previdenza La rivista per la vostra pianificazione patrimoniale Contratto intergenerazionale Equilibri che cambiano Età di pensionamento flessibile Aprile 2016 La riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020» in breve Costituire un’azienda a 62 anni Pierre-Alain Gras si mette di nuovo in gioco Prodotti eccellenti per guardare avanti con serenità Investire in fondi della previdenza in titoli è un’alternativa interessante al risparmio con il metodo tradizionale del Conto di previdenza 3a. E questa è una scelta appetibile in particolare su un o rizzonte temporale di lungo periodo. La Credit Suisse Privilegia Fondazione di previdenza 3° pilastro propone sette gruppi d’investimento. Approfittate dei seguenti vantaggi. Maggiori opportunità di rendimento: nel lungo termine, la previdenza in titoli offre un’opportunità di rendimento superiore al livello dei tassi d’interesse del Conto di previdenza 3a. Regolamentazione e vigilanza delle autorità: i gruppi d’investimento CSF Mixta-LPP sono soggetti a una rigorosa regolamentazione di legge e a un controllo da parte di un’autorità di vigilanza nazionale indipendente. Ampia gamma di prodotti con un’elevata trasparenza: potete scegliere tra sette gruppi d’investimento con diverse quote azionarie. Oltre alla commissione forfetaria non vengono addebitati diritti di custodia né commissioni di emissione o di riscatto. Gestione professionale del portafoglio: il gestore del portafoglio prende le decisioni d’investimento concrete nell’ambito della vostra strategia d’investimento. Il rischio è ripartito su numerosi investimenti collettivi e il portafoglio viene monitorato costantemente. Valutazione «molto buona» per Credit Suisse Nel raffronto di titoli 3a della «Handelszeitung» (condotto in data 3 dicembre 2015), tutte le soluzioni in titoli del 3° pilastro di Credit Suisse sono state valutate come «molto buone» o «buone». I gruppi d’investimento CSF Mixta-LPP Basic e CSF Mixta-LPP Index 45 rientrano persino tra gli otto vincitori del test. Sono stati raffrontati complessivamente circa 90 prodotti di assicuratori e banche. Il verdetto: «Credit Suisse è l’unica banca che può fregiarsi della valutazione ‹molto buono›». Per ulteriori informazioni sulla previdenza in titoli visitate il sito: credit-suisse.com/previdenzaintitoli Serge Fehr Responsabile Private & Wealth Management Clients Editoriale Sommario Care lettrici, cari lettori Contratto intergenerazionale sul banco di prova Un programma fitness per la nostra previdenza per la vecchiaia. 4 Domande e risposte sulla previdenza Il pianificatore finanziario Antonio Gatti fornisce informazioni. 8 Sempre più persone in Svizzera godono di buona salute fino in età avanzata e, quindi, di un’aspettativa di vita più lunga. E questa è un’ottima notizia. D’altro canto, questa circostanza pone la previdenza per la vecchiaia dinanzi a grandi sfide. Un numero sempre minore di lavoratori attivi deve pagare per un numero crescente di pensionati e il capitale di risparmio deve durare più a lungo. Con la riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020», il Consiglio federale intende contrastare la pressione finanziaria e, al contempo, mantenere il livello di prestazioni. Nel presente numero troverete maggiori informazioni sulle conseguenze di questa riforma. Una maggiore flessibilità al momento del pensionamento implica anche una maggiore responsabilizzazione. Chi deve decidere su tanti aspetti, necessita anche di più consulenza. Nella nuova rubrica un esperto risponde alle domande ricorrenti poste dai clienti sui temi della previdenza. Pierre-Alain Gras di Ginevra nell’intervista racconta perché a 62 anni non voleva ancora andare in pensione. Al contrario, quando ha avuto un’altra opportunità di fondare un’azienda, non ha esitato a lungo. Gras afferma: «Finché quello che faccio mi piace, continuo». Vi auguriamo buon divertimento e ispirazione con questa lettura. Il vostro consulente sarà naturalmente lieto di rispondere alle vostre domande su temi previdenziali. Età di pensionamento flessibile: 10 per voi, quando? Ciò che vuole realizzare la Confederazione con «Previdenza per la vecchiaia 2020». Dalla casa unifamiliare all’appartamento in condominio Primo immobile: vendere o affittare? 12 «Alla base di tutto c’è la voglia di 14 cambiamento in ambito professionale» All’età di 62 anni, Pierre-Alain Gras ha fondato una nuova azienda. Il presente documento è stato redatto a scopo informativo e a uso esclusivo del destinatario. Non si fornisce alcuna garanzia circa l’affidabilità e la c ompletezza del documento e si declina qualsiasi re sponsabilità per e ventuali perdite derivanti dal suo utilizzo. Le condizioni riportate si riferiscono al momento della pubblicazione. Fanno fede le condizioni riportate nelle documentazioni di prodotto di volta in volta valide. Con r iserva di modifiche in qualsiasi momento. Il presente documento non può essere distribuito negli Stati Uniti né consegnato a US Person (ai sensi della R egulation S dello US Securities Act del 1933 nella versione vigente). Ciò vale anche per altre giurisdizioni, ad eccezione dei casi le cui circostanze siano conformi alle leggi applicabili. Copyright © 2016 Credit Suisse Group AG e/o società collegate. Tutti i diritti riservati. Serge Fehr Responsabile Private & Wealth Management Clients previdenza | 3 Contratto intergenerazionale sul banco di prova Oggi troppi pensionati devono essere finanziati da un numero troppo esiguo di lavoratori attivi. Ne consegue che la previdenza per la vecchiaia e il contratto intergenerazionale devono essere adeguati alle condizioni delle società moderne. Il progresso tecnico e medico consentono di trovare soluzioni eque per tutte le generazioni, se siamo disposti a gestire le caratteristiche della nostra fascia di età in modo più flessibile e con maggior responsabilità personale. 4 | previdenza Gli adeguamenti sono ora inevitabili per assicurare l’equità e l’accettazione sociale del contratto intergenerazionale. I datori di lavoro e le persone con attività lucrativa finanziano congiuntamente la previdenza per la vecchiaia con AVS e cassa pensione. Entrambi i pilastri sono obbligatori. Chi desidera conservare il tenore di vita abituale, oggi deve provvedere personalmente ad accantonare i fondi necessari a tale scopo. Il terzo pilastro, il risparmio individuale per la vecchiaia, è fiscalmente privilegiato, ma facoltativo. Con questi tre pilastri, in Svizzera si è riusciti a eliminare ampiamente la povertà legata alla vecchiaia. Gradualmente, questo sistema previdenziale accuratamente calibrato sta tuttavia raggiungendo i suoi limiti. Il quadro demografico cambia Nel boom economico del dopoguerra la previdenza per la vecchiaia si finanziava quasi da sola. C’era lavoro e c’erano giovani a sufficienza. I salari crescevano di anno in anno, quindi l’incidenza dei contributi obbligatori era p ressoché nulla. Oggi il quadro demografico è notevolmente cambiato: circa la metà della p opolazione in Svizzera ha più di 50 anni. Inoltre, viviamo decisamente più a lungo. Circa la metà delle persone in Svizzera ha più di 50 anni 50+ previdenza | 5 Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica, l’aspettativa di vita media si è sviluppata nel seguente modo: per le donne era pari a 79,2 anni nel 1981 e a 85,2 anni nel 2014. Per gli uomini è salita nel medesimo arco di tempo da 72,4 a 81,0 anni. Inoltre, oggi una famiglia non ha più quattro o cinque figli, ma solo uno o due. Un’aspettativa di vita più lunga e la diminuzione del tasso di natalità hanno fatto sì che il rapporto tra beneficiari di rendita e lavoratori attivi sia fortemente cambiato. Nel 2040 tale rapporto sarà probabilmente di uno a due. A titolo di confronto, alla fine del XIX secolo, questo rapporto era di uno a dieci. Tuttavia, non c’è motivo di allarmarsi. Grazie al progresso tecnico, la nostra economia è diventata molto più produttiva. Il progresso medico ha fatto sì che sempre 2014: 85,2 anni 2014: Jahre più persone in Svizzera godano di buona salute fino in età avanzata. In altre parole, le persone che esercitano un’attività lucrativa oggi possono e spesso vogliono lavorare di più e più a lungo. Queste sono buone premesse per affrontare le sfide future. Gli adeguamenti sono inevitabili Quali sono queste sfide? In primo luogo, occorre evitare che l’onere diventi eccessivo per i giovani lavoratori. L’attenzione è pertanto focalizzata sulla flessibilizzazione dell’età di pensionamento. Se si eliminano i rigidi limiti di età, le persone che svolgono un’attività lucrativa possono rimanere nel processo lavorativo più a lungo e contribuire quindi a ridurre gli elevati costi della previdenza per la vecchiaia. Anche le prestazioni devono essere adattate alle mutate condizioni. Nell’attuale scenario di tassi bassi le casse pensioni non sono più in grado di realizzare i favolosi rendimenti annuali di un 2014: 81 anni 1981: 79,2 anni 1981: 72,4 anni Aspettativa di vita delle donne 6 | previdenza Aspettativa di vita degli uomini tempo. Gli adeguamenti sono ora inevitabili per assicurare comunque l’equità e l’accettazione sociale del contratto intergenerazionale. Rimane ancora irrisolto anche il problema relativo a come soddisfare il crescente e costoso fabbisogno di assistenza sanitaria di una società sempre più senescente. Diventa sempre più difficile reclutare personale infermieristico adeguatamente formato poiché si profila in generale una carenza di personale specializzato. Anche il settore del volontariato cambierà e rivestirà un ruolo sempre più importante, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza ai bisognosi di cure. Il Consiglio federale ha presentato un pacchetto di misure denominato «Previdenza per la vecchiaia 2020» con cui assicurare il nostro sistema previdenziale nel lungo termine. Questa riforma viene ancora dibattuta dal Consiglio nazionale e dal Consiglio degli tati. È ampiamente riconosciuto ormai che S sono finiti i tempi in cui la previdenza per la vecchiaia pareva autofinanziarsi. Cresce altresì la consapevolezza che se desideriamo vivere una vecchiaia serena e avere un comportamento equo nei confronti delle prossime generazioni, non possiamo affidarci soltanto allo Stato. La responsabilizzazione rivestirà un ruolo sempre più rilevante. Ulteriori informazioni sul pacchetto di riforme «Previdenza per la vecchiaia 2020» sono disponibili alle pagine 10 e 11. Saremo lieti di fornirvi una consulenza anche in occasione di un colloquio personale. Richiedete un colloquio di consulenza personale con il tagliando allegato o rivolgetevi direttamente al vostro consulente. Numero di figli per famiglia 1981: da 4 a 5 2014: da 1 a 2 previdenza | 7 Meglio oggi che domani: domande sulla vostra previdenza Il ruolo dei pensionati è cambiato: sono in forma, desiderano rimanere professionalmente attivi più a lungo o intraprendere qualcosa di nuovo. Inoltre, aumenta l’aspettativa di vita e sorgono nuovi interrogativi sulla trasmissione del patrimonio alla generazione successiva. In questa rubrica trovate le domande ricorrenti dei clienti su questo argomento. Risponde Antonio Gatti, da 17 anni pianificatore finanziario presso Credit Suisse. 1 Ho raggiunto l’età di pensionamento AVS ed esercito tuttora un’attività lucrativa a tempo parziale. Posso ancora beneficiare di una previdenza privilegiata sul piano fiscale? Sì, è possibile. Gli uomini raggiungono l’età AVS ordinaria a 65 anni, le donne a 64 anni. Se continuano a lavorare dopo tale età, possono ancora versare contributi fino all’età di 70 ovvero 69 anni nel pilastro 3a, detraendo questi contributi dal reddito imponibile. È possibile investire fino a tale età anche nella cassa pensione, a condizione che il regolamento lo preveda e il reddito lordo da lavoro ammonti almeno a 21 150 franchi. L’ammontare dei contributi del pilastro 3a dipende dalla scelta di continuare o meno a versare contributi a una cassa pensione. Nel primo caso, il contributo annuo del pilastro 3a ammonterà nel 2016 a un massimo di 6768 franchi. Se non vi è più alcuna affiliazione a una cassa pensione, può essere versato il 20% del reddito netto da lavoro, per un massimo di 33 840 franchi. Occorre tenere 8 | previdenza presente per tempo che i riscatti di prestazioni delle casse pensioni per gli anni di contribuzione mancanti non saranno più possibili a partire dall’età di pensionamento AVS. Questi devono essere effettuati prima di questa scadenza. 2 Antonio Gatti è responsabile del settore Financial Planning di Private & Wealth Management della regione Zurigo. A 62 anni desidero ridurre gradualmente l’attività lavorativa. La mia cassa pensione offre soluzioni di pensionamento parziale. Cosa devo considerare? Dato che il regolamento della cassa pensione prevede il pensionamento parziale, in linea di principio nulla ostacola questo desiderio. Tuttavia, si pongono sempre domande complesse, come p. es. quella relativa al momento giusto per percepire una rendita. Conviene riscuotere direttamente la rendita perché l’aliquota di conversione della cassa pensione in futuro potrebbe essere più bassa? O è meglio riscuoterla alla fine perché l’aliquota di conversione aumenta con l’età? Anche le fasi intermedie dovrebbero essere ben pianificate. Nell’ottica del diritto fiscale, soprattutto il pensionamento parziale con liquidazioni in capitale richiede un esame accurato poiché la prassi fiscale varia molto da un cantone all’altro. In alcuni cantoni è richiesta una determinata riduzione del grado di occupazione e il numero delle fasi intermedie è limitato. Per questo motivo, non si può rispondere alla domanda senza un esame più approfondito. La maggiore flessibilità implica anche la necessità di chiarire in dettaglio le conseguenze in materia fiscale e previdenziale. 3 Desideriamo donare ai nostri figli il capitale per l’acquisto di una proprietà di abitazioni. Ma se poi avessimo b isogno di denaro per f inanziare la permanenza in una casa di cura? Il desiderio di aiutare i figli nell’acquisto di una proprietà di abitazioni è comprensibile. Tuttavia, come accennato, il fabbisogno di capitale per la terza fase della vita aumenta sulla base della maggiore aspettativa di vita e anche dei crescenti costi di cura. Le donazioni non possono essere più annullate in un secondo momento. Un’alternativa è la concessione di prestiti senza interessi, di cui si può successivamente richiedere la restituzione integrale o parziale – a seconda delle necessità – o che possono essere convertiti gradualmente in donazioni. I prestiti a tasso zero consentono quindi spesso un trasferimento più flessibile del patrimonio. Per i figli ciò significa che il desiderio di un’abitazione propria può essere realizzato senza che in futuro i genitori dipendano finanziariamente da loro. 4 Ho creato una piccola azienda e mia figlia desidera acquisirla. I miei due altri figli non lavorano al suo interno. Come possiamo regolamentare la cessione salvaguardando il capitale quanto più possibile? È comprensibile voler salvaguardare il valore dell’azienda al momento della cessione alla figlia. Inoltre, non si desidera accollare oneri troppo gravosi alla beneficiaria che acquisisce l’azienda e dispone inizialmente di poco capitale. D’altra parte, è anche comprensibile che gli altri figli debbano godere di un trattamento paritario secondo il diritto successorio. A ciò si aggiunge il fatto che, nella maggior parte dei casi, anche la previdenza per la vecchiaia dei genitori deve essere garantita nell’ambito della regolamentazione della successione. La semplice donazione non è quindi praticamente mai un’opzione reale. Spesso le PMI hanno accumulato denaro, non effettivamente necessario per l’attività e tuttavia non o ttimizzato in precedenza sotto il profilo fiscale, p. es. con riscatti nella cassa pensione. Inoltre, gli immobili aziendali, che dovrebbero di preferenza essere iscritti nel p atrimonio privato, gravano spesso inutilmente sul valore dell’azienda. Almeno 5 anni prima della cessione dovrebbe quindi essere eseguita una pianificazione finanziaria e f iscale. Vi sono numerose possibilità per una cessione dell’azienda salvaguardando il capitale, fra cui finanziamento bancario, finanziamento con un prestito dei genitori o versamento ottimizzato sotto il profilo fiscale della liquidità non n ecessaria per l’attività con riscatti di prestazioni della cassa pensione. Combinando correttamente le s variate misure, si può in genere trovare una soluzione sostenibile per tutte le persone coinvolte. Avete anche voi domande concrete sul pensionamento o su altri temi di previdenza? Non esitate a contattare il vostro consulente. previdenza | 9 Età di pensionamento flessibile: per voi, quando? Mantenere il livello di prestazioni della previdenza per la vecchiaia svizzera e trovare al contempo l’equilibrio finanziario: questo è l’obiettivo della riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020» del Consiglio federale. La riforma «Previdenza per la vecchiaia 2020» rappresenta un profondo adattamento del s istema previdenziale alle mutate condizioni quadro di una società in costante invecchiamento. Un punto di questo pacchetto di r iforme riguarda il passaggio dall’«età di pensionamento» all’«età di riferimento» e quindi alla configurazione individuale del pensionamento. Concretamente, ciò significa che non vi è più un’età di pensionamento fissa: l’attività lucrativa può essere strutturata in modo flessibile all’interno di un quadro predefinito. In futuro, tutti i lavoratori – in accordo con il proprio datore di lavoro – potranno decidere 10 | previdenza autonomamente quando andare in pensione in una fascia d’età compresa tra i 62 e i 70 anni. Al riguardo, sono anche possibili fasi intermedie. Il pensionamento anticipato sarà possibile solo a partire dai 62 anni (oggi già a partire dai 58 anni). Viene inoltre abolita la diversa età di pensionamento in base al genere e l’età di riferimento viene fissata in generale a 65 anni. Una generazione si reinventa Con questa flessibilizzazione, l’uscita graduale dalla vita lavorativa in base alle proprie esigenze diventa realtà. Ciò si addice a una generazione il cui ruolo sta cambiando. I baby boomer, ossia i nati negli anni Cinquanta, non ne vogliono sapere di ritirarsi. Sono persone attive che desiderano continuare a lavorare a tempo pieno o parziale oppure rimettersi ancora una volta in gioco sul piano professionale. Non sono solo fisicamente in forma, ma traggono vantaggio anche dal progresso tecnologico. Sempre più professioni possono essere esercitate oggi con un portatile o addirittura con un’app. I giovani imprenditori nelle start-up e i baby boomer ne traggono vantaggio in ugual misura. Possono offrire il loro know-how professionale e la loro esperienza senza grande dispendio e realizzare nuove idee. Trovare l’equilibrio finanziario La flessibilizzazione dell’età di pensionamento non è comunque solo la risposta alla nuova immagine di una generazione. Dovrebbe anche ridurre l’onere finanziario per le persone che esercitano un’attività lucrativa perché lo sviluppo demografico implica un continuo incremento della pressione sulla previdenza obbligatoria. La «Previdenza per la vecchiaia 2020» prevede quindi ulteriori leve, come per esempio la riduzione dell’aliquota di conversione. Si tratta della percentuale di capitale di risparmio corrisposto annualmente ai pensionati come rendita. Si prevede una riduzione dell’aliquota minima di conversione dello 0,2% annuo entro un termine di quattro anni. Il pacchetto del Consiglio federale è attualmente al vaglio del Parlamento. Poiché contiene vari punti destinati a suscitare le critiche dei partiti politici, sarà presumibilmente necessaria una votazione popolare tramite referendum. Si dibatte duramente sui dettagli, ma è già evidente la tendenza generale verso una maggiore flessibilità e personalizzazione della previdenza per la vecchiaia. Ciò significa anche che ognuno dovrà cominciare a dedicarsi prima e più intensamente alla pianificazione della propria terza età. Un piano lungimirante e una consulenza competente assumono quindi particolare importanza. Pensate per tempo al vostro pensionamento. Richiedete oggi stesso un colloquio di consulenza personale con il tagliando allegato o fissate un appuntamento direttamente con il vostro consulente. previdenza | 11 Dalla casa unifamiliare all’appartamento in condominio Durante la vecchiaia, quando la casa diventa troppo grande, molti cercano alternative. Il trasloco da una casa unifamiliare a un appartamento di proprietà comporta complesse questioni riguardanti il finanziamento, di cui occorre essere consapevoli. I figli sono usciti di casa, il pensionamento è sempre più vicino. Molte coppie in questa situazione desiderano lasciare la propria casa e cercare un appartamento in posizione centrale. Se si trova un immobile appropriato, tutto deve risolversi rapidamente perché le abitazioni interessanti sono molto ambite. Sorgono subito alcune domande. Potremo permettercelo anche dopo il pensionamento? Dobbiamo vendere subito la casa o è preferibile tenerla e affittarla? Quali possibilità ci sono per finanziare un nuovo immobile? Una consulenza fondata aiuta, di fronte alla complessità del tema, a non p erdere la visione d’insieme. Vendere o affittare? Per quanto riguarda il cambiamento d’immobile, vi sono tre possibilità: vendere il vecchio immobile prima di acquistare quello nuovo. In questo modo i mezzi propri derivanti dalla vendita vengono imputati direttamente al nuovo immobile, evitando un doppio onere ipotecario. Se si preferisce aspettare a vendere per realizzare un prezzo migliore, sarà necessario ricorrere a un finanziamento transitorio. Poi, per l’acquisto dell’immobile s ervono temporaneamente ulteriori fondi liberi e – se non si dispone di sufficiente liquidità – un’ulteriore ipoteca. Una terza possibilità consiste nel cedere l’immobile in affitto per ridurre l’onere della doppia ipoteca con i proventi della locazione. Se si prevede di trasferire, un giorno, l’immobile ai propri figli, la terza variante appare quella più conveniente. Questa può rivelarsi vincente anche nel lungo termine, come mostra l’esempio di calcolo a pagina 13 a destra. I proventi della locazione coprono all’incirca l’onere 12 | previdenza dell’ipoteca e delle spese accessorie sulla casa. Anche se la coppia va in pensione tra pochi anni e le entrate si riducono a 98 000 franchi, l’onere rimane al di sotto di un terzo del reddito (sostenibilità del 30,66%). Per quanto ciò appaia interessante sotto il profilo finanziario, occorre essere consapevoli del rischio di locazione e di sfitto nonché del fatto che la proprietà di due immobili ha conseguenze anche sul piano fiscale. La questione dei mezzi propri Se si opta per una vendita futura o una locazione occorre apportare sufficienti mezzi propri. In linea di massima, il capitale proprio vincolato all’immobile attuale può essere trasferito in quello nuovo. Questa opportunità è prevista se l’onere del primo immobile è inferiore all’80%. È quindi possibile aumentare l’ipoteca, ma e ntro il pensionamento deve essere nuovamente ammortizzata al 66%. N aturalmente si possono conferire anche altri mezzi propri, derivanti per esempio dalla liquidazione di titoli o da fondi previdenziali divenuti d isponibili. Nel caso di cambiamento della proprietà abitativa, il finanziamento può diventare complesso. Contattate il vostro consulente e fissate un appuntamento per analizzare accuratamente la vostra situazione personale. Esempio di calcolo della sostenibilità nel caso di un secondo immobile Situazione Reddito annuo lordo totale Ipotesi reddito lordo dopo il pensionamento (ca. 70%) CHF 140 000 CHF 98 000 Casa unifamiliare abitata finora Valore commerciale della casa unifamiliare CHF 1 mio. Ipoteca CHF 660 000 (66%, nei limiti della prima ipoteca, perciò nessun ammortamento) Calcolo della sostenibilità Costo annuo degli interessi (calcolato a un tasso del 5%) Spese accessorie annue: 1% del valore commerciale Ammortamento annuo Costi annui Canone libero realizzabile CHF 3500 al mese Totale costi annui al netto delle entrate da locazione CHF 33 000 CHF 10 000 CHF 0 CHF 43 000 CHF 42 000 annui CHF 1 000 Appartamento in condominio nuovo (secondo immobile) Valore commerciale del nuovo appartamento in condominio CHF 680 000 Ipoteca CHF 445 000 (anticipo: 65,44%) Calcolo della sostenibilità Costo annuo degli interessi (calcolato a un tasso del 5%) Spese accessorie annue: 1% del valore commerciale Ammortamento annuo Totale costi annui CHF 22 250 CHF 6 800 CHF 0 CHF 29 050 Totale costi annui di entrambi gli immobili CHF 30 050 In rapporto al reddito attuale, i costi ammontano al 21,46%, vale a dire che, in base al criterio del 33%, sono sostenibili. Nella terza età il reddito è più basso, ragion per cui la sostenibilità è stata calcolata in modo lungimirante anche per questa situazione. Con un reddito congiunto sotto forma di rendita pari a 98 000 franchi, si ottiene per la coppia una sostenibilità del 30,66%. Di conseguenza, entrambi gli immobili sono sostenibili anche in quiescenza. previdenza | 13 «Alla base di tutto c’è la voglia di cambiamento in ambito professionale» Nel corso della sua vita, Pierre-Alain Gras ha già portato al successo molte aziende. All’età di 62 anni ha avuto ancora una volta l’opportunità di ricominciare daccapo, e non se l’è lasciata sfuggire. Alla sua età, la maggior parte delle persone va in pensione. Lei, invece, ha fondato per la terza volta nella sua vita un’azienda. Perché? Alla base di tutto c’è sempre la voglia di un cambiamento in ambito professionale. I soldi non sono la cosa più importante. Nel mio settore, la medicina, si deve lavorare in modo preciso e rapido; in ultima analisi, forniamo risultati per i pazienti. E finché mi piace quello che faccio, continuo. La sua azienda «Test SA» è un laboratorio che esegue test medici di ogni genere. Com’è nata questa idea? Dopo aver conseguito il diploma in farmacia nel 1975, ho proseguito il mio perfezionamento professionale e nel 1981 ho aperto il mio primo laboratorio privato. Due anni più tardi sono stato contattato da una grande clinica privata e lì ho continuato a gestire il mio laboratorio, 14 | previdenza con orari impegnativi, lavorando non solo nei giorni feriali, ma anche di notte e durante il fine settimana. Ma è stata una sfida entusiasmante. Dico sempre che la vita è come una stazione: i treni arrivano sempre, si deve solo decidere se prenderne uno o rimanere. Io ne ho sempre preso uno. Ha poi venduto il suo primo laboratorio a un grande gruppo. Lì sono rimasto solo due anni. Per me è difficile accettare di condividere la leadership con qualcun altro. In seguito, ho ottenuto la licenza di agente di calcio presso la FIFA. Agente di calcio? Sì, il pallone è una mia grande passione. La mia società è lo Schalke 04. Lo Schalke 04 viene considerato in Germania una squadra della classe operaia. Ci si riconosce? Certo che sì! Anche se ho studiato per undici anni, devo sapere lavorare duramente. Nulla è regalato, si deve sempre lottare. È per questo che ha aperto un nuovo laboratorio anziché diventare procuratore di calcio? Avevo ancora un’idea in mente alla quale il gruppo non credeva. Pertanto, nel 2003 ho aperto il primo laboratorio completamente digitalizzato, in cui il medico eseguiva tutto direttamente al computer. La società ha continuato a crescere e alla fine ho venduto anche questa struttura. Questo era nel 2008. Ero diventato responsabile per la Svizzera romanda e, successivamente, membro del comitato direttivo. E poi ne sono uscito. In realtà volevo occuparmi finalmente di calcio, ma poi ho conosciuto Frédéric Rimaz e insieme abbiamo fondato «Test SA». All’epoca avevo 62 anni. Quando è stato più facile creare qualcosa di nuovo, da giovane o adesso? Questo non ha niente a che fare con l’età quanto piuttosto con il contesto generale. Negli ultimi vent’anni circa, come imprenditore è stato difficile ottenere dei crediti. Tutte le banche volevano solo gestire patrimoni. Adesso con Credit Suisse ho trovato una banca che sostiene espressamente gli imprenditori svizzeri. Così le cose sono più semplici. A livello amministrativo, invece, tutto è diventato più complicato. Ci sono sempre più scartoffie, controlli e burocrazia che scoraggiano gli imprenditori. Allora perché è rimasto fino a oggi? Semplice: esistono due tipi di esseri umani: gli imprenditori e gli altri. Io faccio parte del primo gruppo. Forse ce l’ho nel sangue: già mio bisnonno aveva fondato una fabbrica di conserve a Carouge. Lei lavora con le tecnologie di ultimissima generazione. Non le risulta difficile con l’età? Mi perfeziono costantemente e la nuova tecnologia mi è di grande aiuto. Per esempio, oggi un’analisi delle feci comprendente 22 parametri si esegue in un’ora e i principali p arassiti, virus e batteri vengono rilevati automaticamente. Una volta l’esame richiedeva una settimana e non era comunque completo. È uno stacanovista? Assolutamente no. Ho sempre c ercato di delegare il lavoro per a vere più tempo per le cose essenziali. In che senso? Bisogna avere un hobby, e la famiglia è importante. Ho una moglie fantastica. E bevo volentieri una birra con gli amici. È fondamentale riuscire a staccare dal lavoro. Quali progetti ha nel cassetto? Ho ancora qualche idea. Vedremo cosa riuscirò a realizzare. Ho già t radotto in realtà molti sogni: ho assistito a una finale dei Mondiali a Roma, festeggiato i 60 anni con la famiglia e gli amici a Zermatt e visitato q uattro continenti. Cosa si può chiedere di più? Al momento non mi viene in mente null’altro. Profilo Pierre-Alain Gras è nato nel 1950 a Carouge (Canton Ginevra). Ha studiato farmacia e svolto una formazione supplementare di cinque anni che lo ha abilitato alla conduzione di un laboratorio. Insieme a Frédéric Rimaz dirige da tre anni «Test SA» a Ginevra, il suo terzo laboratorio. Da settembre 2015 è inoltre pensionato. Pierre-Alain Gras è sposato, padre di tre figli e nonno di cinque nipoti. Sigla editoriale Editore Credit Suisse AG, Casella postale 2, 8070 Zurigo Direzione del progetto Desirée Germann (responsabile), Nicole Fuchs Collaborazione Markus Kunz Concetto/layout/redazione Primafila AG, Zurigo Traduzione/revisione testi Credit Suisse Language & Translation Services Immagini Copertina e pagina 4: Corbis, pagina 10: Getty Images Foto Basile Bornand Illustrazione Daniel Bürgisser, Gregory Gilbert-Lodge Stampa Galledia AG, Flawil Internet credit-suisse.com/pensionamento previdenza | 15 Credit Suisse Invest – la nuova consulenza d’investimento Parliamone! Scoprite personalmente il potenziale di Credit Suisse Invest Mandate nel corso di un colloquio di consulenza senza impegno. ✓ Definite personalmente la strategia d’investimento ✓ Costante monitoraggio del portafoglio tramite i nostri specialisti ✓ Prezzo attraente Questo annuncio non costituisce né un’offerta né una raccomandazione per l’acquisto o la vendita di strumenti finanziari o servizi bancari e non esonera il ricevente dall’esercitare il proprio giudizio. Copyright © 2016 Credit Suisse Group AG e/o società collegate. Tutti i diritti riservati. 2530613 4/2016 credit-suisse.com/invest Incollare qui Richiesta Colloquio di consulenza Sì, desidero un colloquio di consulenza personale in tema di pensionamento e previdenza. Vi prego di contattarmi per fissare un appuntamento. Ordinazione Opuscolo «Previdenza privata» Gli aspetti fondamentali del 1°, 2° e 3° pilastro. Ordinazionegratis Scheda informativa «Previdenza privata 3° pilastro» I fatti più importanti sulla previdenza privata. Ordinazionegratis Scheda informativa «Pensionamento graduale» Indicazioni sulla pianificazione e sulle possibilità di personalizzazione. Ordinazionegratis Scheda informativa «Godersi il patrimonio con metodo» Retroscena sulla pianificazione ottimale della vostra quiescenza. Ordinazionegratis Indirizzo Si prega di scrivere in stampatello e di compilare in ogni parte. Signora Signor 5239 Nome Cognome Via/n. NPA/Località Telefono (di giorno) Sono raggiungibile preferibilmente il lun dalle ore mar mer alle ore gio ven Piegare qui Piegare qui Nicht frankieren Ne pas affranchir Non affrancare Geschäftsantwortsendung Invio commerciale-risposta Envoi commercial-réponse Credit Suisse AG SBCA 3 Postfach 8070 Zürich