddisfazione nelle risposte e informazioni ricevute, soprattutto, a causa della lingua. Gli stranieri lamentano una mancanza di materiale informativo tradotto in diverse lingue per essere più accessibile a tutti (Fonte Ufficio Prefettura). Analisi del bisogno La scarsa presenza di specifici servizi informativi rivolti agli immigrati è una grave lacuna in contesti territoriali come quello preso in considerazione. Inoltre molto spesso, i cittadini immigrati, pur avendo permesso o carta di soggiorno, e risiedendo in modo stanziale in Italia, sono informati sulle prassi giuridiche, procedure documentazione, ma hanno una conoscenza parziale dei loro diritti di cittadini. Di conseguenza, possiamo individuare un problema comune che, laddove esista, il flusso di informazione è insufficiente rispetto alle necessità degli utenti immigrati, sia effettivi che potenziali. Nel caso dei migranti, alle evidenti difficoltà connesse ai problemi linguistici si sommano criticità collegate alle differenze culturali, sulla diversa idea e approccio che gli immigrati e le immigrate hanno nel loro rapporto con i presidi territoriali, insieme a quelli che scaturiscono dalla non conoscenza del nostro sistema legislativo, burocratico e amministrativo. Il progetto intende colmare le criticità emerse sul territorio rispetto alla popolazione straniera, informare la cittadinanza straniera dei propri diritti per poter favorire l’incontro tra culture diverse, mirare a facilitare l’incontro tra cittadini italiani e stranieri e tra stranieri di diverse culture, sensibilizzare sulle tematiche dell’intercultura, della pace e della solidarietà tra i popoli, far conoscere e valorizzare le diverse culture. Dialogo, rispetto e confronto sono le coordinate che ne ispirano l’azione, con la volontà di essere un tassello importante di quella cittadinanza responsabile all’interno della quale non stanno solo diritti e stili di vita e modi di pensare. Dialogo e confronto si pongono in un’ottica di partecipazione doveri, ma anche attiva, di ascolto delle esigenze e delle istanze altrui. Domanda e offerta di servizi analoghi Offerta Sul territorio, oltre alle attività svolte dall’ambito e dall’Ufficio della Prefettura e descritte in precedenza, associazioni che si occupano di stabilire contatti e avviare processi di socializzazione per gli immigrati ma non in maniera specifica e continuativa: la Croce Rossa attraverso i gruppi pionieri presenti nella provincia di Napoli ha attivato progetti rivolti all’immigrazione ma sporadicamente e con poco riscontro partecipativo; Associazione Identità Cristiana svolge attività sporadiche di organizzazione delle attività di feste nelle ricorrenze e momenti socio-ricreative per immigrati la cooperativa sociale Dedalus di Napoli nel 2011 ha realizzato l’iniziativa A.MI.C.I. Accesso al Micro Credito per Immigrati; il progetto, promosso in partenariato con Camera di Commercio di Napoli, assessorato al Lavoro della Provincia di Napoli, Banca Popolare Etica, Agenzia per lo Sviluppo della Cooperazione Sociale (APE) e associazione Caracoles, è stato finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’obiettivo era quello di promuovere lo strumento del microcredito tra i cittadini immigrati che intendono avviare o sviluppare attività autonome e di piccola imprenditorialità. Il progetto ha coinvolto solo il 15% degli stranieri e solo per 6 mesi. Nel 2013 non sono stati attivati corsi dei italiano per stranieri nella città di Napoli, pur presentandosi una domanda da parte del 65% della popolazione straniera. Domanda Al di là delle iniziative sopra descritte, sono scarse sul territorio attività e associazioni che si occupino in maniera specifica e continuativa degli immigrati e sono scarsi anche interventi volti all’integrazione e all’organizzazione di attività interculturali. Dei 29.428 immigrati residenti a Napoli solo 1.758 soggetti sono già coinvolti nelle attività del territorio, ma necessitano di interventi più stabili e duraturi e 1.200 persone si sono rivolte allo Sportello Unico per l'Immigrazione della Prefettura di Napoli, ma necessitano di maggiori informazioni più chiare e accessibili. Resta una domanda insoddisfatta da parte di 26.470 stranieri non coinvolti in nessuna attività che necessitano di informazioni circa i propri diritti e sostegno all’inclusione. Criticità e bisogni del territorio Tabella 2: Tabella riassuntiva delle criticità/bisogni in relazione agli indicatori di contesto Situazione di partenza. CRITICITA’/BISOGNI Criticità 1: Scarsa informazione, scarsa conoscenza dei diritti e dei doveri connessi alla condizione di cittadino straniero. Bisogno: Ampliare il lavoro dei servizi alla persona rivolti ai cittadini stranieri, per promuovere l’orientamento ai diritti e doveri degli stessi. INDICATORI MISURABILI Indicatore 1.1: n. cittadini stranieri che si recano ai servizi per richiedere informazioni Indicatore 1.2: n. cittadini stranieri coinvolti in progetti Indicatore 1.3: n. corsi di insegnamento di lingua italiana come seconda lingua (italiano L2) Indicatore 1.4: N° brochure informative multilingue Indicatore 1.5: N° di traduzioni presenti sui siti web Istituzionali (Comune, Asl, Ambito, Prefettura) Criticità 2: Presenza di poche reti sociali volte all’integrazione e a contrastare il disagio e il rischio devianza tra gli immigrati. Bisogno: Promuovere attività ed eventi pubblici rivolti alla cittadinanza italiana e straniera, per arginare il problema dell’emarginazione. Promuovere iniziative e occasioni di riflessione sul tema dell’identità, del riconoscimento reciproco, dell’incontro, dello scambio tra vecchi e nuovi residenti. Indicatore 2.1: N. attività culturali volte all’integrazione sociale attraverso l’organizzazione di eventi culturali ed attività laboratoristiche. Indicatore 2.2: N. campagne informative realizzate su specifiche tematiche per gli immigrati sul territorio Target del progetto Destinatari diretti delle attività: I destinatari diretti delle azioni del progetto sono individuati in tutti quei cittadini stranieri residenti nel territorio di Napoli, stimati in 29.428 persone. In particolare: 1.758 soggetti già coinvolti nelle attività del territorio che necessitano di interventi stabili e duraturi 1.200 persone che si rivolgono allo Sportello Unico per l'Immigrazione della Prefettura di Napoli, ma che necessitano di maggiori informazioni Il restante numero di immigrati, stimati in 26.470 non coinvolti in nessuna attività Beneficiari indiretti: Godranno indirettamente dei benefici del progetto: le famiglie degli immigrati più seguiti ed informati; la comunità cittadina che beneficerà dei processi di inclusione e conoscenza che il progetto mira a favorire. Obiettivi del progetto: OBIETTIVO GENERALE Il progetto mira a promuovere l’integrazione sociale e lavorativa degli immigrati attraverso un sistema di comunicazione che fornisca informazioni utili non solo alla prima accoglienza, ma anche all’esercizio di diritti fondamentali quali il lavoro, la cittadinanza, la salute e l’istruzione. Nelle situazioni in cui gli stranieri si trovano a vivere condizioni di irregolarità rispetto alla normativa sul soggiorno, a tutto ciò si somma un’inevitabile diffidenza e timore che gli stessi sentono nei confronti di ogni rapporto con organismi o strutture, se pur periferiche, a gestione pubblica. Per questo si prevede una sorta di “effetto moltiplicatore” del progetto: diffondendo maggiormente l’informazione sui servizi offerti a persone immigrate, sicuramente aumenterebbe il numero delle persone che si rivolgerebbero a questi servizi, con indubbio vantaggio per la ricerca di preziose opportunità degli stessi stranieri e per le politiche di accoglienza praticate. Il progetto prevede di potenziare il servizio rivolto ai cittadini immigrati e diffondere loro la conoscenza non solo dei propri doveri, ma anche dei propri diritti, come l’accesso ai servizi sanitari, la coesione familiare, informarli degli interventi attivati rivolti ai cittadini. Il progetto mira a fornire attività di orientamento, consulenza e assistenza a favore dei cittadini stranieri. Inoltre si punta a favorire l’attivazione di percorsi di inclusione sociale della popolazione immigrata. OBIETTIVI SPECIFICI Obiettivi specifici generati in relazione alle criticità e bisogni del territorio Tabella 3: Obiettivi specifici generati da criticità/bisogni. CRITICITA’/BISOGNI Criticità 1: Scarsa informazione, scarsa conoscenza dei diritti e dei doveri connessi alla condizione di cittadino straniero. Bisogno: Ampliare il lavoro di rete dei servizi alla persona rivolti ai cittadini stranieri, per promuovere l’orientamento ai diritti e doveri degli stessi. Criticità 2: Presenza di poche reti sociali volte all’integrazione e a contrastare il disagio e il rischio devianza tra gli immigrati. Bisogno: Promuovere attività ed eventi pubblici rivolti alla cittadinanza italiana e straniera, per arginare il problema dell’emarginazione. Promuovere iniziative e occasioni di riflessione sul tema dell’identità, del riconoscimento reciproco, dell’incontro, dello scambio tra vecchi e nuovi residenti. OBIETTIVI Obiettivo 1: Promuovere l’informazione e la consapevolezza dei cittadini stranieri rispetto ai diritti e ai doveri di cittadinanza e alla rete dei servizi sul territorio. Obiettivo 2: Promuovere l’incontro tra le culture favorendo l’integrazione. Obiettivi specifici in relazione agli indicatori di risultato attesi Tabella 4: Obiettivi specifici in relazione agli indicatori di contesto alla conclusione del progetto. OBIETTIVO Obiettivo 1: Promuovere l’informazione e la consapevolezza dei cittadini stranieri rispetto ai diritti e ai doveri di cittadinanza e alla rete dei servizi sul territorio. INDICATORI DI RISULTATO ATTESI Indicatore 1.1: Aumento dei cittadini stranieri che si recano ai servizi per richiedere informazioni Indicatore 1.2: Aumento della percentuale dei cittadini stranieri assistiti Indicatore 1.3: Inserimento corsi di insegnamento di lingua italiana come seconda lingua (italiano L2) in tutti i comuni della provincia Indicatore 1.4: Creazione brochure informative multilingue Indicatore 1.5: Inserimento traduzioni presenti sui siti web Istituzionali (Comune, Asl, Ambito, Prefettura) Obiettivo 2: Promuovere l’incontro tra le Indicatore 2.1: Incremento delle attività culture favorendo l’integrazione. culturali volte all’integrazione sociale attraverso l’organizzazione di eventi culturali ed attività laboratoristiche. Indicatore 2.2: Creazione campagne informative realizzate su specifiche tematiche per gli immigrati sul territorio Confronto tra situazione di partenza e di arrivo Tabella 5: Indicatori di contesto relativi alla situazione di arrivo in confronto a quella di partenza INDICATORI EX ANTE EX POST Indicatore 1.1: 1.200 n. cittadini stranieri che si Aumento del 10% recano ai servizi per richiedere informazioni Indicatore 1.2: n. cittadini stranieri coinvolti in progetti Indicatore 1.3: n. corsi di insegnamento di lingua italiana come seconda lingua (italiano L2) Indicatore 1.4: N° brochure informative multilingue Indicatore 1.5: N° di traduzioni presenti sui siti web istituzionali Indicatore 2.1: N. attività culturali volte all’integrazione sociale attraverso l’organizzazione di eventi culturali ed attività laboratoristiche. Indicatore 2.2: N. campagne informative realizzate su specifiche tematiche per gli immigrati sul territorio 1.758 Aumento del 20% 0 4 Attualmente non presente Brochure informativa sui servizi, le strutture del territorio, i numeri utili in varie lingue Attualmente non presente Traduzione in 12 lingue 2 Attualmente non presente Laboratori interculturali una volta al mese Una campagna specifica diffusa su tutta la provincia Risultati attesi Promuovere una piena consapevolezza dei diritti di cittadinanza e delle relative opportunità, ma anche dei doveri, dei poteri e delle responsabilità cui i soggetti interessati devono fare riferimento per un buon inserimento nella società italiana. Rendere i cittadini immigrati capaci di muoversi facilmente, con autonomia e in un rapporto paritario, nei confronti delle amministrazioni pubbliche e di agevolarli nell’esercizio del diritto alla conoscenza ed alla partecipazione. Assicurare all’utenza le opportune attività di informazione, orientamento e segretariato sociale, per il migliore inserimento nella realtà cittadina, per l’acquisizione di competenze adeguate allo svolgimento di attività lavorative, per la reciproca conoscenza ed il miglioramento delle relazioni con la popolazione residente. L’informazione, la formazione e la mediazione culturale si intrecciano e si integrano con l'attività di comunicazione le quali favoriscono l’accesso ai servizi pubblici e la costruzione di relazioni positive. Ciò significa colmare il divario di conoscenze derivante dalla specifica condizione di straniero (conoscenza della lingua, accesso all’istruzione, ai servizi sanitari, alla formazione professionale, alle politiche di alloggio pubblico ecc.) che penalizza rispetto ai cittadini italiani in condizioni economiche sociali comparabili, e includendo quindi gli immigrati nell'ambito di politiche volte a risolvere problemi di segmenti specifici che la popolazione presenta sul territorio (in particolare persone a basso reddito) della quale spesso gli immigrati sono una parte importante. È fondamentale pertanto potenziare e prevedere un'attività informativa con i diversi mezzi disponibili: come l’attivazione di sportelli informativi per stranieri, l'organizzazione di conferenze, la produzione di materiale divulgativo plurilingue che consentano, anche attraverso l'apporto dei mezzi di comunicazione, di far conoscere agli stranieri i loro diritti e i loro doveri e la cultura della comunità accogliente. Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi OBIETTIVO SPECIFICO 1 Promuovere l’informazione e la consapevolezza dei cittadini stranieri rispetto ai diritti e ai doveri di cittadinanza e alla rete dei servizi sul territorio. AZIONE A: Informazione e diffusione Attività A 1: Supporto alla documentazione Identificazione dei recapiti e del posizionamento dello Sportello Unico per l'Immigrazione della Prefettura di Napoli e degli enti del territorio che erogano servizi utili agli immigrati Raccolta documentazione informativa già esistente presso altri enti territoriali Analisi della documentazione raccolta Scelta dei contenuti da inserire nel materiale informativo da distribuire agli utenti Predisposizione bozza grafica di locandine e brochure informativa sui servizi, le strutture del territorio, i numeri utili in varie lingue Inserimento contenuti informativi nella bozza realizzata Creazione modulo di registrazione anagrafica utente Invio a tipografia per stampa materiale informativo Ritiro documentazione stampata e consegna al Front Office Identificazione luoghi comuni di aggregazione degli immigrati per la sponsorizzazione dello sportello (Parrocchie, CAF, centri commerciali, etc., etc.) Ritiro documentazione stampata e consegna al Front Office Attività A 2: Attività di Front-Office Accoglienza diretta dell’utenza Somministrazione modulo di registrazione anagrafica utente Ritiro modulo compilato ed archiviazione Ascolto, valutazione richiesta, risposta, se di competenza, o indicazione del referente e/o dell’ufficio pertinente Accoglienza su Area documenti (Ad es., chiedere l'iscrizione anagrafica, certificato di residenza e carta d'identità, iscrizione anagrafica cittadini/e comunitari/e, chiedere la cittadinanza italiana, chiedere il codice fiscale) Accoglienza su Area Lavoro e previdenza (Ad es., stipulare un contratto di lavoro per collaboratori e collaboratrici familiari, assunzioni di cittadini/e non comunitari/e, iscrizione centri per l'Impiego) Accoglienza su Area sanità e assistenza. (Ad es., chiedere l'assistenza sanitaria o chiedere l'assegno di maternità erogato dall'INPS, assistenza economica ai/alle cittadini/e stranieri/e a seguito della Direttiva del Ministero dell'Interno del 5 agosto 2006) Accoglienza su Area scuola e istruzione. (Ad es., iscrizione universitaria e riconoscimento titoli cittadini/e comunitari/e, far riconoscere un titolo di studio universitario) Diffusione documenti informativi seminari e raccolta adesioni Attività A 3: Corsi di italiano Scelta della sedi Definizione calendario Accoglienza partecipanti Studio dei fondamenti grammaticali Somministrazione esercizi scritti Correzione esercizi Conversazione Lettura testi Attività A 4: Comunicazione online Analisi del sito internet Impostazione grafica pagina WEB, da inserire nel sito del Comune, dedicata allo sportello informativo per immigrati Inserimento contenuti informativi su attività, orari di apertura e chiusura, servizi erogati etc. Traduzione contenuti presenti sui siti web Istituzionali (Comune, Asl, Ambito, Prefettura) in 12 lingue Creazione link specifico nella pagina WEB dei siti istituzionali per download documentazione informativa prodotta Creazione link specifico nella pagina WEB dei siti istituzionali per compilazione modulo anagrafico di iscrizione on-line allo sportello Creazione indirizzo e-mail dedicato Lettura delle e-mail e rilevazione di eventuali moduli compilati on-line Valutazione del contenuto, risposta, se di competenza, o inoltro al referente e/o all’ufficio pertinente Registrazione del contatto e raccolta dati anagrafici utenti Organizzazione dei dati raccolti e inserimento recapiti in mailing list Invio comunicazioni di interesse sulle attività dello sportello ed eventi Aggiornamento contenuti on line OBIETTIVO SPECIFICO 2 Promuovere l’incontro tra le culture favorendo l’integrazione. AZIONE B: Inclusione sociale Attività B 1: Campagna informativa Ricerca e selezione luoghi e momenti di aggregazione sul territorio della provincia e nei vari comuni (piazze, fiere, manifestazioni, etc.); Scelta delle tematiche e dei servizi offerti dall’Ente da promuovere; Raccolta documenti selezionati e predisposti per la diffusione nello stand (schede anagrafiche, volantini, opuscoli); Montaggio e predisposizione stand durante la campagna out door; Realizzazione campagna nel territorio; Accoglienza agli utenti; Attività di supporto dei mediatori culturali (sensibilizzazione utente, facilitatore comunicazione ecc.) Somministrazione modulo di registrazione anagrafica utente; Ritiro modulo compilato ed archiviazione; Diffusione materiale informativo (volantini, opuscoli); Attività B 2: Attivazione di seminari Scelta delle sedi Selezione temi da affrontare Creazione inviti Seminari e/o convegni Identificazione luoghi comuni di aggregazione dei cittadini immigrati per la sponsorizzazione dei seminari a tutta la cittadinanza Brainstorming sull’identità Focus group sull’essere stranieri Focus group sull’interculturalità Attività B 3: Laboratori interculturali e di socializzazione Laboratori di orientamento alla progettualità e uso della negoziazione per i cittadini; Percorsi di rafforzamento delle competenze del personale dell’amministrazione provinciale; Gruppi di prevenzione e mediazione dei conflitti tra portatori di identità differenti (culturali, etnico-razziali, religiose, politiche, alimentari, sessuali…) nei contesti nei quali si presentano (famiglia, coppia, scuola, gruppi di pari, uffici, fabbriche, ospedali, condomini, mercati); Giornate di ascolto e confronto di persone che vivono il conflitto e desiderano sviluppare, nel breve periodo, capacità relazionali, territoriali e progettuali finalizzare al benessere personale e di comunità; Eventi sociali, culturali e assembleari organizzati di concerto con associazioni del terzo settore, fondazioni e altri stakeholder del territorio; Cene multietniche ed eventi per la promozione di usi e costumi di cittadini stranieri 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto AZIONE A: Informazione e diffusione Attività A 1: Supporto alla documentazione Collaborare alla raccolta documentazione informativa già esistente presso altri enti territoriali Aiutare le figure professionali nell’analisi della documentazione raccolta Scelta dei contenuti da inserire nel materiale informativo da distribuire agli utenti Invio a tipografia per stampa materiale informativo Ritiro documentazione stampata e consegna al Front Office Identificazione luoghi comuni di aggregazione degli immigrati per la sponsorizzazione dello sportello (Parrocchie, CAF, centri commerciali, etc., etc.) Ritiro documentazione stampata e consegna al Front Office Attività A 2: Attività di Front-Office Accoglienza diretta dell’utenza Somministrazione modulo di registrazione anagrafica utente Ritiro modulo compilato ed archiviazione Collaborare all’ascolto, valutazione richiesta, risposta, se di competenza, o indicazione del referente e/o dell’ufficio pertinente Diffusione documenti informativi seminari e raccolta adesioni Attività A 3: Corsi di italiano Collaborare con gli addetti alla scelta della sedi Collaborare con gli esperti per la definizione di un calendario Collaborare con gli esperti per l’accoglienza dei partecipanti Partecipare ai corsi e supportare le figure professionali Attività A 4: Comunicazione online Supportare le figure professionali nell’attività Creazione indirizzo e-mail dedicato Lettura delle e-mail e rilevazione di eventuali moduli compilati on-line Valutazione del contenuto, risposta, se di competenza, o inoltro al referente e/o all’ufficio pertinente Registrazione del contatto e raccolta dati anagrafici utenti Organizzazione dei dati raccolti e inserimento recapiti in mailing list Invio comunicazioni di interesse sulle attività dello sportello ed eventi OBIETTIVO SPECIFICO 2 Promuovere l’incontro tra le culture favorendo l’integrazione. AZIONE B: Inclusione sociale Attività B 1: Campagna informativa Collaborare con gli esperti alla ricerca e selezione luoghi e momenti di aggregazione sul territorio della provincia e nei vari comuni (piazze, fiere, manifestazioni, etc.); Collaborare con gli esperti per la scelta delle tematiche e dei servizi offerti dall’Ente da promuovere; Raccolta documenti selezionati e predisposti per la diffusione nello stand (schede anagrafiche, volantini, opuscoli); Montaggio e predisposizione stand durante la campagna out door; Realizzazione campagna in ciascun comune Accoglienza agli utenti; Somministrazione modulo di registrazione anagrafica utente; Ritiro modulo compilato ed archiviazione; Diffusione materiale informativo (volantini, opuscoli); Attività B 2: Attivazione di seminari Collaborare con gli esperti per la scelta delle sedi Collaborare con gli esperi alla selezione di temi da affrontare Collaborare con gli esperti per l’identificazione di luoghi comuni di aggregazione dei cittadini immigrati per la sponsorizzazione dei seminari a tutta la cittadinanza Partecipare ai Brainstorming e Focus group Attività B 3: Laboratori interculturali e di socializzazione Collaborare alla realizzazione dei laboratori di orientamento alla progettualità e uso della negoziazione per i cittadini; Partecipare ai percorsi di rafforzamento delle competenze del personale dell’amministrazione provinciale; Partecipare alle giornate di ascolto e confronto di persone che vivono il conflitto e desiderano sviluppare, nel breve periodo, capacità relazionali, territoriali e progettuali finalizzare al benessere personale e di comunità; Supportare gli esperti all’organizzazione di eventi sociali, culturali e assembleari organizzati di concerto con associazioni del terzo settore, fondazioni e altri stakeholder del territorio; Partecipare alle cene multietniche ed eventi per la promozione di usi e costumi di cittadini stranieri Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10 Numero posti con vitto e alloggio: 0 Numero posti senza vitto e alloggio: 10 Numero posti con solo vitto: Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 0 30 00 05 Criteri e modalità di selezione dei volontari: Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550 Di seguito si riporta uno estratto del ‘Sistema di Reclutamento e Selezione’ adeguato al 31 luglio 2009 e approvato dall’UNSC con det. n° 91 in data I Febbraio 2010 cui per ogni eventuale approfondimento si rimanda alla consultazione sul sito www.amesci.org CONVOCAZIONE La convocazione avviene attraverso il sito internet dell’ente con pagina dedicata contenente il calendario dei colloqui nonché il materiale utile per gli stessi (bando integrale; progetto; procedure selettive, etc.); Presso le sedi territoriali di AMESCI è attivato un front office finalizzato alle informazioni specifiche ed alla consegna di modulistica, anche attraverso servizio telefonico e telematico. SELEZIONE Controllo e verifica formale dei documenti; Esame delle domande e valutazione dei titoli con le modalità di seguito indicate e con i seguenti criteri di selezione che valorizzano in generale: le esperienze di volontariato; le esperienze di crescita formative le capacità relazionali; l’interesse del candidato. Valutazione dei titoli massimo 50 punti Precedenti esperienze MAX 30 PUNTI Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre conoscenze MAX 20 PUNTI Precedenti esperienze massimo 30 punti Periodo massimo valutabile per singola esperienza: 12 mesi. Precedenti esperienze c/o enti che realizzano il progetto Coefficiente 1,00 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.) Precedenti esperienze nello stesso settore del progetto c/o enti diversi da quello che realizza il progetto Coefficiente 0,75 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg) MAX 12 PUNTI MAX 9 PUNTI Precedenti esperienze in un settore diverso c/o ente che realizza il progetto Coefficiente 0,50 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.) MAX 6 PUNTI Precedenti esperienze in settori analoghi c/o enti diversi da quello che realizza il progetto Coefficiente 0,25 (mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg.) MAX 3 PUNTI Titolo di studio massimo 8 punti (si valuta solo il titolo più elevato) Laurea (vecchio ordinamento oppure 3+2) Laurea triennale Diploma scuola superiore Frequenza scuola media Superiore 8 PUNTI 7 PUNTI 6 PUNTI FINO A 4 PUNTI (1 PUNTO PER OGNI ANNO CONCLUSO) Titoli professionali massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato) I titoli professionali sono quelli rilasciati da Enti pubblici o Enti di formazione professionale accreditati presso le Regioni Titolo completo Non terminato 4 PUNTI 2 PUNTI Esperienze aggiuntive a quelle valutate massimo 4 punti (si valuta solo il titolo più elevato) (per esempio: stage lavorativo, animatore di villaggi turistici, attività di assistenza ai bambini durante il periodo estivo, etc.) Di durata superiore a 12 mesi Di durata inferiore a 12 mesi 4 PUNTI 2 PUNTI Altre conoscenze massimo 4 punti (si valuta 1 punto per ogni titolo, sino ad un massimo di 4) - per esempio: specializzazioni universitarie, master, conoscenza di una lingua straniera, informatica, musica, teatro, pittura, ecc…). Attestati o autocertificati 1 PUNTO I candidati effettueranno, secondo apposito calendario pubblicato sul sito web dell’ente, un colloquio approfondito su: servizio civile, progetto e curriculum personale (con particolare riguardo alle precedenti esperienze di volontariato e lavorative nel settore specifico del progetto e non), al fine di avere un quadro completo e complessivo del profilo del candidato, delle sue potenzialità, delle sue qualità e delle sua attitudini, oltre ad una breve autopresentazione da parte del candidato. COLLOQUIO MAX 60 PUNTI Il colloquio consiste in una serie di 10 domande, ognuna con punteggio da 0 a 60, riportate sul sito www.amesci.org La somma di tutti i punteggio assegnati al set di domande diviso il numero delle domande dà come esito il punteggio finale del colloquio. L’idoneità a partecipare al progetto di servizio civile nazionale viene raggiunta con un minimo di 36 PUNTI al colloquio La fase di selezione è costantemente verificata da un Garante nominato dal responsabile del Servizio Civile Nazionale; REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA FINALE Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria. Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali. E’ titolo di maggior gradimento: - diploma di scuola media superiore; - pregressa esperienza nel settore specifico del progetto; - pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato; - buona conoscenza di una lingua straniera; - spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo - capacità relazionali e dialogiche - studi universitari attinenti. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO Eventuali tirocini riconosciuti : NO Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale: competenze tecniche (specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale professionale): elaborazione di materiale grafico promozionale, accoglienza, assistenza e orientamento ai diritti, capacità di ascolto, capacità di lavorare in gruppo, animazione interculturale, capacità di problem solving, elaborazione di materiale informativo; capacità organizzative e gestionali, organizzazione di attività culturali, ricreative, educative per stranieri, conoscenza tradizioni culturali differenti, conoscenza normativa relativa al tema dell’immigrazione, procedure di regolarizzazione degli immigrati, rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno; competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving); competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell’organizzazione che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di creatività; competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e l’accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse. Formazione generale dei volontari Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale Amesci Modalità di attuazione: In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori Amesci. Amesci si riserva di avvalersi di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”. Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550 Amesci sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci didattici volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario. La nostra idea è quella di una formazione blended, che alterni i differenti setting formativi messi a disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”. Nello specifico si utilizzerà: formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie materie trattate per 13 ore complessive; formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività collaborative per 18 ore complessive; e-learning per 14 ore complessive. Contenuti della formazione: La formazione generale prevista per il progetto si articola nei seguenti moduli: A come Amesci: La presentazione dell’associazione Valori e identità del SCN Dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: La storia dell'obiezione di coscienza e l'itinerario storico che ha portato alla istituzione del Servizio Civile. Approfondimento su Don Lorenzo Milani. Adempimento del dovere di difesa della patria: L'adempimento del dovere di difesa della patria è un dettato costituzionale e riguarda tutti i cittadini senza distinzioni di sesso, età, reddito, idee e religione. Si spiega come è stato interpretato e come si è evoluto nel corso della storia della nostra Repubblica. La difesa civile non armata e non violenta: Il concetto di difesa civile non armata e non violenta ha una lunga storia e una grande diffusione, come si è sviluppato e quale è la situazione attuale in Italia. Normativa vigente e carta di impegno etico del SCN: Le norme che governano il Servizio Civile. Si mira alla comprensione del contesto in cui si è sviluppato e funziona il Servizio Civile, oltre a fornire ai volontari una base per il rapporto con l’ente. Formazione civica e forme di cittadinanza: Diventare cittadini consapevoli, attivi e solidali con i meno fortunati è uno degli obiettivi che si pone il Servizio Civile, è opportuno quindi per ogni volontario conoscere i fondamenti giuridici della cittadinanza e della convivenza, non solo per quanto riguarda il nostro paese, ma anche per quanto riguarda l'Unione Europea. Per Amesci, il Servizio Civile è anche educazione alla legalità. Importante per conoscere le origini e la storia della criminalità organizzata e delle mafie in generale, per riconoscere i protagonisti della lotta contro questi fenomeni e sapere come la partecipazione e la cittadinanza attiva siano un modo concreto di combattere la criminalità. Servizio civile, associazionismo e volontariato:Tre parole chiave dell’impegno dei ragazzi e delle ragazze in SCN. Si chiariscono rapporti e dimensioni delle realtà illustrate. Elementi di protezione civile: Conoscere come funziona ed è strutturato il Servizio Nazionale di Protezione Civile non è semplicemente una formalità per il volontario SCN, c'è un forte collegamento tra l'impegno, la responsabilità, il senso di cittadinanza e di difesa della patria richieste volontario (ma anche ad ogni cittadino) e il fatto di sapere quali comportamenti tenere in caso di emergenza. Le leggi istitutive della protezione Civile e i regolamenti che governano il rapporto tra la protezione civile ed il volontariato. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (DPCM 4 febbraio 2009 e successive modifiche) La rappresentanza dei volontari in Servizio Civile Nazionale Lavoro per progetti: Si chiarisce cosa si intende con la definizione "lavoro per progetti", attraverso un percorso che parte dal setting formativo del progetto di Servizio civile per giungere all’identificazione e al trasferimento del concetto di meta competenze Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Durata: 45 ore (Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del progetto) Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Sede di realizzazione: Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale Amesci Modalità di attuazione: In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da Amesci Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550 L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”. Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended Amesci intende una modalità “mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale impostazione costruttivista. Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari, rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo. Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del processo di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti che lo alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio comunicativo nella fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo, ma anche su quello relazionale. A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di esplicitazione delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla complicità affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed emotivamente intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a distanza viene sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa intima, basati sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se l’assenza del linguaggio corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto interno delle emozioni e una loro relativa attività di cosciente esplicitazione verbale. Siamo in tal senso convinti che la possibilità del “fare significato” assuma dignità e senso alla luce della forza relazionale del gruppo in apprendimento. L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo. La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui 20 in presenza e 55 in e-learning. Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà un primo approfondimento all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicato ai contenuti specifici caratterizzanti il progetto. Successivamente, durante lo svolgimento del corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni - informativa e formativa specifica - inerenti la salute e sicurezza sul lavoro. Per i nostri corsi ci avvaliamo della collaborazione di Lynx. Lynx si occupa da oltre dieci anni di didattica e tecnologie digitali, ha esperienza diretta di e-learning non solo in quanto progettista, sviluppatore e installatore di piattaforme ma anche in quanto erogatore a sua volta di corsi (Corsi Altrascuola) e consulente didattico (UNSC, AIP, CIES, COCIS, LTA Università Roma TRE, Uptersport). Inoltre, pur essendo un soggetto imprenditoriale, da anni lavora in stretto contatto con enti del terzo settore di cui condivide le finalità e di cui conosce modalità e limiti di azione. La piattaforma scelta per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta sia a ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera flessibile e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo stesso tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta dei valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di volontariato). Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per poter fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione degli apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di interazione presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera). Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che potrà così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso di formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per una valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online. Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi in maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia cognitiva e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità. Per Amesci, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con l’idea di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e riadattarsi alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di riferimento”. Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma. Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati nei Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui sono inseriti i Volontari. Contenuti della formazione: Argomenti della formazione specifica: In aula: I APPROFONDIMENTO: Modulo I: Napoli e l’immigrazione: elementi di contesto; l’incontro con il cittadino straniero: aspetti legislativi e relazionali; Durata: 6 ore; Modulo II: Servizi del territorio per le persone immigrate; Durata: 6 ore; II APPROFONDIMENTO: Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Durata: 4 ore Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza Organigramma della sicurezza Misure di prevenzione adottate Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Durata: 4 ore Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro Rischi meccanici ed elettrici generali Rischio biologico, chimico e fisico Rischio videoterminale Movimentazione manuale dei carichi Altri Rischi Dispositivi di Protezione Individuale Stress lavoro correlato Segnaletica di emergenza Incidenti ed infortuni mancati Corso e-learning: Evoluzione ed articolazione dei servizi sociali L’Assessorato alle Pari Opportunità Le leggi in materia di Pari Opportunità Legge di settore con particolare riferimento all’area degli immigrati Quali problemi incontrano le differenti comunità nel percorso di Integrazione L’Amministrazione Pubblica e il ruolo del Centro Stranieri Normativa nel campo dell’Immigrazione e dei nuovi cittadini dell’Unione Europea Centro per l’impiego e sindacati Questura e sportello unico per l’immigrazione La figura dello straniero: dai vincoli e le stereotipie alle possibilità Le Discriminazioni e i Diritti negati Il mondo del lavoro e la società civile Il Mobbing Gli stranieri sulla stampa locale Gli stranieri in tv La percezione degli immigrati nell’opinione pubblica e il centro antidiscriminazione I luoghi di ritrovo: strade, piazze, luoghi di culto, centri di aggregazione istituzionali Approccio interculturale all'Integrazione: le tecniche di relazioni d’aiuto Competenze per l’ideazione e realizzazione di laboratori interculturali Identità culturale e senso di appartenenza Accoglienza, prima conoscenza, inserimento, italiano come L2 Contenuti della metaformazione: Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di metacompetenze quali: capacità di analisi e sintesi abilità comunicative legate alla comunicazione on line abitudine al confronto e alla discussione L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base legate all'uso delle TIC e di Internet. Durata: 75 ore 25/07/2014 Il Responsabile legale dell’ente