 Assistenza
• Dall’interesse legittimo al diritto (la sicurezza?)
• I cittadini
 Previdenza
• I lavoratori / la retribuzione previdenziale
• Schema assicurativo
 Campo di applicazione
 Evento / rischio
 Contributi
 prestazioni
 Tutela
dalla condizione di bisogno
• Universalità della tutela
• Finanziamento indiretto
• Verifica della condizione di bisogno
• Prestazioni che siano commisurate alla poverty
line
Articolo 38
Ogni cittadino inabile al
lavoro e sprovvisto dei mezzi
necessari per vivere ha diritto
al mantenimento e
all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano
preveduti ed assicurati mezzi adeguati
alle loro esigenze di vita in caso di
infortunio, malattia, invalidità e
vecchiaia, disoccupazione
involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto
all'educazione e all'avviamento
professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo
provvedono organi ed istituti predisposti
o integrati dallo Stato.
L'assistenza privata è libera.
 Le
posizioni dualiste
• Da Santoro Passarelli a Simi, Alibrandi, fino ad
arrivare a Pessi.
 Le
posizioni moniste
• Da Persiani a Balandi
 Gli “agnostici” pragmatici
• Cinelli e Sandulli
Di Vittorio: “…l'onorevole Camangi richiama un concetto privatistico di
assicurazione e noi invece vogliamo che si attui in questo campo un
concetto di Stato, perché il concetto di previdenza non può essere disgiunto
dal concetto di solidarietà fra tutti i lavoratori del Paese e a questa
previdenza solidale in favore di tutti i lavoratori può provvedere solamente
lo Stato” (10 maggio 1947, seduta pomeridiana).
Laconi, relatore dell’emendamento [Laconi (PCI), Cevolotto (Partito
democratico del lavoro), Targetti (PSI), Moro (DC), Taviani (DC)] che
determina l’attuale art. 38, nel sottolineare il carattere di rinvio della
norma: “Desidero innanzi tutto fare osservare ai colleghi che noi abbiamo
creduto di sopprimere nel primo comma dell'articolo in questione un
inciso che testualmente diceva: «in ragione del lavoro che prestano».
Abbiamo creduto di dover sopprimere questa parte in quanto essa
avrebbe supposto che la legislazione in materia di previdenza e
assicurazione sociale, domani, dovesse orientarsi in un determinato
senso, senso in cui attualmente è diretta e indirizzata, e ciò avrebbe fatto
supporre un riferimento a quei criteri di assistenza mutualistica che oggi
sono in vigore. Noi desideriamo invece che il legislatore futuro abbia una
libertà più ampia e possa adottare i criteri che gli appariranno più adatti
alla situazione e più efficaci”.





Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo,
sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua
personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti
alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
 Self
restraint
 Risoluzione del caso concreto: vd.
Sentenza 70/2015
 Tendenza a non utilizzare l’art.38 per la
risoluzione del caso
 Il caso della previdenza complementare






Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio,
tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo
economico.
Il ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli
effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata
a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi
eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per
farvi fronte.
Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto
consuntivo presentati dal Governo.
L'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per
legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti
ad assicurare l'equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la
sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni
sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei
componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principi definiti con
legge costituzionale .
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