TOSCANA
Estratto da: Verso Il successo formativo. Sesto Rapporto di monitoraggio dell’obbligo
formativo. Parte Seconda. Schede regionali, Isfol, 2006
1. Il governo del sistema
1.1. L’articolazione organizzativa
La struttura regionale che segue le attività relative all'obbligo formativo è il Settore Formazione
Continua e Obbligo formativo, nell'Assessorato all'Istruzione, Formazione, Politiche del lavoro,
Concertazione.
La Regione Toscana ha delegato le attività relative all'obbligo formativo e alla sperimentazione
alle Province e al Circondario Empolese-Valdelsa.
Per l'attuazione delle attività relative all'obbligo formativo e della sperimentazione di percorsi
integrati, anche attraverso il coordinamento e l'indirizzo delle attività degli Enti Locali, è attivo
dal 2004 un gruppo di lavoro, coordinato dal Dirigente responsabile del Settore Formazione
Continua e Obbligo Formativo. Il gruppo integra le attività relative all'obbligo formativo
attribuite a diversi settori (Lavoro, FSE e Sistema della Formazione, Istruzione).
In considerazione del problematico periodo di transizione derivante dalla parziale attuazione
delle Leggi 53/03 e 30/03, la Giunta Regionale, con deliberazione n. 1364 del 27 dicembre 2004
ha definito, attraverso una ricognizione sulle caratteristiche dell'offerta formativa integrata
regionale per l'esercizio del Diritto-Dovere all'istruzione e alla formazione, le indicazioni per la
predisposizione delle attività degli Enti territoriali e per le scelte di istruzione e formazione dei
ragazzi e delle ragazze tra i 14 e i 18 anni.
Il sistema scolastico è il riferimento per tutti i ragazzi fino al compimento del quindicesimo
anno, poi possono essere frequentati corsi di formazione almeno biennali, per il conseguimento
di una qualifica.
La revisione del repertorio regionale dei profili professionali costituisce un'importante
opportunità per riordinare l'offerta formativa diversa dai percorsi integrati e finanziata con le
risorse disponibili presso le province toscane, provenienti dal FSE o dalle risorse trasferite per
l'attuazione dell'obbligo formativo.
Il progetto interregionale sulle competenze, che ha realizzato a Firenze nel gennaio 2005 un
seminario internazionale, ha fornito alcune indicazioni per i passaggi tra sistemi attraverso la
certificazione delle competenze, che costituisce una componente fondamentale per l'attuazione
del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione.
L'attività del Gruppo Tecnico Regionale, costituito in attuazione del protocollo firmato il 24 luglio
2003 a seguito dell'accordo nazionale del 19 giugno 2003, composto da rappresentanti della
Regione Toscana, dell'Ufficio Scolastico Regionale, dell'ANCI, UNCEM e URPT e dell'Istituto
Regionale di Ricerca Educativa della Toscana, si è concentrata sul monitoraggio della
sperimentazione e sulle modalità di informazione e comunicazione agli operatori regionali dei
principali punti dell'accordo Stato - Regioni del 28 ottobre 2004 e dei modelli previsti per
l'attuazione dell'accordo nel territorio regionale.
Il Gruppo Tecnico ha organizzato un seminario con la partecipazione dell'Isfol e ha seguito le
attività svolte a livello locale dai Comitati di Progetto che attuano la sperimentazione dei
percorsi integrati.
Il bando relativo all'anno 2005-2006, concordato nel gruppo tecnico, è stato approvato con
decreto dirigenziale nell'ottobre 2004.
Le attività di sistema relative ad azioni di informazione e sensibilizzazione dei docenti
dell'istruzione e della formazione e a campagne di comunicazione sui percorsi integrati sono
state ricondotte ad un progetto unitario di comunicazione approvato a marzo 2005.
Riportiamo alcune informazioni disponibili a livello provinciale:
Toscana
1
Arezzo
L’organizzazione dell’obbligo formativo è affidata al Servizio Istruzione, all’interno
dell’Assessorato Istruzione, Politiche sociali e giovanili, Pari opportunità della Provincia.
Si è costituito un “Tavolo Tecnico Permanente Interistituzionale”, con compiti di
coordinamento e programmazione delle attività formative. All’interno del Servizio
Istruzione si è costituito un gruppo operativo che funge da cabina di regia per
l’organizzazione e il monitoraggio dell’obbligo formativo.
Nel corso del 2004 si è costituito un coordinamento informale fra gli Istituti Scolastici
impegnati nella Sperimentazione. Il progetto INTRA, nel quadro della ricerca-azione
promossa dalla Regione, ha dato un forte contributo in questo senso.
Circondario L’articolazione organizzativa per l’attuazione dell’obbligo formativo si realizza attraverso
Empolese
la programmazione, il coordinamento, la supervisione ed il monitoraggio delle attività da
parte dell’Ufficio Politiche del Lavoro e Ufficio Formazione Professionale. La
collaborazione dei due uffici ha consentito la gestione integrata delle attività inerenti la
formazione dei ragazzi 15-18 anni e i percorsi sperimentali integrati. L’ufficio politiche
del Lavoro supervisiona anche l’attività di orientamento e tutoraggio svolta dai Servizi
per l’impiego.
Firenze
All’interno dell’Area Politiche del Lavoro e Sociali è stata istituita la “Direzione Politiche
Formative e Formazione professionale” che assicura l’integrazione delle attività per
assolvere il diritto dovere all'istruzione e formazione.
Grosseto
Le attività previste per l'attuazione dell'obbligo formativo sono gestite dal Cpi. Il
coordinamento delle attività si realizza in collaborazione tra l'Amministrazione
Provinciale, il Cpi, ed il CSA di Grosseto. Sono state definite e rafforzate le modalità di
rapporto con il Settore Istruzione della Provincia, cui compete la gestione delle attività
relative ai Percorsi Integrati, altresì sono state definite modalità di collaborazione con il
Settore Istruzione nella gestione dell’OSP. E’ invece in carico al Settore Istruzione la
gestione dei Percorsi Integrati di cui all’accordo quadro sottoscritto tra MIUR e Regione
Toscana il 19/6/2003.
Livorno
L'Amministrazione, ormai da alcuni anni, ha fatto la scelta di seguire con particolare
attenzione tutti i giovani in obbligo scolastico e/o formativo, istituendo uno Sportello
Scuola (presente presso i 4 Cpi del territorio) che monitora, segue e svolge attività di
orientamento e tutoraggio. La programmazione ed il coordinamento di tale attività viene
gestita dagli uffici direzionali dell'Amministrazione che curano anche gli aspetti legati al
monitoraggio ed alla valutazione dell'attività. Le scuole medie e superiori del territorio
collaborano con i nostri servizi e gli interventi programmati vengono approvati e
condivisi sia dall'Assessorato all'Istruzione che dalla Commissione Tripartita.
Lucca
Le competenze in termini di istruzione, formazione e lavoro sono del Dipartimento
“Servizi ai cittadini” che si articola in servizio Lavoro e servizio Politiche Educative a sua
volta organizzato in due U.O.C.: la Formazione Professionale e la Pubblica Istruzione. In
particolare per l’Obbligo Formativo è stato costituito un gruppo tecnico di lavoro con i
responsabili dei centri per l’impiego, della formazione professionale e dell’istruzione, con
il compito del coordinamento, per la programmazione e la gestione ed il monitoraggio di
tutte le attività inerenti l’assolvimento dell’obbligo e la prevenzione del disagio e
dell’abbandono scolastico. La Formazione Professionale cura, tramite bandi pubblici, le
attività dei corsi sul FSE, sull’apprendistato e sulla sperimentazione Stato Regioni.
La Pubblica Istruzione tiene i rapporti con gli istituti scolastici e propone progetti
sperimentali per l’attuazione dell’obbligo formativo. Sono state promosse reti di scuole e
conclusi accordi con le ASL e Agenzie del Privato sociale e Associazioni. Cura in
particolare la costituzione di un sistema provinciale per l’obbligo formativo, attraverso la
promozione della progettualità, la formazione degli operatori e la realizzazione di un
piano di comunicazione.
Massa
L’attuazione del diritto dovere, compete all’Assessorato alle Politiche Formative, che
assicura il coordinamento tra Cpi, Formazione Professionale, Politiche del Lavoro e
Pubblica Istruzione.
Nello specifico l’organizzazione del Diritto Dovere è affidata al Servizio Istruzione che
predispone le attività programmate attraverso bandi per percorsi di istruzione e
formazione integrata, in stretto raccordo con il Servizio Orientamento cui fanno capo i
tutors dell’O.F., soggetti preposti alla costruzione e al monitoraggio dei percorsi
individuali. In modo particolare si è posta l’attenzione alla certificazione delle
competenze e al riconoscimento dei crediti maturati dai percorsi attivati all’interno dei
vari sistemi istruzione/formazione/lavoro. A tale scopo si è formato un gruppo di lavoro
intersettoriale al quale partecipano: Provincia, agenzie formative, scuola,OO.SS e
Toscana
2
Pistoia
Siena
datoriali, associazionismo.
L’articolazione organizzativa in essere è stata ulteriormente rafforzata, conferendo un
incarico biennale di prestazione d’opera ad un coordinatore per tutte le attività inerenti il
diritto-dovere, che dovrà raccordare i diversi servizi provinciali interessati (istruzione,
formazione, centri impiego), relazionarsi con gli agenti esterni, valutare in itinere il
processo. Sono state sottoscritte due intese con gli istituti professionali di due zone
territoriali
diverse
per
la
realizzazione
di
Moduli
Propedeutici
di
Orientamento/Riorientamento e Corsi di Qualificazione Professionale (mono o
pluriqualifica) destinati ai giovani in obbligo formativo che hanno abbandonato la scuola
e non sono inseriti nel canale dell'apprendistato.
Nella provincia sono operativi il Servizio di Formazione e Lavoro e il Servizio Istruzione
dell’Amministrazione Provinciale. Il primo con compiti sul versante dell’organizzazione
dei servizi di formazione, orientamento e tutoraggio mentre al secondo compete la
responsabilità della gestione dell’Osservatorio scolastico provinciale (OSP) assieme al
CSA che è anche attivo nel supporto alle scuole per la realizzazione di azioni specifiche
nel canale dell’obbligo scolastico.
1.2. Modalità di monitoraggio dell’attuazione dell’obbligo
La Regione Toscana ha mantenuto e rafforzato l'attività di monitoraggio qualitativo, attraverso
un costante rapporto con gli operatori. Ha inoltre utilizzato le schede di rilevazione sugli
interventi sperimentali, adottate su proposta del Gruppo Tecnico Regionale (GTR) e ha indicato
il database della formazione professionale come il riferimento per il monitoraggio e valutazione
della sperimentazione. E' stata avviata l'integrazione dei dati provenienti dagli osservatori
scolastici provinciali e dai centri per l'impiego con i dati disponibili nel database della
formazione.
Si riportano alcune informazioni disponibili a livello provinciale.
Circondario Per il monitoraggio dell’attuazione dell’obbligo formativo si fa affidamento sia
Empolese
all’anagrafe costituita presso i Cpi, che ai continui contatti con gli Uffici anagrafe dei
Comuni del Circondario e l’Osservatorio Scolastico Provinciale. L’andamento dell’attività
è monitorata attraverso incontri periodici tra operatori dei Cpi, orientatori, tutor nonché
relazioni degli operatori.
Grosseto
Parallelamente al percorso di certificazione della qualità previsto dal dispositivo di
accreditamento regionale è prevista l’organizzazione di un sistema di valutazione
dell’efficienza ed efficacia degli interventi e della qualità percepita dai beneficiari diretti e
indiretti dell’intervento. Vengono utilizzate schede di osservazione quantitativa e
qualitativa relative: alla partecipazione dell'utenza finale (adolescenti); alla
partecipazione degli operatori; al rispetto dei tempi e degli obiettivi prefissati; ed infine
schede di soddisfazione intermedia e finale per tutti gli utenti coinvolti (operatori e
giovani aziende, ecc.). E’ stato predisposto un sistema informativo che organizza le
informazioni che caratterizzano gli interventi diretti ai soggetti presi in carico dalla
“rete”. E’ stato impostato un sistema di strumenti di verifica attraverso la
predisposizione di schede di osservazione in entrata e di verifica delle competenze di
base, delle motivazioni personali e degli interessi dei giovani coinvolti, report dei colloqui
di orientamento e delle varie fasi di monitoraggio del percorso in itinere, certificazione
delle competenze.
Massa
Il Servizio istruzione, in collaborazione con il Servizio Orientamento, ha coinvolto n.2
tutors per il monitoraggio della sperimentazione regionale Istruzione formazione
integrata mediante:
•
la partecipazione ai Comitati di progetto;
•
il supporto per la costruzione di un modello provinciale condiviso per la
certificazione delle competenze e per il riconoscimento dei crediti, alle scuole e
alle agenzie Formative coinvolte nella sperimentazione.
Il servizio orientamento ha coinvolto n°6 tutors per il monitoraggio delle attività
mediante:
•
incontri sistematici con gli operatori dei Servizi Socio-Sanitari, le famiglie, le
agenzie formative, la scuola;
•
relazioni periodiche dei tutor sulle attività svolte, con particolare attenzione al
rilevamento di possibili criticità riscontrate, al fine di attivare idonei interventi
risolutivi.
Toscana
3
Pistoia
Siena
2.
Le principali difficoltà riscontrate hanno riguardato: l’insufficiente attenzione delle
aziende all’eventuale assunzione come apprendisti dei ragazzi in obbligo formativo.
Le attività modulari prevedono l’invio di monitoraggi trimestrali al servizio Istruzione e
formazione della Provincia in cui si evidenziano le informazioni generali relative ai moduli
iniziati, le informazioni sulla rete costituita, informazioni sugli allievi, sulle criticità
rilevate dagli operatori. I tutor monitorano costantemente i percorsi formativi/lavorativi
dei ragazzi che devono espletare il diritto/dovere all’istruzione e formazione per
verificarne l’andamento; per quanto attiene i percorsi formativi, i tutor operanti presso il
Cpi si relazionano costantemente con i tutor d’aula in modo da supportare i giovani in
caso di demotivazione o di rischio di abbandono ed intervenire tempestivamente. E’
inoltre intenzione dell’Amministrazione Provinciale supportare la progettazione e
realizzazione del sistema provinciale per la valutazione dell’efficacia ed efficienza delle
attività di Obbligo Formativo con la definizione degli indicatori per la realizzazione di tale
monitoraggio ampliando e rafforzando il Data Base dell’Obbligo Formativo esistente
implementato dalle tutor operanti presso il Cpi.
Il monitoraggio viene effettuato con relazioni periodiche. I tutor hanno monitorato i
percorsi formativi intrapresi dai ragazzi in obbligo per verificarne l’andamento e hanno
mantenuto i contatti con i tutor d’aula così da intervenire in caso di demotivazione o di
rischio di abbandono.
Per il 2004 si è deciso di dedicare parte del finanziamento dell’obbligo formativo per
l’assegnazione di voucher per la frequenza di corsi di formazione professionale in
agenzie accreditate dalla Regione. Sono state effettuati incontri periodici con gli
assistenti sociali per creare una rete di lavoro solida e funzionante così che i ragazzi
vengano tutorati e monitorati da una rete di servizi concordi nella esposizione di offerte
formative e lavorative. Dall’anno 2005 le tutor effettuano inoltre un monitoraggio
periodico dei ragazzi inseriti nei percorsi di formazione previsti dal contratto di
apprendistato con visite presso le relative sedi formative.
Le anagrafi regionali e provinciali
2.1 L'architettura del sistema
Il modello di anagrafe in Toscana prevede un flusso di dati dalle scuole (che rappresentano la
fonte primaria dell'informazione) due volte l'anno verso l’Osservatorio Scolastico Provinciale: la
messa a regime dell’Osservatorio secondo i protocolli stabiliti dalla Regione comprende non solo
l’obbligo di invio ai Cpi dei dati completi relativamente ai ragazzi in obbligo formativo, ma anche
quelli sull’evasione dall’obbligo scolastico che vengono inviati ai sindaci dei comuni di residenza
e ai dirigenti scolastici delle eventuali scuole di riferimento. I dati raccolti dalle segreterie
scolastiche vengono inviati all'OSP. La trasmissione dei dati avviene alle seguenti scadenze:
- entro il mese di febbraio devono essere forniti i dati riguardanti la scelta fatta dagli
alunni;
- entro il mese di luglio devono essere forniti i dati riguardanti gli esiti scolastici;
- entro il mese di ottobre devono essere forniti i dati degli alunni che pur essendosi iscritti
al percorso scolastico, non frequentano la scuola.
Durante l’anno scolastico inoltre sono possibili prelievi parziali di dati relativi a casistiche
particolari (ritirati, trasferiti, ecc.), e comunque le scuole segnalano prontamente ai Cpi e
all’OSP i casi di alunni in obbligo formativo che interrompono il percorso scolastico, cosicché il
primo li prende in consegna e li contatta e il secondo aggiorna la banca dati.
2.2 Lo stato di avanzamento
Arezzo
E’ stato firmato un protocollo d’intesa con tutte le istituzioni scolastiche secondo gli
indirizzi regionali. La raccolta dati degli archivi provenienti dalle scuole viene effettuata
dal CSA, mentre il resto delle informazioni (anagrafi comunali, centri per l’impiego,
archivi CFP) viene reperito dall’amministrazione provinciale, che si occupa anche
dell’aggiornamento dell’anagrafe completa.
Toscana
4
Firenze
Circondario
Empolese
Grosseto
Livorno
Lucca
Il software che la società Ar-Tel (supporto informatico) ha predisposto, permette
l’aggiornamento sistematico dell’anagrafe, tramite l’immissione degli archivi via via
modificati. L’Osp rielabora i dati e restituisce informazioni ai soggetti che ne fanno
richiesta. La raccolta dei dati avviene in collaborazione tra amministrazione provinciale e
CSA, coadiuvati dal supporto tecnico di una società che produce software. Sono a
disposizione dell’OSP i dati delle 39 anagrafi comunali, dei 5 Cpi, oltre agli archivi dei
CFP; è in costruzione un software che permetta la gestione dell’anagrafe provinciale e
che si aggiorni automaticamente con l’aggiornamento delle banche dati.
Il soggetto istituzionalmente incaricato di acquisire le informazioni sui giovani nel corso
dell’anno scolastico è l’OSP. I dati dell’obbligo formativo vengono rilevati una volta
l’anno, durante il mese di Gennaio. La rilevazione riguarda le scelte effettuate dagli
adolescenti di 14 -15 – 16 –17 anni per l’anno scolastico successivo e viene svolta
dall’OSP in collaborazione con una ditta esterna, cui è affidato il compito di contattare gli
istituti scolastici. Ogni istituto dovrebbe inviare alla ditta che fa il rilevamento il proprio
archivio alunni, aggiornato con le scelte degli stessi, in modo che i dati possano essere
elaborati e, tramite la Direzione Politiche Formative e Formazione Professionale, spediti
agli 11 Cpi operanti nella Provincia. Compito dell’Osservatorio è quello di elaborare in
forma aggregata i dati provenienti dalle nuove rilevazioni per poi metterli in connessione
con i vecchi archivi.
L’anagrafe si basa sui dati provenienti dall’OSP, dalle Anagrafi dei Comuni del
Circondario e dalle scuole. Tale anagrafe è stata realizzata attraverso un database
Access 2000, costituito da una tabella anagrafica e da alcune tabelle di supporto. La
gestione e l’archiviazione dei dati è effettuata, anche attraverso fascicoli cartacei
personali con le informazioni dettagliate degli interventi su ciascun ragazzo e sul
percorso intrapreso al fine di costruire un dossier individuale per il monitoraggio.
Competente per la gestione dell’OSP è il Cpi. Il 21 Gennaio 2002 è stata sottoscritta la
Convenzione con il CSA di Grosseto per la gestione in collaborazione dell’OSP
Provinciale. L’OSP ha attivato i contatti con gli Istituti Scolastici, collaborando alla
estrazione ed alla esportazione dei dati relativi alle anagrafi scolastiche, realizzando la
struttura del database per la gestione dell’anagrafe provinciale, implementando il
programma GOLFS, specifica banca dati per obbligo formativo, fornita dalla Regione.
Allo stato attuale l’OSP coordina, aggiorna e gestisce l’anagrafe provinciale; estrae,
converte ed implementa le anagrafi scolastiche alle scadenze previste dal Piano di
Indirizzo Generale Integrato; coordina e gestisce il flusso di dati dalle anagrafi comunali;
raccoglie dai Comuni e trasmette alla Regione, come disposto dal Piano di Indirizzo
Generale Integrato, i dati relativi alle scuole paritarie statali e non statali, ed alla
anagrafe dell’edilizia scolastica, ex L. 23/96; verifica e standardizza i dati; svolge attività
di informazione ed assistenza tecnica nei confronti delle scuole; collabora con i
Responsabili e gli operatori della rete alla predisposizione di materiale informativo e
report periodici; partecipa alla rete con gli altri OSP, finalizzata allo scambio di dati e
informazioni.
La banca dati dell’Osservatorio Scolastico Provinciale, estremamente funzionale nella
rilevazione dei dati, è risultata insufficiente al fine del monitoraggio dei soggetti in
abbandono, in relazione all’esigenza di aggiornamenti tempestivi atti a permettere di
intercettare i ragazzi in uscita dai percorsi formativi. Ciò ha reso necessaria la
costruzione di una banca dati in excel per l’uso dedicato al servizio dello Sportello Scuola
che viene costantemente aggiornata anche con campi di rilevazioni relative ai colloqui
effettuati. Inoltre in questa seconda banca dati sono monitorati anche i giovani in
formazione professionale in formazione scolastica in strutture private ed in
apprendistato.
Presso l’OSP viene realizzata la banca dati degli alunni in obbligo formativo I dati
vengono trasmessi dalle scuole, contemporaneamente all’osservatorio scolastico per
l’inserimento ed il controllo e, per gli adempimenti di legge, ai Cpi. Questi ultimi
provvedono a controllare i nominativi con le banche dati del lavoro e della formazione
professionale e attivano i servizi di orientamento e tutorato, successivamente
ritrasmettono all’Osservatorio i risultati della loro azione e del monitoraggio. Le
segnalazioni, attraverso la compilazione di una scheda informativa, avvengono secondo
la seguente tempistica: i ritiri vengono segnalati in tempo reale, le non iscrizioni si
raccolgono nel mese di luglio ’04, l’aggiornamento della banca dati sull’obbligo formativo
avviene nei mesi di febbraio e giugno.
Toscana
5
Massa
Pisa
Prato
Pistoia
Presso l’OSP completando la banca dati delle anagrafi comunali con gli alunni in obbligo
formativo, al fine di poter individuare gli alunni dispersi. Le banche dati disponibili sono
le anagrafi comunali, scolastiche, della formazione professionale e dell’apprendistato i
cui dati sono fruibili su base cartacea e informatizzata. Vengono redatti report relativi a:
anagrafe obbligo formativo, iscrizioni, abbandoni, dispersione,alunni in situazioni di
svantaggio, stranieri a rischio di abbandono.
Al Servizio Pubblica Istruzione compete la costruzione e la tenuta dell’anagrafe
provinciale degli studenti a partire dal primo anno della scuola primaria. Lo stato di
attuazione del data base è il seguente:
- estrazione dati di ogni scuola e costituzione banca dati OSP per l’intera popolazione
scolastica;
- archivio generale dei dati relativi agli studenti in OF ed elaborazione statistica dei dati
sulla base delle procedure concordate con la Regione Toscana;
- Erogazione di servizi di supporto alle Istituzioni del territorio;
- Coordinamento e indirizzo delle attività dell’OSP per scambi dati tra i vari OSP
provinciali e le banche dati regionali.
Presso i CPI è stata predisposta una banca dati informatizzata (database relazionale in
Ms/Access) contenente le informazioni anagrafiche relative ai soggetti in carico, con
aggiornamento a cadenza settimanale dei dati anagrafici, delle scelte formative, dei
monitoraggi realizzati e degli interventi formativi messi in atto. Ai fini della costituzione
e dell’aggiornamento del suddetto archivio, le informazioni sono acquisite tramite:
Osservatorio scolastico provinciale, che riceve dalle scuole le informazioni sull’anagrafica
e sulle scelte formative dei minori, nelle scadenze stabilite dalla normativa; Anagrafi
comunali; Incontri di accoglienza ed informazione con famiglie ed utenti che accedono
volontariamente al Centro per l’impiego (fuoriusciti dal canale scolastico e non presenti
in nessun archivio); Incontri sistematici con operatori dei Servizi Socio-Sanitari; Archivio
Apprendistato.
I flussi dati per la costruzione della banca dati degli alunni in obbligo formativo
avvengono attraverso l’OSP. Tutta la struttura è sostenuta dal punto di vista gestionale
da un Protocollo d’intesa firmato da tutte le scuole, i Comuni e la Provincia. Ai Cpi
arrivano i dati elaborati dall’OSP due volte l’anno (dopo le iscrizioni di gennaio e dopo la
chiusura dell’anno scolastico). Le variazioni di posizione o di scelta degli alunni che
intervengono all’interno dei due periodi sono comunicate direttamente dalle scuole ai Cpi
e per conoscenza all’OSP che aggiorna la banca dati. Da questo anno è stato prodotto
un apposito pacchetto software (denominato GOLFS) che consente di organizzare in un
unico data base storicizzato, previi approfonditi controlli semiautomatici, i due prelievi
annuali di norma organizzati in fogli elettronici. Una volta completata questa operazione
dai dieci OSP toscani, sarà più facile automatizzare gli scambi dati tra province per gli
alunni che si muovono da una provincia ad un'altra anche creando un unico data base
regionale. Per quanto riguarda le attività di informazione sull’offerta educativa l’OSP di
Pisa ha prodotto un apposito portale Internet grazie al quale gli insegnanti, gli alunni e i
genitori trovano l’offerta formativa e gli indirizzi di studio complessivamente disponibili
nelle scuole della provincia.
Il flusso informativo proviene dalle scuole ed arriva alla Provincia. Dall’OSP vengono
destinati al Cpi i dati dei giovani che hanno scelto un percorso diverso da quello
scolastico o che non hanno effettuato alcuna scelta. I dati raccolti dall’Osservatorio nel
mese di febbraio, contenenti le informazioni riguardo le scelte dei ragazzi per il
successivo anno scolastico sono sottoposti a controllo e trasmessi al Cpi che ha
provveduto poi alla convocazione dei ragazzi stessi. Tali dati sono stati integrati con
quelli provenienti dall’OSP di Firenze, Prato, Lucca, Livorno inerenti i ragazzi in obbligo
residenti a Prato ma frequentanti Istituti delle altre province. Lo stesso OSP di Prato ha
inviato dati analoghi agli OSP delle altre province. Le informazioni relative ai giovani in
obbligo formativo hanno riguardato le scelte di percorsi formativi, al 25 gennaio c.a., e i
ritiri dalle scuola e dai corsi di formazione professionale, al 15 marzo c.a. Nei mesi di
luglio e agosto si raccolgono nuovamente i dati, con la richiesta alle scuole degli archivi
aggiornati con i risultati degli scrutini e con le effettive scelte dei ragazzi.
Da luglio 2003 è stata costruita una banca dati dei ragazzi nel percorso scolastico
contenente le informazioni relative agli esiti scolastici. Questo ha permesso di elaborare
il “Rapporto sulla scuola pistoiese”, volume che contiene le rilevazioni statistiche sulla
popolazione scolastica delle provincia, sulle cittadinanze e sui risultati degli alunni
stranieri, sulla mobilità dei ragazzi nella scuola media superiore, sui risultati scolastici e
Toscana
6
Siena
3.
sulla situazione dei ragazzi in Obbligo Formativo. Ad integrazione delle informazioni
presenti nella banca dati dei ragazzi nel percorso scolastico sono state utilizzate quelle
fornite dai tutor. Successivamente partendo dagli archivi forniti dalle scuole nel febbraio
2004 e contenenti le informazioni sulle scelte espresse per l’anno formativo 2004/2005 è
stata costruita un’ulteriore banca dati. Da questa sono stati estratti i nominativi dei
ragazzi inviati ai tutor e quelli dei ragazzi residenti fuori provincia e comunicati ai
rispettivi OSP. Con la finalità di integrare le informazioni relative ai ragazzi inseriti nel
percorso scolastico con quelle dei ragazzi in altri percorsi è stato costituito un gruppo di
lavoro composto dal personale dell’OSP, dai tutor e dal consulente statistico del CPI. Le
informazioni presenti nel database relativo ai ragazzi a scuola saranno confrontate anche
col quelle della banca dati IDOL per i ragazzi in apprendistato e il data base della F.P.
per quelli inseriti nel canale della formazione professionale. Si sta lavorando per ottenere
i dati aggiornati delle anagrafi comunali al fine di poter operare un confronto tra i
ragazzi presenti in queste e quelli inseriti nella banca dati provinciale dell’Obbligo
Formativo.
Nel 2000 è stato firmato il protocollo di intesa tra il Servizio Istruzione della Provincia e il
CSA per la costituzione e la gestione dell’OSP. Le 15 istituzioni scolastiche che
utilizzavano il programma GIPS sono state fornite dei calcolatori e dei programmi di
gestione alunni o conversione dati compatibili con l’OSP. In attesa della messa a regime,
ogni tutor ha mantenuto contatti con le singole scuole per il reperimento dei dati relativi
alla dispersione scolastica. I tutor hanno, in ogni Cpi della provincia, una propria banca
dati territoriale dei ragazzi droup-out e viene tenuta memoria nelle schede cartacee degli
interventi effettuati su ogni ragazzo, delle scelte che ha effettuato e del percorso
intrapreso, costruendo una sorta di storia individuale necessaria per un efficace
tutoraggio.
Le attività dei Servizi per l’impiego
L'organizzazione regionale è rimasta quella descritta nel rapporto precedente.
Arezzo
Firenze
Circondario
Empolese
Per l'aspetto organizzativo nulla è cambiato rispetto a quanto già descritto nei
precedenti monitoraggi. Il servizio ha predisposto materiale informativo che è stato
diffuso nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile. Sono in corso di realizzazione
nuove pagine web che sostituiranno quelle già attualmente presenti inserite nel sito
della Provincia. I tutor hanno partecipato ad un corso di formazione di trenta ore prima
di iniziare il loro impegno ed hanno poi partecipato al corso di formazione-informazione.
I dati anagrafici dei giovani che hanno espresso la volontà di non proseguire nel
percorso scolastico vengono comunicati agli 11 Cpi presenti sul territorio fiorentino e i 4
tutor si occupano del primo contatto telefonico, al quale può seguire un colloquio con il
consulente specialistico dell’orientamento o comunque un colloquio informativo con il
tutor stesso. I dati ottenuti in seguito a queste procedure confluiscono in una apposita
banca dati, operante su internet e utilizzata dagli operatori. Essa consente di seguire i
giovani 15 - 18 anni che sono usciti dal canale dell’istruzione, registrando in tempo reale
a quale struttura siano in carico e le attività orientative e formative svolte nel tempo.
I servizi per l’impiego si articolano in: Cpi di Empoli, Cpi di Castelfiorentino, e Servizio
Territoriale di Fucecchio. Nelle tre strutture è operativo il Sistema Informativo Lavoro
IDOL. Presso tutti gli sportelli dei Servizi per l’impiego è presente il servizio di
accoglienza e orientamento per giovani 14-18 anni e 3 tutor per gli interventi di
monitoraggio e accompagnamento. Tre operatrici dei Cpi sono state formate per
effettuare il primo contatto con i ragazzi in obbligo formativo. Ai ragazzi è offerto un
intervento personalizzato di orientamento mediante colloqui nei quali è definito il
progetto per l’assolvimento del diritto dovere all’istruzione formazione. Il tutor collabora
alla definizione del progetto personalizzato e svolge la successiva funzione di
accompagnamento e monitoraggio in itinere. Il servizio di orientamento ha rafforzato i
contatti con i Comuni, i Servizi Sociali del territorio, Tribunale dei minorenni, agenzie
formative e le scuole. Vengono effettuati incontri periodici tra gli operatori e i diversi
servizi quali lo Sportello tirocini, il servizio di incrocio domanda offerta per l’avviamento
all’apprendistato al fine di integrare gli interventi rivolti a questa fascia di utenza.
Presso gli Istituti di Scuola Media Superiore di Empoli, Castelfiorentino e Fucecchio sono
Toscana
7
Grosseto
Livorno
Lucca
state realizzate, coinvolgendo gli insegnanti, una serie di azioni integrate e
complementari al fine di sensibilizzare le scuole per la tempestiva segnalazione degli
abbandoni e fornire servizi di supporto ai ragazzi in difficoltà. Inoltre al fine di prevenire
la dispersione scolastico-formativa e rafforzare il processo di scelta è stata consolidata
l’attività di orientamento presso le scuole medie inferiori.
È presente un solo Cpi, strutturato in un ufficio di coordinamento nel capoluogo, e 5
Uffici Territoriali dislocati sul territorio provinciale, a Grosseto, Arcidosso, Follonica,
Manciano ed Orbetello. Le attività correlate all’attuazione dell’obbligo sono coordinate
dal Cpi, Ufficio di Coordinamento, e trovano la loro attuazione presso tutti gli Uffici
Territoriali, presso i quali i ragazzi vengono convocati per i colloqui di orientamento, a
cura di consulenti appositamente incaricati, e successivamente seguiti nella realizzazione
del percorso individuale dal tutor. Presso i vari Uffici si attivano interventi di
informazione ed animazione in merito alle tematiche dell’obbligo, e si inseriscono i
giovani in momenti di preformazione per gruppi, propedeutici all’inserimento nel canale
formativo prescelto. Il Cpi attiva il servizio di rete nei confronti delle scuole, tramite i
propri consulenti e tutor, incaricati della realizzazione di interventi di aggiornamento ed
informazione sia nei confronti degli insegnanti referenti che dei ragazzi in ultimo anno di
obbligo scolastico. Ogni Ufficio Territoriale prevede la presenza di un referente
amministrativo per le attività di obbligo, un consulente per la supervisione ed il
coordinamento delle attività, un consulente per la realizzazione dei colloqui e degli
incontri di preformazione. Sul territorio sono inoltri presenti 12 tutor. E’ stato rafforzato
il sistema di rete, attraverso il quale soggetti e operatori vengono coinvolti per ampliare
ed aggiornare la mappa delle opportunità, formative, di apprendistato, di stage, di
assistenza sociale. Centrale è l’intervento personalizzato di counselling e orientamento,
in stretta collaborazione tra operatori, consulenti e tutor, secondo le funzioni di
accoglienza, orientamento (colloquio con il minore, con la famiglia, definizione del
progetto), supporto all’inserimento, tutoraggio, verifica ed adeguamento del percorso,
certificazione delle competenze.
Sono stati realizzati e diffusi prodotti e materiali ad uso dell’utenza, con finalità
informative, didattiche e di orientamento, e materiali per la promozione dei servizi, e di
sostegno metodologico agli operatori (pubblicazione “TUTTI per UNO”). Strumenti
utilizzati: pieghevole informativo, locandina, manifesto, “Speciale OF” pubblicazione
informativa in forma di newsletter, guida alla scelta della scuola superiore ed agli altri
canali di assolvimento “Benvenuti a scuola”, pubblicazione sull’Apprendistato. E’ stato
inoltre realizzato il sito tematico www.ofgrosseto.net., contenente normativa,
documentazione, strumenti di orientamento e monitoraggio, forum di dialogo per
operatori.
Le procedure operative sono organizzate dal Centro direzionale così come il
coordinamento ed il monitoraggio. I responsabili dei Cpi hanno comunque l’autonomia di
ottimizzare al meglio il servizio a seconda delle particolari esigenze. La comunicazione
dei servizi e delle attività è a cura del Centro direzionale, così come le azioni di
orientamento e di tutorato. Il personale che opera per l’attività degli Sportelli fa parte
della Cooperativa che gestisce il servizio avendo vinto una selezione negli anni
precedenti e pertanto svolge già al proprio interno azioni di informazione ed
aggiornamento. I risultati del lavoro dimostrano un elevato numero di rientri nel
percorso scolastico; la difficoltà più consistente risulta quella legata all’avviamento
all’attività formativa degli apprendisti minori, superata a fronte della partenza dei primi
corsi.
I centri sono a gestione diretta dell’Amministrazione provinciale ed hanno al proprio
interno un servizio per l’obbligo formativo in cui operano dipendenti dell’Ente e
consulenti esterni junior e senior per le funzioni di orientamento e tutoraggio. Erogano i
servizi in modo coordinato secondo metodologie concordate e condivise a livello
provinciale. I Cpi di Lucca, Viareggio e Valle del Serchio assicurano i servizi individuali di
orientamento e di tutoraggio, e attuano interventi di informazione e orientamento più
generali nelle scuole. Sono responsabili degli abbandoni dei ragazzi in obbligo formativo
e curano il monitoraggio del fenomeno in collaborazione con l’osservatorio scolastico
provinciale ed i servizi sociali dei comuni. I Cpi hanno stabilito rapporti di collaborazione
continuativi con gli istituti scolastici, con i Servizi Sociali dei Comuni, gli Informagiovani e
con agenzie del privato sociale che operano in questo ambito di intervento e con le
Agenzie Formative territoriali. I Cpi organizzano incontri per informare insegnanti,
studenti e genitori sulla normativa e sulle diverse opportunità orientative e sui vari
Toscana
8
Massa
Pistoia
servizi offerti dal Cpi. In base alle segnalazioni ricevute dalle Scuole i Cpi invitano i
giovani che abbandonano il percorso scolastico nel corso dell'anno mediante una prima
lettera di informazione generale. Inoltre vengono accolti dal tutor tutti i giovani che si
presentano al Cpi per cercare lavoro anche se stagionale estivo. Il tutor effettua colloqui
di accoglienza/informazione, esamina nodi critici ed aspettative, e fornisce le
informazioni richieste per un'eventuale scelta di percorso formativo. Inoltre il tutor
collabora con gli orientatori nella realizzazione dei percorsi personalizzati (realizzazione
di tirocini orientativi/formativi, contatti con agenzie esterne e con la rete dei servizi
territoriale).
Gli orientatori a seguito di colloqui esplorativi inerenti competenze ed aspettative dei
giovani, definiscono un percorso/progetto per l'assolvimento dell'obbligo formativo.
Sono previsti anche incontri con i genitori. Gli incontri di orientamento alla scelta
scolastica possono essere individuali o di gruppo a seconda delle necessità del ragazzo.
Interventi di riorientamento vengono realizzati all'interno degli istituti superiori su
richiesta degli Istituti stessi e sono rivolti ai ragazzi che presentano dubbi sulla scelta
della scuola e sono a rischio di abbandono.
I Cpi presenti sono: Massa, Carrara ed Aulla.
Per quanto riguarda le attività di rete sono state attivate le seguenti iniziative: Salone
per l’orientamento Scuola Lavoro Impresa; Istituzione di un Gruppo di lavoro
Intersettoriale per circolazione dei crediti; Convegni su tematiche inerenti scuola, crediti,
integrazione e Riforma Moratti; Seminari informativi nelle scuole sul sistema dell’obbligo
formativo; Visite guidate agli studenti degli Istituti superiori presso i Servizi del Cpi.
I principali attori della rete sono stati: Servizio Formazione professionale provinciale;
Servizio Politiche del Lavoro provinciale; Servizio Istruzione provinciale; Osservatorio
scolastico provinciale; Scuole; Agenzie formative; Associazioni di categoria; C.S.A.;
Comitati di Progetto previsti dai percorsi integrati di istruzione e formazione
professionale; Servizi sociali della Provincia di Massa e di Genova; Enti locali: 17 Comuni
della Provincia; Centri di Aggregazione Giovanili; Casa famiglia Carrara e Massa;
Famiglie; Utenti.
Un unico Cpi, in raccordo con il Servizio Istruzione, gestisce a livello centrale
l’Organizzazione dei Servizi sul territorio.
La Modalità di attuazione delle azioni di informazione, orientamento e tutorato sono le
seguenti: Contatti telefonici con le famiglie; Invio per posta di lettera informativa sul
Servizio; Seminari informativi nelle scuole; Colloqui informativi con le famiglie e i
giovani; Colloqui individuali con i giovani; Laboratori di orientamento ai corsi di
formazione professionale; Monitoraggio telefonico; Incontri in itinere con i giovani
inseriti nei percorsi; Stesura Report in itinere; Costituzione di una banca dati con i dati
relativi alle scelte dei giovani.
Per quanto riguarda l’attività di informazione e promozione sul diritto-dovere rivolte ai
giovani, alle famiglie, al territorio: Incontri di accoglienza ed informazione rivolti a
giovani e famiglie tramite convocazione o accesso volontario nelle 3 sedi dei Cpi;
Seminari informativi nelle scuole del territorio provinciale; Stesura di pubblicazioni;
Inserimento ed aggiornamento delle informazioni relative all’obbligo formativo sul sito
Internet della Provincia; Partecipazione al Salone per l’orientamento Scuola Lavoro
Impresa.
Per il personale dipendente dalla Provincia di Massa-Carrara si organizzano
periodicamente seminari di aggiornamento. Gli operatori incaricati dalla Provincia
vengono selezionati sulla base di determinati requisiti e di un curriculum vitae
attestante il livello di professionalità e le competenze acquisite; tali operatori sono in
continuo aggiornamento.
I Servizi per l’Impiego si articolano nel CI di Pistoia, CI di Monsummano e CI di Pescia
presso i quali operano quattro tutor dipendenti dal Servizio Istruzione ma alle
dipendenze funzionali del Servzio Lavoro. Presso tutti gli sportelli dei CI sono effettuati
colloqui di informazione e orientamento per i giovani in obbligo formativo.
E’ stato rafforzata la rete territoriale per ampliare ed aggiornare la mappa delle
opportunità, formative, di apprendistato, di stage, di orientamento e riorientamento.
Fondamentale è stata la progettazione e realizzazione di interventi personalizzati di
orientamento, in stretta collaborazione tra operatori, insegnati, educatori e tutor,
secondo le funzioni di accoglienza, orientamento (colloquio con il minore, con la
famiglia, definizione del progetto), supporto all’inserimento, tutoraggio, verifica ed
adeguamento del percorso al fine creare un sistema integrato di supporto fra i diversi
Toscana
9
Prato
Siena
4.
soggetti operanti nel territorio per quanto concerne le attività per l’espletamento del
diritto – dovere.
Si sono consolidati e migliorati gli incontri informativi ed il Tutoraggio, quest’ultimo
tramite incontri periodici con l’utente, attivando contatti con: Provveditorato, scuole,
agenzie di formazione professionale della provincia e fuori provincia, agenzie per
eventuali contatti di apprendistato, responsabili e tutor dello Sportello Tirocini (per
l’avviamento di alcuni ragazzi in carico al servizio interessati a percorsi di tirocinio e
successivo monitoraggio dell’attività). Per i giovani in obbligo scolastico, si è cercato di
intervenire, in situazioni di mancata scelta e/o di riorientamento, in collaborazione con
gli operatori del Progetto integrato Drop in per le scuole medie superiori. È stata
pubblicata una guida alla scelta dei percorsi formativi dopo la terza media, a cura del
Cpi di Prato. È stato attivato il progetto “percorsi individuali di orientamento ed
accompagnamento al lavoro” nel mese di marzo 2003 e concluso nel febbraio del 2004,
al quale hanno preso parte 42 allievi. Il progetto si strutturava con percorsi
individualizzati, attuati dopo una prima valutazione dei singoli ragazzi. Ogni singolo
progetto prevedeva l’integrazione del programma didattico con laboratori e con un
modulo di orientamento al lavoro. Sono state attivate convenzioni con vari istituti
superiori. Sono stati inseriti, nel periodo da luglio 2003 a febbraio 2004, 14 giovani nei
progetti tirocinio. Nel 2004 sono stati svolti i percorsi individualizzati che coinvolgeranno
circa 50 giovani (tra progetti integrati e progetti tirocinio).
E’ stato emanato un Bando pubblico per 7 incarichi professionali per Tutor. Per quanto
riguarda le attività di informazione e formazione sono stati effettuati convegni su
tematiche inerenti scuola, integrazione, target specifici, riforma Moratti. I tutor hanno
mantenuto durante tutto l’arco dell’anno, continui rapporti con le scuole, con gli
assistenti sociali e con i centri giovani. Sono stati effettuati colloqui di orientamento sia
individuali che di gruppo con i genitori dei ragazzi così da informarli sulla normativa, e
sul funzionamento e sui servizi erogati dai Cpi.
Presso i Cpi i tutor svolgono le seguenti attività: Raccordo con i referenti delle scuole e
con l’Osservatorio Scolastico Provinciale per i dati dei ragazzi in Obbligo
Formativo;ricerca e raccolta delle offerte formative, orientative e lavorative della
Provincia di Siena e raccordo con le Agenzie Formative; attivazione rapporti con i servizi
Socio – educativi del territorio (Cooperative sociali, Servizi sociali…); accoglienza dei
minori che si presentano al Cpi spontaneamente e dei genitori che richiedono
informazioni; convocazione dei ragazzi tramite lettera seguita da contatti telefonici;
colloqui con i ragazzi che hanno abbandonato il percorso scolastico, mirati alla creazione
di un percorso formativo o lavorativo, in base alle proprie aspirazioni e propensioni,
individuando le reali motivazioni che possono portare i ragazzi verso la formazione
professionale, il lavoro o, laddove ve ne sia la possibilità, il rientro a scuola; raccolta di
tutte le informazioni rilevanti emerse dal colloquio su una scheda di monitoraggio, che
funge anche da documentazione delle azioni svolte e delle tappe del percorso
progettato; periodico monitoraggio dei ragazzi inseriti nei percorsi formativi o lavorativi
(contatti telefonici o visite presso le strutture formative); informazione per i ragazzi che
frequentano la scuola, ma che sono intenzionati a fare un’esperienza di lavoro nel
periodo estivo; monitoraggio e tutoraggio corsi apprendisti per minori; utilizzo di Goal:
un programma ministeriale informatico di orientamento al mondo del lavoro;
collaborazioni con l’operatore dello sportello del Comune di Siena “Eurodesk” per
progetti di studio-lavoro all’estero; collaborazione al progetto “Network “per
l’autoimprenditoria; seminari svolti presso il Cpi sugli strumenti della ricerca del lavoro e
sui servizi del Centro; “Tavola Rotonda” svolta presso l’Ist. Bandini di Siena su invito del
Dirigente Scolastico a cui hanno partecipato le istituzioni del mercato del lavoro e della
formazione: Cpi, Camera di Commercio e Università. Informazione sui Voucher per i
minori per corsi di lingua all’estero, informazione per il lavoro estivo per studenti,
attivazione tirocini formativi, Contatti con Associazioni di categoria ed ispettorato del
lavoro.
L’offerta formativa per i giovani in obbligo
Nel corso del 2004 le attività sperimentali integrate hanno svolto un ruolo crescente nell'offerta
formativa per questa fascia di età. E' ancora elevata l'offerta di corsi finanziati con il FSE e di
Toscana
10
altri corsi proposti dalle agenzie formative, per profili professionali definiti secondo i parametri
regionali. A livello provinciale sono stati realizzati i seguenti interventi:
Arezzo
Nel corso del 2004 si sono conclusi 4 corsi di formazione professionale, realizzati con il
programma dell’OB.3 ed aperti anche ai minori, due dei quali si sono conclusi con il
rilascio di una qualifica e due con il riconoscimento di crediti formativi. Si sono conclusi
9 percorsi individuali costruiti dai tutor in base alle aspirazioni di altrettanti minori fuori
del circuito scolastico. Nel corso dell’anno sono stati avviati altri due percorsi di questo
tipo.
Nel 2004 è stato realizzato, per il terzo anno consecutivo, un intervento nel Comune di
Foiano per la prevenzione della dispersione scolastica, fenomeno di grande rilevanza in
questo territorio per la massiccia immigrazione.
Firenze
Nel corso dell’anno 2004 sono stati attivati, con il bando provinciale per i corsi di
formazione professionale 2004-2005, 19 corsi biennali di primo anno e
contemporaneamente 22 corsi di secondo anno del bando 2003 – 2004; all’interno
dell’offerta formativa sono stati confermati gli interventi per ragazzi disabili.
L’offerta formativa dell’anno scolastico/formativo 2004-2005 (senza considerare i corsi
del bando sperimentale della Regione), ha coinvolto 649 adolescenti, mentre si rileva
che il numero dei qualificati dell’anno scolastico 2003-2004 è stato di 224.
Circondario I corsi di formazione rivolti ai ragazzi in obbligo formativo sono finanziati attraverso le
Empolese
risorse FSE Obiettivo 3 Misure A2, C2, seguiti dall’Ufficio Formazione Professionale del
Circondario Empolese Valdelsa. Si tratta sempre di corsi rivolti ai giovani di età compresa
fra i 15 e i 18 anni di durata compresa fra le 600 e le 1200 ore annue, al termine dei
quali viene rilasciato un attestato di qualifica. I vari profili professionali di riferimento,
concepiti nella suddivisione di conoscenze/competenze trasversali e acquisizioni
tecnico/scientifiche ed operative, permettono un efficace interscambio tra l’aspetto
didattico-formativo ed il reale mondo del lavoro. L’offerta è integrata dal tirocinio quale
strumento di orientamento e acquisizione di competenze, nonché finalizzato alla
conoscenza del mondo del lavoro e dall’utilizzo guidato di TRIO. Inoltre è stato
effettuato un progetto sperimentale rivolto ai ragazzi 14-18 anni consistente in un
percorso di rafforzamento delle competenze di base e trasversali e conoscenza del
mercato del lavoro rivolto a coloro che sono rimasti esclusi dai percorsi di formazione e
segnalati direttamente dai CPI. Sul territorio esiste inoltre un progetto di
sperimentazione triennale di istruzione e formazione che coinvolge tutti gli istituti
professionali.
Grosseto
L’attività viene realizzata dal Servizio F.P., con l’utilizzo delle risorse FSE, mis. A2, A3 e
C2, del POR Ob. 3. Il Cpi provvede alla erogazione di voucher formativi individuali, da
spendere presso Agenzie Formative accreditate, per il conseguimento di qualifiche per le
quali non sia stata rilevata un’offerta pubblica e gratuita. Il voucher viene assegnato a
seguito di attività di orientamento, formale richiesta da parte della famiglia, attestato di
conformità sottoscritto da consulente e tutor, istruttoria di ammissibilità a cura del
competente Cpi. Tra le attività formative individualizzate, il tirocinio è stato individuato
quale importante strumento di orientamento e acquisizione di competenze; nell’anno
2004 sono stati attivati n. 60 tirocini per minori in OF. Si è inoltre concluso il progetto
prototipale, finanziato dalla Regione Toscana, e realizzato in partenariato con le Province
di Pistoia ed Arezzo, per la definizione di metodologie e strumenti per la rilevazione e la
certificazione delle competenze conseguite in diversi contesti di apprendimento (FP,
apprendistato, stage, preformazione).
Per quanto riguarda i percorsi integrati risultano realizzati presso Istituti di Istruzione
Superiore della provincia 4 percorsi sperimentali – riferiti ai bandi regionali: D.G.R.
687/03 a.s. 2003/2004 e D.G.R. 72/04 a.s. 2004/2005 -, relativamente alla
sperimentazione per gli a.s. 2005/2006 - D.G.R. 6299 del 22/10/2004 – sono stati
ammessi a finanziamento 3 progetti.
Le sperimentazione di percorsi integrati ha coinvolto complessivamente la quasi totalità
delle scuole di Istruzione Superiore facendo partecipi, sia individualmente che a gruppi,
gli allievi degli stessi istituti.
I percorsi riguardano, con una serie di azioni complementari (anche in attuazione del
D.G.R) 8128/2003 per attività di ricerca-azione), sia alunni che docenti e prevedono sia
ad azioni di potenziamento e ampliamento dell’offerta formativa degli istituti, che attività
di informazione rivolte ai ragazzi e servizi di orientamento, svolti da parte di consulenti
specializzati all’interno degli Istituti, per gli studenti del primo anno considerati a rischio
Toscana
11
Livorno
Lucca
Massa
Pistoia
di dispersione, insieme ad interventi di orientamento di gruppo.
I percorsi formativi realizzati a cura del CIOFS di Livorno hanno concluso il primo anno
di corso con il coinvolgimento di 19 giovani.
I percorsi formativi che rilasciano una qualifica sono stati realizzati utilizzando le risorse
del FSE Ob.3 misura A2 e sono rivolti a giovani disoccupati che non hanno compiuto i
diciotto anni. I corsi non sono integrati nel percorso scolastico, ma è previsto un
riconoscimento di crediti per il passaggio tra scuole e formazione professionale e
viceversa. Sono stati realizzati 9 corsi (della durata compresa tra 786 e 1733 ore) per un
totale di 124 iscritti, 56 dei quali minori di 18 anni.
L’Offerta Formativa provinciale è così composta:
1. Sperimentazione triennale a cura del Servizio Istruzione;
2. Corsi di qualifica professionale a cura del settore Formazione professionale, con
risorse FSE Misura A2
L’Offerta Formativa provinciale è così composta:
1)
2)
Sperimentazione triennale a cura del Servizio Istruzione-Formazione
Moduli Propedeutici di orientamento e ri-orientamento a cura del Servizio
Istruzione-Formazione
Sono state sottoscritte due intese con gli istituti professionali di due zone territoriali
diverse per la realizzazione di Moduli Propedeutici di Orientamento/Riorientamento e
Corsi di Qualificazione Professionale (mono o pluriqualifica) destinati ai giovani in
obbligo formativo che hanno abbandonato la scuola e non sono inseriti nel canale
dell'apprendistato.
Gli Istituti professionali con cui è stata sottoscritta l’intesa sopra citata per la
realizzazione di attività modulari di circa 100 ore, per circa 5-10 allievi, hanno
sottoscritto accordi di rete fra soggetti diversi per la realizzazione degli interventi, sulla
base delle analisi dei bisogni fornite dai Tutor dell’OF presenti presso i Cpi. I percorsi di
qualificazione strutturati per moduli possono comporsi in un percorso di qualifica
facendo riferimento alle qualifiche professionali codificate dalla Regione Toscana o a
profili sperimentali di I livello (anche da validare da parte della Regione). Al fine di
svolgere un’opera di sensibilizzazione e di "aggancio", i moduli sono presentati in forma
accattivante.
3) Corsi di Qualificazione Professionale a cura Servizio Istruzione-Formazione
Prato
Siena
In coerenza con un approccio formativo che tende a garantire la massima rispondenza
del percorso formativo con le aspettative del soggetto, si è reso necessario sostenere i
percorsi individuali, anche attraverso l’assegnazione di voucher per la frequenza di
attività riconosciute, definiti sulla base delle opportunità formative esistenti. Tali percorsi
devono essere formalizzati attraverso un contratto formativo e possedere adeguate
caratteristiche in vista della certificazione finale per l’assolvimento dell’obbligo formativo.
L'assegnazione del voucher avviene sulla base di specifico avviso emanato dal Servizio
istruzione e formazione.
Inoltre vengono realizzati: tirocini a cura dei CPI, servizi di Accesso all’offerta formativa
con contributi finanziari individuali (rimborso viaggi e mensa) a cura del Servizio
Istruzione-Formazione.
Sono stati attivati:
corsi di qualifica nei settori tradizionali su cui si orienta il mercato del lavoro locale e
•
su cui si è da sempre incentrata l’offerta formativa della Provincia; i corsi, di circa
1100 ore, sono articolati in discipline di base, trasversali e tecnico professionali,
associate ad un modulo didattico dedicato allo stage aziendale fino al 50% del
programma didattico;
percorso pluriqualifiche che prevede per ciascun corsista il conseguimento della
•
qualifica professionale nella quale si sono sperimentati.
•
I percorsi integrati ed individualizzati sono finalizzati al mantenimento di giovani in
obbligo scolastico e formativo all’interno dei rispettivi sistemi educativi. A tal fine
sono previste attività di orientamento e formazione professionale integrate che
prevedono una progettazione individualizzata e concordata con l’allievo, la famiglia
e i servizi che hanno in carico la situazione di disagio. Il percorso riguarda 10
giovani.
Nell’anno 2004 hanno avuto inizio due corsi, a Siena e a Poggibonsi, nella misura C2 del
FSE per il rilascio della qualifica in “Operatore Informatico” inoltre nell’anno 2005 è stato
aperto una nuova sede Trio presso il CpI di Abbadia San Salvatore alla quale hanno
partecipato i ragazzi in OF.
Toscana
12
I percorsi triennali1
Normativamente, le Fonti di riferimento sono le seguenti:
- Protocollo Miur-Regione del 24.07.03;
- D.G.R. 687/03 (bando 1° ANNO);
- Documento della Regione Toscana approvato con D.G.R. n.347 del 19.04.04 sul sistema
regionale delle competenze nel quadro degli standard minimi nazionali;
- D.G.R. 72/04 (modalità di presentazione dei progetti 2° ANNO).
- Decreto Dirigenziale N. 6299 del 22 Ottobre 2004 – Bando 3° anno.
I percorsi sperimentali hanno una articolazione complessa che prevede diverse tipologie di
percorsi formativi, così riassumibile in relazione ai target di riferimento:
per gli studenti degli Istituti Professionali:
- primo anno: Percorsi IF (corsi integrati con attività di formazione professionale con
obiettivi di arricchimento didattico e di orientamento); viene rilasciata una certificazione
di competenze;
- secondo e terzo anno; percorsi IP (moduli professionalizzanti integrativi dei corsi di
Istruzione Professionale od Artistica); si forniscono crediti per il rilascio di qualifiche di
secondo livello.
per gli studenti dei Licei e degli Istituti Tecnici (dall’a.s. 2005-06):
- primo e secondo anno: Percorsi LIF (corsi integrati con attività di formazione
professionale con obiettivi di arricchimento didattico e di orientamento); viene rilasciata
una certificazione di competenze;
- terzo e quarto anno: percorsi LIP (moduli professionalizzanti integrativi dei corsi di
Istruzione liceale o tecnica); si forniscono crediti per il rilascio di qualifiche di secondo
livello.
per gli studenti che dopo un primo anno nei percorsi IF lasciano il ciclo dell’istruzione
secondaria:
- secondo e terzo anno: Percorsi PF (percorsi biennali di formazione professionale
regionale a carattere individualizzato); viene rilasciata una qualifica di secondo livello e
crediti per il rientro nel sistema dell’istruzione.
Nel 1° anno i moduli integrativi di formazione professionale (IF) hanno durata pari ad almeno il
15% del monte orario complessivo e prevedono visite guidate in realtà aziendali e produttive. I
moduli integrativi IP sono dedicati a periodi di alternanza formazione/lavoro, esperienze
formative e stage aziendale. Nei percorsi formativi PF le attività integrative, finalizzate ai saperi
di carattere trasversale relativi alla formazione generale ed al conseguimento dei crediti di
istruzione, non possono avere durata inferiore al 20% del monte orario complessivo. In tali
percorsi sono previsti periodi di alternanza formazione/lavoro, esperienze formative e stage
aziendali.
Sono previste le seguenti misure di accompagnamento:
- presa in carico educativa con affidamento a tutor personali;
- orientamento;
- valutazione formativa delle competenze per la definizione di percorsi individualizzati;
- bilancio di competenze;
- attività di mentoring nei percorsi di formazione/lavoro;
- documentazione sugli sbocchi occupazionali.
I criteri per il riconoscimento dei crediti ai fini dei passaggi tra sistemi, in attesa della
determinazione di un sistema generale a livello nazionale, vengono definiti preventivamente dai
progetti formativi. E’ previsto un progressivo adeguamento dei percorsi agli standard minimi
1
Parte del testo è tratta da “Le sperimentazioni dei nuovi modelli di istruzione e formazione professionale. Primo
rapporto di monitoraggio”.
Toscana
13
nazionali, a partire da quelli relativi alle competenze di base, definiti ai sensi dell’art. 4
dell’Accordo quadro del 19.06.03.
La Regione Toscana ha organizzato la misura di sistema Formazione dei formatori, prevedendo
la formazione congiunta dei docenti della istruzione e della formazione professionale per lo
scambio di esperienze tra sistemi e per l’acquisizione di competenze utili ai fini dell’orientamento
dei giovani e delle famiglie.
Responsabile del monitoraggio e della valutazione delle sperimentazioni, a livello regionale, è il
Gruppo Tecnico Regionale, composto da rappresentanti della Regione Toscana, dell’Ufficio
scolastico regionale, degli EE.LL. e da eventuali altri soggetti. Responsabile del singolo progetto
è il Comitato di Progetto, composto dai rappresentanti dei soggetti partners e da un
rappresentante dell’amministrazione provinciale competente, anche al fine di garantire il
raccordo con il rispettivo Centro per l’Impiego.
Sono presenti nel territorio regionale 19 comitati di progetto per la sperimentazione nei primi
due anni. Sono previsti 65 profili professionali di riferimento.
5. Gli interventi di orientamento
Arezzo
L’ufficio per l’obbligo formativo ha organizzato uno spazio, all’interno della Fiera
dell’Orientamento del 15, 16 e 17 dicembre, per incontrare insegnanti e alunni delle
scuole della Provincia. Esperti hanno realizzato una serie di micro-interventi che hanno
coinvolto complessivamente circa 700 ragazzi con relativi insegnanti. Incontri informativi
e orientativi si sono svolti anche con alcune classi terminali delle Scuole Medie e con le
prime classi delle Scuole Superiori. A livello delle cinque zone scolastiche si sono svolti
incontri con famiglie, imprenditori e giovani in obbligo formativo.
Nel corso del 2004, a seguito dei colloqui con i tutor, circa 120 minori, che avevano
abbandonato la scuola, sono rientrati nel circuito scolastico. Nel corso del 2004 la
ricerca, iniziata nel 2003 in Casentino, si è conclusa ed è stata presentata a tutti gli
Istituti della provincia con la relativa pubblicazione, che ha avuto, successivamente, una
diffusione ancora più ampia. L’Amministrazione Provinciale ha promosso un progetto di
accoglienza e orientamento, “Prima…io”, per minori immigrati con il quale sono stati
attivati quattro corsi a cadenza bimestrale. A dicembre è stato attivato un nuovo
progetto, “Un’opportunità in più” rivolto ai minori fuori di ogni percorso formativo.
Attraverso interventi, che si sono sviluppati in tre fasi nel corso del 2005, circa 60 minori
sono stati avvicinati e di nuovo orientati con l’obiettivo del reinserimento nel circuito
formativo o, in alternativa, dell’accompagnamento al lavoro.
Firenze
Il bando 2005 della misura C2 (interventi contro la dispersione scolastica e formativa, in
scadenza il 30 Settembre 2005) ha individuato due tipologie di intervento contro la
dispersione scolastica e formativa. La prima rivolta ad adolescenti di 15 – 16 –17 anni di
età che sono a forte rischio di abbandono scolastico e che frequentano la scuola
secondaria di primo grado, la finalità è favorire la transizione alla classe successiva o alla
scuola secondaria superiore. La seconda, invece, rivolta a giovani che risultano già fuori
dai canali dell’obbligo prevede lo svolgimento di un percorso personalizzato di
orientamento di 50 ore.
Il bando misura C2 dell’anno precedente (2004), era strutturato circa nello stesso modo,
ed ha coinvolto per la prima azione, all’interno delle scuole medie, 87 giovani, mentre
per la seconda azione, cioè quella rivolta a ragazzi già fuori dai canali dell’obbligo
formativo, 164 adolescenti.
Circondario Sono stati finanziati i seguenti progetti di orientamento per l’anno 2004/05:
Empolese
• “V.I.T.A.” Valorizzare l’identità e trovare l’autonomia un percorso di orientamento ai
ragazzi inseriti nei primi anni della scuola media inferiore per aiutarli a costruire
un’identità formativa già nella fase dell’obbligo scolastico, inducendoli ad una
riflessione guidata e progressiva su se stessi, sul mondo e sulle opportunità che esso
offre per la realizzazione delle aspettative personali
• “Promuovere l’identità” per combattere la dispersione scolastica attraverso vari
interventi: azioni di orientamento, percorsi di formazione per i ragazzi per farli
divenire tutor dei compagni più giovani ed in difficoltà, conferenze con i genitori e gli
psicologi, formazione per gli insegnanti relativa alle competenze relazionali, al
metodo di studio, alle problematiche dell’orientamento. All’interno di tale progetto è
Toscana
14
Grosseto
Livorno
Lucca
Massa
Pistoia
Siena
stata realizzata una guida come contributo per l’orientamento di ragazzi che devono
scegliere il percorso formativo.
“A.S.S.O Adolescenti, scelte, sostegno, orientamento” progetto relativo alla
•
gestione del servizio di orientamento presso i Servizi per l’impiego.
Inoltre i Servizi per l’impiego sono stati presenti con uno stand informativo durante le 2
giornate dedicate all’orientamento scolastico organizzate dall’Ufficio Istruzione.
Le attività di orientamento sono gestite dal Cpi.
Per i soggetti in obbligo vengono realizzati tutti gli anni i saloni FUTURA ed
ORIENTANDO che sono un’occasione molto attesa dalle scuole, dagli studenti e dalle
famiglie per poter avere momenti significativi di confronto e di orientamento mirato.
Ogni anno viene inoltre predisposto un opuscolo informativo relativo alle scuole superiori
del territorio che viene distribuito durante il Salone Orientando insieme ad un
questionario sulle motivazioni alla scelta scolastica.
Si sono organizzati, per i ragazzi non inseriti nei canali scolastici, percorsi orientativi e
rimotivazionali propedeutici alle scelte successive ed in particolare sono risultati molto
utili i tirocini e gli stage organizzati dai CPI. Il servizio Pubblica Istruzione organizza
all’interno degli istituti scolastici superiori il progetto di riorientamento e sostegno
motivazionale “Star bene a scuola”, per prevenire il disagio e la dispersione scolastica. Il
progetto è già a regime nella Piana di Lucca, ed è stato attivato nella Versilia, in
collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Firenze, un intervento
sperimentale specifico che ha coinvolto due scuole superiori a forte rischio di
abbandono. Per la Valle del Serchio, in collaborazione con il Cpi, è stata realizzata, in via
sperimentale a partire dalle terze medie, un’attività di orientamento e informazione per
accompagnare i ragazzi, i genitori e gli insegnanti nelle scelte scolastiche.
La Provincia ha organizzato le seguenti attività:
- Salone per l’orientamento S.L.I.( scuola lavoro impresa) tre giornate per
l’orientamento scolastico e professionale;
- Visite guidate presso i Cpi delle classi della scuola dell’obbligo;
- Seminari di informazione e orientamento nelle scuole (terza media e prime
superiori);
- Laboratori di accoglienza realizzati dai tutors OF per gli iscritti ai corsi di istruzioneformazione-integrata;
- Seminari per docenti Formatori e famiglie;
- Aggiornamento per dirigenti scolastici;
- Seminari Collegio docenti di Massa, di Carrara e di Lunigiana sulla “Sperimentazione
integrata Istruzione Formazione, certificazione delle competenze e riconoscimento
crediti” a cura del Servizio Istruzione Provincia Massa.
In attuazione delle intese sottoscritte a livello territoriale sono stati realizzati percorsi
modulari per ragazzi over 14 inseriti nei percorsi scolatici delle scuole medie inferiori e
superiori.
Gli obiettivi che il progetto ha inteso perseguire sono i seguenti:
Prevenzione del disagio scolastico;
Prevenzione dell’insuccesso e della dispersione scolastica;
Sviluppo di competenze metacognitive;
Innalzamento della qualità delle relazioni e, più in generale, della vita scolastica;
Facilitare la scelta dei percorsi scolastici e formativi in genere.
Il percorso formativo proposto si è articolato in attività modulari da effettuarsi durante
l’orario scolastico la cui durata è stata concordata con le singole scuole nella fase di
rilevazione dei fabbisogni; ogni tipologia di intervento è stata programmata per un
minimo di 3 fino ad un massimo di 10 allievi. La metodologia di intervento ed i relativi
strumenti, risorse sia umane che di altro genere, sono stati adeguati in relazione alle
tipologie di intervento che sono state definite insieme alle scuole.
Per rafforzare il rapporto e la presenza del Cpi nelle scuole è stata attivata un’attività
periodica di sportello negli Istituti superiori dell’aera Senese, della Val di Chiana e della
zona Amiatina ai quali i ragazzi possono accedere liberamente. A Siena è presente il
Centro Io, il quale si occupa di orientamento e diffusione delle informazioni per lo studio,
la formazione, il lavoro. E’ il risultato della collaborazione tra l’Amministrazione
Provinciale, l’Università degli studi ed il Comune.
A partire dall’anno 2004/2005 presso gli istituti superiori si è attivato il PROGETTO CISS.
Il progetto si configura come continuazione degli interventi attivati già da diversi anni
dai Centri per l’Impiego della provincia di Siena in collaborazione con le Scuole Medie e
Toscana
15
Superiori. Dopo la creazione di un sistema integrato tra le diverse istituzioni del territorio
che si occupano di formazione scolastica-professionale, di prevenzione della dispersione
e di orientamento, l’obbiettivo attuale è quello di consolidare la rete tra i servizi per
migliorare l’efficacia degli interventi.
Il Progetto si propone quindi di definire e realizzare una serie di iniziative di
informazione, orientamento e tutoraggio degli studenti e delle le loro famiglie nei
momenti di scelta e di definizione di un proprio percorso formativo o professionale.
Le attività previste dal progetto sono le seguenti:
a) Seminari informativi per le classi terze della scuola media inferiore, per gli alunni
delle classi prime, quarte e quinte delle scuole medie superiori
b) Visite guidate al Centro per l’Impiego di zona per le classi che ne fanno richiesta;
c) Tutoraggio degli alunni in O.F da parte dei Referenti della Scuola e da parte degli
Tutor dei Centri per l’Impiego;
d) Apertura a scuola di uno Sportello scolastico dedicato ai colloqui individuali per gli
studenti mirato all’informazione e all’orientamento sia sul mondo della formazione
scolastico-professionale che sul mondo del lavoro
e) Informazione e coinvolgimento delle famiglie degli alunni in Obbligo Formativo.
f) Colloqui individuali di informazione e di orientamento con gli alunni in OF, in
particolare con i ragazzi a rischio di dispersione scolastica
g) Seminari tematici svolti dagli operatori del CPI o esperti del settore sui seguenti
argomenti: stesura del curriculum vitae, ricerca del lavoro tramite internet,
creazione di impresa, mercato del lavoro locale etc. per gli alunni delle classe
quarte e quinte della scuola media superiore
h) Presentazione delle opportunità formative attraverso il sistema regionale di
teleformazione offerte dal progetto TRIO presente nel Polo di Poggibonsi e
Sinalunga
i) Utilizzo guidato insieme al Tutor dell’O.F del programma G.O.A.L (Giovani Orienta
al Lavoro) per aiutare a mettere a fuoco gli interessi professionali, le attitudini, le
capacità del giovane e definire un profilo utile alla scelta universitaria e/o
professionale anche attraverso l’utilizzo di video sulle professioni legate al contesto
locale e nazionale
j) Informazione e coinvolgimento delle famiglie degli alunni in obbligo formativo
k) Incontri con i docenti e con le segreterie delle scuole per concordare le attività e
per monitorare i ragazzi a rischio di abbandono.
6. Le attività formative per gli apprendisti in obbligo
Arezzo
Nel 2004 si sono svolti 17 corsi per apprendisti minorenni. Le attività si sono sviluppate
in 15 giornate, a scelta degli imprenditori, ai quali sono stati forniti elementi di
valutazione sui programmi dei corsi e sulle regole che ne governano lo svolgimento. Nel
2004 sono stati attivati 3 corsi di formazione a distanza per 13 minori in apprendistato,
residenti in aree lontane da centri con opportunità formative.
Firenze
E' stata realizzata la sperimentazione dei percorsi di 240 ore svolta in collaborazione con
l’Isfol.
Circondario In relazione alla formazione esterna per gli apprendisti in obbligo formativo si precisa
Empolese
che sono stati organizzati i percorsi di 120 ore ex lege 196/97 e non i moduli aggiuntivi
di 120 previsti per apprendisti in obbligo. Si è trattato di corsi le cui aule sono state
suddivise per settore produttivo per il modulo professionalizzante. Negli altri moduli gli
apprendisti non sono stati distinti per settore visto l’esiguo numero degli apprendisti. Nel
corso del 2004 tutti gli apprendisti in obbligo formativo sono stati inviati in formazione.
Grosseto
Nell’anno 2004 sono stati attivati n. 27 voucher per formazione esterna (240 ore) in
favore di apprendisti in obbligo formativo. Il Centro per l’Impiego gestisce direttamente
le attività di formazione esterna per apprendisti, compresi i minorenni in OF, in coerenza
ed attuazione con quanto previsto dal DPR 12 luglio 2000, n. 257, art. 5. Per gli
apprendisti minorenni l’obbligo si intende assolto con la frequenza di un percorso
formativo esterno all’azienda per la durata di 120 ore annue, come disciplinato dall’art.
16, comma 2 della L.196/97, al quale si aggiunge un percorso formativo relativo a
competenze di base, per ulteriori 120 ore annue, i cui contenuti e modalità sono definiti
dal Decreto Interministeriale Lavoro e Pubblica Istruzione del 16.05.2001. Il CpI
provvede a coordinare le Agenzie formative nella progettazione di percorsi integrati per
Toscana
16
Livorno
Lucca
Massa
Pistoia
Prato
Siena
complessive 240 ore, definendo un catalogo di offerta formativa da proporre ai minori
convocati, al le famiglie ed ai tutor aziendali per l’attività di orientamento e di scelta del
percorso. Provvede inoltre alla erogazione dei voucher ed al monitoraggio della attività
formativa tramite i tutor.
Sono stati inseriti in percorsi formativi 9 dei 21 apprendisti minori presenti in Provincia,
tutti seguiti dal Centro per l’Impiego di Livorno. Si sono svolti con apprendisti e datori di
lavoro incontri di informazione mentre si è chiesto ai giovani ed alle loro famiglie di
indicare dove avrebbero utilizzato il voucher formativo. In seguito sono stati concordati i
programmi dei due moduli di 120 ore ciascuno. Per settembre era previsto l’avvio dei
corsi per i restanti 12 apprendisti presenti in Provincia.
I corsi per apprendisti sono stati destinati, per decisione assunta nella Commissione
Provinciale Tripartita, agli apprendisti più anziani e quindi il numero dei giovani in
obbligo formativo è di sole 53 unità distribuiti in corsi non specifici per tale utenza.
L’esiguità degli allievi non ha consentito ad alcuna agenzia formativa di programmare il
modulo aggiuntivo di 120 ore in considerazione del valore dei voucher.
Nell’anno 2004 si è provveduto alla impostazione e definizione delle prassi attuative
inerenti l’apprendistato in OF, di concerto con il Servizio politiche del lavoro. Sono state
raccolte le offerte formative, proposte da agenzie accreditate, per l’espletamento delle
240 ore di formazione obbligatoria, come da normativa vigente, e sono state effettuate
le prime convocazioni di apprendisti e datori di lavoro, chiamati a scegliere tra dette
offerte formative. In collaborazione con il Servizio politiche del Lavoro è stato istituito un
protocollo di reciproco aggiornamento a cadenza periodica, che prevede la ricezione di
elenchi con i nominativi dei nuovi apprendisti e la trasmissione dei risultati dei
monitoraggi dei tutor, con le conseguenti variazioni registrate. La collaborazione con il
Servizio politiche del Lavoro ha di fatto visto un continuo e reciproco aggiornamento sui
dati degli apprendisti in Obbligo Formativo, inoltre si è proceduto a trasmettere a detto
servizio l’elenco, periodicamente aggiornato, dei minori interessati ad espletare l’O. F.
nel canale dell’Apprendistato, evidenziandone le aree lavorative di preferenza. Vale la
pena sottolineare come dal consuntivo del monitoraggio annuale emerga una
caratteristica“stagionalità” dell’apprendistato per quanto riguarda la fascia dell’obbligo
Formativo, con un significativo numero di rientri nel percorso scolastico (44 ragazzi sui
127 monitorati sono ritornati a scuola); in quest’ottica l’apprendistato appare quasi un
momento di riflessione, cruciale per la riconversione al percorso scolastico, magari con
un indirizzo diverso, oppure in altri casi un arricchimento della professionalità che viene
formata in sede scolastica, scelta che di conseguenza viene riconfermata ma con
maggiore consapevolezza.
Nel 2004 sono stati sottoposti a formazione esterna articolata in 240 ore ex lege 196/97
(con inclusione quindi del modulo aggiuntivo) 83 apprendisti minorenni. La formazione
di 240 ore comprensive del “modulo aggiuntivo” è stata comunque prevista per
apprendisti minorenni senza distinzione di settore per l’annualità successiva.
I risultati delle due indagini realizzate, una all’interno della iniziativa denominata
“Progetto sperimentatale per l’apprendistato a Prato” ed una successiva denominata
“Nuovo apprendistato-Azioni di sistema: Progetto tutor aziendali”, descrivono il
panorama della formazione realizzata e l’emersione delle criticità del sistema.
Nell’ambito delle indagini è stata realizzata anche un’azione di formazione rivolta agli
attori della formazione ed in particolare ai tutor aziendali. A tal fine sono stati formati
115 tutor aziendali. Attraverso le azioni descritte si è di fatto realizzata anche una
formazione degli altri soggetti coinvolti nel sistema di formazione esterna degli
apprendisti. I risultati della attività di ricerca sono in fase di pubblicazione.
Nell’anno 2005 sono stati programmati i corsi di formazione per minori di 240 ore
previsti dalla legge 196/97 e dalla 144/99. Gli apprendisti ed i loro tutor aziendali sono
stati convocati presso il Centro Impiego dove si è svolto un colloquio di orientamento
con le tutor per l’obbligo formativo per la scelta del corso e dell’agenzia più vicina alle
esigenze sia del ragazzo e dell’azienda. I ragazzi sono stati poi convocati ad secondo
colloquio con l’agenzia formativa e hanno con lei stipulato il “Patto Formativo”. Sono in
formazione 43 ragazzi in O.F. Inoltre le tutor effettuano attività di monitoraggio dei
minori presso le sedi formative in cui vengono svolti i corsi per verificarne il buon
andamento e garantire una costante azione di tutoraggio.
Toscana
17
Toscana
14-17 enni per percorso
(val %)
Attività dei servizi per l'impiego
personale
impegnato
Cpi che
offrono
servizi
di cui
specifici Totale tutor
Attività di formazione professionale iniziale o di base
Colloqui individuali
Corsi per OF
2004-05
Allievi in OF
2004-05
Annuali Biennali
Annuali Biennali
Scuola
FP
Appr.
Nessun
percorso
Arezzo
Firenze
Circondario Empolese- Valdesia
Grosseto
Livorno
Lucca
Massa
Pisa
Pistoia
Prato
Siena
95,9
96,8
84,7
97,7
94,8
93,4
97,6
93,5
90,4
94,6
97,1
0,4
2,8
2,8
1,0
0,4
2,7
1,0
0,9
3,5
2,6
0,5
1,5
10,8
0,5
0,4
2,1
0,4
1,2
2,5
1,5
1,9
2,3
0,4
1,6
0,8
4,4
1,8
1,0
4,3
3,6
1,3
0,5
5
11
3
5
4
3
3
4
3
1
5
13
12
11
23
7
9
11
4
5
2
0
8
4
3
12
7
4
8
0
4
1
5
1098
0
488
180
786
637
245
404
533
204
640
625
400
388
343
336
1346
1305
206
142
101
235
328
100
150
172
87
42
54
45
804
260
235
4
19
2
17
0
1
1
0
10
5
4
1
22
5
0
4
5
1
5
17
8
3
30
649
29
119
0
3
12
0
70
55
35
Toscana
94,8
1,9
1,4
1,9
47
97
56
5215
5427
2277
63
71
1.002
Province
giovani in
di
di
informazione orientamento tutorato
Le percentuali sono state calcolate in base ai dati indicati da Regioni e Province
Fonte: elaborazioni Isfol su dati regionali e provinciali
Toscana
18
Qualificati 2003-04
Annuali
Biennali
12
649
64
0
39
69
12
82
103
61
23
31
0
15
97
0
48
0
0
8
27
15
0
224
38
0
19
0
11
0
24
0
8
1.114
241
324
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TOSCANA Estratto da: Verso Il successo formativo. Sesto Rapporto