AVVENTIZIE ESOTICHE DELLA FLORA ITALIANA
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orticolo-agrarie, si può concludere c h e le piante advene di origine c u l t u r a l e h a n n o offerto, coeleris paribus,
materiale assai
più plastico e polimorfo e, quindi, più accessibile all'analisi sistematica e g i u n g e a conferma di quanto si è avuto occasione
di c o n s t a t a r e col precedente prospetto.
Qualcuna delle specie e dei gruppi di specie sopra elencati
h a bisogno di u n po' di commento.
Il gruppo che si impone per il n u m e r o e l ' i m p o r t a n z a dei
suoi componenti e per le controversie a cui h a dato luogo è,
senza dubbio, il gen. Tulipa e precisamente le Tulipe arvensi
0 neotulipe.
La prima specie della cui introduzione in E u r o p a si h a n n o
dati certi è la T. Gesneriana,
i cui bulbi furono portati dall'Asia
Minore verso la metà del sec. XVI e fiorirono la prima volta
nel giardino di U. H e r w a r t ad A u g s b u r g nel 1559: essa v e n n e
descritta e studiata dal Gesner, cui Linnè volle dedicarla. Da
quell'epoca, come deduco da u n a nota del Mattei (n. 100) che
fu l'ultimo in Italia ad occuparsi dell'argomento riassumendo
gli studi comparsi sino al 1908, cominciò u n a v e r a mania per
1 tulipani ed ogni giardino e stabilimento orticolo pretese di
a v e r n e esuberanti collezioni. Antichi cataloghi di Tulipani a n n o v e r a r o n o oltre cinquemila v a r i e t à : alcuni bulbi finirono per
acquistare prezzi favolosi, sicché occorsero leggi speciali p e r
p o r r e u n limite a tale passione. È accertato che, fin dall'epoca
della tulipomania, parecchie v a r i e t à si ottenevano con l ' i n c r o cio. Capostipiti t r a s p o r t a t i d a l l ' O r i e n t e , specialmente dall'Asia
occid. ed entità derivate, dai luoghi di coltura, sfuggirono per
diffondersi nei campi specialmente nei dintorni di alcune città
(Firenze, Lucca, Bologna), dove più intensa n e fu la coltivazione. Come deduco dal citato opuscolo, sta il fatto che nel 1811
il T e n o r e descrisse la T. praecox dell' Italia merid. : nel 1822 il
Reboul scopre e descrive nei dintorni di F i r e n z e le T. Raddii,
strangulala,
Bonarotiana
e connivens
(= T. Gesneriana
Reb.
p.p.) e nel 1823 vi aggiunge la T. maleolens: nel 1832 il Gussone
riceve la T. apula
delle Puglie : nel 1838 il Reboul a n n o v e r a
1
1
Contro l'opinione del Levier c h e la considera sinonimo di T. praecox, il Mattei ha dimostrato trattarsi di specie a sè (n. 99). Questi
ha inoltre descritto dei dintorni di B o l o g n a u n a T. Baldacci (n. 98),
s u cui si desiderano ulteriori dati.
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