ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE
PARITARIO
“GIULIO CESARE”
Tel e Fax: 0776.311681 – 310381
E-mail: [email protected] - Web: www.istgiuliocesare.it
P.T.O.F.
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Triennio 2016-2019
PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità
culturale e progettuale dell’Istituto Tecnico Economico “Giulio Cesare” di Cassino.
La sua funzione fondamentale è quella di:
1. informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;
2. presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in atto
per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi.
Completano il documento, in allegato, Patto di corrispondenza educativa; Competenze trasversali;
Criteri per l’attribuzione del voto di condotta; Regolamento di Istituto.
Pur nella molteplicità delle azioni didattiche e degli indirizzi di studio, l’intero PTOF si caratterizza
come progetto unitario ed integrato, elaborato professionalmente nel rispetto delle reali esigenze
dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente
e responsabilmente all’interno della società.
Principi del PTOF
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Libertà di insegnamento, nel quadro delle finalità generali e specifiche del servizio, nel rispetto
della promozione della piena formazione degli alunni e della valorizzazione della progettualità
individuale e di istituto.
Centralità dell’alunno, nel rispetto dei suoi bisogni formativi e dei suoi ritmi di apprendimento.
Progettualità integrata e costruttiva, per garantire agli alunni maggiori opportunità d’ istruzione,
di apprendimento, di motivazione all’impegno scolastico.
Responsabilità, centrata su competenze disciplinari e relazionali.
Trasparenza e accordo dei processi educativi, nella continuità educativa e didattica in senso
verticale e orizzontale (scuola e territorio).
Documentazione della progettualità scolastica, cercando la partecipazione di un numero sempre
maggiore di soggetti.
Ricerca didattica e aggiornamento per l’innovazione e la valorizzazione della professionalità
docente ed ATA.
Verifica e valutazione, accurate in base a precisi indicatori elaborati all’interno dell’istituto, dei
processi avviati e dei risultati conseguiti.
Assicurare l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo l'educazione alla parità tra i
sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e
di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma
2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre
2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del
predetto decreto-legge n. 93 del 2013.
L'insegnamento delle materie scolastiche agli studenti con disabilità assicurato anche attraverso
il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione.
1
IDENTITÀ STORICO CULTURALE DELL’ISTITUTO
L'Istituto Tecnico Paritario “Giulio Cesare” di Cassino ha ottenuto il riconoscimento Legale con Decreto
Ministeriale del 28 marzo 1988 ed ha ottenuto la parità a partire dall’anno scolastico 2000/2001 per
l’indirizzo I.G.E.A. Successivamente, a seguito della legge di riforma della scuola secondaria superiore
nel Settore Economico, ha attivato l’indirizzo “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E
MARKETING”, e si propone come scuola tecnica adeguatamente organizzata e atta a permettere agli
studenti l’acquisizione delle competenze previste nel profilo in uscita delineato dalla riforma sopra
richiamata.
OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa, con valenza triennale (legge 107/2015), è la carta d’identità
dell’istituzione scolastica la cui fisionomia è determinata dalla progettazione dei curricula e dalle attività
extracurriculari, educative ed organizzative. Esso presenta la scuola nella sua organizzazione didattica
definendone finalità, interventi progettuali e modalità di funzionamento e di gestione a tutti i livelli.
Nasce da un’analisi dei bisogni formativi ed educativi della nostra utenza, dall’esame degli strumenti e
delle risorse disponibili ed intende riorganizzare il servizio scolastico al fine di
• sviluppare la persona in tutte le sue potenzialità;
•
promuovere il successo formativo;
controllare l’efficacia dei processi messi in atto;
•
promuovere percorsi formativi aderenti alle mutate esigenze della formazione dell’individuo.
•
Il Piano dell’Offerta Formativa rende visibili le scelte assunte dalla scuola per raggiungere l’obiettivo
del successo formativo. È un documento che definisce gli impegni: per gli insegnanti è lo strumento per
definire le proprie attività, per gli studenti e per i genitori è lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la
scuola intende fare.
L’INSIEME DEI VALORI
L’attività didattica ed educativa svolta dall’Istituto si pone come obiettivo fondante quello di formare ed
educare ogni singolo studente perché divenga un cittadino consapevole dei propri diritti e dei propri
doveri ed in grado di assumersi responsabilità. Solamente in questo modo egli potrà essere protagonista
attivo nella società e nel mondo del lavoro.
La scuola fornisce quindi ai giovani gli strumenti necessari per imparare a conoscersi e a conoscere la
realtà che li circonda, a saper prendere decisioni circa il proprio futuro.
Alla base del suo agire la scuola pone un insieme di valori condivisi ai vari livelli e da tutte le sue
componenti:
• Rispetto reciproco nella valorizzazione delle differenze;
• Solidarietà;
• Cooperazione;
• Professionalità;
• Correttezza;
• Trasparenza.
2
GLI UTENTI E IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE
Il bacino di utenza di riferimento è, chiaramente, quello di Cassino, ma anche dei comuni afferenti alle
province di Frosinone, Latina Caserta. Hanno frequentato l’Istituto studenti provenienti da: Cassino,
Cervaro, Mignano Montelungo, Rocca d’Evandro, San Vittore del Lazio, Venafro, Vallerotonda,
Piedimonte San Germano, Pontecorvo, Castrocielo, Aquino, San Giorgio a Liri, Pignataro Interamna,
Ausonia, Minturno, Esperia, Spigno Saturnia, Formia, Itri, Roccasecca, Fontana Liri, Arce, Sora,
Ceprano, Santo Padre, Arpino, Terelle, Sant’Elia, San Giovanni Incarico, Villa Santa Lucia, Pofi, Monte
San Giovanni Campano, Isola del Liri, Casalvieri.
L'Istituto Tecnico “Giulio Cesare”, ha avviato da tempo rapporti di fattiva collaborazione con il
territorio circostante e, quindi, con organismi ed enti privati e pubblici, associazioni e agenzie formative
presenti sul territorio. Conseguentemente intende porsi come raccordo tra formazione tecnica scolastica,
esigenze economico-sociali del territorio e strutture produttive.
Tutti gli operatori scolastici sono consapevoli che il successo formativo dipende strettamente dalla
conoscenza del contesto socio-culturale nel quale l’istituzione scolastica è inserita e da come le attività,
da essa progettate e attuate, rispecchiano le esigenze e le caratteristiche del territorio di riferimento.
È per questi motivi che l’Istituto Tecnico Economico “Giulio Cesare” effettua indagini a diversi livelli
(in ingresso, in fasi intermedie, in uscita) che permettono la rilevazione di dati importanti per la
conoscenza degli studenti, delle loro famiglie e, in maniera assolutamente peculiare, del loro grado di
motivazione.
I dati, elaborati nel pieno rispetto delle norme relative alla privacy, costituiscono la base per la
progettazione didattica ed educativa e i riferimenti per le verifiche intermedie e finali per la valutazione
dell’efficacia degli interventi attuati.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Il Coordinatore delle attività educative e didattiche, i genitori e lo studente, all’atto dell’iscrizione,
stipulano un Patto Educativo di Corresponsabilità, nel quale ognuno, per quel che è di sua competenza,
assume la propria responsabilità in ordine al successo formativo dell’allievo.
Nel Patto vengono dichiarati diritti e doveri delle diverse componenti che concorrono al processo
formativo. (allegato n. 1).
AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
L’analisi e la valutazione del servizio educativo e didattico all’interno dell’istituto sono attività
ineludibili e presuppongono sempre un punto di raffronto. Il servizio pone una riflessione sulle esigenze
e i bisogni dell’utente, rappresentato in forma diretta o indiretta da studenti, genitori e territorio.
L’istituzione scolastica, inoltre, garantisce all’utente un’offerta culturale vitale e vivace, garantendo tali
requisiti non solo nell’ambito educativo, ma anche negli oneri che gli sono affidati.
3
SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE
FINALITA’ DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
La scuola, nel triennio di studi, si propone di cooperare alla formazione umana e civile dei propri allievi
quali cittadini capaci di operare scelte responsabili, mature e utili per l’organizzazione del loro futuro e
per il loro inserimento nella realtà sociale e produttiva.
Individuazione degli obiettivi formativi per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti di
ampliamento dell’offerta formativa:
• Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua spagnola e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante
l'utilizzo della metodologia CLIL (Content language integrated learning).
• Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo
tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura
dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze
in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'auto-imprenditorialità.
• Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e
delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo
studio degli alunni adottati.
• Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.
• Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.
• Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro.
• Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese.
• Incremento dell'alternanza scuola-lavoro.
• Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti.
• Apertura pomeridiana della scuola e rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato
dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89.
• Definizione di un sistema di orientamento.
Le finalità dell’Istituto Tecnico Paritario “Giulio Cesare”, tenuto conto dei valori posti alla base del
proprio operare, possono essere così declinate:
4
AMBITO FINALITÀ
AMBITO
Formazione
della persona
Formazione del
Cittadino
Formazione
tecnico
professionale
FINALITA’
• Rendere i ragazzi autonomi e responsabili
• Valorizzare le doti e gli interessi di tutti, creando un clima di lavoro
positivo
• Sviluppare le capacità relazionali e la creatività
• Sviluppare un atteggiamento critico di fronte alla realtà
• Far apprendere valori e comportamenti coerenti con i principi della
Costituzione
• Educare a più importanti valori individuali e sociali anche in
riferimento alla sicurezza
• Garantire a tutti uguali opportunità di istruzione
• Valutare gli studenti con rigore ed equità, valorizzando l’impegno
individuale
• Assicurare un insegnamento di alto livello
• Insegnare un metodo di studio
• Sviluppare le capacità logiche e cognitive
• Dare buone conoscenze di base in tutte le discipline
• Fornire le conoscenze utili all’inserimento professionale
• Garantire un’attività scolastica regolare e ben organizzata
5
Al fine di evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza e di intraprendere azioni di miglioramento
adeguate, studenti, genitori, dirigente, docenti e non docenti contribuiscono a determinare il grado di
importanza assegnato a ciascuna finalità e riguardo alla percezione del loro livello di realizzazione
all’interno della scuola. Allo scopo di attuare le finalità dichiarate, gli organi collegiali dell’Istituto
propongono, progettano e attuano iniziative di vario genere, definendo e modulando a tal fine anche le
modalità e i tempi delle attività didattiche. In particolare, tenendo in considerazione l’elevata importanza
che, soprattutto dalla componente dei genitori, viene attribuita alla finalità di “Garantire un’attività
scolastica regolare e ben organizzata”, la scuola declina il suo impegno a cercare di garantire assicurare
la permanenza degli studenti all’interno dell’Istituto per tutta la durata dell’orario curricolare previsto,
fornendo loro un servizio didattico ed educativo diretto al conseguimento delle competenze trasversali e
disciplinari definite in fase di progettazione didattica.
Tutta la programmazione formativa dell’Istituto, che si declina nelle varie discipline che costituiscono il
curricolo scolastico professionale attivato, ha come scopo il raggiungimento da parte dell’alunno delle
competenze trasversali e specifiche enunciate in termini, non solo di conoscenze e abilità, ma anche di
valori.
Il Biennio
Con il Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 si regolamenta l’obbligo di istruzione nel sistema
scolastico italiano. In esso si stabilisce che l’istruzione obbligatoria è impartita per almeno 10 anni ed è
finalizzata al conseguimento di un titolo di studio entro il diciottesimo anno d’età.
Contestualmente vengono definite otto competenze chiave di cittadinanza, ricondotte a quattro assi
culturali. In questa ottica l’I.T.E. Paritario “Giulio Cesare” programma le attività per i primi due anni e
finalizza le strategie didattiche delle singole discipline. In particolare, esse sono progettate per conseguire
le 8 competenze chiave di cittadinanza, riferite ai 4 assi culturali.
Il percorso formativo proposto nel biennio svolge, quindi, un compito educativo, formativo e di
orientamento per ampliare e consolidare la cultura generale, promuovere lo sviluppo sociale, condurre lo
studente ad autonomia decisionale fondata su una realistica consapevolezza che consenta scelte di studio
coerenti con le proprie attitudini e motivazioni.
Le otto competenze chiave di cittadinanza che tutti gli studenti devono acquisire sono necessarie per la
costruzione e il pieno sviluppo della loro persona, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una
positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Esse sono:
1. Imparare ad imparare: ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro.
2. Progettare: ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi
obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i
vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati.
3. Comunicare: ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi,
nelle varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi
linguaggi.
4. Collaborare e partecipare: ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i
diversi punti di vista.
5. Agire in modo autonomo e responsabile: ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle
regole e della responsabilità personale.
6. Risolvere problemi: ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematiche e saper
6
contribuire a risolverle.
7. Individuare collegamenti e relazioni: ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano
di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo.
8. Acquisire ed interpretare l’informazione: ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare
criticamente l'informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e
opinioni.
I giovani possono acquisire le competenze chiave di cittadinanza attraverso le conoscenze e le abilità
riferite a competenze di base che sono ricondotte a questi quattro assi culturali:
• asse dei linguaggi: prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come
capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario
tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno
due lingue straniere; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle
tecnologie della comunicazione e dell’informazione.
• asse matematico: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere
problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.
• asse scientifico-tecnologico: riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi
domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al
loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare
rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio.
• asse storico-sociale: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale,
europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio
della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e
dell’integrazione.
L'istituzione scolastica, visti i D.Lgs. N° 76 e N° 77 del 15 aprile 2005, valuta gli apprendimenti degli
studenti e certifica le competenze da essi acquisite che costituiscono crediti, sia ai fini della prosecuzione
del percorso scolastico o formativo per il conseguimento del diploma o della qualifica, sia per gli
eventuali passaggi tra i sistemi, ivi compresa l'eventuale transizione nei percorsi di apprendistato.
7
IL NUOVO ORDINAMENTO DEGLI ISTITUTI TECNICI
QUADRO ORARIO
ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE
ECONOMICO
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (scienze della terra e biologia)
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo
Totale complessivo ore annue
1°biennio
1° 2°
2°biennio
3° 4°
5°anno
5°
132
132
132
132
132
99
99
99
99
99
66
66
66
66
66
132
132
99
99
99
66
66
66
66
66
66
66
66
66
33
33
33
33
33
396
396
561
561
561
1056
1056
1056
1056
1056
QUADRO ORARIO
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING: ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI
OBBLIGATORI
DISCIPLINE
Scienze integrate ( Fisica)
Scienze integrate ( Chimica)
Geografia
Informatica
Seconda lingua comunitaria
Economia aziendale
Diritto
Economia politica
Religione cattolica o attività alternative
Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo
Totale complessivo ore annue
1°biennio
1° 2°
2°biennio
3° 4°
5°anno
5°
66
66
99
99
66
66
66
66
99
99
99
99
99
66
66
198
231
264
99
99
99
99
66
99
33
33
33
33
33
396
396
561
561
561
1056
1056
1056
1056
1056
8
PROFILO IN USCITA DEL DIPLOMATO NEL SETTORE
ECONOMICO, INDIRIZZO “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E
MARKETING”
Il diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei
sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione,
finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e
dell’economia sociale. Integra le competenze nell’ambito professionale specifico con quelle
linguistiche ed informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia
all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto
internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
• rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili
ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
• redigere ed interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
• gestire adempimenti di natura fiscale;
• collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
• svolgere attività di marketing;
• collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
• utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di
amministrazione, finanza e marketing;
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo Amministrazione, Finanza e
Marketing consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Riconoscere e interpretare:
• le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in
un dato contesto;
• i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità
di un’azienda;
• i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra
• epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche
e culture diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare
riferimento alle attività aziendali. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e
flussi informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese.
3. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricerca
soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.
4. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse
umane.
5. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità
integrata.
6. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,
analizzandone i risultati.
9
7. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni
con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.
8. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella
ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose.
9. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata
d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.
10. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla
luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.
PROGRAMMAZIONE
Le Competenze trasversali che si intendono far conseguire agli allievi nel corso dell’intero percorso
Scolastico sono riportate nell’allegato n. 2.
Il livello di conseguimento di tali competenze sarà modulato rispetto all’anno frequentato dal
singolo studente. I docenti progettano collegialmente le programmazioni che poi saranno attuate in
maniera identica nelle diverse classi, salvo le variazioni ritenute necessarie dal Consiglio di classe
sulla base delle problematiche specifiche degli studenti interessati. Tali variazioni saranno possibili,
se necessarie, anche in corso d’anno, garantendo in ogni caso il conseguimento delle competenze
minime individuate.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le prove di verifica devono essere coerenti con gli obiettivi specifici di cui si intende verificare il
raggiungimento.
Le prove possono essere di tipo strutturato, di tipo semistrutturato, di tipo non strutturato. I criteri
di valutazione, chiari e definiti, sono preventivamente comunicati agli studenti, nell'ottica di un
corretto contratto educativo ed al fine di promuovere le capacità di autovalutazione, oltre che
garantire la trasparenza dell’intervento didattico-educativo in tutti i tipi di prova. I docenti, nelle
riunioni disciplinari, predispongono griglie di valutazione della prova. In questo modo lo studente e
la famiglia sono informati delle difficoltà incontrate.
Le griglie di valutazione già predisposte e deliberate sono contenute nell’allegato n. 3.
I riferimenti di carattere generale per l’attribuzione dei voti nelle singole prove di verifica
sono riassunti nella seguente tabella:
10
Prestazione
Lavoro completo e corretto, con
rielaborazione personale
Lavoro completo e corretto nella
forma e nel contenuto
Lavoro corretto, con qualche
imprecisione
Lavoro abbastanza corretto, ma
impreciso nella forma e nel
contenuto, oppure parzialmente
svolto ma corretto
Lavoro parziale con alcuni errori o
completo con gravi errori
Lavoro molto parziale o disorganico
con gravi errori
Non ha prodotto alcun lavoro
Acquisizione
Competenze
Pienamente acquisite
Risultato
Pienamente acquisite
Eccellente ( 10 )
Ottimo ( 9 )
Buono ( 8 )
Acquisite
Discreto ( 7 )
Sufficientemente acquisite
Sufficiente ( 6 )
Parzialmente acquisite
Insufficiente ( 5 )
Non acquisite
Gravemente insufficiente ( 4 – 3 )
Non acquisite
Assolutamente negativo ( 2 – 1 )
Per la verifica del livello di raggiungimento delle competenze definite a livello di programmazione
educativa e didattica, il Consiglio di Classe predispone prove di carattere interdisciplinare e
multidisciplinare, individuando le competenze testate e le prestazioni attese in termini di conoscenza
e abilità.
Per l’a.s. 2016/2019 il Collegio dei Docenti ha ratificato la suddivisione dell’anno scolastico in due
periodi:
• settembre - 31 gennaio;
• 1 febbraio - giugno.
La verifica degli apprendimenti è realizzata attraverso un congruo numero di prove diversificate in
ingresso, in itinere e finali, distribuite in modo uniforme durante i periodi stabiliti e segnalate con
congruo anticipo sul registro di classe.
Ciascuna Area disciplinare stabilisce il numero e la tipologia delle prove di verifica da effettuare,
salvaguardando comunque il numero minimo stabilito (che in condizioni normali è di almeno 3 in
ciascuno dei due periodi di scuola ), in funzione dei seguenti criteri:
• modulazione della programmazione disciplinare;
• obiettivi da conseguire e relativi esiti scolastici;
• numero di ore di lezione settimanali;
• tipologia delle prove di verifica stabilite dai programmi ministeriali.
Sarà attuata, per quanto possibile, una sola verifica scritta al giorno. Tutti i risultati delle prove
dovranno essere classificati secondo la scala decimale. La misurazione delle prove terrà conto della
quantità e della qualità delle informazioni.
Nella valutazione periodica e finale convergono tutti gli elementi oggetto di misurazione.
Tenendo conto dell’attuale normativa relativa agli interventi di recupero e sostegno (DM n°80 del 3
ottobre 2007 e OM n°92 del 5 novembre 2007) si farà anche riferimento ai seguenti aspetti:
andamento nel tempo dei risultati raggiunti dallo studente,
• impegno nello studio e progressi compiuti;
• partecipazione agli eventuali corsi di recupero;
11
• esito degli eventuali interventi di recupero e/o di sostegno;
• lavoro scolastico in relazione alle sue effettive possibilità e alla sua situazione di partenza.
A conclusione del primo periodo, in allegato alla pagella, è prevista una nota informativa
con le indicazioni delle difficoltà emerse e del tipo di recupero da attivare.
Nel corso del secondo periodo è previsto l’invio alla famiglia di una nota informativa, sulla
quale saranno registrati i livelli degli apprendimenti relativi alle singole materie e l’esito degli
interventi di recupero attuati in precedenza.
Per le valutazioni intermedie il Collegio dei Docenti, su proposta delle aree
disciplinari, ha deliberato l’attuazione di progetti che prevedono l’attribuzione di un
voto unico.
Gli obiettivi principali del Progetto Voto Unico sono quelli di semplificare e rendere più chiara
la comunicazione agli studenti e alle famiglie e consentire lo svolgimento e la valutazione di
prove di verifica articolate.
ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Riferimenti normativi
• DPR 24 giugno 1998, n.249 e successive modificazioni (Statuto delle
Studentesse e degli Studenti).
• Legge 30 ottobre 2008, n.169 (disposizioni urgenti in materia di Istruzione e Università).
• DPR 22 giugno 2009, n.122 (Regolamento per la valutazione degli alunni)
Finalità
La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’acquisizione di una
coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza
nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel
rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita
scolastica in particolare.(Art. 7 DPR 22 giugno 2009, n.122).
Indicatori della valutazione
1. Comportamento corretto e responsabile:
• Nel rapporto con i docenti, il personale scolastico, gli altri studenti e con chiunque si
trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche.
• Durante gli scambi culturali, gli stage, i viaggi e le visite d’istruzione.
• Nell’utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali.
2. Rispetto delle regole:
• Rispetto delle norme di sicurezza.
• Rispetto del Regolamento d’Istituto e delle altre disposizioni vigenti nella scuola.
3. Partecipazione al dialogo didattico ed educativo
• Frequenza alle lezioni e puntualità negli adempimenti scolastici.
• Impegno nel lavoro scolastico in classe e a casa.
• Interesse e partecipazione alle attività didattiche.
12
Si tiene inoltre conto della diversa maturità degli studenti che frequentano il biennio e di quelli
che frequentano il triennio. In allegato n°4 i criteri adottati dal Collegio dei Docenti.
SCRUTINI DI FINE ANNO
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per ciascun allievo, il Consiglio di Classe valuta le proposte di voto formulate dai singoli
docenti, sulla base:
• delle osservazioni sistematiche e delle verifiche effettuate nel corso del secondo periodo;
• dell’andamento didattico e disciplinare complessivo evidenziato nel corso dell’anno
scolastico, in riferimento al livello di partenza, alle capacità ed alla personalità
dell’alunno;
• della partecipazione alle attività scolastiche (comprese attività o progetti
organizzati dalla scuola: stage, orientamento, open day, corsi per esterni, ecc…);
• della partecipazione alle attività di recupero e agli interventi didattici ed educativi
integrativi realizzati.
Procede quindi, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 6 dell’OM n.92 del 5 novembre
2007, a deliberare una delle seguenti alternative:
• l’ammissione dello studente alla classe successiva;
• la sospensione del giudizio, in attesa dello svolgimento di attività di recupero e
della relativa verifica finale;
• la non ammissione dello studente alla classe successiva.
Il Collegio dei Docenti ha stabilito che la deliberazione adottata dovrà essere conforme ai
seguenti criteri:
Ammissione alla classe successiva:
Il Consiglio di Classe delibera, per lo studente con valutazione del comportamento almeno
sufficiente, l’ammissione alla classe successiva se riscontra una delle seguenti due
condizioni:
1. Presenza di valutazioni tutte almeno sufficienti.
2. Presenza di una o più proposte di voto non sufficienti, purché allo studente possano
essere riconosciuti:
• presenza di lacune tali da non pregiudicare il percorso di apprendimento
previsto per la classe successiva;
• progressione nel percorso di recupero;
• partecipazione e impegno nelle attività sia curricolari sia di recupero;
• presenza di accettabili capacità di ricerca, selezione e utilizzo delle
informazioni;
• presenza di accettabili capacità di espressione ed esposizione.
In questi casi le valutazioni formulate dal Consiglio di classe saranno tutte almeno sufficienti.
13
Sospensione del giudizio:
Il Consiglio di Classe sospende il giudizio e attribuisce, per lo studente con valutazione del
comportamento almeno sufficiente, uno o più debiti formativi, differendo la deliberazione al
momento nel quale saranno effettuate le prove di verifica del recupero di tali debiti, se riscontra
una delle seguenti due condizioni:
1. Permanenza di lacune consistenti nella preparazione complessiva dell’alunno, il
quale ha dimostrato:
• progressione nel percorso di recupero;
• disponibilità a seguire le indicazioni operative fornite dai docenti;
• partecipazione e impegno nelle attività sia curricolari sia di recupero;
• presenza di accettabili capacità di ricerca, selezione e utilizzo delle informazioni;
• presenza di accettabili capacità di espressione ed esposizione;
• capacità di procedere autonomamente nel recupero, mediante un percorso
di studio individualizzato.
2. Permanenza di lacune consistenti nella preparazione complessiva dell’alunno, il
quale ha dimostrato:
• insufficiente progressione nel percorso di recupero compiuto;
• impegno frammentario e partecipazione incostante durante le attività sia curricolari sia di
recupero;
• presenza di sufficienti capacità di ricerca, selezione e utilizzo delle informazioni;
• presenza di sufficienti capacità di espressione ed esposizione.
Non ammissione alla classe successiva
Il Consiglio di Classe delibera la non ammissione dello studente alla classe successiva se
riscontra anche solo una delle seguenti condizioni:
1. Voto di condotta inferiore a sei decimi;
2. Presenza di insufficienze che per numero e/o per gravità, tenendo conto anche degli esiti
delle attività di recupero svolte e della qualità dell’impegno e dell’interesse mostrato
dall’alunno sono tali da pregiudicare la possibilità di frequentare proficuamente la classe
successiva e da non poter essere recuperate entro l’inizio dell’anno scolastico successivo;
A decorrere dal triennio 2016-19, la frequenza inferiore al 75% del monte ore annuale personalizzato
comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di
Stato. Il Collegio dei Docenti ha stabilito motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite in casi
eccezionali, quali assenze documentate e continuative, purché esse non pregiudichino, a giudizio del
Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.
Le deroghe previste sono le seguenti:
• gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
• terapie e/o cure programmate;
• donazioni di sangue;
• partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni
riconosciute dal C.O.N.I.;
• adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il
14
sabato come giorno di riposo.
• esigenze di lavoro adeguatamente motivate per gli studenti del corso pomeridiano.
Al termine dello scrutinio finale il C.d.C. invierà alle famiglie una scheda informativa
riportante le deliberazioni assunte:
• nel caso di ammissione alla classe successiva verranno riportate le eventuali
indicazioni di lavoro estivo, per le discipline nelle quali si ritiene necessaria
un’attività di sostegno e di consolidamento;
• nel caso di sospensione del giudizio verranno riportate le valutazioni proposte e
le relative motivazioni, i debiti formativi erogati, le indicazioni concernenti le
attività per il loro recupero e le modalità di verifica.
• nel caso di non ammissione verranno riportate le motivazioni che hanno indotto
il C.d.C. a tale determinazione.
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL
CREDITO SCOLASTICO CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE
Il DPR 23 luglio 1998 n.323 stabilisce che il voto finale del corso degli studi sia la somma dei crediti
che lo studente ottiene nel corso del triennio e delle valutazioni delle prove d’esame.
Nel corso del triennio è il Consiglio di classe, nella seduta di scrutinio finale (o nella fase di
integrazione dello scrutinio finale), che stabilisce il punteggio di credito scolastico attribuito al
termine di ogni anno. Tale punteggio viene assegnato in base alla media aritmetica (M) dei voti
scrutinati in tutte le materie previste dalla normativa (voto di comportamento compreso), secondo la
tabella seguente (DM n. 99 16 dicembre 2009 che, a decorrere dall'anno scolastico 2009/10,
sostituisce, iniziando dalle classi terze, la tabella di valutazione del DPR 23 LUGLIO 1998 come
modificata dal DM n. 42/2007):
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei
voti
M=6
6<M<=7
7<M<=8
7<M<=9
7<m<=10
Credito scolastico
Terza
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
Quarta
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
Quinta
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
Ad ogni studente si attribuisce inizialmente il punteggio minimo della fascia a cui appartiene la
media dei suoi voti. Il Collegio dei Docenti, fatta salva la normativa generale di cui sopra,
stabilisce i criteri analitici per l'attribuzione del credito scolastico.
In casi previsti dal comma 4 dell’art. 11 del Regolamento, il Consiglio di classe può integrare
15
il punteggio complessivo conseguito dall’alunno risultante dalla somma dei punteggi attribuiti
negli anni precedenti.
Determinazione dell’Integrazione entro la Fascia individuata dalla Media
Ad ogni studente si attribuisce inizialmente il punteggio minimo della fascia a cui
appartiene la media dei suoi voti (M).
L’integrazione del punteggio, entro la fascia individuata dalla media dei voti, è determinata
in funzione dei seguenti criteri:
1
2
Media dei voti all’interno della fascia
Partecipazione alla vita scolastica, impegno ed interesse
3
Impegno nell’area di progetto
4
Crediti formativi documentati
5
Partecipazione ad attività e progetti organizzati dalla scuola:
stage, orientamento, open day, corsi per esterni….
Maggiore o uguale alla metà
Partecipazione, impegno ed
interesse adeguati
Impegno discreto o buono e
risultati adeguati
Ha almeno un’esperienza
valutabile e riconosciuta dal
Consiglio di Classe
Ha partecipato con profitto e
riconoscimento
Per tutte le classi del triennio
Il punteggio base è integrato con un punto quando ricorrano almeno due degli elementi
indicati nella tabella.
Per i punti della tabella da 2 a 5 il Consiglio di Classe delibera il riconoscimento a maggioranza (in
caso di parità prevale il voto del Presidente).
La valutazione del comportamento influisce sul credito scolastico attribuito allo studente:
• Se allo studente viene attribuito un voto di condotta inferiore a 7, in sede di
determinazione del credito scolastico non potranno essere riconosciuti positivamente la
partecipazione, l’impegno e l’interesse nelle attività didattiche.
• Allo studente, al quale vengano attribuiti i voti 9 oppure 10 in condotta, in sede di
determinazione del punteggio di credito scolastico, verrà attribuito il punteggio
massimo della banda di oscillazione di appartenenza, indipendentemente dagli altri
criteri stabiliti.
Crediti Formativi
Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, di cui all'art.12 del
Regolamento, sono acquisite in ambiti e settori della società civile legati alla formazione
della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare,
alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro,
all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.
Le esperienze danno luogo a crediti formativi quando:
• All'attività esterna, debitamente certificata, corrisponde un impegno serio nella scuola da
parte dello studente, secondo il suggerimento dello stesso legislatore: la "formazione della
persona e (…) la crescita umana, civile e culturale".
• La certificazione è chiara e rigorosa. Annota, non genericamente, tempi e dimensioni
16
•
•
dell'attività e la qualità dell'impegno profuso dallo studente.
Le certificazioni comprovanti attività lavorativa indicano l’ente a cui sono stati versati i
contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo
dell’adempimento contributivo (D.P.R. 23 luglio 1998 n. 323, art 12, comma 2).
L'attività ha la caratteristica della continuità e non è estemporanea o manifestamente
strumentale all'acquisizione del credito formativo.
AREA DI PROGETTO
L'area di progetto è un’attività didattica interdisciplinare ricavata dal monte ore annuo delle lezioni,
che non altera né il quadro orario, né la composizione delle cattedre e delle classi.
L’attività:
• riguarda le classi dell’istituto.
• è inserita nella regolare programmazione didattica in base agli interessi manifestati dagli
allievi e/o alle proposte dei docenti;
• è finalizzata a trattare un argomento che interessi gli studenti, che li aiuti a lavorare in gruppo,
a divenire autonomi nell’organizzazione del proprio lavoro e che permetta loro il
raggiungimento di un risultato definibile a priori, che può assumere la forma concreta di un
documento (bilancio …), di una comunicazione scritta (un saggio, una dispensa), di una
comunicazione multimediale (un ipertesto, un filmato);
• risponde all’esigenza di operare sul terreno della motivazione e sul raggiungimento di
obiettivi formativi coerenti con l’attuale richiesta della società e della realtà economicoproduttiva.
L’area di progetto:
• attribuisce allo studente un ruolo attivo, valorizza le conoscenze, le competenze e le capacità
già in suo possesso, stimola la sua creatività e il suo spirito di iniziativa, lo induce
all’assunzione di responsabilità;
• promuove lo sviluppo di capacità trasversali e l’acquisizione di competenze operative.
Il percorso per realizzare il progetto viene effettuato sotto la guida di un docente coordinatore, che
assume il ruolo di guida metodologica e di assistenza ( tutoraggio ).
ESAMI DI STATO
Sono ammessi all’Esame di Stato gli studenti che hanno conseguito una valutazione finale
non inferiore a 6 decimi in tutte le discipline, compresa la valutazione del comportamento.
In riferimento alla normativa vigente, l’Esame di Stato è pluridisciplinare e intende accertare la
capacità del candidato di stabilire collegamenti tra competenze e conoscenze e, naturalmente, la sua
preparazione nelle diverse discipline.
• L’esame riguarda le materie curriculari dell’ultimo anno scolastico.
• Le prove scritte sono tre.
• Il colloquio verte su tutte le discipline studiate nell’ultimo anno di corso.
17
Il punteggio viene attribuito in centesimi: si supera l’esame con un minimo di 60/100.
La commissione esaminatrice di ogni classe (Legge n.1 del 11/01/2007) è composta, in
numero uguale da docenti esterni e da docenti della classe stessa.
• Il Presidente della commissione è esterno.
• La legge n.1 dell’11/01/2007 introduce il giudizio di ammissione all'esame di stato. I Consigli
di Classe rivolgeranno una particolare attenzione alle verifiche intermedie e finali dei livelli di
preparazione raggiunti dallo studente. In sede di scrutinio finale si procederà ad una
valutazione dello studente che tenga conto delle competenze, delle conoscenze e delle abilità
da lui acquisite nell'ultimo anno del corso di studi, delle sue capacità critiche ed espressive e
degli sforzi compiuti per colmare eventuali lacune e raggiungere una preparazione sufficiente
in tutte le discipline, tale da consentirgli di affrontare l'esame (come previsto dal DPR 22
giugno 2009, n.122).
L’esame consta di quattro prove, tre scritte e un colloquio orale. La prima prova scritta (Italiano)
e la seconda prova scritta (disciplina tecnica) sono definite a livello ministeriale e sono identiche
su tutto il territorio nazionale. La terza prova scritta è definita dalla commissione esaminatrice
sulla base delle attività svolte durante l’anno scolastico. Alle singole prove scritte può essere
attribuito un punteggio massimo di 15 punti (la sufficienza è fissata a 10 punti). Il colloquio
orale coinvolge le discipline dei commissari d’esame e viene valutato con un massimo di 30
punti (la sufficienza è fissata a 20 punti).
Al punteggio d’esame viene sommato il credito scolastico accumulato dallo studente nel corso
degli ultimi tre anni di studio (minimo 10 punti massimo 25). La commissione d’esame ha a
disposizione un bonus di al massimo 5 punti da attribuire, alle condizioni previste dalla
normativa, secondo criteri definiti dalla commissione stessa.
•
•
ATTIVITA' DI ORIENTAMENTO
L’orientamento ha come obiettivo la formazione del cittadino dell’Europa: un cittadino che ha
nuovi diritti formativi di orientamento, di scelta, di riconoscimento dei suoi “saper fare”.
L’orientamento deve promuovere, all'interno dell'ordinario curricolo, condizioni favorevoli per lo
sviluppo in ciascuno allievo di un proprio percorso formativo autonomo e quindi deve prevedere:
• processi di valorizzazione delle diversità
•
un avvicinamento concreto a tutti gli ambiti disciplinari
•
le condizioni che favoriscano l'emergere degli interessi
•
momenti di conoscenza vera e diretta dell'ambiente di lavoro o dell'ambiente universitario
e/o scolastico in generale
• competenze e strumenti che permettano all’alunno di muoversi in una “società cognitiva”
(società della conoscenza).
Nel nostro Istituto il progetto di orientamento si articola in tre momenti:
Interventi di formazione e informazione per gli studenti delle classi quarte e quinte
Per le classi quarte è previsto un incontro di natura formativa per stimolare nei ragazzi una
maggiore consapevolezza rispetto alle scelte riguardanti il proprio progetto
formativo/professionale in funzione del proseguimento degli studi o dell'inserimento nel mondo
del lavoro. L’orientamento nelle classi finali ha lo scopo di:
18
Favorire negli studenti una maggiore consapevolezza rispetto alle variabili da considerare
per poter effettuare una scelta scolastica/lavorativa responsabile;
• Aiutare i giovani ad esplicitare le loro rappresentazioni sul mondo del lavoro e della
formazione in vista del proseguimento degli studi;
• Aumentare la conoscenza dei ragazzi rispetto al panorama formativo esistente sul territorio
(corsi di laurea, diplomi universitari, formazione professionale);
• Aiutare i ragazzi ad orientarsi nella selezione degli annunci di lavoro;
• Fornire ai ragazzi gli strumenti e le conoscenze per redigere un adeguato curriculum e la
lettera di presentazione;
• Riflettere sul colloquio di selezione per comprenderne gli obiettivi e le modalità con le
quali viene realizzato.
Interventi per evitare l’insuccesso scolastico
L’Istituto, consapevole delle difficoltà che talvolta incontrano gli studenti, in particolare gli alunni
del biennio, presenta ai propri utenti alcune attività al fine di prevenire e limitare la dispersione e
l’insuccesso scolastico.
Ogni anno, sulla base delle delibere degli organi competenti e alla luce del D.M. n° 80 del 3 ottobre
2007, si realizzano alcune delle attività sotto elencate:
• Corsi di recupero: sono deliberati dai Consigli di Classe e organizzati per gruppi di
studenti in difficoltà secondo modalità proposte dagli insegnanti interessati. I corsi si
svolgono sia al mattino, in periodi nei quali è sospesa l’attività didattica (anche durante
l’estate), sia al pomeriggio.
• Recupero in itinere: attività di recupero programmate e attuate nella
normale attività scolastica, in orario curricolare (mattino).
• Sportello didattico: attività di recupero rivolta a piccoli gruppi di studenti, su argomenti
proposti dagli allievi stessi.
• Attività di approfondimento: deliberate dai Consigli di Classe, sono organizzate anche in
collaborazione con enti esterni o con aziende.
Inclusione studenti uditori e dispersione scolastica
Il progetto di inclusione degli studenti uditori permette di scongiurare l’allontanamento sistematico di
un elevato numero di giovani dai vari percorsi di studio. L’autonomia scolastica infatti già dal
lontano 1999 (D.P.R. 275/99) offre alle singole scuole la possibilità di intervenire sotto il profilo
didattico e organizzativo, per orientare le strategie educative in direzione delle specifiche esigenze
del territorio di riferimento.
Inclusione alunni diversamente abili
È attivo all’interno dell’Istituto un progetto, “Area Sostegno”, che si occupa dell’inclusione
degli alunni diversamente abili.
Gli obiettivi da raggiungere nel corso dell’attività scolastica tramite l’attività del Coordinatore
sono stati suddivisi in tre ambiti: relazionale, progettuale e operativo.
Ambito relazionale
• collabora con il Coordinatore delle Attività didattiche ed Educative;
• collabora con i Consigli di classe (nella figura del coordinatore), con gli insegnanti di
sostegno e gli assistenti educatori;
• collabora con il territorio;
•
19
• collabora con il Referente del Progetto Qualità.
Ambito progettuale
• organizza e segue l’attuazione delle diverse fasi del Progetto Orientamento
(preiscrizione) e Accoglienza (pre e post-iscrizione) degli alunni in entrata
nell’istituto;
• organizza e segue i progetti che prevedono stage, all’interno del progetto di vita di ogni
alunno;
• organizza e segue, in collaborazione con il Consiglio di Classe, eventuali progetti che
riguardano passerelle -passaggi ad altri istituti- e progetti misti;
• organizza, in collaborazione con docenti, e segue i laboratori già previsti o da proporre.
Ambito operativo
• mantiene contatti collaborativi con scuole medie (per attività di orientamento e accoglienza),
Servizi Sociali delle Amministrazioni Comunali ( per gli incontri di orientamento e di
verifica attività assistenti educatori secondo convocazioni successive), NPI (per incontri
periodici per monitoraggio situazione alunno, secondo disponibilità dello specialista);
• costruisce rete di relazioni che possano concretizzarsi in occasioni di stage lavorativi o di
progetti di alternanza scuola-lavoro;
• partecipa agli incontri previsti nel corso dell’anno dall’Ufficio per il Sostegno alla
persona dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Frosinone.
• incontra le famiglie degli studenti, i servizi Socio-sanitari e i Servizi Sociali;
• incontra le strutture del territorio;
• si occupa del passaggio di informazioni ai Consigli di Classe che accolgono per la prima
volta un alunno DA, sia con modulistica da allegare ai verbali, sia partecipando al primo
incontro previsto dal calendario delle attività;
• partecipa, quando necessario, ai Consigli di Classe con alunni DA;
• coordina, per conto del Coordinatore delle attività educative e didattiche, la Commissione
DA.
REFERENTE DSA
Nell’arco del triennio 2016/19, qualora sia presente all’interno dell’istituto un alunno
diversamente abile, si provvede alla nomina del referente DSA, Disturbi Specifici
dell’Apprendimento, che per competenze e per titoli coincide con il coordinatore dell’Area del
Sostegno. I suoi compiti sono:
• seguire l’orientamento e l’accoglienza dell’alunno e della sua famiglia, per spiegare
l’approccio dell’Istituto ai DSA;
• fornire informazioni e materiali sia ai colleghi sia alle famiglie che ne facciano richiesta;
• fornire e illustrare ai colleghi che lo richiedono la normativa di riferimento;
• collaborare con i Consigli di Classe per impostare le attività, individuare gli strumenti
compensativi e le misure dispensative e le strategie metodologico-didattiche più adatte ai
singoli studenti;
• stendere per conto del Consiglio di Classe, dopo un valido confronto, il PEP di ciascuno
20
•
•
•
•
•
studente con DSA, a cui farà seguito l’approvazione in sede di Consiglio e la condivisione
con la famiglia.
predisporre monitoraggi periodici;
organizzare il passaggio di informazioni tra le scuole;
in caso di trasferimento predisporre la documentazione necessaria e incontrare i
docenti della scuola che accoglie l’allievo;
partecipare agli incontri con le famiglie e i servizi sanitari;
curare il proprio aggiornamento.
ACCOGLIENZA
È uno dei primi momenti del processo di formazione ed è parte integrante del piano dell’offerta
formativa. Lo studente merita la massima attenzione, sia nell’ambito del sostegno alla persona, sia
per quanto riguarda l’aspetto didattico, in particolar modo quando è necessario favorire un adeguato
e graduale inserimento nella nuova struttura scolastica o nel nuovo percorso di formazione.
Il progetto Accoglienza, rivolto agli studenti di classe prima, si pone, quindi, i seguenti obiettivi:
• Entrare positivamente in relazione con la nuova realtà.
• Conoscere la nuova classe e socializzare.
• Riflettere sulle motivazioni personali e confrontarsi con il gruppo.
•
Ricevere informazioni utili sull’organizzazione e sul funzionamento della scuola.
• Comprendere la specificità della nuova realtà scolastica.
• Riflettere sulle regole come condizione del vivere civile all’interno della scuola.
• Conoscere le strategie didattiche messe in atto dal C.d.C. e gli strumenti utilizzati
• Acquisire o perfezionare un efficace metodo di studio.
• Conoscere le norme comportamentali in relazione a sicurezza e prevenzione del rischio
La pianificazione e lo sviluppo dell’attività consentono inoltre al C.d.C. di:
• Raccogliere informazioni sugli studenti della classe.
• Conoscere le situazioni di partenza relative ad alcune discipline.
• Riflettere sulla propria azione di progettazione educativa e didattica.
I coordinatori di classe, per una progettazione didattica più mirata, raccolgono e utilizzano i risultati
del questionario relativo al contesto socio-culturale per l’elaborazione.
Il coordinatore di classe, coadiuvato dai docenti dell’accoglienza, riporta i dati in sede di Consiglio di
Classe che individua strategie adeguate nell’ambito del sostegno alla persona e alla didattica.
VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE
Allo scopo di valorizzare le potenzialità di tutti, consapevole che spesso le attività progettate sono
centrate prevalentemente sul recupero delle carenze cognitive e metodologiche degli studenti che
incontrano difficoltà, l’Istituto Tecnico Economico Paritario “Giulio Cesare” attua una serie di
21
iniziative rivolte agli studenti che raggiungono risultati di eccellenza, fra di esse le seguenti:
• attività di approfondimento di tematiche proposte sia dai docenti che dagli studenti;
• valorizzazione del credito scolastico a chi ottiene 9 oppure 10 in condotta;
• lettera di encomio del Coordinatore delle attività educative e didattiche a chi ha una media
voti superiore a 8 con 9 oppure10 in condotta.
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
CALENDARIO SCOLASTICO
Per l’a.s. 2015/2016 l’Istituto ha fatto proprio il Calendario Scolastico deliberato dalla Giunta
regionale del Lazio. Le lezioni iniziano il 15 settembre 2015 e termineranno l’8 giugno 2016.
ORARIO DELLE LEZIONI
Le classi funzionanti al mattino osserveranno il seguente orario delle lezioni:
1a ora: 8.15 − 9.05
2a ora: 9.05 - 10.05
3a ora: 10.05 - 11.05
4a ora: 11.05 - 12.05
5a ora: 12.05 - 13.05
6a ora: 13.05 - 13.55
Le classi funzionanti al pomeriggio saranno impegnate secondo il seguente orario:
1a ora: 14.30 - 15.20
2a ora: 15.20 - 16.20
3a ora: 16.20 - 17.20
4a ora: 17.20 - 18.20
5a ora: 18.20 - 19.10
6a ora: 19.10 - 20.00
È prevista una settima ora, due volte la settimana, per entrambi i corsi.
Le classi recupereranno le rimanenti ore settimanali con un rientro previsto un sabato al mese.
22
FORMULAZIONE DELL’ORARIO
Il C.A.D.E. procede alla formulazione dell’orario sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio
di Istituto e tenendo conto delle risorse strumentali esistenti, quali il numero delle aule, dei laboratori,
dell’uso della palestra . Parimenti il C.A.D.E. terrà nel debito conto la struttura e la modularità del
progetto professionale oggetto del contratto, degli orari dei mezzi di trasporto, della distribuzione
omogenea delle materie nell’arco della settimana, del piano dell’offerta formativa dell’istituto.
GLI ORGANI COLLEGIALI
STRUMENTO DI PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA SCUOLA
La partecipazione di tutte le componenti alla vita della scuola costituisce una garanzia per
l’educazione al senso di responsabilità morale, sociale, politica e di integrità personale dei nostri
allievi. Il Coordinatore delle attività didattiche ed educative, Docenti, Personale amministrativo ed
ausiliario, Genitori e Studenti sono impegnati nei processi di istruzione e formazione.
L’Istituto Paritario “Giulio Cesare” stimola i genitori e gli studenti ad essere presenti nella vita della
scuola in modo attivo ed efficace.
La qualità dell’insegnamento e degli esiti formativi degli studenti dipendono dalla consapevolezza e
dalla collaborazione di tutte le componenti coinvolte nei processi educativi, in particolare per quanto
riguarda i rapporti tra scuola e territorio.
In questo ambito i genitori svolgono un ruolo importante perché:
• la funzione educativa della famiglia si integra con quella della scuola
• le famiglie interpretano direttamente le esigenze del territorio.
ARTICOLAZIONI DEL COLLEGIO DOCENTI
Il Collegio dei Docenti è variamente articolato per affrontare in maniera approfondita,
efficace ed efficiente tutti gli aspetti organizzativi e didattici legati alle attività scolastiche.
Esistono alcuni gruppi di lavoro o commissioni stabili (es. gruppi di lavoro di docenti di materie
affini)e altri che vengono costituiti per rispondere ad esigenze contingenti o quando le problematiche
da affrontare riguardano aspetti che coinvolgono trasversalmente i vari soggetti impegnati.
I gruppi di lavoro stabili sono:
• Commissione elettorale.
• Assi culturali: docenti che insegnano in classi del biennio; sono organizzati in quattro gruppi
in base alle discipline d’insegnamento, riconducibili ai quattro assi culturali (asse dei
linguaggi, asse storico-sociale, asse matematico, asse scientifico-tecnologico). Progettano e
verificano la programmazione didattica di asse.
23
•
•
Riunioni disciplinari: docenti che insegnano la medesima disciplina in classi differenti.
Progettano e verificano la programmazione didattica disciplinare.
Riunioni d’Area: docenti che insegnano nel triennio discipline diverse, alla medesima area
disciplinare Progettano e verificano la programmazione didattica di area.
STRUTTURE E MATERIALI
L’Istituto è dotato delle seguenti strutture:
• un’aula multimediale;
• un laboratorio di fisica/chimica/scienze;
• una biblioteca
• materiale audiovisivo;
• lavagna luminosa;
• videoregistratore;
• videoproiettore;
• televisore;
• lettore DVD;
• schermo per video proiezione;
• due fotocopiatrici destinate alla didattica.
È attraverso queste risorse e grazie alla presenza di personale qualificato che l'Istituto può
proporsi come riferimento formativo sia per il curriculum dei diplomati sia per specializzazioni
post-diploma rivolte alla realtà imprenditoriale territoriale.
RISORSE UMANE
Il coordinatore delle attività didattiche ed educative.
Il Coordinatore delle attività Didattiche ed Educative è promotore e garante delle attività dell’istituto.
È responsabile della scuola, la organizza e la controlla. Egli coinvolge gli studenti rendendoli parte
attiva della vita scolastica e in questo modo, oltre ad essere molto vicino ai problemi e alle esigenze
degli alunni, promuove e favorisce i rapporti tra docenti, genitori ed alunni.
Al Coordinatore delle Attività Didattiche ed Educative ( C.A.D.E.) spetta la rappresentanza didattica
( e non legale) dell’Istituto e cura la convocazione delle riunioni degli organi collegiali; è garante
delle delibere del Collegio Docenti; procede alla formazione delle classi, alla formulazione
dell’orario delle lezioni; tiene i rapporti con gli enti locali; coordina il funzionamento del servizio di
segreteria; vigila sull’operato degli insegnanti. Egli è determinante per la creazione di un clima
positivo e fecondo di idee nuove e stimolanti per gli studenti e per i docenti.
Il C.A.D.E è attivo promotore, coordinatore e sostenitore delle attività e delle iniziative volte a
migliorare la qualità dell’apprendimento; favorisce la realizzazione delle idee utilizzando le sue
competenze. Si pone come punto di riferimento per ogni iniziativa di innovazione culturale e
consente a chi lavora nella scuola di perseguire gli obiettivi del P.E.I.
24
Il C.A.D.E. è responsabile della qualità complessiva del servizio formativo. Questa responsabilità è
esercitata attraverso il governo:
• delle risorse professionali (personale docente e non docente);
• delle attribuzioni di responsabilità e compiti;
• delle relazioni con il personale, con gli studenti e le loro famiglie, con l’esterno;
• dei processi decisionali e informativi.
Il C.A.D.E. opera affinché ognuno sia consapevole dell’importanza del proprio lavoro per il
raggiungimento degli obiettivi prefissati e si avvale di diversi collaboratori, responsabili di servizi o
attività, come risulta dagli organigrammi dell’Istituto dove sono rappresentate le relazioni tra i diversi
organi della scuola. Di seguito sono riportati gli schemi generali dell’organigramma dell’ambito
didattico e di quello dell’ambito funzionale-amministrativo.
Collaboratore vicario.
Il Collaboratore vicario viene scelto all’inizio dell’anno scolastico dal C.A.D.E ed ha il compito
di sostituirlo nelle sue funzioni in caso di assenza o impedimento.
I DOCENTI
All’inizio del corrente anno scolastico nell’istituto prestano la loro opera insegnanti che tranne
pochissime eccezioni, sono tutti in possesso di abilitazione all’insegnamento.
La funzione docente, così come prevista dalla vigente normativa, è intesa come attività di
trasmissione e di elaborazione della cultura, nonché come attività di stimolo alla partecipazione
dell’alunno a tale processo.
Il docente collabora con la famiglia e le altre agenzie educative nel promuovere la formazione umana
e critica della personalità dell’alunno.
All’inizio dell’anno scolastico, ciascun docente presenta il proprio progetto professionale che ha per
destinatario la realtà classe in cui opererà nel concreto.
Oggetto del contratto a progetto sarà l’attività didattica proposta che terrà conto del profilo della
classe, e indicherà gli strumenti utilizzati per la rilevazione dei prerequisiti, le eventuali strategie di
riallineamento o di recupero, gli argomenti che intende presentare durante l’anno alla classe, i tempi,
gli obiettivi, la metodologia, i supporti didattici che intende utilizzare, la tipologia delle prove di
verifica, i criteri di valutazione.
Il docente annota sul proprio registro personale la progressione del proprio lavoro, le assenze degli
alunni, le note particolari relative ai rapporti scuola – famiglia. Il docente ha contatti con i genitori in
occasione degli incontri Scuola – Famiglia, che si tengono di norma ogni tre mesi. Il docente
promuove comunque contatti con i genitori ogni qualvolta ne ravvisi la necessità.
Al termine dell’anno scolastico i docenti delle classi terminali redigono una Relazione Finale, nella
quale descrivono e commentano il lavoro effettuato durante l’anno e le difficoltà eventualmente
riscontrate.
25
PERSONALE A.T.A.
È il personale non docente in servizio nella scuola. Esso si divide tra personale di segreteria e
personale ausiliario.
La Segreteria dell’Istituto comprende un dipendente che si occupa di diversi settori:
• segreteria didattica studenti;
• segreteria del personale;
• protocollo;
• archivio.
La segreteria didattica studenti si occupa di compiti inerenti i bisogni degli studenti: provvede alle
iscrizioni, prepara i certificati di frequenza e prepara le pagelle. L’ufficio di segreteria è aperto al
pubblico dal lunedì a venerdì (un sabato al mese) dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle
ore 18.30.
MODELLO ORGANIZZATIVO: AMBITO DIDATTICO
FIGURE STRUMENTALI AL P.T.O.F.
Per rendere operative le scelte sancite, il Collegio docenti e il C.A.D.E. individuano le funzioni
strumentali all’attuazione del Piano Triennale dell’Offerta formativa e designano i docenti a cui
affidarle.
ORGANI COLLEGIALI
Consigli di classe.
Nella composizione allargata ai componenti elettivi, (rappresentanti dei genitori e degli studenti) i
Consigli hanno il compito di avanzare proposte al Collegio dei Docenti in merito all’azione educativa
e didattica e ad iniziative di sperimentazione e quello di facilitare ed estendere i rapporti tra docenti,
genitori ed alunni nella composizione ristretta (membri di diritto) hanno il compito di coordinare
l’attività didattica nella prospettiva della pluri ed interdisciplinarità e quello di provvedere alla
valutazione periodica finale.
Riunioni previste:
• Definizione della programmazione didattica annuale (settembre – prima metà di ottobre);
• Prima verifica dei livelli di apprendimento degli alunni – eventuale riprogrammazione
dell’attività didattica - insegnamento dei componenti elettivi (mese di novembre) –
scrutinio primo quadrimestre (dopo il mese di gennaio);
26
Verifica dei livelli di apprendimento degli alunni – eventuale riprogrammazione
dell’attività didattica – adozione libri di testo prossimo anno scolastico (aprile);
Verifica dei livelli di apprendimento degli alunni – predisposizione del documento
conclusivo da trasmettere alla commissione degli esami di stato e nomina commissari interni
agli esami di stato del corrente anno scolastico (solo per le classi quinte);
Collegio dei docenti.
Il collegio dei docenti è l’organo collegiale che ha la responsabilità massima nella programmazione,
nella verifica e nella valutazione dell’attività didattica dell’Istituto. In particolare esso cura
l’elaborazione del piano dell’offerta formativa.
Altre riunioni potranno essere inoltre svolte per motivi attualmente imprevisti su temi specifici,
ovvero di esprimere delle valutazioni su argomenti di sua competenza. Gli impegni dei docenti per la
partecipazione alle riunioni dipartimentali sono considerati come svolti in riunioni del collegio dei
docenti.
Le funzioni di segretario del collegio sono esercitate da un docente incaricato dal C.A.D.E.
Detto docente ha, in particolare, compiti di verbalizzazione delle riunioni, di coordinamento delle
proposte dei docenti in vista delle riunioni, del coordinamento delle proposte di adozione dei libri di
resto, di coordinamento delle proposte per la predisposizione del POF annuale, di coordinamento e di
conservazione delle programmazioni didattiche dei consigli di classe.
Consiglio di istituto:
• Elabora ed adotta gli indirizzi generali
• Ha potere deliberante sull’organizzazione sulla programmazione delle attività della
scuola, in relazione a: adozione del regolamento interno – adattamento del calendario
scolastico – stipula di accordi e convenzioni con altre istituzioni scolastiche e con enti –
partecipazione ad attività culturali, ricreative e sportive di particolare interesse educativo.
•
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
L’Istituto “Giulio Cesare“ adotta un’organizzazione flessibile sia sul piano didattico sia sul piano
logistico attraverso un’articolazione orizzontale e verticale delle classi funzionanti. Tale scelta,
consentita dalla vigente normativa, permette il raggiungimento di obiettivi formativi ritenuti
ineludibili per qualunque istituzione scolastica che voglia favorire non solo la crescita culturale ma
anche la crescita personale della sua utenza. L’articolazione orizzontale e verticale, infatti,
consentendo la formazione di classi più numerose risulta efficace sotto l’aspetto educativo, in quanto
favorisce l’integrazione e la socializzazione fra gli studenti promuovendo pertanto in ciascun alunno
un processo di apprendimento da “autodidatta” di valori civici importanti quali, ad esempio, il
rispetto degli altri, delle diversità e delle opinioni altrui, il senso di cooperazione, quello democratico,
la solidarietà ecc..
Corso antimeridiano:
Nel corrente anno scolastico la classe terza e la classe quarta risultano articolate verticalmente per
quanto concerne gli insegnamenti di lingua inglese, lingua spagnola, informatica, scienze motorie e
materie alternative, così come indicato nell’orario settimanale delle lezioni.
Corso pomeridiano:
27
Classe 5^ collaterale sez. B (AFM) per studenti lavoratori o con esigenze diverse.
Questa nuova ripartizione delle lezioni ha consentito da un lato di soddisfare esigenze organizzative
proprie dell’istituto, dall’altro di rispondere alle esigenze presentate dall’utenza scolastica locale.
Bisogna infatti sottolineare che l’istituzione della classe 5^ collaterale sez. B in orario pomeridiano è
stata determinata dalle impreviste richieste di posticipare l’inizio delle lezioni, avanzate da parte di
studenti impegnati in attività varie di mattina e/o nelle prime ore pomeridiane, nella zona di Cassino e
nei paesi limitrofi.
La città di Cassino, infatti, annovera nel suo territorio molteplici piccole e medie industrie; è inoltre
una città turistica, quindi sede di numerose attività ricreative e di ristoro. Le scuole nella Città
Martire funzionano solo nelle fasce orarie antimeridiane e serali, consentendo praticamente solo ai
giovani in età scolare e agli adulti di seguire corsi regolari di studio, mentre sono completamente
assenti nelle ore pomeridiane, tranne la scuola media che con i corsi istituiti permette agli studenti
lavoratori di poter conseguire il diploma di licenza media. Pertanto la popolazione scolastica, quella
impegnata nelle molteplici attività manuali, impiegatizie e del terziario per poter migliorare il proprio
livello culturale, è costretta o a ricorrere a scuole private o a insegnamenti personalizzati oppure, con
notevoli sacrifici economici, fisici e psicologici, a rivolgersi altrove.
Quanto sopra riportato può determinare, invero per poche unità di studenti, la necessità di dover
cambiare indirizzo scolastico anche nel primo mese di scuola: ciò soprattutto al fine di poter fruire
del servizio scolastico e quindi continuare nel proprio personale percorso di formazione e di
istruzione.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
I rapporti scuola-famiglia si svolgono secondo le seguenti modalità:
• Incontri trimestrali nei Consigli di classe;
• Colloqui individuali al mattino su richiesta dei genitori e/o docenti.
Le assenze degli alunni, i ritardi e le note disciplinari vengono generalmente comunicate alle
famiglie dal coordinatore di classe.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
GLI STAGES E I TIROCINI
L'Istituto Tecnico Paritario “Giulio Cesare“ promuove l'attività di stage per gli studenti al termine
del quarto anno di corso. Questa attività riveste carattere obbligatorio ai sensi della Legge 107/2015
(Legge sulla “Buona Scuola”) per gli studenti ma l’esperienza di stage si configura come un vero e
proprio metodo didattico.
Le operazioni a carattere progettuale necessarie per una buona gestione dello stage prevedono
alcune sequenze fondamentali quali:
28
1. Prima dello stage
L’adesione degli studenti
•
•
L’individuazione delle ditte e degli enti ospitanti
•
La Formazione degli studenti
La predisposizione della documentazione
•
2. Durante lo stage
•
La realizzazione dello stage
•
Il tutoring
3. Dopo lo stage
• La verifica e la valutazione dei risultati
Il modulo di preparazione allo stage si propone di mettere gli studenti in condizione di sviluppare
potenzialità orientative implicite nell'esperienza di stage. I ragazzi vengono aiutati a:
• Esplicitare gli atteggiamenti e le opinioni verso il lavoro che costituiscono gli aspetti
significativi del processo di costruzione della propria identità di lavoratore.
• Stimolare le riflessioni sulla motivazione allo studio in relazione agli investimenti lavorativi.
• Aumentare le capacità di riconoscimento delle proprie abilità ma anche dei propri limiti
tramite l'analisi del potenziale che si ritiene di poter mettere in gioco nell'esperienza
lavorativa.
• Affinare il riconoscimento delle competenze scolastiche trasferibili nei contesti lavorativi.
• Prepararsi all'impatto con l'esperienza lavorativa, favorendo il passaggio dal mondo della scuola a
•
quello del lavoro.
Costruire chiavi di lettura dell'organizzazione del lavoro per favorire l’acquisizione di capacità di
osservazione e di analisi della struttura organizzativa di riferimento.
I SERVIZI E LE GARANZIE
SICUREZZA NELL’AMBIENTE SCOLASTICO
L’Istituto Tecnico Paritario “ Alfieri “ ritiene che un ambiente di lavoro rispondente alle norme di
sicurezza, stimolante, motivato, coinvolgente ed in generale attento alle necessità dei lavoratori,
favorisca il raggiungimento degli obiettivi scolastici. Per rendere sempre più sicure le attività che si
svolgono all’interno degli ambienti scolastici, sono attualmente operative le procedure per
l’eliminazione dei rischi residui secondo quanto indicato dal D.lgs. 81/08.
Le istruzioni per l’abbandono dell’edificio sono fornite agli studenti e a tutto il personale e sono
affisse in tutti gli ambienti. Di norma, nel corso dell’anno scolastico vengono effettuate due
simulazioni di evacuazione dell’edificio.
Un opuscolo informativo con le informazioni generali sul Decreto Legislativo è distribuito a docenti,
studenti e personale ATA.
29
Divieto di fumo
In osservanza alla normativa vigente, per ragioni di sicurezza, igiene, pulizia e per evitare la
contaminazione passiva dei non fumatori è vietato fumare nei locali scolastici.
Alcool e prodotti tossici
Ad esclusione delle sostanze necessarie per lo svolgimento della regolare attività scolastica, è vietato
consumare o detenere a scuola alcool e prodotti tossici di qualunque tipo.
Assicurazione
Gli alunni sono assicurati, a cura dell’Istituto, contro gli infortuni che possono accadere durante il
tragitto casa – scuola e viceversa, la permanenza a scuola, le attività deliberate dagli organicollegiali
della scuola, ivi comprese le visite aziendali, culturali e i viaggi di istruzione sia in Italia che
all’estero, le lezioni di educazione fisica, le attività di stage e di eventuale tirocinio pratico.
30
NOTA
Codesto Piano Triennale di Offerta Formativa ha validità tre anni, a partire dall’anno scolastico 201516 fino all’anno scolastico 2018-19 e può essere revisionato all’inizio di ogni anno scolastico.
In allegato:
1. Patto di corresponsabilità educativa;
2. Competenze trasversali (DM 22 Agosto 2007);
3. Criteri per l’attribuzione del voto in condotta;
4. Estratto del Regolamento d’Istituto.
31
Àrt
PATTO DI CORRESPONSABILITA EDUCATIVA
Normativa di riferimento:
D.M. n. 5843/A3 - 16 ottobre 2006
D.P.R. n.249 - 24/5/L998
D.P.R. n.235 - z1JlllzooT
D.M. n.16 - 5 febbraio 2007
D.M. n.30
-
15
mazo 2007
"Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e leoalità"
"Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria"
"Linee di indirizzo qenerali ed azioni a livello nazionale per la orevenzione del bullismo"
"Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di uUlizzo di telefoni cellulari e di albi dispositivi
elettronici durante l'attività didattica, inogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e
di corresoonsabilità dei oenitori e dei docenti" .
La scuola è una risorsa fondamentale in quanto assume il ruolo di luogo di crescita civile e culturale
per una piena valorizzazione della persona, raffozando l'esistenza di una comunità educante in cui ragazzi e
adulti, docenti e"genitori, vengano coinvolti in unhlleanza educativa che contribuisca ad individuare non solo
contenuti e competenze da acquisire, ma anche valori da trasmettere per costruire insieme identità,
appartenenza e responsabilità.
Occorre che scuola e famiglia, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, siano sempre collaborative, mai
antagoniste e costruiscano così un'importante alleanza formativa.
Il Patto Educativo vuole rendere espliciti i diritti e i doveri che, accettati e condivisi, facilitano il buon
andamento dellTstituto nel rispetto dei dirittie delle libertà diciascuno.
Lo studente ha diritto a
r
.
r
.
r
.
essere rispettato come persona in tutti i momenti
della vita scolastica;
ricevere una formazione culturale che rispetti e
valorizi la sua identità;
essere informato sulle decisioni e sulle norme
che regolano la vita della scuola;
partecipare alla vita della comunità scolastica;
essere valutato
in modo trasparente e
con
tempestività;
trascorrere il tempo scolastico in ambienti sicuri e
puliti.
Lo studente ha il dovere di
.
.
r
.
.
rispettare, con il linguaggio, con l'atteggiamento
l'abbigliamento, tutti coloro che vivono
all'interno della scuola;
e con
assolvere
il
proprio ruolo
correttezza, .attenzione,
lea
di
studente con
ltà e d isponi bil ità ;
conoscere l'offerta formativa, lo Statuto degli
Studenti e delle Studentesse e i regolamenti di
istituto e di disciplina;
trasmettere
ricevute;
condividere
alla famiglia le
la
responsabilità
comunicazioni
di
rendere
e sicuro l'ambiente scolastico.
r
r
essere rispettaticome persone e come educatori;
essere informati sul POF, sulle norme che
r
.
concerne la funzionalità della scuola;
essere informati sullhndamento socio-relazionale
e didattico deifigli;
proposte direttamente o
formulare pareri
r
miglioramento dell'offefta formativa;
essere ascolbti dalla dirigenza elo dal personale
docente in merito a problemi o situazioni di
regolano la vita della scuola
tramite
la
e
e su tutto quanto
propria rappresentanza
per
il
particolare rilievo che possono condizionare il
r
'
.
.
itori hanno il dovere di
rispettare, con il linguaggio, con li
e con l'abbigliamento, tutti coloro che vivono
all'interno della scuola ;
tenersi aggiornati su impegni, scadenze e
iniziative, controllando costantemente il libretto
personale e le comunicazioni scuola- famiglia e
partecipando con regolarità alle riunioni previste;
collaborare affinché i regolamenti vigenti
vengano rispettati;
instaurare un dialogo costruttivo con i docenti,
rispettando la loro libeftà di insegnamento e la
loro competenza valutativa.
u"J
Il Dirigente, idocentie il personale hanno
il
diritto a
Il Dirigente, idocentie il personale hanno il dovere
di
essere rispettaticome persone e come educatori;
operare in un clima sereno e collaborativo.
r
rispettare, con il linguaggio, con l'atteggiamento
l'abbigliamento, tutti coloro che vivono
all'interno della scuola;
favorire l'attuazione del POF;
garantire la possibilità di esprimere e valorizzare
le proprie potenzialità, in un ambiente favorevole
- alla crescita della oersona:
I docenti hanno il dovere di
creare un clima sereno, favorendo lo sviluppo di
conoscenze e competenze;
e con
.
.
I docenti hanno il diritto
a
scegliere liberamente metodologie
didattici nel rispetto del POF.
e
percorsi
.
r
.
!
.
operare per promuovere
la
maturazione di
comportamenti e valori, nel rispetto delle diverse
abilità;
comunicare con chiarezza gli obiettivi didatticoformativie i contenuti delle discipline;
procedere alle attività di verifica e di valutazione
in modo tempestivo e congruo, esplicitando i
criteri adpttati per la valutazionel
comunicare costantemente con le famiglie in
merito a risultati, difficoltà, progressi e aspetti
inerenti il comoortamento.
competenzetrasversali (DM 22 agosto
o
+,
2oo7)
thLLtGAW
f't. L
{
io
E t.È
:..c
E
=(,
tG
)
t
lg
sÈ
eÈ
otL
ÉLE
Capacità/abilità
Definizione
- Organizare il proprio lavoro tenendo conto dei ternpa disponibili
Organizzare il proprio apprendimento,
in(ividuandq scegliendo ed utilizzando varie fonti - Mettere in atbrstntegie diverse in fumione dd contesto
- utiltzare diverse ÉoddiÈ dl lettura,
e varie modalità di informazione e di formazione
- Spregare, Interpretare, Classificare, Aiass.rmere,Tradune da una furma a
(formale, non funnale ed infurmale), andte in
unàltra, Parafrasare, Descivere, Ittu*arÉ, Dirnosùare, Esempllficare,
funzione dei tempi d@onibill, delle proprie
.
Sdrematizzare, Definire, usare e deco0ificare simboli, Costruire categorie e
dassifi cazioni, Locallzzare,Ordlnare cronologicamente
sùategie e del proprio metodo di shtdio e di
lavoro.
SINTESI
giownn dew ryuisite m praprib métiiib
di 4.rlìo e dì bwvzt
Baborare e realizzare progett riguardanti lo
Ogni
ro
Ul
o.
ll
o
o
t{
la
o
o
U
t!
o
gì
g
A
- Ridaborare un insierne di onoscerue ed esperienze in un prodottO
Uni@, Immaginare, Formulare ipotesi, Baborare sfategie per ricerare
soluzioni, Verificarc la congruema dei risrlEti, Trovare afternative, Agire in
contesti differenti (ipotetici e reali), Acquisire consapevolezza delle proprie
potenzialità
wiluppo delle proprie attivtà di sfirdio e di
lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per
slabilire obiettiù significativi e realistici e le
relative priorità, \,alutando i vincoli e le possibilità
esistenti, detrnendo sù-ategie di azione e
rrcrificando i risultati raggiunti.
SIMIaI
Ognigiowne deue esr;ere apa(E di utilizare le
@wnze apge perdand obimivi signifraM
ralistia'. Qu&o niùidela apacità di
wlubrc i vinali e le
WsibiliÈ $ilstenti definire *ategie ù azione,
e
individwre priorità,
hn nmclli
o
a wìfrrere
i rìqillatì
-
Cogliere il senso globale, Scomporre, Conftonbre, Distinguere,
Riconoscere le informazioni esplicite e impllcite, Inferire, Individuare
cause ed effetti, Spiegare, Interpretare, Ctassificare,
Riassumere, Tradurre da una forma a un'altra, Parafrasare,
Descrivere, Ilfusùare, Dimcsb-are, Esemplificare, Decodificare
simboli-grafi ci- tabellellnguaggi settoriali/specialistici
amprcndere messaggi di genere diverso
(quotidiano, lefterario, tecnico, rientifico)
e di complessità diversa, trasrnessi
utiliizando linguaggi diversi (verbalg
matematico, scientifico, simbolico, ecc.)
o
l!
sc
.
mediante'diversi supporU
(cartacei,informatici e multimediali)
lzrppreftnbreeventi, fenomeni, principi,
normg procedure, atteggiamenti,
stati dhnimo, emozioni, ecc. utilizando
linguaggi diversi
E
IE
o
()
9l
É
o
u
- Iltusbare, Esporre, Descrivere, Narrdre, iR.dazionare su, Discutere,
concetU,
(verbale,
'.
diverse conosceme disciplinari, mediante
diversi supporti (cartacei. informatici e
multimediali).
Esprimere, Convincere, Argomentare, Ideare, Pianificare, Adottare
cornunicativo e linguaggio adeguato, Scriverg
Riscrivere, Parafiasare, Riassumere, Utiliare simboli- grafici- bbelle'
linguaggi settoriali/specialistici, Riorganizare, SchemaEzz:.re,
Utllizare in modo consapevole le tecnologie
regiso
SINTESI
É
Ogni giouane deve
o
mwggi
,x
ptercunprandere
di genere e
amfleiÉ
wrie forme annuniative e deve
o
4
dfircsi nelle
pter
comuniare in modo efrace utih'zando
divarci linatnnni
i
r.
interagire in gruppo, comprendendo i diver§
oo
IE1ll
punU di vista, valorizzando le proprie e le altrui
capacità, gestendo la confl ittlalità,
contribuendo all'apprendimento comune ed
-LaoE alla realizzazione delle attività collettive, nel
.E
§#
orE
uÉr
,riconoscimento dei diritti fondamentali degli
Flbi.
Ogni giouane deve
SINTESI
aper interagire
con gli altn
omorendendone i diversr ounti di vista
Riconoscere i diritU degli albi e i propri doveri, Osservare le regole
del gruppo, Riconoscere e rispettare ivalori del gruPPo,
Riconqscere e rispettare le differenze cultrrali, Ascoltare, Accettare,
Partecipare, Riconoscere e gestire le emozioni, Collaborare con ...
al fine di... , Interagire, Rispethre ruoli e ompiU, As§rmere
responsabilità, Prendere iniziative, Organizzarsi nel lavoro di gruppo,
Organizrare il lavoro di grqppo, Valorizzare le pmitività, Dare fiducia
lll
gl
É
o
IJ
c
0
t{
IE
éo
€ og
E EE
iE
!.
o
è
o
o
o
{l
o
(,
o
o
o
o
?,
o
co
É
E
=
o
Bz
É
,r!
Eo
o
E
o
I
o
o
t
IL
ÉL
o
c,
SINTESI
B OEni giowne deve aper riconoxere il valore
8EE delle regole e fulla rrynsabilita personale per
vivue con onapevolua il proprio ntolo di
gE
g
Sapersi inserire in modo attivo e consapevole
nella Mta sociale e far rralere al suo intemo i
propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo
quelli alùui, le opportunità comuni, i llmiti, le
regole, le responsabilità.
rE
8,8
9E
tE!
E
c
dttadino.
affrontare sltuazioni problemaUdre costruendo e
verificando ipotesi, indiMduando le fonti e le
risorse adeguate, raccogliendo e wlutando i dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo
di problema, contenuti e metodi delle diverse
discipline.
SINTESI
09ni giorane deve *perafftonbre siùnzioni
orobletnatidte e saoer antibuire a risolverle.
Individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenU e relazioni
ùa fenomeni, eventi e concetti diversi, andre
appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e
lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la
natura sistemica, individuando analogie e _ _
differenzg coerenze ed incoerenze,
cause ed effetti e la loro nafura probabilistica.
IE
o
Fg
a!
,!x
.=g
!tr
o!
-sÈ
JAL
E
Scompone un problema, Ipotizare soluzioni,Individuare analogie,
Utilizare una proèedura, Calcolare, Scegliere, Utilizzare un modello
per ... , Reperire e sdezionare informazioni, Riconoscere le
informazioni esplicite ed implicite, Inferire, Distinguere, Individuare
cause ed effetti, Utilizare criticamente fonti/dati/informazioni,
Comparare, Dimostrare, Formulare una soluzione in contesto noto,
Propone soluzioni altemaUve/originali, Trasferire concetti in sifuazioni
diverse
Riconoscere, Identificare, Analirzare, Costruire categorie e
dassifi cazioni, Localizzarg Ordinare cronologicamente, Orientarsi,
Tradune da una forma all'altra,
Collegare e correlare fenomeni/concetti/discipline, Confrontare,
Identificare anàogie e differenze, Comprendere l'evoluzione e la
nerrnAnèn7A- TndMdrrare aerrqr Éd p.ffetti- Trarre rnnclrrsioniArgomentare
SINTESI
@ni giouane deue possedere stumati clrc gli
pemetbno di affronbrc la omplsiÈ del.
viuere nella
o
Conoscere le regole del vivere ciùle, Rispetfare se stessi, gli altri e
l'ambiente (il contesto in cui si vive), Acquisire motivazione, Acquisire
autostima, Acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e
anche dei propri limiti, Manifestare le proprie difficoltà, hendere
iniziauve e assumere responsabilità, Utilizzare le risorse, Saper
riflettere srl proprio agire e su quello altrui
scietà globale del nosto ternpo.
Acquislre ed interpretare criticamente
I'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed
atkaverso diversi sùumenti comunicatiù,
valutandone l'attendibilità e l'utilità, distinguendo
fatti e opinioni.
S]N|ESI
poteraquisire ed
lnterprebre qitiamente l'ìnformazione ricewb
Ogni giowne deve
wlubndone l'attendibilità e lfutilita, disf'nguendo
12fr A ntunròn,
Decodificarg Conoscere, Scomporre, Spiegare,Orientarsi,
Selezionare in base ad un criterio,
Identifi care invarianti/pri ncipi/cause/moUvi/sùntture/coerenze/
punti di visb/scopo/argomentativo-comunicativo/fu nzioni,
Interpretare, Comparare, Giudicare, Distinguere fatti e opinioni,
Riflettere su
,1
:
'!--''----'_-
A{-lEeAro
ì
.-:.--.-*---*
i-
:
--
Nr
3
-,,
CRITERI PER L'ATTRIBUZTONI-E DEL
VOTO DI COI{DOTTA
#fu
.irÈ+lu
cs'§
,t
t
Ri:terimenti norm ativi :
...,'.
.D.P.R 24 GruGNO flgSr}É 24tc-succepive-modificizionf ( Statuto=afelh
in materia di
Legge 30 OTTOBRE 2008, n. 169 ( disposizioni urgenti
D.P.R. 22 GIUGNO 2909,
n
l22 ( regolamento per Ia valutazione degli
.
.
.l
CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL
yoTo Dl GoNDoTTA
+
(BTENNTO)
Motivazione
a)' Lo studente si comporta
b)
sempre-in- manier.a-corr.etta e
norme; delle persone e degli ambientifrequentati. Contribuisce affinché
quanti lo circondano facciano altrettanto.
Lo studente rappresenta un elemento aggregante all'intemo del gruppo
classe, favorisce
il
regolare svolgimento delle attività didattiche e
contribuisce a ricompone le situazioni confl ittuali
c) Lo studente
d)
e)
0
dimostra spiccato interesse per le attività didattiche
proposte, partecipa in modo attivo e propositivo al dialogo formativo ed
educativo, dimostrando un impegno assiduo e costante sia nell'attività
svolta a scuola sia nello studio e nel lavoro a casà.
Lo studente rispetta puntualmente le scad enze e svolge lavoro
assegnato.
Lo studente, spontaneamente o su richiesta, si impegna in maniera
efficace nell'assistenza e nell'aiuto ai compagni.
Almeno 3
il
Lo studente approfondisce personalmente le tematiche trattate
in
ctasse.
e rispettosa delle
norme, delle persone e degli ambientifrequentati.
b) Lo studente dimostra interesse per tute le attività didattiche proposte.
c) Lo studente partecipa in modo attivo al dialogo formativo ed educatMo.
d) Lo studente dimostra un impegno costante sia nell'attività svolta a
scuola sia nello studio e nel lavoro a casa.
e) Lo studente rispetta puntualmente le scadenze e svolge il lavoro
assegnato.
a) Lo studente si comporta sempre in maniera conetta
a)
b)
c)
Lo studente si comporta generalmente in maniera conetta e rispettosa
delle norme, delle persone e degli ambientifrequentati.
Lo studente dimostra interesse per le attività didattiche proposte.
Lo studente è disponibile al dialogo fotmativo ed educativo.
d) Lo studente dimostra un accettabile impegno sia nell'attività
scuola sia nello studio individuale.
e) Generalmente lo studente rispetta le
. assegnato.
scadenze
e
svolge
svolta a
il
lavoro
Almeno 3
Almeno 3
a)
7
Occasionalmente lo studente ha avuto comportamenti poco rispettosi
delle norme e/o delle persone e/o degliambientifrequentati.
b) Lo studente, pur non essendosi reso protagonista
di importanti atti di
indisciplina, ha scarso interesse per le attività didattiche proposte e non
partecipq attivamente aldialogo formativo ed educativoc) Lo stuàente dimostra un impégno discontinuo nelle àttività casalinghe,
spesso non rispetta le scadenze e non svolge il lai'oro"assegnato.
Una voce
a) Lo studente dimostra un impegno molto scarso nelle attività casalinghe
ài hvoro e distudio.
b) Lo studente ha fatto registrare un elevato numero di assenze e/o di
ritardi, in mancanza tliuna documentata causa ditorza maggiore.
c) Lo studente rappresentia un elemento disgregante all'intemo delgruppo
classe, turba
il
regolare svolgimento delle attività didattiche
determinando situazioni confl ittuali
6
d) Lo studente si è reso protagonista di ripetuti e significativi episodi di
indisciplina documentatisul registro di classe. ..
e) Lo studente si è reso protagonista di comportamenti che- hanno
determ nato I'adozione d i una-oTiù-Sah2ioilitiscBl irfàif ctr sospèhsione,
ma ha mostrato di essersi raweduto con concrete azioni riparatorie,
i
recedendo dai suoi comportamenti sconetti e modificando
positivamente l'impegno, I'interesse e la partecipazione al dialogo
didattico ed educativo. Egli ha così dimostrato di aver progredito nel
percorso di,crescita e di maturazìone, in ordine alle finalità espresse dal
DPR n.122.
Una voce
CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL
VOTO
5
IN GONDOTTA
(BIENNIO e TRIENNIO)
quante voci
devono
aooarire?
Motivazione
Voto
Lo studente si è reso protagonista di comportamenti che hanno
[") determinato
di una o più sanzioni disciplinari di sospensione
I p"r un periodoI'adozione
ditempo
complessivamente superiore a 15 giorni. Egli,
I a seguito dell'irrogazione
della sanzione di natura educativa e
I
non ha rpostrato alcun concreto rawedimento, persistendo
I riparatoria,
nei suoi compoÉamenti gravemente scorretti e dimostrando così di non
I aver
progredito nel percorso di crescita e di maturazione, in ordine alle
I
| finalità espresse dal DPR n.122.
lUl lo studente si è reso protagonista di comportamenti che hanno
I determinato I'adozione di una o più sanzioni disciplinari di sospensione
II ptt un periodo ditempo complessivamente non superiore a 15 giorni.
Egli, a seguito dell'irrogaziong_ delle sanzioni di natura educativa e
c)
5
d)
e)
0
riparatoria, non ha mostrato alcun concreto rawedimento, persistendo
nei suoi comportamenti gravemente sconetti e dimostrando cosi di non
aver progredito nel percorso di crescita e di maturazione, in ordine alle
finalità espresse dal DPR n.122.
Lo studente ha fatto registrare.un elevato numero di assenze e/o di
ritardi, in mancanza di una documentata causa diforza maggiore.
L'impegno, I'interesse e Ia partecipazione dello studente alle attività
didattiche sono stati nulli o quasi nulli in tutte le discipiine.
Lo studente non rispetta sistematicamente le scadenze e non svolge il
lavoro assegnato.
Lo studente ha avuto un comportamento gravemente scorretto
Vedi note
(1) + (4)
e
irrispettoso nei confronti del Dirigente Scolastico e/o dei docenti e/o del
personale scolastico e/o degli àftri studenti e/o di chiunque si trovi a
g)
frequentare I'ambiente scolastico o sia coinvolto in attività
didattiche.
Lo studente, con comportamenti dolosi, ha danneggiato gravemente
strumenti e/o materiali e/o strutture di proprietà della scuola o dii
chiunque si trovi a frequentare l'ambiente scolastico .o sia coinvolto in
]
I
attività
didattiche.
h) Lo studente, con comportamenti colposi,
I
I
derivanti dalla consapevob
inosservanza delle norme stabilite, dei regolamenti vigenti o delle
indicazioni di lavoro ricevute, ha danneggiato gravemente strumenti e/o
materiali e/o strutture di proprietà della scuola o di chiunque si trovi a
frequentare I'ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche.
i) Lo studente si è appropriato indebitamente di beni e/o strumenti e/o I
materiali di proprietà della scuola o di chiunque si trovi a frequentare I
't'ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche.
I
I
I
I
I
I
Note
(1) Condizione necessaria per I'attribuzione del 5 in condotta è che allo studente sia
pràcedentemente inogata una sanzione ai sensi det Regolamento Disciplinare vigepte.
(2) ll 5 in condotta si attribìisce quando il C.d.C. rawisa la presenza di una delle seguenti
condizioni:
-
La sola voce a).
La voce b) associata ad almeno due delle voci c)
Almeno tre delle voci c)
-
- i).
i) (almeno una delle quali fra f, g, h, i)
.
(3) Le motivazioni del 5 in condotta non possono essere ridondà4ti. Per esempio: se allo studente
riconosciuta la motivazione b), non potrà essere ricono§ciuta la motivazione f) se essa si
riferisce al medesimo comportamento che ha determinato la sanzione relativa alla precedente
motivazione
è
(4) Nelle condizioni previste dall'art.5 del Regolamento Disciplinare ("Rawedimento operoso), lo
studente può chiedere al C.d.C. l'annultamento degli effetti della sanzione. Lo svolgimento di
attività utili alla comunità scolastica in sostituzione della sanzione (art.3 del Regolamento
Disciplinare), è da considerarsi "Rawedimento oproso".
(5) Se allo studente viene attribuito un voto di condotta inferiore a 7, in sede di determinazione del
credito scolastico, non potranno essere riconosciuti positivamente la partecipazione, I'impegno e
l'interesse nelle attività didattiche.
(6) Allo studente at quale vengano attribuiti i voti 9 oppure 10 in condotta, in sede di
determinazione del punteggio di cr:edito-scolastico, -verrà-attribuito it purtteggio massimo della
banda di oscillazione di appartenenza, indipendentemente dagli altri criteri stabiliti.
(7) Allo studente al quale vengano attribuiti i voti g oppure 10 in condotta e che abbia una media
voto complessiva superiore a 8, verrà indirizzata dal Dirigente Scolastico una nota di encomio.
(S) Nelle classi prime, nel corso delle attivita di accoglienza, il Gonsiglio di Classe si impegna ad
esplicitare i comportamenti attesi (puntualità alle lezioni, giustificazioni tempestive, rispetto dei
compagni e degli insegnanti-..).
GRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DEL
VOTO DI
CONDOTTA
A
(TRIENNIO)
Motivazione
Voto
Quante voci
devono
aooarire?
!
si comporta sempre in maniera corretta e rispettosa delle
norme, delle persone e degli ambienti frequentati. Si impegna
a) Lo studente
attivamente affinché quanti lo circondano facciano altrettanto.
b) Lo studente rappresenta un elemento aggregante all'interno del gruppo
classe, favorisce il. regolare svolgimento delle attività didattiche e
contribuisce a prevehire ed eventualmente a ricomporre le situazioni
c)
10
conflittuali.
Lo studente dimostra spiccato interesse per le attività :didattiche
proposte, partecipa in modo attivo, propositivo e con significativi spunti
di carattere personale al dialogo formativo ed educativo, dimostrando
un impegno assiduo e costante sia nell'attività svolta a scuola sia nello
studio e nel lavoro a casa.
d)
Lo studente rispettia pùntùainreniè re-ééàaèile-e'svotgè
assegnato.
e)
il lavorò
Lo siudente approfondisce personalmente le tematiche trattate
classe.
Lo
studente si impegna .spontaneamente
nell'assistenza e nell'aiuto ai compagni.
a) Lo studente
ed
Almeno 3
in
efficacemente
si comporta sempre in maniera conetta e rispettosa delle
norme, delle persone e degli ambientifrequentati. Contribuisce affinché
quanti lo circondano facciano altrettanto.
b) Lo studente rappresenta un elemento aggregante all'interno del gruppo
classe, favorisce regolare svolgimento delle attività didattiche e
il
9
contribuiscearicomporrelesituazioniconflittuali
c) Lo studente dimostra spiccato interesse per le attività didattiche
proposte, partecipa in modo attivo e propositivo al dialogo formativo ed
educativo, dimostrando un impegno assiduo e costanle sia nell'attività
svolta a scuola sia nello studio e nel lavoro a casa.
d) Lo studente rispetta puntualmente le scadenze e svolge il lavoro
Almeno 3
assegnato.
e) Lo studente, se richiesto, si impegna in maniera efficace nell'assistenza
e nell'aiuto ai compagni.
a)
I
Lo studente'si comporta sempre in maniera corretta e rispettosa delle
'rìorme, delle persone e degli ambienti freguentati.
b) Lo studente dimostra interesse per le attività didattiche proposte.
c) Lo studente partecipa in modo attivo al dialogo formativo ed educativo.
d) Lo studente dimostra un impegno costante sia netl'attività svolta a
scuola sia nello studio e nel lavoro a casa.
e) Lo studente rispetta le scadenze e svolge il lavoro assegnato.
Almeno 3
a) Lo studente non sempre.
b)
7
si comporta in maniera conetta e rispettosa
delle norme, delle persone e degli
ambientifrequentati.
Lo studente dimostra interesse selettivo per le attività
'
didattiche
proposte.
c) Lo studente è disponibile al dialogo formativo ed educativo, anche se in
rnan iera prevalentemente passiva.
Almeno 3
d) Lo studente dimostra un accettabile impegno sia nell'attività svolta a
,
§cuola sia nello stùdio individuale.
e) Generalmente lo studente rispetta le. scadenze e' svolge il lavoro
assegnato.
a) l-o studente
si è reso protagonista di ripetuti e qignificativi episodi di
indisciplina documentiati sul registro di classe.
b) Lo studente rappresenta un elemento disgregante all'interno del gruppo
classe. Turba
regolare svolgimento delle attività didàttiche,
determinando situazioni confl ittuali
c) Lo studente, pur non essendosi reso protagonista di importanti atti di
indisciplina, non ha alcun (ha scarso) interesse per le attività didattiche
proposte e non partecipa al dialogo formativo ed educativo:
d) Lo studente dimostra uno scarso impegno nelle"attività casalinghe di
studio.
e) Lo studente ha fatto registrare un elevato numero di assenze e/o di
ritardi, in mancanza di una documentata causa di torza maggiore.
Lo studènte si è reso protagonista di comportamenti che hanno
determinato I'adozione di una o più sanzioni disciplinari di sospensione
ma ha mostrato di essersi raweduto con concrete azioni riparatorie,
recedendo'
modificando
suoi comportamenti scorretti
positivamente l'impegno, l'interesse e la partecipazione al dialogo
il
6
dai
e
didattico ed educativo- Egli ha così dimostrato di aver progredito nel
percorso di crescita e di maturalone, in ordine alle finalità espresse dal
DPR n.122.
Una voce
I
),14J
,trv!
Fté.+ìo
LLA
Mod.ll4
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
DISCOVERY s.r.l.
Data: 16/0112013
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
"GIULIO CESARE"
PARITARIO
ViaG.DiBiasio,82-CASSINO Tel.:0776-311681 Fax:0776-310381 e-mail:[email protected] www.istgiuliocesare.it
Regolamento d'Istituto
Estratto
Funzionamento della scuola
ART. I
-
Disposizioni generali
1.1 L'edificio scolastico è disponibile, nei limiti degli orari previsti è dello spazio esistente, nel rispetto
delle norme vigenti e compatibilmente con le esigenze didattiche e di servizio, per riunioni ed incontri
culturali del personale docente e non docente, dei genitori e degli studenti. Ogni riunione deve essere
autorizzata dal Dirigente Scolastico che ne assume la responsabilita connessa con le sue funzioni.
1.2 L'accesso ai distributori automatici è consentito la mattina prima dell'inizio delle lezioni, durante la
terzaora di lezione e al termine delle lezioni. Non è consentito sostare nelle vicinanze dei distributori
oltre il tempo necessario per I'acquisto di bevande o merendine.
1.3 L'Istituto non è responsabile dei beni, dei preziosi, del denaro e degli oggetti lasciati incustoditi o
dimenticati nel suo ambito.
1.4 L'uso dei telefonini all'interno della scuola è assolutamente vietato durante le ore di lezìone. Il
cellulare deve essere spento, in modo che non arrechi disturbo alle lezioni. È vietato anche preparare e
inviare SMS ed MMS.
ART. 2 - Divieto di fumo
2.1 L'Istituto di Istruzione Superiore Paritario "GIULIO CESARE' si impegna con le seguenti
disposizioni afar rispettare il divieto di fumo stabilito dalle leggi nazionali.
2.2 E vietato fumare nelle aule della scuola. Sono in ogni caso assoggettati al divieto di fumo: i
corridoi, le scale, gli uffici di Presidenza e Segreteria, i bagni, la palestra, la bibliotecq la sala dei
professori, i laboratori.
2.3 E inoltre vietato fumare in tutti i locali dell'Istituto comunque accessibili agli utenti intemi ed
esterni.
REV. 2 del 16/01/2013
I di4
Mod.ll4
DISCOVERY s.r.l.
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
Data: 16/0112013
2,4
ll divieto di fumo è applicato in tutti i locali dell'Istituto
che presentino cumulativamente tali
caratteristiche:
o
o
locali ove la generalita degli utenti accede, senza formàliA e senza bisogno di particolari
permessi, negli orari stabiliti;
locali ove si realizzi una permanenza, anche breve ed anche previa attotizzazione, degli
utenti per I'utilizzazione di un servizio ivi reso.
2.5 All'ingressci e all'intemo dell'Istituto sono apposti cartelli con l'indicazione del divieto di fumo,
della relativa noffna, delle sanzioni applicabili, nonché l'indicazione dei preposti cui spetta vigilare
nella struttura ai sensi del seguente art. 3.
2.6 L'Istituto non è dotato di idonei impianti di condizionamento e ventilazione ai sensi degli artt. 3, 4
e 5 della Legge 584t75 e del D.M. sanità 18/05176.
2.7 Non ci sono locali in cui è possibile fumare.
2.8 I dipendenti, gli alunni e gli utenti che non osservino il divieto nei locali dove è vietato fumare sono
soggetti a sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da € 25 a Q,
250; la misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia comniessa in presenza di una
donna in evidente stato di gravidanza o in presenzadilattanti o bambini fino a 12 anni.
2.9 I dipendenti e gli alunni possono essere sottoposti a procedimento disciplinare, secondo la vigente
normativa.
2.10 Gli incaricati di cui al successivo art. 5, c. 1, che non ottemperino alle disposizioni contenute in
tale articolo, sono soggetti al pagamento di una'somma da €2OO a € 2000.
2.ll I soggetti cui spetta vigilare e accertare le infrazioni, a norma dell'art. 4 della Direttiva del
Presidente del Consiglio dei Ministri l4ll2l95, sono il Dirigente Scolastico, i suoi collaboratori, i
docenti e i collaboratori scolastici, il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi per l'osservanza
da parte del personale ATA nei locali di segreteria e chiunque può segnalare il mancato rispetto del
divieto di fumo a uno dei soggetti sopra indicati e chiedergli di intervenire.
2.12 Nei casi di violazione del divieto, i soggetti di cui al comma precedente procedono
all'accertamento della violazione e allaredazione in duplice copia del relativo verbale.
2.l3La violazione è contestata immediatamente al trasgressore. Se la contestazione immediata non è
awenuta, gli estremi della violazione devono essere notificati secondo quanto previsto dall'art. 14 L.
689/81. L'incaricato che ha accertato la violazione trasmette il verbale di accertamento con la prova
\"
della eseguita contestazione o notificazione al Dirigente Scolastico
2.l4ll funzionario cui compete accertare I'awenuto pagamento delle sanzioni è il Direttore SGA o chi
lo sostituisce nella funzione.
2.15 Entro 30 giorni dalla data di contestazione o notificazione della violazione, gli interessati possono
far pervenire al Prefetto competente una memoria scritta e possono chiedere di essere sentiti dalla
medesima autorità.
2.16 È, data facoltà, inoltre, al trasgressore di ricorrere al Giudice Ordinario competente per territorio
contro la contestazione.
2.17 Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento si fa rinvio alle disposizioni
vigenti.
REV. 2 del l6l0t/2013
2 di4
Mod.ll4
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
DISCOVERY s.r.l.
Data: 1610112013
Alunni
ART. 1- Comportamento degli
alunni
,
'.
l.l La disciplina è affidata oltre che alla responsabilità del Dirigente Scolastico, di tutti i Professori e
dei bidelli, per la parte di loro competenza, anche all'autocontrollo degli studenti e al loro senso di
responsabilita.
1.2 ogni studente deve assumersi tutte le responsabilità e tutti i doveri che la sua condizione comporta:
in primo luogo, il rispetto nei confronti del
personale che lavora nell'Istituto
e dei beni che
il patrimonio scolastico comune.
1.3 Le lezioni hanno inizio alle ore 08.15. gli alunni entrano nella Scuola nei cinque minuti che
precedono l'inizio delle lezioni; per assicurare l'accoglienza e la vigilanza degli alunni, il personale
docente dowà trovarsi in aula almeno cinque minuti prima dell'orario di inizio delle lezioni. Per gli
alunni provenienti da lontano con mezzi extraurbani, il Dirigente'Scolastico può concedere permessi in
deroga. Un primo suono della campanella indica I'orario di ingresso; il secondo suono della
campanella, cinque minuti dopo, indica l'inizio delle lezioni. In casi eccezionali (giomate di pioggia,
ecc...) l'ingresso degli alunni può essere consentito con anticipo rispeffo all'orario sopra indicato; in tal
caso la vigilanza è inizialmente assicurata dal personale ausiliario.
1.4 Gli alunni sono tenuti a consegnare ai genitori le comunicazioni ad essi fatte dal Dirigente
Scolastico o dagli insegnanti, le pagelle e gli altri documenti relativi al profitto e al comportamento
scolastico e a riconsegnarli alla scuola entro 5 giorni.
1.5 Obiettivo educativo fondamentale della scuola è quello di abituare tutti gli alunni ad un uso corretto
di locali e delle attrezzafire dell'Istituto; qualsiasi atto teso a danneggiare dolosamente tali beni di
proprietà della collettività sarà valutato come una gravissima mancanza e sanzionato a noffna dell'art. 9
del Regolamento di disciplina.
l.6La conservazione delle aule e delle suppellettili è affidata alla cura e alla educazione degli studenti i
quali sono tenuti, comunque, ad astenersi da qualsiasi azione che possa zurecare pregiudizio al decoro
esteriore delle aule, delle pareti, dei corridoi, delle scale e dei locali dei servizi igienici. L'inosservanza
di tali doveri è valutabile sotto il profilo disciplinare e sanzionato a norma dell'art. 9 del Regolamento
di disciplina.
"
:
rispondere coloro che li hanno
chiamati
a
sono
1.7 Di eventuali danni all'arredamento scolastico
provocati. Ciascuna classe è responsabile della sorveglianza e dell'integrità dell'aula in cui si svolgono
Ie lezioni.
costituiscono
ART. 2 - Ritardi, assenze, uscite
sarà autorizzata dal docente della prima ora, che la
giustificare
il ritardo sul libretto personale, utilizzando
annoterà sul registro di classe. L'alunno dovrà
gli appositi modelli.
2.2 Non saranno consentiti più di cinque ritardi ingiustificati nel corso di ciascun quadrimestre; al sesto
ritardo il docente ammetterà l'alunno in classe, annotando un'ammonizione sul registro; al settimo
ritardo lo studente, per ottenere la riammissione, dovrà essere accompagnato da un genitore.
2.3 Casi particolari di ritardi colleuivi di gruppi di alunni, dovuti a ritardo nell'orario di arrivo di mezzi
pubblici, saranno giustificati direttamente dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori.
2.1 L'ammissione in
REV. 2 del 1610112013
class"e
di alunni ritardatari
3 di4
Mod. Ll4
DISCOVERY s.r.l.
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
Data: 1610112013
2.4 Gli alunni che, in casi eccezionali e debitamente documentati, faranno richiesta di uscite anticipate
dovranno essere presi in consegna personalmente da un genitore, che ne assumerà la responsabilità
della vigilanza; gli alunni maggiorenni potranno farne direttameàte richiesta; in ogni caso, non è
consentito uscire prima della fine della quarta ore, tranne che in casi di assoluta emergenza. Le uscite
anticipate e le entrate successive alla prima ora di lezione saranno autortzzate dal Dirigente Scolastico
o da uno dei suoi collaboratori, con annotazione sia sul libretto personale che sul registro di classe.
2.5 La prese(za degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività (ricerche
culturali, lavori di gruppo, visite istruttive, ecc...) che vengono scelte nel contesto dei lavori scolastici.
2.6 Le assenze dalle attività di cui all'articolo precedente vengono segnate sul registro di classe e sui
registri personali dei docenti. Le assenze degli alunni devono essere giustificate tramite l'apposito
libretto personale e firmate sempre dallo stesso genitore che ha depositato la propria firma in segreteria.
2.7 Gli alunni, dopo uno o più giomi di assenza dalle lezioni, sono ammessi a scuola in presenza di
motivata giustificazione su decisione dell'insegnante in servizio nella prima ora di lezione, il quale, se
ha dubbi circa l'autenticità della firma del genitore, la veridicità'dei motivi e la loro ilevanza, invierà
lo studente in Presidenza con il libretto delle giustificazioni; in mancanza di motivata giustificazione si
applicheranno le sanzioni previste dall'art.2 del Regolamento di disciplina.
2.8 Per le assenze causate da malattia è necessario esibire I certificato medico quando esse si
protraggono per oltre cinque giorni.
2.9 Le assenze degli alunni, anche se giustificate, sono comunicate mensilmente alle famiglie.
2.10 Durante le ore di lezione gli alunni possoho lasciare l'aula per urgenti motivi, purché a:utorizzati
dall'insegnante dell'ora, e comunque non più di uno alla volta per classe.
2.Ll Durante i cambi dell'ora non è consentita in alcun caso I'usiita dalle classi. Gli alunni che non
risultino presenti in classe all'arrivo dell'insegnante dell'ora successiva saranno passibili di
prowedimenti disciplinari, così come disposto dal Regolamento di disciplina.
2.12 Le assenze frequenti, le assenze collettive di intere classi, i ritardi sistematici, i rapporti
disciplinari, le sospensioni dalle lezioni saranno, dal Consiglio di Classe, considerati elementi
fondamentali di giudizio per la deliberazione del voto di condotta; i docenti coordinatori di classe sono
tenuti ad aggiornare le schede di rilevazione delle assenze, ritardi e uscite anticipate collaborando con
la segreteria per l'aggiornamento del registro generale delle assenze e segnaleranno tempestivamente
alla presidenza i casi di assenze frequenti ed ogni episodio di rilievo che awiene nelf interno della
classe.
\
2.13 Al termine delle lezioni, l'uscita degli alunni awiene con la vigilanza del personale docente di
tumo, utilizzando esclusivamente la scala centrale e l'uscita principale.
2.14 Considerato che i tempi di attenzione e di concentrazione degli studenti non possono mantenersi
inalterati nell'intera giornata scolastica per tutte le ore di lezione, è consentito alle classi di dedicare gli
ultimi dieci minuti della terza ora alla discussione e al coordinamento di attività scolastiche ed
extrascolastiche, nonché di accedere ai distributori automatici. Tale periodo va considerato parte
integrante dell'ora di lezione e le attività dovranno essere svolte in classe con la presenza
dell' insegnante dell'ora.
REV. 2 del 16/01/2013
4di4
Scarica

P.T.O.F.