Carni e uova Maria Rosaria Pupo D’Andrea Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA) INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Carne bovina UE 2° produttore mondiale (circa il 13% del totale) dopo gli USA Principali produttori: Francia, Germania e Italia Il comparto pesa per il 9,6% sulla produzione agricola UE-25 UE importatrice netta Produzione italiana pari al 14% di quella UE-15 Il comparto pesa per l’8,6% sulla produzione agricola italiana La produzione di carne bovina rappresenta il 30% della produzione di carne in Italia INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Il funzionamento dell’OCM carni bovine prima della riforma Fischler L’OCM delle carni bovine è stata riformata da Agenda 2000 che ha progressivamente smantellato il regime di acquisti all’intervento, a favore dello stoccaggio privato, e ha introdotto nuovi pagamenti per capo che affiancano e potenziano il regime di aiuti diretti già previsto dalla riforma Mac Sharry del 1992 L’obiettivo è quello del controllo della produzione e delle scorte, oltre che una maggiore attenzione alla qualità e sicurezza del prodotto (crisi BSE) e una maggiore attenzione alla questione ambientale (pressione sulle risorse naturali dell’attività zootecnica) La riforma tende a premiare la zootecnia estensiva a danno delle tecniche di allevamento intensive INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Il funzionamento dell’OCM carni bovine prima della riforma Fischler A partire dal 1° luglio 2002 il prezzo di intervento è stato sostituito da un prezzo di base, fissato a 2 224 euro/t Il meccanismo di acquisto all’intervento assume la funzione di “rete di sicurezza” che si attiva nel caso in cui in uno Stato membro il prezzo di mercato scende al di sotto di 1 560 euro/t per 2 settimane consecutive Qualora il prezzo medio del mercato comunitario constatato sia inferiore al 103% del prezzo di base viene concesso un aiuto allo stoccaggio privato INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Il funzionamento dell’OCM carni bovine prima della riforma Fischler I pagamenti diretti all'agricoltore avvengono sotto forma di: Premi speciali (riservato ai bovini maschi adulti) Premi per vacca nutrice (specializzate da carne) Entrambi i premi sono limitati ad un numero massimo di capi per azienda e la loro erogazione è sottoposta al rispetto di vincoli di densità di carico (numero di animali per ettaro di superficie foraggera) Premi alla macellazione (capi adulti e vitelli presenti in azienda da un 2-1 mese) Non è soggetto ad alcun vincolo di densità di carico. È fissato un tetto di capi ammessi a premio per Stato membro Premi di destagionalizzazione È riservato agli Stati membri le cui macellazioni di maschi adulti avvenute tra 1/9 e 30/11 rappresentano più del 35% del totale INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Il funzionamento dell’OCM carni bovine prima della riforma Fischler Pagamento per l'estensivizzazione Rappresenta una integrazione ai premi destinata alle aziende che si impegnano a portare la densità di carico al di sotto di un livello prefissato Envelope nazionale O premio addizionale, è una dotazione finanziaria a disposizione degli Stati membri da utilizzare per integrare i pagamenti per capo o per concedere aiuti legati alla superficie investita a pascolo permanente INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Il regime degli scambi con i paesi terzi Tariffe all’importazione Quote di importazione a tariffa ridotta Restituzioni alle esportazioni INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE La riforma Fischler per le carni bovine La riforma del 2003 ha pienamente integrato i premi previsti dall’OCM carni bovine nel regime di pagamento unico Nell’ambito dell’attuazione parziale è concessa agli Stati membri la possibilità di mantenere parzialmente accoppiata parte degli aiuti In tal caso le modalità di concessione degli aiuti settoriali sono le medesime di quelle vigenti prima della riforma Fischler INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Carne ovicaprina 50% produzione mondiale in Cina Produzione UE pari a circa il 9% del totale mondiale (concentrata in Regno Unito e Spagna) UE importatrice netta Il comparto pesa per il 2,3% sulla produzione agricola UE-25 Produzione italiana pari a circa il 6% di quella UE-15 Il comparto pesa per l’1% sulla produzione agricola italiana La produzione di carne ovicaprina rappresenta meno dell’1% della produzione di carne in Italia INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Il funzionamento dell’OCM carni ovicaprine prima della riforma Fischler L’OCM si basa su un regime di pagamenti diretti e un regime degli scambi con i paesi terzi Regime di pagamenti diretti un premio per pecora di 21 euro/capo, o un premio di 16,8 euro/capo se il latte viene commercializzato un premio per le capre destinate alla produzione di carne di 16,8 euro/capo un premio supplementare di 7 euro/capo (ovini e caprini) ai produttori delle zone svantaggiate aiuto forfetario di 1 euro/capo femmina che gli Stati membri erogano come pagamenti aggiuntivi destinati alla realizzazione di specifici obiettivi (sostegno di determinati tipi di produzione o creazione di organizzazione di produttori) INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Il funzionamento dell’OCM carni ovicaprine prima della riforma Fischler L’OCM prevede un: Sistema di massimali (numero di capi ammessi a premio) per Stato membro Sistema di aiuto allo stoccaggio privato che funziona come “rete di sicurezza” al verificarsi di determinate condizioni Il regime degli scambi con i paesi terzi prevede: Tariffe alle importazioni Quote alle importazioni a tariffa ridotta Sussidi alle esportazioni (teoricamente possibili ma mai utilizzate) INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE La riforma Fischler per le carni ovicaprine La riforma del 2003 ha integrato i premi previsti dall’OCM carni ovicaprine nel regime di pagamento unico Nell’ambito dell’attuazione parziale è concessa agli Stati membri la possibilità di mantenere parzialmente accoppiato il 50% degli aiuti a capo In tal caso le modalità di concessione degli aiuti settoriali sono le medesime di quelle vigenti prima della riforma Fischler INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Carne suina 47% produzione mondiale in Cina Produzione UE pari a circa il 19% del totale mondiale (concentrata in Germania, Spagna, Francia e Danimarca) UE esportatrice netta Il comparto pesa per l’8,5% sulla produzione agricola UE-25 Produzione italiana pari a circa l’8% di quella UE-15 Il comparto pesa per il 5,6% sulla produzione agricola italiana La produzione di carne suina rappresenta il 35% della produzione di carne in Italia INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE L’OCM carni suine La formulazione dell’OCM carni suine si basa su tre principi Il riconoscimento della forte interazione tra produzione di carne e produzione cerealicola La piena autosufficienza dell’UE nella produzione di carne che pone limiti alla possibilità di utilizzare le misure di controllo degli scambi come strumento per riequilibrare il mercato interno Il riconoscimento della ciclicità della produzione e quindi la necessità di attivare interventi anticiclici INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE L’OCM carni suine Il sostegno interno si basa su: il prezzo di riferimento, che viene utilizzato dalla Commissione come indicatore delle condizioni di mercato dei suini il prezzo di base fissato per i suini macellati Quando il prezzo di riferimento scende al di sotto del 103% del prezzo di base vengono attivate le misure di stoccaggio privato La Commissione può anche fare ricorso a misure di intervento pubblico, che però non sono adottate da più di 20 anni Regime degli scambi con i paesi terzi Tariffe alle importazioni Quote di importazione a tariffa ridotta Sussidi alle esportazioni INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE Carne avicola e uova 23% produzione mondiale di carne in USA Produzione UE di carne pari a circa il 12% del totale mondiale (concentrata in Francia, Regno Unito e Italia) Il 40% della produzione di uova avviene in Cina, produzione UE pari al 9% del totale mondiale (Francia, Germania e Italia) UE esportatrice netta di carne e uova Il comparto della carne pesa per il 4,1% sulla produzione agricola UE-25 e quello delle uova per il 2,2% Il comparto della carne pesa per il 4,1% sulla produzione agricola italiana e quello delle uova per il 2,1% La produzione di carne avicola rappresenta il 26% della produzione di carne in Italia INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE L’OCM carni avicole e uova L’OCM non prevede alcuno strumento di regolazione del mercato interno ma questo viene controllato attraverso la gestione degli scambi con l’estero Il comparto è fortemente regolato nella componente più a valle della filiera con la fissazione di standard commerciali riguardanti le uova (dimensioni, criteri di confezionamento) e la carne e le modalità di trasporto e di vendita al dettaglio, oltre che da numerose misure di controllo veterinario Regime degli scambi con i paesi terzi Tariffe alle importazioni Quote di importazione a tariffa ridotta Sussidi alle esportazioni INEA – Osservatorio sulle Politiche Agricole dell’UE