5 °1 N 13 - 20 III E O L N IA N C A PE S VESCICA IPERATTIVA (VI/OAB) E SISTEMA SANITARIO NAZIONALE: LA REALTÀ ITALIANA INTRODUZIONE INQUADRAMENTO DELLA PATOLOGIA La vescica iperattiva (VI/OAB) spesso è una condi- Epidemiologia zione sottovalutata o misconosciuta, trattata come ci- La Vescica Iperattiva (VI) è una condizione clini- stite recidivante o evento ineluttabile con il passare ca molto frequente che può colpire entrambi i sessi degli anni. Inoltre poco è stato realizzato, a dispetto in ogni fascia d’età. È caratterizzata da un difettoso delle iniziative di alcune regioni italiane, Piemonte e comportamento della vescica che non risulta più in a seguire Lombardia e Toscana, nella costituzione di grado di esercitare la sua funzione di serbatoio per reti regionali per l’incontinenza basata sulla differen- l’urina. Più che una malattia, la vescica iperattiva è ziazione di centri di un complesso di sintomi tipici quali l’urgenza, la frequenza minzionale, la nicturia (cioè la necessità di in- • primo livello sul territorio per i trattamenti terrompere il sonno notturno per urinare) e, talvolta, riabilitativi e farmacologici, l’incontinenza urinaria da urgenza [2]. La diagnosi di • secondo livello in ospedale per i trattamenti VI dipende soprattutto dal sintomo “urgenza” che va complessi e distinta dal normale “stimolo urinario urgente”, cioè lo • terzo livello in genere Neuro-Urologie con il stimolo minzionale ingravescente che chiunque spe- compito di trattare pazienti neurologici, casi rimenta in conseguenza al progressivo riempimento complessi e monitorare la rete stessa. della vescica. L’urgenza minzionale della vescica iperattiva è infatti caratterizzata dall’insorgenza improv- Per cui il, o la paziente non ha un percorso diagnosti- visa e relativamente imprevedibile di uno stimolo co-terapeutico ben definito. imperioso, difficile o impossibile da procrastinare, che Questa mancanza, oltre a comportare disorientamen- rende necessario correre immediatamente ad urina- to nel cittadino e rischi di trattamenti non appropria- re, e talvolta giunge a causare perdita involontaria di ti o nessun trattamento, non consente una diagnosi urine. Sebbene sia una condizione benigna, che non precoce che faciliterebbe il trattamento con approcci mette a rischio la vita del/della paziente, la VI ha un meno costosi, meno invasivi e con maggior probabilità impatto gravoso sulla qualità di vita e si accompagna di successo terapeutico [1]. spesso a sintomi depressivi, scarsa produttività lavorativa, ridotta soddisfazione sessuale, cattiva qualità 01 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF del sonno e, in genere, condizioni di salute deteriorate, soprattutto nei casi in cui è presente incontinenza [3]. Uno degli aspetti maggiormente rile- Prevalenza VI negli uomini 30.00% 25.00% vanti della VI è la sua elevata prevalenza che la rende un problema eco- 20.00% nomico e sociale. Sono affetti da vescica iperattiva, infat- 15.00% ti, circa il 12% degli individui di entrambi i sessi, con maggiore prevalen- 10.00% za nelle decadi più avanzate. Inoltre il 28% tra gli uomini ed il 49% tra le 5.00% donne riportano anche incontinenza urinaria con prevalenza per la forma 0.00% TOTALE UOMINI da urgenza. 18-29 ANNI 30-39 ANNI 40-49 ANNI 50-59 ANNI 60-70 ANNI Si stima che il costo della patologia in termini sociali nei paesi occidentali si aggiri sui 4 miliardi di euro [4]. Lo Studio EPIC, uno studio trasversale - multicentrico rivolto alla popolazione Tabella 1. Prevalenza della VI negli uomini, stratificata per età, nei 5 Paesi europei aderenti all’EPIC study* *Debra E. Irwin et al. Population-Based Survey of Urinary Incontinence, OveractiveBladder, and Other Lower Urinary Tract Symptoms in FiveCountries: Results of the EPIC Study – Eur.Urol 2006 d’età superiore ai 18 anni e condotto in 5 paesi occidentali (Canada, Ger- Prevalenza VI nelle donne mania, Italia, Svezia e Regno Unito) ha riportato con precisione i dati sulla VI nel nostro Paese. In particolare, è emerso che tale sindrome coinvolge in Italia il 10,7% 35.00% 30.00% 25.00% dei maschi adulti (per un totale di 2.374.404 uomini) e l’11,6% delle femmine adulte (per un totale di 20.00% 15.00% 2.833.623 donne) [5]. (Tabella 1-2) 10.00% Fisiopatologia È ben noto che il principale fattore di rischio della VI/OAB è l’età. Tuttavia, l’eziopatogenesi di que- sta condizione è tuttora sconosciuta e sicuramente interessanti nuove evidenze scientifiche che gettano nuova luce 02 0.00% TOTALE DONNE 18-29 ANNI 30-39 ANNI 40-49 ANNI 50-59 ANNI 60-70 ANNI multifattoriale. Negli ultimi anni si sono accumulate 5.00% Tabella 2. Prevalenza della VI nelle donne, stratificata per età, nei 5 Paesi europei aderenti all’EPIC study* *Debra E. Irwin et al. Population-Based Survey of Urinary Incontinence, OveractiveBladder, and Other Lower Urinary Tract Symptoms in FiveCountries: Results of the EPIC Study – Eur.Urol 2006 ANNO III N°15 - SPECIALE 2013 sulla genesi fisiopatologica della ve- cellule uroteliali, neuronali afferenti ficiente ad impostare un trattamento scica iperattiva, intesa come un’al- e delle cellule interstiziali con conse- medico di primo livello. terazione guente alterazione del riflesso minzio- Tuttavia, è frequente la necessità di nale [8]. approfondire il percorso diagnostico patologica del riflesso minzionale e/o dei suoi meccanismi di controllo [2]. L’innervazione della con ulteriori valutazioni diagnostiche vescica è alquanto sofisticata. Work-up diagnostico e strumentali che vanno dall’uso di La minzione è un atto fisiologico che Non vi è unanime consenso tra gli questionari validati per la quantifica- coinvolge molteplici strutture spinali e esperti su quale sia il più appropria- zione dei sintomi e la misurazione del- sovraspinali di concerto con vescica e to protocollo diagnostico della vescica la qualità di vita, alla diagnostica per sfinteri urinari. iperattiva. Un concetto fondamentale, immagini, fino a procedure invasive Il malfunzionamento di uno qualsiasi condiviso da tutti gli esperti e di tra- quali l’esame urodinamico e la cisto- di questi componenti può contribuire dizionale applicazione clinica, è che scopia che possono richiedere il coin- alla sintomatologia riferibile alla VI/ prima di formalizzare una diagnosi di volgimento di strutture di secondo e OAB. Le teorie ipotizzate per spiegare VI/OAB è necessario escludere cau- terzo livello [8]. la genesi della vescica iperattiva insi- tamente altre “ovvie” patologie che stono soprattutto su cause neurogene possono causare sintomi urinari so- o miogene. vrapponibili. Nel primo caso, l’urgenza di urinare La vescica, infatti, è un “testimone deriverebbe soprattutto da un’incapa- inattendibile” ed il complesso sintoma- cità del sistema nervoso di bloccare il tico che definisce la vescica iperattiva riflesso della minzione a causa di un (lungi dall’essere specifico per questa danno centrale o periferico [6]. Nella condizione) può essere determinato teoria miogena, vi sarebbe alla base anche da infezioni urinarie, calcolosi, dell’urgenza un danno vescicale con neoplasie, ostruzioni ed altre svaria- alterazione del muscolo detrusore ed te patologie che coinvolgono il tratto un’ipereccitabilità spontanea della ve- urinario. A tale scopo, il work-up mi- scica. Un ruolo chiave nella regolazio- nimo dovrebbe includere un’accurata ne della contrattilità vescicale è eserci- anamnesi, un esame obiettivo ed un tato dall’acetilcolina [7]. esame delle urine, finalizzati ad indi- Su tali basi, la maggior parte dei far- viduare innanzitutto, ma non solo, la maci oggi utilizzati nel trattamento coesistenza di sintomi addizionali qua- della vescica iperattiva ha un’azione li ematuria, disuria, dolore minzionale antimuscarinica con conseguente ini- o sovrapubico/perineale, dispareunia bizione della contrazione. e deficit neurologici. Recentemente, si sono accumulate È opportuno, inoltre, considerare an- evidenze a sostegno di un’origine che segni di prolasso pelvico o di alte- “integrativa” della VI/OAB, che vede razioni dei genitali esterni che possono coinvolte interazioni tra tutti i tipi cel- orientare verso patologie sottostanti al lulari vescicali. quadro sintomatico [2]. In particolare, l’urgenza minzionale Nella maggior parte dei casi questa deriverebbe da un’iperattività delle prima valutazione diagnostica è suf- 03 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF TERAPIA FARMACOLOGICA pelvi-perineale. Numerose sono le Farmaci anticolinergici: DELLA VESCICA IPERATTIVA classi farmacologiche utilizzabili nel- meccanismo d’azione la terapia della VI/OAB-incontinenza I farmaci antimuscarinici bloccano Il trattamento farmacologico rappre- urinaria da urgenza; tuttavia, i farmaci più o meno selettivamente i recettori senta la terapia di prima linea della antimuscarinici per os rappresentano muscarinici presenti a livello del mu- sindrome della vescica iperattiva (VI/ i principali agenti utilizzabili, essendo scolo detrusore. Normalmente, la sti- OAB) e dell’incontinenza urinaria da provvisti di un elevato livello di evi- molazione di questi recettori ad opera urgenza, anche in combinazione con denza scientifica ed un alto grado di dell’acetilcolina -ACh- (trasmettitore terapie conservative quali le modifica- raccomandazione (Tabella 3). rilasciato dai nervi colinergici parasim- zioni dello stile di vita e l’impiego di patici) è responsabile della contrazione tecniche di riabilitazione del muscolo detrusore durante la fase di svuotamento vescicale. Pertanto, il RECOMMENDATIONS FOR ANTIMUSCARINIC DRUGS GR Offer IR or ER formulations of antimuscarinic drugs as initial drug therapy for A adults with urge urinary incontinence. If IR formulations of antimuscarinic drugs are unsuccessful for adults with A nic agents. A detrusore con aumento della capacità di urgenza minzionale e incontinenza urinaria da urgenza nei pazienti trattati. Osservazioni recenti hanno antimuscarinic medication for urge urinary incontinence (<30 days). When prescribing antimuscarinic drugs to elderly patients, be aware of the la capacità contrattile del muscolo le minzioni giornaliere e degli episodi B be tolerated due to dry mouth. Offer and encourage early review (of efficacy and side effects) of patients on to dai farmaci antimuscarinici riduce vescicale e riduzione del numero del- urge urinary incontinence, offer ER formulations or longer-acting antimuscariConsider using transdermal oxybutynin if oral antimuscarinic agents cannot blocco dei recettori colinergici indot- C risk of cognitive side effects, especially in those reciving cholenesterase dimostrato tuttavia che i farmaci antimuscarinici agiscono principalmente inhibitors. Avoid using oxybutynin IR in patients who are at risk of cognitive dysfunction. A durante la fase di riempimento vesci- Consider use of trospium chloride in patients known to have cognitive B cale, quando la stimolazione parasim- dysfunction. Use solifenacin, tolterodine and darifenacin with caution in patients with B delle fibre sensitive afferenti vescicali cognitive dysfunction. Do an objective assessment of mental function before treating patients whose C cognitive function may be at risk. Check mental function in patients on antimuscarinic medication if they are at C RECOMMENDATIONS A A urinary retention and urinary tract infection. Warm patients of the limited duration of response, the possible prolonged A the associated risk of urinary tract infection. and that long-term adverse effects, although improbable, remain uncertain. anche a livello delle cellule uroteliali essere addirittura superiore a quella del muscolo detrusore, anche se a tutt’oggi non è stato ancora stabilito se need to self-catheterise (ensure that they are willing and able to do so) and Patients should also be informed of the licensing status of botulinumtoxinA, I recettori muscarinici sono presenti della vescica dove la loro densità può available brands are not interchangeable. Offer onabotulinumtoxinA 100 U as initial dose to minimise the risk of centri nervosi midollari e sovra-midolpimento vescicale. A incontinence refractory to antimuscarinic therapy. Always check the botulinum toxin brand before injection, as units among the (fibre C e fibre Aδ) che trasportano ai lari impulsi nervosi sul grado di riem- risk of cognitive dysfunction. Offer botulinum toxin A intravesical injections to patients with urge urinary patica è silente, diminuendo l’attività A i recettori muscarinici uroteliali possano avere una qualche influenza sulla minzione. Dal punto di vista chimico, Tabella 3. EAU Guidelines on Urinary Incontinence. [2] 04 gli antimuscarinici sono suddivisi in ANNO III N°15 - SPECIALE 2013 ammine terziarie e quaternarie. cia clinica non si basa su studi clinici care numerosi effetti collaterali per I composti terziari sono generalmente randomizzati e controllati che soddi- l’azione svolta su recettori colinergici lipofilici e hanno un peso molecolare sfino i criteri di “evidence based me- in altri organi ed apparati, ne limita la maggiore degli agenti quaternari. dicine” attualmente richiesti, e alcuni loro utilità. Le ammine terziarie (l’ossibutinina, la di questi si possono considerare ormai Ad esempio, tutti i farmaci antimusca- darifenacina, la propiverina, la solife- obsoleti. Gran parte degli studi di me- rinici sono controindicati nei pazienti nacina, la tolterodina e la fesoterodi- ta-analisi condotti recentemente sulla affetti da glaucoma ad angolo stretto. na) sono generalmente ben assorbite valutazione dell’efficacia degli antimu- Inoltre, in una elevata percentuale di dal tratto gastrointestinale e teorica- scarinici attualmente più utilizzati ne pazienti possono indurre riduzione mente sono in grado di superare la dimostrano chiaramente un significati- della secrezione salivare, stitichezza, barriera emato-encefalica e penetrare vo beneficio clinico. disturbi del visus, alterazione del rit- nel Sistema Nervoso Centrale (SNC). In particolare, una recente revisione mo cardiaco. Le ammine quaternarie (la propanteli- con meta-analisi di oltre 50 studi cli- na e il cloruro di trospio) non vengono nici randomizzati e controllati, ritenuti Infiltrazione intra-detrusoriale bene assorbite dal tratto gastro-enteri- tutti di buona qualità metodologica, di tossina botulinica A co e penetrano nel SNC in misura limi- che valutava l’efficacia e la tollerabilità L’uso tata, determinando così un basso tasso dei farmaci antimuscarinici nella tera- (BoNT/A) in ambito umano è stato di effetti collaterali cognitivi. pia della OAB idiopatica (IDO/iOAB), approvato dalla Food and Drug Ad- La maggior parte dei farmaci antimu- ha concluso che “gli antimuscarinici ministration americana a partire dal scarinici sono metabolizzati dal siste- sono farmaci efficaci, sicuri e ben tol- 1989 nella terapia dello strabismo, ma enzimatico del citocromo P450, lerati durante il corso della terapia”, del blefarospasmo e dei disordini del con produzione di metaboliti attivi o anche se ancora oggi sono necessa- VII nervo cranico. In seguito, le in- inattivi. La conversione metabolica ri maggiori studi clinici per decidere dicazioni in ambito terapeutico sono crea un rischio di interazione farma- quali di questi farmaci dovrebbero es- state estese anche ad alcuni disordini co-farmaco, con conseguente riduzio- sere usati come trattamento di prima, del movimento, alla spasticità, all’iperi- ne (induzione enzimatica) o aumento di seconda o terza scelta. drosi, al dolore cronico in emicrania e, (inibizione enzimatica, competizione Pertanto non è possibile affermare infine, trattamento per VI/OAB. con il substrato) della concentrazione sulla base delle evidenze scientifiche Infatti, a partire dalla fine degli anni plasmatica del farmaco antimuscari- in nostro possesso quale degli antimu- ‘90 l’applicazione della BoNT/A ve- nico e/o del farmaco interagente. Gli scarinici in uso clinico comune (ossi- niva introdotta anche nella terapia antimuscarinici secreti dai tubuli rena- butinina, solifenacina, dell’iperattività detrusoriale neurogena li (es. il cloruro di trospio) possono te- fesoterodina, tolterodina o cloruro di e idiopatica (IDN/NDO, IDO/iOAB) oricamente essere in grado di interfe- trospio) risulti essere il farmaco ideale refrattarie alle terapie convenzionali rire con l’eliminazione di altri farmaci come trattamento di prima linea dei con farmaci anticolinergici. I risulta- che utilizzano questo meccanismo di pazienti affetti da iOAB/IDO. ti si dimostravano immediatamente propiverina, escrezione. della tossina botulinica A entusiasmanti al punto che in ambito Numerosi sono i farmaci antimuscari- Effetti collaterali urologico si aveva l’impressione che nici attualmente utilizzati in Italia per Gli agenti antimuscarinici attualmen- una nuova era farmacologica avesse il trattamento della VI/OAB e dell’ipe- te utilizzati non mostrano un’assoluta avuto inizio nella cura di tali patolo- rattività detrusoriale (DO). Per alcuni selettività per i recettori muscarinici gie solitamente molto difficili da trat- di essi, la documentazione dell’effica- vescicali e pertanto possono provo- tare. Inoltre, studi iniziali venivano 05 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF intrapresi anche per la terapia del Farmacologia) con un position paper recettori. Ma alcune domande riman- dolore pelvico cronico e dell’ipertrofia in cui si razionalizza la diversità del- gono aperte: nonostante il trattamen- prostatica benigna (IPB) (Tabella 4). le BoNT/A. (www.sifweb.org/docs/ to sia stato inserito nelle principali Le tossine botuliniche sono note sif_position_paper_tox_botulinica_ linee guida (European Association of per la loro capacità di modula- mar13.pdf). Urology, International Continence So- re fortemente selettivamente Attualmente, solo una fra le tossine ciety) per la terapia della NDO e IDO, la trasmissione neuromuscolare. botuliniche di tipo A ha attualmen- evidenze e limiti sono stati espressi di Esse sono prodotte da un batte- te in Italia l’approvazione in scheda recente da una Consensus Conference rio anaerobio, il Clostridium Bo- tecnica per il trattamento dell’ipe- su BoNT/A in Urologia, comprenden- tulinum, e se ne conoscono at- rattività detrusoriale neurogena ed te un panel internazionale di esperti. tualmente sierotipi, è in attesa di recepimento per l’indi- Le raccomandazioni appaiono ben differenti sotto il profilo immunolo- cazione per il trattamento dell’ipe- chiare per i pazienti con vescica neu- gico (dal sierotipo A al sierotipo G). rattività idiopatica. rologica in regime di cateterismo a I sierotipi A e B sono quelli prevalen- Gli studi effettuati nell’ultimo decen- intermittenza, mentre per altre indica- temente utilizzati in ambito clinico. nio hanno ampliato le conoscenze sui zioni vengono messi in luce dubbi sui Le tossine botuliniche di tipo A meccanismi d’azione della BoNT/A dosaggi, sull’efficacia limitata nel tem- attualmente tre. dimostrando l’azione di blocco del- po, come nella IDO, o sui risultati non Esse non sono equivalenti e/o so- la trasmissione neuromuscolare non sufficientemente chiari nella sindrome vrapponibili. solo a livello del muscolo striato, ma della vescica ipersensibile e del dolore ri- anche a livello del muscolo liscio ve- pelvico cronico, e nella IPB. regolatorio scicale con riduzione o assenza di Inoltre si sta valutando accuratamente per eccellenza, la FDA, nel 2009 fenomeni di sprouting nervoso nel il rischio di ritenzione urinaria dopo il (www.fda.gov/ Drugs/ DrugSafety) muscolo liscio ed effetti di modulazio- trattamento, particolarmente temibile e confermata anche a livello ita- ne della via nervosa afferente (fibre in pazienti che urinano spontanea- liano dalla SIF (Società Italiana di nervose sensitive vescicali) e di nuovi mente o che non eseguono il cateteri- nibilità è conosciuta e almeno sette disponibili Tale stata non sono sovrappo- ufficialmente dall’ente detrusoriale smo intermittente (nella IDO). BOTULINUM TOXIN APPLICATIONS Tossina botulinica A nella terapia della iperattività detrusoriale Vescica ipersensibile Dolore pelvico cronico NDO IDO OAB neurogena Il primo studio riguardante gli effetti della tossina botulinica A intravescicale risale al 2000, quando venivano pubblicati i primi promettenti risultati Dissinergia detrusore sfintere interno in 31 pazienti con IDN/NDO trattati con 300 U di OnabotulinumtoxinA. Ostruzione del collo vescicale Dissinergia detrusore sfintere esterno Tabella 4. Applicazioni della tossina botulinica in Urologia. Modificata da “Reviews in Urology, 2002; 4:61-68.” [2] Da quel momento la comunità scientifica ha assistito alla pubblicazione di numerosi altri studi, molti dei quali randomizzati e controllati con placebo, dei quali tra i più significa- 06 ANNO III N°15 - SPECIALE 2013 tivi ci sono quelli relativi ai due studi rie del detrusore. Gli studi DIGNITY Tossina botulinica A nella terapia registrativi di fase III conosciuti con hanno dimostrato un’efficacia a segui- della iperattività detrusoriale l’acronimo di DIGNITY e pubblicati to del trattamento con Onabotulinu- idiopatica (IDO/iOAB). da Cruz [9] e Ginsberg [10]. mtoxinA della durata media di 8-10 Il primo studio randomizzato e con- DIGNITY è stato un programma di mesi confermando efficacia e tollera- trollato con placebo confrontante studio di fase III, multicentrico inter- bilità anche per trattamenti a lungo l’effetto di 200 U di Onabotulinum- nazionale, randomizzato e controllato termine con risultati valutati fino a 5 toxinA con placebo (soluzione salina in doppio cieco, sull’efficacia e tolle- cicli (Kennely 2013). normale) risale al 2007. rabilità OnabotulinumtoxinA Attualmente si stima che oltre 1500 Nello studio 34 pazienti con IDO/ che ha coinvolto complessivamente pazienti affetti da vescica neurologica iOAB refrattaria alla terapia con anti- 691 pazienti con IDN/NDO affetti da siano stati trattati in tutto il mondo colinergici eseguita venivano sottopo- sclerosi multipla e lesioni del midollo con neurotossina A intradetrusoriale, sti ad infiltrazione intradetrusoriale di spinale. i cui risultati sono stati riportati in ol- OnabotulinumtoxinA, oppure a som- Nel programma venivano confrontate tre 25 studi pubblicati su riviste inter- ministrazione di placebo. due diverse dosi di Onabotulinumto- nazionali. Dai cinque studi più grandi Al controllo, nei pazienti trattati con xinA (200 U e 300 U) vs placebo (so- per numero di pazienti inclusi, sono BoNT/A la capacità cistomanometri- luzione salina allo 0.9%), iniettate in emersi i seguenti risultati: continenza ca aumentava in maniera significativa 30 siti del muscolo detrusore. urinaria raggiunta dal 73-95% dei pa- e la frequenza urinaria giornaliera e L’endpoint primario è stato valutato zienti; riduzione della frequenza degli degli episodi di incontinenza urinaria alla settimana 6 in termini di ridu- episodi di incontinenza del 33-90%; da urgenza diminuivano). zione degli episodi di incontinenza incremento della capacità cistoma- Con il tempo, le evidenze e gli studi urinaria settimanali post trattamento nometrica del 40-178%; riduzione clinici si sono rincorsi fino alla pub- con una riduzione di circa 21 episodi della pressione intradetrusoriale del blicazione dei risultati dello studio rispetto al basale e superiore del 50% 22-51%; durata media dell’effica- EMBARK per il trattamento dell’IDO/ vs placebo (già a partire dalla settima- cia: 6-9 mesi. I risultati ampiamen- iOAB con OnabotulinumtoxinA [11] e na 2); inoltre, il 63% circa dei pazienti te prodotti e riportati nel corso degli dello studio multicentrico internazio- trattati ha mostrato una riduzione de- ultimi 12 anni sull’impiego della tos- nale di Chapple C. e co-autori, [12]. gli episodi di incontinenza di almeno il sina botulinica A nella terapia della Il programma EMBARK (multicen- 75% dei casi ed un’alta percentuale è vescica neurologica hanno consentito trico, randomizzato con placebo, in diventata completamente continente. di ottenere anche in Italia l’autorizza- doppio cieco) ha valutato l’efficacia e Si osservava anche l’aumento signifi- zione ministeriale all’uso dell’Onabo- la sicurezza di 100U di Onabotulinu- cativo della capacità cistomanometri- tulinumtoxin A. mtoxinA in circa 280 pazienti affetti ca ed un significativo miglioramento Infatti l’11 febbraio 2013 l’Agenzia da VI/OAB bagnata e refrattari agli degli indici di qualità di vita nei pa- Italiana del Farmaco ha autorizzato anticolinergici. zienti trattati con il farmaco rispetto al il trattamento e la rimborsabilità per I pazienti alla baseline soffrivano da al- placebo (il 70% circa dei pazienti trat- l’OnabotulinumtoxinA per “l’inconti- meno 6 anni di VI/OAB, avevano fatto tati dichiarava infatti di essere molto nenza urinaria in pazienti adulti affetti uso tra 2 e 3 anticolinergici per alme- soddisfatti dei risultati del trattamen- da iperattività neurogena del muscolo no 2 anni e mezzo, e verificavano ≥5 to, Sussman 2013). detrusore della vescica causata da una episodi di incontinenza urinaria/24 h Inoltre, circa il 64% della popolazione lesione del midollo spinale o sclerosi e ≥8 episodi di urgenza/24 h. non aveva più contrazioni involonta- multipla”. della 07 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF Si osservava una riduzione degli epi- tra le due terapie in termini di ridu- LA DIAGNOSTICA sodi di incontinenza urinaria con una zione di episodi di incontenza urina- DELLA VESCICA IPERATTIVA riduzione di più del 50% rispetto alla ria giornaliera. baseline (vs il 18% del placebo). Tuttavia, il 27% dei pazienti trattati È stato già dimostrato come molti pa- Più del 60% della popolazione, già a con OnabotulinumtoxinA vs il 13% zienti con sindrome della vescica ipe- partire dalla settimana 2, ha dichiara- con anticolinergici osservava in ma- rattiva o incontinenza urinaria non si to di esser soddisfatta o molto soddi- niera statisticamente significativa una rivolgano rapidamente al medico cu- sfatta. I dati hanno, inoltre, dimostrato completa risoluzione dell’incontinen- rante o allo specialista per una valuta- che alla settimana 12 poco meno del za urinaria da urgenza. zione [14]. Ciò rappresenta un primo 30% è diventato completamente con- I risultati degli studi EMBARK han- ostacolo nello studio di tali condizioni, tinente (vs l’8% del placebo) e il circa no portato lo scorso dicembre 2012 creando di per sé un possibile ritardo 60% ha ridotto di ≥ 50% gli episodi all’approvazione europea al tratta- diagnostico. Secondo le raccomanda- di incontinenza. mento dell’IDO/iOAB secondo mu- zioni dell’International Consultation L’efficacia della terapia con Onabotu- tuo riconoscimento. on Incontinence (ICI) [15], organismo linumtoxinA dura circa 6 mesi. patrocinato dall’Organizzazione Mon- Se il trattamento con BoNT/A potreb- diale della Salute (World Health Orga- be far supporre il rischio di ritenzione nization) la valutazione dovrebbe es- urinaria (PVR) per l’azione di inibi- sere divisa in un primo ed un secondo zione della contrazione detrusoriale livello. Il primo livello di valutazione volontaria durante lo svuotamento è costituito da indagini semplici, non vescicale, i risultati hanno smentito specialistiche e, più o meno (come ve- questo rischio mettendo in evidenza dremo) alla portata di tutti. che meno del 6% dei pazienti tratta- Tale livello di valutazione non deve, ti hanno verificato una condizione di nelle intenzioni dei comitati dell’ICI, ritenzione urinaria completa e circa essere eseguito solo da specialisti del l’8.7% presentava un residuo post- settore, ma dovrebbe essere condotto minzionale maggiore di 200 ml. come da medici di medicina generale, gine- evento avverso. Infatti, più del 93% cologi, neurologi, fisiatri o anche, in della popolazione (> 1000/1100 pa- alcune realtà, da figure non mediche zienti) non è ricorsa all’uso di catete- tipo l’infermiere o il fisioterapista della re e chi ne ha fatto uso ne ha avuto continenza. necessità per un’estensione temporale Il secondo livello di valutazione, inve- ristretta. ce, è a carico dello specialista (urologo Solo il 2% circa della popolazione ha o uroginecologo), che dovrà eseguire interrotto il trattamento per insorgen- o prescrivere test più complessi, costo- za di eventi avversi. si e, a volte, invasivi. Inoltre, uno studio di confronto pub- In un modello efficace di gestione, già blicato nel 2011 [13] tra Onabotulinu- sperimentato in Italia nella Regione mtoxinA e terapia con anticolinergici Piemonte, centri di primo livello sparsi ha mostrato che non vi era nessuna sul territorio valutano in prima battuta differenza statisticamente significativa il paziente, collegati in rete con centri 08 ANNO III N°15 - SPECIALE 2013 di secondo livello che seguono i casi cale: capacità funzionale della vescica, di ristagno di urine e quindi una diffi- complessi. Un centro di terzo livello gravità dell’incontinenza, frequenza e coltà di svuotamento vescicale. funge da coordinamento. presenza di urgenza minzionale) ven- Il problema è come eseguire tale con- Tali livelli non devono essere conside- gono molto spesso omessi nella valu- trollo: il metodo più semplice sarebbe rati necessariamente come sequenziali tazione del paziente per mancanza di il cateterismo vescicale, ma è una me- taluni casi, definiti come “complicati”, tempo e di conoscenze specifiche. todica invasiva, non priva di rischi e, la valutazione potrà prevedere imme- Terminata passerà di nuovo, non usuale per i medici non diatamente il ricorso a test di secondo all’esame obiettivo, che andrà indivi- specialisti (spesso invece usuale per livello. dualizzato in base ai sintomi riferiti l’infermiere). Per evitare il cateterismo, Bisogna porre grande attenzione a tale dal paziente e alle sue caratteristiche. si ricorre all’ecografia o all’utilizzo di aspetto, poiché una valutazione sem- La valutazione andrà eseguita valu- appositi strumenti chiamati “bladder plificata è auspicabile e suggerita dalle tando lo stato dei genitali esterni e scanner”. Purtroppo, non tutti gli stu- raccomandazioni ICI, ma non può es- della zona perineale, la sensibilità di medici hanno disponibilità di tali sere sufficiente in tutti i pazienti: ciò (presente, aumentata, ridotta, assente) apparecchiature: ecco quindi che, in presuppone un minimo di formazione di tali aree, i riflessi (in particolare il molti casi, si ricorre alla prescrizione dei medici e delle figure non mediche riflesso bulbo-cavernoso) ed il tono di una uroflussimetria o di un’ecogra- coinvolte nella gestione di tali pazienti, dei muscoli del pavimento pelvico, la fia vescicale con controllo del residuo al fine di evitare omissioni diagnosti- presenza di prolasso degli organi pel- post-minzionale. In tal modo, si ingor- che rilevanti. vici nella donna e l’esplorazione ret- gano le liste degli studi/ospedali e si Questo punto potrebbe essere consi- tale per valutazione della ghiandola creano lunghe attese per i pazienti. derato una debolezza delle raccoman- prostatica nell’uomo. Molte delle sud- Fra i test di secondo livello, una va- dazioni ICI e sottolinea la necessità, dette manovre non sono comuni nel- lutazione presente nel nostro paese, di imple- la pratica clinica non specialistica: in scopia) potrà essere eseguita sia nel mentare le possibilità formative nel particolare, la valutazione del prolasso sospetto di restringimenti dell’uretra o campo della patologia funzionale del nella donna e l’esplorazione rettale di ostruzioni da parte della prostata, basso apparato urinario. nell’uomo non sono sempre eseguite. sia per escludere una malattia onco- quindi, Secondo una survey condotta in Gran logica della vescica. L’esame urodina- cominciare da un’accurata raccolta Bretagna, ad esempio [16], i medici di mico rappresenta l’esame funzionale anamnestica, che indaghi la presenza medicina generale eseguono meno di dell’apparato urinario per eccellenza: del problema (VI/OAB, incontinenza cinque esplorazioni rettali al mese. nella sua versione tradizionale consi- urinaria), la sua severità, la sua insor- Anche questo aspetto rappresenta un ste in due parti, una volta allo studio genza (modalità e tempi) e, aspetto punto di debolezza delle attuali linee della fase di riempimento della vesci- non trascurabile, quanto tale proble- guida e raccomandazioni, che richie- ca, l’altra interessata invece alla fase ma impatti sulla qualità di vita del/ dono un esame obiettivo “specialisti- di svuotamento. Le informazioni tratte della paziente. Tutte le linee guida co” a non specialisti! dall’esame urodinamico, accompagna- internazionali sono concordi nel con- Terminata la valutazione iniziale, gli te alla valutazione clinica, rappresen- siderare utili a tal fine i questionari esami di primo livello comprendono tano uno strumento essenziale per le standardizzati. pochi test obbligatori: tra questi ri- decisioni sul trattamento successivo. Purtroppo, tali questionari, così come cordiamo l’esame microscopico delle Esistono poi altri esami di secondo il diario minzionale (strumento fonda- urine e il controllo del residuo post- livello, che possono essere richiesti mentale per valutare la funzione vesci- minzionale, per escludere la presenza dopo precedenti esami o anche come La valutazione dovrebbe, l’anamnesi, si endoscopica (uretrocisto- 09 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF indagini di primo approccio nel caso ACCESSO ALLA TERAPIA di particolari sospetti. Il piano sanitario nazionale del 20112013 non menziona direttamente la Senza voler entrare in dettagli trop- Dimensione del problema OAB e l’incontinenza urinaria (IU), ma po tecnici, possiamo ricordare esami e costi socio-sanitari la correla ad alcune tematiche riguar- radiologici quali la tomografia com- Più di 5 milioni di persone in Italia danti l’invecchiamento. puterizzata o la risonanza magnetica, soffrono oggi di Vescica Iperattiva, di Tuttavia, la VI/OAB e l’IU non riguar- che forniscono immagini dettagliate queste il 60% circa sono donne. dano solo gli anziani, ma spesso anche di addome e pelvi, ma anche indagini La vescica iperattiva comporta dei donne giovani in età lavorativa. radiologiche più semplici, quali radio- costi che possono essere divisi in di- Esistono vari livelli di assistenza e di grafie con eventuale uso di mezzo di retti ed indiretti. I costi diretti sono cura per la VI/OAB e l’IU. contrasto locale (RX cistouretrografia). quelli legati alla diagnosi e controllo Anche in relazione a tali esami spe- (visite mediche specialistiche, esami Accesso alle cure cialistici di II livello emergono delle di laboratorio, esami diagnostici), al Al momento non abbiamo un percor- difficoltà, legate soprattutto ai notevoli trattamento, all’assistenza di routine so per il cittadino o protocollo condi- tempi di attesa, presenti in alcune re- (lavoro degli infermieri, materiali, la- viso. Varie iniziative hanno tentato di gioni: purtroppo, l’incontinenza urina- vanderia), alla riabilitazione (lavoro attivare medici di base, consultori sul ria e la vescica iperattiva rappresenta- infermieri, materiali), alle patologie territorio come porta d’ingresso ad no una condizione da trattare in modo conseguenti l’incontinenza (lesioni cu- una rete di servizi dedicati, consenten- non urgente, e quindi non godono di tanee, infezioni urinarie, cadute, rico- do al tempo stesso una diagnosi ed un canali di prenotazione privilegiati. veri, depressione). I costi indiretti sono trattamento precoce. In tal modo, fra il riscontro del proble- legati ai costi dell’assistenza (gratuita o Ma fatta eccezione per alcune aree do- ma e il suo trattamento possono passa- a pagamento), alla diminuzione della tate di tale organizzazione, nella mag- re tempi anche molto lunghi. produttività per la malattia, perdita di gior parte dei casi non viene fatto scre- produttività per la morte. Esistono poi ening sul territorio. Solo su richiesta una serie di costi definiti intangibili del paziente, a volte tardiva, il territo- (individuali, familiari, per l’operatore rio invia direttamente allo specialista professionale). Quelli individuali sono in ospedale indipendentemente dalla legati sintomi psichici, senso di colpa, gravità del quadro. vergogna e imbarazzo, depressione, Da situazioni cliniche sfumate a qua- perdita di autostima, difficoltà sessuali, dri complessi o con complicanze in difficoltà all’interazione sociale; quelli atto. Non tutti i centri si attengono alle familiari al carico assistenziale aumen- linee guida internazionali che preve- tato, compromissione dei rapporti, ri- dono una diagnosi clinica immediata schio di abuso o trascuratezza, ricove- ed un trattamento di primo livello di ro presso strutture di lungo-degenza; trattamento conservativo e/o medi- quelli per l’operatore professionale co. Infatti, per facilità organizzativa legati ad eccesso di indulgenza o di vengono avviati a una serie di esami permissività senso di frustrazione e di diagnostici costosi, a volte invasivi che colpa (Tabella 5) [1]. Come si pone il spesso sono inutili ai fini del trattamen- Sistema Sanitario Nazionale nei con- to. Per il trattamento sono indicate più fronti di questa patologia? frequentemente soluzioni chirurgiche 10 ANNO III N°15 - SPECIALE 2013 I COSTI DELL’INCONTINENZA COSTI DIRETTI COSTI INDIRETTI • Diagnosi e valutazione (visite mediche, esami di laboratorio, procedure diagnostiche) • Costi del trattamento (chirurgia e farmaci) • Costi dell’assistenza di routine (lavoro infermieri, materiali, lavanderia) • Costi della riabilitazione (lavoro infermieri, materiali) • Costi ausili (pannolini, cateteri) • Costi delle conseguenze dell’incontinenza (lesioni cutanee, infezioni vie urinarie, cadute, ricoveri in case di cura, degenze protratte) • Costi del tempo utilizzato da chi assiste gratuitamente o a pagamento gli anziani incontinenti • Perdita di produttività per la malattia • Perdita di produttività per la morte COSTI INTANGIBILI INDIVIDUALI FAMILIARI PER L’OPERATORE PROFESSIONALE • Sintomi psichici, insicurezza, rabbia, apatia • Dipendenza • Senso di colpa, vergogna, disprezzo, imbarazzo • Senso di abbandono, depressione, rifiuto • Autopercezione alterata • Perdita di confidenza e stima in sé stessi • Difficoltà sessuali • Perdita di attenzione all’igiene personale • Interazioni sociali • Peso di coloro che assistono e stress emotivo • Compromissione dei rapporti interpersonali • Preoccupazioni economiche • Peggioramento della salute di chi assiste • Rischio di abuso o di trascuratezza • Ricovero • Rinvio della dimissione dall’istituto di cura • Sentimenti e comportamenti negativi verso i pazienti con incontinenza urinaria • Reazioni: - Eccesso di indulgenza - Permissività eccessiva - Responsabilità extra-assistenziali - Frustrazione, Depressione e Senso di colpa nello staff - Sindrome di “Burn-out” Tabella 5. (Concessa Fondazione Italiana Incontinenza [1]) 11 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF o invasive disponibili in ospedale che La FINCO stima una spesa circa di terapia o un precoce abbandono della non sono a carico del paziente ma 300M.€/anno, in Italia circa il 70% stessa per i costi elevati e, quindi, un SSN. Tali soluzioni a più alto tasso di della spesa per l’incontinenza urinaria successivo passaggio all’uso di disposi- invasività a volte trasformano forme è costituita da pannolini. tivi assorbenti rimborsabili, che spesso semplici in forme complicate. Il giusto approccio alla distribuzione hanno costi mensili superiori alle te- dei presidi dovrebbe essere basato su rapie, non rappresentano una terapia Ausili per l’incontinenza Appropriatezza e Libera Scelta (Fonda- e non rimuovono i fattori psicosociali Sono rappresentati da presidi assor- zione Italiana Continenza) [1]. legati al problema VI/OAB e IU. Ci sono poi i costi legati alle comor- benti, teli salvaletto, dai cateteri vescicali a permanenza o per cateterismo Terapie farmacologiche bilità: infezioni urinarie, dermatiti, de- intermittente, dalle sacche di raccolta Ad oggi i farmaci per la VI/OAB e l’IU pressione (e farmaci correlati), rischio per le urine, dai condom, dalle valvole non sono rimborsabili dal SSN. di cadute e fratture. per cateteri, dai pessari, dai tutori per Questa scelta spesso orienta i medici I Costi Indiretti sono rappresentati ureterocutaneostomie. e i pazienti a utilizzare come antimu- dall’assenza dal luogo di lavoro, dalla Sono presidi concessi dal Sistema Sa- scarinici quelli più economici come minore produttività sul lavoro e dalla nitario Nazionale, con notevoli diffe- l’ossibutinina, che sono però gravati ridotta attività relazionale ricreativa. renze nelle varie Regioni ed ASL per da maggiori effetti collaterali centrali L’International Consultation on Incon- quanto riguarda la possibilità di scelta e periferici perché con minore specifi- tinence (ICI) assegna un Livello di Evi- del presidio e il modo di distribuzione. cità recettoriale. denza 1 e Grado di Raccomandazione I presidi vengono quasi sempre scelti Questo comporta spesso una precoce A per l’utilizzo di ossibutinina e di tutti con Gare di Appalto in cui il criterio sospensione della terapia. i seguenti farmaci per la OAB e la IU fondamentale per la scelta è dato dal In Italia anche ai pazienti con iperat- da urgenza: Tolterodina, Trospio Clo- Prezzo per Unità, senza tenere conto tività detrusoriale neurogena (IDN/ ruro, Solifenacina, Darifenacina [15]. delle esigenze del singolo paziente e NDO) viene concessa, con nota, solo L’utilizzo della Tossina Botulinica A delle caratteristiche tecniche e innova- l’ossibutinina senza avere diritto di nell’OAB è classificato come racco- tive dei prodotti, che potrebbero por- poter scegliere farmaci di nuova gene- mandazione di livello A nelle linee tare ad un abbassamento del numero razione che presentano minori effetti guida europee; ad oggi in Italia non è di prodotti utilizzati al giorno, senza collaterali centrali e periferici. stato ancora esteso l’utilizzo ed il rim- aumento della spesa o addirittura con La letteratura evidenzia come i farma- borso nel trattamento della Vescica una sua riduzione. ci antimuscarinici siano efficaci nella Iperattiva non neurologica, contraria- La Gara di Appalto tendendo al minor VI/OAB e IU da urgenza, e la maggior mente a quanto avviene in altri paesi prezzo spesso provoca: riduzione del parte dei SSN Europei prevede il rim- europei. livello qualitativo medio del prodot- borso totale o parziale per alcuni o per Nonostante questo in alcuni casi sele- to, aumento del consumo pro capite, tutti i farmaci di questa classe. zionati viene utilizzata off-label senza servizio ritenuto qualitativamente non La non rimborsabilità dei farmaci anti- un chiaro riferimento sul DRG da uti- soddisfacente dai pazienti, accentra- muscarinici per pazienti con VI/OAB lizzare. mento della distribuzione dei presidi comporta costi diretti e indiretti. La spesa a carico del paziente del nelle mani di grandi aziende con di- Fra i Costi Diretti c’è quello legato trattamento farmacologico e gli effetti minuzione della concorrenzialità del all’acquisto dei farmaci, completamen- collaterali degli antimuscarinici sono mercato e ridotto studio di ausili tec- te a carico del paziente, che spesso spesso causa di drop-out, l’abbando- nologicamente avanzati. comporta un rifiuto a cominciare una no della terapia comporta spesso un 12 ANNO III N°15 - SPECIALE 2013 potenziale aggravamento progressivo prevedere un sistema di rimborsabi- CONCLUSIONI del quadro clinico e disfunzionale ri- lità, anche parziale, di alcuni, se non ducendo le possibilità dell’efficacia Il SSN Italiano concede ai pazienti af- di tutti i farmaci antimuscarinici. (Ta- terapeutica e aumento dei costi al suc- fetti da OAB e IU da urgenza solo pre- bella 6) La Fondazione Italiana Con- cessivo intervento. sidi per l’assorbimento delle urine o tinenza evidenzia anche implicazioni dispositivi per il cateterismo, con una legate alle Pari Opportunità: infatti per Terapia chirurgica notevole spesa annua per questi presi- i LUTS legati all’ipertrofia prostatica L’utilizzo di Neuromodulazione Sacra- di, spesso offrendo prodotti di scarsa (patologia maschile) il SSN concede le sulle radici nervose a livello sacrale qualità e non tecnologicamente avan- sia terapie farmacologiche (alfa litici e S3 è una terapia di secondo livello; la zati, non adatti alle aspettative del pa- 5αRi) che chirurgiche mentre per la cistoplastica di ampliamento e le deri- ziente, talvolta insufficienti come nu- VI/OAB e l’IU da urgenza (patologia vazioni urinarie sono terapie di terzo mero. All’interno delle singole regioni a prevalenza femminile) il SSN non livello. Tali procedure concesse dal e talvolta anche delle singole ASL ci concede alcun presidio terapeutico o SSN, sono limitate a casi selezionati sono notevoli differenze di qualità di riabilitativo, ma solo ausili per l’assor- e comportano un intervento estrema- servizio con una discriminazione per i bimento. A fronte della fotografia qui mente invasivo, una degenza prolun- pazienti. Vengono poi concesse terapie realizzata, dalla quale emerge l’impat- gata e spesso la necessità di associare chirurgiche di secondo e terzo livello. to dell’incontinenza urinaria sulla qua- il cateterismo a intermittenza per de- Il SSN Italiano non concede per VI/ lità di vita e le limitazioni sulle attività ficit di svuotamento da effettuarsi in OAB e IU da urgenza nessuna terapia quotidiane lavorative e sociali dei pa- centri ad alta specializzazione. farmacologica. Tale strategia risulta zienti che ne sono affetti, si evince per- solo apparentemente conveniente. In tanto la necessità di identificare azioni realtà, infatti, aumenta i costi legati migliorative immediate: ai presidi assorbenti, alle patologie • un percorso per livelli di approccio derivanti dalla VI/OAB, ai disagi so- diagnostico terapeutico che ad oggi è ciali e psicologici dei pazienti e alla tuttora non omogeneo nella varie real- loro minore produttività lavorativa tà regionali e alla loro minore spesa per attività • equità assistenziale e terapia garan- ricreative e sociali. A livello europeo tita a tutti i cittadini. il SSN Italiano risulta l’unico a non CONCESSIONE SSN ITALIANO LIVELLI DI ASSISTENZA Vescica Iperattiva Idiopatica (IDO/iOAB) Vescica Iperattiva Neurologica (IDN/NDO) SI NO (SI per lesioni midollari complete) Terapie farmacologiche NO SI (ossibutinina generica per neurologici) Tossina botulinica NO SI (lesioni midollari e sclerosi multipla) Terapie chirurgiche SI SI Presidi per assorbimento urine e derivazioni delle urine SI SI Terapie riabilitative Tabella 6 13 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF AUTORI Prof. Ferdinando Fusco Ricercatore in Urologia Università degli Studi Federico II di Napoli. Prof.ssa Antonella Giannantoni Professore Associato di Urologia, Clinica Urologica ed Andrologica, Università degli Studi di Perugia. Prof. Enrico Finazzi Agrò Professore Associato di Urologia Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Prof. Giulio Del Popolo Direttore S.O.D.C. Complessa di Neuro-Urologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze. Presidente SIUD Società Italiana di Urodinamica 14 ANNO III N°15 - SPECIALE 2013 Bibliografia [1] Un percorso integrato verso livelli di qualità essenziale dell’assistenza erogata - Opuscolo Fondazione Italiana Continenza, 2011 [2] M.G. Lucas et al, Guidelines onUrinaryIncontinence of the European Association of Urology 2013 [3] Murray S, Lemack GE. Overactive bladder and mixed incontinence. Curr Urol Rep. 2010 Nov;11(6):385-92 [4] Irwin DE et al. The economic impact of overactive bladder syndrome in six Western countries. BJU Int. 2009 Jan;103(2):202-9. [5] Debra E. Irwin et al. Population-Based Survey of Urinary Incontinence, Overactive Bladder, and Other Lower Urinary Tract Symptoms in Five Countries: Results of the EPIC Study – Eur.Urol 2006 [6] CurrUrol Rep. 2013 Oct;14(5):435-41. doi: 10.1007/s11934-013-0335-8.β3-Receptor Agonists for Overactive BladderNew Frontier or More of the Same? 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