ANNO XIV - NUMERO 12 Dicembre 2014 e-mail: [email protected] internet: www.muggiano.it MUGGIANO & DINTORNI Natale tra le stelle R.B. Delpero [email protected] iccome questo mese siamo di qualche giorno in anticipo sulla distribuzione de’ Il Rile mi sono trovato, all’ultimo momento, ad avere il compito di scrivere l’articolo cosiddetto di fondo. Posso tranquillamente confessarvi che non avevo alcun argomento sulla punta della lingua anche se di cose non certamente belle ce ne sono a bizzeffe da raccontare. Siccome nelle pagine interne ce ne sono già abbastanza di negatività della nostra vita quotidiana ho allora deciso di prendere come spunto la festa del Natale che, secondo il mio punto di vista, è seconda soltanto alla Pasqua di Resurrezione, per i fedeli cristiani s’intende. Bisogna ammettere, però, che questo particolarissimo giorno è tenuto in considerazione un po’ dappertutto su questo nostro amatissimo e tanto bistrattato pianeta. E mi ci metto anch’io, naturalmente, tra tutti quegli esseri umani colpevoli di fare ben poco per non inquinare il luogo dove abitiamo da millenni e dove dovremo continuare a viverci ancora almeno per alcuni miliardi di anni secondo le previsioni degli esperti. Ma c’è un particolare molto interessante che, negli ultimi tempi, sta un poco modificando le cose. Parlo di quelle conquiste spaziali che hanno riempito i telegiornali ed i quotidiani e che lo stanno facendo ancora e di più per l’assoluta novità, almeno per noi italiani, di avere una nostra connazionale in orbita intorno alla Terra sulla stazione spaziale internazionale. Mi stavo chiedendo, proprio dieci minuti prima di mettermi a scrivere, come vivrà la nostra simpaticissima Samantha Cristoforetti le feste natalizie all’interno di quello scatolone colmo di attrezzature per esperimenti ai quali lei stessa si sottopone per lo sviluppo e la ricerca di rimedi contro alcune malattie che ci riguardano molto da vicino. Non ho la sfera di cristallo – e penso che non l’abbiate nemmeno voi – per saperlo ma credo proprio che anche lei, assieme ai suoi compagni d’avventura russi americani cinesi eccetera non rimarrà indenne nei confronti della nascita di Gesù e chissà che non la vedremo con una bella immagine rappresentativa del Natale, assieme alle icone russe in bella vista, in diretta su qualche canale satellitare della televisione. Permettetemi, però, di aggiungere che questa sua breve-lunga fuga nel cielo faccia da cassa di risonanza a tutti i governanti del nostro pianeta perché trovino gli accordi giusti e giusto in tempo per allontanare da noi una fine troppo precoce. S INTERESSANTE INIZIATIVA IN ZONA 7 L’Acqua e il Mulino Il Progetto Mapping San Siro, ideato da Francesca Cognetti e promosso dal Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, è una proposta che si inserisce nel programma Polisocial / Didattica sul Campo della stessa Università. L’università che si mette a servizio della comunità, progetto unico nel suo genere in tutta Italia. L’amico Walter Cherubini, portavoce della Consulta Periferie Milano, ha fatto da gancio ad un incontro con una parte degli studenti che lavorano a questo progetto, che ha sede in via Abbiati 4, per uno scambio di opinioni e di possibile collaborazione tra le realtà della Zona e questo nucleo di didattica e ricerca del Politecnico. Non ci siamo fatti pregare, con il nostro inviato che ha cercato di scoprire meglio di che cosa si tratta. R.B. Delpero [email protected] a sede di quest’interessante progetto, alla quale è stato L dato il nome “trentametriquadri”, è uno spazio commerciale da molto tempo vuoto dei caseggiati popolari ALER del quartiere San Siro, ed avrebbe un gran bisogno di essere ristrutturato assieme al resto dei palazzi. Le suppellettili sono di recupero, ma fanno il loro dovere. Chi lo abita in questo frangente, poi, annulla con un’accoglienza speciale tutte le pecche del tempo e dell’incuria. Oltre al sottoscritto, Walter Cherubini e Ilario Ghiringhelli (vice presidente del Comitato di Quartiere San Siro), sono presenti Ida Castelnuovo (coordinatrice del programma didattica sul campo di Polisocial), gli studenti Luca Spadaro e Tommaso Aquili, Gabriele Solazzi (già dottorato, ma che ha deciso di continuare a seguire il progetto) e Liliana Padovani (già docente di Architettura, oggi in pensione). Una breve spiegazione di chi siamo, cos’è Il Rile e quali sono le attività culturali che ruotano attorno a questo mensile letto oramai dal lontano 1998, e Walter Cherubini prende la parola, spiegando a sua volta il perché della esistenza di Consulta Periferie Milano – della quale anche Il Rile è socio fondatore – e dei suoi vissuti dieci anni di attività. In breve si entra nel vivo dell’incontro, che ha come obiettivo principale quello di capire se e quali possibilità ci sono per una fattiva e reciproca collaborazione. Far capire e concretizzare lo strano titolo “L’Acqua e il Mulino” di questo pezzo che, a prima vista, sembra azzeccarci ben poco con le università, mentre nel prosieguo della lettura vi sarà tutto molto chiaro. Almeno lo spero. Il tema della città – spiega Walter Cherubini – è che, purtroppo, non la si conosce, vive un po’ a compartimenti stagni. Qualche tempo fa, un’indagine Ipsos ha rappresentato Milano come “un grande e operoso alveare fatto da tante celle che non comunicano”. Come conseguenza, c’è un po’ il rischio che ognuno usi Milano solo per quello che gli serve. Per esempio: se uno vuole fare lo stilista dove va? Viene a Milano e dice di portare un valore aggiunto alla città. Bene. Ma, proviamo a cambiare prospettiva: per fare lo stilista “deve” venire a Milano, che offre grandi opportunità. Allora, se uno ce la fa a diventare uno stilista, non potrebbe restituire qualcosa a Milano ed ai L’Associazione Culturale è lieta di invitarvi alla serata di presentazione del Calendario d’Autore 2015 che si terrà Venerdì 12 dicembre alle ore 21.00 nel salone dell’Oratorio della Parrocchia Santa Marcellina in Muggiano (piazza don Saturnino Villa n. 2). La “Corale di Pero” allieterà l’evento con una scaletta di canti in tema natalizio. Al termine l’organizzazione offrirà un piccolo-grande rinfresco. milanesi? Ma è solo un invito, non una pretesa. Poi, fotografiamo la situazione attuale: da una parte abbiamo avuto BookCity con 130mila presenze e con un gran fermento, dall’altra ci ritroviamo con le battaglie per una casa popolare nei quartieri periferici. Quello delle periferie problematiche è un problema che, in precedenza, è letteralmente esploso a Parigi e a Londra, ma anche a Stoccolma, città del nord Europa dove magari si pensa che sia tutto bello e pulito. Luci ed ombre dappertutto. Consulta Periferie Milano (come anche “Il Rile” di Muggiano), quindi, è nata proprio con l’intento di portare costantemente all’attenzione della città la situazione delle periferie – in particolare, alla classe dirigente vista nel suo insieme: istituzionale, ma anche economica, culturale e dell’informazione – soprattutto mettendo in evidenza le tantissime realtà sociali e culturali che vivono di volontariato, ma che spesso le istituzioni centrali non prendono in considerazione nella loro interezza lasciandole un po’ al loro destino, mentre dovrebbero farle conoscere, sostenendole ed aiutandole anche economicamente, poiché costituiscono un vero e proprio baluardo alla disgregazione sociale. Per esempio, c’è veramente uno squilibrio nella considerazione che viene prestata – in termini di attenzione e di fondi erogati – al (CONTINUA A PAGINA 10) Ricordiamo inoltre che potrete trovarci come ogni anno al banchetto nella stessa piazza della chiesa domenica 14 e 21 dicembre dalle ore 9.30 alle ore 12.00 per la sottoscrizione annuale al nostro mensile e per scambiarci gli auguri di Buone Feste. 2 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni Lettere alla Redazione [email protected] Al Signor Sindaco di Trezzano sul Naviglio ent.mo Signor Sindaco, da cittadino di Trezzano sul Naviglio, che lei e la sua Giunta amministrate attualmente, volevo renderla partecipe di un mio desiderio che da qualche tempo tengo chiuso in un cassetto. Si tratta, in parole povere, di una richiesta di maggiore comunicazione con gli abitanti di questa cittadina e per fare ciò questa Redazione è disposta a riservarle uno spazio anche tutti i mesi se desidera. Il mio desiderio, però, non si ferma a comunicati che si limitino a proclamare cosa avete fatto in questi mesi ma, piuttosto, ad un vero e proprio botta-e-risposta con i lettori del nostro mensile che viene distribuito gratuitamente anche a Trezzano. Per la precisione io stesso porto alcune copie proprio nella sede comunale (potrei benissimo farne avere una nel suo ufficio), oltre le copie per la sede distaccata del Centro Socio Culturale e la Proloco. Vede, signor Sindaco, ho notato più volte che porre domande singolarmente negli uffici comunali è un nobile sport chiamato “rimbalzo”. Si viene, cioè, rimbalzati da un ufficio all’altro senza mai riuscire a cavare un ragno da un buco. E’ sottinteso che non sto dando la colpa a nessuno, sia chiaro, però le cose – specialmente quando si tratta di problemi pesanti e che riguardano tutti i contribuenti – purtroppo vanno così. Si potrebbe fare che io (che rappresento anche questo mensile) le pongo una o due domande ogni mese e lei gentilmente risponde nel numero seguente. Per questa volta perché, in seguito, potrei prendermi la briga di ricevere le domande dei miei concittadini – se desiderano esporre anche i loro quesiti e proprio in questa occasione li invito a farlo – per poi pubblicarle ogniqualvolta. G Per cominciare direi di prendere spunto da un primo grosso problema, che non è certamente il primo in graduatoria, ma che molti sarebbero contenti di saperne di più che non un sentito dire. “Le nostre strade. Mio figlio, che ogni giorno circola con la sua vettura ed al quale mi unisco come automobilista, proprio la settimana scorsa mi ha chiesto quando asfalterete seriamente ripristinando anche una segnaletica che non esiste più ma, anche e soprattutto, se è vero che i contribuenti in questi ultimi anni (e sono oramai parecchi) spendano di più a veder rappezzate le buche, ogni volta che piove e cioè una settimana sì e l’altra ancora, oppure ad asfaltare definitivamente le disastrate corsie che sono diventate una vera e pericolosa trappola?”. Nell’attesa di un qualche segnale porgo cordiali saluti. R.B. Delpero [email protected] _______ Trappola in via Moltoni pettabile Redazione, nonostante le mie e Vostre segnalazioni (vedi Il Rile marzo 2010) nulla è stato fatto, né con cartelli né con dissuasori, colonne archetti o altro, per segnalare la non percorribilità del tratto di via Moltoni entrando da via Mosca. Nei giorni scorsi è avvenuto l’ennesimo incidente, come dimostra la fotografia che sono riuscito a catturare. L’unica cosa buona (si fa per dire) è lo scivolo per disabili costruito lo scorso anno, attraverso il quale le auto e le moto “approfittano” per sgusciare, e quindi non percorrono più il marciapiedi che costeggia le case, cosa che in precedenza, rappresentava un serio pericolo per i passanti e per le auto che uscivano dal garage posto, quasi, all’angolo della via Jemolo. Cordiali saluti. E. Colombo più di 100 allievi. Mi unisco ai suoi estimatori in un lungo e sentito applauso, con viva stima. Ringrazio “Il Rile” per l’attenzione. Con stima. Ennio Strada gregio signor Colombo, ha perfetE tamente ragione. Ci vuole veramente poco, con qualche panettone in Fluttuando sulle nuvole siamo giunti a Tenerife in tanti di buona compagnia così il tempo è volato via. Per quest’isola sì bella ove splende sempre il sole vane sono le parole; il bello è vivere qui. Al mattino la colazione è una vera istituzione poi in piscina o giù al mare tutto è splendido, anche nuotare. Con il pranzo e poi la cena la vita passa e par serena, piatti tanti e raffinati vogliono essere gustati. Nella hall del “Boungaville” le signore fan faville, se si mettono a ballare più nessuno le può fermare. Tanto breve è la vita la vacanza è già finita a casa noi ritorneremo... ma ancor qui ci rivedremo. cemento si potrebbe segnalare questa vera e propria trappola per gli incauti automobilisti. È vero che il transito sul marciapiede non è ammesso dal Codice della strada quindi le auto non dovrebbero in nessun caso passare in questo tratto di strada ma, si sa, a volte la furbizia oltre all’ingenuità, riescono a trasformare una mancanza in un danno con le auto bloccate a cavallo di un dislivello per nulla visibile e ingannatore. Non mancheremo di inoltrare la segnalazione agli organi competenti con la speranza che, almeno questa volta, l’incidente sia l’ultimo. Continui a seguirci. La Redazione _______ Annamaria Paganini S pettabile Redazione de Il Rile, con piacere nel numero di novembre ho trovato l’intervista fatta da Nadia Isola e Marco Rossetti alla signora Annamaria Paganini, vero personaggio milanese da me conosciuta durante una vacanza alle Isole Canarie (prima e ultima mia vacanza all’estero) nel settembre 1993. Di lei ricordo la dinamicità, la vivacità oltre alla recitazione di poesie (commovente quella di suo marito scomparso dedicata agli ospiti del Pio Albergo Trivulzio) e altro, tanto che le chiesi se volesse pure leggere la mia filastrocca sulla vacanza. Altre volte l’ho incontrata in spettacoli di beneficenza, meritevoli di premiazioni, l’Ambrogino d’oro e l’Orghen de Bagg e ultimamente premiata con la Compagnia Teatrale Cabaret Milano Duemila. Da anni è validissima insegnante di MilaneCarro attrezzi in via Moltoni se, nelle Zone 6 e 7 con S Vacanza a Tenerife A bordo della Soyuz è un largo stuolo di divulgaC’ tori scientifici (ribadisco divulgatori e non scienziati) che godono di grande prestigio e che ricevono graziose coccole dai mezzi di comunicazione: libri, giornali, riviste e, soprattutto, televisione, i quali non perdono occasione per affermare che fede e scienza non possono andar d’accordo, anzi che tra di esse non c’è che dissidio e incompatibilità. Tra i capifila di questa nutrita schiera di “fabbricanti di opinione” potrei nominare, per esempio, Corrado Augias e Piergiorgio Odifreddi. Ennio Strada _______ Caos per libretto di circolazione a qualche settimana i media c’informano che da lunedì 3 D novembre chi circola con auto intestata a terzi rischia d’incorrere in sanzioni superiori a 700 euro. Guido un veicolo aziendale e per questo mi sono avventurato prima sul sito della Motorizzazione civile e poi su quello dell’Automobil Club Italiano. Non c’è traccia della novità. Ho fatto una ricerca on line e gli articoli dei maggiori quotidiani sono discordanti tra loro. Non provo nemmeno a telefonare per evitare di rovinarmi la giornata. L’altra mattina decido di recarmi di persona alla motorizzazione di via Cilea, ma l’interminabile coda mi fa scappare verso l’ufficio territoriale dell’ACI di via Silva, a Milano. Siamo in tanti a chiedere chiarimenti. Gli operatori non sanno nulla, perché non hanno ricevuto disposizioni dalla sede centrale. Siamo in Italia e come sempre l’improvvisazione regna sovrana! Alessandro De Chirico Vi allego al riguardo una fotografia dell’interno della navicella spaziale Soyuz dove è da poco arrivata la nostra Samantha Cristoforetti. Non commento. Basta guardare. Pippo Marinelli _______ Cartoniadi 2014: partiti! na gara dedicata alla raccolta differenziata di carta e cartone che mette in competizione le 9 Zone del Comune di Milano, chiamate a raccogliere nel mese di Novembre più carta e cartone possibili migliorando al contempo la qualità della raccolta. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i Milanesi sulle tematiche ambientali, in particolare sulla raccolta differenziata, e dare loro la possibilità di intervenire con azioni concrete. I premi saranno tre: 25.000 euro al primo, 15.000 euro al secondo, U (CONTINUA A PAGINA 3) “Il Rile” si può trovare ogni mese gratuitamente presso: Muggiano & dintorni Anno XIV – Numero 21 – Dicembre 2014 – Copie 3.000 Aut. Tribunale Milano N. 766 dell’1.12.2000 Editore: Associazione Culturale “Il Rile” Redazione: Largo Don Saturnino Villa, 2 - 20152 Milano Tel. 333.2152427 - Fax 1782244934 Presidente: Marco Rossetti - [email protected] Vice-Presidente: Renato Bortolo Delpero - [email protected] Direttore Resp.le: Andrea Ferrari - [email protected] Responsabile Pubblicità: Nadia Isola - [email protected] Redazione: Guido Torti, Andrea Rossi, Moreno Frigerio, Davide La Monaca Sergio Bulgaro ed Elio Signorini (in memoria) Disegno in prima pagina: Roberta Canepa Impaginazione: Renato Bortolo Delpero Correttore bozze: Angelo Ferrari Stampa: Tipografia Landoni - Milano Distribuzione: Guido Torti, Andrea Rossi Hanno collaborato a questo numero: G. Castronovo, A. Ricci, M. de Rigo, R. Gariboldi, L. Malchiodi, L. Rizzi, G. Montanaro, A. Giorcelli, M. Benevento, M. Baroni, M. Micheletti, Dr. R. Radaelli, T. Rudilosso, G. Ciappina,. Chiuso in redazione il 20/11/2014. La prossima data per inviarci gli articoli è il 20/12/2014. Il Rile pubblicherà, nei limiti di spazio disponibile, tutti gli articoli firmati fatti pervenire in tempo utile. Eventuali invii postali sono da indirizzare a Guido Torti, via Lucera 13, 20152 Milano. COME SOSTENERCI Consegna del mensile garantita a domicilio: contributo annuale di 10,00 euro, mediante bonifico intestato a: Associazione Il Rile – Largo don Saturnino Villa, 2 – 20152 Milano – Banca Intesa – Filiale n. 07585 – Ag. Muggiano – via A. Mosca, 180 – 20152 Milano – IBAN IT61 J033 6001 0000 0128 629 oppure contattare la Redazione al 333.2152427 dalle ore 20.00 alle ore 21.30. Muggiano: Macelleria Rossetti, Panificio Muggiano, Parrocchia Santa Marcellina, Cafè K2, Associazione Amici del Quadrato, Edicola, Merceria ‘Il Borgo’, Cooperativa Muggiano, Scuola Elementare, Parrucchiere ‘Millennium’, G.S. Muggiano Calcio, Banca Intesa, Lago dei Cigni, Centro Dentistico Polispecialistico, Parafarmacia, Panta Rei. - Quartiere degli Olmi: Panificio Senna, Edicola Olmi, Banca Intesa, Farmacia Olmi, Farmacia Comunale, Arci Olmi, Parrucchiere ‘Euro Fashion’, Bar Betulle, Elettro Olmi, AICS Olmi, Panettiere via Betulle, Scuola Elementare e Media, Simon's Bar. - Quarto Cagnino: Associazione ‘Mondo Donna’, ‘El Prestinee de Quart’. - Quinto Romano: Azienda Agricola Verga, Edicola, Parrocchia Madonna Divina Provvidenza, Biblioteca ‘Quintochelegge’. - Baggio: Comando Vigili Zona 7, Consiglio di Zona (piazza Stovani), Consiglio di Zona (Sede), Croce Verde Baggio, Edicola via Rismondo, Biblioteca di Baggio, Centro Culturale Ronchi, Centro Polispecialistico 33, Cava Aurora, Parrocchia S. Anselmo, Avis, Aido, Panificio di via Gianella, Libreria Lineadiconfine, Ottica Montesano, Edicola di via delle Forze Armate 346, Sindacato Pensionati, Poliambulatorio di via Masaniello, A 4 Zampe. - Cusago: Cartolibreria Forni, Viridea, Ristorante ‘Il Magione’, Agenzia Girovaga, Biblioteca, Centro Prelievi, Mercatino Antiquariato, Bar Ravelli, Tabaccaio, Salumificio Mericco, Circolino Monzoro. - Cornaredo: Officina Magistrelli. - Settimo Milanese: Biblioteca Comunale Settimo, ‘Matmar Graphic’, ‘L’Albero della Frutta’, ‘Garden Ravelli’ di Seguro. - Trenno: Cascina Campi - Trezzano sul Naviglio: Comune, Centro Socio Culturale. - Cesano Boscone: Cinema Cristallo, Caf ACAI, Zini, Edicola via Libertà, Farmacia dott. Camera, Torri Assicurazioni, Azienda Agricola Dornetti, Centro Culturale Villa Marazzi, Ottica Crepaldi, Benzinaio via Pasubio, Studio Medico ‘Dentaltre’, Lavanderia ‘Arte e Sapone’, Edicola di via Garibaldi, ‘Spighe d'oro’ (Circolo Anziani), Le Grotte di Sale. - Cisliano: ’Stilcasa’, Benzinaio Tamoil. - Magenta: Libreria ‘Il Segnalibro’. - Gaggiano: Coop. Novella - Pizzeria La Favola Tabaccheria del Bel Belluz. Gli articoli e le note firmate esprimono l'opinione dell'autore, non necessariamente quella della Redazione. L'invio di immagini e testi implica l'autorizzazione dell'autore alla pubblicazione. In nessun caso verranno presi in considerazione testi anonimi. La Redazione non risponde di indicazioni errate nelle locandine che pubblicizzano (gratuitamente) eventi di qualunque genere. Eravamo già in fase di impaginazione del nostro mensile quando ci è giunta notizia che Massimo Macchia presidente della Proloco di Trezzano sul Naviglio è deceduto improvvisamente. Ai familiari giunga il più sentito cordoglio da parte della nostra Redazione. 3 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni Circolo della Concordia Proprietari di casa: pecore da scorticare subito. Mi è arrivato, così come sarà arrivato a tutti voi, l’avviso per il pagamento della Tassa Rifiuti (la famosa T.A.R.I.) e sapete che cosa ho scoperto? Marco: E’ arrivato anche a me e ho già pagato. Cosa c’è da scoprire? Ludovico: Cari amici… avrete sicuramente notato che una significativa componente dell’importo da pagare è denominata “Tributo provinciale”. Giacomo: L’ho notato anch’io e mi son chiesto: “Ma ste Province sono state abolite o dell’abolizione è stato dato solo l’annuncio?” Alessio: Amici miei… La verità è che le tasse sulla casa, nonostante gli annunci e le false promesse di riduzione, continuano ad aumentare sempre più. Giacomo: Gli ultimi Governi non hanno ancora capito che dovrebbero favorire la proprietà della casa d’abitazione senza gravarla d’imposte eccessivamente elevate perché la casa dove si abita stabilmente è fattore di coesione sociale. La tassazione sulla casa ai livelli raggiunti con il Governo Monti e seguenti scardina la colto in ottobre 2014. Siamo partiti è in distribuzione il materiale a cura del nostro tutor di Zona, La Croce Verde Baggio. Se avete bisogno di materiale contattateli pure all’indirizzo: massimo.fusco @croceverdebaggio.it. Scommetto che avete archivi e montagne di carta dimenticate in casa o in ufficio, è venuto il momento di fare pulizia. La Zona 7 è disponibile a favorire e sostenere iniziative sul tema che le varie realtà vorranno intraprende- Siamo arrivati a dicembre, mese per antonomasia dedicato al Natale, per l’aspetto religioso, ma anche alle tasse, per l’aspetto civile. Quest’anno sarà un vero e proprio ingorgo di sigle, saldi e versamenti che non mancheranno di far impallidire anche il più ligio tra i nostri concittadini. Il nostro affezionato lettore, con un pizzico di sana ironia, ci riporta uno dei cordiali colloqui al Circolo della Concordia. Giuseppe Castronovo gcastronovo.blogspot.it ecè: Prima l’I.M.U., poi la T.A.R.I. e poi ancora la T.A.S.I. C Quale sarà la prossima diavoleria? Filippo: Non passa mese senza essere costretti a far la fila ad uno sportello bancario o postale per pagare tasse su tasse. Ludovico: Ma le sorprese, in materia di tasse, non finiscono mai! Marco: Ludovico… Spiega meglio il tuo pensiero. Ludovico: Caro Marco te lo spiego (SEGUE DA PAGINA 2) 10.000 euro al terzo. Vincerà la Zona che ottiene il miglior incremento della raccolta della carta e del cartone durante il mese di novembre rispetto a quanto rac- [email protected] Centro Dentistico PolispeciaIziallistico Incontro Naturale ringratutte le persone che, davvero numerose, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, sono accorse all’inaugurazione dello studio partecipando con entusiasmo alle conferenze organizzate ed esposte dai vari professionisti. Si è partiti con il primo incontro in cui il Naturopata dottor Candino, Laurea in farmacia, ha spiegato quanto questa sua figura professionale sia così poco conosciuta e tenuta in considerazione e di quanto invece ci si possa efficacemente sostenere attraverso un approccio naturopatico; le diverse integrazioni alla medicina e i diversi test che il nostro centro mette a disposizione insieme al dottor Candino saranno oggetto anche dei prossimi incontri, tra cui il Mineralogramma: test che permette di verificare il livello dei tossici “metalli pesanti” (Piombo, Mercurio, Alluminio, Cadmio), potenziata da un’eventuale carenza dei minerali essenziali (Calcio, Sodio, Zinco, Potassio, Magnesio, Fosforo, Ferro, Selenio, Manga-nese…); carenza, sempre più frequente, conseguenza di cat- tive abitudini, tra cui diete moderne, ricche di alimenti raffinati e preparati industriali e/o di alimenti coltivati in terreni poveri di minerali. Altro esempio sono i metalli d’utilizzo in ambito odontoiatrico. L’Analisi Minerale Tissutale non è utilizzata in caso d’intossicazione acuta, ma è fondamentale nei casi, sempre più numerosi, d’intossicazione subacuta o cronica, argomento strettamente correlato con le particolari lavorazioni di protesica di cui si occupa il nostro centro. Dopo un piccolo rinfresco Letizia Frailich, Fisioterapista, ha parlato del Tuina pediatrico, un valido sostegno ai genitori nella formazione energetica del sistema immunitario del proprio bambino. Il Tuina si applica utilizzando un insieme di metodi di massaggio e di mobilizzazioni articolari (spingere, premere, sfregare, picchiettare, pinzettare, scuotere, vibrare, impastare, ecc…). Queste diverse sollecitazioni provocano una stimolazione dei canali energetici. E’ in programma un piccolo corso per mamme, per apprendere tali manovre da poter utilizzare al bisogno ed in economia con il proprio piccolo a casa, prima di dover ricorrere ai farmaci. Dalle ore 15.30 altri due argomenti che stanno molto a cuore al e negazione. E poiché la legge del Sì e del No non è stata ancora cambiata, ripeto la domanda: “Sono elevate”? Consiglieri: Sì… Però. Tiberio: Poiché avete ammesso che sono elevate abbassatele. Consiglieri: Di quanto? Tiberio: Dovete applicare quanto già sapete. Consiglieri: Cioè? Tiberio: Mi avete sempre sentito dire che “boni pastoris esse, tondere pecus, non deglubere” (“Il buon pastore deve tosare le pecore, non scorticarle”). Attenetevi a questo principio e io firmerò. Alessio: Quanta saggezza! Giacomo: Ma la saggezza, prof. Vezio, era un patrimonio solamente degli Imperatori o possono essere altrettanto saggi anche i Governanti italiani e i Sindaci dei nostri Comuni? (Dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia). re (ad esempio speciali giornate di raccolta). Ogni proposta di collaborazione è benvenuta. Segnalateci le vostre iniziative saranno pubblicate sul portale delle Cartoniadi. Provvederemo a tenervi informati sull’andamento della raccolta. Allora forza: ricicliamo, raccogliamo e vinciamo per le scuole delle zona 7. Tiberio Giulio Cesare Augusto “Ringraziamenti” Andrea Ricci famiglia e quindi la coesione sociale. Prof. Vezio a Lei la parola, esponga pure il suo pensiero. Vezio: Mi sia permesso raccontarvi di un dialogo tra l’Imperatore Tiberio e i suoi Consiglieri che sottoponevano alla sua firma un decreto per l’aumento di alcune imposte. Consiglieri: Questa è la nostra proposta. Tiberio: Sono elevate? Consiglieri: Sì! Ma… Tiberio: Sì oppure No? Voi sapete quanto apprezzi la chiarezza insita in quest’affermazione nostro centro ovvero ortodonzia con approccio olistico e medicina antroposofica. L’esperienza trentennale della dottoressa Cantaluppi, nel campo dell’ortodonzia, consente ad ogni singolo paziente la soluzione ideale, attraverso un approccio olistico. La terapia dentistica che offriamo mette in relazione l’equilibrio della bocca con il resto del corpo; considerata come integrazione del lato fisico, organico e psico-affettivo. Intervenire per riorganizzare i denti significa intervenire sulla salute della persona e sia per i bambini che per gli adulti, nel nostro studio s’interverrà con un apparecchio ortodontico, ove possibile, non invasivo. Anche in merito a tale apparecchio, organizzeremo una piccola conferenza informativa. A chiusura della giornata e degli argomenti esposti il dottor Ciserani, Medico antroposofo, ha esposto il significato di Medicina antroposofica, “questa sconosciuta”, spiegando che tale medicina considera la persona nella sua interezza e al tempo stesso nella sua specificità. Ampliamento della medicina convenzionale, la medicina antroposofica guida la ricerca delle leggi che stanno a fondamento delle manifestazioni della Vita, dell’Anima e dello Spirito nell’Uomo e nella Per la tua pubblicità su telefona al 333.2152427 e un nostro incaricato vi contatterà Ivano Grioni Pres. Comm. Mobilità Ambiente Consiglio di Zona 7 Inaugurato lo scorso 15 novembre il Centro Dentistico Polispecialistico “Incontro Naturale” a Muggiano. Un evento importante, cui abbiamo partecipato, interessante dal punto di vista pratico e scientifico, con molti esperti chiamati a dare la propria testimonianza. Il ringraziamento degli organizzatori. Natura. Frutto di tale ricerca è un’immagine integrata dell’uomo che permette di valutare tutti gli aspetti in cui la vita umana si realizza. Il medico che orienta la sua professione in senso antroposofico si sforza di cogliere, assieme al paziente, il significato della malattia riguardo alla sua evoluzione corporea, psichica e spirituale. Il dottore ha parlato di “Libertà di cura e di Libertà personale” e del sostegno alla genitorialità nei processi di cura. Le cure o rimedi che si effettuano attraverso i medicinali L’interno del nuovo Centro antroposofici agiscono sostenendo ed evocando le forze di guarigione proprie dell’organismo umano. L’ultimo appuntamento, quello del dott. Maurizio Martinenghi, informatore scientifico dell’azienda Weleda Italia, nota in primis per i prodotti alla calendula per i bebè, ma che produce anche farmaci antroposofici di notevole efficacia. Dopo aver illustrato i processi produttivi dell’azienda, nata ben 90 anni fa, ha parlato delle produzioni agricole protette e bio-dinamiche cui l’azienda fa riferimento da quasi un secolo per approvvigionare le materie prime alla base dei loro farmaci, dentifrici/colluttori gengivali e creme, collegandosi dunque alla nostra “pelle, grande organo di cui prendersi cura” e specchio delle ns. funzioni vitali interne. Per far provare “sulla propria pelle” alcuni prodotti Weleda, il centro ha omaggiato i partecipanti con una piccola trousse. A fine evento, un nuovo rinfresco per un ultimo scambio di opinioni ed anche piacevoli apprezzamenti dei quali nuovamente ringraziamo di cuore tutti, promettendo di pianificare appena possibile, nuove conferenze, di cui naturalmente vi informeremo, grazie anche all’opportunità che ci consente “Il Rile”. 4 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni Milano butta Petrarca nel cesso! Partiti i lavori per il restauro di Cascina Linterno ed iniziano i contrasti, mai sopiti a dire la verità, sul restauro. Il CSA Petrarca si è fatto carico di inviare due esposti, rispettivamente al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini e al Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, per segnalare le criticità del risanamento conservativo di Cascina Linterno, attuato dal Comune di Milano nell’ambito delle opere in preparazione al progetto Expo 2015. Leggiamo le loro motivazioni. Roberto Gariboldi Massimo de Rigo [email protected] l CSA Petrarca ritiene che la messa in sicurezza di Linterno – Igrazie ai fondi vincolati da uno scomputo urbanistico – debba essere fatta con urgenza nelle parti più esposte (tetti ed infissi) mentre, nel nucleo più pregiato e di valore storico dell’antica dimora petrarchesca, il cantiere debba essere sospeso per ridefinire l’insieme del progetto nel rispetto delle esistenze tutelate: parti murarie medievali e affreschi. Si chiede inoltre che prima dell’inizio lavori si specifichi la destinazio- ne d’uso della struttura. È impensabile e incredibile che si proceda al restauro della struttura senza conoscerne la destinazione d’uso: questo sistema di procedere ricorda tante altre infelici azioni di restauro rivelatesi disastrose per i vari monumenti restaurati al buio, come sembra essere questo progetto. Negli esposti sono evidenziati anche i costi previsti dal capitolato, molto elevati rispetto alla consistenza dei lavori previsti, cosa che riteniamo meriti un doveroso approfondimento da parte del Commissario Anticorruzione, tenendo conto la parzialità degli interventi. L’editorialista Franco Morganti ha pubblicato sul Corriere della Sera le motivazioni di questo passo La pasta: un’idea regalo semplice ma efficace i avvicina il Natale ed è tempo di regali. Certo, è il pensiero quello che conta, ma chi non desidera S sorprendere i propri cari con un’idea originale? Complice la crisi economica, il regalo ideale deve essere prima di tutto pratico, utile e non eccessivamente costoso. E se la semplicità è sempre l’arma migliore, perché non pensare alla pasta? Zini Prodotti Alimentari offre nel suo spaccio di Cesano Boscone aperto al pubblico più di 50 differenti specialità di pasta fresca surgelata. Una pasta di qualità superiore, contesa tra gli Chef dei migliori ristoranti di tutto il mondo, disponibile in esclusiva per il consumo domestico, a prezzi di fabbrica. Abbiamo intervistato Jacqueline Delgado, Marketing Manager, e le abbiamo chiesto qualche consiglio. Innanzitutto, Jacqueline, perché la pasta fresca Zini è così speciale? Il segreto è dato dall’impiego di materie prime italiane selezionate con cura e dall’utilizzo di particolari macchine che replicano perfettamente i movimenti delle mani delle nonne di una volta, che sapevano come impastare le uova e la farina per ottenere la consistenza giusta. E siccome la pasta fresca va mangiata subito, abbiamo scelto di surgelarla appena fatta. In questo modo riusciamo a preservarne il gusto e la qualità a lungo, senza additivi. Quali prodotti consigli ai nostri lettori, per un appetitoso regalo di Natale? Beh, non c’è che l’imbarazzo della scelta! Se si tratta di pasta da consumare per i pranzi delle feste, direi di optare per la nostra linea Collezione Milano. Penso alle Vele al tartufo, profumate e squisite anche con una semplice noce di burro, oppure agli Agnolotti all’aragosta, eleganti e molto delicati. Chi legale. Puntuale è stata la replica della vice sindaco all’articolo: purtroppo in questa replica non troviamo alcuna risposta alle domande formulate. Non si spiega il motivo per cui si è ricorso alle procedure semplificate di Expo 2015, del tutto improprie, trattandosi di un bene monumentale vincolato (DM 9.3.99). Parimenti non è chiarito perché la gara d’appalto non è stata rivolta esclusivamente ad imprese qualificate ed esperte nel settore dei Beni cultura- li. Nessuna precisazione sul prezzo dei lavori, che ci sembra spropositato per un mero intervento conservativo. Nessuna garanzia sugli affreschi, ignorati dal tanto decantato progetto del Politecnico e scoperti nel marzo scorso su indagini condotte dallo studio Usellini, grazie ad un esposto del CSA Petrarca alla Soprintendenza di Milano. Queste preziose fonti archeologiche, storiche attestazioni della dimora petrarchesca inutilmente segnalate dal CSA Petrarca al Il cantiere della Linterno desidera qualcosa di più ricercato può provare anche i Sorrisi fichi e formaggio di capra o le Perle al brasato d’anatra. Esistono anche proposte più tradizionali? Certamente. La nostra linea Pasta Emotions offre tutti i classici della cucina italiana: Fagottini o Cappelletti al prosciutto crudo, le Mezzelune allo speck, Ravioli e Tortellini al manzo brasato, ma anche ripieni di magro o a base di formaggio per chi non ama la carne. Poi ci sono le paste da forno: Cannelloni ricotta e spinaci, al manzo brasato oppure ai funghi, ma anche Gnocchi alla romana e Rotelle, che sono delle particolari sfoglie di pasta all’uovo, arricchite da un ripieno a base di ricotta e spinaci, oppure prosciutto e formaggio. Come si prepara la pasta Zini? Questo è il nostro asso nella manica! Sono sufficienti due minuti in acqua bollente ed è subito pronta. Se c’è un condimento abbastanza liquido si può preparare anche direttamente in padella per la massima comodità. Questo permette di portare in tavola diversi tipi di pasta contemporaneamente, in modo pratico e veloce: penso ad esempio a chi vuole proporre un bis o un tris di primi o a chi deve fare i conti con i diversi gusti dei commensali! Anche la pasta da forno è comodissima. La Pasta sfoglia per lasagne, ad esempio, si scalda direttamente nel forno senza precottura: è sufficiente lasciarla scongelare e poi unire ragù e besciamella, come vuole la ricetta tradizionale. E per una confezione regalo, cosa suggerisci? Suggerirei un mix di proposte personalizzato in base ai gusti dei nostri cari, senza dimenticare gli Gnocchi di patate, un classico che mette sempre d’accordo tutti! SPACCIO ZINI PRODOTTI ALIMENTARI VIA LIBERTA’ 36 - CESANO BOSCONE ORARI DI APERTURA dal Martedì al Venerdì 9.00-12.30 / 15.00-17.30 Sabato 9.00-12.30 / 15.00-17.30 www.pastazini.it Politecnico e alle istituzioni cittadine, non sono contemplate nel recupero conservativo e sono a rischio di manomissione a causa degli invasivi impianti elettrici e di riscaldamento previsti nel progetto di pseudo-restauro. Infine una nota sulla condivisione democratica e popolare del progetto. Il CSA Petrarca non è mai stato coinvolto nella progettualità, nonostante le numerose richieste AVIS Baggio: Civica Benemerenza a Commissione per la Concessione delle Civiche Benemerenze del Comune di Milano, più noto come Ambrogino d’oro, ha L comunicato lo scorso 14 novembre i nomi che sono stati insigniti dei riconoscimenti (2 Medaglie d’Oro alla Memoria, 26 Medaglie d’Oro, 34 Attestati di Civica Benemerenza) durante la cerimonia al Teatro Dal Verme il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio. Tra i molti nomi noti, per la nostra zona, emerge l’Attestato di Civica Benemerenza assegnato all’AVIS Baggio. I nostri più sinceri complimenti a Mariuccia Beltrami un riconoscimento meritatissimo che premia anni d’impegno sociale nella raccolta del sangue. L’Ambrogino d’oro è il nome non ufficiale con cui sono chiamate le onorificenze conferite dal Comune di Milano. Il nome è ispirato a Sant’Ambrogio, patrono della città. Dal 1925, anno d’istituzione delle benemerenze, ne sono state La carissima amica Mariuccia assegnate oltre 5.000. ! d’incontro senza risposta. Senza alcun riscontro è stata anche la nostra circostanziata lettera di adesione al fantomatico “gruppo di lavoro Linterno” protocollata tre mesi fa alla vice sindaco De Cesaris, dietro suo pubblico invito a Palazzo Reale lo scorso 10 giugno, nel quale annunciava la costituzione di questo gruppo di lavoro e invitava le varie associazioni a fare domanda di partecipazione. Il CSA Petrarca ha inutilmente proposto in sedi istituzionali l’offerta di museo medievale-petrarchesco interattivo, attraverso uno sponsor e quindi a costo zero per le finanze comunali. Il tutto con la volontà di vivere in serena convivenza con l’Associazione Amici Cascina Linterno e in costruttivo rapporto tra Cultura e Agricoltura. Tutto questo nostro impegno è rimasto lettera morta, siamo sempre stati ignorati e, per vie traverse, anche vilipesi e diffamati anziché essere considerati come storica risorsa del territorio. Amici milanesi che tristezza: la nostra Amministrazione comunale getta la Cultura nel cesso, preferendo distruggere un “unicum” cittadino di una “pregiata residenza di campagna”, così come è definita nella relazione Usellini, per costruire un volgare cesso proprio nella parte più antica della cascina, quando è invece possibile installare questa necessaria struttura in una parte meno nobile dell’edificio. Questo disprezzo per i monumenti vincolati è un sintomo pericoloso d’arroganza politica e disamore per il patrimonio culturale di chi ci governa e che dovrebbe preoccupare anche chi ha l’incarico istituzionale di sovrintendere alla conservazione di questi beni, che la storia ci ha affidato, e che invece non si muove nella loro giusta tutela. Visita il sito www.muggiano.it e ogni mese troverai anche Muggiano & dintorni ...online 5 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni Il Papa dei lavoratori intervento, lettera, predicazione di Paolo VI tra e per i lavoratori, in cui il papa non colga l’occasione per esibire la predilezione e una grande speranza che egli ripone nelle Acli’’. Massimo de Rigo (CSA Petrarca) [email protected] a presentazione del libro di Mons. Giovanni Balconi si è L svolto martedì 18 novembre in una cornice di prestigio, grazie alla disponibilità del Touring Club Italiano e in particolare dell’instancabile GianMario Maggi: la splendida Sala del Consiglio, luogo che racconta un secolo di storia milanese. A me il compito di presentare i relatori con una premessa su Papa Montini, il primo Papa ad uscire dall’Italia. Il primo ad usare l’aereo; come prima tappa dei suoi futuri viaggi apostolici il suo viaggio in Palestina il 4 gennaio 1964, suscitando un delirio d’entusiasmo nelle vie di Gerusalemme. Il suo incontro con il patriarca ortodosso Atenagora, 14 secoli dopo lo scisma e nel 1967 ad Istanbul, quando va umilmente incontro alla Chiesa d’Oriente. È il Papa che scioglie i corpi militari pontifici, ad eccezione dell’antichissima Guardia Svizzera, il Papa che abolisce stemmi, baldacchini, la tiara pontificia, la sedia gestatoria, le guardie nobili, i cortei di armigeri; il trono è sostituito da una poltrona; fa costruire la grandiosa aula delle udienze, che oggi porta il suo nome. L’ultimo suo anno di vita fu amareggiato dal dolore della morte del suo antico amico Aldo Moro, ucciso nella “stagione dell’odio” dalle Brigate Rosse nel maggio 1978, nonostante il suo toccante appello, con il quale implora che sia restituito “alla libertà, alla famiglia, alla vita civile ”. Il timoniere del Concilio Vaticano II aveva affermato: “Vi prego in ginocchio, liberate l’on. Aldo Moro, semplicemente senza condizioni”. Luigi Amicone, scrittore e giornalista scrive nella sua relazione: “Quello che impressiona nella mole di documentazione e riflessioni di monsignor Balconi e dell’aclista Praderi, è che non c’è Amici del Quadrato: mostra bipersonale resso l’Associazione Culturale Amici del Quadrato di Milano situata in località Muggiano P sabato 15 novembre 2014 è stata inaugurata la Mostra bipersonale di pittura di Angela Aruta e Simona Maltagliati. La mostra è stata visibile fino al 28 di novembre. Nonostante una pioggia intensa e fastidiosa la mostra è ben riuscita con un pubblico interessato, l’amante del quadro e gli appassionati che da parecchio ci seguono non hanno disertato l’evento. Questo ha contribuito alla buona riuscita della mostra e soprattutto per gli ottimi apprezzamenti che sono stati fatti dai presenti agli artisti e sulle opere esposte, con molta gratificazione degli autori. È doveroso da parte mia, fare una piccola presentazione di queste due artiste soprattutto perché sono molto brave e sanno molto bene interpretare i concetti artistici. Simona Maltagliati è un’artista molto attenta a cogliere anche il minimo particolare e la più sottile sfumatura. La sua pittura conferisce a chi la osserva un sentore di romantica tranquillità e indubbia gradevolezza. Il paesaggio, le risaie e le cascine tipiche lombarde sono circondate da aloni misteriosi che si possono intravedere attraverso le foschie magistralmente dipinte. Maltagliati tratta benissimo anche il mondo animale ed è qui che Lei si esalta. In essi esprime i più Gennaro Montanaro Le artiste di Montanaro Aut. San. 8267 del 24/10/2011 co e utilitarista, fabbricatore e consumatore”. L’on. Giovanni Bianchi, presiden-te delle ACLI dal 1987 al 1994, già segretario della Camera dei Deputati e fondatore del Circolo Dossetti, ha comunicato con pathos afferma: “Le teorie liberiste e marxiste sono in crisi: si sgretoleranno. La verità è nostra: è Cristo, è il Vangelo. Verità necessaria e sufficiente per una giusta comprensione della vita umana”. Ha concluso l’evento, che ha ai presenti la grande figura di Papa Montini, uno dei pilastri della nostra epoca con i suoi interventi sul lavoro che danno un’interpretazione nuova nei confronti della Dottrina sociale della chiesa e la predilezione per un’associazione comunque “figlia “ (Montini e le ACLI furono dialettica, incomprensione, dissidio, passione, amore) che si qualifica come punto di riferimento per i lavoratori cristiani. È il Papa che dedica un’attenzione esclusiva al mondo del lavoro, memorabile la Messa della Vigilia del Natale del 1968 tra gli operai dell’Italsider di Taranto. “Con l’odio non si crea, con la concorrenza e le leggi spietate dell’economia non si può far del bene”, aveva avuto modo di dire Papa Paolo VI. Parole attualissime, che paiono ancora oggi delle vergate. Pietro Praderi, presidente nazionale della Lega dei Consumatori, ha raccontato il suo difficile, ma appassionato, percorso per costruire il suo contributo alla redazione del libro, evidenziando il messaggio straordinariamente moderno di Papa Montini nel difficile passaggio dalla società contadina a quella industriale conservando i valori cristiani in fabbrica. A pochi giorni dalla beatificazione di Papa Paolo VI (19 ottobre 2014) la sua forza profetica merita di essere riscoperta. Papa Montini riscosso grande successo di pubblico e interesse, il coautore del libro Mons. Giovanni Balconi, membro del Capitolo Metropolitano Maggiore della cattedrale di Milano e responsabile del coordinamento dei Centri Culturali Cattolici della Diocesi di Milano. La sua è stata una vera “Lectio Magistralis” sull’azione formativa della cultura cristiana in fabbrica sostenuta con forza e lucidità da Paolo VI. Ha analizzato la Dottrina sociale della Chiesa in una prospettiva dinamica dall’enciclica “Rerum Novarum” di Leone XIII (1891) fino all’enciclica “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI (2009). La costruzione della Dottrina sociale della Chiesa risulta l’evoluzione di un corpus dottrinale di una Chiesa “che cammina insieme a tutta l’umanità lungo la strada della storia”. Mons. Giovanni Balconi ha infine ricordato come “Senza cultura non si va da nessuna parte” e nel mondo di oggi è in crisi l’Umanesimo e i valori affermatisi nella cultura umanistica: la concezione dell’uomo e della sua dignità quale autore della propria storia. Coronamento del pomeriggio è stato lo splendido intermezzo musicale dell’arpista Laura Sofia Caramellino, compositrice e vincitrice del premio 2014 “Petali di Donna” a Ponzano Monferrato. All’epoca il comunismo era al potere in metà del pianeta ed era convinto di aver reso obsoleto il fatto religioso. Il liberismo, d’altra parte, al potere nell’altra metà del pianeta, credeva di avere reso obsoleto il fatto religioso semplicemente relegandolo nella cosiddetta “sfera privata” e sostituendo Dio con l’uomo prometei- vivi sentimenti facendo sì che, attraverso il suo tratteggio e la ottima coloristica, si possano creare opere di grande interesse artistico. Angela Aruta dipinge indifferentemente sia con la tecnica della china che con l’olio. Con la china è molto espressiva ed è di notevole impatto emotivo, considerando il suo sicuro tratteggio che, come la tecnica dell’acquerello anch’essa non ammette ripensamenti. È qui che l’autrice attraverso il naturale dono del disegno con tratti decisi e sicuri, conferisce nei suoi disegni armoniose linee e splendide immagini di cortili o di strutture della vecchia Milano. Aruta non trova difficoltà a dipingere con la tecnica ad olio, dove le nature morte sono molto ben composte e rappresentative soprattutto per il colore ben dosato ed equilibrato nei chiari e scuri. Il CSA Petrarca, ha accolto l’invito di Mons. Giovanni Balconi di organizzare la presentazione della sua ultima fatica: il libro “Il Papa dei lavoratori. Montini le ACLI e il mondo del lavoro” realizzato in collaborazione con Pietro Praderi. Questo libro analizza, con lucidità di pensiero e con grande attenzione verso le fonti, una stagione ricca di cambiamenti, speranze e anche delusioni, ripercorrendo gli interventi pastorali che hanno definito la personale concezione di Montini nei confronti della dottrina sociale della Chiesa, della quale egli è stato certamente uno dei migliori interpreti. Il racconto dell’evento da parte di uno dei protagonisti. Merry Christmas tmas Chrisch n Lu Aperitivo Christmas Lunch Focaccine Calde & Mortadella Tartufata Pancetta & Crostini Crostino all’acciuga & Salmone marinato Antipasto - -'+ "+*/'*0 /+ # (($ & (($ & )$33 *+//$ +)$*'" $ $./'1' & ' ($ 0-+, $( '/+ '*/$-*$/ 222 )!1$/"0. %+'/ Fagottino croccante di cotechino e lenticchie Mousse di patè di vitello con mele, cannella e noci Pancia di maialetto con cipolle rosse ed aceto balsamico Eur 50,00o Primi Crespelle al cacao con ragù di cinghiale e fonduta Risotto al Franciacorta mantecato nella forma di grana Secondo Cappone ripieno con il suo ristretto e mostarda Dolce Soufflè di panettone con chantilly al mascarpone Via Cusago 201 - Milano Per info e prenotazioni 320.89.11.819 6 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni Milano Una vergogna urbanistica Un interessante articolo-denuncia di Andrea Giorcelli, consigliere per i Verdi in Consiglio di Zona 7, sul Programma Integrato d’Intervento “Parri - Parco dei Fontanili” attualmente in corso. Buona parte delle aree previste per il parco dei Fontanili saranno utilizzate per la viabilità e i parcheggi e il poco verde rimasto sembrerà condominiale. Ma non si era detto che si voleva azzerare il consumo di suolo? Ora, se è vero che la responsabilità di queste scelte è da attribuire alle passate Amministrazioni, che cos’ha fatto l’attuale per limitare i danni di quella sconsiderata iniziativa immobiliare? I danni, secondo Giorcelli, sono addirittura stati aggravati dall’attuale Giunta: dimenticato il recupero dei fontanili, distrutti i nuovi orti urbani per rifarli nel parco, la cascina Cassinazza sarà abbattuta e le opere di urbanizzazione e i servizi realizzati con grande ritardo rispetto alle case, già abitate. Una situazione che, se mal governata, metterà davvero a rischio l’ambiente e la vivibilità di interi quartieri. Andrea Giorcelli Consigliere della Zona 7 (capogruppo Verdi - Ecologisti) www.andreagiorcelli.it peravamo che l’attuale Amministrazione avrebbe contrastaS to il consumo di suolo e la speculazione edilizia, che nella nostra zo- Milano La Redazione na, grazie al Programma Integrato di Intervento “Parri - Parco dei Fontanili”, hanno già mutato pesantemente il nostro orizzonte. Non solo la Giunta milanese non ha minimamente voluto mettere in discussione — al contrario di quanto previsto dai programmi dell’assessorato all’Urbanistica e del Consiglio di Zona 7 — il pro- getto approvato dall’Amministrazione precedente, ma veniamo a sapere che ha assunto un provvedimento svantaggioso, di cui non si comprende l’interesse pubblico e che, in estrema sintesi, contempla: 1) la proroga, anche di alcuni anni, della realizzazione delle opere di urbanizzazione (sistemazione a verde pubblico delle aree rimaste libere, passerella ciclopedonale su via Parri) e dei servizi a standard qualitativo (centro sportivo con piscina e palestra, centro polifunzionale integrato) rispetto all’ultimazione degli edifici privati residenziali, già abitati; 2) l’abbattimento della cascina Cassinazza, anziché il suo previsto recupero; 3) la distruzione degli orti urbani di via Calchi Taeggi, realizzati dal Comune nel 2010 con una spesa accertata finora di oltre 350.000 euro. Per non parlare dell’ipotesi balenata, su richiesta dell’operatore privato, di spostare le volumetrie del P.I.I. “Calchi Taeggi - Bisceglie” sulle aree rimaste libere del parco dei Fontanili e di via Lucca. Quello che è stato deciso è scandaloso e inaccettabile, perché sono state tradite le premesse fondamentali grazie a cui il piano era stato approvato. La relativa convenzione, a suo tempo approvata anche dal Consiglio comunale e non solo dalla Giunta, prevedeva all’art. 13.3 che quanto al primo punto fosse portato a termine prima del completamento degli interventi privati, a dispetto di quanto da decenni si predica, in materia urbanistica, sull’importanza che i servizi siano pronti almeno contestualmente alle abitazioni. Oltretutto, alla faccia della partecipazione e della trasparenza, non ne sono stati nemmeno informati o coinvolti né il Consiglio comunale, né i Consigli di Zona 6 e 7, le cui maggioranze, preferendo rimanere immobili spettatrici, nonostante le numerose sollecitazioni, si sono finora sempre dimostrate completamente indifferenti all’argomento e ai numerosi problemi che il massiccio insediamento già adesso comporta. Tutto ciò è stato possibile anche per il fatto che la vasta area in que- Il derby della Madonnina [email protected] Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro Raimondi Il derby della Madonnina pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00 isbn 978-88-6218-242-3 ell’ottobre del 1908, curiosamente, a Chiasso si disputava N il primo Inter-Milan, la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. Il derby della Madonnina ne celebra la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace racconto ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con entrambe le maglie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e van Basten, Ibra e Kaká, a giocatori magari meno celebri ma che un’impronta, nella stracittadina, l’hanno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tanti altri. Calcio, dunque, ma non solo. Poesia, musica, fatti di cronaca si inseriscono spesso e volentieri nei racconti, al pari delle vicende di una città fortunata a possedere il derby. Perché la stracittadina, oltre a essere emozione allo stato puro, è anche democrazia: una sorta di bipolarismo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della libertà. Questo libro rappresenta un sincero, appassionato atto d’amore nei suoi confronti. Silvana Ceruti alla conduzione del Laboratorio di Scrittura creativa Alberto Figliolia: Giornalista pubblicista. Collabora con il “Gazetin”, periodico indipendente di cronaca civile, e “tellusfolio“, rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i concetti di agonismo, democrazia e solidarietà. Collabora con nella Casa di Reclusione di MilanoOpera. Ha scritto numerosi libri navigando fra poesia e sport. Condivide con Çlirim Muça la vocazione alla divulgazione dello haiku e crede con fermezza nel martello libertario e gandhiano della poesia. Davide Grassi: Giornalista pubblicista. Ha collaborato con diversi quotidiani nazionali – tra cui il “Corriere della Sera” – prima di approdare agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie! (Limina, 2002), Rossoneri comunque (Limina, 2003) – antologia curata con Andrea Scanzi –, La palla è rotonda? (Limina, 2003), Rossoneri. Il manuale del perfetto casciavit (Fratelli Frilli Editori, 2008). Nel 2013, ha curato il Diario della mia guerra (Segni e Parole), scritto da suo padre Paolo, e nel 2014 ha partecipato all’antologia 33 Racconti rock (QuiEdit). Il suo sito è www.davideg.it, il blog www. fuorigiocoblog.com. stione è suddivisa tra le due zone, che a suo tempo non affrontarono l’intervento con la dovuta attenzione: pur essendo in gran parte in Zona 6, risulta del tutto marginale e disabitata rispetto alla stessa (ma l’impatto e le ricadute pesano direttamente solo sugli insediamenti abitativi facenti parte della Zona 7 che l’attorniano). Grazie anche a questa penosa vicenda si sta formando una delle peggiori periferie di Milano, in termini di mancanza di servizi, che, nonostante l’intervento edilizio e il suo carico insediativo, rimane senza negozi, senza una piazza con, in più, l’amara beffa del nome del Parco dei Fontanili, il Comune di Milano ha dimostrato di non averci creduto mai veramente, iniziandolo e piantandolo lí, con tutti i suoi difetti di progettazione e realizzazione, utilizzato oggi per identificare, con tanto di sito internet omonimo dedicato, il comparto edilizio con relativa viabilità e parcheggi a sud di via Parri che, sfacciatamente, è stato costruito in mezzo, riducendolo a verde di contorno delle abitazioni. Non si capisce perché a pagare per tutti questi errori e pasticci debbano essere sempre il territorio e i cittadini e si debba attendere che i problemi si manifestino, per affrontarli, anziché cercare di prevenirli. Mauro Raimondi: Milanese, ha esordito nel 2003 con Invasione di campo. Una vita in rossonero (Limina), partecipando all’antologia Rossoneri comunque (Limina, 2003). Insegnante di Storia di Milano, ha curato la biografia del poeta Franco Loi in Da bambino il cielo (Garzanti, 2010). Della sua città ha raccontato il cinema in Milano Films 1896/2009 (Frilli, 2009, coautore M. Palazzini), le testimonianze dei viaggiatori stranieri in Dal tetto del Duomo (Touring Club, 2007) e i libri in CentoMilano (Frilli, 2006). I tre autori hanno pubblicato insieme Centonovantesimi (Sep, 2005), Eravamo in centomila (Frilli, 2008) e Portieri d’Italia (A.Car, 2010). Nel 2010, Figliolia e Grassi hanno inoltre scritto La sua Africa. Storia di Samuel Eto’o (Limina), e nel 2012 Grassi e Raimondi hanno pubblicato Milano è rossonera (Bradipolibri). Il 24 gennaio 2015 i tre autori saranno ospiti a Lineadiconfine in via Ceriani 20 (Baggio-Milano) per presentare questa loro ultima fatica letteraria. Casa di Cura Ambrosiana: Pianificazione servizi festività natalizie Attività ambulatoriale Attività di ricovero e cura Poliambulatori: ambulatori specialistici, chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio; Ambulatorio oncologico, chiusura dal 24 dicembre al 6 gennaio 2015; Ambulatorio di allergologia chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015. Gastroenterologia: chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015. Radiologia: dal 22 dicembre al 6 gennaio apertura con orario ridotto dalle 8.00 alle ore 16.00. Punto prelievi e laboratorio analisi: apertura tutto il mese di dicembre ad eccezione di mercoledì 24 e 31 dicembre, sabato 27 dicembre e 4 gennaio 2015. Cup: sportello centrale e ufficio ricoveri orario ridotto ore 8.00-16.00 dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015; sportello gastroenterologia: chiusura dal 24 dicembre al 6 gennaio 2015. Punto prelievi: chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015 (le accettazioni saranno effettuate al cup). Call center: dal 22 dicembre al 6 gennaio orario ridotto: ore 9.00- 13.00. U.O. chirurgia generale: chiusura dal 24 dicembre al 6 gennaio 2015. Sala operatoria: chiusura dal 24 dicembre al 6 gennaio 2015. Attività di pre-ricovero: chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015. Dipartimento di medicina: apertura tutto il periodo; mac oncologico, chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015; mac allergologico, chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015. Dipartimento di riabilitazione: ricovero e palestra, apertura tutto il periodo. 7 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni Progetti e dintorni Laura Malchiodi Supervisor Gruppo Giovani egue dal sito AIDO.it una notizia vitale (non c’era terS mine migliore) che dà una speranza in più a chi è in attesa di un trapianto. Nell’articolo stesso leggerete che in Lombardia nel 2013 degli 87 pazienti in lista per un trapianto, 18 sono deceduti per mancanza di donatori. Questo è un dato da tenere sempre impresso per spingerci e motivarci a fare di più, a sensibilizzare ulteriormente le persone, a trovare, dopo un’adeguata informazione, nuovi e importantissimi consensi alla donazione post mortem. Eppure si fa fatica, sono ancora tantissimi i pregiudizi, lottiamo ogni giorno con superstizioni stupide, anche se poi sono tutti concordi al gesto, ma solo se serve a loro stessi o ai familiari. Nel nostro piccolo, anche quest’anno, ci siamo impegnati trovando 100 nuovi consensi alla donazione (300 da quando abbiamo cominciato ad operare sul territorio – maggio 2013) e una cinquantina di nuovi tipizzati ADMO. Abbiamo aperto il gruppo comunale AIDO Cusago e con l’anno nuovo partirà un progetto con il nostro comune di Trezzano. La nostra Martina, universitaria al Politecnico di Milano, svilupperà un’idea a livello grafico per portare le due nostre associazioni anche in università. In quest’anno e mezzo ha già raccolto molti consensi alla donazione informando i giovani e abbassando l’età d’iscrizione, come da scopo principale del nostro gruppo. Marco M. (che oggi scrive nella rubrica “Caro amico, ti dono...”) invece ha due idee interessanti e divertenti di cui parleremo appena “provate” su campo. Anche lui, come Martina, ha portato molti consensi tra i giovani. A livello regionale è partito invece il progetto “Carta Enjoy AIDO” una carta prepagata, dotata di IBAN, nata dalla collaborazione tra UBI Banca (e banche annesse) e AIDO dedicata a tutti gli associati e sostenitori. Il gruppo bancario incrementerà la donazione a favore dell’associazione rinunciando ad una parte dei propri ricavi. Per informazioni potete chiamare il numero verde 800500200. Si potranno fare acquisti online e nei negozi, pagare piccoli importi, prelevare contante, inviare o ricevere bonifici e ricaricarla presso gli sportelli automatici o in contanti direttamente presso le filiali della banca. Ma altro ancora è in fase di sviluppo e le idee e i progetti non mancano. Andiamo avanti e ci proviamo, sempre e comunque. Milano: primo trapianto in Italia di polmone da donatore a cuore fermo. L’intervento è stato reso possibile grazie ad una nuova metodica messa a punto proprio al Policlinico di Milano. L’intervento è avvenuto il primo novembre, ed è stato effettuato su una ragazza di 36 anni malata di fibrosi cistica, già in lista d’attesa per il trapianto e ricoverata da quattro mesi. L’operazione, durata 18 ore, è riuscita e ora la paziente sta reagendo bene al decorso post-operatorio: potrebbe tornare a casa tra una decina di giorni. Il tutto è stato reso possibile grazie alla stretta collaborazione con l’Ospedale San Gerardo di Monza, il Centro Nazionale Trapianti, il Nord Italia Transplant program (NITp) e l’Azienda regionale dell’emergenza urgenza (AREU). I polmoni sono stati prelevati al San Gerardo, da un uomo di 45 anni morto per dissecazione aortica. Il numero di pazienti in lista d’attesa per un trapianto è più alto del numero di trapianti effettuati, a causa dei pochi organi disponibili: circa il 20% dei malati muore in attesa di un organo. In Lombardia nel 2013, degli 87 pazienti in lista per trapianto polmonare, solo 46 sono stati trapiantati, mentre 18 sono morti per mancanza di un organo. Per far fronte al grave problema dell’esiguità d’organi di recente sono stati considerati, oltre ai “classici” donatori con morte cerebrale, anche donatori “a cuore fermo”. In questi donatori il cuore ha smesso di battere e gli organi non ricevono più ossigeno: la rapi- dità del prelievo diventa quindi condizione essenziale perché gli organi non si deteriorino, fatto che rende molto più complesso questo tipo di donazione. Franco Valenza, ricercatore del Dipartimento di Anestesia del Policlinico, con la sua équipe ha sviluppato un modello pre-clinico di preservazione dei polmoni nel cadavere che consente di allungare i tempi utili al prelievo nei donatori a cuore fermo. Grazie alla sinergia con i rianimatori dell’AREU e dell’Ospedale di Monza coordinata da Giuseppe Citterio, il protocollo è stato implementato e, per la prima volta, applicato nell’uomo anche grazie al coordinamento del Centro di riferimento regionale prelievi d’organo. Gli organi sono stati preservati per tre ore nel cadavere, prima di essere prelevati; poi, una volta trasferiti al Policlinico, sono stati ricondizionati, in altre parole “riparati” e “ringiovaniti” mediante perfusione e ventilazione extracorporea, una tecnica introdotta in Italia proprio al Policlinico. Combinando la tecnica per preservare gli organi nel cadavere con quella del ricondizionamento, è stato quindi possibile procedere con il trapianto, effettuato dall’équipe di Luigi Santambrogio. “E nonostante le precarie condizioni della ricevente e la complessità dell’intervento – dicono gli esperti – i polmoni hanno iniziato fin da subito a funzionare adeguatamente, senza dar segni di disfunzione primaria”. Secondo le stime, quest’innovativo modello di prelievo degli organi potrebbe rendere disponibili circa 12-15 donatori di polmone l’anno nella sola area di Milano e Monza- “Caro amico, ti dono...” i fermo e cerco una definizione di Volontariato. Non voglio una M di quelle definizioni sterili, prive d’emozioni, tipiche del dizionario. Voglio una definizione tutta mia. Volontariato è la voglia di mettersi in gioco. Volontariato è dedicare tempo e passione in nome di un ideale. Volontariato è amare quell’ideale. Volontariato è amare le persone che ti circondano e il tempo che condividi con loro. Volontariato è mettere al primo posto gli altri. Volontariato è Servire nella doppia accezione di “essere utili” e “mettersi al servizio”. Volontariato è crescere, imparare, educare. Volontariato è AIDO e ADMO. ! ! " ! ! ! Brianza, aumentando il numero di trapianti in Lombardia del 20-30%. “Tuttavia, a differenza di altri modelli di donazione a cuore fermo – concludono gli specialisti – la semplicità del protocollo sviluppato a Milano potrebbe consentire la sua applicazione anche in realtà ospedaliere non altamente specializzate, contribuendo quindi ad aumentare significativamente il numero di polmoni disponibili a scopo di trapianto”. Dopo quest’articolo non si può che essere ottimisti e coscienti che il motore della ricerca va avanti, che le possibilità di una vita migliore ci possono essere, ma solo grazie a chi sceglie di darle. I medici senza i donatori non possono fare nulla. Ricordiamocelo. Pensiamoci. Per questo vi lascio con un messaggio di speranza per l’anno nuovo che sta per arrivare, perché sia portatore di consapevolezza, salute, benessere, pace e insieme al gruppo giovani auguro a tutti voi cari lettori, alla redazione e a tutte le vostre famiglie un sereno Natale. Venite a trovarci ai mercatini di Natale, il 14 dicembre dalle 10 alle 18 in Piazza San Lorenzo a Trezzano, informatevi e date una possibilità alla vita. Visionate il nostro sito: www.puntoinfoadmoaido.weebly.com o scriveteci a [email protected]. Con questa definizione in mente ho iniziato la mia prima esperienza di volontariato con il Gruppo Giovani AIDO e ADMO di Trezzano sul Naviglio. Oggi, a distanza di sei mesi, la mia definizione ha più valore! Sono volontario e anche donatore! Donatore organi con AIDO e donatore di sangue erano già traguardi raggiunti. Con la mia tipizzazione ADMO, donatore di midollo osseo, il mio “mettermi al servizio” è completo! Gli applausi che i miei amici volontari dedicano a chi, con una firma, dona speranza a chi ne ha bisogno, mi hanno sempre commosso! Un modo semplice e sincero per dire grazie! Ho visto lo stupore negli occhi di tutte quelle persone che hanno ricevuto questo grazie! Perché l’applauso è improvviso, rumoroso e caloroso! Sottolinea l’importanza di un gesto semplice. Sensazioni particolari che ho vissuto in prima persona. V’invito a provare l’emozione di quest’applauso. Un sorriso. Marco Micheletti - Corbetta Via A. Mosca 12 – 20152 Milano Tel. 02 4563169 – Tel e Fax 02 4598906 Batterie per orologi e per macchine fotografiche, spine e prese telefoniche, puntine per giradischi, cavi di ogni tipo. Componenti elettronici di primarie marche: concessionario . Apparecchi elettromedicali: depuratori dell’aria, Magnetoterapia, biostimolatori per muscoli e cellulite, ionoforesi. Centro assistenza e vendita apparecchi Flaem Nuova, misuratori di pressione arteriosa, umidificatori per ambienti, termofori, aerosol a ultrasuoni. Meccanismi per orologi elettrici. 8 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni La Redazione Forma e desiderio. The Cal-Collezione Pirelli La Redazione [email protected] stata presentata lo scorso 14 novembre a Palazzo Reale la mostra “Forma e Desiderio. The Cal - Collezione Pirelli”, una selezione di oltre 200 fotografie tratte dai Calendari Pirelli dalla nascita ad oggi, in programma fino al 22 febbraio 2015. L’esposizione – curata da Walter Guadagnini e Amedeo M. Turello, promossa dal Comune di MilanoCultura con il patrocinio di Expo e organizzata e prodotta da Palazzo Reale e GAmm Giunti – nasce grazie al fondamentale contributo di Pirelli, che ai fini della selezione espositiva ha messo a disposizione il suo archivio, con migliaia di fotografie dei più grandi fotografi mondiali. Diventato in breve tempo un oggetto di culto, il Calendario da più di cinquant’anni interpreta i cambiamenti sociali e culturali e anticipa le tendenze delle nuove mode, attraverso l’occhio attento dei più celebrati autori contemporanei, da Herb Ritts a Richard Avedon, da Peter Lindberg a Bruce Weber, da Peter Beard a Steve McCurry, da Patrick Demarchellier a Steven Meisel. “Un progetto che restituisce la giusta dimensione artistica ad una delle più importanti campa- E’ gne di comunicazione degli ultimi cinquant’anni, che ha saputo entrare nell’immaginario di ciascuno di noi grazie al fascino senza tempo delle modelle e al talento dei fotografi che l’hanno realizzato”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno. Con un percorso narrativo che va oltre la scansione cronologica, tipica dei calendari in sé, la galleria di immagini di “Forma e Desiderio” propone un itinerario tematico, seguendo un processo che esplora e accosta relazioni, analogie, citazioni e contrasti fra le immagini di oltre mezzo secolo. L’esposizione si sviluppa attraverso cinque stanze, ognuna delle quali dedicata agli elementi che accomunano le foto contenute nello spazio: dalla seduzione alla provocazione, dal mito all’eleganza. La mostra si apre con la sezione L’incanto del mondo nella quale sono presentate quelle fotografie che, almeno fino al 1972, erano realizzate con l’intento di guidare lo spettatore attraverso due elementi fondamentali come il paesaggio e l’espressione delle modelle. Ne Il fotografo e la sua musa (sedotti dall’arte) si analizza l’omaggio a Leni Riefenstahl che Arthur Elgort le dedicò nel 1990, o quello di Clive Arrowsmith che l’anno successivo elaborò una sequenza di citazioni dei maestri dell’arte quali Delacroix, Velázquez, Rembrandt. Particolare è il caso di Annie Leibovitz che cita testualmente non solo i maestri della fotografia, ma alcune precise immagini, al fine di trasformare le pagine del Calendario in una sorta di esercizio di gusto volutamente, e provocatoriamente, accademico. La sezione Lo sguardo indiscreto è incentrata sulle immagini caratterizzate da un misto di provocazione, gioco, trasgressione, che segnano un altro degli elementi caratterizzanti l’identità stessa del Calendario. Ne La natura dell’artificio si possono ammirare gli scatti di Brian Vinoodh Matadin, 2007 L’Angolo dello “Speziee” L’uso degli oli essenziali Dott.ssa Roberta Radaelli [email protected] li oli essenziali per la loro complessità possono esplicare G molteplici attività, sono quindi rilassanti, stimolanti, digestivi, carminativi, antimicrobici e molto altro. Quindi è importante ricordarsi che, quando usiamo un olio essenziale, stiamo usando una vera bomba farmacologica, ma anche tossicologica. Evito di elencare il nome dei composti chimici che costituiscono gli oli essenziali, sarebbe solo una lista ai più incomprensibile, mentre mi soffermo a sottolineare i fattori che possono modificare un olio essenziale. Ovviamente oltre alla specie botanica bisogna tener conto del così detto tempo balsamico, dei fertilizzanti e dei processi di estrazione. La specie botanica è molto rilevante ed è importante che sia specificata, oltre al nome volgare, perché esistono moltissime differenze tra pianta e pianta, per esempio tra salvia officinalis e salvia sclarea le diversità sono enormi, così come tra altre piante dal nome simile. Di grande valore è anche la specifica delle parti della pianta utilizzata, ovvero la droga vegetale, esempio classico è l’arancio amaro, usato come deodorante per ambienti, le cui foglie sono ricche di esteri, mentre nei fiori troviamo alcoli, conosciuti come neroli, mentre la scorza del frutto maturo è ricca di amine mimetiche titolate in sinefrine, spesso anche utilizzate come dimagrante e questo è il motivo per cui il Ministero della Salute controlla attentamente la quantità di sinefrina contenuta nei prodotti di libera vendita, sostanza cardiotossica che interagisce con molti farmaci. La scorza del frutto maturo invece contiene limonene. Il tempo di raccolta, detto tempo balsamico, indica il tempo migliore di raccolta di una droga vegetale, oggi è un termine relativo, perché con i metodi d’estrazione, si sono in parte sopperite le variabili legate alla stagione, anche se mi preme sottolineare che alcune piante cambiano drasticamente la qualità ed il rapporto quantitativo tra i vari costituenti in funzione del tempo. Anche i fattori ambientali hanno la loro importanza, la posizione geografica incide non poco sulla qualità degli oli e così la composizione Duffy, di Peter Knapp, fino a raggiungere i vertici nella ricostruzione del mondo per via di geometrie, ispirate dalle tracce del pneumatico sul corpo delle modelle, di Uwe Ommer; o ancora di Barry Lategan, o di Nick Knight, autore di una delle edizioni certo più anomale e sorprendenti, vocata alla sottolineatura di una sperimentazione linguistica che travalica il genere della composizione con figure per arrivare ai limiti della pura astrazione. La mostra si chiude idealmente con Il corpo in scena che rimarca come, nella storia del Calendario, la combinazione tra modella e ambiente ha assunto un ruolo centrale nella concezione della serie realizzata. Una concezione che si condensa nella sorprendente sequenza di Peter Lindbergh del 2002, dove la modella interpreta se stessa che interpreta il Calendario, in una totale e ricercata sovrapposizione di ruoli e di luoghi. In modo non meno eclatante, Peter Beard inscena un autentico viaggio nell’esotismo attraverso un gioco che sembra provocare lo spettatore e invitarlo e riflettere sul confine tra la realtà e le proprie proiezioni. Presentato per la prima volta nel 1964, il Calendario Peter Lindbergh, 1996 Pirelli giunge alla sua quarantaduesima edizione con l’anno 2015, realizzato da Steven Meisel. Fino a ora, la più importante mostra retrospettiva, allestita dall’architetto Gae Aulenti, si era tenuta nel 1997 a Milano (Palazzo Reale - Sala delle Cariatidi), a Venezia (Palazzo Grassi), per poi partire per un tour mondiale che ha toccato alcune della principali capitali mondiali come Parigi, Berlino, Mosca, Buenos Aires e Tokyo. Per tutte le informazioni: www. mostrathecalpirelli.it, www.comune.milano.it/palazzoreale. Riprendiamo l’argomento degli oli essenziali iniziato il mese scorso. Le essenze delle piante, e quindi gli oli essenziali da esse ottenuti, sono una miscela complessa di numerose sostanze chimiche, per lo più presenti nella pianta stessa, altre ottenute durante i processi di estrazione. Questo è importante, come spiega la nostra esperta, perché fa capire come un olio essenziale assunto a scopo alimentare, applicato sulla pelle per profumo o solo aggiunto all’acqua del bagno per azione anticellulite, è costituito da una serie di molecole complesse, naturali sì, ma che dobbiamo conoscere bene per evitare effetti collaterali. del terreno e gli eventuali concimi usati, gli organici incidono di meno di quelli chimici, ma l’uso contemporaneo fa lievitare la quantità di oli essenziali. La conservazione della droga raccolta è importante, infatti, l’appassimento della parte cambia la composizione degli oli. La conservazione in parafarmacia, erboristeria, in casa influenza la qualità dell’olio. Sempre in recipienti di vetro scuro per preservarli dai raggi di luce, che indurrebbero dei processi chimici che potrebbero modificarne la composizione, l’aroma e il gusto e l’attività biologica. I recipienti devono essere conservati ben chiusi per evitare il fenomeno dell’evaporazione, dell’ossidazione e della formazione di resine. Anche la temperatura è importante, sempre tra i 5 e massimo 15-20 gradi. Come ultimo accenno, per questo mese, riporto solo indicativamente le proprietà di alcuni oli essenziali, che so essere proprio quanto più interessa ai lettori. Antinfiammatori: camomilla, salvia, lavandula vera, citrus aurantium (fiori); Antispastici: melissa, finocchio, camomilla, menta, lavanda; Antalgici: mirra, menta, ginepro, camimila, canfora; Antimicrobici: malaleuca alternifolia, bergamotto, cajeput, cannella, timo; Balsamici: pino, cipresso, eucalipto, mirto, niauli; Digestivi: rosmarino, finocchio, cumino; Rilassanti: lavanda, camomilla, mandarino. Vi ricordo di rivolgersi sempre solo ad esperti, per il corretto consiglio dell’utilizzo degli oli essenziali, e soprattutto per garantire la qualità degli stessi. Un saluto e buone festività a tutti. 9 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni Quelli che a scuola... La Redazione La Redazione [email protected] iacomo Magistrelli e Anita Rossi sono due alunni di quinG ta D della oramai storica Scuola Elementare Nicolò Tommaseo di Muggiano. Li abbiamo incontrati – accompagnati doverosamente dalle rispettive mamme – per una semplice chiacchierata a proposito del loro impegno istituzionale all’interno del Consiglio di Zona 7 dei Ragazzi e delle Ragazze. Era l’occasione giusta perché, qualche giorno prima, avevano effettuato una seduta consiliare assieme agli altri rappresentanti delle scuole della nostra zona che hanno aderito e che sono: Primo Levi (Zima/Garibaldi) , IC Salici (plesso di Muggiano), IC Moisé Loria (Scuola Carlo Porta), Figlie di Betlem e Scuola Francese. Spiegato in breve chi siamo noi de’ Il Rile (che già conoscevano per averlo letto) sono passato immediatamente alle domande che mi ero preparato. Subito la prima “gaffe”: Voi avete nove anni, vero? Lo sguardo dei due soggetti la diceva lunga… e all’unisono… No! Noi abbiamo già compiuto i dieci anni!... Praticamente è stato come dire… stai attento a come parli! Bene, il ghiaccio è rotto e d’ora in poi sarà senz’altro molto più semplice visto che mi devo mettere nei loro panni. Quindi si parte con la prima domanda. Ditemi cosa avete fatto di preciso martedì scorso? Siamo partiti dalla scuola – mi risponde Giacomo – con la macchina della maestra Franca Genovese e siamo andati nella sede del Consiglio di Zona 7 a Baggio. La maestra Chiara Salerno ha continuato a fare lezione ai nostri compagni di classe. Siamo entrati nell’aula consiliare dove, in Un cineforum per i giovani chermo ai giovani!” è il bando di concorso indetto dall’Associazione Centro Culturale “S Città Viva, in collaborazione con gli Oratori di Cesano Boscone, per i giovani d’età compresa tra i 18 e i 30 anni. Con l’obiettivo di aprire uno spazio Cineforum al Cristallo, interamente dedicato ai giovani. Grazie al contributo della Fondazione Cariplo, i primi tre giovani classificati saranno premiati con un soggiorno di tre giorni ad uno dei principali Festival del Cinema italiani. Dopo un adeguato periodo di formazione, i tre giovani gestiranno e promuoveranno la rassegna Cineforum per i Giovani, in stretta collaborazione con l’Associazione Centro Culturale Città Viva. È una grande opportunità per i giovani di avviare in piena autonomia un percorso di studio e confronto sul cinema contemporaneo, con mezzi e strumenti adeguati. Termini e modalità del bando possono essere scaricati dal sito www.cristallo.net. Partecipa anche tu! Sei un giovane tra i 18 e i 30 anni? Hai sensibilità per l’arte cinematografica e per l’animazione culturale del territorio? Partecipa al concorso promosso dall’Associazione Centro Culturale Città Viva che gestisce il cinema teatro Cristallo! Il concorso è aperto a tutti. L’iscrizione è gratuita. Scadenza: 31 dicembre 2014. I premi. Per ciascuno dei tre vincitori è previsto: un soggiorno premio di tre giorni all’anno (per la durata del progetto) – viaggio incluso – in uno dei principali Festival del Cinema italiani. Sono compresi gli accessi alle visioni dei film; un percorso di formazione sui temi della gestione di cineforum; l’opportunità di gestire, organizzare e promuovere le attività del Cineforum per i Giovani presso il Cinema Teatro Cristallo (per la durata del progetto). Siamo fiduciosi che molti giovani accoglieranno con entusiasmo la proposta di un cineforum a loro misura e li invitiamo a farsi avanti, partecipando al bando: in bocca al lupo. Per informazioni è possibile scrivere a [email protected]. Laura Rizzi Via Monsignor Pogliani, 7/A (ang. via Grandi) Cesano Boscone Info e acquisto biglietti: www.cristallo.net - Tel. 024580242 Consulta il sito del Cristallo per agevolazioni e convenzioni Martedì 23 dicembre 2014 - Ore 19.00 La Cenerentola di Gioachino Rossini Opera in due atti, presentata da ANDREA ANDERMANN (cantata in italiano) | Ingresso € 15,00 Durata: 2 ore e 3 minuti | Direttore: Gianluigi Gelmetti | Regia: Carlo Verdone Cast: Lena Belkina, Edgardo Rocha, Simone Alberghini È il mezzo soprano Lena Belkina ad interpretare La Cenerentola prodotta da Andrea Andermann, per la regia di Carlo Verdone. Al suo fianco, il tenore Edgardo Rocha nei panni del principe Don Ramiro che, sotto le mentite spoglie del suo valletto Dandini, si introduce in casa di Don Magnifico. È qui che incontra Cenerentola e tra loro è amore a prima vista. Non poche sono le difficoltà che i due innamorati si trovano ad affrontare, tra identità celate e le invidie delle sorellastre Clorinda (Anna Kasyan) e Tisbe (Annunziata Vestri). Il loro amore contrastato riesce però, alla fine, a trionfare grazie ad un fatidico bracciale. ORE DE CITOREDE VINC rso u c nco lco a co m fondo, c’è un tavolone dove sedeva l’assessore ed il suo vice… No! Aspetta Giacomo… Mi stai dicendo che c’era anche l’assessore? Guarda che gli assessori fanno parte della Giunta Comunale presieduta dal Sindaco mentre qui in Zona si chiamano consiglieri con un Presidente di Zona. Sì! No! Credo proprio – mi risponde Giacomo un po’ indeciso rivolto ad Anita per conferme – che fosse un assessore ma chiederemo alla maestra. A destra e a sinistra del salone c’erano altri consiglieri e noi ragazzi seduti sulle poltroncine con un microfono davanti… Qualcuno di noi ragazzi ha parlato facendo l’elenco dei loro punti. Io, verso la fine della seduta, ho detto che nella nostra classe ci manca una tenda… Come… una tenda? Perché fate anche lezioni di campeggio?... Ma nooo! – controbatte prontamente Giacomo – La tenda che copre il finestrone perché quando c’è il sole da quello vicino alla via Moltoni dove tu percorri una decina di metri e ci arrivi… ecco lì c’è una parte abbandonata dove non ci va nessuno… e avrebbe bisogno di un’aggiustatina; la quinta invece riguarda le piste ciclabili che qui da noi sono quasi inesistenti. E quali sarebbero passate di queste cinque? Allora… – risponde Anita sorridente – Una volta che abbiamo messo le tre ics… cioè… aspetta… una volta che abbiamo votato (meno i piccoli di prima elementare perché sono troppo piccoli ancora) sono risultate le più votate le proposte numero uno e due, per quanto riguarda la scuola, e tre e quattro, per quanto riguarda il sociale visto che nel foglio che ci hanno dato erano quattro. Le piste ciclabili sono risultate ultime. Non avete pensato ad una farmacia? E’ vero! – esclama Giacomo moPadroni del loro nuovo ruolo... strandosi stupidue…) con questo mezzo d’infor- to. Ma c’è già!?!… – ribatte Anita mazione vi ascolteranno a miglia- prontamente. No! Gli rispondo. Quella è una ia. Le cose cambiano. Cinque sono le proposte – attacca parafarmacia… Giacomo senza farsi pregare – Comunque non ci avevamo pensato… – messe in votazione in tutta la nostra dichiara Anita –. Avevamo pensato ad scuola e ogni alunno aveva tre possibi- un piccolo ospedale… ma poi ci siamo lità di preferenze. Un cartellone affisso resi conto che era irrealizzabile… in modo accessibile a tutti riportava le Addirittura… un ospedale! Magacinque scelte, fatte in precedenza dalla ri un pronto soccorso… Anche se nostra classe, dove ognuno metteva tre con le ambulanze che abbiamo qui crocette dove cadeva la sua scelta. Le a Milano si fa davvero in fretta ad tre proposte più votate venivano porta- arrivare ad un pronto soccorso. te in Consiglio di Zona dove si decideva se realizzarle oppure no. Bene! Ciò che volevamo fare, cioè Queste proposte cosa riguardano far conoscere a tutti che voi ragazdi preciso? zi non andate a scuola soltanto per La prima una mensa più grande – studiare, lo abbiamo fatto. Manca riprende Giacomo – per non dover poco alle diciotto ed è arrivata fare i turni; la seconda una palestra l’ora degli impegni sportivi. più grande visto che la nostra è un Ci lasciamo con la promessa, condipochino ridotta per il numero di alun- visa anche dalle mamme, di approni che ci vanno. Oltretutto dobbiamo fondire il dialogo tra l’Elementare dividerla con i piccoli della Scuola di Muggiano ed il nostro mensile. Materna ed i soli attrezzi/giochi di Staremo a vedere gli sviluppi. Il questi marmocchi portano via quasi sasso è stato lanciato nello stagno. tutto lo spazio; la terza una gelateria Per finire un ringraziamento ai sotecon minimarket nel centro del quartie- nitori istituzionali di questa iniziatire; la quarta riguarda la ristruttura- va ed in particolare a Juri Pertichini zione del parchetto esistente… sai (facilitatore Arciragazzi). fastidio e oltretutto non si riesce a vedere niente alla lavagna interattiva… E’ da tre anni che manca… Vedete com’è facile comprendere male quando non si è spiegato correttamente con una frase compiuta? Mai dare nulla per scontato altrimenti chi legge Il Rile avrà dei seri dubbi su che cosa stiamo parlando adesso. Un giornale come Il Rile è importante sapete prima di tutto perché è di Muggiano ed è, quindi, anche il vostro e poi perché se nella sala del Consiglio vi hanno ascoltato in dieci-venti persone (una mamma compresa, forse A tutti i nostri affezionati lettori un augurio di Buon Natale e Felice Anno Nuovo di tutto cuore per il loro assiduo attaccamento a questo mensile da parte della Redazione. 10 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni (SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) “Un nuovo soggetto” Dopo aver abbondantemente rotto il ghiaccio, la parola passa a coordinatori e studenti che finora hanno ascoltato attentamente le nostre parole e che, dalle multiple interruzioni a chi stava relazionando, sembrano essere impazienti e soprattutto carichi a sufficienza. Ida Castelnuovo è la prima ad esprimersi. L’impegno del Politecnico è costante – attacca Ida dimostrando con molta pacatezza la completa conoscenza di questo progetto – e si sviluppa, da circa due anni e mezzo, nella direzione precisa espressa da Walter. Accanto a Ricerca e Didattica la politica dell’università ha voluto proprio affiancare quella che è chiamata “terza missione”, l’Università che si mette a servizio della comunità. Cioè, mettere le competenze che sviluppa al suo interno al servizio di tutta la città. Ci siamo resi conto che in tutto il resto del mondo ci sono esperienze simili, che durano oramai da parecchio, con studenti e docenti che mettono a disposizione le loro competenze nel trattare le questioni urbane e sociali. Vorrebbe affermare che il Politecnico ha imitato da questi modelli stranieri? Non precisamente. Questi modelli, consolidati da tempo, hanno dato lo spunto a chi gestisce il Politecnico per instaurare un nostro modello specifico, che è quello su cui stiamo lavorando da quasi tre anni. A Buenos Aires, ad esempio, dove ho trascorso un po’ di tempo, l’Università sviluppa programmi di “Extensión” che sono attivi da molti anni. Noi abbiamo guardato a queste esperienze straniere per porci la domanda di come costruire il nostro programma. Un impegno che ci ha visti occupati per diversi mesi prima di raggiungere il nostro obiettivo strutturale. In questa architettura c’è quella che viene definita la “vision del In primo piano il verde che gli universitari hanno programma”, che si è piantato con anche l’aiuto degli abitanti data due obiettivi: da un lato, considerare la reUn quadro problematico quello sponsabilità verso gli studenti, cioè dipinto da Walter Cherubini, ma verso coloro che stanno facendo il loro che pur essendo incompleto fa percorso dentro l’università e, dall’alcapire ai nostri interlocutori quali tro, la responsabilità verso la società. siano i principali muri da abbatte- Questi sono già elementi innovativi re per raggiungere il loro obietti- rispetto ai modelli degli altri Paesi, che vo, volto ad aiutare non soltanto sono molto più focalizzati verso gli stuquesto quartiere, ma tutto il terri- denti e meno verso la città, dove si trotorio urbano milanese. Periferie vano degli interlocutori specifici da cui comprese, dove l’attenzione delle trarre gli spunti adeguati dei nostri istituzioni è mancata in parecchie progetti. Un confronto diretto con la epoche e dove un reale progetto città, e le comunità che la abitano, per di vivibilità non è mai stato nem- il trattamento di questioni urbane e meno presentato. Periferie abban- sociali complesse. Questo progetto del donate a se stesse, dove l’iniziati- Politecnico di Milano è l’unico in tutta va dei singoli serve soltanto a tap- Italia che, tra l’altro, ha l’ambizione di pare qualche buco in modo ap- porsi come una politica dell’Ateneo. prossimativo e provvisorio. D’al- Bisogna altresì dire che abbiamo docentronde finché l’imperativo è di ti sensibili e favorevoli che già da anni partire dal centro per andare in si cimentano in esperienze individuaperiferia e non il contrario, visto li portando gli studenti fuori dalche il centro è comunque preser- l’Università, sul campo, e che mettono vato, non si potrà mai dire di pen- a disposizione tutte le loro conoscenze a sare alla città nel modo più giusto favore di progetti sociali e di sviluppo sostenibile. e sensato. Teatro alla Scala rispetto alla “periferia dei 100 Teatri” (tanti sono, tra professionali ed amatoriali, anche se nemmeno i teatranti lo sanno), che fatica a sopravvivere ed anche muore. Ma, così facendo, né si aiuta lo sviluppo culturale di una grande città, né tanto meno le periferie che vengono desertificate. Ma, anche qui, si può “giocare” sulla contrapposizione centro-periferia oppure si possono sviluppare innovative confluenze: Alexander Pereira, nuovo Sovrintendente del Teatro alla Scala, ha dichiarato di voler portare la Scala nelle “sale teatrali nei quartieri di periferia: cercheremo di arrivare dappertutto. La Scala si deve aprire sempre di più alla città”. Consulta Periferie Milano è ben lieta di mettere a disposizione l’esperienza maturata con la Rassegna musicale di primavera “Concerti in Periferia”, sei edizioni, oltre 300 concerti, in oltre 30 luoghi anche molto belli, ma sconosciuti, della periferia milanese, soprattutto grazie alla collaborazione di 50 realtà associative di diverso genere. Ecco, allora, l’opportunità di far conoscere alla cittadinanza la realtà di Mapping San Siro, che pone l’attenzione di un’Università sulla realtà cittadina e, sempre in un’ottica “periferica”, ci auguriamo ed invitiamo il mondo dell’Università ad aiutare le periferie in modo capillare: sarebbe anche un modo per restituire qualcosa a Milano perché il Politecnico è stato fatto dai milanesi”. Visita pastorale dell’arcivescovo Angelo Scola abato 22 novembre 2014 l’arcivescovo cardinale Angelo Scola è venuto in visita pastorale S nel decanato di Baggio che comprende 9 parrocchie e conta una popolazione di circa sessantamila anime. L’arcivescovo, prima di giungere alla parrocchia di Sant’Apollinare, ha voluto far visita ad alcune famiglie, residenti in via Quarti, accompagnato da don Giuseppe Nichetti parroco di Sant’Anselmo. Con loro si è intrattenuto ad ha ascoltato i racconti del loro disagio e della frustrazione dovuti al senso di abbandono da parte delle istituzioni. Dopodiché si è recato alla casa di riposo RSA Parco delle Cave, che ospita 300 anziani, per un saluto e la benedizione a tutti i presenti. Alle 18.00 puntuale ha raggiunto la parrocchia di Sant’Apollinare accolto da un caloroso abbraccio dei fedeli. Nella chiesa gremita ha concelebrato la santa messa affiancato dal Vicario Episcopale di Milano Monsignor Non ho molta esperienza in proposito – interviene Ilario Ghiringhelli – e non saprei cosa aggiungere se non che mia figlia ha vissuto un’esperienza nell’ambito dello Iulm, ma era molto ristretta e chiusa ermeticamente all’interno dell’ambito universitario. Quello che volevo dire, però, è che capisco lo sforzo di quest’ateneo in una città come Milano ma, magari mi sbaglio, non è che la politica abbia una bella fetta di colpa? Se ci fossero dei “politicanti” un po’ meno farfalloni nelle loro campagne elettorali e più attenti ai bisogni della gente, sicuramente non avremmo avuto questi enormi ritardi rispetto al resto dei Paesi industrializzati? Forse l’esempio che sto per portare – interviene Ilario – non segue esattamente lo stesso percorso, ma vorrei raccontarvi di quando il Comune di Milano, all’interno di una ristrutturazione di case popolari, ha messo in piedi un laboratorio che aveva l’intento di raccogliere i problemi spiccioli della gente che vi abitava. La cosa, nata nel 2006 ed alla quale ho partecipato subito, si è poi allargata. C’erano un sacco di ragazzi di psicologia che hanno lavorato molto bene facendo conoscere il progetto anche ad altre unità abitative che, non socializzando tra loro, non avevano neanche idea di cosa fosse. Voglio dire che se non arriva da voi giovani Il tavolo dell’incontro Qui Ilario è “stoppato” da Walter che dalla politica lo fa rientrare nell’alveo del nostro seminato. Non era nelle mie intenzioni – precisa Ilario – creare un contrasto. Volevo solamente affermare che anche lo stesso Consiglio di Zona dovrebbe essere di coagulo all’interno della zona e dei quartieri. Intervenire più assiduamente, darsi da fare. Il nostro (Zona 7, n.d.r.) oltretutto è praticamente assente nei confronti, ad esempio, del Consiglio di Zona 5 che è molto più vivo e attivo. Capisco molto bene, ritornando al nostro tema, che c’è della gente che s’impegna senza aspettare la politica per fare qualcosa di innovativo, ma possibile che la città sia nelle mani di gente incompetente… Sicuramente – interviene Ida – l’interlocuzione con le istituzioni è un elemento importante, in un’ottica di dialogo tra diverse parti; l’università in questo senso può portare nuova conoscenza accessibile e utile su questioni sociali difficili da trattare… No! – sottolinea Walter – Perché, invece che chiederlo, non prova l’Università a guidare il cambiamento? E’ diverso dire “dateci uno spazio qui” oppure andare in Piazza Leonardo da Vinci (la sede del Politecnico, n.d.r.) e annunciare che ci sono duemila studenti che, con i loro docenti, partono per le periferie. Assolutamente giusto! – precisa Ida – Ci siamo proprio resi conto che la chiusura dell’università faceva solo in modo che gli studenti nei laboratori facessero sperimentazioni fini a se stesse, mentre qui fuori hanno il contesto reale dei bisogni cittadini. Queste esperienze didattiche come pure il progetto “Vuoti a rendere”, svolto lo scorso anno, nascono proprio da questa vera e propria esigenza di confronto. Portare fuori gli studenti ed i docenti e farli lavorare a stretto contatto con la realtà che pone questioni impensabili restando dentro l’Ateneo. Carlo Faccendini, don Paolo Citran parroco di Sant’Apollinare, don Alberto Lesmo parroco di Muggiano e da tutti gli altri parroci del decanato. Prima di tornare all’arcivescovado non poteva mancare una breve visita all’ormai famoso presepe biblico di Baggio. Moreno Frigerio L’arcivescovo di Milano con alcuni parroci del decanato questa carica di innovazione non può certo scaturire da me, da Walter, da Renato, che ormai abbiamo quasi esaurito questo tipo di risorse. Noi possiamo giusto avere ancora un po’ di entusiasmo… La parola, finalmente, ritorna alla legittima proprietaria. E’ proprio una specifica richiesta degli studenti – continua Ida, con la sua voce suadente – quella di operare sul campo. C’è proprio il bisogno di uscire dalle mura dell’Ateneo e di incontrare la gente della nostra città. Applicare le nostre conoscenze apprese nella Facoltà di Architettura all’interno dell’università e svilupparle nel contesto urbano e sociale. Si sente, infatti, il bisogno di confrontarsi con situazioni reali e trovare le soluzioni idonee anche per quartieri come questo e tanti altri che in cui le condizioni dell’abitare sono difficili. Permettimi di chiarire un particolare. Noi “anzianotti” ci siamo trovati da giovani di fronte a compartimenti stagni inviolabili e non abbiamo potuto fare molto anche, probabilmente, per colpa del mancato impegno universitario e mi domando se il vostro intento è proprio quello di scardinarne qualcuno? Sarebbe lungimirante e risolverebbe molti problemi di natura spicciola dei cittadini… La risposta è praticamente unanime. Detta magari non così come l’ho impostata ma concorde con la mia osservazione. “Vuoti a rendere” Cosa significa questo nome del progetto ultimato di recente? E’ un progetto condotto da quattro diversi gruppi di docenti e studenti – spiega Ida – facenti parte di altrettante facoltà universitarie, che hanno lavorato in collaborazione con il Comune di Milano - Assessorato alla Casa e Assessorato Politiche sociali sul tema degli spazi inutilizzati del patrimonio abitativo pubblico. Ciò sia per i piani terra (spazi commerciali, ecc.), che per i cosiddetti “sottosoglia (appartamenti inferiori a 28 mq, esclusi dalle graduatorie perché piccoli, n.d.r.)”. Con quattro diversi approcci disciplinari hanno guardato questo patrimonio e hanno provato a costruire alcune visioni e ipotesi di intervento che per l’Amministrazione sono oggi idee e spunti per ripensare al meglio questi spazi molto piccoli. I risultati di questo lavoro fatto con gli studenti sono stati condivisi con il Comune, che ne ha riconosciuto la validità e la ricchezza in termini d’idee e possibili proposte. E’ stato un progetto molto utile, sia per noi che siamo riusciti, riprendendo il problema dei “compartimenti stagni”, a far collaborare quattro diverse realtà universitarie, sia per il Comune che si è trovato un lavoro dove attingere molte informazioni e realtà. In pratica, abbiamo aperto una strada e il Governo della città l’ha percorsa insieme. “Mapping San Siro” Dopo un’ora circa si decide, all’unanimità dopo gli ultimi accesi scambi d’opinione, di passare finalmente a parlare del progetto attuale. Mapping San Siro – esordisce Gabriele Solazzi – nasce un anno e mezzo fa con un workshop che ha coinvolto una quarantina di studenti con una squadra che dirigeva i lavori all’interno della Scuola Cadorna (via Dolci 5, n.d.r.) dove siamo stati ospiti per una decina di giorni. Erano studenti soprattutto di Architettura e Urbanistica. Il tema del workshop è stato quello di lavorare a delle mappe rappresentanti questo quartiere, che mettessero un po’ in discussione una realtà consolidata di un grande spazio d’edilizia popolare. Evidenziare cosa avveniva dentro, quali fossero i numeri delle realtà nascoste. L’idea era di mettere insieme le diverse situazioni del quartiere e dei suoi abitanti facendo dei sopralluoghi e delle interviste. Questi quaranta studenti, che non sapevano nulla di San Siro, hanno realizzato delle rappresentazioni inedite del quartiere. Da questi risultati, sono stati immaginati degli scenari di come il quartiere potrebbe evolvere nei prossimi anni tenendo presente gli spazi non attivi, del 15% di spazi privati, delle 29 realtà locali operanti nel quartiere ed altre percentuali si è immaginato uno scenario inerziale. Abbiamo sottolineato cosa potrebbe accadere – continua Ida – in mancanza di politiche programmate ed abbiamo pensato a dei piccoli interventi immediati che stanno già dando risultati positivi e che potrebbero cambiare l’aspetto del quartiere verso uno scenario positivo e non di relativo abbandono com’è l’attuale. Impor-tante in questa prima fase è stata la collaborazione con una nostra storica rete di conoscenze che ci ha aiutato tantissimo. Quello che mi sembra interessante – aggiunge la prof. Liliana – è che una cosa è andare in un territorio con un gruppo di studenti senza sapere niente, mentre un’altra è costruire una serie di rapporti prima con questo territorio che ascolta e dialoga con l’università, che ha il suo sapere che bene o male ci tiene a difendere. Questo in qualche modo porta il suo sapere a contatto con altre realtà facendole lavorare. Mi sembra un salto di qualità notevole, anche se non facile da fare, ma che dà ottimi risultati. Non “partecipazione” – interviene Walter – bensì “progettazione partecipata”. Chi abita il quartiere, dove ci possono essere abitanti con varie professionalità, quali ingegneri, architetti ed altro ancora, può indicare all’amministrazione gli interventi per migliorare certe situazioni e partecipare alla relativa progettazione. A Milano, poi, le risorse ci sono: si tratta di utilizzarle meglio, anche risparmiando, e casi di “progettazione partecipata” hanno dato ottimi risultati. Ma la “progettazione partecipata” non può essere occasionale, lasciata alla buona volontà, bensì deve rientrare in un chiaro disegno organizzativo dell’amministrazione comunale. In ogni Zona periferica operano decine di funzioni comunali, ma ciascuna agisce senza collegarsi con le altre. Esistono i Consigli di Zona, ma sin dalla loro nascita il livello di competenza è ridotto all’osso. Qui mi fermo. Non perché fosse terminato l’incontro, no! Anzi… c’è stato molto altro da dire riguardo in particolare a questo progetto che non è ancora terminato. E non è soltanto per questioni di spazio nel nostro mensile, ma un desiderio di prolungare questo bel racconto di un’ancor più bella realtà nel prossimo numero visto che ci siamo lasciati – dopo un’altra oretta di interventi – con il preciso intento di non limitarci ad una formale intervista ma di instaurare un preciso dialogo che continui nel tempo con questi giovani possessori di sapere e la gente comune che legge “Il Rile”. Il mio augurio è di essere riuscito a far capire il senso del titolo di quest’articolo che è ben spiegato dagli interventi tendenti ad evidenziare l’importanza di chi porta acqua al mulino e di chi deve far girare gli ingranaggi, nel verso giusto delle cose. “Il Rile”, per sua natura, di acqua ne porta sempre in abbondanza. 11 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni quanto da anni ricercatrice dell’Università di Reading. Le ultime pagine del racconto diventano così un elogio del progresso civile, della tolleranza religiosa, del loro “vivi e lascia vivere” che si traduce in democrazia religiouna poesia d’altri tempi, è molto sa. È inevitabile il confronto che più di quella che lei pensa di pos- fa tra l’Inghilterra e l’Italia, che sedere. È come se lei non si ren- vede quest’ultima perdente, in desse pienamente conto che la sua quanto caratterizzata da una fede è più pura e più autentica, di visione limitata della libertà relichi si professa da sempre cattolico. giosa, da una chiusura profonda Perché è una fede intrisa di abban- nei confronti di chi cattolico non dono totale al Padre, di richiesta di è, e quindi ben lontana dalla perdono per i propri peccati, quin- democrazia religiosa professata di anche di consapevolezza dei dall’Inghilterra. La critica lucida di Tamara non risparmia altri punti: la strumentalizzazione della religione, la commercializzazione (ben visibile nei luoghi di culto intensamente frequentati dai fedeli), l’inconciliabilità tra fede e scienza che l’autrice non vede come due blocchi separati, ma come un qualcosa che può coesistere tranquillamente; infine la critica nei confronti del Welfare State che fa poco nei confronti dei bisognosi, delegati quasi interamente ad associazioni di volontari che nascono in seno alla chiesa. Nello scrivere questo toccante racconto, Tamara Un momento della presentazione del libro può per un attimo essere paragonata a quel Marco propri limiti umani, caratteristica Aurelio che lei stessa cita, o che spesso latita in chi si erge a meglio ai sentimenti che egli avrà cattolico praticante. È anche una provato quando si è trovato nel fede che contempla le meraviglie tramonto della sua vita. Perché, del creato, attraverso il quale pos- come disse il celebre imperatore siamo ammirare l’onnipotenza romano, quando un uomo giunge divina e di fronte al quale non alla fine della sua esistenza, vuole credere che la sua vita abbia avuto un smettiamo mai di stupirci. “Pecore bianche e pecore nere” senso. E scrivere, per Tamara, vuol esprime inoltre la profonda dire proprio questo: è un desiderio ammirazione dell’autrice nei con- di sopravvivenza alla morte, un fronti della cultura inglese che lei modo per ingannarla e per far conosce approfonditamente in sopravvivere l’anima. Pecore bianche e pecore nere Sabato 8 novembre, nella sede dell’associazione culturale Quinto che... legge, Tamara Colacicco ha presentato il suo primo libro “Pecore bianche e pecore nere”, un libro che si ispira a vicende realmente accadute. La nostra recensione. Tania Rudilosso osa prova un essere umano C quando apprende, incredulo, la più tragica delle notizie che un medico possa dare ad un paziente? Perché, parliamoci chiaro, a questa vita non sopravvive nessuno e a questa realtà siamo già precocemente abituati, ma quando un medico ti schiaffeggia davanti quella terribile parola, il cancro, anche la persona più forte e impavida sente crollare il terreno sotto i piedi. Con il cancro, l’autrice di “Pecore bianche e pecore nere” ha impostato fin da subito un rapporto di sfida: dopo un primo momento d’incredulità e di giustificata rabbia cieca, Tamara ha cercato risposte e conforto in quella fede ormai perduta da anni, dai tempi della sua adolescenza, quando un sacerdote poco incline al perdono e alla carità, ha minato una religiosità entusiasta e curiosa. Cresciuta in una famiglia cattolica, che era solita recitare quotidianamente il santo Rosario nel mese dedicato alla Madonna, dove all’interno della casa circolavano i foglietti della messa domenicale e le copie della Famiglia Cristiana, Tamara a circa trent’anni, si trovò tutto ad un tratto smarrita: si rese conto che la crisi provocata dal sacerdote del suo paese, negli anni, si era alimentata a causa di un disinteresse che aveva origini plurifattoriali: l’impegno assiduo nello studio e nella ricerca sofferta di un modo per mantenersi non lasciava spazio ad altro. Anche gli studi storici l’allontanarono dalla Chiesa: infatti, come poteva essa, nei secoli, essersi macchiata di atti sanguinosi in nome della conquista del potere e della ricchezza? Dio divenne quindi l’ultimo dei suoi pensieri e così visse per tanti lun- ghi anni, fino a quando lo shock della scoperta della malattia non la fece scuotere. In un primo tempo, il dolore la fece scagliare contro Dio: come poteva Egli, tanto buono e misericordioso, permettere tanto dolore? E proprio all’apice della sua giovinezza? Fu il momento in cui si scoprì atea per la prima volta, ma al contempo desiderava con forza un segno che la facesse ricredere, un contatto, una comunione con il divino. Pian piano cerca un riavvicinamento alla fede e alla Casa di Dio, ma dovette scontrarsi con un modo di pregare che non sentiva suo, fatto di preghiere recitate a memoria, prive di sentimento, quasi una forma di litania che esprimevano tutto fuorché la fede. Ciononostante, Tamara andava in chiesa tutti i giorni e in quel luogo cercava la pace interiore e lì si lasciava andare ad un pianto liberatorio che esprimeva la disperazione del non credere. È in quei momenti che l’autrice matura l’idea di comporre delle preghiere personali, accorate, in cui può parlare liberamente al Padre con un’intensità sconvolgente e gridare tutta la sua paura e il suo bisogno di essere accolta e consolata. Cosa c’è dietro la morte? Esiste una nuova vita al di là della morte? L’autrice si è addentrata all’interno di questa tematica affascinante e misteriosa, ha esplorato attraverso molti scritti i confini del NDE (Near death experience) per capire, per andare a fondo, per avere delle risposte, ma soprattutto per ravvivare la speranza che niente andrà perduto, che in fondo c’è veramente qualcosa dopo la morte, qualora la lotta contro il brutto male non dovesse dare gli esiti sperati. S’imbatte in una diagnosi agghiacciante, si trova a dover rivalutare tutta la sua esistenza. Tamara, nel fior fiore della sua giovinezza, rimane basita di fronte all’atrocità di una tale sentenza. Giovane, entusiasta, solare, innamorata della vita, ambiziosa dottoranda che dei suoi studi ha fatto sempre il fulcro della sua esistenza, in un primo tempo si è scagliata contro il Cielo e contro un fato avverso. Da buona “pecora nera” come lei si definisce, ha dato libero sfogo al suo dolore e alla sua rabbia e ha analizzato questi sentimenti con una spaventosa lucidità. Chiunque abbia percorso un simile cammino, si rivedrebbe nell’analisi accurata che ha fatto Tamara dei suoi stati d’animo. Pian piano, però, la rabbia e lo shock hanno fatto posto al desiderio di trovare un’ancora di salvezza nella fede. È però una fede molto personale, intima, lontana dal conformismo spirituale, dalle preghiere belle e fatte recitate a memoria, ma di preghiere che riuscivano ad esprimere i suoi sentimenti più profondi. La sua è una fede voluta, cercata, desiderata, il suo è un abbandono totale ad un Padre che lei vede ovunque: in cielo, in terra e dentro ognuno di noi. È anche un Padre che potrebbe donare ancora dei giorni a questa figlia ingrata, come lei si definisce, ancora non matura nella fede per spegnersi in pace. È un Padre cui chiede forza per sostenere il peso della croce e al quale implora la liberazione da tutti i mali, soprattutto da questo brutto male. La fiducia in Dio che l’autrice esprime in questa toccante preghiera, che assume i connotati di Quinto che... legge urante il periodo natalizio, la Biblioteca di D Quinto Romano resterà aperta nei giorni feriali con il consueto orario dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Il doposcuola sarà aperto il 22, 23, 29, 30 dicembre e il 2 e il 5 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, per i compiti delle vacanze. Su richiesta dei genitori e previa prenotazione è possibile fermarsi a pranzare (pranzo al sacco). Da mercoledì 7 gennaio, ripresa regolare dei servizi. Martedì 23 dicembre dalle ore 17 brindisi Natalizio in Associazione per soci, amici e simpatizzanti. Zona 7: Consiglio straordinario sulla sicurezza l 10 novembre il gruppo di Forza Italia di zona 7, con le determinanti firme dei consiglieri di tutti i gruppi di opposizione, ha presentato richiesta ufficiale per la convocazione di un consiglio straordinario per affrontare le problematiche connesse allo stato di degrado dei quartieri popolari della circoscrizione territoriale. Risulta evidente che i crimini e l’illegalità stiano facendo peggiorare le condizioni di vivibilità dei quartieri. Occupazioni abusive, degrado, furti con scasso, scippi, rapine, prostituzione, baby gang, risse sono all’ordine del giorno. Da due anni chiediamo che l’amministrazione comunale I tratti l’argomento alla presenza delle massime autorità cittadine, delle Forze dell’Ordine, delle associazioni operanti nella zona e di tutti i cittadini interessati. Entro un paio di settimane ci sarà finalmente un consiglio tematico, come prevede il regolamento del decentramento. Gli esponenti della maggioranza negano ancora oggi l’evidenza. Le politiche d’integrazione e di coesione sociale hanno dimostrato la totale inefficacia. I milanesi e tutte le persone per bene sono stanche di vivere con il coprifuoco. Il modello della città che vogliamo è una città in cui si può passeggiare tranquillamente anche di sera. Piaccia o no, il modello di città che vogliamo è quello, visto quando i leader mondiali sono venuti a Milano dove ad ogni angolo c’erano pattuglie delle Forze dell’Ordine a garantire la sicurezza dei cittadini perbene. Alessandro De Chirico Iniziative a Cusago per il Natale nche quest'anno, adiacente l'antico maniero, ci sarà un ricco calendario di iniziative sotto l'insegna del A Natale. Purtroppo, al momento di andare in stampa, non ci è pervenuto il dettaglio delle tante iniziative. Domenica 14 dicembre, dalla mattina alla sera, consueto mercatino dell'antiquariato, hobbistica e biologico con un'attrazione per i bambini in perfetto tema natalizio. Nello spazio Proloco una mostra sulle lanterne di Natale e la partecipazione del cantastorie Le Matt. Serate con orchestra 20 dicembre • Beppe & Anna 27 dicembre • Ivan & Isabella Cena con ballo € 18,00 2 grasso, 25 dicembre Abbiate r e p ia V Pranzo di Natale con orchestra ) o n (Mila Cisliano 31 dicembre 018594 Tel. 02.9 mulinorosso.it Cenone in compagnia con te n tora www.ris La Nuova Formula nedì lu o s (per tutte le serate è gradita la prenotazione Chiu al 346.7850758 - 02.9018594) 12 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni Raccolta differenziata ilano è la capitale della raccolta dell’organico, la più grande metropoli “M al mondo ad aver esteso questa buona pratica a tutti i cittadini, con un effetto traino per l’intera Lombardia: è la conferma che la nostra città è sempre più sostenibile, attenta all’ambiente e alla qualità della vita delle persone”. Così l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran ha commentato i dati diffusi dal Consorzio italiano compostatori, che vedono Milano sul podio in Italia per la raccolta dell’umido. NOTIZIE FLASH Consiglio di Zona per l’allestimento del Salone degli Affreschi e l’organizzazione della cerimonia con: marcia nuziale, adeguato sottofondo musicale e lettura di poesie. Soddisfatti sposi e invitati. Per maggiori informazioni consultate il sito del Comune di Milano. Lavori sul Naviglio Grande Corso di Orticoltura l CFU - Italia Nostra comunica che il prossimo 14 febbraio 2015 inizierà il corso di Iorticoltura. Gli incontri saranno 22 (cadenza bimestrale) oltre alla possibilità di frequentare autonomamente l’orto fino a febbraio 2016. Le iscrizioni sono partite lunedì 10 novembre ed i posti limitati. “L’ottimo risultato riconosciuto dal Consorzio Cic – ha proseguito l’assessore Maran – premia non solo il lavoro dell’Amministrazione comunale e di Amsa, ma soprattutto il grande impegno dei milanesi che, fin da subito, hanno collaborato con noi nella sfida della raccolta dell’organico: la risposta è stata positiva, e tutti hanno capito l’importanza di cambiare le loro abitudini per migliorare la città. Complimenti Milano, grazie a tutti i milanesi”. Matrimoni in Consiglio di Zona abato 8 novembre 2014 in Consiglio di Zona 7, nella stupenda cornice della quatS trocentesca Cascina Monastero e più precisa- il neadiconf ine mente nel Salone degli Affreschi oggetto di recente restauro, sono stati celebrati i primi due matrimoni in Consiglio di Zona 7. L’Amministrazione comunale ha deciso di consentire la celebrazione dei matrimoni in tre nuove sedi decentrate considerate idonee ad ospitarle, una di queste è la storica Cascina Monastero fondata dai monaci olivetani in Via Anselmo da Baggio 55. La scelta di mettere a disposizione tre nuove sedi, oltre alla Sala Matrimoni di Palazzo Reale è il segno di un’Amministrazione sempre più attenta e vicina alle esigenze degli sposi: in questo modo, infatti, le coppie avranno una scelta più ampia dei luoghi in cui sposarsi, soprattutto nelle giornate più richieste – tradizionalmente i sabati e i venerdì nel periodo maggio-settembre – con un miglioramento complessivo dell’offerta di servizio così importante per il Comune e i cittadini. Semplificare la possibilità di celebrare i matrimoni da parte dei consiglieri di Zona, rafforza quel processo di decentralizzazione avviato dall’Amministrazione e volto a migliorare il rapporto con i cittadini. I primi due matrimoni sono stati celebrati dal vicepresidente del Consiglio di Zona 7 Ivano Grioni e dal consigliere Giorgio Uberti, ottimo il lavoro svolto dai collaboratori in Il Naviglio Grande in secca “Nel progetto il nodo di Albairate e Abbiategrasso è definito uno dei più importanti luoghi storici e più suggestivi dell’anello e del corso del Naviglio Grande – rileva il sindaco di Albairate Giovanni Pioltini –. È stato così riconosciuto il valore di un territorio comunale pregiato, verde e ricco di acque, a forte vocazione agricola e con alte potenzialità turistiche che sono di certo un punto di forza in vista di Milano Expo”. In merito alle sponde del Naviglio Grande gli interventi prevedono il consolidamento o la sostituzione dei tratti “ammalorati”, o pericolanti, operando con interventi rispettosi dei caratteri originari delle murature e del valore storico del manufatto. La durata dei lavori dipenderà anche dalle condizioni atmosferiche. Libri Mostre e Incontri Artigianato Abbigliamento Etnico V i a Ce r i a n i 2 0 - B a g g i o ( M i l a n o ) Te l e fo n o 0 2 . 4 8 9 1 4 7 8 6 E-mail: lineadiconf [email protected] LIBRI ANCHE SU ORDINAZIONE SmartBall etropolitana Milanese, che gestisce il Servizio Idrico Integrato della Città di M Milano dal giugno 2003, ha comunicato che in fase d’allestimento il cantiere per l’esecuzione dei lavori previsti nel terÈ ritorio comunale di Albairate, nell’ambito del Progetto Vie d’Acqua “Anello Verde Azzurro” (AVA) finanziato da Expo Milano 2015, elaborato e gestito dal Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi. L’intervento interesserà le sponde dell’Alzaia del Naviglio Grande, con rifacimento della pista ciclabile e la sistemazione della muratura in mattoni, nel tratto compreso tra la zona industriale di Albairate e Castelletto di Abbiategrasso. Il progetto dell’Anello Verde Azzurro si colloca nel programma degli interventi per le vie d’acqua, presentato al Consiglio di Amministrazione di Expo nel 2012, che contempla un complesso di azioni volte a dare continuità fisica e fruitiva alle alzaie del canale principale Villoresi, del Naviglio Grande e del nuovo secondario “Via d’acqua Expo”, garantendo la percorribilità a piedi e in bicicletta e migliorando la sicurezza e la qualità del circuito di oltre 130 km di sviluppo in grado di connettere il sito di Expo con le sponde del Ticino. è stato visto da oltre 40 mila persone. Centinaia i messaggi sui social network. Ora c’è uno strumento in più, questo conto corrente dedicato, che servirà per le prime spese immediate, poiché i danni sono consistenti. I fondi andranno direttamente alle associazioni. I volontari stanno facendo un lavoro di pulizia e recupero eccezionale che ci fa ben sperare. Il canile di Monza ha offerto il suo aiuto e ringrazio di cuore anche l’assessore Marrazzo. Continuiamo tutti insieme, #ilcanilesiamonoi, conclude Bisconti”. Un orticello particolare Chi fosse interessato può trovare altre informazioni sul sito www.cfu.it oppure telefonando alla segreteria del CFU - Italia Nostra onlus tel. 02.4522401 dal lunedì al venerdì, con orario 9-12,30 e 14-17,30. Donazioni per il Parco Canile ilcanilesiamonoi. Questo l’hashtag della solidarietà per il Parco Canile di Milano # di via Aquila, allagato dalle acque del Lambro nella notte tra il 15 e il 16 novembre. Da quel giorno sono centinaia i milanesi che hanno offerto il loro aiuto, mettendosi in contatto con l’amministrazione attraverso i social network, portando cibo e materiali nel punto di raccolta del centro sportivo Saini (già stipato), semplicemente offrendo la loro disponibilità. I quasi 400 animali tra cani e gatti sono ospitati in altre strutture, ma per le prossime settimane si dovranno trovare sistemazioni meno provvisorie. Un’importante disponibilità è stata offerta dal canile di Monza. Da oggi, tramite l’associazione Arcadia che, insieme a Mondo Gatto gestisce il canile, è possibile effettuare una donazione: i fondi, destinati allo sforzo per far rinascere il canile e il gattile, potranno essere immediatamente utilizzati per il ripristino dei locali, dei macchinari di medicina veterinaria, per l’impianto elettrico e di riscaldamento. Il conto corrente, intestato all’associazione Arcadia, è IBAN: IT58T0821020800000000141504. Causale: Emergenza Parco Canile/ Gattile Rifugio di Milano. “Intorno alla vicenda del Parco Canile – dichiara l’assessora Chiara Bisconti – si è sviluppata una gara di solidarietà meravigliosa e voglio ringraziare uno a uno tutti coloro che ci stanno dando una mano. Al fiume d’acqua si è sostituita una cascata d’affetto. Abbiamo lanciato in rete un video in cui lanciamo un appello per adottare prima possibile i cani e i gatti della struttura che dal 3 al 5 novembre è stato sperimentato sulla rete dell’acquedotto, tra le prime città in Italia, una nuova tecnologia di ricerca perdite, mediante un’apparecchiatura semovente introdotta nella tubazione senza dover ricorrere all’interruzione del servizio (SmartBall®). “I risultati di MM, nella riduzione delle perdite nella rete idrica in città, sono già oggi d’ottimo livello perché Milano è fra le città con la percentuale di dispersione d’acqua più bassa in Italia. Vogliamo fare ancora meglio – ha dichiarato Davide Corritore, presidente di MM – con l’adozione di nuove tecnologie e nuove metodologie operative per raggiungere un duplice obiettivo: recuperare efficienza, contenendo i costi di gestione ed elevare ulteriormente il livello del servizio offerto alla clientela”. La sperimentazione, eseguita sulla condotta principale dell’acquedotto che conduce l’acqua dalla centrale di Assiano al centro città (circa 10 km), ha consentito di migliorare l’efficienza della rete e pianificare gli interventi di riparazione e sostituzione delle tubazioni danneggiate, senza interrompere il normale flusso dell’acqua e riducendo quindi i costi e i disagi di un intervento tradizionale. L’apparecchiatura consiste in uno strumento che si muove liberamente con il flusso nelle condotte in pressione e consente di rilevare e localizzare anche dispersioni di piccola entità, separando l’attività acustica associata alle perdite. Per effettuare la sperimentazione, è stato necessario movimentare alcune delle valvole presenti sulle derivazioni collegate alle tubazioni principali, oggetto della ricerca. Le zone interessate dalla sperimentazione sono state il Quartiere degli Olmi e via Cusago. I disagi per i cittadini sono stati minimi, lievi cali di pressione oppure acqua erogata dai rubinetti leggermente torbida. Saracinesche dell’acquedotto milanese 13 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni Cusago La Bioenergetica e la classe di esercizi L’Analisi Bioenergetica è un tipo di psicoterapia a mediazione corporea, messa a punto dal medico e psicoterapeuta americano Alexander Lowen a partire dagli anni Cinquanta, per la cura dei disturbi psicofisici. La disciplina è oggi inclusa nell’ambito delle medicine alternative. La bioenergia parte dal presupposto che ogni individuo disponga di un’energia vitale, essenziale sia per un’interazione tra corpo e mente, sia per il controllo degli stati fisici e di quelli mentali. Ne parliamo con Monica Benevento, un’esperta che a Cusago sta conducendo una serie di incontri sull’argomento. Monica Benevento Counsellor Professional a Mediazione Corporea ad Indirizzo Bioenergetico Conduttore di Classi di Esercizi Bioenergetici Socio S.I.A.B. e CNCP ono più di venti anni che pongo al centro della mia S attenzione il lavoro sul corpo. “Approdo” alla Bioenergetica nel 1998 e, dopo un iniziale smarrimento, percepisco un benessere profondo: avverto in pratica, a livello fisico, che con il lavoro bioenergetico le mie emozioni tornano sempre a posto, riesco a tenermi insieme, mi sento vitale. Nonostante il tempo trascorso, sono tuttora convinta che per me sia il modo più efficace per promuovere la mia salute ed un entusiasmo si rinnova in me continuamente anche grazie alla conduzione di cicli di classi che faccio da qualche anno e il grande interesse che tali cicli suscitano sempre. Così ho deciso di raccogliere l’invito della Banca del Tempo di Cusago, che fino a tutto dicembre mi ospita con un ciclo di 10 incontri presso la Biblioteca Civica, a scrivere qualcosa sulla classe d’esercizi di bioenergetica in modo divulgativo. Con semplicità, vorrei arrivare alle “orecchie” e al “cuore” di tutti. Per Alexander Lowen, psichiatra e psicoterapeuta americano che – rielaborando alcuni elementi del lavoro del suo maestro Wilhem Reich – fonda l’Analisi Bioenergetica negli anni Cinquanta in America, la persona è il proprio corpo. Attraverso la sua esperienza d’analisi psico-corporea con i suoi pazienti e la sua intensa sperimentazione su se stesso, A. Lowen mette al centro dell’uomo la riscoperta del proprio corpo e l’idea base d’identità funzionale tra il corpo e la mente: questo significa che quanto avviene nella mente riflette quanto avviene nel corpo e viceversa. Parla di “riscoperta” perché ognuno di noi con la strutturazione del carattere (in risposta e in relazione agli stimoli ricevuti dall’ambiente familiare) e l’avanzare dell’età adulta tende a dimenticarsene. Ten-diamo in altre parole a dimenticarci del nostro corpo inteso come centro dei processi energetici (respirazione, scarica attraverso il movimento, metabolismo) e del sentire, come fonte d’energia e magazzino di risorse e informazioni dalle quali attingere. Fare un lavoro di tipo bioenergetico significa quindi lavorare con il corpo e con la mente per conoscere di più noi stessi, esplorando le nostre emozioni, ritrovando l’energia profonda, riscoprendo la gioia di essere e di vivere. Più energia abbiamo – secondo Lowen – e più siamo vivi e viceversa. In questa direzione la Classe di Esercizi Bioenergetici – uno degli strumenti tipici della Bioenergetica – è molto efficace per raggiungere una maggiore vitalità e una delle caratteristiche qualitative della vitalità è il fatto di essere in contatto. Con cosa? Con tutto ciò che si trova nel raggio e alla portata delle percezioni sensoriali. Essere in contatto significa essere consapevoli di ciò che accade dentro di noi ed intorno a noi. A. Lowen ha definito la Bioenergetica come la via vibrante alla salute e la via alla salute vibrante, dove vibrante significa essere pienamente vivi. La vibrazione è, oltre che l’arrivo anche la strada, verso la piena vitalità. La Classe di Esercizi Bioenergetici è un’esperienza che aiuta ad avvicinarsi a questa qualità di salute attraverso la vibrazione che si sperimenta negli esercizi corporei. È l’ambito dove un gruppo di persone (minimo 4/5) svolge questi esercizi, secondo una sequenza armonica strutturata da terra verso l’alto, con particolare attenzione al modo di respirare (possibilmente agito attraverso la bocca e con l’emissione di un suono lieve), affidandosi alla guida di un conduttore esperto. In genere, gli incontri avvengono sempre nello stesso luogo per un tempo specifico (circa 1h15), con un determinato intervallo (1 volta a settimana). È un tempo – che viviamo in un contesto di gruppo – dedicato ad ognuno di noi dove mettiamo al centro del lavoro il nostro corpo per percepire e sciogliere le tensioni muscolari, croniche o momentanee, e per approfondire ciò che accade dentro di noi. Seguiamo i messaggi che Vieni a trovarci nella nostra sede della Delegazione di Baggio in Via Val d’Intelvi, 15 - Milano Tel. 02.4566710 - www.aidomilano.it e-mail: [email protected] Orari di apertura: Lunedì e giovedì dalle 18,30 alle 20 Domenica dalle 10 alle 12 emergono dal corpo con il massimo rispetto per la nostra qualità e i nostri limiti, alla ricerca della nostra autenticità e con l’obiettivo di sentirci bene e meglio. È quindi una possibilità per approfondire la respirazione; per ridurre le rigidità; per radicarci di più; per acquisire una maggiore padronanza e consapevolezza di noi stessi; per ampliare la nostra auto-espressione ed aumentare la fiducia in noi stessi. In ogni caso è il percorso per accrescere la nostra vitalità e capacità di provare piacere. Ogni esercizio – che può essere profondo, delicato o giocoso – coinvolge muscoli e articolazioni secondo un ciclo di “contrazione” (tensione-carica) e di “espansione” (scarica): è il ciclo naturale dell’energia. Durante la fase di contrazione, l’esercizio aumenta la tensione del muscolo (o gruppo di muscoli) su cui si sta lavorando, mentre nella fase d’espansione il muscolo si libera dalla rigidità, tramite vibrazioni e movimento. A seguito di questa “scarica”, c’è la fase di rilassamento dove possiamo entrare in contatto con le sensazioni e le percezioni del corpo. La classe non è psicoterapia: mancano i momenti d’elaborazione. È un’attività di prevenzione della salute e può essere fatta anche da persone non in terapia che siano interessate ad approfondire il rapporto con il proprio corpo, sperimentando l’approccio bioenergetico. Produce benefici maggiormente visibili con il tempo e la pratica (effetto cumulativo) perché il corpo ricorda l’esperienza precedente; per questo, è importante impegnarsi in una continuità. Man mano che lavoriamo secondo il ciclo energetico sopra descritto, l’energia tende a salire e terminiamo – in genere – con il sentirci meglio poiché la nostra energia può fluire liberamente. Ogni conduzione di Classe di Esercizi per me è un’esperienza arricchente. Essere radicata nel mio vissuto, dentro di me: senza prescindere da quello che sento, fidandomi di ciò che il mio corpo prova momento per momento; protesa verso l’altro: “uscire” all’esterno, in contatto con gli altri partecipanti in modo accogliente, stimolante e regolatorio. Una sintonizzazione continua tra le mie sensazioni, il procedere del gruppo, i tempi. È anche un’esperienza totalizzante che mi rimanda alla cautela, alla Classe di Esercizi Bioenergetici che ristabilisce un meccanismo auto-regolatorio e co-regolatorio e nella quale i partecipanti hanno modo di osservare anche il corpo e i movimenti degli altri. “È più facile vedere le tensioni nel corpo di un’altra persona che sentirle nel proprio. Quindi, in tal modo, si può giungere a comprendere le tensioni comuni che affliggono tutti noi. Inoltre, dagli altri si riceve appoggio per il proprio impegno sul corpo e incoraggiamento quando si vede il miglioramento degli altri.” (A. e L. Lowen, Espansione e Integrazione del Corpo in Bioenergetica). Bibliografia Borrello M.R. (2010), “La Classe di Esercizi Bioenergetici. Momenti di Regolazione Interattiva e di Autoregolazione” in CorpoNarrante N. 2, luglio 2010. Lowen A. (1975), trad. it. “Bioenergetica”. Milano: Feltrinelli 1983. Lowen A., Lowen L. (1977), trad. it. “Espansione ed Integrazione del corpo in Bioenergetica”. Roma: Astrolabio 1979. 14 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni Milano: funerali gratuiti per indigenti ssicurare un funerale dignitoso anche alle persone indigenti, grazie a uno A stanziamento del Comune di Milano di 144 mila euro per il 2015 e il 2016. È questo l’obiettivo della Giunta di Palazzo Marino, che ha varato le linee d’indirizzo per offrire servizi funebri gratuiti alle persone disagiate, con famiglie in stato di bisogno economico o che manifestano disinteresse nei confronti del defunto. “Un provvedimento che consente all’Amministrazione comunale di garantire funerali dignitosi alle persone che, per vari motivi, si trovano ai margini della società – spiega l’assessore ai Servizi civici Franco D’Alfonso –. Sono già 100 i funerali erogati gratuitamente dal Comune nei primi nove mesi del 2014: un dato in lieve aumento, considerando che la richiesta di questa tipologia di funerale è passata dai 145 del 2012 ai 119 del 2013”. NOTIZIE FLASH davanti al cancello della Cava Ongari via Caldera 89, lato Campo Vercellese, tutti i martedì. Sono presenti gli operatori di Italia Nostra/CFU che conducono i lavori, forniscono le attrezzature necessarie, illustrano le azioni fino ad ora realizzate e quelle previste. Il programma lavori di novembre e dicembre prevede il ripristino manufatti lungo i canali, lo sfalcio vegetazione e rilievo per programmare il successivo recupero, la realizzazione staccionate per proteggere e valorizzare alcuni punti ‘dominanti’, la rimozione rifiuti abbandonati, i censimenti faunistici, il rilievo livelli cava e il controllo recinzioni. Per maggiori informazioni: [email protected]. Tel. 02.4522401 dal lunedì al venerdì con orario 9-12,30 e 14-17,30. Fondi Vie d’Acqua per dissesto idrogeologico er quanto riguarda le vie d’acqua penso che si debba valutare l’oppor“P tunità, eventualmente anche con interventi Cimitero per indigenti Il servizio funebre per le persone indigenti prevede, oltre alla fornitura del cofano, il trasporto della salma dal luogo d’origine (ospedale o abitazione) al luogo delle onoranze e, infine, a quello d’inumazione o cremazione. I fornitori di questa tipologia di servizi per il 2015 e il 2016 saranno individuati dall’Amministrazione comunale tramite bando pubblico, che sarà pubblicato nella sezione bandi e avvisi di gara del sito web del Comune. Volontari per Cava Ongari al mese di giugno 2014 il Comune di Milano ha assegnato l’area della Cava Ongari, inclusa nel Parco delle Cave di Baggio, a Italia Nostra Onlus/CFU per avviare il difficile ma appassionante lavoro di recupero. Per conoscere il lavoro e partecipare alle azioni di recupero è possibile partecipare come volontario: appuntamento ore 14,15, D Veduta della Cava Ongari normativi, che parte dei fondi oggi destinati a quest’opera possano essere utilizzati per interventi strutturali necessari a risolvere in via definitiva le criticità idrogeologiche”. Lo afferma il sindaco di Milano Giuliano Pisapia al termine dell’incontro con il sottosegretario Graziano Delrio. “Si potrebbe quindi pensare a realizzare esclusivamente la parte delle vie d’acqua indispensabile per garantire la messa in sicurezza del sito di Expo 2015. Ho già sottoposto la questione al sottosegretario Delrio e spero ci possa essere una decisione in tempi rapidi”, ha concluso Pisapia. Nuovo Regolamento Edilizio 26 novembre con la pubblicazione sul ufficiale della Regione LombarIdia,lBollettino entra in vigore il nuovo Regolamento edilizio del Comune di Milano, approvato in via definitiva dal Consiglio comunale lo scorso 2 ottobre. Le nuove disposizioni si applicano ai permessi di costruire richiesti e alle DIA, SCIA e CIAL presentate dopo l’entrata in vigore delle stesse. A tal fine, rileva la data in cui domande, dichiarazioni e segnalazioni pervengono allo Sportello Unico. Le disposizioni del vecchio Regolamento edilizio, invece, continuano ad applicarsi alle varianti, anche essenziali, apportate ai titoli già validi ed efficaci, all’istruttoria e al successivo rilascio di titoli edilizi relativi a istanze protocollate prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni, nonché alle pratiche ricadenti nell’ambito di applicazione delle norme transitorie del PGT. Sul sito internet del Comune di Milano si possono trovare tutte le informazioni utili riguardanti il Regolamento Edilizio. L’auspicio è che uno spirito di reciproca collaborazione, dopo una fase di rodaggio necessaria sia all’utenza sia ai dipendenti, possa condurre quanto prima ad un’applicazione fluida delle nuove disposizioni. Mercato della Terra entilissime Associazioni, crediamo che il tema della salute e della qualità della vita G sia di fondamentale importanza. Il cibo ne è la fonte primaria: ecco perché la Commissione Attività Produttive, di concerto con il Consiglio di Zona 7, si è attivata per far partire, finalmente anche in periferia, il Mercato della Terra. Avremo dunque tre edizioni de “Il mercato della Terra di Milano-Baggio” nei giorni 20 novembre, 4 dicembre, 18 dicembre in piazza Anita Garibaldi, dalle 8 alle 13. Ci facciamo anche promotori di un gruppo di giovani, oggi si dice Start-Up, che, direttamente da Slow Food, hanno fatto nascere una Nuova Impresa, cioè nuovo lavoro… e ben sappiamo quanto ciò sia importante in questo momento. Vogliamo, anzi dobbiamo aiutarli. Hanno selezionato i produttori seguendo i criteri di Slow Food e Terra Madre, per cui avremo produttori di aziende che non sono distanti oltre 40 km dal mercato e che venderanno solo i loro prodotti senza integrazioni altrui. Ecco dunque l’accorciamento della filiera produttiva e distributiva agroalimentare ed insieme la valorizzazione dell’identità storico-culturale del territorio lombardo, nell’ottica dell’eco compatibilità ambientale. Baggio diventa fucina d’innovazione e sostenibilità ambientale e sociale, favorendo la biodiversità, la qualità dei prodotti alimentari ed il giusto riconoscimento agli agricoltori che, seguendo precise regole di rispetto della terra, garantiscono alimenti più sani, saporiti e ricchi dei nutrienti naturali. Vi invitiamo quindi a partecipare numerosi e diffondere quest’iniziativa affinché possa poi, se troverà il giusto riscontro di sostenibilità economica, diventare un appuntamento “fisso e coinvolgente”. Sicuramente un’occasione da non perdere e da non far traslocare in altra zona della città. Grazie per ciò che farete, non solo per riconoscere al Consiglio di Zona 7, impegno e serietà di nuove proposte, ma soprattutto per il senso di responsabilità che agirete nei confronti dei cittadini della Nostra Zona. Cordiali saluti. Fabrizio Tellini Presidente del Consiglio di Zona 7 Elena Tagliaferri Presidente della Commissione Pmi e internazionalizzazione rande partecipazione lo scorso 25 novembre nella sala consiliare del Comune di Cusago, per discutere di internazionalizzazione, una delle sfide che le imprese del territorio sono chiamate a raccogliere per sconfiggere la crisi. Un tema che Confapi Industria – l’associazione delle piccole e medie imprese manifatturiere e di servizi produzione – ha voluto affrontare, con una formula nuova per dare modo agli imprenditori di interagire, conoscere altre imprese e dialogare con enti e istituzioni che hanno partecipato. Dopo il saluto introduttivo del Sindaco Daniela Pallazzoli, che ha voluto organizzare quest’incontro per dare opportunità e strumenti alle aziende del territorio in questo periodo difficile, ha preso la parola Stefano G Valvason, Direttore Generale di Confapi Industria, rilevando che le aziende italiane in buona salute, in questi momenti di crisi, sono quelle che esportano all’estero per buona parte del loro fatturato, quindi anche le altre aziende che ancora non esportano dovrebbero esplorare questa possibilità. Alle aziende del territorio di Cusago il Servizio Estero Confapi per le Imprese del Distretto Sud Ovest offre la possibilità di avere un “checkup” gratuito dell’azienda, per capire il livello d’internazionalizzazione della propria azienda e le potenzialità di sviluppo. (Contatti mail: [email protected] tel. 02.67140228 - 030.9418644 - 0371.944466). Alessia Casale, Responsabile del Servizio Estero di Confapi Industria ha parlato dei progetti dell’associazione per Expo, al fine di intercettare i flussi di visitatori in arrivo con EXPO tramite i tour operator che già si stanno attivando per riceverli. Saranno organizzate visite presso aziende correlate ai temi di Expo (food and beverage, sicurezza nella conservazione degli alimenti, trasporto alimenti, etc.). Casale ha accennato a diversi progetti di Confapi all’estero, citando prossime missioni in Sudafrica “business to business” appoggiandosi al Black Business Council (organizzazione che promuove i contatti esteri per conto delle aziende gestite da neri locali), e incontri bilaterali in Brasile, in particolare nella zona del nord. In Cina anche il progetto “Fashion China” per offrire una location per eventi collegata all’”Italian Fashion Hub” e destinata alle nostre aziende nei settori di beni di lusso – tessili e accessori – ma eventualmente ampliabile anche nel campo del food. Al centro il Sindaco Daniela Pallazzoli Marco Sostaro, Government Services & International Trade Manager Italy Bureau Veritas ha promosso la sua attività per le aziende che necessitano di certificazioni per esportare in paesi esteri, oppure hanno bisogno di verificare attentamente le regole doganali e le condizioni per l’esportazione. Paesi ad esempio come Iraq, Iran, Russia, Filippine, Angola, Tanzania offrono buone opportunità, ma anche rischi se l’approccio non è fatto preventivamente acquisendo tutte le informazioni del caso. Andrea Giai di Farmo Spa ha offerto una testimonianza aziendale. La sua azienda produce alimenti senza glutine, un prodotto per il quale la domanda supera l’offerta a livello internazionale. Le esportazioni dei prodotti Giai riguardano soprattutto il nord Europa, gli Stati Uniti e il Canada, e l’Australia. Nel dibattito con il pubblico è emersa la necessità che l’Italia si presenti all’estero come “sistema paese” sull’esempio di Francia e Germania, mentre spesso i nostri imprenditori sono lasciati da soli a operare nei mercati esteri. La soluzione di Confapi Industria è associarsi per usufruire i servizi proposti ai membri. Molte aziende italiane, a detta del Direttore Generale Valvason, possiedono degli “assets intangibili” come brevetti e marchi che all’estero sono molto apprezzati e non li sfruttano a sufficienza. VENDESI in Muggiano bilocale con orto e posto auto. Vero affare! Classe energetica “G” Telefonare: 02.4599681 15 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni SPORT & DINTORNI Ottimo Muggiano Gescal Boys Muggiano 2 3 ittoria pesante quella che il Muggiano si porta a casa dal difficile campo della Gescal Boys. Il risultato si sblocca, a favore dei granata, dopo dieci minuti. Sugli sviluppi di una rimessa laterale, prolungata di testa da Savasto, Tessarin, sempre di testa, anticipa tutti e da due passi tocca in rete per l’1 a 0. Pronta reazione dei padroni di casa, che dopo quattro minuti pareggiano. Corner, deviazione di spalla/schiena/testa e la palla finisce in rete. Al 20’ gol annullato al Muggiano per un presunto fuorigioco (visto da nessuno tranne che dall’arbitro) di Savasto, che conclude in rete di testa. Tutto da rifare per i granata, che appaiono piuttosto imprecisi e un poco confusionari. Ne approfittano gli avversari, che compiono il sorpasso al 39’, dopo una confusa azione in area, e con un probabile tocco in fuorigioco non rivelato. Si chiude così il tempo con il Muggiano sotto, ma che nell’intervallo probabilmente trova la giusta concentrazione, perché la ripresa inizia con i granata subito alla ricerca del gol, in maniera costante e continua, costringendo i padroni di casa a chiudersi in difesa. Al 28’, lo sforzo dei muggianesi è premiato con il pareggio, che arri- V va con una conclusione al volo dal limite di Cerami. Insistono i granata, sfruttando la chiara difficoltà, anche fisica, della Gescal, ed al 34’ trovano il gol del vantaggio, frutto di un rigore concesso per un atterramento di Tessarin, mentre da due passi stava concludendo nella porta vuota. È lo stesso Tessarin che si incarica della battuta, ed è il 3 a 2. I padroni di casa cercano un’ultima reazione d’orgoglio, ma il Muggiano controlla gli ultimi minuti, e si porta a casa un’importante vittoria. Menzione particolare per il giovane arbitro della partita, che con la sua scostante arroganza ed “imbarazzante” conduzione della gara, ne ha combinate di tutti i colori, riuscendo a scontentare tutti con decisioni ed ammonizioni sconcertanti. Fortunatamente la correttezza e la sportività dei giocatori in campo, ha evitato che la partita assumesse toni preoccupanti. Bell’ambiente quello della Gescal, che l’omino con il fischietto non è riuscito a rovinare, nonostante si sia impegnato molto. Muggiano Grossman 4 0 nizio vigoroso del Muggiano che prende da subito in mano la partita costringendo sulla difensiva gli avversari. Al 20’ arriva il vantaggio, con un colpo di testa di Tessarin su corner. Continua la pressione dei granata, ed al 34’ Loberto raddoppia con un tocco ravvicinato sugli sviluppi di una rimessa laterale. Il 3 a 0, al 42’, porta la firma di Genovese, che di testa raccoglie una punizione dal limite ed insacca. La ripresa vede il Muggiano in controllo della partita, con gli I A Alunni/e lunni/e Scuola Scuola Elementare E le m e n t a r e %& ' Alunni/e Alunni/e Scuola Scuola Elementare E le m e n t a r e %& ' %& ' Alunni/e Alunni/e Scuola Scuola Elementare Elementare e Media M e d ia aterna Bambini/e Bambini/e Scuola S c u o la M Materna ()& Alunni/e Scuola Scuola Media M e d ia Alunni/e %& !"#$$$"!"# ospiti che cercano di combinare qualcosa, ma si rendono poco pericolosi, e la partita si trascina senza particolari emozioni, con molti cambi tra le file granata. Il 4 a 0 arriva proprio allo scadere, con una perfetta punizione dal limite di Botticella. Altri tre punti che consentono al Muggiano di rimanere nell’alta classifica. Muggiano Accademia Settimo 1 1 contro al vertice tra il Muggiano ed il Settimo, una delle S pretendenti alla vittoria finale. La partita inizia con le squadre piuttosto guardinghe e concentrate, che non concedono nulla. Fiammata degli ospiti al 20’, con un’azione in velocità, conclusa con un tiro che finisce fuori di poco. Il pericolo scuote il Muggiano che intensifica la pressione, ma al 32’ rimane in dieci per doppia ammonizione rimediata da Loberto in maniera inutile ed ingenua. La partita si fa in salita per i granata, che comunque riescono a controllare abbastanza bene la pressione ospite, non soffrendo più di tanto. Proprio allo scadere del primo tempo, una disattenzione difensiva sugli sviluppi di un corner, porta a “dimenticarsi” un avversario in area, il quale non ha difficoltà a realizzare l’1 a 0. Si va così al riposo con il Muggiano in svantaggio, forse immeritatamente. La ripresa inizia con i granata decisi a riprendersi il risultato, e, nonostante l’inferiorità numerica, ci provano con buona lena. La parità numerica è ristabilita al 10’, quando un giocatore ospite rimedia il secondo cartellino giallo, e va a farsi la doccia anzitempo. Il Muggiano spinge ancora di più, ed al 20’ ha la palla buona con Rocca, ma la sua conclusione, dopo un pregevole scambio in area con Tessarin, è parata alla grande dal portiere. Insistono i granata, e cinque minuti dopo è Tessarin, di testa, a costringere il portiere ospite a superarsi per salvare il risultato, ma alla mezzora nulla può fare, ancora su un colpo di testa di Tessarin, per evitare il pareggio muggianese. Finiscono in avanti i granata, alla ricerca della posta piena, ma non Podismo Muggiano l mese di novembre si è aperto con il botto per il IPodismo Muggiano: il 2 il riescono nell’intendo. Un pareggio che forse va un po’ stretto per il Muggiano, ma visto come si era messa la partita, si può considerare soddisfacente. Maurizio Baroni CLASSIFICA Calcio 3 a Categoria Campionato 2014-15 Carducci Iris 1914 Viscontini* Muggiano Accademia Settimo Baggio Secondo Gescal Boys Fiera Nuovo Atl. Gunners Lions Milano Virtus Cornaredo Grossman Fornari Sport* 25 24 24 23 23 19 17 11 10 8 4 2 0 * Una partita in meno 30° posto di categoria di Daniele Ceraso e un 29° posto di categoria di Gregorio Rosafio. Stessa domenica, ma a Torino, si è svolta la maratona, dove spicca il 100° posto di categoria di Paolo Petrosillo ed il 163° di Emiliano Ceraulo (altri partecipanti: Foini, D’Elia, Feruglio e Sangilli). Il 23 parteciperemo ad una gara non ufficiale (ma a volte risultano più belle di quelle ufficiali), una cosiddetta “tapasciata”, andremo ad Ossona, in gara per 8 12 - 18 km dove correremo, anche, per beneficenza. borgo di Muggiano è atterrato oltreoceano, precisamente a New York, dove due nostri atleti, Carlo Acquaviva e Stefano Pennacchio hanno preso parte alla 44ª edizione della Maratona di New York. Hanno raccontato che è la maratona per eccellenza, non tanto per il tempo da battere, quanto per l’organizzazione e l’aria che si respira, una emozione unica. Il 9 novembre, invece, Gregorio Rosafio, Francesco Vitrani e Massimiliano Amati hanno partecipato ad una maratona d’Oltralpe, la Nizza-Cannes, gara dura con molti saliscendi anche se interamente sul lungomare. Nella stessa giornata, Peter Damele, Daniele Di Tommaso, Mario Sangilli ed io stesso abbiamo gareggiato nella mezza maratona di Busto Arsizio. Stessa domenica ed altre gare dei nostri, a Ravenna hanno gareggiato Lucrezia Alfieri Il gruppo del Podismo Muggiano a Busto Arsizio che si è cimentata in una 30 chilometri e l’inossidabile Marco Brischetto che ha concluso la Il 28 novembre abbiamo festeggiato il traguardo dei cinque anni di vita con una cena sociale i prossimi sua ennesima maratona. Domenica 16, il Podismo Muggiano ha partecipato in appuntamenti di fine anno saranno a dicembre, massa all’AlpinCup, una mezza maratona interamen- quando alcuni muggianesi, prenderanno parte alla te svolta nel parco nord Milano, organizzata perfetta- maratona di Reggio Emilia ed a ridursi con qualche mente dal Gruppo Alpini Sesto San Giovanni. Gara gara minore fino a San Silvestro, per poi riprendere minacciata dalle piogge straordinarie dei giorni prece- a gennaio con grandi impegni dei quali vi terremo denti e dall’esondazione del Seveso, ma è stato fatto documentati. un miracolo ed il percorso è risultato perfetto. Spicca Giuseppe Ciappina il 9° posto di categoria della neoiscritta Heba Ismail ed 339.6025701 - 366.5999959 il 19° posto di categoria di Stella Picardi in campo femminile. Per quanto riguarda i maschietti, un buon [email protected] - http://www.podismomuggiano.org/ 16 Dicembre 2014 Muggiano & dintorni La Redazione Exploriamo Milano La Redazione [email protected] La città di Milano riproposta con una chiave di lettura artistica. È questa l’estrema sintesi dell’argomento scelto per la decima edizione del calendario da collezione della nostra associazione. L’edizione 2015 raccoglie, infatti, dodici imperdibili immagini del nostro fotografo Davide La Monaca, che con maestria, fantasia ed abilità è riuscito ad immortalare alcuni dei luoghi più rappresentativi di Milano in onore dell’Esposizione universale che il prossimo anno vedrà la luce proprio nella nostra città. Il Calendario 2015 – fino ad esaurimento delle copie disponibili – sarà il tradizionale omaggio che la Redazione intende offrire ai propri sostenitori ed amici, che saremo lieti di incontrare nelle ormai consuete giornate con il banchetto della Redazione sul sagrato della chiesa di Muggiano. Appuntamenti quindi nelle mattinate del 14 - 21 dicembre per un reciproco scambio d’auguri, ed alla presentazione ufficiale alla quale siete tutti invitati il prossimo 12 dicembre alle ore 21 presso il salone dell’oratorio di Muggiano. Un grande augurio per un felicissimo 2015! 2015 è un anno importante per L’anno del tanto atteso I lMilano. Expo, l’anno dell’internazionalità dichiarata per il nostro capoluogo: un’occasione unica per la città di mettersi in mostra, esibire le proprie bellezze, patrimonio di una milanesità antica e moderna. Si può affermare di amare una città solo dopo averla conosciuta nell’insieme, dalle sue tradizioni, ai suoi modi di fare, dal suo essere arte e cultura insieme, ai suoi posti antichi e moderni, più o meno noti. Luoghi che magari mai abbiamo avuto occasione di notare, ma meravigliosi, unici ed incredibili nell’inquadratura attenta del fotografo. Questa primadonna padana non va alla ricerca d’ammiratori: se ne sta molto sulle sue e, per chi intende scoprirla, si rivela poco a poco. Quasi con non curanza. Il visitatore frettoloso o il turista da largo consumo non sono per lei, ama chi la indaga con spirito puntiglioso e attento, perché solo a costui sarà dato qualcosa di più. Conoscere Milano significa anche identificarsi nel culto dell’efficienza, nei suoi particolari. E quando questo avviene, il turista si rende allora conto di amare la scighéra, come la frettolosità tipica dei milanesi, ma anche la tranquillità di due chiacchiere tra amici. È il momento magico in cui si scopre che l’essere ambrosiano è una pura filosofia di vita. Questo il tema che abbiamo voluto per la decima edizione del calendario da collezione della nostra Associazione Culturale. Il tutto rappresentato dall’abilità del nostro fotografo Davide La Monaca. Una realizzazione d’arte della nostra Redazione, che vuole essere un grande augurio ai nostri lettori per un felicissimo 2015, ma anche un immenso ringraziamento agli sponsor che, grazie al loro contributo, hanno permesso anche quest’anno la realizzazione di questo lavoro e che sono: Azienda Agricola Dornetti di Cesano Boscone; Azienda Agricola La Corte di Muggiano; Marmopietra di Marco Cellè Onoranze Funebri - Architettura Monumentale di Milano; Onoranze Funebri Sant’Elena di Milano; Ristorante Al Mercante di Milano. Associazione Culturale “Il Rile” Carlotta: la rivelazione dell’ASD RugBio L’allenatrice Carlotta Maria Rizzo porta l’Under 8 sul podio di Parabiago, al primo torneo storico per l’ASD RugBio. i chiama Carlotta Maria Rizzo e ha 19 anni. È lei l’allenatrice-formatrice che ha condotto l’under 8 dell’ASD RugBio sul terzo gradino del podio del Torneo di Mini Rugby a Parabiago. Domenica 26 ottobre, al centro sportivo VenegoniMarazzini si è tenuto il primo torneo di minirugby a cui ha partecipato l’ASD RugBio, al suo esordio di gara sul prato. E dove sono state protagoniste 6 squadre, tra cui gli under 8 allenati da Carlotta. Una teenager rivelazione, esempio incarnato del successo formativo dell’ASD RugBio. Gioca a rugby da quando aveva sei anni ed è cresciuta correndo dietro alla palla ovale. Continua a praticare questo sport ne “Le Galline” del Rugby Parabiago dei Seniores, che una volta al mese gareggiano per la “Coppa Italia Seven”. Le piace allenare e lo fa per l’ASD RugBio da solo un mese e mezzo ad Abbiategrasso e a Cusago, con un metodo tutto nuovo per il minirugby italiano. Una prassi che mette il bambino al centro e che punta a rendere il minirugby sociale, momento di condivisione e amicizia. In questo contesto, gli allenamenti sono basati sulla motricità: esercizi “a gattoni” si alternano ad altri concentrati sul contatto fisico, importante per sviluppare la socialità degli under 8. Una metodologia di cui la giovane formatrice ha fatto tesoro: “Per ogni bambino è difficile entrare nella sfera di un altro. Infatti, uno dei nostri obiettivi è insegnare a stare insieme, a muoversi e a cadere. E ogni esercizio non è fine a se stesso. Ma viene inglobato nel gioco di squadra, sul campo, durante la partita”. Un percorso vincente. Tanto che, in breve tempo, Carlotta è passata ad allenare da 4 a 14 nuovi tesserati. E ha guidato alla vittoria i giovani giocatori. Una squadra multietnica e variegata composta da S italiani, italo argentini e italo egiziani. Il segreto? Migliorare il bambino attraverso se stesso, guidandolo verso la soluzione senza dirgli come fare. Ingredienti che hanno portato al successo della vittoria dell’under 8, che Carlotta definisce così: “Nonostante fosse il primo torneo storico per l’ASD RugBio, i bambini sono arrivati sul podio grazie alla loro grinta. Hanno messo da parte la paura di un campo nuovo e si sono lanciati nel gioco. Solo guidandoli e rendendoli consapevoli riescono a crescere. Il nostro metodo punta su questo”. Un metodo che trova fondamento nella capacità di trasmettere dell’allenatrice. Un’empatia che in solo un mese e mezzo ha entusiasmato i piccoli giocatori portandoli sul podio. Questo modello formativo si sta diffondendo tra il giovane staff di formatori che sta crescendo nell’ASD RugBio. Un gruppo che segue corsi di formazione per migliorarsi ed allenare le categorie dalla U6 alla U12. Una realtà sempre più specializzata che ha garantito numerosi successi al torneo “RugBio libera tutti”, tenutosi a Cusago il 2 novembre in memoria di Enzo Albanese. E che proseguirà su questo filone con gli eventi, i tornei e gli allenamenti ad Abbiategrasso e a Cusago. Per informazioni e iscrizioni all’ASD RugBio: www.rugbio.it – [email protected] – 345.2307369.