ti ( 3 3 ) , dove si fece reintegrare nella nobiltà e ottenne la magistratura in quella repubblica ( 3 4 ) . A Genova, allora fiorente di traffici, d'industrie, di commerci, e b b e agio di sviluppare la sua naturale vocazione e si applicò a conoscere i metodi di agricoltura e delle arti che riguardavano specialmente la seta e gli olii, non lavorati b e n e nel Regno: la seta difatti era lavorata con metodi antiquati. Il Grimaldi calcolava più di centomila scudi il danno che la sola Calabria subiva per ogni raccolta a causa della pessima filatura della seta ( 3 5 ) . Così pure di fronte al danno derivante all'economia della Calabria dalla cattiva manifattura dell'olio, che dava un prodotto inferiore a quello del Genovesato, dovette porsi il problema di metodi di lavorazione più razionali nella sua regione nativa. fervore riformistico del Settecento al tradizionale interesse per l'erudizione andò sostanzialmente sostituendosi quello per l'interpretazione dei fatti economici, esigenza che sorse dal bisogno di conoscere la vita civile degli uomini, le condizioni del suo sorgere e del suo svilupparsi» (A. ALLOCATI, Le società economiche, in Atti del 2° Congresso storico calabrese cit., p. 4 0 9 ) , in Calabria non ne sorsero, ma ne avvertì l'utilità Domenico Grimaldi, che già nel 1 7 7 0 , nel Saggio di economia campestre per la Calabria Ultra sostenne la necessità di istituire - come si vedrà in appresso - società economiche. Sulle società agrarie vd. Storia dell'agricoltura in età contemporanea, a cura di P. BEVILACQUA, I I I , Mercati e istituzioni, Venezia 1 9 9 1 , pp. 3 0 3 - 3 3 1 . L e «Accademie» di cui il Grimaldi proponeva e sollecitava la costituzione dovevano essere, secondo «il giusto modello» della società toscana dei Georgofili, alla quale egli era associato, il centro degli incontri e di coordinamento di operatori e studiosi. (VILLARI, Ribelli e riformatori cit., p. 1 5 2 ) . ( 3 3 ) Nella seconda metà del ' 7 0 0 un'intera famiglia, quella dei marchesi Grimaldi di Seminara, doveva venire a «riallacciare un antico legame tra Nord e Sud e trovare l'elemento vivificatore d'un vigoroso e originale tipo di riforma» (F. VENTURI, Domenico Grimaldi (Nota introduttiva), in Illuministi italiani, V. I riformisti napoletani cit., p. 4 1 1 ) . Qui sono riportati passi tratti dalle opere: Saggio di economia campestre per la Calabria Ultra, pp. 4 3 1 - 4 5 5 ; Piano di riforma per la pubblica economia delle Provincie del regno di Napoli e per l'agricoltura delle due Sicilie, pp. 4 5 6 - 4 7 2 ; Piano per impiegare utilmente i forzati e con loro travaglio assicurare ed accrescere le raccolte del grano nelle Puglie e nelle altre Provincie del Regno, pp. 4 7 3 - 5 0 5 . Sulla famiglia del Grimaldi vd. V. M E Z ZATESTA, I Grimaldi di Seminara. Una famiglia di illuministi, di riformatori e patrioti, in «Studi meridionali», X I V ( 1 9 8 2 ) , fase. 3 - 4 , luglio-dicembre 1 9 8 2 , pp. 2 8 1 - 2 8 4 ; G . CARIDI, La famiglia Grimaldi e Seminara nel quadro economicosociale della Calabria, in Seminara nella cultura italiana cit., pp. 1 0 1 - 1 1 4 ; R O M E O , Illuministi cit., pp. 195-196. ( 3 4 ) V. CAPIALBI, Opuscoli varii I (cfr. l'articolo su Domenico Grimaldi, estratto dal n. 1 5 del 1 8 dicembre 1 8 3 5 del «Maurolico», giornale di Messina). ( 3 5 ) Saggio di Economia campestre per la Calabria Ultra, Napoli 1 7 7 0 , p. 1 6 6 .