Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo
(The European Ecotourism Labelling Standard – EETLS)
Sviluppato dall’ECO-DESTINET Network, 2009
La bozza dell’EETLS è stata stampata da PRISMA-Centre for Development Studies per l’ECODESTINET Network.
Atene, 2009.
Scritto da Herbert Hamele, ECOTRANS (DE), Naut Kusters ECEAT-Projects (NL), Andrei
Blumer, Ecotourism Association (RO) e Vassilis Tsipidis, PRISMA Centre for Development
Studies (GR), con il contributo di Ulrike Marx, ECOTRANS (DE), e di Christine Koblun, ECEATProjects (NL).
Edito da Dr. Fouli Papageorgiou, Vassilis Tsipidis, Ulrike Marx e Christine Koblun.
Revisione linguistica (inglese) del Dr. Fouli Papageorgiou
Traduzione di Marinella Tomassone e Sara Di Lonardo.
Hanno contribuito agli esempi Sonia Trampetti, CNR-IBIMET (IT), Marinella Tomassone, CNRIBIMET (IT), e PRISMA, Centre for Development Studies (GR).
Per ulteriori informazioni sulla ECO-DESTINET Network vai sul sito www.ecoroute.eu.
This project has been funded with support
Questo progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea, dal Lifelong Learning Programme
e dal Leonardo da Vinci (Italia).
Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo finanziario della CE e gli unici
responsabili dei contenuti sono i partners del progetto
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
i
Sommario
Sommario
Introduzione
1
Sviluppo dell’EETLS
2
Come usare questa pubblicazione
3
Criteri del Gruppo A
4
Introduzione
4
A.1 Sistema di gestione
5
A.2 Conformità alla legge
6
A.3 Formazione dei dipendenti
7
A.4 Soddisfazione del cliente
9
A.5 Marketing Accuracy
11
A.6 Progettazione e costruzione di edifici ed infrastrutture
13
A.6.1 Paesaggistica locale
13
A.6.2 Progettazione e localizzazione
14
A.6.3 Edilizia sostenibile
15
A.6.4 Accesso alle persone con esigenze particolari
16
A.7 Interpretazione
17
Criteri del Gruppo EETLS -
19
Introduzione
19
EETLS 1 Conformità con la normativa per quanto riguarda le aree protette
20
EETLS 2 Aumentare la sensibilità dei visitatori nelle destinazioni
21
Criteri del Gruppo B
22
Introduzione
22
B.1 Sviluppo della comunità locale
23
B.2 Occupazione locale
26
B.3 Prodotti/Servizi locali del commercio equo
28
B.4 Imprenditoria locale
30
B.5 Comunità autoctone
32
B.6 Sfruttamento
34
B.7 Pari opportunità nelle assunzioni
35
B.8 Diritti dei lavoratori
36
B.9 Servizi di base
37
Criteri del Gruppo C
38
Introduzione
38
C.1 Norme di comportamento
39
C.2 Manufatti storici originali
40
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
ii
Sommario
C.3 Protezione dei siti locali
41
C.4 Presenza della cultura locale
42
Criteri del Gruppo D
44
Introduzione
44
D.1.1 Politica degli acquisti
45
D.1.2 Beni di consumo
47
D.1.3 Consumo di energia
48
D.1.4 Consumo delle risorse idriche
49
D.2.1 Gas a effetto serra
50
D.2.2 Le acque reflue
52
D.2.3 Piano di gestione dei rifiuti
53
D.2.4 Sostanze nocive
56
D.2.5 Altri inquinanti
57
D.3.1 Specie selvatiche
58
D.3.2 Fauna selvatica in cattività
59
D.3.3 Paesaggio
60
D.3.4 Conservazione della biodiversità
61
D.3.5 Interazioni con la fauna selvatica
63
Riferimenti
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
64
iii
Introduzione
Lo sviluppo del turismo naturalistico ha evidenziato la necessità di proteggere ambienti naturali
delicati ed incontaminati, e in alcuni casi, le aziende unifamiliari locali. Dall'altra parte, l'ecoturista
è diventato più esigente, alla ricerca di servizi di alta qualità e del contatto con la natura
incontaminata.
L’introduzione delle norme di comportamento, di una garanzia di qualità, di marchi e servizi
standard hanno cercato di far fronte a queste necessità. Ad ogni modo, la molteplicità di queste
iniziative e degli obiettivi, spesso non correlata direttamente all’ecoturismo, hanno evidenziato la
necessità di standard universali per i servizi ecoturistici ed i comportamenti del turista. Ciò è
diventato importante proprio per l’incompatibilità tra le “label” esistenti e la grande variazione
degli standard qualitativi dei servizi ecoturistici.
In generale, bisogna ammettere che i marchi o label indirizzati a specifiche aree geografiche e
che impiegano specifici criteri che riguardano la posizione geografica sono vantaggiosi per le
aree stesse dal momento che meglio riflettono problematiche e bisogni locali. Allo stesso modo,
tali criteri rimandano ad alcuni principi universali e possono essere facilmente riconosciuti ed
accettati sia dal visitatore-naturalista casuale sia da quello zelante. Perciò, un insieme di
standard universali per l’ecoturismo aiuterebbe i marchi esistenti, il mercato del turismo e i clienti
dell’ecoturismo a stabilire una cooperazione e la sicurezza qualitativa.
Un’iniziativa “globale” che tende a stabilire standard minimi per il turismo sostenibile più in
generale è stata avviata nel 2007: introdotta dalla Global Partnership for Sustainable Tourism
Criteria (http://www.sustainabletourismcriteria.org), una coalizione di 31, è stata intrapresa dalla
Rainforest Alliance, dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), dalla Fondazione
delle Nazioni Unite , e dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT). Il Global Sustainable
Tourism Criteria (GSTC) è indirizzato sia alle attività turistiche che alle iniziative di certificazione
della qualità, con l’intento di fornire uno schema comune e una comprensione delle pratiche del
turismo sostenibile. Incoraggiando la più ampia adozione di questi criteri, la Global Partnership
intende sostenere maggiormente la questione del green-washing dell’attività turistica,
massimizzando i benefici socio-economici per le comunità locali derivanti dal turismo ed
accrescendo la fiducia del consumatore nei prodotti turistici verdi.
Come già detto, i GSTC sono stati progettati per il turismo sostenibile in generale. Essi però
possono anche fornire uno scheletro per i criteri dell’ecoturismo, in quanto forma di turismo
sostenibile. La definizione della società internazionale per l’ecoturismo (International Ecotourism
Society, TIES) fornisce un utile strumento di interpretazione dei GSTC nel contesto
dell’ecoturismo. In più, si noti che la partnership ECO-DESTINET è stata coinvolta nello sviluppo
dei GSTC (11/2007 – 09/2008) ed ha partecipato al lavoro congiunto con la GSTC sviluppo degli
indicatori operativi (10/2008 – 08/2009) dopo il lancio dei criteri del 6 ottobre 2008 durante la
Global Conservation Conference a Barcellona.
La sfida principale di ecodestinet è stata l’interpretazione e l’adattamento dei GSTC ai bisogni
dell’ecoturismo europeo al fine di produrre il marchio standard europeo, l’European Ecotourism
Labelling Standard (EETLS). Tale marchio standard va inteso come strumento di
armonizzazione tra le iniziative di certificazione europee, che vedono l’ecoturismo come un
prodotto integrato o che considerano i servizi ecoturistici individualmente. Un’altra sfida è la
ricerca della più ampia approvazione possibile dell’EETLS e la creazione di una rete per la
divulgazione ed l’implementazione dei criteri in Europa.
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
1
Sviluppo dell’EETLS
Lo sviluppo di uno standard per le pratiche ecoturistiche deriva dalla necessità di armonizzare i
sistemi di certificazione ecoturistica già esistenti in Europa e rafforzare le attività nel mercato
turistico. L’armonizzazione è basata su un concetto integrato di ecoturismo, che riunisce i diversi
servizi offerti al turista, ad es. alloggio, ristorazione, viaggio ed attività all’aria aperta. Sebbene
ciascuna delle componenti del servizi ecoturistico vada sotto marchi qualitativi differenti, un
marchio “ombrello” standard potrebbe assicurare la qualità base del prodotto turistico ed
armonizzare le label esistenti riconoscendone esperienze e background. Quindi, un European
Ecotourism Labelling Standard (EETLS) basato sull’esperienza in campo sia europeo che
mondiale, assicurerebbe la comparabilità degli standard e del servizio ai clienti dell’ecoturismo di
tutta Europa (e potenzialmente di tutto il modo) almeno in relazione ad un nucleo centrale di
criteri qualitativi di base.
Usare la definizione di GSTC e TIES per determinare gli standard ecoturistici ha degli ovvi
vantaggi, specialmente perché deriva da un’ampia consultazione e dal lavoro collettivo; e quindi
ci si aspetta che essi vengano ampiamente adottati ed usati come punto di riferimento per
l’industria turistica mondiale. L’EETLS condivide tutti i criteri del GSTC in quanto altamente
applicabili all’ecoturismo. Attualmente l’EETLS è composto da 40 criteri specifici divisi nei 4
pilastri del turismo sostenibile, come i GSTC:
A. Dimostrare l’effettiva sostenibilità della gestione.
B. Massimizzare i benefici sociali ed economici per la comunità locale e minimizzare gli
impatti negativi.
C. Massimizzare i benefici per il patrimonio culturale e minimizzare gli impatti negativi.
D. Massimizzare i benefici per l’ambiente e minimizzare gli impatti negativi.
L’EETLS condivide la stessa descrizione dei criteri del GSTC. Ciò assicura un’alta compatibilità
con i GSTC ed una chiara comprensione di cosa sia il turismo sostenibile. Anche se ci sono
molte differenze tra un sistema turistico sostenibile ed uno ecoturistico.
Dal momento che l’EETLS riflette strettamente la natura del settore ecoturistico, ECO-DESTINET
ha descritto ogni criterio secondo le particolari esigenze del settore. La specificità di ciascun
criterio considera la spiegazione del criterio in termini di ecoturismo europeo ed ne evidenzia i
motivi. Usando le seguenti liste di servizi, viene data un’indicazione su come i criteri possono
essere applicati:
•
•
•
•
•
Centri per visitatori
Pacchetti Turistici
Strutture recettive
Attività all’aria aperta
Ristoranti.
La spiegazione di ciascun criterio viene così elaborata attraverso una serie di sottocriteri e di
indicatori basati sulle buone pratiche dell’attuale ecoturismo europeo e mondiale che opera
all’interno delle iniziative di ecolabelling già esistenti. Sono stati valutati quindici diversi sistemi di
certificazione europei ed internazionali del turismo sostenibile e dell’ecoturismo e sono stati
esaminati più di 1200 criteri. Questi criteri ed indicatori sono stati inclusi nell’EETLS. Ciò assicura
la conformità dell’EETLS all’ampio spettro delle iniziative correnti e una base con un’esperienza e
una conoscenza pregressa. Indicatori quantitativi come quelli sviluppati per il GSTC possono
essere anche integrati nell’EETLS.
Durante tutto lo sviluppo dell’EETLS ECO-DESTINET ha consultato esperti e professionisti del
campo tenendo meeting e discussioni mensilmente, che hanno portato a quattro differenti
versioni della bozza dell’EETLS. Come già detto, ECO-DESTINET ha cooperato con la
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
2
partnership dei GSTC. L’EETLS fu dapprima presentato al workshop ECO-DESTINET durante la
fiera ReisePavillon a Monaco nel 2009, e sostenuto dalla partecipazione della label ecoturistica
svedese “Nature’s Best”, EUROPARC e PANPARKS. Attraverso la discussione nel workshop e i
feedback dei suoi partecipanti, criteri ed indicatori sono stati affinati. Il seminario ECO-DESTINET
sulla “certificazione della qualità per l’ecoturismo” tenutosi in Trentino, Italia, nel giugno 2009, fu
un’altra opportunità di ricevere un riscontro valutabile da esperti e professionisti dell’ecoturismo
provenienti da tutta Europa. Le forme future dell’EETLS saranno armonizzate con le revisioni dei
GSTC.
Come usare questa pubblicazione
Al fine di conformarsi all’EETLS, un’impresa ecoturistica dovrebbe soddisfare criteri e attuare le
misure raccomandate. È chiaro che l’implementazione dei criteri è valutata da un’autorità di
certificazione appropriata (che sia una label ecoturistica locale, nazionale o internazionale),
tuttavia l’autovalutazione può costituire il primo passo. Ciascun criterio è descritto come segue:
Criterio:
Nel titolo è indicata la categoria del gruppo del criterio, il numero di riferimento e un breve titolo
come specificato da GSTC.
Descrizione del criterio:
È adottata da GSTC e fornisce una breve descrizione del contenuto e della funzione del criterio.
Motivazioni:
È un’ulteriore specificazione del criterio sviluppata dai partner di ECO-DESTINET e fornisce la
spiegazione del criterio nel contesto dell’ecoturismo europeo.
Sottocriteri:
Sono stati sviluppati e riflettono i criteri utilizzati ed ampiamente accettati dai marchi di
certificazione ecoturistica europei ed internazionali, adattati alla realtà europea.
Livello di conformità - Come fare? Alcuni consigli utili
Sebbene il grado di conformità è di solito specificato dalle autorità certificante, questa sezione
fornisce una chiara indicazione sulle azioni necessarie per conformarsi ai sottocriteri ed ai criteri
in genere. Gli indicatori quantitativi applicati all’EETLS possono essere trovati anche sul sito del
GSTC.
Esempi:
É brevemente presentata una raccolta di esempi di buone pratiche relative ai diversi criteri.
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
3
Criteri del Gruppo A
Criteri del Gruppo A
Come dimostrare l’effettiva gestione sostenibile
Introduzione ai Criteri del Gruppo A
I criteri del Gruppo A riguardano vari aspetti del sistema di gestione di un'attività ecoturistica.
I criteri si applicano a vari aspetti del sistema di gestione di un'attività ecoturistica, la quale
richiede l’attuazione di un piano di gestione sostenibile a lungo termine e la conformità
dell’azienda a tutti i regolamenti nazionali o locali. Particolare rilievo viene dato alla formazione
dei dipendenti; per questa attività, viene richiesta una documentazione che comprovi la
formazione periodica on-the-job del personale. A causa della complessità, è anche necessario
descrivere chiaramente le mansioni di ognuno.
Questo gruppo di criteri sottolinea l’importanza della soddisfazione dei visitatori e include misure
specifiche per azioni correttive al fine di garantire la qualità del servizio promessa. Inoltre, viene
dato un riferimento specifico al marketing responsabile e alla precisione del materiale
promozionale.
Le infrastrutture svolgono un ruolo centrale. I criteri precisano che l’azienda e le attività che essa
propone devono essere conformi ai regolamenti urbanistici locali e a quelli delle aree protette o
del patrimonio, devono rispettare il paesaggio e utilizzare pratiche di edilizia sostenibile per la
costruzione degli impianti.
Uno dei valori fondamentali dell’ecoturismo è quello di fornire un’interpretazione accurata,
accattivante e informativa del patrimonio naturale e culturale. Il Gruppo A comprende anche uno
specifico criterio che riguarda l’interpretazione; l’azienda deve infatti dare le informazioni e
l’interpretazione della natura, della cultura e del patrimonio culturale locale.
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
4
Criteri del Gruppo A
A.1. Sistema di gestione
Criterio
L'azienda attua un sistema di gestione sostenibile a lungo termine che si adatta alla sua
realtà e alle sue dimensioni, e che considera i problemi ambientali, socio-culturali,
sanitari e quelli legati alla sicurezza.
Motivazioni
Il piano d'impresa realistico, il piano di gestione sostenibile a lungo termine e la politica
responsabile basata sulla sostenibilità vengono comunicati sia al personale sia ai clienti;
questo offre maggiori possibilità nell’attuare misure ecoturistiche di alta qualità.
Sottocriteri
1. L'azienda ha sviluppato un piano d'impresa, che include un piano d'azione per lo
sviluppo dell'ecoturismo.
2. L'azienda ha sviluppato una politica di sostenibilità a lungo termine e attua un
sistema di gestione della sostenibilità, che viene comunicato al personale, ai
portatori di interesse locali ed ai clienti.
3. Viene nominato un responsabile che si occupa della sostenibilità affinché mantenga
e monitori le attività dell’azienda.
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Attuare un sistema di gestione sostenibile dopo aver formulato un adeguato piano aziendale
sostenibile.
2. Includere nel piano d'azione per lo sviluppo dell'ecoturismo:
• Una valutazione (della zona o della destinazione, per i pacchetti ecoturistici) del
patrimonio naturale, storico e culturale
• La descrizione della carrying capacity ambientale e sociale (della zona o della
destinazione, per i pacchetti ecoturistici)
• Una valutazione del potenziale mercato attuale e futuro
• La definizione dei gruppi target
• La definizione del potenziale attuale e futuro delle attività, tra cui uno di forza, che
includa un’analisi dei punti di forza, di debolezza e sulle opportunità (SWOT).
3. Il sistema di gestione sostenibile può includere:
• misure di gestione ambientale
• misure di gestione di tipo socio-culturale
• un piano di gestione della qualità
• un piano di sicurezza e salute
• metodi di comunicazione che coinvolgono il personale, i clienti e gli stakeholder locali
(seminari destinati al personale, giornate a porte aperte per i portatori di interesse
locale, opuscoli informativi per i clienti).
4. Alcuni compiti del responsabile che si occupa della sostenibilità potrebbero essere:
• il monitoraggio sistematico e la valutazione ambientale delle attività dell’azienda
• la presentazione di proposte per la gestione centralizzata delle misure correttive al fine
di migliorare la sostenibilità aziendale
• l’organizzazione di riunioni periodiche del personale per discutere sui problemi
ambientali l’organizzazione di corsi di formazione incentrati su esempi di buone
pratiche ambientali (con riferimento alle politiche e alle pratiche descritte per i criteri del
Gruppo D: massimizzare i benefici per l'ambiente e minimizzare gli impatti negativi).
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5
Criteri del Gruppo A
A.2. Conformità alla legge
Criterio
L'azienda è in conformità con tutte le normative internazionali o locali e con i regolamenti
(tra cui, tra gli altri, con le norme sanitarie, sulla sicurezza, sul lavoro e sull’ambiente).
Motivazioni
Gli interventi che vengono attuati devono essere un esempio di buona prassi. Questo
include il rispetto della normativa vigente.
Sottocriteri
1. L'attività è conforme a tutte le legislazioni e delle regolamentazioni necessarie e
opera come un’azienda turistica.
2. I regolamenti locali e delle aree protette e le norme che tutelano la natura vengono
rispettati.
3. L'azienda è registrata alla Camera di Commercio.
4. L'azienda garantisce e dichiara di avere una responsabilità civile.
5. Le infrastrutture e le attività sono state pianificate e realizzate in base alla
valutazione di impatto ambientale.
Come fare? Alcuni consigli utili
Perché è necessaria la valutazione d'impatto ambientale?
• La valutazione d'impatto ambientale è uno strumento di supporto per l'autorità
decisionale finalizzato a individuare, descrivere e valutare gli effetti dell'attuazione o
meno di un determinato progetto sull’ambiente naturale ed il paesaggio, sulle strutture
già presenti, sulle comunità locali e sulle attività produttive del luogo. Per fare questo,
è necessario l'aiuto di un esperto
• La valutazione di impatto ambientale garantisce che le conseguenze ambientali sono
individuate e valutate prima dello sviluppo del nuovo prodotto, gestione o costruzione
• Per valutare le conseguenze sociali sulle comunità locali, si consiglia di informare le
comunità locali e prendere in considerazione il loro parere.
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Criteri del Gruppo A
A.3. Formazione dei dipendenti
Criterio
Tutto il personale riceve una formazione periodica per quanto riguarda il loro ruolo nella
gestione degli aspetti ambientali, socio-culturali, sanitari e quelli legati alla sicurezza.
Motivazioni
Un operatore ecoturistico dovrebbe mirare alla qualità dei servizi e questo può essere
raggiunto solo con personale qualificato ed informato.
Sottocriteri
1. Tutto il personale riceve una formazione periodica che riguarda l’ambiente naturale.
2. Tutto il personale riceve una formazione periodica sugli usi e costumi locali.
3. Tutto il personale riceve una formazione periodica sulle norme sanitarie e di
sicurezza.
4. Tutto il personale impegnato nella recezione dei clienti riceve una formazione
periodica.
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Criteri del Gruppo A
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Pagare un’agenzia di formazione specializzata per individuare le esigenze formative del
personale e offrire pacchetti di formazione differenti in base alle mansioni/profili professionali
includendo programmi formativi e metodologie di apprendimento.
2. La formazione periodica che riguarda l’ambiente naturale può includere:
• le pratiche descritte per i criteri del Gruppo D: massimizzare i benefici per l'ambiente e
minimizzare gli impatti negativi
• le norme di comportamento e la loro comunicazione agli ospiti.
3. La formazione periodica sugli usi e costumi locali può includere:
• le pratiche descritte per i criteri del Gruppo B e C
• le norme di comportamento e la loro comunicazione agli ospiti.
4. La formazione periodica sulle norme sanitarie e di sicurezza può includere:
• una spiegazione al personale sull'utilizzo di strumenti di comunicazione (ad esempio
radio/walkie-talkie, telefoni cellulari, telefoni satellitari) e il loro impiego durante le
attività all'aperto
• un piano per le situazioni di emergenza, adeguatamente comunicato a tutto il
personale, comprese le azioni da intraprendere in caso di incidenti, incendi, ecc
(numeri di emergenza, ambulanza, estintore, formazione per il primo soccorso)
• un corso per il primo soccorso in ditte specializzate per tutto il personale che guida i
turisti all'aria aperta.
5. La formazione periodica sulla recezione dei clienti può includere:
• una spiegazione al personale riguardo l'ottimizzazione del servizio in base alle
esigenze del cliente
• corsi linguistici
• la comunicazione con i clienti e il comportamento da tenere
Esempi
Iniziative Discovery, Regno Unito, operatore ecoturistico
• Tutti i dipendenti che portano i turisti all'aria aperta sono guide professioniste che hanno
ricevuto una formazione specializzata. La maggior parte delle guide hanno diplomi di
primo soccorso. Le guide sono anche informati sulle norme di comportamento sociali e
ambientali che comunicano ai clienti.
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Criteri del Gruppo A
A.4. Soddisfazione del cliente
Criterio
Viene misurata la soddisfazione del cliente e, se opportuno, vengono adottate azioni
correttive.
Motivazioni
La soddisfazione della clientela è una priorità per ogni attività commerciale. Per
raggiungere questo obiettivo, è fondamentale sviluppare un sistema che rilevi la
soddisfazione del cliente e una politica orientata al cliente.
Sottocriteri
1. L'azienda dispone di un sistema per la raccolta periodica e l'analisi dei feedback dei
clienti (almeno due volte all'anno) e adotta misure correttive.
2. È presente un sistema di reclamo per i consumatori.
Come fare? Alcuni consigli utili
1. I metodi per monitorare i commenti di feedback sulla soddisfazione del cliente possono
essere di vario genere:
• il personale può osservare il comportamento dei clienti e il loro livello di soddisfazione
• il personale può incoraggiare la discussione con i clienti per verificare il livello di
soddisfazione
• il personale può incoraggiare i visitatori a lasciare un feedback sul libro dei visitatori o
a compilare i moduli appositi
• gli articoli pubblicati regolarmente inerenti la struttura (guide turistiche, moduli on-line,
giornali, ecc)
• rispondere immediatamente alle lettere o e-mail del cliente
• raccogliere questionari compilati da un campione rappresentativo di clienti sia durante
il soggiorno o on-line in qualsiasi momento
• intervistare un piccolo campione di clienti ed organizzare gruppi rappresentativi per il
mercato target
• scambiare i commenti di feedback dei vostri clienti con le altre parti interessate per
conoscere il parere.
2. Nel sistema di reclamo, le responsabilità e i compiti devono essere assegnati chiaramente.
Il sistema deve essere strutturato in modo tale che:
• sia facilmente accessibile ai clienti
• il front-office abbia chiare responsabilità nel far fronte ai reclami
• i reclami più impegnativi siano riferiti direttamente ai dirigenti
• vengano effettuati controlli periodici del sistema di reclamo per individuare miglioramenti
• si prepari una relazione periodica sui reclami dei clienti, sui suggerimenti e sulle azioni
previste per prevenire i problemi ricorrenti
• si confronti il proprio sistema di gestione dei reclami con quello delle altre imprese della
catena di distribuzione e sub-appaltatori
3. Raccogliere recensioni e chiedere pareri riguardo i risultati della propria attività commerciale
da altri professionisti del settore e dalle parti portatrici di interesse. Questi potrebbero
includere:
• portatori di interesse locali (stakeholders)
• ONG
• professionisti di marketing
• enti locali e regionali
• associazioni industriali
• Consulenti del settore turistico
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Criteri del Gruppo A
4. Dare ai propri clienti la possibilità di contattare l'organo amministrativo di certificazione
attraverso, ad esempio:
• le informazioni di contatto su richiesta (indirizzo, fax, numero di telefono, indirizzo e-mail)
• un link dell'organo amministrativo di certificazione sul proprio sito web
5. Introdurre un programma di fidelizzazione che può includere
• un database dei clienti
• newsletter periodiche
• le offerte speciali
• • gli sconti per i clienti abituali.
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Criteri del Gruppo A
A.5. Marketing Accuracy
Criterio
Il materiale promozionale è accurato e completo e non promette niente di più rispetto a
quello che viene dichiarato dall’azienda.
Motivazioni
L’ecoturismo dovrebbe eccellere in termini di qualità dei servizi offerti. L'azienda
ecoturistica dovrebbe essere responsabile e non dovrebbe promettere niente di più
rispetto a quello che può offrire al cliente.
Sottocriteri
1. Sono disponibili informazioni pratiche sui prodotti/servizi (abbigliamento adeguato,
attrezzature, conoscenze specifiche, potenziali pericoli, ecc.)
2. I materiali promozionali e le attività di marketing dovrebbero riflettere con chiarezza
la realtà della destinazione e non promettere niente di più
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Informazioni sui servizi/attività
• Fornire informazioni precise sul prodotto, sul livello di difficoltà e sui rischi potenziali
delle attività
• Le informazioni possono essere on-line e cartacee
2. Materiali promozionali e attività di marketing
• Indicare i riferimenti bibliografici delle fonti utilizzate nell’attività di marketing
• Inserire le immagini del prodotto
• Aggiungere il video del prodotto/servizio
• Fornire i commenti dei clienti
• Includere recensioni da parte di terzi
3. Mostrare loghi, marchi e certificazioni assegnati dalle autorità competenti
• Inserire loghi in tutti i materiali promozionali
• Includere loghi sul proprio sito web
• Esporre i loghi in posti ben in vista nella propria struttura, ben visibili ai clienti
Esempi
Discovery Iniziative, UK, operatore ecoturistico oltre i confini
• Discovery Iniziative ha tre tipi di vacanze chiave: Footprint Holidays, Insight Holidays,
Discover Holidays. Ognuno è ben illustrato nella brochure e sul sito web. La
descrizione dettagliata dei prodotti consente ai visitatori di scegliere esattamente il tipo
di vacanza che si vuole sperimentare.
Cottage Lodge, Regno Unito, alloggio ecoturistico
• • L'azienda fornisce informazioni sulla zona per quanto riguarda le strade, le piste
ciclabili, le piste a piedi e i percorsi a cavallo. Le attività si dividono in tre categorie:
attività fisica, gite, svago e piacere. La categoria "attività fisica" offre soluzioni per gite
in bicicletta, a piedi e passeggiate a cavallo. Le “gite” forniscono ai visitatori
informazioni sulle aree circostanti che possono raggiungere in treno o in auto. La
categoria “svago e piacere" offre attività semplici e rilassanti.
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Criteri del Gruppo A
Fattorie del Panda, Italia, Rete di fattorie
• La rete comprende aziende agricole che hanno particolari caratteristiche e servizi
come:
o coltivazioni biologiche
o agriturismo con personale che parla le lingue straniere
o aziende che sono ufficialmente riconosciute come "fattorie didattiche" o " centri
regionali di educazione ambientale"
o "centri per il trekking", che sono le aziende agricole in grado di fornire programmi
di trekking per singoli e gruppi
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Criteri del Gruppo A
A.6. Progettazione e costruzione di edifici e infrastrutture
A.6.1 Paesaggistica locale
Criterio
Conformarsi alle norme urbanistiche e di sfruttamento del territorio.
Motivazioni
Le strutture dell’azienda eco turistica devono conformarsi alle norme urbanistiche locali e
ai regolamenti delle zone protette e dei siti di interesse suolo. Le attività dell’azienda
dovrebbero rispettare l’EETLS 1.
Sotocriteri
1. L’azienda è conforme ai regolamenti in materia edilizia.
2. L’azienda è conforme alle norme di sfruttamento del territorio.
3. L’azienda è conforme alle norme per le zone protette.
4. L’azienda è conforme alle norme che riguardano la paesaggistica.
Come fare? Alcuni consigli utili:
1. Conformarsi alle norme per l’uso del territorio
• Ottenere tutta la documentazione utile dalle autorità competenti per l’uso del suolo
• Agire secondo i regolamenti sull’uso del territorio; nel dubbio, contattare le autorità
competenti
2. Rispettare la delimitazione delle zone tutelate dal punto di vista ambientale
• Se si opera all'interno di una zona protetta, ottenere tutta la documentazione
necessaria in materia di tutela dell’area e scoprire i regolamenti e i requisiti dell’area
3. Adattarsi ai requisiti delle aree designate
•
Se si opera in una zona ad interesse naturale o culturale, ottenere tutta la
documentazione utile relativa ai requisiti specifici dalle autorità competentiComply with
designated areas’ requirements
Esempi
Lappplandsafari, Svezia, tradizionale campo culturale dei Sami
• Per gli imprenditori è stato importante trovare una posizione per il campo culturale che
andasse integrarsi con il paesaggio e con i comfort del caso - una sorgente, le zone di
pesca e di caccia - esattamente come i Sami un secolo fa. Il posto ideale è stato
trovato in una riserva naturale. All'inizio si pensò che sarebbe stato un percorso
difficile a causa dei rigidi regolamenti edilizi e delle attività commerciali nelle aree
protette. Ma alla fine non ci sono stati problemi, grazie ad un’informazione eccellente
durante la fase di pianificazione. Inoltre, le autorità locali e del parco hanno ritenuto il
progetto vantaggioso per la riserva naturale e quindi hanno sostenuto l’iniziativa in vari
modi.
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
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Criteri del Gruppo A
A.6.2. Progettazione e localizzazione
Criterio
Il patrimonio naturale o culturale del territorio circostante viene rispettato attraverso la
progettazione, la valutazione d'impatto ambientale, e l’acquisizione delle terre seguendo
le norme di sorta.
Motivazioni
Le strutture ecoturistiche dovrebbero rispettare il paesaggio, il patrimonio naturale e
culturale del sito e di tutte le superfici esistenti e i diritti d’accesso.
Sottocriteri
1. Rispettare il patrimonio ambientale e culturale del territorio circostante.
2. Acquisire le terre secondo le procedure giuridiche ed il consenso della comunità
locale
Come fare? Alcuni consigli utili
1.Rispettare l’ambiente naturale e il patrimonio culturale (collegato ai criteri B.3 e C.4)
• Assicurarsi che l'edificio e le altre infrastrutture inclusi nell’investimento sono ben
adattate al contesto naturale e culturale, utilizzando, per esempio, materiali locali e stili
architettonici locali
2. Acquistare i terreni e i diritti di accesso
• Assicurarsi di avere il diritto di accesso alle aree di proprietà ogni volta che le attività lo
ritengano necessario. Un buon rapporto con i proprietari terrieri assicureranno il buon
svolgimento dell’attività nel luogo
:
Esempi
Milia Mountain Retreat, Creta, Grecia
• Milia era un insediamento medievale abbandonato. Le famiglie di alcuni ruderi hanno
deciso nel 1982 di fondare un’impresa ed acquistare le restanti rovine per ristrutturare
l'intero insediamento. L'insediamento è stato restaurato con materiali antichi e mobili
che sono stati trovati all'interno dell’insediamento stesso o nei villaggi vicini. Per il
ripristino degli edifici sono state utilizzate anche le tecniche tradizionali. In totale sono
state restaurate 13 case.
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Criteri del Gruppo A
A.6.3 Edilizia sostenibile
Criterio
Seguire le norme locali che riguardano l’edilizia sostenibile.
Motivazioni
I principi utilizzati per la costruzione delle strutture turistiche seguono i principi dell'edilizia
sostenibile e così l’azienda diventa un esempio per la comunità locale.
Sottocriteri
L'azienda applica i principi della bio-edilizia climatica, i metodi per la produzione di bioenergia, per il risparmio energetico e idrico, ecc..
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Utilizzare metodi e tecniche di costruzione locali, ove possibile
2. Incaricare architetti specializzati in architettura locale e nell’edilizia sostenibile
3. Prendere in considerazione l’architettura bio-climatica
4. Comunicare i propri piani alla comunità locale e illustrare i vantaggi degli edifici sostenibili
che utilizzano sapientemente l’energia e che rispettano le caratteristiche della zona
Esempi
AlmaVerde Village & Spa, Portogallo
• Almaverde ha sviluppato un sistema di costruzione innovativo e pluripremiato
selezionando materiali per le loro proprietà di isolamento termico e per la loro bellezza
e durata. Le pareti interne sono di argilla essiccata al sole, un materiale tradizionale
che regola la temperatura e l'umidità. Un sistema esterno di isolamento elimina le
fessure e la necessità di riverniciatura periodica. Un sistema di raffreddamento detto
Coolhouse apporta aria attraverso tubi sotterranei e rappresenta un'alternativa a
bassa energia per l'aria condizionata. I vantaggi sono evidenti: temperature interne e
livelli di umidità costanti, minima manutenzione e bassi costi energetici. L'azienda ha
anche tutelato tutti gli alberi esistenti e ne ha piantati di nuovi, ha investito in
progettazione paesaggistica di alta qualità utilizzando una combinazione di specie
locali tolleranti alla siccità.
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Criteri del Gruppo A
A.6.4 Accesso alle persone con esigenze particolari
Criterio
Consentire l'accesso alle persone con esigenze particolari.
Motivazioni
Ecoturismo vuol dire turismo responsabile e quindi deve anche offrire servizi a clienti con
esigenze particolari.
Sottocriteri
1. L'azienda dovrebbe offrire l'accesso ai turisti con esigenze particolari (ad esempio,
servizi igienici, parcheggio)
2. L'azienda deve essere in grado di offrire almeno un’attività per i clienti con esigenze
particolari
Come fare? Alcuni consigli utili
1. L'azienda deve offrire almeno un accesso (accesso facilitato) a:
• Bagni
• Parcheggio
• Servizi generali, come la reception e le camere da pranzo
2. Applicare le norme nazionali e cercare di fornire un numero di servizi maggiore rispetto a
quelli inclusi nella legislazione
3. Le attività fruibili dai clienti con particolari esigenze possono includere:
• attività all'aperto
• percorsi di trekking facilitati
• passeggiate facilitate nella natura con valore interpretativo
• visite a monumenti/musei, che forniscono l'accesso a persone con particolari
esigenze
Esempi
Cottage Lodge, Regno Unito, alloggio ecoturistico
• Per i clienti con problemi di vista, la società sta riprogettando la propria pagina web; il
cottage è fornito di stanze accessibili anche ai portatori di handicap su sedia a rotelle,
pavimenti antiscivolo resistenti e letti con le sponde. Tuttavia, la società non è in grado
di fornire un alloggio per chi ha bisogno della macchina per l’ossigeno. L’accesso ai
cani è consentito a condizione che non disturbino gli altri ospiti e non danneggino le
strutture.
O’Reilly’s Rainforest Guesthouse, Australia
• Il menu del ristorante include piatti senza glutine e alimenti vegetariani; la passeggiata
a livello delle chiome dell’albero è accessibile per i portatori di handicap su sedia a
rotelle.
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Criteri del Gruppo A
A.7. Interpretazione
Criterio
Vengono fornite ai clienti informazioni sulla natura, sulla cultura locale e sul patrimonio
culturale; oltre a questo, viene illustrato il comportamento da tenere durante la visita delle
aree naturali, delle comunità locali e dei siti del patrimonio culturale.
Motivazioni
L'interpretazione è uno dei valori fondamentali dell’ecoturismo che lo differenzia
nettamente da altre forme di turismo. L'azienda ecoturistica dovrebbe cercare di fornire
un'interpretazione coinvolgente e sostenere l'educazione ambientale.
Sottocriteri
1. L'azienda ha sviluppato un programma di interpretazione per le sue attività.
2. Le fonti di informazione che vengono utilizzate sono credibili.
3. L'interpretazione è fornita da personale qualificato e da guide professionali.
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Sviluppare un programma di interpretazione che risponda alle seguenti domande chiave:
• Perché e cosa interpretare?
• Chi dovrebbe essere coinvolto nel processo interpretativo?
• Chi è il target dell’interpretazione?
• Qual è il contenuto dell’interpretazione?
• Quali sono gli obiettivi?
• Qual è l'interpretazione?
• Com’è monitorata e valutata la strategia interpretativa?
2. Le informazioni per i visitatori sono accurate e pertinenti. Il materiale interpretativo è
composto da riferimenti a fonti accreditate, come ad esempio:
• libri, riviste scientifiche, documenti di ricerca
• i professionisti nel campo della gestione ambientale, tutela dell’ambiente, nel turismo, nelle
scienze sociali
• nativi con conoscenze sulla storia locale, e sul patrimonio culturale e naturale
3. Il vostro materiale informativo dovrebbe includere:
• misure ambientali; l'interpretazione deve comunicare i modi di salvaguardia delle eredità
ambientale e culturale
• il significato della conservazione per l'area
• informazioni sul valore naturale e culturale del luogo
4. Attuare con successo la strategia interpretativa
• assicurarsi che l'interpretazione sia ben strutturata e ben preparata dal personale
• migliorare l’esperienza personale del visitatore nella natura, senza restrizioni
• il personale che fornisce l'interpretazione deve ricevere una formazione ad intervalli regolari
• mantenere un numero massimo di visitatori per visita guidata (massimo 20 visitatori per
guida)
• far intervenire solo specialisti alle conferenze scientifiche che si organizzano
• utilizzare varie attività interpretative, ad esempio giochi, cacce al tesoro, quiz, spettacoli di
burattini, giochi di ruolo, ecc
• fornire materiale preparativo prima delle visite, ad esempio volantini, opuscoli, riferimenti, ecc
• incorporare almeno un elemento di interpretazione personale e uno di interpretazione nonpersonale nei vostri prodotti
o
Interpretazione personale significa una trasmissione orale diretta da parte del
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Criteri del Gruppo A
o
personale
l’interpretazione non-personale utilizza la
comunicazione come mezzi di trasmissione.
stampa
e
altri
mezzi
di
Esempi
Fattorie del Panda, Italia, rete di fattorie
• È una rete di diverse fattorie caratterizzate da alcune requisiti che permettono di
classificarle in varie categorie. Una di queste categorie è il laboratorio naturale. I
“laboratori naturali" sono quelle fattorie che forniscono servizi e materiali per
l'educazione ambientale e per "scoprire" la natura locale. Questi servizi sono
disponibili per singoli, gruppi e classi scolastiche. Va detto, tuttavia, che non tutte
queste aziende sono accreditate da parte delle istituzioni pubbliche come centri per
l'educazione ambientale.
Lappplandsafari, Svezia, campo culturale tradizionale dei Sami
• Vi è un forte elemento interpretativo in tutte le attività del campo. Ci sono percorsi
interpretativi e serate dedicate ai racconti, visite a musei con guide locali e gli ospiti
sono invitati a incontrare gente del posto e discutere sulla storia del territorio. La
cultura del popolo Sami è omnipresente in quanto il campo è stato costruito
impiegando tecniche tradizionali, che vengono illustrate anche ai visitatori.
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
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Gruppo di Criteri EETLS
Gruppo di Criteri EETLS
Ulteriori precisazioni in materia di ecoturismo europeo
Introduzione ai criteri addizionali EETLS
Il gruppo di criteri EETLS mette in evidenzia quei principi dell'ecoturismo che hanno bisogno di
un'attenzione particolare da parte di un’azienda ecoturistica. I criteri aggiuntivi dell’EETLS
garantiscono che:
•
•
l’attività dell’azienda si conformi alle aree sensibili.
l’ecoturismo sensibilizzi i visitatori per quanto riguarda le destinazioni.
Le aziende ecoturistiche dovrebbero avere un basso impatto e rispettare la natura e il
patrimonio. Ciò può essere raggiunto principalmente rispettando la normativa in materia di
attività ricreative nelle aree protette.
È essenziale sensibilizzare i visitatori riguardo alle caratteristiche delle destinazioni. Attraverso
i criteri, l'azienda è invitata a prendere provvedimenti per incoraggiare gli ospiti a interagire
responsabilmente con la comunità locale, a scambiare esperienze e a conoscere meglio le
questioni che interessano il luogo e la popolazione locale.
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
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Gruppo di Criteri EETLS
EETLS 1. Conformità con la normativa per quanto riguarda le attività nelle aree protette
Criterio
Le attività dell’azienda si conformano ai regolamenti che riguardano le ativvità che si
possono svolgere nelle aree protette.
Motivazioni
Ecoturismo significa basso impatto ambientale e rispetto per la natura ed il patrimonio.
I tours e le attività svolte dai tour operator o promossi dalle strutture ricettive o dalle
strutture di accoglienza devono essere un esempio di buona prassi nel rispetto delle aree
protette e dei regolamenti nei siti di interesse.
Sottocriteri
1. L’azienda conosce e rispetta i regolamenti delle aree protette.
2. L'azienda opera considerando i limiti e le restrizioni.
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Fornire informazioni ai clienti e alla comunità locale sulle regolamentazioni dell'area protetta,
per quanto riguarda le attività consentite e sui benefici riguardanti il rispetto di tali norme
2. Il personale deve essere ben informato sulle regolamentazioni dell’area protetta
3. Quando si pianificano le attività bisognerebbe avere il consenso dell'Ente Parco o di
qualsiasi altra autorità competente nella zona protetta
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
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Gruppo di Criteri EETLS
EETLS 2. Aumentare la sensibilità dei visitatori nelle destinazioni
Criterio
Le informazioni fornite ai clienti dovrebbero aumentare la sensibilità verso le risorse
naturali della destinazione ospitante e le condizioni culturali, sociali e politiche.
Motivazioni
Un valore fondamentale dell’ecoturismo è la sensibilizzazione verso le destinazioni
turistiche, per quanto riguarda sia il loro patrimonio naturale e sia quello culturale, e
favorire gli scambi di esperienze tra turisti e abitanti locali.
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Fornire ai clienti opuscoli, CD o altro materiale informativo sulla storia, sul profilo ecologico,
sulle abitudini della popolazione del luogo ecc
2. Incoraggiare gli ospiti alla discussione sulle problematiche che riguardano il luogo e la
popolazione locale
Marchio Standard Europeo per l’Ecoturismo (European Ecotourism Labelling Criteria – EETLS)
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Criteri del Gruppo B
Criteri del Gruppo B
Massimizzare i vantaggi sociali ed economici per le comunità locali e minimizzare gli
impatti negativi
Introduzione ai criteri del Gruppo B
I criteri del Gruppo B si basano sul principio fondamentale dell’ecoturismo, che consiste nel
massimizzare i benefici sociali ed economici per le comunità locali e ridurre al minimo gli
impatti negativi. In pratica, questa è stata una vera sfida per molte località turistiche in
Europa. L’EETLS propone alcuni criteri che mirano a massimizzare i benefici per le comunità
locali derivanti dall’ecoturismo e dal flusso di ecoturisti nel luogo. Ad esempio, all'attività
ecoturistica viene chiesto di sostenere le iniziative per il sociale e lo sviluppo delle
infrastrutture in modo che la comunità locale benefici di un migliore tenore di vita e che i
visitatori possano godere di un soggiorno più confortevole. Il vantaggio reciproco che apporta
questa situazione è evidente, ma ciò che forse non è così evidente è che attraverso il
supporto di tali iniziative, l'azienda diventa più attiva all'interno della comunità, giocando il
ruolo di "animatore delle aree rurali ", che è fondamentale se l'impresa vuole raggiungere e
rispettare gli obiettivi prefissati dall’Ecoturismo.
Per quanto riguarda l'economia locale, l'attività potrebbe richiedere ulteriori iniziative a
supporto della diversificazione economica e dello sviluppo occupazionale. Tali azioni
potrebbero comprendere l'occupazione della popolazione locale anche in ruoli dirigenziali,
fornendo delle buone opportunità lavorative a giovani qualificati e offrendo loro la possibilità
di rimanere nella loro zona natia. Le zone rurali in Europa soffrono della perdita di giovani
lavoratori qualificati e l’ecoturismo dovrebbe offrire incentivi ai giovani a rimanere nelle loro
comunità.
Oltre a sostenere direttamente l'occupazione locale, l'azienda dovrebbe anche offrire
l'opportunità agli imprenditori locali di vendere i prodotti della zona, che ripercorrono la sua
storia e la sua cultura.
I criteri di questo gruppo evidenziano un altro bisogno - quello della formazione professionale
e lo sviluppo personale. Si incentiva così la formazione continua del personale e lo sviluppo
personale sottoforma di pagamenti, promozioni, aumenti di stipendio.
Un’azienda ecoturistica dovrebbe essere un datore di lavoro responsabile e quindi è invitata
ad adottare una politica di pari opportunità nelle assunzioni e a rispettare i diritti dei
dipendenti.
È dato anche un cenno particolare agli incentivi per i dipendenti in base alle loro prestazioni
di lavoro, l’acquisizione di ulteriori qualificazioni, ecc.
European Ecotourism Labelling Criteria - EETLS
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Criteri del Gruppo B
B.1 Sviluppo della comunità locale
Criterio
L'azienda sostiene attivamente le iniziative per lo sviluppo sociale e delle infrastrutture
nella comunità, in particolare, i progetti che riguardano l'educazione, la salute e le norme
igienico-sanitarie.
Motivazioni
L’ecoturismo europeo dovrebbe sostenere iniziative che favoriscono la partecipazione
alle decisioni comunitarie, che promuovono le attività per il benessere della comunità e
per uno sviluppo sostenibile. Dovrebbe inoltre dare l'esempio e condurre le azioni che
promuovono e conservano il patrimonio naturale e culturale del luogo.
Sottocriteri
1. Sostenere le iniziative che promuovono la partecipazione attiva al processo
decisionale, in particolare i progetti che riguardano lo sviluppo del turismo.
2. Sostenere le iniziative che tutelano la comunità dai rischi naturali (incendi, alluvioni,
terremoti, ecc).
3. Sostenere le attività didattiche che valorizzano la natura e la cultura locale, in
particolare quelle che riguardano le giovani generazioni.
4. Sostenere le iniziative che puntano allo sviluppo delle infrastrutture e del benessere
e all’inclusione sociale.
5. Promuovere la destinazione e favorire la comunità attraverso gli strumenti di
marketing (pagina web, brochure, guida del programma del tour).
European Ecotourism Labelling Criteria - EETLS
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Criteri del Gruppo B
Come fare? Alcuni consigli utili
1. È possibile sostenere il coinvolgimento delle comunità locali nello sviluppo del turismo:
• Considerando le proprie vostre strutture, come il luogo che ospita le riunioni locali sullo
sviluppo del turismo sostenibile
• Informando i clienti circa lo sviluppo del turismo sostenibile e le iniziative collegate nella
zona esponendo opuscoli e altro materiale informativo
2. Partecipare attivamente alle iniziative contro i rischi naturali, quali:
• Incendi
• Inondazioni
• Terremoti
• Informare e organizzare seminari per gli ospiti ed i visitatori sulle misure di protezione
3. Centri di informazione per visitatori, alloggi e ristoranti per:
• ospitare attività educative, seminari e workshop per gruppi scolastici nelle strutture
3.1 Escursioni e attività all'aperto:
• Portare gruppi locali (per es. scolaresche) in percorsi didattici
4. Insieme con la comunità e le altre parti interessate discutere i miglioramenti necessari e
prendere provvedimenti. L'azienda può anche essere attivamente coinvolta nel:
• Fornire l'accesso all'esperienza lavorativa
• Fornire stage e accettare i volontari
5. Promuovere la destinazione attraverso:
• Pagina Web
• Brochure
• Programmi per escursioni
• Guide turistiche
• Mass media (radio, tv, ecc)
6. L'attività può contribuire o partecipare a una sorta di lavoro per lo sviluppo locale. Può
includere:
• Progetti educativi
• Progetti per piccole infrastrutture
• Soccorso in montagna
• Reclutamento di vigili del fuoco volontari
• Manutenzione delle strade rurali, segnaletica stradale per i turisti, la riforestazione, bosco di
compensazione, ecc
European Ecotourism Labelling Criteria - EETLS
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Criteri del Gruppo B
Esempi
Centro visitatori della Riserva Foresta di Dadia, Grecia
• Nella Dadia, Grecia, la creazione di un’area che consente di nutrire rare specie di
avvoltoi e la creazione di infrastrutture turistiche di base è stato un incentivo che ha
avuto un effetto a cascata, attraendo gli investimenti pubblici e favorendo lo sviluppo
rurale incentrato sull’ecoturismo.
•
Il WWF organizza la Giornata annuale dei volatili, durante la quale residenti e turisti
celebrano l’unicità delle varietà di volatili presenti nell’area. L'evento è riuscito ad
accrescere la consapevolezza ambientale e il valore aggiunto apportato dalla fauna
locale.
•
"Giovani donne formate come eco-guide hanno acquisito esperienza e la conoscenza
della ricchezza biologica della zona, hanno organizzato i programmi di visita delle
scolaresche provenienti da tutta la Grecia" (Valaoras et al. 2002). Le donne si sono
organizzate in cooperative per produrre prodotti tradizionali. Questa lodevole iniziativa
permette alle donne locali, sia un reddito supplementare sia una soddisfazione
personale. Il reddito generato dalle attività della cooperativa rappresenta
un'importante integrazione al reddito familiare, senza che debbano allontanarsi dalla
propria abitazione o cambiare il ruolo tradizionale nella famiglia; le donne di Evros
hanno trovato un’occupazione piacevole che permette loro di conciliare lavoro e
mansioni casalinghe. Nell'ambito di questo progetto il Centro ha realizzato
infrastrutture per una valorizzazione ulteriore delle risorse del territorio (per es. punto
di ristoro per gli avvoltoi, osservatorio per l’avvistamento degli uccelli e centro
d'informazione).
Írottkő / Geschriebenstein Nature Park, Ungheria
• La popolazione locale è stata coinvolta nello sviluppo del parco e delle attività
turistiche al suo interno. È stato sviluppato un centro regionale informativo allo scopo
di fornire informazioni sia alla popolazione locale e sia ai turisti. Guide e corsi di lingua
sono stati organizzati per le persone che volevano essere occupate nel turismo. La
Strada del Vino Kőszeg-Vashegy è stata sviluppata per far conoscere la cultura
enologica della regione. E’ stato costruito nel 2000 un sito comunale di smaltimento
dei rifiuti, in parte finanziato dal programma europeo Phare CBC, una piscina termale
ed una fontana e sono stati creati tre percorsi educativi; sono stati creati un
campeggio, un parco ricreativo e sportivo, un area di sosta per i ciclisti e un centro di
primo soccorso e è stato pubblicato materiale turistico.
European Ecotourism Labelling Criteria - EETLS
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Criteri del Gruppo B
B.2. Occupazione locale
Criterio
La popolazione locale viene impegnata anche in ruoli dirigenziali. La formazione è offerta
in quanto necessaria.
Motivazioni
Le zone rurali in Europa risentono dell’urbanizzazione. L’ecoturismo europeo può offrire
un valido incentivo per le persone locali qualificate a rimanere nella propria comunità
lavorando per l'ecoturismo. I datori di lavoro devono fornire una formazione adeguata in
questo ambito e sostenere l'apprendimento permanente.
Sottocriteri
1. Fornire incentivi per la formazione continua del personale e per lo sviluppo personale
in forma di pagamenti, promozioni, aumenti di stipendio, ecc.
2. Il personale stagionale viene incoraggiato formarsi.
3. L'azienda collabora con le scuole professionali locali, gli istituti di formazione e le
università per formare il personale.
4. I residenti vengono preferiti per le posizioni che richiedono conoscenze sul luogo e
per l'interpretazione del paesaggio (guide, autisti, cuochi).
5. I residenti vengono impiegati anche in posizioni dirigenziali.
Come fare? Alcun consigli utili
1. Fornire incentivi al personale per favorire lo sviluppo personale attraverso l'istruzione e la
formazione:
• Entrare in contatto con gli enti formativi locali o regionali e fornire materiale informativo circa
le opportunità di formazione per il personale
• Chiedere agli enti di formazione una valutazione delle esigenze formative del personale (cfr.
anche A.3)
• Fornire incentivi (pagamenti, aumenti di stipendio, orari di lavoro flessibili) per i membri del
personale che intendono proseguire la formazione sul loro posto di lavoro o per lo sviluppo
personale
2. Dare la priorità alla gente locale per le posizioni che richiedono conoscenze locali:
• Pubblicizzare il lavoro all'interno della regione
• Contattare centri per l’impiego locali/regionali
• Contattare le scuole professionali locali/regionali e istituti di formazione per cercare
candidati.
Esempi
Dadia Forest Reserve Visitors 'Centre, Grecia
• "Da quando è stato nominato un dipendente a tempo indeterminato per gestire la
promozione dell’ecoturismo, sono state organizzate nella Dadia-riserva forestale del
Soufli 60 convegni nazionali ed internazionali, fiere, mostre, e conferenze con la sua
vivace comunità locale e grazie all’eccezionale patrimonio naturale" (Valaoras et al.
2002). La conservazione delle Dadia e le attività commerciali associate alle attività
ecoturistiche hanno migliorato l'occupazione e la condizione dei giovani fornendo delle
nuove opportunità lavorative.
Il sentiero del Villaggio di Jósvafő nel Parco Nazionale di Aggtelek, Svezia
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Criteri del Gruppo B
Durante lo sviluppo del progetto, sono state individuate una serie di problematiche. Queste
comprendevano: l’atteggiamento passivo delle popolazioni locali, i finanziamenti, la scarsa
pubblicità per la nuova attività, una popolazione che stava invecchiando e la perdita di valori e
delle conoscenze. Al fine di portare avanti il progetto, gli ideatori hanno cercato il contatto
diretto con la comunità locale attraverso discussioni pubbliche. Per aiutare a risolvere il
problema dell'invecchiamento della popolazione hanno fornito posti di lavoro per i giovani, in
modo che potessero rimanere all’interno della loro comunità.
European Ecotourism Labelling Criteria - EETLS
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Criteri del Gruppo B
B.3 Prodotti/Servizi Locali Del Commercio Equo
Criterio
Se disponibili, vengono venduti prodotti locali e del commercio equo.
Motivazioni
L'Europa è ricca di prodotti agricoli e la cucina tipica è un importante elemento del
patrimonio culturale. L’ecoturismo dovrebbe promuovere il consumo di beni prodotti
localmente, in particolare ai prodotti biologici. Se un prodotto non è di produzione locale,
dovrebbero essere promossi i prodotti del commercio equo. L’obiettivo dell’ecoturismo
deve essere quello di avvantaggiare le popolazioni locali nella vendita diretta di questi
prodotti.
Sottocriteri
1. Sostenere coloro che offrono servizi ed i produttori della zona
2. Utilizzare frutta e verdura di stagione e promuovere la cucina locale e le tecniche
impiegate nella produzione di piatti tradizionali
3. I prodotti locali che vengono venduti ai turisti devono avere un prezzo vantaggioso
4. Utilizzare sempre prodotti ecologici e servizi certificati
5. Durante la costruzione dell’impianto impiegare prodotti e manodopera locale
6. Nei casi in cui gran parte del pacchetto di viaggio è acquistato tramite un
subappaltatore, il subappaltatore è registrato e tassato all'interno della zona in cui va
a operare
7. Devono essere ricercati prodotti del commercio equo se non vi sono beni di
produzione locale
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Sostenere i fornitori di servizi e i produttori locali preferendo i loro prodotti / servizi agli altri
prodotti / servizi prodotti al di fuori della regione. (vedi anche D.1.1)
2. Gli ingredienti principali di almeno due piatti devono essere prodotti da agricoltura biologica
3. Almeno due prodotti alimentari di provenienza locale devono essere offerti in ogni pasto,
compresa la prima colazione
4. Quando i prodotti locali sono venduti ai turisti questi devono essere venduti ad un prezzo
equo. La strategia del prezzo equo deve essere comunicata agli ospiti e ai visitatori
5. Quando un bene non è prodotto a livello locale o all'interno del paese, devono essere
ricercati prodotti del commercio equo e solidale: per esempio, il caffè e il tè devono essere
prodotti del commercio equo
European Ecotourism Labelling Criteria - EETLS
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Criteri del Gruppo B
Esempi
Fattoria ecoturistica di Larsbo Gard, Svezia
• " frutta e verdura vengono prodotte dal loro orto, oppure da altre aziende agricole locali.
Forniscono pesce fresco da laghi e corsi d'acqua della zona e la selvaggina da cacciatori
locali" (Scottish Enterprise, Final Report 2004).
• Per mantenere elevati standard di qualità la Larsbo Gard fa leva su prodotti locali per fornire
una buoni e fresca sapori e ricette regionali ai loro ospiti "(Scottish Enterprise, Final Report
2004).
• L'azienda offre un percorso guidato nel bosco per raccogliere frutta di stagione o funghi, poi
per cucinarli secondo una ricetta tradizionale fornita dal proprietario.
• La Larsbo Gard è vanta diverse etichette tra cui la danese Green Key e la svedese Nature's
Best.
Fattorie del Panda, Italia, rete di agriturismi
• Il menu comprende piatti tipici e prodotti locali (almeno tre in ogni pasto), e il cliente viene
informato della storia e della tradizione del prodotto. Il cliente riceve anche informazioni su
come acquistare il prodotto o gli ingredienti (la maggior parte sono venduti nell’agriturismo).
Vildmark i Varmland, Lografting, Svezia
• Date le enormi distanze la filiera corta andrebbe applicata su un’area più vasta.Pertanto
l'azienda ha scelto di acquistare tutto ciò di cui ha bisogno il più vicino possibile, al fine di
sostenere il commercio locale e l'industria, mentre allo stesso tempo, ha creato una rete locale
che li sostiene a lungo termine. Tutti si avvantaggiano dalla creazione di opportunità per le
persone della zona. L'azienda acquista prodotti e servizi a livello locale ad esempio da un
distributore locale di legno e da una società locale di autobus. Non è sempre il modo più
conveniente, ma dà altri benefici, non solo all'azienda. Dopo aver esercitato una certa
pressione su un supermercato locale, il supermercato ha iniziato a comprare il pane da un
forno in un villaggio vicino, Torsby, invece che da un grande panificio nel sud della Svezia, così
ora vendono pane fresco tutti i giorni. L’azienda cerca di influenzare gli altri contraenti in modo
simile, per esempio, è ora possibile acquistare carne di alce nel distretto e la popolazione può
ottenere verdura di produzione locale. Più rilevante è il fatto che i proprietari hanno notato che
il loro modo di pensare si sta diffondendo all'interno della comunità..
European Ecotourism Labelling Criteria - EETLS
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Criteri del Gruppo B
B.4. Imprenditoria locale
Criterio
L'azienda offre i mezzi agli imprenditori locali per sviluppare e vendere prodotti sostenibili
che sono presenti sul posto per natura, storicamente e culturalmente (compresi gli
alimenti e le bevande, l’artigianato, i prodotti agricoli, ecc.).
Motivazioni
Affinché l’ecoturismo si sviluppi, è necessaria la sinergia di vari attori. L’ecoturismo
europeo dovrebbe servirsi di produttori locali e imprenditori che offrono prodotti e servizi
responsabili. Gli operatori ecoturistici dovrebbero promuovere questa interazione,
cooperando con gli imprenditori locali e i fornitori di servizi.
Sottocriteri
1. L'azienda promuove e sostiene accordi per marchi di qualità locali o le iniziative di
certificazione per i prodotti e i servizi locali.
2. L'azienda sostiene gli agricoltori e le cooperative femminili o altri tipi di cooperative.
3. L’azienda promuove l'attività dei produttori e fornitori di servizi locali attraverso gli
strumenti di marketing (pagine web, brochure, guida o programma del tour).
4. L'azienda vende direttamente i prodotti locali o servizi nei suoi impianti.
5. Gli operatori ecoturistici cooperano con gli imprenditori locali e i fornitori di servizi che
sono in linea con i principi ecoturistici.
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Quando un marchio locale o un’iniziativa di certificazione per i prodotti o servizi locali viene
ideato, questo deve essere promosso nella azienda
2. Promuovere eventi culturali mediante l’affissione di volantini o manifesti nella struttura;
condurre o aiutare l'organizzazione di eventi nella comunità
3. Incoraggiare la cooperazione tra i fornitori locali con l'obiettivo di sviluppare un turismo
nuovo e prodotti legati al turismo stesso
4. Promuovere l'imprenditoria locale, attraverso diversi strumenti di marketing come:
• sito web
• opuscoli e pieghevoli
• passaparola, ecc
5. Promuovere i prodotti locali vendendone una selezione, ad esempio:
• Prodotti alimentari (marmellate, miele, formaggio, vino, ecc)
• Artigianato (ceramiche, lavori in legno, tessuti, ecc)
• Cosmetici (saponi, prodotti per il benessere, ecc)
• Oggetti o musica (dipinti, sculture di piccole, fotografie, cd di musica locale, video, ecc)
• Ornamenti e abbigliamento fabbricati con materiali locali (lana, gemme tipiche, ecc)
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Criteri del Gruppo B
Esempi
Lappplandsafari, Svezia, campo culturale tradizionale dei Sami
• Il campo culturale ha ispirato altre aziende a fare cose simili, e oggi molte persone telefonano
per avere dei suggerimenti o chiedere aiuto. I proprietari si sentono soddisfatti di essere
diventati una fonte di ispirazione e di vedere che molte persone hanno adottato il loro modo di
pensare sostenibile e stanno sviluppando dei prodotti ancora migliori. Presso il villaggio vicino
al campo, è ovvio che tutti ora lottano per mantenere un turismo sostenibile. Altre tre imprese
hanno iniziato ad operare nel paese, e prossimamente saranno certificate dalla Nature's Best.
Associazione No-Profit per la qualità, Tzoumerka, Grecia
• L'Associazione è stata incoraggiata dalla iniziativa LEADER, ed è stata volontariamente
istituita dagli imprenditori turistici locali e gestita con successo negli ultimi 10 anni.
L'Associazione ha istituito un accordo volontario locale di Controllo Qualità e un Certificato di
Qualità per garantire il miglioramento qualitativo dei prodotti e dei servizi turistici offerti dai suoi
membri. L'hotel e i ristoranti locali che hanno aderito all'etichetta preferiscono i prodotti
alimentari, mobili e artigianato tradizionali, e ora hanno iniziato delle trattative collettive con i
tour operators e congiuntamente partecipano alle fiere del turismo. Hanno anche creato un
sistema comune di prenotazione su internet e una pagina web che contiene informazioni sul
territorio e su tutte le imprese turistiche e sugli impianti disponibili.
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Criteri del Gruppo B
B.5. Comunità autoctone
Criterio
Con il consenso e in collaborazione con la comunità, vengono elaborate norme di
comportamento da rispettare durante lo svolgimento delle attività che si tengono
all’interno della comunità autoctona.
Motivazioni
Il turismo responsabile si basa sull’interazione responsabile dei turisti con la comunità
locale. Con il consenso e in collaborazione con la comunità, sono state elaborate norme
di comportamento da rispettare durante lo svolgimento delle attività che si tengono
all’interno della comunità autoctona per preservare il loro stile di vita.
Sottocriteri
1. L'azienda ha sviluppato codici di condotta per le attività turistiche e norme di
comportamento per i turisti e controlla l'attività turistica e di comportamento.
2. Lo sviluppo del turismo e delle infrastrutture deve venire incontro ai bisogni della
comunità e la carrying capacity ambientale e sociale del luogo.
3. Chiedere il parere della comunità sullo sviluppo di prodotti o di strutture turistiche
4. Garantire e tutelare il diritto di accesso libero e gratuito alle aree pubbliche (spiagge,
foreste, ecc).
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Elaborare norme comportamentali (ciò che un visitatore può o non può). Questo può
includere:
• Abbigliamento culturalmente accettabile
• Temi sensibili che devono essere evitati
• Lingua e espressioni che non devono essere usate
• Luoghi da evitare
• Permessi per scattare fotografie
2. Adottare misure per evitare problemi:
• Avvertire i turisti sui potenziali pericoli o luoghi in cui i turisti non sono graditi
• Se i turisti prendono parte ad un’attività tradizionale locale, informarli sui costumi, la loro
origine e il contenuto e se vi sono comportamenti particolari da tenere
• Spiegare alla comunità locale che i turisti potrebbero non essere sempre in grado di capire gli
usi ed i costumi locali
3. Mettere a punto un sistema di monitoraggio per l'impatto delle attività del turismo sulla
comunità locale
4. Organizzare gruppi di discussione con la comunità locale e discutere dello sviluppo
sostenibile del turismo nella regione
5. Chiedere il parere della comunità per lo sviluppo di un prodotto turistico. Non dimenticare il
valore della conoscenza delle persone del luogo
6. Chiedere il parere di esperti per valutare la carrying capacity fisica e sociale e per
minimizzare gli impatti
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Criteri del Gruppo B
Esempi
Discovery Iniziative, UK, operatore di Ecoturismo in uscita
• L'azienda offre viaggi d’avventura, ma la sicurezza è una priorità. Alcune attività interagiscono
con le comunità indigene quindi è dato ai turisti un rigoroso codice di condotta. Il
comportamento del turista è costantemente monitorato e valutato.
Lappplandsafari, Svezia, campo culturale tradizionale dei Sami
• Durante lo sviluppo del campo culturale, i proprietari hanno ritenuto importante un’ampia
diffusione del piano, ad es. agli ospiti, ad esperti, ai musei della provincia e agli altri contraenti
nella zona, ma soprattutto alla gente più anziana del posto che era ansiosa di condividere le
loro conoscenze, in quanto attenti al particolare. Una volta finito il campo di montagna, i
proprietari hanno invitato tutto il paese per presentare loro i risultati, in modo che l'intera
comunità si fosse sentita parte del progetto. Oggi tutti gli abitanti del villaggi spendono parole
positive in riferimento alle attività dell’azienda e a questa esperienza che si è diffusa in varie
aree attraverso i proprietari di case per le vacanze.
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Criteri del Gruppo B
B.6. Sfruttamento
Criterio
L'azienda attua una politica contro lo sfruttamento commerciale, in particolare dei
bambini e degli adolescenti, e contro lo sfruttamento sessuale.
Motivazioni
Lo sfruttamento commerciale dei gruppi vulnerabili e di sfruttamento sessuale in genere è
proibito dalle leggi comunitarie e nazionali. L'operatore deve far rispettare queste
norme,deve essere vigile e denunciare attività illecite.
Sottocriteri
1. L'azienda attua una politica contro lo sfruttamento commerciale.
2. Se possibile, cooperare con le amministrazioni locali per informare la popolazione
locale ed i turisti in arrivo.
3. L’azienda introduce clausole nei contratti di acquisto dei prodotti da terzi che
condannano lo sfruttamento di qualsiasi genere.
4. L'operatore fa rispettare le norme, è vigile e denuncia le attività illecite.
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Criteri del Gruppo B
B.7. Pari opportunità nelle assunzioni
Criterio
L'azienda assume allo stesso modo donne e persone che appartengono alle minoranze
locali anche in posizioni dirigenziali, mentre il lavoro minorile è vietato.
Motivazione
Viene applicata una politica di pari opportunità nelle assunzioni nella maggior parte dei
paesi europei ed il lavoro minorile è vietato. L'operatore deve far rispettare queste
norme,deve essere vigile e denunciare attività illecite.
Sottocriteri
1. Offrire pari opportunità occupazionali anche in posizioni dirigenziali ai gruppi
vulnerabili, ai disabili e alle persone appartenenti alle minoranze etniche.
2. L’azienda ha una politica inflessibile riguardo l’acquisto di beni prodotti con il lavoro
minorile.
Esempi
Desa, ONG umanitaria, Croazia
• Desa è una ONG umanitaria fondata per rispondere alle esigenze delle donne vittime di
guerra, sia che si siano spostate dalla Croazia durante la guerra o profughe dalla
Bosnia. DESA prevede delle attività per queste donne per aiutarle a sentirsi utili e per
riguadagnare la loro autostima. Si sono svolti seminari per il cucito, la tessitura e la
produzione di costumi tradizionali e le decorazioni tradizionali delle case. Questi
prodotti sono stati venduti ai turisti e le donne hanno guadagnato un certo reddito.
DESA dà ora la priorità ai programmi educativi volti a consentire alle donne di
partecipare alle attività legate al turismo, con le loro case, i prodotti delle loro terre, i
loro animali e il loro ricco ambiente naturale.
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Criteri del Gruppo B
B.8 Diritti dei lavoratori
Criterio
Sono rispettate le norme nazionali o internazionali che riguardano la tutela dei lavoratori.
I lavoratori vengono pagati con un salario adeguato.
Motivazioni
Un operatore ecoturistico deve essere un datore di lavoro responsabile. I dipendenti
hanno dei diritti riconosciuti e gli stipendi sono adeguati secondo la legislazione
nazionale. Devono esistere incentivi in forma di aumento di stipendio e di promozione per
i dipendenti. Se i dipendenti sono alloggiati nelle strutture in cui lavorano, le condizioni di
vita devono essere adeguate.
Sottocriteri
1. Le promozioni e gli incentivi sono basati sulla qualifica e sulle prestazioni.
2. L'operatore ha fissato un sistema di segnalazione per monitorare il comportamento
sul posto di lavoro.
3. Se i dipendenti sono alloggiati nelle strutture in cui lavorano, le condizioni di vita
devono essere adeguate.
4. Il personale stagionale ha gli stessi vantaggi del personale di ruolo.
5. L'azienda deve istituire una politica di tutela dei lavoratori sulla base di norme
nazionali e di norme internazionali.
Come fare? Alcuni consigli utili
La politica di tutela dei lavoratori dovrebbe includere:
• l'appartenenza sindacale, la negoziazione di accordi collettivi e di rappresentanza dei membri
da parte dei sindacati
• contratti di lavoro scritti per tutti i dipendenti
• gravidanza, maternità e congedo parentale
• pensioni
• il ricambio del personale non deve superare la media nazionale
• nessuna discriminazione basata sull'appartenenza etnica, la razza, la religione o il sesso
dovrebbe verificarsi in materia di occupazione del personale, formazione / istruzione e / o
l'accesso a livelli di occupazione più elevati
• un’efficace procedura di reclamo e la possibilità di chiedere il risarcimento per tutti i
dipendenti
• La possibilità di poter esporre importanti questioni lavorative alla dirigenza
Esempio
FCm Travel Solutions, Irlanda, agenzia di viaggi
• L’FCm è stato premiato nel 2009 come miglior ambiente di lavoro dal Great Place to
Work ® Institute. Tra le qualità dell’FCm ci sono una buona atmosfera lavorativa, il
rispetto reciproco tra i lavoratori, un basso ricambio del personale e una politica di
promozioni. In particolare l’FCm preferisce il reclutamento interno per le posizioni
dirigenziali, perché in questo modo favorisce i dipendenti che già conoscono il settore.
Di conseguenza tutti i dirigenti sono progrediti da posizioni junior.
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Criteri del Gruppo B
B.9. Servizi di base
Criterio
Le attività dell’azienda non compromettono i servizi di base, come l'acqua, l'energia, o i
servizi igienico-sanitari, delle comunità vicine.
Motivazioni
Il turismo è un'attività intensiva. L'operatore deve impostare o seguire politiche attuative
in modo che l'afflusso turistico non superi la carrying capacity della comunità di
accoglienza e della destinazione. L'operatore deve adottare tutte le misure necessarie
per garantire un turismo sostenibile.
Sottocriteri
1. L’azienda cerca di minimizzare il consumo idrico e delle altre risorse (D.1.4).
2. I turisti sono informati sui problemi locali riguardanti le risorse (acqua, energia,
servizi igienici) e sono fornite delle linee guida (D.1.3, D.1.4).
3. L’azienda non incide negativamente sulla fornitura delle risorse di base/servizi alla
comunità.
Come fare? Alcuni consigli utili
•
Collaborare con imprese e autorità locali per condurre una ricerca di carrying capacity
del luogo. In questo modo tutte le imprese avranno una chiara indicazione degli impatti
del turismo sull’area e si possono così adottare misure correttive.
Esempi
Eremo del monte Millia, Creta, Grecia
• I proprietari scoraggiano la costruzione di nuove infrastrutture lungo il percorso per l’eremo al
fine di salvaguardare l'area circostante dallo sviluppo incontrollato del turismo (strade, linee
elettriche, condutture idriche).
• L’autonomia per quanto riguarda l’acqua, l’energia, le acque di scarico. L'acqua proviene da
una sorgente e non vi è un sistema per il suo utilizzo minimo.
• L'uso di prodotti locali e casalinghi.
• Promozione della cucina locale e del patrimonio culturale.
• Pensioni ricostruite utilizzando materiali antichi e tecniche locali.
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Criteri del Gruppo C
Criteri del Gruppo C
Massimizzare i benefici per il patrimonio culturale e minimizzare gli impatti negativi
Introduzione ai criteri del Gruppo C
I criteri del gruppo C si riferiscono al patrimonio culturale che è presente in una certa zona, al fine
di massimizzare gli effetti positivi dell’ecoturismo e minimizzare quelli negativi. Questo è molto
importante per l'ecoturismo, in quanto la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale è
l’ingrediente principale dell’ecoturismo stesso. Il termine “patrimonio culturale” può riferirsi sia a
beni materiali sia agli aspetti non materiali, quali l'architettura, i monumenti e i siti archeologici, gli
edifici e i luoghi storici; l’artigianato caratteristico della zona, i piatti e i costumi tipici, i prodotti
alimentari, e più in generale, le canzoni e la musica , le feste, i miti e le leggende, ecc.
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Criteri del Gruppo C
C.1.
Norme di comportamento
Criterio
L'azienda segue delle linee guida precise o dispone di un codice di comportamento per le
visite a siti storicamente o culturalmente sensibili, al fine di minimizzare l'impatto dei
visitatori e di massimizzarne il divertimento.
Motivazioni
L'Europa è ricca di siti d’importanza storica ed archeologica. La maggior parte dei siti è
gestita dalle autorità e sono presenti dei regolamenti severi per i visitatori. L'operatore
deve far rispettare le norme e essere vigile per denunciare attività illecite.
Sottocriterio
1. L'azienda ha sviluppato un codice di comportamento specifico per le aree sensibili.
2. Come da normativa nazionale, vengono utilizzate guide professionali per le visite ai
siti storici.
3. Viene monitorato l’atteggiamento dei turisti e vengono presi provvedimenti, se
necessario
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Impiegare una guida ben informata su tutti gli aspetti del patrimonio culturale locale, sia da
un punto di vista formale (cioè monumenti e siti di interesse archeologico o storico) e
vernacolare (per es. architettura, artigianato, cibi, feste tradizionali, ecc)
2. Discutere in anticipo con i clienti dei loro particolari interessi culturali, per orientarli verso
siti e le attività
3. La guida o il capogruppo comunica ai visitatori le norme comportamentali da tenere e li
informa sulle conseguenze che il loro comportamento potrebbe avere
4. La guida o il capogruppo controlla che i turisti abbiano un comportamento conforme alle
norme di comportamento nel corso delle visite ai siti di interesse
Esempi
•
Durante la Summer School Euracademy a Creta, nell’agosto 2007, i partecipanti
hanno effettuato visite-studio in siti di importanza archeologica (Festos, Cnosso), in
chiese medievali, in musei di arte popolare, in villaggi tradizionali, in cooperative che
producono cibi locali ed offrono piatti tradizionali, in botteghe di artigiani locali. Si è
rivelato essere molto interessante ed educativo per il mix di attività, che somigliava al
modello ecoturistico (visita il sito web www.euracademy.org).
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Criteri del Gruppo C
C.2.
Manufatti storici originali
Criterio
Reperti storici e archeologici non sono venduti, scambiati o messi in mostra, ad
eccezione di quanto consentito dalla legge.
Motivazioni
La tutela del patrimonio europeo è molto importante. Il turismo in passato è stato un
canale per il commercio illegale di beni artistici. La vendita o lo scambio di reperti
archeologici è illegale in Europa ed esistono rigorose misure restrittive. L'operatore deve
far rispettare le norme e essere vigile per denunciare attività illecite.
Sottocriteri
1. Non vengono venduti reperti storici o archeologici ad eccezione di quanto consentito
dalla legge.
2. L’azienda vigila per denunciare le attività illecite.
Come fare? Alcuni consigli utili
1. La guida o il capogruppo spiega ai clienti i regolamenti che riguardano i reperti archeologici
e gli oggetti storici in mostra e sottolinea l'importanza di rispettare il patrimonio culturale del
luogo
2. La guida o il capogruppo controlla attentamente il gruppo, facendo particolare attenzione a
coloro che mostrano comportamenti insoliti (come ad esempio stare in disparte o allontanarsi
dal gruppo)
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Criteri del Gruppo C
C.3.
Protezione dei siti locali
Criterio
L'azienda contribuisce alla tutela dei beni e dei siti locali storici, archeologici,
culturalmente e spiritualmente importanti e l'accesso ai residenti non viene ostacolato.
Motivazione
I siti importanti per la comunità locale e utilizzati come attrazioni turistiche dovrebbero
essere sostenuti dal gestore. L'accesso non deve essere ostacolato, ma al contrario
incoraggiato..
Sottocriteri
1. L'azienda contribuisce attivamente alla tutela dei siti storici, archeologici, culturali e
spirituali locale importanti.
2. L'azienda assicura che l'accesso ai siti da parte della popolazione locale.
3. L'azienda incoraggia gli abitanti a visitare i siti.
Come fare? Alcuni consigli utili
1. "Adottare" un sito del patrimonio culturale: è possibile contribuire attivamente alla protezione
dei siti, sia con donazioni sia con del volontariato finalizzato alla loro gestione
2. Si possono incoraggiare i clienti a fare donazioni all'autorità competente per la protezione
dei siti
3. Cooperare con l'autorità del sito per la tutela e la gestione sostenibile dell’area
4. Nella politica di sostenibilità e nel sistema di gestione sostenibile, considerare gli impatti
delle attività sui siti e cooperare con le autorità competenti per ridurli al minimo
5. Potreste collaborare con i gruppi locali e organizzare insieme visite culturali nei siti
importanti e informare la popolazione locale sul valore di questi siti
Esempi
•
In molte destinazioni europee, imprese e singoli cittadini hanno "adottato" dei siti
culturali, contribuendo al loro mantenimento. Un esempio è fornito dall’iniziativa del
Consiglio Scozzese per l’Archeologia "adotta un monumento", che prevede gruppi di
volontari, che con consigli pratici e formazione svolgono un ruolo di primo piano nella
cura dei siti locali. Sotto "adotta un monumento", abitanti e volontari sono stati in grado
di partecipare attivamente alla conservazione del sito di Sandwick Bay, dove strutture
preistoriche si stanno corrodendo con la salsedine.
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Criteri del Gruppo C
C.4.
Presenza della cultura locale
Criterio
L'azienda utilizza elementi dell’arte, del patrimonio culturale o dell’architettura locale nel
design, nell’arredamento, nella cucina o nei negozi, rispettando i diritti di proprietà
intellettuale delle comunità locali..
Motivazioni
L’attaccamento è importante per ogni comunità. L'operatore deve rafforzarlo
promuovendo la cultura locale nelle proprie strutture utilizzando elementi decorativi che
non deturpino il luogo nel rispetto dei diritti di proprietà intellettuale.
In molti paesi europei, tali elementi sono richiesti per legge (ad esempio, l'architettura
dell'edificio deve rispettare il senso estetico del luogo).
Sottocriteri
1. L'azienda utilizza elementi dell’arte, del patrimonio culturale o dell’architettura locale
nel design, nell’arredamento (vedi anche A.6.3).
2. L'azienda promuove piatti tipici e ricette della cucina tradizionale.
3. L'azienda rispetta il patrimonio culturale locale.
Come fare? Alcuni consigli utili
1. Elementi della cultura locale possono essere introdotti mediante:
• Utilizzo di stili architettonici locali nella progettazione delle strutture
• Utilizzo di elementi decorativi locali come per es. opere d'arte di artisti locali, artigianato
locale, arredi e decorazioni, stoviglie e ceramiche di artigiani locali, tessuti con motivi
decorativi tradizionali, oggetti di uso quotidiano che vengono comunemente adoperati dalla
gente del posto
• Integrare il patrimonio locale, come ad esempio i costumi locali, le tradizioni, cibi e bevande,
musica, letteratura, spettacoli, feste, celebrazioni, feste religiose, ecc nelle attività previste
dall’azienda
• Promuovere attività che favoriscano un’autentica esperienza culturale
• Incoraggiare lo scambio culturale tra la popolazione locale e i turisti attraverso
l'organizzazione di eventi
2. La promozione di piatti locali e ricette della cucina tradizionale può essere effettuata
attraverso:
- Punti informativi
che distribuiscono opuscoli e materiale informativo, o che vendono direttamente prodotti locali
- Visite e attività all’aperto
Utilizzando frutta e verdura di stagione per i pacchetti pranzo e la preparazione dei pasti, e
attraverso la promozione di piatti locali e tecniche di cottura tradizionali, ivi compresi i ristoranti
tipici nel pacchetto ecoturistico
- Alloggi e ristoranti
Devono far parte del menu Per la preparazione della colazione, pranzo e cena piatti locali
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Criteri del Gruppo C
Esempi
Lappplandsafari, Svezia, campo culturale tradizionale dei Sami
• Secondo i proprietari, il loro successo si basa sull’integrazione della storia sociale e naturale
della zona con le attività che vengono proposte. Per loro è molto importante che tutto sia
autentico. Essi lavorano in piccoli gruppi per non sovraffollare l’area. Ma soprattutto perché
vogliono essere buoni padroni di casa che si preoccupano di ogni più piccolo incontro con gli
ospiti.
Cottage Lodge, Regno Unito, alloggio ecoturistico
• Il casolare dispone di 12 camere ristrutturate del XVII secolo, con mobilia originale, che
riflettono la cultura e la storia locale. Le camere Maste e Knightwood sono camere da letto
originali restaurate. La Verderer's Rest è stata aggiunta quando le stalle sono state ristrutturate
e è stata utilizzata come camere da letto alla fine del secolo. Le camere Mills, Rhinefield,
Bolderwood e Exbury sono state aggiunte nel 1940. Le altre camere sono state recentemente
inserite in linea con lo stesso stile.
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Criteri del Gruppo D
Criteri del Gruppo D
Massimizzare I benefici per l’ambiente e minimizzare gli impatti negativi
Introduzione ai criteri del Gruppo D
I criteri del Gruppo D si occupano della massimizzazione dei benefici e della minimizzazione
degli impatti negativi delle attività turistiche sull'ambiente.
L’ecoturismo opera nelle aree naturali e quindi il benessere dell'ambiente naturale è molto
importante. Le imprese turistiche possono contribuire alla tutela della natura e ad un uso
razionale delle risorse naturali mediante l'attuazione di una politica di acquisti, che favorisca i
prodotti ecologici (si pensi ad esempio ai materiali da costruzione, al cibo, ai beni di
consumo). Una maggiore efficienza energetica e idrica e gli investimenti nelle energie
rinnovabili possono anche portare dei vantaggi economici agli operatori turistici e rendere
l'azienda più competitiva sul mercato.
L’implementazione di un piano di gestione dei rifiuti controlla la riduzione e il trattamento
adeguato delle acque reflue, dei rifiuti solidi, delle sostanze nocive come i pesticidi e altri
inquinanti al fine di preservare la fauna, la flora, il suolo, l'aria e l'acqua del luogo.
Per proteggere la fauna selvatica, l'interazione tra il turista e fauna selvatica del sito dovrebbe
essere condotta in maniera responsabile e disciplinata. La fauna in cattività è consentita solo
nei Wildlife Parks e nei Wildlife Sanctuaries che rispettano la normativa vigente. La fauna
protetta è trattata con rispetto e oggetti o elementi decorativi derivanti da specie faunistiche
protette non sono ammessi.
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Criteri del Gruppo D
D.1.1. Politica degli acquisti
Criterio
Si privilegiano prodotti ecologici per i materiali da costruzione, i prodotti alimentari e di
consumo.
Motivazioni
Si contribuisce a mantenere e rafforzare l’economia locale e la cultura di produzione di
beni e servizi, la diversità culturale, le tradizioni, ecc come base per l'ecoturismo.
Sottocriteri
1. L'azienda ha una politica di acquisti che dà la priorità ai prodotti/servizi locali.
2. L'azienda ha una politica di acquisti che privilegia i prodotti/servizi rispettosi
dell'ambiente e i prodotti naturali.
3. L'azienda ha una politica di acquisti che dà la priorità ai prodotti riutilizzabili, a
rendere e riciclati.
Come fare? Alcuni consigli utili
In fase di costruzione (vedi anche A6.3):
• I materiali da costruzione (come il legno) che sono eco-certificati devono essere utilizzati il
più possibile nelle nuove costruzioni o ristrutturazioni
• Utilizzare materiali naturali, ove possibile (ad esempio gesso o a bassa emissione di
particelle) e materiali ecocompatibili come il legname nativo (dove il legno tropicale è
insostituibile, solo certificato FSC)
• I materiali da costruzione vengono acquistati localmente (per quanto possibile)
• Preferire prodotti durevoli (quali vernici, materiali isolanti, pavimenti, tappeti, carta da parati,
ecc), certificati (fare rifiniture senza solventi, utilizzare rivestimenti e materiali adesivi,
rinunciando all’uso di materiali compositi, come le tegole in rame o lastre di alluminio saldati
con Styrofoam)
Le apparecchiature per ufficio e forniture generali:
• Le apparecchiature per ufficio (come ad esempio stampanti, PC, fax, ecc) devono essere il
più ecocompatibile possibile
• La carta per fotocopie, opuscoli, manifesti, opuscoli, ecc deve essere "ecologico" e stampato
su due lati, quando possibile. Maggiori informazioni sulla carta "ecocompatibile" possono
essere reperite al TSOF - The Sustainable Office Forum (http://www. tsof.org.uk /)
Attrezzature e mezzi di trasporto:
• Le attrezzature (come torce, frigoriferi, ecc) devono essere il più ecocompatibile possibile
• L’abbigliamento e le attrezzature dei lavoratori non devono contenere sostanze chimiche
tossiche che minacciano l'ambiente. Sono da preferire quelle ditte che forniscono
abbigliamento prodotto con tessuti naturali (soia, bamboo, cocco e mais). La maggior parte di
questi vestiti innovativi è qualitativamente identico all’abbigliamento sintetico
• Utilizzare biancheria ecocertificata, ove possibile
• Se sono inclusi i programmi di benessere, tutti i cosmetici utilizzati, prodotti per la cura
personale e oli aromatici devono essere eco-certificati
• Al momento dell'acquisto di nuovi mezzi di veicoli a motore (auto, barche, biciclette),
assicurarsi che siano il più ecocompatibile possibile
• Devono essere preferite compagnie aree che applicano una politica ambientale e che
investono su motori a risparmio energetico e a bassa emissione di rumore
Attrezzatura per la cucina:
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Criteri del Gruppo D
• Le attrezzature da cucina (ad esempio, radiatori, piani di cottura, forno a microonde, ecc)
devono essere il più ecocompatibile possibile
• Gli utensili da cucina (ad esempio posate, piatti, bicchieri, pentole e padelle) devono essere
riutilizzabili
Per i prodotti locali riferirsi al B.3
Per i prodotti riutilizzabili, vuoti a rendere e riciclati riferirsi al D.1.2
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Criteri del Gruppo D
D.1.2 Beni di consumo
Criterio
Viene misurato l'acquisto di beni usa e getta e di consumo e l'azienda cerca attivamente
modi per ridurre il loro uso.
Motivazioni
La riduzione dei rifiuti evita o limita l’uso delle discariche, quindi si ha un minore impatto
ecologico sulla natura del luogo.
Sottocriteri
1. L'azienda misura l'acquisto di beni usa e getta.
2. L'azienda misura la percentuale di riciclo di tutti i materiali di consumo
Come fare? Alcuni consigli utili
• Dovrebbero essere preferiti i prodotti confezionati in contenitori a rendere,
• Le cartucce per le stampanti devono essere ricaricabili e riciclate dopo il loro esaurimento
• Utilizzare contenitori ricaricabili, laddove possibile
• Acquistare prodotti alimentari senza imballaggio e favorire i vuoti a rendere
• Evitare la vendita di bevande/cibo in lattina
• Disporre di piccole porzioni di cibo per i clienti che mangiano meno
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Criteri del Gruppo D
D.1.3. Consumo di energia
Criterio
Viene misurato il consumo di energia, vengono indicate le fonti e vengono adottate
misure per diminuire il consumo globale favorendo l'uso delle energie rinnovabili.
Motivazioni
Il minor consumo di energia derivante da risorse non rinnovabili contribuisce a ridurre il
cambiamento climatico, l’inquinamento, gli impatti negativi sulla qualità della vita, la
perdita di biodiversità, ecc.
Sottocriteri
1. L’azienda attua una politica di efficienza energetica.
2. L’azienda monitora il consumo il consumo complessivo di energia (kWh), il consumo
di elettricità (kWh), l'energia utilizzata per il riscaldamento (kWh).
3. L’azienda minimizza l'uso di fonti energetiche non rinnovabili
Come fare? Alcuni consigli utili
• Condurre perizie energetiche affidandosi ad un ingegnere esperto, applicare l’EMAS
(Environmental Management and Audit System)
• Ridurre al minimo l'uso di fonti energetiche non rinnovabili (combustibili fossili, carbone, gas
naturale, petrolio, uranio) e massimizzare l'uso delle fonti energetiche rinnovabili (energia
idroelettrica, eolica, solare, da biomassa, geotermica)
• Utilizzare un sistema isolante efficiente (per esempio l'isolamento delle pareti esterne,
l'isolamento del tetto/solaio, vetri isolati termicamente, ingressi principali non riscaldati, sigilli a
porte e finestre)
• Elettricità e riscaldamento possono essere forniti da una produzione combinata
• Vengono installati sistemi di illuminazione a risparmio energetico (per esempio lampadine a
risparmio energetico)
• Acquistare attrezzature elettriche efficienti e sostituire impianti elettrici tradizionali
• L’aria condizionata dovrebbe spegnersi automaticamente quando le finestre sono aperte
• Dovrebbe essere presente un sistema di recupero di calore per i sistemi di refrigerazione, per
i ventilatori, per le piscine o per le acque reflue dei sanitari
• Durante le attività all'aperto risparmiare energia, ove possibile (ad esempio, andare a piedi, in
bicicletta e utilizzare altri mezzi non a motore, spegnere i veicoli quando possibile, ecc)
Informare il personale e gli ospiti:
• Fornire informazioni ai clienti sulle misure che l'azienda sta prendendo per aumentare la
propria efficienza energetica e su come i visitatori possono contribuire
• Un codice di condotta sul consumo energetico deve essere fornito a tutto il personale ed
essere ampiamente supportato (ad esempio spegnere le luci, non utilizzare gli apparecchi in
modalità "standby", ma tenerli spenti, utilizzare il meno possibile i condizionatori, ecc)
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Criteri del Gruppo D
D.1.4. Consumo delle risorse idriche
Criterio
Il consumo dell'acqua deve essere misurato, devono essere indicate le fonti e devono
essere adottate misure per diminuire il consumo globale.
Motivazioni
Il minor consumo d’acqua evita o riduce la salinizzazione, la scomparsa delle acque
sotterranee, la biodiversità e i(potenziali) conflitti con altri settori (ad esempio
l'agricoltura).
Sottocriteri
1. L’azienda attua un programma che prevede il risparmio idrico.
2. L’azienda monitor ail consume idrico
3. L’azienda assicura che il prelievo dell’acqua da parte delle strutture ecoturistiche non
incide in modo significativo sulla risorsa a disposizione della comunità locale.
Come fare? Alcuni consigli utili
• Utilizzare l’acqua proveniente da dispositivi di raccolta per l’acqua piovana, ove possibile (ad
esempio per lo scarico dei servizi igienici dual-flush con non più di 6 litri per scarico, usare
rubinetti efficienti, che non superano più di 8 litri al minuto, con miscelatore caldo-freddo,
lavastoviglie efficienti)
• Controllare tubature e giunture regolarmente per limitare o evitare le perdite
• Utilizzare l’acqua piovana per lo scarico dei servizi igienici
• Introdurre un servizio di lavanderia ecocompatibile
• Annaffiare i fiori ed i giardini dopo il tramonto per evitare l'evaporazione
• Installare timer nei sistemi di irrigazione per controllare meglio l'uso dell’acqua
• Ridurre la quantità di acque di falda utilizzate; ad esempio riutilizzare le acque reflue trattate,
l’acqua piovana, ecc
• Applicare l’EMAS (Environmental Management and Audit System) per il consumo di acqua
Informare il personale e gli ospiti:
• Informare gli ospiti a proposito della strategia attuata per la conservazione dell'acqua e di
come essi possano contribuire
• Applicare un codice di condotta sul consumo di acqua e sulla sua riduzione (ad esempio,
evitare di tirare lo scarico dei servizi igienici inutilmente, non lasciate scorrere acqua
inutilmente, ecc)
Esempi
Cottage Lodge, Regno Unito, alloggio ecoturistico
• La biancheria viene cambiata ogni tre giorni al fine di ridurre i lavaggi. Gli asciugamani
vengono cambiati se messi nella vasca da bagno o nella doccia. La biancheria è lavata con
prodotti rispettosi dell'ambiente in lavatrici ad alta efficienza energetica. In aggiunta, l'azienda
risparmia energia durante i mesi più caldi, asciugando il bucato all’aperto.
Fattorie del Panda, Italia, rete di agriturismi
• L'acqua potabile viene offerta in caraffe o in bottiglie di vetro.
• Ogni rubinetto dell'acqua e ogni cabina sono dotati di un miscelatore. Gli ospiti sono
incoraggiati a risparmiare l’acqua. Un promemoria è situato vicino ai rubinetti.
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Criteri del Gruppo D
D.2.1. Gas a effetto serra
Criterio
Vengono misurate tutte le emissioni di gas a effetto serra prodotte dall’azienda e sono
applicate procedure per ridurre e bilanciare tali emissioni.
Motivazioni
La riduzione dell’effetto serra contribuisce a ridurre/limitare il cambiamento climatico ed il
relativo impatto negativo sulle condizioni di vita e sulla biodiversità.
Sottocriteri
1. L’azienda attua un programma di riduzione delle emission di gas serra.
2. L'azienda utilizza un sistema per misurare e monitorare le emissioni di gas a effetto
serra.
3. L'attività applica pratiche di carbon offset per ridurre indirettamente le emissioni di
gas a effetto serra.
4. L'azienda prevede incentivi per chi fa uso di mezzi alternativi e promuove la soft
mobility.
Come fare? Alcuni consigli utili
• Incoraggiare le persone ad utilizzare mezzi diversi dall’aereo quando viaggiano da e per la
destinazione o quando usano l’aereo, proporre un programma di carbon offset
• Formare gli autisti ad una guida sicura e basso consumo di carburante
• I veicoli a motore sono utilizzati solo quando necessario
• I veicoli devono essere adeguati (per esempio, hanno pneumatici adatti, un carico ben
bilanciato)
• Effettuare manutenzioni regolari dei veicoli al fine di evitare emissioni eccessive.
• I veicoli sono registrati alla motorizzazione
Soft mobility:
• Incoraggiare tutto il personale a utilizzare i mezzi pubblici, la bicicletta o car-sharing
• Incoraggiare i visitatori a utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere l'azienda (ad esempio,
fornire informazioni sui mezzi di trasporto pubblico sul sito web e sugli opuscoli informativi nei
punti informativi per i visitatori). Anche il personale dovrebbe incoraggiare i visitatori ad
utilizzare i mezzi pubblici per il loro viaggio di ritorno.
• Incoraggiare i clienti ad utilizzare i mezzi pubblici o mezzi di trasporto meno inquinanti
(biciclette, percorsi a piedi) durante il loro soggiorno, durante il loro viaggio e anche a casa
• Servizio di navetta: se l'azienda non è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, un
servizio navetta può portare i turisti dalle strutture alla stazione autobus/ferroviaria più vicina
• L'azienda deve mettere a disposizione biciclette per i clienti e il personale, gratuitamente o
con noleggio o cooperare con un servizio di noleggio biciclette
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Criteri del Gruppo D
Esempi
Iniziativa Perla Alpina, Austria, la rete degli operatori turistici
• La rete Perla Alpina ha ideato il concetto di soft mobility, che contribuisce a minimizzare
l'impatto del turismo sull'ambiente. Il progetto SAMO o Turismo Sostenibile Car-free offre una
vacanza eco-friendly. Per tutta la durata della vacanza, i turisti lasciano le chiavi delle proprie
macchine all'associazione turistica divenendo così visitatori SAMO. Ricevono gratuitamente un
pass personale SAMO che consente loro di viaggiare in treno o in pullman. Sono anche a
disposizione mezzi moderni come per esempio l’Electro-Scooter, il Fun-Rider o mezzi di
trasporto alternativi. È un modo intelligente per controllare e diminuire l'inquinamento dell’area
e è un'attrazione unica per i turisti. Tuttavia, non è possibile evitare completamente le
emissioni di CO2. A causa di questo, la Perla Alpina si è associata con ClimatePartner. Questa
compagnia lascia che i clienti investano in progetti che si occupano della protezione del clima,
al fine di equilibrare l’impronta ecologica personale (carbon footprint). Le associazioni Perla
Alpina si assumono questi costi aggiuntivi per proteggere l'ambiente.
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Criteri del Gruppo D
D.2.2. Le acque reflue
Criterio
Le acque reflue, incluso l’acqua proveniente da reflui civili, vengono trattate in modo
efficace, e riutilizzate ove possibile.
Motivazioni
La gestione razionale delle acque reflue riduce l’inquinamento delle acque, protegge gli
ecosistemi acquatici e riduce i rischi per la salute umana.
Riutilizzare le acque di scarico incrementa la disponibilità di acqua potabile per il
consumo umano (vedi criterio D.14) e riduce anche il business dei liquami e le tasse per
il disinquinamento.
Sottocriteri
1. L’impresa mette in atto, nell’ambito della sua politica di sostenibilità, un programma
sulle acque reflue, che viene gestito dai manager della sostenibilità.
2. L’impresa è connessa con il locale impianto di gestione delle acque reflue e dei
liquami o ha il proprio impianto per acqua reflua e liquami.
Come fare? Alcuni utili consigli:
Trattamento delle acque reflue:
•
Se non è possibile alcuna connessione con l’impianto locale di trattamento dei liquami,
si consiglia di provvedere ad un proprio sistema di trattamento (installazione di un
impianto di chiarificazione biologica con collegata vasca di sedimentazione o adeguato
sistema di irrigazione).
Minimizzare l’impatto dei dispositivi per le acque reflue:
•
•
•
Vengono installati separatori per i grassi (ad esempio, tutte le acque di scarico
prodotte in cucina devono essere filtrate con dei separatori per i grassi).
Separatori di olio vanno installati in tutte le aree dove si pensa di realizzare la
manutenzione di veicoli (ad esempio officine, lavaggi auto, ecc).
Le acque reflue prodotte durante viaggi di lunga durata dovrebbero essere trattate in
maniera adeguata una volta a destinazione o raccolte e trasportate presso strutture
dove un adeguato trattamento possa essere assicurato.
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Criteri del Gruppo D
D.2.3. Piano di gestione dei rifiuti
Criterio
Si mette in atto un piano di gestione dei rifiuti solidi, con obiettivi quantitativi per
minimizzare i rifiuti che non sono riutilizzabili o riciclabili.
Motivazioni
Ridurre i rifiuti, riutilizzare articoli non deperibili e materiali di imballaggio, riciclare ciò che
non è riutilizzabile sono tutti fattori critici nelle operazioni di turismo sostenibile.
Minimizzare l’ammontare dei rifiuti solidi che vanno alle discariche e agli inceneritori aiuta
a ridurre l’impatto ambientale negativo. In aggiunta, minimizzare i rifiuti riduce la
necessità di materiali vergini e limita l’ammontare dei gas serra rilasciati durante il ciclo di
vita di un prodotto (cioè estrazione, modifica, distribuzione, utilizzo e smaltimento). Un
approccio per la gestione dei rifiuti inizia con le pratiche di approvvigionamento (vedi
D.1.1 e D.1.2) attraverso il coordinamento con le autorità locali per un appropriato
smaltimento.
Sottocriteri
1. L’impresa mette in atto, nell’ambito della sua politica di sostenibilità, un programma di
riduzione dei rifiuti.
2. L’impresa colleziona e monitora il volume di rifiuti prodotto.
3. I rifiuti organici sono compostati secondo le linee guida delle autorità locali.
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Criteri del Gruppo D
Come fare? Alcuni utili consigli
Monitoraggio dei rifiuti:
•
Collezionare e condurre un monitoraggio di dati sul consumo di prodotti chimici e sul
volume di rifiuti prodotti:
Compost
Plastica
Carta & cartone
Vetro
Rifiuti non riciclabili
L o kg/settimana
L o kg/settimana
L o kg/settimana
L o kg/settimana
L o kg/settimana
Riciclo-Riutilizzo:
•
Quando si disegna un programma di riciclaggio, dovrebbe essere considerata la
seguente lista di materiali comunemente riciclati:
Lattine di alluminio
Antigelo
Elettrodomestici
Batterie
Materiali da
costruzione
Cartone
Mobili
Bottiglie di plastica
Secchi di plastica
Radio
Scarti metallici
Contenitori in
acciaio
Elenchi del telefono
•
•
•
•
•
•
•
Riviste
Olio di motore
Giornali
Materiale da ufficio
Vernici
Barattoli in vetro
Tappeti
Telefoni cellulari
Grassi alimentari
Computers
Lampadine a
fluorescenza
Scarti di cibo
Condurre una verifica sui rifiuti di ciascuna zona operativa
Disegnare un piano di flusso dei materiali (cosa può essere riutilizzato)
Informare altre imprese turistiche della vostra iniziativa sul riciclo
Stabilire un sistema di resoconto che rifletta mensilmente i costi della gestione dei
rifiuti
Fissare scopi ed obiettivi basati su intervalli di tempo realistici
Chiedere agli ospiti di separare i loro rifiuti in modo appropriato. Le informazioni sulla
separazione dei rifiuti devono essere fornite agli ospiti in tutte le strutture.
Applicare l’EMAS (Environmental Management and Audit System) per la gestione dei
rifiuti
Altre misure:
•
•
•
Le discariche illegali dovrebbero essere denunciate alle autorità
I regali promozionali ai clienti devono essere sostituiti da articoli amici dell’ambiente,
come penne e matite biodegradabili, blocchi per appunti in carta riciclata, ecc.
Le navi non dovrebbero smaltire i loro rifiuti e svuotare le loro taniche con le acque
reflue/liquami in lago o in mare, ma devono smaltirli in maniera adeguata presso un
impianto di trattamento dei liquami.
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Criteri del Gruppo D
Esempi
Fattorie del Panda, Italy, Rete di fattorie turistiche
• Dove il Comune conduce uno schema di riciclo, la fattoria è obbligata a prendere
parte ad esso. I rifiuti organici devono essere compostati nella fattoria (in bidoni di
compost o in mucchi). Non è permesso usare stoviglie usa e getta.
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Criteri del Gruppo D
D.2.4. Sostanze nocive
Criterio
L'uso di sostanze nocive, compresi i pesticidi, vernici, i disinfettanti per le piscine e i
prodotti per la pulizia è ridotto al minimo; è sostituito, ove disponibili, con prodotti
innocui..
Motivazioni
Meno prodotti chimici e sostanze nocive significa un minor impatto negativo sulla fauna,
sulla flora, sul suolo,sull’ aria e sull’acqua: si contribuisce alla loro tutela.
Sottocriteri
1. L’impresa mette in atto, nell’ambito della sua politica di sostenibilità, un programma
per la riduzione dell’uso di sostanze chimiche pericolose.
2. L’impresa colleziona e monitora dati sul consumo di sostanze chimiche pericolose.
3. Gli spazi verdi devono essere trattati senza l'uso di pesticidi o secondo i principi
dell'agricoltura biologica.
4. I prodotti per la pulizia devono essere di origine naturale (per es. aceto, acido citrico,
ecc) o eco-certificati.
Come fare? Alcuni utili consigli
Minimizzare l’utilizzo di prodotti chimici:
• Utilizzare prodotti per la pulizia che siano naturali o eco-certificati. I detergenti
dovrebbero essere caratterizzati da un eco-marchio regionale o nazionale ISO Type I.
• La pulizia chimica viene rimpiazzata da precise procedure meccaniche sostenibili
finchè possibile (ad es., i pavimenti possono essere mantenuti puliti mediante
strofinamento manuale periodico, utilizzo di panni in microfibra).
• I prodotti chimici che causano danni alla salute e/o all’ambiente vanno utilizzati al
minimo, e solo se assolutamente necessario.
• L’uso di agenti protettivi per le piante e di repellenti per patogeni con additivi sintetici
/chimici ed un effetto biocida dovrebbe essere proibito, ad eccezione dei casi di severa
infestazione.
• Minimizzare l’utilizzo di prodotti chimici attraverso meccanismi di distribuzione
(vaporizzatori) in botti chimiche, sistemi di dosaggio automatico, ecc., che utilizzino il
quantitativo minimo di disinfettante per ottenere i risultati igienici attesi.
• Non utilizzare sale antigelo che danneggia il suolo, l’acqua, la vegetazione e gli animali
selvatici.
• Le sorgenti e l’acqua di superficie non dovrebbero essere contaminate da prodotti
chimici (ad es. quelli contenuti in lozioni solari, creme per il corpo, gel doccia, liquidi
risciacquanti). Questi prodotti devono essere sostituiti con articoli amici dell’ambiente,
come schermi solari biodegradabili e repellenti per insetti non inquinanti.
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Criteri del Gruppo D
D.2.5. Altri inquinanti
Criterio
L’azienda attua pratiche per ridurre l'inquinamento acustico, luminoso, atmosferico, del
suolo e da composti che riducono lo strato di ozono.
Motivazioni
L’inquinamento ambientale può derivare da diverse fonti ed ha effetti dannosi e a lungo
termine sugli ecosistemi e sull’uomo. L’azienda dovrebbe realizzare regolarmente
verifiche sui siti per identificare le fonti potenziali di inquinamento. Particolare attenzione
andrebbe posta a particolari condizioni locali, come i danni alle barriere coralline da parte
dei sedimenti, l’eutrofizzazione dei fiumi e dei laghi da fuoriuscite, lo scioglimento dello
strato di permafrost e l’inquinamento luminosoi.
Sottocriteri
1. L’impresa mette in atto, nell’ambito della sua politica di sostenibilità, un programma
per la riduzione dell’inquinamento acustico, luminoso, atmosferico, del suolo e da
composti che riducono lo strato di ozono.
2. Ridurre al minimo il rumore non naturale.
3. Ridurre al minimo l'utilizzo della luce artificiale e attuare una politica di "Dark Skies".
Come fare? Alcuni utili consigli
Riduzione del rumore:
• Isolare qualsiasi generatore utilizzato
• Se è utilizzata l’aria condizionata, scegliere unità silenziose
• Per la riduzione del rumore da traffico, utilizzare veicoli a motore solo quando
necessario
• Il livello di rumore normale di tutte le attività nel sito non dovrebbe superare in maniera
significativa il rumore di fondo (60 dBA) nell’area
Inquinamento luminoso:
• Usare la luce artificiale soltanto per la guida indispensabile e per le installazioni di
sicurezza
• La luce naturale fornisce tutta l’illuminazione necessaria per le zone abitate durante le
ore di giorno
• Le luci esterne vanno limitate solo a quelle necessarie per l’orientamento, la protezione
e la sicurezza
• I vialetti, i corridoi e le aree esterne vanno illuminati mediante sensori di movimento
• Le lampadine compatte a fluorescenza vanno utilizzate dovunque sia possibile.
• La segnaletica luminosa va utilizzata solo per le uscite di emergenza.
• Le luci esterne non devono puntare oltre l’orizzonte
• I clienti vanno forniti di torce portatili per evitare luci esterne fisse.
Inquinamento di suolo e aria:
• Misurare l’erosione nei sentieri di trekking e prendere le misure necessarie (utilizzare
percorsi alternativi, supporti al suolo, passerelle, ecc.)
• Non costruire larghe aree dove la superficie del suolo è impermeabile all’acqua (aree
con percorsi in cemento, strade, parcheggi, costruzioni generiche)
• Proteggere la qualità del suolo applicando strati protettivi in quei posti dove potrebbero
verificarsi contaminazioni.
• Assicurarsi che il rilascio di solventi ed idrocarburi nell’aria sia minimo.
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Criteri del Gruppo D
D.3.1. Specie selvatiche
Criterio
Le specie selvatiche sono raccolte, consumate, vendute, o commercializzate a livello
internazionale solo nell'ambito di un'attività regolamentata che assicura un loro utilizzo
sostenibile.
Motivazioni
In Europa ci sono regolamenti rigidi sull’uso delle specie selvatiche. L’ecoturismo
europeo deve applicare tutte le norme e farle rispettare denunciando le attività illecite.
Sottocriteri
1. L‘azienda attua una politica restrittiva riguardo l’uso delle specie selvatiche.
2. L’azienda applica tutte le norme e le fa rispettare denunciando le attività illecite.
Come fare? Alcuni utili consigli
•
•
Riferirsi alla Lista Rossa delle specie a rischio dell’IUCN che è universalmente
considerata come la più completa, approccio obiettivo globale per la valutazione dello
stato dei conservazione di piante ed animali, e per identificare specie selvatiche rare,
in pericolo e protette.
Proteggere l’integrità delle specie selvatiche dagli animali domestici.
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Criteri del Gruppo D
D.3.2. Fauna selvatica in cattività
Criterio
La fauna selvatica non è in cattività, salvo per le attività adeguatamente regolamentate:
gli esemplari di specie faunistiche protette sono conservati solo da coloro che sono
autorizzati e adeguatamente attrezzati ad ospitarli ed a prendersene cura.
Motivazioni
Questo criterio può essere applicati solo ai Wildlife Parks ed ai Wildlife Sanctuaries. Può
essere un’esperienza ecoturistica se si opera in accordo con i regolamenti nazionali ed
internazionali.
Sottocriteri
Si opera in accordo con i regolamenti nazionali ed internazionali.
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Criteri del Gruppo D
D.3.3. Paesaggio
Criterio
L'azienda utilizza le specie autoctone e prende misure adeguate al fine di evitare
l'introduzione di specie esotiche invasive.
Motivazioni
La flora autoctona è adattata alle condizioni locali (umidità, temperatura, ecc). L’ambiente
natural può essere preservato utilizzando tecniche sostenibili che tutelino il paesaggio. Le
specie alloctone non devono essere utilizzate ma se vengono usate devono essere
monitorate per evitare l’introduzione di specie invasive che hanno un impatto negativo
sulla biodiversità e sugli ecosistemi.
Sottocriteri
Vengono utilizzate solo le specie native.
Come fare? Alcuni utili consigli
•
•
•
•
Evitare di piantare monocolture in vaste aree (che incrementano la diffusione di
malattie)
Piantare giardini aromatici (per presentare ai clienti le essenze locali)
Costruire muretti a secco (habitat per lucertole ecc.)
Gli alberi da bordura non devono mettere a rischio strutture ed edifici (incendi di
boschi, alberi cadenti).
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Criteri del Gruppo D
D.3.4. Conservazione della biodiversità
Criterio
L'azienda contribuisce alla conservazione della biodiversità.
Motivazioni
Le attività ecoturistiche e la qualità dipende soprattutto dallo stato dell’ambiente naturale.
Un’azienda eco turistica è per definizione una fautrice diretta o indiretta della
conservazione della biodiversità.
Sottocriteri
1. Si contribuisce alla conservazione della natura.
2. Le attività che prevedono la tutela della natura vengono comunicate allo staff, ai
clienti ed alla comunità locale.
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Criteri del Gruppo D
Come fare? Alcuni consigli utili
Partecipazione attiva nella conservazione delle biodiversità:
• Offrire lavoro volontario per i progetti di conservazione della natura (in cooperazione
ed in accordo con le autorità di protezione della natura e con i proprietari delle terre),
ad esempio:
o Indagini sulle specie per collezionare dati sulla biodiversità: ci sono animali e/o
piante nell’area di destinazione che ricadono nelle clausole della CITIES Convention on Trade in Endangered Species?
o Impianti di piante autoctone da parte dei turisti per mitigare le emissioni di CO2, o
per la riforestazione
o Taglio del fieno, pulizia dei cespugli ecc.
o Alimentazione invernale delle specie selvatiche (solo sotto la supervisione di guide
locali/esperti)
o Organizzare giornate per la pulizia dell’immondizia (sulle spiagge, nelle foreste,
sulle montagne ecc.)
o Creare aree artificiali/habitat per le specie selvatiche (stagni, muretti a secco,
corridoi verdi ecc.)
o Installare nidi per uccelli
o Misure per la protezione di aree marine (incluso la protezione delle dune) da ad es.
erosione del suolo, rischi di alluvioni ecc.
Sostegno alla conservazione della biodiversità:
• Fornire informazioni sui tentativi di conservazione ai visitatori:
o Fornire informazioni sui locali progetti di ricerca sulla natura e sulle attività di
conservazione per i visitatori che vogliono dare aiuto economico o supporto pratico
alle iniziative di conservazione della natura nella destinazione.
o Le organizzazioni per la conservazione della natura saranno dotate di uno spazio
per promuovere le loro attività nel materiale pubblicitario dei tour operator, sui siti
web, nelle brochures, ecc.
o Eventi pubblici di informazione
• Donare fondi a progetti sulla conservazione
• Lavorare insieme ad altre imprese (turistiche), alle autorità locali e alle comunità per
formare gruppi e sponsorizzare iniziative di conservazione.
• Mettere in atto degli schemi per mantenere i progetti locali di conservazione.
• Stabilire cooperazioni con scuole, istituti educativi ed università e lavorare con
partners locali e regionali, a sostegno dell’educazione ambientale:
o Organizzare o partecipare a programmi di educazione ambientale all’aperto e
fornire delle sponsorizzazioni.
o Mettere in atto le giornate di lavoro in squadra, ad es., volontariato su progetti
locali di conservazione.
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Criteri del Gruppo D
D.3.5. Interazioni con la fauna selvatica
Criterio
L’interazione con la fauna selvatica non deve produrre effetti negativi sulla vitalità delle
popolazioni selvatiche: qualsiasi disturbo negli ecosistemi naturali è ridotto al minimo e vi
è un contributo compensativo ai fini della conservazione.
Motivazioni
L’interazione con la fauna selvatica non deve produrre effetti negativi sulla vitalità delle
popolazioni selvatiche: qualsiasi disturbo negli ecosistemi naturali è ridotto al minimo e vi
è un contributo compensativo ai fini della conservazione.
Sottocriteri
1. L’azienda attua, all’interno della sua politica sostenibile, un rigoroso programma in
materia di caccia, pesca e qualsiasi altra attività che risulti in una perdita di fauna
selvatica. La politica è conforme alla normativa locale/nazionale, è approvata dalla
National Ecotourism Association (se esiste) e rispetta le opinioni della comunità
locale sul tema.
2. L'attività rispetta le norme di comportamento per ogni attività di interazione con la
fauna selvatica.
Come fare? Alcuni consigli utili
Codici di condotta per le attività che si svolgono all’aperto, in natura:
• Prima di ogni interazione tra gli ospiti e la fauna selvatica, gli ospiti devono essere
informati sulle norme di comportamento pertinenti, ad esempio:
o Il rumore deve essere ridotto al minimo
o Devono essere seguiti sentieri o percorsi
o Evitare movimenti bruschi
o La fauna selvatica non viene toccata, turbata o danneggiata intenzionalmente
• Quando c’è un’interazione con la fauna selvatica, l'operatore deve garantire che
l'habitat, come i siti di nidificazione e riproduzione non vengano compromessi
• Viene mantenuto una distanza appropriata e di sicurezza dalla fauna selvatica. Gli
ospiti devono essere allontanati al primo segno di turbamento, preferibilmente prima
che accadano incidenti
• Il disturbo della fauna selvatica deve essere denunciato alla polizia locale o ad un
funzionario che si occupa della salvaguardia della fauna selvatica
• L'alimentazione è effettuata sotto stretto controllo del personale qualificato:
o Educare gli ospiti sulle conseguenze che può portare una nutrizione incontrollata
degli animali selvatici
o Prima di dare del cibo alla fauna selvatica, l'autorità competente deve essere dare
l'approvazione
o Informazioni ufficiali in materia di alimentazione della fauna selvatica deve essere
seguita in ogni momento (ad esempio, quali mangimi utilizzare per ciascuna
specie, in quale stagione è consentito nutrire la fauna selvatica, ecc)
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References
L'EETLS ha beneficiato di principi e pensieri presenti nelle seguenti iniziative:
• Austrian Ecolabel for Tourism
• ECEAT Quality Label
• ECOCAMPING
• ECOCLUB.com
• EUROPARC
• EcoRomania
• Eco Certification Programme – Australia
• EU Flower
• Global Sustainable Tourism Criteria
• Green Globe 21
• Green Key
• Green Tourism Business Scheme
• Nature’s Best
• Pan Parks
• Travelife
• VIABONO
• VISIT
Riferimenti utilizzati negli Esempi:
Buckley R., 2002, Case studies in Ecotourism, Cabi Publishing
ECO-DESTINET Network Project, 2009, Handbook of ecotourism labelling criteria and good
practice in Europe, Bulgarian Association for Rural and Eco Tourism
Euracademy Association, 2008, Thematic Guide Seven: Sustainable 2020 for Rural Environment
in Europe, Case Study 4.5: Local development at the National Park of Dadia-Lefkimi-Soufli
Grant M.J., Edwards M.E., 2008, Conserving idealized landscapes: public perception and future
management in the New Forest (UK), Vegetation History and Archaeobotany, Vol. 17, No. 5
Hovardas T., Korfiatis K. J., 2008, Farming environmental policy by the local press: Case study
from the Dadia Forest Reserve, Greece, Forest Policy and Economics, Vol. 10, No. 5
Moores K., Craig J., 2007, From vision to variables: a scorecard to continue professionalization of
a family firm, in Poutziouris P., Smyrnios K. X., Klein S. B. (ed.) Handbook of research on family
business, Edward Elgar Publishing
Osservatorio Provinciale per il Turismo, 2009, Provincia Autonoma di Trento, “Turismo sostenibile
l’offerta trentina e alcune buone pratiche a livello italiano ed europeo”, Report
Scottish Enterprise, 2004, Perspectives on International Best Practice Green Tourism, Final
Report
Valaroas G., Pistolas K., Stiropoulou H. Y., 2002, Ecotourism revives rural communities, the case
of Dadia Forest Reserve, Evros, Greece, Mountain Research and Development, Vol. 22 No. 2
Weaver D. B., 2002, Hard-core ecotourists in Lamington National Park, Australia, Journal of
Ecotourism Vol.1, No. 1
European Ecotourism Labelling Criteria - EETLS
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