AZIENDA CARTA DEI SERVIZI 2005 La Rete Ospedaliera (OPUSCOLO IV°) INDICE Capitolo 4 La Rete Ospedaliera 4.1. Premessa 4.2. L ’ as s i s t enz aospedal i er a:i nf or maz i onigener al ienot i z i eut i l isu - Emergenza Urgenza - 118 - Pronto Soccorso - Ricovero 4.3. Gli stabilimenti dipartimentale: - ospedalieri aziendali e l ’ or gani z z az i one Massa Marittima Orbetello Pitigliano Castel del Piano Grosseto 4.4. L ’ at t i vi t àambul at or i al e 4.5. La libera professione intramuraria 4.6. La rete degli Ospedali che promuovono Salute: - Ospedale senza fumo - Ospedale senza dolore - Umani z z az i onedel l ’ As s i s t enz a 4.7. La gestione del Rischio Clinico e la Sicurezza del Paziente 4.8. Il Servizio Immunoematologia e Trasfusionale 4.9. Il Coordinamento donazione organi 4.10. L ’ Ar eaVas t a 2 4.1. Premessa Il nuovo Regolamento di organizzazione aziendale prevede la presenza nel l ’ Az i enda diun Presidio Ospedaliero, articolato in cinque stabilimenti: ► Col l i neMet al l i f er es t abi l i ment oS.Andr eaMas s aMar i t t i ma ► Col l i nedel l ’ Al begna stabilimenti S. Giovanni di Dio Orbetello e F. Petruccioli Pitigliano ► Ami at aGrossetana stabilimento Casteldelpiano ► Ar eaGrossetana stabilimento Misericordia Grosseto, sede del Presidio Ospedaliero. L ’ i ns i eme degl iSt abi l i ment iOs pedal i er idel l ’ Az i enda cos t i t ui s ce l ar et e os pedal i er a che oper ai n modoi nt egr at o con l ar et e d’ Ar ea Vas t a( v. paragrafo 4.10). L ’ Az i enda gar ant i s cenel l ’ Os pedal ei lt r at tamento delle patologie acute che, per gravità, complessità e intensità assistenziale non possono t r ovar er i s pos t e ef f i cacied ef f i ci ent inel l ’ ambi t o del l ar et e deis er vi z i distrettuali. L ’ or gani z z az i onedel l ’ Os pedal er i s pondeaipr i nci pidel l ’ appr opr i at ez za e del l a gl obal i t à del l ’ i nt er vent o ut i l i z z ando i lcompl es s o del l e dot az i oni strutturali, strumentali, organizzative e professionali. L ’ or gani z z az i one è dit i po di par t i ment al e ed è vol t a a r eal i z z ar e l ’ i nt egr az i one del l e compet enz e pr of es s i onal ies i s t ent iin funzione del raggiungimento di comuni obiettivi e sulla base di risorse condivise. Il presidio ospedaliero è diretto da un Direttore di Presidio coadiuvato da un Direttore Sanitario di presidio e da un Direttore Tecnico Amministrativo di presidio. Presso ciascun stabilimento, il Direttore Generale nomina, su proposta del Direttore Sanitario Aziendale sentito il Direttore di Presidio, di concerto 3 con il Direttore Sanitario di Presidio, un referente quale responsabile sanitario delle funzioni igienico organizzative dello stabilimento stesso. Le funzioni di supporto amministrativo sono garantite in ogni stabilimento dal l ’ Ar eaAmmi ni s t r at i vaos pedal i er a. 4.2. L’ as s i s t enz aos pedal i er a:i nf or maz i onigener al ienot i z i eut i l i Nei l i vel l i di “As s i s t enz a Os pedal i er a” s ono cont empl at is er vi z ie prestazioni afferenti a: - Emergenza Urgenza - Ricovero - Raccolta, lavorazione, controllo e distribuzione degli emocomponenti e servizi trasfusionali - Attività per la donazione, il prelievo, il trapianto, di organi tessuti e cellule. L ’ Emer genz aUr genz a. A livello aziendale è costituito il Dipartimento del l ’ E mer genz a Ur genz a che ha competenza per la gestione del Pronto Soccorso in tutti gli stabilimenti ospedalieri, nonché del servizio globale erogato dalla Centrale Operativa 118. Il Dipartimento è costituito dalla rete dei servizi di Pronto Soccorso ospedalieri, dal sistema territoriale di soccorso, dalla Centrale Operativa 118 ed assicura le seguenti funzioni: · pronto soccorso ospedaliero, ivi compreso il servizio di osservazione breve; ·concor s oals occor s onel l ’ eveni enz adicat as t r of i ; · interventi di assistenza presso i punti di primo soccorso territoriale; 4 · interventi di assistenza e di soccorso avanzato esterni al l ’ os pedal e, con mezzo attrezzato compresa l’ el i ambul anz a; · funzione di triage con servizio di accoglienza; · organizzazione e gestione dei trasporti sanitari; ·cent r al e dias col t o perl ’ at t i vi t à dicont i nui t à as s i s t enz i al e e guar di a turistica; · attività di formazione e ricerca. L ’ i nt er vent os icompone in: ► emer genz a ur genz as ani t ar i at er r i t or i al e ► emer genz a ur genz aos pedal i er a( Pr ont oSoccor s o) Queste attività sono disciplinate nel Dipartimento di Emergenza Urgenza regolamento aziendale del che, recependo le linee guida ministeriali, delinea le funzioni fondamentali delle Centrali Operative, nonché la strutturazione della risposta a livello di Pronto Soccorso ospedaliero. La Centrale Operativa 118 L ’ or gani z z az i one del l ’ Emergenza-Ur genz a perl ’ i nt er ot er r i t or i o avvi ene tramite la Centrale di ascolto 118 . Le prestazioni comprendono: - la ricezione delle richieste di intervento per emergenza sanitaria e coor di nament odegl ii nt er vent i nel l ’ ambi t ot er r i t or i al edir i f er i ment o; - l ’ as s i s t enz a e s occor s o di bas e e avanz at o, es t er nialpr es i di o ospedaliero, anche in occasioni di maxiemergenze, trasferimento assistiti a bordo di autoambulanze attrezzate. 5 La Centrale Operativa 118 ed il medico di emergenza territoriale al fine di garantire una risposta adeguata alle esigenze degli utenti provvedono a : - fornire semplici consigli telefonici; - inviare al medico curante; - i nvi ar el ’ ambul anz aor di nar i a; - inviare una unità mobile di soccorso con medico di emergenza; - attivare o inviare la guardia medica; - inquadramento diagnostico delle situazioni di emergenza e terapia di primo intervento; - manovre di rianimazione di base e avanzata; - supporto delle funzioni vitali nel traumatizzato; - stabilizzazione delle funzioni vitali nei pazienti ad alto rischio; - event ual et r as por t odel l ’ as s i s t i t opr es s oipr es i dios pedal i er i. Il cittadino può accedere al Pronto Soccorso direttamente o con ambulanza chiamando il 118. L'ordine d'accesso è stabilito dagli infermieri (sistema Triage) che attribuiscono un codice colore per la priorità alle cure: ●r os s o- molto critico, accesso immediato ● gi al l o- mediamente critico, accesso rapido ●ver de- poco critico, accesso di bassa priorità ●az z ur r o/ bi anco- non critico, non urgente. N.B. Al Pronto Soccorso ha la precedenza la persona più grave e non chi arriva primo. 6 L ar et e deis er vi z ios pedal i er idel l ’ Az i enda è modul at a e or gani z z at ai n modo da garantire livelli prestazionali (prestazioni di ricovero, controlli ambulatoriali ) di una certa rilevanza specialistica con riferimento alle discipline cliniche e diagnostiche presenti negli stabilimenti ospedalieri aziendali. Si accede ai trattamenti ospedalieri mediante: ► ricovero urgente che avviene o su richiesta ed invio diretto del medico di Medicina Generale o del medico di Continuità Assistenziale, oppure attr aver s ol ’ at t i vaz i onedel118; ► ricovero programmato quando l ’ utente, su proposta del medico di Medicina Generale, viene inviato al medico ospedaliero competente che, in caso di conferma della proposta di ricovero: - informa il paziente circa il percorso ed i tempi di attuazione; - si raccorda con il medico di Medicina Generale circa la dilazionabilità del ricovero, il regime del medesimo ( ricovero diurno) o la necessità di accedere a strutture specialistiche d'Area Vasta; - programma gli eventuali accertamenti, nonché le integrazioni di percorso ambulatoriale provvedendo a richiederli direttamente utilizzando il ricettario regionale; - concorda e programma la data di ricovero e provvede ad iscriverla all'interno del Registro delle prenotazioni del reparto. Ogni soggetto interessato può accedere alla visione del registro per assicurarsi della corretta applicazione dei criteri di programmazione del ricovero. Tale richiesta deve essere inoltrata al Direttore Sanitario dello stabilimento ospedaliero; 7 - programma le integrazioni di percorso per quanto attiene alla valutazione pre-anes t es i ol ogi ca e al l ’ er ogaz i one del l e prestazioni connesse al ricovero in regime di pre-ospedalizzazione chirurgica; ► ricovero ordinario a ciclo diurno nella forma di Day Surgery - Day Hospital, proposto dal medico di Medicina Generale o dal medico Specialista del S.N.N., che consiste in un ricovero o cicli di ricovero programmato/i, ciascuno di durata inferiore ad una giornata, con erogazione di prestazioni multiprofessionali e plurispecialistiche, sempre concordate con il medico del reparto. Indipendentemente dalle modalità di accettazione, il trattamento os pedal i er oi ncl ude l ’ accogl i enz a delpaz i ent e,l e vi s i t e medi che e l ’ as s i s t enz a i nf er mi er i s t i ca, l a s ommi ni s t r az i one di f ar maci e l a diagnostica strumentale e di laboratorio, ogni atto o procedura terapeutica, riabilitativa o di supporto necessaria a risolvere i problemi di salute del paziente degente, compatibilmente con il livello di dotazione tecnologica. N.B. Al l ’ at t odelr i cover oèr i chi es t al as eguent edocument az i one: richiesta del medico tessera sanitaria documento di riconoscimento codice fiscale La Degenza COSA PORTARE in ospedale Tessera sanitaria Documento di riconoscimento 8 Codice fiscale Eventuale documentazione sanitaria già in possesso del paziente (cartelle cliniche di precedenti ricoveri, referti di esami ed accertamenti diagnostici effettuati, radiografie, ecc.). Essa è elemento fondamentale per una più rapida conoscenza dello stato di salute al momento del ricovero. Pertanto è opportuno che la stessa venga messa a disposizione dei medici del reparto. Biancheria intima, teleria da bagno, pigiama o camicia da notte, vestaglia, pantofole Set composto da spugna, sapone, dentifricio, spazzolino da denti, pettine e altri accessori ritenuti utili alla cura e igiene personale Set per il vitto, composto da posate, bicchiere, tazza da caffelatte COSA NON PORTARE Farmaci chenons i anos t at ipr es cr i t t idal l ’ equi pemedi ca delr epar t oo l a cuias s unz i one non s i as t at a comuni cat a e accet t at a dal l ’ equi pe medesima Alcolici Oggetti di valore (gioielli, ecc.) Somme di denaro eccedenti quella necessaria a piccoli acquisti (riviste, sapone, dentifricio, ecc.) N.B Gli stabilimenti ospedalieri non sono provvisti di cassette di sicurezza ad uso dei pazienti. L oSt af fdedi cat oal l ’ Assistenza Tutto il personale ospedaliero, riconoscibile tramite cartellino di identificazione, è impegnato, in relazione al ruolo, ad assicurare 9 un’ as s i s t enz a qual i f i cat a e a pr omuover e un r appor t oi nt er per s onal e diretto, rispettoso e professionale. E’ut i l er i cor dar eche: il personale medico e laureato non medico indossa un camice bianco il Capo Sala indossa una divisa di colore bianco bordata di blu il personale infermieristico una divisa bianca bordata di azzurro il personale tecnico una divisa bianca con bordo a righe bianche e celesti il personale di dialisi e pronto soccorso una divisa azzurra il personale di sala operatoria indossa una divisa verde il personale ausiliario una divisa a righe bianche e celesti Al l ’ i nt er no delPr es i di o Os pedal i er o può oper ar e anche personale sanitario in formazione (tirocinio, specializzazione) identificato da apposito cartellino di riconoscimento. ATTENZIONE Il personale del reparto deve essere informato ogni volta che ci si allontana dalla stanza. CAMERE A PAGAMENTO In ogni stabilimento ospedaliero sono disponibili camere a maggior comfort alberghiero. Per informazioni sulle tariffe rivolgersi alla Direzione Amministrativa di stabilimento. La Dimissione L a di mi s s i one r appr es ent a un as pet t odeci s i vo perl ’ or gani z z az i one ed attuazione delle successive ed eventuali fasi del percorso assistenziale. Si distingue in: 10 - dimissione ordinaria effettuata alla fine del percorso diagnostico e cl i ni co.L ’ i nf or maz i onealmedi co diMedicina Generale è garantita dal reparto che dimette mediante la trasmissione della relazione sanitaria. - dimissione programmata attivata dal reparto alla fine del percorso assistenziale e che prevede la presa in carico del paziente da parte dei servizi sanitari territoriali per la prosecuzione delle cure al domicilio del paziente. Nei casi di pazienti eleggibili in ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) la procedura aziendale prevede almeno 3 giorni prima della dimissione il raccordo con il medico di Medicina Generale e con il Di r et t or e diDi s t r et t o che ha i lcompi t o dicoor di nar e l ’ i nt er vent o pr ovvedendo al l ’ or gani z z az i one del l ’ as s i s t enz a con un def i ni t o piano assistenziale. - dimissione protetta disposta su indicazione del medico del reparto, in raccordo con il medico di Medicina Generale e con il medico del Distretto. Neicas ii ncuil at i pol ogi adeibi s ognidelpaz i ent er i chi eda l ’ er ogaz i one di prestazioni socio-s ani t ar i e nel l ’ ambi t o dipr ogr ammia f avor e degl i anziani non autosufficienti non curabili a domicilio è garantito il ricovero in strutture intermedie al domicilio come le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali). Anche in questo caso il Direttore del Distretto coordina tutte le attività integrate con il sociale, il medico di Medicina Generale garantendo il collegamento con gli stabilimenti ospedalieri. Nei casi in cui sia necessario garantire al paziente un adeguato intervento riabilitativo domiciliare immediatamente successivo alla degenza, il Direttore del reparto che dimette si rapporta con le strutture 11 deput at e al l ’ as s i s t enz a distrettuale (U.F. Cure Primarie) al fine di garantire gli interventi che sottendono al recupero della funzionalità. Il Servizio Sociale Ospedaliero E’ as s i cur at a l a pr es enz a di As s i s t ent i Soci al i che agi s cono i n collegamento con il reparto per facilitare la presa in carico del paziente, qualora necessiti di prestazioni assistenziali o di sostegno sociale conseguenti alla dimissione. Il servizio è attivato dalla Capo Sala. L ’ As s i s t ent eSoci al epar t eci pa,perl as ol uz i onedeibi s ognidit i pos oci osanitario, alla predisposizione del piano terapeutico assistenziale, di concerto con i medici del reparto. Il servizio sociale interviene inoltre integrando le attività sanitarie os pedal i er enel l ’ ambi t odeis er vi z imat er noi nf ant i l i . L ’ er ogaz i onedeif ar maci Il trattamento ospedaliero include la somministrazione di farmaci sia durante la degenza, sia, per garantire la continuità terapeutica, dopo l ’ us ci t a dalr epar t o.La U.O. Farmaceutica Ospedaliera garantisce la razionalizzazione dei punti di distribuzione dei farmaci e degli ausili, pr ovvedendo,t r al ’ al t r o,al l ’ er ogaz i onedi r et t a deif ar maciagl ias s i s t i t ii n dimissione dagli stabilimenti a completamento del ciclo terapeutico avviato. Consegna documentazione sanitaria La documentazione sanitaria inerente il ricovero deve essere di norma ritirata dal diretto interessato. Può provvedere al ritiro anche persona 12 diversa, dietro presentazione di delega scritta, unitamente ad un documento di riconoscimento del delegante. La documentazione viene consegnata in busta chiusa per garantire la riservatezza delle informazioni contenute. Può inoltre essere inviata, su r i chi es t a del l ’ i nt er es s at o alper s onal e delr epar t o dur ant ei lper i odo di ricovero o al momento della dimissione, anche a mezzo servizio postale, con spese a carico del destinatario. Per le copie delle cartelle cliniche, certificati di ricovero relativi al periodo di degenza è possibile far richiesta ai singoli Uffici Cartelle Cliniche presenti in ogni stabilimento ospedaliero. La consegna delle copie delle cartelle cliniche avviene, di norma, entro 30 giorni dalla richiesta, brevi manu o tramite servizio postale. Le richieste urgenti sono ammesse solo per motivi sanitari documentati e sono evase il giorno stesso della richiesta. La richiesta può essere avanzata anche da un terzo delegato o dagli eredi. Nel primo caso dovrà essere allegata, oltre alla delega, copia del documento di identità del delegante diretto interessato e copi adel l ar i cevut adel l ’ avvenut opagament odel l at ar i f f a. Qualora la richiesta provenga da parte di un erede ad essa dovrà essere al l egat a di chi ar az i one s os t i t ut i va del l ’ at t o dinot or i et à at t es t ant e i l relativo status. N.B. Il rilascio di tale documentazione è sempre soggetto a pagamento. Per ulteriori informazioni consultare il Memorandum alla voce “Cartella Clinica”. 13 4.3. Gli stabilimenti ospedalieri aziendali e l ’ or gani z z az i one dipartimentale. Come già accennato la rete ospedaliera aziendale si articola nei cinque stabilimenti presenti sul territorio, organizzati secondo la logica dipartimentale al fine di garantire omogeneità e coordinamento al l ’ i nt er no del l as t es s ar et e os pedal i er a.I n par t i col ar es ono cos t i t ui t ii seguenti Dipartimenti: · Chirurgia Generale; · Chirurgia Specialistica; · Medicina Generale; · Medicina Specialistica · Materno Infantile; · Neuroscienze; · Cardiologico; · Oncologico; · Radiodiagnostica; · Patologia Clinica; · Rianimazione; · Emergenza Urgenza. E’i nol t r ei s t i t ui t oi lDi par t i ment o diCoor di nament oT ecni co Sci ent i f i co delle Malattie Metaboliche. 14 Gli Stabilimenti Ospedalieri Massa Marittima Centralino Tel. 0566/909.111 Portineria Tel. 0566/909.208 Direzione Sanitaria Tel. 0566/909.309 CUP Tel. 0566/909.271 Cart elle Cliniche Tel. 0566/909.207 URP Tel. 0566/909.432 Centralino 0564/869.111 Portineria 0564/869.295 Orbetello Direzione Sanitaria 0564/869.345 CUP 0564/869.209-301 Cart elle Cliniche 0564/869.294 URP 0564/869.288 Serv. Accoglienza 0564/869.225 (c/o Pront o Socc.) 15 Pitigliano Centralino 0564/618.111 Portineria 0564/618.295 Direzione Sanitaria 0564/618.222 CUP 0564/618.224-267 Cart elle Cliniche 0564/618.224 URP 0564/618.225 Centralino 0564/914.111 Portineria 0564/914.111 Castel del Piano Direzione Sanitaria 0564/914.529 16 CUP 0564/914.582 Cart elle Cliniche 0564/914.602 URP 0564/914.501 Grosseto Centralino 0564/485.111 Portineria 0564/485.270 Direzione Sanitaria 0564/485.371 CUP 0564/483.500 Cart elle Cliniche 0564/485.288 URP 0564/485183-034 Serv. Accoglienza 0564/485.183 Serv. Accoglienza 0564/485.185 c/o Pront o Socc. Serv. Sociale Osped. 0564/485.019 L ’ or gani zz az i oneDi par t i ment al e Dipartimenti Chirurgia Generale St abiliment o Os pedaliero Gros s et o St abiliment o Os ped. M ass aM aritt ima St abiliment o Os ped. Orbet ello St abiliment o Os ped. Pit igliano St abiliment o Os ped. Cast el del Piano U.O. Chirurgia Generale U.O. Chirurgia Gen. U.O. Chirurgia Gen. U.O. Chirurgia Gen. U.O. Chirurgia Gen. U.O. Ort opedia U.O. Ort opedia U.O. Ort opedia U .O. Ort opedia U.O. Medicina Int. U.O. Medicina Int. U.O. Medicina Int. U.O. Medicina Int. e Cent ro di Robot ica U.O. Gast roent erologia U.O. Day Surgery Chirurgia Specialist ica U.O. Oculistica U.O. Ort opedia U.O. Ot orinolangoiat ria U.O. Urologia U.O. Chirurgia Vas colare M edicina Generale U.O. Medicina Int erna U.O. Diabet ologia U.O.Geriat ria U.O. Diet et ica Sez. A.O. Siena Reumat ol. M edicina Specialistica U.O. M alatt ie I nfett ive U.O. Pneumologia U.O. Pneumologia U.O. Dermat ologia* U.O. Nefrologia Sezione Nefrologia Proiez. per la Dialisi Proiez. per la Dialisi Proiez. per la Dialisi U.O. Recupero Rieducaz. Funzionale * La U.O. Dermatologia assicura anche le prestazioni di Chirurgia Dermatologica Ricostruttiva inserite nel Dipartimento di Chirurgia Specialistica. 17 Dipartimenti M at ernoI nfantile St abiliment o Os pedaliero Gros s et o St abiliment o Os ped. M ass aM aritt ima St abiliment o Os ped. Orbet ello St abiliment o Os ped. Pit igliano St abiliment o Os ped. Cast el del Piano U.O. Ost et r./Ginecologia U.O. Ost et r./Ginec. U.O. Ost et r./Ginec. Sez. Pediat ria U.O. Pediat ria Sez. Cardiologia Sez. Cardiologia U.O. Radiologia con U.O. Radiologia Proiezione U.O. Radiologia Proiezione U.O. Analis i Chim. Cl. Sez. Ost et r./Ginec. Sez. Chirurgia Ginec. U.O. Pediat ria con Pront o Soccors o Pediat r. U.O. Ost et r. Professionale Neuros cienze* U.O. Neuroradiologia U.O. Neurologia Sez. Riabilit.Neurologica Cardiologico* U.O. Cardiologia U TI C U.O. Emodinamica Oncologico* U.O. OncologiaM edica U.O. Radiot erapia Radiodiagnos tica U.O. Radiologia Proiez. a Follonica U.O. Medicina Nucleare Sez. M ammografia Sez. Rad. I nt erventist ica e Vas colare U.O. Fis ica Sanit aria Pat ologia Clinica U.O. Analis i Chim. Clinic. U.O. Analis i Chim. Cl. U.O. Analis i Chim. Cl. U.O. Immunoemat ol. e Sez. Immunoemat.e Sez. Immunoemat.e Sez. Immunoemat.e Tras fusionale Tras fusionale Tras fusionale Tras fusionale U.O. Anest es.Rianim. U.O. Anest es.Rianim. Sez. Anes t es.Rianim. Sez. Anes t es .Rianim. U.O. Med. Chirur.U rg. U.O. Med. Chirur.U rg. Sez. M ed. Chirur.U rg. Sez. M ed. Chirur.Urg. U.O. Genetica M edica U.O. Anat omia Pat olog. U.O. Microbiologia Rianimazione U.O. Anest es ia Rianimaz. Sez. Terapia Ant algica U.O. Medicina Subacq. e I perbarica Emergenza U rgenza U.O. Medic.ChirurgiaU rg. con Proiez. Follonica U.O. Cent rale Op. 118 * Le strutture sono costitutive dei corrispondenti Dipartimenti a li vello di Area Vasta Per ulteriori informazioni cons ul t ar ei lMemor andum al l avoce“Os pedal i ”. 18 4. 4.L’ At t ività Ambulatoriale Negli stabilimenti ospedalieri aziendali vengono erogati anche interventi specialistici, diagnostici e terapeutici ambulatoriali. L ’ acces s o al l e at t i vi t à ambul at or i al ie di agnos t i che negl is t abi l i ment iè garantito mediante prenotazione telefonica, contattando i Centri di Prenotazione. Per informazioni sulle sedi, numeri telefonici ed orari consultare il Memor andum al l avoce“At t i vi t àAmbul at or i al eOs pedal i er a”. 4.5. La Libera Professione Intramuraria L ’ ut ent e può chi eder e diessere assistito in regime libero professionale dal l os peci al i s t a dif i duci a,di pendent e del l ’ Az i enda con r appor t o di lavoro esclusivo. L ’ at t i vi t àl i ber o pr of es s i onal ei nt r amut r ar i a vi ene s vol t a aldif uor idel normale orario di servizio. I costi, unitamente alla relativa regolamentazione e modalità di accesso, sono consultabili presso gli Uffici Libera Professione ubicati nei singoli stabilimenti ospedalieri. Per ulteriori informazioni si rimanda al Memor andum al l a voce “L i ber a Professione Intramuraria”. 19 4.6. La Rete degli Ospedali che promuovono Salute. L ’ Az i enda USL9ha ader i t o,s i n dal2001, alPr oget t o Regi onal e degl i “Os pedal ichepr omuovonoSal ut e”(Health Promoting Hospitals –HPH – di cui alla deliberazione della Giunta n. 416 del 23.04.2001) sviluppando nei cinque stabilimenti ospedalieri le seguenti priorità: - Ospedale senza fumo - Ospedale senza dolore - Umanizzazione del l ’ as s i s t enz a Ognis i ngol a pr oget t ual i t à ha vi s t oi mpegnat al ’ Az i enda,medi ant e gruppi di studio e lavoro appositamente costituiti, nella realizzazione e completamento delle azioni connesse, promuovendo momenti formativi del personale sanitario. Perquant or i guar da i lpr oget t o “Ospedale senza Fumo” l ’ az i one prioritaria è stata rappresentata da interventi di informazione e f or maz i one s uidannipr ovocat idal l ’ us o dit abacco,r i vol t ia t ut t oi l per s onal e os pedal i er o, s opr at t ut t o nel l a cons i der az i one del l ’ el evat a percentuale di fumatori fra gli operatori sanitari. A tali interventi si è accompagnata, oltre alla specifica segnal et i ca ant i f umo,l ’ i s t i t uz i onedi servizi di consulto e di aiuto per la disassuefazione (es. gruppi di mutuoauto-ai ut o,l ’ or gani z z az i one dimoment icul t ur al ia car at t er es ci ent i f i co connes s i al l a l ot t a al f umo, l a r eal i z z az i one di un’ appr opr i at a documentazione tesa alla diffusione di notizie ed informazioni, non esclusivamente mediche, che testimoniano esperienze più vicine al vissuto dei singoli, la compilazione di un questionario finalizzato alla r i l evaz i onedeimot i vil egat ial l ’ us odelt abacco el e eventuali proposte pers met t er e,i nf i ne l a cos t i t uz i one diun “s i s t ema i nf or mat i vo”perl e 20 operazioni di raccolta, classificazione, associazione, conservazione e di s t r i buz i onedel l ’ i nf or maz i one. Dii mpor t anz as t r at egi ca nel l ar eal i z z az i one delpr oget t ol ’ attività del Centro Antifumo dello stabilimento ospedaliero Misericordia (v. Memor andum al l avoce“Centro Antifumo”). I l pr oget t o “Ospedale senza Dolore” vede l ’ Az i enda i mpegnat a innanzitutto nel l ’ at t i vi t àdif or maz i onedelper s onal e,medi ant ecor s ibas e e avanz at i ,l a cuiconcl us i oneè pr evi s t a perl ’ annoi ncor s o.Finalizzato alla sensibilizzazione sul "fenomeno dolore" affinché questo non venga trascurato o considerato inevitabile, il progetto si è concretizzato a livello az i endal e nel l ’ at t i vaz i one a Grosseto, Massa Marittima, Orbetello, Pitigliano e Castel del Piano di ambulatori che praticano la terapia del dolore (derivante da patologie benigne o maligne) ai quali si può accedere con semplice richiesta del medico di famiglia e successiva prenotazione al CUP (V. Memorandum al l avoce“T er api adelDol or e”). I nol t r el ’ at t uaz i onedeipr i nci picont enut inel l a “Car t a diPont i gnano”e nel Mani f es t o Et i co “Cont r oi ldol or e non neces s ar i o”, espressamente richiamati nel Piano Sanitario Regionale 2005-2007, impegner àl ’ Az i enda in iniziative quali la misurazione sistematica del dolore, eseguita almeno tre volte al giorno se il paziente è ricoverato, al fine di dare visibilità al dolore, al pari degli altri segni vitali e definire il conseguente trattamento, la pr edi s pos i z i one,di s t r i buz i one,pr omoz i one del l ’ us o di strumenti informativi e interventi educativi nei confronti dei pazienti e f ami l i ar i ,l ’ attività di formazione-informazione ai cittadini, anche in collaborazione con associazioni e rappresentanze a livello regionale, sviluppando inoltre iniziative con le scuole, al l ’ i nt er no dello specifico protocollo stipulato tra Giunta regionale e direzione scolastica regionale. 21 Per quanto riguarda il progetto “Umani z z az i one del l ’ As s i s t enz a” l ’ i mpegnodel l ’ Az i enda USL 9 si è tradotto in attività di formazione rivolte al personale infermieristico sia ospedaliero, sia operante presso strutture territoriali, allo scopo di sviluppare competenze legate anche a nuove forme di assistenza personalizzata in ambito extraospedaliero, nonché in iniziative specifiche, tuttora in corso, destinate al personale medico, infermieristico e tecnico per il miglioramento del clima interno e della r el az i onei nt er per s onal econl ’ ut ent e. In questo ambito si rammentano inoltre gli interventi promossi in ambiente pediatrico, quali la musicoterapia per i bambini ricoverati e nel settore materno infantile (allattamento al seno). 4.7. La Gestione del Rischio Clinico e la Sicurezza del Paziente. La Gestione del Rischio Clinico (GRC) è una delle priorità di tutti i sistemi sanitari. Identificare le condizioni di pericolo da parte dei professionisti che l avor ano s ul l a“ pr i ma l i nea” è f ondament al e perpr eveni r e gl i incidenti. L ’ i mpegno del l ’ Az i enda per la sicurezza del paziente si concretizza nell'organizzazione di un sistema di Gestione del Rischio Clinico che si articola: 1. nel l ’ identificazione dei rischi di incidenti che possono danneggiare i pazienti 2. nel l ’ ef f et t uaz i one dianalisi e valutazione dei rischi individuando le criticità più gravi e gli errori più frequenti 3. nel l ’ adoz i one dimi s ur e diprevenzione adeguate per far fronte ai rischi rilevati. 22 T al e pr oces s os pos t al ’ at t enz i one dals i ngol o als i s t ema,superando la visione puramente tecnicistica della prevenzione degli incidenti basata sulle responsabilità individuali, verso una prospettiva che va alla radice deif at t or i( t ecni ci ,umani ,or gani z z at i vi )s ot t os t ant i gl i“event iavver s i ”. E’ f ondament al e per t ant o una f or t e oper a dis ens i bi l i z z az i one per favorire la realizzazione di un ambiente più sicuro, ove la corretta interazione di tutte le componenti concorre al funzionamento del sistema. Nel l ’ Az i enda USL 9 sono operativi, dal febbraio 2005, il Gruppo di Lavoro per la Gestione del Rischio Clinico e il Comitato per la Sicurezza del Paziente. L ’ Az i endaUSL9i nol t r e,nel l ’ ambi t odel l ei ni z i at i vepr omos s e dal Centro Regionale di GRC, ha aderito al piano mirato sulle infezioni ospedaliere,conl ’ obiettivo di favorire l'igiene delle mani degli operatori sanitari introducendo l'uso, nella aree a maggior rischio, di appositi dispenser di paste a base alcolica con notevole potere disinfettante; al piano mirato sugli errori di prescrizione dei farmaci,con l ’ obiettivo di introdurre l'uso della scheda terapeutica unica, laddove si usa ancora trascrivere le terapie dalla cartella clinica su altri moduli di competenza infermieristica, per impedire le interazioni tra alcuni tipi di farmaci, ricordando al paziente mediante una apposita card i possibili effetti che il farmaco da assumere può avere con quelli prescritti da altri medici. Per ulteriori informazioni: [email protected] 23 4.8. Il Servizio Immunoematologia e Trasfusionale (SIMT) L ’ Az i enda USL9ader i s ce al l a Ret eT r as f us i onal e del l a Regi one T os cana mediante il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dello stabilimento ospedaliero Misericordia di Grosseto, attivo dal 1968. Il Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale ha sede nel bl occo del l ’ Emer genz a Ur genz a del l o s t abi l i ment o os pedal i er o Misericordia ed è inserito nel Dipartimento di Patologia Clinica. Il S.I.M.T. è presidiato ininterrottamente 24 ore al giorno, tutti i giorni, per poter garantire una risposta rapida ad ogni urgenza/emergenza trasfusionale. L ’ or ar i odiaccet t az i oneperis ol iDonat or ièdal l eor e7.15 alle 10,30 tutti i giorni feriali. Per i pazienti ambulatoriali dalle 9.30 alle 11.30. Uno dei compiti principali del S.I.MT. è l'attività di Raccolta. Esistono 4 tipologie principali di Donazione: 1. Donazione di sangue intero. La durata della donazione è di circa 8 min come tempo prelievo. Il sangue così raccolto viene centrifugato e separato negli emocomponenti (globuli rossi concentrati; plasma; concentrati piastrinici). La conservazione dei globuli rossi concentrati è di 42 giorni. Le donazioni di sangue sono possibili il mattino di tutti i giorni feriali. 2. Donazione di plasma (plasmaferesi). La durata della donazione è di circa 30 min. Il plasma raccolto viene immediatamente congelato ed è conservabile per 1 anno. Le donazioni di plasma sono possibili tutti i giorni feriali e alcuni giorni festivi (in questo caso solo su appuntamento). 24 3. Donazione di piastrine o plasma + piastrine (piastrinoaferesi/ plasmapiastrinoaferesi). La durata della donazione è di circa 60 min. I concentrati piastrinici prodotti sono conservabili un massimo di 5 giorni, perciò questo tipo di donazione viene effettuato solo su richiesta delle piastrine da parte di un Clinico per un paziente gravemente piastrinopenico. 4. Donazione di globuli rossi concentrati + piastrine. La durata della donazione è di circa 25 min. Per ulteriori informazioni, in particolare per i criteri di idoneità del Donatore e relativo protocollo di accertamento si rinvia al sito www.usl9.grosseto.it/pagine/servizi o 0564/485.235–Fax 0564/485.081). 25 direttamente al Servizio (Tel. 4.9. Il Coordinamento Donazione Organi Dal 1997 la Regione Toscana ha avviato una rete di coordinamento per la donazione e il trapianto di organi e tessuti che ha dato segni di grande efficacia operativa, raggiungendo eccellenti risultati. L ’ Organizzazione Toscana Trapianti, nata nel 2003 con lo scopo di proiettare la Toscana tra le regioni di punta in Europa nel settore trapiantologico, rappresenta un sistema che garantisce al ricevente non solo trasparenza ed equità, ma anche garanzia di controllo, attraverso le at t i vi t àdimoni t or i z z az i oneever i f i cadel l ’ i donei t àdeidonat or idior gani , tessuti e cellule, così come prescritto dalle più recenti normative europee. A questo si aggiunge anche un programma di formazione e aggiornamento continuo del personale sanitario e non, coinvolto nel processo e accordi per stabilire sinergie tra aziende ospedaliere e le Università toscane. L ’ Az i enda USL9 par t eci pa alsistema attraverso il suo Coordinamento, che rappresenta il punto di riferimento per la provincia e al quale i cittadini interessati possono rivolgersi per ogni informazione e chiarimento. Che cos'è il trapianto di organi? Il trapianto è una terapia per alcune gravi malattie che colpiscono gli organi ed i tessuti e che non sono curabili in altro modo e consiste nel trasferimento in un soggetto ricevente di un organo o tessuto prelevato da un soggetto donatore. Grazie alle recenti ricerche in campo medico il trapianto consente al paziente una durata ed una qualità di vita che nessun'altra terapia può garantire. Purtroppo non tutti i pazienti che necessitano di un trapianto possono riceverlo a causa del numero di 26 donatori. Quali organi e tessuti possono essere trapiantati? Attualmente gli organi che si possono prelevare sono: il cuore, i reni, il fegato, il pancreas, i polmoni e l'intestino; mentre i tessuti prelevabili sono: le cornee, le cartilagini, i tendini, la cute, le valvole cardiache, il tessuto osseo e i vasi sanguigni. Da dove provengono gli organi trapiantati? Gli organi e i tessuti trapiantati provengono da persone defunte e, in alcuni casi, da viventi. In Italia, come in altri paesi del mondo, è illegale e criminale vendere o acquistare organi umani. La donazione è anonima ed a titolo gratuito nello spirito di solidarietà e di amore per il prossimo. E' vietata qualunque forma di remunerazione e non è possibile conoscere l'identità del donatore e del ricevente. I costi del trapianto sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Chi può donare gli organi e i tessuti? Chiunque può donare gli organi I donatori sono persone decedute in senza limiti di età. ospedale nelle Unità di Rianimazione a causa di una lesione al cervello (trauma cranico, emorragia etc.) o di un arresto cardiaco che abbiano provocato la totale ed irreversibile distruzione delle cellule cerebrali e quindi la morte del paziente per completa cessazione dell'attività cerebrale. Per quanto riguarda i tessuti vigono invece i seguenti limiti di età: - Cornee massimo 75 anni - Valvole e vasi massimo 50 anni - Tessuto osseo dai 15 ai 65 anni 27 - Tessuto cutaneo dai 14 ai 75 anni Gli organi vengono prelevati nel più grande rispetto del Donatore: il corpo non appare deturpato o mutilato e si presenta uguale a quello di qualsiasi defunto. Il prelievo di cataratta non comporta l'asportazione dell'occhio per cui non è visibile alcun segno di incisione. Come vengono assegnati gli organi? Gli organi vengono assegnati ai pazienti iscritti nella lista di attesa. La selezione del ricevente viene effettuata in base a criteri oggettivi e trasparenti (urgenza, compatibilità favoriscono la riuscita del trapianto. clinica e immunologia) che I tessuti prelevati provengono invece dalle banche dove vengono conservati in attesa di essere utilizzate sui pazienti bisognosi. Come vivono i trapiantati? I trapiantati riprendono nuovamente a vivere, possono lavorare, viaggiare e vivere dopo essere stati gravemente ammalati e, spesso, vicini alla morte. I soggetti giovani possono avere figli e le donne possono portare a termine una gravidanza. Gli episodi di rigetto sono sempre più rari e controllabili con terapia farmacologica. Come si può esprimere la volontà di donare? Chiunque può dare consenso o dissenso esplicito scegliendo varie modalità: Il tesserino blu inviato dal Ministero della Sanità nel maggio 2000 La registrazione della propria volontà sulla banca dati del Ministero del l aS al ut eef f et t uat apr es s ogl is por t el l idel l ’ Az i endaabi l i t at i 28 Una dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti scritta su un comune foglio bianco riportante nome, cognome, data e luogo di nascita, data e firma La tessera delle Associazione di volontariato e delle Associazioni di Pazienti. In mancanza di esplicita dichiarazione espressa in vita i familiari possono presentare opposizione scritta al prelievo durante il periodo di accertamento di morte. L'opposizione non è consentita se dai document ideldef unt oodal l edi chi ar az i onidepos i t at epr es s ol ’ Azienda risulta che questi abbia espresso volontà favorevole alla donazione. Se non mi esprimo vale il silenzio-assenso? No, chi non si esprime lascia ai familiari l'onere della decisione, molto difficile e dolorosa al momento della perdita del proprio congiunto. L ’ Az i enda USL9 diGr os s et os t a el abor ando i n col l abor az i one con i l Centro di Riferimento Regionale per i Trapianti della Regione Toscana, uno specifico percorso che mediante il coinvolgimento di tutte le figure interessate garantisca al paziente un adeguato supporto informativo e di orientamento nella fase precedente il trapianto e di presa in carico al momento della dimissione. Per ulteriori informazioni si invita a contattare il Coordinamento Donaz i oneePr el i evoOr ganieT es s ut idel l ’ Az i enda(Tel. 0564/485.493). 29 4.9. L’ Ar eaVas t a Rendere il sistema sanitario economicamente "sostenibile" mantenendo e accrescendo la sua capacità di fornire prestazioni di eccellenza nelle condizioni di migliore utilizzo da parte dei cittadini rappresenta oggi la sfida di maggiore rilievo in tutte le società avanzate. La Toscana ha affrontato tale sfida su diversi piani, tra i quali riveste particolare significato la riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale in Aree Vaste. Fino all'inizio del 2000 il sistema sanitario toscano era connotato, come nel resto del Paese, dalla presenza di un certo numero di Aziende sanitarie (16 in tutto, di cui 12 Aziende Unità Sanitarie Locali e 4 Aziende Ospedaliere). Da tale data, attraverso una riflessione che ha coinvolto (e sta tuttora coinvolgendo) tutti i settori della società toscana, la Regione ha iniziato un processo di razionalizzazione e concentrazione dei sistemi aziendali in 3 livelli tecnici, organizzativi e professionali, denominati Aree Vaste. In particolare, con deliberazione del Consiglio Regionale n.144/2002 sono stati istituiti i Consorzi di Area Vasta (Centro, Nord-Ovest e Sud Est, di cuif a par t el ’ Az i enda USL9,uni t ament eal l ’ ASL8diAr ez z o,al l ’ ASL7di Si ena eal l ’ Az i enda Os pedal i er a Senes e)per l'integrazione delle attività non specificamente sanitarie con l'obiettivo di costituire una rete sinergica di funzioni a livello interprovinciale. Alle Aree Vaste, dunque, organizzate tramite Comitati di AV, sono stati assegnati compiti di programmazione e coordinamento delle prestazioni e dell'organizzazione sanitaria su base interaziendale. Per i Consorzi (CAV), invece, è stata programmata l'assegnazione delle funzioni non direttamente riconducibili alle prestazioni sanitarie e in particolare: 30 l'acquisto di beni e servizi l'organizzazione tecnologica e le reti informative l'organizzazione della formazione la gestione del settore legale la logistica la gestione (in parte) del personale Oggi, dopo un biennio di sperimentazione, il Consiglio Regionale ha valutato positivamente l'esperienza consortile sia sul piano dei risparmi di esercizio ottenuti sia, soprattutto, per il ruolo di sviluppo delle sinergie e di coordinamento di progetti che i Consorzi hanno saputo assolvere. Il Consiglio Regionale ha pertanto stabilito, nel quadro della revisione normativa del sistema sanitario regionale (Legge Regionale n. 40/2005), di procedere ad un assestamento dei Consorzi, ora denominati ESTAV, istituzionalizzandone l'organizzazione e il trasferimento delle funzioni sopra indicate. Con il vigente Piano Sanitario Regionale (2005-2007), approvato dal Consiglio Regionale nel febbraio 2005, l'organizzazione consortile entra dunque nella maturità organizzativa e sarà tra gli attori principali del 'modello Toscana' di servizio sanitario regionale. Riferimenti: 1. ESTAV CENTRO TOSCANA = Aziende USL Firenze, Prato, Pistoia, Empoli; Aziende OspedalieroUniversitarie Careggi e Meyer di Firenze 31 2. ESTAV NORD OVEST TOSCANA = Aziende USL Lucca, Massa e Carrara, Versilia, Pisa, Livorno; Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa 3. ESTAV SUD EST TOSCANA = Aziende USL Siena, Arezzo e Grosseto; Azienda Ospedaliero-Universitaria di Siena. A cura Azienda USL 9 - U.O. Assicurazione Qualità e Relazioni Esterne –Proge tto e realizzazione grafica Ufficio Relazioni con il Pubblico Stampa Luglio 2005 32 33