AVVENTIZIE ESOTICHE DELLA FLORA ITALIANA 531 orticolo-agrarie, si può concludere c h e le piante advene di origine c u l t u r a l e h a n n o offerto, coeleris paribus, materiale assai più plastico e polimorfo e, quindi, più accessibile all'analisi sistematica e g i u n g e a conferma di quanto si è avuto occasione di c o n s t a t a r e col precedente prospetto. Qualcuna delle specie e dei gruppi di specie sopra elencati h a bisogno di u n po' di commento. Il gruppo che si impone per il n u m e r o e l ' i m p o r t a n z a dei suoi componenti e per le controversie a cui h a dato luogo è, senza dubbio, il gen. Tulipa e precisamente le Tulipe arvensi 0 neotulipe. La prima specie della cui introduzione in E u r o p a si h a n n o dati certi è la T. Gesneriana, i cui bulbi furono portati dall'Asia Minore verso la metà del sec. XVI e fiorirono la prima volta nel giardino di U. H e r w a r t ad A u g s b u r g nel 1559: essa v e n n e descritta e studiata dal Gesner, cui Linnè volle dedicarla. Da quell'epoca, come deduco da u n a nota del Mattei (n. 100) che fu l'ultimo in Italia ad occuparsi dell'argomento riassumendo gli studi comparsi sino al 1908, cominciò u n a v e r a mania per 1 tulipani ed ogni giardino e stabilimento orticolo pretese di a v e r n e esuberanti collezioni. Antichi cataloghi di Tulipani a n n o v e r a r o n o oltre cinquemila v a r i e t à : alcuni bulbi finirono per acquistare prezzi favolosi, sicché occorsero leggi speciali p e r p o r r e u n limite a tale passione. È accertato che, fin dall'epoca della tulipomania, parecchie v a r i e t à si ottenevano con l ' i n c r o cio. Capostipiti t r a s p o r t a t i d a l l ' O r i e n t e , specialmente dall'Asia occid. ed entità derivate, dai luoghi di coltura, sfuggirono per diffondersi nei campi specialmente nei dintorni di alcune città (Firenze, Lucca, Bologna), dove più intensa n e fu la coltivazione. Come deduco dal citato opuscolo, sta il fatto che nel 1811 il T e n o r e descrisse la T. praecox dell' Italia merid. : nel 1822 il Reboul scopre e descrive nei dintorni di F i r e n z e le T. Raddii, strangulala, Bonarotiana e connivens (= T. Gesneriana Reb. p.p.) e nel 1823 vi aggiunge la T. maleolens: nel 1832 il Gussone riceve la T. apula delle Puglie : nel 1838 il Reboul a n n o v e r a 1 1 Contro l'opinione del Levier c h e la considera sinonimo di T. praecox, il Mattei ha dimostrato trattarsi di specie a sè (n. 99). Questi ha inoltre descritto dei dintorni di B o l o g n a u n a T. Baldacci (n. 98), s u cui si desiderano ulteriori dati.