GLOSSARIO DELLA PUBBLICITA’
ABOVE THE LINE La pubblicità tradizionale rivolta ai media: campagna stampa, spot TV,
radio comunicato, affissione... Tutto quello che non rientra nell'ABOVE, viene definito
below the line.Sono dette "above the line"tutte le attività di comunicazione pubblicitaria che
impiegano i media classici (stampa, radio, tv, cinema, affissioni).
ACCOUNT Figura professionale che, all'interno dell'agenzia, cura il rapporto con il cliente.
Rappresenta il cliente presso l'agenzia per cui lavora, e l'agenzia presso il cliente.
AFFISSIONE Mezzo pubblicitario basato sull'esposizione di manifesti di varie dimensioni
in luogo pubblico.
AGENZIA DI PUBBLICITA' Struttura che provvede a pubblicizzare un prodotto per conto
di un utente. Storicamente i primi protagonisti del settore erano strutturati come studi
professionali, che si trasformarono poi in agenzie a servizio completo. Esse espletavano
tutte le funzioni relative alla comunicazione pubblicitaria (da quella creativa a quella di
pianificazione a quella gestionale).
ANNUNCIOO Messaggio pubblicitario diffuso a mezzo stampa.
ART DIRECTOR Figura che si occupa di scegliere le immagini, di produrre il lay-out che
visualizza l'idea della campagna pubblicitaria, traducendo in immagini i concetti di una
campagna. Lavora in genere a stretto contatto con il copywriter.
AUDIENCE Persone raggiunte in un determinato periodo di tempo da un messaggio
pubblicitario, riferito essenzialmente al mezzo televisivo. In materia pubblicitaria la sua
analisi è importante perché determina la fase della pianificazione media
AUDITEL Società che rileva i dati di ascolto televisivo. Ha il compito di controllare i dati
sull’audience.
BANNERIl banner è un elemento pubblicitario utilizzato sul web. Può essere un'immagine,
un video o un semplice testo. Anche i formati di banner sono i più vari e hanno varie forme
e dimensioni.
BELOW THE LINE La pubblicità composta di depliant, brochure, cataloghi, flyers,
packaging e tutte le azioni non rivolte ai media tradizionali.Forme di comunicazione diverse
dall'advertising. Convenzionalmente sono collocate "below the line"le attività di
comunicazione realizzate al di fuori dei media classici: sponsorizzazioni, promozione, direct
marketing, etc
BENEFIT Vantaggio, beneficio. E' usato sia per identificare i vantaggi da proporre al
consumatore sia per indicare i vantaggi ottenuti o ottenibili dall'impresa mediante una
determinata azione di marketing.
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I benefit possono essere più di uno. Una regola della pubblicità afferma che il messaggio
deve strutturarsi attorno al benefit principale. Gli eventuali altri benetits secondari devono
avere il ruolo di supporto alla promessa principale. In un annuncio stampa il benefit dovrà
essere inserito nell’Headline, mentre gli eventuali altri benefit saranno nella Body Copy e
saranno evidenziati dal visual.
BIANCA Lato del foglio di macchina stampato per primo. In uno stampato a ottavo la
bianca costituisce le pagine 1-4-5-8; in un sedicesimo le pagine 1-4-5-8-9-12-13-16; in un
trentaduesimo le pagine 1-4-5-8-9-12-13-16-17-20-21-24-25-28-29-32. Le altre sedici
pagine sono stampate sul secondo lato del foglio, chiamato volta.
BITMAP Letteralmente "Mappa dei punti", è il modo più semplice per codificare
digitalmente in pixel un' immagine. Un pixel equivale al più piccolo punto codificabile.
BLOG Abbreviazione di Web log. Un blog è un ibrido tra un normale sito statico e un
diario. Normalmente i post più recenti sono quelli che si trovano in alto nella pagina e,
mano a mano che si scende, compaiono quelli più vecchi. Ci sono vari software di gestione
di un blog, uno dei più famosi è WordPress.
BODYCOPY La parte testuale del messaggio pubblicitario che sviluppa il concetto
comunicativo esposto nel titolo (headline). In genere, nell'annuncio stampa, è posto sotto
quest'ultimo.E' la parte di testo di un annuncio pubblicitario dedicata a descrivere le
caratteristiche dell'azienda e/o del prodotto presentato.
BOZZETTO Prototipo di un annuncio pubblicitario nel quale compaiono solo l'immagine
schizzata e l'ingombro dei testi.
BRAND Termine inglese per indicare un marchio. Dizionario della pubblicità e
comunicazione": "...Il nome, il simbolo o il segno grafico che indica una linea di
prodotti...".
BRIEF Il documento che viene redatto dall' account di un'agenzia dopo l'incontro con il
cliente. Deve contenere informazioni essenziali per il lavoro dell'agenzia come le
caratteristiche del prodotto da promuovere, gli obiettivi della comunicazione, il target di
riferimento, i principali concorrenti, il plus del prodotto rispetto ad altri. Documento che
riassume gli obiettivi e i contenuti di una campagna pubblicitaria. Viene consegnato durante
la riunione definita di briefing.
BRIEFING Momento culminante dell'avvio di ogni lavoro pubblicitario ovvero passaggio
di tutte le informazioni contenute nel brief. Il briefing può avvenire in ambiente formale e
rigido oppure in un'atmosfera più rilassata e innovativa ma generalmente non manca mai
nell'ambito del rapporto azienda pubblicitaria-cliente.Passaggio delle informazioni e delle
istruzioni necessarie per l'ideazione di un progetto di comunicazione. Consiste nella messa a
punto del brief.
BROCHURE Termine francese con cui si indica un opuscolo pubblicitario, sovente
lussuosamente rilegato.Opuscolo informativo riguardante l'organizzazione o un singolo
progetto.
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BROWSER Software che permette di sfogliare pagine web in modalità http (HyperText
Transfer Protocol). Alcuni dei browser più famosi: Internet Explorer, FireFox, Opera,
Safari, Netscape.
CAMPAGNA PUBBLICITARIA L'insieme delle attività pubblicitarie a favore di uno
stesso prodotto, coerenti fra di loro, mirate a raggiungere un obiettivo prefissato destinate ai
vari media (affissione dinamica).Serie programmata di messaggi pubblicitari diffusi
attraverso i mezzi di comunicazione di massa e ideati per raggiungere un determinato
obiettivo, a supporto dell'immagine istituzionale di un'azienda o della penetrazione nel
mercato di uno o più prodotti. Una campagna pubblicitaria è il frutto di una serie di distinte
attività mirate a realizzare un messaggio pubblicitario forte e convincente e a selezionare i
mezzi migliori per una sua efficace diffusione presso il target individuato, così da spingerlo
alla prova e all’acquisto.
CAMPAGNA INTEGRATA Forma di campagna che supporta la campagna pubblicitaria
classica con direct marketing, promozioni, sponsorizzazioni, relazioni pubbliche.
CAMPAGNA ISTITUZIONALE Finalizzata a pubblicizzare non tanto un prodotto quanto
l'azienda nel sul complesso.
CAMPAGNA COLLETTIVA Promossa da un'associazione o da un gruppo di aziende
operanti nello stesso settore. (campagna per la birra dei produttori di birra, campagna per la
pasta, campagne per la diffusione di vari prodotti italiani ecc.). Le agenzie pubblicitarie
contribuiscono (con quote uguali o proporzionali alle loro dimensioni) ad un’unica azione in
cui non sono presenti i singoli marchi.
CAMPAGNA MULTISOGGETTO Volta a pubblicizzare lo stesso prodotto in situazioni o
con testimoni diversi.
CAMPAGNA SOCIALE Campagne che affrontano tematiche sociali e di comune interesse
(es A:I:D:S:, donazione del sangue, uso delle cinture di sicurezza ecc.) Di questa categoria
fanno parte sia le campagne promosse da Pubblicità Progresso, sia quelle volute da Enti
Pubblici o privati, dallo Stato, da singoli Ministeri
CANALE DISTRIBUTIVO Sequenza di intermediari commerciali che provvedono al
passaggio dei beni dal produttore al consumatore finale. A seconda del numero degli
intermediari si distingue: canale diretto (dal produttore al consumatore) canale corto (con un
solo intermediario) lungo (con più
intermediari)
CASE HISTORY Spiegazione di un fatto, azione, fenomeno attraverso un esempio
concreto; molto utilizzato nei corsi di formazione, soprattutto in quelli di marketing, per
completare, anche attraverso un dibattito tra i partecipanti, l'acquisizione di concetti teorici.
In pubblicità indica la storia attraverso la quale si è giunti alla definizione di un messaggio.
CATALOGO Pubblicazione che contiene un elenco dettagliato dei prodotti con la relativa
descrizione
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CENTRO MEDIA Società che si occupa delle strategie di pianificazione e dell'acquisto dei
mezzi.Struttura specialista in comunicazione che programma, per conto di un utente, la
veicolazione di messaggi pubblicitari.
CMYK Metodo di rappresentazione del colore le cui componenti sono espresse in quantità
di ciano (C), magenta (M), giallo (Y) e nero (K). Nella stampa commerciale questo metodo
è definito con il termine di quadricromia.
COMUNICAZIONE AZIENDALEE' l'insieme di tutti gli strumenti con cui l'azienda si
presenta sul mercato; per esempio: pubblicità, promozione, pubbliche relazioni, packaging,
sponsorizzazioni e direct marketing.
CONCEPT L'idea di base di una campagna pubblicitaria.Concetto, motivo ispiratore di una
campagna pubblicitaria e delle sue componenti.
CONSUMER BENEFIT Reason why, supporting evidence, consumer benefit, target e tono
di voce sono gli elementi che costituiscono il contenuto del messaggio e rappresentano
alcuni punti fondamentali della copy strategy
COPYRIGHT Protetto dai diritti d'autore. Proprietà letteraria. Usato come sostantivo
significa anche "Riproduzione vietata".Il copyright (termine di lingua inglese che
letteralmente significa diritto di copia) è l'insieme delle normative sul diritto d'autore in
vigore nel mondo anglosassone e statunitense. Col tempo, ha assunto in Italia un significato
sempre più prossimo ad indicare le "norme sul diritto d'autore vigenti in Italia
COPY STRATEGY Il documento che dopo il briefing indica la scelta strategica effettuata
per la realizzazione della campagna. E' da considerarsi alla stregua di una guida entro cui
sviluppare il lavoro creativo. E' composta di cinque punti: consumer benefit, reason why,
supporting evidence, target, tono di voce. L’enunciazione degli elementi guida su cui
lavoreranno i creativi nell’ideazione e realizzazione della campagna. Documento dedotto da
un primo esame del brief in cui i creativi espongono a livello concettuale e senza la minima
elaborazione creativa quelle che saranno le motivazioni della futura campagna. La copy
strategy mette a fuoco il posizionamento del prodotto sul mercato, traccia il profilo del
target a cui la campagna dovrà rivolgersi, elenca quelli che saranno gli elementi su cui
costruire la promessa del prodotto, anticipa i temi che andranno sviluppati sia a livello copy
che visuale.
COPYWRITER Figura che indica chi si occupa di scrivere i testi dei messaggi pubblicitari
collegandole alle immagini scelte dall'art director, l'altra figura creativa dell'agenzia..
CORPORATE IDENTITY L'insieme delle norme che regolano l'utilizzo del marchio e di
ogni altro elemento verbale e visivo all'interno della comunicazione di un'impresa.
CORPORATE IMAGEE' la reputazione di cui gode l'impresa presso il pubblico, come
risultato di tutti gli elementi della comunicazione tra azienda e mercato.
COUPON Tagliando in un annuncio pubblicitario o promozionale da compilare per ottenere
informazioni, fare un ordine, ricevere in prova il prodotto o un regalo. E' usato anche come
buono sconto o buono acquisto.
DEPLIANT Pieghevole, stampato pubblicitario a più facciate, di dimensioni varie.
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DIRECT MARKETING Tipo di comunicazione che porta il consumatore ad entrare in
contatto diretto (telefono, posta, e-mail) con l'azienda, per la richiesta di ulteriori
informazioni, per la domanda di un campione del prodotto o di altro materiale
promozionale, oppure per l'acquisto diretto di un prodotto. Il direct marketing non
necessariamente ha come finalità di arrivare alla vendita di un prodotto, ma spesso ha il solo
scopo di indirizzare il consumatore ad un determinato punto vendita o di ottenere
informazioni su di lui.
FOLDER Termine inglese che designa un pieghevole a più pagine, stampato per
pubblicizzare un prodotto o un servizio (sinonimo del francese depliant).
FORMAT Il formato, la struttura di cui si compone il messaggio in base ai mezzi utilizzati.
Così si ha il format tv, radio. E’ il disegno generale di una pagina (posizionamento dei vari
elementi, loro ingombro ecc.)
FRANCHISING Formula distributiva in cui il titolare di un marchio concede lo
sfruttamento del marchio stesso, dei suoi prodotti e del know how ad un dettagliante
all'interno di un contratto. Formula di distribuzione in cui un operatore concede ad altri
imprenditori da lui indipendenti lo sfruttamento del proprio know how commerciale.
Concede l’utilizzazione della propria formula commerciale (uso del nome, prodotti, servizi,
promozioni, pubblicità, metodi di vendita, distribuzione, esposizione) es. parrucchieri Jean
Louis David
FREELANCE Libero professionista che collabora esternamente con l'agenzia o la casa di
produzione.
FUORI REGISTRO Difetti di una stampa di un’immagine, dovuto all’imperfetta
sovrapposizione dei quattro colori base con conseguente sbavatura di rosso o blu ed un
generale effetto di sfocatura.
FUSTELLA Lama sagomata per tagli particolari di carta.
GRAFICO Persona esperta nel disegno, nelle tecniche e nelle tecnologie di stampa che
collabora alla definizione del messaggio pubblicitario dal punto di vista visuale
HEADLINE Il titolo del messaggio pubblicitario. Di carattere più grande rispetto al resto
del testo è costruito in modo tale da attirare l'attenzione del consumatore. Comunemente
anche chiamato "slogan". Ha la funzione di attirare l’attenzione sull’annuncio pubblicitario,
di trasmettere immediatamente, in modo sintetico il contenuto principale del messaggio, la
novità. La sua funzione è quella di spingere a leggere il testo ( body copy) che contiene tutti
gli elementi del messaggio.
IMMAGINE AZIENDALE E' la sintesi delle opinioni e delle sensazioni che il pubblico ha
di un'impresa e dei suoi prodotti. Costituisce un patrimonio di credibilità duraturo nel
tempo.
IMMAGINE COORDINATAE' l'immagine che un'organizzazione trasmette attraverso gli
elementi estetici che la caratterizzano: dall'arredamento all'ambiente, dalla grafica
all'imballaggio, al design dei prodotti, alla segnaletica, alle carte da lettere etc.
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L'ISTITUTO DI AUTODISCIPLINA PUBBLICITARIA In Italia esiste l’Istituto di
autodisciplina pubblicitaria, nato nel 1966 con lo scopo di agire affinché la pubblicità sia
onesta, veritiera, corretta e realizzata nell’interesse generale.
Ne fanno parte le principali associazioni di utenti, professionisti e mezzi pubblicitari
(stampa, radiotelevisione, cinema, affissioni…).
L’istituto ha emanato un Codice di Autodisciplina pubblicitaria originariamente, ispirato al
“Codice delle pratiche leali in materia di pubblicità” varato dalla Camera di Commercio
Internazionale nel lontano 1937.
Nel corso del tempo, il Codice italiano è stato costantemente aggiornato e affinato con
l’intento di “assicurare che la pubblicità nello svolgimento del suo ruolo venga realizzata
come servizio per il pubblico, con speciale riguardo alla sua influenza sul consumatore”.
Le norme autodisciplinari prevedono il divieto di ogni forma di pubblicità ingannevole, cioè
”tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o
esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli
effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l’identità
delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti”.
Il divieto è esteso anche alla pubblicità occulta: l’articolo 7 precisa che “la pubblicità deve
essere sempre riconoscibile come tale. Nei mezzi in cui, oltre la pubblicità, vengono
comunicati al pubblico informazioni e contenuti di altro genere, la pubblicità inserita deve
essere nettamente distinta per mezzo di idonei accorgimenti”.
Il Codice è vincolante per tutti gli associati dell’istituto che si impegnano volontariamente a
osservare e far accettare le decisioni di un apposito ”Giurì” composto da un numero di
membri compreso fra dieci e venti, scelti fra esperti di diritto, di problemi dei consumatori,
di comunicazione. Costituisce però un limite a questa procedura il fatto che si intervenga a
campagna già avviata, quando i danni si sono già, in tutto o in parte, verificati.
“Chiunque ritenga di subire pregiudizio da attività pubblicitarie contrarie al Codice di
autodisciplina può richiedere l’intervento del Giurì nei confronti di chi, avendo accettato il
Codice stesso, abbia commesso le attività ritenute pregiudizievoli”.
Un aspetto rilevante è che le procedure di segnalazione e reclamo sono basate su interventi
rapidi, non onerosi per i consumatori e dai risulti efficaci. Solitamente i tempi della
decisione sono meno di un mese.
La decisione del Giurì è definitiva, non ha prove di appello e chiunque abbia aderito al
Codice di autodisciplina è tenuto ad osservare le decisioni adottate.
Un’importante funzione dell’Istituto è il compito educativo e dissuasivo che esercita sugli
operatori pubblicitari associati, cercando di prevenire la diffusione di messaggi non
conformi ai principi del Codice. Alcuni media non vi aderiscono e quindi non sono
vincolati a rispettarlo.
LITOGRAFIA Processo di stampa in cui le superfici da stampare e quelle da non stampare
sono su uno stesso piano senza incisioni o altro. L’operazione di stampa avviene in virtù di
processi chimici che facilitano o impediscono l’aderenza dell’inchiostro sui vari punti della
superficie. Metodo che risale al 1700 prende il nome dalla pietra (litos) sulla quale veniva
riprodotta l’immagine da stampare, disegnandola con una matita grassa. Oggi la pietra è
stata sostituita da una lastra metallica.
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LOGOTIPO Composizione grafica sotto forma di lettering con il quale si rappresenta la
denominazione commerciale di un'azienda o di un prodotto. Indica ormai il marchio di
un'azienda. Si dovrebbe correttamente parlare di marchio-logotipo nei casi in cui il logo
dell'azienda è composto da una parte iconica (marchio) e da una parte testuale (logotipo).
MARCHIO Segnale distintivo con rilevanza e tutela giuridica, che contraddistingue un
prodotto, una linea o un’intera gamma. Può derivare dalla combinazione di parole, simboli,
immagini, colori ed è tale da trasmettere l’immagine voluta e da colpire rendendosi
memorabile alla mente del consumatore.
MARKETING Letteralmente "mercato". Tecnica di ottimizzazione degli scambi di mercato
mediante la creazione, l'individuazione e lo stimolo dei bisogni dei consumatori, associata
alla proposta di prodotti o servizi idonei per il soddisfacimento dei bisogni stessi. Il suo fine
è individuato nella promozione della vendita di beni o servizi. I classici componenti del
marketing sono le 4P anglosassoni prodotto/product, prezzo/price, distribuzione/place,
promozione/promotion. Il Marketing giunge in Italia dagli USA negli anni 50 e si afferma
nella quasi totalità delle aziende solo negli anni 70.
MEDIA Tutti i mezzi di comunicazione che possono essere utilizzati per veicolare il
messaggio pubblicitario. Quindi radio, tv, manifesti, stampa"¦ La principale caratteristica da
valutare è il linguaggio utilizzato dai media perché in base a questo deve essere costruito
l'annuncio. Dei media fanno parte anche i recentissimi Social Media (Facebook, Linkedin,
ecc.).
MEDIA PLANNING Il processo attraverso il quale si decide quali mezzi possono essere
utilizzati per la veicolazione della campagna pubblicitaria. Tutto è subordinato al budget che
si ha a disposizione. Successivamente bisogna analizzare chi sono i destinatari della
campagna e attraverso quali mezzi è più facile raggiungerli. Di solito la pianificazione
media è affidata ad agenzie esterne alle agenzie di pubblicità, perché sono maggiormente in
grado di pianificare correttamente una strategia grazie ai dati in loro possesso. L'agenzia di
pubblicità fornisce un documento con le indicazioni relative agli obiettivi, al target e i
principali concorrenti.
MEZZI Canali di comunicazione. Esistono vari tipi di mezzi: stampa (quotidiani, periodici,
volantini, depliant, ecc). Elettronici ( radio, tv) Esterni (i vari tipi di affissione, statica,
dinamica) All’interno dei mezzi si distinguono i veicoli.
MENABO' Modello dell'impaginazione di uno stampato, che porta le indicazioni di quella
che sarà l’impaginzione e la precisa determinazione degli ingombri di illustrazioni e di testo.
MERCHANDISING E' propriamente una strategia di marketing attraverso la quale il valore
di un prodotto o un servizio viene incrementato grazie alla vendita di oggetti in qualche
modo legati ad esso. Indica tutte le attività mirate a promuovere le vendite di un prodotto.
Vi rientrano quindi il packaging, l’esposizione o display, le offerte speciali e tutte le
iniziative promozionali.
OBIETTIVO DI COMUNICAZIONE Risultato che una organizzazione intende
raggiungere mediante l'attività di comunicazione.
OPENSOURCE In informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto)
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indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi
ne favoriscono il libero studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori
indipendenti. Questo è realizzato mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso. La
collaborazione di più parti (in genere libera e spontanea) permette al prodotto finale di
raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di
lavoro. L'open source ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a
programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto. I
software open source attualmente più diffusi sono Firefox, OpenOffice, VLC, Gimp, 7-Zip,
kernel Linux, i cui autori e fautori hanno contribuito in modo fondamentale alla nascita del
movimento..
PACKAGING La confezione del prodotto. Da una parte deve avere una sua utilità
funzionale dall'altra deve presentare il prodotto in modo da comunicare la sua immagine e
renderlo facilmente riconoscibile. La sua importanza è testimoniata dal fatto che oggi ci
sono agenzie di design specificatamente adibite a questo compito.Confezione o studio della
confezione. Elemento di estrema importanza per la differenziazione e la personalizzazione
del prodotto oltre che per la sua distribuzione fisica e la sua esposizione nei punti vendita.
E’ indispensabile veicolo per la fornitura di alcuni servizi impliciti al consumatore quali
l'informazione sul prodotto e una migliore possibilità di conservazione. E' uno strumento
per comunicare stimoli al consumatore sul punto vendita e per spingerlo all'acquisto
PIANIFICAZIONE MEZZI Scelta e programmazione dei mezzi sui quali articolare una
campagna pubblicitaria per rendere ottimale il numero delle esposizioni al messaggio da
parte del maggior numero possibile di potenziali acquirenti. Serve cioè a stabilire quanti
individui raggiungere (copertura) e quante volte in un determinato periodo di tempo
(frequenza).
PIANO DI COMUNICAZIONE Modello per impostare l'attività di comunicazione di una
organizzazione e realizzare la pianificazione strategica degli interventi chiarendo obiettivi,
politica, strategia, azioni, ecc. del progetto di comunicazione.
PLANNING Documento che espone gli obiettivi aziendali di marketing.
PORTFOLIO L'insieme delle campagne pubblicitarie e dei lavori vari realizzati da un
creativo, da un'agenzia, da un'azienda. C'è anche il portfolio clienti, pubblicazione con
l'insieme dei clienti di un'agenzia con le relative campagne utilizzate.Pubblicazione che
presenta una nuova campagna o un nuovo prodotto ad un target qualificato di venditori o
intermediari commerciali. Per estensione, si utilizza anche per indicare la raccolta delle
campagne realizzate da un'agenzia o da un gruppo creativo, e le immagine d'archivio di un
fotografo o di un illustratore. In questo caso è utilizzato anche il termine "book.
PROMOTION Insieme di attività che hanno l'obiettivo di incentivare le vendite come
sconti, concorsi, premi, gadget, regali. Il loro utilizzo è notevolmente aumentato negli ultimi
tempi per la capacità di portare buoni risultati di breve periodo in termini di fatturato.
Purtroppo spesso il loro uso indiscriminato e frequente mina il valore della marca.
PROMOZIONE VENDITE Insieme di attività che conferiscono un valore aggiunto e
provvisorio al prodotto o al servizio, per facilitarne la vendita e/o stimolare all'acquisto.
PUBBLICITÃ COMPORTAMENTALE Una tipologia di pubblicità online sempre più
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diffusa. Consiste nel proporre all'utente banner in linea con i suoi interessi. Tale selezione è
svolta grazie ai cookies, che "ricordano" i siti visitati e i prodotti acquistati dall'utente su
internet.
PUBBLICITÃ DINAMICA Manifesti e locandine esposti sui mezzi di trasporto pubblico o
alle stazioni di fermata.
PUBBLICITÃ SUBLIMINALE Messaggi che colpiscono i consumatori al di sotto della
soglia di coscienza, memorizzati solo dal subcosciente.
PUBBLICITÃ ESTERNA Attività e mezzi della pubblicità effettuata in spazi aperti
(affissione, installazione, ecc.).
PUBBLICITÃ SUL LUOGO DI VENDITA Situata nella catena comunicativa proprio sul
luogo di vendita, mira a influenzare e determinare l'atto di acquisto (il 50% degli acquisti in
grandi superfici di vendita non sono previsti dal consumatore sin dall'inizio).
PUBBLICITÃ Elemento del marketing mix che comprende ogni forma di comunicazione di
massa volta a produrre vantaggi per l'impresa committente. Oggetto della pubblicità è di
solito il prodotto, ma può essere anche il marchio e/o l'azienda stessa committente, o una
linea o una categoria merceologica.
QUADRICROMIA CMYK = L'insieme dei quattro colori utilizzati nella stampa offset a
colori: ciano, magenta, giallo e nero. (cyan=C, magenta=M, giallo=Y e nero=K). La stampa
a colori si effettua scomponendo le tinte dell'originale in quattro colori semplici che,
sovrapponendosi, lo riproducono fedelmente. E' praticamente una tricromia alla quale viene
aggiunto il nero.
QUARTA DI COPERTINAUltima pagina di copertina di un periodico o di un libro.Ultima
pagina di copertina di una pubblicazione. Spazio pubblicitario a tariffa maggiorata insieme
alla seconda di copertina.
QUARTINO Pubblicazione stampata a 4 facciate.Serie di quattro facciate ottenute piegando
un foglio in due.
REASON WHY Fa parte di uno dei tre elementi costitutivi del messaggio pubblicitario.
Specificatamente è l'argomentazione razionale che da credibilità alla promessa. Nel
messaggio pubblicitario, indica la ragione per la quale si dovrebbe acquistare il prodotto.
Sono le ragioni che devono dare credibilità e concretezza alla promessa così da spingere il
destinatario del messaggio all’acquisto del prodotto.
ROUGH Primo schizzo che dà al cliente un'idea di massima della campagna. Una volta
approvato si passa alla realizzazione del layout e quindi all'esecutivo.
SERIGRAFIA Sistema di stampa. Prende il nome dal fitto tessuto di seta cuiè applicata una
matrice (o una serie di matrici una per ogni colore usato)e attraverso il quale viene fatto
filtrare a forza l’inchiostro. Ogni matrice preserva dalla inchiostrazione le aree che non
debbono essere stampate in quel colore. Con la serigrafia è possibile la stampa sui più
svariati tipi di supporto : Tessuti, carta,, legno, plastica. Dati i suoi bassi costi è un metodo
utilizzato anche per piccole tirature di manifesti artistici (sfumature).
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SPONSORIZZAZIONE Appoggio funzionario e organizzativo a favore di un’attività o di
una manifestazione. Le sponsorizzazioni possono essere di diverso tipo: culturali, spettacoli
teatrali, festival, mostre, conferenze. Attraverso le sponsorizzazioni l’impresa persegue
finalità di notorietà e di immagine.
STAMPA TIPOGRAFICA Antico metodo di stampa ormai utilizzato solo per particolari
lavori in cui i grafismi (parte stampante della forma) sono in rilievo e speculari diritti. E
altresì definita quindi come stampa diretta perché vi è solo l'inchiostro tra la forma ed il
supporto, e l'applicazione della pressione porta alla stampa leggibile dei grafismi.
STILI DI VITA Diversi sono i modi con i quali i vari individui si atteggiano nei confronti
della vita, per lo più indipendentemente dai loro dati puramente anagrafici e socioculturali.
Quindi non si può rivolgere a tutti lo stesso messaggio, bensì bisogna sapere qualcosa di più
per creare un messaggio più idoneo. Questo qualcosa in più, quesrti modi diversi di
atteggiarsi da parte di ciascuno nei confronti della vita, possono essere riuniti in un certo
numero di stili di vita. L’individuazione, la classificazione degli stili di vita sono oggetto di
ricerche qualitative che danno luogo a una serie di profili. Questi hanno importanza sia nella
creazione di prodotti, nella creazione di messaggi pubblicitari e nella scelta dei mezzi e dei
veicoli più adatti per raggiungere i target.
STRATEGIA DI COMUNICAZIONE Fase del Piano di comunicazione in cui si
individuano i criteri di scelta delle azioni di comunicazione, correlate logicamente e
qualitativamente, con riferimento all'area di attività, agli Obiettivi di comunicazione e agli
Strumenti di comunicazione.
STRATEGIA CREATIVA Indica come si intendono perseguire gli obiettivi proposti: E’ un
momento delicato e di vitale importanza nell’iter che porta alla realizzazione della
campagna pubblicitaria. Consiste nel dare la più approfondita risposta ad alcune questioni
fondamentali. Le più importanti sono: 1) CONTRO CHI? Con l’avvertenza che la risposta
può non essere il/i diretti concorrenti. Può individuare anche un concorrente del tutto
indiretto: per esempio: i normali dessert per uno yogurt. O una prevenzione, un abitudine da
combattere: per esempio, quella di non fare una vera prima colazione. 2) A CHI? La
risposta non è necessariamente la più ovvia. Famoso il caso di una linea di Campbell Soup
monodose, ideata per single, che ha avuto invece un travolgente successo quando la
pubblicità l’ha proposta per famiglie numerose con orari diversi di colazione dei singoli
membri: per ciascuno una bella tazza di zuppa calda e, in più, nel gusto preferito. 3) IN
CHE MODO? La risposta a questa domanda spiana la strada alla fase di creazione, qui
viene stabilito il tono di voce (gridato o sommesso), l’atmosfera generale sarà più in linea
con un tipo di consumi più esclusivo o al contrario di massa. La strategia creativa discussa e
approvata dal cliente sarà la base di lavoro della creazione
STRATEGIA DI MARKETINGE' l'insieme dei principi generali attraverso i quali l'impresa
si propone di raggiungere determinati obiettivi di marketing e di comunicazione.
STUDIO PUBBLICITARIO Piccola impresa che si assume l’incarico di ideare e realizzare
qualsiasi forma di pubblicità classica o below the line senza però esere investita della
gestione dei relativi budget richiesti per una campagna pubblicitaria.
SUB HEADLINE Una sorta di sottotitolo che commenta o esplicita l'headline.
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SUPPORTING EVIDENCE Uno degli elementi costitutivi del messaggio pubblicitario. In
particolare è quel supporto retorico che conferisce importanza alla promessa. Elemento che
suffraga, in modo quasi fisico, il benefit o anche la reason why. Es. il “benefico rossore”
sulla cute che sottolineava l’effettiva azione svolta da un prodotto per capelli sono i granelli
colorati che dimostrano anche visivamente la presenza di particolari sostanze attive in un
detersivo; è la sensazione di freschezza prolungata che produce un deodorante
particolarmente effica.
TABLOID (=tavoletta) Giornale di formato più piccolo di quello tradizionale. La
dimensione del tabloid non è fissa.
TONO DI VOCE La modalità attraverso la quale ci si rivolge ai destinatari del messaggio
pubblicitario, in linea con la strategis creativa adottata e idonea al target scelto. Esso può
essere: enfatico, confidenziale, discorsivo, da leader, rassicurante, spiritoso, distaccato,
sognante, ecc.
TARGET Il gruppo preciso di consumatori che s'intende raggiungere in quanto potenziali
clienti del prodotto.Letteralmente significa "bersaglio"E' il gruppo di consumatori verso il
quale l'impresa rivolge la propria azione commerciale.La corretta definizione del target
richiede lo sviluppo di un approccio sistematico. Dall'analisi dei bisogni del mercato si
passa alla verifica dell'esistenza di un potenziale economico, alla identificazione dei confini
del mercato e infine alla scelta dei segmenti, o parti di mercato, da prendere in
considerazione. L'identificazione del target include informazioni quali età, sesso, cultura,
posizione sociale, stile di vita, etc"¦
TELEMARKETING Attività commerciale di marketing. Si svolge e si conclude per via
telematica (telefono + computer). Per telemarketing si intende l’uso del telefono come
mezzoper proporre promozioni, sondaggi, ricerche di marketing.
TELEPROMOZIONI Sono particolari forme di promozione dei prodotti inserite dentro
programmi televisivi. I prodotti che vengono promossi hanno, all’interno della trasmissione,
propri spazi e proprie scenografie. A differenza degli spot alla cui creazione e produzione
presiedono agenzie pubblicitarie. I messaggi sono curati direttamente dall’emittente, la
presentazione del prodotto è affidata al conduttore.
TELEVENDITA Attività di vendita. Il termine è usato per definire le trasmissioni televisive
interamente dedicate a offrire i prodotti più disparati. Si differenziano dalle telepromozioni
perché sono un’attività di vendita diretta con l’accettazione telefonica del telespettatore e
costituiscono trasmissioni esclusivamente dedicate allo scopo di vendita.
VEICOLO PUBBLICITARIO La singola unità del mezzo utilizzato. Es: una testata
specifica dello stesso editore o una sola rete TV di un network
VETTORIALE E' un tipo d'immagine costruita con numerose forme geometriche
sovrapposte per non perdere definizione durante la fase di riduzione e compressione.
Un'immagine vettoriale è formata da funzioni matematiche e primitive geometriche che
descrivono la posizione dei punti che formano le immagini e il tipo di linee che uniscono
tali punti. Questo formato ha il vantaggio di creare file dalle dimensioni contenute e la
possibilità di ridimensionamento senza subire distorsioni.
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VISUAL Parte di un annuncio rappresentata dall'illustrazione o dalla foto.
VISUALIZER Disegnatore o operatore al computer che realizza visivamente gli story-board
e i finished layout. Disegnatore che realizza in forma grafica un'idea pubblicitaria pensata
dal reparto creativo.
WORDPRESS Si tratta di un sito che offre molteplici funzioni per la gestione e
amministrazione di un sito o di un blog
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glossario della pubblicita - IIS Falcone