AZIENDA
CARTA DEI SERVIZI
2005
La Rete Ospedaliera
(OPUSCOLO IV°)
INDICE
Capitolo 4
La Rete Ospedaliera
4.1. Premessa
4.2. L
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aospedal
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- Emergenza Urgenza
- 118
- Pronto Soccorso
- Ricovero
4.3. Gli stabilimenti
dipartimentale:
-
ospedalieri
aziendali e l
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Massa Marittima
Orbetello
Pitigliano
Castel del Piano
Grosseto
4.4. L
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4.5. La libera professione intramuraria
4.6. La rete degli Ospedali che promuovono Salute:
- Ospedale senza fumo
- Ospedale senza dolore
- Umani
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4.7. La gestione del Rischio Clinico e la Sicurezza del Paziente
4.8. Il Servizio Immunoematologia e Trasfusionale
4.9. Il Coordinamento donazione organi
4.10. L
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4.1. Premessa
Il nuovo Regolamento di organizzazione aziendale prevede la presenza
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enda diun Presidio Ospedaliero, articolato in cinque stabilimenti:
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F. Petruccioli Pitigliano
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eaGrossetana stabilimento Misericordia Grosseto, sede del Presidio
Ospedaliero.
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paragrafo 4.10).
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che, per gravità, complessità e intensità assistenziale non possono
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strutturali, strumentali, organizzative e professionali.
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iin funzione del
raggiungimento di comuni obiettivi e sulla base di risorse condivise.
Il presidio ospedaliero è diretto da un Direttore di Presidio coadiuvato da
un Direttore Sanitario di presidio e da un Direttore Tecnico Amministrativo
di presidio.
Presso ciascun stabilimento, il Direttore Generale nomina, su proposta del
Direttore Sanitario Aziendale sentito il Direttore di Presidio, di concerto
3
con il Direttore Sanitario di Presidio, un referente quale responsabile
sanitario delle funzioni igienico organizzative dello stabilimento stesso.
Le funzioni di supporto amministrativo sono garantite in ogni stabilimento
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4.2. L’
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prestazioni afferenti a:
- Emergenza Urgenza
- Ricovero
- Raccolta, lavorazione, controllo e distribuzione degli emocomponenti e
servizi trasfusionali
- Attività per la donazione, il prelievo, il trapianto, di organi tessuti e
cellule.
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A livello aziendale è costituito il Dipartimento del
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che ha competenza per la gestione del Pronto Soccorso in tutti gli
stabilimenti ospedalieri, nonché del servizio globale erogato dalla
Centrale Operativa 118.
Il Dipartimento è costituito dalla rete dei servizi di Pronto Soccorso
ospedalieri, dal sistema territoriale di soccorso, dalla Centrale Operativa
118 ed assicura le seguenti funzioni:
· pronto soccorso ospedaliero, ivi compreso il servizio di osservazione
breve;
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· interventi di assistenza presso i punti di primo soccorso territoriale;
4
· interventi di assistenza e di soccorso avanzato esterni al
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con mezzo attrezzato compresa l’
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· funzione di triage con servizio di accoglienza;
· organizzazione e gestione dei trasporti sanitari;
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· attività di formazione e ricerca.
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Queste attività
sono disciplinate nel
Dipartimento di Emergenza Urgenza
regolamento aziendale del
che, recependo le linee guida
ministeriali, delinea le funzioni fondamentali delle Centrali Operative,
nonché la strutturazione della risposta a livello di Pronto Soccorso
ospedaliero.
La Centrale Operativa 118
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Emergenza-Ur
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tramite la Centrale di ascolto 118 .
Le prestazioni comprendono:
- la ricezione delle richieste di intervento per emergenza sanitaria e
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ospedaliero, anche in occasioni di maxiemergenze, trasferimento assistiti
a bordo di autoambulanze attrezzate.
5
La Centrale Operativa 118 ed il medico di emergenza territoriale al fine
di
garantire
una
risposta
adeguata
alle
esigenze
degli
utenti
provvedono a :
- fornire semplici consigli telefonici;
- inviare al medico curante;
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- inviare una unità mobile di soccorso con medico di emergenza;
- attivare o inviare la guardia medica;
- inquadramento diagnostico delle situazioni di emergenza e
terapia di primo intervento;
- manovre di rianimazione di base e avanzata;
- supporto delle funzioni vitali nel traumatizzato;
- stabilizzazione delle funzioni vitali nei pazienti ad alto rischio;
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Il cittadino può accedere al Pronto Soccorso direttamente o con
ambulanza chiamando il 118.
L'ordine d'accesso è stabilito dagli infermieri (sistema Triage) che
attribuiscono un codice colore per la priorità alle cure:
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o- molto critico, accesso immediato
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o- mediamente critico, accesso rapido
●ver
de- poco critico, accesso di bassa priorità
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anco- non critico, non urgente.
N.B. Al Pronto Soccorso ha la precedenza la persona più grave e non
chi arriva primo.
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modo da garantire livelli prestazionali (prestazioni di ricovero, controlli
ambulatoriali ) di una certa rilevanza specialistica con riferimento alle
discipline cliniche e diagnostiche presenti negli stabilimenti ospedalieri
aziendali.
Si accede ai trattamenti ospedalieri mediante:
► ricovero urgente che avviene o su richiesta ed invio diretto del
medico di Medicina Generale o del medico di Continuità Assistenziale,
oppure attr
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► ricovero programmato quando l
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utente, su proposta del medico di
Medicina Generale, viene inviato al medico ospedaliero competente
che, in caso di conferma della proposta di ricovero:
- informa il paziente circa il percorso ed i tempi di attuazione;
- si raccorda con il medico di Medicina Generale circa la dilazionabilità
del ricovero, il regime del medesimo ( ricovero diurno) o la necessità
di accedere a strutture specialistiche d'Area Vasta;
- programma gli
eventuali accertamenti, nonché le integrazioni di
percorso ambulatoriale provvedendo a richiederli direttamente
utilizzando il ricettario regionale;
- concorda e programma la data di ricovero e provvede ad iscriverla
all'interno del Registro delle prenotazioni del reparto. Ogni soggetto
interessato può accedere alla visione del registro per assicurarsi della
corretta applicazione dei criteri di programmazione del ricovero. Tale
richiesta deve essere inoltrata al Direttore Sanitario dello stabilimento
ospedaliero;
7
- programma le integrazioni di percorso per quanto attiene alla
valutazione pre-anes
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connesse al ricovero in regime di pre-ospedalizzazione chirurgica;
► ricovero ordinario a ciclo diurno nella forma di Day Surgery - Day
Hospital, proposto dal medico di Medicina Generale o dal medico
Specialista del S.N.N., che consiste in un ricovero o cicli di ricovero
programmato/i, ciascuno di durata inferiore ad una giornata, con
erogazione di prestazioni multiprofessionali e plurispecialistiche, sempre
concordate con il medico del reparto.
Indipendentemente dalle modalità di accettazione, il trattamento
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diagnostica strumentale e di laboratorio, ogni atto o procedura
terapeutica, riabilitativa o di supporto necessaria a risolvere i problemi di
salute del paziente degente, compatibilmente con il livello di dotazione
tecnologica.
N.B.
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richiesta del medico
tessera sanitaria
documento di riconoscimento
codice fiscale
La Degenza
COSA PORTARE in ospedale
Tessera sanitaria
Documento di riconoscimento
8
Codice fiscale
 Eventuale documentazione sanitaria già in possesso del paziente
(cartelle cliniche di precedenti ricoveri, referti di esami ed accertamenti
diagnostici effettuati, radiografie, ecc.). Essa è elemento fondamentale
per una più rapida conoscenza dello stato di salute al momento del
ricovero. Pertanto è opportuno che la stessa venga messa a disposizione
dei medici del reparto.
Biancheria intima, teleria da bagno, pigiama o camicia da notte,
vestaglia, pantofole
Set composto da spugna, sapone, dentifricio, spazzolino da denti,
pettine e altri accessori ritenuti utili alla cura e igiene personale
Set per il vitto, composto da posate, bicchiere, tazza da caffelatte
COSA NON PORTARE
Farmaci chenons
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Alcolici
Oggetti di valore (gioielli, ecc.)
 Somme di denaro eccedenti quella necessaria a piccoli acquisti
(riviste, sapone, dentifricio, ecc.)
N.B Gli stabilimenti ospedalieri non sono provvisti di cassette di sicurezza
ad uso dei pazienti.
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Assistenza
Tutto il
personale ospedaliero,
riconoscibile tramite cartellino di
identificazione, è impegnato, in relazione al ruolo, ad assicurare
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diretto, rispettoso e professionale.
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il personale medico e laureato non medico indossa un camice bianco
il Capo Sala indossa una divisa di colore bianco bordata di blu
il personale infermieristico una divisa bianca bordata di azzurro
il personale tecnico una divisa bianca con bordo a righe bianche e
celesti
il personale di dialisi e pronto soccorso una divisa azzurra
il personale di sala operatoria indossa una divisa verde
il personale ausiliario una divisa a righe bianche e celesti
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e anche personale
sanitario in formazione (tirocinio,
specializzazione) identificato da
apposito cartellino di riconoscimento.
ATTENZIONE Il personale del reparto deve essere informato ogni volta
che ci si allontana dalla stanza.
CAMERE A PAGAMENTO
In ogni stabilimento ospedaliero sono disponibili camere a
maggior comfort alberghiero. Per informazioni sulle tariffe
rivolgersi alla Direzione Amministrativa di stabilimento.
La Dimissione
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attuazione delle successive ed eventuali fasi del percorso assistenziale.
Si distingue in:
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- dimissione ordinaria effettuata alla fine del percorso diagnostico e
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co diMedicina Generale è garantita dal
reparto che dimette mediante la trasmissione della relazione sanitaria.
- dimissione programmata attivata dal reparto alla fine del percorso
assistenziale e che prevede la presa in carico del paziente da parte dei
servizi sanitari territoriali per la prosecuzione delle cure al domicilio del
paziente. Nei casi di pazienti eleggibili in ADI (Assistenza Domiciliare
Integrata) la procedura aziendale prevede almeno 3 giorni prima della
dimissione il raccordo con il medico di Medicina Generale e con il
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assistenziale.
- dimissione protetta disposta su indicazione del medico del reparto, in
raccordo con il medico di Medicina Generale e con il medico del
Distretto.
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anziani non autosufficienti non curabili a domicilio è garantito il ricovero
in strutture intermedie al domicilio come le RSA (Residenze Sanitarie
Assistenziali). Anche in questo caso il Direttore del
Distretto coordina
tutte le attività integrate con il sociale, il medico di Medicina Generale
garantendo il collegamento con gli stabilimenti ospedalieri.
Nei casi in cui sia necessario garantire al paziente un adeguato
intervento riabilitativo domiciliare immediatamente successivo alla
degenza, il Direttore del reparto che dimette si rapporta con le strutture
11
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a distrettuale (U.F. Cure Primarie)
al fine di
garantire gli interventi che sottendono al recupero della funzionalità.
Il Servizio Sociale Ospedaliero
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collegamento con il reparto per facilitare la presa in carico del paziente,
qualora necessiti di prestazioni assistenziali o di sostegno sociale
conseguenti alla dimissione. Il servizio è attivato dalla Capo Sala.
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osanitario, alla predisposizione del piano terapeutico assistenziale, di
concerto con i medici del reparto.
Il servizio sociale interviene inoltre integrando le attività sanitarie
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Il trattamento ospedaliero include la somministrazione di farmaci sia
durante la degenza, sia, per garantire la continuità terapeutica, dopo
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o.La U.O. Farmaceutica Ospedaliera garantisce la
razionalizzazione dei punti di distribuzione dei farmaci e
degli ausili,
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dimissione dagli stabilimenti a completamento del ciclo terapeutico
avviato.
Consegna documentazione sanitaria
La documentazione sanitaria inerente il ricovero deve essere di norma
ritirata dal diretto interessato. Può provvedere al ritiro anche persona
12
diversa,
dietro presentazione di delega scritta, unitamente ad un
documento di riconoscimento del delegante.
La documentazione viene consegnata in busta chiusa per garantire la
riservatezza delle informazioni contenute. Può inoltre essere inviata, su
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ricovero o al momento della dimissione, anche a mezzo servizio postale,
con spese a carico del destinatario. Per le copie delle cartelle cliniche,
certificati di ricovero relativi al periodo di degenza è possibile far richiesta
ai singoli Uffici Cartelle Cliniche presenti in ogni stabilimento ospedaliero.
La consegna delle copie delle cartelle cliniche avviene, di norma, entro
30 giorni dalla richiesta, brevi manu o tramite servizio postale.
Le richieste urgenti sono ammesse solo per motivi sanitari documentati e
sono evase il giorno stesso della richiesta.
La richiesta può
essere
avanzata
anche da un terzo delegato o
dagli eredi. Nel primo caso dovrà essere allegata, oltre alla delega,
copia del documento di identità del delegante diretto interessato e
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Qualora la richiesta provenga da parte di un erede ad essa dovrà essere
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relativo status.
N.B. Il rilascio di tale documentazione è sempre soggetto a pagamento.
Per ulteriori informazioni consultare il Memorandum alla voce “Cartella
Clinica”.
13
4.3. Gli
stabilimenti
ospedalieri
aziendali
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one dipartimentale.
Come già accennato la rete ospedaliera aziendale si articola nei cinque
stabilimenti
presenti
sul
territorio,
organizzati
secondo
la
logica
dipartimentale al fine di garantire omogeneità e coordinamento
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seguenti Dipartimenti:
· Chirurgia Generale;
· Chirurgia Specialistica;
· Medicina Generale;
· Medicina Specialistica
· Materno Infantile;
· Neuroscienze;
· Cardiologico;
· Oncologico;
· Radiodiagnostica;
· Patologia Clinica;
· Rianimazione;
· Emergenza Urgenza.
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delle Malattie Metaboliche.
14
Gli Stabilimenti Ospedalieri
Massa Marittima
Centralino
Tel. 0566/909.111
Portineria
Tel. 0566/909.208
Direzione Sanitaria Tel. 0566/909.309
CUP
Tel. 0566/909.271
Cart elle Cliniche
Tel. 0566/909.207
URP
Tel. 0566/909.432
Centralino
0564/869.111
Portineria
0564/869.295
Orbetello
Direzione Sanitaria 0564/869.345
CUP
0564/869.209-301
Cart elle Cliniche
0564/869.294
URP
0564/869.288
Serv. Accoglienza
0564/869.225
(c/o Pront o Socc.)
15
Pitigliano
Centralino
0564/618.111
Portineria
0564/618.295
Direzione Sanitaria 0564/618.222
CUP
0564/618.224-267
Cart elle Cliniche
0564/618.224
URP
0564/618.225
Centralino
0564/914.111
Portineria
0564/914.111
Castel del Piano
Direzione Sanitaria 0564/914.529
16
CUP
0564/914.582
Cart elle Cliniche
0564/914.602
URP
0564/914.501
Grosseto
Centralino
0564/485.111
Portineria
0564/485.270
Direzione Sanitaria
0564/485.371
CUP
0564/483.500
Cart elle Cliniche
0564/485.288
URP
0564/485183-034
Serv. Accoglienza
0564/485.183
Serv. Accoglienza
0564/485.185
c/o Pront o Socc.
Serv. Sociale Osped.
0564/485.019
L
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Dipartimenti
Chirurgia Generale
St abiliment o Os pedaliero
Gros s et o
St abiliment o Os ped.
M ass aM aritt ima
St abiliment o Os ped.
Orbet ello
St abiliment o Os ped.
Pit igliano
St abiliment o Os ped.
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U.O. Chirurgia Generale
U.O. Chirurgia Gen.
U.O. Chirurgia Gen.
U.O. Chirurgia Gen.
U.O. Chirurgia Gen.
U.O. Ort opedia
U.O. Ort opedia
U.O. Ort opedia
U .O. Ort opedia
U.O. Medicina Int.
U.O. Medicina Int.
U.O. Medicina Int.
U.O. Medicina Int.
e Cent ro di Robot ica
U.O. Gast roent erologia
U.O. Day Surgery
Chirurgia Specialist ica
U.O. Oculistica
U.O. Ort opedia
U.O. Ot orinolangoiat ria
U.O. Urologia
U.O. Chirurgia Vas colare
M edicina Generale
U.O. Medicina Int erna
U.O. Diabet ologia
U.O.Geriat ria
U.O. Diet et ica
Sez. A.O. Siena
Reumat ol.
M edicina Specialistica
U.O. M alatt ie I nfett ive
U.O. Pneumologia
U.O. Pneumologia
U.O. Dermat ologia*
U.O. Nefrologia
Sezione Nefrologia
Proiez. per la Dialisi
Proiez. per la Dialisi
Proiez. per la Dialisi
U.O. Recupero Rieducaz.
Funzionale
* La U.O. Dermatologia assicura anche le prestazioni di Chirurgia Dermatologica Ricostruttiva inserite nel Dipartimento di
Chirurgia Specialistica.
17
Dipartimenti
M at ernoI nfantile
St abiliment o Os pedaliero
Gros s et o
St abiliment o Os ped.
M ass aM aritt ima
St abiliment o Os ped.
Orbet ello
St abiliment o Os ped.
Pit igliano
St abiliment o Os ped.
Cast el del Piano
U.O. Ost et r./Ginecologia
U.O. Ost et r./Ginec.
U.O. Ost et r./Ginec.
Sez. Pediat ria
U.O. Pediat ria
Sez. Cardiologia
Sez. Cardiologia
U.O. Radiologia con
U.O. Radiologia
Proiezione
U.O. Radiologia
Proiezione
U.O. Analis i Chim. Cl.
Sez. Ost et r./Ginec.
Sez. Chirurgia Ginec.
U.O. Pediat ria con Pront o
Soccors o Pediat r.
U.O. Ost et r. Professionale
Neuros cienze*
U.O. Neuroradiologia
U.O. Neurologia
Sez. Riabilit.Neurologica
Cardiologico*
U.O. Cardiologia U TI C
U.O. Emodinamica
Oncologico*
U.O. OncologiaM edica
U.O. Radiot erapia
Radiodiagnos tica
U.O. Radiologia
Proiez. a Follonica
U.O. Medicina Nucleare
Sez. M ammografia
Sez. Rad. I nt erventist ica
e Vas colare
U.O. Fis ica Sanit aria
Pat ologia Clinica
U.O. Analis i Chim. Clinic.
U.O. Analis i Chim. Cl.
U.O. Analis i Chim. Cl.
U.O. Immunoemat ol. e
Sez. Immunoemat.e
Sez. Immunoemat.e
Sez. Immunoemat.e
Tras fusionale
Tras fusionale
Tras fusionale
Tras fusionale
U.O. Anest es.Rianim.
U.O. Anest es.Rianim.
Sez. Anes t es.Rianim.
Sez. Anes t es .Rianim.
U.O. Med. Chirur.U rg.
U.O. Med. Chirur.U rg.
Sez. M ed. Chirur.U rg.
Sez. M ed. Chirur.Urg.
U.O. Genetica M edica
U.O. Anat omia Pat olog.
U.O. Microbiologia
Rianimazione
U.O. Anest es ia Rianimaz.
Sez. Terapia Ant algica
U.O. Medicina Subacq.
e I perbarica
Emergenza U rgenza
U.O. Medic.ChirurgiaU rg.
con Proiez. Follonica
U.O. Cent rale Op. 118
* Le strutture sono costitutive dei corrispondenti Dipartimenti a li vello di Area Vasta
Per ulteriori informazioni cons
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18
4.
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ività Ambulatoriale
Negli stabilimenti ospedalieri aziendali vengono erogati anche interventi
specialistici, diagnostici e terapeutici ambulatoriali.
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garantito mediante prenotazione telefonica,
contattando i Centri di
Prenotazione.
Per informazioni sulle sedi, numeri telefonici
ed orari
consultare il
Memor
andum al
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avoce“At
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4.5. La Libera Professione Intramuraria
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e diessere assistito in regime libero professionale
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normale orario di servizio.
I costi, unitamente alla relativa regolamentazione e modalità di accesso,
sono consultabili presso gli Uffici Libera Professione ubicati nei singoli
stabilimenti ospedalieri.
Per ulteriori informazioni si rimanda al Memor
andum al
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Professione Intramuraria”.
19
4.6. La Rete degli Ospedali che promuovono Salute.
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e”(Health Promoting Hospitals –HPH –
di cui alla deliberazione della Giunta n. 416 del 23.04.2001) sviluppando
nei cinque stabilimenti ospedalieri le seguenti priorità:
- Ospedale senza fumo
- Ospedale senza dolore
- Umanizzazione del
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gruppi di studio e lavoro appositamente costituiti, nella realizzazione e
completamento delle azioni connesse, promuovendo momenti formativi
del personale sanitario.
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percentuale di fumatori fra gli operatori sanitari. A tali interventi si è
accompagnata, oltre alla specifica segnal
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servizi di consulto e di aiuto per la disassuefazione (es. gruppi di mutuoauto-ai
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documentazione tesa alla diffusione di notizie ed informazioni, non
esclusivamente mediche, che testimoniano esperienze più vicine al
vissuto dei singoli, la compilazione di un questionario finalizzato alla
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operazioni di raccolta, classificazione, associazione, conservazione e
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attività del
Centro
Antifumo
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avoce“Centro Antifumo”).
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alla sensibilizzazione sul "fenomeno dolore" affinché questo non venga
trascurato o considerato inevitabile, il progetto si è concretizzato a livello
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one a Grosseto,
Massa Marittima, Orbetello,
Pitigliano e Castel del Piano di ambulatori che praticano la terapia del
dolore (derivante da patologie benigne o maligne) ai quali si può
accedere con semplice richiesta del medico di famiglia e successiva
prenotazione al CUP (V. Memorandum al
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richiamati nel Piano Sanitario Regionale 2005-2007, impegner
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in iniziative quali la misurazione sistematica del dolore, eseguita almeno
tre volte al giorno se il paziente è ricoverato, al fine di dare visibilità al
dolore, al pari degli altri segni vitali
e definire il conseguente
trattamento, la pr
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strumenti informativi e interventi educativi nei confronti dei pazienti e
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attività di formazione-informazione ai cittadini,
anche in
collaborazione con associazioni e rappresentanze a livello regionale,
sviluppando inoltre iniziative con le scuole, al
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no dello specifico
protocollo stipulato tra Giunta regionale e direzione scolastica regionale.
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Per
quanto
riguarda
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enda USL 9 si è tradotto in attività di formazione rivolte
al personale infermieristico sia ospedaliero, sia operante presso strutture
territoriali, allo scopo di sviluppare competenze legate anche a nuove
forme di assistenza personalizzata in ambito extraospedaliero, nonché in
iniziative specifiche, tuttora in corso, destinate al personale medico,
infermieristico e tecnico per il miglioramento del clima interno e della
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In questo ambito si rammentano inoltre gli interventi promossi in
ambiente pediatrico, quali la musicoterapia per i bambini ricoverati e
nel settore materno infantile (allattamento al seno).
4.7. La Gestione del Rischio Clinico e la Sicurezza del Paziente.
La Gestione del Rischio Clinico (GRC) è una delle priorità di tutti i sistemi
sanitari. Identificare le condizioni di pericolo da parte dei professionisti
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concretizza nell'organizzazione di un sistema di Gestione del Rischio
Clinico che si articola:
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identificazione dei rischi di incidenti che possono danneggiare i
pazienti
2. nel
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criticità più gravi e gli errori più frequenti
3. nel
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rischi rilevati.
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visione puramente tecnicistica della prevenzione degli incidenti basata
sulle responsabilità individuali, verso una prospettiva che va alla radice
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favorire la realizzazione di un ambiente più sicuro, ove la corretta
interazione di tutte le componenti concorre al funzionamento del
sistema. Nel
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enda USL 9 sono operativi, dal febbraio 2005, il Gruppo
di Lavoro per la Gestione del Rischio Clinico e il Comitato per la Sicurezza
del Paziente. L
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dal Centro Regionale di GRC, ha aderito al piano mirato sulle infezioni
ospedaliere,conl
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obiettivo di favorire l'igiene delle mani degli operatori
sanitari introducendo l'uso, nella aree a maggior rischio, di appositi
dispenser di paste a base alcolica con notevole potere disinfettante;
al piano mirato sugli errori di prescrizione dei farmaci,con l
’
obiettivo di
introdurre l'uso della scheda terapeutica unica, laddove si usa ancora
trascrivere le terapie dalla cartella clinica su altri moduli di competenza
infermieristica, per impedire le interazioni tra alcuni tipi di farmaci,
ricordando al paziente mediante una apposita card i possibili effetti che
il farmaco da assumere può avere con quelli prescritti da altri medici.
Per ulteriori informazioni: [email protected]
23
4.8. Il Servizio Immunoematologia e Trasfusionale (SIMT)
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mediante il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dello
stabilimento ospedaliero Misericordia di Grosseto, attivo dal 1968.
Il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale ha sede nel
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Misericordia ed è inserito nel Dipartimento di Patologia Clinica.
Il S.I.M.T. è presidiato ininterrottamente 24 ore al giorno, tutti i giorni, per
poter garantire una risposta rapida ad ogni urgenza/emergenza
trasfusionale.
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e7.15 alle 10,30 tutti i
giorni feriali. Per i pazienti ambulatoriali dalle 9.30 alle 11.30.
Uno
dei
compiti
principali
del
S.I.MT.
è
l'attività
di
Raccolta.
Esistono 4 tipologie principali di Donazione:
1. Donazione di sangue intero. La durata della donazione è di circa 8
min come tempo prelievo. Il sangue così raccolto viene centrifugato e
separato negli emocomponenti (globuli rossi concentrati; plasma;
concentrati piastrinici). La conservazione dei globuli rossi concentrati è di
42 giorni. Le donazioni di sangue sono possibili il mattino di tutti i giorni
feriali.
2. Donazione di plasma (plasmaferesi). La durata della donazione è di
circa 30 min. Il plasma raccolto viene immediatamente congelato ed è
conservabile per 1 anno. Le donazioni di plasma sono possibili tutti i giorni
feriali e alcuni giorni festivi (in questo caso solo su appuntamento).
24
3. Donazione di piastrine o plasma + piastrine (piastrinoaferesi/
plasmapiastrinoaferesi). La durata della donazione è di circa 60 min. I
concentrati piastrinici prodotti sono conservabili un massimo di 5 giorni,
perciò questo tipo di donazione viene effettuato solo su richiesta delle
piastrine da parte di un
Clinico per un paziente gravemente
piastrinopenico.
4. Donazione di globuli rossi concentrati + piastrine. La durata della
donazione è di circa 25 min.
Per ulteriori informazioni, in particolare per i criteri di idoneità del
Donatore e relativo protocollo di accertamento si rinvia al sito
www.usl9.grosseto.it/pagine/servizi
o
0564/485.235–Fax 0564/485.081).
25
direttamente al
Servizio
(Tel.
4.9. Il Coordinamento Donazione Organi
Dal 1997 la Regione Toscana ha avviato una rete di coordinamento per
la donazione e il trapianto di organi e tessuti che ha dato segni di
grande
efficacia
operativa,
raggiungendo
eccellenti
risultati.
L
’
Organizzazione Toscana Trapianti, nata nel 2003 con lo scopo di
proiettare la Toscana tra le regioni di punta in Europa nel settore
trapiantologico, rappresenta un sistema che garantisce al ricevente non
solo trasparenza ed equità, ma anche garanzia di controllo, attraverso le
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tessuti e cellule, così come prescritto dalle più recenti normative
europee. A questo si aggiunge anche un programma di formazione e
aggiornamento continuo del personale sanitario e non, coinvolto nel
processo e accordi per stabilire sinergie tra aziende ospedaliere e le
Università toscane.
L
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pa alsistema attraverso il suo Coordinamento,
che rappresenta il punto di riferimento per la provincia e al quale i
cittadini
interessati
possono
rivolgersi
per
ogni
informazione
e
chiarimento.
Che cos'è il trapianto di organi?
Il trapianto è una terapia per alcune gravi malattie che colpiscono gli
organi ed i tessuti e che non sono curabili in altro modo e consiste nel
trasferimento in un soggetto ricevente di un organo o tessuto prelevato
da un soggetto donatore. Grazie alle recenti ricerche in campo medico
il trapianto consente al paziente una durata ed una qualità di vita che
nessun'altra terapia può garantire.
Purtroppo non tutti i pazienti che
necessitano di un trapianto possono riceverlo a causa del numero di
26
donatori.
Quali organi e tessuti possono essere trapiantati?
Attualmente
gli
organi
che
si
possono
prelevare
sono:
il cuore, i reni, il fegato, il pancreas, i polmoni e l'intestino; mentre i tessuti
prelevabili sono: le cornee, le cartilagini, i tendini, la cute, le valvole
cardiache, il tessuto osseo e i vasi sanguigni.
Da dove provengono gli organi trapiantati?
Gli organi e i tessuti trapiantati provengono da persone defunte e, in
alcuni casi, da viventi. In Italia, come in altri paesi del mondo, è illegale
e criminale vendere o acquistare organi umani.
La donazione è
anonima ed a titolo gratuito nello spirito di solidarietà e di amore per il
prossimo. E' vietata qualunque forma di remunerazione e non è possibile
conoscere l'identità del donatore e del ricevente. I costi del trapianto
sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Chi può donare gli organi e i tessuti?
Chiunque
può
donare
gli
organi
I donatori
sono persone decedute in
senza
limiti
di
età.
ospedale nelle Unità
di
Rianimazione a causa di una lesione al cervello (trauma cranico,
emorragia etc.) o di un arresto cardiaco che abbiano provocato la
totale ed irreversibile distruzione delle cellule cerebrali e quindi la morte
del
paziente
per
completa
cessazione
dell'attività
cerebrale.
Per quanto riguarda i tessuti vigono invece i seguenti limiti di età:
- Cornee massimo 75 anni
- Valvole e vasi massimo 50 anni
- Tessuto osseo dai 15 ai 65 anni
27
- Tessuto cutaneo dai 14 ai 75 anni
Gli organi vengono prelevati nel più grande rispetto del Donatore: il
corpo non appare deturpato o mutilato e si presenta uguale a quello di
qualsiasi defunto. Il prelievo di cataratta non comporta l'asportazione
dell'occhio per cui non è visibile alcun segno di incisione.
Come vengono assegnati gli organi?
Gli organi vengono assegnati ai pazienti iscritti nella lista di attesa.
La selezione del ricevente viene effettuata in base a criteri oggettivi e
trasparenti
(urgenza,
compatibilità
favoriscono la riuscita del trapianto.
clinica
e
immunologia)
che
I tessuti prelevati provengono
invece dalle banche dove vengono conservati in attesa di essere
utilizzate sui pazienti bisognosi.
Come vivono i trapiantati?
I trapiantati riprendono nuovamente a vivere, possono lavorare,
viaggiare e vivere dopo essere stati gravemente ammalati e, spesso,
vicini alla morte. I soggetti giovani possono avere figli e le donne
possono portare a termine una gravidanza. Gli episodi di rigetto sono
sempre
più
rari
e
controllabili
con
terapia
farmacologica.
Come si può esprimere la volontà di donare?
Chiunque può dare consenso o dissenso esplicito scegliendo varie
modalità:

Il tesserino blu inviato dal Ministero della Sanità nel maggio 2000

La registrazione della propria volontà sulla banca dati del Ministero
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28

Una dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti
scritta su un comune foglio bianco riportante nome, cognome,
data e luogo di nascita, data e firma

La tessera delle Associazione di volontariato e delle Associazioni di
Pazienti.
In mancanza di esplicita dichiarazione espressa in vita i familiari possono
presentare opposizione scritta al prelievo durante il periodo di
accertamento di morte. L'opposizione non è consentita se dai
document
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Azienda
risulta che questi abbia espresso volontà favorevole alla donazione.
Se non mi esprimo vale il silenzio-assenso?
No, chi non si esprime lascia ai familiari l'onere della decisione, molto
difficile e dolorosa al momento della perdita del proprio congiunto.
L
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Az
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Centro di Riferimento Regionale per i Trapianti della Regione Toscana,
uno specifico percorso che mediante il coinvolgimento di tutte le figure
interessate garantisca al paziente un adeguato supporto informativo e di
orientamento nella fase precedente il trapianto e di presa in carico al
momento della dimissione.
Per ulteriori informazioni si invita a contattare il Coordinamento
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Rendere il sistema sanitario economicamente "sostenibile" mantenendo
e accrescendo la sua capacità di fornire prestazioni di eccellenza nelle
condizioni di migliore utilizzo da parte dei cittadini rappresenta oggi la
sfida di maggiore rilievo in tutte le società avanzate. La Toscana ha
affrontato tale sfida su diversi piani, tra i quali riveste particolare
significato la riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale in Aree
Vaste. Fino all'inizio del 2000 il sistema sanitario toscano era connotato,
come nel resto del Paese, dalla presenza di un certo numero di Aziende
sanitarie (16 in tutto, di cui 12 Aziende Unità Sanitarie Locali e 4 Aziende
Ospedaliere).
Da tale data, attraverso una riflessione che ha coinvolto (e sta tuttora
coinvolgendo) tutti i settori della società toscana, la Regione ha iniziato
un processo di razionalizzazione e concentrazione dei sistemi aziendali in
3 livelli tecnici, organizzativi e professionali, denominati Aree Vaste.
In particolare, con deliberazione del Consiglio Regionale n.144/2002
sono stati istituiti i Consorzi di Area Vasta (Centro, Nord-Ovest e Sud Est, di
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e)per l'integrazione delle attività
non specificamente sanitarie con l'obiettivo di costituire una rete
sinergica di funzioni a livello interprovinciale.
Alle Aree Vaste, dunque, organizzate tramite Comitati di AV, sono stati
assegnati compiti di programmazione e coordinamento delle prestazioni
e dell'organizzazione sanitaria su base interaziendale. Per i Consorzi
(CAV), invece, è stata programmata l'assegnazione delle funzioni non
direttamente riconducibili alle prestazioni sanitarie e in particolare:
30

l'acquisto di beni e servizi

l'organizzazione tecnologica e le reti informative

l'organizzazione della formazione

la gestione del settore legale

la logistica

la gestione (in parte) del personale
Oggi, dopo un biennio di sperimentazione, il Consiglio Regionale ha
valutato positivamente l'esperienza consortile sia sul piano dei risparmi di
esercizio ottenuti sia, soprattutto, per il ruolo di sviluppo delle sinergie e di
coordinamento di progetti che i Consorzi hanno saputo assolvere.
Il Consiglio Regionale ha pertanto stabilito, nel quadro della revisione
normativa del sistema sanitario regionale (Legge Regionale n. 40/2005),
di procedere ad un assestamento dei Consorzi, ora denominati ESTAV,
istituzionalizzandone l'organizzazione e il trasferimento delle funzioni sopra
indicate.
Con il vigente Piano Sanitario Regionale (2005-2007), approvato dal
Consiglio Regionale nel febbraio 2005, l'organizzazione consortile entra
dunque nella maturità organizzativa e sarà tra gli attori principali del
'modello Toscana' di servizio sanitario regionale.
Riferimenti:
1. ESTAV CENTRO TOSCANA =
Aziende USL Firenze, Prato, Pistoia, Empoli; Aziende OspedalieroUniversitarie Careggi e Meyer di Firenze
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2. ESTAV NORD OVEST TOSCANA =
Aziende USL Lucca, Massa e Carrara, Versilia, Pisa, Livorno; Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Pisa
3. ESTAV SUD EST TOSCANA =
Aziende USL Siena, Arezzo e Grosseto; Azienda Ospedaliero-Universitaria
di Siena.
A cura Azienda USL 9 - U.O. Assicurazione Qualità e Relazioni Esterne –Proge tto e realizzazione grafica Ufficio Relazioni con il Pubblico
Stampa Luglio 2005
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