8.4 PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
Il Protocollo d’accoglienza è lo strumento d’attuazione che formalizza quanto disposto nel DPR 31
agosto 1999 n. 394,”Regolamento recante le norme d’attuazione del T.U. delle disposizioni concernenti
la disciplina dell’immigrazione e norme sulle condizione dello straniero”. Contiene principi e indicazioni
riguardanti accoglienza, iscrizione, inserimento, alfabetizzazione in lingua italiana, agli alunni stranieri,
sostegno allefamiglie e definisce i compiti e ruoli dei diversi operatori della scuola.
PREMESSA
1) La presenza di alunni stranieri non è più un dato eccezionale ed occasionale, ma costituisce una
realtà consolidata, pur variabile nelle sue dimensioni e caratteristiche;
2) la scuola ed i servizi educativi sono il primo spazio d’incontro e scambio tra culture, da qui la
necessità di unintervento organico ed efficace da parte del personale della scuola;
3) accogliere un alunno straniero significa accogliere la diversità, già presente nella scuola sotto altre
forme(alunni diversamente abili, svantaggiati o particolarmente dotati…), rispettando le biografie
personali ed il bagaglio culturale;
4) tutti i bambini hanno diritto allo studio, compresi gli alunni stranieri, anche se non in regola con i
documenti e devono essere accolti in qualunque periodo dell’anno;
5) la scuola italiana ha scelto la prospettiva interculturale favorendo il dialogo e confronto tra culture;
6) apprezzare e valorizzare le differenze linguistiche e culturali, come elemento di coesione sociale
mettendo in evidenza i valori comuni, facilita una cittadinanza adatta al pluralismo attuale;
7) l’accoglienza/integrazione/interazione degli alunni stranieri compete a tutti gli insegnanti del
team/sezione/consiglio di classe e più in generale a tutti gli operatori della scuola;
8) l’educazione interculturale non è una disciplina aggiuntiva, ma una dimensione trasversale che
richiede una continua crescita professionale di tutto il personale della scuola, vista la complessità della
società attuale.
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FINALITA’
Il Protocollo d’Accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti e viene
elaborato dalla Commissione Intercultura/Accoglienza.
Contiene: criteri, principi, indicazioni, procedure riguardanti l’iscrizione, l’inserimento, l’alfabetizzazione,
la socializzazione degli alunni stranieri e relazione con le loro famiglie attraverso anche la
valorizzazione delle lingue e culture d’origine..
Definisce i compiti e ruoli degli operatori scolastici.
Traccia le possibili fasi d’accoglienza e le attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana
e ne individua le risorse.
Costituisce uno strumento di lavoro sulla base del P.O.F., delle risorse disponibili e delle indicazioni
normative contenute nell’art.45 del D.P.R 394/1999.
Il Protocollo d’ Accoglienza è sottoposto a revisione annuale da parte della Commissione
Intercultura/Accoglienza o qualora ve ne sia la necessità (es. variazione normativa…)
Il Protocollo d’Accoglienza si propone quindi di:
- Definire pratiche condivise all’interno dei plessi del ns. Istituto in tema d’accoglienza di alunni stranieri.
- Facilitare l’ingresso di bambini di altre nazionalità nel sistema scolastico e sociale.
- Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto.
- Favorire un clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova gli ostacoli alla
piena integrazione.
- Costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture e con le storie di ogni bambino
- Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra la scuola ed il territorio sui tempi
dell’accoglienzae dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.
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Molti sono gli aspetti che entrano in gioco e che devono essere considerati nella fase dell’accoglienza:
conoscitivo (ricostruzione storia personale, scolastica, linguistica del minore straniero, attraverso i
documenti, colloquio con i genitori, collaborazione con mediatori…);
amministrativo ( sulla base dei documenti/ informazioni raccolte e della normativa, si procede a
definire la classe/sezione più adeguata);
relazionale (si pongono le basi per una proficua relazione con la famiglia- patto educativo e per una
positiva dinamica nel gruppo classe che accoglie l’alunno neo-arrivato);
pedagogico-didattico (vengono rilevati i bisogni linguistici e di apprendimento ed eventuali saperi e
competenze già acquisite al fine di redigere un percorso personalizzato);
organizzativo (si attivano strategie per rispondere ai bisogni linguistici dell’alunno neo arrivato come
laboratori di alfabetizzazione lingua italiana come L2, individuazione delle risorse e supporto per lo
studio ed attività anche extrascolastiche);
LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA
In base all’articolo 45 del D.P.R. 31/08/99 n° 394 sull’iscrizione scolastica che attribuisce al Collegio dei
Docenti numerosi compiti deliberativi e di proposta, è utile istituire una Commissione d’Accoglienza,
come gruppo di lavoro e di articolazione del Collegio, derivata dalla Commissione Intercultura che è già
presente nel nostro Istituto. La C. di A. rappresenta l’Istituto ed è composta dal Dirigente Scolastico e
da alcuni docenti di ciascun ordine di scuola che si attivano in base alle richieste di inserimento; le
competenze del gruppo di lavoro hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale. La Commissione
si riunisce nei casi di inserimento di alunni neo-arrivati per progettare azioni comuni, per monitorare i
progetti esistenti, per operare un raccordo tra scuola e famiglia; si occupa, dopo una fase di
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osservazione e conoscenza della situazione, di formulare proposte per l’assegnazione alla classe e di
fornire materiali di supporto agli insegnanti.
L’istituzione formale di un gruppo di lavoro come articolazione del Collegio Docenti segnala l’impegno
dell’Istituto in questo campo ed evidenzia l’assunzione collegiale di responsabilità.
ISCRIZIONE
PROCEDURE PER L’ISCRIZIONE
Il Dirigente Scolastico individua tra il personale amministrativo una figura di riferimento che cura i primi
contatti con la famiglia. Quando si presenta il genitore di un ragazzo straniero per l’iscrizione,
l’assistente amministrativo incaricato gli consegna materiale informativo sulla scuola e provvede a
richiedere i seguenti documenti:
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- documenti di identità del genitore e dell’alunno
- codice fiscale dell’alunno
- certificati attestanti le vaccinazioni
- permesso di soggiorno*
- documenti scolastici pregressi, o in attesa di questi, dichiarazione da parte dei genitori sul percorso
scolastico compiuto dal figlio (eventuali lingue straniere conosciute e/o studiante oltre la lingua madre)
*In mancanza di regolari documenti, la scuola è tenuta comunque a iscrivere il minore straniero, poiché
la posizione di irregolarità non influisce sull’esercizio di un diritto-dovere riconosciuto. In caso di
mancate vaccinazioni, non si può precludere l’ingresso a scuola, né la regolare frequenza al minore; se
la famiglia dichiara di non volerlo vaccinare, il Dirigente Scolastico comunica la circostanza alla ASL di
competenza.
Verrà richiesto il recapito di almeno un genitore per consentire le comunicazioni essenziali. Il primo
incontro dei genitori stranieri, spesso accompagnati dal figlio che deve essere iscritto, assume
inevitabilmente un carattere burocratico-amministrativo. A questo farà seguito entro pochissimi giorni,
un colloquio fra i genitori, il nuovo alunno, il docente della Commissione Accoglienza (individuato tra i
membri della Commissione Intercultura ed in ordine al grado di scuola e plesso interessato
all’inserimento), il Dirigente Scolastico e la Funzione Strumentale.
Le comunicazioni necessarie saranno fornite, se possibile, utilizzando la modulistica tradotta nella
lingua del Paese di provenienza o in una delle più diffuse lingue straniere e/o con la presenza del
mediatore culturale. Inoltre, i locali della scuola dovrebbero essere muniti di indicazioni scritte in più
lingue per facilitare l’orientamento dei nuovi alunni e delle loro famiglie nella scuola.
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COLLOQUIO ACCOGLIENZA
Oltre agli aspetti amministrativi, occorre raccogliere una serie di informazioni sull’alunno, che
consentano di adottare decisioni adeguate, sia sulla classe in cui deve essere inserito, sia sui percorsi
di facilitazione che saranno attivati.
Prima dell’incontro laCommissione di accoglienza vaglia la documentazione acquisita dall’assistente
amministrativo tra cui l’opzione della famiglia in merito a:
- fruizione della mensa
- del trasporto scolastico
-del diritto di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica o di svolgere attività alternative
-- altro …. (modalità di uscita anticipata o ingresso in ritardo, l’uso del libretto delle giustificazioni e le
sue funzioni, deleghe per le uscite degli alunni).
Il personale docente delegato allo scopo riceve la famiglia dell’alunno su appuntamento, nei giorni
successivi
al primo contatto con la scuola. In caso di necessità ci si avvale della presenza del mediatore
linguistico-culturale,
oppure, in casi eccezionali, dell’aiuto di un compagno della stessa etnia già inserito nella scuola.
Durante l’incontro la Commissione
- raccoglie una serie di informazioni sul ragazzo, sul suo percorso scolastico, sulla sua biografia
linguistica (vedi tabella che verrà predisposta anche in lingue diverse);
- facilita la conoscenza della nuova scuola e presenta alla famiglia l’offerta formativa prevista dall’istituto
(viene consegnato un opuscolo informativo possibilmente tradotto nella lingua d’origine della famiglia
contenente anche informazioni sulle caratteristiche del sistema scolastico italiano);
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- presenta l’offerta formativa ai corsi L2 (italiano come lingua seconda) attivati presso l’istituto o ogni
altra iniziativa prevista per agevolare l’apprendimento della lingua italiana.
Criteri
Il Collegio dei Docenti delega la Commissione a formulare ipotesi circa l’assegnazione alla classe
dell’alunno neo-iscritto. L’inserimento scolastico dei bambini stranieri avviene sulla base della legge n°
40, del 1998 sull’immigrazione straniera in Italia e sul D.P.R. 394, Novembre 1999 e successive
integrazioni. Pertanto sulla base della normativa vigente si privilegia l’inserimento dell’alunno straniero
nella classe corrispondente all’età anagrafica salvo che la commissione delegata a formulare la
proposta di assegnazione alla classe, decida l’iscrizione ad una classe diversa. Ad ogni modo, verrà
tenuto conto:
- dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione
dell’alunno ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età
anagrafica;
- del materiale raccolto durante la prima fase di accoglienza, sia dalla segreteria che durante il colloquio
tra famiglia, alunno e docenti o commissione;
- dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno, effettuato dalla
commissione di accoglienza;
- del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza;
- del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno;
particolare attenzione deve essere data all’inserimento dei minori neo arrivati ultra quattordicenni: per
loro, la fase dell’accoglienza viene di fatto a coincidere con il momento cruciale dell’orientamento e con
la scelta del percorso scolastico.
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Oltre ai criteri fissati dal D.P.R. e qui sopra menzionati, la Commissione d’Accoglienza sulla base
dell’esperienza e dello studio di casi effettuati nel tempo non trascurerà altri fattori quali:
- le caratteristiche della lingua conosciuta dall’alunno neo arrivato rispetto all’italiano;
- il periodo dell’anno scolastico nel quale viene effettuata l’iscrizione;
- la composizione della eventuale classe di inserimento, cercando di evitare classi con presenza
straniera predominante;
- la presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese;
-i criteri di rilevazione della complessità delle classi (disagio, handicap, ecc.).
Inserimento
La Commissione di accoglienza, insieme agli insegnanti di classe, individuerà, sulla base delle risorse
interne ed esterne possibili, percorsi di facilitazione da attivare a livello didattico e relazionale.
PERCORSO DI FACILITAZIONE DIDATTICA:
rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento e del livello di competenza linguistica attraverso
specifiche prove di ingresso (in parte allegate al presente Protocollo e specifiche per la lingua italiana
come L2 o opportunamente redatte dal personale docente delegato allo scopo);
- uso di materiali visivi, musicali e grafici;
-semplificazione linguistica;
- adattamento dei programmi curriculari;
-istituzione di laboratori di L2 per prima alfabetizzazione e per comunicare, “L2 per studiare”;
-- utilizzo di testi di base, quaderni grafico-operativi, materiali librari vari e software specifici presenti
nello ‘Scaffale Multiculturale’ dell’Istituto.
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PERCORSO DI FACILITAZIONE RELAZIONALE:
- programmazione di attività interculturali rivolta a tutti gli alunni dell’Istituto;
- promozione di attività in piccoli gruppi;
- promozione di attività attinenti al plurilinguismo;
-partecipazione attiva e corresponsabile delle famiglie immigrate alle iniziative e alle attività della
scuola, alla conoscenza e condivisione del progetto pedagogico;
-coinvolgimento delle famiglie degli alunni.
INDICAZIONI PER IL TEAM DOCENTE
Il TEAM DOCENTE:
- favorisce l'integrazione nella classe del nuovo alunno.
- elabora obiettivi didattico-educativi di base e percorsi formativi personalizzati, con finalità di
integrazione linguistica, adattamento a nuove condizioni di vita, apertura culturale, primo approccio alla
lingua italiana, che passa attraverso la strutturazione di momenti creativi e lavori di gruppo.
- attiva una metodologia che preveda laboratori di classe, interclasse, intersezione che mettano in gioco
sia i diversi linguaggi (corporeo, musicale, artistico…), sia attività specifiche di sostegno linguistico.
- programma o prende informazioni sui percorsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico che
l'alunno sta effettuando o che potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili.
-mantiene i contatti con i docenti che seguono l'alunno nelle attività di recupero.
STRUMENTI E RISORSE
Si organizzeranno momenti di studio, elaborazione e verifica di modelli organizzativi didattici ed
Educativi. Saranno attivati corsi di alfabetizzazione per l’italiano come L2, ai quali potranno partecipare
alunni stranieri di varie classi.
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Verranno programmati corsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico che potranno essere
attuati sulla base delle risorse disponibili (docenti con ore a disposizione, insegnanti volontari, progetti
di istituto e finanziamenti extrascolastici) in orario scolastico ed extrascolastico, che prevedano la
possibilità di uscita dal gruppo classe per interventi individualizzati di supporto in piccolo gruppo,
insieme ad alunni di altre classi, anche in orario curriculare. Verrà allestito un archivio cartaceo che
raccolga testi semplificati di argomenti di varie discipline, esercitazioni, semplici testi e dizionari tradotti
in varie lingue.
COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE ED IL TERRITORIO
Per promuovere la piena integrazione/interazione degli alunni stranieri nel contesto sociale e per
realizzare un progetto educativo nel rispetto delle pari opportunità e della diversità, l’Istituto deve
facilitare la collaborazione con le famiglie e le iniziative in rete tra le scuole, enti locali, associazioni no
profit, CSA, provincia, per costruire percorsi comuni di formazione e confrontare esperienze. Dovranno
quindi essere predisposte iniziative ed interventi che agevolino l’inserimento degli alunni stranieri neoarrivati nel tessuto sociale e territoriale.
Pertanto la Commissione Intercultura e/o la Funzione Strumentale:
- facilita i contatti e la collaborazione con le famiglie
- attiva le collaborazioni con le amministrazioni locali, provinciali , con il Centro di Documentazione di
Arezzo, associazioni di volontariato, per promuovere progetti, attività di inclusione e sostegno come
alfabetizzazione nella lingua italiana, valorizzazione delle lingue e culture di origine…..
- partecipa ad iniziative per favorire lo scambio di conoscenze e per il monitoraggio e la valutazione
delle problematiche emerse.
Il team docenti potrà prevedere un percorso individualizzato che contempli la temporanea esclusione
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dal curriculum di alcune discipline che presuppongono una più specifica competenza linguistica. In loro
luogo verranno predisposte attività di alfabetizzazione o consolidamento linguistico. Ne consegue che
tali discipline, non verranno valutate. Il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di
sostegno linguistico diventa parte integrante della valutazione di italiano( intesa come materia
curriculare). L'attività di alfabetizzazione, come anche il lavoro sui contenuti disciplinari, sarà oggetto di
verifiche orali e scritte. Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curriculari, essi
dovranno essere opportunamente selezionati, individuando i nuclei tematici irrinunciabili e semplificati
in modo da permettere almeno il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione.
La somministrazione delle verifiche orali e scritte dovrà essere in relazione alle conoscenze e
competenze effettive acquisite progressivamente dagli alunni. Nel caso che gli alunni stranieri abbiano
una buona conoscenza di una lingua straniera( inglese o francese), essa, almeno in un primo tempo,
potrà essere utilizzata come lingua veicolare per l'acquisizione e l'esposizione dei contenuti. Per tutti gli
alunni, stranieri e non, il voto-valutazione sommativa non può essere la semplice media delle
misurazioni rilevate con le varie prove, ma deve tener conto del raggiungimento degli obiettivi
trasversali, che sono comunque disciplinari, quali impegno, partecipazione, progressione
nell'apprendimento ed eventuali condizioni di disagio. Per la valutazione degli alunni stranieri è inoltre
opportuno prendere in considerazione la situazione di eventuale svantaggio linguistico e rispettare i
tempi di apprendimento dell'italiano come L2. Particolare attenzione deve essere data all’inserimento
dei minori neo-arrivati ultraquattordicenni perché di fatto l’accoglienza coincide con il momento cruciale
dell’orientamento e della scelta del percorso scolastico, al fine di non favorire la dispersione e
l’insuccesso scolastico. E’ auspicabile che per tutti gli alunni stranieri che si accingono ad iscriversi alla
scuola superiore venga predisposta una scheda informativa sul percorso scolastico del ragazzo, sulle
competenze acquisite, nonché sul processo migratorio effettuato.
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