21 2013 Europe Direct Frosinone - Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone [email protected] – sito web: www.europedirectfrosinone.it – tel. 0775 219468 – e-mail: n. 6 - Giugno 2013 Sommario Questo mese…in primo piano: Relazione 2013 sulla cittadinanza dell’Unione:pronte 12 nuove azioni per i cittadini………………………………………………………….. pag. 2 NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 5 Affari economici & UEM – Ingresso della Lettonia nell’eurozona dal 1° genn aio 2014…Ok della Commissione Affari istituzionali - @youngvotersEU – Lanciata la Lega dei Giovani Elettori (LYV) Giustizia – Uguaglianza di genere – Parità uomo-donna: pagelle basse per l’Italia Scienza & Ricerca – Un’alleanza per combattere le malattie legate alla povertà ORIENTAMENTI POLITICI E LEGISLAZIONE...........................................................pag. 7 Fiscalità & Unione doganale, audit e lotta antifrode – Dalla Commissione: strategia per la lotta al commercio illecito di tabacco Fiscalità & Unione doganale, audit e lotta antifrode – Scambi di dati per combattere l’evasione fiscale: nuovo passo in avanti della Commissione Giustizia, Sicurezza & Libertà – Vittime di violenza domestica: più protezione in tutta l’UE Industria & Imprenditoria – Al via piano d’azione per la siderurgia europea Salute & Consumatori – Nuove regole per i passaporti di animali domestici Trasporti – “eCall”: in arrivo il sistema chiamata emergenza automatizzata auto L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 11 Consultazione pubblica sulla riforma strutturale del settore bancario dell’UE Consultazione pubblica riguardante il Libro Verde sull’assicurazione contro le calamità naturali o provocate dall’uomo Consultazione pubblica sulla protezione dei consumatori nel settore dei prodotti pensionistici del terzo pilastro Consultazione pubblica sul nuovo quadro politico dell’UE in tema di salute e sicurezza sul lavoro EVENTI & INIZIATIVE………………………………………………………………….. Supplemento Europa Bandi pag. 14 pag. 22 2 Questo mese…in primo piano: Semestre europeo 2013: le raccomandazioni della Commissione per condurre l’Europa oltre la crisi I l 29 maggio 2013 la Commissione europea ha presentato un pacchetto di raccomandazioni per 23 paesi dell'UE, con orientamenti riguardanti le politiche economiche e di bilancio per il periodo 2013-2014. Le raccomandazioni specifiche per paese della Commissione, che non si applicano ai paesi tenuti al rispetto di un programma di aggiustamento macroeconomico (vale a dire Grecia, Irlanda, Portogallo e Cipro), si inquadrano nella strategia della Commissione europea per aiutare l'Europa a superare la crisi, ridurre la disoccupazione, stimolare la competitività e pervenire ad una crescita sostenibile. Le raccomandazioni rientrano nel quadro del “semestre europeo”, il ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche dell'UE, avviato per la prima volta nel 2011, durante il quale i governi dei paesi membri, che si sono impegnati a realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020 http://ec.europa.eu/europe2020/index_en.htm - traducendoli in obiettivi e in politiche di stimolo della crescita a livello nazionale, si consultano tra loro sulle rispettive politiche economiche e di bilancio, sulla base delle priorità generali proposte dalla Commissione. Si tratta, in pratica, di un meccanismo per il coordinamento ex ante delle politiche economiche nazionali, elemento centrale del nuovo sistema di governance economica rafforzata, istituito nella convinzione che solo coordinando e riunendo gli sforzi individuali di tutti i paesi si riuscirà a produrre l'impatto voluto sulla crescita. In sintesi: ogni anno la Commissione compie un'analisi dettagliata dei programmi di riforme strutturali ed economiche di ciascun paese dell'UE e rivolge loro delle raccomandazioni per i successivi 12-18 mesi. Le fasi del semestre europeo I l semestre europeo inizia con l'adozione da parte della Commissione, di solito verso la fine dell'anno, dell'Analisi annuale della crescita (AAC) che definisce le priorità per l'anno successivo in materia di promozione della crescita e dell'occupazione. La 3 Commissione pubblica, inoltre, la Relazione sul meccanismo di Allerta (RMA) che individua gli stati membri con potenziali squilibri macroeconomici. Il semestre europeo 2012 – 2013 è stato inaugurato il 28 novembre 2012 dalla Comunicazione della Commissione “Analisi annuale della crescita 2013” http://ec.europa.eu/europe2020/p df/ags2013_it.pdf Le tappe successive: Marzo: in occasione del Consiglio europeo di primavera i capi di Stato e di governo, sulla base dell'Analisi annuale della crescita, definiscono gli orientamenti dell'UE per le politiche nazionali e fanno il punto sulla situazione macroeconomica generale, nonché sui progressi registrati per conseguire i 5 obiettivi della Strategia Europa 2020 e sui passi avanti compiuti nell'ambito delle iniziative prioritarie della strategia. Aprile: gli Stati membri presentano i loro piani per il risanamento delle finanze pubbliche (PSC - Programmi di Stabilità o Convergenza, elaborati nell’ambito del Patto di stabilità e crescita) e le riforme e misure che intendono adottare per conseguire una crescita intelligente, sostenibile e solidale (PNR - Programmi Nazionali di Riforma, elaborati nell’ambito della Strategia Europa 2020). Maggio/giugno: la Commissione valuta questi programmi e rivolge a ciascun paese una serie di raccomandazioni (RSP – Raccomandazioni Specifiche per Paese) per una miglior efficacia e finalizzazione delle misure e delle riforme previste nei Programmi nazionali di riforma. Le Raccomandazioni sono quindi oggetto di discussione in ambito del Consiglio (nelle diverse formazioni "Affari generali", "Economia e finanza", "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori") per poi essere approvate dal Consiglio europeo. Fine di giugno o all'inizio di luglio: il Consiglio adotta formalmente le raccomandazioni rivolte ai singoli paesi europei. Si chiude, così, il ciclo annuale del “Semestre europeo” a livello di UE. Nella seconda metà dell’anno gli stati membri approvano le rispettive leggi di bilancio, tenendo conto delle raccomandazioni ricevute. Ai paesi che vi non danno seguito entro i tempi stabiliti possono essere rivolti degli avvertimenti. In caso di squilibri macroeconomici e di bilancio eccessivi, entra in gioco un sistema di incentivi e sanzioni. Alla fine dell’autunno, il Parlamento europeo esprime il proprio parere sul ciclo del Semestre europeo (comprese le RSP adottate dal Consiglio), anche tenendo conto dei risultati di una riunione congiunta con i presidenti delle commissioni competenti dei parlamenti nazionali. Il pacchetto di maggio 2013 in sintesi N ell’ambito del pacchetto presentato il 29 maggio, che segna il culmine del terzo semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche, sono emerse alcune indicazioni fondamentali. L’analisi della Commissione dimostra che attualmente nell’UE è in atto una correzione degli squilibri. La maggior parte degli Stati membri sta compiendo progressi per quanto riguarda la riduzione dei disavanzi pubblici e l'attuazione delle misure per incrementare la competitività; tuttavia, il ritmo e l’impatto di questi sforzi varia. Alcuni Stati membri devono accelerare le riforme o attuarle con maggiore urgenza. Devono essere affrontate, inoltre, le criticità che ancora permangono nel settore bancario. Una delle più importanti sfide da affrontare, per i singoli governi, resta quella delle misure da attuare per combattere la crescente disoccupazione, in particolare quella giovanile, anche aumentando il ricorso a politiche attive del mercato del lavoro o riformando i sistemi di istruzione e formazione per garantire che le persone in cerca di lavoro abbiano le competenze adatte ai lavori disponibili. Si può fare di più per incoraggiare le imprese ad investire e creare occupazione. Andrebbero inoltre promossi ulteriori investimenti nella ricerca, nell'innovazione e nell'uso efficiente delle risorse. In questa occasione, la Commissione ha anche pubblicato raccomandazioni generali per la zona euro (http://ec.europa.eu/europe2020/pdf/nd/csr2013_euroarea_en.pdf) e ha adottato una serie di decisioni nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi, che rispecchiano gli ultimi sviluppi negli Stati membri che dovrebbero portare il disavanzo pubblico al di sotto della soglia del 3% del PIL prevista dall’UE. E’ da segnalare, al riguardo, che la Commissione ha raccomandato al Consiglio la chiusura della procedura per disavanzo eccessivo nei confronti dell'Italia, aperta nel 2009. In quell´anno il nostro deficit aveva toccato il suo culmine attestandosi al 5,5% del Pil, ma da quella cifra l´Italia è finalmente scesa al di sotto del fatidico 3% fissato dal trattato di Maastricht. 4 Le raccomandazioni all’Italia per le riforme 2013 I 6 grandi capitoli (finanza pubblica; pubblica amministrazione e ordinamento giudiziario; sistema bancario e mercato dei capitali; mercato del lavoro e welfare; fiscalità; concorrenza e industrie di rete) delle «Raccomandazioni Specifiche per Paese» destinate all'Italia contengono un lungo elenco di riforme strutturali ritenute indispensabili per uscire dalla crisi e garantire una crescita di lungo periodo. La Commissione europea invita lo Stato italiano ad assicurare che nel 2013 il disavanzo resti al disotto del 3% del PIL, a portare avanti l’aggiustamento strutturale e realizzare gli avanzi primari strutturali programmati. Per la prima volta, inoltre, chiede all'Italia di intervenire attivamente per migliorare la capacità del settore bancario di sostenere l’aggiustamento dell’economia. Nell’ambito della pubblica amministrazione la richiesta è di migliorarne l'efficienza per eliminare i fattori che scoraggiano gli investimenti, nonché di semplificare il quadro amministrativo e normativo per i cittadini e le imprese, mentre in materia di giustizia la raccomandazione principale è quella di abbreviare la durata dei procedimenti civili e ridurre l'alto livello di contenzioso civile, anche promuovendo il ricorso a procedure extragiudiziali di risoluzione delle controversie. Un'annotazione riguarda anche la necessità di migliorare la gestione dei fondi dell'UE nelle regioni del Mezzogiorno in vista del periodo di programmazione 2014-2020 . Sul fronte delle politiche del lavoro, l'invito della Commissione è quello di decentralizzare la contrattazione dal livello nazionale a quello aziendale e di migliorare i meccanismi di formazione dei giovani per adeguarli alle esigenze del mercato. Sul fisco, oltre a proseguire la lotta all'evasione fiscale, Bruxelles chiede un sistema «favorevole alla crescita», spostando la tassazione da capitale e lavoro verso consumi e proprietà per ridurre la pressione fiscale sulle imprese. Nell’ultimo capitolo, la Commissione chiede all’Italia di assicurare la concreta attuazione delle misure volte all'apertura del mercato nel settore dei servizi e di quelle adottate per migliorare le condizioni di accesso al mercato delle industrie di rete. Nel corso dell’incontro avuto con Barroso a Palazzo Chigi il 15 giugno, il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha rassicurato il presidente della Commissione europea sul fatto che l’Italia vuole rispettare i suoi impegni e dunque manterrà il tetto del 3%' nel rapporto deficit-Pil e «senza fare debiti». Letta ha garantito, inoltre, che le misure che l'Italia metterà in campo avranno come base le raccomandazioni rivolte al governo dalla Commissione nell'accompagnamento della chiusura della procedura di infrazione. Barroso ha riconosciuto gli «sforzi tremendi» fatti dal nostro Paese, che hanno permesso di riacquistare la fiducia degli investitori. Ma ha anche riconosciuto che c'è «bisogno di politiche per la crescita, soprattutto per un Paese altamente indebitato come l'Italia». Prossime tappe I leader dell'UE discuteranno le raccomandazioni in occasione del vertice del 27 e 28 giugno. Una volta che saranno state approvate ed adottate dal Consiglio ECOFIN, entro il mese di luglio 2013, dovranno essere integrate nei bilanci nazionali e nei piani di riforme economiche per il periodo 2013-2014. La Commissione e i governi degli Stati membri, nel quadro di un processo di “valutazione tra pari”, dovranno quindi monitorare l'attuazione di tali misure da parte di ciascun paese. La Commissione valuterà i progressi realizzati nella prossima analisi annuale della crescita, che dovrebbe essere pubblicata nel gennaio 2014. Le raccomandazioni specifiche per Paese 2013 sono disponibili a questo indirizzo: http://ec.europa.eu/europe2020/making-it-happen/country-specific-recommendations/index_en.htm 5 Notizie flash dall’UE Affari economici & UEM Ingresso della Lettonia nell’eurozona dal 1° gennaio 2014 …Ok della Commissione A partire dal prossimo gennaio l'area euro finanziaria dell'UE-FMI, ha migliorato la flessibilità e la capacità di aggiustamento dell'economia nel quadro generale dell'UE per una crescita sostenibile ed equilibrata. Nelle previsioni di Bruxelles, tra l’altro, la Lettonia quest'anno sarà l'economia dell'UE in più rapida crescita. La decisione definitiva sull'adozione dell'euro in Lettonia sarà adottata a luglio dal Consiglio ECOFIN, una volta che il Parlamento europeo avrà espresso un parere, i ministri delle finanze della zona euro avranno formulato una raccomandazione e i leader dell'UE avranno discusso la questione nella riunione del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. Entrata a far parte dell’UE nel 2004, la Lettonia sarà il diciottesimo paese e la seconda tra le repubbliche baltiche ex sovietiche, dopo l'Estonia (2011), ad utilizzare la moneta unica. accoglierà un nuovo Paese membro. Dopo quello della BCE è arrivato, infatti, anche il via libera della Commissione europea alla Lettonia che, come si legge nella relazione sulla convergenza 2013 relativa alla Lettonia pubblicata lo scorso 5 giugno, “ha conseguito un livello elevato di convergenza economica sostenibile con la zona euro”. La strada per arrivare a questo risultato non è stata facile, considerato il periodo di profonda recessione vissuto dal Paese nel 2008-2009. "L'esperienza della Lettonia insegna che un paese può superare squilibri macroeconomici, anche gravi, uscendone rafforzato”, ha dichiarato Olli Rehn, Vicepresidente della Commissione, responsabile per gli affari economici e monetari e l'euro, evidenziando l'azione politica risoluta che, supportata dal programma di assistenza La relazione sulla convergenza 2013 relativa alla Lettonia sul sito della Commissione: http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/european_economy/2013/ee3_en.htm Per approfondimenti: sull’euro- http://ec.europa.eu/economy_finance/euro/index_it.htm Affari istituzionali L o scorso 30 maggio, in occasione dello YO!Fest, il festival annuale organizzato dal Forum europeo dei Giovani, il Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, ha lanciato ufficialmente la Lega dei Giovani Elettori. In vista del rinnovo del Parlamento europeo nel 2014, la Lega mira a diventare la piattaforma elettorale per i giovani in Europa e a promuovere @youngvotersEU: lanciata la Lega dei Giovani Elettori (LYV) la loro partecipazione alle elezioni del PE, sia aumentando il livello di disponibilità di informazione specifica per i giovani in materia di elezioni, sia incoraggiando i partiti e i candidati a rivolgersi ai giovani nelle loro campagne elettorali. La Lega esisterà a “livello Europeo” ma anche a livello nazionale nei vari Stati Membri, supportata dalle organizzazioni del Forum europeo dei Giovani. Per saperne di più: http://www.youngvoters.eu/ 6 Giustizia – Uguaglianza di genere Parità uomo - donna: pagelle basse per l’Italia L’ Italia è in coda alla classifica che indica il livello raggiunto dai vari Paesi dell’Ue verso l'obiettivo di una reale parità fra uomini e donne. E' quanto emerge dalla pagella stilata dall'Eige (Istituto europeo per l'uguaglianza di genere, un'agenzia europea che coadiuva i governi e le istituzioni dell'UE - in particolare la Commissione - nella loro azione per promuovere la parità uomo-donna) sulla base di un nuovo 'indice' legato alle aree critiche di confronto fra i due sessi: lavoro, soldi, sapere, tempo, potere e salute. Il risultato è che l'Ue in media raggiunge quota 54, considerando che uno equivale alla totale assenza di parità e 100 alla piena uguaglianza di genere, mentre il punteggio dell'Italia è un magro 40,9, al pari della Slovacchia e poco più di Grecia (40), Bulgaria (37) e Romania (35,3). Sopra alla media risultano invece Svezia (74,3), Danimarca (73,6), Finlandia (73,4), Olanda (69,7), Gran Bretagna (60,4), Belgio (59,6), Francia (57), Slovenia (56) Irlanda (55,2). La Spagna risulta essere pienamente allineata con la media Ue (54), mentre alle sue spalle si collocano Germania (51,6) e Lussemburgo (50,7), seguite da Austria (50,4), Estonia (50), Repubblica Ceca (44,4), Polonia (44,1), Lettonia (44,4), Lituania (43.6), Cipro (42), Malta (41,6), Ungheria (41,4) e Portogallo (41,3). Ma in quale settore mancano soprattutto le donne? Ai posti di comando, in politica come nelle grandi aziende: qui la media Ue è a quota 38, ma l'Italia si ferma ancora più indietro, a quota 18,6, classificandosi terz'ultima davanti al Lussemburgo (14,7) e a Cipro (12,2). Istituto europeo per l'uguaglianza di genere: http://europa.eu/agencies/regulatory_agencies_bodies/policy_agencies/eige/index_it.htm Per saperne di più sulle politiche UE in materia di uguaglianza di genere: http://ec.europa.eu/justice/gender-equality/index_it.htm Scienza & Ricerca Un’alleanza per combattere le malattie legate alla povertà C on l’accordo firmato il 10 nel settore dei farmaci e dei trattamenti salvavita per migliorare la salute e il benessere delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. I due partner finanzieranno il progetto Europa-Paesi in via di sviluppo per gli studi clinici (Edctphttp://www.edctp.org/), un'iniziativa faro dell'Unione europea a cui partecipano sedici Paesi europei e trenta dell’Africa Subsahariana, per creare nuovi strumenti clinici per la cura e prevenzione di Hiv, tubercolosi, malaria e altre malattie legate alla povertà, che colpiscono oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo. giugno a Parigi da Bill Gates e da Máire GeogheganQuinn, Commissaria europea per la Ricerca, l'innovazione e la scienza, l'Unione europea e la fondazione “Bill & Melinda Gates” hanno istituito un partenariato strategico che prevede investimenti in attività di ricerca e sviluppo Link al memorandum d'intesa: http://ec.europa.eu/research/press/2013/pdf/Gates_Foundation_MoU.pdf 7 Orientamenti politici & legislazione Fiscalità & Unione doganale, Audit & Lotta antifrode Dalla Commissione: strategia per la lotta al commercio illecito di tabacco I l 6 giugno la Commissione europea ha adottato un pacchetto completo di misure volte ad intensificare la propria lotta al commercio illecito di tabacco, considerato una vera e propria minaccia globale che ogni anno sottrae agli Stati membri dell'UE entrate fiscali e dazi per oltre 10 miliardi di euro. Azioni e misure per disincentivare attività di contrabbando; misure volte a migliorare la sicurezza della catena di approvvigionamento; un maggiore rigore nell'applicazion e delle leggi fiscali e doganali da parte della polizie e delle autorità di frontiera; un inasprimento delle sanzioni per le attività di contrabbando: questi i quattro pilastri su cui poggia la strategia della Commissione. E’ previsto un maggior coinvolgimento dell’Olaf, l’ufficio anti-frode europeo (incaricato di lavorare a più stretto contatto con Europol, Eurojust, Interpol e Wco), oltre ad un maggiore scambio di informazioni a livello comunitario e internazionale. La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio a discutere le misure proposte nella Comunicazione e nel piano d'azione e a sostenere la Commissione e gli Stati membri nella loro attuazione entro la fine del 2015. Per saperne di più: http://ec.europa.eu/anti_fraud/policy/preventing-fraud/index_en.htm http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/semeta/headlines/news/2013/06/20130606_en.htm Fiscalità & Unione doganale, Audit & Lotta antifrode Scambi di dati per combattere l’evasione fiscale: nuovo passo in avanti della Commissione L’ Unione europea è impegnata da tempo nella lotta contro l’evasione fiscale. Il sistema in vigore dal 2005 impone a tutti i Paesi membri di raccogliere dati sui risparmi dei soggetti non residenti e di trasmetterli automaticamente alle autorità fiscali dei rispettivi paesi di residenza. L’obiettivo è quello di evitare che all’interno delle frontiere dell’Unione si diffonda la pratica di evadere il fisco nascondendo il proprio reddito all'estero e rendendolo invisibile alle autorità del paese in cui si risiede e dove si pagano le tasse. L'attuale normativa, però, non si applica a tutte le forme di 8 reddito. Su richiesta di alcuni paesi europei, la Con la recentissima proposta del 12 giugno scorso Commissione si sta adoperando per ovviare a tale la Commissione intende compiere un ulteriore carenza. Una proposta intesa a rafforzare la passo in avanti, aggiungendo all’elenco delle direttiva vigente e ad ampliarne l’ambito di categorie soggette allo scambio automatico di applicazione è attualmente in discussione al informazioni tra le amministrazioni fiscali Consiglio che dovrebbe adottarne la revisione dell’Unione anche dividendi, plusvalenze, tutte le altre forme di reddito finanziario e i saldi dei entro la fine dell’anno: in base alla nuova direttiva conti. sulla cooperazione amministrativa, a partire dal 1° Con questa proposta l’Unione disporrà del gennaio 2015, lo scambio di informazioni fiscali sistema di scambio automatico di informazioni verrà esteso ad altre forme di reddito: redditi da più completo al mondo. lavoro, compensi per dirigenti, prodotti di assicurazione sulla vita, pensioni e proprietà e redditi immobiliari. Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/fiscalita/ampliare_lotta_evasione_fiscale_it.htm Vittime di violenza domestica: più protezione in tutta l’UE L e vittime di violenza, in particolare della violenza domestica, potranno presto contare su una protezione valida in tutto il territorio dell’Unione, grazie al nuovo regolamento sull’ordine di protezione a livello dell'Unione europea che consentirà a coloro che hanno subito atti di violenza di far valere, ovunque si trovino nell’UE, il provvedimento Giustizia, Sicurezza & Libertà restrittivo ottenuto nel paese d'origine. La nuova normativa, che si basa sul mutuo riconoscimento delle misure di protezione in riguardo ai problemi civili, integra, altresì, l’ordine di protezione europeo del 13 dicembre 2011 che assicura la libera circolazione delle misure di protezione in materia penale in tutta Europa. A beneficiare di questa legge saranno in particolare le donne, tenuto conto che, secondo i sondaggi, in Europa circa una su cinque ha subito violenza fisica almeno una volta. L’adozione del regolamento è avvenuta formalmente il 6 giugno scorso con l’approvazione della relativa proposta della Commissione europea da parte dei ministri della Giustizia degli Stati membri dell'UE, dopo il voto favorevole del Parlamento europeo del 22 maggio. La proposta della Commissione era contenuta in pacchetto di misure intese a migliorare i diritti delle vittime, presentato il 18 maggio 2011. http://europa.eu/rapid/press-release_IP-11-585_it.htm L’iter per l’approvazione dell’altra proposta, quella relativa ad una direttiva che sancisce diritti minimi per le vittime, ovunque esse si trovino nell’UE, si è concluso nell’ottobre 2012 e da allora gli Stati membri hanno tre anni di tempo per recepire le disposizioni della direttiva nei rispettivi diritti nazionali. Il regolamento, invece, si applicherà a decorrere dall’11 gennaio 2015. Per maggiori informazioni: Commissione europea – diritti delle vittime: http://ec.europa.eu/justice/criminal/victims/index_en.htm Homepage di Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria UE per la Giustizia: http://ec.europa.eu/reding 9 Industria & Imprenditoria Al via piano d’azione per la siderurgia europea L o scorso 11 giugno la Commissione europea ha presentato un piano d’azione per l’industria siderurgica europea che aiuti il settore a fronteggiare le sfide contingenti, partendo da una situazione caratterizzata attualmente dal calo della domanda e da una conseguente sovraccapacità produttiva che, a livello mondiale, è stimata in 542 milioni di tonnellate, di cui 80 in Europa. Gli interventi delineati nella Comunicazione varata dall'esecutivo UE hanno l'obiettivo di rilanciare la competitività del settore grazie all’innovazione e agli stimoli a favore della crescita e dell’occupazione. Sette le linee d'azione su cui si articola la strategia: il miglioramento del quadro normativo, il rilancio della domanda, un migliore accesso ai mercati, riduzione dei costi dell’energia, politiche per il clima (norme ambientali chiare incoraggerebbero gli investimenti necessari per adeguarsi a tecnologie più verdi) più innovazione (tra il 2014 e il 2020 il programma di ricerca Orizzonte 2020 metterà a disposizione circa 18 miliardi di euro di finanziamenti UE per rafforzare la leadership industriale nel campo dell'innovazione) e difesa dell'occupazione, grazie al sostegno in caso di ristrutturazioni. “Con l’odierno programma per la rinascita del settore siderurgico, vogliamo mandare un chiaro segnale all’industria riconoscendone l’importanza strategica per l’Europa e il suo ruolo di motore della crescita. L’UE ha più che mai bisogno della sua economia reale per sostenere la ripresa economica; il nostro obiettivo è che l’industria fornisca il 20% del PIL entro il 2020. Si tratta dell’inizio di un processo; Mi impegno a seguire da vicino la situazione in modo da adattare i nostri sforzi a seconda delle necessità. Entro un anno, cercheremo di stabilire se le azioni proposte abbia prodotto l’effetto sperato.” – ha dichiarato Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l'Industria e l'imprenditoria. La comunicazione della Commissione: http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/metals-minerals/files/steel-action-plan_it.pdf Estratti della conferenza stampa del vice-presidente Tajani: http://ec.europa.eu/avservices/video/player.cfm?ref=I079149&sitelang=en La presentazione di Tajani: http://ec.europa.eu/italia/documents/attualita/industria/steel_action_plan_slides.pdf Salute & Consumatori D' ora in poi sarà più facile viaggiare in Europa con cani, gatti e furetti grazie ad un regolamento UE (approvato dal Consiglio il 10 giugno scorso) che fissa nuove regole per i passaporti animali, agevolando i proprietari di animali domestici negli spostamenti non a fini commerciali - nei 27 Nuove regole per passaporti di animali domestici Paesi dell’Unione. Le nuove disposizioni, che sfruttano il successo della legislazione sul “pet passaporti” approvata un decennio fa (regolamento 998/2003), permettono una maggiore chiarezza su vaccinazioni antirabbiche, documenti e identificazione, introducendo anche il permesso di viaggiare per i cuccioli già vaccinati, ma non ancora immunizzati contro la rabbia. E’ previsto , inoltre, che negli 10 spostamenti all’interno dell’Unione una persona possa portare con sé al massimo cinque animali, anche se esistono eccezioni per la partecipazione a concorsi, mostre, eventi sportivi o ricreativi, come il caso delle mute di cani necessarie per trainare una slitta. La restrizione è stata imposta per combattere il fenomeno del traffico illegale di animali. Si Viaggiare in Europa con animali domestici: http://europa.eu/travel/pets/index_it.htm tratta di una misura necessaria - spiega una nota per prevenire o scoraggiare ogni abuso delle regole per fini commerciali. Con il via libera da parte del Consiglio Ue, che fa seguito a quello dell'Europarlamento di maggio, la nuova legislazione entrerà in vigore con la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue e sarà applicata dopo 18 mesi. Trasporti “eCall” - chiamata automatizzata auto: emergenza obbligatoria dal 2015 S volta nell’impegno dell’UE a favore della sicurezza stradale: per mitigare le conseguenze dei gravi incidenti che ogni anno causano migliaia di morti sulle strade d’Europa (28 000 morti e 1,5 milioni di feriti è il tragico bilancio dello scorso anno), il 14 giugno la Commissione europea, su iniziativa dei commissari all'industria e ai trasporti, Antonio Tajani e Sim Kallas, ha adottato due proposte volte a garantire che, entro ottobre 2015, le auto siano in grado di chiamare automaticamente i servizi di emergenza in caso di incidente grave. In tale ipotesi, con la semplice attivazione dell'airbag, il sistema “eCall” compone il 112, il numero unico d’emergenza europeo, comunicando l’ubicazione del veicolo ai servizi di emergenza, anche nel caso in cui il conducente sia incosciente o si trovi nell’impossibilità di effettuare una telefonata. In tal modo si prevede di poter salvare fino a 2 500 vite all’anno, oltre a ridurre i tempi di intervento dei servizi di pronto soccorso del 40% nelle aree urbane e del 50% in quelle rurali. Secondo il piano elaborato da Bruxelles il costo per l'inserimento di questo nuovo sistema di sicurezza all'interno di ogni singola vettura, stimato sui 100 euro, sarà a carico delle case produttrici e non aggiunto al prezzo finale di vendita dell’automobile. Oltre agli indiscutibili vantaggi in materia di sicurezza stradale, l’introduzione del sistema eCall avrà ripercussioni significative sulla competitività dell’industria automobilistica europea che, per fronteggiare la concorrenza che proviene dall’Oriente, sta puntando sempre di più su tecnologia e sicurezza. Le proposte della Commissione: Proposta di regolamento relativo ai requisiti di omologazione per la diffusione del sistema eCall: http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/automotive/files/safety/com-2013-316_en.pdf Proposta di decisione sull’introduzione della chiamata di emergenza (eCall) interoperabile: http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/kallas/headlines/news/2013/06/doc/com-2013-315_en.pdf Per ulteriori informazioni su eCall: http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/kallas/headlines/news/2013/06/ecall_en.htm https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/ecall-time-saved-lives-saved 11 L’angolo delle consultazioni L e consultazioni pubbliche della Commissione europea sono tra i principali strumenti attraverso i quali si attua la politica di trasparenza dell'Unione europea. Spesso accompagnate da un Libro verde", vale a dire un documento atto a stimolare il dibattito su un determinato argomento, le consultazioni pubbliche sono rivolte a tutti i cittadini e alle organizzazioni che abbiano interesse nei confronti di specifici temi, oggetto delle future proposte legislative della Commissione, e che vogliano far sentire la propria voce all'interno dei processi decisionali. Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa": : http://ec.europa.eu/yourvoice/ index_it.htm Il sito dà accesso anche ad un’altra un’ampia gamma di strumenti di democrazia partecipativa messi a disposizione dalle Istituzioni UE:partecipazione a sondaggi d’opinione o a dibattiti sull’Unione europea e sul suo futuro (compresa la possibilità di discutere i problemi direttamente con i leader politici e scambiare opinioni con altri cittadini interessati agli stessi argomenti). Non appena concluse le consultazioni, i risultati saranno disponibili sul portale, cosicché gli utenti del sito, oltre a poter esprimere le proprie opinioni, avranno la possibilità di sapere quanto è stato detto dagli altri e di verificare in seguito come la Commissione avrà tenuto conto delle loro riflessioni quando saranno pubblicate nuove proposte. In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte: Consultazione pubblica sulla riforma strutturale del settore bancario dell’UE Settore di riferimento: Mercato interno/Affari bancari Il contesto - La Commissione europea intende operare una riforma diretta a creare un sistema bancario efficiente, al servizio dell'economia e delle esigenze dei cittadini. Per elaborare la proposta, attesa entro l’anno, dovrà esaminare le possibili opzioni di intervento delineate nel “rapporto Liikanen” e formulate nell’ottobre 2012 dal gruppo di esperti appositamente incaricato. Mentre non si può ancora dire verso quale opzione si orienterà Bruxelles, la Commissione conferma che la riforma "esclude la vasta maggioranza delle banche locali e regionali e le banche focalizzate sul credito al consumo". Obiettivi della consultazione: la consultazione, avviata il 16 maggio scorso, si concentra su una delle cinque raccomandazioni contenute nel rapporto, ossia l’obbligo di separazione delle attività di trading rispetto alle attività bancarie “tradizionali (deposito e credito). Temi chiave della consultazione: la gamma di attività e la dimensione bancaria. I risultati della consultazione saranno utilizzati dalla Commissione per affinare le valutazioni, approfondendo i costi e i benefici delle ipotesi regolamentari proposte. Destinatari: la consultazione è aperta al contributo delle organizzazioni, dei singoli cittadini e delle autorità pubbliche. Scadenza: 3 luglio 2013 Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/internal_market/consultations/2013/banking-structural-reform/index_en.htm 12 Consultazione pubblica riguardante il Libro Verde sull’assicurazione contro le calamità naturali o provocate dall’uomo Settore di riferimento: Mercato interno Il contesto - Le catastrofi naturali e di origine umana sono in aumento in tutta l'Unione e l'Italia, con i suoi 3,5 miliardi di euro di danni ogni anno, è tra i paesi più colpiti. Oltre a provocare la perdita di vite umane, tali calamità comportano dei costi che, laddove non adeguatamente coperti da un’assicurazione, possono gravare pesantemente sui bilanci dei paesi colpiti e causare conseguenti squilibri interni ed esterni. Per il commissario al Mercato interno Michel Barnier “non sfruttiamo ancora appieno la capacità del settore assicurativo di cautelarci. Per colmare questa lacuna occorre ricercare soluzioni a livello europeo”. Obiettivi della consultazione: con la presente consultazione pubblica, avviata il 16 aprile scorso con la pubblicazione del Libro verde sulle assicurazioni nell’ambito delle catastrofi naturali e di origine umana da parte della direzione generale Clima, la Commissione europea vuole raccogliere opinioni sul grado di adeguatezza e disponibilità dei tipi di assicurazione contro le catastrofi attualmente sul mercato. Lo scopo è di valutare se sia auspicabile intervenire a livello comunitario, per migliorare il mercato delle assicurazioni in questo settore. In concomitanza con la presentazione del Libro verde ed il lancio della consultazione, la Commissione ha adottato un altro importante documento, la strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici. Destinatari: la consultazione è aperta a tutti i cittadini e alle organizzazioni. Sono particolarmente graditi i contributi da parte di consumatori, operatori di mercato, mondo accademico, governi nazionali ed autorità nazionali competenti. Scadenza: 15 luglio 2013 Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/internal_market/consultations/2013/disasters-insurance/index_en.htm La comunicazione della Commissione sulla strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici: http://ec.europa.eu/clima/policies/adaptation/what/docs/com_2013_216_en.pdf Consultazione pubblica sulla protezione dei consumatori nel settore dei prodotti pensionistici del terzo pilastro Settore di riferimento: Salute & Consumatori Il contesto - A febbraio 2012 la Commissione Europea ha presentato il Libro bianco sulle pensioni (WHITE PAPER – An Agenda for Adequate, Safe and Sustainable Pensions – Un’agenda dedicata a pensioni adeguate, sicure e sostenibili ). Dopo aver analizzato le conseguenze, sui bilanci nazionali e sul tasso di crescita dell’economia europea, di alcuni importanti mutamenti dei fenomeni demografici (aumento della longevità, avvio alla pensione dei baby boomers) comuni a tutti gli Stati membri, la Commissione esaminava in quel documento il modo in cui l’Unione europea e i singoli Stati possono intervenire sui sistemi pensionistici e previdenziali, adottando linee d'azione coordinate. L’obiettivo è duplice: assicurare la sostenibilità finanziaria e garantire l’adeguatezza delle future prestazioni. Nel Libro Bianco veniva ribadito il ruolo chiave, anche a livello europeo, della previdenza complementare e venivano proposte iniziative concrete per favorirne lo sviluppo in coerenza con i principi fondanti del processo di unificazione europea. 13 Su tale tematica la Commissione ha avviato, il 25 aprile scorso, una consultazione pubblica relativa ai piani di risparmio previdenziale sottoscritti su base individuale, quelli che sono comunemente conosciuti come prodotti di terzo pilastro (il primo pilastro è rappresentato dai regimi relativi alla previdenza sociale, mentre il secondo pilastro è quello dei regimi professionali o fondi pensione occupazionali). Obiettivi della consultazione: Il documento in pubblica consultazione pone una serie di interrogativi volti sostanzialmente ad identificare i problemi specifici incontrati dai consumatori riguardo ai prodotti di previdenza integrativa individuale e ad individuare altre iniziative che possano concorrere a un mercato unico realmente efficiente di tali prodotti, migliorandone i livelli di trasparenza. L’intento è quello di porre regole uniformi che creino una “cornice” di protezione generale e di sicurezza per il consumatore. Destinatari: possono partecipare autorità pubbliche, operatori del settore finanziario, società non finanziarie e organizzazioni imprenditoriali, organizzazioni di categoria, rappresentanti della società vivile e ONG., singoli cittadini. Scadenza: 19 luglio 2013 Il Libro Bianco sulle pensioni: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2012:0055:FIN:IT:PDF Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/dgs/health_consumer/dgs_consultations/ca/protection_third_pillar_2013_consultation_en.htm Consultazione pubblica sul nuovo quadro politico dell’UE in tema di salute e sicurezza sul lavoro Settore di riferimento: Occupazione & Affari sociali Il contesto – Il 31 maggio la Commissione europea ha pubblicato i risultati della valutazione della Strategia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro per il periodo 2007-2012. Le conclusioni confermano l'importanza di una politica su scala europea in tema di salute e sicurezza sul lavoro, in particolare per quanto riguarda la tendenza positiva nella riduzione degli infortuni sul lavoro (nel periodo 2007- 2012, infatti, il numero degli incidenti sul lavoro è diminuito del 25% ogni 100mila lavoratori) e il ruolo della strategia dell'UE nel coordinare gli sforzi e nel fornire un inquadramento comune per gli interventi. Ma ci sono ancora molti problemi irrisolti, si legge nel documento. Per il futuro la Commissione intende: migliorare l'attuazione delle disposizioni in tema di salute e sicurezza sul lavoro nelle PMI e nelle microimprese, sviluppare un sistema di monitoraggio più accurato, accrescere la focalizzazione sui rischi emergenti e sulle malattie professionali, affrontare in modo efficace i problemi di salute e sicurezza sul lavoro legati all'invecchiamento della popolazione attiva. Obiettivi della consultazione: con la presente consultazione, che prende le mosse proprio dal documento di valutazione della suddetta Strategia, la Commissione intende raccogliere pareri ed opinioni sulle sfide presenti e future che l’Ue deve affrontare per garantire ai cittadini europei posti di lavori sicuri e sani. Destinatari: la consultazione è aperta a tutti i cittadini e alle organizzazioni. Sono particolarmente ricercati i contributi dei rappresentanti delle autorità pubbliche degli Stati membri, delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonché delle parti interessate e degli esperti in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Scadenza: 26 agosto 2013 Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=333&langId=en&consultId=13&furtherConsult=yes 14 Eventi & iniziative http://ec.europa.eu/debate-future-europe/citizens-dialogues/index_en.htm I dialoghi “italiani”: http://www.dialogocittadini.it/ Nell’ambito dell’Anno europeo dei cittadini, su iniziativa della Vice Presidente Viviane Reding, responsabile tra l'altro per la Cittadinanza europea, la Commissione europea sta realizzando un'azione approfondita di dialogo e ascolto dei cittadini attraverso delle iniziative del tutto innovative. Si tratta di una serie di eventi rivolti alla cittadinanza in programma in tutto il territorio dell’Unione e in occasione dei quali i Commissari europei sono tra la gente per ascoltarla su vari temi relativi ai poteri ed alle politiche dell'UE. I temi sono stati scelti in base alle indicazioni provenienti da un recente sondaggio effettuato per conto della Rappresentanza sulle principali preoccupazioni e richieste degli italiani. Per gli eventi è stato di volta in volta identificato un campione ampio e rappresentativo della società civile, di tutte le estrazioni, composto da persone che nella vita abbiano concretamente a che fare con i temi di volta in volta affrontati. Al di là del pubblico presente ai singoli eventi, i “dialoghi con i cittadini” sono stati sempre aperti a tutti, data la possibilità di seguire i dibattiti in diretta streaming su http://webcast.ec.europa.eu/eutv/portal/ e su twitter @europainitalia. Tutti i dibattiti sono stati moderati dal giornalista scrittore, conduttore e autore televisivo, Federico Taddia. Gli esiti degli incontri in Italia Napoli, 30 novembre 2012 Anche nel nostro Paese è in corso un dibattito teso a mettere a fuoco richieste concrete nei confronti dell'Unione europea: Quale tipo di Europa volete nei prossimi anni per far fronte alle sfide del mondo? Che cosa vi aspettate concretamente dall'Unione europea affinché valga effettivamente la pena farne parte? Gli incontri in Italia, scanditi in sei tappe che hanno toccato diverse città dal novembre 2012 al mese di giugno 2013, sono stati organizzati dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Parlamento europeo. Media partner dell'iniziativa in Italia sono: ANSA, Euractiv.it, AgoraVox, gliEuros.eu; scambieuropei.eu. Commissario László Andor Quasi 200 cittadini, in prevalenza giovani, hanno discusso con il commissario László Andor, responsabile per l’occupazione, affari sociali e integrazione, e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sul tema: cosa fare per creare lavoro? “Noi proponiamo una ‘garanzia per i giovani’: se un giovane non trova lavoro, il governo nazionale 15 dovrebbe offrirgli una formazione” - così ha risposto il commissario Andor alle numerose domande di persone che non riescono a trovare lavoro dopo aver terminato gli studi. In un acceso dibattito su quali nuove competenze per nuovi lavori sono necessarie e su come il Fondo sociale europeo può contribuire a svilupparle, il commissario Andor e il sindaco de Magistris hanno auspicato più investimenti nell’istruzione. Inoltre, i partecipanti e i politici presenti si sono trovati d'accordo sulla necessità di coinvolgere le città e le regioni. vicepresidente Viviane Reding in un videomessaggio diffuso durante l’evento. ''La maggiore unità europea - ha aggiunto - non si può realizzare senza l'ascolto dei cittadini, non si può certo pensare in questi tempi che prevalgano la tecnocrazia e la burocrazia''. Roma, 18 marzo 2013 Torino, 21 febbraio 2013 Commissario Antonio Tajani Commissaria Cecilia Malmström commissaria Cecilia Malmström, La responsabile degli affari interni dell’UE, ha incontrato i cittadini a Torino per dialogare sul tema della protezione dei valori del modello sociale europeo e della sicurezza dei cittadini. Il dibattito si è incentrato su diverse tematiche relative alla cittadinanza, come l’immigrazione, il controllo delle frontiere esterne e la libera circolazione, la lotta al crimine. All’incontro ha partecipato anche il Sindaco del capoluogo piemontese, Piero Fassino. Rispondendo alle domande su quello che l’Unione sta facendo e farà per creare uno spazio europeo di giustizia, libertà e sicurezza e per garantire i diritti fondamentali che ne derivano per i cittadini europei, la Commissaria Malmstrom ha puntualizzato:“C’è la necessità di procedere a un'analisi completa e coordinata della governance di Schengen. Inoltre, per rafforzare la fiducia tra cittadini Ue e Stati membri, l’area di Schengen ha bisogno di un rafforzamento del sistema di valutazione e monitoraggio. Un sistema di monitoraggio ben funzionante deve garantire che le norme vengano rispettate da tutti e fornire le risposte richieste nelle situazioni in cui uno Stato membro si trovi ad affrontare problemi nella gestione della propria sezione di frontiera esterna Ue. La migliore risposta a tale necessità è l’adozione di un approccio più spiccatamente comunitario”. “Di fronte alla crisi economico-finanziaria ci vuole un'Europa più unita, cioè più integrata e più integrata significa con più democrazia''. Così si è espressa la Il terzo appuntamento è stato dedicato al tema dell'imprenditorialità. Alle domande dei cittadini, giovani, studenti universitari e rappresentanti di organizzazioni non governative, associazioni di categoria ed enti locali, ha dato risposta Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l'Impresa e l'imprenditoria, sottolineando l'importanza del rilancio delle microimprese e dei beni di lusso, della protezione dei prodotti made in Italy e del turismo e del contrasto alla contraffazione. Sono state affrontate anche le tematiche relative alla BCE, alla direttiva sui ritardi dei pagamenti e ai fondi strutturali. “Chiediamo all’Europa, e su questo abbiamo già ricevuto garanzie, che le città siano più protagoniste nell’utilizzo dei fondi strutturali. Dovrebbero essere stanziate meno risorse alle Regioni e più risorse ai Comuni e alle grandi aree metropolitane in quanto possono essere luoghi progettuali importanti e più dinamici nell’utilizzo dei fondi strutturali europei” ha affermato il sindaco Gianni Alemanno che ha presenziato al dibattito, svoltosi presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio. Pisa, 5 aprile 2013 Commissario Janez Potočnik 16 La città di Pisa ha ospitato il dibattito sull'uso sostenibile delle risorse, con l'intervento del Commissario all’Ambiente Janez Potočnik. “La torre di Pisa è un po' un simbolo dell'Europa, adesso. Non è perfettamente dritta, ma resiste. Ed è sempre bellissima». Ha iniziato così il suo intervento il Commissario Potočnik che per due ore si è confrontato con circa 300 cittadini, giovani, studenti, rappresentanti di associazioni e organizzazioni non governative, rispondendo a domande su come incentivare stili di vita e comportamenti sostenibili, come garantire la biodiversità, migliorare il trattamento dei rifiuti ed educare al rispetto dell'ambiente. “L'efficienza delle risorse è il punto focale, questo sarà il secolo delle risorse – ha spiegato chiaramente Potočnik, evidenziando come la popolazione mondiale aumenta costantemente, mentre le risorse naturali sono sempre più scarse e il loro prezzo, cresciuto, in media, del 300% dal 1999 al 2011, tenderà ancora a salire alle stelle. Inoltre, la popolazione del nostro pianeta raggiungerà i 9 miliardi di persone entro il 2050 e nel 2030 la terra sarà popolata da 3 miliardi in più di consumatori della classe media. “Non possiamo continuare a portare avanti l'attuale modello di consumo occidentale, è impossibile. Il modello economico europeo utilizza moltissimo le risorse (dalle materie prime all'energia). Inoltre, l'Europa importa la maggioranza delle materie prime e dell'energia che consuma: anche se non fossimo ecologisti, quindi, in futuro non avremmo speranza contro la concorrenza estera. Ecco perché l'industria dovrà cambiare, passando da una produttività basata sul lavoro a una sulle risorse, mentre i politici dovranno dare gli indirizzi e gli incentivi giusti, ed anche i consumatori avranno il loro ruolo». L'evento, svoltosi nell'imponente e accogliente cornice della Stazione Leopolda di Pisa, ha visto anche la partecipazione del Sindaco della città toscana, Marco Filippeschi, che ha sottolineato la volontà della sua città di diventare un modello di sostenibilità. Ventotene, 27 maggio 2013 Commissario Antonio Tajani Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, dopo l’incontro di Roma del 18 marzo, è stato protagonista a Ventotene di una giornata dedicata al futuro dell'Unione, un incontro dibattito con 500 rappresentanti (studenti ed insegnanti) di tutti gli istituti superiori della Provincia di Latina. "In un mondo globalizzato i problemi possono essere risolti solo insieme, non si può più lasciare spazio agli egoismi nazionali." - ha affermato Tajani aprendo il dibattito svoltosi Lunedì 27 Maggio, alla presenza del Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani e del Sindaco, Geppino Assenso, presso la suggestiva piazza dell'isola dove settant’anni fa Altiero Spinelli, uno dei padri fondatori dell'Europa, ha scritto il proprio manifesto sull'unità europea, mentre era costretto a soggiornare lì dal governo fascista. Gli studenti hanno rivolto al vicepresidente Tajani, responsabile per l'industria e l'imprenditoria, alcune domande attinenti a questioni economiche (tra cui la disoccupazione giovanile e la posizione dei laureati) e hanno anche chiesto il suo parere in merito all'identità e ai valori culturali europei. Tajani ha sostenuto che l'Europa deve avviare un nuovo processo di industrializzazione e per questo è innanzitutto necessario incoraggiare le PMI. Egli ha discusso con i giovani cittadini presenti anche sull'importanza dell'istruzione, sottolineando che l'Europa ha bisogno di ingegneri e di tecnici specializzati. Ha poi sollecitato i giovani a partecipare ai programmi dell'Unione, ad esempio Erasmus, e a trarre vantaggio dal diritto di circolare e soggiornare liberamente nell'UE. Il vice-presidente ha affermato inoltre che "l'Europa ha radici comuni, dagli antichi Greci all'Impero romano, dal Rinascimento alla Rivoluzione francese, e ciò ha contribuito a definire valori condivisi a prescindere dal fatto che si parlino lingue diverse." "Possiamo essere orgogliosi dell'Europa, dei fattori che ne caratterizzano la cultura tanto nei paesi orientali quanto in quelli occidentali e dei valori che ci definiscono, ad esempio, come l'unica regione del mondo in cui non vi sia la pena di morte." 17 Milano, 7 giugno 2013 Commissaria Connie Hedegaard Ospite d'onore della tappa di Milano (la sesta del "tour" italiano degli "incontri con i cittadini) è stata la commissaria responsabile dell'Azione per il clima, Connie Hedegaard. Al centro del dibattito, svoltosi nella mattinata del 7 giugno a Palazzo Marino, sede del Comune, vi sono stati temi quali lo sviluppo sostenibile, la maniera per conservare e valorizzare il clima del pianeta, la lotta e l'adattamento ai cambiamenti climatici (sia mediante le decisioni politiche sia attraverso le nostre scelte quotidiane). A fare gli onori di casa il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha aperto l’incontro evidenziando l’importanza della partecipazione attiva da parte dei cittadini ed indicando come “ricetta giusta” da proporre in un periodo di crisi come quello attuale, che è anche una crisi della partecipazione e di sfiducia nella politica, una ricetta che abbia “fra gli ingredienti principali l'Europa”. ''La crisi non deve bloccare le azioni per l'ambiente, il clima e l'efficienza energetica'' - ha esordito così la commissaria Hedegaard la quale ha sottolineato come ognuno di noi possa contribuire alla costruzione di una società a basse emissioni di carbonio, compiendo scelte a favore dell'ambiente nella vita di tutti i giorni, andando al supermercato, viaggiando o facendo shopping. Molte sono state le domande da parte del pubblico presente. In apertura, una domanda sulla strategia europea 20-20-20 che prevede il taglio del 20% delle emissioni di gas serra, la riduzione del consumo di energia del 20% e il 20% del consumo energetico totale europeo generato da fonti rinnovabili: è ancora valida? ''I nostri target vincolanti sono fondamentali'', ha spiegato la commissaria, ''ma non basta avere obiettivi solo per il 2020, e non a caso l'Esecutivo comunitario ha proposto di definire nuovi obiettivi per il 2030, proposta che è stata avallata anche dai capi di Stato e di governo''. Al dibattito in sala, che come sempre era possibile seguire in diretta streaming, si sono aggiunti i followers via twitter che hanno contribuito ad arricchire i temi trattati con domande e commenti postati live sullo schermo. Si è parlato, tra l'altro, delle prospettive per l'auto elettrica, del problema dello smaltimento dei rifiuti, delle innovazioni tecnologiche e del potenziale dell'economia verde per creare crescita e posti di lavoro. Infine, in vista della prossima conferenza internazionale sul tema ambiente, che si terrà nel 2015, la Hedegaard ha indicato come priorità assoluta il raggiungimento di un accordo internazionale sul clima: ''In quell'occasione l'Europa potrà mostrare tutto il suo peso solo se darà il buon esempio dimostrando di essere ambiziosa. Dobbiamo continuare a dimostrare che vogliamo una società sana, cui importa del clima e dell'ambiente, e penso che il mondo continuerà a seguirci''. Nella stessa giornata, alle ore 14.00, presso il Palazzo Reale di Milano, la commissaria Hedegaard ha incontrato i rappresentanti dell'industria della moda, nonché i rivenditori e i produttori di detersivi ed elettrodomestici, per discutere di come questi settori, insieme ai loro consumatori, siano in grado di contribuire alla costruzione di una società europea a basse emissioni di carbonio e di combattere così il cambiamento climatico. Hanno preso parte al dibattito il Ministro per Andrea Orlando, l’Ambiente l’Assessore all’Ambiente del Comune di Milano Pier Francesco Maran e il Presidente della Commissione ENVE (Commission for the Environment, Climate Change and Energy) presso il Comitato delle Regioni, Ugo Cappellacci. L'evento faceva parte della campagna "Un mondo come piace a te, con il clima che vuoi": http://world-you-like.europa.eu/it/ promossa dalla Commissione europea nell'autunno 2012 per sensibilizzare al problema del clima. La campagna terminerà a fine 2013. Il prossimo evento (evento finale) Trieste, 16 settembre 2013 Gli esiti di dei dibattiti confluiranno in un grande incontro paneuropeo di ascolto rivolto a tutta la cittadinanza, in programma il 16 settembre 2013 a Trieste, alla presenza della Vice-Presidente Reding, per cercare insieme di trarre le conclusioni di questo confronto sui diritti e sulle aspettative dei cittadini dall’Europa del futuro. 18 Capitale Verde Europea annunciato il 14 giugno scorso dal Commissario all’Ambiente UE Janez Potocnik, durante una cerimonia svoltasi a Nantes (Francia), città che attualmente detiene il titolo. Bristol ha ricevuto questo importante riconoscimento per i suoi piani di investimento nelle aree dei trasporti e l’energia, e in particolare per il suo impegno a svolgere un ruolo modello per l’economia verde in Europa e oltre. È stata inoltre premiata la sua strategia di comunicazione e social media per invitare all’azione e alla partecipazione anche i suoi cittadini. Il Premio “Capitale verde europea" viene assegnato annualmente a città all'avanguardia nel proporre modalità di vita urbana rispettose dell'ambiente. L’iniziativa è concepita come una sorta di ricompensa per chi sta dando maggiore spazio al rispetto per i delicati equilibri che il rapporto città-ambiente spesso danneggia o mette in discussione e, allo stesso tempo, come un invito alle città europee a mettere in mostra le proprie credenziali per diventare luoghi più gradevoli e salubri in cui vivere, lavorare o recarsi in vacanza: in altre parole, città vivibili. Oltre ad essere una fonte di ispirazione per altri centri urbani, questo riconoscimento è utile per rafforzare la reputazione e l'attrattiva della città vincitrice, facendone una destinazione interessante sotto il profilo turistico, lavorativo e abitativo. Fra il 2010 e il 2015 sono state sei le città vincitrici, nell’ordine: Stoccolma, Amburgo, VictoriaGasteiz, Nantes, Copenhagen e Bristol. Scelta la Capitale del 2015 La città di Bristol ( Regno Unito) ha vinto il titolo di Capitale Europea Verde 2015. Il premio è stato Al via il concorso per il 2016 La Commissione UE ha lanciato la ricerca della "Capitale verde europea" per il 2016, inserendo nel regolamento una importante novità: potranno partecipare da questa edizione anche le città che superano i centomila abitanti mentre fino allo scorso anno potevano candidarsi esclusivamente quelle con popolazione superiore ai 200mila. Grazie a questo cambiamento ora il premio è accessibile ad oltre 400 città in tutta Europa. Le candidature saranno valutate in base a 12 parametri: mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai medesimi trasporto locale; uso sostenibile del territorio nelle aree verdi urbane; natura e biodiversità; qualità dell'aria; qualità dell'ambiente acustico; produzione e gestione dei rifiuti; gestione delle risorse idriche; trattamento delle acque reflue; ecoinnovazione e occupazione sostenibile; rendimento energetico; gestione integrata dell'ambiente. Il premio è aperto ai 27 Stati membri dell'UE, ai paesi in via di adesione e ai paesi candidati (Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Islanda, Montenegro, Serbia e Turchia) e ai paesi dello Spazio economico europeo. A decretare la città vincitrice sarà una giuria europea affiancata da un gruppo di esperti di fama mondiale di diversi settori ambientali. Le città possono candidarsi online all'indirizzo www.europeangreencapital.eu. La scadenza per la presentazione delle domande è il 17 ottobre 2013. La città vincitrice sarà proclamata nel mese di giugno 2014. Il sito web ufficiale: www.europeangreencapital.eu Facebook: http://www.facebook.com/EuropeanGreenCapitalAward Twitter: http://twitter.com/EU_GreenCapital oppure un tweet indirizzato a @EU_GreenCapital 19 Il benvenuto di Roma alla Croazia nell’Unione europea Dobrodošla! Benvenuta Croazia nell’Unione europea!” è un’iniziativa svoltasi a Roma nel mese di giugno per festeggiare l'ingresso della Croazia nell'UE (1° luglio) attraverso tre eventi organizzati dalla DG Traduzione della Commissione europea insieme alle Biblioteche di Roma e all’Associazione italo-croata a Roma, con il patrocinio dell'Ambasciata di Croazia in Italia. La prima tappa, svoltasi il 13 giugno presso la Casa delle Traduzioni di Roma, è consistita in un corso introduttivo gratuito alla lingua croata offerto dall'Associazione italo-croata. Al termine del minicorso ai partecipanti è stato rilasciato un diploma. Il 17 giugno, presso la centralissima Biblioteca Rispoli, si è svolto un reading poetico bilingue italo-croato a cui hanno partecipato le poetesse Livia Bazu, Sarah Zuhra Lukanic e Alessandra Mattei, accompagnate da un racconto musicale di Pape Kanout. Infine, mercoledì 19, presso lo Studio radiofonico Europa, è stato registrato uno speciale radiofonico dedicato all'ingresso della Croazia nell'UE. Alla trasmissione, curata dalla DG Traduzione della Commissione europea, sono intervenuti prestigiosi ospiti quali l'Ambasciatore croato in Italia Damir Grubiša e l'Ambasciatore italiano a Zagabria Emanuela D'Alessandro e il Professor Natale Vadori, slavista e autore del trattato sull'Europa centro-orientale "Da Trieste a Vladivostok". Link per ascoltare lo speciale radiofonico: Sito web della Rappresentanza: http://ec.europa.eu/italia/studio_europa/index_it.htm Facebook: www.facebook.com/unlibropereuropa Twitter: twitter.com/libropereuropa Premio “Gianfranco Martini” per i gemellaggi Prorogata la scadenza Il Premio ‘Gianfranco Martini’ è promosso dalla Consulta nazionale Gemellaggi e Cittadinanza europea dell’AICCRE Italiana per il (Associazione Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) come giusto riconoscimento per risultati di eccellenza raggiunti nell’ambito delle attività di gemellaggio e della valorizzazione della cittadinanza europea. Gianfranco Martini, morto lo scorso anno all’età di 87 anni, è stato uno dei massimi dirigenti dell'Aiccre, nonché uno dei promotori del federalismo europeo e dell'Europa dei popoli. I destinatari del premio sono Comuni ed altri enti locali gemellati ed iscritti all’AICCRE che, con la loro attività, abbiano dato un significativo apporto di idee e di impegno a sostegno del processo di integrazione europea per un’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa. Le 3 sezioni in cui si articola il Premio sono: Cittadini attivi per l’Europa; Memoria europea attiva; Democrazia locale nei Balcani La scadenza, precedentemente fissata al 31 maggio, è stata prorogata al 30 settembre 2013 Per scaricare il regolamento e il modulo di candidatura: http://www.aiccre.it/premio-gianfranco-martini/ Per informazioni: [email protected] 20 Concorso video Europemobility 2013 Europemobility Video Contest 2013 è un concorso sostenuto dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Leonardo Da Vinci e dedicato alla creazione di video originali e creativi che mostrino esperienze di La competizione è aperta a mobilità. chiunque abbia svolto un programma di formazione pratica, uno scambio giovanile, un periodo di apprendistato, uno scambio fra imprese o un tirocinio all’estero, in ambito europeo o al di fuori. Lo scambio di mobilità per l’apprendimento in un altro paese può aver ricevuto il sostegno da un programma nazionale, può essere stato realizzato per iniziativa personale o con uno dei seguenti programmi UE: Gioventù in Azione, Leonardo da Vinci, Erasmus Placement, Erasmus per Giovani Imprenditori, Comenius e Grundtvig. Per essere ammessi al concorso, i video devono osservare i seguenti parametri: avere una durata da uno a tre minuti; essere originali; rispettare la normativa internazionale sui Diritti di Proprietà Intellettuale; essere in inglese o avere sottotitoli in inglese. Sono previste due categorie: video scelti dalla Giuria Internazionale Europemobility; video scelti attraverso voto sul web. Per ciascuna categoria saranno attribuiti tre premi: - al miglior video scelto dalla Giuria: 500 euro, più un viaggio a Bruxelles; - al miglior video scelto con la votazione online: un iPad, più un viaggio a Bruxelles; - il secondo e il terzo classificato di ogni categoria riceveranno un viaggio a Bruxelles. I vincitori verranno invitati alla cerimonia di premiazione a Bruxelles e presenteranno i propri video ad un pubblico internazionale alla "Europemobility Network International Conference", che si svolgerà nel Novembre 2013. Il viaggio e l'alloggio saranno a carico della Rete Europemobility che provvederà anche ad elargire una somma giornaliera per le spese di soggiorno. I video dovranno essere caricati sul sito di Euromobility: http://www.europemobility.tv Scadenze: 31 agosto 2013 per caricare i video; 15 settembre 2013 per la valutazione on line “L’Europa nella L’ “Europa nella mia regione” è il concorso fotografico lanciato dalla Commissione europea il 19 giugno allo scopo di coinvolgere i cittadini europei nella ricerca di progetti finanziati con i fondi regionali UE, che stanno cambiando la vita di tutti noi apportando benefici concreti alle comunità locali. Basterà presentare il miglior scatto fotografico di un progetto, dove sia visibile il tabellone o la targa che indichi chiaramente che l'opera è stata realizzata con l'aiuto di finanziamenti europei e su cui sia raffigurata la bandiera dell'UE. Sono previste due categorie concorsuali: mia regione” - «Il mio progetto», aperta alle organizzazioni che hanno beneficiato dei fondi regionali dell'Unione Europea; «Testimone oculare», aperta a tutti i cittadini europei che hanno visto un progetto nella propria regione o in un'altra regione visitata. In palio per i vincitori (due per ogni categoria) 1.000 euro in apparecchiature fotografiche e un viaggio a Bruxelles ad ottobre. Per partecipare al concorso, le foto (massimo tre) devono essere pubblicate sulla pagina Facebook della Commissione, dove è possibile reperire tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione. https://www.facebook.com/EuropeanCommission/app_386310531430573 Termine ultimo per la pubblicazione delle foto: 23 agosto 2013 a mezzogiorno (ora dell'Europa centrale). 21 Al via il premio europeo Premio europeo per il giornalismo sulla salute la prevenzione delle malattie, l'assistenza sanitaria, i sistemi sanitari e i diritti dei pazienti. Gli argomenti specifici sono i seguenti: assistenza sanitaria transfrontaliera malattie rare donazione e trapianto di organi operatori sanitari sicurezza dei pazienti e infezioni nosocomiali patologie croniche: cancro, malattie cardiovascolari e diabete vaccinazione antinfluenzale e vaccinazione infantile uso prudente degli antibiotici invecchiamento e demenze senili invecchiamento attivo e in buona salute prodotti farmaceutici determinanti della salute: tabacco, alcol, regime alimentare e attività fisica I l 14 giugno è stata lanciata la quinta edizione del Premio europeo per il giornalismo sulla salute, promosso dalla Commissione europea con l’intento di incoraggiare e conferire un riconoscimento al giornalismo di qualità grazie al quale l'opinione pubblica viene sensibilizzata su tematiche quali la salute, l'assistenza sanitaria e i diritti dei pazienti. I partecipanti al concorso devono essere giornalisti professionisti, maggiorenni, cittadini o residenti in uno dei 28 Stati membri dell'Unione europea (per la prima volta il premio è aperto a 28 paesi , in vista dell’adesione della Croazia, prevista per il 1° luglio). Ogni partecipante può presentare fino a 2 articoli. Le candidature collettive sono accettate se gli autori non sono più di 5. Tutti gli articoli devono essere redatti in una delle lingue ufficiali dell'UE e devono essere stati inizialmente pubblicati su una testata periodica (su carta oppure online) fra il 1° agosto 2012 e il 30 settembre 2013. Gli articoli non devono superare le 20.000 battute (spazi inclusi). Gli articoli devono riguardare tematiche quali In ciascun paese dell'UE una giuria nazionale, composta da giornalisti ed esperti nel campo della salute pubblica e presieduta da un rappresentante della Commissione europea, selezionerà un finalista a livello nazionale. Successivamente, una giuria europea (presieduta da un funzionario di alto livello della Commissione europea e composta da funzionari europei, esperti nel campo della salute pubblica europea e giornalisti di fama internazionale) selezionerà fra i 28 finalisti tre vincitori a livello di UE. I 28 finalisti saranno invitati a Bruxelles all'inizio del 2014 per partecipare alla cerimonia di premiazione e ad un seminario a loro dedicato. Il primo, il secondo e il terzo classificato si aggiudicheranno i premi in palio, rispettivamente del valore di 6.500, 4.000 e 2.500 euro. Scadenza: gli articoli vanno presentati on line entro il 30 settembre 2013 a mezzogiorno (ora dell'Europa centrale). Per presentare un articolo e per ulteriori informazioni (compreso il regolamento del concorso): http://ec.europa.eu/health-eu/journalist_prize 12 21 Supplemento Europa Bandi Giugno 2013 L a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi comunitari in vigore nel periodo 2007-2013. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di interesse. Premessa I Programmi comunitari - Cosa sono I programmi comunitari rappresentano lo strumento attraverso il quale vengono erogati i cd. fondi a gestione diretta, ossia quei finanziamenti inseriti nel bilancio della Comunità e gestiti direttamente e centralmente dalla Commissione Europea che effettua, senza ulteriori passaggi, il trasferimento dei fondi ai beneficiari. Tali programmi, concepiti per attuare le politiche comunitarie in varie aree tematiche attraverso la cooperazione tra soggetti di diversi Stati membri o di Stati terzi, sono generalmente di durata quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del Consiglio o in co-decisione con il Parlamento europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali proponenti e le percentuali di cofinanziamento. La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”, pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della possibilità di presentare una proposta progettuale. Principali caratteristiche: • A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari (soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria, università, ecc. (solo raramente a persone fisiche); 12 23 • Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie innovative e riproducibili anche in altri paesi europei; • Quasi sempre i progetti devono essere presentati da consorzi composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della transnazionalità); • Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione comunitaria, salvo rare eccezioni, nel AMBIENTE & ENERGIA Invito presentare proposte (codice identificativo CIP – IEE – 2013) pubblicato sulla GUUE C 390 del 18 dicembre 2012 nell’ambito del programma di lavoro 2013 “Energia Intelligente – Europa”. Programma di riferimento: EIE II (Energia Intelligente Europa) Sotto-Programma di CIP (Programma Quadro per l’Innovazione e la Competitività) Obiettivi: L'obiettivo del programma è quello di assicurare un'energia sicura e sostenibile per l'Europa a prezzi competitivi, attraverso azioni volte ad incoraggiare l'efficienza energetica e l'uso razionale delle risorse energetiche; promuovere le fonti d'energia nuove e rinnovabili e incoraggiare la campo degli aiuti allo sviluppo, copre solo una parte dei costi del progetto, in percentuale diversa a secondo della tipologia del programma. Essa, inoltre, non può essere concessa per spese già sostenute (divieto di retroattività). L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles. diversificazione energetica; promuovere l'efficienza energetica e l'uso di fonti d'energia nuove e rinnovabili nei trasporti. Il programma, in particolare, contribuisce alla Strategia UE 2020 e facilita l'attuazione della direttiva sull'efficienza energetica e della direttiva sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. A partire dal 2007, Energia intelligente - Europa è stata inclusa nel programma quadro per la competitività globale e l'innovazione (CIP). Azioni: Il programma copre azioni nei seguenti settori: efficienza energetica e uso razionale delle risorse energetiche (SAVE); fonti di energia nuove e rinnovabili (ALTENER); energia e trasporti (STEER); iniziative integrate. L’area d’intervento SAVE riguarda progetti mirati ad orientare le scelte dei consumatori relativamente al riscaldamento e al raffreddamento degli ambienti domestici e a finanziare soluzioni per il risparmio energetico industriale e delle piccole imprese. L’area d’intervento ALTENER punta sull’incentivazione delle reti di distribuzione e sui progetti che intendono favorire l’accesso dei consumatori alle fonti rinnovabili. L’area d’intervento STEER riguarda la mobilità urbana e cercherà di favorire cambiamenti nelle abitudini sia dei singoli sia della collettività così da abbassare notevolmente le emissioni delle città. Comprende anche i progetti sui carburanti alternativi e le idee che aiutano a dimezzare il numero dei veicoli a benzina entro il 2030 (obiettivi del White Paper dell'UE). Per il programma di lavoro 2013 sono state proposte le seguenti quattro iniziative integrate: : - Efficienza energetica e uso di energie rinnovabili negli edifici - BUILD UP Skills, iniziative di formazione di forza lavoro per le tecniche di costruzione sostenibili - Formazione e qualificazione nel campo dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili (pilastro II) La leadership locale dell'energia 24 - Mobilitare gli investimenti locali in campo energetico Candidati ammissibili: persone giuridiche, pubbliche o private, con sede nel territorio degli Stati membri dell'UE e, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Croazia e Macedonia. I progetti devono essere presentati da un gruppo di almeno tre soggetti giuridici indipendenti, ciascuno con sede in un altro paese ammissibile. Finanziamento: per il presente invito a presentare proposte è stato indicativamente allocato un bilancio di 65 milioni di euro, così distribuito: Per il settore SAVE – Budget indicativo: 15.6 milioni di euro Per il settore ALTENERBudget indicativo: 12.6 milioni di euro Per il settore STEER – Budget indicativo: 9.6 milioni di euro Iniziative integrate – Budget indicativo: 27.2 milioni di euro Il contributo comunitario ai progetti potrà coprire al massimo il 75% dei costi totali ammissibili. Prossima scadenza: 28 novembre 2013 (per le domande relative all'azione Build Up Skills). Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/energy/intelligent/getting-funds/call-for-proposals/how-to-apply/index_en.htm AMBIENTE & TERRITORIO Invito a presentare proposte CIP-EIP-ECOINNOVATION-2013 Obiettivi/Azioni: Eco Innovazione è una sezione specifica prevista all’interno del Programma per l’innovazione e l’imprenditorialità (sottoprogramma di CIPProgramma Quadro per l’Innovazione e la Competitività). Tale sezione promuove la diffusione sul mercato di tecnologie e/o processi eco-innovativi attraverso il sostegno a progetti pilota e di prima applicazione commerciale. In particolare, essa fornisce sostegno a: tecniche, tecnologie, prodotti, processi e servizi sostenibili, replicabili, a livello comunitario, e che, in modo sinergico, riducano l’impatto ambientale e contribuiscano a un utilizzo minore e più efficiente delle risorse naturali, compresa l’energia. A tale scopo, il Programma favorisce la presentazione di proposte che prendano in considerazione l’intero ciclo di vita dei prodotti ("Life Cycle"). Le priorità indicate nel bando relativo all’anno 2013 le seguenti: il riciclo dei materiali,; i prodotti per l’edilizia sostenibile; il settore alimentare; acqua; "green business". Candidati ammissibili: Possono partecipare persone giuridiche, pubbliche o private, con sede nei 27 Stati membri o in Paesi terzi con cui siano stati stipulati appositi accordi (Norvegia, Liechtenstein, Islanda, Albania, Croazia, Ex Repubblica Iugoslava di Macedonia, Israele, Montenegro, Serbia, Turchia). Vengono privilegiate le candidature delle Piccole e Medie Imprese. Le proposte possono essere presentate individualmente oppure costituendo partenariati nazionali e/o internazionali tra i Paesi aventi diritto. Finanziamento: Il budget disponibile è di circa 31 mln Euro. Generalmente, il valore medio del co-finanziamento europeo, per un singolo progetto (la cui durata è di solito compresa tra i 24 ed i 36 mesi) è di circa 800 mila Euro. Il co-finanziamento comunitario richiesto non potrà superare il 50% dei costi totali ammissibili del progetto. Scadenza: 5 settembre 2013 (17.00 ora locale di Bruxelles). Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/environment/eco-innovation/apply-funds/call-proposal/ 25 CITTADINANZA Invito presentare proposte pubblicato sulla GUUE C 377 del 7 dicembre 2012. Programma di riferimento: Europa per i cittadini 2007 - 2013 Obiettivi: il programma "Europa per i cittadini", volto a promuovere la cittadinanza attiva europea per il periodo 2007-2013, intende contribuire ai seguenti obiettivi generali: a) dare ai cittadini l’opportunità di interagire e partecipare alla costruzione di un’Europa sempre più vicina, democratica e aperta al mondo, unita nella sua diversità culturale e da questa arricchita, sviluppando in tal modo la cittadinanza dell’Unione europea; b) sviluppare un’identità europea, fondata su valori, una storia e una cultura comuni; c) promuovere un senso di appartenenza all’Unione europea tra i cittadini; d) migliorare la comprensione reciproca dei cittadini europei rispettando e promuovendo la diversità culturale e linguistica, contribuendo al dialogo interculturale. Azioni: il presente invito riguarda le seguenti azioni del Programma : Azione 1: Cittadini attivi per l’Europa : M i s u r a 1 : «Gemellaggio tra città» - questa misura comprende attività che prevedono o promuovono scambi diretti fra cittadini europei, per mezzo della partecipazione dei cittadini stessi ad attività di gemellaggio tra città. Essa comprende 2 sottomisure: Misura 1.1: «Incontri fra cittadini nell'ambito del gemellaggio tra città» (sovvenzione di progetto) Questa misura riguarda attività che prevedono o promuovono scambi diretti fra cittadini europei, per mezzo della partecipazione dei cittadini stessi ad attività di gemellaggio tra città. Del progetto devono far parte come minimo 25 partecipanti internazionali, provenienti dalle municipalità invitate. La durata massima della manifestazione è di 21 giorni. Misura 1.2: «Collegamento in rete telematico tra le città gemellate» (sovvenzione di progetto) - Questa misura sostiene la formazione di reti istituite sulla base dei legami fra città gemellate. Un progetto deve prevedere almeno tre eventi e devono prendervi parte municipalità di almeno quattro paesi partecipanti, di cui almeno uno sia uno Stato membro dell'Unione europea. Del progetto devono far parte come minimo 30 partecipanti internazionali provenienti dalle municipalità invitate. La durata massima del progetto è di 24 mesi e la durata massima di ciascun evento è di 21 giorni. M i s u r a 2 : «Progetti dei cittadini» (Misura 2.1 sovvenzione di progetto ) e «Misure di sostegno». Misura 2.2 - sovvenzione di progetto). La Misura 2.1 affronta uno dei più gravi problemi cui oggi l'UE deve dare risposta: come colmare il divario che separa i cittadini dall'Unione europea. L’obiettivo è quello di esplorare metodologie originali e innovative per incoraggiare la partecipazione dei cittadini e stimolare il dialogo tra i cittadini europei e le istituzioni dell'Unione. Un progetto deve prevedere almeno cinque paesi partecipanti, di cui almeno uno sia uno Stato membro dell'Unione europea. Al progetto devono prendere parte almeno 200 partecipanti. La durata massima del progetto è di 12 mesi. La Misura 2.2 si propone di sostenere le attività che possono sfociare nella formazione di partenariati e reti di lunga durata, coinvolgendo un gran numero di parti interessate nella promozione della cittadinanza attiva europea, contribuendo così a dare una risposta più efficace agli obiettivi dei programmi e ampliando l'impatto complessivo del programma e la sua efficacia. Un progetto deve prevedere almeno due paesi partecipanti, di cui almeno uno sia uno Stato membro dell'Unione europea. Il periodo massimo è di 12 mesi; si richiedono almeno due eventi per ogni progetto. Azione 2: Società civile attiva in Europa - M i s u r a 3 : Sostegno a progetti promossi da organizzazioni della società civile (sovvenzione di progetto). Obiettivo di questa misura è il sostegno a progetti concreti promossi da organizzazioni della società civile che appartengano a differenti paesi partecipanti. Tali progetti devono svolgere opera di sensibilizzazione su questioni di interesse europeo 26 e contribuire a diffondere la reciproca comprensione tra diverse culture, nonché a individuare valori comuni tramite la cooperazione a livello europeo. Un progetto deve prevedere almeno due paesi partecipanti, di cui almeno uno sia uno Stato membro dell'Unione europea; la durata massima dei progetti è di 18 mesi. Azione 4: Memoria europea attiva (sovvenzione di progetto). L'obiettivo dei progetti sostenuti nell'ambito di questa azione è mantenere viva la memoria delle vittime del nazismo e dello stalinismo e migliorare la conoscenza e la comprensione da parte delle generazioni attuali e future di ciò che è avvenuto nei campi di concentramento e in altri siti di sterminio di massa, e delle cause che hanno provocato tali eventi. Candidati ammissibili: Associazioni culturali, enti locali, enti pubblici, ONG, ONLUS. Finanziamento: Azione 1 Misura 1.1 – Budget totale: 5 896 000 Euro. La sovvenzione massima erogabile è di 25.000 euro per progetto. La sovvenzione minima erogata è di 5.000 euro. Azione 1 Misura 1.2 - Budget totale: 4 270 000 Euro. L'importo massimo ammissibile per un progetto che rientri in questa misura è di 150.000 euro. L'importo minimo ammissibile è di 10.000 euro. Azione 1 Misura 2.1 Budget totale: 1 163 000 Euro. La sovvenzione erogata non può superare il 60 % del totale dei costi ammissibili del progetto. La sovvenzione minima sarà di 100.000 euro; la sovvenzione massima ammissibile per un progetto che rientri in questa misura è invece di 250.000 euro. Azione 1 Misura 2.2 - Budget totale: 725 000 Euro. La sovvenzione non può superare un importo massimo pari all'80% dei costi ammissibili dell'azione in questione. La sovvenzione minima ammissibile è di 30.000 euro; la sovvenzione massima ammissibile per un progetto che rientri in questa misura è di 100.000 euro. Azione 2 Misura 3 - Budget totale: 2 504 000 Euro. La sovvenzione massima è di 150.000 euro. La sovvenzione minima ammissibile è di 10.000 euro. Azione 4 - Budget totale: 2 414 000 Euro. La sovvenzione massima è di 100.000 euro. La sovvenzione minima ammissibile è di 10.000 euro. Prossime scadenza (l’ultima per il periodo 2007 – 2013): 1° settembre 2013 - Incontri fra cittadini nell’ambito del gemellaggio tra città); Collegamento in rete tematico tra le città gemellate. Per ulteriori informazioni e modulistica: http://eacea.ec.europa.eu/citizenship/funding/2013/index_en.php IMPRESE & INDUSTRIA Invito a presentare proposte 69/G/ENT/PPA/13/411 pubblicato sul sito web della DG Imprese e Industria della Commissione Europea il 23/05/201 Progetti di cooperazione per supportare il turismo transnazionale basato sul patrimonio culturale Obiettivi: L'obiettivo principale dell'invito a presentare proposte è quello di integrare le politiche regionali e nazionali per sostenere la cooperazione transnazionale e le iniziative comuni finalizzate alla progettazione di prodotti innovativi transnazionali nei settori del turismo culturale e/o industriale, al fine di contribuire: alla differenziazione dell'offerta turistica europea per capitalizzare e valorizzare il patrimonio culturale comune; alla rigenerazione economica e alla creazione di posti di lavoro nelle regioni (post) industriali in declino tramite progetti di cooperazione interregionale e transnazionale nel campo del turismo. Azioni: la proposta di progetto deve soddisfare le seguenti caratteristiche: essere tematica. Il prodotto turistico transnazionale deve essere concepito e strutturato attorno ad un tema comune. Il tema deve essere correlato al patrimonio culturale o industriale europeo e deve essere chiaramente identificabile; - essere tecnicamente e 27 finanziariamente sostenibile. Il progetto dovrebbe identificare la struttura di gestione e spiegare le modalità di raggiungimento dei suoi obiettivi, identificare il personale da coinvolgere, con la distribuzione dei compiti tra i partner e membri del personale. La descrizione della proposta dovrebbe anche fare riferimento al modo in cui l'azione potrebbe essere ulteriormente sviluppata dopo la fine del periodo previsto dal progetto, sia tecnicamente sia finanziariamente; creare effetti reali misurabili. I risultati attesi del progetto devono essere chiaramente delineati e che devono essere indicate le modalità di misurazione dei risultati e quali indicatori saranno utilizzati; - essere trans-nazionale. Il prodotto turistico che viene realizzato deve avere una "dimensione europea": coprire almeno 5 diversi paesi europei ed essere rappresentativo del patrimonio comune europeo e di valori condivisi. La copertura di oltre 5 paesi sarà considerato come un valore aggiunto per la proposta. - essere effettuata attraverso un partenariato/consorzio in cui siano inclusi un minimo di cinque partner (ossia 5 diversi soggetti giuridici indicati separatamente nella convenzione di sovvenzione) che abbiano le rispettive sedi legali in almeno 5 Paesi diversi. dare visibilità al coinvolgimento dell'Unione europea nel progetto. Candidati ammissibili: enti privati, enti pubblici, imprese, persone giuridiche, pubbliche amministrazioni I candidati devono partecipare in consorzio con le organizzazioni partner. Il consorzio deve essere composto da un minimo di cinque soci che coprano almeno 5 Paesi diversi. Almeno due partner del consorzio devono essere organizzazioni pubbliche nazionali o locali. Finanziamento: il contributo massimo è di 200.000 € per progetto, per un massimo di 5 progetti. (Totale: 1.000.000 €) Scadenza: 31 luglio 2013 Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/enterprise/newsroom/cf/itemdetail.cfm?item_id=6653&tpa=0&tk=&lang=it ISTRUZIONE- CULTURA Programma di riferimento: Programma di Apprendimento Permanente (Life Long Learning - LLP ) 2007 - 2013 Invito a presentare proposte 2012 - EAC/27/11 pubblicato sulla GUUE C 232 del 3 agosto 2012 Obiettivi: il Programma LLP riunisce al suo interno tutte le iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013. L’obiettivo generale del programma è quello di sostenere la partecipazione ai processi educativi di ogni cittadino lungo tutto l'arco della vita e contribuire, così, allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza In particolare, esso si propone di promuovere, all'interno della Comunità, gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi d'istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale. Il Programma LLP è affidato alla responsabilità della Commissione europea - DG Istruzione e Cultura, con l’assistenza dell’Agenzia esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura (EACEA) e con la cooperazione delle Agenzie nazionali dei diversi paesi partecipanti, incaricate della gestione coordinata del programma a livello nazionale. Azioni: il programma è suddiviso in 4 sottoprogrammi settoriali (o sotto – programmi): 1. Comenius, dedicato all’istruzione scolastica; 2. Erasmus, dedicato all’istruzione superiore; 3. Leonardo Da Vinci, dedicato alla formazione professionale; 4. Gruntvig, dedicato all’apprendimento per adulti un Programma Trasversale, teso ad assicurare il coordinamento tra i diversi settori - il Programma Jean Monnet, diretto a sostenere l’insegnamento, la ricerca e la riflessione nel campo 28 dell’integrazione europea e le istituzioni europee chiave. Candidati ammissibili: il programma di apprendimento permanente si applica a tutti i tipi e livelli di istruzione, di insegnamento e di formazione professionali ed è accessibile a tutte le entità elencate nell'articolo 4 della decisione istitutiva del programma (decisione del Parlamento europeo e del Consiglio il 15 novembre 2006 - decisione n. 1720/2006/CE). Finanziamento: il bilancio totale destinato al presente invito è stimato in 1.140.000.000 Euro. L'entità delle sovvenzioni e la durata dei progetti variano a seconda di fattori quali il tipo di progetto e il numero di paesi. Prossime scadenze: Comenius, Grundtvig: formazione permanente: 17 settembre 2013. Programma trasversale: attività chiave 1 — Visite di studio: secondo termine: 15 ottobre 2013. Invito a presentare proposte EACEA /04/13 (pubblicato sulla GUUE C118 del 25 aprile 2013) Nell’ambito del programma per l’apprendimento permanente Attuazione degli obiettivi strategici europei nel campo dell’istruzione e della formazione (IF 2020) (cooperazione tra parti interessate, sperimentazione e innovazione). Obiettivi: l’obiettivo generale dell’invito è favorire la cooperazione politica europea per sostenere — attraverso IF 2020 — l’impegno dei paesi volto a raggiungere gli obiettivi di Europa 2020, come si evince dall’analisi annuale della crescita 2013 e dalla comunicazione «Ripensare l’istruzione». In particolare: lo sviluppo di competenze per la crescita e la competitività, il rafforzamento dell’occupabilità giovanile e la riduzione dei livelli di abbandono scolastico, in un contesto che privilegia gli investimenti efficienti in materia di istruzione e formazione. Azioni: le attività finanziabili sono ripartite tra le due parti di cui si compone questo invito: Parte A - Sostegno all'attuazione nazionale e campagna di sensibilizzazione sugli obiettivi della cooperazione europea in materia di istruzione e formazione Parte B Sostegno all'attuazione di soluzioni politiche innovative a livello istituzionale per ridurre l'abbandono scolastico, compatibilmente con le priorità definite in Europa 2020 e IF 2020. Candidati ammissibili: ministeri nazionali o regionali responsabili delle politiche di istruzione, formazione e apprendimento permanente; altri organismi/autorità e organizzazioni di parti interessate attivi nello sviluppo e nell'attuazione delle politiche di apprendimento permanente. Finanziamento: il bilancio complessivo assegnato al cofinanziamento di progetti ammonta a 4 milioni di euro. Il contributo finanziario dell'UE non può superare il 75% del totale dei costi ammissibili. La sovvenzione massima per progetto sarà di 120.000 euro per la parte A e di 800.000 euro per la parte B. Scadenza: 16 settembre 2013 Per ulteriori informazioni sul Programma e modulistica: http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-programme/index_en.htm http://ec.europa.eu/education/llp/official-documents-on-the-llp_en.htm Per la call EACEA /04/13: http://eacea.ec.europa.eu/llp/funding/2013/call_ecet_2013_en.php ISTRUZIONE - CULTURA Programma di riferimento: Gioventù in azione (2007-2013) Obiettivi: gli obiettivi generali del Programma sono: promuovere la cittadinanza attiva dei giovani e sviluppare la solidarietà tra loro; favorire la comprensione reciproca tra giovani in paesi diversi; contribuire a sviluppare le possibilità di sostenere le attività dei giovani e la capacità degli organismi della società civile in campo giovanile; favorire la cooperazione europea nel settore della gioventù. Questi obiettivi generali verranno attuati a livello di progetto tenendo conto delle priorità permanenti: cittadinanza europea, partecipazione dei giovani, diversità culturale, inserimento di giovani svantaggiati. Le priorità annuali per il 2013 sono: la cittadinanza dell’UE e 29 i diritti ad essa inerenti nel contesto dell’Anno europeo dei cittadini; la partecipazione alle elezioni europee del 2014; disoccupazione giovanile e mobilità dei giovani disoccupati; povertà e marginalizzazione e la necessità per i giovani di impegnarsi per affrontarle per una società più inclusiva; stimolare lo spirito d'iniziativa dei giovani, la loro creatività, lo spirito imprenditoriale ed occupabilità; promozione di attività all'aperto e di sport di base. Il programma è gestito dlala Commissione europea - DG Istruzione e Cultura e dall’ Agenzia esecutiva EACEA (Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura). Invito a presentare proposte EAC/S01/13pubblicato sulla GUUE C 398 del 22 dicembre 2012 Azioni: il presente invito a presentare proposte riguarda il sostegno alle seguenti azioni (e sottoazioni): Azione 1 - Gioventù per l'Europa: - Sottoazione 1.1 Scambi di giovani (durata fino a 15 mesi); - Sottoazione 1.2 Iniziative per la gioventù (durata da 3 a 18 mesi); - Sottoazione 1.3 - Progetti gioventù e democrazia (durata da 3 a 18 mesi). Azione 2 - Servizio europeo per il volontariato (durata fino a 24 mesi). Azione 3 - Gioventù nel mondo: - Sottoazione 3.1 Cooperazione con i paesi limitrofi dell'Unione europea (durata fino a 15 mesi). Azione 4 - Strutture di sostegno per la gioventù: Sottoazione 4.3 - Formazione e collegamenti tra coloro che operano nel campo dell'animazione e delle organizzazioni giovanili (durata da 3 a 18 mesi). Azione 5 - Sostegno alla cooperazione europea nel settore della gioventù: Sottoazione 5.1 - Incontri fra giovani e responsabili delle politiche giovanili (durata da 3 a 9 mesi). Candidati ammissibili: organizzazioni senza scopo di lucro o non governative, organismi pubblici locali e/o regionali, gruppi giovanili informali, enti attivi a livello europeo nel campo della gioventù, organizzazioni internazionali senza scopo di lucro, organizzazioni commerciali che organizzano una manifestazione nel campo della gioventù, dello sport o della cultura. I candidati devono essere residenti in un paese che partecipa al programma o in un paese partner limitrofo del Partenariato orientale o dei Balcani occidentali. Finanziamento: Sottoazione 1.1: 39.691.270 euro; Sottoazione 1.2: 14.794.500 euro; Sottoazione 1.3: 9.151.000 euro; Azione 2: 70.156.580 euro; Sottoazione 3.1: 14.082.560 euro; Sottoazione 4.3: 21.749.750 euro; Sottoazione 5.1: 9.539.340 euro. Scadenze: 1° ottobre 2013 (all’Agenzia nazionale) 3 settembre 2013 (all’Agenzia esecutiva). Invito a presentare proposte EACEA/06/13 pubblicato sulla GUUE C148 del 28 maggio 2013 - Sottoazione 4.6, Partenariati Obiettivi - Il presente invito a presentare proposte si prefigge di sostenere partenariati con enti pubblici regionali o locali o altre parti interessate attive nel settore della gioventù a livello europeo allo scopo di sviluppare progetti a lungo termine incentrati in varia misura sul programma «Gioventù in azione». Gli obiettivi specifici di tali partenariati sono: incoraggiare il coinvolgimento degli enti pubblici a livello regionale o locale o di altre parti interessate che svolgono attività inerenti ai settori della gioventù a livello europeo e dell’istruzione non formale; sostenere lo sviluppo delle loro competenze in quanto enti attivi nel campo della gioventù e impegnati a fornire opportunità di istruzione non formale ai giovani e agli operatori giovanili; promuovere lo sviluppo di reti sostenibili, lo scambio delle migliori prassi e il riconoscimento dell’istruzione non formale. Azioni: i progetti devono prevedere attività di natura non lucrativa correlate al settore della gioventù e dell’istruzione non formale. Sono ammissibili le seguenti attività: scambi di giovani a livello transnazionale; iniziative per la gioventù a livello nazionale o transnazionale; servizio volontario europeo; formazione e attività di networking. Candidati ammissibili: Le proposte devono essere presentate da: un ente pubblico locale o regionale; un’associazione o una rete di enti pubblici regionali e/o locali;un gruppo europeo di cooperazione territoriale; un ente senza fini di lucro, attivo a livello europeo nel settore della gioventù (ENGO), al quale facciano capo organizzazioni associate in almeno otto (8) paesi 30 partecipanti al programma «Gioventù in azione»; una fondazione attiva a livello dell’UE nel settore della gioventù; una società/un’impresa/un ente a scopo di lucro attivi nella responsabilità sociale delle imprese a favore dei giovani. Ulteriori requisiti sono indicati nella versione integrale del bando. Finanziamento: l’importo totale stanziato per il cofinanziamento dei progetti nell’ambito del presente invito è stimato in 2 500 000 EUR. La sovvenzione massima per ciascun progetto sarà pari a 100 000 EUR. Il contributo finanziario dell’Agenzia non supererà il 50 % del totale delle spese ammissibili di un progetto. Scadenza: 5 settembre 2013 Invito a presentare proposte EACEA/12/13, Strutture di sostegno per la gioventù, pubblicato sulla GUUE C150 del 29 maggio 2013 Sottoazione 4.3: Sostegno alla mobilità degli operatori giovanili Obiettivi: l’invito si prefigge di sostenere la mobilità e gli scambi tra gli operatori giovanili allo scopo di promuovere l’acquisizione di nuove capacità e competenze per arricchire il loro profilo professionale nel settore della gioventù. L’invito, pertanto, agevolerà la creazione di reti tra le strutture giovanili in Europa e contribuirà a promuovere la priorità politica di sostenere, riconoscere e professionalizzare il lavoro nel campo della gioventù quale strumento politico trasversale in Europa. Azioni: i progetti devono prevedere attività di natura non lucrativa correlate al settore della gioventù e dell'istruzione non formale per un massimo di due operatori giovanili. Le proposte devono essere basate su uno stretto rapporto di collaborazione tra due partner di due diversi Paesi aderenti al programma, di cui almeno uno di uno Stato membro dell'Unione europea, che agiscano rispettivamente come organizzazione d'invio (che provvede a inviare operatori giovanili) da un lato, e organizzazione ospitante degli stessi interessati, dall'altra. Uno dei due partner assume il ruolo di organismo di coordinamento e si rivolge all'Agenzia esecutiva per tutto il progetto a nome di entrambi. Candidati ammissibili: Sia i candidati sia i partner devono essere organizzazioni senza scopo di lucro : organizzazioni non governative (ONG); organismi attivi a livello europeo (ENGO) e nel settore della gioventù, che abbiano organizzazioni affiliate in almeno otto paesi aderenti al programma “Gioventù in azione”; enti pubblici regionali o locali. I partecipanti allo scambio devono essere operatori giovanili professionisti legalmente residenti in uno dei paesi aderenti al programma, con almeno due anni di esperienza professionale pertinente documentata nel campo del lavoro nel settore della gioventù (lavoratori subordinati retribuiti o volontari. Non è previsto un limite di età per i partecipanti). Finanziamento: il finanziamento complessivo ammonta a 735.000 euro; il finanziamento massimo per singolo progetto è di 25.000 euro Scadenza: 10 settembre 2013 Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/youth; http://eacea.ec.europa.eu/youth/index_en.htm In Italia il Programma è attuato dalla Agenzia Nazionale per i Giovani: http://www.agenziagiovani.it/il-programma.aspx ISTRUZIONE - CULTURA SPORT Invito a presentare proposte EAC/S03/13 pubblicato sulla GUUE C120 del 26 aprile 2013 Azione preparatoria: Partenariato europeo per gli sport Obiettivi - il presente invito riguarda l'esecuzione dell'azione preparatoria Partenariato europeo per gli sport che ha l'obiettivo di preparare le future azioni dell'UE in tale settore, in particolare nel quadro della sezione relativa allo sport della proposta di programma dell'Unione per l'istruzione, la 31 formazione, la gioventù e lo sport 2014-2020 («Erasmus per tutti»), a partire dalle priorità stabilite nel Libro bianco sullo sport del 2007 e nella comunicazione del 2011 «Sviluppare la dimensione europea dello sport». Azioni: vengono finanziati progetti transnazionali tesi ad individuare e testare reti adeguate e buone pratiche nel settore dello sport riguardo ai seguenti aspetti: rafforzamento della buona governance e della duplice carriera nello sport, favorendo la mobilità dei volontari, degli allenatori, dei dirigenti e del personale delle organizzazioni sportive senza scopo di lucro; protezioni degli atleti, in particolare i più giovani, contro i rischi per la salute e la sicurezza; promozione di sport e giochi tradizionali europei. Candidati ammissibili: enti pubblici o da organizzazioni senza scopo di lucro di Stati membri dell'Ue Finanziamento: Il finanziamento comunitario a disposizione del bando è di a 2.650.000 euro. Il cofinanziamento massimo per progetto è pari all'80% dei costi totali. Scadenza: 19 luglio 2013 Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/sport/preparatory_actions/doc1009_en.htm TRASPORTI Marco Polo II: Invito a presentare proposte 2013 pubblicato sulla GUUE C88 del 26 marzo 2013 Programma di riferimento: Marco Polo II (2007-2013) Obiettivi: il programma Marco Polo ha l’obbiettivo di ridurre la congestione stradale, migliorare le prestazioni ambientali del sistema trasporto merci e potenziare il trasporto intermodale, contribuendo ad un sistema di trasporto efficiente e sostenibile. che dia valore aggiunto all'Unione europea, senza conseguenze negative per la coesione economica, sociale o territoriale. Le priorità per il 2013 sono relative a progetti marittimi sostenibili a livello ambientale, a progetti sulla navigazione interna e a progetti ferroviari con carichi in singoli carri. Azioni: L'invito riguarda tutte le cinque categorie di azioni previste dal programma: Modal shift actions - azioni di trasferimento modale per trasferire il trasporto merci dalla strada al trasporto marittimo a corto raggio, alla ferrovia, alle vie navigabili interne o a una combinazione di modi di trasporto; Catalyst actions - azioni di catalizzazione altamente innovative per superare le barriere strutturali esistenti nel mercato del trasporto merci nell’Unione europea, come la scarsa velocità dei treni merci o i problemi di interoperabilità tecnica fra i modi di trasporto; Motorways of the sea actions azioni riguardanti le autostrade del mare per trasferire il trasporto merci dalla strada al trasporto marittimo a corto raggio o a una combinazione di quest’ultimo con altri modi di trasporto, con l’obiettivo di offrire un servizio di trasporto marittimo intermodale di grande volume e a frequenza elevata; Traffic avoidance actions azioni destinate a evitare il traffico per integrare il trasporto nella logistica di produzione, con l’obiettivo di ridurre la domanda di trasporto di merci su strada; Common learning actions azioni comuni di apprendimento per migliorare la cooperazione e ottimizzare i metodi operativi e le procedure fra i soggetti che partecipano alla catena del trasporto merci. Candidati ammissibili: possono presentare proposte persone giuridiche configurate quali imprese commerciali private o a partecipazione pubblica stabilite nei 27 Stati membri dell’Ue, Croazia) paesi EEA/EFTA (Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e paesi vicini (a determinate condizioni), singolarmente o in partenariato. Finanziamento: Le risorse stanziate per il 2013 ammontano a 66,7 milioni di euro. La sovvenzione comunitaria per le azioni di Common Learning, copre al massimo il 50% dei costi 32 ammissibili, per le altre il 35% dei costi ammissibili. Scadenza: 23 Agosto 2013 (entro le ore 16.00 – ora locale di Bruxelles). Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/transport/marcopolo/getting-funds/call-for-proposals/2013/index_en.htm proposte presentate dai ricercatori, sia del settore privato che di quello pubblico. RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO Programma di riferimento: VII programma quadro di RST - ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (7PQ) Il 7° Programma Quadro (http://cordis.europa.eu/fp7/h ome_en.html), gestito dalla Direzione Generale Ricerca della CE, è il pilastro fondamentale dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA) e gioca un ruolo fondamentale nell'attrarre e nel coordinare le iniziative di ricerca europee per favorire lo sviluppo, la competitività e lo sviluppo dell’occupazione. Il 10 luglio 2012 è stato lanciato il più grande pacchetto di inviti a presentare proposte (2012 – 2013) mai pubblicato nell'ambito del 7° PQ dell'UE. Con un valore complessivo di 8,1 miliardi di euro, i finanziamenti di questi inviti sono aperti a organizzazioni e imprese in tutti gli Stati membri, nei paesi partner del 7° PQ e in altri paesi ammissibili e riguardano i seguenti programmi specifici Programma specifico “Cooperazione” tale programma sostiene la ricerca nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale all’interno dell’Unione europea e oltre i confini dell’Unione. Il programma è suddiviso in 10 temi prioritari: salute; prodotti alimentari, agricoltura, pesca e biotecnologie; tecnologie dell’informazione e della comunicazione; nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; energia; ambiente; trasporti; Scienze socio-economiche e umanistiche; spazio; sicurezza. Programma specifico “Idee”tale programma, realizzato attraverso il Consiglio europeo della ricerca (CER), è finalizzato ad aumentare la competitività dell’Europa aiutando ad attirare e mantenere gli scienziati più dotati di talento, contribuendo all’assunzione di rischi e alla ricerca ad alto impatto e promuovendo la ricerca scientifica di carattere mondiale in nuovi settori emergenti. I progetti saranno finanziati sulla base di Programma specifico “Persone - tale programma offre un sostegno significativo alla mobilità e allo sviluppo di carriera dei ricercatori sia in Europa sia su scala mondiale. Più in generale, tale programma rafforza, quantitativamente e qualitativamente, il potenziale umano della ricerca e della tecnologia in Europa, promuovendo l’ingresso nella professione di ricercatore, incoraggiando i ricercatori europei a rimanere in Europa e attirandovi ricercatori e attirandovi ricercatori provenienti da tutto il mondo. Programma specifico “Capacità” – tale programma si pone l'obiettivo di ottimizzare l'uso e lo sviluppo delle migliori infrastrutture di ricerca esistenti in Europa e anche di contribuire alla creazione di nuove infrastrutture di ricerca di interesse paneuropeo, necessarie alla comunità scientifica europea per 33 rimanere all'avanguardia nella ricerca e tali da aiutare le imprese a rafforzare la loro base di conoscenze e il loro know-how tecnologico. E' così suddiviso: Infrastrutture di ricerca; Ricerca a favore delle PMI; Regioni della conoscenza; Potenziale di ricerca; Scienza nella società; Sostenere lo sviluppo coerente delle politiche in materia di Ricerca; Attività di cooperazione internazionale. Oltre a ciò CAPACITIES, che si pone come complementare rispetto al programma COOPERATION, ha lo scopo di contribuire e supportare lo sviluppo delle politiche comunitarie e aumentare l’impatto e la coerenza delle politiche nazionali. Il Programma CAPACITIES lavora in sinergia anche con le politiche regionali e di coesione, con i Fondi Strutturali e con i programmi di education and training del Competitiveness and Innovation Programme (CIP). Dal 20 luglio 2011 le calls for proposal sono pubblicate sul "Participant Portal" al seguente link: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/page/fp7_calls Del 7° Programma Quadro fa parte anche, con un proprio budget, il Joint Research Centre (JRC), organizzazione della Commissione Europea composta da sette diversi istituti, che fornisce consulenza scientifico tecnologica per l’elaborazione delle politiche Europee. http://cordis.europa.eu/fp7/jrc/home_en.html Accanto al 7° Programma Quadro esiste anche uno specifico Programma Quadro della Comunità Europea per l’Energia Atomica (EURATOM) per il finanziamento della ricerca sull’energia nucleare, la cui gestione è comunque affidata alle istituzioni della CE. http://cordis.europa.eu/fp7/euratom/home_en.html Il prossimo programma di finanziamento della ricerca dell'Ue per il periodo 2014-2020 sarà Orizzonte 2020 http://ec.europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm?pg=home&video=none Tra le fonti on line: Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea http://europa.eu/ Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/ Sito web Commissione europea - Rappresentanza in Italia http://ec.europa.eu/italia/ Sito web Parlamento europeo http://www.europarl.europa.eu/ Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento europeo per l’Italia http://www.europarl.it/ Sito web Dipartimento per le Politiche Europee-Presidenza del Consiglio dei Ministri http://www.politicheeuropee.it/ Europa Regioni - AICCRE - Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa www.aiccre.it Sito web Ansa Europa 201 www.ansa.it/europa 34 La rete Europe Direct http://europa.eu/europedirect/ Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11 http://www.europedirectfrosinone.it Chi siamo EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una capillare diffusione delle politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta 48 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 nei 27 paesi dell’Unione europea. Cosa offre Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione ai propri centri Europe Direct: - consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE; - promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche; - consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e, al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande, pareri e suggerimenti . I Come agisce ritenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: - i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e guide gratuiti; - i propri siti Internet; - l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse comunitario; - la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di informazione. La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di informazione specializzate sull’UE. I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma http://ec.europa.eu/italia/