ANNO XIV - NUMERO 12
Dicembre 2014
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internet: www.muggiano.it
MUGGIANO
& DINTORNI
Natale
tra le stelle
R.B. Delpero
[email protected]
iccome questo mese siamo di
qualche giorno in anticipo sulla
distribuzione de’ Il Rile mi sono
trovato, all’ultimo momento, ad
avere il compito di scrivere l’articolo cosiddetto di fondo. Posso tranquillamente confessarvi che non
avevo alcun argomento sulla punta
della lingua anche se di cose non
certamente belle ce ne sono a bizzeffe da raccontare.
Siccome nelle pagine interne ce ne
sono già abbastanza di negatività
della nostra vita quotidiana ho allora deciso di prendere come spunto
la festa del Natale che, secondo il
mio punto di vista, è seconda soltanto alla Pasqua di Resurrezione, per i
fedeli cristiani s’intende.
Bisogna ammettere, però, che questo
particolarissimo giorno è tenuto in
considerazione un po’ dappertutto
su questo nostro amatissimo e tanto
bistrattato pianeta. E mi ci metto
anch’io, naturalmente, tra tutti quegli esseri umani colpevoli di fare ben
poco per non inquinare il luogo dove
abitiamo da millenni e dove dovremo continuare a viverci ancora almeno per alcuni miliardi di anni
secondo le previsioni degli esperti.
Ma c’è un particolare molto interessante che, negli ultimi tempi, sta un
poco modificando le cose. Parlo di
quelle conquiste spaziali che hanno
riempito i telegiornali ed i quotidiani e che lo stanno facendo ancora e
di più per l’assoluta novità, almeno
per noi italiani, di avere una nostra
connazionale in orbita intorno alla
Terra sulla stazione spaziale internazionale.
Mi stavo chiedendo, proprio dieci
minuti prima di mettermi a scrivere, come vivrà la nostra simpaticissima Samantha Cristoforetti le feste
natalizie all’interno di quello scatolone colmo di attrezzature per esperimenti ai quali lei stessa si sottopone per lo sviluppo e la ricerca di
rimedi contro alcune malattie che ci
riguardano molto da vicino.
Non ho la sfera di cristallo – e penso
che non l’abbiate nemmeno voi – per
saperlo ma credo proprio che anche
lei, assieme ai suoi compagni d’avventura russi americani cinesi eccetera non rimarrà indenne nei confronti della nascita di Gesù e chissà
che non la vedremo con una bella
immagine rappresentativa del Natale, assieme alle icone russe in bella
vista, in diretta su qualche canale
satellitare della televisione.
Permettetemi, però, di aggiungere
che questa sua breve-lunga fuga nel
cielo faccia da cassa di risonanza a
tutti i governanti del nostro pianeta
perché trovino gli accordi giusti e
giusto in tempo per allontanare da
noi una fine troppo precoce.
S
INTERESSANTE INIZIATIVA IN ZONA 7
L’Acqua e il Mulino
Il Progetto Mapping San Siro, ideato da Francesca Cognetti e promosso dal Politecnico di Milano, Dipartimento
di Architettura e Studi Urbani, è una proposta che si inserisce nel programma Polisocial / Didattica sul Campo
della stessa Università. L’università che si mette a servizio della comunità, progetto unico nel suo genere in tutta
Italia. L’amico Walter Cherubini, portavoce della Consulta Periferie Milano, ha fatto da gancio ad un incontro con
una parte degli studenti che lavorano a questo progetto, che ha sede in via Abbiati 4, per uno scambio di opinioni e di possibile collaborazione tra le realtà della Zona e questo nucleo di didattica e ricerca del Politecnico.
Non ci siamo fatti pregare, con il nostro inviato che ha cercato di scoprire meglio di che cosa si tratta.
R.B. Delpero
[email protected]
a sede di quest’interessante
progetto, alla quale è stato
L
dato il nome “trentametriquadri”,
è uno spazio commerciale da
molto tempo vuoto dei caseggiati
popolari ALER del quartiere San
Siro, ed avrebbe un gran bisogno
di essere ristrutturato assieme al
resto dei palazzi. Le suppellettili
sono di recupero, ma fanno il loro
dovere. Chi lo abita in questo frangente, poi, annulla con un’accoglienza speciale tutte le pecche del
tempo e dell’incuria. Oltre al sottoscritto, Walter Cherubini e Ilario
Ghiringhelli (vice presidente del
Comitato di Quartiere San Siro),
sono presenti Ida Castelnuovo
(coordinatrice del programma
didattica sul campo di Polisocial),
gli studenti Luca Spadaro e
Tommaso Aquili, Gabriele Solazzi
(già dottorato, ma che ha deciso di
continuare a seguire il progetto) e
Liliana Padovani (già docente di
Architettura, oggi in pensione).
Una breve spiegazione di chi
siamo, cos’è Il Rile e quali sono le
attività culturali che ruotano attorno a questo mensile letto oramai
dal lontano 1998, e Walter Cherubini prende la parola, spiegando
a sua volta il perché della esistenza di Consulta Periferie Milano –
della quale anche Il Rile è socio
fondatore – e dei suoi vissuti dieci
anni di attività. In breve si entra
nel vivo dell’incontro, che ha
come obiettivo principale quello
di capire se e quali possibilità ci
sono per una fattiva e reciproca collaborazione. Far capire e
concretizzare lo strano titolo
“L’Acqua e il Mulino” di questo
pezzo che, a prima vista, sembra
azzeccarci ben poco con le università, mentre nel prosieguo della
lettura vi sarà tutto molto chiaro.
Almeno lo spero.
Il tema della città – spiega Walter
Cherubini – è che, purtroppo, non la
si conosce, vive un po’ a compartimenti stagni. Qualche tempo fa,
un’indagine Ipsos ha rappresentato
Milano come “un grande e operoso
alveare fatto da tante celle che non
comunicano”. Come conseguenza, c’è
un po’ il rischio che ognuno usi
Milano solo per quello che gli serve.
Per esempio: se uno vuole fare lo stilista dove va? Viene a Milano e dice di
portare un valore aggiunto alla città.
Bene. Ma, proviamo a cambiare prospettiva: per fare lo stilista “deve”
venire a Milano, che offre grandi
opportunità. Allora, se uno ce la fa a
diventare uno stilista, non potrebbe
restituire qualcosa a Milano ed ai
L’Associazione Culturale
è lieta di invitarvi alla serata di presentazione del
Calendario d’Autore 2015
che si terrà
Venerdì 12 dicembre alle ore 21.00
nel salone dell’Oratorio della
Parrocchia Santa Marcellina in Muggiano
(piazza don Saturnino Villa n. 2).
La “Corale di Pero” allieterà l’evento con
una scaletta di canti in tema natalizio.
Al termine l’organizzazione offrirà
un piccolo-grande rinfresco.
milanesi? Ma è solo un invito, non
una pretesa. Poi, fotografiamo la
situazione attuale: da una parte abbiamo avuto BookCity con 130mila presenze e con un gran fermento, dall’altra ci ritroviamo con le battaglie per
una casa popolare nei quartieri periferici. Quello delle periferie problematiche è un problema che, in precedenza,
è letteralmente esploso a Parigi e a
Londra, ma anche a Stoccolma, città
del nord Europa dove magari si pensa
che sia tutto bello e pulito. Luci ed
ombre dappertutto. Consulta Periferie
Milano (come anche “Il Rile” di
Muggiano), quindi, è nata proprio
con l’intento di portare costantemente
all’attenzione della città la situazione
delle periferie – in particolare, alla
classe dirigente vista nel suo insieme:
istituzionale, ma anche economica,
culturale e dell’informazione – soprattutto mettendo in evidenza le tantissime realtà sociali e culturali che vivono di volontariato, ma che spesso le
istituzioni centrali non prendono in
considerazione nella loro interezza
lasciandole un po’ al loro destino,
mentre dovrebbero farle conoscere,
sostenendole ed aiutandole anche economicamente, poiché costituiscono un
vero e proprio baluardo alla disgregazione sociale. Per esempio, c’è veramente uno squilibrio nella considerazione che viene prestata – in termini
di attenzione e di fondi erogati – al
(CONTINUA A PAGINA 10)
Ricordiamo inoltre
che potrete trovarci
come ogni anno
al banchetto
nella stessa
piazza della chiesa
domenica 14 e 21 dicembre
dalle ore 9.30 alle ore 12.00
per la sottoscrizione annuale
al nostro mensile
e per scambiarci
gli auguri di Buone Feste.
2
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
Lettere alla
Redazione
[email protected]
Al Signor Sindaco
di Trezzano sul
Naviglio
ent.mo Signor Sindaco, da cittadino di Trezzano sul Naviglio, che lei e la sua Giunta amministrate attualmente, volevo renderla partecipe di un mio desiderio che da qualche tempo tengo
chiuso in un cassetto. Si tratta, in
parole povere, di una richiesta di
maggiore comunicazione con gli
abitanti di questa cittadina e per
fare ciò questa Redazione è disposta a riservarle uno spazio anche
tutti i mesi se desidera.
Il mio desiderio, però, non si
ferma a comunicati che si limitino
a proclamare cosa avete fatto in
questi mesi ma, piuttosto, ad un
vero e proprio botta-e-risposta
con i lettori del nostro mensile che
viene distribuito gratuitamente
anche a Trezzano. Per la precisione io stesso porto alcune copie
proprio nella sede comunale
(potrei benissimo farne avere una
nel suo ufficio), oltre le copie per
la sede distaccata del Centro
Socio Culturale e la Proloco.
Vede, signor Sindaco, ho notato più
volte che porre domande singolarmente negli uffici comunali è un
nobile sport chiamato “rimbalzo”. Si
viene, cioè, rimbalzati da un ufficio
all’altro senza mai riuscire a cavare
un ragno da un buco. E’ sottinteso
che non sto dando la colpa a nessuno, sia chiaro, però le cose – specialmente quando si tratta di problemi
pesanti e che riguardano tutti i contribuenti – purtroppo vanno così.
Si potrebbe fare che io (che rappresento anche questo mensile) le
pongo una o due domande ogni
mese e lei gentilmente risponde
nel numero seguente. Per questa
volta perché, in seguito, potrei
prendermi la briga di ricevere le
domande dei miei concittadini – se
desiderano esporre anche i loro
quesiti e proprio in questa occasione li invito a farlo – per poi pubblicarle ogniqualvolta.
G
Per cominciare direi di prendere
spunto da un primo grosso problema, che non è certamente il primo
in graduatoria, ma che molti
sarebbero contenti di saperne di
più che non un sentito dire.
“Le nostre strade. Mio figlio, che
ogni giorno circola con la sua vettura ed al quale mi unisco come
automobilista, proprio la settimana scorsa mi ha chiesto quando
asfalterete seriamente ripristinando anche una segnaletica che non
esiste più ma, anche e soprattutto,
se è vero che i contribuenti in questi ultimi anni (e sono oramai
parecchi) spendano di più a veder
rappezzate le buche, ogni volta
che piove e cioè una settimana sì e
l’altra ancora, oppure ad asfaltare
definitivamente le disastrate corsie
che sono diventate una vera e pericolosa trappola?”.
Nell’attesa di un qualche segnale
porgo cordiali saluti.
R.B. Delpero
[email protected]
_______
Trappola
in via Moltoni
pettabile Redazione, nonostante le mie e Vostre segnalazioni
(vedi Il Rile marzo 2010) nulla è
stato fatto, né con cartelli né con
dissuasori, colonne archetti o altro,
per segnalare la non percorribilità
del tratto di via Moltoni entrando
da via Mosca. Nei giorni scorsi è
avvenuto l’ennesimo incidente,
come dimostra la fotografia che
sono riuscito a catturare.
L’unica cosa buona (si fa per dire)
è lo scivolo per disabili costruito lo
scorso anno, attraverso il quale le
auto e le moto “approfittano” per
sgusciare, e quindi non percorrono
più il marciapiedi che costeggia le
case, cosa che in precedenza, rappresentava un serio pericolo per
i passanti e per le auto che uscivano dal garage posto, quasi, all’angolo della via Jemolo.
Cordiali saluti.
E. Colombo
più di 100 allievi. Mi unisco ai suoi
estimatori in un lungo e sentito
applauso, con viva stima.
Ringrazio “Il Rile” per l’attenzione. Con stima.
Ennio Strada
gregio signor Colombo, ha perfetE
tamente ragione. Ci vuole veramente poco, con qualche panettone in
Fluttuando sulle nuvole
siamo giunti a Tenerife
in tanti di buona compagnia
così il tempo è volato via.
Per quest’isola sì bella
ove splende sempre il sole
vane sono le parole;
il bello è vivere qui.
Al mattino la colazione
è una vera istituzione
poi in piscina o giù al mare
tutto è splendido, anche nuotare.
Con il pranzo e poi la cena
la vita passa e par serena,
piatti tanti e raffinati
vogliono essere gustati.
Nella hall del “Boungaville”
le signore fan faville,
se si mettono a ballare
più nessuno le può fermare.
Tanto breve è la vita
la vacanza è già finita
a casa noi ritorneremo...
ma ancor qui ci rivedremo.
cemento si potrebbe segnalare questa
vera e propria trappola per gli incauti
automobilisti.
È vero che il transito sul marciapiede
non è ammesso dal Codice della strada
quindi le auto non dovrebbero in nessun caso passare in questo tratto di
strada ma, si sa, a volte la furbizia
oltre all’ingenuità, riescono a trasformare una mancanza in un danno con
le auto bloccate a cavallo di un dislivello per nulla visibile e ingannatore.
Non mancheremo di inoltrare la segnalazione agli organi competenti con
la speranza che, almeno questa volta,
l’incidente sia l’ultimo.
Continui a seguirci.
La Redazione
_______
Annamaria
Paganini
S
pettabile Redazione de Il Rile,
con piacere nel numero di
novembre ho trovato l’intervista
fatta da Nadia Isola e Marco
Rossetti alla signora Annamaria
Paganini, vero personaggio milanese da me conosciuta durante
una vacanza alle Isole Canarie
(prima e ultima mia vacanza
all’estero) nel settembre 1993.
Di lei ricordo la dinamicità, la
vivacità oltre alla recitazione di
poesie (commovente quella di suo
marito scomparso dedicata agli ospiti del
Pio Albergo Trivulzio)
e altro, tanto che le
chiesi se volesse pure
leggere la mia filastrocca sulla vacanza.
Altre volte l’ho incontrata in spettacoli di
beneficenza, meritevoli di premiazioni, l’Ambrogino d’oro e l’Orghen
de Bagg e ultimamente
premiata con la Compagnia Teatrale Cabaret
Milano Duemila.
Da anni è validissima
insegnante di MilaneCarro attrezzi in via Moltoni
se, nelle Zone 6 e 7 con
S
Vacanza a Tenerife
A bordo
della Soyuz
è un largo stuolo di divulgaC’
tori scientifici (ribadisco
divulgatori e non scienziati) che
godono di grande prestigio e che
ricevono graziose coccole dai
mezzi di comunicazione: libri,
giornali, riviste e, soprattutto, televisione, i quali non perdono occasione per affermare che fede e
scienza non possono andar d’accordo, anzi che tra di esse non c’è
che dissidio e incompatibilità. Tra
i capifila di questa nutrita schiera
di “fabbricanti di opinione” potrei
nominare, per esempio, Corrado
Augias e Piergiorgio Odifreddi.
Ennio Strada
_______
Caos per libretto
di circolazione
a qualche settimana i media
c’informano che da lunedì 3
D
novembre chi circola con auto
intestata a terzi rischia d’incorrere
in sanzioni superiori a 700 euro.
Guido un veicolo aziendale e per
questo mi sono avventurato
prima sul sito della Motorizzazione civile e poi su quello
dell’Automobil Club Italiano.
Non c’è traccia della novità. Ho
fatto una ricerca on line e gli articoli dei maggiori quotidiani sono
discordanti tra loro. Non provo
nemmeno a telefonare per evitare
di rovinarmi la giornata.
L’altra mattina decido di recarmi
di persona alla motorizzazione di
via Cilea, ma l’interminabile coda
mi fa scappare verso l’ufficio territoriale dell’ACI di via Silva, a
Milano. Siamo in tanti a chiedere
chiarimenti. Gli operatori non
sanno nulla, perché non hanno
ricevuto disposizioni dalla sede
centrale.
Siamo in Italia e come sempre
l’improvvisazione regna sovrana!
Alessandro De Chirico
Vi allego al riguardo una fotografia dell’interno della navicella spaziale Soyuz dove è da poco arrivata la nostra Samantha Cristoforetti.
Non commento. Basta guardare.
Pippo Marinelli
_______
Cartoniadi 2014:
partiti!
na gara dedicata alla raccolta
differenziata di carta e cartone che mette in competizione le 9
Zone del Comune di Milano,
chiamate a raccogliere nel mese di
Novembre più carta e cartone
possibili migliorando al contempo la qualità della raccolta.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare i Milanesi sulle tematiche
ambientali, in particolare sulla
raccolta differenziata, e dare loro
la possibilità di intervenire con
azioni concrete.
I premi saranno tre: 25.000 euro al
primo, 15.000 euro al secondo,
U
(CONTINUA A PAGINA 3)
“Il Rile” si può trovare ogni mese gratuitamente presso:
Muggiano
& dintorni
Anno XIV – Numero 21 – Dicembre 2014 – Copie 3.000
Aut. Tribunale Milano N. 766 dell’1.12.2000
Editore: Associazione Culturale “Il Rile”
Redazione: Largo Don Saturnino Villa, 2 - 20152 Milano
Tel. 333.2152427 - Fax 1782244934
Presidente: Marco Rossetti - [email protected]
Vice-Presidente: Renato Bortolo Delpero - [email protected]
Direttore Resp.le: Andrea Ferrari - [email protected]
Responsabile Pubblicità: Nadia Isola - [email protected]
Redazione: Guido Torti, Andrea Rossi, Moreno Frigerio,
Davide La Monaca
Sergio Bulgaro ed Elio Signorini (in memoria)
Disegno in prima pagina: Roberta Canepa
Impaginazione: Renato Bortolo Delpero
Correttore bozze: Angelo Ferrari
Stampa: Tipografia Landoni - Milano
Distribuzione: Guido Torti, Andrea Rossi
Hanno collaborato a questo numero:
G. Castronovo, A. Ricci, M. de Rigo, R. Gariboldi, L. Malchiodi,
L. Rizzi, G. Montanaro, A. Giorcelli, M. Benevento, M. Baroni,
M. Micheletti, Dr. R. Radaelli, T. Rudilosso, G. Ciappina,.
Chiuso in redazione il 20/11/2014.
La prossima data per inviarci gli articoli è il 20/12/2014.
Il Rile pubblicherà, nei limiti di spazio disponibile, tutti gli articoli
firmati fatti pervenire in tempo utile. Eventuali invii postali sono
da indirizzare a Guido Torti, via Lucera 13, 20152 Milano.
COME SOSTENERCI
Consegna del mensile garantita a domicilio: contributo annuale di 10,00 euro, mediante bonifico intestato
a: Associazione Il Rile – Largo don Saturnino Villa, 2
– 20152 Milano – Banca Intesa – Filiale n. 07585 – Ag.
Muggiano – via A. Mosca, 180 – 20152 Milano – IBAN
IT61 J033 6001 0000 0128 629 oppure contattare la
Redazione al 333.2152427 dalle ore 20.00 alle ore 21.30.
Muggiano: Macelleria Rossetti, Panificio Muggiano, Parrocchia
Santa Marcellina, Cafè K2, Associazione Amici del Quadrato,
Edicola, Merceria ‘Il Borgo’, Cooperativa Muggiano, Scuola
Elementare, Parrucchiere ‘Millennium’, G.S. Muggiano Calcio,
Banca Intesa, Lago dei Cigni, Centro Dentistico Polispecialistico,
Parafarmacia, Panta Rei. - Quartiere degli Olmi: Panificio
Senna, Edicola Olmi, Banca Intesa, Farmacia Olmi, Farmacia
Comunale, Arci Olmi, Parrucchiere ‘Euro Fashion’, Bar Betulle,
Elettro Olmi, AICS Olmi, Panettiere via Betulle, Scuola Elementare
e Media, Simon's Bar. - Quarto Cagnino: Associazione ‘Mondo
Donna’, ‘El Prestinee de Quart’. - Quinto Romano: Azienda
Agricola Verga, Edicola, Parrocchia Madonna Divina Provvidenza,
Biblioteca ‘Quintochelegge’. - Baggio: Comando Vigili Zona 7,
Consiglio di Zona (piazza Stovani), Consiglio di Zona (Sede),
Croce Verde Baggio, Edicola via Rismondo, Biblioteca di Baggio,
Centro Culturale Ronchi, Centro Polispecialistico 33, Cava Aurora,
Parrocchia S. Anselmo, Avis, Aido, Panificio di via Gianella,
Libreria Lineadiconfine, Ottica Montesano, Edicola di via delle
Forze Armate 346, Sindacato Pensionati, Poliambulatorio di via
Masaniello, A 4 Zampe. - Cusago: Cartolibreria Forni, Viridea,
Ristorante ‘Il Magione’, Agenzia Girovaga, Biblioteca, Centro
Prelievi, Mercatino Antiquariato, Bar Ravelli, Tabaccaio,
Salumificio Mericco, Circolino Monzoro. - Cornaredo: Officina
Magistrelli. - Settimo Milanese: Biblioteca Comunale Settimo,
‘Matmar Graphic’, ‘L’Albero della Frutta’, ‘Garden Ravelli’ di
Seguro. - Trenno: Cascina Campi - Trezzano sul Naviglio:
Comune, Centro Socio Culturale. - Cesano Boscone: Cinema
Cristallo, Caf ACAI, Zini, Edicola via Libertà, Farmacia dott.
Camera, Torri Assicurazioni, Azienda Agricola Dornetti, Centro
Culturale Villa Marazzi, Ottica Crepaldi, Benzinaio via Pasubio,
Studio Medico ‘Dentaltre’, Lavanderia ‘Arte e Sapone’, Edicola
di via Garibaldi, ‘Spighe d'oro’ (Circolo Anziani), Le Grotte di
Sale. - Cisliano: ’Stilcasa’, Benzinaio Tamoil. - Magenta: Libreria
‘Il Segnalibro’. - Gaggiano: Coop. Novella - Pizzeria La Favola Tabaccheria del Bel Belluz.
Gli articoli e le note firmate esprimono l'opinione dell'autore, non necessariamente quella della Redazione.
L'invio di immagini e testi implica l'autorizzazione dell'autore alla pubblicazione. In nessun caso verranno
presi in considerazione testi anonimi. La Redazione
non risponde di indicazioni errate nelle locandine che
pubblicizzano (gratuitamente) eventi di qualunque genere.
Eravamo già in fase di impaginazione
del nostro mensile quando ci è giunta notizia che
Massimo Macchia
presidente della Proloco di Trezzano sul Naviglio
è deceduto improvvisamente.
Ai familiari giunga il più sentito cordoglio
da parte della nostra Redazione.
3
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
Circolo
della
Concordia
Proprietari di casa: pecore da scorticare
subito. Mi è arrivato, così come
sarà arrivato a tutti voi, l’avviso
per il pagamento della Tassa
Rifiuti (la famosa T.A.R.I.) e sapete
che cosa ho scoperto?
Marco: E’ arrivato anche a me e ho
già pagato. Cosa c’è da scoprire?
Ludovico: Cari amici… avrete
sicuramente notato che una significativa componente dell’importo
da pagare è denominata “Tributo
provinciale”.
Giacomo: L’ho notato anch’io e mi
son chiesto: “Ma ste Province sono
state abolite o dell’abolizione è
stato dato solo l’annuncio?”
Alessio:
Amici
miei… La verità è
che le tasse sulla
casa, nonostante gli
annunci e le false
promesse di riduzione, continuano
ad aumentare sempre più.
Giacomo: Gli ultimi
Governi non hanno
ancora capito che
dovrebbero favorire
la proprietà della
casa d’abitazione
senza gravarla d’imposte eccessivamente elevate perché la
casa dove si abita
stabilmente è fattore di coesione sociale. La tassazione
sulla casa ai livelli
raggiunti con il
Governo Monti e
seguenti scardina la
colto in ottobre 2014. Siamo partiti è in distribuzione il materiale
a cura del nostro tutor di Zona, La
Croce Verde Baggio. Se avete
bisogno di materiale contattateli
pure all’indirizzo: massimo.fusco
@croceverdebaggio.it.
Scommetto che avete archivi e
montagne di carta dimenticate in
casa o in ufficio, è venuto il
momento di fare pulizia. La Zona
7 è disponibile a favorire e sostenere iniziative sul tema che le
varie realtà vorranno intraprende-
Siamo arrivati a dicembre, mese per antonomasia dedicato al
Natale, per l’aspetto religioso, ma anche alle tasse, per l’aspetto civile. Quest’anno sarà un vero e proprio ingorgo di sigle,
saldi e versamenti che non mancheranno di far impallidire anche
il più ligio tra i nostri concittadini. Il nostro affezionato lettore, con
un pizzico di sana ironia, ci riporta uno dei cordiali colloqui al
Circolo della Concordia.
Giuseppe Castronovo
gcastronovo.blogspot.it
ecè: Prima l’I.M.U., poi la
T.A.R.I. e poi ancora la T.A.S.I.
C
Quale sarà la prossima diavoleria?
Filippo: Non passa mese senza
essere costretti a far la fila ad uno
sportello bancario o postale per
pagare tasse su tasse.
Ludovico: Ma le sorprese, in materia di tasse, non finiscono mai!
Marco: Ludovico… Spiega meglio
il tuo pensiero.
Ludovico: Caro Marco te lo spiego
(SEGUE DA PAGINA 2)
10.000 euro al terzo. Vincerà la
Zona che ottiene il miglior incremento della raccolta della carta e
del cartone durante il mese di
novembre rispetto a quanto rac-
[email protected]
Centro Dentistico PolispeciaIziallistico
Incontro Naturale ringratutte le persone che, davvero
numerose, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, sono
accorse all’inaugurazione dello
studio partecipando con entusiasmo alle conferenze organizzate ed
esposte dai vari professionisti.
Si è partiti con il primo incontro in
cui il Naturopata dottor Candino,
Laurea in farmacia, ha spiegato
quanto questa sua figura professionale sia così poco conosciuta e
tenuta in considerazione e di quanto invece ci si possa efficacemente
sostenere attraverso un approccio
naturopatico; le diverse integrazioni alla medicina e i diversi test che
il nostro centro mette a disposizione insieme al dottor Candino
saranno oggetto anche dei prossimi
incontri, tra cui il Mineralogramma: test che permette di verificare il
livello dei tossici “metalli pesanti” (Piombo, Mercurio, Alluminio,
Cadmio), potenziata da un’eventuale carenza dei minerali essenziali (Calcio, Sodio, Zinco, Potassio,
Magnesio, Fosforo, Ferro, Selenio,
Manga-nese…); carenza, sempre
più frequente, conseguenza di cat-
tive abitudini, tra cui diete moderne, ricche di alimenti raffinati e preparati industriali e/o di alimenti
coltivati in terreni poveri di minerali. Altro esempio sono i metalli
d’utilizzo in ambito odontoiatrico.
L’Analisi Minerale Tissutale non è
utilizzata in caso d’intossicazione
acuta, ma è fondamentale nei casi,
sempre più numerosi, d’intossicazione subacuta o cronica, argomento strettamente correlato con le particolari lavorazioni di protesica di
cui si occupa il nostro centro.
Dopo un piccolo rinfresco Letizia
Frailich, Fisioterapista, ha parlato
del Tuina pediatrico, un valido
sostegno ai genitori nella formazione energetica del sistema immunitario del proprio bambino.
Il Tuina si applica utilizzando un
insieme di metodi di massaggio e
di mobilizzazioni articolari (spingere, premere, sfregare, picchiettare, pinzettare, scuotere, vibrare,
impastare, ecc…). Queste diverse
sollecitazioni provocano una stimolazione dei canali energetici. E’
in programma un piccolo corso
per mamme, per apprendere tali
manovre da poter utilizzare al
bisogno ed in economia con il proprio piccolo a casa, prima di dover
ricorrere ai farmaci.
Dalle ore 15.30 altri due argomenti che stanno molto a cuore al
e negazione. E poiché la legge del
Sì e del No non è stata ancora cambiata, ripeto la domanda: “Sono
elevate”?
Consiglieri: Sì… Però.
Tiberio: Poiché avete ammesso che
sono elevate abbassatele.
Consiglieri: Di quanto?
Tiberio: Dovete applicare quanto
già sapete.
Consiglieri: Cioè?
Tiberio: Mi avete sempre sentito
dire che “boni pastoris esse, tondere pecus, non deglubere” (“Il buon
pastore deve tosare le pecore, non
scorticarle”). Attenetevi a questo
principio e io firmerò.
Alessio: Quanta saggezza!
Giacomo: Ma la saggezza, prof.
Vezio, era un patrimonio solamente degli Imperatori o possono
essere altrettanto saggi anche i
Governanti italiani e i Sindaci dei
nostri Comuni?
(Dai dibattiti svolti al Circolo della
Concordia).
re (ad esempio speciali giornate di
raccolta). Ogni proposta di collaborazione è benvenuta.
Segnalateci le vostre iniziative
saranno pubblicate sul portale
delle Cartoniadi. Provvederemo a
tenervi informati sull’andamento
della raccolta. Allora forza: ricicliamo, raccogliamo e vinciamo
per le scuole delle zona 7.
Tiberio Giulio Cesare Augusto
“Ringraziamenti”
Andrea Ricci
famiglia e quindi la
coesione
sociale.
Prof. Vezio a Lei la
parola, esponga pure il suo pensiero.
Vezio: Mi sia permesso raccontarvi
di un dialogo tra
l’Imperatore Tiberio
e i suoi Consiglieri
che sottoponevano
alla sua firma un
decreto per l’aumento di alcune
imposte.
Consiglieri: Questa
è la nostra proposta.
Tiberio: Sono elevate?
Consiglieri: Sì! Ma…
Tiberio: Sì oppure
No? Voi sapete
quanto apprezzi la
chiarezza insita in
quest’affermazione
nostro centro ovvero ortodonzia
con approccio olistico e medicina
antroposofica. L’esperienza trentennale della dottoressa Cantaluppi, nel campo dell’ortodonzia,
consente ad ogni singolo paziente
la soluzione ideale, attraverso un
approccio olistico. La terapia dentistica che offriamo mette in relazione l’equilibrio della bocca con il
resto del corpo; considerata come
integrazione del lato fisico, organico e psico-affettivo. Intervenire
per riorganizzare i denti significa
intervenire sulla salute della persona e sia per i bambini che per gli
adulti, nel nostro studio s’interverrà con un apparecchio ortodontico, ove possibile, non invasivo.
Anche in merito a tale apparecchio, organizzeremo una piccola
conferenza informativa.
A chiusura della giornata e degli
argomenti esposti il dottor Ciserani, Medico antroposofo, ha esposto il significato di Medicina antroposofica, “questa sconosciuta”,
spiegando che tale medicina considera la persona nella sua interezza
e al tempo stesso nella sua specificità. Ampliamento della medicina
convenzionale, la medicina antroposofica guida la ricerca delle leggi
che stanno a fondamento delle
manifestazioni della Vita, dell’Anima e dello Spirito nell’Uomo e nella
Per la tua
pubblicità
su
telefona al
333.2152427
e un nostro
incaricato
vi contatterà
Ivano Grioni
Pres. Comm. Mobilità Ambiente
Consiglio di Zona 7
Inaugurato lo scorso 15 novembre il Centro Dentistico Polispecialistico “Incontro Naturale” a Muggiano. Un evento importante, cui abbiamo partecipato, interessante dal punto di
vista pratico e scientifico, con molti esperti chiamati a dare
la propria testimonianza. Il ringraziamento degli organizzatori.
Natura. Frutto di tale ricerca è
un’immagine integrata dell’uomo
che permette di valutare tutti gli
aspetti in cui la vita umana si realizza. Il medico che orienta la sua
professione in senso antroposofico
si sforza di cogliere, assieme al
paziente, il significato della malattia riguardo alla sua evoluzione
corporea, psichica e spirituale.
Il dottore ha parlato di “Libertà di
cura e di Libertà personale” e del
sostegno alla genitorialità nei processi di cura. Le cure o rimedi che si
effettuano attraverso i medicinali
L’interno del nuovo Centro
antroposofici agiscono sostenendo
ed evocando le forze di guarigione
proprie dell’organismo umano.
L’ultimo appuntamento, quello del
dott. Maurizio Martinenghi, informatore scientifico dell’azienda
Weleda Italia, nota in primis per i
prodotti alla calendula per i bebè,
ma che produce anche farmaci
antroposofici di notevole efficacia.
Dopo aver illustrato i processi produttivi dell’azienda, nata ben 90
anni fa, ha parlato delle produzioni agricole protette e bio-dinamiche cui l’azienda fa riferimento da
quasi un secolo per approvvigionare le materie prime alla base dei
loro farmaci, dentifrici/colluttori
gengivali e creme, collegandosi
dunque alla nostra “pelle, grande
organo di cui prendersi cura” e
specchio delle ns. funzioni vitali
interne. Per far provare “sulla propria pelle” alcuni prodotti Weleda,
il centro ha omaggiato i partecipanti con una piccola trousse.
A fine evento, un nuovo rinfresco
per un ultimo scambio di opinioni ed anche piacevoli apprezzamenti dei quali nuovamente ringraziamo di cuore tutti, promettendo di pianificare appena possibile, nuove conferenze, di cui
naturalmente vi informeremo,
grazie anche all’opportunità che
ci consente “Il Rile”.
4
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
Milano butta Petrarca nel cesso!
Partiti i lavori per il restauro di Cascina Linterno ed iniziano i
contrasti, mai sopiti a dire la verità, sul restauro. Il CSA Petrarca
si è fatto carico di inviare due esposti, rispettivamente al Ministro
dei Beni Culturali, Dario Franceschini e al Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, per segnalare
le criticità del risanamento conservativo di Cascina Linterno,
attuato dal Comune di Milano nell’ambito delle opere in preparazione al progetto Expo 2015. Leggiamo le loro motivazioni.
Roberto Gariboldi
Massimo de Rigo
[email protected]
l CSA Petrarca ritiene che la
messa in sicurezza di Linterno –
Igrazie
ai fondi vincolati da uno
scomputo urbanistico – debba
essere fatta con urgenza nelle parti
più esposte (tetti ed infissi) mentre, nel nucleo più pregiato e di
valore storico dell’antica dimora
petrarchesca, il cantiere debba essere sospeso per ridefinire l’insieme del progetto nel rispetto delle
esistenze tutelate: parti murarie
medievali e affreschi.
Si chiede inoltre che prima dell’inizio lavori si specifichi la destinazio-
ne d’uso della struttura. È impensabile e incredibile che si proceda al
restauro della struttura senza conoscerne la destinazione d’uso: questo
sistema di procedere ricorda tante
altre infelici azioni di restauro rivelatesi disastrose per i vari monumenti restaurati al buio, come sembra essere questo progetto.
Negli esposti sono evidenziati
anche i costi previsti dal capitolato,
molto elevati rispetto alla consistenza dei lavori previsti, cosa che riteniamo meriti un doveroso approfondimento da parte del Commissario Anticorruzione, tenendo conto la parzialità degli interventi.
L’editorialista Franco Morganti ha
pubblicato sul Corriere della Sera
le motivazioni di questo passo
La pasta: un’idea
regalo semplice
ma efficace
i avvicina il Natale ed è tempo di regali. Certo, è
il pensiero quello che conta, ma chi non desidera
S
sorprendere i propri cari con un’idea originale?
Complice la crisi economica, il regalo ideale deve
essere prima di tutto pratico, utile e non eccessivamente costoso. E se la semplicità è sempre l’arma
migliore, perché non pensare alla pasta?
Zini Prodotti Alimentari offre nel suo spaccio di
Cesano Boscone aperto al pubblico più di 50 differenti specialità di pasta fresca surgelata. Una pasta di
qualità superiore, contesa tra gli Chef dei migliori
ristoranti di tutto il mondo, disponibile in esclusiva
per il consumo domestico, a prezzi di fabbrica.
Abbiamo intervistato Jacqueline Delgado, Marketing
Manager, e le abbiamo chiesto qualche consiglio.
Innanzitutto, Jacqueline, perché la pasta fresca Zini
è così speciale?
Il segreto è dato dall’impiego di materie prime italiane selezionate con cura e dall’utilizzo di particolari
macchine che replicano perfettamente i movimenti
delle mani delle nonne di una volta, che sapevano
come impastare le uova e la farina per ottenere la
consistenza giusta. E siccome la pasta fresca va mangiata subito, abbiamo scelto di surgelarla appena
fatta. In questo modo riusciamo a preservarne il
gusto e la qualità a lungo, senza additivi.
Quali prodotti consigli ai nostri lettori, per un
appetitoso regalo di Natale?
Beh, non c’è che l’imbarazzo della scelta! Se si tratta
di pasta da consumare per i pranzi delle feste, direi
di optare per la nostra linea Collezione Milano.
Penso alle Vele al tartufo, profumate e squisite anche
con una semplice noce di burro, oppure agli
Agnolotti all’aragosta, eleganti e molto delicati. Chi
legale. Puntuale è stata la replica
della vice sindaco all’articolo: purtroppo in questa replica non troviamo alcuna risposta alle domande formulate.
Non si spiega il motivo per cui si è
ricorso alle procedure semplificate
di Expo 2015, del tutto improprie,
trattandosi di un bene monumentale vincolato (DM 9.3.99). Parimenti
non è chiarito perché la gara d’appalto non è stata rivolta esclusivamente ad imprese qualificate ed
esperte nel settore dei Beni cultura-
li. Nessuna precisazione sul prezzo
dei lavori, che ci sembra spropositato per un mero intervento conservativo. Nessuna garanzia sugli
affreschi, ignorati dal tanto decantato progetto del Politecnico e scoperti nel marzo scorso su indagini
condotte dallo studio Usellini, grazie ad un esposto del CSA Petrarca
alla Soprintendenza di Milano.
Queste preziose fonti archeologiche, storiche attestazioni della
dimora petrarchesca inutilmente
segnalate dal CSA Petrarca al
Il cantiere della Linterno
desidera qualcosa di più ricercato può provare anche
i Sorrisi fichi e formaggio di capra o le Perle al brasato d’anatra.
Esistono anche proposte più tradizionali?
Certamente. La nostra linea Pasta Emotions offre
tutti i classici della cucina italiana: Fagottini o
Cappelletti al prosciutto crudo, le Mezzelune allo
speck, Ravioli e Tortellini al manzo brasato, ma
anche ripieni di magro o a base di formaggio per chi
non ama la carne. Poi ci sono le paste da forno:
Cannelloni ricotta e spinaci, al manzo brasato oppure ai funghi, ma anche Gnocchi alla romana e Rotelle,
che sono delle particolari sfoglie di pasta all’uovo,
arricchite da un ripieno a base di ricotta e spinaci,
oppure prosciutto e formaggio.
Come si prepara la pasta Zini?
Questo è il nostro asso nella manica! Sono sufficienti
due minuti in acqua bollente ed è subito pronta. Se
c’è un condimento abbastanza liquido si può preparare anche direttamente in padella per la massima
comodità. Questo permette di portare in tavola
diversi tipi di pasta contemporaneamente, in modo
pratico e veloce: penso ad esempio a chi vuole proporre un bis o un tris di primi o a chi deve fare i conti
con i diversi gusti dei commensali! Anche la pasta da
forno è comodissima. La Pasta sfoglia per lasagne,
ad esempio, si scalda direttamente nel forno senza
precottura: è sufficiente lasciarla scongelare e poi
unire ragù e besciamella, come vuole la ricetta tradizionale.
E per una confezione regalo, cosa suggerisci?
Suggerirei un mix di proposte personalizzato in base
ai gusti dei nostri cari, senza dimenticare gli Gnocchi
di patate, un classico che mette sempre d’accordo
tutti!
SPACCIO ZINI PRODOTTI ALIMENTARI
VIA LIBERTA’ 36 - CESANO BOSCONE
ORARI DI APERTURA
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Politecnico e alle istituzioni cittadine, non sono contemplate nel
recupero conservativo e sono a
rischio di manomissione a causa
degli invasivi impianti elettrici e di
riscaldamento previsti nel progetto di pseudo-restauro. Infine una
nota sulla condivisione democratica e popolare del progetto.
Il CSA Petrarca non è mai stato
coinvolto nella progettualità, nonostante le numerose richieste
AVIS Baggio:
Civica Benemerenza
a Commissione per la Concessione delle Civiche Benemerenze
del Comune di Milano, più noto come Ambrogino d’oro, ha
L
comunicato lo scorso 14 novembre i nomi che sono stati insigniti dei
riconoscimenti (2 Medaglie d’Oro alla Memoria, 26 Medaglie d’Oro,
34 Attestati di Civica Benemerenza) durante la cerimonia al
Teatro Dal Verme il 7 dicembre,
giorno di Sant’Ambrogio.
Tra i molti nomi noti, per la nostra
zona, emerge l’Attestato di Civica
Benemerenza assegnato all’AVIS
Baggio. I nostri più sinceri complimenti a Mariuccia Beltrami un
riconoscimento meritatissimo che
premia anni d’impegno sociale
nella raccolta del sangue.
L’Ambrogino d’oro è il nome non
ufficiale con cui sono chiamate le
onorificenze conferite dal Comune
di Milano. Il nome è ispirato a
Sant’Ambrogio, patrono della
città. Dal 1925, anno d’istituzione
delle benemerenze, ne sono state
La carissima amica Mariuccia
assegnate oltre 5.000.
! d’incontro senza risposta. Senza
alcun riscontro è stata anche la
nostra circostanziata lettera di
adesione al fantomatico “gruppo di
lavoro Linterno” protocollata tre
mesi fa alla vice sindaco De
Cesaris, dietro suo pubblico invito
a Palazzo Reale lo scorso 10 giugno, nel quale annunciava la costituzione di questo gruppo di lavoro e invitava le varie associazioni a
fare domanda di partecipazione.
Il CSA Petrarca ha inutilmente
proposto in sedi istituzionali l’offerta di museo medievale-petrarchesco interattivo, attraverso uno
sponsor e quindi a costo zero per
le finanze comunali. Il tutto con la
volontà di vivere in serena convivenza con l’Associazione Amici
Cascina Linterno e in costruttivo
rapporto tra Cultura e Agricoltura.
Tutto questo nostro impegno è
rimasto lettera morta, siamo sempre stati ignorati e, per vie traverse, anche vilipesi e diffamati anziché essere considerati come storica
risorsa del territorio.
Amici milanesi che tristezza: la
nostra Amministrazione comunale
getta la Cultura nel cesso, preferendo distruggere un “unicum” cittadino di una “pregiata residenza di campagna”, così come è definita nella
relazione Usellini, per costruire un
volgare cesso proprio nella parte
più antica della cascina, quando è
invece possibile installare questa
necessaria struttura in una parte
meno nobile dell’edificio.
Questo disprezzo per i monumenti vincolati è un sintomo pericoloso d’arroganza politica e disamore per il patrimonio culturale
di chi ci governa e che dovrebbe
preoccupare anche chi ha l’incarico istituzionale di sovrintendere
alla conservazione di questi beni,
che la storia ci ha affidato, e che
invece non si muove nella loro
giusta tutela.
Visita il sito
www.muggiano.it
e ogni mese troverai anche
Muggiano
& dintorni
...online
5
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
Il Papa dei lavoratori
intervento, lettera, predicazione di Paolo
VI tra e per i
lavoratori, in
cui il papa non
colga l’occasione per esibire
la predilezione
e una grande
speranza che
egli ripone nelle Acli’’.
Massimo de Rigo
(CSA Petrarca)
[email protected]
a presentazione del libro di
Mons. Giovanni Balconi si è
L
svolto martedì 18 novembre in una
cornice di prestigio, grazie alla
disponibilità del Touring Club
Italiano e in particolare dell’instancabile GianMario Maggi: la splendida Sala del Consiglio, luogo che
racconta un secolo di storia milanese. A me il compito di presentare i
relatori con una premessa su Papa
Montini, il primo Papa ad uscire
dall’Italia. Il primo ad usare l’aereo;
come prima tappa dei suoi futuri
viaggi apostolici il suo viaggio in
Palestina il 4 gennaio 1964, suscitando un delirio d’entusiasmo nelle
vie di Gerusalemme.
Il suo incontro con il patriarca
ortodosso Atenagora, 14 secoli
dopo lo scisma e nel 1967 ad
Istanbul, quando va umilmente
incontro alla Chiesa d’Oriente. È il
Papa che scioglie i corpi militari
pontifici, ad eccezione dell’antichissima Guardia Svizzera, il Papa
che abolisce stemmi, baldacchini,
la tiara pontificia, la sedia gestatoria, le guardie nobili, i cortei di
armigeri; il trono è sostituito da
una poltrona; fa costruire la grandiosa aula delle udienze, che oggi
porta il suo nome.
L’ultimo suo anno di vita fu amareggiato dal dolore della morte
del suo antico amico Aldo Moro,
ucciso nella “stagione dell’odio”
dalle Brigate Rosse nel maggio
1978, nonostante il suo toccante
appello, con il quale implora che
sia restituito “alla libertà, alla
famiglia, alla vita civile ”. Il timoniere del Concilio Vaticano II
aveva affermato: “Vi prego in
ginocchio, liberate l’on. Aldo
Moro, semplicemente senza condizioni”.
Luigi Amicone, scrittore e giornalista scrive nella sua relazione:
“Quello che impressiona nella
mole di documentazione e riflessioni di monsignor Balconi e dell’aclista Praderi, è che non c’è
Amici del Quadrato:
mostra bipersonale
resso l’Associazione Culturale Amici del Quadrato di Milano situata in località Muggiano
P
sabato 15 novembre 2014 è stata inaugurata la
Mostra bipersonale di pittura di Angela Aruta e
Simona Maltagliati. La mostra è stata visibile fino al
28 di novembre.
Nonostante una pioggia intensa e fastidiosa la mostra
è ben riuscita con un pubblico interessato, l’amante
del quadro e gli appassionati che da parecchio ci
seguono non hanno disertato l’evento. Questo ha
contribuito alla buona riuscita della mostra e soprattutto per gli ottimi apprezzamenti che sono stati fatti
dai presenti agli artisti e sulle opere esposte, con molta gratificazione degli autori.
È doveroso da parte mia, fare una piccola presentazione di queste due artiste
soprattutto perché sono molto brave e
sanno molto bene interpretare i concetti
artistici. Simona Maltagliati è un’artista
molto attenta a cogliere anche il minimo
particolare e la più sottile sfumatura. La
sua pittura conferisce a chi la osserva un
sentore di romantica tranquillità e indubbia gradevolezza. Il paesaggio, le risaie e
le cascine tipiche lombarde sono circondate da aloni misteriosi che si possono
intravedere attraverso le foschie magistralmente dipinte. Maltagliati tratta
benissimo anche il mondo animale ed è
qui che Lei si esalta. In essi esprime i più
Gennaro Montanaro
Le artiste di Montanaro
Aut. San. 8267 del 24/10/2011
co e utilitarista, fabbricatore e consumatore”.
L’on. Giovanni Bianchi, presiden-te
delle ACLI dal 1987 al 1994, già
segretario della Camera dei Deputati e fondatore del Circolo
Dossetti, ha comunicato con pathos
afferma: “Le teorie liberiste e marxiste sono in crisi: si sgretoleranno.
La verità è nostra: è Cristo, è il
Vangelo. Verità necessaria e sufficiente per una giusta comprensione della vita umana”.
Ha concluso l’evento, che ha
ai presenti la grande figura di Papa
Montini, uno dei pilastri della
nostra epoca con i suoi interventi
sul lavoro che danno un’interpretazione nuova nei confronti della
Dottrina sociale della chiesa e la
predilezione per un’associazione
comunque “figlia “ (Montini e le
ACLI furono dialettica, incomprensione, dissidio, passione, amore)
che si qualifica come punto di riferimento per i lavoratori cristiani.
È il Papa che dedica un’attenzione
esclusiva al mondo del lavoro,
memorabile la Messa della Vigilia
del Natale del 1968 tra gli operai
dell’Italsider di Taranto. “Con
l’odio non si crea, con la concorrenza e le leggi spietate dell’economia non si può far del bene”,
aveva avuto modo di dire Papa
Paolo VI. Parole attualissime, che
paiono ancora oggi delle vergate.
Pietro Praderi, presidente nazionale della Lega dei Consumatori,
ha raccontato il suo difficile, ma
appassionato, percorso per costruire il suo contributo alla redazione del libro, evidenziando il
messaggio straordinariamente
moderno di Papa Montini nel difficile passaggio dalla società contadina a quella industriale conservando i valori cristiani in fabbrica.
A pochi giorni dalla beatificazione
di Papa Paolo VI (19 ottobre 2014)
la sua forza profetica merita di
essere riscoperta. Papa Montini
riscosso grande successo di pubblico e interesse, il coautore del
libro Mons. Giovanni Balconi,
membro del Capitolo Metropolitano Maggiore della cattedrale
di Milano e responsabile del
coordinamento dei Centri Culturali Cattolici della Diocesi di
Milano. La sua è stata una vera
“Lectio Magistralis” sull’azione
formativa della cultura cristiana
in fabbrica sostenuta con forza e
lucidità da Paolo VI. Ha analizzato la Dottrina sociale della Chiesa
in una prospettiva dinamica dall’enciclica “Rerum Novarum” di
Leone XIII (1891) fino all’enciclica “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI (2009).
La costruzione della Dottrina sociale della Chiesa risulta l’evoluzione
di un corpus dottrinale di una
Chiesa “che cammina insieme a
tutta l’umanità lungo la strada della
storia”. Mons. Giovanni Balconi ha
infine ricordato come “Senza cultura non si va da nessuna parte” e nel
mondo di oggi è in crisi l’Umanesimo e i valori affermatisi nella cultura umanistica: la concezione dell’uomo e della sua dignità quale
autore della propria storia.
Coronamento del pomeriggio è
stato lo splendido intermezzo
musicale dell’arpista Laura Sofia
Caramellino, compositrice e vincitrice del premio 2014 “Petali di
Donna” a Ponzano Monferrato.
All’epoca il comunismo era al
potere in metà
del pianeta ed era
convinto di aver
reso obsoleto il
fatto religioso. Il
liberismo, d’altra
parte, al potere
nell’altra metà
del pianeta, credeva di avere
reso obsoleto il
fatto
religioso
semplicemente
relegandolo nella
cosiddetta “sfera
privata” e sostituendo Dio con
l’uomo prometei-
vivi sentimenti facendo sì che, attraverso il suo tratteggio e la ottima coloristica, si possano creare opere
di grande interesse artistico.
Angela Aruta dipinge indifferentemente sia con la
tecnica della china che con l’olio. Con la china è
molto espressiva ed è di notevole impatto emotivo,
considerando il suo sicuro tratteggio che, come la
tecnica dell’acquerello anch’essa non ammette ripensamenti. È qui che l’autrice attraverso il naturale
dono del disegno con tratti decisi e sicuri, conferisce
nei suoi disegni armoniose linee e splendide immagini di cortili o di strutture della vecchia Milano.
Aruta non trova difficoltà a dipingere con la tecnica
ad olio, dove le nature morte sono molto ben composte e rappresentative soprattutto per il colore ben
dosato ed equilibrato nei chiari e scuri.
Il CSA Petrarca, ha accolto l’invito di Mons. Giovanni Balconi di
organizzare la presentazione della sua ultima fatica: il libro “Il
Papa dei lavoratori. Montini le ACLI e il mondo del lavoro” realizzato in collaborazione con Pietro Praderi. Questo libro analizza,
con lucidità di pensiero e con grande attenzione verso le fonti, una
stagione ricca di cambiamenti, speranze e anche delusioni, ripercorrendo gli interventi pastorali che hanno definito la personale
concezione di Montini nei confronti della dottrina sociale della
Chiesa, della quale egli è stato certamente uno dei migliori interpreti. Il racconto dell’evento da parte di uno dei protagonisti.
Merry Christmas
tmas
Chrisch
n
Lu Aperitivo
Christmas Lunch
Focaccine Calde &
Mortadella Tartufata
Pancetta & Crostini
Crostino all’acciuga &
Salmone marinato
Antipasto
- -'+ "+*/'*0 /+ # (($ & (($ & )$33 *+//$
+)$*'" $ $./'1' & ' ($ 0-+, $( '/+ '*/$-*$/ 222 )!1$/"0. %+'/
Fagottino croccante di
cotechino e lenticchie
Mousse di patè di vitello con
mele, cannella e noci
Pancia di maialetto con
cipolle rosse ed aceto balsamico
Eur
50,00o
Primi
Crespelle al cacao con ragù
di cinghiale e fonduta
Risotto al Franciacorta
mantecato nella
forma di grana
Secondo
Cappone ripieno con
il suo ristretto e mostarda
Dolce
Soufflè di panettone con
chantilly al mascarpone
Via Cusago 201 - Milano
Per info e prenotazioni 320.89.11.819
6
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
Milano
Una vergogna urbanistica
Un interessante articolo-denuncia di Andrea Giorcelli, consigliere per i Verdi in Consiglio di Zona 7, sul Programma Integrato
d’Intervento “Parri - Parco dei Fontanili” attualmente in corso.
Buona parte delle aree previste per il parco dei Fontanili saranno utilizzate per la viabilità e i parcheggi e il poco verde rimasto
sembrerà condominiale. Ma non si era detto che si voleva azzerare il consumo di suolo? Ora, se è vero che la responsabilità di
queste scelte è da attribuire alle passate Amministrazioni, che
cos’ha fatto l’attuale per limitare i danni di quella sconsiderata
iniziativa immobiliare? I danni, secondo Giorcelli, sono addirittura stati aggravati dall’attuale Giunta: dimenticato il recupero
dei fontanili, distrutti i nuovi orti urbani per rifarli nel parco, la
cascina Cassinazza sarà abbattuta e le opere di urbanizzazione e i servizi realizzati con grande ritardo rispetto alle case,
già abitate. Una situazione che, se mal governata, metterà
davvero a rischio l’ambiente e la vivibilità di interi quartieri.
Andrea Giorcelli
Consigliere della Zona 7
(capogruppo Verdi - Ecologisti)
www.andreagiorcelli.it
peravamo che l’attuale Amministrazione avrebbe contrastaS
to il consumo di suolo e la speculazione edilizia, che nella nostra zo-
Milano
La Redazione
na, grazie al Programma Integrato
di Intervento “Parri - Parco dei
Fontanili”, hanno già mutato
pesantemente il nostro orizzonte.
Non solo la Giunta milanese non
ha minimamente voluto mettere in
discussione — al contrario di
quanto previsto dai programmi
dell’assessorato all’Urbanistica e
del Consiglio di Zona 7 — il pro-
getto approvato dall’Amministrazione precedente, ma veniamo a
sapere che ha assunto un provvedimento svantaggioso, di cui non si
comprende l’interesse pubblico e
che, in estrema sintesi, contempla:
1) la proroga, anche di alcuni
anni, della realizzazione delle
opere di urbanizzazione (sistemazione a verde pubblico delle aree
rimaste libere, passerella ciclopedonale su via Parri) e dei servizi
a standard qualitativo (centro sportivo con piscina e palestra, centro
polifunzionale integrato) rispetto
all’ultimazione degli edifici privati
residenziali, già abitati;
2) l’abbattimento della cascina
Cassinazza, anziché il suo previsto
recupero;
3) la distruzione degli orti urbani di
via Calchi Taeggi, realizzati dal
Comune nel 2010 con una spesa
accertata finora di oltre 350.000
euro. Per non parlare dell’ipotesi
balenata, su richiesta dell’operatore
privato, di spostare le volumetrie del P.I.I. “Calchi Taeggi - Bisceglie” sulle aree rimaste libere del
parco dei Fontanili e di via Lucca.
Quello che è stato deciso è scandaloso e inaccettabile, perché sono
state tradite le premesse fondamentali grazie a cui il piano era stato
approvato. La relativa convenzione, a suo tempo approvata
anche dal Consiglio comunale e
non solo dalla Giunta, prevedeva
all’art. 13.3 che quanto al primo
punto fosse portato a termine
prima del completamento degli
interventi privati, a dispetto di
quanto da decenni si predica, in
materia urbanistica, sull’importanza che i servizi siano pronti almeno
contestualmente alle abitazioni.
Oltretutto, alla faccia della partecipazione e della trasparenza, non ne
sono stati nemmeno informati o
coinvolti né il Consiglio comunale,
né i Consigli di Zona 6 e 7, le cui
maggioranze, preferendo rimanere
immobili spettatrici, nonostante le
numerose sollecitazioni, si sono finora sempre dimostrate completamente indifferenti all’argomento e ai
numerosi problemi che il massiccio
insediamento già adesso comporta.
Tutto ciò è stato possibile anche
per il fatto che la vasta area in que-
Il derby della Madonnina
[email protected]
Alberto Figliolia,
Davide Grassi,
Mauro Raimondi
Il derby della Madonnina
pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00
isbn 978-88-6218-242-3
ell’ottobre del 1908, curiosamente, a Chiasso si disputava
N
il primo Inter-Milan, la sfida che
sarebbe diventata il derby italiano
per eccellenza, il più giocato, il più
prestigioso.
Il derby della Madonnina ne celebra
la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea
attraverso partite famose e incontri
che pochi conoscono. Un lungo,
intenso e vivace racconto ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con
entrambe le maglie, dai fuoriclasse
come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e
Mazzola, Matthaeus e van Basten,
Ibra e Kaká, a giocatori magari
meno celebri ma che un’impronta,
nella stracittadina, l’hanno
lasciata: Smerzi, Bonizzoni,
Cappellini, Belli, De Vecchi,
Minaudo e tanti altri.
Calcio, dunque, ma non solo.
Poesia, musica, fatti di cronaca
si inseriscono spesso e volentieri nei racconti, al pari delle
vicende di una città fortunata a
possedere il derby. Perché la
stracittadina, oltre a essere
emozione allo stato puro, è
anche democrazia: una sorta di
bipolarismo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della
libertà. Questo libro rappresenta un sincero, appassionato atto
d’amore nei suoi confronti.
Silvana Ceruti alla conduzione del
Laboratorio di Scrittura creativa
Alberto Figliolia: Giornalista
pubblicista. Collabora con il
“Gazetin”, periodico indipendente di cronaca civile, e “tellusfolio“, rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha
provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i
concetti di agonismo, democrazia e solidarietà. Collabora con
nella Casa di Reclusione di MilanoOpera. Ha scritto numerosi libri
navigando fra poesia e sport.
Condivide con Çlirim Muça
la vocazione alla divulgazione dello haiku e crede con fermezza nel martello libertario
e gandhiano della poesia.
Davide Grassi: Giornalista
pubblicista. Ha collaborato
con diversi quotidiani nazionali – tra cui il “Corriere della
Sera” – prima di approdare
agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie!
(Limina, 2002), Rossoneri
comunque (Limina, 2003) –
antologia curata con Andrea
Scanzi –, La palla è rotonda?
(Limina, 2003), Rossoneri. Il
manuale del perfetto casciavit
(Fratelli Frilli Editori, 2008).
Nel 2013, ha curato il Diario
della mia guerra (Segni e
Parole), scritto da suo padre
Paolo, e nel 2014 ha partecipato all’antologia 33 Racconti
rock (QuiEdit). Il suo sito è
www.davideg.it, il blog www.
fuorigiocoblog.com.
stione è suddivisa tra le due zone,
che a suo tempo non affrontarono
l’intervento con la dovuta attenzione: pur essendo in gran parte in
Zona 6, risulta del tutto marginale
e disabitata rispetto alla stessa (ma
l’impatto e le ricadute pesano
direttamente solo sugli insediamenti abitativi facenti parte della
Zona 7 che l’attorniano).
Grazie anche a questa penosa vicenda si sta formando una delle peggiori periferie di Milano, in termini di
mancanza di servizi, che, nonostante l’intervento edilizio e il suo carico
insediativo, rimane senza negozi,
senza una piazza con, in più, l’amara beffa del nome del Parco dei
Fontanili, il Comune di Milano ha
dimostrato di non averci creduto
mai veramente, iniziandolo e piantandolo lí, con tutti i suoi difetti di
progettazione e realizzazione, utilizzato oggi per identificare, con tanto
di sito internet omonimo dedicato, il
comparto edilizio con relativa viabilità e parcheggi a sud di via Parri
che, sfacciatamente, è stato costruito
in mezzo, riducendolo a verde di
contorno delle abitazioni.
Non si capisce perché a pagare
per tutti questi errori e pasticci
debbano essere sempre il territorio e i cittadini e si debba attendere che i problemi si manifestino,
per affrontarli, anziché cercare di
prevenirli.
Mauro Raimondi: Milanese, ha
esordito nel 2003 con Invasione di
campo. Una vita in rossonero (Limina), partecipando all’antologia
Rossoneri comunque (Limina, 2003).
Insegnante di Storia di Milano, ha
curato la biografia del poeta Franco
Loi in Da bambino il cielo (Garzanti,
2010). Della sua città ha raccontato
il cinema in Milano Films 1896/2009
(Frilli, 2009, coautore M. Palazzini),
le testimonianze dei viaggiatori
stranieri in Dal tetto del Duomo
(Touring Club, 2007) e i libri in
CentoMilano (Frilli, 2006).
I tre autori hanno pubblicato insieme Centonovantesimi (Sep, 2005),
Eravamo in centomila (Frilli, 2008)
e Portieri d’Italia (A.Car, 2010).
Nel 2010, Figliolia e Grassi hanno
inoltre scritto La sua Africa. Storia
di Samuel Eto’o (Limina), e nel
2012 Grassi e Raimondi hanno
pubblicato Milano è rossonera
(Bradipolibri).
Il 24 gennaio 2015
i tre autori saranno ospiti a
Lineadiconfine
in via Ceriani 20
(Baggio-Milano)
per presentare questa loro
ultima fatica letteraria.
Casa di Cura Ambrosiana:
Pianificazione servizi festività natalizie
Attività ambulatoriale
Attività di ricovero e cura
Poliambulatori: ambulatori specialistici, chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio; Ambulatorio oncologico, chiusura dal 24 dicembre al 6 gennaio 2015; Ambulatorio di allergologia chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015.
Gastroenterologia: chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015.
Radiologia: dal 22 dicembre al 6 gennaio apertura con orario ridotto dalle 8.00 alle ore 16.00.
Punto prelievi e laboratorio analisi: apertura tutto il mese di dicembre ad eccezione di mercoledì 24
e 31 dicembre, sabato 27 dicembre e 4 gennaio 2015.
Cup: sportello centrale e ufficio ricoveri orario ridotto ore 8.00-16.00 dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015;
sportello gastroenterologia: chiusura dal 24 dicembre al 6 gennaio 2015.
Punto prelievi: chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015 (le accettazioni saranno effettuate al cup).
Call center: dal 22 dicembre al 6 gennaio orario ridotto: ore 9.00- 13.00.
U.O. chirurgia generale: chiusura dal 24 dicembre al 6 gennaio 2015.
Sala operatoria: chiusura dal 24 dicembre al 6 gennaio 2015.
Attività di pre-ricovero: chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015.
Dipartimento di medicina: apertura tutto il periodo; mac
oncologico, chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015; mac
allergologico, chiusura dal 22 dicembre al 6 gennaio 2015.
Dipartimento di riabilitazione: ricovero e palestra, apertura
tutto il periodo.
7
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
Progetti e dintorni
Laura Malchiodi
Supervisor Gruppo Giovani
egue dal sito AIDO.it una
notizia vitale (non c’era terS
mine migliore) che dà una speranza in più a chi è in attesa di un
trapianto. Nell’articolo stesso
leggerete che in Lombardia nel
2013 degli 87 pazienti in lista per
un trapianto, 18 sono deceduti
per mancanza di donatori.
Questo è un dato da tenere sempre impresso per spingerci e
motivarci a fare di più, a sensibilizzare ulteriormente le persone,
a trovare, dopo un’adeguata
informazione, nuovi e importantissimi consensi alla donazione
post mortem.
Eppure si fa fatica, sono ancora
tantissimi i pregiudizi, lottiamo
ogni giorno con superstizioni stupide, anche se poi sono tutti concordi al gesto, ma solo se serve a
loro stessi o ai familiari. Nel nostro
piccolo, anche quest’anno, ci
siamo impegnati trovando 100
nuovi consensi alla donazione (300
da quando abbiamo cominciato ad
operare sul territorio – maggio
2013) e una cinquantina di nuovi
tipizzati ADMO.
Abbiamo aperto il gruppo comunale AIDO Cusago e con l’anno
nuovo partirà un progetto con il
nostro comune di Trezzano. La
nostra Martina, universitaria al
Politecnico di Milano, svilupperà
un’idea a livello grafico per portare le due nostre associazioni anche
in università. In quest’anno e
mezzo ha già raccolto molti consensi alla donazione informando i
giovani e abbassando l’età d’iscrizione, come da scopo principale
del nostro gruppo.
Marco M. (che oggi scrive nella
rubrica “Caro amico, ti dono...”)
invece ha due idee interessanti e
divertenti di cui parleremo appena
“provate” su campo. Anche lui,
come Martina, ha portato molti
consensi tra i giovani. A livello
regionale è partito invece il progetto “Carta Enjoy AIDO” una
carta prepagata, dotata di IBAN,
nata dalla collaborazione tra UBI
Banca (e banche annesse) e AIDO
dedicata a tutti gli associati e
sostenitori. Il gruppo bancario
incrementerà la donazione a favore dell’associazione rinunciando
ad una parte dei propri ricavi.
Per informazioni potete chiamare
il numero verde 800500200. Si
potranno fare acquisti online e nei
negozi, pagare piccoli importi,
prelevare contante, inviare o ricevere bonifici e ricaricarla presso gli
sportelli automatici o in contanti
direttamente presso le filiali della
banca. Ma altro ancora è in fase di
sviluppo e le idee e i progetti non
mancano. Andiamo avanti e ci
proviamo, sempre e comunque.
Milano: primo trapianto in Italia di
polmone da donatore a cuore
fermo. L’intervento è stato reso
possibile grazie ad una nuova
metodica messa a punto proprio al
Policlinico di Milano. L’intervento
è avvenuto il primo novembre, ed
è stato effettuato su una ragazza di
36 anni malata di fibrosi cistica,
già in lista d’attesa per il trapianto
e ricoverata da quattro mesi.
L’operazione, durata 18 ore, è riuscita e ora la paziente sta reagendo
bene al decorso post-operatorio:
potrebbe tornare a casa tra una
decina di giorni. Il tutto è stato
reso possibile grazie alla stretta
collaborazione con l’Ospedale San
Gerardo di Monza, il Centro
Nazionale Trapianti, il Nord Italia
Transplant program (NITp) e
l’Azienda regionale dell’emergenza urgenza (AREU). I polmoni
sono stati prelevati al San Gerardo, da un uomo di 45 anni
morto per dissecazione aortica.
Il numero di pazienti in lista d’attesa per un trapianto è più alto
del numero di trapianti effettuati,
a causa dei pochi organi disponibili: circa il 20% dei malati muore
in attesa di un organo. In Lombardia nel 2013, degli 87 pazienti
in lista per trapianto polmonare,
solo 46 sono stati trapiantati,
mentre 18 sono morti per mancanza di un organo.
Per far fronte al grave problema
dell’esiguità d’organi di recente
sono stati considerati, oltre ai
“classici” donatori con morte cerebrale, anche donatori “a cuore
fermo”. In questi donatori il cuore
ha smesso di battere e gli organi
non ricevono più ossigeno: la rapi-
dità del prelievo
diventa quindi
condizione essenziale perché gli
organi non si
deteriorino, fatto
che rende molto
più
complesso
questo tipo di
donazione.
Franco Valenza,
ricercatore del
Dipartimento di
Anestesia
del
Policlinico, con
la sua équipe ha
sviluppato
un
modello pre-clinico di preservazione dei polmoni nel cadavere
che consente di
allungare i tempi
utili al prelievo nei donatori a
cuore fermo.
Grazie alla sinergia con i rianimatori dell’AREU e dell’Ospedale di
Monza coordinata da Giuseppe
Citterio, il protocollo è stato
implementato e, per la prima
volta, applicato nell’uomo anche
grazie al coordinamento del
Centro di riferimento regionale
prelievi d’organo. Gli organi sono
stati preservati per tre ore nel
cadavere, prima di essere prelevati; poi, una volta trasferiti al
Policlinico, sono stati ricondizionati, in altre parole “riparati” e
“ringiovaniti” mediante perfusione e ventilazione extracorporea,
una tecnica introdotta in Italia
proprio al Policlinico. Combinando la tecnica per preservare
gli organi nel cadavere con quella
del ricondizionamento, è stato
quindi possibile procedere con il
trapianto, effettuato dall’équipe
di Luigi Santambrogio.
“E nonostante le precarie condizioni della ricevente e la complessità dell’intervento – dicono gli
esperti – i polmoni hanno iniziato
fin da subito a funzionare adeguatamente, senza dar segni di
disfunzione primaria”.
Secondo le stime, quest’innovativo
modello di prelievo degli organi
potrebbe rendere disponibili circa
12-15 donatori di polmone l’anno
nella sola area di Milano e Monza-
“Caro amico, ti dono...”
i fermo e cerco una definizione
di Volontariato. Non voglio una
M
di quelle definizioni sterili, prive
d’emozioni, tipiche del dizionario.
Voglio una definizione tutta mia.
Volontariato è la voglia di mettersi in gioco.
Volontariato è dedicare tempo e passione in nome di
un ideale.
Volontariato è amare quell’ideale.
Volontariato è amare le persone che ti circondano e
il tempo che condividi con loro.
Volontariato è mettere al primo posto gli altri.
Volontariato è Servire nella doppia accezione di
“essere utili” e “mettersi al servizio”.
Volontariato è crescere, imparare, educare.
Volontariato è AIDO e ADMO.
! ! " !
! !
Brianza, aumentando il numero di
trapianti in Lombardia del 20-30%.
“Tuttavia, a differenza di altri
modelli di donazione a cuore
fermo – concludono gli specialisti
– la semplicità del protocollo sviluppato a Milano potrebbe consentire la sua applicazione anche
in realtà ospedaliere non altamente specializzate, contribuendo
quindi ad aumentare significativamente il numero di polmoni
disponibili a scopo di trapianto”.
Dopo quest’articolo non si può che
essere ottimisti e coscienti che il
motore della ricerca va avanti, che
le possibilità di una vita migliore
ci possono essere, ma solo grazie a
chi sceglie di darle. I medici senza
i donatori non possono fare nulla.
Ricordiamocelo. Pensiamoci.
Per questo vi lascio con un messaggio di speranza per l’anno
nuovo che sta per arrivare, perché
sia portatore di consapevolezza,
salute, benessere, pace e insieme
al gruppo giovani auguro a tutti
voi cari lettori, alla redazione e a
tutte le vostre famiglie un sereno
Natale.
Venite a trovarci ai mercatini di
Natale, il 14 dicembre dalle 10 alle
18 in Piazza San Lorenzo a
Trezzano, informatevi e date una
possibilità alla vita. Visionate il
nostro sito: www.puntoinfoadmoaido.weebly.com o scriveteci a
[email protected].
Con questa definizione in mente ho iniziato la mia prima
esperienza di volontariato con il Gruppo Giovani AIDO
e ADMO di Trezzano sul Naviglio. Oggi, a distanza di
sei mesi, la mia definizione ha più valore! Sono volontario e anche donatore! Donatore organi con AIDO e donatore di sangue erano già traguardi raggiunti.
Con la mia tipizzazione ADMO, donatore di midollo osseo, il mio “mettermi al servizio” è completo!
Gli applausi che i miei amici volontari dedicano a
chi, con una firma, dona speranza a chi ne ha bisogno, mi hanno sempre commosso! Un modo semplice e sincero per dire grazie!
Ho visto lo stupore negli occhi di tutte quelle persone
che hanno ricevuto questo grazie! Perché l’applauso è
improvviso, rumoroso e caloroso! Sottolinea l’importanza di un gesto semplice. Sensazioni particolari che
ho vissuto in prima persona.
V’invito a provare l’emozione di quest’applauso. Un
sorriso.
Marco Micheletti - Corbetta
Via A. Mosca 12 – 20152 Milano
Tel. 02 4563169 – Tel e Fax 02 4598906
Batterie per orologi e per macchine fotografiche, spine e prese
telefoniche, puntine per giradischi, cavi di ogni tipo.
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Apparecchi elettromedicali: depuratori dell’aria, Magnetoterapia,
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di pressione arteriosa, umidificatori per ambienti, termofori,
aerosol a ultrasuoni. Meccanismi per orologi elettrici.
8
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
La
Redazione
Forma e desiderio. The Cal-Collezione Pirelli
La Redazione
[email protected]
stata presentata lo scorso 14
novembre a Palazzo Reale la
mostra “Forma e Desiderio.
The Cal - Collezione Pirelli”, una
selezione di oltre 200 fotografie
tratte dai Calendari Pirelli dalla
nascita ad oggi, in programma
fino al 22 febbraio 2015.
L’esposizione – curata da Walter
Guadagnini e Amedeo M. Turello,
promossa dal Comune di MilanoCultura con il patrocinio di Expo e
organizzata e prodotta da Palazzo
Reale e GAmm Giunti – nasce grazie al fondamentale contributo di
Pirelli, che ai fini della selezione
espositiva ha messo a disposizione
il suo archivio, con migliaia di
fotografie dei più grandi fotografi
mondiali.
Diventato in breve tempo un
oggetto di culto, il Calendario da
più di cinquant’anni interpreta i
cambiamenti sociali e culturali e
anticipa le tendenze delle nuove
mode, attraverso l’occhio attento
dei più celebrati autori contemporanei, da Herb Ritts a Richard
Avedon, da Peter Lindberg a
Bruce Weber, da Peter Beard a
Steve McCurry, da Patrick Demarchellier a Steven Meisel.
“Un progetto che restituisce la
giusta dimensione artistica ad
una delle più importanti campa-
E’
gne di comunicazione degli ultimi cinquant’anni, che ha saputo
entrare nell’immaginario di ciascuno di noi grazie al fascino
senza tempo delle modelle e al
talento dei fotografi che l’hanno
realizzato”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di
Milano Filippo Del Corno.
Con un percorso narrativo che va
oltre la scansione cronologica, tipica dei calendari in sé, la galleria di
immagini di “Forma e Desiderio”
propone un itinerario tematico,
seguendo un processo che esplora
e accosta relazioni, analogie, citazioni e contrasti fra le immagini di
oltre mezzo secolo. L’esposizione
si sviluppa attraverso cinque stanze, ognuna delle quali dedicata
agli elementi che accomunano le
foto contenute nello spazio:
dalla seduzione alla provocazione, dal mito all’eleganza.
La mostra si apre con la
sezione L’incanto del mondo
nella quale sono presentate
quelle fotografie che, almeno fino al 1972, erano realizzate con l’intento di guidare lo spettatore attraverso due elementi fondamentali come il paesaggio e
l’espressione delle modelle.
Ne Il fotografo e la sua musa
(sedotti dall’arte) si analizza
l’omaggio a Leni Riefenstahl
che Arthur Elgort le dedicò
nel 1990, o quello di Clive Arrowsmith che l’anno successivo elaborò
una sequenza di citazioni dei maestri dell’arte quali Delacroix,
Velázquez, Rembrandt. Particolare
è il caso di Annie Leibovitz che cita
testualmente non solo i maestri
della fotografia, ma alcune precise
immagini, al fine di trasformare le
pagine del Calendario in una sorta
di esercizio di gusto volutamente, e
provocatoriamente, accademico. La
sezione Lo sguardo indiscreto è
incentrata sulle immagini caratterizzate da un misto di provocazione, gioco, trasgressione, che segnano un altro degli elementi caratterizzanti l’identità stessa del
Calendario.
Ne La natura dell’artificio si possono ammirare gli scatti di Brian
Vinoodh Matadin, 2007
L’Angolo dello “Speziee”
L’uso degli oli essenziali
Dott.ssa Roberta Radaelli
[email protected]
li oli essenziali per la loro complessità possono esplicare
G
molteplici attività, sono quindi
rilassanti, stimolanti, digestivi, carminativi, antimicrobici e molto
altro. Quindi è importante ricordarsi che, quando usiamo un olio
essenziale, stiamo usando una vera
bomba farmacologica, ma anche
tossicologica. Evito di elencare il
nome dei composti chimici che
costituiscono gli oli essenziali,
sarebbe solo una lista ai più incomprensibile, mentre mi soffermo a
sottolineare i fattori che possono
modificare un olio essenziale.
Ovviamente oltre alla specie botanica bisogna tener conto del così
detto tempo balsamico, dei fertilizzanti e dei processi di estrazione.
La specie botanica è molto rilevante ed è importante che sia specificata, oltre al nome volgare, perché
esistono moltissime differenze tra
pianta e pianta, per esempio tra salvia officinalis e salvia sclarea le diversità sono enormi, così come tra altre
piante dal nome simile.
Di grande valore è anche la specifica delle parti della pianta utilizzata,
ovvero la droga vegetale, esempio
classico è l’arancio amaro, usato
come deodorante per ambienti, le
cui foglie sono ricche di esteri,
mentre nei fiori troviamo alcoli,
conosciuti come neroli, mentre la
scorza del frutto maturo è ricca di
amine mimetiche titolate in sinefrine,
spesso anche utilizzate come dimagrante e questo è il motivo per cui il
Ministero della Salute controlla
attentamente la quantità di sinefrina
contenuta nei prodotti di libera
vendita, sostanza cardiotossica che
interagisce con molti farmaci. La
scorza del frutto maturo invece
contiene limonene.
Il tempo di raccolta, detto tempo
balsamico, indica il tempo migliore
di raccolta di una droga vegetale,
oggi è un termine relativo, perché
con i metodi d’estrazione, si sono in
parte sopperite le variabili legate
alla stagione, anche se mi preme
sottolineare che alcune piante cambiano drasticamente la qualità ed il
rapporto quantitativo tra i vari
costituenti in funzione del tempo.
Anche i fattori ambientali hanno la
loro importanza, la posizione geografica incide non poco sulla qualità degli oli e così la composizione
Duffy, di Peter Knapp, fino a raggiungere i vertici nella ricostruzione del mondo per via di geometrie, ispirate dalle tracce del pneumatico sul corpo delle modelle, di
Uwe Ommer; o ancora di Barry
Lategan, o di Nick Knight, autore
di una delle edizioni certo più anomale e sorprendenti, vocata alla
sottolineatura di una sperimentazione linguistica che travalica il
genere della composizione con
figure per arrivare ai limiti della
pura astrazione.
La mostra si chiude idealmente
con Il corpo in scena che rimarca
come, nella storia del Calendario,
la combinazione tra modella e
ambiente ha assunto un ruolo centrale nella concezione della serie
realizzata. Una concezione che si
condensa nella sorprendente sequenza di Peter
Lindbergh del 2002, dove la
modella interpreta se stessa
che interpreta il Calendario,
in una totale e ricercata
sovrapposizione di ruoli e
di luoghi.
In modo non meno eclatante, Peter Beard inscena un
autentico viaggio nell’esotismo attraverso un gioco che
sembra provocare lo spettatore e invitarlo e riflettere
sul confine tra la realtà e le
proprie proiezioni.
Presentato per la prima
volta nel 1964, il Calendario
Peter Lindbergh, 1996
Pirelli giunge alla sua quarantaduesima edizione con l’anno 2015,
realizzato da Steven Meisel. Fino a
ora, la più importante mostra
retrospettiva, allestita dall’architetto Gae Aulenti, si era tenuta nel
1997 a Milano (Palazzo Reale - Sala
delle Cariatidi), a Venezia (Palazzo Grassi), per poi partire per un
tour mondiale che ha toccato alcune della principali capitali mondiali come Parigi, Berlino, Mosca,
Buenos Aires e Tokyo.
Per tutte le informazioni: www.
mostrathecalpirelli.it, www.comune.milano.it/palazzoreale.
Riprendiamo l’argomento degli oli essenziali iniziato il mese
scorso. Le essenze delle piante, e quindi gli oli essenziali da
esse ottenuti, sono una miscela complessa di numerose sostanze chimiche, per lo più presenti nella pianta stessa, altre ottenute durante i processi di estrazione. Questo è importante, come
spiega la nostra esperta, perché fa capire come un olio essenziale assunto a scopo alimentare, applicato sulla pelle per profumo o solo aggiunto all’acqua del bagno per azione anticellulite, è costituito da una serie di molecole complesse, naturali sì,
ma che dobbiamo conoscere bene per evitare effetti collaterali.
del terreno e gli eventuali concimi
usati, gli organici incidono di
meno di quelli chimici, ma l’uso
contemporaneo fa lievitare la
quantità di oli essenziali.
La conservazione della droga raccolta è importante, infatti, l’appassimento della parte cambia la composizione degli oli. La conservazione in parafarmacia, erboristeria, in casa influenza la qualità dell’olio. Sempre in recipienti di vetro
scuro per preservarli dai raggi di
luce, che indurrebbero dei processi chimici che potrebbero modificarne la composizione, l’aroma e il
gusto e l’attività biologica.
I recipienti devono essere conservati ben chiusi per evitare il fenomeno
dell’evaporazione, dell’ossidazione
e della formazione di resine. Anche
la temperatura è importante, sempre tra i 5 e massimo 15-20 gradi.
Come ultimo accenno, per questo
mese, riporto solo indicativamente le proprietà di alcuni oli essenziali, che so essere proprio quanto
più interessa ai lettori. Antinfiammatori: camomilla, salvia, lavandula vera, citrus aurantium (fiori); Antispastici: melissa, finocchio, camomilla, menta, lavanda;
Antalgici: mirra, menta, ginepro,
camimila, canfora; Antimicrobici:
malaleuca alternifolia, bergamotto, cajeput, cannella, timo; Balsamici: pino, cipresso, eucalipto,
mirto, niauli; Digestivi: rosmarino, finocchio, cumino; Rilassanti:
lavanda, camomilla, mandarino.
Vi ricordo di rivolgersi sempre
solo ad esperti, per il corretto consiglio dell’utilizzo degli oli essenziali, e soprattutto per garantire la
qualità degli stessi. Un saluto e
buone festività a tutti.
9
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
Quelli che a scuola...
La
Redazione
La Redazione
[email protected]
iacomo Magistrelli e Anita
Rossi sono due alunni di quinG
ta D della oramai storica Scuola
Elementare Nicolò Tommaseo di
Muggiano. Li abbiamo incontrati –
accompagnati doverosamente dalle
rispettive mamme – per una semplice chiacchierata a proposito del
loro impegno istituzionale all’interno del Consiglio di Zona 7 dei
Ragazzi e delle Ragazze. Era l’occasione giusta perché, qualche giorno
prima, avevano effettuato una
seduta consiliare assieme agli altri
rappresentanti delle scuole della
nostra zona che hanno aderito e che
sono: Primo Levi (Zima/Garibaldi)
, IC Salici (plesso di Muggiano), IC
Moisé Loria (Scuola Carlo Porta),
Figlie di Betlem e Scuola Francese.
Spiegato in breve chi siamo noi de’
Il Rile (che già conoscevano per
averlo letto) sono passato immediatamente alle domande che mi
ero preparato. Subito la prima
“gaffe”: Voi avete nove anni, vero?
Lo sguardo dei due soggetti la
diceva lunga… e all’unisono…
No! Noi abbiamo già compiuto i dieci
anni!...
Praticamente è stato come dire…
stai attento a come parli! Bene, il
ghiaccio è rotto e d’ora in poi sarà
senz’altro molto più semplice visto
che mi devo mettere nei loro panni.
Quindi si parte con la prima
domanda. Ditemi cosa avete fatto
di preciso martedì scorso?
Siamo partiti dalla scuola – mi
risponde Giacomo – con la macchina della maestra Franca Genovese e
siamo andati nella sede del Consiglio
di Zona 7 a Baggio. La maestra Chiara
Salerno ha continuato a fare lezione ai
nostri compagni di classe. Siamo
entrati nell’aula consiliare dove, in
Un cineforum per i giovani
chermo ai giovani!” è il bando di concorso
indetto dall’Associazione Centro Culturale
“S
Città Viva, in collaborazione con gli Oratori di
Cesano Boscone, per i giovani d’età compresa tra i 18
e i 30 anni. Con l’obiettivo di aprire uno spazio
Cineforum al Cristallo, interamente dedicato ai giovani.
Grazie al contributo della
Fondazione Cariplo, i primi
tre giovani classificati saranno premiati con un soggiorno di tre giorni ad uno dei
principali Festival del Cinema italiani. Dopo un adeguato periodo di formazione, i
tre giovani gestiranno e promuoveranno la rassegna
Cineforum per i Giovani, in stretta collaborazione
con l’Associazione Centro Culturale Città Viva.
È una grande opportunità per i giovani di avviare in
piena autonomia un percorso di studio e confronto
sul cinema contemporaneo, con mezzi e strumenti
adeguati. Termini e modalità del bando possono
essere scaricati dal sito www.cristallo.net. Partecipa
anche tu! Sei un giovane tra i 18 e i 30 anni? Hai sensibilità per l’arte cinematografica e per l’animazione culturale del territorio? Partecipa al concorso
promosso dall’Associazione Centro Culturale Città
Viva che gestisce il cinema teatro Cristallo! Il concorso è aperto a tutti. L’iscrizione è gratuita.
Scadenza: 31 dicembre 2014.
I premi. Per ciascuno dei tre vincitori è previsto: un
soggiorno premio di tre giorni all’anno (per la
durata del progetto) – viaggio incluso – in uno dei
principali Festival del Cinema italiani. Sono compresi gli accessi alle visioni dei
film; un percorso di formazione sui temi della gestione
di cineforum; l’opportunità
di gestire, organizzare e
promuovere le attività del
Cineforum per i Giovani
presso il Cinema Teatro
Cristallo (per la durata del progetto).
Siamo fiduciosi che molti giovani accoglieranno con
entusiasmo la proposta di un cineforum a loro misura
e li invitiamo a farsi avanti, partecipando al bando: in
bocca al lupo. Per informazioni è possibile scrivere a
[email protected].
Laura Rizzi
Via Monsignor
Pogliani, 7/A
(ang. via Grandi)
Cesano Boscone
Info e acquisto biglietti: www.cristallo.net - Tel. 024580242
Consulta il sito del Cristallo per agevolazioni e convenzioni
Martedì 23 dicembre 2014 - Ore 19.00
La Cenerentola di Gioachino Rossini
Opera in due atti, presentata da ANDREA ANDERMANN
(cantata in italiano) | Ingresso € 15,00
Durata: 2 ore e 3 minuti | Direttore: Gianluigi Gelmetti | Regia: Carlo Verdone
Cast: Lena Belkina, Edgardo Rocha, Simone Alberghini
È il mezzo soprano Lena Belkina ad interpretare La Cenerentola
prodotta da Andrea Andermann, per la regia di Carlo Verdone.
Al suo fianco, il tenore Edgardo Rocha nei panni del principe Don
Ramiro che, sotto le mentite spoglie del suo valletto Dandini,
si introduce in casa di Don Magnifico. È qui
che incontra Cenerentola e tra loro è
amore a prima vista. Non poche sono le
difficoltà che i due innamorati si trovano ad
affrontare, tra identità celate e le invidie
delle sorellastre Clorinda (Anna
Kasyan) e Tisbe (Annunziata
Vestri). Il loro amore contrastato
riesce però, alla fine, a trionfare
grazie ad un fatidico bracciale.
ORE DE
CITOREDE
VINC
rso u
c nco
lco
a co m
fondo, c’è un tavolone dove sedeva
l’assessore ed il suo vice…
No! Aspetta Giacomo… Mi stai
dicendo che c’era anche l’assessore? Guarda che gli assessori fanno
parte della Giunta Comunale presieduta dal Sindaco mentre qui in
Zona si chiamano consiglieri con
un Presidente di Zona.
Sì! No! Credo proprio – mi risponde
Giacomo un po’ indeciso rivolto ad
Anita per conferme – che fosse un
assessore ma chiederemo alla maestra. A
destra e a sinistra del salone c’erano altri
consiglieri e noi ragazzi seduti sulle poltroncine con un microfono davanti…
Qualcuno di noi ragazzi ha parlato
facendo l’elenco dei loro punti. Io, verso
la fine della seduta, ho detto che nella
nostra classe ci manca una tenda…
Come… una tenda? Perché fate
anche lezioni di campeggio?...
Ma nooo! – controbatte prontamente Giacomo – La tenda che copre il
finestrone perché quando c’è il sole da
quello vicino alla via Moltoni dove tu
percorri una decina di metri e ci arrivi… ecco lì c’è una parte abbandonata
dove non ci va nessuno… e avrebbe
bisogno di un’aggiustatina; la quinta
invece riguarda le piste ciclabili che
qui da noi sono quasi inesistenti.
E quali sarebbero passate di queste
cinque?
Allora… – risponde Anita sorridente
– Una volta che abbiamo messo le tre
ics… cioè… aspetta… una volta che
abbiamo votato (meno i piccoli di prima
elementare perché sono troppo piccoli
ancora) sono risultate le più votate le
proposte numero uno e due, per quanto
riguarda la scuola,
e tre e quattro, per
quanto riguarda il
sociale visto che nel
foglio che ci hanno
dato erano quattro.
Le piste ciclabili
sono risultate ultime.
Non avete pensato ad una farmacia?
E’ vero! – esclama Giacomo moPadroni del loro nuovo ruolo...
strandosi stupidue…) con questo mezzo d’infor- to. Ma c’è già!?!… – ribatte Anita
mazione vi ascolteranno a miglia- prontamente.
No! Gli rispondo. Quella è una
ia. Le cose cambiano.
Cinque sono le proposte – attacca parafarmacia…
Giacomo senza farsi pregare – Comunque non ci avevamo pensato… –
messe in votazione in tutta la nostra dichiara Anita –. Avevamo pensato ad
scuola e ogni alunno aveva tre possibi- un piccolo ospedale… ma poi ci siamo
lità di preferenze. Un cartellone affisso resi conto che era irrealizzabile…
in modo accessibile a tutti riportava le Addirittura… un ospedale! Magacinque scelte, fatte in precedenza dalla ri un pronto soccorso… Anche se
nostra classe, dove ognuno metteva tre con le ambulanze che abbiamo qui
crocette dove cadeva la sua scelta. Le a Milano si fa davvero in fretta ad
tre proposte più votate venivano porta- arrivare ad un pronto soccorso.
te in Consiglio di Zona dove si decideva se realizzarle oppure no.
Bene! Ciò che volevamo fare, cioè
Queste proposte cosa riguardano far conoscere a tutti che voi ragazdi preciso?
zi non andate a scuola soltanto per
La prima una mensa più grande – studiare, lo abbiamo fatto. Manca
riprende Giacomo – per non dover poco alle diciotto ed è arrivata
fare i turni; la seconda una palestra l’ora degli impegni sportivi.
più grande visto che la nostra è un Ci lasciamo con la promessa, condipochino ridotta per il numero di alun- visa anche dalle mamme, di approni che ci vanno. Oltretutto dobbiamo fondire il dialogo tra l’Elementare
dividerla con i piccoli della Scuola di Muggiano ed il nostro mensile.
Materna ed i soli attrezzi/giochi di Staremo a vedere gli sviluppi. Il
questi marmocchi portano via quasi sasso è stato lanciato nello stagno.
tutto lo spazio; la terza una gelateria Per finire un ringraziamento ai sotecon minimarket nel centro del quartie- nitori istituzionali di questa iniziatire; la quarta riguarda la ristruttura- va ed in particolare a Juri Pertichini
zione del parchetto esistente… sai (facilitatore Arciragazzi).
fastidio e oltretutto non si riesce a
vedere niente alla lavagna interattiva… E’ da tre anni che manca…
Vedete com’è facile comprendere
male quando non si è spiegato correttamente con una frase compiuta? Mai dare nulla per scontato
altrimenti chi legge Il Rile avrà dei
seri dubbi su che cosa stiamo parlando adesso. Un giornale come Il
Rile è importante sapete prima di
tutto perché è di Muggiano ed è,
quindi, anche il vostro e poi perché se nella sala del Consiglio vi
hanno ascoltato in dieci-venti persone (una mamma compresa, forse
A tutti i nostri affezionati lettori
un augurio di
Buon Natale
e Felice Anno Nuovo
di tutto cuore
per il loro assiduo attaccamento
a questo mensile
da parte della Redazione.
10
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)
“Un nuovo soggetto”
Dopo aver abbondantemente rotto
il ghiaccio, la parola passa a coordinatori e studenti che finora hanno
ascoltato attentamente le nostre
parole e che, dalle multiple interruzioni a chi stava relazionando, sembrano essere impazienti e soprattutto carichi a sufficienza. Ida Castelnuovo è la prima ad esprimersi.
L’impegno del Politecnico è costante –
attacca Ida dimostrando con molta
pacatezza la completa conoscenza
di questo progetto – e si sviluppa,
da circa due anni e mezzo, nella direzione precisa espressa da Walter.
Accanto a Ricerca e Didattica la politica dell’università ha voluto proprio
affiancare quella che è chiamata “terza
missione”, l’Università che si mette a
servizio della comunità. Cioè, mettere
le competenze che sviluppa al suo
interno al servizio di tutta la città. Ci
siamo resi conto che in tutto il resto
del mondo ci sono esperienze simili,
che durano oramai da parecchio, con
studenti e docenti che mettono a
disposizione le loro competenze nel
trattare le questioni urbane e sociali.
Vorrebbe affermare che il
Politecnico ha imitato da questi
modelli stranieri?
Non precisamente. Questi modelli,
consolidati da tempo, hanno dato lo
spunto a chi gestisce il Politecnico per
instaurare un nostro modello specifico,
che è quello su cui stiamo lavorando da
quasi tre anni. A Buenos Aires, ad
esempio, dove ho trascorso un po’ di
tempo, l’Università sviluppa programmi di
“Extensión” che sono
attivi da molti anni. Noi
abbiamo guardato a queste esperienze straniere
per porci la domanda di
come costruire il nostro
programma. Un impegno che ci ha visti occupati per diversi mesi
prima di raggiungere il
nostro obiettivo strutturale. In questa architettura c’è quella che viene
definita la “vision del
In primo piano il verde che gli universitari hanno programma”, che si è
piantato con anche l’aiuto degli abitanti
data due obiettivi: da un
lato, considerare la reUn quadro problematico quello sponsabilità verso gli studenti, cioè
dipinto da Walter Cherubini, ma verso coloro che stanno facendo il loro
che pur essendo incompleto fa percorso dentro l’università e, dall’alcapire ai nostri interlocutori quali tro, la responsabilità verso la società.
siano i principali muri da abbatte- Questi sono già elementi innovativi
re per raggiungere il loro obietti- rispetto ai modelli degli altri Paesi, che
vo, volto ad aiutare non soltanto sono molto più focalizzati verso gli stuquesto quartiere, ma tutto il terri- denti e meno verso la città, dove si trotorio urbano milanese. Periferie vano degli interlocutori specifici da cui
comprese, dove l’attenzione delle trarre gli spunti adeguati dei nostri
istituzioni è mancata in parecchie progetti. Un confronto diretto con la
epoche e dove un reale progetto città, e le comunità che la abitano, per
di vivibilità non è mai stato nem- il trattamento di questioni urbane e
meno presentato. Periferie abban- sociali complesse. Questo progetto del
donate a se stesse, dove l’iniziati- Politecnico di Milano è l’unico in tutta
va dei singoli serve soltanto a tap- Italia che, tra l’altro, ha l’ambizione di
pare qualche buco in modo ap- porsi come una politica dell’Ateneo.
prossimativo e provvisorio. D’al- Bisogna altresì dire che abbiamo docentronde finché l’imperativo è di ti sensibili e favorevoli che già da anni
partire dal centro per andare in si cimentano in esperienze individuaperiferia e non il contrario, visto li portando gli studenti fuori dalche il centro è comunque preser- l’Università, sul campo, e che mettono
vato, non si potrà mai dire di pen- a disposizione tutte le loro conoscenze a
sare alla città nel modo più giusto favore di progetti sociali e di sviluppo
sostenibile.
e sensato.
Teatro alla Scala rispetto alla “periferia dei 100 Teatri” (tanti sono, tra
professionali ed amatoriali, anche se
nemmeno i teatranti lo sanno), che
fatica a sopravvivere ed anche muore.
Ma, così facendo, né si aiuta lo sviluppo culturale di una grande città, né
tanto meno le periferie che vengono
desertificate. Ma, anche qui, si può
“giocare” sulla contrapposizione centro-periferia oppure si possono sviluppare innovative confluenze: Alexander
Pereira, nuovo Sovrintendente del
Teatro alla Scala, ha dichiarato di
voler portare la Scala nelle “sale teatrali nei quartieri di periferia: cercheremo di arrivare dappertutto. La Scala
si deve aprire sempre di più alla città”.
Consulta Periferie Milano è ben lieta
di mettere a disposizione l’esperienza
maturata con la Rassegna musicale di
primavera “Concerti in Periferia”, sei
edizioni, oltre 300 concerti, in oltre 30
luoghi anche molto belli, ma sconosciuti, della periferia milanese, soprattutto grazie alla collaborazione di 50
realtà associative di diverso genere.
Ecco, allora, l’opportunità di far conoscere alla cittadinanza la realtà di
Mapping San Siro, che pone l’attenzione di un’Università sulla realtà cittadina e, sempre in un’ottica “periferica”, ci auguriamo ed invitiamo il
mondo dell’Università ad aiutare le
periferie in modo capillare: sarebbe
anche un modo per restituire qualcosa
a Milano perché il Politecnico è stato
fatto dai milanesi”.
Visita pastorale
dell’arcivescovo Angelo Scola
abato 22 novembre 2014 l’arcivescovo cardinale
Angelo Scola è venuto in visita pastorale
S
nel decanato di Baggio che comprende 9 parrocchie e conta una popolazione di circa sessantamila anime.
L’arcivescovo, prima di giungere alla parrocchia di Sant’Apollinare, ha voluto far visita
ad alcune famiglie, residenti in via Quarti,
accompagnato da don Giuseppe Nichetti
parroco di Sant’Anselmo. Con loro si è intrattenuto ad ha ascoltato i racconti del loro disagio e della frustrazione dovuti al senso di
abbandono da parte delle istituzioni. Dopodiché si è recato alla casa di riposo RSA Parco
delle Cave, che ospita 300 anziani, per un
saluto e la benedizione a tutti i presenti.
Alle 18.00 puntuale ha raggiunto la parrocchia di Sant’Apollinare accolto da un caloroso abbraccio dei fedeli. Nella chiesa gremita
ha concelebrato la santa messa affiancato dal
Vicario Episcopale di Milano Monsignor
Non ho molta esperienza in proposito
– interviene Ilario Ghiringhelli – e
non saprei cosa aggiungere se non che
mia figlia ha vissuto un’esperienza
nell’ambito dello Iulm, ma era molto
ristretta e chiusa ermeticamente
all’interno dell’ambito universitario.
Quello che volevo dire, però, è che
capisco lo sforzo di quest’ateneo in
una città come Milano ma, magari mi
sbaglio, non è che la politica abbia una
bella fetta di colpa? Se ci fossero dei
“politicanti” un po’ meno farfalloni
nelle loro campagne elettorali e più
attenti ai bisogni della gente, sicuramente non avremmo avuto questi
enormi ritardi rispetto al resto dei
Paesi industrializzati?
Forse l’esempio che sto per portare –
interviene Ilario – non segue esattamente lo stesso percorso, ma vorrei
raccontarvi di quando il Comune di
Milano, all’interno di una ristrutturazione di case popolari, ha messo in
piedi un laboratorio che aveva l’intento di raccogliere i problemi spiccioli della gente che vi abitava. La
cosa, nata nel 2006 ed alla quale ho
partecipato subito, si è poi allargata.
C’erano un sacco di ragazzi di psicologia che hanno lavorato molto bene
facendo conoscere il progetto anche
ad altre unità abitative che, non
socializzando tra loro, non avevano
neanche idea di cosa fosse. Voglio
dire che se non arriva da voi giovani
Il tavolo dell’incontro
Qui Ilario è “stoppato” da Walter
che dalla politica lo fa rientrare
nell’alveo del nostro seminato.
Non era nelle mie intenzioni – precisa Ilario – creare un contrasto. Volevo solamente affermare che anche lo
stesso Consiglio di Zona dovrebbe
essere di coagulo all’interno della zona
e dei quartieri. Intervenire più assiduamente, darsi da fare. Il nostro
(Zona 7, n.d.r.) oltretutto è praticamente assente nei confronti, ad esempio, del Consiglio di Zona 5 che è molto
più vivo e attivo. Capisco molto bene,
ritornando al nostro tema, che c’è della
gente che s’impegna senza aspettare la
politica per fare qualcosa di innovativo,
ma possibile che la città sia nelle mani
di gente incompetente…
Sicuramente – interviene Ida – l’interlocuzione con le istituzioni è un
elemento importante, in un’ottica di
dialogo tra diverse parti; l’università
in questo senso può portare nuova
conoscenza accessibile e utile su questioni sociali difficili da trattare…
No! – sottolinea Walter – Perché, invece che chiederlo, non prova l’Università a guidare il cambiamento? E’ diverso dire “dateci uno spazio qui” oppure
andare in Piazza Leonardo da Vinci (la
sede del Politecnico, n.d.r.) e annunciare che ci sono duemila studenti che, con
i loro docenti, partono per le periferie.
Assolutamente giusto! – precisa Ida –
Ci siamo proprio resi conto che la chiusura dell’università faceva solo in modo
che gli studenti nei laboratori facessero
sperimentazioni fini a se stesse, mentre
qui fuori hanno il contesto reale dei bisogni cittadini. Queste esperienze didattiche come pure il progetto “Vuoti a rendere”, svolto lo scorso anno, nascono
proprio da questa vera e propria esigenza di confronto. Portare fuori gli studenti ed i docenti e farli lavorare a stretto
contatto con la realtà che pone questioni
impensabili restando dentro l’Ateneo.
Carlo Faccendini, don Paolo Citran parroco di
Sant’Apollinare, don Alberto Lesmo parroco di
Muggiano e da tutti gli altri parroci del decanato.
Prima di tornare all’arcivescovado non poteva mancare una breve visita all’ormai famoso presepe biblico di Baggio.
Moreno Frigerio
L’arcivescovo di Milano con alcuni parroci del decanato
questa carica di innovazione non può
certo scaturire da me, da Walter, da
Renato, che ormai abbiamo quasi
esaurito questo tipo di risorse. Noi
possiamo giusto avere ancora un po’
di entusiasmo…
La parola, finalmente, ritorna alla
legittima proprietaria.
E’ proprio una specifica richiesta degli
studenti – continua Ida, con la sua
voce suadente – quella di operare sul
campo. C’è proprio il bisogno di uscire dalle mura dell’Ateneo e di incontrare la gente della nostra città.
Applicare le nostre conoscenze apprese nella Facoltà di Architettura all’interno dell’università e svilupparle nel
contesto urbano e sociale. Si sente,
infatti, il bisogno di confrontarsi con
situazioni reali e trovare le soluzioni
idonee anche per quartieri come questo e tanti altri che in cui le condizioni dell’abitare sono difficili.
Permettimi di chiarire un particolare. Noi “anzianotti” ci siamo trovati da giovani di fronte a compartimenti stagni inviolabili e non
abbiamo potuto fare molto anche,
probabilmente, per colpa del mancato impegno universitario e mi
domando se il vostro intento è
proprio quello di scardinarne
qualcuno? Sarebbe lungimirante e
risolverebbe molti problemi di
natura spicciola dei cittadini… La
risposta è praticamente unanime.
Detta magari non così come l’ho
impostata ma concorde con la mia
osservazione.
“Vuoti a rendere”
Cosa significa questo nome del
progetto ultimato di recente?
E’ un progetto condotto da quattro
diversi gruppi di docenti e studenti –
spiega Ida – facenti parte di altrettante facoltà universitarie, che
hanno lavorato in collaborazione con
il Comune di Milano - Assessorato
alla Casa e Assessorato Politiche
sociali sul tema degli spazi inutilizzati del patrimonio abitativo pubblico. Ciò sia per i piani terra (spazi
commerciali, ecc.), che per i cosiddetti “sottosoglia (appartamenti inferiori a 28 mq, esclusi dalle graduatorie
perché piccoli, n.d.r.)”. Con quattro
diversi approcci disciplinari hanno
guardato questo patrimonio e hanno
provato a costruire alcune visioni e
ipotesi di intervento che per l’Amministrazione sono oggi idee e spunti per ripensare al meglio questi
spazi molto piccoli. I risultati di questo lavoro fatto con gli studenti sono
stati condivisi con il Comune, che ne
ha riconosciuto la validità e la ricchezza in termini d’idee e possibili
proposte. E’ stato un progetto molto
utile, sia per noi che siamo riusciti,
riprendendo il problema dei “compartimenti stagni”, a far collaborare
quattro diverse realtà universitarie,
sia per il Comune che si è trovato un
lavoro dove attingere molte informazioni e realtà. In pratica, abbiamo
aperto una strada e il Governo della
città l’ha percorsa insieme.
“Mapping San Siro”
Dopo un’ora circa si decide, all’unanimità dopo gli ultimi accesi scambi
d’opinione, di passare finalmente a
parlare del progetto attuale.
Mapping San Siro – esordisce Gabriele Solazzi – nasce un anno e mezzo
fa con un workshop che ha coinvolto
una quarantina di studenti con una
squadra che dirigeva i lavori all’interno
della Scuola Cadorna (via Dolci 5,
n.d.r.) dove siamo stati ospiti per una
decina di giorni. Erano studenti soprattutto di Architettura e Urbanistica. Il
tema del workshop è stato quello di
lavorare a delle mappe rappresentanti
questo quartiere, che mettessero un po’
in discussione una realtà consolidata di
un grande spazio d’edilizia popolare.
Evidenziare cosa avveniva dentro, quali
fossero i numeri delle realtà nascoste.
L’idea era di mettere insieme le diverse
situazioni del quartiere e dei suoi abitanti facendo dei sopralluoghi e delle
interviste. Questi quaranta studenti,
che non sapevano nulla di San Siro,
hanno realizzato delle rappresentazioni
inedite del quartiere. Da questi risultati, sono stati immaginati degli scenari
di come il quartiere potrebbe evolvere
nei prossimi anni tenendo presente gli
spazi non attivi, del 15% di spazi privati, delle 29 realtà locali operanti nel
quartiere ed altre percentuali si è immaginato uno scenario inerziale.
Abbiamo sottolineato cosa potrebbe
accadere – continua Ida – in mancanza di politiche programmate ed abbiamo pensato a dei piccoli interventi
immediati che stanno già dando risultati positivi e che potrebbero cambiare
l’aspetto del quartiere verso uno scenario positivo e non di relativo abbandono com’è l’attuale. Impor-tante in questa prima fase è stata la collaborazione
con una nostra storica rete di conoscenze che ci ha aiutato tantissimo.
Quello che mi sembra interessante –
aggiunge la prof. Liliana – è che una
cosa è andare in un territorio con un
gruppo di studenti senza sapere niente, mentre un’altra è costruire una
serie di rapporti prima con questo territorio che ascolta e dialoga con l’università, che ha il suo sapere che bene o
male ci tiene a difendere. Questo in
qualche modo porta il suo sapere a contatto con altre realtà facendole lavorare. Mi sembra un salto di qualità notevole, anche se non facile da fare, ma che
dà ottimi risultati.
Non “partecipazione” – interviene
Walter – bensì “progettazione partecipata”. Chi abita il quartiere, dove ci
possono essere abitanti con varie professionalità, quali ingegneri, architetti
ed altro ancora, può indicare all’amministrazione gli interventi per
migliorare certe situazioni e partecipare alla relativa progettazione. A
Milano, poi, le risorse ci sono: si tratta di utilizzarle meglio, anche risparmiando, e casi di “progettazione partecipata” hanno dato ottimi risultati.
Ma la “progettazione partecipata”
non può essere occasionale, lasciata
alla buona volontà, bensì deve rientrare in un chiaro disegno organizzativo
dell’amministrazione comunale. In
ogni Zona periferica operano decine di
funzioni comunali, ma ciascuna agisce senza collegarsi con le altre.
Esistono i Consigli di Zona, ma sin
dalla loro nascita il livello di competenza è ridotto all’osso.
Qui mi fermo. Non perché fosse
terminato l’incontro, no! Anzi…
c’è stato molto altro da dire riguardo in particolare a questo progetto
che non è ancora terminato. E non
è soltanto per questioni di spazio
nel nostro mensile, ma un desiderio di prolungare questo bel racconto di un’ancor più bella realtà
nel prossimo numero visto che ci
siamo lasciati – dopo un’altra oretta di interventi – con il preciso
intento di non limitarci ad una formale intervista ma di instaurare
un preciso dialogo che continui
nel tempo con questi giovani possessori di sapere e la gente comune
che legge “Il Rile”.
Il mio augurio è di essere riuscito
a far capire il senso del titolo di
quest’articolo che è ben spiegato
dagli interventi tendenti ad evidenziare l’importanza di chi
porta acqua al mulino e di chi
deve far girare gli ingranaggi, nel
verso giusto delle cose. “Il Rile”,
per sua natura, di acqua ne porta
sempre in abbondanza.
11
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
quanto da anni ricercatrice
dell’Università di Reading. Le
ultime pagine del racconto diventano così un elogio del progresso
civile, della tolleranza religiosa,
del loro “vivi e lascia vivere” che
si traduce in democrazia religiouna poesia d’altri tempi, è molto sa. È inevitabile il confronto che
più di quella che lei pensa di pos- fa tra l’Inghilterra e l’Italia, che
sedere. È come se lei non si ren- vede quest’ultima perdente, in
desse pienamente conto che la sua quanto caratterizzata da una
fede è più pura e più autentica, di visione limitata della libertà relichi si professa da sempre cattolico. giosa, da una chiusura profonda
Perché è una fede intrisa di abban- nei confronti di chi cattolico non
dono totale al Padre, di richiesta di è, e quindi ben lontana dalla
perdono per i propri peccati, quin- democrazia religiosa professata
di anche di consapevolezza dei dall’Inghilterra.
La critica lucida di Tamara
non risparmia altri punti:
la
strumentalizzazione
della religione, la commercializzazione (ben visibile
nei luoghi di culto intensamente frequentati dai
fedeli), l’inconciliabilità
tra fede e scienza che l’autrice non vede come due
blocchi separati, ma come
un qualcosa che può coesistere tranquillamente; infine la critica nei confronti
del Welfare State che fa
poco nei confronti dei
bisognosi, delegati quasi
interamente ad associazioni di volontari che nascono in seno alla chiesa.
Nello scrivere questo toccante racconto, Tamara
Un momento della presentazione del libro
può per un attimo essere
paragonata a quel Marco
propri limiti umani, caratteristica Aurelio che lei stessa cita, o
che spesso latita in chi si erge a meglio ai sentimenti che egli avrà
cattolico praticante. È anche una provato quando si è trovato nel
fede che contempla le meraviglie tramonto della sua vita. Perché,
del creato, attraverso il quale pos- come disse il celebre imperatore
siamo ammirare l’onnipotenza romano, quando un uomo giunge
divina e di fronte al quale non alla fine della sua esistenza, vuole credere che la sua vita abbia avuto un
smettiamo mai di stupirci.
“Pecore bianche e pecore nere” senso. E scrivere, per Tamara, vuol
esprime inoltre la profonda dire proprio questo: è un desiderio
ammirazione dell’autrice nei con- di sopravvivenza alla morte, un
fronti della cultura inglese che lei modo per ingannarla e per far
conosce approfonditamente in sopravvivere l’anima.
Pecore bianche e pecore nere
Sabato 8 novembre, nella sede dell’associazione culturale
Quinto che... legge, Tamara Colacicco ha presentato il suo
primo libro “Pecore bianche e pecore nere”, un libro che si
ispira a vicende realmente accadute. La nostra recensione.
Tania Rudilosso
osa prova un essere umano
C
quando apprende, incredulo,
la più tragica delle notizie che un
medico possa dare ad un paziente? Perché, parliamoci chiaro, a
questa vita non sopravvive nessuno e a questa realtà siamo già precocemente abituati, ma quando
un medico ti schiaffeggia davanti
quella terribile parola, il cancro,
anche la persona più forte e impavida sente crollare il terreno sotto
i piedi.
Con il cancro, l’autrice di “Pecore
bianche e pecore nere” ha impostato fin da subito un rapporto di
sfida: dopo un primo momento
d’incredulità e di giustificata
rabbia cieca, Tamara ha cercato
risposte e conforto in quella fede
ormai perduta da anni, dai tempi
della sua adolescenza, quando un
sacerdote poco incline al perdono
e alla carità, ha minato una religiosità entusiasta e curiosa.
Cresciuta in una famiglia cattolica, che era solita recitare quotidianamente il santo Rosario nel mese
dedicato alla Madonna, dove
all’interno della casa circolavano
i foglietti della messa domenicale
e le copie della Famiglia Cristiana,
Tamara a circa trent’anni, si trovò
tutto ad un tratto smarrita: si rese
conto che la crisi provocata dal
sacerdote del suo paese, negli
anni, si era alimentata a causa di
un disinteresse che aveva origini
plurifattoriali: l’impegno assiduo
nello studio e nella ricerca sofferta
di un modo per mantenersi non
lasciava spazio ad altro.
Anche gli studi storici l’allontanarono dalla Chiesa: infatti,
come poteva essa, nei secoli,
essersi macchiata di atti sanguinosi in nome della conquista del
potere e della ricchezza? Dio
divenne quindi l’ultimo dei suoi
pensieri e così visse per tanti lun-
ghi anni, fino a quando lo shock
della scoperta della malattia non la
fece scuotere.
In un primo tempo, il dolore la
fece scagliare contro Dio: come
poteva Egli, tanto buono e misericordioso, permettere tanto dolore?
E proprio all’apice della sua giovinezza? Fu il momento in cui si
scoprì atea per la prima volta, ma
al contempo desiderava con forza
un segno che la facesse ricredere,
un contatto, una comunione con il
divino. Pian piano cerca un riavvicinamento alla fede e alla Casa
di Dio, ma dovette scontrarsi con
un modo di pregare che non sentiva suo, fatto di preghiere recitate a
memoria, prive di sentimento,
quasi una forma di litania che
esprimevano tutto fuorché la fede.
Ciononostante, Tamara andava in
chiesa tutti i giorni e in quel luogo
cercava la pace interiore e lì si
lasciava andare ad un pianto liberatorio che esprimeva la disperazione del non credere.
È in quei momenti che l’autrice
matura l’idea di comporre delle
preghiere personali, accorate, in
cui può parlare liberamente al
Padre con un’intensità sconvolgente e gridare tutta la sua paura e
il suo bisogno di essere accolta e
consolata. Cosa c’è dietro la
morte? Esiste una nuova vita al di
là della morte? L’autrice si è
addentrata all’interno di questa
tematica affascinante e misteriosa,
ha esplorato attraverso molti scritti i confini del NDE (Near death
experience) per capire, per andare
a fondo, per avere delle risposte,
ma soprattutto per ravvivare la
speranza che niente andrà perduto, che in fondo c’è veramente
qualcosa dopo la morte, qualora la
lotta contro il brutto male non
dovesse dare gli esiti sperati.
S’imbatte in una diagnosi agghiacciante, si trova a dover rivalutare
tutta la sua esistenza. Tamara, nel
fior fiore della sua giovinezza,
rimane basita di fronte all’atrocità di una tale sentenza.
Giovane, entusiasta, solare, innamorata della vita, ambiziosa dottoranda che dei suoi studi ha fatto
sempre il fulcro della sua esistenza, in un primo tempo si è scagliata contro il Cielo e contro un fato
avverso. Da buona “pecora nera”
come lei si definisce, ha dato libero
sfogo al suo dolore e alla
sua rabbia e ha analizzato
questi sentimenti con una
spaventosa lucidità.
Chiunque abbia percorso un
simile cammino, si rivedrebbe nell’analisi accurata che
ha fatto Tamara dei suoi
stati d’animo. Pian piano,
però, la rabbia e lo shock
hanno fatto posto al desiderio di trovare un’ancora di
salvezza nella fede. È però
una fede molto personale,
intima, lontana dal conformismo spirituale, dalle preghiere belle e fatte recitate a
memoria, ma di preghiere
che riuscivano ad esprimere
i suoi sentimenti più profondi. La sua è una fede voluta,
cercata, desiderata, il suo è
un abbandono totale ad un
Padre che lei vede ovunque:
in cielo, in terra e dentro ognuno di
noi. È anche un Padre che potrebbe
donare ancora dei giorni a questa
figlia ingrata, come lei si definisce,
ancora non matura nella fede per
spegnersi in pace. È un Padre cui
chiede forza per sostenere il peso
della croce e al quale implora la
liberazione da tutti i mali, soprattutto da questo brutto male.
La fiducia in Dio che l’autrice
esprime in questa toccante preghiera, che assume i connotati di
Quinto che... legge
urante il periodo natalizio, la Biblioteca di
D
Quinto Romano resterà aperta nei giorni feriali
con il consueto orario dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle
18. Il doposcuola sarà aperto il 22, 23, 29, 30 dicembre e il 2 e il 5 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle
17, per i compiti delle vacanze. Su richiesta dei genitori e previa prenotazione è possibile fermarsi a
pranzare (pranzo al sacco).
Da mercoledì 7 gennaio, ripresa regolare dei servizi.
Martedì 23 dicembre dalle ore 17 brindisi Natalizio
in Associazione per soci, amici e simpatizzanti.
Zona 7: Consiglio straordinario
sulla sicurezza
l 10 novembre il gruppo di Forza Italia di zona 7,
con le determinanti firme dei consiglieri di tutti i
gruppi di opposizione, ha presentato richiesta ufficiale per la convocazione di un consiglio straordinario per affrontare le problematiche connesse allo
stato di degrado dei quartieri popolari della circoscrizione territoriale. Risulta evidente che i crimini e
l’illegalità stiano facendo peggiorare le condizioni di
vivibilità dei quartieri. Occupazioni abusive, degrado, furti con scasso, scippi, rapine, prostituzione,
baby gang, risse sono all’ordine del giorno. Da due
anni chiediamo che l’amministrazione comunale
I
tratti l’argomento alla presenza delle massime autorità cittadine, delle Forze dell’Ordine, delle associazioni operanti nella zona e di tutti i cittadini interessati. Entro un paio di settimane ci sarà finalmente un
consiglio tematico, come prevede il regolamento del
decentramento.
Gli esponenti della maggioranza negano ancora oggi
l’evidenza. Le politiche d’integrazione e di coesione
sociale hanno dimostrato la totale inefficacia. I milanesi e tutte le persone per bene sono stanche di vivere con il coprifuoco. Il modello della città che vogliamo è una città in cui si può passeggiare tranquillamente anche di sera. Piaccia o no, il modello di città
che vogliamo è quello, visto quando i leader mondiali sono venuti a Milano dove ad ogni angolo
c’erano pattuglie delle Forze dell’Ordine a garantire
la sicurezza dei cittadini perbene.
Alessandro De Chirico
Iniziative a Cusago per il Natale
nche quest'anno, adiacente l'antico maniero, ci sarà
un ricco calendario di iniziative sotto l'insegna del
A
Natale. Purtroppo, al momento di andare in stampa,
non ci è pervenuto il dettaglio delle tante iniziative.
Domenica 14 dicembre, dalla mattina alla sera, consueto mercatino dell'antiquariato, hobbistica e biologico
con un'attrazione per i bambini in perfetto tema natalizio. Nello spazio Proloco una mostra sulle lanterne di
Natale e la partecipazione del cantastorie Le Matt.
Serate con orchestra
20 dicembre • Beppe & Anna
27 dicembre • Ivan & Isabella
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12
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
Raccolta differenziata
ilano è la capitale della raccolta dell’organico, la più grande metropoli
“M
al mondo ad aver esteso questa buona pratica a tutti i cittadini, con un effetto traino
per l’intera Lombardia: è la conferma che la
nostra città è sempre più sostenibile, attenta
all’ambiente e alla qualità della vita delle
persone”. Così l’assessore all’Ambiente
Pierfrancesco Maran ha commentato i dati
diffusi dal Consorzio italiano compostatori,
che vedono Milano sul podio in Italia per la
raccolta dell’umido.
NOTIZIE FLASH
Consiglio di Zona per l’allestimento del
Salone degli Affreschi e l’organizzazione
della cerimonia con: marcia nuziale, adeguato sottofondo musicale e lettura di poesie.
Soddisfatti sposi e invitati. Per maggiori
informazioni consultate il sito del Comune
di Milano.
Lavori
sul Naviglio Grande
Corso di Orticoltura
l CFU - Italia Nostra comunica che il prossimo 14 febbraio 2015 inizierà il corso di
Iorticoltura.
Gli incontri saranno 22 (cadenza
bimestrale) oltre alla possibilità di frequentare autonomamente l’orto fino a febbraio
2016. Le iscrizioni sono partite lunedì 10
novembre ed i posti limitati.
“L’ottimo risultato riconosciuto dal Consorzio Cic – ha proseguito l’assessore Maran
– premia non solo il lavoro dell’Amministrazione comunale e di Amsa, ma soprattutto il grande impegno dei milanesi che, fin
da subito, hanno collaborato con noi nella
sfida della raccolta dell’organico: la risposta
è stata positiva, e tutti hanno capito l’importanza di cambiare le loro abitudini per
migliorare la città. Complimenti Milano,
grazie a tutti i milanesi”.
Matrimoni
in Consiglio di Zona
abato 8 novembre 2014 in Consiglio di
Zona 7, nella stupenda cornice della quatS
trocentesca Cascina Monastero e più precisa-
il neadiconf ine
mente nel Salone degli Affreschi oggetto di
recente restauro, sono stati celebrati i primi
due matrimoni in Consiglio di Zona 7.
L’Amministrazione comunale ha deciso di
consentire la celebrazione dei matrimoni in
tre nuove sedi decentrate considerate idonee
ad ospitarle, una di queste è la storica
Cascina Monastero fondata dai monaci olivetani in Via Anselmo da Baggio 55.
La scelta di mettere a disposizione tre nuove
sedi, oltre alla Sala Matrimoni di Palazzo
Reale è il segno di un’Amministrazione
sempre più attenta e vicina alle esigenze
degli sposi: in questo modo, infatti, le coppie avranno una scelta più ampia dei luoghi
in cui sposarsi, soprattutto nelle giornate
più richieste – tradizionalmente i sabati e i
venerdì nel periodo maggio-settembre –
con un miglioramento complessivo dell’offerta di servizio così importante per il
Comune e i cittadini.
Semplificare la possibilità di celebrare i
matrimoni da parte dei consiglieri di Zona,
rafforza quel processo di decentralizzazione
avviato dall’Amministrazione e volto a
migliorare il rapporto con i cittadini. I primi
due matrimoni sono stati celebrati dal vicepresidente del Consiglio di Zona 7 Ivano
Grioni e dal consigliere Giorgio Uberti, ottimo il lavoro svolto dai collaboratori in
Il Naviglio Grande in secca
“Nel progetto il nodo di Albairate e
Abbiategrasso è definito uno dei più importanti luoghi storici e più suggestivi dell’anello e del corso del Naviglio Grande –
rileva il sindaco di Albairate Giovanni
Pioltini –. È stato così riconosciuto il valore
di un territorio comunale pregiato, verde e
ricco di acque, a forte vocazione agricola e
con alte potenzialità turistiche che sono di
certo un punto di forza in vista di Milano
Expo”.
In merito alle sponde del Naviglio Grande
gli interventi prevedono il consolidamento
o la sostituzione dei tratti “ammalorati”, o
pericolanti, operando con interventi rispettosi dei caratteri originari delle murature e
del valore storico del manufatto. La durata
dei lavori dipenderà anche dalle condizioni
atmosferiche.
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etropolitana Milanese, che gestisce il
Servizio Idrico Integrato della Città di
M
Milano dal giugno 2003, ha comunicato che
in fase d’allestimento il cantiere per
l’esecuzione dei lavori previsti nel terÈ
ritorio comunale di Albairate, nell’ambito
del Progetto Vie d’Acqua “Anello Verde
Azzurro” (AVA) finanziato da Expo Milano
2015, elaborato e gestito dal Consorzio di
Bonifica Est Ticino Villoresi. L’intervento
interesserà le sponde dell’Alzaia del
Naviglio Grande, con rifacimento della
pista ciclabile e la sistemazione della muratura in mattoni, nel tratto compreso tra la
zona industriale di Albairate e Castelletto di
Abbiategrasso.
Il progetto dell’Anello Verde Azzurro si colloca nel programma degli interventi per le
vie d’acqua, presentato al Consiglio di
Amministrazione di Expo nel 2012, che contempla un complesso di azioni volte a dare
continuità fisica e fruitiva alle alzaie del
canale principale Villoresi, del Naviglio
Grande e del nuovo secondario “Via d’acqua Expo”, garantendo la percorribilità a
piedi e in bicicletta e migliorando la sicurezza e la qualità del circuito di oltre 130 km di
sviluppo in grado di connettere il sito di
Expo con le sponde del Ticino.
è stato visto da oltre 40 mila persone.
Centinaia i messaggi sui social network. Ora
c’è uno strumento in più, questo conto corrente dedicato, che servirà per le prime
spese immediate, poiché i danni sono consistenti. I fondi andranno direttamente alle
associazioni. I volontari stanno facendo un
lavoro di pulizia e recupero eccezionale che
ci fa ben sperare. Il canile di Monza ha
offerto il suo aiuto e ringrazio di cuore
anche l’assessore Marrazzo. Continuiamo
tutti insieme, #ilcanilesiamonoi, conclude
Bisconti”.
Un orticello particolare
Chi fosse interessato può trovare altre informazioni sul sito www.cfu.it oppure telefonando alla segreteria del CFU - Italia Nostra
onlus tel. 02.4522401 dal lunedì al venerdì,
con orario 9-12,30 e 14-17,30.
Donazioni
per il Parco Canile
ilcanilesiamonoi. Questo l’hashtag della
solidarietà per il Parco Canile di Milano
#
di via Aquila, allagato dalle acque del
Lambro nella notte tra il 15 e il 16 novembre.
Da quel giorno sono centinaia i milanesi che hanno offerto il loro aiuto,
mettendosi in contatto con l’amministrazione attraverso i social network,
portando cibo e materiali nel punto
di raccolta del centro sportivo Saini
(già stipato), semplicemente offrendo la loro disponibilità. I quasi 400
animali tra cani e gatti sono ospitati
in altre strutture, ma per le prossime
settimane si dovranno trovare sistemazioni meno provvisorie.
Un’importante disponibilità è stata
offerta dal canile di Monza. Da oggi,
tramite l’associazione Arcadia che,
insieme a Mondo Gatto gestisce il
canile, è possibile effettuare una
donazione: i fondi, destinati allo
sforzo per far rinascere il canile
e il gattile, potranno essere immediatamente utilizzati per il ripristino dei
locali, dei macchinari di medicina veterinaria, per l’impianto elettrico e di
riscaldamento. Il conto corrente, intestato all’associazione Arcadia, è IBAN:
IT58T0821020800000000141504.
Causale: Emergenza Parco Canile/
Gattile Rifugio di Milano.
“Intorno alla vicenda del Parco Canile
– dichiara l’assessora Chiara Bisconti –
si è sviluppata una gara di solidarietà
meravigliosa e voglio ringraziare uno a
uno tutti coloro che ci stanno dando
una mano. Al fiume d’acqua si è sostituita una cascata d’affetto. Abbiamo
lanciato in rete un video in cui lanciamo un appello per adottare prima possibile i cani e i gatti della struttura che
dal 3 al 5 novembre è stato sperimentato
sulla rete dell’acquedotto, tra le prime città
in Italia, una nuova tecnologia di ricerca
perdite, mediante un’apparecchiatura semovente introdotta nella tubazione senza
dover ricorrere all’interruzione del servizio
(SmartBall®).
“I risultati di MM, nella riduzione delle perdite nella rete idrica in città, sono già oggi
d’ottimo livello perché Milano è fra le città
con la percentuale di dispersione d’acqua
più bassa in Italia. Vogliamo fare ancora
meglio – ha dichiarato Davide Corritore,
presidente di MM – con l’adozione di nuove
tecnologie e nuove metodologie operative
per raggiungere un duplice obiettivo: recuperare efficienza, contenendo i costi di
gestione ed elevare ulteriormente il livello
del servizio offerto alla clientela”.
La sperimentazione, eseguita sulla condotta
principale dell’acquedotto che conduce l’acqua dalla centrale di Assiano al centro città
(circa 10 km), ha consentito di migliorare
l’efficienza della rete e pianificare gli interventi di riparazione e sostituzione delle
tubazioni danneggiate, senza interrompere
il normale flusso dell’acqua e riducendo
quindi i costi e i disagi di un intervento tradizionale. L’apparecchiatura consiste in uno
strumento che si muove liberamente con il
flusso nelle condotte in pressione e consente di rilevare e localizzare anche dispersioni
di piccola entità, separando l’attività acustica associata alle perdite.
Per effettuare la sperimentazione, è stato
necessario movimentare alcune delle valvole presenti sulle derivazioni collegate alle
tubazioni principali, oggetto della ricerca.
Le zone interessate dalla sperimentazione
sono state il Quartiere degli Olmi e via
Cusago. I disagi per i cittadini sono stati
minimi, lievi cali di pressione oppure acqua
erogata dai rubinetti leggermente torbida.
Saracinesche dell’acquedotto milanese
13
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
Cusago
La Bioenergetica e la classe di esercizi
L’Analisi Bioenergetica è un tipo di psicoterapia a mediazione
corporea, messa a punto dal medico e psicoterapeuta americano Alexander Lowen a partire dagli anni Cinquanta, per la cura
dei disturbi psicofisici. La disciplina è oggi inclusa nell’ambito
delle medicine alternative. La bioenergia parte dal presupposto
che ogni individuo disponga di un’energia vitale, essenziale sia
per un’interazione tra corpo e mente, sia per il controllo degli
stati fisici e di quelli mentali. Ne parliamo con Monica Benevento, un’esperta che a Cusago sta conducendo una serie di
incontri sull’argomento.
Monica Benevento
Counsellor Professional a Mediazione Corporea
ad Indirizzo Bioenergetico
Conduttore di Classi di Esercizi Bioenergetici
Socio S.I.A.B. e CNCP
ono più di venti anni che
pongo al centro della mia
S
attenzione il lavoro sul corpo.
“Approdo” alla Bioenergetica nel
1998 e, dopo un iniziale smarrimento, percepisco un benessere
profondo: avverto in pratica, a
livello fisico, che con il lavoro
bioenergetico le mie emozioni tornano sempre a posto, riesco a
tenermi insieme, mi sento vitale.
Nonostante il tempo trascorso,
sono tuttora convinta che per me
sia il modo più efficace per promuovere la mia salute ed un entusiasmo si rinnova in me continuamente anche grazie alla conduzione di cicli di classi che faccio da
qualche anno e il grande interesse
che tali cicli suscitano sempre.
Così ho deciso di raccogliere l’invito della Banca del Tempo di
Cusago, che fino a tutto dicembre
mi ospita con un ciclo di 10 incontri presso la Biblioteca Civica, a
scrivere qualcosa sulla classe
d’esercizi di bioenergetica in
modo divulgativo. Con semplicità,
vorrei arrivare alle “orecchie” e al
“cuore” di tutti.
Per Alexander Lowen, psichiatra
e psicoterapeuta americano che –
rielaborando alcuni elementi del
lavoro del suo maestro Wilhem
Reich – fonda l’Analisi Bioenergetica negli anni Cinquanta in
America, la persona è il proprio
corpo. Attraverso la sua esperienza d’analisi psico-corporea
con i suoi pazienti e la sua
intensa sperimentazione
su se stesso, A. Lowen
mette al centro dell’uomo la riscoperta
del proprio corpo e
l’idea base d’identità funzionale tra
il corpo e la
mente: questo significa che quanto avviene nella
mente
riflette
quanto avviene
nel corpo e viceversa.
Parla di “riscoperta” perché ognuno
di noi con la strutturazione del carattere
(in risposta e in relazione agli stimoli ricevuti dall’ambiente familiare) e l’avanzare dell’età
adulta tende a dimenticarsene. Ten-diamo in altre parole a
dimenticarci del nostro corpo inteso
come centro dei processi energetici
(respirazione, scarica attraverso il
movimento, metabolismo) e del
sentire, come fonte d’energia e
magazzino di risorse e informazioni
dalle quali attingere.
Fare un lavoro di tipo bioenergetico
significa quindi lavorare con il
corpo e con la mente per conoscere
di più noi stessi, esplorando le
nostre emozioni, ritrovando l’energia profonda, riscoprendo la gioia
di essere e di vivere. Più energia
abbiamo – secondo Lowen – e più
siamo vivi e viceversa. In questa
direzione la Classe di Esercizi
Bioenergetici – uno degli strumenti
tipici della Bioenergetica – è molto
efficace per raggiungere una maggiore vitalità e una delle caratteristiche qualitative della vitalità è il fatto
di essere in contatto. Con cosa? Con
tutto ciò che si trova nel raggio e
alla portata delle percezioni sensoriali. Essere in contatto significa
essere consapevoli di ciò che accade
dentro di noi ed intorno a noi.
A. Lowen ha definito la Bioenergetica come la via vibrante alla
salute e la via alla salute vibrante,
dove vibrante significa essere pienamente vivi. La vibrazione è, oltre
che l’arrivo anche la strada, verso
la piena vitalità. La Classe di
Esercizi Bioenergetici è un’esperienza che aiuta ad avvicinarsi a
questa qualità di salute attraverso
la vibrazione che si sperimenta
negli esercizi corporei. È l’ambito
dove un gruppo di persone (minimo 4/5) svolge questi esercizi,
secondo una sequenza armonica
strutturata da terra verso l’alto, con
particolare attenzione al modo di
respirare (possibilmente agito attraverso la bocca e con l’emissione di
un suono lieve), affidandosi alla
guida di un conduttore esperto.
In genere, gli incontri avvengono
sempre nello stesso luogo per un
tempo specifico (circa 1h15), con
un determinato intervallo (1 volta
a settimana). È un tempo – che
viviamo in un contesto di gruppo
– dedicato ad ognuno di noi dove
mettiamo al centro del lavoro il
nostro corpo per percepire e sciogliere le tensioni muscolari, croniche o momentanee, e per approfondire ciò che accade dentro di
noi. Seguiamo i messaggi che
Vieni a trovarci nella nostra sede
della Delegazione di Baggio
in Via Val d’Intelvi, 15 - Milano
Tel. 02.4566710 - www.aidomilano.it
e-mail: [email protected]
Orari di apertura:
Lunedì e giovedì dalle 18,30 alle 20
Domenica dalle 10 alle 12
emergono dal corpo con il massimo rispetto per la nostra qualità e
i nostri limiti, alla ricerca della
nostra autenticità e con l’obiettivo
di sentirci bene e meglio.
È quindi una possibilità per
approfondire la respirazione; per
ridurre le rigidità; per radicarci di
più; per acquisire una maggiore
padronanza e consapevolezza di
noi stessi; per ampliare la nostra
auto-espressione ed aumentare la
fiducia in noi stessi. In ogni caso è
il percorso per accrescere la
nostra vitalità e capacità di provare piacere.
Ogni esercizio – che può
essere profondo, delicato
o giocoso – coinvolge
muscoli e articolazioni
secondo un ciclo di
“contrazione” (tensione-carica) e di
“espansione” (scarica): è il ciclo
naturale dell’energia. Durante la
fase di contrazione,
l’esercizio
aumenta la tensione del muscolo (o
gruppo di muscoli)
su cui si sta lavorando, mentre nella
fase d’espansione il
muscolo si libera dalla
rigidità, tramite vibrazioni e movimento. A
seguito di questa “scarica”,
c’è la fase di rilassamento
dove possiamo entrare in contatto con le sensazioni e le percezioni del corpo.
La classe non è psicoterapia: mancano i momenti d’elaborazione. È
un’attività di prevenzione della
salute e può essere fatta anche da
persone non in terapia che siano
interessate ad approfondire il
rapporto con il proprio corpo,
sperimentando l’approccio bioenergetico.
Produce benefici maggiormente
visibili con il tempo e la pratica
(effetto cumulativo) perché il
corpo ricorda l’esperienza precedente; per questo, è importante
impegnarsi in una continuità. Man
mano che lavoriamo secondo il
ciclo energetico sopra descritto,
l’energia tende a salire e terminiamo – in genere – con il sentirci
meglio poiché la nostra energia
può fluire liberamente. Ogni conduzione di Classe di Esercizi per
me è un’esperienza arricchente.
Essere radicata nel mio vissuto,
dentro di me: senza prescindere da
quello che sento, fidandomi di ciò
che il mio corpo prova momento
per momento; protesa verso l’altro:
“uscire” all’esterno, in contatto con
gli altri partecipanti in modo accogliente, stimolante e regolatorio.
Una sintonizzazione continua tra le
mie sensazioni, il procedere del
gruppo, i tempi.
È anche un’esperienza totalizzante che mi rimanda alla cautela,
alla Classe di Esercizi Bioenergetici che ristabilisce un meccanismo auto-regolatorio e co-regolatorio e nella quale i partecipanti
hanno modo di osservare anche il
corpo e i movimenti degli altri.
“È più facile vedere le tensioni
nel corpo di un’altra persona che
sentirle nel proprio. Quindi, in tal
modo, si può giungere a comprendere le tensioni comuni che
affliggono tutti noi. Inoltre, dagli
altri si riceve appoggio per il proprio impegno sul corpo e incoraggiamento quando si vede il
miglioramento degli altri.” (A. e
L. Lowen, Espansione e Integrazione
del Corpo in Bioenergetica).
Bibliografia
Borrello M.R. (2010), “La Classe
di Esercizi Bioenergetici. Momenti di Regolazione Interattiva e di Autoregolazione” in CorpoNarrante N. 2, luglio 2010.
Lowen A. (1975), trad. it. “Bioenergetica”. Milano: Feltrinelli
1983.
Lowen A., Lowen L. (1977), trad.
it. “Espansione ed Integrazione
del corpo in Bioenergetica”.
Roma: Astrolabio 1979.
14
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
Milano: funerali
gratuiti per indigenti
ssicurare un funerale dignitoso anche
alle persone indigenti, grazie a uno
A
stanziamento del Comune di Milano di 144
mila euro per il 2015 e il 2016. È questo
l’obiettivo della Giunta di Palazzo Marino,
che ha varato le linee d’indirizzo per offrire
servizi funebri gratuiti alle persone disagiate, con famiglie in stato di bisogno economico o che manifestano disinteresse nei confronti del defunto.
“Un provvedimento che consente all’Amministrazione comunale di garantire funerali dignitosi alle persone che, per vari motivi, si trovano ai margini della società – spiega l’assessore ai Servizi civici Franco
D’Alfonso –. Sono già 100 i funerali erogati
gratuitamente dal Comune nei primi nove
mesi del 2014: un dato in lieve aumento,
considerando che la richiesta di questa tipologia di funerale è passata dai 145 del 2012
ai 119 del 2013”.
NOTIZIE FLASH
davanti al cancello della Cava Ongari via
Caldera 89, lato Campo Vercellese, tutti i martedì. Sono presenti gli operatori di Italia
Nostra/CFU che conducono i lavori, forniscono le attrezzature necessarie, illustrano le
azioni fino ad ora realizzate e quelle previste.
Il programma lavori di novembre e dicembre
prevede il ripristino manufatti lungo i canali,
lo sfalcio vegetazione e rilievo per programmare il successivo recupero, la realizzazione
staccionate per proteggere e valorizzare alcuni punti ‘dominanti’, la rimozione rifiuti
abbandonati, i censimenti faunistici, il rilievo
livelli cava e il controllo recinzioni.
Per maggiori informazioni: [email protected]. Tel.
02.4522401 dal lunedì al venerdì con orario
9-12,30 e 14-17,30.
Fondi Vie d’Acqua
per dissesto
idrogeologico
er quanto riguarda le vie d’acqua
penso che si debba valutare l’oppor“P
tunità, eventualmente anche con interventi
Cimitero per indigenti
Il servizio funebre per le persone indigenti
prevede, oltre alla fornitura del cofano, il
trasporto della salma dal luogo d’origine
(ospedale o abitazione) al luogo delle onoranze e, infine, a quello d’inumazione o cremazione. I fornitori di questa tipologia di
servizi per il 2015 e il 2016 saranno individuati dall’Amministrazione comunale tramite bando pubblico, che sarà pubblicato
nella sezione bandi e avvisi di gara del sito
web del Comune.
Volontari
per Cava Ongari
al mese di giugno 2014 il Comune di
Milano ha assegnato l’area della Cava
Ongari, inclusa nel Parco delle Cave di
Baggio, a Italia Nostra Onlus/CFU per avviare il difficile ma appassionante lavoro di recupero. Per conoscere il lavoro e partecipare alle
azioni di recupero è possibile partecipare
come volontario: appuntamento ore 14,15,
D
Veduta della Cava Ongari
normativi, che parte dei fondi oggi destinati a quest’opera possano essere utilizzati per
interventi strutturali necessari a risolvere in
via definitiva le criticità idrogeologiche”. Lo
afferma il sindaco di Milano Giuliano
Pisapia al termine dell’incontro con il sottosegretario Graziano Delrio.
“Si potrebbe quindi pensare a realizzare
esclusivamente la parte delle vie d’acqua
indispensabile per garantire la messa in
sicurezza del sito di Expo 2015. Ho già sottoposto la questione al sottosegretario
Delrio e spero ci possa essere una decisione
in tempi rapidi”, ha concluso Pisapia.
Nuovo
Regolamento Edilizio
26 novembre con la pubblicazione sul
ufficiale della Regione LombarIdia,lBollettino
entra in vigore il nuovo Regolamento edilizio del Comune di Milano, approvato in via
definitiva dal Consiglio comunale lo scorso 2
ottobre. Le nuove disposizioni si applicano ai
permessi di costruire richiesti e alle DIA, SCIA
e CIAL presentate dopo l’entrata in vigore
delle stesse. A tal fine, rileva la data in cui
domande, dichiarazioni e segnalazioni pervengono allo Sportello Unico.
Le disposizioni del vecchio Regolamento
edilizio, invece, continuano ad applicarsi
alle varianti, anche essenziali, apportate ai
titoli già validi ed efficaci, all’istruttoria e al
successivo rilascio di titoli edilizi relativi a
istanze protocollate prima dell’entrata in
vigore delle nuove disposizioni, nonché alle
pratiche ricadenti nell’ambito di applicazione delle norme transitorie del PGT.
Sul sito internet del Comune di Milano si
possono trovare tutte le informazioni utili riguardanti il Regolamento Edilizio.
L’auspicio è che uno spirito di reciproca collaborazione, dopo una fase di rodaggio
necessaria sia all’utenza sia ai dipendenti,
possa condurre quanto prima ad un’applicazione fluida delle nuove disposizioni.
Mercato della Terra
entilissime Associazioni, crediamo che il
tema della salute e della qualità della vita
G
sia di fondamentale importanza. Il cibo ne è la
fonte primaria: ecco perché la Commissione
Attività Produttive, di concerto con il
Consiglio di Zona 7, si è attivata per far partire, finalmente anche in periferia, il Mercato
della Terra. Avremo dunque tre edizioni de “Il
mercato della Terra di Milano-Baggio” nei
giorni 20 novembre, 4 dicembre, 18 dicembre
in piazza Anita Garibaldi, dalle 8 alle 13.
Ci facciamo anche promotori di un gruppo di
giovani, oggi si dice Start-Up, che, direttamente da Slow Food, hanno fatto nascere una
Nuova Impresa, cioè nuovo lavoro… e ben
sappiamo quanto ciò sia importante in questo
momento. Vogliamo, anzi dobbiamo aiutarli.
Hanno selezionato i produttori seguendo i criteri di Slow Food e Terra Madre, per cui avremo produttori di aziende che non sono distanti oltre 40 km dal mercato e che venderanno
solo i loro prodotti senza integrazioni altrui.
Ecco dunque l’accorciamento della filiera
produttiva e distributiva agroalimentare ed
insieme la valorizzazione dell’identità storico-culturale del territorio lombardo, nell’ottica dell’eco compatibilità ambientale. Baggio
diventa fucina d’innovazione e sostenibilità
ambientale e sociale, favorendo la biodiversità, la qualità dei prodotti alimentari ed il giusto riconoscimento agli agricoltori che,
seguendo precise regole di rispetto della
terra, garantiscono alimenti più sani, saporiti
e ricchi dei nutrienti naturali.
Vi invitiamo quindi a partecipare numerosi
e diffondere quest’iniziativa affinché possa
poi, se troverà il giusto riscontro di sostenibilità economica, diventare un appuntamento “fisso e coinvolgente”. Sicuramente
un’occasione da non perdere e da non far
traslocare in altra zona della città. Grazie
per ciò che farete, non solo per riconoscere
al Consiglio di Zona 7, impegno e serietà di
nuove proposte, ma soprattutto per il senso
di responsabilità che agirete nei confronti
dei cittadini della Nostra Zona.
Cordiali saluti.
Fabrizio Tellini
Presidente del Consiglio di Zona 7
Elena Tagliaferri
Presidente della Commissione
Pmi e
internazionalizzazione
rande partecipazione lo scorso 25 novembre nella sala consiliare del Comune
di Cusago, per discutere di internazionalizzazione, una delle sfide che le imprese del territorio sono chiamate a raccogliere per sconfiggere la crisi. Un tema che Confapi Industria –
l’associazione delle piccole e medie imprese
manifatturiere e di servizi produzione – ha
voluto affrontare, con una formula nuova per
dare modo agli imprenditori di interagire,
conoscere altre imprese e dialogare con enti e
istituzioni che hanno partecipato.
Dopo il saluto introduttivo del Sindaco
Daniela Pallazzoli, che ha voluto organizzare
quest’incontro per dare opportunità e strumenti alle aziende del territorio in questo
periodo difficile, ha preso la parola Stefano
G
Valvason, Direttore Generale di Confapi
Industria, rilevando che le aziende italiane in
buona salute, in questi momenti di crisi, sono
quelle che esportano all’estero per buona
parte del loro fatturato, quindi anche le altre
aziende che ancora non esportano dovrebbero esplorare questa possibilità. Alle aziende
del territorio di Cusago il Servizio Estero
Confapi per le Imprese del Distretto Sud
Ovest offre la possibilità di avere un “checkup” gratuito dell’azienda, per capire il livello d’internazionalizzazione della propria
azienda e le potenzialità di sviluppo.
(Contatti mail: [email protected]
tel. 02.67140228 - 030.9418644 - 0371.944466).
Alessia Casale, Responsabile del Servizio
Estero di Confapi Industria ha parlato dei
progetti dell’associazione per Expo, al fine
di intercettare i flussi di visitatori in
arrivo con EXPO tramite i tour operator che
già si stanno attivando per riceverli.
Saranno organizzate visite presso aziende
correlate ai temi di Expo (food and beverage,
sicurezza nella conservazione degli alimenti, trasporto alimenti, etc.).
Casale ha accennato a diversi progetti di
Confapi all’estero, citando prossime missioni in Sudafrica “business to business”
appoggiandosi al Black Business Council
(organizzazione che promuove i contatti
esteri per conto delle aziende gestite da neri
locali), e incontri bilaterali in Brasile, in particolare nella zona del nord. In Cina anche il
progetto “Fashion China” per offrire una
location per eventi collegata all’”Italian
Fashion Hub” e destinata alle nostre aziende nei settori di beni di lusso – tessili
e accessori – ma eventualmente ampliabile
anche nel campo del food.
Al centro il Sindaco Daniela Pallazzoli
Marco Sostaro, Government Services & International Trade Manager Italy Bureau Veritas ha
promosso la sua attività per le aziende che
necessitano di certificazioni per esportare in
paesi esteri, oppure hanno bisogno di verificare attentamente le regole doganali e le condizioni per l’esportazione. Paesi ad esempio
come Iraq, Iran, Russia, Filippine, Angola, Tanzania offrono buone opportunità, ma anche
rischi se l’approccio non è fatto preventivamente acquisendo tutte le informazioni del caso.
Andrea Giai di Farmo Spa ha offerto una testimonianza aziendale. La sua azienda produce
alimenti senza glutine, un prodotto per il
quale la domanda supera l’offerta a livello internazionale. Le esportazioni dei prodotti
Giai riguardano soprattutto il nord Europa,
gli Stati Uniti e il Canada, e l’Australia.
Nel dibattito con il pubblico è emersa la
necessità che l’Italia si presenti all’estero
come “sistema paese” sull’esempio di Francia e Germania, mentre spesso i nostri
imprenditori sono lasciati da soli a operare
nei mercati esteri. La soluzione di Confapi
Industria è associarsi per usufruire i servizi
proposti ai membri. Molte aziende italiane, a
detta del Direttore Generale Valvason, possiedono degli “assets intangibili” come brevetti e marchi che all’estero sono molto
apprezzati e non li sfruttano a sufficienza.
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Classe energetica “G”
Telefonare:
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15
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
SPORT & DINTORNI
Ottimo
Muggiano
Gescal Boys
Muggiano
2
3
ittoria pesante quella che il
Muggiano si porta a casa dal
difficile campo della Gescal Boys.
Il risultato si sblocca, a favore dei
granata, dopo dieci minuti. Sugli
sviluppi di una rimessa laterale,
prolungata di testa da Savasto,
Tessarin, sempre di testa, anticipa tutti e da due passi tocca in
rete per l’1 a 0.
Pronta reazione dei padroni di
casa, che dopo quattro minuti
pareggiano. Corner, deviazione
di spalla/schiena/testa e la palla
finisce in rete. Al 20’ gol annullato al Muggiano per un presunto
fuorigioco (visto da nessuno tranne che dall’arbitro) di Savasto,
che conclude in rete di testa.
Tutto da rifare per i granata, che
appaiono piuttosto imprecisi e un
poco confusionari. Ne approfittano gli avversari, che compiono il
sorpasso al 39’, dopo una confusa
azione in area, e con un probabile
tocco in fuorigioco non rivelato.
Si chiude così il tempo con il
Muggiano sotto, ma che nell’intervallo probabilmente trova la
giusta concentrazione, perché la
ripresa inizia con i granata subito
alla ricerca del gol, in maniera
costante e continua, costringendo
i padroni di casa a chiudersi in
difesa.
Al 28’, lo sforzo dei muggianesi è
premiato con il pareggio, che arri-
V
va con una conclusione al volo
dal limite di Cerami. Insistono i
granata, sfruttando la chiara difficoltà, anche fisica, della Gescal,
ed al 34’ trovano il gol del vantaggio, frutto di un rigore concesso
per un atterramento di Tessarin,
mentre da due passi stava concludendo nella porta vuota. È lo stesso Tessarin che si incarica della
battuta, ed è il 3 a 2.
I padroni di casa cercano un’ultima reazione d’orgoglio, ma il
Muggiano controlla gli ultimi
minuti, e si porta a casa un’importante vittoria. Menzione particolare per il giovane arbitro della partita, che con la sua scostante arroganza ed “imbarazzante” conduzione della gara, ne ha combinate
di tutti i colori, riuscendo a scontentare tutti con decisioni ed
ammonizioni sconcertanti.
Fortunatamente la correttezza e la
sportività dei giocatori in campo,
ha evitato che la partita assumesse
toni preoccupanti. Bell’ambiente
quello della Gescal, che l’omino
con il fischietto non è riuscito a
rovinare, nonostante si sia impegnato molto.
Muggiano
Grossman
4
0
nizio vigoroso del Muggiano
che prende da subito in mano la
partita costringendo sulla difensiva gli avversari. Al 20’ arriva il
vantaggio, con un colpo di testa di
Tessarin su corner. Continua la
pressione dei granata, ed al 34’
Loberto raddoppia con un tocco
ravvicinato sugli sviluppi di una
rimessa laterale. Il 3 a 0, al 42’,
porta la firma di Genovese, che di
testa raccoglie una punizione dal
limite ed insacca.
La ripresa vede il Muggiano in
controllo della partita, con gli
I
A
Alunni/e
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Scuola Elementare
E le m e n t a r e
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ospiti che cercano di combinare
qualcosa, ma si rendono poco pericolosi, e la partita si trascina senza
particolari emozioni, con molti
cambi tra le file granata. Il 4 a 0
arriva proprio allo scadere, con
una perfetta punizione dal limite
di Botticella.
Altri tre punti che consentono al
Muggiano di rimanere nell’alta
classifica.
Muggiano
Accademia Settimo
1
1
contro al vertice tra il Muggiano ed il Settimo, una delle
S
pretendenti alla vittoria finale. La
partita inizia con le squadre piuttosto guardinghe e concentrate,
che non concedono nulla. Fiammata degli ospiti al 20’, con
un’azione in velocità, conclusa con
un tiro che finisce fuori di poco. Il
pericolo scuote il Muggiano che
intensifica la pressione, ma al 32’
rimane in dieci per doppia ammonizione rimediata da Loberto in
maniera inutile ed ingenua.
La partita si fa in salita per i granata, che comunque riescono a
controllare abbastanza bene la
pressione ospite, non soffrendo
più di tanto. Proprio allo scadere
del primo tempo, una disattenzione difensiva sugli sviluppi di
un corner, porta a “dimenticarsi”
un avversario in area, il quale
non ha difficoltà a realizzare l’1 a
0. Si va così al riposo con il
Muggiano in svantaggio, forse
immeritatamente.
La ripresa inizia con i granata
decisi a riprendersi il risultato, e,
nonostante l’inferiorità numerica,
ci provano con buona lena. La
parità numerica è ristabilita al 10’,
quando un giocatore ospite rimedia il secondo cartellino giallo, e
va a farsi la doccia anzitempo. Il
Muggiano spinge ancora di più, ed
al 20’ ha la palla buona con Rocca,
ma la sua conclusione, dopo un
pregevole scambio in area con
Tessarin, è parata alla grande dal
portiere. Insistono i granata, e cinque minuti dopo è Tessarin, di
testa, a costringere il portiere ospite a superarsi per salvare il risultato, ma alla mezzora nulla può fare,
ancora su un colpo di testa di
Tessarin, per evitare il pareggio
muggianese.
Finiscono in avanti i granata, alla
ricerca della posta piena, ma non
Podismo
Muggiano
l mese di novembre si è
aperto con il botto per il
IPodismo
Muggiano: il 2 il
riescono nell’intendo. Un pareggio
che forse va un po’ stretto per il
Muggiano, ma visto come si era
messa la partita, si può considerare soddisfacente.
Maurizio Baroni
CLASSIFICA
Calcio 3 a Categoria
Campionato 2014-15
Carducci
Iris 1914
Viscontini*
Muggiano
Accademia Settimo
Baggio Secondo
Gescal Boys
Fiera
Nuovo Atl. Gunners
Lions Milano
Virtus Cornaredo
Grossman
Fornari Sport*
25
24
24
23
23
19
17
11
10
8
4
2
0
* Una partita in meno
30° posto di categoria di Daniele Ceraso e un 29°
posto di categoria di Gregorio Rosafio. Stessa domenica, ma a Torino, si è svolta la maratona, dove spicca il
100° posto di categoria di Paolo Petrosillo ed il 163° di
Emiliano Ceraulo (altri partecipanti: Foini, D’Elia,
Feruglio e Sangilli).
Il 23 parteciperemo ad una gara non ufficiale (ma a
volte risultano più belle di quelle ufficiali), una cosiddetta “tapasciata”, andremo ad Ossona, in gara per 8 12 - 18 km dove correremo, anche, per beneficenza.
borgo di Muggiano è atterrato
oltreoceano, precisamente a New York, dove
due nostri atleti, Carlo Acquaviva e Stefano
Pennacchio hanno preso parte alla 44ª edizione della Maratona di New York. Hanno
raccontato che è la maratona per eccellenza,
non tanto per il tempo da battere, quanto per
l’organizzazione e l’aria che si respira, una
emozione unica.
Il 9 novembre, invece, Gregorio Rosafio,
Francesco Vitrani e Massimiliano Amati
hanno partecipato ad una maratona
d’Oltralpe, la Nizza-Cannes, gara dura con
molti saliscendi anche se interamente sul
lungomare. Nella stessa giornata, Peter
Damele, Daniele Di Tommaso, Mario
Sangilli ed io stesso abbiamo gareggiato
nella mezza maratona di Busto Arsizio.
Stessa domenica ed altre gare dei nostri, a
Ravenna hanno gareggiato Lucrezia Alfieri
Il gruppo del Podismo Muggiano a Busto Arsizio
che si è cimentata in una 30 chilometri e
l’inossidabile Marco Brischetto che ha concluso la Il 28 novembre abbiamo festeggiato il traguardo dei
cinque anni di vita con una cena sociale i prossimi
sua ennesima maratona.
Domenica 16, il Podismo Muggiano ha partecipato in appuntamenti di fine anno saranno a dicembre,
massa all’AlpinCup, una mezza maratona interamen- quando alcuni muggianesi, prenderanno parte alla
te svolta nel parco nord Milano, organizzata perfetta- maratona di Reggio Emilia ed a ridursi con qualche
mente dal Gruppo Alpini Sesto San Giovanni. Gara gara minore fino a San Silvestro, per poi riprendere
minacciata dalle piogge straordinarie dei giorni prece- a gennaio con grandi impegni dei quali vi terremo
denti e dall’esondazione del Seveso, ma è stato fatto documentati.
un miracolo ed il percorso è risultato perfetto. Spicca
Giuseppe Ciappina
il 9° posto di categoria della neoiscritta Heba Ismail ed
339.6025701 - 366.5999959
il 19° posto di categoria di Stella Picardi in campo
femminile. Per quanto riguarda i maschietti, un buon [email protected] - http://www.podismomuggiano.org/
16
Dicembre 2014
Muggiano
& dintorni
La
Redazione
Exploriamo Milano
La Redazione
[email protected]
La città di Milano riproposta con una chiave di lettura artistica. È
questa l’estrema sintesi dell’argomento scelto per la decima edizione del calendario da collezione della nostra associazione.
L’edizione 2015 raccoglie, infatti, dodici imperdibili immagini del
nostro fotografo Davide La Monaca, che con maestria, fantasia
ed abilità è riuscito ad immortalare alcuni dei luoghi più rappresentativi di Milano in onore dell’Esposizione universale che il
prossimo anno vedrà la luce proprio nella nostra città.
Il Calendario 2015 – fino ad esaurimento delle copie disponibili –
sarà il tradizionale omaggio che la
Redazione intende offrire ai propri
sostenitori ed amici, che saremo
lieti di incontrare nelle ormai consuete giornate con il banchetto
della Redazione sul sagrato della
chiesa di Muggiano.
Appuntamenti quindi nelle mattinate del 14 - 21 dicembre per un
reciproco scambio d’auguri, ed
alla presentazione ufficiale alla
quale siete tutti invitati il prossimo
12 dicembre alle ore 21 presso il
salone dell’oratorio di Muggiano.
Un grande augurio per un felicissimo 2015!
2015 è un anno importante per
L’anno del tanto atteso
I lMilano.
Expo, l’anno dell’internazionalità
dichiarata per il nostro capoluogo:
un’occasione unica per la città di
mettersi in mostra, esibire le proprie bellezze, patrimonio di una
milanesità antica e moderna.
Si può affermare di amare una città
solo dopo averla conosciuta nell’insieme, dalle sue tradizioni, ai suoi
modi di fare, dal suo essere arte e
cultura insieme, ai suoi posti antichi
e moderni, più o meno noti. Luoghi
che magari mai abbiamo avuto
occasione di notare, ma meravigliosi, unici ed incredibili nell’inquadratura attenta del fotografo.
Questa primadonna padana non
va alla ricerca d’ammiratori: se ne
sta molto sulle sue e, per chi intende scoprirla, si rivela poco a poco.
Quasi con non curanza. Il visitatore frettoloso o il turista da largo
consumo non sono per lei, ama chi
la indaga con spirito puntiglioso e
attento, perché solo a costui sarà
dato qualcosa di più.
Conoscere Milano significa anche
identificarsi nel culto dell’efficienza, nei suoi particolari. E quando
questo avviene, il turista si rende
allora conto di amare la scighéra,
come la frettolosità tipica
dei milanesi, ma anche la
tranquillità di due chiacchiere tra amici. È il
momento magico in cui
si scopre che l’essere
ambrosiano è una pura
filosofia di vita.
Questo il tema che abbiamo voluto per la
decima edizione del calendario da collezione della nostra
Associazione Culturale. Il tutto rappresentato dall’abilità del nostro
fotografo Davide La Monaca.
Una realizzazione d’arte della
nostra Redazione, che vuole essere
un grande augurio ai nostri lettori
per un felicissimo 2015, ma anche
un immenso ringraziamento agli
sponsor che, grazie al loro contributo, hanno permesso anche quest’anno la realizzazione di questo
lavoro e che sono:
Azienda Agricola Dornetti di
Cesano Boscone;
Azienda Agricola La Corte di
Muggiano;
Marmopietra di Marco Cellè Onoranze Funebri - Architettura
Monumentale di Milano;
Onoranze Funebri Sant’Elena di
Milano;
Ristorante Al Mercante di Milano.
Associazione Culturale “Il Rile”
Carlotta: la rivelazione
dell’ASD RugBio
L’allenatrice Carlotta Maria Rizzo porta l’Under 8
sul podio di Parabiago, al primo torneo storico per
l’ASD RugBio.
i chiama Carlotta Maria Rizzo e ha 19 anni. È lei
l’allenatrice-formatrice che ha condotto l’under 8
dell’ASD RugBio sul terzo gradino del podio del
Torneo di Mini Rugby a Parabiago.
Domenica 26 ottobre, al centro sportivo VenegoniMarazzini si è tenuto il primo torneo di minirugby a
cui ha partecipato l’ASD RugBio, al suo esordio di
gara sul prato. E dove sono state protagoniste 6
squadre, tra cui gli under 8 allenati da Carlotta. Una
teenager rivelazione, esempio incarnato del successo
formativo dell’ASD RugBio.
Gioca a rugby da quando aveva sei anni ed è cresciuta correndo dietro alla palla ovale. Continua a praticare questo sport ne “Le Galline” del Rugby
Parabiago dei Seniores, che una volta al mese gareggiano per la “Coppa Italia Seven”.
Le piace allenare e lo fa per l’ASD RugBio da solo un
mese e mezzo ad Abbiategrasso e a Cusago, con un
metodo tutto nuovo per il minirugby italiano. Una
prassi che mette il bambino al centro e che punta a
rendere il minirugby sociale, momento di condivisione e amicizia. In questo contesto, gli allenamenti sono
basati sulla motricità: esercizi “a gattoni” si alternano
ad altri concentrati sul contatto fisico, importante per
sviluppare la socialità degli under 8.
Una metodologia di cui la giovane formatrice ha fatto
tesoro: “Per ogni bambino è difficile entrare nella
sfera di un altro. Infatti, uno dei nostri obiettivi è insegnare a stare insieme, a muoversi e a cadere. E ogni
esercizio non è fine a se stesso. Ma viene inglobato nel
gioco di squadra, sul campo, durante la partita”.
Un percorso vincente. Tanto che, in breve tempo,
Carlotta è passata ad allenare da 4 a 14 nuovi tesserati. E ha guidato alla vittoria i giovani giocatori.
Una squadra multietnica e variegata composta da
S
italiani, italo argentini e italo egiziani. Il segreto?
Migliorare il bambino attraverso se stesso, guidandolo verso la soluzione senza dirgli come fare.
Ingredienti che hanno portato al successo della vittoria dell’under 8, che Carlotta definisce così:
“Nonostante fosse il primo torneo storico per l’ASD
RugBio, i bambini sono arrivati sul podio grazie alla
loro grinta. Hanno messo da parte la paura di un
campo nuovo e si sono lanciati nel gioco. Solo guidandoli e rendendoli consapevoli riescono a crescere. Il nostro metodo punta su questo”. Un metodo
che trova fondamento nella capacità di trasmettere
dell’allenatrice. Un’empatia che in solo un mese e
mezzo ha entusiasmato i piccoli giocatori portandoli sul podio.
Questo modello formativo si sta diffondendo tra il
giovane staff di formatori che sta crescendo nell’ASD
RugBio. Un gruppo che segue corsi di formazione
per migliorarsi ed allenare le categorie dalla U6 alla
U12. Una realtà sempre più specializzata che ha
garantito numerosi successi al torneo “RugBio libera
tutti”, tenutosi a Cusago il 2 novembre in memoria
di Enzo Albanese. E che proseguirà su questo filone
con gli eventi, i tornei e gli allenamenti ad Abbiategrasso e a Cusago.
Per informazioni e iscrizioni all’ASD RugBio:
www.rugbio.it – [email protected] – 345.2307369.
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