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2013
Europe Direct Frosinone
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n. 6 - Giugno 2013
Sommario
Questo mese…in primo piano: Relazione 2013 sulla cittadinanza dell’Unione:pronte
12 nuove azioni per i cittadini………………………………………………………….. pag. 2
NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 5
Affari economici & UEM – Ingresso della Lettonia nell’eurozona dal 1° genn aio 2014…Ok della
Commissione
Affari istituzionali - @youngvotersEU – Lanciata la Lega dei Giovani Elettori (LYV)
Giustizia – Uguaglianza di genere – Parità uomo-donna: pagelle basse per l’Italia
Scienza & Ricerca – Un’alleanza per combattere le malattie legate alla povertà
ORIENTAMENTI POLITICI E LEGISLAZIONE...........................................................pag. 7
Fiscalità & Unione doganale, audit e lotta antifrode – Dalla Commissione: strategia per la lotta
al commercio illecito di tabacco
Fiscalità & Unione doganale, audit e lotta antifrode – Scambi di dati per combattere l’evasione
fiscale: nuovo passo in avanti della Commissione
Giustizia, Sicurezza & Libertà – Vittime di violenza domestica: più protezione in tutta l’UE
Industria & Imprenditoria – Al via piano d’azione per la siderurgia europea
Salute & Consumatori – Nuove regole per i passaporti di animali domestici
Trasporti – “eCall”: in arrivo il sistema chiamata emergenza automatizzata auto
L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 11
Consultazione pubblica sulla riforma strutturale del settore bancario dell’UE
Consultazione pubblica riguardante il Libro Verde sull’assicurazione contro le calamità naturali o provocate
dall’uomo
Consultazione pubblica sulla protezione dei consumatori nel settore dei prodotti pensionistici del terzo
pilastro
Consultazione pubblica sul nuovo quadro politico dell’UE in tema di salute e sicurezza sul lavoro
EVENTI & INIZIATIVE…………………………………………………………………..
Supplemento Europa Bandi
pag. 14
pag. 22
2
Questo mese…in primo piano:
Semestre europeo
2013:
le raccomandazioni
della Commissione
per condurre l’Europa oltre la crisi
I
l
29 maggio 2013 la
Commissione europea ha
presentato un pacchetto di
raccomandazioni per 23 paesi
dell'UE, con orientamenti
riguardanti
le
politiche
economiche e di bilancio per il
periodo
2013-2014.
Le
raccomandazioni specifiche
per paese della Commissione,
che non si applicano ai paesi
tenuti al rispetto di un
programma di aggiustamento
macroeconomico (vale a dire
Grecia, Irlanda, Portogallo e
Cipro), si inquadrano nella
strategia della Commissione
europea per aiutare l'Europa a
superare la crisi, ridurre la
disoccupazione, stimolare la
competitività e pervenire ad
una crescita sostenibile.
Le raccomandazioni rientrano
nel quadro del “semestre
europeo”, il ciclo annuale di
coordinamento
delle
politiche economiche dell'UE,
avviato per la prima volta nel
2011, durante il quale i
governi dei paesi membri, che
si sono impegnati a realizzare
gli
obiettivi
della
strategia
Europa
2020
http://ec.europa.eu/europe2020/index_en.htm - traducendoli in
obiettivi e in politiche di stimolo della crescita a livello nazionale, si
consultano tra loro sulle rispettive politiche economiche e di bilancio,
sulla base delle priorità generali proposte dalla Commissione. Si
tratta, in pratica, di un meccanismo per il coordinamento ex ante delle
politiche economiche nazionali, elemento centrale del nuovo sistema
di governance economica rafforzata, istituito nella convinzione che
solo coordinando e riunendo gli sforzi individuali di tutti i paesi si
riuscirà a produrre l'impatto voluto sulla crescita.
In sintesi: ogni anno la Commissione compie un'analisi dettagliata dei
programmi di riforme strutturali ed economiche di ciascun paese
dell'UE e rivolge loro delle raccomandazioni per i successivi 12-18
mesi.
Le fasi del semestre europeo
I
l semestre
europeo
inizia
con l'adozione
da
parte
della
Commissione, di solito verso la fine dell'anno, dell'Analisi annuale
della crescita (AAC) che definisce le priorità per l'anno successivo in
materia di promozione della crescita e dell'occupazione. La
3
Commissione
pubblica,
inoltre, la Relazione sul
meccanismo di Allerta (RMA)
che individua gli stati membri
con
potenziali
squilibri
macroeconomici.
Il semestre europeo 2012 –
2013 è stato inaugurato il 28
novembre
2012
dalla
Comunicazione
della
Commissione
“Analisi
annuale della crescita 2013”
http://ec.europa.eu/europe2020/p
df/ags2013_it.pdf
Le tappe successive:
Marzo: in occasione del
Consiglio
europeo
di
primavera i capi di Stato e di
governo,
sulla
base
dell'Analisi annuale della
crescita,
definiscono
gli
orientamenti dell'UE per le
politiche nazionali e fanno il
punto
sulla
situazione
macroeconomica
generale,
nonché sui progressi registrati
per conseguire i 5 obiettivi
della Strategia Europa 2020 e
sui
passi avanti compiuti
nell'ambito delle iniziative
prioritarie della
strategia.
Aprile: gli Stati membri
presentano i loro piani per il
risanamento delle finanze
pubbliche (PSC - Programmi
di Stabilità o Convergenza,
elaborati nell’ambito del Patto
di stabilità e crescita) e le
riforme
e
misure
che
intendono
adottare
per
conseguire
una
crescita
intelligente,
sostenibile
e
solidale (PNR - Programmi
Nazionali
di
Riforma,
elaborati nell’ambito della
Strategia Europa 2020).
Maggio/giugno:
la
Commissione valuta questi
programmi e rivolge a ciascun
paese
una
serie
di
raccomandazioni
(RSP –
Raccomandazioni Specifiche
per Paese) per una miglior
efficacia e finalizzazione delle
misure e delle riforme
previste nei Programmi nazionali di riforma.
Le Raccomandazioni sono quindi oggetto di discussione in ambito
del Consiglio (nelle diverse formazioni "Affari generali", "Economia e
finanza", "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori") per
poi essere approvate dal Consiglio europeo.
Fine di giugno o all'inizio di luglio: il Consiglio adotta
formalmente le raccomandazioni rivolte ai singoli paesi europei.
Si chiude, così, il ciclo annuale del “Semestre europeo” a livello di
UE.
Nella seconda metà dell’anno gli stati membri approvano le rispettive
leggi di bilancio, tenendo conto delle raccomandazioni ricevute. Ai
paesi che vi non danno seguito entro i tempi stabiliti possono essere
rivolti degli avvertimenti. In caso di squilibri macroeconomici e di
bilancio eccessivi, entra in gioco un sistema di incentivi e sanzioni.
Alla fine dell’autunno, il Parlamento europeo esprime il proprio
parere sul ciclo del Semestre europeo (comprese le RSP adottate dal
Consiglio), anche tenendo conto dei risultati di una riunione
congiunta con i presidenti delle commissioni competenti dei
parlamenti nazionali.
Il pacchetto di maggio 2013 in sintesi
N
ell’ambito del pacchetto presentato il 29 maggio, che segna il
culmine del terzo semestre europeo per il coordinamento delle
politiche economiche, sono emerse alcune indicazioni fondamentali.
L’analisi della Commissione dimostra che attualmente nell’UE è in
atto una correzione degli squilibri. La maggior parte degli Stati
membri sta compiendo progressi per quanto riguarda la riduzione
dei disavanzi pubblici e l'attuazione delle misure per incrementare la
competitività; tuttavia, il ritmo e l’impatto di questi sforzi varia.
Alcuni Stati membri devono accelerare le riforme o attuarle con
maggiore urgenza. Devono essere affrontate, inoltre, le criticità che
ancora permangono nel settore bancario.
Una delle più importanti sfide da affrontare, per i singoli governi,
resta quella delle misure da attuare per combattere la crescente
disoccupazione, in particolare quella giovanile, anche aumentando il
ricorso a politiche attive del mercato del lavoro o riformando i sistemi
di istruzione e formazione per garantire che le persone in cerca di
lavoro abbiano le competenze adatte ai lavori disponibili.
Si può fare di più per incoraggiare le imprese ad investire e creare
occupazione. Andrebbero inoltre promossi ulteriori investimenti
nella ricerca, nell'innovazione e nell'uso efficiente delle risorse.
In questa occasione, la Commissione ha anche pubblicato
raccomandazioni
generali
per
la
zona
euro
(http://ec.europa.eu/europe2020/pdf/nd/csr2013_euroarea_en.pdf) e
ha adottato una serie di decisioni nell'ambito della procedura per i
disavanzi eccessivi, che rispecchiano gli ultimi sviluppi negli Stati
membri che dovrebbero portare il disavanzo pubblico al di sotto
della soglia del 3% del PIL prevista dall’UE.
E’ da segnalare, al riguardo, che la Commissione ha raccomandato al
Consiglio la chiusura della procedura per disavanzo eccessivo nei
confronti dell'Italia, aperta nel 2009. In quell´anno il nostro deficit
aveva toccato il suo culmine attestandosi al 5,5% del Pil, ma da quella
cifra l´Italia è finalmente scesa al di sotto del fatidico 3% fissato dal
trattato di Maastricht.
4
Le raccomandazioni
all’Italia per le
riforme 2013
I
6 grandi capitoli (finanza
pubblica;
pubblica
amministrazione
e
ordinamento
giudiziario;
sistema bancario e mercato dei
capitali; mercato del lavoro e
welfare; fiscalità; concorrenza
e industrie di rete) delle
«Raccomandazioni Specifiche
per Paese» destinate all'Italia
contengono un lungo elenco di
riforme strutturali ritenute
indispensabili per uscire dalla
crisi e garantire una crescita di
lungo periodo.
La Commissione europea
invita lo Stato italiano ad
assicurare che nel 2013 il
disavanzo resti al disotto del
3% del PIL, a portare avanti
l’aggiustamento strutturale e
realizzare gli avanzi primari
strutturali programmati. Per la
prima volta, inoltre, chiede
all'Italia
di
intervenire
attivamente per migliorare la
capacità del settore bancario
di sostenere l’aggiustamento
dell’economia.
Nell’ambito della pubblica
amministrazione la richiesta è
di migliorarne l'efficienza per
eliminare
i
fattori
che
scoraggiano gli investimenti,
nonché di semplificare il
quadro amministrativo e normativo per i cittadini e le imprese,
mentre in materia di giustizia la raccomandazione principale è quella
di abbreviare la durata dei procedimenti civili e ridurre l'alto livello
di contenzioso civile, anche promuovendo il ricorso a procedure
extragiudiziali di risoluzione delle controversie. Un'annotazione
riguarda anche la necessità di migliorare la gestione dei fondi
dell'UE nelle regioni del Mezzogiorno in vista del periodo di
programmazione 2014-2020 .
Sul fronte delle politiche del lavoro, l'invito della Commissione è
quello di decentralizzare la contrattazione dal livello nazionale a
quello aziendale e di migliorare i meccanismi di formazione dei
giovani per adeguarli alle esigenze del mercato.
Sul fisco, oltre a proseguire la lotta all'evasione fiscale, Bruxelles
chiede un sistema «favorevole alla crescita», spostando la tassazione
da capitale e lavoro verso consumi e proprietà per ridurre la
pressione fiscale sulle imprese.
Nell’ultimo capitolo, la Commissione chiede all’Italia di assicurare la
concreta attuazione delle misure volte all'apertura del mercato nel
settore dei servizi e di quelle adottate per migliorare le condizioni di
accesso al mercato delle industrie di rete.
Nel corso dell’incontro avuto con Barroso a Palazzo Chigi il 15
giugno, il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha rassicurato il
presidente della Commissione europea sul fatto che l’Italia vuole
rispettare i suoi impegni e dunque manterrà il tetto del 3%' nel
rapporto deficit-Pil e «senza fare debiti». Letta ha garantito, inoltre,
che le misure che l'Italia metterà in campo avranno come base le
raccomandazioni
rivolte
al
governo
dalla
Commissione
nell'accompagnamento della chiusura della procedura di infrazione.
Barroso ha riconosciuto gli «sforzi tremendi» fatti dal nostro Paese,
che hanno permesso di riacquistare la fiducia degli investitori. Ma ha
anche riconosciuto che c'è «bisogno di politiche per la crescita,
soprattutto per un Paese altamente indebitato come l'Italia».
Prossime tappe
I
leader dell'UE discuteranno le raccomandazioni in occasione del
vertice del 27 e 28 giugno. Una volta che saranno state approvate ed
adottate dal Consiglio ECOFIN, entro il mese di luglio 2013,
dovranno essere integrate nei bilanci nazionali e nei piani di riforme
economiche per il periodo 2013-2014.
La Commissione e i governi degli Stati membri, nel quadro di un
processo di “valutazione tra pari”, dovranno quindi monitorare
l'attuazione di tali misure da parte di ciascun paese.
La Commissione valuterà i progressi realizzati nella prossima analisi
annuale della crescita, che dovrebbe essere pubblicata nel gennaio
2014.
Le raccomandazioni specifiche per Paese 2013 sono disponibili a questo indirizzo:
http://ec.europa.eu/europe2020/making-it-happen/country-specific-recommendations/index_en.htm
5
Notizie flash
dall’UE
Affari economici & UEM
Ingresso della Lettonia nell’eurozona
dal 1° gennaio 2014 …Ok della
Commissione
A
partire dal prossimo gennaio l'area euro
finanziaria dell'UE-FMI, ha migliorato la
flessibilità e la capacità di aggiustamento
dell'economia nel quadro generale dell'UE per
una crescita sostenibile ed equilibrata. Nelle
previsioni di Bruxelles, tra l’altro, la Lettonia
quest'anno sarà l'economia dell'UE in più rapida
crescita.
La decisione definitiva sull'adozione dell'euro
in Lettonia sarà adottata a luglio dal Consiglio
ECOFIN, una volta che il Parlamento europeo
avrà espresso un parere, i ministri delle finanze
della zona euro avranno formulato una
raccomandazione e i leader dell'UE avranno
discusso la questione nella riunione del
Consiglio europeo del 27 e 28 giugno.
Entrata a far parte dell’UE nel 2004, la Lettonia
sarà il diciottesimo paese e la seconda tra le
repubbliche baltiche ex sovietiche, dopo
l'Estonia (2011), ad utilizzare la moneta unica.
accoglierà un nuovo Paese membro. Dopo
quello della BCE è arrivato, infatti, anche il via
libera della Commissione europea alla Lettonia
che, come si legge nella relazione sulla
convergenza 2013 relativa alla Lettonia
pubblicata lo scorso 5 giugno, “ha conseguito un
livello elevato di convergenza economica
sostenibile con la zona euro”.
La strada per arrivare a questo risultato non è
stata facile, considerato il periodo di profonda
recessione vissuto dal Paese nel 2008-2009.
"L'esperienza della Lettonia insegna che un paese può
superare squilibri macroeconomici, anche gravi,
uscendone rafforzato”, ha dichiarato Olli Rehn,
Vicepresidente della Commissione, responsabile
per gli affari economici e monetari e l'euro,
evidenziando l'azione politica risoluta che,
supportata dal programma di assistenza
La relazione sulla convergenza 2013 relativa alla Lettonia sul sito della Commissione:
http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/european_economy/2013/ee3_en.htm
Per approfondimenti: sull’euro- http://ec.europa.eu/economy_finance/euro/index_it.htm
Affari istituzionali
L
o scorso 30 maggio, in occasione
dello YO!Fest, il festival annuale
organizzato dal Forum europeo dei
Giovani,
il
Presidente
della
Commissione Europea, José Manuel
Barroso, ha lanciato ufficialmente la
Lega dei Giovani Elettori.
In vista del rinnovo del Parlamento europeo
nel 2014, la Lega mira a diventare la piattaforma
elettorale per i giovani in Europa e a promuovere
@youngvotersEU: lanciata la
Lega dei Giovani Elettori (LYV)
la loro partecipazione alle elezioni
del PE, sia aumentando il livello di
disponibilità
di
informazione
specifica per i giovani in materia di
elezioni, sia incoraggiando i partiti e
i candidati a rivolgersi ai giovani
nelle loro campagne elettorali.
La Lega esisterà a “livello Europeo” ma anche a
livello nazionale nei vari Stati Membri,
supportata dalle organizzazioni del Forum
europeo dei Giovani.
Per saperne di più: http://www.youngvoters.eu/
6
Giustizia – Uguaglianza di genere
Parità uomo - donna: pagelle basse per l’Italia
L’
Italia
è
in
coda
alla
classifica che indica il livello
raggiunto dai vari Paesi
dell’Ue verso l'obiettivo di
una reale parità fra uomini e
donne. E' quanto emerge dalla
pagella
stilata
dall'Eige
(Istituto
europeo
per
l'uguaglianza
di
genere,
un'agenzia
europea
che
coadiuva i governi e le
istituzioni dell'UE
- in
particolare la Commissione - nella loro azione per
promuovere la parità uomo-donna) sulla base di
un nuovo 'indice' legato alle aree critiche di
confronto fra i due sessi: lavoro, soldi, sapere,
tempo, potere e salute.
Il risultato è che l'Ue in media raggiunge quota
54, considerando che uno equivale alla totale
assenza di parità e 100 alla piena uguaglianza di
genere, mentre il punteggio dell'Italia è un
magro 40,9, al pari della Slovacchia e poco più di
Grecia (40), Bulgaria (37) e
Romania (35,3). Sopra alla
media
risultano
invece
Svezia (74,3), Danimarca
(73,6),
Finlandia
(73,4),
Olanda (69,7), Gran Bretagna
(60,4), Belgio (59,6), Francia
(57), Slovenia (56) Irlanda
(55,2). La Spagna risulta
essere pienamente allineata
con la media Ue (54), mentre
alle sue spalle si collocano
Germania
(51,6)
e
Lussemburgo (50,7), seguite da Austria (50,4),
Estonia (50), Repubblica Ceca (44,4), Polonia
(44,1), Lettonia (44,4), Lituania (43.6), Cipro (42),
Malta (41,6), Ungheria (41,4) e Portogallo (41,3).
Ma in quale settore mancano soprattutto le
donne? Ai posti di comando, in politica come
nelle grandi aziende: qui la media Ue è a quota
38, ma l'Italia si ferma ancora più indietro, a
quota 18,6, classificandosi terz'ultima davanti al
Lussemburgo (14,7) e a Cipro (12,2).
Istituto europeo per l'uguaglianza di genere:
http://europa.eu/agencies/regulatory_agencies_bodies/policy_agencies/eige/index_it.htm
Per saperne di più sulle politiche UE in materia di uguaglianza di genere:
http://ec.europa.eu/justice/gender-equality/index_it.htm
Scienza & Ricerca
Un’alleanza per combattere le malattie
legate alla povertà
C
on l’accordo firmato il 10
nel settore dei farmaci e
dei
trattamenti
salvavita per migliorare
la salute e il benessere
delle popolazioni dei
Paesi in via di sviluppo. I due partner finanzieranno il progetto
Europa-Paesi in via di sviluppo per gli studi clinici (Edctphttp://www.edctp.org/), un'iniziativa faro dell'Unione europea a cui
partecipano sedici Paesi europei e trenta dell’Africa Subsahariana,
per creare nuovi strumenti clinici per la cura e prevenzione di Hiv,
tubercolosi, malaria e altre malattie legate alla povertà, che
colpiscono oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo.
giugno a Parigi da Bill Gates
e da Máire GeogheganQuinn,
Commissaria
europea per la Ricerca,
l'innovazione e la scienza,
l'Unione europea e la
fondazione “Bill & Melinda
Gates” hanno istituito un
partenariato strategico che
prevede
investimenti
in
attività di ricerca e sviluppo
Link al memorandum d'intesa: http://ec.europa.eu/research/press/2013/pdf/Gates_Foundation_MoU.pdf
7
Orientamenti
politici & legislazione
Fiscalità & Unione doganale, Audit & Lotta
antifrode
Dalla Commissione: strategia per la
lotta al commercio illecito di
tabacco
I
l 6 giugno la Commissione
europea ha adottato un
pacchetto completo di misure
volte ad intensificare la
propria lotta al commercio
illecito di tabacco, considerato
una vera e propria minaccia
globale che ogni anno sottrae
agli Stati membri dell'UE
entrate fiscali e dazi per oltre
10 miliardi di euro.
Azioni
e
misure
per
disincentivare
attività
di
contrabbando; misure volte a
migliorare la sicurezza della
catena
di
approvvigionamento;
un
maggiore
rigore
nell'applicazion
e delle leggi
fiscali e doganali da parte
della polizie e delle autorità di
frontiera; un inasprimento
delle sanzioni per le attività di
contrabbando: questi i quattro
pilastri su cui poggia la
strategia della Commissione.
E’ previsto un maggior
coinvolgimento
dell’Olaf,
l’ufficio anti-frode europeo
(incaricato di lavorare a più
stretto contatto con Europol,
Eurojust, Interpol e Wco), oltre
ad un maggiore scambio di
informazioni
a
livello
comunitario e internazionale.
La Commissione invita il
Parlamento europeo e il
Consiglio a discutere le misure
proposte nella Comunicazione
e nel piano d'azione e a
sostenere la Commissione e gli
Stati membri nella loro
attuazione entro la fine del
2015.
Per saperne di più:
http://ec.europa.eu/anti_fraud/policy/preventing-fraud/index_en.htm
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/semeta/headlines/news/2013/06/20130606_en.htm
Fiscalità & Unione doganale, Audit & Lotta antifrode
Scambi di dati per combattere l’evasione
fiscale: nuovo passo in avanti della
Commissione
L’
Unione
europea è impegnata da tempo nella lotta contro
l’evasione fiscale. Il sistema in vigore dal 2005
impone a tutti i Paesi membri di raccogliere dati
sui risparmi dei soggetti non residenti e di
trasmetterli automaticamente alle autorità fiscali
dei rispettivi paesi di residenza. L’obiettivo è
quello di evitare che all’interno delle frontiere
dell’Unione si diffonda la pratica di evadere il
fisco nascondendo il proprio reddito all'estero e
rendendolo invisibile alle autorità del paese in cui
si risiede e dove si pagano le tasse. L'attuale
normativa, però, non si applica a tutte le forme di
8
reddito. Su richiesta di alcuni paesi europei, la
Con la recentissima proposta del 12 giugno scorso
Commissione si sta adoperando per ovviare a tale
la Commissione intende compiere un ulteriore
carenza. Una proposta intesa a rafforzare la
passo in avanti, aggiungendo all’elenco delle
direttiva vigente e ad ampliarne l’ambito di
categorie soggette allo scambio automatico di
applicazione è attualmente in discussione al
informazioni
tra le amministrazioni fiscali
Consiglio che dovrebbe adottarne la revisione
dell’Unione anche dividendi, plusvalenze, tutte
le altre forme di reddito finanziario e i saldi dei
entro la fine dell’anno: in base alla nuova direttiva
conti.
sulla cooperazione amministrativa, a partire dal 1°
Con questa proposta l’Unione disporrà del
gennaio 2015, lo scambio di informazioni fiscali
sistema di scambio automatico di informazioni
verrà esteso ad altre forme di reddito: redditi da
più completo al mondo.
lavoro, compensi per dirigenti, prodotti di
assicurazione sulla vita, pensioni e proprietà e
redditi immobiliari.
Per approfondimenti:
http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/fiscalita/ampliare_lotta_evasione_fiscale_it.htm
Vittime di violenza domestica:
più protezione in tutta l’UE
L
e vittime di violenza, in
particolare della violenza
domestica, potranno presto
contare su una protezione
valida in tutto il territorio
dell’Unione, grazie al nuovo
regolamento sull’ordine di
protezione
a
livello
dell'Unione europea che
consentirà a coloro che hanno
subito atti di violenza di far
valere, ovunque si trovino
nell’UE, il provvedimento
Giustizia, Sicurezza & Libertà
restrittivo ottenuto nel paese d'origine.
La nuova normativa, che si basa sul mutuo
riconoscimento delle misure di protezione in
riguardo ai problemi civili, integra, altresì,
l’ordine di protezione europeo del 13
dicembre 2011 che assicura la libera
circolazione delle misure di protezione in
materia penale in tutta Europa.
A beneficiare di questa legge saranno in
particolare le donne, tenuto conto che, secondo
i sondaggi, in Europa circa una su cinque ha
subito violenza fisica almeno una volta.
L’adozione del regolamento è avvenuta formalmente il 6 giugno
scorso con l’approvazione della relativa proposta della Commissione
europea da parte dei ministri della Giustizia degli Stati membri
dell'UE, dopo il voto favorevole del Parlamento europeo del 22
maggio. La proposta della Commissione era contenuta in pacchetto
di misure intese a migliorare i diritti delle vittime, presentato il 18
maggio 2011. http://europa.eu/rapid/press-release_IP-11-585_it.htm
L’iter per l’approvazione dell’altra proposta, quella relativa ad una
direttiva che sancisce diritti minimi per le vittime, ovunque esse si
trovino nell’UE, si è concluso nell’ottobre 2012 e da allora gli Stati
membri hanno tre anni di tempo per recepire le disposizioni della
direttiva nei rispettivi diritti nazionali.
Il regolamento, invece, si applicherà a decorrere dall’11 gennaio
2015.
Per maggiori informazioni:
Commissione europea – diritti delle vittime:
http://ec.europa.eu/justice/criminal/victims/index_en.htm
Homepage di Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria UE per la Giustizia:
http://ec.europa.eu/reding
9
Industria & Imprenditoria
Al via piano d’azione per la siderurgia
europea
L
o scorso 11 giugno la Commissione europea ha presentato un
piano d’azione per l’industria siderurgica europea che aiuti il settore
a fronteggiare le sfide contingenti, partendo da una situazione
caratterizzata attualmente dal calo della domanda e da una
conseguente sovraccapacità produttiva che, a livello mondiale, è
stimata in 542 milioni di tonnellate, di cui 80 in Europa.
Gli interventi delineati nella Comunicazione varata dall'esecutivo UE
hanno l'obiettivo di rilanciare la competitività del settore grazie
all’innovazione e agli stimoli a favore della crescita e
dell’occupazione.
Sette le linee d'azione su cui si articola la strategia: il miglioramento
del quadro normativo, il rilancio della domanda, un migliore accesso
ai mercati, riduzione dei costi dell’energia, politiche per il clima
(norme ambientali chiare incoraggerebbero gli investimenti necessari
per adeguarsi a tecnologie più verdi) più innovazione (tra il 2014 e il
2020 il programma di ricerca Orizzonte 2020 metterà a disposizione
circa 18 miliardi di euro di finanziamenti UE per rafforzare la
leadership industriale nel campo dell'innovazione) e difesa
dell'occupazione, grazie al sostegno in caso di ristrutturazioni.
“Con l’odierno programma per la rinascita del settore siderurgico, vogliamo
mandare un chiaro segnale all’industria riconoscendone l’importanza
strategica per l’Europa e il suo
ruolo di motore della crescita.
L’UE ha più che mai bisogno
della sua economia reale per
sostenere la ripresa economica; il
nostro obiettivo è che l’industria
fornisca il 20% del PIL entro il
2020. Si tratta dell’inizio di un
processo; Mi impegno a seguire
da vicino la situazione in modo da
adattare i nostri sforzi a seconda
delle necessità. Entro un anno,
cercheremo di stabilire se le azioni
proposte abbia prodotto l’effetto
sperato.” – ha dichiarato
Antonio
Tajani,
Vicepresidente
della
Commissione
europea
e
Commissario responsabile per
l'Industria e l'imprenditoria.
La comunicazione della Commissione:
http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/metals-minerals/files/steel-action-plan_it.pdf
Estratti della conferenza stampa del vice-presidente Tajani:
http://ec.europa.eu/avservices/video/player.cfm?ref=I079149&sitelang=en
La presentazione di Tajani:
http://ec.europa.eu/italia/documents/attualita/industria/steel_action_plan_slides.pdf
Salute & Consumatori
D'
ora in poi sarà più facile
viaggiare in Europa con cani,
gatti e furetti grazie ad un
regolamento UE (approvato dal
Consiglio il 10 giugno scorso)
che fissa nuove regole per i
passaporti animali, agevolando
i
proprietari
di
animali
domestici negli spostamenti non a fini commerciali - nei 27
Nuove regole per passaporti di animali domestici
Paesi dell’Unione.
Le nuove disposizioni, che sfruttano
il successo della legislazione sul “pet
passaporti” approvata un decennio fa
(regolamento 998/2003), permettono
una
maggiore
chiarezza
su
vaccinazioni antirabbiche, documenti
e identificazione, introducendo anche
il permesso di viaggiare per i cuccioli
già vaccinati, ma non ancora
immunizzati contro la rabbia.
E’ previsto , inoltre, che negli
10
spostamenti all’interno dell’Unione una persona
possa portare con sé al massimo cinque animali,
anche se esistono eccezioni per la partecipazione
a concorsi, mostre, eventi sportivi o ricreativi,
come il caso delle mute di cani necessarie per
trainare una slitta.
La restrizione è stata imposta per combattere il
fenomeno del traffico illegale di animali. Si
Viaggiare in Europa con animali domestici:
http://europa.eu/travel/pets/index_it.htm
tratta di una misura necessaria - spiega una nota per prevenire o scoraggiare ogni abuso delle
regole per fini commerciali.
Con il via libera da parte del Consiglio Ue, che fa
seguito a quello dell'Europarlamento di maggio,
la nuova legislazione entrerà in vigore con la sua
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue e sarà
applicata dopo 18 mesi.
Trasporti
“eCall” - chiamata
automatizzata auto:
emergenza
obbligatoria dal 2015
S
volta nell’impegno dell’UE
a favore della sicurezza
stradale: per mitigare le
conseguenze
dei
gravi
incidenti che ogni anno
causano migliaia di morti
sulle strade d’Europa (28 000
morti e 1,5 milioni di feriti è il
tragico bilancio dello scorso
anno), il 14 giugno
la
Commissione europea, su
iniziativa dei commissari
all'industria e ai trasporti,
Antonio Tajani e Sim Kallas,
ha adottato due proposte
volte a garantire che, entro
ottobre 2015, le auto siano in
grado
di
chiamare
automaticamente i servizi di
emergenza
in
caso
di
incidente grave. In tale
ipotesi, con la semplice
attivazione
dell'airbag,
il
sistema “eCall” compone il
112,
il
numero
unico
d’emergenza
europeo,
comunicando l’ubicazione del
veicolo
ai
servizi
di
emergenza, anche nel caso in
cui
il
conducente
sia
incosciente
o
si
trovi
nell’impossibilità di effettuare
una telefonata. In tal modo si
prevede di poter salvare fino
a 2 500 vite all’anno, oltre a
ridurre i tempi di intervento
dei servizi di pronto soccorso
del 40% nelle aree urbane e
del 50% in quelle rurali.
Secondo il piano elaborato da
Bruxelles
il
costo
per
l'inserimento di questo nuovo
sistema
di
sicurezza
all'interno di ogni singola
vettura, stimato sui 100 euro,
sarà a carico delle case
produttrici e non aggiunto al
prezzo finale di vendita
dell’automobile.
Oltre
agli
indiscutibili
vantaggi in materia di
sicurezza
stradale,
l’introduzione del sistema
eCall
avrà
ripercussioni
significative
sulla
competitività
dell’industria
automobilistica europea che,
per
fronteggiare
la
concorrenza che proviene
dall’Oriente, sta puntando
sempre di più su tecnologia e
sicurezza.
Le proposte della Commissione:
Proposta di regolamento relativo ai requisiti di omologazione per la diffusione del sistema eCall:
http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/automotive/files/safety/com-2013-316_en.pdf
Proposta di decisione sull’introduzione della chiamata di emergenza (eCall) interoperabile:
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/kallas/headlines/news/2013/06/doc/com-2013-315_en.pdf
Per ulteriori informazioni su eCall:
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/kallas/headlines/news/2013/06/ecall_en.htm
https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/ecall-time-saved-lives-saved
11
L’angolo
delle consultazioni
L
e consultazioni pubbliche
della Commissione europea
sono tra i principali strumenti
attraverso i quali si attua la
politica
di
trasparenza
dell'Unione europea. Spesso
accompagnate da un Libro
verde", vale a dire un
documento atto a stimolare il
dibattito su un determinato
argomento, le consultazioni
pubbliche sono rivolte a tutti i
cittadini e alle organizzazioni
che abbiano interesse nei
confronti di specifici temi,
oggetto delle future proposte
legislative della Commissione,
e che vogliano far sentire la
propria voce all'interno dei
processi decisionali. Tutte le
consultazioni aperte sono
disponibili all’interno del
sito "La vostra voce in
Europa":
:
http://ec.europa.eu/yourvoice/
index_it.htm
Il sito dà accesso anche ad
un’altra un’ampia gamma di
strumenti
di
democrazia
partecipativa
messi
a
disposizione dalle Istituzioni
UE:partecipazione a sondaggi
d’opinione o a dibattiti
sull’Unione europea e sul suo
futuro (compresa la possibilità
di discutere i problemi
direttamente con i leader
politici e scambiare opinioni
con altri cittadini interessati
agli stessi argomenti).
Non
appena
concluse
le
consultazioni, i risultati saranno
disponibili sul portale, cosicché
gli utenti del sito, oltre a poter
esprimere le proprie opinioni,
avranno la possibilità di sapere
quanto è stato detto dagli altri e
di verificare in seguito come la
Commissione avrà tenuto conto
delle loro riflessioni quando
saranno
pubblicate
nuove
proposte.
In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte:
Consultazione pubblica sulla riforma strutturale del settore bancario dell’UE
Settore di riferimento:
Mercato
interno/Affari
bancari
Il contesto - La Commissione
europea intende operare una
riforma diretta a creare un
sistema bancario efficiente, al
servizio dell'economia e delle
esigenze dei cittadini. Per
elaborare la proposta, attesa
entro l’anno, dovrà esaminare
le
possibili
opzioni
di
intervento
delineate
nel
“rapporto
Liikanen”
e
formulate nell’ottobre 2012 dal
gruppo
di
esperti
appositamente
incaricato.
Mentre non si può ancora dire
verso
quale
opzione
si
orienterà
Bruxelles,
la
Commissione conferma che la
riforma "esclude la vasta
maggioranza delle banche
locali e regionali e le banche
focalizzate sul credito al
consumo".
Obiettivi della consultazione:
la consultazione, avviata il 16
maggio scorso, si concentra su
una
delle
cinque
raccomandazioni
contenute
nel rapporto, ossia l’obbligo
di separazione delle attività di
trading rispetto alle attività
bancarie
“tradizionali
(deposito e credito). Temi
chiave della consultazione: la
gamma di attività e la
dimensione bancaria.
I risultati della consultazione
saranno
utilizzati
dalla
Commissione per affinare le
valutazioni, approfondendo i
costi e i benefici delle ipotesi
regolamentari proposte.
Destinatari: la consultazione è
aperta al contributo delle
organizzazioni, dei singoli
cittadini e delle autorità
pubbliche.
Scadenza: 3 luglio 2013
Link diretto al sito web della consultazione:
http://ec.europa.eu/internal_market/consultations/2013/banking-structural-reform/index_en.htm
12
Consultazione pubblica riguardante il Libro Verde sull’assicurazione contro le
calamità naturali o provocate dall’uomo
Settore di riferimento:
Mercato interno
Il contesto - Le catastrofi
naturali e di origine umana
sono in aumento in tutta
l'Unione e l'Italia, con i suoi
3,5 miliardi di euro di danni
ogni anno, è tra i paesi più
colpiti. Oltre a provocare la
perdita di vite umane, tali
calamità comportano dei costi
che,
laddove
non
adeguatamente coperti da
un’assicurazione,
possono
gravare pesantemente sui
bilanci dei paesi colpiti e
causare conseguenti squilibri
interni ed esterni. Per il
commissario
al
Mercato
interno Michel Barnier “non
sfruttiamo ancora appieno la
capacità del settore assicurativo
di cautelarci. Per colmare questa
lacuna occorre ricercare soluzioni
a livello europeo”.
Obiettivi della consultazione:
con la presente consultazione
pubblica, avviata il 16 aprile
scorso con la pubblicazione
del
Libro
verde
sulle
assicurazioni
nell’ambito
delle catastrofi naturali e di
origine umana da parte della
direzione generale Clima, la
Commissione europea vuole
raccogliere opinioni sul grado
di adeguatezza e disponibilità
dei tipi di assicurazione contro
le catastrofi attualmente sul
mercato.
Lo scopo è di valutare se sia
auspicabile
intervenire
a
livello
comunitario,
per
migliorare il mercato delle
assicurazioni in questo settore.
In concomitanza con la
presentazione del Libro verde
ed
il
lancio
della
consultazione,
la
Commissione ha adottato un
altro importante documento,
la
strategia
UE
di
adattamento ai cambiamenti
climatici.
Destinatari: la consultazione è
aperta a tutti i cittadini e alle
organizzazioni.
Sono particolarmente graditi i
contributi
da
parte
di
consumatori, operatori di
mercato, mondo accademico,
governi nazionali ed autorità
nazionali competenti.
Scadenza: 15 luglio 2013
Link diretto al sito web della consultazione:
http://ec.europa.eu/internal_market/consultations/2013/disasters-insurance/index_en.htm
La comunicazione della Commissione sulla strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici:
http://ec.europa.eu/clima/policies/adaptation/what/docs/com_2013_216_en.pdf
Consultazione pubblica sulla protezione dei consumatori nel settore dei prodotti
pensionistici del terzo pilastro
Settore di riferimento:
Salute & Consumatori
Il contesto - A febbraio 2012 la
Commissione Europea ha
presentato il Libro bianco
sulle
pensioni
(WHITE
PAPER – An Agenda for
Adequate,
Safe
and
Sustainable
Pensions
–
Un’agenda dedicata
a
pensioni adeguate, sicure e
sostenibili ).
Dopo aver analizzato le
conseguenze,
sui
bilanci
nazionali e sul tasso di crescita
dell’economia europea, di
alcuni importanti mutamenti
dei fenomeni demografici
(aumento della longevità,
avvio alla pensione dei baby
boomers) comuni a tutti gli
Stati membri, la Commissione
esaminava in quel documento
il modo in cui l’Unione
europea e i singoli Stati
possono
intervenire
sui
sistemi
pensionistici
e
previdenziali, adottando linee
d'azione coordinate.
L’obiettivo
è
duplice:
assicurare
la
sostenibilità
finanziaria
e
garantire
l’adeguatezza delle future
prestazioni.
Nel Libro Bianco veniva
ribadito il ruolo chiave, anche
a livello europeo, della
previdenza complementare e
venivano proposte iniziative
concrete per favorirne lo
sviluppo in coerenza con i
principi fondanti del processo
di unificazione europea.
13
Su
tale
tematica
la
Commissione ha avviato, il 25
aprile
scorso,
una
consultazione
pubblica
relativa ai piani di risparmio
previdenziale sottoscritti su
base individuale, quelli che
sono comunemente conosciuti
come prodotti di terzo
pilastro (il primo pilastro è
rappresentato
dai
regimi
relativi alla previdenza sociale,
mentre il secondo pilastro è
quello dei regimi professionali
o
fondi
pensione
occupazionali).
Obiettivi della consultazione:
Il documento in pubblica
consultazione pone una serie
di
interrogativi
volti
sostanzialmente
ad
identificare i problemi specifici
incontrati dai consumatori
riguardo ai prodotti
di
previdenza
integrativa
individuale e ad individuare
altre iniziative che possano
concorrere a un mercato unico
realmente efficiente di tali
prodotti, migliorandone
i
livelli di trasparenza.
L’intento è quello di porre
regole uniformi che creino una
“cornice”
di
protezione
generale e di sicurezza per il
consumatore.
Destinatari:
possono
partecipare autorità pubbliche,
operatori
del
settore
finanziario,
società
non
finanziarie e organizzazioni
imprenditoriali,
organizzazioni di categoria,
rappresentanti della società
vivile
e
ONG.,
singoli
cittadini.
Scadenza: 19 luglio 2013
Il Libro Bianco sulle pensioni:
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2012:0055:FIN:IT:PDF
Link diretto al sito web della consultazione:
http://ec.europa.eu/dgs/health_consumer/dgs_consultations/ca/protection_third_pillar_2013_consultation_en.htm
Consultazione pubblica sul nuovo quadro politico dell’UE in tema di salute e
sicurezza sul lavoro
Settore di riferimento:
Occupazione & Affari sociali
Il contesto – Il 31 maggio la
Commissione europea ha
pubblicato i risultati della
valutazione della Strategia
europea per la salute e la
sicurezza sul lavoro per il
periodo
2007-2012.
Le
conclusioni
confermano
l'importanza di una politica su
scala europea in tema di salute
e sicurezza sul lavoro, in
particolare
per
quanto
riguarda la tendenza positiva
nella riduzione degli infortuni
sul lavoro (nel periodo 2007-
2012, infatti, il numero degli
incidenti
sul
lavoro
è
diminuito del 25% ogni
100mila lavoratori) e il ruolo
della strategia dell'UE nel
coordinare gli sforzi e nel
fornire un inquadramento
comune per gli interventi.
Ma ci sono ancora molti
problemi irrisolti, si legge nel
documento. Per il futuro la
Commissione
intende:
migliorare l'attuazione delle
disposizioni in tema di salute
e sicurezza sul lavoro nelle
PMI e nelle microimprese,
sviluppare un sistema di
monitoraggio più accurato,
accrescere la focalizzazione sui
rischi emergenti e sulle
malattie
professionali,
affrontare in modo efficace i
problemi di salute e sicurezza
sul
lavoro
legati
all'invecchiamento
della
popolazione attiva.
Obiettivi della consultazione:
con la presente consultazione,
che prende le mosse proprio
dal documento di valutazione
della suddetta Strategia, la
Commissione
intende
raccogliere pareri ed opinioni
sulle sfide presenti e future
che l’Ue deve affrontare per
garantire ai cittadini europei
posti di lavori sicuri e sani.
Destinatari: la consultazione è
aperta a tutti i cittadini e alle
organizzazioni.
Sono particolarmente ricercati
i contributi dei rappresentanti
delle autorità pubbliche degli
Stati
membri,
delle
organizzazioni dei lavoratori
e dei datori di lavoro, nonché
delle parti interessate e degli
esperti in tema di salute e
sicurezza sul lavoro.
Scadenza: 26 agosto 2013
Link diretto al sito web della consultazione:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=333&langId=en&consultId=13&furtherConsult=yes
14
Eventi
& iniziative
http://ec.europa.eu/debate-future-europe/citizens-dialogues/index_en.htm
I dialoghi “italiani”: http://www.dialogocittadini.it/
Nell’ambito dell’Anno europeo dei cittadini, su
iniziativa della Vice Presidente Viviane Reding,
responsabile tra l'altro per la Cittadinanza
europea, la Commissione europea sta realizzando
un'azione approfondita di dialogo e ascolto dei
cittadini attraverso delle iniziative del tutto
innovative. Si tratta di una serie di eventi rivolti
alla cittadinanza in programma in tutto il
territorio dell’Unione e in occasione dei quali i
Commissari europei sono tra la gente per
ascoltarla su vari temi relativi ai poteri ed alle
politiche dell'UE.
I temi sono stati scelti in base alle indicazioni
provenienti da un recente sondaggio effettuato
per conto della Rappresentanza sulle principali
preoccupazioni e richieste degli italiani.
Per gli eventi è stato di volta in volta identificato
un campione ampio e rappresentativo della
società civile, di tutte le estrazioni, composto da
persone che nella vita abbiano concretamente a
che fare con i temi di volta in volta affrontati. Al
di là del pubblico presente ai singoli eventi, i
“dialoghi con i cittadini” sono stati sempre aperti
a tutti, data la possibilità di seguire i dibattiti in
diretta streaming su
http://webcast.ec.europa.eu/eutv/portal/ e su
twitter @europainitalia.
Tutti i dibattiti sono stati moderati dal giornalista
scrittore, conduttore e autore televisivo, Federico
Taddia.
Gli esiti degli incontri in Italia
Napoli, 30 novembre 2012
Anche nel nostro Paese è in corso un dibattito teso
a mettere a fuoco richieste concrete nei confronti
dell'Unione europea:
Quale tipo di Europa volete nei prossimi anni per far
fronte alle sfide del mondo? Che cosa vi aspettate
concretamente dall'Unione europea affinché valga
effettivamente la pena farne parte?
Gli incontri in Italia, scanditi in sei tappe che
hanno toccato diverse città dal novembre 2012 al
mese di giugno 2013, sono stati organizzati dalla
Rappresentanza in Italia della Commissione
europea, in collaborazione con la Presidenza del
Consiglio dei Ministri e il Parlamento europeo.
Media partner dell'iniziativa in Italia sono:
ANSA, Euractiv.it, AgoraVox, gliEuros.eu;
scambieuropei.eu.
Commissario László Andor
Quasi 200 cittadini, in prevalenza giovani, hanno
discusso con il commissario László Andor,
responsabile per l’occupazione, affari sociali e
integrazione, e il sindaco di Napoli, Luigi de
Magistris, sul tema: cosa fare per creare lavoro?
“Noi proponiamo una ‘garanzia per i giovani’: se
un giovane non trova lavoro, il governo nazionale
15
dovrebbe offrirgli una formazione” - così ha risposto
il commissario Andor alle numerose domande di
persone che non riescono a trovare lavoro dopo
aver terminato gli studi. In un acceso dibattito su
quali nuove competenze per nuovi lavori sono
necessarie e su come il Fondo sociale europeo può
contribuire a svilupparle, il commissario Andor e
il sindaco de Magistris hanno auspicato più
investimenti nell’istruzione. Inoltre, i partecipanti
e i politici presenti si sono trovati d'accordo sulla
necessità di coinvolgere le città e le regioni.
vicepresidente
Viviane
Reding
in
un
videomessaggio diffuso durante l’evento. ''La
maggiore unità europea - ha aggiunto - non si può
realizzare senza l'ascolto dei cittadini, non si può certo
pensare in questi tempi che prevalgano la tecnocrazia e
la burocrazia''.
Roma, 18 marzo 2013
Torino, 21 febbraio 2013
Commissario Antonio Tajani
Commissaria Cecilia Malmström
commissaria
Cecilia
Malmström,
La
responsabile degli affari interni dell’UE, ha
incontrato i cittadini a Torino per dialogare sul
tema della protezione dei valori del modello
sociale europeo e della sicurezza dei cittadini. Il
dibattito si è incentrato su diverse tematiche
relative alla cittadinanza, come l’immigrazione, il
controllo delle frontiere esterne e la libera
circolazione, la lotta al crimine. All’incontro ha
partecipato anche il Sindaco del capoluogo
piemontese, Piero Fassino.
Rispondendo alle domande su quello che
l’Unione sta facendo e farà per creare uno spazio
europeo di giustizia, libertà e sicurezza e per
garantire i diritti fondamentali che ne derivano
per i cittadini europei, la Commissaria
Malmstrom ha puntualizzato:“C’è la necessità di
procedere a un'analisi completa e coordinata della
governance di Schengen. Inoltre, per rafforzare la
fiducia tra cittadini Ue e Stati membri, l’area di
Schengen ha bisogno di un rafforzamento del sistema di
valutazione e monitoraggio. Un sistema di
monitoraggio ben funzionante deve garantire che le
norme vengano rispettate da tutti e fornire le risposte
richieste nelle situazioni in cui uno Stato membro si
trovi ad affrontare problemi nella gestione della propria
sezione di frontiera esterna Ue. La migliore risposta a
tale necessità è l’adozione di un approccio più
spiccatamente comunitario”.
“Di fronte alla crisi economico-finanziaria ci vuole
un'Europa più unita, cioè più integrata e più integrata
significa con più democrazia''. Così si è espressa la
Il terzo appuntamento è stato dedicato al tema
dell'imprenditorialità.
Alle
domande
dei
cittadini, giovani, studenti universitari e
rappresentanti di organizzazioni non governative,
associazioni di categoria ed enti locali, ha dato
risposta Antonio Tajani, vicepresidente della
Commissione
europea,
responsabile
per
l'Impresa e l'imprenditoria, sottolineando
l'importanza del rilancio delle microimprese e dei
beni di lusso, della protezione dei prodotti made
in Italy e del turismo e del contrasto alla
contraffazione. Sono state affrontate anche le
tematiche relative alla BCE, alla direttiva sui
ritardi dei pagamenti e ai fondi strutturali.
“Chiediamo all’Europa, e su questo abbiamo già
ricevuto garanzie, che le città siano più
protagoniste nell’utilizzo dei fondi strutturali.
Dovrebbero essere stanziate meno risorse alle Regioni e
più risorse ai Comuni e alle grandi aree metropolitane
in quanto possono essere luoghi progettuali importanti
e più dinamici nell’utilizzo dei fondi strutturali
europei” ha affermato il sindaco Gianni
Alemanno che ha presenziato al dibattito, svoltosi
presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio.
Pisa, 5 aprile 2013
Commissario Janez Potočnik
16
La città di Pisa ha ospitato il dibattito sull'uso
sostenibile delle risorse, con l'intervento del
Commissario all’Ambiente Janez Potočnik.
“La torre di Pisa è un po' un simbolo dell'Europa,
adesso. Non è perfettamente dritta, ma resiste. Ed è
sempre bellissima». Ha iniziato così il suo
intervento il Commissario Potočnik che per due
ore si è confrontato con circa 300 cittadini,
giovani, studenti, rappresentanti di associazioni e
organizzazioni non governative, rispondendo a
domande su come incentivare stili di vita e
comportamenti sostenibili, come garantire la
biodiversità, migliorare il trattamento dei rifiuti
ed educare al rispetto dell'ambiente.
“L'efficienza delle risorse è il punto focale, questo sarà
il secolo delle risorse – ha spiegato chiaramente
Potočnik, evidenziando come la popolazione
mondiale aumenta costantemente, mentre le
risorse naturali sono sempre più scarse e il loro
prezzo, cresciuto, in media, del 300% dal 1999 al
2011, tenderà ancora a salire alle stelle. Inoltre, la
popolazione del nostro pianeta raggiungerà i 9
miliardi di persone entro il 2050 e nel 2030 la terra
sarà popolata da 3 miliardi in più di consumatori
della classe media. “Non possiamo continuare a
portare avanti l'attuale modello di consumo
occidentale, è impossibile. Il modello economico europeo
utilizza moltissimo le risorse (dalle materie prime
all'energia). Inoltre, l'Europa importa la maggioranza
delle materie prime e dell'energia che consuma: anche
se non fossimo ecologisti, quindi, in futuro non
avremmo speranza contro la concorrenza estera. Ecco
perché l'industria dovrà cambiare, passando da una
produttività basata sul lavoro a una sulle risorse,
mentre i politici dovranno dare gli indirizzi e gli
incentivi giusti, ed anche i consumatori avranno il loro
ruolo».
L'evento, svoltosi nell'imponente e accogliente
cornice della Stazione Leopolda di Pisa, ha visto
anche la partecipazione del Sindaco della città
toscana, Marco Filippeschi, che ha sottolineato la
volontà della sua città di diventare un modello di
sostenibilità.
Ventotene, 27 maggio 2013
Commissario Antonio Tajani
Il vicepresidente della Commissione europea
Antonio Tajani, dopo l’incontro di Roma del 18
marzo, è stato protagonista a Ventotene di una
giornata dedicata al futuro dell'Unione, un
incontro dibattito con 500 rappresentanti
(studenti ed insegnanti) di tutti gli istituti
superiori della Provincia di Latina.
"In un mondo globalizzato i problemi possono essere
risolti solo insieme, non si può più lasciare spazio agli
egoismi nazionali." - ha affermato Tajani aprendo il
dibattito svoltosi Lunedì 27 Maggio, alla presenza
del Presidente della Provincia di Latina,
Armando Cusani e del
Sindaco, Geppino
Assenso, presso la suggestiva piazza dell'isola
dove settant’anni fa Altiero Spinelli, uno dei padri
fondatori dell'Europa, ha scritto il proprio
manifesto sull'unità europea, mentre era costretto
a soggiornare lì dal governo fascista.
Gli studenti hanno rivolto al vicepresidente
Tajani,
responsabile
per
l'industria
e
l'imprenditoria, alcune domande attinenti a
questioni economiche (tra cui la disoccupazione
giovanile e la posizione dei laureati) e hanno
anche chiesto il suo parere in merito all'identità e
ai valori culturali europei.
Tajani ha sostenuto che l'Europa deve avviare un
nuovo processo di industrializzazione e per
questo è innanzitutto necessario incoraggiare le
PMI. Egli ha discusso con i giovani cittadini
presenti anche sull'importanza dell'istruzione,
sottolineando che
l'Europa ha bisogno di
ingegneri e di tecnici specializzati. Ha poi
sollecitato i giovani a partecipare ai programmi
dell'Unione, ad esempio Erasmus, e a trarre
vantaggio dal diritto di circolare e soggiornare
liberamente nell'UE.
Il vice-presidente ha affermato inoltre che
"l'Europa ha radici comuni, dagli antichi Greci
all'Impero romano, dal Rinascimento alla Rivoluzione
francese, e ciò ha contribuito a definire valori condivisi
a prescindere dal fatto che si parlino lingue diverse."
"Possiamo essere orgogliosi dell'Europa, dei fattori che
ne caratterizzano la cultura tanto nei paesi orientali
quanto in quelli occidentali e dei valori che ci
definiscono, ad esempio, come l'unica regione del
mondo in cui non vi sia la pena di morte."
17
Milano, 7 giugno 2013
Commissaria Connie Hedegaard
Ospite d'onore della tappa di Milano (la sesta del
"tour" italiano degli "incontri con i cittadini) è
stata la commissaria responsabile dell'Azione
per il clima, Connie Hedegaard.
Al centro del dibattito, svoltosi nella mattinata del
7 giugno a Palazzo Marino, sede del Comune, vi
sono stati temi quali lo sviluppo sostenibile, la
maniera per conservare e valorizzare il clima del
pianeta, la lotta e l'adattamento ai cambiamenti
climatici (sia mediante le decisioni politiche sia
attraverso le nostre scelte quotidiane).
A fare gli onori di casa il Sindaco di Milano,
Giuliano Pisapia, che ha aperto l’incontro
evidenziando l’importanza della partecipazione
attiva da parte dei cittadini ed indicando come
“ricetta giusta” da proporre in un periodo di crisi
come quello attuale, che è anche una crisi della
partecipazione e di sfiducia nella politica, una
ricetta che abbia “fra gli ingredienti principali
l'Europa”.
''La crisi non deve bloccare le azioni per l'ambiente, il
clima e l'efficienza energetica'' - ha esordito così la
commissaria Hedegaard la quale ha sottolineato
come ognuno di noi possa contribuire alla
costruzione di una società a basse emissioni di
carbonio, compiendo scelte a favore dell'ambiente
nella vita di tutti i giorni, andando al
supermercato, viaggiando o facendo shopping.
Molte sono state le domande da parte del
pubblico presente. In apertura, una domanda
sulla strategia europea 20-20-20 che prevede il
taglio del 20% delle emissioni di gas serra, la
riduzione del consumo di energia del 20% e il 20%
del consumo energetico totale europeo generato
da fonti rinnovabili: è ancora valida? ''I nostri
target vincolanti sono fondamentali'', ha spiegato
la commissaria, ''ma non basta avere obiettivi solo per
il 2020, e non a caso l'Esecutivo comunitario ha
proposto di definire nuovi obiettivi per il 2030,
proposta che è stata avallata anche dai capi di Stato e di
governo''.
Al dibattito in sala, che come sempre era possibile
seguire in diretta streaming, si sono aggiunti i
followers via twitter che hanno contribuito ad
arricchire i temi trattati con domande e commenti
postati live sullo schermo.
Si è parlato, tra l'altro, delle prospettive per l'auto
elettrica, del problema dello smaltimento dei
rifiuti, delle innovazioni tecnologiche e del
potenziale dell'economia verde per creare crescita
e posti di lavoro.
Infine, in vista della prossima conferenza
internazionale sul tema ambiente, che si terrà nel
2015, la Hedegaard ha indicato come priorità
assoluta il raggiungimento di un accordo
internazionale sul clima: ''In quell'occasione
l'Europa potrà mostrare tutto il suo peso solo se darà il
buon esempio dimostrando di essere ambiziosa.
Dobbiamo continuare a dimostrare che vogliamo una
società sana, cui importa del clima e dell'ambiente, e
penso che il mondo continuerà a seguirci''.
Nella stessa giornata, alle ore 14.00, presso il
Palazzo Reale di Milano, la commissaria
Hedegaard ha incontrato i rappresentanti
dell'industria della moda, nonché i rivenditori e i
produttori di detersivi ed elettrodomestici, per
discutere di come questi settori, insieme ai loro
consumatori, siano in grado di contribuire alla
costruzione di una società europea a basse
emissioni di carbonio e di combattere così il
cambiamento climatico.
Hanno preso parte al dibattito il Ministro per
Andrea
Orlando,
l’Ambiente
l’Assessore
all’Ambiente del Comune di Milano Pier
Francesco Maran e il Presidente della
Commissione ENVE (Commission for the
Environment, Climate Change and Energy) presso
il Comitato delle Regioni, Ugo Cappellacci.
L'evento faceva parte della campagna "Un mondo
come piace a te, con il clima che vuoi":
http://world-you-like.europa.eu/it/
promossa
dalla Commissione europea nell'autunno 2012 per
sensibilizzare al problema del clima. La campagna
terminerà a fine 2013.
Il prossimo evento (evento finale)
Trieste, 16 settembre 2013
Gli esiti di dei dibattiti confluiranno in un grande
incontro paneuropeo di ascolto rivolto a tutta la
cittadinanza, in programma il 16 settembre 2013 a
Trieste, alla presenza della Vice-Presidente
Reding, per cercare insieme di trarre le
conclusioni di questo confronto sui diritti e sulle
aspettative dei cittadini dall’Europa del futuro.
18
Capitale Verde Europea
annunciato il 14 giugno scorso dal Commissario
all’Ambiente UE Janez Potocnik, durante una
cerimonia svoltasi a Nantes (Francia), città che
attualmente detiene il titolo.
Bristol
ha
ricevuto
questo
importante
riconoscimento per i suoi piani di investimento
nelle aree dei trasporti e l’energia, e in particolare
per il suo impegno a svolgere un ruolo modello
per l’economia verde in Europa e oltre. È stata
inoltre premiata la sua strategia di comunicazione
e social media per invitare all’azione e alla
partecipazione anche i suoi cittadini.
Il Premio “Capitale verde europea" viene
assegnato annualmente a città all'avanguardia nel
proporre modalità di vita urbana rispettose
dell'ambiente. L’iniziativa è concepita come una
sorta di ricompensa per chi sta dando maggiore
spazio al rispetto per i delicati equilibri che il
rapporto città-ambiente spesso danneggia o mette
in discussione e, allo stesso tempo, come un
invito alle città europee a mettere in mostra le
proprie credenziali per diventare luoghi più
gradevoli e salubri in cui vivere, lavorare o recarsi
in vacanza: in altre parole, città vivibili.
Oltre ad essere una fonte di ispirazione per altri
centri urbani, questo riconoscimento è utile per
rafforzare la reputazione e l'attrattiva della città
vincitrice,
facendone
una
destinazione
interessante sotto il profilo turistico, lavorativo e
abitativo.
Fra il 2010 e il 2015 sono state sei le città vincitrici,
nell’ordine: Stoccolma, Amburgo, VictoriaGasteiz, Nantes, Copenhagen e Bristol.
Scelta la Capitale del 2015
La città di Bristol ( Regno Unito) ha vinto il titolo
di Capitale Europea Verde 2015. Il premio è stato
Al via il concorso per il 2016
La Commissione UE ha lanciato la ricerca della
"Capitale verde europea" per il 2016, inserendo
nel regolamento una importante novità: potranno
partecipare da questa edizione anche le città che
superano i centomila abitanti mentre fino allo
scorso anno potevano candidarsi esclusivamente
quelle con popolazione superiore ai 200mila.
Grazie a questo cambiamento ora il premio è
accessibile ad oltre 400 città in tutta Europa.
Le candidature saranno valutate in base a 12
parametri: mitigazione dei cambiamenti climatici
e adattamento ai medesimi trasporto locale; uso
sostenibile del territorio nelle aree verdi urbane;
natura e biodiversità; qualità dell'aria; qualità
dell'ambiente acustico; produzione e gestione dei
rifiuti; gestione delle risorse idriche; trattamento
delle acque reflue; ecoinnovazione e occupazione
sostenibile; rendimento energetico; gestione
integrata dell'ambiente.
Il premio è aperto ai 27 Stati membri dell'UE, ai
paesi in via di adesione e ai paesi candidati
(Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia,
Islanda, Montenegro, Serbia e Turchia) e ai paesi
dello Spazio economico europeo.
A decretare la città vincitrice sarà una giuria
europea affiancata da un gruppo di esperti di
fama mondiale di diversi settori ambientali.
Le città possono candidarsi online all'indirizzo
www.europeangreencapital.eu.
La scadenza per la presentazione delle domande
è il 17 ottobre 2013. La città vincitrice sarà
proclamata nel mese di giugno 2014.
Il sito web ufficiale: www.europeangreencapital.eu
Facebook: http://www.facebook.com/EuropeanGreenCapitalAward
Twitter: http://twitter.com/EU_GreenCapital oppure un tweet indirizzato a
@EU_GreenCapital
19
Il benvenuto di Roma alla Croazia nell’Unione europea
Dobrodošla!
Benvenuta
Croazia
nell’Unione
europea!”
è
un’iniziativa
svoltasi a Roma nel mese di
giugno
per
festeggiare
l'ingresso
della
Croazia
nell'UE (1° luglio) attraverso
tre eventi organizzati dalla
DG
Traduzione
della
Commissione
europea
insieme alle Biblioteche di
Roma e
all’Associazione
italo-croata a Roma, con il
patrocinio dell'Ambasciata di
Croazia in Italia.
La prima tappa, svoltasi il 13
giugno presso la Casa delle
Traduzioni
di
Roma,
è
consistita
in
un
corso
introduttivo gratuito alla
lingua
croata
offerto
dall'Associazione italo-croata.
Al termine del minicorso ai
partecipanti è stato rilasciato
un diploma. Il 17 giugno,
presso
la
centralissima
Biblioteca Rispoli, si è svolto un
reading poetico bilingue italo-croato
a cui hanno partecipato le poetesse
Livia Bazu, Sarah Zuhra Lukanic e
Alessandra Mattei, accompagnate da
un racconto musicale di Pape Kanout.
Infine, mercoledì 19, presso lo Studio
radiofonico Europa, è stato registrato
uno speciale radiofonico dedicato
all'ingresso della Croazia nell'UE. Alla
trasmissione,
curata
dalla
DG
Traduzione della Commissione europea, sono intervenuti prestigiosi
ospiti quali l'Ambasciatore croato in Italia Damir Grubiša e
l'Ambasciatore italiano a Zagabria Emanuela D'Alessandro e il
Professor Natale Vadori, slavista e autore del trattato sull'Europa
centro-orientale "Da Trieste a Vladivostok".
Link per ascoltare lo speciale radiofonico:
Sito web della Rappresentanza:
http://ec.europa.eu/italia/studio_europa/index_it.htm
Facebook: www.facebook.com/unlibropereuropa
Twitter: twitter.com/libropereuropa
Premio “Gianfranco Martini” per i gemellaggi
Prorogata la scadenza
Il Premio ‘Gianfranco Martini’ è promosso dalla
Consulta nazionale Gemellaggi e
Cittadinanza europea dell’AICCRE
Italiana
per
il
(Associazione
Consiglio dei Comuni e delle
Regioni d’Europa)
come
giusto
riconoscimento per risultati di
eccellenza raggiunti nell’ambito delle
attività di gemellaggio e della
valorizzazione della cittadinanza
europea.
Gianfranco Martini, morto lo scorso
anno all’età di 87 anni, è stato uno dei
massimi dirigenti dell'Aiccre, nonché uno dei
promotori del federalismo europeo e dell'Europa
dei popoli.
I destinatari del premio sono Comuni ed altri
enti locali gemellati ed iscritti
all’AICCRE che, con la loro attività,
abbiano dato un significativo
apporto di idee e di impegno a
sostegno
del
processo
di
integrazione europea per un’unione
sempre più stretta tra i popoli
dell’Europa.
Le 3 sezioni in cui si articola il
Premio sono:
Cittadini attivi per l’Europa;
Memoria europea attiva;
Democrazia locale nei Balcani
La scadenza, precedentemente fissata al 31
maggio, è stata prorogata al 30 settembre
2013
Per scaricare il regolamento e il modulo di candidatura:
http://www.aiccre.it/premio-gianfranco-martini/
Per informazioni: [email protected]
20
Concorso video Europemobility 2013
Europemobility
Video
Contest 2013 è un concorso
sostenuto dalla Commissione
Europea
nell'ambito
del
programma Leonardo Da
Vinci e dedicato alla creazione
di video originali e creativi
che mostrino esperienze di
La
competizione è aperta a
mobilità.
chiunque abbia svolto un
programma di formazione
pratica,
uno
scambio
giovanile, un periodo di
apprendistato, uno scambio
fra imprese o un tirocinio
all’estero, in ambito europeo o
al di fuori. Lo scambio di
mobilità per l’apprendimento in un altro paese può aver ricevuto il
sostegno da un programma nazionale, può essere stato realizzato per
iniziativa personale o con uno dei seguenti programmi UE: Gioventù
in Azione, Leonardo da Vinci, Erasmus Placement, Erasmus per
Giovani Imprenditori, Comenius e Grundtvig.
Per essere ammessi al concorso, i video devono osservare i seguenti
parametri: avere una durata da uno a tre minuti; essere originali;
rispettare la normativa internazionale sui Diritti di Proprietà
Intellettuale; essere in inglese o avere sottotitoli in inglese.
Sono previste due categorie: video scelti dalla Giuria Internazionale
Europemobility; video scelti attraverso voto sul web.
Per ciascuna categoria saranno attribuiti tre premi:
- al miglior video scelto dalla Giuria: 500 euro, più un viaggio a
Bruxelles;
- al miglior video scelto con la votazione online: un iPad, più un
viaggio a Bruxelles;
- il secondo e il terzo classificato di ogni categoria riceveranno un
viaggio a Bruxelles.
I vincitori verranno invitati alla cerimonia di premiazione a
Bruxelles e presenteranno i propri video ad un pubblico
internazionale alla "Europemobility Network International
Conference", che si svolgerà nel Novembre 2013. Il viaggio e
l'alloggio saranno a carico della Rete Europemobility che provvederà
anche ad elargire una somma giornaliera per le spese di soggiorno.
I video dovranno essere caricati sul sito di Euromobility:
http://www.europemobility.tv
Scadenze: 31 agosto 2013 per caricare i video; 15 settembre 2013 per la valutazione on line
“L’Europa nella
L’ “Europa nella mia regione” è
il concorso fotografico lanciato
dalla Commissione europea il 19
giugno allo scopo di coinvolgere i
cittadini europei nella ricerca di
progetti finanziati con i fondi regionali UE, che
stanno cambiando la vita di tutti noi apportando
benefici concreti alle comunità locali.
Basterà presentare il miglior scatto fotografico di
un progetto, dove sia visibile il tabellone o la targa
che indichi chiaramente che l'opera è stata
realizzata con l'aiuto di finanziamenti europei e su
cui sia raffigurata la bandiera dell'UE.
Sono previste due categorie concorsuali:
mia regione”
- «Il mio progetto», aperta alle
organizzazioni che hanno beneficiato
dei
fondi
regionali
dell'Unione
Europea;
«Testimone oculare», aperta a tutti i
cittadini europei che hanno visto un progetto
nella propria regione o in un'altra regione visitata.
In palio per i vincitori (due per ogni categoria)
1.000 euro in apparecchiature fotografiche e un
viaggio a Bruxelles ad ottobre.
Per partecipare al concorso, le foto (massimo tre)
devono essere pubblicate sulla pagina Facebook
della Commissione, dove è possibile reperire
tutte le informazioni sulle modalità di
partecipazione.
https://www.facebook.com/EuropeanCommission/app_386310531430573
Termine ultimo per la pubblicazione delle foto: 23 agosto 2013 a mezzogiorno (ora dell'Europa centrale).
21
Al via il premio europeo
Premio europeo per il giornalismo sulla salute
la prevenzione delle malattie, l'assistenza
sanitaria, i sistemi sanitari e i diritti dei
pazienti.
Gli argomenti specifici sono i seguenti:
assistenza sanitaria transfrontaliera
malattie rare
donazione e trapianto di organi
operatori sanitari
sicurezza dei pazienti e infezioni
nosocomiali
patologie croniche: cancro, malattie
cardiovascolari e diabete
vaccinazione
antinfluenzale
e
vaccinazione infantile
uso prudente degli antibiotici
invecchiamento e demenze senili
invecchiamento attivo e in buona
salute
prodotti farmaceutici
determinanti della salute: tabacco, alcol,
regime alimentare e attività fisica
I
l 14 giugno è stata lanciata la quinta
edizione del Premio europeo per il
giornalismo sulla salute, promosso dalla
Commissione europea
con l’intento di
incoraggiare e conferire un riconoscimento al
giornalismo di qualità grazie al quale
l'opinione pubblica viene sensibilizzata su
tematiche quali la salute, l'assistenza sanitaria
e i diritti dei pazienti.
I partecipanti al concorso devono essere
giornalisti
professionisti,
maggiorenni,
cittadini o residenti in uno dei 28 Stati
membri dell'Unione europea (per la prima
volta il premio è aperto a 28 paesi , in vista
dell’adesione della Croazia, prevista per il 1°
luglio).
Ogni partecipante può presentare fino a 2
articoli. Le candidature collettive sono
accettate se gli autori non sono più di 5.
Tutti gli articoli devono essere redatti in una
delle lingue ufficiali dell'UE e devono essere
stati inizialmente pubblicati su una testata
periodica (su carta oppure online) fra il 1°
agosto 2012 e il 30 settembre 2013.
Gli articoli non devono superare le 20.000
battute (spazi inclusi).
Gli articoli devono riguardare tematiche quali
In ciascun paese dell'UE una giuria nazionale,
composta da giornalisti ed esperti nel campo
della salute pubblica e presieduta da un
rappresentante della Commissione europea,
selezionerà un finalista a livello nazionale.
Successivamente,
una
giuria
europea
(presieduta da un funzionario di alto livello
della Commissione europea e composta da
funzionari europei, esperti nel campo della
salute pubblica europea e giornalisti di fama
internazionale) selezionerà fra i 28 finalisti
tre vincitori a livello di UE.
I 28 finalisti saranno invitati a Bruxelles
all'inizio del 2014 per partecipare alla
cerimonia di premiazione e ad un seminario a
loro dedicato.
Il primo, il secondo e il terzo classificato si
aggiudicheranno
i
premi
in
palio,
rispettivamente del valore di 6.500, 4.000 e
2.500 euro.
Scadenza: gli articoli vanno presentati on
line entro il 30 settembre 2013 a mezzogiorno
(ora dell'Europa centrale).
Per presentare un articolo e per ulteriori
informazioni (compreso il regolamento del
concorso):
http://ec.europa.eu/health-eu/journalist_prize
12
21
Supplemento
Europa Bandi
Giugno
2013
L
a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una
selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi
comunitari in vigore nel periodo 2007-2013. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare
proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di
presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per
scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle
modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di
interesse.
Premessa
I Programmi comunitari - Cosa
sono
I
programmi comunitari
rappresentano lo strumento
attraverso il quale vengono
erogati i cd. fondi a gestione
diretta,
ossia
quei
finanziamenti
inseriti
nel
bilancio della Comunità e
gestiti
direttamente
e
centralmente
dalla
Commissione Europea che
effettua,
senza
ulteriori
passaggi, il trasferimento dei
fondi ai beneficiari. Tali
programmi, concepiti per
attuare
le
politiche
comunitarie in varie aree
tematiche
attraverso
la
cooperazione tra soggetti di
diversi Stati membri o di Stati terzi, sono generalmente di durata
quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del Consiglio o
in co-decisione con il Parlamento
europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le
misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali
proponenti e le percentuali di cofinanziamento.
La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso
gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”,
pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in
tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web
delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle
Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for
Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della
possibilità di presentare una proposta progettuale.
Principali caratteristiche:
• A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari
(soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità
pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria,
università, ecc. (solo raramente a persone fisiche);
12
23
• Viene in genere richiesto che
i
progetti
presentino
metodologie innovative e
riproducibili anche in altri
paesi europei;
• Quasi sempre i progetti
devono essere presentati da
consorzi composti da più
partner di diversi paesi
Europei
(requisito
della
transnazionalità);
•
Si
parla
di
“cofinanziamento” in quanto
la sovvenzione comunitaria,
salvo rare eccezioni, nel
AMBIENTE & ENERGIA
Invito presentare proposte
(codice identificativo CIP –
IEE – 2013) pubblicato sulla
GUUE C 390 del 18 dicembre
2012
nell’ambito
del
programma di lavoro 2013
“Energia
Intelligente
–
Europa”.
Programma di riferimento:
EIE II
(Energia Intelligente Europa)
Sotto-Programma di CIP
(Programma Quadro per
l’Innovazione e la
Competitività)
Obiettivi:
L'obiettivo
del
programma
è
quello
di
assicurare un'energia sicura e
sostenibile per l'Europa a
prezzi competitivi, attraverso
azioni volte ad incoraggiare
l'efficienza energetica e l'uso
razionale
delle
risorse
energetiche; promuovere le
fonti
d'energia
nuove
e
rinnovabili e incoraggiare la
campo degli aiuti allo sviluppo, copre solo una parte dei costi del
progetto, in percentuale diversa a secondo della tipologia del
programma. Essa, inoltre, non può essere concessa per spese già
sostenute (divieto di retroattività).
L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla
Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili
di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento
alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite
negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare
i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori
nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles.
diversificazione
energetica;
promuovere
l'efficienza
energetica e l'uso di fonti
d'energia nuove e rinnovabili
nei trasporti. Il programma, in
particolare, contribuisce alla
Strategia UE 2020 e facilita
l'attuazione
della
direttiva
sull'efficienza energetica e della
direttiva sulla promozione
dell'uso dell'energia da fonti
rinnovabili.
A partire dal 2007, Energia
intelligente - Europa è stata
inclusa
nel
programma
quadro per la competitività
globale e l'innovazione (CIP).
Azioni: Il programma copre
azioni nei seguenti settori:
efficienza energetica e uso
razionale
delle
risorse
energetiche (SAVE); fonti di
energia nuove e rinnovabili
(ALTENER); energia e trasporti
(STEER); iniziative integrate.
L’area
d’intervento
SAVE
riguarda progetti mirati ad
orientare
le
scelte
dei
consumatori relativamente al
riscaldamento
e
al
raffreddamento degli ambienti
domestici e a finanziare
soluzioni per il risparmio
energetico industriale e delle
piccole imprese.
L’area d’intervento ALTENER
punta sull’incentivazione delle
reti di distribuzione e sui
progetti che intendono favorire
l’accesso dei consumatori alle
fonti rinnovabili.
L’area d’intervento STEER
riguarda la mobilità urbana e
cercherà
di
favorire
cambiamenti nelle abitudini sia
dei singoli sia della collettività
così da abbassare notevolmente
le
emissioni
delle
città.
Comprende anche i progetti sui
carburanti alternativi e le idee
che aiutano a dimezzare il
numero dei veicoli a benzina
entro il 2030 (obiettivi del
White Paper dell'UE).
Per il programma di lavoro
2013 sono state proposte le
seguenti quattro iniziative
integrate:
:
- Efficienza energetica e uso
di energie rinnovabili negli
edifici
- BUILD UP Skills, iniziative
di formazione di forza lavoro
per le tecniche di costruzione
sostenibili - Formazione e
qualificazione
nel
campo
dell'efficienza energetica e delle
energie rinnovabili (pilastro II)
La
leadership
locale
dell'energia
24
- Mobilitare gli investimenti
locali in campo energetico
Candidati
ammissibili:
persone giuridiche, pubbliche
o private, con sede nel
territorio degli Stati membri
dell'UE e, Norvegia, Islanda,
Liechtenstein,
Croazia
e
Macedonia. I progetti devono
essere presentati da un gruppo
di almeno tre soggetti giuridici
indipendenti, ciascuno con
sede in un altro paese
ammissibile.
Finanziamento: per il presente
invito a presentare proposte è
stato indicativamente allocato
un bilancio di 65 milioni di
euro, così distribuito:
Per il settore SAVE – Budget
indicativo: 15.6 milioni di euro
Per il settore ALTENERBudget indicativo: 12.6 milioni
di euro
Per il settore STEER – Budget
indicativo: 9.6 milioni di euro
Iniziative integrate – Budget
indicativo: 27.2 milioni di euro
Il contributo comunitario ai
progetti potrà coprire al
massimo il 75% dei costi totali
ammissibili.
Prossima scadenza:
28 novembre 2013 (per le
domande
relative
all'azione Build Up Skills).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/energy/intelligent/getting-funds/call-for-proposals/how-to-apply/index_en.htm
AMBIENTE & TERRITORIO
Invito a presentare proposte
CIP-EIP-ECOINNOVATION-2013
Obiettivi/Azioni:
Eco
Innovazione è una sezione
specifica prevista all’interno
del
Programma
per
l’innovazione
e
l’imprenditorialità
(sottoprogramma
di
CIPProgramma
Quadro
per
l’Innovazione
e
la
Competitività). Tale sezione
promuove la diffusione sul
mercato di tecnologie e/o
processi
eco-innovativi
attraverso il sostegno a
progetti pilota e di prima
applicazione commerciale. In
particolare,
essa
fornisce
sostegno
a:
tecniche,
tecnologie, prodotti, processi e
servizi sostenibili, replicabili, a
livello comunitario, e che, in
modo sinergico, riducano
l’impatto
ambientale
e
contribuiscano a un utilizzo
minore e più efficiente delle
risorse naturali, compresa
l’energia. A tale scopo, il
Programma
favorisce
la
presentazione di proposte che
prendano in considerazione
l’intero ciclo di vita dei
prodotti ("Life Cycle").
Le priorità indicate nel bando
relativo all’anno 2013 le
seguenti:
il riciclo dei materiali,;
i prodotti per l’edilizia
sostenibile;
il settore alimentare;
acqua;
"green business".
Candidati ammissibili: Possono
partecipare persone giuridiche,
pubbliche o private, con sede nei
27 Stati membri o in Paesi terzi con
cui siano stati stipulati appositi
accordi (Norvegia, Liechtenstein,
Islanda, Albania, Croazia, Ex
Repubblica
Iugoslava
di
Macedonia, Israele, Montenegro,
Serbia,
Turchia).
Vengono
privilegiate le candidature delle
Piccole e Medie Imprese. Le
proposte
possono
essere
presentate
individualmente
oppure costituendo partenariati
nazionali e/o internazionali tra i
Paesi
aventi
diritto.
Finanziamento:
Il
budget
disponibile è di circa 31 mln Euro.
Generalmente, il valore medio del
co-finanziamento europeo, per un
singolo progetto (la cui durata è
di solito compresa tra i 24 ed i 36
mesi) è di circa 800 mila Euro. Il
co-finanziamento
comunitario
richiesto non potrà superare il 50%
dei costi totali ammissibili del
progetto.
Scadenza: 5 settembre 2013 (17.00
ora locale di Bruxelles).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/environment/eco-innovation/apply-funds/call-proposal/
25
CITTADINANZA
Invito presentare proposte
pubblicato sulla GUUE C 377
del 7 dicembre 2012.
Programma di riferimento:
Europa per i cittadini
2007 - 2013
Obiettivi:
il
programma
"Europa per i cittadini", volto
a promuovere la cittadinanza
attiva europea per il periodo
2007-2013, intende contribuire
ai seguenti obiettivi generali:
a)
dare
ai
cittadini
l’opportunità di interagire e
partecipare alla costruzione di
un’Europa sempre più vicina,
democratica e aperta al
mondo, unita nella sua
diversità culturale e da questa
arricchita, sviluppando in tal
modo
la
cittadinanza
dell’Unione
europea;
b)
sviluppare
un’identità
europea, fondata su valori,
una storia e una cultura
comuni; c) promuovere un
senso
di
appartenenza
all’Unione europea tra i
cittadini; d) migliorare la
comprensione reciproca dei
cittadini europei rispettando e
promuovendo la diversità
culturale
e
linguistica,
contribuendo
al
dialogo
interculturale.
Azioni: il presente invito
riguarda le seguenti azioni del
Programma :
Azione 1: Cittadini attivi per
l’Europa :
M i s u r a 1 : «Gemellaggio
tra città» - questa misura
comprende
attività
che
prevedono o promuovono
scambi diretti fra cittadini
europei, per mezzo della
partecipazione dei cittadini
stessi
ad
attività
di
gemellaggio tra città. Essa
comprende 2 sottomisure:
Misura 1.1: «Incontri fra
cittadini nell'ambito del
gemellaggio
tra
città»
(sovvenzione di progetto) Questa
misura
riguarda
attività che prevedono o
promuovono scambi diretti
fra cittadini europei, per
mezzo della partecipazione
dei cittadini stessi ad attività
di gemellaggio tra città. Del
progetto devono far parte
come minimo 25 partecipanti
internazionali,
provenienti
dalle municipalità invitate. La
durata
massima
della
manifestazione è di 21 giorni.
Misura 1.2: «Collegamento in
rete telematico tra le città
gemellate» (sovvenzione di
progetto) - Questa misura
sostiene la formazione di reti
istituite sulla base dei legami
fra
città
gemellate.
Un
progetto
deve
prevedere
almeno tre eventi e devono
prendervi parte municipalità
di almeno quattro paesi
partecipanti, di cui almeno
uno sia uno Stato membro
dell'Unione europea. Del
progetto devono far parte
come minimo 30 partecipanti
internazionali
provenienti
dalle municipalità invitate. La
durata massima del progetto è
di 24 mesi e la durata
massima di ciascun evento è
di 21 giorni.
M i s u r a 2 : «Progetti dei
cittadini» (Misura 2.1 sovvenzione di progetto ) e
«Misure
di
sostegno».
Misura 2.2 - sovvenzione di
progetto).
La Misura 2.1 affronta uno dei
più gravi problemi cui oggi
l'UE deve dare risposta: come
colmare il divario che separa i
cittadini dall'Unione europea.
L’obiettivo
è
quello
di
esplorare
metodologie
originali e innovative per
incoraggiare la partecipazione
dei cittadini e stimolare il
dialogo tra i cittadini europei e
le istituzioni dell'Unione. Un
progetto
deve
prevedere
almeno
cinque
paesi
partecipanti, di cui almeno
uno sia uno Stato membro
dell'Unione
europea.
Al
progetto devono prendere
parte almeno 200 partecipanti.
La durata massima del
progetto è di 12 mesi.
La Misura 2.2 si propone di
sostenere le attività che
possono
sfociare
nella
formazione di partenariati e
reti
di
lunga
durata,
coinvolgendo un gran numero
di parti interessate nella
promozione della cittadinanza
attiva europea, contribuendo
così a dare una risposta più
efficace agli obiettivi dei
programmi
e
ampliando
l'impatto complessivo del
programma e la sua efficacia.
Un progetto deve prevedere
almeno due paesi partecipanti,
di cui almeno uno sia uno
Stato membro dell'Unione
europea. Il periodo massimo è
di 12 mesi; si richiedono
almeno due eventi per ogni
progetto.
Azione 2: Società civile attiva
in Europa - M i s u r a 3 :
Sostegno a progetti promossi
da
organizzazioni
della
società civile (sovvenzione di
progetto). Obiettivo di questa
misura è il sostegno a progetti
concreti
promossi
da
organizzazioni della società
civile che appartengano a
differenti paesi partecipanti.
Tali progetti devono svolgere
opera di sensibilizzazione su
questioni di interesse europeo
26
e contribuire a diffondere la
reciproca comprensione tra
diverse culture, nonché a
individuare valori comuni
tramite la cooperazione a
livello europeo. Un progetto
deve prevedere almeno due
paesi partecipanti, di cui
almeno uno sia uno Stato
membro dell'Unione europea;
la durata massima dei progetti
è di 18 mesi.
Azione 4: Memoria europea
attiva
(sovvenzione
di
progetto).
L'obiettivo
dei
progetti sostenuti nell'ambito
di questa azione è mantenere
viva la memoria delle vittime
del nazismo e dello stalinismo
e migliorare la conoscenza e la
comprensione da parte delle
generazioni attuali e future di
ciò che è avvenuto nei campi
di concentramento e in altri
siti di sterminio di massa, e
delle
cause
che
hanno
provocato tali eventi.
Candidati
ammissibili:
Associazioni culturali, enti
locali, enti pubblici, ONG,
ONLUS.
Finanziamento:
Azione 1 Misura 1.1 – Budget
totale: 5 896 000 Euro. La
sovvenzione
massima
erogabile è di 25.000 euro per
progetto.
La
sovvenzione
minima erogata è di 5.000
euro.
Azione 1 Misura 1.2 - Budget
totale: 4 270 000 Euro.
L'importo
massimo
ammissibile per un progetto
che rientri in questa misura è
di 150.000 euro. L'importo
minimo ammissibile è di
10.000 euro.
Azione 1 Misura 2.1 Budget totale: 1 163 000 Euro.
La sovvenzione erogata non
può superare il 60 % del totale
dei costi ammissibili del
progetto.
La
sovvenzione
minima sarà di 100.000 euro;
la
sovvenzione
massima
ammissibile per un progetto
che rientri in questa misura è
invece di 250.000 euro.
Azione 1 Misura 2.2 - Budget
totale: 725 000 Euro. La
sovvenzione non può superare
un importo massimo pari
all'80% dei costi ammissibili
dell'azione in questione. La
sovvenzione
minima
ammissibile è di 30.000 euro;
la
sovvenzione
massima
ammissibile per un progetto
che rientri in questa misura è
di 100.000 euro.
Azione 2 Misura 3 - Budget
totale: 2 504 000 Euro. La
sovvenzione massima è di
150.000 euro. La sovvenzione
minima ammissibile è di
10.000 euro.
Azione 4 - Budget totale:
2 414 000 Euro.
La
sovvenzione massima è di
100.000 euro. La sovvenzione
minima ammissibile è di
10.000 euro.
Prossime scadenza (l’ultima
per il periodo 2007 – 2013):
1° settembre 2013 - Incontri fra
cittadini
nell’ambito
del
gemellaggio
tra
città);
Collegamento in rete tematico
tra le città gemellate.
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://eacea.ec.europa.eu/citizenship/funding/2013/index_en.php
IMPRESE & INDUSTRIA
Invito a presentare proposte
69/G/ENT/PPA/13/411
pubblicato sul sito web della
DG Imprese e Industria della
Commissione
Europea
il
23/05/201
Progetti di cooperazione per
supportare
il
turismo
transnazionale basato sul
patrimonio culturale
Obiettivi:
L'obiettivo
principale
dell'invito
a
presentare proposte è quello
di integrare le politiche
regionali e nazionali per
sostenere la cooperazione
transnazionale e le iniziative
comuni
finalizzate
alla
progettazione
di
prodotti
innovativi transnazionali nei
settori del turismo culturale
e/o industriale, al fine di
contribuire:
alla
differenziazione
dell'offerta turistica europea
per
capitalizzare
e
valorizzare il patrimonio
culturale
comune;
alla
rigenerazione
economica e alla creazione
di posti di lavoro nelle
regioni (post) industriali in
declino tramite progetti di
cooperazione interregionale
e transnazionale nel campo
del turismo.
Azioni: la proposta di
progetto deve soddisfare le
seguenti
caratteristiche:
essere
tematica.
Il
prodotto
turistico
transnazionale deve essere
concepito
e
strutturato
attorno ad un tema comune.
Il tema deve essere correlato
al patrimonio culturale o
industriale europeo e deve
essere
chiaramente
identificabile;
- essere tecnicamente e
27
finanziariamente
sostenibile. Il progetto
dovrebbe identificare la
struttura di gestione e
spiegare le modalità di
raggiungimento dei suoi
obiettivi,
identificare
il
personale da coinvolgere,
con la distribuzione dei
compiti tra i partner e
membri del personale. La
descrizione della proposta
dovrebbe
anche
fare
riferimento al modo in cui
l'azione potrebbe essere
ulteriormente
sviluppata
dopo la fine del periodo
previsto dal progetto, sia
tecnicamente
sia
finanziariamente;
creare
effetti
reali
misurabili. I risultati attesi
del progetto devono essere
chiaramente delineati e che
devono essere indicate le
modalità di misurazione dei
risultati e quali indicatori
saranno
utilizzati;
- essere trans-nazionale. Il
prodotto turistico che viene
realizzato deve avere una
"dimensione europea": coprire
almeno 5 diversi paesi
europei
ed
essere
rappresentativo
del
patrimonio comune europeo e
di
valori
condivisi.
La
copertura di oltre 5 paesi sarà
considerato come un valore
aggiunto per la proposta.
- essere effettuata attraverso
un partenariato/consorzio in
cui siano inclusi un minimo
di cinque partner (ossia 5
diversi
soggetti
giuridici
indicati separatamente nella
convenzione di sovvenzione)
che abbiano le rispettive sedi
legali in almeno 5 Paesi
diversi.
dare
visibilità
al
coinvolgimento dell'Unione
europea nel progetto.
Candidati ammissibili: enti
privati, enti pubblici, imprese,
persone giuridiche, pubbliche
amministrazioni
I candidati devono partecipare
in
consorzio
con
le
organizzazioni partner. Il
consorzio
deve
essere
composto da un minimo di
cinque soci che coprano
almeno 5 Paesi diversi.
Almeno due partner del
consorzio
devono
essere
organizzazioni
pubbliche
nazionali o locali.
Finanziamento: il contributo
massimo è di 200.000 € per
progetto, per un massimo di 5
progetti. (Totale: 1.000.000 €)
Scadenza: 31 luglio 2013
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/enterprise/newsroom/cf/itemdetail.cfm?item_id=6653&tpa=0&tk=&lang=it
ISTRUZIONE- CULTURA
Programma di riferimento:
Programma di
Apprendimento Permanente
(Life Long Learning - LLP )
2007 - 2013
Invito a presentare proposte
2012 - EAC/27/11 pubblicato
sulla GUUE C 232 del 3 agosto
2012
Obiettivi: il Programma LLP
riunisce al suo interno tutte le
iniziative
di
cooperazione
europea
nell'ambito
dell’istruzione
e
della
formazione dal 2007 al 2013.
L’obiettivo
generale
del
programma è quello di sostenere
la partecipazione ai processi
educativi di ogni cittadino lungo
tutto l'arco della vita e
contribuire, così, allo sviluppo
della Comunità quale società
avanzata
basata
sulla
conoscenza In particolare, esso si
propone
di
promuovere,
all'interno della Comunità, gli
scambi, la cooperazione e la
mobilità
tra
i
sistemi
d'istruzione e formazione in
modo che essi diventino un
punto di riferimento di qualità a
livello mondiale.
Il Programma LLP è affidato alla
responsabilità della Commissione
europea - DG Istruzione e
Cultura,
con
l’assistenza
dell’Agenzia
esecutiva
per
l’Istruzione, gli Audiovisivi e la
Cultura (EACEA) e con la
cooperazione
delle
Agenzie
nazionali dei diversi paesi
partecipanti,
incaricate
della
gestione coordinata del programma
a livello nazionale.
Azioni:
il
programma
è
suddiviso in 4 sottoprogrammi
settoriali (o sotto – programmi):
1.
Comenius,
dedicato
all’istruzione
scolastica;
2.
Erasmus, dedicato all’istruzione
superiore; 3. Leonardo Da
Vinci, dedicato alla formazione
professionale;
4.
Gruntvig,
dedicato all’apprendimento per
adulti
un
Programma
Trasversale, teso ad assicurare il
coordinamento tra i diversi
settori - il Programma Jean
Monnet, diretto a
sostenere
l’insegnamento, la ricerca e la
riflessione
nel
campo
28
dell’integrazione europea e le
istituzioni europee chiave.
Candidati
ammissibili:
il
programma di apprendimento
permanente si applica a tutti i
tipi e livelli di istruzione, di
insegnamento e di formazione
professionali ed è accessibile a
tutte
le
entità
elencate
nell'articolo 4 della decisione
istitutiva
del
programma
(decisione
del
Parlamento
europeo e del Consiglio il 15
novembre 2006 - decisione n.
1720/2006/CE).
Finanziamento: il bilancio totale
destinato al presente invito è
stimato in 1.140.000.000 Euro.
L'entità delle sovvenzioni e la
durata dei progetti variano a
seconda di fattori quali il tipo di
progetto e il numero di paesi.
Prossime scadenze:
Comenius,
Grundtvig:
formazione
permanente:
17
settembre 2013.
Programma
trasversale:
attività chiave 1 — Visite di
studio: secondo termine: 15
ottobre 2013.
Invito a presentare proposte
EACEA /04/13 (pubblicato sulla
GUUE C118 del 25 aprile 2013)
Nell’ambito del programma per
l’apprendimento permanente Attuazione
degli
obiettivi
strategici europei nel campo
dell’istruzione
e
della
formazione
(IF
2020)
(cooperazione
tra
parti
interessate, sperimentazione e
innovazione).
Obiettivi: l’obiettivo generale
dell’invito
è
favorire
la
cooperazione politica europea
per sostenere — attraverso IF
2020 — l’impegno dei paesi
volto a raggiungere gli obiettivi
di Europa 2020, come si evince
dall’analisi
annuale
della
crescita
2013
e
dalla
comunicazione
«Ripensare
l’istruzione». In particolare: lo
sviluppo di competenze per la
crescita e la competitività, il
rafforzamento dell’occupabilità
giovanile e la riduzione dei
livelli di abbandono scolastico,
in un contesto che privilegia gli
investimenti efficienti in materia
di istruzione e formazione.
Azioni: le attività finanziabili
sono ripartite tra le due parti di
cui si compone questo invito:
Parte A - Sostegno all'attuazione
nazionale
e
campagna
di
sensibilizzazione sugli obiettivi
della cooperazione europea in
materia di istruzione e formazione
Parte
B
Sostegno
all'attuazione
di
soluzioni
politiche innovative a livello
istituzionale
per
ridurre
l'abbandono
scolastico,
compatibilmente con le priorità
definite in Europa 2020 e IF
2020.
Candidati
ammissibili:
ministeri nazionali o regionali
responsabili delle politiche di
istruzione,
formazione
e
apprendimento
permanente;
altri
organismi/autorità
e
organizzazioni
di
parti
interessate attivi nello sviluppo e
nell'attuazione delle politiche di
apprendimento permanente.
Finanziamento:
il
bilancio
complessivo
assegnato
al
cofinanziamento di progetti
ammonta a 4 milioni di euro. Il
contributo finanziario dell'UE
non può superare il 75% del
totale dei costi ammissibili.
La sovvenzione massima per
progetto sarà di 120.000 euro per
la parte A e di 800.000 euro per
la parte B.
Scadenza: 16 settembre 2013
Per ulteriori informazioni sul Programma e modulistica:
http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-programme/index_en.htm
http://ec.europa.eu/education/llp/official-documents-on-the-llp_en.htm
Per la call EACEA /04/13: http://eacea.ec.europa.eu/llp/funding/2013/call_ecet_2013_en.php
ISTRUZIONE - CULTURA
Programma di riferimento:
Gioventù in azione
(2007-2013)
Obiettivi: gli obiettivi generali
del
Programma
sono:
promuovere la cittadinanza
attiva dei giovani e sviluppare
la solidarietà tra loro; favorire
la comprensione reciproca tra
giovani in paesi diversi;
contribuire a sviluppare le
possibilità di sostenere le
attività dei giovani e la
capacità degli organismi della
società
civile
in
campo
giovanile;
favorire
la
cooperazione europea nel
settore della gioventù.
Questi
obiettivi
generali
verranno attuati a livello di
progetto tenendo conto delle
priorità
permanenti:
cittadinanza
europea,
partecipazione dei giovani,
diversità
culturale,
inserimento
di
giovani
svantaggiati.
Le priorità annuali per il 2013
sono: la cittadinanza dell’UE e
29
i diritti ad essa inerenti nel
contesto dell’Anno europeo
dei cittadini; la partecipazione
alle elezioni europee del 2014;
disoccupazione giovanile e
mobilità
dei
giovani
disoccupati;
povertà
e
marginalizzazione
e
la
necessità per i giovani di
impegnarsi per affrontarle per
una società più inclusiva;
stimolare lo spirito d'iniziativa
dei giovani, la loro creatività,
lo spirito imprenditoriale ed
occupabilità; promozione di
attività all'aperto e di sport di
base.
Il programma è gestito dlala
Commissione europea - DG
Istruzione e Cultura e dall’
Agenzia esecutiva EACEA
(Agenzia
esecutiva
per
l’istruzione, gli audiovisivi e la
cultura).
Invito a presentare proposte
EAC/S01/13pubblicato sulla
GUUE C 398 del 22 dicembre
2012
Azioni: il presente invito a
presentare proposte riguarda
il sostegno alle seguenti
azioni (e sottoazioni):
Azione 1 - Gioventù per
l'Europa: - Sottoazione 1.1 Scambi di giovani (durata fino a
15 mesi); - Sottoazione 1.2 Iniziative per la gioventù (durata
da 3 a 18 mesi); - Sottoazione
1.3 - Progetti gioventù e
democrazia (durata da 3 a 18
mesi).
Azione 2 - Servizio europeo
per il volontariato (durata
fino a 24 mesi).
Azione 3 - Gioventù nel
mondo: - Sottoazione 3.1 Cooperazione con i paesi limitrofi
dell'Unione europea (durata fino
a 15 mesi).
Azione 4 - Strutture di
sostegno per la gioventù: Sottoazione 4.3 - Formazione e
collegamenti tra coloro che
operano
nel
campo
dell'animazione
e
delle
organizzazioni giovanili (durata
da 3 a 18 mesi).
Azione 5 - Sostegno alla
cooperazione europea nel
settore della gioventù: Sottoazione 5.1 - Incontri fra
giovani e responsabili delle
politiche giovanili (durata da 3 a
9 mesi).
Candidati
ammissibili:
organizzazioni senza scopo di
lucro o non governative,
organismi pubblici locali e/o
regionali, gruppi giovanili
informali, enti attivi a livello
europeo nel campo della
gioventù,
organizzazioni
internazionali senza scopo di
lucro,
organizzazioni
commerciali che organizzano
una manifestazione nel campo
della gioventù, dello sport o
della cultura. I candidati
devono essere residenti in un
paese
che
partecipa
al
programma o in un paese
partner
limitrofo
del
Partenariato orientale o dei
Balcani occidentali.
Finanziamento: Sottoazione
1.1:
39.691.270
euro;
Sottoazione 1.2: 14.794.500
euro; Sottoazione 1.3: 9.151.000
euro; Azione 2: 70.156.580
euro;
Sottoazione
3.1:
14.082.560 euro; Sottoazione
4.3:
21.749.750
euro;
Sottoazione 5.1: 9.539.340 euro.
Scadenze: 1° ottobre 2013
(all’Agenzia nazionale)
3 settembre 2013 (all’Agenzia
esecutiva).
Invito a presentare proposte
EACEA/06/13
pubblicato
sulla GUUE C148 del 28
maggio 2013 - Sottoazione
4.6, Partenariati
Obiettivi - Il presente invito a
presentare
proposte
si
prefigge
di
sostenere
partenariati con enti pubblici
regionali o locali o altre parti
interessate attive nel settore
della gioventù a livello
europeo
allo
scopo
di
sviluppare progetti a lungo
termine incentrati in varia
misura
sul
programma
«Gioventù
in
azione».
Gli obiettivi specifici di tali
partenariati
sono:
incoraggiare
il
coinvolgimento degli enti
pubblici a livello regionale o
locale o di altre parti
interessate
che
svolgono
attività inerenti ai settori della
gioventù a livello europeo e
dell’istruzione non formale;
sostenere lo sviluppo delle
loro competenze in quanto
enti attivi nel campo della
gioventù e impegnati a fornire
opportunità di istruzione non
formale ai giovani e agli
operatori
giovanili;
promuovere lo sviluppo di
reti sostenibili, lo scambio
delle migliori prassi e il
riconoscimento dell’istruzione
non formale.
Azioni: i progetti devono
prevedere attività di natura
non lucrativa correlate al
settore della gioventù e
dell’istruzione non formale.
Sono ammissibili le seguenti
attività: scambi di giovani a
livello
transnazionale;
iniziative per la gioventù a
livello
nazionale
o
transnazionale;
servizio volontario europeo;
formazione e attività di
networking.
Candidati ammissibili: Le
proposte
devono
essere
presentate
da:
un
ente
pubblico locale o regionale;
un’associazione o una rete di
enti pubblici regionali e/o
locali;un gruppo europeo di
cooperazione territoriale; un
ente senza fini di lucro, attivo
a livello europeo nel settore
della gioventù (ENGO), al
quale
facciano
capo
organizzazioni associate in
almeno
otto
(8)
paesi
30
partecipanti al programma
«Gioventù in azione»; una
fondazione attiva a livello
dell’UE nel settore della
gioventù;
una
società/un’impresa/un ente a
scopo di lucro attivi nella
responsabilità sociale delle
imprese a favore dei giovani.
Ulteriori requisiti sono indicati
nella versione integrale del
bando.
Finanziamento:
l’importo
totale
stanziato
per
il
cofinanziamento dei progetti
nell’ambito del presente invito
è stimato in 2 500 000 EUR. La
sovvenzione massima per
ciascun progetto sarà pari a
100 000 EUR. Il contributo
finanziario dell’Agenzia non
supererà il 50 % del totale
delle spese ammissibili di un
progetto.
Scadenza: 5 settembre 2013
Invito a presentare proposte
EACEA/12/13, Strutture di
sostegno per la gioventù,
pubblicato sulla GUUE C150
del
29
maggio
2013
Sottoazione 4.3: Sostegno alla
mobilità
degli
operatori
giovanili
Obiettivi: l’invito si prefigge
di sostenere la mobilità e gli
scambi tra gli operatori
giovanili
allo
scopo
di
promuovere l’acquisizione di
nuove capacità e competenze
per arricchire il loro profilo
professionale nel settore della
gioventù. L’invito, pertanto,
agevolerà la creazione di reti
tra le strutture giovanili in
Europa
e
contribuirà
a
promuovere la priorità politica
di sostenere, riconoscere e
professionalizzare il lavoro nel
campo della gioventù quale
strumento politico trasversale
in Europa.
Azioni: i progetti devono
prevedere attività di natura
non lucrativa correlate al
settore della gioventù e
dell'istruzione non formale per
un massimo di due operatori
giovanili. Le proposte devono
essere basate su uno stretto
rapporto di collaborazione tra
due partner di due diversi
Paesi aderenti al programma,
di cui almeno uno di uno Stato
membro dell'Unione europea,
che agiscano rispettivamente
come organizzazione d'invio
(che provvede a inviare
operatori giovanili) da un lato,
e organizzazione ospitante
degli
stessi
interessati,
dall'altra. Uno dei due partner
assume il ruolo di organismo
di coordinamento e si rivolge
all'Agenzia esecutiva per tutto
il progetto a nome di
entrambi.
Candidati ammissibili: Sia i
candidati sia i partner devono
essere organizzazioni senza
scopo di lucro : organizzazioni
non
governative
(ONG);
organismi attivi a livello
europeo (ENGO) e nel settore
della gioventù, che abbiano
organizzazioni affiliate in
almeno otto paesi aderenti al
programma “Gioventù in
azione”; enti pubblici regionali
o locali.
I partecipanti allo scambio
devono
essere
operatori
giovanili
professionisti
legalmente residenti in uno
dei
paesi
aderenti
al
programma, con almeno due
anni
di
esperienza
professionale
pertinente
documentata nel campo del
lavoro nel settore della
gioventù
(lavoratori
subordinati
retribuiti
o
volontari. Non è previsto un
limite
di
età
per
i
partecipanti).
Finanziamento:
il
finanziamento
complessivo
ammonta a 735.000 euro; il
finanziamento massimo per
singolo progetto è di 25.000
euro
Scadenza: 10 settembre 2013
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/youth; http://eacea.ec.europa.eu/youth/index_en.htm
In Italia il Programma è attuato dalla Agenzia Nazionale per i Giovani:
http://www.agenziagiovani.it/il-programma.aspx
ISTRUZIONE - CULTURA
SPORT
Invito a presentare proposte
EAC/S03/13 pubblicato sulla
GUUE C120 del 26 aprile 2013
Azione
preparatoria:
Partenariato europeo per gli
sport
Obiettivi - il presente invito
riguarda
l'esecuzione
dell'azione
preparatoria
Partenariato europeo per gli
sport che ha l'obiettivo di
preparare le future azioni
dell'UE in tale settore, in
particolare nel quadro della
sezione relativa allo sport
della proposta di programma
dell'Unione per l'istruzione, la
31
formazione, la gioventù e lo
sport 2014-2020 («Erasmus per
tutti»), a partire dalle priorità
stabilite nel Libro bianco sullo
sport del 2007 e nella
comunicazione
del
2011
«Sviluppare la dimensione
europea dello sport».
Azioni: vengono finanziati
progetti transnazionali tesi ad
individuare e testare reti
adeguate e buone pratiche nel
settore dello sport riguardo ai
seguenti
aspetti:
rafforzamento della buona
governance e della duplice
carriera nello sport, favorendo
la mobilità dei volontari, degli
allenatori, dei dirigenti e del
personale delle organizzazioni
sportive senza scopo di lucro;
protezioni degli atleti, in
particolare i più giovani,
contro i rischi per la salute e la
sicurezza; promozione di sport
e giochi tradizionali europei.
Candidati ammissibili: enti
pubblici o da organizzazioni
senza scopo di lucro di Stati
membri dell'Ue
Finanziamento:
Il
finanziamento comunitario a
disposizione del bando è di a
2.650.000
euro.
Il
cofinanziamento massimo per
progetto è pari all'80% dei
costi totali.
Scadenza: 19 luglio 2013
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/sport/preparatory_actions/doc1009_en.htm
TRASPORTI
Marco Polo II: Invito a
presentare proposte 2013
pubblicato sulla GUUE C88
del 26 marzo 2013
Programma di riferimento:
Marco Polo II (2007-2013)
Obiettivi:
il
programma
Marco Polo ha l’obbiettivo di
ridurre
la
congestione
stradale,
migliorare
le
prestazioni ambientali del
sistema trasporto merci e
potenziare
il
trasporto
intermodale, contribuendo ad
un sistema di trasporto
efficiente e sostenibile. che dia
valore aggiunto all'Unione
europea, senza conseguenze
negative per la coesione
economica,
sociale
o
territoriale.
Le priorità per il 2013 sono
relative a progetti marittimi
sostenibili a livello ambientale,
a progetti sulla navigazione
interna e a progetti ferroviari
con carichi in singoli carri.
Azioni: L'invito riguarda tutte
le cinque categorie di azioni
previste dal programma:
Modal shift actions - azioni
di trasferimento modale per
trasferire il trasporto merci
dalla strada al trasporto
marittimo a corto raggio, alla
ferrovia, alle vie navigabili
interne o a una combinazione
di modi di trasporto;
Catalyst actions - azioni di
catalizzazione
altamente
innovative per superare le
barriere strutturali esistenti nel
mercato del trasporto merci
nell’Unione europea, come la
scarsa velocità dei treni merci
o i problemi di interoperabilità
tecnica fra i modi di trasporto;
Motorways of the sea actions
azioni
riguardanti
le
autostrade del mare per
trasferire il trasporto merci
dalla strada al trasporto
marittimo a corto raggio o a
una
combinazione
di
quest’ultimo con altri modi di
trasporto, con l’obiettivo di
offrire un servizio di trasporto
marittimo intermodale
di
grande volume e a frequenza
elevata;
Traffic avoidance actions azioni destinate a evitare il
traffico per integrare il
trasporto nella logistica di
produzione, con l’obiettivo di
ridurre
la
domanda
di
trasporto di merci su strada;
Common learning actions azioni
comuni
di
apprendimento per migliorare
la cooperazione e ottimizzare i
metodi
operativi
e
le
procedure fra i soggetti che
partecipano alla catena del
trasporto merci.
Candidati
ammissibili:
possono presentare proposte
persone giuridiche configurate
quali imprese commerciali
private o a partecipazione
pubblica stabilite nei 27 Stati
membri
dell’Ue, Croazia)
paesi EEA/EFTA (Norvegia,
Islanda e Liechtenstein) e
paesi vicini (a determinate
condizioni), singolarmente o
in
partenariato.
Finanziamento: Le risorse
stanziate
per
il
2013
ammontano a 66,7 milioni di
euro.
La
sovvenzione
comunitaria per le azioni di
Common Learning, copre al
massimo il 50% dei costi
32
ammissibili, per le altre il 35%
dei costi ammissibili.
Scadenza: 23 Agosto 2013
(entro le ore 16.00 – ora locale
di Bruxelles).
Per ulteriori informazioni e modulistica:
http://ec.europa.eu/transport/marcopolo/getting-funds/call-for-proposals/2013/index_en.htm
proposte
presentate
dai
ricercatori, sia del settore
privato che di quello pubblico.
RICERCA E
SVILUPPO TECNOLOGICO
Programma di riferimento:
VII programma quadro di
RST - ricerca, sviluppo
tecnologico e dimostrazione
(7PQ)
Il 7° Programma Quadro
(http://cordis.europa.eu/fp7/h
ome_en.html), gestito dalla
Direzione Generale Ricerca
della CE, è il pilastro
fondamentale dello Spazio
Europeo della Ricerca (ERA)
e gioca un ruolo fondamentale
nell'attrarre e nel coordinare le
iniziative di ricerca europee
per favorire lo sviluppo, la
competitività e lo sviluppo
dell’occupazione.
Il 10 luglio 2012 è stato
lanciato
il
più
grande
pacchetto
di
inviti
a
presentare proposte (2012 –
2013)
mai
pubblicato
nell'ambito del 7° PQ dell'UE.
Con un valore complessivo di
8,1 miliardi di euro,
i
finanziamenti di questi inviti
sono aperti a organizzazioni e
imprese in tutti gli Stati
membri, nei paesi partner del
7° PQ e in altri paesi
ammissibili e riguardano i
seguenti programmi specifici
Programma
specifico
“Cooperazione”
tale
programma sostiene la ricerca
nell’ambito di progetti di
cooperazione internazionale
all’interno
dell’Unione
europea e oltre i confini
dell’Unione. Il programma è
suddiviso in 10 temi prioritari:
salute; prodotti alimentari,
agricoltura,
pesca
e
biotecnologie;
tecnologie
dell’informazione
e
della
comunicazione; nanoscienze,
nanotecnologie, materiali e
nuove
tecnologie
di
produzione;
energia;
ambiente; trasporti; Scienze
socio-economiche
e
umanistiche; spazio; sicurezza.
Programma specifico “Idee”tale programma,
realizzato
attraverso il Consiglio europeo
della
ricerca
(CER),
è
finalizzato ad aumentare la
competitività
dell’Europa
aiutando
ad
attirare
e
mantenere gli scienziati più
dotati di talento, contribuendo
all’assunzione di rischi e alla
ricerca ad alto impatto e
promuovendo
la
ricerca
scientifica
di
carattere
mondiale in nuovi settori
emergenti. I progetti saranno
finanziati
sulla
base
di
Programma
specifico
“Persone - tale programma
offre un sostegno significativo
alla mobilità e allo sviluppo di
carriera dei ricercatori sia in
Europa sia su scala mondiale.
Più
in
generale,
tale
programma
rafforza,
quantitativamente
e
qualitativamente, il potenziale
umano della ricerca e della
tecnologia
in
Europa,
promuovendo l’ingresso nella
professione di ricercatore,
incoraggiando i ricercatori
europei a rimanere in Europa
e attirandovi ricercatori e
attirandovi
ricercatori
provenienti da tutto il mondo.
Programma
specifico
“Capacità” – tale programma
si
pone
l'obiettivo
di
ottimizzare l'uso e lo sviluppo
delle migliori infrastrutture di
ricerca esistenti in Europa e
anche di contribuire alla
creazione
di
nuove
infrastrutture di ricerca di
interesse
paneuropeo,
necessarie
alla
comunità
scientifica
europea
per
33
rimanere all'avanguardia nella
ricerca e tali da aiutare le
imprese a rafforzare la loro
base di conoscenze e il loro
know-how tecnologico. E' così
suddiviso: Infrastrutture di
ricerca; Ricerca a favore delle
PMI;
Regioni
della
conoscenza; Potenziale di
ricerca; Scienza nella società;
Sostenere lo sviluppo coerente
delle politiche in materia di
Ricerca;
Attività
di
cooperazione internazionale.
Oltre a ciò CAPACITIES, che
si pone come complementare
rispetto
al
programma
COOPERATION, ha lo scopo
di contribuire e supportare lo
sviluppo
delle
politiche
comunitarie
e
aumentare
l’impatto e la coerenza delle
politiche
nazionali.
Il
Programma
CAPACITIES
lavora in sinergia anche con le
politiche
regionali
e
di
coesione,
con
i
Fondi
Strutturali e con i programmi
di education and training del
Competitiveness and Innovation
Programme (CIP).
Dal 20 luglio 2011 le calls for proposal sono pubblicate sul "Participant Portal" al seguente link:
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/page/fp7_calls
Del 7° Programma Quadro fa parte anche, con un proprio budget, il Joint Research Centre (JRC), organizzazione
della Commissione Europea composta da sette diversi istituti, che fornisce consulenza scientifico tecnologica per
l’elaborazione delle politiche Europee. http://cordis.europa.eu/fp7/jrc/home_en.html
Accanto al 7° Programma Quadro esiste anche uno specifico Programma Quadro della Comunità Europea per
l’Energia Atomica (EURATOM) per il finanziamento della ricerca sull’energia nucleare, la cui gestione è comunque
affidata alle istituzioni della CE.
http://cordis.europa.eu/fp7/euratom/home_en.html
Il prossimo programma di finanziamento della ricerca dell'Ue per il periodo 2014-2020 sarà Orizzonte 2020 http://ec.europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm?pg=home&video=none
Tra le fonti on line:
Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea http://europa.eu/
Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/
Sito web Commissione europea - Rappresentanza in Italia http://ec.europa.eu/italia/
Sito web Parlamento europeo http://www.europarl.europa.eu/
Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento europeo per l’Italia http://www.europarl.it/
Sito web Dipartimento per le Politiche Europee-Presidenza del Consiglio dei Ministri
http://www.politicheeuropee.it/
Europa Regioni - AICCRE - Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni
d’Europa www.aiccre.it
Sito web Ansa Europa 201 www.ansa.it/europa
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La rete Europe Direct
http://europa.eu/europedirect/
Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11
http://www.europedirectfrosinone.it
Chi siamo
EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione
europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a
livello locale attraverso una capillare diffusione delle politiche comunitarie nel
territorio provinciale.
Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla
Commissione europea che conta 48 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e
circa 500 nei 27 paesi dell’Unione europea.
Cosa offre
Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione ai
propri centri Europe Direct:
- consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere
informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle Istituzioni,
la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di finanziamento,
studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE;
- promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche;
- consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e,
al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande, pareri
e suggerimenti .
I
Come agisce
ritenti una vasta
gamma di servizi prestati attraverso:
I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso:
- i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al
call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse
comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e
guide gratuiti;
- i propri siti Internet;
- l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse
comunitario;
- la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di
informazione.
La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di
informazione specializzate sull’UE.
I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza
della Commissione europea in Italia.
Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma
http://ec.europa.eu/italia/
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Europamente Europabandi giugno 2013