AT H E S I S
foto g r a f i a e. . . t r a Pa d ova e Rov i g o - A n n o I I I n . 2 - F E B B R A I O 2 010
N
e
w
s .it
N
www.athesis-news.it
PATROCINI
www.athesis77.it
www.turismocultura.it
www.centuriazione.it
www.csvpadova.org
Provincia di Rovigo
Comune di Rovigo
Comune di Boara Pisani Comune di Stanghella
EDITORIALE
Abbiamo fino ad ora presentato fotografi che, per età ed esperienza, possiamo definire maturi. Come
preannunciato siamo giunti al primo appuntamento con fotografi “giovani”, in riferimento all’età.
E’ una opportuna precisione in quanto non vogliamo togliere loro nulla. “Giovani” è solo in senso
anagrafico in quanto i fotografi che andremo a presentare hanno già alle loro spalle una maturità
fotoamatoriale e, in diversi casi professionale, che li ha già consacrati come autori in grado di sapersi
ben esprimere con la fotografia.
Di questi autori non presenteremo lavori antologici, ma foto riguardanti un unico progetto.
SOMMARIO
DE FORME n.16, 2004 - foto di Enrico Andreotti EDITORIALE
copertina
pag. 2
GAINA, 1990 di Graziano Zanin pag. 8
GALANI, 2009 - foto di Enrico Andreotti
pag. 9
DE FORME, dalle forme, l’idea, la metafora di Giorgio Rigon pag. 3
GalIverna, 1991 foto di Graziano Zanin pag. 10
DE FORME n.17, 2004 - foto di Enrico Andreotti
pag. 3
DE FORME, Enrico Andreotti di Graziano Zanin
pag. 11
DE FORME n.25, 2004 - foto di Enrico Andreotti
pag. 4
DE FORME n.102, 2004 - foto di Enrico Andreotti
pag. 12
DE FORME n.42, 2004 - foto di Enrico Andreotti
pag. 5
DE FORME porta dell’inconscio di Rosetta Menarello pag. 13
DE FORME, concetti in progress di Fausto Raschiatore
pag. 6
DE FORME n.34, 2004 - foto di Enrico Andreotti
DE FORME n.10, 2004 - foto di Enrico Andreotti
pag. 6
DE FORME n.35, 36. 2004 - foto di Enrico Andreotti pag. 14
Tratto da EL CAO DEL ZHùCARO di Graziano e Micol Zaninpagg. 7-10
APPUNTAMENTI di Valentina Cavaliere
pag. 13
pag. 15
Angioletta Masiero
0425 1682458
333 8770361
angioletta_masiero@
vodafone.it
direttore responsabile
Giovanni Bettin
049 615668
[email protected]
www.bettingiovanni.it
articolista - fotografia
Franco De Checchi
049 616727
[email protected]
articolista
ricerca storica
Giulio Menegazzo
049 8800877
[email protected]
fotografia - articolista
Graziano Zanin
0425 95018 - 335 1698 074
[email protected]
direttore redazione
Carlo Campi
0425 23406
[email protected]
diffusione - pittura
Gianfranco Cordella
0426 23475
gianfranco.cordella@
alice.it
fotografia - musica
Gustavo Millozzi
338 4242618
[email protected]
fotografia - articolista
Mauro Agnoletto:
329 1106932
[email protected]
articolista
Giovanni Casna
0425 486149
[email protected]
fotografia - pubblicità
Ilaria Ghirotti
0425 95324 - 347 5713450
[email protected]
articolista
consulenza legale
Luigi Polo
049 5387424
luigi_polo@hotmail.
com
articolista
ricerca storica
Enrico Andreotti
049 9520308 - 338 5464134
[email protected]
www.enricoandreotti.
com
fotografia
Maurizio Cavaliere
339 6818181
cavaliere.valentina@
libero.it
fotografia - spedizione
Stefania Berlose
339 6818181
cavaliere.valentina@
libero.it
pubblicità - convenzioni
Valentina Cavaliere
320 2499318
cavaliere.valentina@
libero.it
Mostre
Enrico Maragno
347 2229656
dottormaragno@gmail.
com
articolista - fotografia
Rosetta Menarello
345 4581792
[email protected]
articolista - scuola
poesia
Massimo Rainato
348 5117782
[email protected]
cinema - webmaster
Luigi Rossi
0049 2327 33815
[email protected]
articolista - scrittore
Anno III n.2 - febbraio 2010 - Athesis.News.it, periodico di cultura e informazione. Editore: Arti Grafiche Stanghella di Floride Benetazzo
Via Canaletta Inferiore, 84 - 35048 Stanghella PD - Tel. 0425 95018 - 335 1698 074 - 335 1698092 - www.athesis-news.it
Pubblicazione mensile registrata presso il Tribunale di Padova con iscrizione n. 2138 Registro Stampa del 05/05/2008 - Iscrizione ROC: 17255
Direttore responsabile: Angioletta Masiero. Direttore editoriale: Graziano Zanin.
Redazione: Mauro Agnoletto, Maurizio Cavaliere, Fiorenzo Moretto, Enrico Maragno, Rosetta Menarello, Giulio Menegazzo, Massimo Rainato,
Luigi Rossi e Antonello Zambon. Collaborazioni: Associazione Culturale Athesis, Enrico Andreotti, Stefania Berlose, Giovanni Bettin, Carlo Campi,
Valentina Cavaliere, Giovanni Casna, Gianfranco Cordella, Franco De Checchi, Ilaria Ghirotti, Gustavo Millozzi, Luigi Polo, Micol Zanin.
2 - Athesis.News.it - Febbraio 2010
DE FORME dalle forme, l’idea, la metafora Mi è difficile associare la locuzione «de
forme», coniata da Enrico Andreotti come
titolo alla mostra, al semplice fonema
italiano “deforme”. Penso piuttosto a «de
formis», amplio a «de formis cogitatum»,
arrivo a “de formis cogitatum et verbis
translatio”, cioè «dalle forme, l’idea e la
metafora”.
Le invenzioni fotografiche di Andreotti
sono finalizzate a dare forma visuale ad
esercizi del pensiero, a riletture, in chiave
allegorica, del sogno angoscioso e della
percezione metafisica.
Sarebbe tuttavia riduttivo fermarci alle
semplici suggestioni che il linguaggio metaforico ci comunica. Mi piace riflettere su
alcuni aspetti che fanno efficace sul piano
estetico e moderna l’opera del nostro Autore. Questi aspetti riguardano lo stile e la
rigorosa selezione dei moduli linguistici.
di Giorgio Rigon
LO STILE
“lo stile è una certa qual grandiosità ottenuta
con sacrifici volontari, espressione attraverso
la semplificazione” , precisa Maurice Denis
nel formulare la necessità dello stile pittorico.
Concetto chiave di quest’asserto è quindi la
“semplificazione”, criterio operativo che fa
parte delle “Nouvelles Théories” dello stesso
Denis sull’onda trascinatrice degli studi sulla
psicologia della forma, pilotati dagli studiosi tedeschi del primo ‘900. La semplificazione è il pensiero costante di Andreotti, egli la
ottiene, sì con la disposizione dell’uomo e
dell’oggetto-forma in un’atmosfera di isolamento fatta di luci e di ombre profondissime,
ma anche, e soprattutto, con la straordinaria
capacità di disporre le “gesticolazioni” in una
sorta di intelligenza plastica che condensa
l’immagine e dona alle composizioni “il massimo dell’esistenza - per dirla con le parole di
Athesis.News.it - Febbraio 2010 - 3
André Lhote - … l’artista, nello stesso tempo
in cui immagina l’azione, dispone delle curve ritmiche sulle quali si disporranno docilmente le gesticolazioni più articolate…”. Ed
è stile anche la scelta di Andreotti che contrappone al tono basso e cupo dell’ambiente
l’evidenza luministica del soggetto. Il nostro
Autore sembra avere assimilato l’insegnamento dell’Alberti su la “Recezione dei lumi”
, che favorisce la resa plastica delle forme in
funzione della posizione e della qualità della
fonte illuminante, talché, quasi per magia, le
forme balzano plasticamente in primo piano,
monumentalizzate nella loro fisicità o nell’enfasi di un sentimento.
I MODULI LINGUISTICI
Nell’opera di Andreotti ravviso essenzialmente due moduli linguistici ricorrenti: il
simbolismo e la sintesi binaria dell’essere e
del tempo.
IL SIMBOLISMO
Quella che al tempo di Dante era la poetica
dell’allegoria (per ogni figura un referente
4 - Athesis.News.it - Febbraio 2010
preciso), ha ceduto il posto al simbolismo
moderno, ove notiamo come la suggestione
simbolica non indirizzi ad un significato preciso, bensì ad un alone o a un ventaglio di
significati possibili, tutti imprecisi ed egualmente validi, secondo il grado di acutezza, di
sensibilità e di disposizione sentimentale del
lettore. Assistiamo persino al singolare apparire di opere, anche in campo pubblicitario,
la cui indeterminatezza obbliga lo spettatore
a concorrere al loro completamento, ad una
sorta di partecipazione attiva senza la quale
l’atto stesso dell’interpretazione non può dirsi
compiuto. La fotografia, di per sé, nasce con
la caratteristica della “definitezza” e della fedeltà al dato visivo, in quella di Andreotti, il
grado di apertura è conferito dall’ambiguità
delle forme scelte, dallo squilibrio di natura formale, dalla violazione alle leggi della
prospettiva e delle proporzioni che, tuttavia,
sono scrupolosamente realizzate in sede di
ripresa, mai attraverso manipolazioni con
tecniche digitali.
L’ESSERE E IL TEMPO
Il rappresentare di Enrico Andreotti è in
forma di allegoria: “L’Uomo”, soggettoattore, nella sua dimensione irrazionale o
subconscia, interagisce con le forme, forme intese come parti monumentalizzate
del proprio stesso corpo o forme simbolo
che, enfatizzate nella loro concretezza,
diventano feticci, idoli, amuleti, talismani, simulacri di uno stato mentale. Il volto
dell’uomo si presenta con una maschera
d’angoscia, ti apostrofa con l’inquietudine di chi ha rivolto, a sé stesso prima che
a te, il quesito sulla propria esistenza e di
non avere trovato risposta.
Per accostarsi alle immagini di Enrico
Andreotti suggerisco la chiave di lettura
della “Filosofia dell’Esistenza” forgiata da
Martin Heidegger , poiché è evidente che,
nel rappresentare l’uomo in rapporto binario con le forme, il fotografo lo vede
attraverso il filtro di alcune correnti di
pensiero ormai storicizzate. “L’uomo è un
essere finito, gettato sulla terra a guardare al mondo come ad un insieme di
utensili tra i quali scegliere in relazione
alle situazioni contingenti”, afferma Heidegger. Sartre, dal canto suo, ribatte: “Il
mondo può essere visto come un insieme
di utensili. Ma il mondo non è l’esistenza e, quando l’uomo non ha più scopi, il
mondo resta privo di senso” .
Forse non era nelle intenzioni di Andreotti di riferire le proprie simbologie a precise correnti di pensiero, ma qui possiamo
affermare che i suoi personaggi sembrano
insidiati dalla “Angoscia” del tedesco Heidegger e dalla “Nausea” del francese Sartre. D’altra parte, nella Filosofia dell’Essere, le due sensazioni non sono lontane
l’una dall’altra.
da “Fotoit” ottobre 2004
Athesis.News.it - Febbraio 2010 - 5
DE FORME Concetti in progress Con questo studio l’autore intende stimolare il fruitore all’osservazione e all’interpretazione, come esplicitamente dichiarato. Ma non solo. Enrico Andreotti va
oltre: con la sua indagine fotografica a
forte connotazione concettuale sollecita
il lettore affinché l’esame delle fotografie contenute in “De Forme” non si limiti all’aspetto estetico, ma si soffermi sui
contenuti.
Egli si augura che l’analisi coinvolga la
sfera emotiva più intima di ognuno di noi,
quella più personale, che sprigiona pulsioni, stimoli, impulsi più reconditi. Per mezzo di quest’analisi approfondita, e tramite
la ragione, è possibile ottenere la sintesi
di una “lettura” introspettiva di significati
profondi, d’istintivi punti di vista, che - in
quanto sentiti e naturali - saranno intrisi
di emotività, paure, passioni. All’autore
piace collezionare interpretazioni, raccogliere riflessioni.
È uno degli obiettivi dell’indagine: (ri)leggere le diverse interpretazioni del fruitore.
È una proposta coinvolgente, ma anche un
modo per legittimare un programma, una
ricerca, l’insieme di una serie di previsualizzazioni progettuali. Non a caso il lavoro
è in progress... È una continua lettura della società, in tutte le sue angolazioni. “Lo
scopo” dice Enrico Andreotti, “è quello di
realizzare immagini simboliche che possano suggerire interpretazioni o suscitare
emozioni diverse a seconda di chi le guarda, per portare il soggetto a uno stato di
lettura più profondo, quindi a una lettura surreale e anche introspettiva...”. Uno
studio stimolante, dunque, curato nell’organizzazione compositiva, di taglio logico
nella forma e nei contenuti, costruito con
equilibrio, in un bianco e nero gestito con
armonia tonale e sensibilità narrativa: in
esso è prevalente l’aspetto surreale, così
6 - Athesis.News.it - Febbraio 2010
di Fausto Raschiatore
come è presente quello esistenziale.
Connotazioni che danno visibilità alla
creatività di Andreotti e che dialogano fra
loro, tra realtà e irrealtà, concretezza e
astrattezza, esistente immaginario. Entità
diverse e complesse cariche di significati,
coniugate dall’autore in un gioco misurato di approdi linguistici studiati in ogni
particolare, nel quadro di una tessitura
iconica di valenza culturale, tra accattivanti interconnessioni ricche di illusioni
e metafore.
Oggetti e soggetti “vestiti” di una particolare specificità dell’autore che evocano,
sulla base della collocazione nell’ambito
dell’immagine, interpretazioni di eventi,
fatti e situazioni del nostro tempo.
Dal mensile “FOTOCULT” Gennaio/Febbraio 2006
frajare: consumare abbondantemente; el fraja schei, butta via
i soldi.
francare: affrancare; nei giochi
con le carte: scartare una carta
che non può essere presa da
un altro giocatore.
franchéto: soldino.
franco: soldo; ciaparse on franco,
guadagnare qualcosa.
franzéta: frangia, orlatura; frangetta dei capelli.
frapolare: spiegazzare, stropicciare.
frascón: ramo di sostegno dei
nuovi tralci di vite o di piante
rampicanti; brontolone.
frati: sorta di sandali o zoccoli di
foggia fratesca.
fratina, franzéta: frangetta dei
capelli.
fratón: frattazzo; frate grande
e grosso; al plurale, sorta di
sandali (frati) larghi di suola e
tozzi.
fratóna (in): con prezzemolo e
olio; a me piase el bacalà in
fratona!
fratonare: lisciare la malta col fratón; (volg.) sodomizzare.
frédo: freddo; a go ciapà na imbrocà (o intabarà) de frédo!, ho
preso molto freddo.
fregada: atto dello sfregare; fregatura, imbroglio; (volg.) congiunzione carnale con una
donna.
fregadura, fregada: fregatura.
fregnare: frignare
frégola: briciola; quantità minima;
el xé fòra par la fregola!, per
approfittarne!; el rancura anca
le fregole, anche le briciole!;
no’l te dà gnanca na fregola de
pan!, non ti ha dato nemmeno un pezzetto di pane, è uno
spilorcio; el xé in fregola, è in
calore.
fregolón: (s. m.) pertica del fornaio.
fregolóso, sfregolóso: friabile
(detto del pane).
fregolòto: grossa briciola; tizzone
semispento che si sbriciola ma
non brucia.
fréjo: piccola finestra senza scuri;
sfregio, graffio; cancellatura.
53
freschin: il lezzo del pesce; el
can el sa da freschin!, il cane
puzza, odora di pesce andato
a male.
frève, frèva: febbre; agitazione,
fretta; el ga la freve papalina
che’l te magna on galo e anca
na galina, avere fame di carne
(che un tempo mangiavano
solo i papi).
frevéta: febbriciattola, febbre
bassa.
frevón: febbrone, febbre molto
alta.
fricaciò: (s. m.) fricassea; spezzatino variamente aromatizzato;
patate in fricaciò, patate lesse
prezzemolate.
fritàja: frittata; (fig.) situazione ingarbugliata; morto schiacciato;
a go combinà na bèa fritàja!, ho
combinato un bel guaio!
frìtola: frittella; organo sessuale
femminile; ragazza dall’aspetto
un po’ frivolo.
frìzare: friggere; assa che’l se friza
in te’l so ojo, lascialo friggere
nel suo olio, non curarti di lui.
fròldo: (s. m.) ansa di fiume.
fromàjo, formajo: formaggio.
froménto, forménto: frumento.
frontìn: frontale; visiera (del berretto).
fruà, fruada: logoramento, logorio.
fruà: (agg. e p. p.) liso, consumato; te si parfin fruà a forsa de
laorare, sei sfiancato per troppo lavoro.
fruada, fruà: logoramento, logorio.
fruare: consumare, logorare.
frula: giocattolo costituito da due
spaghi od elastici infilati dentro
i fori d’un bottone che, tirati, lo
fanno frullare.
frùo: uso, consumo; consumazione.
frusta!, fute!: (escl.) via! (detto al
gatto).
frusta: consumata; col corpo se
frusta, l’anema se justa, quando si invecchia, si è più propensi a pensare all’anima.
frustà: consumato, sfilacciato; el
ga i daman frustà, i polsini sfilacciati.
frutaro: albero fruttifero, frutteto.
frutaròo, frutaruòlo: fruttivendolo; “va’ a l’inferno, frutarolo / ca
te vendi i pumi marzi / le patate
col caròo / va’ a l’inferno frutaròo, va’ all’inferno, fruttivendolo, che vendi le mele marce, le
patate col tarlo, va’ all’inferno
fruttivendolo (cantilena popolare).
fufagnare, frafugnare, funfignare, stropiciare, strafugnare:
sgualcire.
fufiti: colpetti di nocca sulla testa.
fufognare: farfugliare.
fuga: fretta, foga; el xé ‘nda via de
fuga, è partito di corsa.
fugasson: impacciato, imbranato.
fugaza: focaccia.
fuìn: (s. m.) faina.
fùlgare: nell’espressione on fulgare, un gran numero.
fumà: (p. p.) fumato; fumata, nube
di fumo; fumatina, boccata di
fumo; quanto tabacco sta nella
pipa per una fumata; che’l toso
l’è proprio fumà, quel ragazzo
ha fumato troppa marijuana.
fumadina: fumatina.
fumadóre: fumatore.
fumàra, fumàna: nebbia; considerevole quantità di fumo o di
polvere; esalazione di vapore;
na fumara de bote, botte da
orbi.
fumarón: nebbione; consistente
nube di fumo; te si drìo fare
on fumarón, stai creando confusione., stai enfatizzando un
problema.
fumegada, infumegada: affumicata; il rimanere esposti
all’azione del fumo.
fumegara: densa coltre di fumo.
fumegare, infumegare: affumicare.
fuminante, fulminate, furminante: fiammifero; a go dà on
fuminante a la casona, ho bruciato la baracca; el salta via
come on fuminante, si accende subito di rabbia, è un tipo
nervoso.
funfignare, fufagnare, frafugnare, stropiciare, strafugnare:
sgualcire.
fuòghi: fuochi d’artificio; i ga fato
Athesis.News.it - Febbraio 2010 - 7
i fuoghi, hanno fatto uno spettacolo pirotecnico.
fuògo, fogo: fuoco; fuogo de S.
Antonio, erpes; el xé come el
fuogo, ha la febbre.
fuòra, fòra: fuori; veto fuòra?,
esci?
furbìa: spolverata; dàghe na furbìa su sto calto, spolvera su
questa mensola.
furbire: spolverare, pulire, detergere; gheto furbìo l’armaro?,
hai pulito l’armadio?; el parla
forbìo, parla con termini ricercati.
furbochio, furbonchio: furbo,
assai scaltro.
furegare: rovistare, cercare, frugare; stuzzicare; cossa sito
drìo furegare?, cosa stai cercando?; el me fùrega drìo, mi
tocca dappertutto.
fureghin, fureghìti: detto di chi
s’intrufola e fruga dappertutto, attento a concludere ogni
tipo di affare lucroso.
furegón: attizzatoio; arnese per
stasare un condotto, una tu-
batura; chi fruga sempre dappertutto.
furéto: scricciolo; topolino; bambino vivace.
furfa: atto del frugare.
furfare: rovistare, frugare; el
furfa dapartuto!, si intromette
dove può.
furini: (s. m.) vermetti della pasta.
furizo, sfurizo: (s. m.) ghiottoneria.
furlàn: friulano; persona stravagante o poco sociale o tirchia.
furo: (agg.) ghiottone; ladro; èssare furi de na roba, esserne
avidi per qualche cosa.
fusàro: fabbricante o venditore
di fusi.
fusìle: fucile.
fustegare: rovistare, frugare;
molestare; fa’ de manco de
fustegare el dente massearo!,
non tormentare il dente!
fustìn: fustino.
fusto: recipiente per liquidi.
fute!, frusta!: (escl.) via! (detto al
gatto).
G
ga: (v. verb.) ha.
gabada: imbroglio, truffa; presa
in giro, canzonatura.
gabana: giaccone; vecchio pastrano
militare;
cappotto;
persona trasandata ma abbastanza astuta.
gabardina: soprabito o impermeabile molto leggero.
gabare: gabbare, imbrogliare.
gabina: cabina.
gabiòto: gabbia molto grande;
canile dove dorme il cane;
casa bassa e piccola.
gadòsa: gazzosa.
gaéno, goéno: tipo pazzo e poco
affidabile.
gaìna: gallina; chi da gaìna nasse
in tera ruspa, ognuno è figlio
del proprio padre; le done le
ga el zervèo de gaìna, le don-
54
8 - Athesis.News.it - Febbraio 2010
ne hanno il cervello come le
galline (dicevano così!); gaìna vecia fa bon brodo.
gajarda (a la): spavaldamente.
gajardéto: abbastanza vigoroso.
gajardo: forte, possente; senza remore; l’è na dona gajarda, spregiudicata, di bel
portamento.
gajòfo: gaglioffo, buono a nulla, cialtrone; imbroglione.
gajolin: contadino vestito a
festa; el fa el gajolin, fa il
galletto.
galà: (uovo) fecondato.
galàn, crostolo (crustui (pl.)
grostoli, sfrappole, lattughe, lasagne, galani...
costolo. Dolci di Carnevale
corrispondenti alle antiche
frictilia dei Romani, fatti con
la stessa pasta delle lasagne e che venivano fritte nel
grasso di maiale durante le
feste di primavera; par Carnevàe se magna i galàni,
per Carnevale si mangiano
i crostoli.
galana: tartaruga; manrovescio; te dago na galana, ti
do un manrovescio.
galantòmo: galantuomo.
galasso: gallo vecchio, brutto;
donnaiolo.
galdèga: festa al termine di un
lavoro.
galinaro: pollivendolo; allevatore di polli; ladro di galline.
galiòto: furfante, canaglia.
galiverna, caliverna: brina,
galaverna.
galo...?: (interr.) ha...?; galo
fame?, ha fame?
galo: gallo; du gali in ponaro
no i pòle andàre d’acordo!,
due galli nello stesso pollaio non possono andare d’accordo (fig.); el primo galo ca
canta ga fato i ovi, la prima
persona che accusa è proprio quella che ha commesso il fatto.
gamba: gamba; l’è in gamba!,
è arzillo; l’è indrìo come la
quinta gamba del musso, è
uno sprovveduto; “a lo so
mì, da che gamba che ‘l va
zoto! ”, conosco i suoi difetti!; me prestito na gamba de
salata?, mi presti dell’insalata?
gambiara: curva, svolta di
strada o di fiume.
gambo: stelo.
gamèa: (s. f.) latta, pentola,
terrina; (fig.) schiaffo; el ga
dà na gamèa, l’ha schiaffeggiato.
gamelòto: grosso recipiente
di latta usato per il bucato
o per cuocere patate o altro
per i maiali.
ganassa: mandibola; mascella; la parte della trebbiatrice
che batte la paglia; laorare
de ganasse, mangiare avidamente; el ga do ganasse
come el Bombasin!
gandega, ganzèga: festa casalinga organizzata alla fine
di un lavoro edilizio.
ganzo: gancio; furbo, tipo dritto;
te si on ganzo, sei un dritto;
te si on ganzo da da becàn,
sei doppiamente furbo.
garabina: carabina.
garafa: caraffa.
garavana: carovana, carrozzone di giostrai; infiammazione delle ghiandole sottomascellari del cavallo; ruolotte.
garba: (s. f.) stelo.
garbéto: diminutivo di garbo,
acerbo.
garbin: vento che porta sereno;
libeccio.
garbo, indrìo, crùo: acerbo, non
maturo; (contr.: fato).
55
Athesis.News.it - Febbraio 2010 - 9
56
10 - Athesis.News.it - Febbraio 2010
De Forme, Enrico Andreotti
Nasce ad Este (PD) nel 1977 e si avvicina
alla fotografia nel 1999.
Inizia le sue prime esperienze fotografiche
con i suggerimenti di Graziano Zanin, con
il quale negli anni a seguire instaura una
stretta collaborazione nel campo della
fotografia e dell’editoria, ed inserendosi
nelle attività fotografiche e informatiche
dell’Associazione Culturale Athesis.
Si dedica con slancio allo studio della fotografia sia come tecnica sia come mezzo
espressivo.
Accantonati gli studi di giurisprudenza,
dal 2001 si dedica al professionismo collaborando con un avviato studio fotografico, pubblica l’opuscolo Appunti fotografici (Stanghella, linea ags edizioni, 2001) e
tiene diversi corsi di fotografia con l’utilizzo di attrezzature tradizionali e digitali.
Percorre altresì le tappe classiche della
fotografia sviluppando padronanza nel
trattamento del bianconero in camera
oscura. Contemporaneamente sviluppa conoscenze d’elaborazione digitale dell’immagine divenendo, in breve,
esperto nel settore.
Inizia esperienze di impaginazione elettronica e collabora alla cura editoriale
di diversi pubblicazioni: Storia illustrata
della scuola italiana a cura della Direzione Didattica di Albignasego (Stanghella,
linea ags edizioni 2001); Quaderni di archeologia del Polesine vol. II a cura di
Enrico Maragno (Stanghella, linea ags
edizioni 2002); Corti rurali Mondo contadino (Stanghella, linea ags edizioni 2002);
Rivederci nell’America (Stanghella, linea
ags edizioni 2003), Boara Pisani tra storia,
cronaca, cultura e fede… (Stanghella, linea ags edizioni 2003), Villadose Romana
(Stanghella, linea ags edizioni 2005), Boara
Polesine tra storia, cronaca, culture e fede
… (Stanghella, linea ags edizioni 2005).
di Graziano Zanin
Nel 2002 apre un proprio studio ad Anguillara Veneta (PD) dove svolge attività
di fotografia nonché d’editoria su cartaceo ed elettronica in collaborazione con
la moglie Micol Zanin.
Ai corsi fotografici affianca quindi quelli
informatici per enti pubblici e provati. Nel
2003 lo troviamo relatore in corsi rivolti a fotografi ed a insegnanti della scuola
dell’obbligo ai quali propone ritocco fotografico con Adobe Photoshop e editoria elettronica con Adobe InDesign.
Gusto estetico, padronanza e conoscenza
tecnica di linguaggi di programmazione
(HTML, JAVASCRIPT, ASP) lo portano a realizzare siti web, tra i quali, quello dell’associazione culturale Athesis che cura con
particolare dedizione anche per la mole
molto consistente di immagini proposte.
Il suo innato amore per la fotografica e
l’esperienza acquisita nel corso di pochi,
ma intensi anni di studio e ricerca, porta
Enrico Andreotti a collaborare alla realizzazione di diverse mostre: (Ritratto di
donna, 2000, Giochi d’un tempo, 2001;
Mondo contadino, 2002). Sempre nel
2002 espone la sua personale fotografia
Stazione “alcune fermate…”, frutto di una
ricerca pluriennale sulla stazione dei pullman di Rovigo. Una fortuita coincidenza
consacra il lavoro alla storia documentale
in quanto la stazione stessa cessa la sua attività e viene smantellata proprio a ridosso
della mostra. Ancora una personale, Matrimoni nel 2003 e quindi la personale De
Forme del 2004 che gode di un successo
di critica e di pubblico particolarmente significativo. Il lavoro, molto apprezzato dal
punto di vista compositivo e tecnico, è una
miniera di stimoli per interpretazioni che,
come si deduce dalle presentazioni di Rigon e Zanin, danno un’ampia possibilità ai
fruitori di calarsi in diverse letture, volenAthesis.News.it - Febbraio 2010 - 11
do, anche particolarmente impegnative. La
conferma dello spessore del lavoro-ricerca
di Andreotti, che si protrae negli anni, oltre
alle diverse mostre che lo hanno ospitato, è
data anche dagli articoli a lui dedicati dalle
riviste Fotoit (ottobre 2004) e Fotocult (gennaio-febbraio 2006) rispettivamente firmato da Giorgio Rigon e Fausto Raschiatore.
La ricerca concettuale di De forme non
è comunque la sola che prende l’animo
dell’Autore. Il 2005 lo vede collaboratore
di attività riguardanti la Fiaf e particolarmente impegnato nel settore della fotografia sociale che lo porte a dedicare la
sua attenzione e sensibilità alla Casa Madre Dolores nella quale sono ospitate anziane suore e alla Piccola Casa di Padre
Leopoldo.
Varie stimolazioni, collaborazioni per edizioni di volumi o per mostre collettive lo
trovano puntuale nell’ampliamento della
ricerca, che dura da tempo, sui personaggi,
sulle manifestazioni e luoghi di Rovigo e sul
territorio circostante.
12 - Athesis.News.it - Febbraio 2010
Mostre personali:
Stazione “alcune fermate…”
Stanghella (Padova), Museum, 2002
De Forme (1a Serie)
Stanghella (Padova), Museum, 2004
Cerea (Verona), 2004.
Mostra ON LINE, 2005 su www.fotografionline.com
S. Martino di Ven.zze (Ro), Trattoria Alla Busa, 2006
Padova, Godenda Photo Gallery, 2006
Schio (Vi), Circolo fotografico Scledense, 2006
Boara Pisani (Padova), Galleria Athesis-Petrarca, 2006
De Forme (2a Serie)
Stanghella (Padova), Galleria Athesis, 2005
Pontecchio (Rovigo), 2005
Villa Balzana di Arcugnano (VI), Osteria La Quercia fotoclub, 2005
Stanghella (Padova), Galleria Athesis, 2005
Padova, 2006 presso Università Popolare
Rovigo, galleria Athesis-Borsa, 2009
La Piccola Casa di Padre Leopoldo”
Rovigo, Piccola Casa di Padre Leopoldo, 2006
La Morte del Bosegato
Stanghella (Padova), Pinacoteca FAVARO, 2006
DeForme porta dell’inconscio
di Rosetta Menarello
Il titolo, coniato dallo stesso autore “DE FORME” e, con riferimento al latino “de formis cogitatum”, ci conduce alla definizione di un “discorso” sulle forme che dalla realtà visibile si
fanno idee e metafore.
Andreotti è un giovane fotografo che scopre l’arte dello scatto nel 1999 ed attraverso un
lavoro approfondito è giunto a livelli di alto professionismo.
Dal 2002 dirige un proprio studio ad Anguillara Veneta dove attualmente svolge attività di
fotografia classica e digitale nonché d’editoria tradizionale ed elettronica in collaborazione
con la moglie Micol Zanin.
Il personale senso estetico e le capacità introspettive l’anno condotto a realizzare opere di
innegabile valore artistico che richiedono all’osservatore un’operazione di profonda riflessione. Oggetti e persone si correlano per creare situazioni fantasiose, in bilico tra il reale e
l’inconscio, aprendo finestre sull’anima ed esplorando sogni segreti.
C’è in questo artista un consolidato senso della ricerca perché egli sembra frugare negli spazi dell’IO per trovare forme, sguardi, oggetti che sappiano rievocare angosce sepolte o gioie
represse che il lampo di un flash ha il potere di riportare alla realtà.
“De forme” è un percorso da seguire per consolidare la certezza che il confine tra il concreto, il vero e l’inconsistenza del fantastico è spesso una nostra illusione.
E’ questa la sensazione che prova chi “legge” le opere realizzate da Enrico Andreotti, fotografo di percorsi interiori, affioranti alla realtà attraverso gli occhi di chi li sa cogliere ed
apprezzare.
Athesis.News.it - Febbraio 2010 - 13
14 - Athesis.News.it - Febbraio 2010
APPUNTAMENTI
Le informazioni sono tratte dalla stampa, da internet e da segnalazioni degli interessati.
FOTOGRAFIA
di Valentina Cavaliere
PADOVA
Centro Culturale Altinate – San Gaetano,
via Altinate 71
L’OBIETTIVO E LA CITTA’
Colletiva di fotografi
fino al 21/02/2010
Orario: orario continuato 10-18. Chiuso
il lunedì. Info: ingresso libero
di Enrico Maragno
12/02/2010 al 25/03/2010
BOARA PISANI, PD
Gal. ATHESIS - PETRARCA
Hotel Ristorante Petrarca
(di fronte casello autostr. Boara)
GIOCHI DI LUCE E DI COLORE
di Vinicio Ferrigato
Fino al 15/02/2010
ROVIGO, Caffé Borsa
Associazione Culturale Athesis
CUOR DI RUGBY
di Luciano Pavanello
01/02/2010 al 01/03/2010
BOARA PISANI, PD
Gal. ATHESIS - PETRARCA
Hotel Ristorante Petrarca
(di fronte casello autostr. Boara)
PASSEGGIANDO PER I COLLI EUGANEI
di Enrico Maragno
16/02/2010 al 15/03/2010
PADOVA
Libreria La Feltrinelli, via S. Francesco 7
SCREAMING THE FACEZOOM
OF NEW YORK
di Giovanni Nardi
10/01/2010 al 05/02/2010
Orario: tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30
Info: 049 8754630
Ingresso gratuito
CONCADIRAME, Osteria de Argeo
Associazione Culturale Athesis
TRADIZIONALMENTE MAIALE
di Maurizio Cavaliere e Graziano Zanin
01/02/2010 al 12/02/2010
Setata maiale con incontro autori
11/02/2009 necessita conferma
CONCADIRAME, Osteria de Argeo
Associazione Culturale Athesis
CAMPI INCOLTI
PADOVA
Lambda Gallery,
via Monte Solarolo 20
CONTEMPORANEA
Collettiva dell’Associazione Culturale
“Marghera Fotografia”
10/01/2010 al 05/02/2010
Orario: dal lunedì al venerdì 9-13, 15-19.
Sabato 10-12.30
Info: 347 2572537
PITTURA
CONCADIRAME, Trattoria da Argeo
Associazione Culturale Athesis
GIOCHI DI LUCE E DI COLORE
di Vinicio Ferrigato
25/02/2010 al 08/04/2010
STANGHELLA
Ristorante Elisir
Associazione Culturale Athesis
DELTA E DINTORNI
di Silzio Zago
Fino al 28/02/2010
PADOVA
Musei Civici agli Eremitani
CARAVAGGIO LOTTO RIBERA
19/11/2009 al 28/03/2010
Orari: martedì a domenica 9.00 – 19.00
Info e prevendita: 049 2010102
Comune di
Padova
L’obbiettivo e la città
2010
i fotografi e i teleoperatori raccontano...
Athesis.News.it - Febbraio 2010 - 15
Rivista Athesis.News.it: Informazioni: 0425 95018 - mail: [email protected]. IN DISTRIBUZIONE presso:
Solesino PD: Edicola e tabaccheria n.5 Vanzetto - 0429 709168
Solesino PD: Edicolalandia piazza Matteotti
Stanghella PD: Edicola Barbin-Marangon - 0425 958659
Stanghella PD: Ass. Cult. Athesis
Tribano PD: Cartolibreria Rossi - 049 5342960
Padova: Edicola piazza Giovanni XXIII - zona Stanga
Quanti fossero interessati a distribuire la rivista: 0425 95018
Mail: [email protected]
www.athesis-news.it
Anguillara V.ta PD: foto-grafica - Viale Chiesa, 28 - 049 9520308
Boara Pisani PD: Ed. Casna - Via XI Novembre, 20 - 0425 486149
Boara Pisani PD: Salone Marika - Via Fermi, 14
Buso Rovigo: Artepan di O. Melato - Via D. Angeli 13 - 0425 490194
Rovigo: Edicolandia s.n.c. C.C. Aliper - 0425 362066
Monselice PD: Edicola Carpanedo, Largo Carpanedo
Monselice PD: Edicola Marinetti piazza Mazzini
Monselice PD: Edicola San Giacomo s.n.c., via San Giacomo, 5
Monselice PD: Edicola Ospedale
Nr. 22/02
CONVENZIONI: Per convenzioni con i soci dell’”Associazione Culturale Athesis”
e con gli “Amici di Athesis.News.it”.
Le ditte interessate a stipulare convenzioni sono invitate a contattare l’incaricato (sig.ra Stefania) Mail a: [email protected]. Fotoottica Rossini - Solesino PD: sconto 15% - Arcobaleno Bottega Equo Solidale prodotti alimentari biologici, artigianato e
bombiere - Solesino PD: sconto 10% - Gioielleria Girardin - Solesino PD: sconto 15% - Ortopedia sanitaria Dolese Monselice PD, via
Cadorna, 42: sconto 10% - www. ags-edizioni.it sconto 30% pubblicazioni, sconto 10% stampati.
Volume di 216 pagine
con oltre 200 foto rugby rodigino/nazionale
carta patinata di grosso spessore
copertina cartonato con sovraccoperta
In distribuzione
www.ags-edizioni.it - Tel. 0425 95018
Prezzo di copertina € 40
Esibendo la presente rivista € 30
(possibile sconto per quantitativi)
www.ristorantehotelpetrarca.it
MOSAICO
g r o u p
www.tpsgroup.it
CENTRO SERVIZI ASSICURATIVI E FINANZIARI
www.mosaico-group.it
Via L. Einaudi - ROVIGO - Tel. 0425 471832 Fax 0425 989323 - E-mail: [email protected]
Osteria de Argeo
Concadirame RO
Tel. 0425 401030
www.argeo.it
G
RISTORANTE OSTERIA de ARGEO
di Raule Marilena
via S Gregorio, 26
45020 Concadirame (RO)
tel. +39 0425 401030 - P.IVA: 01178920292
www.argeo.it
email: [email protected]
Orario d'apertura: dalle 19.30 alle 24.00
CHIUSO IL MERCOLEDI'
CUCINA TIPICA POLESANA - MESCITA VINI NAZIONALI
Gioielleria
Boara Pisani PD - 0425 485321
ROVIGO
Viale
Porta Adige, 59
Tel. 0425 30059
www.carlocrivellin.com
PAVIMENTI EDILI E TRASPORTI
SOLESINO PD)
Pavimenti
e Rivestimenti
Materiali isolanti
Servizio gru
www.girardingioielleria.it
www.rovigobanca.it
Per. Ind. TURRA
Impianti Elettrici
339 4394688 - 338 3399477
SOLESINO (PD)
ROVIGO - Viale Porta Po, 193
di BARNES ROBERTO e DAVIDE
Tel. 0429 779051
E-mail: [email protected]
Scarica

RIVISTA Athesis News Anno III n. 2 Febbraio 2010 - Foto