Intorno alla nascita
Torino,
14 novembre 2009
NASCERE STRANERI
genitorialità e nascita
per le coppie migranti
Mauro Zaffaroni
Clinica Pediatrica - NIDO
AOU Maggiore di Novara
Gruppo di Lavoro Nazionale
per il Bambino Immigrato SIP
Immigrati in Italia negli ultimi decenni
5000000
4000000
3000000
2000000
1000000
0
1970
1980
1990
2000
2005
2009
Fonti: ISTAT e Caritas
Nascite in Italia di bambini di origine
straniera
60000
50000
40000
30000
20000
10000
0
20
20
20
20
19
19
19
19
19
19
06
04
02
00
99
98
97
96
95
94
Nati Stranieri in Italia
Anno
N.O.
N.E.
Centro
Sud
isole
Totale
2003
12753
10052
7750
2044
1092
33691
2004
18899
15031
11044
2744
1207
48925
2005
20275
15808
11594
2980
1314
51971
2006
22856
17458
12669
3289
1493
57765
2007
25162
19207
13853
4010
1817
64049
Nel corso del 2007 sono nati 563.933 bambini
Nel 2007 oltre 64 mila bambini
con genitori stranieri
pari al 10,6 % del totale dei nati
Il baby-boom degli
stranieri
Il dato è destinato ad aumentare per:
- continui arrivi di nuovi immigrati
- ricongiungimento familiare
(per lavoratori immigrati regolari)
- aumento delle nascite
matrimoni fra immigrati
famiglie ricongiunte
nuove coppie miste
Indice di fecondità
In Italia
= 1,19 nel 1995
= 1,32 nel 2005
Nel 2006:
1,26 per le italiane
2,50 per straniere.
Nascite a Novara - 27,5 % nel 2008
GENITORI ITALIANI IMMIGRATI
2000
1800
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
08
20
07
20
06
20
05
20
04
20
03
20
02
20
01
20
00
20
99
19
98
19
97
19
96
19
95
19
94
19
Nati da genitori immigrati a Novara
genitori entrambi
immigrati
madre immigrata
sola
madre immigrata
e padre italiano
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
madre italiana e
padre immigrato
Regione Piemonte - Dati CEDAP 2004
32.243 neonati:
28.882 da donne italiane
3.361 da donne immigrate
Italiani
89,6%
Stranieri
10,4%
- popolazione in aumento
- scarsi controlli in gravidanza
- elevata mortalità perinatale (x2)
- maggior % parti a EG<26 (x3,5)
Arezzo - maggiore frequenza di basso peso alla nascita
e di nati-mortalità
(Bagnoli)
Mortalità neonatale intraospedaliera (SDO DRG 385)
9
7,9
8
totale
madre italiana
madre straniera
7
5,7
6
4,9
5
4
3
4,4
3,5 3,5
3,3
4,2
3,4
2,6
3,1
2,5
2
2,5
2,4
4,2
3,0
2,9
2,9
2,8
1
1,6
2,2
1,8
1,4
1,6
1,6
2004
2005
2005
1,6
1,3
0
1999
2000
2001
2002
2003
2007
Paola Ghiotti - Regione Piemonte
Piemonte 2007 - totale parti:
37.381
Cittadinanza italiana
29.121
Cittadinanza straniera
8.260
22,0%
7.879
95,4%
381
4,6%
straniere residenti
non residenti
Totale Neonati
Neonati di madre italiana
Neonati di madre straniera
37.779
29.427
8.352
Paola Ghiotti - Regione Piemonte
Gruppo di Lavoro Nazionale
per il Bambino Immigrato
della Società Italiana di Pediatria
Studio multicentrico sullo stato di salute
dei neonati con genitori immigrati da PVS
In 24 Punti Nascita di sono stati registrati:
- 8.007 neonati di diversa etnia
- 6.694 neonati italiani (gruppo di controllo)
Neonati con genitori di diversa etnia
Nomadi
7%
Est Europa
17%
Africa Nera
11%
Asia
21%
Sud America
13%
Mondo arabo
31%
Parità materna (% in ogni gruppo d’origine)
100%
80%
60%
2 o più
già 1 F
40%
20%
N
O
N
M
O
A
R
D
D
I
A
FR
A
FR
IC
IC
A
A
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S
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TE
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N
D
IA
N
O
TO
TA
C
O
LE
N
TR
O
LL
I
0%
primo
Neonati da parto distocico e cesareo
% nei diversi gruppi etnici
35
30
25
20
15
10
5
TO
TA
LE
C
O
NT
R
O
LL
I
A
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IC
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AM
R
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AF
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IC
A
A
RD
O
N
R
FR
IC
A
I
M
AD
O
A
0
N
%
Neonati con età gestazionale < a 32 sett.
% nei diversi gruppi etnici
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
N
O
M
N
AD
O
I
RD
A
FR
IC
AF
A
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R
IE
N
TE
AM
ER
IC
A
TO
TA
LE
C
O
NT
R
O
LL
I
%
Peso alla nascita < a 1.500 g.
% nei diversi gruppi etnici
3
%
2,5
2
1,5
1
0,5
C
LL
I
O
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O
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A
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A
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O
ES
IC
RD
AF
R
N
N
Asfissia neonatale
% nei diversi gruppi etnici
3
%
2,5
2
1,5
1
0,5
0
I neonati dei genitori stranieri, rispetto a
quelli italiani, presentano un maggior
rischio di patologie correlate alla
prematurità ed alla sofferenza perinatale.
Obiettivo prioritario deve quindi essere la
tutela della salute materna, un adeguato
monitoraggio della gestazione, la
prevenzione delle nascite pretermine e
dell’asfissia neonatale, al fine di ridurre la
mortalità e la morbilità fra i bambini con
genitori immigrati.
In genere le
persone immigrate
in Italia sono
soggetti in buona
salute
Sono le loro condizioni di vita in Italia
(indigenza, disagio sociale, precarietà
lavorativa e abitativa, sovraffollamento)
che possono comportare un rischio per la
salute.
Inoltre, l’immigrato in situazione di
clandestinità o con problemi collegati alla
marginalità sociale, incontra maggior
difficoltà nel ricevere le cure mediche
ed in genere non accede a misure di
prevenzione sanitaria.
Verso una società multietnica.
E’ ormai chiaro che i flussi migratori verso i
Paesi industrializzati non rappresentano un
fenomeno provvisorio e temporaneo, ma sono
destinati a trasformare profondamente la
società degli stati ospitanti.
Superata la fase dell’emergenza occorre ora
prevedere percorsi di integrazione mediante
strategie interculturali nel rispetto delle diverse
etnie.
L'immigrato arriva con tutto un suo bagaglio
di passato da non sottovalutare
• Concetti e esperienze di malattia e servizi sanitari
possono essere diversi dai nostri
• Portano le conseguenze di diritti violati
• Non conoscono i loro diritti
• Temono per il fatto di essere in posizione irregolare
O. Lincetto
Nel 2000 oltre mezzo milione di donne ha perso la
vita durante la gravidanza, il parto o il puerperio
Morti materne totali = 529,000
2,500
Developed
countries
Asia
253,000
O. Lincetto
22,000
Latin
America/
Caribbean
Africa
251,000
Morte materna nei Paesi ricchi e poveri
• 99% delle morti materne avviene nei PVS
• Nei PVS il 25-33% di tutte le morti in donne
di età fertile é dovuto a complicanze della
gravidanza o del parto (1% in Nord America,
Europa, Giappone, Australia e N. Zelanda)
• nei paesi poveri ad alta fertilità 1 donna su 11
può morire per una condizione legata alla
gravidanza, mentre muore 1 donna su 5.000
nei paesi ricchi con bassa fertilità
O. Lincetto
I neonati di basso peso
• 20 milioni all'anno, 95 % nei PVS
• In Asia centro meridionale sono il
30% del totale, con punte attorno
al 50% dei nati i alcune regioni.
• Il basso peso alla nascita è poi
associato ad aumentata mortalità
e morbidità neonatale, ridotta
crescita e sviluppo psico-motorio e
a maggior frequenza di patologie
nei successivi periodi della vita.
O. Lincetto
Mortalità infantile
Mortalita neonatale e Natimortalità
• 10.6 milioni di bambini muoiono prima dei
5 anni di età
• 4 milioni sono neonati
• 3.3 milioni di nati morti
O. Lincetto
RUOLO DELLA
FORMAZIONE
O. Lincetto
Importante investire nella salute, educazione e
programmi d'inserimento
•
Necessario creare un
ambiente favorevole:
- per comunicazione
- per la diagnosi
- per la terapia
- per la prevenzione
O. Lincetto
?
ACCOGLIENZA IN OSPEDALE
 Nursing transculturale
 Mediatrici interculturali
 Accoglienza e informazione dedicata
alle madri provenienti da tutto il mondo
Assistenza alla donna immigrata in gravidanza
Problemi da considerare:
- Scarsa conoscenza delle strutture preposte al
monitoraggio della gravidanza
- Difficoltà di accesso ai servizi (orari, lingua e
dipendenza dal marito)
- Frequente ricorso al Pronto Soccorso
- Ricoveri impropri
- Mancata informazione fornita alle donne
- Difficoltà di comunicazione
- Personale sanitario (formazione e disponibilità)
Gruppo di lavoro interaziendale
ASL 13 – AO Maggiore di Novara
Promozione della salute
delle donne immigrate e dei loro bambini
-
Azioni adottate:
Presenza di mediatori culturali
Lettera informativa inviata a tutte le residenti straniere
Opuscoli, consensi informati, libretti URP
Raccolta dati (accessi in ospedale delle donne in
gravidanza, IVG, neonati EC, ricoveri in TIN)
Riunioni e corsi di formazione personale sanitario
Accoglienza dedicata e rete assistenziale
LA MEDIAZIONE LINGUISTICO-CULTURALE
Mediatori culturali
La presenza di persone in grado di facilitare i
rapporti
medico-famiglia
permette
di
superare eventuali difficoltà di comprensione
- per il medico: sui dati clinici del paziente
(anamnesi e sintomi riferiti)
- per la famiglia: sulla diagnosi, le indicazioni
terapeutiche e gli elementi prognostici
(spesso di non facile comprensione anche
per le famiglie non straniere).
Promozione della salute
delle donne immigrate e dei loro bambini
Presenza di mediatori culturali
Ospedale Maggiore di Novara:
- Araba, Albanese, Cinese (presenti tutti i giorni,
prima con progetti mirati, poi come “Co.Co.Co”,
ora dipendenti assunte a tempo indeterminato).
- Turca (reperibile, retribuita su chiamata)
Ospedale di Borgomanero
- Araba (progetto ambulatorio di accoglienza)
ASL-NO: sede centrale, sportello ISI e consultori
- Mediatore in lingua araba.
Corso di Laurea in
Medicina e Chirurgia
RUOLO DELLA
FORMAZIONE
Scuola di Specializzazione
in Pediatria
Corsi di Laurea in
Infermieristica Pediatrica
e Ostetricia
L’assistenza per le persone e i bambini stranieri
non richiede l’impiego di risorse straordinarie o di
persone con particolare competenza specialistica
L’accesso presso le strutture pubbliche non deve
prevedere solo spazi fisici dedicati (ambulatori
specializzati, con personale ed orari riservati),
ma la presenza, in ogni operatore sanitario,
di spazi mentali disponibili all’accoglienza di
tutte le persone che richiedono assistenza e aiuto.
PER UN’ASSISTENZA EFFICACE E’ NECESSARIO




LA CONOSCENZA DELLE PECULIARITA’ DELLE
DIVERSE ETNIE
LA COMPRENSIONE E L’ASCOLTO DELL’ALTRO
UNA CORRETTA COMUNICAZIONE, EVITANDO
ATTEGGIAMENTI ( ANCHE NON VERBALI ) DI
RIFIUTO
LA CONDIVISIONE CON LA FAMIGLIA DEL
BAMBINO DELLE SCELTE MIGLIORI
Difficoltà nel cambiamento:
- Riconoscere stereotipi e preconcetti
- disponibilità ad accogliere la diversità
- rispetto delle altrui tradizioni
- decentramento culturale vs etno-centrismo
(spt per operatori sanitari del servizio pubblico)
- guardarsi con gli occhi dell’altro
In sala parto è appena
nato un bimbo arabo:
Al padre può essere
data la possibilità
di eseguire un rito
islamico di saluto
“ Vuole dirgli qualche parola all’orecchio ? “
altri riti dei padri:
- far assaggiare alla nascita polpa di Dattero
- dare alcune gocce di acqua benedetta
- rendere grazie mostrando il bimbo
- porre accanto al neonato: Corano, oggetti
o amuleti portati dal paese d’origine
Come si scrive il nome del bambino ?
Non ha ancora deciso un nome ?
Ebrei
Africani animisti
Africani islamici
………………….ma anche Italiani
Questioni da definire:
- Tempi per il riconoscimento in ospedale e dimissione precoce
- Prima-dopo la dimissione
- Non occorre presentare permesso di soggiorno
- Possibile comunque presso l’Ufficio Anagrafe del comune
di residenza entro 10 giorni dalla nascita
“Signora, è un “bambino bellissimo” !
Malocchio (est europa)
spiriti gelosi (mondo arabo)
Spesso sembra che le mamme africane ….
non guardino negli occhi il loro neonato.
Dove si può fare la circoncisione al bambino?
Ebrei
Islamici
- progetti pilota regionali per la circoncisione rituale
- interventi con diagnosi improprie di “fimosi”
- pratiche a domicilio clandestine
Nel Vostro Paese,
le bambine sono
operate da piccole?
Cosa avete deciso di fare
per vostra figlia?
allattamento materno e …
Tradizioni culturali nei paesi in
via di sviluppo
allattamento materno e …
migrazione
Dalla madre al
Centro dell’attenzione di
tutta la comunità
I
alla madre sola nella
nostra società
Alcune madri cinesi non vogliono allattare
al seno
Alcune madri (africane o indiane) non
vogliono dare al neonato il primo colostro
Allattamento materno e . . .
madri immigrate
dalla Cina
Progetto di famiglia prevede il reimpatrio
del bimbo al secondo mese con i nonni
Necessità di ripresa immediata del lavoro
Allattamento materno
nel mondo arabo
secondo le prescrizioni coraniche
l’allattamento al seno va proseguito
fino al secondo anno
Allattamento materno e …
Cultura animista nei
paesi centro-africani
l’allattamento è esclusivamente materno ed è
un momento privilegiato di contatto e scambio
affettivo. Le poppate sono a richiesta ed il
bambino ha sempre accesso al seno.
Il pasto viene sempre accompagnato dalla
voce materna, poiché secondo gli anziani,
“il cibo senza parole riempie lo stomaco, ma
non la testa”.
I 10 passi
Opuscolo sull’allattamento al seno
Russo Cinese
Arabo
www.glnbi.org
www.simmweb.it
18.09.09
12 Regioni e 1 PA
si sono espresse
Appello per affermare il “divieto di segnalazione
Grazie
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