AZIENDA CARTA DEI SERVIZI 2005 Principi fondamentali (OPUSCOLO I°) Gentile utente, sono lieto di presentarLe la nuova Carta dei Servizi del l ’ Az i endaUSL9. Questa pubblicazione vuol inserirsi nella politica di comuni caz i one con ici t t adi nie r i s ponder e al l ’ es i genz a di fornire un’ i nf or maz i one compl et aet r as par ent es ui servizi e le az i oni i nt r apr es edal l ’ Az i enda. Articolata in cinque opuscoli, cui si uniscono il nuovo Regol ament o diPubbl i ca T ut el a e un “Memor andum” che agevolerà il reperimento delle informazioni, la Carta dei Servizi vuol fornire una illustrazione sintetica delle prestazioni erogate nei settori della prevenzione, del territorio ed ospedaliero, con particolare riferimento alla recente riorganizzazione aziendale, basata sul modello dipartimentale di gestione delle attività assistenziali ed ispirata al fondamentale principio della centralità della persona nel sistema sanitario locale. Cons apevol e del l ’ i mpegno che quot i di anament eè r i chi es t oat ut t igl ioper at or i ,convi nt ochel ’ as col t oel a partecipazione dei cittadini rappresentano un valido strumento per offrire risposte efficaci ai bisogni di salute 2 epermi gl i or ar el a qual i t àdeis er vi z i ,col go l ’ occas i one per esprimere la mia personale gratitudine e apprezzamento a tutti per quanto reso possibile sino ad oggi. Cordialmente Il Direttore Generale 3 INDICE Capitolo 1 Il Patto con i cittadini 1.1. Pr es ent az i onedel l ’ Az i enda: organizzazione ambito territoriale e 1. 2 Missi one,val or iecennis ul l apar t eci paz i onedel l ’ Az i enda a progetti di cooperazione internazionale 1.3 Principi fondamentali 1.4 Impegni e standard 1.5 Prestazioni erogate, tariffe, tempi di attesa 1.6 Decalogo dei diritti e doveri 1.7 Tutela degli utenti: - la U.O. Assicur az i oneQual i t àel ’ URP - l ’ Uf f i ci oAccogl i enz aOs pedal i er a - il nuovo Regolamento di Tutela 1.8 Il Volontariato: i protocolli di intesa e la Consulta 1.9. I Comitati Aziendali 4 1. 1.Pr es ent az i onedel l ’ Az i enda:ambi t ot er r i t or i al eeor gani z z az i one L'Azienda USL 9 di Grosseto è stata costituita ed attivata il 1° gennaio 1995. Nat a dal l ' accor pament o del l es oppr es s e UU. SS. LL .n.27 “Col l i ne Met al l i f er e”,n.28 “Ar ea Gr os s et ana”,n.29“Col l i nedel l ’ Al begna”en. 32“Ami at a Gr os s et ana”, l ' Az i enda USL 9 comprende ben 28 Comuni*, con una superficie di circa 4500 Kmq. ed una popolazione residente di oltre 217.000 unità. * I Comuni della provincia di Grosseto: Arcidosso - Campagnatico Capalbio - Castell'Azzara - Castel del Piano - Castiglione della Pescaia Cinigiano - Civitella Paganico - Follonica - Gavorrano - Grosseto - Isola del Giglio - Magliano in Toscana - Manciano - Massa Marittima - Monte Argentario - Monterotondo Marittimo - Montieri - Orbetello - Pitigliano Roccalbegna - Roccastrada - Santa Fiora - Scansano - Scarlino Seggiano - Semproniano - Sorano. Comunità Montane: Colline Metallifere - Colline del Fiora - Monte Amiata grossetano. 5 Ambi t ot erri t ori al edel l ’ Azi endaUSL9 diGrosset o Comuni: 28 Zone –Distretti: 4 Assistiti: 217.960 Stabilimenti Ospedalieri: 5 Dipendenti: 2.850 Convenzionati: 60 Popol azi oner esi dent enel l ’ Azi endaal31. 12. 2003 Classi età Maschi Femine Totale 0-4 3.891 3.786 7.677 5-9 3.949 3.693 7.642 10-14 4.218 4.072 8.290 15-19 4.300 3.937 8.237 20-24 5.060 4.817 9.877 25-29 6.988 6.766 13.754 30-34 8.120 8.169 16.289 35-39 8.594 8.416 17.010 40-44 7.938 7.892 15.830 45-49 7.470 7.846 15.316 50-54 7.464 7.501 14.965 55-59 7.594 7.963 15.557 60-64 6.740 7.604 14.344 65-69 6.651 7.486 14.137 70-74 5.822 7.094 12.916 75-79 4.901 6.917 11.818 80-84 3.281 5.338 8.619 85-89 1.180 2.331 3.511 Da 90 596 1.575 2.171 6 217.960 Dal l ’ Az i enda USL 9 diGr os s et o di pendono 2. 850 oper at or i ,ol t r e ai convenzionati e al personale con incarichi a tempo determinato. L as ede l egal e del l ’ Az i enda USL9è s i t uat a a Gr os s et o pr es s oi lCent r o Direzionale di Villa Pizzetti, Viale Cimabue n. 109 in cui si trovano: - il Direttore Generale - Il Direttore Sanitario - il Direttore Amministrativo - il Coordinatore del Servizio Sociale oltre agli uffici di Staff della Direzione Aziendale. Peri lcons egui ment odeipr opr iobi et t i vil ’ Az i endaèar t i col at ai ns t r ut t ur e cheas econdadel l ’ ampi ez z adegl iambi t idicompet enz a,aut onomi ae r es pons abi l i t às idi s t i nguonoi n“f unz i onal i ”e“ pr of es s i onal i ”. Secondo il nuovo Regolamento di Organizzazione sono: Strutture Organizzative Strutture Organizzative Funzionali Professionali Distretti Unità Operativ e Presidio Ospedaliero Sezioni Dipartimenti Uffici Aree Funzionali Centri di responsabilità Dipart.le Unità Funzionali Moduli Operativ i Staff 7 Il seguente schema illustra la struttura generale e del Centro tecnico Di r ez i onal edel l ’ Az i endaUSL9: Organism i Collegiali ◊Consi gl i odeiSani t ar i ◊Comi t at oI nt er di par t . l e Ospedaliero ◊Coor di nament oI nt er_ distrettuale ◊Comi t at iAzi endal i ◊Comi t at oEt i co Local e ◊Comi t at oEt i coper l a sperimentaz. farmaci LA DIREZIONE AZIENDALE Direttore Generale Conferenza Sindaci Collegio Sindacale Nucleo Valutazione Direttore Sanitario Coordinatore Sociale Direttore Amministrativo Staff Direzione Aziendale Staff Direz. Servizi Sociali Staff Direzione Sanitaria Area Funzionale Amm.va Distretto 1 “Col l i neMat al l i f er e” Area Funzionale Tecnica Distretto 2 “Col l i nedel l ’ Al begna” composto dai 5 stabilimenti di: ◊ MassaMar i t t i ma ◊ Or bet el l o ◊ Pi t i gl i ano ◊ Cast eldelPi ano ◊ Gr os set o Presidio Ospedaliero Distretto 3 “Ami at aGr osset ana” Distretto 4 “Ar eaGr osset ana” Dipartim ento di Prev enzione 8 1.2. Missione, valori e cenni sulla partecipazione del l ’ Azi endaaprogettidicooperazi one i nt ernazi onal e La missione dell'Azienda USL 9 di Grosseto è di contribuire agli obiettivi definiti dal Piano Sanitario Regionale e dal Piano Attuativo Locale - di prevenzione delle malattie e degli infortuni negli ambienti di vita e di lavoro, alla diagnosi e cura delle malattie, alla riabilitazione degli stati di invalidità e inabilità; di assicurare, inoltre, i livelli essenziali di assistenza nel rispetto dei principi di dignità della persona umana, del bisogno di salute, dell'equità di accesso all'assistenza, della qualità delle cure e della loro appropriatezza, nonché dell'economicità nell'impiego delle risorse, garantendo la disponibilità e l'accesso all'intera gamma di servizi e di prestazioni a valenza sanitaria e socio sanitaria ad elevata integrazione compresi nei livelli di assistenza, nonché nei livelli aggiuntivi finanziati dai Comuni. L ’ Az i endaUSL9as s i cur ai nol t r e: - la gestione di attività o servizi socio-assistenziali, su eventuale delega degli enti locali; - la formazione professionale dei profili di area sanitaria, sociale e della pr evenz i oneel ’ aggi or nament opr of es s i onal edelper s onal edi pendent e econvenz i onat o.L ’ Az i endar i s pondeal t r es ìades i genze di formazione di altri enti, società, associazioni per lo sviluppo delle risorse umane, nei settori socio-assistenziali, della prevenzione e della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro. A t al es copo l ’ Az i enda ha at t i vat o al suo interno una Agenzia Formativa con il compito di garantire il pieno sviluppo delle attività di formazione e di gestione degli interventi nel 9 campo della formazione universitaria, della formazione permanente, del l ’ aggi or nament oequal i f i caz i one. I npar t i col ar el ’ Agenz i aFor mativa: a) programma, coordina, organizza e verifica, di concerto con le strutture organizzative aziendali, le attività formative di accesso al servizio sanitario (universitaria e professionalizzante), di formazione continua del personale del servizio sanitario e di informazione e formazione finalizzate a promuovere le competenze del personale dipendente; b) programma, coordina, organizza e verifica, di concerto con le strutture organizzative aziendali, le attività formative di accesso al servizio sanitario del personale non dipendente e di specifiche categorie professionali; c) collabora per la programmazione e progettazione dei percorsi formativi rivolti al personale in ambito di Area Vasta; d) predispone, di concerto con l’ Uni t à Funz i onal e Sistema di Prevenzione Protezione ed attua i programmi di formazione, proposti in conseguenza della valutazione dei rischi, dei dipendenti dell'Azienda in materia di salute, sicurezza ed igiene del lavoro. I valori sui quali si fonda la "visione aziendale", cioè ciò che l ’ Az i enda vuol raggiungere, sono rappresentati da: riconoscimento e ascolto delle esigenze del cittadino rispettandone diritti e bisogni, favorendone la partecipazione attiva al processo di cura e attivando sistemi di ascolto/monitoraggio della soddisfazione per migliorare la qualità del servizio fornito; riconoscimento del professionista, ponendo attenzione alle persone, valorizzandone le competenze e potenzialità per ideare e pr oget t ar e l ’ i nnovaz i one, cr eando 10 l e condi z i oni per i l coinvolgimento ampio e diffuso degli operatori nei processi e nelle decisioni aziendali, così da costruire giorno per giorno, all'interno dell'ordinaria attività, il futuro e una visione costantemente aggiornata delle strategie aziendali; promozione di un sistema di reti di collaborazione e cooperazione per offrire servizi integrati con le altre strutture sanitarie e sociali della provincia e della regione; sviluppo di un sistema di comunicazione aziendale che garantisca la trasparenza delle modalità di erogazione delle prestazioni, omogenei t à,coer enz a e cor r et t ez z a del l ’ i nf or maz i one s i a ver s o l ’ es t er no,s i aal l ’ i nt er no; responsabilizzazione, a tutti i livelli aziendali, mediante sistemi di verifiche continue degli impegni assunti; efficacia degli interventi mediante lo sviluppo di programmi permanenti di revisione della pratica clinica e assistenziale, l ’ ades i onea cr i t er ies t andar d diqual i t à cl i ni ca, la partecipazione ai sistemi di accreditamento istituzionale e professionale; trattamento del dolore e attuazione della Carta di Pontignano e del Manifesto Etico Contro il dolore non necessario; sicurezza delle prestazioni e dei servizi sanitari, mirando a per f ez i onar e l ’ or gani z z az i one ver s o l a pr evenz i one dei r i s chi , sviluppando la cultura della sicurezza e sistemi di monitoraggio e gestione del rischio clinico; valorizzazione della sperimentazione, ricerca, sviluppo di nuovi percorsi e procedure di alta tecnologia. Per muoversi su questa strada occorre: 11 aprire l'Azienda all'esterno rendendola più capace di collegarsi e di interagire con il proprio ambiente, ponendo sempre i bisogni del l ’ ut enz aalcent r odel l es t r at egi e,i nmododa r ender ei ls i s t ema di erogazione delle prestazioni idoneo ai reali bisogni di salute dei cittadini; migliorare la cultura del servizio, anche come momento di partecipazione e coinvolgimento del personale; investire sia sul patrimonio di competenza professionale dell'Azienda che nell'innovazione tecnologica e strutturale. Gli obiettivi dell'Azienda USL 9 di Grosseto e la configurazione organizzativa tengono altresì conto dei vincoli e delle opportunità poste dal quadro normativo e programmatico ed in particolare della rispondenza agli obiettivi sanitari (appropriatezza e qualità) ed economico-finanziari ivi contenuti. L'Azienda USL 9 di Grosseto si pone inoltre come obiettivo la promozione di esperienze di scambio e formazione su scala internazionale assicurando la propria partecipazione a Progetti di Cooperazione Internazionale in ambito sanitario, sia attraverso la formazione, appunto, di personale medico, tecnico e infermieristico proveniente da altri paesi ( Bi el or us s i a,Af r i ca,Sud Amer i ca)s i a di r et t ament e con l ’ i nvi o dipr opr i operatori e risorse strumentali. 12 1.3 Principi fondamentali L ’ Az i enda USL9nel l ’ er ogaz i onedeipr opr is er vi z i garantisce il rispetto dei seguenti principi: 1. Eguaglianza. Nell'erogazione dei servizi sanitari deve essere garantita l'uguaglianza fra tutti i cittadini utenti. Nessuna distinzione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche. 2. Imparzialità. I soggetti erogatori hanno l'obbligo di ispirare i propri comportamenti, nei confronti degli utenti, a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità. 3. Continuità. L'erogazione dei servizi sanitari deve essere continua, regolare e senza interruzioni. In caso di irregolare funzionamento, dovuto a cause di forza maggiore, devono essere adottate misure idonee, volte ad arrecare agli utenti il minor disagio possibile. 4. Diritto di scelta. L'Azienda USL9deveas s i cur ar eal l ’ ut ent ei ldi r i t t odis cel t at r a is ogget t i eroganti il servizio, secondo le modalità e tariffe previste dalla normativa vigente. 5. Partecipazione. L ’ Az i enda èt enut a ad at t i var ei ni z i at i veat t ea f avor i r el ' i nt er az i onecon gli utenti, sia per tutelare il diritto alla corretta fruizione dei servizi, sia per 13 favorire la partecipazione del cittadino alle varie fasi di attuazione degli interventi. L'utente ha diritto di accesso alle informazioni in possesso del soggetto erogatore che lo riguardano. Il diritto di accesso è esercitato secondo le modalità disciplinate dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 (e successive modificazioni e integrazioni). L'utente può formulare suggerimenti per il miglioramento del servizio. L ’ Az i enda dà i mmedi at or i s cont r o al l ' ut ent e ci r ca l es egnal az i onie l e proposte da esso formulate. L ’ Az i enda acqui s i s ce per i odi cament el a val ut az i onedel l ' ut ente circa la qualità del servizio reso. 6. Efficienza ed efficacia. L ’ Az i endaer ogais er vi z idicompet enz ai nmododagar ant i r el ' ef f i ci enz a e l'efficacia. 14 1.4 Impegni e standard La Carta dei Servizi ha introdotto nella Pubblica Amministrazione il concetto di standard di qualità. Gli standard della Carta dei Servizi r appr es ent ano l a di r ez i one dimi gl i or ament os u cuit ut t al ’ Az i enda è impegnata. Per impegni devonoqui ndii nt ender s iquei“compor t ament ieaz i oni ”da adottare e sviluppare per il raggiungimento di obiettivi. Gli standard sono basati su indicatori che vengono verificati dal l ’ or gani z z az i one az i endal e medi ant is t r ument iche cons ent ono di valutare il raggiungimento totale o parziale dello standard. Nella seguente tabella sono riportati, per singolo aspetto (categoria) as s unt ocomer i l evant eperl ’ Az i enda,i nt ema diqual i t àdeis er vi z if or ni t i al cittadino, gli specifici impegni, indicatori, standard, strumenti di verifica. Categoria Aspetti relazionali Umanizzazione Impegno Riconoscibilità del personale Indicatore N° personale dotato di cartellino Standard 100% Estensione fasce orarie I nf or maz i oneal l ’ ut ent es u Presenza nel 100% delle di visita opuscolo accoglienza s t r ut t ur edel l ’ opus col o accoglienza Presenza continua di Informazione su opuscolo Presenza nel 100% delle un familiare durante la accoglienza/presenza strutture del l ’ opus col o degenza del bambino spazi gioco accoglienza Mediazioni culturale Foglio accoglienza nelle per persone straniere e principali lingue di diverse religioni straniere/presenza Ministro altro culto/disponibilità interpretariato Presenza nel 100% delle s t r ut t ur edel l ’ opus col o accoglienza/esistenza procedura per richiesta Ministro culto e interprete Umanizzazione Iniziative formative del Esistenza procedura sofferenza e momento personale/N° terapia del per accedere a della morte dolore e terapie palliative terapie palliative/realizzazione iniziative formazione 15 Strumento verifica Controlli periodici Responsabile/ n° reclamisegnalazioni Monitoraggio aziendale/verifica reclamisegnalazioni Verifica a campione mediante questionario/recla mi-segnalazioni Verifica a campione mediante questionario/recla mi-segnalazioni Monitoraggio aziendale: Comitato Etico Locale Categoria Informazione e Comunicazione Impegno Visibilità URP Indicatore Standard Strumento verifica Presenza in ogni struttura di Presenza nel 100% delle Verifica reclamialmeno un punto di strutture di almeno un segnalazioni informazione punto di informazione Presenza numero verde Strumenti utilizati per pubblicizzare il servizio Servizio attivo 24 ore Consegna opuscolo informativo al momento del ricovero N° degenti che hanno ricevuto l'opuscolo/N° totale ricoverati 100% ricoverati Spazi per attività Presenza spazio dedicato accoglienza/informazio ne alle Associazioni di Volont. Tutela firmatarie protocolli intesa Processi di informazione Esistenza procedura ed espressione specifica/informazione su consenso informato da foglio accoglienza/% parte del paziente o reclami chi per esso Tempi Accessibilità Consegna relazione sanitaria ai dimessi per il medico di MG o pediatra LS Leggibilità e identificabilità operatore nella documentazione clinica Accesso alle prestazioni specialistiche e diagnostiche di routine nei tempi massimi regionali Consegna referti entro 5 giorni, salvo diversa tipologia di esami dichiarati Rilascio all'utente di un bonus in caso di mancata effettuazione prestazione prenotata Verifiche a campione mediante questionari/controlli periodici responsabile struttura organizzativa Verifiche conformità N° dimessi a cui viene consegnata la relazione/N° totale dimessi 100% dimessi Verifiche interne a campione nella cartella clinica % casi documentazione sanitaria conformi ai criteri Incremento documentazione conforme Verifiche sistematiche a campione N° prestazioni erogate entro i tempi/N° prestaz. erogate Incremento di prestazioni erogate nei tempi Sistema di monitoraggio regionale N° referti consegnati entro 5 giorni/N° totale referti (escluse diverse tipologie) Incremento dei referti consegnati entro il termine Sistema di monitoraggio regionale N° rimborsi effettuati/N° rimborsi richiesti 100% rimborso agli aventi diritto Monitoraggio aziendale/esame reclami 16 Categoria Tempi Accessibilità Impegno Standard Rilascio copia cartella Informazione nell'opuscolo Raggiungimento 100% clinica entro termini di effettiva massimi previsti corrispondenza Protocolli dimissioni protette con coinvolgimento servizi territoriali per alcuni particolari percorsi dichiarati Albelghieri e Comfort Indicatore Riduzione complessiva camere degenza con + di 4 posti letto Esistenza protocolli dimissioni protette con coinvolgimento servizi territoriali per alcuni particolari percorsi dichiarati Esistenza procedure nel 100% dei presidi N° camere degenza con Assenza in ogni oltre 4 p.l/N° complessivo stabilimento di camere camere degenza con oltre 4 p.l. Strumento verifica Monitoraggio aziendale Controlli a campione Piano adeguamento incremento camere con servizi igienici per degenti N° camere degenza con 100% camere degenza servizi igienici//N° con servizi igienici complessivo camere degenza Incremento camere N° camere degenza Presenza in ogni attrezzate per portatori attrezzate/N° complessivo stabilimento di handicap camere degenza Scelta tra 2 o più menù per i pazienti a dieta libera Scelta menù islamico Presenza di due o più menù prenotabili per i pazienti a dieta libera Possibilità scelta tra 2 o più menù per i pazienti a dieta libera Verifiche menù Presenza di menù islamico Possibilità di scelta per i pazienti islamici a dieta libera Verifiche menù Struttura e Logistica Adeguata segnaletica Presenza idonea 100% Verifiche aziendali per agevolare segnaletica l'accesso Aspetti Predisposizione fogli Predisposizione fogli Possibilità per i cittadini Verifiche aziendali Burocraticoinformativi per informativi aggiornati per di ricevere fogli amm.vi procedure per procedure informativi amministrative/sanitari amministrative/sanitarie e complesse (es. complesse rilascio certificaz. Invalidità, rilascio protesi) Tutela Ascolto e Rilevazione Effettuazione rilevazione Incremento indagini Pubblicizzazione Verifica soddisfazione/gradi – anche con apporto anche per servizi risultati indagini mento utenti servizi Associaz.Volont.Tutela/N° territoriali (anche in ospedalieri strutture degenza in cui è Conferenza Servizi) stata effettuata la rilevazione - N° totale strutture degenza Sir amment a che l ’ Azienda USL 9 ha elaborato, sia per la diffondere i propri impegni, sia per migliorare la comunicazione e informazione verso 17 i fruitori, Carte di Settore per fasce di patologia e di utenti, disponibili presso le strutture interessate (es. Diabetologia, Ambulatorio colon- urostomizzati, ecc.) e i punti URP aziendali. 1.5 Prestazioni erogate, tariffe, tempi di attesa L ’ Az i enda USL 9 assicura ai cittadini residenti e ai soggetti ad essi as s i mi l abi l il ’ er ogaz i onedel l epr es t az i onicompr es eneit r el i vel l ir egi onal i della: 1.“Pr evenz i oneCol l et t i va”in cui sono previste: A. Profilassi delle malattie infettive e diffusive B. T ut el adel l acol l et t i vi t àedeis i ngol idair i s chiconnes s ial l ’ i nqui nament o ambientale C. Tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari connessi con agli ambienti di vita e di lavoro D. Sanità pubblica veterinaria: - Sanità animale - Tutela igienico sanitaria degli alimenti di origine animale e loro derivati - Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche E. Tutela igienico sanitaria degli alimenti e nutrizione F. Medicina Legale G. Medicina dello Sport 2.“As s i s t enz aT er r i t or i al e”che comprende: A. Assistenza medica di base - Medicina Generale - Pediatria di Libera scelta - continuità assistenziale B. Assistenza farmaceutica - Farmaceutica aziendale e assistenza integrativa - Farmaceutica convenzionata e integrativa C. Assistenza specialistica ambulatoriale - specialistica - diagnostica strumentale 18 D. Assistenza distrettuale - Emergenza sanitaria territoriale - Attività di prevenzione rivolta alla persona - Attività distrettuali - Attività consultoriali - Assistenza ai malati terminali - Assistenza alle persone con infezione da HIV E. Riabilitazione - Riabilitazione funzionale - Disabilità - Assistenza protesica - Assistenza termale F. Assistenza agli anziani G. Salute Mentale H. Dipendenze - Tossicodipendenze - Alcoolismo 3. “Assistenza ospedaliera”in cui sono previsti: A. Emergenza Urgenza B. Ricovero C. Raccolta, lavorazione, controllo e distribuzione degli emocomponenti e servizi trasfusionali D. Attività per la donazione, il prelievo, il trapianto di organi e tessuti Per le prestazioni comprese al punto 2, lettera C –Assistenza Specialistica Ambulatoriale - l ’ Az i enda USL9s if a car i co degl ioner ir el at i vi ,alnet t o delle quote di partecipazione alla spesa sanitaria (ticket, dovuto dal cittadino non esente – per il regime delle esenzioni si rimanda al Memor andum al l a voce “Es enz i oni ” e al l ’ opus col oI I I °) determinate dalla legislazione nazionale (legge finanziaria) e regionale. L ’ er ogaz i one del l e pr es t az i oniè s ubor di nat a al l ’ appos i t a pr es cr i z i one, proposta o richiesta compilata sul modulario regionale dal medico di fiducia (impegnativa). Di seguito vengono riportate, come indicate dal Nomenclatore Tariffario Regionale*, disponibile presso il Centro di Prenotazione e i punti di 19 i nf or maz i one del l ’ Uf f i ci o Rel az i onicon i lPubbl i co del l ’ Az i enda USL9,l e tariffe delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale di maggiore interesse: Tipologia di prestazione ECOCOLORDOPPLERGRAFIA CARDI ACA ECODOPPLERGRAFIA CARDI ACA ECOGRAFIA ADDOME SUPERIORE ECOGRAFIA ADDOME INFERIORE ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO ECOGRAFIA CARDIACA ECOGRAFIA DELLA MAMMELLA Monolaterale ECOGRAFIA DELLA MAMMELLA Bilaterale ECOGRAFIA MUSCOLOTENDINEA ELETTROENCEFALOGRAMMA RADIOGRAFIA DELLA SPALLA E DELL' ARTO SUPERIORE RADIOGRAFIA TOR ACE RADIOGRAFIA COLONNA VERTEBRALE COMPLETA RADIOGRAFIA DELL' ADDOME Risonanza Magn. Nucleare (RM) Muscoloschel. senza e con contrasto TAC rachide lombosacrale VISITA SPECIALISTICA (Prima v isita) TEST CARDIOVASCOLARE DA SFORZO (con cicloergometro o pedana) VISITA CONTROLLO (Seconda visita e successiv e) Importo ticket Euro 36,15 Euro 36,15 Euro 36,15 Euro 36,15 Euro 36,15 Euro 36,15 Euro 21,17 Euro 36,15 Euro 36,15 Euro 33,57 Euro 21,69 Euro 21,69 Euro 36,15 Euro 20,66 Euro 36,15 Euro 36,15 Euro 18,59 Euro 36,15 Euro 12,91 Costo prestazione Euro 77,47 Euro 51,65 Euro 72,30 Euro 56,81 Euro 82,63 Euro 41,32 Euro 21,17 Euro 36,15 Euro 36,15 Euro 33,57 Euro 21,69 Euro 21,69 Euro 51,65 Euro 20,66 Euro 335,70 Euro 206,58 Euro 18,59 Euro 55,78 Euro 12,91 *atto formale nel quale sono indicate le singole prestazioni specialistiche, di dia gnostica strumentale e di laboratorio erogabili dal Serv izio Sanitario Regionale in regime ambulatoriale. Si precisa che le tariffe indicate possono essere soggette a v ariazioni in base ad eventuali, div erse indicazioni regionali. Sono inoltre erogate senza oneri per il cittadino: - le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni di assistenza specialistica inclusi in programmi di diagnosi precoce e prevenzione collettiva in attuazione del Piano sanitario regionale (screening); - le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni di assistenza specialistica finalizzate alla tutela della salute collettiva, obbligatorie per legge o disposte a livello locale in caso di s i t uaz i oneepi demi cheequel l ef i nal i z z at aal l ’ avvi ament oall avor o; 20 - le prestazioni di medicina generale e di pediatria di libera scelta; Sono inoltre esclusi dal pagamento i trattamenti effettuati nel corso di ricovero ospedaliero in regime ordinario, ivi compresi i ricoveri di riabilitazione e di lungodegenza post –acuzie e le prestazioni correlate al ricovero programmato preventivamente erogate dalla struttura (preospedalizzazione). Tempi di attesa Pert empo diat t es as ii nt ende l ’ i nt er val l oi nt er cor r ent et r al a dat a di contatto con uno dei punti di prenotazione e la data di esecuzione della prestazione. Relativamente alla diagnostica consegna del referto, per le prestazioni di strumentale e di laboratorio il tempo di attesa è quantificato, di norma, in 5 giorni dalla data di esecuzione della prestazione. Tuttavia alcuni particolari esami necessitano di tempi tecnici maggiori. L ’ Az i endaUSL9,i mpegnat anelpr oget t or egi onal e“Qual i t àSos t eni bi l e” , r i t i enepr i or i t ar it r eor di nid’ i nt er vent operl ar i duz i onedeit empidi at t es a: - il trattamento differenziato dei tempi di attesa in relazione alla natura del bisogno assistenziale; -i l mi gl i or ament odel l ’ ef f i ci enz adel l ’ of f er t a; - lo sviluppo strutturale e funzionale dei CUP (Centri Unici di Prenotazione) e delle agende uniche. Per quanto riguarda il trattamento differenziato dei tempid’ at t es aè necessario classificare le indicazioni cliniche che comportano carattere di urgenza, di attenzione, routine, dilazionabili, gestendo le liste di attesa sulla bas edel l ’ appropriatezza, con particolare riferimento ai settori della diagnostica per immagini, della 21 medicina fisica e riabilitazione, del l ’ odont oi at r i a,dei nuovit es tdi agnos t i ci ,del l achi r ur gi aambul at or i al e, delle prestazioni di diagnostica strumentale non per immagini, con esclusione dai livelli di assistenza, in base alla evoluzione delle procedure cliniche e diagnostiche, di prestazioni obsolete ovvero di quelle prestazioni già ricomprese in altre. Obiettivo indicato dal nuovo Piano Sanitario Regionale 2005-2007 la riduzione delle attese per le prime visite specialistiche cardiologiche, ginecologiche, oculistiche, neurologiche, dermatologiche, ortopediche e otorinolaringoiatriche, che le Aziende sanitarie ed ospedaliere dovranno assicurare entro 15 giorni, confermando altresì il limite massimo di 30 giorni per tutte le altre prestazioni, sia specialistiche, sia diagnostico strumentali. I lmi gl i or ament o del l ’ ef f i ci enz a del l ’ of f er t a implica il coinvolgimento di tutti i soggetti produttori dei servizi sanitari e passa necessariamente attraverso: - l ’ or i ent ament odel l a domanda,con responsabilizzazione del soggetto prescrittore delle prestazioni diagnostiche e specialistiche (medico di Medicina Generale, pediatra di libera scelta ed altro specialista) e bilanciamento sulle strutture erogatrici presenti sul territorio, intercettando i fenomeni significativi per l'organizzazione dell'offerta sanitaria con allocazione della domanda laddove questa può essere più tempestivamente soddisfatta; - i lpot enz i ament o del l ’ or gani z z az i one t er r i t or i al e bas at as ulmedi co di Medi ci na Gener al eel ’ assistenza in Unità territoriali di assistenza primaria e poliambulatori; -l ’ equi l i br at adi s t r i buz i onedel l erisorse disponibili 22 - la corretta informazione suppor t ando l ’ as s i s t i t oi n modo da f or ni r e adeguate risposte in merito alle prestazioni erogate, gli orari, i tempi medi di attesa delle unità erogatrici (specialisti), costi e regimi di esenzione. Solo utilizzando questi strumenti il rapporto prestazioni ottenute/risorse impiegate potrà essere efficiente. Lo sviluppo strutturale e funzionale dei CUP (Centri Unici di Prenotazione) e delle agende uniche con at t enz i one al l a di f f er enz i az i one t r a“ primo acces s o”e “s econdo acces s o”als i s t ema s peci al i s t i co e pr enot az i one diretta del secondo accesso da parte dei professionisti, in modo da non appesantire le liste di attesa delle prestazioni che richiedono risposte più rapide in relazione al bisogno espresso, con redistribuzione in fasce diverse di priorità. 23 1.6 Decalogo dei diritti e doveri La comunicazione e l'informazione fra persona assistita ed operatore sanitario sono essenziali per decidere responsabilmente e compiutamente della nostra salute. Questo decalogo, elaborato sulla base di una proposta della Commissione Regionale di Bioetica, è stato approvato dal Consiglio Regionale della Toscana con deliberazione n. 223 del 26 luglio 1999 (pubblicato sul Burt n. 35 del 1/9/1999). La persona assistita ha il dovere di informare i medici e gli altri operatori sanitari su tutto ciò che possa risultare utile e necessario per una migliore prevenzione, diagnosi, terapia e assistenza. I medici e gli altri operatori sanitari devono garantire la massima attenzione nel rispetto delle norme sul segreto professionale e sulla riservatezza nel trattamento dei i dati personali. È diritto della persona assistita chiedere ed ottenere dal medico informazioni su tutto ciò che riguarda il proprio stato di salute e, nel caso essa risulti affetta da una malattia, di ricevere adeguate indicazioni su: - natura, durata, evoluzione della medesima - le cure necessarie - le alternative di cura, ove esistono - la presumibile durata di un eventuale ricovero ospedaliero, riflessi della malattia e delle cure sullo stato e la qualita' della propria vita - tutti i rimedi terapeutici ed assistenziali esistenti atti ad evitare o sedare gli eventuali stati di sofferenza e di dolore derivanti dalla malattia stessa e/o dalle relative attività diagnostiche e curative. 24 La persona assistita ha diritto: □ad un' i nf or maz i one ones t a es er ena,at t r aver s o un l i nguaggi o chi ar o ed essenziale, adeguato alla sue possibilità di comprensione, in relazione anche al livello di cultura posseduto □ad un' i nf or maz i onet r ami t ecol l oqui oconi lmedi cocur ant e,anches e si ricorre all'aiuto di opuscoli informativi o strumenti audiovisivi. Il personale infermieristico e tecnico sanitario è tenuto a fornire chiarimenti e spiegazioni esaurienti sugli aspetti di natura assistenziale e, nei limiti delle specifiche competenze professionali, sui trattamenti sanitari prestati. Un'informazione leale, corretta e completa fra il personale sanitario e la persona assistita è condizione indispensabile per soddisfare i diritti di salute del cittadino. Ottenuta un'adeguata informazione sanitaria, è diritto della persona assistita dare o negare il proprio consenso per le analisi e le terapie proposte. Il medico, senza il consenso della persona assistita, non può intraprendere alcuna attività di diagnosi e cura, eccetto nei casi previsti dalla legge e nelle situazioni di necessità ed urgenza, quando il cittadino, al momento incapace di esprimere la propria volontà, si trovi in imminente pericolo di vita. E' diritto della persona assistita: □l egger el a pr opr i a car t el l a cl i ni ca,i ns er i r vi ,medi ant ei lmedi co, osservazioni personali ed ottenerne una copia. L'informazione è riservata esclusivamente alla persona assistita. Ai familiari ed a terzi è ammessa solo se il cittadino lo consente o nei casi previsti dalla legge. Ai sensi del Decreto Legislativo 196/2003 - Tutela della Riservatezza - chiunque ha diritto alla tutela dei dati personali 25 r accol t iecons er vat ipr es s ol ’ Az i endaUSL9,nonché ades s er ei nf or mat o sulle caratteristiche del trattamento dei dati e sui diritti riconosciuti dalla legge. Le garanzie di riservatezza riguardano in particolare: - le modalità di raccolta dei dati personali e sanitari. I dati sono acqui s i t idalper s onal edel l ’ Az i endanelcor s odeit r at t ament odidi agnosi e cura presso la struttura sanitaria, nonché per le attività amministrative connes s e.L ’ acqui s i z i onedeidat ièneces s ar i aperl acur a; - l ’ ut i l i z z az i one deidat iperl ef i nal i t à pr opr i e dels er vi z i os ani t ar i o. Il trattamento dei dati è improntato ai principi di correttezza, trasparenza. Gli stessi sono utilizzati dagli liceità e operatori nel rispetto del s egr et opr of es s i onal eed’ uf f i ci o; - le modalità di conservazione dei dati.L ’ Az i enda USL9cus t odi s ceis uoi dati in archivi cartacei o informatici proteggendoli con misure di sicurezza in grado di garantire che solo il personale autorizzato possa conoscere le informazioni. In caso di malati minori o infermi di mente, il diritto all'informazione e ad esprimere il consenso spetta ai genitori o al tutore. Il personale sanitario è tenuto comunque a ricercare sempre la massima partecipazione ottenibile di tali soggetti, garantendo in ogni caso anche ad essi un'adeguata informazione. La persona assistita ha inoltre il diritto: □dichi eder ei lpar er ediunal t r omedi codis uaf i duci a,nel rispetto delle competenze del medico curante. Il cittadino a cui si propone la partecipazione ad eventuali sperimentazioni cliniche ha diritto ad essere adeguatamente informato 26 sugli scopi, benefici, disagi e rischi delle stesse. La partecipazione alla sperimentazione è sempre libera ed è comunque vincolata ad un consenso esplicito e documentato del soggetto coinvolto. Particolare attenzione è rivolta ai Diritti del Bambino in Ospedale. L ’ Az i enda USL 9 è impegnata a garantire a tutti i minori che fruiscono delle prestazioni sanitarie erogate dalle proprie strutture i diritti enunciati e di seguito riassunti nella specifica Carta dei Diritti del Bambino in Ospedale, cui si rimanda. Il bambino ha diritto: 1. al godimento del massimo grado di salute 2. ad essere assistito in modo globale 3. a ricevere il miglior livello di cura e di assistenza 4. al rispetto della propria identità, sia personale che culturale ed al rispetto della propria fede religiosa 5. al rispetto della propria privacy 6. alla tutela del proprio sviluppo fisico, psichico e relazionale. Il bambino ha diritto alla sua vita di relazione anche nei casi in cui necessiti di isolamento. Il bambino ha diritto a non essere trattato con mezzi di contenzione 7. ad essere informato sulle proprie condizioni di salute e sulle procedure a cui verrà sottoposto, con un linguaggio comprensibile ed adeguato al suo sviluppo ed alla sua maturazione. Ha diritto ad esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa. Le opinioni del bambino devono essere prese in considerazione tenendo conto della sua età e del grado di maturazione 8.ad es s er e coi nvol t o nelpr oces s o dies pr es s i one del l ’ as s ens o/ di s s ens o alle pratiche sanitarie che lo riguardano 27 9.ades s er ecoi nvol t onel pr oces s odies pr es s i oneal l ’ as s ens o/ di s s ens oad entrare in un progetto di ricerca sperimentazione clinica 10. a manifestare il proprio disagio e la propria sofferenza. Ha diritto ad essere sottoposto agli interventi meno invasivi e dolorosi 11. ad essere protetto da ogni forma di violenza, di oltraggio o d brutalità fisica o mentale, di abbandono, di negligenza, di maltrattamento o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale 12. ad essere educato ad eseguire il più possibile autonomamente gli i nt er vent idi“aut o – cur a” e i n cas o dimal at t i a ad acqui s i r el a consapevolezza dei segni e dei sintomi specifici 13. di usufruire di un rapporto riservato paziente –medico, ha diritto altresì di chiedere e di ricevere informazioni che lo aiutino a comprendere la propria sessualità. Ha diritto inoltre di chiedere e di r i cever ei nf or maz i onis ul l ’ us o dif ar maci ,s os t anz e noci ve ed event ual i evoluzioni verso le tossicodipendenze, nonché ad adeguatamente indirizzato ai servizi di riabilitazione se necessario 14. Il bambino e la famiglia hanno diritto alla partecipazione 28 essere 1.7 Tutela degli utenti L ’ Az i enda USL9diGr os s et or iconosce la centralità del cittadino, quale titolare del diritto partecipazione, sia alla tutela della individualmente, rappresentative, alle fasi di salute, sia garantendone mediante la associazioni programmazione, controllo, valutazione della qualità dei servizi erogati. Si n dal l as ua cos t i t uz i one l ’ Az i enda USL9ha i nf at t ipr omos s oi nt erventi volti a favorire la partecipazione e la comunicazione con gli utenti, stipulando protocolli di intesa con le Associazioni di Volontariato e Tutela presenti sul territorio, istituendo la Consulta del Volontariato, potenziando la rete di punti di informazione e ascolto del cittadino. La nuova or gani z z az i one az i endal e col l oca l ef unz i onidel l ’ URP–Ufficio Relazioni con il Pubblico –al l ’ i nt er nodel l aUnità Operativa Assicurazione Qualità e Relazioni Esterne proprio per rafforzare il momento partecipativo e valutativo del cittadino, singolo o associato, alla qualità del servizio fruito. Se è vero infatti che la qualità di un prodotto o di un servizio è rappresentata dalle caratteristiche che gli consentono di soddisfare le attese di chi lo utilizza e pertanto non può essere individuato un livello assoluto di qualità è anche vero che sono le esigenze degli utilizzatori a definire di volta in volta le caratteristiche che il prodotto o il servizio deve possedere per soddisfarli. Nel campo dei servizi sanitari c'è ormai ampio consenso sul fatto che i fondamentali criteri per valutare la qualità delle prestazioni sono: efficacia, efficienza, equità, etica e soddisfazione degli attori. Possiamo, cioè, definire di buona 29 qualità le prestazioni che: ► migliorano effettivamente lo stato di salute di persone o collettività o riducono i rischi per la salute o per l'ambiente (efficacia); ► si sviluppano nell'ambito delle conoscenze e delle possibilità delle tecnologie attuali e nei limiti delle risorse disponibili nel contesto (efficienza); ► rispondono in modo pertinente ed equo, ai bisogni ed alle aspettative dei singoli e della collettività (equità); ►r i s pet t anoipr i nci piet i ci( etica); ►pr oduconosoddisfazione degli attori (clienti, operatori, amministratori). L ’ URP–Ufficio Relazioni con il Pubblico L'URP, Ufficio Relazioni con il Pubblico, nasce per facilitare, migliorare ed estendere l'accesso ai servizi. L'introduzione degli URP avviene con il D.lgs 29/93 quale risposta ad una duplice esigenza, già messa in luce dalle precedenti leggi n. 241/90 e 142/90, di fornire, da un lato, veste istituzionale alla emergente cultura della trasparenza amministrativa e della qualità dei servizi, dall'altro, uno strumento organizzativo adeguato alle esigenze di attuazione delle funzioni di comunicazione istituzionale e contatto con i cittadini. Successivamente, la legge n. 150/2000 ha individuato le funzioni degli organi addetti alle relazioni con il pubblico, tra le quali: gar ant i r e l ’ es er ci z i o dei di r i t t i di i nf or maz i one, acces s o e partecipazione; agevol ar e l ’ ut i l i z z az i one dei servizi offerti anche attraverso l ’ i l l us t r az i one del l e di s pos i z i oninor mat i ve e l ’ i nf or maz i one s ul l e s t r ut t ur ees uicompi t i del l ’ Amministrazione; 30 favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati, nonché la conoscenza dell'avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi; promuovere l'adozione di sistemi di interconnessione telematica e coordinare le reti civiche; attuare, mediante l'ascolto dei cittadini e la comunicazione interna, i processi di verifica della qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti; garantire la reciproca informazione fra l'Ufficio Relazioni con il Pubblico e le altre strutture operanti nell'amministrazione, nonchè fra gli uffici per le relazioni con il pubblico delle amministrazioni. Il seguente schema sintetizza quanto detto: Aree di Attività Macro Attività Informazione Accesso Accoglienza Orientamento Interna Comunicazione Esterna URP Accesso atti Partecipazione Tutela Carta Servizi Monitoraggio Miglioramento Qualità Gestione reclami Customer Satisfaction 31 varie I n par t i col ar e,l ’ as col t o el at ut el a deici t t adi nis onoas s i cur at edal l ’ URP mediante la presenza, nei 5 stabilimenti ospedalieri aziendali, di “pos t az i oni ” ,al l e qual igl iut ent ipos s ono r i vol ger s iperognies i genz a informativa o per formalizzare segnalazioni e reclami. Per i det t agl i s ul l ’ ubi caz i one, aper t ur a e or ar i s i r i manda al Memorandum, alla voce URP. L ’ Accogl i enza Ospedaliera Presso gli stabilimenti ospedalieri di Grosseto e Orbetello è inoltre attivo il Servizio Accoglienza al fine di fornire: - unacor r et t ai nf or maz i oneeor i ent ament oal l ’ i nt er nodel l ’ os pedal e; - l ’ accompagnament o al l af r ui z i one del l e pr es t azioni ad utenti con particolari necessità (anziani, disabili e altri); -l ’ at t i vaz i one,quandoneces s ar i o,dis er vi z idis uppor t o( peres .s er vi z i odi assistenza sociale). Alf i nedif aci l i t ar el ’ ut ent enel l ’ acces s oaiper cor s il aDi r ez i oneAz i endal e è impegnata a costituire il Servizio Accoglienza Ospedaliera anche negli stabilimenti di Massa Marittima, Pitigliano e Castel del Piano. Per i det t agl i s ul l ’ ubi caz i one, aper t ur a e or ar i s i r i manda al Memorandum, alla voce Accoglienza Ospedaliera. Il nuovo Regolamento di Tutela Conat t odel i ber at i von.89delf ebbr ai o2005l ’ Az i endaUSL9,r ecependo le direttive regionali in materia, ha adottato il nuovo Regolamento di Pubblica Tutela. Sin dal 1995, prima fra le Aziende Sanitarie della T os cana,l ’ Az i enda USL9di Grosseto aveva formalizzato il percorso di t ut el a at t i vabi l e dal l ’ ut ent e,s i ngol o o as s oci at o,a f r ont e didi s s er vi z i , disfunzioni e quando sia limitata, in maniera illegittima, la fruizione delle 32 prestazioni. Il nuovo Regolamento, allegato al presente opuscolo, in mododa f aci l i t ar nel a s i ngol al et t ur a,pot enz i ai lr uol odel l ’ URPedel l a Commi s s i oneMi s t a Conci l i at i va,l ’ or gani s modit ut el aalcuii nt er nos ono rappresentate, con tre componenti, le Associazioni di Volontariato e Tutela. 1.8. Il Volontariato L ’ Az i enda USL 9,nelcont es t o del l ei ni z i at i ve t es e ad at t r i bui r e al cittadino-utente un ruolo di centralità, adeguando le prestazioni erogate al l e es i genz e delmedes i mo, val or i z z a l ’ at t i vi t à degl i or gani s mi di Volontariato e Tutela operanti sul territorio. A tal fine individua nel Protocollo di Intesa lo strumento attraverso il quale stipulare modalità di confronto permanente sulle tematiche della qualità dei servizi e della partecipazione degli utenti, definendo altresì le modalità di esercizio del diritto di accesso e di informazione. In par t i col ar e,nel l ’ ambi t odeis uddet t iPr ot ocol l i ,l ’ Az i enda ha concor dat o specifiche forme di collaborazione con le Associazioni in relazione al l ’ at t i vi t à di accogl i enz a, r i l evaz i one del gr adi ment o dei s er vi z i, elaborazione e diffusione di opuscoli informativi, garantendo altresì la disponibilità di spazi adeguati per momenti di confronto e la partecipazione alla Conferenza dei Servizi, indetta annualmente al fine diver i f i car el ’ andament o deis er vi z ieadot t are ulteriori interventi tesi al miglioramento delle prestazioni. 33 La Consulta del Volontariato Nel novembr e del 2000 Volontariato, organismo l ’ Az i enda collegiale ha i s t i t ui t o l a Consulta del composto dalle sottoscrittrici dei protocolli, con la specifica finalità di Associazioni garantire un costante canale di comunicazione delle istanze degli utenti verso l ’ Az i enda. Il nuovo regolamento di organizzazione prevede inoltre la costituzione, in ogni Distretto (V. opuscolo n. 3), di una Consulta e di un Comitato di partecipazione al fine di ampliare e valorizzare il coinvolgimento delle associazioni e istituzioni presenti sul territorio. Grazie alla preziosa collaborazione che da anni contraddistingue il rapporto tra Azienda e Associazioni di Volontariato e Tutela, elementi por t ant inel l ’ or gani z z az i one dels i s t ema s ani t ar i or egi onal e,s ono s t at i realizzati importanti interventi di prevenzione, miglioramento e integrazione dei servizi ospedalieri e territoriali. 1.9. I Comitati Aziendali: L ’ Az i enda si avvale di Comitati, Commissioni, Gruppi di Lavoro con funzioni di studio, ricerca, formazione, consulenza, controllo e verifica in settori specifici. Di particolare rilevanza per le problematiche suscettibili di produrre un f or t ei mpat t os ul l ’ ut enz a,iI Comitato Etico Locale. Organismo finalizzato a garantire lo sviluppo di una funzione organica e costante di studio e di ricerca, di formazione ed educazione, di referenza scientifica e consulenza nel campo della bioetica il Comitato persegue lo sviluppo del l ’ at t enz i one del per s onal e s ani t ar i o al l e fondamentali questioni etiche insite nel dare assistenza alla persona. 34 Il Comitato costituisce un luogo di confronto continuo sulla ricerca delle migliori soluzioni interdisciplinari e sui problemi di natura bioetica. Si pronuncia altresì, sugli aspetti etico-giuridici delle diverse pratiche cl i ni cheedas s i s t enz i al iat t uat enel l ’ Az i enda. L ef unz i onis onos t at es peci f i cat eal l ’ i nt er nodella Carta del Comitato di Bioetica disponibile presso il Referente aziendale cui gli interessati possono rivolgersi (V. anche il Memorandum alla voce “Comitato Etico Locale”). 35 Azienda Sanitaria USL 9 di Grosseto Per informazioni CHIAMA IL OPPURERI VOL GI T IAL L ’ URP 0566 –909.432 Massa M.ma 0564 –869.288 Orbetello 0564 –618.225 Pitigliano 0564 –914.501 Castel del Piano 0564 –485.955-880 Grosseto 0564 - 485.183-034 Grosseto A cura Azienda USL 9 - U.O. Assicurazione Qualità e Relazioni Esterne –Proge tto e realizzazione grafica Ufficio Relazioni con il Pubblico Stampa Luglio 2005 36